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CONSORZIO DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE DI
GORIZIA Via Diaz, 6 - 34170 Gorizia
Tel. 0481.533046 - Fax 0481.547271 www.csia-gorizia.it
e-mail: [email protected]
Dichiarazione ambientale
2016 - 2018 conforme alle disposizioni del Regolamento (CE)
n. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio
(Dati aggiornati al 30 giugno 2017)
Edizione 03 revisione 02 del 17 ottobre 2017
Dichiarazione Ambientale CONSORZIO DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE DI GORIZIA
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SOMMARIO
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO 3
INTRODUZIONE DELL’ALTA DIREZIONE 3 CONTENUTI DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 4 PRINCIPALI RIFERIMENTI E CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE 5
1. DESCRIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE 6
1.1 LA MISSION 6 1.2 ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL CONSORZIO 7
2. IL TERRITORIO DI COMPETENZA 8
2.1 DESCRIZIONE DELLA ZONA INDUSTRIALE 8 2.2 CARATTERISTICHE CLIMATICHE 9 2.3 QUALITÀ DELL’ARIA 10 2.4 CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOTECNICHE 10 2.5 ASSETTO DEL RETICOLO IDROGRAFICO - CORSI D’ACQUA 11 2.6 DATI DEMOGRAFICI 11
3. ATTIVITA’ DEL CONSORZIO 12
3.1 ATTIVITÀ SVOLTE DIRETTAMENTE DAL CONSORZIO 12 3.2 ATTIVITA’ SVOLTE INDIRETTAMENTE DAL CONSORZIO 22 3.3 ATTIVITÀ INDIRETTE RIGUARDANTI IL TERRITORIO DI COMPETENZA 24
4. LA POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO E IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E GLI ASPETTI AMBIENTALI 28
4.1 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DEL CONSORZIO 28 4.2 AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DEL CONSORZIO 28 4.3 LA POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO 29 4.4 GLI ASPETTI AMBIENTALI 30
5. INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI 33
5.1 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI 33 5.2 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI 40 5.3 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI TERRITORIALI 42 5.4 ALTRE INFORMAZIONI QUANTITATIVE (IL BILANCIO AMBIENTALE) 50
6. IL PROGRAMMA AMBIENTALE, PIANI, OBIETTIVI E TRAGUARDI 51
6.1 PROGRAMMA AMBIENTALE ANNO 2016-2018 51 6.2 TRAGUARDI OTTENUTI DAI PROGRAMMA AMBIENTALI ANNI PRECEDENTI 53
7. RIFERIMENTI AGLI OBBLIGHI NORMATIVI APPLICABILI IN TEMA DI AMBIENTE 58
8. GLOSSARIO 60
9. BIBLIOGRAFIA 62
A cura di Consorzio di Sviluppo Economico Locale di Gorizia
Coordinamento per il Consorzio: Michela Clinec
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PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO
INTRODUZIONE DELL’ALTA DIREZIONE
Il Consorzio di Sviluppo Economico Locale di Gorizia (CSIA), in qualità di Ente Pubblico
Economico gestore della pianificazione della Zona Industriale di Sant’Andrea, nell’anno
2005 ha scelto di implementare un Sistema di Gestione Ambientale per contribuire, con
la sua attività, allo sviluppo sostenibile del territorio goriziano. Durante l’anno 2017 il
Consorzio ha proceduto al riordino secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 3/2015
e s.m.i. approvando un nuovo statuto, in conformità alla norma, e modificando la
propria denominazione da Consorzio di Sviluppo Industriale ed Artigianale di Gorizia in
Consorzio di Sviluppo Economico Locale di Gorizia. Per tale motivo il presente
documento è un aggiornamento completo della Dichiarazione Ambientale 2016-
2018.
In data 14.02.2017, l’Assemblea dei Soci del Consorzio ha deliberato le linee guida
vincolanti del progetto di fusione con Sdag Spa e l’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta Società
Consortile per Azioni (ADA), società partecipate dal Comune di Gorizia, Socio di
maggioranza del Consorzio. La Sdag Spa è una società che ha per oggetto la gestione,
manutenzione ed esercizio del complesso infrastrutturale autoportuale e confinario in
località Sant’Andrea mentre l’ADA è concessionaria dell’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta
di Gorizia, aeroporto ad aviazione generale adibito prevalentemente al volo sportivo e
privato. La fusione è un progetto ambizioso di sviluppo del territorio goriziano anche in
ottica ambientale. L’obiettivo è attuare delle scelte condivise che soddisfino nel migliore
dei modi sia le esigenze di tutti i soggetti coinvolti nella fusione che nella protezione
dell’ambiente. Scelte che si basano sulla conoscenza delle norme e sull’informazione come
punto iniziale e fondamentale per sviluppare obiettivi condivisi tra le parti in causa, le
aziende ed i cittadini.
Il CSIA in data 22 ottobre 2006 ha ottenuto la Certificazione in conformità alla norma
internazionale UNI EN ISO 14001 rilasciata dall’Istituto di Certificazione della qualità
Certiquality S.r.l di Milano. Ciò significa che l’Ente ha attuato e mantiene un Sistema di
Gestione Ambientale conforme agli standard delle normative internazionali.
Dopo un triennio di esperienza nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale certificato,
ai sensi della norma ISO 14001, il Consorzio ha deciso di intraprendere il percorso per la
Registrazione EMAS, al fine di una maggiore visibilità dell’Ente, del territorio di
competenza e allo scopo di diffondere i dati a carattere ambientale ed i miglioramenti
apportati nel tempo. La prima registrazione della dichiarazione EMAS è avvenuta in data
27.06.2011, certificato n. IT – 001361 valido sino al 06.10.2019.
Gli aspetti ambientali sono monitorati attraverso registrazioni ed indicatori riportati nella
presente “Dichiarazione Ambientale” allo scopo di dimostrare l’impegno e le performance
in tema ambientale dell’Ente e della “qualità ambientale” della Zona Industriale. Queste
informazioni permettono di rivedere e aggiornare il programma ambientale introducendo
delle nuove iniziative, nuovi obiettivi e nuovi traguardi ambientali. Il Sistema di Gestione
Ambientale dell’Ente è stato attuato inserendo, anno dopo anno
e in maniera graduale, diverse attività di intervento, rivolte in
particolare alla Zona Industriale di Gorizia. Il Sistema di
Gestione Ambientale è inoltre utile per attuare una sorveglianza
relativa alle nuove norme sia nazionali che regionali sulla
sicurezza, sull’ambiente, sulla pianificazione e sui lavori pubblici,
solo per citarne alcune, al fine di comunicare sia internamente
che esternamente l’impegno ambientale dell’Ente.
Si evidenzia che, con deliberazione n. 8 del 27 marzo 2014 il
Consiglio di Amministrazione, ha approvato il Modello di
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organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001 e s.m.i. che è stato
integrato nel sistema di gestione ambientale.
L’impegno è quindi quello di estendere l’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale
dell’Ente per conseguire obiettivi concreti di miglioramento continuo delle performance
del Consorzio in tema ambientale.
Quale miglioramento si segnala che il Modello Organizzativo di Gestione e controllo MOG
è stato aggiornato alla data 17.01.2017 adeguandolo ai contenuti della Legge 68/2015
(Reati Ambientali).
CONTENUTI DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE
La Dichiarazione Ambientale del Consorzio è uno strumento funzionale di coordinamento
con il Sistema ISO 14001 ed EMAS già adottato e gli strumenti di pianificazione e
programmazione dell’Ente. Tale documento, oltre che analizzare gli aspetti ambientali
diretti dell’Ente, fa conoscere la qualità del territorio della Zona Industriale, le iniziative
ambientali che il Consorzio ha in progetto e gli obiettivi e i traguardi che si pone.
Il testo è composto dai seguenti macro-argomenti:
a) una parte descrittiva dell’organizzazione con l’evidenza delle attività nonché
l’analisi del territorio in cui il Consorzio opera;
b) una sezione dedicata alla politica ambientale del Consorzio e alla descrizione del
Sistema di Gestione Ambientale implementato, con l’evidenza degli aspetti
ambientali diretti, indiretti e indiretti territoriali;
c) un capitolo completamente dedicato alla descrizione degli indici relativi agli aspetti
ambientali diretti ma anche indiretti territoriali, frutto dell’investimento in
comunicazione esterna verso gli stakeholder del Consorzio;
d) la descrizione del programma ambientale e degli obiettivi e traguardi conseguiti
con l’analisi degli spunti di miglioramento continuo delle performance dell’Ente.
La Dichiarazione Ambientale è messa a disposizione del pubblico attraverso la
consultazione all’interno della sede Consortile, la pubblicazione sul sito internet del
Consorzio, la comunicazione ai principali stakeholder esterni (ditte insediate) e la
consegna a tutti coloro che ne faranno semplice richiesta. Il Consorzio ha scelto di
dedicare una buona parte della Dichiarazione Ambientale al territorio di competenza in
quanto la sua attività, seppur indiretta, verso la Zona Industriale di Gorizia, è quella
maggiormente rilevante ai fini ambientali. Gli indicatori relativi al territorio e alle imprese
insediate sono quelli che possono, in futuro, dare un orientamento ad obiettivi e traguardi
ambientali concreti per il settore industriale goriziano. Con la Dichiarazione Ambientale e
il Sistema EMAS si vuole poi continuare in tema di comunicazione esterna verso le imprese
che oggi devono sempre di più confrontarsi con normative ambientali di non sempre di
facile comprensione: l’obiettivo del Consorzio è quindi non solo quello di comunicare, ma
anche informare per far crescere la consapevolezza su questi temi. In questo senso il
documento della Dichiarazione Ambientale riunisce tutti gli sforzi dell’Ente e allo stesso
tempo veicola informazioni importanti. La Dichiarazione ambientale infatti, documento di
carattere divulgativo ed adatto a qualsiasi tipologia di lettore, ha come obiettivo quello di
informare sui temi più importanti e supportare gli interlocutori per gestire, in modo
adeguato, una complicata normativa ambientale che vede “l’impresa” sempre più
protagonista di uno sviluppo sostenibile.
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PRINCIPALI RIFERIMENTI E CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE
Il Consorzio si impegna a diffondere questa Dichiarazione Ambientale allo scopo di rendere
pubblico il proprio impegno nei confronti del rispetto ambientale e testimoniare la
trasparenza, la veridicità e la chiarezza delle attività svolte nel campo della protezione
dell’Ambiente e per il perseguimento del miglioramento continuo delle prestazioni
aziendali.
Il Regolamento EMAS identifica le diverse aree di attività economica utilizzando i "Codici
di Classificazione Statistica delle Attività Economiche (NACE)"; il campo di applicazione
del Sistema di Gestione del Consorzio è il seguente:
Erogazione dei servizi di:
a) Pianificazione industriale e artigianale della Zona Industriale di
Sant’Andrea (GO);
b) Promozione delle attività di supporto all’impresa per l’insediamento;
c) Acquisizione e vendita di aree e immobili, gestione e locazione di immobili.
Esso si riferisce ai codici NACE 70.2 (settore di accreditamento EA35 Attività di consulenza
gestionale) e 84.11 (EA36 Attività generali di amministrazione pubblica).
Il Verificatore accreditato per la convalida della presente Dichiarazione Ambientale è
CERTIQUALITY S.r.l. - Via Gaetano Giardino, 4 - 20123 Milano accreditato dal Comitato
Ecolabel ed Ecoaudit, Sezione EMAS Italia nella seduta del 18/02/98 con numero di
accreditamento IT-V-0001.
I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono stati convalidati e verificati
dal Verificatore ambientale.
La Direzione si impegna ad aggiornare ogni anno la Dichiarazione Ambientale che farà
riferimento ai dati aggiornati al primo semestre dell’anno in corso. Il prossimo
aggiornamento del documento sarà redatta nel secondo semestre dell’anno successivo.
Per una migliore conoscenza reciproca tra Ente e territorio il Consorzio mette a
disposizione, a chiunque ne faccia richiesta, qualsiasi informazione relativa alle proprie
prestazione ambientali.
Per informazioni rivolgersi a:
Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambientale
Sig. ARIANO MEDEOT tel. 0481/533046
Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e contatto con il pubblico:
Dott.ssa Michela Clinec e-mail: [email protected], tel.0481/533046
Copia della presente Dichiarazione Ambientale può essere scaricata dal sito web
www.csia-gorizia.it o richiesta al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale
dott.ssa Michela Clinec all’indirizzo e-mail: [email protected].
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1. DESCRIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
1.1 LA MISSION
La mission del Consorzio di Sviluppo economico locale di Gorizia (CSIA) è quella di
“favorire il sorgere di iniziative industriali ed artigianali nell’area industriale goriziana e di
svolgere attività di propulsione per il potenziamento delle attività esistenti e di promozione
e programmazione dello sviluppo economico-produttivo”.
Il Consorzio è un Ente Pubblico costituito con Decreto del Prefetto della Provincia di Gorizia
nel 1968 per la volontà dei seguenti soggetti che compongono, attualmente, la compagine
sociale dell’Ente:
Soci del Consorzio Numero quote %
Comune di Gorizia 367.775 pari a 42,368
Comune di Gorizia (quote Ex Provincia di Gorizia)
187.736 pari a 21,628
Cassa di Risparmio FVG. 159.269 pari a 18,348
Comune di Savogna d’Isonzo 78.787 pari a 9,077
Camera di Commercio della Venezia Giulia 69.473 pari a 8,004
Soteco S.r.l. 3.000 pari a 0,345
Miko S.r.l. 1.000 pari a 0,115
Metalpack S.r.l. 1.000 pari a 0,115
868.040 100%
Quote di partecipazione al Consorzio di Sviluppo Economico locale di Gorizia
Con la Legge Regionale n. 3/2015 “Rilancimpresa” il Consorzio è Ente Pubblico Economico,
sottoposto a vigilanza regionale con nuova denominazione e riordino secondo la nuova
normativa. Tale normativa, che disciplina tutti i Consorzi industriali regionali, prevede tra
le attività dell’Ente la programmazione economica e la pianificazione territoriale delle aree
produttive di interesse regionale (classificate urbanisticamente come D1). La Zona
Industriale gestita dal Consorzio è individuata nell’area di Sant’Andrea di Gorizia.
Il progetto Ambientale del Consorzio si inserisce nelle iniziative volte alla qualificazione
della Zona Industriale di Gorizia, anche in vista di suoi futuri ampliamenti e nell’ottica di
attrarre investimenti imprenditoriali di qualità e compatibili con l’ambiente. Ha inoltre la
finalità di adottare una politica proattiva di miglioramento ambientale dell’Organizzazione
preposta alla gestione della Zona Industriale (lo stesso CSIA) e dell’area industriale, con
la certificazione in conformità alle disposizioni della norma internazionale UNI EN ISO
14001 e con la registrazione EMAS in conformità alle disposizioni del Regolamento (CE)
n. 1221/2009. Oltre a migliorare il rapporto con il territorio e con la comunità locale e a
favorire nuovi insediamenti di qualità, l’investimento in tema ambientale ha come fine
ultimo possibile integrare la funzione produttiva industriale della zona con la funzione di
protezione e valorizzazione ambientale.
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1.2 ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL CONSORZIO
L’Ente è una piccola organizzazione. Gli organi sono previsti dallo Statuto consortile che
dà ampia autonomia gestionale ed organizzativa al Consiglio di Amministrazione e al
Presidente del Consorzio
L’assetto organizzativo viene descritto sinteticamente nello schema di seguito riportato:
Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP)
Ing. VITELLI Francesco
LEGALE
RAPPRESENTANTE
Sig. MEDEOT Ariano (Presidente)
Responsabile Amministrativo
Ing. SIGNORE Sergio
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente: Sig. MEDEOT Ariano Vice Presidente: Dott.ssa MANFREDA Anita Consiglieri: Dott. GRATTON Daniele Avv. SANZIN Samo
ASSEMBLEA DEI SOCI
DEL CONSORZIO
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Dott. PALUMBO Angelo Dott. PASCOLIN Alfredo
Dott.ssa CLEMENTE VILMA
STRUTTURA OPERATIVA DEL CONSORZIO Personale del Consorzio (PC):
Dott.ssa CLINEC Michela Area contabile, Area amministrativa, Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, R.u.p. Servizi
Geom. URDAN Giovanni Area tecnica
Organismo di
Vigilanza D.lgs. 231/2001
Dott. Gianni Caputo
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2. IL TERRITORIO DI COMPETENZA
2.1 DESCRIZIONE DELLA ZONA INDUSTRIALE
L’area di competenza del Consorzio ha un’estensione di 85 ettari ed è delimitata da vincoli
fisici e presenta un andamento di tipo pianeggiante.
L’area di interesse è interamente compresa all’interno dei confini amministrativi del
Comune di Gorizia. Collocata nella parte sud-est del territorio comunale, è delimitata a
nord dalla frazione di S. Andrea, a est dalla linea ferroviaria Gorizia-Trieste, a sud dal
centro abitato del Comune di Savogna d’Isonzo e, infine, a ovest dal fiume Isonzo. Tale
posizione è stata scelta per alcune precise caratteristiche, che la rendono più adatta alle
attività industriali. Essa è difatti situata sottovento rispetto alle zone residenziali ed è
collegata alle principali arterie della grande viabilità nazionale, oltre a trovarsi a diretto
contatto con l'Est Europa.
Si riporta di seguito la planimetria della Zona Industriale di Sant’Andrea, area che come
già detto in precedenza è di esclusiva competenza consortile (estratto dallo stato di fatto
del PTI del Consorzio). Il Piano Territoriale Infraregionale prevede l’indicazione del numero
dei lotti e delle proprietà del Consorzio o di terzi.
Planimetria della zona industriale (Fonte PTI del CSIA – aggiornata all’ultima variante del PTI)
Legenda:
Lotti in diritto di superficie
Lotti in diritto di proprietà
Lotti in proprietà del consorzio
Aree di proprietà del Consorzio esterne ai lotti
Area di proprietà pubblica
Limite lotti
Numero lotti
Il territorio è suddiviso in lotti edificabili di superficie non inferiore a 4.000 m2, al fine di
attrarre attività prevalentemente industriali che hanno necessità di spazi più ampi di
edificazione. Come vedremo in seguito il Piano Territoriale Infraregionale, strumento
urbanistico, definisce gli indici di edificabilità, le aree previste per i servizi e le zone in cui
è prevista la realizzazione di fasce di rispetto (aree verdi).
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2.2 CARATTERISTICHE CLIMATICHE
L’interazione della variabilità climatica con la complessità geologica e geomorfologica fa
sì che un territorio non molto vasto, quale quello della Provincia di Gorizia (circa 466 km2),
ospiti numerosi ambienti anche molto diversi tra loro, che nel complesso esprimono una
grande ricchezza biotica. La vicinanza del mare attribuisce infatti al clima uno
smorzamento degli estremi termici, sia annui che giornalieri, contenendo le escursioni
termiche in valori nettamente inferiori a quelli dell’Alta Pianura Friulana: durante l’inverno
le giornate con gelo sono scarse, piove poco e nevica assai di rado, mentre una certa
variabilità e nuvolosità segnano l'inizio della primavera, che porta abbondanti
precipitazioni.
