EVIDENZE SULL’ALIMENTAZIONE SANA Carlo La Vecchia Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità Università degli Studi di Milano
27 Ottobre 2017
2
Ancel Keys (1904-2004)
3
Abbondante e consumo di frutta e verdura
Elevato consumo di cereali
Olio d’oliva come principale grasso da condimento
Limitato consumo di carne
Moderato consumo di vino
Dieta mediterranea
4
Una dieta ricca di frutta e verdura ha un ruolo favorevole sul rischio dei tumori epiteliali, e in particolare su quelli del tratto digerente.
Frutta e Verdura
5
Verdura - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
(Pelucchi et al, Nutr Cancer 2009)
VERDURA Rischio relativo
per vari tumori.
Studi caso-
controllo italiani
1992-2012
6
7
CIPOLLA Odds ratios per
tumori selezionati
Italia, 1992-2005
(Galeone et al,
2006)
Crucifere e rischio di tumore
8 (Bosetti et al., 2012)
9
Frutta - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
(Pelucchi et al, Nutr Cancer 2009)
FRUTTA
Rischio relativo
per vari tumori.
Italia, 1992-2012
10
11
Consumo di agrumi - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1992-2007
(Foschi et al, CCC 2010)
Una mela al giorno…
12 (Gallus et al, Ann Oncol 2005)
Una mela al giorno…
I soggetti che mangiavano almeno una mela al giorno avevano rischi ridotti di
tumore di cavo orale e faringe (RR=0.74), esofago (RR=0.70), colonretto (RR=0.88), laringe
(RR=0.53), mammella (RR=0.84), e ovaio (0.84).
(Gallus et al, Ann Oncol 2005)
13
14
Pomodori –
Tumori del tratto digerente
(La Vecchia et al., 2002)
15
Odds ratio per il quintile di
consumo più alto verso il più basso
Flavonoidi e rischio di tumore
Rossi et al. Cancer Epidemiol
Biomarkers Prev. 2007;
16:1621-5.
Rossi et al. Int J Cancer. 2007;
120:1560-4.
16
Odds ratio per il
quintile di consumo
più alto verso il più
basso
Proantocianidine e rischio di tumore
Rossi et al Nutr Cancer 2010;
62:871-7
Rossi M et al. Cancer Causes
Control 2010; 21:1597–1604.
Rossi M et al. Annals of
Epidemiology 2010; 20: 460-65.
Rossi M et al. Cancer Causes
Control 2010; 21: 243-50.
Capacità antiossidante totale
Diversi indici di capacità antiossidante della dieta sono stati inversamente associati al rischio di tumori comuni, quali colonretto o endometrio.
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Capacità antiossidante totale – Tumore del colonretto
18
(La Vecchia et al., 2013)
Indice infiammatorio totale (DII)
L’indice infiammatorio totale della dieta è stato direttamente associato a diversi tumori, quali esofago, stomaco, intestino e fegato.
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Indice infiammatorio totale (DII) e tumore dell’esofago
Shivappa et al., 2015
Indice infiammatorio totale e carcinoma epatocellulare
DII
Tertile 3 >0.62
OR OR 95 % CI OR 95% CI P OR 95 % CI P
Cases/controls 47/149 60/134 78/121 185/404
Model 1 † 1•‡ 1•63 1•02, 2•58 2•67 1•67, 4•27 <0•0001 1•29 1•12, 1•49 0•0003
Model 2 § 1•‡ 1•21 0•63, 2•31 2•43 1•27, 4•68 0•03 1•24 1•02, 1•51 0•03
Tertile 1 < -0.67 Tertile 2 -0.67 -0.62 DII (continuous)
Shivappa et al. 2015
22
Dal 20 al 40% dei tumori del tratto digerente in Italia sono attribuibili al basso consumo di frutta e verdura.
Per la maggior parte dei tumori, l’aggiunta di una porzione di frutta o verdura giornaliera comporta una diminuzione del rischio relativo dell’ordine del 10-20%.
Frutta e Verdura
23
I cereali integrali hanno un effetto protettivo sul rischio di tumore del colon retto, ma anche di altri tumori comuni.
Cereali Integrali
24 (La Vecchia et al., Proc Nutr Soc 2003)
Cereali integrali - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
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Fibre - Tumori del colon retto
Type of fibre Quintile of intake, OR (95% CI)a
Men Women
Cellulose 0.65 (0.55-0.76) 0.66 (0.55-0.79)
Insoluble NCP 0.81 (0.69-0.94) 0.81 (0.67-0.97)
Total insoluble fibre 0.69 (0.59-0.82) 0.69 (0.58-0.62)
Soluble NCP 0.64 (0.52-0.77) 0.66 (0.54-0.82)
Total (Englyst) fibre 0.66 (0.54-0.79) 0.67 (0.55-0.82)
Lignin 0.84 (0.70-1.02) 0.90 (0.72-1.12)
(Negri et al, CEBP 1998)
Rischio relativo in relazione al consumo di fibre alimentari, tra 1953 casi e
4154 controlli Italiani.