Dal Rapporto sullo stato dell’ambiente redatto dall’ARPA FVG nel 2012 (ultimo disponibile)
si evidenzia che negli ultimi due decenni (1992-2010) il Friuli Venezia Giulia è stato
calcolato un incremento medio della temperatura pari a 0,7 °C, mentre le precipitazioni
annuali presentano una elevata variabilità, tanto che variazioni positive o negative del
20% rispetto alla media climatica sono da considerarsi normali.
Elaborazione grafica medie mensili delle temperature nel goriziano
Fonte: Elaborazioni dati ERSA ultimi disponibili 2013
Elaborazione grafica medie mensili delle precipitazioni nel goriziano
Fonte: Elaborazioni dati ERSA ultimi disponibili 2013
La Bora, vento continentale secco e freddo di provenienza ENE, specialmente durante
l'inverno assume caratteri di considerevole intensità e violenza e può perdurare da due a
cinque giorni con velocità medie dai 30 ai 70 km/h e raffiche dai 100 ai 150 km/h. Dopo
la Bora il vento più frequente in zona è lo Scirocco, di provenienza marina da SE, umido
e relativamente caldo, che comporta quasi sempre precipitazioni piovose o nevose, a
seconda della stagione e dell'altitudine. I periodi sciroccali si alternano a quelli di Bora e
00:00
04:48
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gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
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Temperature medie mensili 2013
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Precipitazioni medie mensili 2013
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questa successione costituisce il caratteristico andamento meteorico del semestre
invernale. La velocità media del vento nella zona del goriziano è compresa nell’intervallo
2,1-2,2 m/s.
Direzione dei venti - frequenze in ore e i km percorsi in un anno dei singoli venti nella zona di Gorizia
Fonte: Elaborazione dati Centro Servizi Agrometeorologici (CSA).
2.3 QUALITÀ DELL’ARIA
In nessun’area della Provincia di Gorizia, stando ai rilievi dell’ARPA del Friuli-Venezia
Giulia, vengono raggiunti livelli di inquinamento da gas fitotossici pericolosi per la salute
pubblica. Dalle concentrazioni delle medie annuali dei tre principali inquinanti rilevati (SO2,
NO2, polveri totali) si ricava che l'inquinante di maggiore impatto è il biossido di zolfo,
diffuso da una prevalenza di venti spiranti da est e nord-est. La qualità dell’aria con
riferimento al biossido di azoto nelle aree urbane, proveniente principalmente dal traffico
su strada e dagli impianti di riscaldamento non è critico a Gorizia.
Le cause principali dell’inquinamento atmosferico sono da ricercare nelle emissioni degli
impianti sia civili che industriali, i cui camini hanno un’altezza insufficiente alla dispersione
dei fumi in atmosfera; questi ultimi finiscono quindi per contaminare aree
immediatamente limitrofe. Esiste poi un inquinamento atmosferico imputabile al traffico
veicolare che si riscontra soprattutto nei centri urbani e in prossimità delle arterie stradali
più trafficate.
A Gorizia esistono due stazioni di tipo fisso di rilevamento della qualità dell’aria, gestite
da ARPA FVG – Dipartimento Provinciale di Gorizia. Sono situate una in centro città,
precisamente in Via Duca d’Aosta, una si trova invece in periferia nella frazione di Lucinico.
Queste due centraline di rilevamento fisse non sono rappresentative della situazione
atmosferica della Zona Industriale (in quanto si trovano in zone in cui le cause inquinanti
sono differenti e diverse sono anche conseguentemente le caratteristiche quali-
quantitative degli inquinanti stessi).
Al fine di avere un quadro della situazione sull’inquinamento atmosferico della Zona
Industriale di competenza, il Consorzio si è dotato, nel 2013, di una propria centralina di
rilevamento degli inquinanti.
2.4 CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOTECNICHE
Per l’area della Zona Industriale si rilevano depositi alluvionali della pianura isontina,
costituiti da elementi ghiaiosi di natura calcarea, con dimensioni granulometriche medie
di 6-7 cm di diametro e variabili fino alle dimensioni dei ciottoli. Si trovano in genere
assieme a un’abbondante frazione sabbiosa, ma spesso sono state rinvenute anche ghiaie
pulite. Sono in genere molto addensati e spesso si rilevano conglomerati a cemento
calcareo, molto compatti e tenaci, anche a ridotta profondità. Tali depositi conglomeratici,
affioranti estesamente lungo le sponde dell’Isonzo, si rilevano in genere a profondità di
circa 10 m dal piano di campagna nelle zone prossime al corso del fiume e a S. Andrea.
A distanze maggiori corrispondono maggiori profondità (30 m). Sempre nella zona
troviamo il substrato roccioso basale della piana, che è di natura arenaceo-marnosa e
diventa calcarea solo in prossimità dei rilievi carsici, a Savogna. Il substrato è stato
fortemente inciso dal Paleoisonzo (e da altri corsi d’acqua nel settore sudorientale) con
formazione di un paleoalveo sepolto con asse sulla direttrice Salcano - Castagnavizza -
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Zona Industriale - Gabria a profondità comprese tra 40 m e 74 m. La zona di interesse,
secondo carta geomorfologica e geolitologica allegata alla Relazione geologica per la
variante generale al P.R.G.C. di Gorizia, è caratterizzata da alluvioni ghiaioso-sabbiose.
Pericolosità sismiche
Il terremoto del 6 maggio 1976 che ha colpito il Friuli è stato sentito nell'area isontina con
intensità pari al VII grado della scala Mercalli. Secondo gli studi condotti dall'Osservatorio
Geofisico Sperimentale di Trieste l'intensità massima dei terremoti previsti con tempi di
ritorno di 1000 anni che può interessare l'area in esame è pari al VII grado della scala
MCS, con accelerazioni massime del suolo pari a 0,20 g (g = accelerazione di gravità). Il
Comune di Gorizia, con riferimento alle normative regionali vigenti ha emanato nuovi
principi e norme in materia di classificazione sismica, rientra tra quelli inseriti nella ZONA
SISMICA 2 - AREA DI ALTA SISMICITÀ (Delibera della Giunta Regionale n. 845 del 6
maggio 2010).
2.5 ASSETTO DEL RETICOLO IDROGRAFICO - CORSI D’ACQUA
La zona industriale di competenza CSIA è delimitata ad ovest dal Fiume Isonzo, il quale
caratterizza, assieme al sistema Collio-Sabotino, il territorio del Comune di Gorizia.
Nasce in Slovenia, nella Val di Trenta, tra i massicci del Mangart e del Tricorno, da una
sorgente carsica ai piedi del monte Mojstrovka a 940 m d’altitudine e tutto il suo corso
montano di 99 km (su 141 km totali), fino alle porte di Gorizia, interessa il territorio
sloveno. Il tratto in pianura, fino alla foce a Punta Sdobba nel Golfo di Trieste, tra
Monfalcone e Grado, rappresenta invece la parte italiana.
Il fiume presenta un regime torrentizio ad alimentazione pluvio-nivale, con piene
concentrate nei mesi autunnali e primaverili, con picchi massimi in ottobre e novembre e
secondari in aprile e maggio. Il regime pluviometrico del bacino è di tipo sublitoraneo
alpino con minimi estivo ed invernale, e massimi in autunno e in primavera, con una
precipitazione annuale media di 1.400 mm a Gorizia, 2.400 mm/anno nel settore centro-
settentrionale del bacino, con punte di 3.000 mm/anno.
Pericolosità idrauliche
Il tratto di fiume contermine al confine della zona industriale di competenza consortile non
presenta caratteristiche di pericolosità da inondazione per la conformazione dell’alveo e
l’altezza e ampiezza delle difese degli argini.
2.6 DATI DEMOGRAFICI
Dall’analisi dei dati aggiornati, si ricava che presso la Zona Industriale sono attualmente
insediate 38 aziende. Si rinvia per informazioni di maggiore dettaglio agli indici territoriali
descritti nei capitoli successivi.
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3. ATTIVITA’ DEL CONSORZIO
Il Consorzio ha la finalità di promuovere, nell'ambito degli agglomerati industriali di
competenza, le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività produttive
nel settore dell'industria nell’area industriale di Sant’Andrea (zona classificata D.1.). A tal
fine realizzano e gestiscono infrastrutture per le attività industriali, promuovono o
gestiscono servizi alle imprese, i quali comprendono la prestazione di servizi per
l'innovazione tecnologica, gestionale e organizzativa alle imprese industriali e di servizi.
Il Consorzio ha come fine istituzionale le seguenti attività di carattere generale, previste
dalla Legge Regionale n. 3 del 18 gennaio 1999:
• l'acquisizione, l’espropriazione e la progettazione di aree attrezzate per insediamenti
produttivi, compresa l'azione promozionale per l'insediamento di attività produttive in
tali aree, la progettazione e la realizzazione delle opere di urbanizzazione e dei servizi,
nonché l'attrezzatura degli spazi pubblici destinati ad attività collettive,
• la vendita e la concessione alle imprese di lotti in aree attrezzate,
• la costruzione in aree attrezzate di fabbricati, impianti, laboratori per attività industriali
ed artigianali, depositi e magazzini,
• la vendita e la locazione alle imprese di fabbricati e di impianti in aree attrezzate,
• il recupero degli immobili industriali preesistenti per la loro destinazione a fini
produttivi.
I Consorzi possono altresì promuovere, anche al di fuori dell'ambito di competenza, la
prestazione di servizi riguardanti:
• la ricerca tecnologica, la progettazione, la sperimentazione, l'acquisizione di
conoscenze e la prestazione di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato connessa
al progresso ed al rinnovamento tecnologico, nonché la consulenza ed assistenza alla
diversificazione di idonee gamme di prodotti e delle loro prospettive di mercato,
• la consulenza e l'assistenza per la nascita di nuove attività imprenditoriali.
Il Consorzio è un piccolo Ente Pubblico con un fatturato medio di circa 300.000 Euro
all’anno (ricavi delle vendite e delle prestazioni: 325.501 Euro al 31.12.2015) e bilanci
consuntivi che hanno come obiettivo il pareggio di bilancio, vista la sua finalità a gestire
il territorio e non ad avere risultati prettamente economici.
Di seguito analizzeremo le attività svolte direttamente dal Consorzio, affidate a terzi
(indirette) e attività che riguardano il territorio (indirette territoriali).
3.1 ATTIVITÀ SVOLTE DIRETTAMENTE DAL CONSORZIO
Le attività gestite direttamente dal Consorzio, di seguito elencate e descritte, sono
strettamente correlate ai seguenti aspetti ambientali diretti, che saranno approfonditi
nel capitolo 5.
A.1) Acquisizione di aree e immobili;
A.2) Assegnazione di massima delle aree;
A.3) Assegnazione definitiva e cessione delle aree;
A.4) Gestione edifici in uso (sede CSIA di Via Diaz a Gorizia);
A.5) Locazione di immobili (Capannone di Via Gabrscek, Centro Stampa di Via Gregorcic
e Centro Servizi di Via Gregorcic);
A.6) Pianificazione di opere di urbanizzazione primaria;
A.7) Esercizio del potere di esproprio;
A.8) Controllo della progettazione e dell’esecuzione delle opere pubbliche,
infrastrutture, opere di urbanizzazione primaria ed immobili.
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A.1. – A.7. Modalità di acquisizione di aree e immobili da parte del CSIA e
esercizio del potere di esproprio
Il Consorzio può acquistare aree per insediamenti produttivi mediante:
• esproprio per pubblica utilità;
• compravendita mediante cessione volontaria all’interno della procedura d’esproprio;
• compravendita.
Esercizio del potere di esproprio
Il CSIA può realizzare procedimenti espropriativi per pubblica utilità, ai sensi del D.P.R. 8
giugno 2001, n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
di espropriazione per pubblica utilità” e s.m.i. al fine di acquisire la proprietà di immobili
e terreni all’interno del Piano Territoriale Infraregionale.
Non si prevedono procedure espropriative con il presente P.T.I. in quanto già ultimate.
Compravendita mediante cessione volontaria all’interno della procedura d’esproprio
All’interno della procedura espropriativa, il proprietario ha diritto di stipulare col soggetto
beneficiario dell’espropriazione (il CSIA) l’atto di cessione del bene o della sua quota di
proprietà attraverso una cessione volontaria.
Compravendita
Il CSIA può acquisire le aree mediante compravendita (contratto che ha per oggetto il
trasferimento della proprietà verso il corrispettivo di una somma di denaro). In seguito
all’acquisizione di aree ed immobili, ove necessario, il CSIA programma ed attua interventi
di miglioramento delle proprietà acquisite, che riguardano anche tematiche ambientali
(quali: urbanizzazioni, bonifica coperture in cemento amianto, ecc.).
A.2. – A.3. Assegnazione delle aree - introduzione
Le “Norme regolamentari per la gestione della Zona Industriale di Gorizia”, (Regolamento
approvato con Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 6 del 21 marzo 2006),
disciplinano le procedure per l’assegnazione delle aree e degli immobili destinati ad
insediamenti produttivi e a servizi e ad ogni altra attività che risponda alle esigenze ed
all’utilità generale degli ambiti territoriali di competenza del Consorzio e secondo quanto
previsto dalle norme di attuazione del Piano Territoriale Infraregionale. Il Consorzio
provvede a pubblicizzare le aree o gli immobili disponibili mediante l’utilizzo di idonei
strumenti informativi (es. sito internet istituzionale).
Le aree possono essere cedute o assegnate alle attività produttive secondo i seguenti
criteri:
• l’insediamento viene concesso per attività compatibili con le Norme Tecniche di
attuazione del Piano Territoriale Infraregionale che analizzeremo nel capitolo
successivo;
• l’insediamento sulle aree può avvenire mediante la cessione in diritto di proprietà o in
diritto di superficie;
• l’insediamento può avvenire anche attraverso la locazione degli immobili e/o la
locazione finanziaria consentita, sia alle ditte assegnatarie e proprietarie dei lotti sia
alle aziende concessionarie del diritto di superficie, se rientrino entrambe fra quelle
ammissibili ai sensi delle norme tecniche di attuazione del P.T.I. (previa autorizzazione
da parte del CSIA).
Sono previsti nelle Norme Tecniche di Attuazione del P.T.I. dei criteri ambientali di
esclusione degli insediamenti e vincoli per aree sensibili, con riferimento a quelli ad alto
impatto, criteri che saranno evidenziati nella sezione relativa agli aspetti ambientali (4.2
Gli aspetti indiretti territoriali – b.2. rilascio di pareri di conformità con riferimento alla
normativa tecnica di attuazione del P.T.I.).
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A.2. Valutazione di ammissibilità e assegnazione di massima delle aree
Per ottenere l’assegnazione dei suoli e degli immobili o per l’insediamento di un’iniziativa
produttiva (anche in caso di progetti di variazione dell’attività svolta), gli interessati sono
tenuti a produrre:
• formale istanza,
• documentazione prevista dagli appositi modelli forniti dal Consorzio,
• la dichiarazione sostitutiva di atto notorio prevista dall’art. 28 delle Norme Tecniche di
attuazione (N.T.A.) del P.T.I., dalla quale risulti:
- che l’azienda non rientra tra quelle non ammesse ai sensi delle presenti N.T.A.;
- se l’azienda rientra o meno tra quelle dichiarate insalubri ai sensi dell’art. 216 del
Testo Unico delle Leggi Sanitarie (D.M. 5 settembre 1994);
- se l’attività genera, o meno, emissioni in atmosfera rientranti tra quelle a
inquinamento atmosferico poco significativo, a inquinamento atmosferico ridotto,
soggetto ad autorizzazione ai sensi del D.P.R. n. 203 del 24 maggio 1988, come
modificato dal D.M. n. 60 del 2 aprile 2002, e per quali inquinanti, con riferimento
alle classificazioni di cui al D.M. 12 luglio 1990;
- se l’attività rientra, o meno, tra quelle soggette alla valutazione di impatto
ambientale ai sensi della Legge Regionale n. 43 del 7 settembre 1990 e s.m.i. e
del relativo Regolamento di attuazione di cui al D.P.G.R. n. 0245/Pres del 8 luglio
1996.
• le “Norme regolamentari per la gestione della Zona Industriale di Gorizia”,
debitamente siglato su ogni pagina;
• pagamento di spese di istruttoria.
Una volta verificata la completezza della richiesta di assegnazione di un’impresa questa è
sottoposta alla valutazione di ammissibilità effettuata dal Consiglio di Amministrazione.
Le domande presentate sono esaminate dal Consiglio di Amministrazione secondo ordine
cronologico (in base alla data di presentazione della domanda formale di assegnazione).
Vengono concessi 60 giorni di tempo per fornire i vari documenti a corredo della domanda,
scaduto il termine la stessa non viene presa in considerazione salvo particolari
contingenze che saranno valutate dal Consiglio di Amministrazione.
Tale valutazione consiste:
- nella verifica della compatibilità dell’iniziativa con la normativa urbanistica vigente;
- nella verifica della completezza della documentazione presentata;
- nella valutazione di conformità dell’iniziativa agli obiettivi programmatici, pianificatori
e gestionali del Consorzio;
- nella richiesta di parere favorevole dell’Azienda per i Servizi Sanitari sulla nuova
iniziativa industriale.
La procedura di valutazione di ammissibilità si conclude con l’emissione da parte del
Consiglio di Amministrazione del Consorzio di una delibera di ammissibilità e
dell’assegnazione di massima di un lotto adatto all’iniziativa produttiva. Tale assegnazione
di massima ha durata un anno solare, con possibilità di proroga, entro cui l’impresa dovrà:
- dare dimostrazione della copertura finanziaria del progetto industriale;
- presentare la copia del permesso di costruire/S.C.I.A..
Le eventuali ulteriori prescrizioni contenute nella delibera di assegnazione di massima
devono intendersi vincolanti ed esse devono essere recepite nel progetto, prima della sua
trasmissione all’Amministrazione Comunale di Gorizia per il Permesso di costruire.
In materia ambientale sono valutate con preferenza quelle iniziative che adottano
tecnologie orientate al risparmio energetico e all’utilizzo di risorse naturali (per es.,
impianti a pannelli solari per il riscaldamento degli uffici, recupero dell’acqua piovana per
le vaschette di lavaggio dei servizi igienici, ecc.). Allo scadere dell’anno solare e in
mancanza di richiesta di proroga decade l’assegnazione di massima e ciò comporta
l’automatica disponibilità del lotto per altre iniziative.
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A.3. Assegnazione definitiva e cessione delle aree
L’impresa assegnataria in via di massima del lotto presenta entro un anno la copia del
permesso di costruire e dà dimostrazione della copertura finanziaria del progetto
industriale, nonché dimostra di aver ottemperato agli eventuali vincoli descritti nella
valutazione di ammissibilità. Una volta in possesso di tale documentazione il Consorzio
provvederà all’assegnazione definitiva e alla cessione in diritto di proprietà delle aree del
lotto. Gli uffici del Consorzio provvederanno ad inviare entro 15 giorni lavorativi la
comunicazione dell’avvenuta (o meno) assegnazione definitiva del lotto a cui seguirà,
entro sei mesi, la stipula del relativo contratto di cessione dell’area.
Entro un anno dalla data del contratto, l’Impresa beneficiaria dovrà dare inizio ai lavori
che dovrà portare a termine nei limiti e nei tempi indicati nella concessione a edificare
presentata al Consorzio e allegata in copia all’atto di cessione di uno dei sopraccitati diritti.
L’inizio dell’attività produttiva dovrà avvenire entro un anno dalla data del completamento
dei lavori.
Le ditte assegnatarie, una volta ultimate le opere di costruzione dell’edificio che dovranno
avvenire nei termini di cui ai commi precedenti, entro il termine previsto per l’inizio
dell’attività produttiva dovranno provvedere ad ultimare le opere relative alla costruzione
di recinzioni, verde privato, parcheggi, pavimentazioni esterne ed eventuale arredo
urbano inerente al completamento dello stabilimento.
SINTESI DEL PROCESSO DI ASSEGNAZIONE DI MASSIMA DELLE AREE
Richiesta di un lotto da
parte della ditta
SI’ NO La documentazione è
completa?
Valutazione da parte del CdA
Valutazione positiva?
ASSEGNAZIONE DEFINITIVA
SI’ NO
Eventuali integrazioni?
NO
Abbandono
Nota di richiesta di integrazione della documentazione
Integra- zione?
NO SI’
Delibera di assegnazione
Assegnazione di massima per 1 anno
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SINTESI DEL PROCESSO DI ASSEGNAZIONE DEFINITIVA DELLE AREE
ASSEGNAZIONE DI MASSIMA
Progetti NON soggetti all’art. 28 delle NTA
Progetti soggetti all’art. 28 delle NTA
Visto di conformità alla Delibera art.28
NO NO SI’ SI’
Richiesta di modifica
progetto
Presentazione al Comune di Gorizia del progetto
vistato
Richiesta di modifica
progetto
NO SI’
Decadenza Assegnazione di
massima (salvo proroga)
ASSEGNAZIONE DEFINITIVA e CESSIONE DELLE AREE
Comunicazione alla ditta entro 15 gg
NO SI’
Cessione definitiva dell’area mediante
contratto
Revoca assegnazione
definitiva
Ritorno alla procedura di
assegnazione di massima o
abbandono
Visto di presa visione
Stipula contratto
Permesso di costruire e Piano di investimenti
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A.4. Gestione degli edifici in uso
Gli edifici di proprietà del Consorzio sono i seguenti elencati nella tabella in cui sono
descritte le verifiche documentali effettuate sugli immobili:
SEDE DEL CONSORZIO
Acquisito con contratto di compravendita di data 27.06.2001
La sede del CSIA in via Diaz n. 6 a Gorizia è un locale ubicato al piano rialzato di uno stabile condominiale, adibito ad ufficio con annesso un ufficio tecnico e i servizi.
Autorizzazioni edilizie
Non rilasciata per opere antecedenti al 1967. D.I.A. per ristrutturazione dei locali di data 15.10.2001 (concessione non reperibile).
Agibilità Non rilasciata per opere anteriori al 1967. Certificato di collaudo dei lavori di ristrutturazione del 24.01.2004.
Autorizzazione allo scarico
Non rilasciata per opere antecedenti al 1967. Scarico civile. Impianto condominiale uso uffici.
Impianto elettrico
Ristrutturazione dell’impianto elettrico a regola d’arte: dichiarazione di conformità di data 21.01.2004. Verifica di messa a terra rilasciata da un tecnico in data 09/09/2014.
Impianto di riscaldamento
Viene utilizzato l’impianto di climatizzazione
Impianto di condizionamento
L’impianto ARTEL cod. RDF 13RN che utilizza gas ecologico R407C (quantità di gas contenuta in ciascun apparecchio 1,4 kg) Viene effettuata la manutenzione ordinaria.
Antincendio
Documento di Valutazione dei Rischi e Procedure per la Gestione delle emergenze. Autocertificazione di valutazione del rischio rumore Acquisto degli estintori, valigetta medica. Formazione: pronto soccorso, antincendio. L’attività non è soggetta a prevenzione incendi.
Utilizzo dell’immobile
Uffici del CSIA – sede
CAPANNONE DI VIA GABRSCEK
Acquisito con contratto di compravendita di data 23.03.2006 – Rep. 38.815
L’edificio di via Gabrscek, proprietà del consorzio per una porzione di capannone, è stato acquistato dal CSIA nel 2000. E’ costruito su un lotto comprendente più particelle contigue di complessivi 4.620 m2 di superficie su cui insiste l’unico edificio. Il capannone è costruito da fondazioni perimetrali continue e struttura portante in calcestruzzo armato, orizzontamenti sostenuti da travi a capriata prefabbricate, tamponamenti esterni in lamiera e pavimentazioni interne in cemento e la superficie circostante è pavimentata e recintata con inferriate e rete metallica.
Autorizzazioni edilizie
Comune di Gorizia, data 15.07.1977 e 29.03.1978 prot. n. 23233-76 rilasciata a Friulia Lis SpA.. Per le varianti si veda contratto. Denuncia di inizio attività di data 28.10.2008 per opere di manutenzione straordinaria dell’immobile. Certificato di regolare esecuzione dd. 04.10.2011
Agibilità Certificato di agibilità rilasciato al CSIA dal Comune di Gorizia in data 7 dicembre 2011 Prot. n. 10.09.14/1939
Autorizzazione allo scarico
Solo scarichi civili.
Impianto elettrico
Dichiarazione di conformità rilasciata ai sensi del DM 37/08 dalla CEIN S.r.l. a seguito di lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile dd 20/06/2011
Impianto di riscaldamento
Dichiarazione di conformità rilasciata ai sensi del DM 37/08 dall’impresa F.lli Candusso Termoidraulica S.r.l. in data 29 luglio 2011
Antincendio Le attività locate, per tipologia di attività, non sono soggette a prevenzione incendi.
Utilizzo dell’immobile
Immobile in locazione a:
- C.M.C. S.n.c. di Cristofoli Silvano & C. – n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia via Gabrscek n. 11/4 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come Sez. L foglio n. 1 particella catastale 484/5 del Comune Censuario di S. Andrea (con Contratto di locazione stipulato in data 31 marzo 2000) – tipologia di attività svolta: meccanica di precisione;
- M.R. S.r.l. di Elisa Macuz & C. - n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia via Gabrscek n. 11/5 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come Sez. L foglio n. 1 particella catastale 484/3 del Comune Censuario di S. Andrea (con Contratto di locazione stipulato in data 13 luglio 2000) – tipologia di attività svolta: meccanica di precisione;
- Meccanica Isontina S.r.l. di Bressan Guerrino - n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia via Gabrscek n. 11/2 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come Sez. L foglio n. 1 particella catastale 484/1 via Gabrscek n. 9/1 e Sez. L foglio n. 1 particella catastale 484/2 via Gabrscek n. 11/2 del Comune Censuario di S. Andrea (con Contratto di locazione stipulato in data 31 marzo 2000), – tipologia di attività svolta: meccanica di precisione.
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CAPANNONE CENTRO SERVIZI 1° lotto
Realizzato dal Consorzio: certificato di collaudo statico rilasciato dall’Ing. La Civita Luciano in data 04/08/2004
Il Centro Servizi è stato recentemente edificato su un’area di circa 15.000 mq di proprietà del CSIA posta tra le vie San Michele e Gregorcic in Comune di Gorizia, così come previsto dal Piano Territoriale Infraregionale della Zona Industriale. I capannoni sono stati realizzati in periodi diversi e denominati 1° e 2° lotto lavori.
Autorizzazioni edilizie
Concessione edilizia data 28/11/2000, prot. 10.09.14/8952/011.
Agibilità Certificato di agibilità di data 02/11/2005 prot. 10.09.14/98999.
Autorizzazione allo scarico
Scarichi civili - Concessione edilizia prot. 10.09.14/8952/011 del Comune di Gorizia e successiva agibilità.
Impianto elettrico
Impianto di illuminazione: dichiarazione di conformità dell’impianto rilasciata in data
22/11/2004. Impianto elettrico Luce-FM e resistenza a terra 12OHM dichiarazione di conformità dell’impianto di data 20.06.2005. 1^ Verifica dell’impianto elettrico e messa a terra da parte della A.S.S. n. 1 Isontina del 25/05/2008 – Centro Servizi. 2^Verifica dell’impianto elettrico e messa a terra da parte della A.S.S. n. 1 Isontina del 29/10/2013 – Centro Servizi.
Impianto di riscaldamento
Attestazione di corretta esecuzione dell’impianto rilasciata ai sensi della deliberazione n. 40/04 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas di dd 30/11/2005. Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte dell’impianto di riscaldamento, condizionamento e idrico di data 28/06/2005. Dichiarazioni I.S.P.E.S.L. su valvole intercettazione combustibile. Denuncia di impianto termico ad acqua calda ai sensi dell’art. 18 del D.M. 01/12/1975 inviato all’I.S.P.E.S.L. di Udine.
Impianto di condizionamento
Convettori Climair: dichiarazione di conformità alle norme della comunità europea di data 10/03/2004. L’impianto di condizionamento verrà installato.
Antincendio Le attività locate, per tipologia di attività, non sono soggette a prevenzione incendi.
Utilizzo dell’immobile
Immobile in locazione a temporanea a: VACUUMTECH SRL
CAPANNONE CENTRO SERVIZI 2° lotto
Realizzato dal Consorzio: Certificato di collaudo statico ai sensi dell’art. 7 della Legge 1086/1971 effettuato dal collaudatore ing. La Civita Luciano, iscritto all’albo profes-sionale degli ingegneri di Gorizia e all’elenco dei collaudatori in zona sismica n. 725.
Autorizzazioni edilizie
Concessione edilizia prot. 10.09.14/11067 Comune di Gorizia data 02/11/2004.
Agibilità Certificato n. 10.09.14/11067 del 14/09/2007.
Autorizzazione allo scarico
Isontina Ambiente svolge attività di servizio assimilabile a scarico civile e quindi autorizzato con concessione edilizia prot. 10.09.14/11067 Comune di Gorizia del 02/11/2004 e successiva agibilità.
Impianto elettrico
Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte ai sensi dell’art. 9 Legge 46/90, D.M. 20 febbraio 1992 e D.P.R. 392/1994 a firma dell’impresa installatrice ORME Snc Valore di Resistenza a terra rilevata: 8 Ohm. Dichiarazione di conformità quadri elettrici per bassa tensione secondo CEI 17-13/1 (IEC 439-1 EN 60439-1) a firma dell’impresa installatrice ORME Snc. Dichiarazione di esame dell’impianto elettrico a firma dello Studio Tecnico p.i. Luciano Zorat relativa alla realizzazione secondo le indicazioni di progetto e nei dettami della Normativa Tecnica di riferimento. Verifica dell’impianto elettrico e messa a terra da parte della A.S.S. n. 1 Isontina del 25/05/2008 – Centro Servizi. 2^Verifica dell’impianto elettrico e messa a terra da parte della A.S.S. n. 1 Isontina del 29/10/2013 – Centro Servizi.
Impianto di riscaldamento
Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte – art. 9 della Legge 46/1990 D.M. 20 febbraio 1992 e D.P.R. 392/1994 a firma dell’impresa installatrice IDROSYSTEM di Skerk Paolo. Verbale di tenuta rete gas. Libretto di manutenzione delle caldaie Ferroli Modello New Elite 60 F 30. Dichiarazione di esame dell’impianto termico a firma dello Studio Termotecnica p.i. Andrea Gerolin relativa alla realizzazione dello stesso secondo le indicazioni di progetto e nei dettami della normativa tecnica di riferimento (UNI 7129/01, UNI 9182/83, D.M. 12/04/96.
Impianto di condizionamento
Convettori Climair consegna del libretto di centrale. Prossima revisione libretto centrale prevista entro il 15.10.2014 ex DM 20.06.2014
Antincendio Le attività locate, per tipologia di attività, non sono soggette a prevenzione incendi.
Utilizzo immobile Immobile in locazione a: Isontina Ambiente ed a VACUUMTECH SRL
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IMMOBILE ATTIVITA’ CENTRO STAMPA EDFVG SPA
Realizzato dal Consorzio: certificato di collaudo statico rilasciato dall’Ing. La Civita Luciano in data 27.12.2010.
Con decreto n. 0111/Pres del 28.05.2010 è stata approvata la variante di destinazione urbanistica del Piano Territoriale Infraregionale con la quale un parte del Centro Servizi è stata adibita ad attività produttiva (lotto n. 49). Attualmente all’interno dell’immobile, recentemente ampliato, è locata la Società FINEGIL EDITORIALE SPA per l’attività di composizione, stampa, confezionamento e distribuzione della tiratura delle testate editoriali “Il Messaggero Veneto” e “Il Piccolo”.
Autorizzazioni edilizie
Permesso di costruire prot. 10.09.14/14658 del 22 novembre 2010 rilasciato dal Comune di Gorizia.
Agibilità Certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Gorizia pratica n. 0022/2011 rilasciato di data 1 febbraio 2011.
Autorizzazione allo scarico
Autorizzazione all’allacciamento in pubblica fognatura – Reflui civili assimilati – rilasciato dall’IRISACQUA – Ufficio fognatura e Depurazione di data 6 ottobre 2010 prot. 8337.
Certificazione energetica
Attestato di certificazione energetica del 21/01/2011 (validità 10 anni) Classe B.
Impianto elettrico
Dichiarazione di conformità degli impianti elettrici del 15 gennaio 2011 rilasciata da Elettrica Gover & C. Snc di Gover Luciano per nuovo impianto.
Impianto di riscaldamento
Dichiarazione di conformità alla regola dell’arte – art. 9 della Legge 46/1990 D.M. 20 febbraio 1992 e D.P.R. 392/1994 a firma dell’impresa installatrice IDROSYSTEM di Skerk Paolo per le caldaie. Denuncia di impianto centrale di riscaldamento ad acqua calda del 12.07.2011 – nuovo impianto di riscaldamento rilasciata da Elettrica Gover Snc di Gover Luciano & C.
Impianto di condizionamento
Convettori Climair consegna del libretto di centrale. Prossima revisione libretto centrale prevista entro il 15.10.2014 ex DM 20.06.2014
Antincendio
Richiedente FINEGIL EDITORIALE FVG SPA (locatario che esercita l’attività soggetta a prevenzione incendi.): Certificato di prevenzione incendi prot. 11583 del 20.12.2013.
Manutenzione ordinaria cassette idrante, controllo attacco mandata VVFF anello antincendio del 18/03/14.
Emissioni Richiedente FINEGIL EDITORIALE FVG SPA (locatario che esercita l’attività): autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.L.vo 3 aprile 2006 n. 152 rilasciato dalla Provincia di Gorizia prot. 29271/1e del 25 novembre 2010.
Utilizzo dell’immobile
Immobile in locazione a: FINEGIL EDITORIALE FVG S.p.A. (ROTOCOLOR SPA dal 01/07/2016): attività di composizione, stampa, confezionamento e distribuzione della tiratura delle testate editoriali “Il Messaggero Veneto” e “Il Piccolo”.
Immobile industriale “EX ZULLI”
Acquisito con contratto di compravendita di data 28.04.2010 – Rep. 12.376
L’immobile è stato acquistato il 28/04/2010 e sarà oggetto di una riqualificazione per l’insediamento di nuove iniziative imprenditoriali. La superficie interessata dal progetto è di mq 27.827. Su tale area insisteva un’azienda di produzione di pannelli listellari in legno che ha cessato l’attività negli anni 90. Il capannone quindi è rimasto dismesso sino al 2006 quando l’azienda Vopachel Srl lo ha
acquistato all’asta e ha proceduto allo smaltimento del cemento amianto di copertura. Per l’area è stata oggetto nell’anno 2012 dei seguenti interventi: a) Realizzazione di due nuovi accessi carrai lungo la Via San Michele; b) Riqualificazione dell’attuale ingresso carraio/pedonale da Via Gregorcic; c) Allacciamento dei servizi (rete idrica, elettrica, gas, telefonica, dati e fognatura); d) Demolizione delle recinzioni.
Concessione edilizia
Concessione edilizia: prot. 12288-72 del 28.12.1972. Concessione edilizia prot. 10.09.14/14277 del 10.11.2009 rilasciata dal Comune di Gorizia per lavori relativi all’area esterna. Certificato di regolare esecuzione dd. 19.10.2012.
Agibilità Certificato di agibilità prot. 17100-76 del 11.03.1981.
Autorizzazione allo scarico
Uso civile: certificato di conformità rilasciato da Idrotherm per tubi in PE100 per trasporto di acqua in pressione per uso umano (conformità alla norma EN 12201 ed al DM 174). Richiesta a Irisaccqua di inserimento nuovi tratti di condotta acquedotto prot. 158012 dd. 02.02.2012 (impianto non utilizzato)
Impianto elettrico
Non utilizzato.
Impianto di riscaldamento
Non presente.
Utilizzo dell’immobile
In locazione parziale a RAIL SERVICES SRL
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A.5. Locazione di immobili
Il Consorzio, proprietario di due immobili all’interno del Piano Territoriale Infraregionale,
ha stipulato contratti di locazione. Nei contratti sono previsti criteri di manutenzione degli
impianti con particolare riferimento a:
• il divieto di sublocazione anche parziale dell’immobile; il divieto di apportare
modifiche/aggiunte all’immobile senza il preventivo consenso scritto del Consorzio;
• sono a carico della conduttrice le autorizzazioni e gli eventuali adeguamenti
impiantistici ed accessori correlati al tipo di attività che sarà svolta nei locali previa
comunicazione al locatario; il Consorzio provvede alla prima verifica di conformità di
tutti gli impianti mentre le verifiche di messa a terra rientrano nella manutenzione
ordinaria di competenza del conduttore;
• le spese di ordinaria manutenzione e riparazione della parte interna del fabbricato
(tinteggiatura, impianti elettrici, impianti idrici, condutture e apparecchi similari)
saranno a carico della conduttrice mentre rimarranno a carico del Consorzio le spese
di straordinaria manutenzione con esclusione delle opere eseguite dalla conduttrice,
salvo differenti clausole contrattuali tra le parti.
A.6. - A.8. - Pianificazione di opere di urbanizzazione primaria e controllo della
progettazione e dell’esecuzione delle opere pubbliche, infrastrutture,
opere di urbanizzazione primaria ed immobili.