26
Cereali raffinati sono associati a un aumento di rischio dei tumori dello stomaco, del colon retto e del tratto digerente superiore in studi condotti in popolazioni dell’area Mediterraneana.
Cereali raffinati
27 (Chatenoud et al., Am J Clin Nutr 1999)
Cereali raffinati - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
28
Cereali raffinati e gli zuccheri possono produrre:
- Sovraccarico glicemico
- Resistenza insulinica
Questo può condurre alla promozione di crescita cellulare attraverso l’azione di specifici ormoni e fattori della crescita.
Cereali Raffinati – Insulina
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L’influenza dei vari carboidrati sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue sono misurate dall’indice glicemico (GI) e il carico glicemico (GL), che sono stati associati ad un aumento di rischio di diverse neoplasie.
Indice/Carico glicemico
30
Indice e carico glicemico – Tumore gastrico
(Bertuccio et al., Br J Cancer 2009)
31
Carico glicemico – Tumore colonretto
(Franceschi et al., Ann Oncol 2001)
32
Carne e pesce
Un frequente consumo di carne (in particolare rossa) è associato ad un aumento di rischio di diversi tumori. Non vi sono eccessi per consumi moderati, fino a 3 porzioni/settimana.
Un frequente consumo di pesce è
inversamente associato al rischio di
molti comuni tumori.
33
(Tavani et al., Int J Cancer 2000)
Carne rossa - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
Carni lavorate e tumore del
colonretto
Paper accepted by Nutrition and Cancer, 2017
34
Consumo mediano di carni lavorate
– porzioni/settimana e grammi/die
35
* Incluso vecchio questionario con 3 domande
*
*
36
(Fernandez et al., Am J Clin Nutr 1999)
Pesce - Rischio relativo per alcuni tumori. Italia, 1983-1997
Olio d’oliva
Ampi studi multricentrici condotti in Italia hanno mostrato che l’olio d’oliva è un indicatore favorevole per i tumori della mammella, colonretto, e in particolare dell’alto tratto digerente e respiratorio.
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Olio d’oliva – Tumore colonretto
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Tertile of intake, RR (95% CI)a 2
trend 2 3
Olive oil
Colorectal 0.87 (0.75-1.01) 0.83 (0.70-0.99) 4.49*
Colon 0.82 (0.68-0.98) 0.81 (0.66-0.99) 4.05*
Rectum 0.96 (0.77-1.19) 0.88 (0.68-1.12) 1.13
(Braga et al., Cancer 1998)
Olio d’oliva – Tumori alto tratto digerente e respiratorio
39
Cancer Quintile of intake, RR (95% CI)a 2
trend
2 3 4 5
Oral/pharyngeal
Olive oil 0.6 (0.4-0.9) 0.7 (0.5-1.1) 0.7 (0.5-1.1) 0.4 (0.3-0.7) 7.15
Mixed seed oils 0.7 (0.5-1.1) 1.0 (0.7-1.4) 0.9 (0.6-1.3) 1.1 (0.7-1.7) 0.12
Butter 1.2 (0.8-1.8) 1.3 (0.8-1.9) 1.8 (1.2-2.7) 2.3 (1.6-3.5) 22.32
Esophageal
Olive oil 0.3 (0.2-0.6) 0.3 (0.5-1.2) 0.3 (0.4-1.0) 0.3 (0.3-0.7) 9.98
Mixed seed oils 0.7 (0.4-1.2) 0.8 (0.5-1.3) 0.8 (0.5-1.4) 0.4 (0.2-0.8) 1.41
Butter 1.6 (0.9-2.7) 1.7 (1.0-2.9) 1.5 (0.9-2.6) 2.2 (1.3-3.7) 4.66
Laryngeal
Olive oil 0.6 (0.4-0.9) 0.8 (0.5-1.2) 0.6 (0.4-1.0) 0.4 (0.3-0.7) 8.62
Mixed seed oils 1.3 (0.8-2.1) 1.8 (1.1-2.9) 2.6 (1.6-4.1) 2.2 (1.3-3.5) 16.16
Butter 1.4 (0.9-2.2) 1.0 (0.6-1.5) 1.4 (0.9-2.1) 0.9 (0.6-1.4) 0.33
(Franceschi et al, 1999; Bosetti et al, 2000; Bosetti et al 2002)
Olio d’oliva
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“Several studies conducted in southern Europe reported olive oil consumption as a favourable indicator of breast, digestive tract, and particularly upper aero-digestive tract cancers”
Olio d’oliva
Non è chiaro se l'effetto positivo dell’olio di oliva sul rischio di cancro sia dovuto all'acido oleico in sé o alla presenza di antiossidanti, come la vitamina E, polifenoli e altri componenti alimentari.