Il Consorzio procede alla realizzazione delle opere pubbliche ai sensi delle seguenti norme
e regolamenti:
• Legge Regionale n. 14 del 31 maggio 2002 e s.m.i. e regolamenti;
• Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” e s.m.i..
L’art. 7 della Legge Regionale n. 14 del 31 maggio 2002 prevede che gli Enti Pubblici
Economici predispongano e approvino il “Programma Triennale dei Lavori Pubblici” che
contiene “gli interventi da attivare sulla base di una relazione illustrativa,
dell’inquadramento territoriale di massima, di uno studio di fattibilità tecnico-
amministrativa e di identificazione quantificazione dei bisogni con particolare riferimento
al bacino di utenza, di un preventivo di spesa e della individuazione dei presumibili tempi
di attuazione”. Il programma è soggetto a revisione da parte del Consiglio di
Amministrazione ogni anno e indica i lavori da eseguirsi, la tempistica e i costi di massima
delle opere, come previsto dalla suddetta norma. La norma regionale di riferimento
individua all’art. 8 le regole inerenti alla progettazione di lavori pubblici che avvengono in
tre livelli, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva in modo da assicurare, tra
l’altro:
a) la qualità dell’opera e la rispondenza alle finalità relative;
b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche;
c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo nazionale,
regionale e comunitario.
La progettazione e la realizzazione delle opere è vincolata anche dalle norme prescritte
dal Piano Territoriale Infraregionale vigente, approvato dal CSIA.
In sintesi il CSIA provvede:
- alla progettazione mediante incarico a progettista esterno;
- realizzazione delle opere pubbliche mediante gara d’appalto ad imprese costruttrici
esterne.
La procedura relativa all’affidamento degli incarichi di progettazione prevede i seguenti
step, a seconda della tipologia di appalto:
a) Redazione del progetto preliminare: il progetto preliminare è sottoscritto dal R.U.P. o
dall’Area Tecnica ed è di loro diretta responsabilità in quanto personale tecnico
abilitato;
b) Affidamento dell’incarico al progettista esterno e direttore dei lavori: il CSIA di norma
affida la progettazione di lavori pubblici a terzi, seguendo le procedure della normativa
nazionale e regionale vigente, scegliendo tra progettisti con requisiti di affidabilità,
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secondo le norme regionali e nazionali in tema di contratti di servizi e forniture, e
previa stipula di una convenzione che prevede (oggetto della convenzione):
1. la redazione del progetto definitivo-esecutivo che consta di: disegni esecutivi, della
relazione tecnica, del computo metrico, del capitolato speciale d’appalto e
dell’elenco prezzi strutturato in modo da poter appaltare i lavori; misurazione delle
opere, redazione del libretto delle misure, del registro di contabilità, del sommario
del registro e dei disegni contabili; redazione degli stati di avanzamento ed
emissione dei relativi certificati di pagamento (in fase di realizzazione dell’opera);
2. la direzione lavori che consiste tra l’altro nella: l’assistenza e la verifica dei
tracciamenti; cura della buona e puntuale esecuzione delle opere in conformità ai
disegni esecutivi di progetto; sorveglianza dei lavori con visite personali o di tecnici
di propria fiducia; vigilanza sulla qualità dei materiali;
3. il ruolo di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione.
c) Affidamento dell’incarico di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di
esecuzione: il Consorzio affida l’incarico per la sicurezza nei cantieri temporanei o
mobili a terzi abilitati espletando una gara ai sensi del D.Lgs n. 50/2016. L’incarico di
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione è previsto dal decreto legislativo
81/2008 e s.m.i..
d) Il responsabile dei lavori: in fase di esecuzione nel campo di applicazione D.Lgs n.
50/2016 e successive modifiche il responsabile dei lavori è il RUP. In ogni caso il
conferimento dell’incarico al responsabile dei lavori non esonera il committente alle
responsabilità connesse con la verifica degli adempimenti degli obblighi di cui agli artt.
90, 92, comma 1, lettera e), e 99 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. ovvero:
1. verifica degli adempimenti generali di sicurezza;
2. obbligo del committente di adottare dei provvedimenti nel caso che il coordinatore
in fase di esecuzione gli segnali delle inadempienze da parte delle imprese
esecutrici;
3. obbligo della trasmissione della notifica preliminare all’A.S.S. competente.
Requisiti ambientali
Nella progettazione delle opere pubbliche il CSIA, oltre al rispetto delle specifiche
disposizioni ambientali che le leggi a carattere regionale, nazionale e comunitario
prevedono nell’ambito della progettazione e realizzazione di opere pubbliche, cerca
sempre di fare le sue scelte privilegiando le soluzioni progettuali che comportano un
minore impatto ambientale sul territorio, soprattutto in termini di riduzione dei consumi
di risorse ambientali, sia in fase di realizzazione che nel successivo impiego dell’opera. A
questo scopo, in fase di progetto preliminare, si cerca di valutare e confrontare le scelte
progettuali, sviluppando, in base alle alternative possibili, quella maggiormente
rispondente ai criteri di tipo ambientale e al P.T.I. vigente.
Si cerca di preferire, inoltre, per quanto possibile anche in base ai costi e alle risorse a
disposizione, tecnologie che consentano l’utilizzo di materiali riciclati e il recupero o
riutilizzo dei prodotti da demolizione e dei materiali, oltre a preferire quelle soluzioni
progettuali in grado di minimizzare l’impatto visivo, olfattivo e quello legato alla
rumorosità.
In ogni opera, dove possibile ed opportuno, viene inserita la sistemazione ed il ripristino
delle aree verdi. Si privilegiano, inoltre, le soluzioni di progetto comportanti una minore
produzione di rifiuti e di materiali di risulta.
Gli elementi da monitorare relativi alle nuove norme ambientali ed edilizie sono i seguenti:
a) Terre e rocce di scavo;
b) Caratteristiche energetiche degli edifici;
c) Requisiti acustici degli edifici.
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3.2 ATTIVITA’ SVOLTE INDIRETTAMENTE DAL CONSORZIO
Le attività gestite indirettamente dal Consorzio, di seguito elencate e descritte, sono
strettamente correlate ai seguenti aspetti ambientali indiretti, che saranno
approfonditi nel capitolo 5:
B.1) Pulizia dei locali della sede CSIA
B.2) Gestione e manutenzione degli impianti di condizionamento dei locali della sede
CSIA
B.3) Manutenzione degli estintori nella sede del CSIA
B.4) Servizio esterno di prevenzione e protezione per la sicurezza dei lavoratori (RSPP
– D.Lgs. 81/2008)
B.5) Manutenzione e pulizia delle strade e delle aree verdi
B.6) Progettazione di opere pubbliche, infrastrutture ed immobili in Zona Industriale
B.7) Esecuzione e manutenzioni straordinarie di opere pubbliche connesse alla Zona
Industriale
B.8) Gestione delle reti tecnologiche della Zona Industriale
B.9) Gestione edifici di proprietà locati (Capannone di via Gabrscek, Centro Servizi di
via Gregorcic)
B.10) Esecuzione di misurazioni ambientali in Zona Industriale.
B.1. Pulizia dei locali della sede CSIA
Per il servizio di pulizia degli uffici del CSIA, l’incarico è affidato alla ditta Cooperativa
Servizi e Manutenzione Co.se.ma.. Il Consorzio, oltre a fornire la sua Politica Ambientale,
richiede copia delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati presso i locali in cui viene
svolto il servizio, inoltre vengono fornite alla ditta tutte le procedure relative all’attività e
alla gestione dei rifiuti (modalità di gestione, luoghi di conferimento).
B.2. Gestione e manutenzione degli impianti di condizionamento dei locali
della sede CSIA
I due climatizzatori situati presso la sede degli uffici del CSIA utilizzano come refrigerante
il gas R407C, nel quantitativo di 1,4 kg per ognuno di essi.
Gli impianti della sede, utilizzati anche per il riscaldamento, sono sottoposti a regolare
manutenzione annuale da parte di una ditta specializzata.
B.3. Manutenzione degli estintori nella sede del CSIA
Ai sensi del D.M. 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione
dell'emergenza nei luoghi di lavoro” i locali della sede sono classificati a rischio incendio
basso. L’estintore presente a protezione degli uffici è sottoposto a controllo periodico
semestrale a cura dall’impresa B.T. Impianti Antincendio. Il Consorzio verifica la regolare
esecuzione delle manutenzioni programmate e le registra mediante il piano delle
manutenzioni. La dotazione e la manutenzione degli estintori presso gli altri immobili di
proprietà locati è a carico dei conduttori.
B.4. Servizio di prevenzione e protezione per la sicurezza dei lavoratori (RSPP)
L’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per la sicurezza dei
lavoratori (RSPP) è stato affidato esternamente allo Studio Francesco Vitelli.
B.5. Manutenzione e pulizia delle strade e delle aree verdi
Il servizio di manutenzione e pulizia delle strade e di manutenzione delle zone di verde
attrezzato di proprietà del Consorzio è affidato alla ditta Agraria Isontina di Giorgi Giorgio.
L’incarico è affidato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione allo scopo di
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conservare lo stato di pulizia delle strade realizzate dal Consorzio nella Zona Industriale
di Gorizia, delle zone di verde attrezzate e del Centro Stampa. L’incarico prevede:
• conservazione dei tappeti erbosi di parchi, giardini, piazzole ed alcune vie di servizio:
• taglio periodico della vegetazione sulle vie;
• potature;
• diserbi totali delle strade e dei vialetti dei parchi e giardini, nonché dei marciapiedi.
Il Consorzio, oltre a fornire la sua Politica Ambientale, richiede copia delle schede di
sicurezza dei prodotti utilizzati per le attività presso le aree di interesse; inoltre vengono
fornite alla ditta tutte le procedure relative all’attività e alla gestione dei rifiuti.
B.6. - B.7. Progettazione ed esecuzione di opere pubbliche infrastrutture ed
immobili in Zona Industriale
La progettazione di opere pubbliche e infrastrutture viene svolta dal CSIA mediante dei
professionisti convenzionati e l’attività viene eseguita secondo i requisiti della normativa
vigente. Il Consorzio si occupa in particolare della progettazione di strade, capannoni ed
altre opere edili e infrastrutturali, comprese reti tecnologiche quali fognature, reti idriche,
reti di gas metano, condotte elettriche e illuminazione pubblica.
L’esecuzione di opere pubbliche è affidata a imprese private secondo le procedure previste
dalla normativa vigente. Gli strumenti di controllo utilizzati dal Consorzio sull’appaltatore
sono il contratto di appalto ed i documenti che ne costituiscono parte integrante
(Capitolato Speciale e Generale, Piano di Sicurezza, ecc.) che riportano i termini, le
condizioni e le prescrizioni cui l’impresa incaricata deve attenersi nell’esecuzione dei
lavori. L’appalto viene di volta in volta eseguito in conformità alle vigenti disposizioni di
legge in materia.
Come citato al punto A.8. – Controllo della progettazione e dell’esecuzione delle Opere
Pubbliche, Infrastrutture ed immobili, in fase di progettazione da parte di servizi
professionali esterni, il Consorzio richiede alcuni criteri ambientali e il monitoraggio
relativo alle terre e rocce da scavo, caratteristiche energetiche degli edifici, requisiti
acustici (ove applicabile).
B.8. Gestione delle reti tecnologiche della Zona Industriale
Il CSIA è proprietario di opere di urbanizzazione primaria della Zona Industriale, quali reti
di pubblica illuminazione, di gas metano, elettriche di bassa tensione e fognarie.
Il Consorzio è titolare dell’autorizzazione edilizia per la realizzazione degli allacciamenti
che viene rilasciata o dal Comune o dalla Provincia (a seconda della competenza). Le
opere sono collaudate o sono munite del certificato di regolare esecuzione.
B.9. Gestione degli edifici di proprietà locati
La locazione degli immobili segue il seguente iter:
• formale richiesta di locazione con riferimento al canone mensile offerto;
• valutazione dell’iniziativa considerando, tra l’altro, l’aspetto ambientale;
• presa visione dei locali da parte della ditta richiedente;
• versamento del deposito cauzionale pari a tre mensilità;
• sottoscrizione del contratto di locazione da parte del Presidente del Consorzio e del
rappresentante della ditta interessata;
• registrazione del contratto di locazione.
Il Consorzio effettua inoltre una verifica nei confronti dei locatari degli edifici di proprietà,
al fine di verificare sia il rispetto delle specifiche clausole contrattuali stabilite, sia altri
aspetti inerenti l’ambiente e la sicurezza quali:
- rispetto delle disposizioni del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.
- controllo attività soggette a prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. n. 151/2011
- verifica periodica della messa a terra dell’impianto elettrico, a carico del datore di
lavoro, ai sensi del D.P.R. n. 462/2001
- manutenzione periodica degli impianti in uso
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- eventuali certificazioni aziendali
- modalità di smaltimento dei rifiuti
- utilizzo di prodotti eco-compatibili o con marchi ecologici
- formazione del personale in materia di ambiente e sicurezza.
In tema di manutenzioni e doveri del Conduttore e del Consorzio si richiama quanto
previsto dal punto A.5. Locazione di immobili.
B.10. Esecuzione di misurazioni ambientali in Zona Industriale
Il Consorzio, secondo le reali esigenze, e verificata la disponibilità economica, può
effettuare delle misurazioni/indagini per il monitoraggio dello stato dell’ambiente del
territorio di competenza. Ad oggi si è provveduto a realizzare un’indagine acustica in Zona
Industriale e ad installare una centralina di rilevamento dell’inquinamento atmosferico.
Vengono inoltre richiesti periodicamente dati ambientali alle imprese insediate per
monitorare le attività esistenti.
Per le misurazioni effettuate da soggetti o da laboratori esterni, secondo quanto previsto
dalla normativa ambientale, il RSGA, una volta ricevuto il certificato di
analisi/misurazione, verifica che contenga le informazioni che consentano la tracciabilità
dei dati, oltre a nome e indirizzo del laboratorio o del soggetto terzo che ha effettuato la
verifica, numero di identificazione del rapporto di prova, certificazioni di taratura della
strumentazione utilizzata, eventuali certificazioni/accreditamenti del laboratorio o
attestazione delle competenze del soggetto terzo che effettua le indagini, normativa di
riferimento e limiti, ove opportuno, giudizio finale.
3.3 ATTIVITÀ INDIRETTE RIGUARDANTI IL TERRITORIO DI COMPETENZA
Le attività gestite indirettamente dal Consorzio sul territorio di competenza, la Zona
Industriale, di seguito elencate e descritte, sono strettamente correlate ai seguenti
aspetti ambientali indiretti territoriali, che saranno approfonditi nel capitolo 5:
C.1) Programmazione e pianificazione del territorio;
C.2) Rilascio pareri di conformità con riferimento alla normativa tecnica di attuazione
ovvero a titolo esemplificativo si tengono in considerazione i seguenti elementi: • Mitigazione dell’area industriale attraverso fasce verdi di rispetto • Interferenza con il territorio di competenza ed uso del suolo • Produzione di rifiuti speciali nel corso delle attività industriali • Emissioni in atmosfera delle aziende insediate • Emissioni sonore dovute alle attività industriali
• Utilizzo di risorse non rinnovabili • Incidenti, versamenti accidentali di inquinanti • Serbatoi interrati, versamenti inquinanti • Emissioni sonore dovute ai trasporti stradali • Emissioni in atmosfera di gas di scarico dovute ai trasporti stradali.
C.1. Programmazione e pianificazione del territorio
In Friuli - Venezia Giulia la pianificazione è disciplinata dalle normative regionali che
definiscono le competenze a diversi livelli: regionale, provinciale, comunale e
infraregionale; ai sensi della Legge Regionale n. 3/99 ai Consorzi di Sviluppo Industriale
sono attribuite, mediante l’adozione dei Piani Territoriali Infraregionali (P.T.I.), le funzioni
di pianificazione territoriale delle aree classificate D.1. (agglomerati industriali di interesse
regionale) dal Piano Urbanistico Regionale Generale (P.U.R.G.) e del Piano Regolatore
Generale (P.R.G.C.) del Comune di Gorizia. L’armonizzazione del P.T.I. con gli altri
strumenti urbanistici è prioritariamente promossa nell’ambito di apposita conferenza di
pianificazione indetta dalla Regione, mediante intesa tra tutti gli enti titolari di potestà
pianificatoria nell’ambito territorialmente interessato.
L’attuale P.T.I., adottato dal Consiglio di Amministrazione del CSIA, è stato approvato con
Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 0346/Pres del 7 ottobre 2005. Il Piano è
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entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel B.U.R. n. 48 del 30 novembre
2005 del Decreto di approvazione ed ha validità di 10 anni e quindi scadente nel novembre
del 2015.
I criteri utilizzati per la redazione del P.T.I. del Consorzio tengono conto delle scelte
progettuali e delle attività già esistenti sul territorio di competenza compatibilmente con
le normative vigenti. Al fine di mitigare l’impatto ambientale dell’area industriale ricadente
nel P.T.I. di competenza, il Consorzio attua la seguente politica:
1) verifica che i nuovi insediamenti industriali siano conformi a quanto previsto dal
P.T.I.;
2) in sede di valutazione degli insediamenti può preferire, sulla base di dati oggettivi
reperiti, le attività industriali con minore impatto ambientale cercando di favorire
l’insediamento di imprese ad alta tecnologia e ridotto consumo e attività compatibili
con l’ambiente e con il P.T.I.;
3) progetta e realizza opere pubbliche previste dal P.T.I. secondo requisiti ambientali;
4) realizza indagini ambientali;
5) reperisce informazioni ambientali presso le aziende;
6) sensibilizza le aziende insediate attraverso la comunicazione su temi ambientali
rilevanti.
Il P.T.I. è in fase di completamento, sono quindi possibili solamente delle varianti, non
sostanziali o sostanziali; attualmente le varianti al Piano Territoriale Infraregionale dal
Consorzio sono le seguenti:
- Variante n. 1 – approvazione con Decreto del Presidente della Giunta Regionale
0345/2007 dd 24.10.2007;
- Variante n. 2 – approvazione con Decreto del Presidente della Giunta Regionale
0111/2010 dd 28.05.2010;
- Variante n. 3 – approvata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 0230
di data 05.11.2015;
- Variante n. 4 – approvata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.
0205/Pres di data 12.09.2017.
Nel caso di individuazione di una nuova Zona Industriale, il processo di pianificazione
urbanistica consortile si articolerà sinteticamente nelle seguenti fasi procedurali:
FASE DI IMPOSTAZIONE
Impartizione di direttive strategiche allo scopo di indirizzarne le successive fasi di elaborazione, secondo gli indirizzi del CdA del Consorzio. a) Studio di fattibilità ambientale b) Studio di fattibilità urbanistica c) Analisi di marketing d) Studi di fattibilità economico-finanziaria
FASE CONOSCITIVA
Analisi approfondita del territorio da pianificare, attraverso la ricognizione diretta e attraverso la raccolta e lo studio dei fenomeni storici, fisici, economici, demografici, sociali, ambientali, ecc.. Redazione di una relazione di fattibilità che considera anche i documenti relativi alla fase di impostazione. A questa fase possono seguire attività di concertazione e di intesa con gli organi istituzionali degli enti amministrativi superiori o degli enti amministrativi limitrofi.
FASE PROGETTUALE
Progettazione del P.T.I. da parte del professionista esterno, compatibile con le valutazioni dei bisogni concreti emersi durante la fase di analisi e la consultazione dei soggetti interessati e dei cittadini in genere, per regolamentare l’utilizzo del territorio compatibile con lo sviluppo economici e sociale e la conservazione delle risorse storiche, culturali e ambientali che lo caratterizzano.
FASE DI FORMALIZZAZIONE
Adozione del piano e sua successiva approvazione ai diversi livelli decisionali amministrativi, politici e tecnici (di Comune e Regione) e ai diversi livelli dell’istituzione che lo promuove (Giunta e Consiglio Comunale). In questa fase entra in gioco la procedura di valutazione ambientale della compatibilità e sostenibilità del piano mediante l’applicazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), se richiesta, con la quale si individuano anche gli indicatori di monitoraggio del piano e dei suoi effetti nel tempo (ex ante, in itinere ed ex post).
FASE ATTUATIVA Dopo l’approvazione e pubblicazione del piano da parte della Regione lo stesso entra in vigore e si applica mediante le norme tecniche di attuazione.
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C.2. Rilascio di pareri di conformità con riferimento alla normativa tecnica di
attuazione del P.T.I.
Il Piano territoriale Infraregionale prevede un’articolata normativa tecnica di attuazione
per determinate destinazioni d’uso delle aree del comprensorio. La Zona Industriale in
fase di completamento comprende i lotti dal n. 1 al n. 46 compreso e il lotto n. 52, con
riferimento alla Tavola n. 18 del P.T.I.. Sono ammesse le seguenti destinazioni d’uso per
le aree: Aree per l’insediamento di attività produttive
- attività produttive a carattere industriale e piccolo industriale, con esclusione delle attività elencate nelle specifiche norme di zona;
- depositi e magazzini al coperto e all’aperto, purché funzionalmente e fisicamente connessi all’attività produttiva insediata; - attività di ricerca finalizzate alla produzione e fornitura di servizi tecnici e informatici, purché fisicamente e funzionalmente
connessi con l’attività produttiva insediata; - attrezzature tecnologiche pertinenti all’attività produttiva insediata; - attività di commercializzazione dei propri prodotti, con alcune limitazioni; - attività direzionali, amministrative e tecniche, purché fisicamente e funzionalmente connesse con l’attività produttiva insediata,
con alcune limitazioni.
Aree per la viabilità - viabilità veicolare; - percorsi pedonali e marciapiedi; - piste ciclabili; - aiuole di separazione e altri elementi costituenti la sede stradale, quali margini, fasce di pertinenza, ecc.; - fasce di sosta laterali; - opere di urbanizzazione primaria.
Aree per la localizzazione di servizi - Le aree per la localizzazione di servizi sono evidenziate sono caratterizzate da specifiche destinazioni d’uso, ovvero l’area
“centro servizi” e l’area “piazzola ecologica”.
Aree per il verde pubblico - area verde di via San Michele; - area verde lungo il fiume Isonzo; - area verde comprendente: aiuole, aiuole alberate, viali alberati, aree verdi laterali di protezione e integrazione a nullo o basso
grado di attrezzatura, suolo libero naturale, percorsi pedonali, piste ciclabili, percorsi misti ciclo-pedonali
AREE IN COMPLETAMENTO (caratteristiche anche di carattere ambientale che escludono determinate attività)
Attività produttive ESCLUSE dall’insediamento nella Z.I.
- produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture, vernici, inchiostri da stampa, elastomeri e perossidi: insediamenti produttivi di
capacità superiore alle 35.000 t/anno di materie prime lavorate;
- allevamento intensivo di pollami;
- allevamento intensivo di suini; - allevamento intensivo di bovini;
- attività estrattive di cui alla L.R. n. 35/1986;
- trivellazioni in profondità, escluse quelle intese a studiare la stabilità del suolo;
- estrazione di combustibili solidi, petrolio, gas naturale, minerali metalliferi, minerali non metalliferi;
- produzione di cemento, calce, gesso e refrattari;
- produzione o arricchimento di combustibili nucleari;
- ritrattamento di combustibili nucleari irradiati;
- raccolta e trattamento di residui radioattivi;
- arrostimento e sinterizzazione di minerali metalliferi; - imbutitura di fondo con esplosivi;
- fabbricazione, condizionamento, carico o messa in cartucce di polveri ed esplosivi;
- fabbricazione di pasta per carta, carta e cartone, con capacità di produzione superiore a t/anno 25.000 di pasta;
- stabilimenti per la produzione e la lavorazione della cellulosa, con capacità di produzione di cellulosa superiore e t/anno 25.000 di
cellulosa;
- impianti per il trattamento e la trasformazione dell’amianto;
- impianti per la distillazione degli idrocarburi;
- smaltimento e recupero rifiuti, da effettuare mediante le operazioni di cui al D.lgs. 152/2006, allegati B e C alla parte IV, ad esclusione
(sono quindi ammesse) delle attività di recupero di cui alla lettera R3, R4 ed R5, nonché R12 e R13 finalizzate a R3, R4 ed R5,
dell’allegato C alla parte IV del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., purché effettuate all’interno di fabbricati e su rifiuti non contenenti frazioni putrescibili e non pericolosi previo ottenimento delle autorizzazioni dovute ai sensi delle normative vigenti in materia;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati cancerogeni, come definiti all’art. 234, comma 1, lettera a), del D. Lgs.
81/2008 e s.m.i.;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati mutageni, come definiti all’art. 234, comma 1, lettera b), del D. Lgs.
81/2008 e s.m.i.;
- stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate nell’allegato I, parti 1 e 2, colonna
3 del D.Lgs. n. 334/1999 “Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con
determinate sostanze pericolose” e s.m.i.;
- stabilimenti per la distillazione o raffinazione, ovvero altre successive trasformazioni del petrolio o dei prodotti petroliferi; - stabilimenti per la produzione, la trasformazione o il trattamento di gas energetici, per esempio gas di petrolio liquefatto, gas naturale
liquefatto e gas naturale di sintesi;
- stabilimenti per la distillazione e secco di carbon fossile e lignite;
- stabilimenti per la produzione di metalli o metalloidi per via umida o mediante energia elettrica;
- attività artigianali.
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Aree libere lungo il Fiume Isonzo
Sono espressamente escluse le seguenti attività:
- attività rientranti nelle categorie di cui al Decreto del
Presidente della Giunta Regionale 8 luglio 1996, n.
0245/Pres “Regolamento di esecuzione delle norme della
Regione FVG in materia di approvazione di impatto
ambientale”, indipendentemente dalle soglie di efficacia ed
elencate nei seguenti allegati:
- I – agricoltura e allevamento;
- II – industria estrattiva;
- III – industria energetica; - IV – lavorazione dei metalli;
- V – fabbricazione del vetro;
- VI – industria chimica;
- VIII – industria dei prodotti alimentari;
- VIII – industria tessile, del cuoio, del legno, della
carta;
- IX – industria della gomma e delle materie plastiche;
- X – altre attività industriali;
- XII – altri progetti; - impianti per la distillazione degli idrocarburi;
- impianti di incenerimento dei rifiuti;
- impianti di smaltimento e recupero di rifiuti, da effettuare
mediante le operazioni di cui al D.Lgs. n. 22/1997 e s.m.i.;
- discariche di rifiuti e per inerti;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati
cancerogeni, come definiti all’art. 61;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati
mutageni;
- stabilimenti soggetti agli obblighi di cui agli articoli 6, 7 e 8 del D.Lgs. n. 334/1999 e s.m.i., “Attuazione della direttiva
96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti
rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose” e
quindi stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose
in quantità uguali o superiori a quelle indicate nell’allegato
I al decreto stesso;
- industrie insalubri di prima classe di cui all’art. 216 del TU
delle leggi sanitarie (D.M. 5 settembre 1994);
- attività artigianali
Aree libere lungo la ferrovia
Sono espressamente escluse le seguenti attività:
- produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture, vernici,
inchiostri da stampa, elastomeri e perossidi: insediamenti produttivi
di capacità superiore alle 35.000 t/anno di materie prime lavorate;
- allevamento intensivo di pollami; - allevamento intensivo di suini;
- allevamento intensivo di bovini;
- attività estrattive di cui alla L.R. n. 35 del 18.08.86;
- trivellazioni in profondità, escluse quelle intese a studiare la stabilità
del suolo;
- estrazione di combustibili solidi, petrolio, gas naturale, minerali
metalliferi, minerali non metalliferi;
- produzione di cemento, calce, gesso e refrattari;
- produzione o arricchimento di combustibili nucleari; - ritrattamento di combustibili nucleari irradiati;
- raccolta e trattamento di residui radioattivi;
- arrostimento e sinterizzazione di minerali metalliferi;
- imbutitura di fondo con esplosivi;
- fabbricazione, condizionamento, carico o messa in cartucce di
polveri ed esplosivi;
- macellazione di animali;
- fabbricazione di pasta per carta, carta e cartone, con capacità di
produzione superiore a t/anno 25.000 di pasta;
- stabilimenti per la produzione e la lavorazione della cellulosa, con capacità di produzione di cellulosa superiore e t/anno 25.000 di
cellulosa;
- impianti per il trattamento e la trasformazione dell’amianto;
- impianti per la distillazione degli idrocarburi;
- impianti di incenerimento dei rifiuti;
- impianti di smaltimento e recupero di rifiuti, da effettuare mediante
le operazioni di cui D.Lgs. n. 22/1997 e s.m.i.;
- discariche di rifiuti e per inerti;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati cancerogeni;
- impianti finalizzati alla produzione di sostanze e/o preparati
mutageni;
- stabilimenti soggetti agli obblighi di cui agli articoli 6, 7 e 8 del D.Lgs.
n. 334 del 17 agosto 1999 e s.m.i., “Attuazione della direttiva
96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti
connessi con determinate sostanze pericolose” e quindi stabilimenti
in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori
a quelle indicate nell’allegato I al decreto stesso;
- stabilimenti per la distillazione o raffinazione, ovvero altre successive trasformazioni del petrolio o dei prodotti petroliferi;
- stabilimenti per la produzione, la trasformazione o il trattamento di
gas energetici, per esempio gas di petrolio liquefatto, gas naturale
liquefatto e gas naturale di sintesi;
- stabilimenti per la distillazione e secco di carbon fossile e lignite;
- stabilimenti per la produzione di metalli o metalloidi per via umida o
mediante energia elettrica;
- attività artigianali.
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4. LA POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO E IL SISTEMA DI
GESTIONE AMBIENTALE E GLI ASPETTI AMBIENTALI
Il presente capitolo introduce la Politica Ambientale adottata e il Sistema di gestione
ambientale implementato dal Consorzio.
4.1 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DEL CONSORZIO
La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale si basa sui seguenti cinque livelli
e nella tabella successiva si identificano tutti i documenti del Sistema di Gestione
ambientale con le relative sigle adottate.
Descrizione dei documenti del SGA
Categoria di documento Sigla del documento
Manuale del Sistema di Gestione Ambientale MSGA
Analisi Ambientale Iniziale AAI
Dichiarazione Ambientale DA
Procedure di Sistema PSA XX
Procedure Operative POA XX
Istruzioni Operative IOA XXx / IOA XXx-O
Moduli MA XXx / MA XXx-O
Registrazioni RA XXx / RA XXx-O
Elenco dei documenti del SGA
4.2 AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DEL
CONSORZIO
La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale non ha subito modifiche rispetto a quanto riportato nelle dichiarazioni ambientali precedenti. Il manuale, l’analisi ambientale, le procedure e le registrazioni sono aggiornate secondo le esigenze e con una verifica almeno annuale.
POLITICA
MANUALE
PROCEDURE
ISTRUZIONI OPERATIVE
DOCUMENTAZIONE E MODULISTICA
Descrive elementi fondamentali del SGA e le interazioni. E’ il riferimento per tutto il sistema
Forniscono indicazioni al personale coinvolto nella gestione e controllo delle attività
E’ il supporto documentale per la documentazione e la registrazione
Definisce obiettivi generali e principi d’azione
Definiscono ruoli e responsabilità della gestione e i riferimenti alla norma
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4.3 LA POLITICA AMBIENTALE DEL CONSORZIO
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4.4 GLI ASPETTI AMBIENTALI
L’identificazione e la valutazione degli aspetti ambientali del Consorzio tengono conto
preliminarmente dei seguenti elementi: attività ambientali e fattori ambientali.
Le attività dal punto di vista del “controllo gestionale” si distinguono tra quelle svolte
direttamente, quelle svolte indirettamente da terzi e quelle inerenti il territorio.
Dall’analisi delle attività si originano:
- aspetti ambientali diretti - sono relativi alle attività gestite direttamente dal
Consorzio indicate con la lettera A e un numero progressivo;
- aspetti ambientali indiretti terzi - riguardano le attività gestite indirettamente dal
Consorzio di cui alla lettera B e un numero progressivo.
- aspetti indiretti territoriali - sono quelli legati alle competenze di programmazione,
pianificazione territoriale e monitoraggio del CSIA, correlati alle attività presenti nella
Zona Industriale (opere pubbliche, attività industriali, di trasporto, ecc.) e identificati
con la lettera C e un numero progressivo.
Attività del Consorzio e tipologia di aspetti ambientali correlati
I fattori ambientali, considerati dal Consorzio per identificare gli aspetti da valutare,
sono quelli di seguito elencati: a) Emissioni in atmosfera b) Consumo di risorsa idrica c) Scarichi idrici d) Rifiuti
e) Sostanze pericolose f) Consumo di energia elettrica g) Consumo di combustibili h) Consumo di carburanti i) Consumo materie prime e materiali l) Rumore
m) Amianto n) PCB/PCT o) Sostanze lesive per l'ozono p) Radiazioni non ionizzanti – CEM
q) Radiazioni ionizzanti - radon r) Suolo e sottosuolo s) Impatto olfattivo t) Impatto visivo u) Prevenzione e protezione (D. Lgs. 81/08) v) Gestione emergenze in Zona Industriale
Identificazione degli aspetti ambientali
Per l’identificazione degli aspetti ambientali le attività e i fattori sono inseriti nella ”matrice
di identificazione degli aspetti ambientali” (riportata nella pagina seguente) dalla quale si
ottengono gli aspetti ambientali che vengono individuati con un codice alfanumerico
composto dal codice dell’attività considerata, come di seguito descritto:
• A.X per gli aspetti ambientali diretti;
• B.X per gli aspetti ambientali indiretti;
• C.X per gli aspetti ambientali indiretti territoriali;
e dalla lettera che individua i fattori ambientali.
Attività gestite direttamente dal CSIA
(Gestione edifici, proprietà del Consorzio,..)
Attività di competenza del CSIA appaltate o
gestite da terzi
(Manutenzione impianti e aree, pulizia edifici...)
Attività inerenti il territorio della Zona
industriale
(Attività gestibili mediante Piani territoriali,..)
Aspetti ambientali DIRETTI
Aspetti ambientali
INDIRETTI TERZI
Aspetti ambientali INDIRETTI
TERRITORIALI
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ATTIVITA'SVOLTA
a) E
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A ATTIVITA' GESTITE DIRETTAMENTE DAL CSIA
A.1 Acquisizione di aree e immobili X X X X
A.2 Assegnazione di massima delle aree X X X X
A.3 Assegnazione definitiva e cessione delle X X X X X X X X
A.4 Gestione edifici in uso (sede CSIA) X X X X X X X
A.5 Locazione di immobili (Capannone di Via Gabrscek e Cento Stampa e Centro
Servizi di Via Gregorcic) X X X X X X X X
A.6 Pianificazione di opere di urbanizzazione primaria X
A.7 Esercizio del potere di esproprio X X X
A.8 Controllo della progettazione e dell’esecuzione delle opere pubbliche,
infrastrutture, opere di urbanizzazione primaria ed immobili X X X X X X
B ATTIVITA' GESTITE INDIRETTAMENTE DAL CSIA (affidate/appaltate a terzi)
B.1 Pulizia dei locali della sede X X X
B.2 Gestione e manutenzione degli impianti di condizionamento dei locali della sede X X
B.3 Manutenzione degli estintori nella sede del CSIA X
B.4 Servizio esterno di prevenzione e protezione per la sicurezza dei lavoratori (RSPP) X
B.5 Manutenzione e pulizia delle strade e delle aree verdi (opere di urbanizzazione primaria)
X X X X X X
B.6 Progettazione di opere pubbliche, infrastrutture ed immobili in Z.I. X X X X X
B.7 Esecuzione e manutenzioni straordinarie di opere pubbliche connesse alla Z.I. X X X X X
B.8 Gestione delle reti tecnologiche della Zona Industriale X X X X X
B.9 Gestione edifici di proprietà locati X X X X X
B.10 Esecuzione di misurazioni ambientali in Zona Industriale X X X
C ATTIVITA' CSIA RELATIVE AL TERRITORIO (INDIRETTE)
C.1 Programmazione e pianificazione del territorio X X X X X X
C.2
Rilascio di pareri di conformità con riferimento alle NTA del P.T.I.
• Mitigazione dell’area industriale attraverso fasce verdi di rispetto
• Interferenza con il territorio di competenza ed uso del suolo
• Produzione di rifiuti speciali nel corso delle attività industriali
• Emissioni in atmosfera delle aziende insediate
• Emissioni sonore dovute alle attività industriali • Utilizzo di risorse non rinnovabili
• Incidenti, versamenti accidentali di inquinanti
• Serbatoi interrati, versamenti inquinanti
• Emissioni sonore dovute ai trasporti stradali
• Emissioni in atmosfera di gas di scarico dovute ai trasporti stradali
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X
Matrice di correlazione degli aspetti ambientali
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Processo per l’identificazione degli aspetti ambientali diretti e indiretti terzi
La valutazione degli aspetti ambientali viene effettuata per ogni aspetto identificato sulla
base di dati ed informazioni relativi ad ogni attività e considerando le condizioni normali,
anomale o di emergenza.