Le associazioni osservate inoltre possono non essere dovute a componenti specifici, ma al fatto che l'olio d'oliva è un indicatore generale di una dieta più sana.
41
42
Uno score definito a priori, che riassume otto delle principali caratteristiche della dieta mediterranea, è stato applicato ai dati di studi caso-controllo su tumori del cavo orale, tumori esofago e laringe.
Score della dieta Mediterranea
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Mediterranean diet score (number of characteristics)
<3 4 6
Oral/pharyngeal
Cases/controls 214/241 120/376 41/201
OR (95% CI) 1 0.41 (0.30-0.57) 0.40 (0.26-0.62)
Oesophageal
Cases/controls 102/147 66/174 14/83
OR (95% CI) 1 0.63 (0.41-0.95) 0.26 (0.13-0.51)
Laryngeal
Cases/controls 183/225 98/279 19/124
OR (95% CI) 1 0.47 (0.33-0.66) 0.23 (0.13-0.40)
44
(Bosetti et al., CEBP 2003)
Score della dieta Mediterranea –
Tumori alto tratto digerente e respiratorio
Score della dieta Mediterranea e tumore dello stomaco
45
(Praud et al. 2014)
Score della dieta Mediterranea e tumore dell’endometrio
46
(Filomeno et al. 2015)
Score Mediterraneo (Trichopoulou) e infarto miocardico acuto (Turati et al., 2015)
47
(Turati et al., 2015)
Score Mediterraneo, carico glicemico
(GL) e diabete di tipo 2
48
(Rossi et al., 2013)
a
49
CONCLUSIONI - 1
Una dieta a basso rischio di malattie vascolari e tumori dovrebbe essere ricca in frutta e verdura, limitare i cereali raffinati, evitare alti consumi di carne, e moderare il consumo di grassi, sostituendo olio di oliva a grassi animali, margarine e oli di semi vari.
50
CONCLUSIONI - 2
Queste indicazioni aiutano anche per il controllo del peso corporeo, che risulta essere di prioritaria importanza nella prevenzione dei tumori.
Sovrappeso obesità in Italia
51 (Gallus et al, 2006; Gallus et al, 2012)
Sovrappeso e obesità
Sovrappeso e obesità causano il 15% circa dei tumori negli Stati Uniti, ma meno del 5% in Italia.
52
53
COMUNICARE I MESSAGGI
Med Diet 4.0: the Mediterranean diet with four sustainable benefits
Dernini S, Berry EM, Serra-Majem L, La Vecchia C, Capone R, Medina FX, Aranceta-Bartrina J, Belahsen R, Burlingame
B, Calabrese G, Corella D, Donini LM, Lairon D, Meybeck A, Pekcan AG, Piscopo S, Yngve A, Trichopoulou A
Public Health Nutrition: page 1 of 9 doi:10.1017/S1368980016003177
Abstract
OBJECTIVE:
To characterize the multiple dimensions and benefits of the Mediterranean diet as a sustainable diet, in order to revitalize
this intangible food heritage at the country level; and to develop a multidimensional framework - the Med Diet 4.0 - in which
four sustainability benefits of the Mediterranean diet are presented in parallel: major health and nutrition benefits, low
environmental impacts and richness in biodiversity, high sociocultural food values, and positive local economic returns.
DESIGN:
A narrative review was applied at the country level to highlight the multiple sustainable benefits of the Mediterranean diet
into a single multidimensional framework: the Med Diet 4.0. Setting/subjects We included studies published in English in
peer-reviewed journals that contained data on the characterization of sustainable diets and of the Mediterranean diet. The
methodological framework approach was finalized through a series of meetings, workshops and conferences where the
framework was presented, discussed and ultimately refined.
RESULTS:
The Med Diet 4.0 provides a conceptual multidimensional framework to characterize the Mediterranean diet as a
sustainable diet model, by applying principles of sustainability to the Mediterranean diet.
CONCLUSIONS:
By providing a broader understanding of the many sustainable benefits of the Mediterranean diet, the Med Diet 4.0 can
contribute to the revitalization of the Mediterranean diet by improving its current perception not only as a healthy diet but
also a sustainable lifestyle model, with country-specific and culturally appropriate variations. It also takes into account the
identity and diversity of food cultures and systems, expressed within the notion of the Mediterranean diet, across the
Mediterranean region and in other parts of the world. Further multidisciplinary studies are needed for the assessment of
the sustainability of the Mediterranean diet to include these new dimensions.
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Med Diet 4.0: the Mediterranean diet with four
sustainable benefits