Sintesi delle attività correlate agli aspetti ambientali risultati significativi
Dall’aggiornamento annuale della valutazione degli aspetti ambientali la situazione
risulta in linea rispetto a quella riscontrata nell’anno precedente. Risultano significative
le seguenti attività, per le quali si riportano gli interventi di monitoraggio e controllo
operativo:
A – Attività svolte direttamente Interventi di monitoraggio e controllo operativo
Esercizio del potere di esproprio o riacquisizione terreni
Monitoraggio dei seguenti aspetti ambientali: rifiuti, sostanze pericolose, suolo e sottosuolo
Locazioni immobili in proprietà: Verifica degli impianti e relative manutenzioni straordinarie
Pianificazione di opere di urbanizzazione primaria Aggiornamento del piano di gestione delle emergenze nella Zona Industriale e nelle aree di competenza
Controllo della progettazione e dell'esecuzione di opere pubbliche, infrastrutture, opere di urbanizzazione primaria e immobili - Consumo di materiali - Sicurezza in cantiere - Uso del suolo e del sottosuolo (eventuale
gestione terre e rocce da scavo)
Monitoraggio del reimpiego di risorse già in fase di progettazione. Verifica della conformità legislativa alle norme edilizie e ambientali nonché sicurezza in cantiere
B – Attività svolte indirettamente Interventi di monitoraggio e controllo operativo
Opere pubbliche in esecuzione appaltate Controllo in fase di esecuzione in tema di prevenzione e protezione dei luoghi di lavoro, sicurezza in cantiere
Gestione delle reti tecnologiche della Zona Industriale
Monitoraggio del consumo di risorse, verifica del suolo e sottosuolo
Gestione edifici di proprietà locati Verifica degli impianti (emissioni, scarichi, rifiuti, sostanze pericolose, rumore, altri impatti) e relative manutenzioni ordinarie
C - Attività indirette riguardanti il territorio Interventi di monitoraggio e controllo operativo
Pianificazione e programmazione del territorio Monitoraggio ambientale relativo alle varianti di piano che possono avere un impatto ambientale significativo
Pianificazione e programmazione delle opere pubbliche
Valutazione in fase di pianificazione delle opere pubbliche degli impatti ambientali delle stesse
Pianificazione e programmazione del territorio in tema di inquinamento atmosferico;
Raccolta dati relativi agli impianti industriali esistenti anche in virtù di possibili ampliamenti della Zona Industriale (emissioni, trattamento rifiuti, scarichi industriali)
Pianificazione e programmazione del territorio nell’insediamento di nuove attività industriali
Attenzione all’insediamento di imprese ad alta tecnologia e ridotto consumo, con attività compatibili con l’ambiente e con il P.T.I..
Sintesi delle attività correlate agli aspetti ambientali significativi
ASPETTI AMBIENTALI
(A.1.a, A.3.b, B.1.c, B.2.e, C2a, …)
Attività del CSIA
DIRETTE (A.1, A.2, A.3, …) INDIRETTE TERZE (B.1, B.2, B.3, …) INDIRETTE TERRITORIALI (C.1, C.2, C.3, …)
Fattori ambientali (a, b, c, d, e, …)
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5. INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
5.1 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI
Sono di seguito presentati gli indicatori degli aspetti ambientali diretti del Consorzio. In
particolare i consumi si riferiscono alle risorse energetiche e idriche degli edifici ed
impianti di proprietà e rientrano nella categoria degli aspetti ambientali diretti.
A) EFFICIENZA ENERGETICA
I consumi di risorse energetiche riguardano quelli relativi all’utilizzo di energia elettrica
a servizio degli uffici della sede di via Diaz n. 6 a Gorizia e per l’illuminazione dei piazzali
del Centro Stampa di Via Gregorcic n. 31 e dell’immobile “Ex Zulli” di Via Gregorcic n.
34. L’Ente che eroga il servizio di fornitura dell’energia elettrica è attualmente la ENI
SPA. La fornitura di energia elettrica per gli uffici della sede del Consorzio è a bassa
tensione (con potenza ≤ 200 kW) e la potenza impegnata è di 3 kW. Il coefficiente di
consumo e quello di potenza sono pari a 1.
I dati riportati nella tabella seguente ed elaborati nella figura successiva, sono relativi
ai kW effettivamente consumati e sono ricavati dalle letture del contatore riportate nelle
bollette con fatturazione bimestrale.
UFFICI
VIA A. DIAZ N. 6 2013 2014 2015 2016
1° Semestre 2017
Consumo di energia elettrica annuo (kW) 3.322,00 2.590,00 3.636,00 3.379,00 1.570,00
Consumo di energia elettrica medio mensile (kW) 276,83 215,83 303,00 281,58 261,67
Consumo di energia elettrica annuo /dipendente (kW/persona) 1.107,33 1.295,00 1.818,00 1.689,50 785,00
Consumo di energia elettrica mensile/dipendente (kW/persona) 92,28 647,50 909,00 844,75 392,50
Consumi di energia elettrica della sede del CSIA
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Andamento del consumo di energia elettrica della sede del CSIA
L’andamento del consumo di energia elettrica della sede non è significativo. È bene
ricordare che un consumo minimo di energia elettrica deriva anche dall’illuminazione
comune dell’edificio in cui si trovano gli uffici e dalla forza motrice dell’ascensore; il
costo è compreso nelle spese condominiali, calcolato in base ai millesimi condominiali
(il CSIA è detentore di 92/1000 di proprietà).
Di seguito si evidenziano i consumi relativi ai piazzali degli immobili di proprietà in cui il
Consorzio è proprietario dell’impianto di illuminazione di Via Gregorcic 31.
PIAZZALE VIA GREGORCIC 31
2013 2014 2015 2016 1° semestre
2017
Consumo di energia elettrica annuo (kW) 8.125,00 8.025,00 8.003,00 8.043,00 3.858,00
Consumo di energia elettrica medio mensile
(kW) 677,08 668,75 666,92 670,25 321,50 Consumo di energia elettrica del piazzale di Via Gregorcic n. 31 1° contatore
VIA GREGORCIC n. 31 - 2013 2014 2015 2016 1° semestre
2017
Consumo di energia elettrica annuo (kW) 2.590,00 3,00 8,00 0,00 0,00
Consumo di energia elettrica medio mensile
(kW) 215,83 0,25 0,67 0,00 0,00
Consumo di energia elettrica sede del CSIA piazzale Via Gregorcic 31 2° contatore
0,00
500,00
1.000,00
1.500,00
2.000,00
2.500,00
3.000,00
3.500,00
4.000,00
20
13
20
14
20
15
20
16
1°
Sem
estr
e2
017
Co
nsu
mo
(kW
)Consumi energia elettrica sede Via Diaz n. 6
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Andamento del consumo di energia elettrica del piazzale di Via Gregorcic n. 31 1° contatore
Andamento del consumo di energia elettrica sede del CSIA piazzale Via Gregorcic 31 2° contatore
Gli impianti del piazzale di Via Gregorcic 31 – 1° e 2° contatore sono stati messi in
funzione a fine dei lavori del centro stampa. In seguito, visto l’aumento dei consumi nel
2012, vi è stata una modulazione dell’orario di illuminazione del piazzale, comportando
una drastica riduzione negli anni successivi ed un andamento costante dei consumi.
B) EMISSIONI IN ATMOSFERA
L’attività diretta del Consorzio non produce emissioni in atmosfera.
0,00
1.000,00
2.000,00
3.000,00
4.000,00
5.000,00
6.000,00
7.000,00
8.000,00
9.000,00
20
13
20
14
20
15
20
16
1°
sem
estr
e2
017
Co
nsu
mo
(kW
)Consumi energia elettrica piazzale Via Gregorcic 31
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
9,00
20
13
20
14
20
16
1°
sem
estr
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017
Co
nsu
mo
(kW
)
Consumi energia elettrica Via Gregorcic 31
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C) GAS FLUORURATI AD EFFETTO SERRA
Sede del CSIA
L’impianto di climatizzazione degli uffici in cui si svolge l’attività dell’Ente è composto da
due sistemi che contengono gas R407C. Dalla scheda tecnica dell’impianto il quantitativo
del gas contenuto è pari a 1,4 kg. L’impianto è sottoposto a regolare manutenzione
annuale ed è utilizzato anche durante l’inverno per il riscaldamento degli uffici. Rilasciato
libretto dell’impianto.
Centro Servizi – Centro Stampa Via Gregorcic 31
Presso il Centro Servizi/Centro stampa l’impianto di condizionamento a servizio
dell’attività produttiva viene manutenuto dal locatore che ne esegue la necessaria
manutenzione ordinaria.
Vista la complessità degli impianti relativi al Centro Stampa, gli interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria sono monitorati mediante sopralluoghi da parte
dell’ufficio tecnico del CSIA di cui si dà evidenza con apposito verbale.
Capannone di Via Gabrscek
Presso il Capannone di Via Gabrscek non sono attualmente installati impianti di
condizionamento.
Capannone di Via Gregorcic 34
Presso il Capannone di Via Gabrscek non sono attualmente installati impianti di
condizionamento.
D) RISORSE IDRICHE
I consumi idrici si riferiscono all’utilizzo di acqua presso gli uffici del CSIA in via Diaz n.
6 a Gorizia e presso i tombini di irrigazione dell’area verde di Via Gregorcic e del Centro
Servizi, che si trovano nella Zona Industriale.
L’ente che eroga il servizio di fornitura dell’acqua è attualmente è IRISACQUA S.r.l..
I dati riportati nella tabella e nella figura sottostanti sono ricavati dalle letture del
contatore riportate nelle bollette con fatturazione a conguaglio.
I consumi di acqua potabile non hanno avuto aumenti significativi nell’ultimo anno. Il
contatore di via Gregorcic 39, dopo una rottura ed intervento, è rientrato a livelli di
consumo poco significativi nel biennio 2016-2017.
Consumo 2013 2014 2015 2016
1° semestre 2017
Uffici CSIA 12,51 10,33 10,35 10,37 4,81
Consumo di acqua per dipendente
(mc/persona)
4,17 3,44 3,45 3,46 1,60
Tombino di via Gregorcic 14 – area
verde
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
Tombino di via Gregorcic 31 – centro
servizi
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
0 (pagamento tariffa fissa)
Consumo di risorsa idrica contatori
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Andamento del consumo di risorsa idrica della sede del CSIA
E) BIODIVERSITÀ
E.1. USO DEL SUOLO
Il dato relativo ai terreni di proprietà di seguito esposto è riferito alle particelle rilevate
di proprietà in mq del Consorzio nella Zona Industriale al 30.06.2017. Il 61% dei terreni
è stato ceduto in passato in diritto di superficie. Recentemente il Consorzio ha deciso di
procedere alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà alle aziende
che ne hanno fatto richiesta.
Indicatore sulla biodiversità - terreni di proprietà
E.2. IMMOBILI DI PROPRIETÀ DEL CONSORZIO NELLA ZONA INDUSTRIALE
Sono di seguito analizzati i dati relativi alla superficie di utilizzo degli spazi in cui
insistono gli immobili del Consorzio in Zona Industriale:
IMMOBILE CENTRO SERVIZI/CENTRO STAMPA Superficie (mq)
Area del lotto non edificata 8.249
Superficie edificata 5.051
13.300
IMMOBILE DI VIA GABRSCEK Superficie (mq)
Area del lotto non edificata 2.460
Superficie edificata 2.160
4.620
Immobili di proprietà del Consorzio in Zona Industriale
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
2013 2014 2015 2016 1° semestre 2017
Consumo acqua potabile sede CSIA
61%21%
3%15%
Terreni di proprietà
AREE CEDUTE IN DIRITTODI SUPERFICIE
TERRENI AREE VERDI
AREE DA CEDERE INDIRITTO DI SUPERFICIE
AREE DA CEDERE INDIRITTO DI PROPRIETA
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IMMOBILE “EX ZULLI” Superficie (mq)
Area del lotto non edificata 18.324
Superficie edificata 9.503
27.827
Immobili di proprietà del Consorzio in Zona Industriale
Indicatore sulla biodiversità aree di proprietà
Indicatore sulla biodiversità immobile di proprietà
Indicatore immobile di proprietà
Nelle aree di proprietà del Consorzio la superficie edificata è inferiore al 50% e quindi
sono previste corti ampie con aree verdi.
E.3. ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI - richieste di valutazione di
ammissibilità
L’indice sottostante permette di analizzare quali e quanti siano i pareri rilasciati dal CSIA
in tema di pianificazione del territorio e valutazione degli interventi edilizi relativi a:
nuove iniziative industriali, ampliamenti e interventi edilizi delle attività esistenti e
variazione dei cicli produttivi delle attività esistenti.
Inoltre si verifica l’attività intrapresa dal Consiglio di Amministrazione e dagli uffici in
tema di monitoraggio delle nuove iniziative e verifica dell’attuazione dei piani di sviluppo
da parte delle aziende proponenti. Il CSIA con la valutazione di ammissibilità accede alla
documentazione relativa ad una nuova iniziativa, richiede delle dichiarazioni sostitutive
di carattere ambientale nonché verifica i progetti esecutivi delle variazioni in essere
monitorando eventuali problemi che ne possono derivare in tema ambientale. Il trend
negativo di nuove iniziative e di richieste di ampliamento delle aziende insediate nel
periodo 2013-2017 è sostanzialmente relativo alla mancanza di investimenti da parte
delle aziende. Di seguito sono indicati i dati relativi:
62%
38%
Area di proprietà Centro Servizi/Centro Stampa
Area del lotto non edificata Superficie edificata
53%47%
Area immobile Via Gabrscek
Area del lotto non edificata Superficie edificata
66%
34%
Area immobile Ex Zulli
Area del lotto non edificata Superficie edificata
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Anno Nuove iniziative
2008 3
2009 1
2010 3
2011 2
2012 1
2013 1
2014 1
2015 0
2016 0
2017 1
Anno Richieste di valutazione modifiche edilizie/ampliamenti
2008 6
2009 2
2010 5
2011 5
2012 1
2013 1
2014 0
2015 0
2016 0
2017 1
Valutazioni di ammissibilità (*) Dati aggiornati al 30.06.2017
F) RIFIUTI
In conformità a quanto stabilito per il Comune di Gorizia dal Regolamento per la gestione
dei rifiuti urbani e assimilati dall’Ente Gestore Isontina Ambiente, la categoria di utenza
cui appartengono gli uffici del CSIA è il gruppo 3, ovvero utenze non domestiche
standard (in cui rientrano piccole aziende, uffici, piccoli negozi).
Il CSIA raccoglie in modo differenziato carta e cartone, plastica e imballaggi e rifiuto
secco residuo. Eventuali rifiuti speciali, pericolosi o non pericolosi, prodotti
eventualmente dall’Ente, sono smaltiti mediante trasportatori e smaltitori autorizzati
secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. Si segnala che nel 2015-2016 è stato smaltito toner come da successivo indice.
G) CONSUMO DI TONER
Il Consorzio utilizza un fotocopiatore marchiato “Energy Star” con un contatto
costo/copia, compresa la fornitura dei toner (che viene riconsegnato, una volta esaurito,
all’impresa fornitrice). Il fotocopiatore è diventato l’unico strumento di stampa sia in
bianco e nero che a colori.
Di seguito si riportano i dati relativi al consumo di toner.
TONER (kg)
2013
2014
2015 2016
1 semestre
2017
Ufficio sede
16 9 9 10 6
Consumo di toner
Andamento del consumo di toner
16
9 9 106
2013 2014 2015 2016 1 semestre2017
Kg Toner smaltiti
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Pagina 40
H) ACQUISTI VERDI
H.1. CONSUMO DI CARTA
Negli uffici della sede viene utilizzata carta A4 per le stampanti e le fotocopiatrici. La
carta viene acquistata in risme in media 4 volte all’anno, secondo necessità. La carta
non più utilizzabile viene conferita in modo differenziato come rifiuto urbano con il
sistema di raccolta porta a porta effettuato da Isontina Ambiente.
Consumo di carta del CSIA
Anno n. acquisti
all’anno
Risme di carta A4 all’anno
2013 3 45
2014 4 60
2015 4 55
2016 5 65
2017 2 20
Consumo di carta Andamento del consumo di carta
L’acquisto di carta con marchi ecologici è pari al 100%. I consumi sono sostanzialmente
stabili.
5.2 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
A) INDICI DELLE RISORSE PER OPERE REALIZZATE IN ZONA INDUSTRIALE:
OPERE PUBBLICHE
Nella progettazione delle opere pubbliche il CSIA, oltre al rispetto delle specifiche
disposizioni ambientali che le leggi a carattere regionale, nazionale e comunitario
prevedono nell’ambito della progettazione e realizzazione di opere pubbliche, privilegia
soluzioni progettuali che comportano un minore impatto ambientale sul territorio,
soprattutto in termini di riduzione dei consumi di risorse ambientali, sia in fase di
realizzazione che nel successivo impiego dell’opera. Le opere pubbliche programmate
hanno una rilevanza ambientale importante che può essere brevemente descritta come
segue.
Gli interventi programmati sono finanziati dalla Regione Friuli – Venezia Giulia e sono
realizzati tenendo conto delle procedure sugli appalti. L’indicatore successivo analizza la
fase delle procedure sopra riportate nonché l’aumento degli investimenti per dette opere
durante il periodo 2008-2015. Durante il biennio 2016-2017 non è stata realizzata
nessuna opera pubblica.
0
50
100
2013 2014 2015 2016 2017
n. R
ism
e
Consumo carta
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Pagina 41
Indicatori delle opere realizzate (dati di bilancio)
B) INDICI DELLE RISORSE PER OPERE REALIZZATE IN ZONA INDUSTRIALE:
INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA ZONA INDUSTRIALE
Gli interventi di manutenzione ordinaria della Zona Industriale di Gorizia sono svolti da
azienda qualificata. Il Consorzio stanzia dei fondi a seconda degli interventi necessari
che riguardano essenzialmente:
a) lo sfalcio delle aree verdi;
b) la pulizia delle caditoie e delle strade;
c) gli interventi nelle aree di proprietà.
Di seguito sono presentati gli interventi del periodo 2013 – 2017. L’investimento nella
manutenzione ordinaria della Zona Industriale è costante negli anni.
Andamento interventi di manutenzione ordinaria della Zona Industriale
0,00
500.000,00
1.000.000,00
1.500.000,00
2.000.000,00
Investimenti in opere pubbliche (migliaia di Euro/anno)
0
5
10
15
20
25
Gestione del verde n. interventi in Zona Industriale/anno
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Pagina 42
5.3 INDICI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI TERRITORIALI
Il Consorzio ha raccolto nel tempo i dati relativi alle aziende insediate nel territorio di
competenza. Queste informazioni sono raccolte negli indici indicati di seguito e hanno
permesso di:
a) verificare alcuni dati socio-economici della Zona;
b) comprendere la sensibilità per l’ambiente da parte delle imprese presenti;
c) analizzare e fissare alcuni obiettivi strategici per il miglioramento delle performance
sia in tema di pianificazione territoriale che in tema di comunicazione.
Le informazioni raccolte sono fornite dalle aziende spontaneamente in quanto il
Consorzio non ha tra le sue funzioni in controllo delle imprese. Tuttavia le risposte
positive alle richieste del Consorzio lasciano intravedere una buona sensibilità sui temi
ambientali. Il Consorzio ha intrapreso una collaborazione con la Provincia di Gorizia e
con l’ARPA FVG per reperire le informazioni sulle emissioni e sui rifiuti delle aziende
insediate. Dati che sono stati elaborati negli indicatori di seguito riportati.
Di seguito riportiamo l’elenco aggiornato al 30/06/2017 delle aziende insediate nella
Zona Industriale di Gorizia:
DITTA TIPO DI
ATTIVITA'
SETTORE N. P.T.I. mq di
proprietà
mq
coperti
Addetti
dichiarati
FONDERIA METALLI
ROLDO di Rinaldo e Marco Roldo
Fonderia metalli SERVIZI 1 6.649 1.630 10
MECCANICA ISONTINA
SRL
Officina meccanica SETTORE
MECCANICO
2 2.530 1.228 15
C.M.C di Makuc Enzo &
C snc
Officina meccanica SETTORE
MECCANICO
2 755 196 2
M.R. SRL Officina meccanica SETTORE
MECCANICO
3 4.021 600 11
VALMET SPA Produzione di
impianti areotermici
SETTORE
MECCANICO
4 25.073 7.511 82
MIKO SRL Tintoria specifica
per poliuretani
SETTORE
CHIMICO
5 59.053 13.789 30
FOOD INNOVATION srl Industria
alimentare
SETTORE
ALIMENTARE
9 7.377 2.514 117
CIEMME LIQUORI SPA Produzione di
liquori
SETTORE
ALIMENTARE
14 23.630 7.632 19
NEWTON OFFICINE
MECCANICHE Srl
Macchine tessili SETTORE
MECCANICO
8 - 15 18.600 9.989 39
CO.VE.ME produzione di
tessere plastiche/
film il poliestere
SETTORE
CHIMICO
17-24 34.440 9.021 86
GRAFICA GORIZIANA
SAS
Tipografia SETTORE
TIPOGRAFICO
18 4.929 1.070 11
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Pagina 43
DITTA TIPO DI
ATTIVITA'
SETTORE N. P.T.I. mq di
proprietà
mq
coperti
Addetti
dichiarati
BENSA SRL Officina meccanica SETTORE
MECCANICO
19 5.000 1.318 14
MUCCI MARIO & C.
SNC
Lattoneria SETTORE
PRODUTTORI PER
L'EDILIZIA
20 5.000 1.800 18
BASSO MASSIMO Officina meccanica SETTORE
MECCANICO
21 4.982 971 4
TABAJ F.LLI SNC Serramenti e
carpenteria in ferro
SETTORE
PRODUTTORI PER
L'EDILIZIA
22 7.000 1.850 13
PAULIN SRL Serramenti in PVC SETTORE
PRODUTTORI PER
L'EDILIZIA
26 7.000 1.150 14
BOLEM 2 SRL Industria
alimentare
SETTORE
ALIMENTARE
28 4.257 1.392 9
TIPOGRAFIA BUDIN
SNC
Tipografia SETTORE
TIPOGRAFICO
29 4.797 671 10
WITOR'S SRL Industria dolciaria SETTORE
ALIMENTARE
31 28.450 9.335 66
NARDIN GUERRINO Imbottigliamento vini e altro
SETTORE ALIMENTARE
32 6.096 1.030 2
MARK SPA Import Export SETTORE
FARMACEUTICO
33 7.560 1.015 18
MITTEL CO SRL - Import Export SERVIZI 34 83 83 6
FOOD PRODUCTS
INTERNATIONAL srl
Industria
alimentare
SETTORE
ALIMENTARE
35 5.800 1.074 8
METALPACK SRL Produzione di
imballaggi
SETTORE
PRODUZIONE
IMBALLAGGI
36-37 14.900 3.569 45
AUREA SRL Industria
alimentare/ Pastificio
SETTORE
ALIMENTARE
38 4.445 1.002 4
IMB GAR di Gabrielcig
D. & C SNC
Falegnameria e
imballaggi
SETTORE
PRODUZIONE
IMBALLAGGI
50 4.580 1.145 10
IBLAST SRL Commercio
all'ingrosso
SETTORE
MECCANICO
Centro
Servizi
663 663 7
ROTOCOLOR SPA Centro Stampa SETTORE
TIPOGRAFICO
Centro
Servizi
11.904 3.831 28
VACUUMTECH SRL (*)
(*) attività soggetta a
sequestro preventivo
del sito
trattamenti e finiture superficiali
metalli
SETTORE CHIMICO
33 700 700 5
ENERGIA PULITA SPA Produzione energia Produzione energia
elettrica
13 9.180 2.496 4
Elenco delle aziende insediate nella Zona Industriale (aggiornamento anagrafica al 30/06/2017)
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Pagina 44
A) INDICI TERRITORIALI DELLA ZONA INDUSTRIALE
Come già osservato, la Zona Industriale di Gorizia è completamente lottizzata, tuttavia
alcuni lotti risultano ancora liberi. Si analizzano di seguito gli indici di densità “abitativa”
considerando anche le attività che nell’ultimo biennio di crisi sono inattive (capannoni in
vendita o dismessi) e quelle in allestimento o in fase di assegnazione.
Il settore prevalente nella zona industriale è ancora quello alimentare, nato grazie alle
agevolazioni sui contingenti della Zona Franca (zucchero, burro, alcool ecc..), anche se
a causa della crisi economica sono in aumento le società in liquidazione e gli impianti
inattivi. Il settore metalmeccanico, seppur in grave crisi, conta piccole imprese ancora
operative nel campo della meccanica di precisione.
Sono in previsione inoltre la costruzione di una connessione alla rete di trasmissione
nazionale di energia elettrica, la progettazione di un nuovo impianto di produzione di
energia elettrica e calore da gassificazione di biomasse ed è stato presentato il progetto
per una nuova iniziativa per la realizzazione di produzione di energia elettrica e termica
da biomassa (cippato).
Settori delle attività in Zona Industriale % (aggiornamento al 30/06/2017)
Settori prevalenti delle attività in Zona Industriale % (aggiornamento al 30/06/2017)
83%
9%2%2%
2%
2%Situazione attività in zona industriale
Aziende attive Aziende inattive Attività in allestimento
Attività in assegnazione Lotti liberi Altre attività
20%
21%
13%
10%
5%
8%
5%3% 15%
Settori prevalenti
Settore meccanico Settore alimentare
Settore chimico e affini Settore energia
Settore tipografico Settore produzione materiali edili
Settore produzione imballaggi Settore farmaceutico
Servizi di supporto alle imprese
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Pagina 45
A.1. ANDAMENTO DELL’OCCUPAZIONE
Si riportano di seguito i dati degli occupati forniti dalle aziende insediate della Zona
Industriale di Gorizia; dal grafico si rileva una diminuzione costante degli occupati nelle
Aziende insediate nella Zona Industriale nel periodo considerato. Nell’ultimo triennio a
causa della crisi economica, l’occupazione si assesta a 707 unità lavorative nel 2016-
2017.
A.2. BIODIVERSITA’ DELLA ZONA INDUSTRIALE
Per la biodiversità si analizzano gli indicatori ambientali relativi alla zona industriale in
termini di utilizzo del terreno espresso in mq. Si è operata la seguente distinzione:
a) Aree verdi aree non edificabili e vincolate (di proprietà del Consorzio);
b) Aree edificabili non ancora cedute per insediamenti e quindi libere (di proprietà del
Consorzio);
c) Aree già edificate e lottizzate di proprietà delle aziende insediate o cedute in diritto
di superficie;
d) Aree stradali di competenza del consorzio;
e) Altre aree: stradali non di competenza, fasce di rispetto ecc..
Aree di proprietà del CSIA Superficie in mq
Aree verdi (Aree vincolate) 39.817
Aree ancora edificabili (da piano attuativo) 44.863
Aree già edificate (da piano attuativo) 654.284
Aree stradali di competenza (Aree vincolate) 20.885
Altre aree stradali non di competenza, fasce di rispetto ecc... (per differenza) 90.100
TOTALE 849.949
Superficie delle aree di proprietà del Consorzio in Zona Industriale
Indicatore sull’uso del suolo (aggiornamento al 30.06.2017)
L’indice successivo è stato elaborato fotografando la densità di edificazione in mq e in
seguito elaborata in percentuale sul totale dei mq delle aree.
Si precisa che le imprese possono edificare fino al 50% del lotto assegnato.
5% 3%
79%
2%11%
Biodiversità - Uso del suolo
Aree verdi (Aree vincolate)
Aree ancora edificabili (da pianoattuattivo) lotti liberi 47-48-51
Aree già edificate (da piano attuattivo)
Aree stradali di proprietà (Areevincolate)
Altre aree stradali non di competenza,fascie di rispetto ecc... (per differenza)
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Pagina 46
Indicatore sulla densità di edificazione (aggiornamento al 30/06/2017)
Per conservare gli spazi verdi ed una corretta densità di edificazione nella Zona
Industriale, a livello di pianificazione sono previsti dei parametri urbanistici. La
normativa del Piano Territoriale Infraregionale, prevede le seguenti prescrizioni:
a) rapporto di copertura: max 50%; in deroga, per gli edifici esistenti alla data del 13.10.1999,
sono ammessi interventi di ampliamento una tantum nel rapporto di copertura del lotto sino al 15% e fino ad un massimo del 65%;
b) altezza massima degli edifici: 8 metri, con esclusione delle attrezzature tecniche funzionali dell’attività insediata (es. carri ponte, silos);
c) distanza confini: 8 metri (con differenze di distanza rispetto alla tipologia di strade); d) distanza tra fabbricati: 10 metri;
e) parcheggi: un posto auto ogni due addetti all’interno del lotto, minimo 10% della superficie del lotto;
f) aree scoperte interne ai lotti a verde per interventi mitigatori: min 10% della superficie del lotto;
g) superficie lorda di pavimento per destinazioni accessori: attività di commercializzazione propri prodotti, residenza custode, attività direzionali, max 10% della superficie del lotto.
Da tale analisi pare chiaro che le imprese non hanno sfruttato appieno tale possibilità
questo per differenti motivi:
alcune hanno previsto aree libere ancora da edificare per possibili ampliamenti; a) altre hanno necessità di un’area scoperta di tipo logistico; b) le imprese di piccole dimensioni hanno previsto aree verdi e parcheggi molto più ampi rispetto
a quanto richiesto.
A.3. ALTRI INDICI RILEVATI DALLE IMPRESE INSEDIATE
Nella campagna di comunicazione esterna e richiesta di informazioni nonché alla
collaborazione con la Provincia di Gorizia sono stati rilevati dati interessanti relativi il
Consorzio ha rilevato alcuni indici relativi alle imprese insediate qui di seguito descritti.
Imprese certificate
L’indice relativo alla presenza di certificazioni delle attività delle imprese insediate è
stato incrociato con le fonti ACCREDIA ed ISPRA.
Su 40 aziende attive il 32% ha ottenuto una certificazione; di queste imprese 10 sono
certificate ISO 9001 per la qualità, 2 sono certificate ISO 14001 per l’ambiente e una
OHSAS 18001 per la sicurezza. Considerato il numero esiguo di imprese il dato sulla
certificazione è comunque incoraggiante, in quanto appare chiara la sensibilità delle
imprese verso i progetti di certificazione. Il Consorzio attua campagne di comunicazione
per informare in materia di registrazione EMAS, di certificazione ambientale e di salute
e sicurezza sul lavoro.
48,74%
9,31%4,60%
37,36%
Densità di edificazione
% aree edificate % aree libere e non edificate
% aree verdi % aree smistamento, parcheggi
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Pagina 47
Aziende certificate in zona industriale e tipologia (aggiornamento al 30/06/2017)
Analisi sui punti di emissione
Il CSIA ha inviato un questionario alle ditte insediate richiedendo i dati autorizzativi dei
propri punti di emissione. E’ stata a tali fine utilizzata la procedura POA 03 –
Sorveglianza e misurazioni ed il modulo RA03b-O “Raccolti dati aziende” con l’obiettivo
di analizzare i punti di emissione presenti nella Zona Industriale. I dati riportati sono
quelli forniti, dalla Provincia di Gorizia, ente competente in materia di rilascio delle
autorizzazioni alle emissioni.
N. imprese con punti di emissione sul totale
Nome azienda Pratica Estremi di autorizzazione n.
emissioni
NEWTON OFFICINE MECCANICHE SRL
1998/3/2010 – 2592/2013
Adesione autorizzazione generale – determinazione n. 1988/3/2010, allegati 5,7,9;
determinazione n. 2592/2013 6
VALMET SPA 32/2011 Decreto Prot. 26289 del 10/09/2013 8
MIKO SRL AUA 19/2014 Determinazione n. 2733/2014 del 29/12/2014 4
METALPACK SRL 34/2008 Decreto Prot. 25450 dd. 20/10/2009 3
11/2011 Decreto Prot. 25871 del 10/10/2011 1
C.E.A. SRL 21/2009 Decreto Prot.2315/10 dd. 22/01/2011 4
FINEGIL SPA AUA n. 45/15 Determinazione n. 573/2016 del 20/05/2016 7
Raccolta dati aziende sui punti di emissione (dati forniti dalla Provincia di Gorizia, ultimi disponibili)
Nella tabella successiva sono riportati i punti di emissione autorizzati in Zona Industriale
per tipologia di impianto.
5%
23%
5%
2%
65%
Aziende certificate in Zona Industriale
Aziende certificate ISO14001Aziende certificate ISO9001Aziende certificate ISO14001 e 9001Aziende certificate OHSAS18001Aziende non certificate
18%
82%
N. Imprese con punti di emissione sul totale
Totale imprese conpunti di emissione
Totale impresesenza punti diemissione
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Pagina 48
Tipologia di punti di emissione n.
Impianti di aspirazione 10
Verniciatura 3
Saldatura e taglio plasma 8
Impianti termici 2
Forni di asciugatura 3
Impianti di sgrassaggio 2
Essicazione vernici 3
Gruppi di motogenerazione alimentati a biomassa liquida 4
Linee metalizzazione 1
Altre 2
TOTALE 38
Punti di emissione autorizzati per tipologia di impianto
Attività soggette ad AIA
Dai dati messi a disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia per l’anno 2016, come
per l’anno precedente, alla data di redazione del presente documento risultano le
seguenti attività (con punti di emissione autorizzati) soggetti a AIA regionale:
Azienda Protocollo
autorizzazione Decreto Attività IPPC
Energia Pulita S.p.A.
GO/AIA/11-R Decreto n. 2370 dd 21.10.2013
1.1 Impianto di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50MW
SO.TE.CO S.p.A. GO/AIA/18 Decreto n. 116 dd 24.01.2012
5.3 Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti all'allegato 11A della Direttiva n. 75/442/CEE ai punti D8, D9 con capacità superiore a 50 t/giorno
COVEME S.p.A. GO/AIA/19 Decreto n. 649 dd 04.04.2014
6.7
Impianti per il trattamento di superficie di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire e impregnare, con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg/h o a 200 t/anno.
Raccolta dati aziende in possesso di AIA (dati forniti dalla Regione FVG al 30.06.2017)
Analisi scarichi idrici
La tabella sottostante descrive i dati relativi agli scarichi idrici industriali autorizzati dalla
Provincia di Gorizia delle aziende insediate nella Zona Industriale.
Il Consorzio richiede inoltre ogni anno alle imprese insediate le informazioni riguardo
agli scarichi idrici. Dalle informazioni ottenute si è verificato che la maggior parte degli
scarichi sono assimilabili ai civili (fonte sito internet Provincia di Gorizia).
Nome
ditta Estremi autorizzazione Tipo di scarico
Impianto di
depurazione Note
IMB GAR
s.n.c.
AUA - Direzione Sviluppo
Territoriale e Ambiente –
Determinazione Nr. 1306/2015
di data 24.08.2017 di
Autorizzazione Unica
Ambientale D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59
strati superficiali
del sottosuolo -
art.103 D.Lgs
152/2006
Non sottoposto a
trattamento, strati
superficiali recapitati, in
deroga ai sensi ex art. 103
del D.lgs. 152/2006
mediante idoneo sistema drenante
Immissione di acque reflue industriali provenienti dal
dilavamento meteorico dei
piazzali a servizio del proprio
insediamento produttivo di
Via San Michele 327
CIEMME
LIQUORI S.p.A.
AUA - Direzione Sviluppo
Territoriale e Ambiente –
Determinazione Nr. 1270/2015
di data 12.08.2015 di Autorizzazione Unica
Ambientale D.P.R. 13 marzo
2013 n. 59
Scarichi
autorizzati ai
sensi dell’art. 124
del D.Lgs. 152/06 e in deroga ex
art. 104 del
D.lgs. 152/06
Nessun trattamento in
quanto le loro
caratteristiche chimiche e
biologiche non subiscono
alterazioni essendo le
stesse utilizzate in un
sistema di scambiatori di
calore aria-acqua in cui
non vengono in contatto
con sostanze inquinanti
Acque reflue provenienti
dall’impianto di
raffrescamento degli
ambienti di lavoro (scambiatori aria – acqua)
dello stabilimento sito in via
Gregorcic 28
Raccolta dati aziende sui scarichi idrici (fonte: Provincia di Gorizia)
Dichiarazione Ambientale CONSORZIO DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE DI GORIZIA
Pagina 49
Tipologia di scarichi idrici rilevati
Presenza dell’amianto nei siti industriali
Nelle proprietà del Consorzio, l’amianto non è presente. Per quanto concerne la presenza
dell’amianto nella Zona Industriale di Sant’Andrea, il Consorzio ha provveduto a
raccogliere i dati presso le aziende insediate. Di seguito si presenta la tabella riassuntiva
del sondaggio, con le aziende che hanno dichiarato la presenza di amianto sul loro sito.
L’amianto si trova su 6 siti, con un’incidenza del 13,95% sul totale dei lotti produttivi.
Siti con presenza di amianto in zona industriale
Siti in cui è presente l’amianto
Lotto n. 42
Lotto n. 19
Lotto n. 10
Lotto n. 15
Lotto n. 31
Lotto n. 43
Non vi sono attualmente contributi per bonificare l’amianto a favore delle imprese, ma
solo dei privati.
Analisi dei dati relativi ai rifiuti prodotti nella zona industriale da parte delle aziende
insediate
Sono di seguito riportati i dati relativi alle quantità di rifiuti prodotti, dalle imprese
insediate nella Zona Industriale di Gorizia con riferimento agli anni 2009-2014 (ultimi
dati certificati disponibili – Fonte ARPA FVG). Le informazioni relative ai rifiuti sono
richieste ogni anno con lo scopo di ottenere nel tempo un andamento della produzione
dei rifiuti nella Zona Industriale, in relazione alla disponibilità dei dati certificati (ultimi
dati certificati ARPA 2014).
61%
39%
Scarichi idrici
Assimilabili ai civili
Diversi da scarichiassimilabili a civili
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Pagina 50
RIFIUTI PRODOTTI NELLA ZONA INDUSTRIALE
(t/anno) ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014
TOTALE RIFIUTI NON PERICOLOSI PRODOTTI
1.671,52 2.282,13 1.568,34 3.011,18 4.252,55 4.456,82
TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI PRODOTTI 5.593,46 6.275,86 261,596 1.516,58 3.877,13 2.753,00
Rifiuti prodotti in zona industriale (ultimi dati disponibili)
Indicatore sull’andamento dei rifiuti speciali prodotti in zona industriale (ultimi dati disponibili)
5.4 ALTRE INFORMAZIONI QUANTITATIVE (IL BILANCIO AMBIENTALE)
I costi analizzati in tema di Bilancio ambientale e di spese riferite al mantenimento e
all’aggiornamento del sistema riguardano le seguenti voci:
a) Costi di implementazione del Sistema di Gestione Ambientale;
b) Costi di mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale e verifiche periodiche;
c) Costi di formazione ambientale del personale.
I dati del primo triennio riguardano sia i costi relativi alla prima implementazione del
Sistema che hanno comportato un costo per la consulenza esterna. Nel periodo
successivo i costi sono stati contenuti grazie all’utilizzo di risorse umane interne per il
mantenimento della certificazione ambientale ISO 14001 e della registrazione EMAS.
Anno 2013 5.320,00
Anno 2014 4.230,00
Anno 2015 2.130,00
Anno 2016 436,00
Stima Anno 2017 500,00
Costi del sistema di gestione ambientale
1.671,52
2.282,13
1.568,34
3.011,18
4.252,554.456,82
5.593,46
6.275,86
261,596
1.516,58
3.877,13
2.753,00
ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014
Rifiuti t/anno
0,00
2.000,00
4.000,00
6.000,00
Costi sistema di gestione ambientale
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Pagina 51
6. PROGRAMMA AMBIENTALE, PIANI, OBIETTIVI E TRAGUARDI
6.1 PROGRAMMA AMBIENTALE ANNO 2016-2018
Il Programma ambientale tiene in considerazione quanto previsto dalla Regione Friuli Venezia Giulia in
tema di riordino dei Consorzi Industriale L.R. 3/2015 e s.m.i. Il programma ambientale sarà pertanto
revisionato, con nuovi obiettivi e risorse, alla fine delle procedure di riordino e di fusione con i soggetti
Sdag Spa e Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta Società Consortile P.A..
A) OBIETTIVI DI INTERVENTO – INVESTIMENTI (aggiornato a giugno 2017)
n.
Attività
correlata alla
Politica
ambientale
(P.a.)
Azioni previste Responsabilità Risorse TRAGUARDO
STATO DI AVANZAMENTO
2016 2017 2018
1
Opere pubbliche
inserite nel
Programma
Triennale delle
OO.PP. P.a. punto g)
Progettazione e
realizzazione di
una piazzola
ecologica in Zona
Industriale
Responsabile del
Procedimento
Personale area
tecnica del
Consorzio,
Direttore dei lavori, Impresa
costruttrice
285.000.00 €
Realizzazione dell’opera pubblica:
A. 30%
progettazione
esecutiva
B. 60% inizio lavori
C. 100%
Realizzazione
opera/collaudo
A. 30%:
Progettazione
esecutiva
B. 60%:
Inizio lavori
C. 100%:
Fine lavori
Realizzazione
dell’opera.
Collaudo
2
Opere pubbliche
inserite nel
Programma
Triennale delle
OO.PP.
P.a. punto g)
Completamento
dei lavori di
manutenzione
straordinaria dell’immobile a
destinazione
industriale sito in
Via Gabrscek
nell’ambito del
PTI della ZI di
Gorizia
Responsabile del
Procedimento,
Personale area
tecnica del
Consorzio,
Direttore dei
lavori, Impresa costruttrice
176.445,80 €
Realizzazione
dell’opera pubblica:
A. 10% inserimento
nel Piano Triennale delle
Opere pubbliche
B. 50%
progettazione
C. 100%
Realizzazione
opera/collaudo
A. 10%:
Inserimento nel
piano delle opere pubbliche
B. 50%:
Progettazione
C. 100%:
Fine lavori
Realizzazione dell’opera.
Collaudo
3
Opere pubbliche inserite nel
Programma
Triennale delle
OO.PP.
P.a. punto g)
Realizzazione di
opere di
straordinaria
manutenzione del
manto di
copertura del
primo e del
secondo stralcio del Centro Servizi
del PTI della ZI di
Gorizia
Responsabile del
Procedimento, Personale area
tecnica del
Consorzio,
Direttore dei
lavori, Impresa
costruttrice
500.000,00 €
Realizzazione
dell’opera pubblica:
A. 10% inserimento
nel Piano Triennale delle
Opere
pubbliche
B. 50%
Progettazione
C. 100%
Realizzazione
opera/collaudo
A. 10%:
Inserimento nel
piano delle opere pubbliche
B. 50%:
Progettazione
C. 100%:
Fine lavori
Realizzazione dell’opera.
Collaudo
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Pagina 52
B) ALTRI OBIETTIVI DI INTERVENTO (aggiornato a giugno 2017) OBIE
n.
Attività correlata alla
Politica
ambientale
(P.a.)
Azioni
previste Responsabilità Risorse TRAGUARDO
STATO DI AVANZAMENTO
2016 2017 2018
1 Pianificazione in
convenzione
P.A. g)
Stipulata
convenzione
con Società
Consortile PA
per lo sviluppo
dell’Aeroporto
Amedeo Duca
D’Aosta
Responsabile del
Sistema di
Gestione
Ambientale
Risorse
interne
Esterne
10.000,00 €
Pianificazione nuove aree ed
assistenza
tecnica al fine
di far nascere
nuove attività
imprenditoriali:
A. 50% stipula
convenzione
B. 100% nuove iniziative
A. 50%:
stipulata
convenzione-
start up attività
B. 100 %
Nuove iniziative
imprenditoriali
riapertura area
produttiva
aeroportuale
2
Monitoraggio di
dati ambientali
territoriali
P.A. d)
Affidamento di
incarico per la
elaborazione dei dati relativi
alla centralina
di proprietà del
CSIA (aspetto
condizionato
dal punto 8/08
Responsabile del
Sistema di
Gestione
Ambientale
Risorse
interne
esterne
17.000 €
Proseguimento
degli obiettivi di
comunicazione
come da piano
di
comunicazione
A. 50% stipula
convenzione
B. 70% strat up C. 100%
traguardo
raggiunto
A. 50%: In stipula
convenzione per
gestione dati
centralina
B. 70%
Start up
iniziativa
C. 100%:
traguardo
raggiunto
3
Comunicazione
ambientale
esterna
territoriali
P.A. f)
Proseguire nella
comunicazione
esterna verso le
aziende
insediate
Direzione
Responsabile del
Sistema di
Gestione
Ambientale
Risorse interne
esterne
(stimare a
carico CSIA
5.000 €)
Comunicazione:
A. 50%
divulgazione informazioni
B. 80%
realizzazione
sito
C. 100%
traguardo
raggiunto
A. 50%:
Divulgazione
informazioni/Aggi
ornamento dati
anche attraverso
il sito internet
www.business .fvg.it/Audit alle
aziende
B. 80% Realizzazione sito
internet
www.business.fvg.it e audit alle
aziende per
scambio
informazioni anche di carattere
ambientale
C. 100%:
traguardo
raggiunto
Traguardo raggiunto
Il Programma ambientale sopra riportato è parte integrante dei documenti programmatici dell’Ente ed è
adottato dal Consiglio di Amministrazione e approvato dall’Assemblea Generale ogni anno in sede di
bilancio. Il Programma ambientale è aggiornato almeno una volta l’anno in sede di riesame per verificare
la sua reale attuazione. L’ultima approvazione è avvenuta con deliberazione dell’Assemblea dei Soci di
aprile 2017.
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Pagina 53
6.2 TRAGUARDI OTTENUTI DAI PROGRAMMA AMBIENTALI ANNI PRECEDENTI
Con l’ottenimento della certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 l’Ente ha
raggiunto un miglioramento soprattutto in tema di comunicazione, sensibilizzazione
delle aziende e formazione del personale interno, tenendo conto delle esperienze
precedenti.
Si riportano in sintesi i risultati più significativi per il periodo di riferimento:
Obiettivo Anno di inserimento nel
programma/anno di raggiungimento traguardo
Gestione delle emergenze territoriali: redazione del Piano per le emergenze ambientali nella Zona Industriale di Gorizia
Inserimento: 2006 Traguardo raggiunto: 2008
Impatto visivo in Zona Industriale: Realizzazione di un’area di verde attrezzato lungo la Via San Michele (opera pubblica)
Inserimento: 2006 Traguardo raggiunto: 2008
Monitoraggio della Zona Industriale: realizzazione dell’indagine acustica Inserimento:2008 Traguardo raggiunto: 2008
Monitoraggio consumi: miglioramento del monitoraggio del consumo di risorse dell’ufficio del Consorzio ed introduzione di nuovi indici per la Zona Industriale
Inserimento: 2008 Traguardo raggiunto: 2010
Obiettivo Anno di inserimento nel
programma/anno di raggiungimento traguardo
Inquinamento: Sostituzione amianto nell’immobile di Via Gabrscek di proprietà del Consorzio (opera pubblica)
Inserimento: 2008 Traguardo raggiunto: 2010
Gestione delle emergenze territoriali: diffusione del Piano per le emergenze ambientali tra le imprese della Zona Industriale di Gorizia
Inserimento: 2009 Traguardo raggiunto: 2009
Monitoraggio della Zona Industriale: Diffusione dell’indagine acustica nella Zona Industriale
Inserimento:2009 Traguardo raggiunto: 2009
Gestione delle emergenze territoriali: Sensibilizzazione per personale del CSIA in merito alla gestione delle emergenze in Zona Industriale e contatti preliminare con gli altri Enti da coinvolgere sul territorio. Revisione del piano tenuto conto dei suggerimenti delle singole aziende e del personale CSIA.
Inserimento: 2010 Traguardo raggiunto: 2010
Ricostruzione delle cordonate, del manto stradale e dei marciapiedi nonché costruzione della pista ciclabile ove prevista dal P.T.I.
Inserimento: 2010 Traguardo raggiunto: 2012
Manutenzione straordinaria di un edificio di tipo industriale nel P.T.I. della Zona Industriale di Gorizia
Inserimento: 2010 Traguardo raggiunto: 2012
Miglioramento delle performance del Consorzio in tema di Manutenzione ordinaria della Zona Industriale
Inserimento: 2010 Traguardo raggiunto: 2012
Monitoraggio della Zona Industriale: Acquisto della centralina di rilevamento atmosferico
Inserimento: 2012 Traguardo raggiunto: 2012
Recupero per insediamenti produttivi di un’area dismessa di circa 13.548 mq – verifica bonifica dell’area e urbanizzazioni
Inserimento: 2012 Traguardo raggiunto: 2012
Predisposizione di uno studio sintetico di fattibilità per la realizzazione della nuova zona industriale
Inserimento: 2011 Traguardo raggiunto: 2012
Predisposizione di uno studio sintetico di fattibilità al fine di ottenere una convenzione con il Comune di Gorizia
Inserimento: 2011 Traguardo raggiunto: 2012
Realizzazione di un’area verde nella zona D: mitigazione impatto ambientale verso il Fiume Isonzo
Inserimento: 2011 Traguardo raggiunto: 2014
Realizzazione di un tratto di Piste ciclabili di via Gregorcic: mitigazione impatto visivo e sicurezza nella zona industriale
Inserimento: 2011 Traguardo raggiunto: 2014
Realizzazione di un tratto di fognatura di collegamento al collettore di gronda comunale sui lotti n. 17 e 47 della Z.I. di Gorizia
Inserimento: 2013 Traguardo raggiunto: 2016
Completamento lavori area esterna Via Gabrscek Inserimento: 2015 Traguardo raggiunto: 2016
Traguardi ottenuti dai programma ambientali anni precedenti
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Pagina 54
Nei paragrafi successivi saranno evidenziati gli ultimi studi ambientali:
A) Gestione delle emergenze del consorzio e in zona industriale
La valutazione dei rischi, ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008, è in capo al Datore di Lavoro,
con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
e del Medico Competente; a tali soggetti competono le funzioni gestionali ed analitiche
di alto livello, agli altri competono funzioni di collaborazione e supporto tecnico.
Presso la sede del CSIA è conservato il Documento di Valutazione dei rischi per la sede,
redatto ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e aggiornato secondo le esigenze.
Costituiscono un complemento della valutazione dei rischi i seguenti documenti,
disponibili presso la sede: • licenze d'uso o agibilità con eventuali deroghe;
• planimetrie degli edifici;
• dichiarazioni di conformità degli impianti;
• denunce e verifiche periodiche degli impianti di terra;
• procedure antincendio, di evacuazione di pronto soccorso;
• registro degli infortuni sul lavoro;
• verbali di formazione e informazione relativi alla sicurezza.
Per quanto concerne la Gestione delle emergenze in zona industriale, è stato realizzato
un apposito Piano che individua, in un unico elaborato, i seguenti argomenti:
• le procedure di mobilitazione e di coordinamento di tutte le forze soccorritrici;
• analizza le ipotesi di rischio;
• prevede aree di soccorso, percorsi di evacuazione e modalità di allertamento.
Le ipotesi di rischio che possono verificarsi nel territorio della Zona Industriale di
competenza consortile sono molteplici:
1. Esondazioni
2. Temporali di forte intensità, allagamenti e trombe d’aria
3. Nevicate eccezionali
4. Terremoto e crolli
5. Incendi nei centri abitati
6. Incendi boschivi sedi sterpaglia
7. Incidenti stradali
8. Incidenti stradali con versamento di sostanze pericolose
9. Rinvenimento di ordigni bellici
10. Incidente aereo
11. Incidente ferroviario
12. Incidente presso il metanodotto
13. Incidenti industriali
14. Abbandono di rifiuti
In relazione al tipo di emergenza occorsa si distinguono in genere due possibili modalità
di intervento:
- INTERVENTO DIRETTO
Riguarda le emergenze dove l’intervento sarà diretto, ovvero il caso in cui le risorse
consortili operano autonomamente e sono in grado di risolvere l’intervento.
Questa tipologia non è tuttavia possibile, in quanto la gestione diretta delle emergenze
non rientra nei compiti del personale consortile (che ha solo funzioni di allertamento
degli enti/associazioni competenti).
Dichiarazione Ambientale CONSORZIO DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE DI GORIZIA
Pagina 55
- INTERVENTO INDIRETTO
In tale tipologia di intervento si riuniscono tutte le emergenze dove l’intervento sarà
indiretto, di competenza all’Istituzione più idonea ad affrontare il tipo di emergenza, e
per le quali il Consorzio ha unicamente funzioni di allertamento.
Tutte le emergenze prese in esame nel Piano sono da considerarsi appartenenti a tale
tipologia di intervento.
Rientrano pertanto nell’intervento indiretto i seguenti rischi individuati sul territorio:
- temporali, allagamenti e trombe d’aria
- esondazioni
- nevicate eccezionali
- terremoto e crolli
- incendi nei centri abitati
- incendi boschivi e di sterpaglia
- incidenti stradali
- incidenti stradali con versamento di sostanze
pericolose
- ritrovamento di ordigni bellici
- incidente aereo
- incidente ferroviario
- incidente presso il metanodotto
- Incidenti industriali
I siti individuati quali possibili piazzole per l’atterraggio dell’elicottero e ritrovo sono:
- incrocio stradale semaforico tra via Gregorcic e SS 56 bis (previa interruzione della
viabilità da parte delle forze dell’ordine).
- sede della Protezione Civile di Gorizia in Via San Michele 341
- area verde applicato di via San Michele presso piazzola adibita a posteggio.
- altre aree aperte e prive di ostacoli/ingombri utilizzabili senza impedimenti di
recinzioni o altro come ad esempio aree urbanizzabili.
Il CSIA, ha definito l’organizzazione di ruoli e funzioni individuando nel personale
dell’Ente, in particolare nell’Area Tecnica, i soggetti incaricati di effettuare l’allertamento
dei soggetti coinvolti e degli Enti di soccorso in caso di emergenza.
Dal 2006 al 2017 non sono stati rilevati incidenti nella Zona Industriale di Gorizia.
Tuttavia il grado di sensibilizzazione deve rimanere alto ed è per questo che il Consorzio
ha provveduto ad attivare, su questo tema, della campagne di comunicazione
(argomento ampliato nel paragrafo successivo).
B) Indagine acustica in zona industriale
Durante l’anno 2008 è stata svolta un’indagine fonometrica nel territorio del Consorzio
per valutare l’impatto acustico delle attività industriali nel territorio e classificare la zona
industriale. Questa iniziativa è stata quanto mai necessaria anche alla luce delle
normative regionali in tema di classificazione acustica del territorio: la Regione Friuli
Venezia Giulia aveva infatti emanato nel 2009 il Regolamento di attuazione della Legge
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Pagina 56
Regionale n. 16/2007 che obbligava i Comuni ad attivarsi per realizzare la classificazione
acustica del territorio entro il 2012.
Alla data di redazione del presente documento, il Comune di Gorizia non ha ancora
adottato il Piano di Classificazione acustica che per ora ha ottenuto il parere positivo
dell’ARPA FVG (fonte Regione); nel frattempo si fa riferimento a quanto indicato nel
DPCM 01/03/1991 e nella Legge n. 447/1995 e nel DM 16/03/1998.
Il Consorzio ha inviato i risultati della classificazione acustica agli uffici comunali
competenti, al fine di tenerli in considerazione in fase di stesura del piano comunale.
I limiti della zona sono stabiliti dalle norme come di seguito esposto:
Periodo Diurno Periodo Notturno
Limiti relativi alla Zona Industriale di Sant’Andrea 70 dB(A) 70 dB(A)
Limiti della zona abitativa limitrofa (III aree di tipo misto) 60 dB(A) 50 dB(A)
Limiti di riferimento per all’inquinamento acustico nella zona industriale
C) Sostituzione dell’amianto
Con riferimento agli immobili di proprietà del Consorzio, si segnala che non vi è
attualmente presenza di amianto.
Nel 2011 si era provveduto alla rimozione di parte della copertura e allo smaltimento
dell’amianto presente presso il capannone industriale di Via Gabrscek. I lavori sono stati
ultimati nel mese di giugno 2011.
D) Telefonia Mobile
È installata nella zona industriale un’antenna di telefonia, autorizzata dal Piano di
telefonia mobile di Gorizia e dall’ARPA, di proprietà della Società Galata Spa. Nell’Analisi
Ambientale Iniziale sono state acquisite le informazioni relative all’impianto.
E) Miglioramento in tema di comunicazione esterna
Le attività di comunicazione sono rivolte principalmente alle aziende della Zona
Industriale quali principali stekeholder esterni del Consorzio.
Le attività di informazione ha riguardato in particolare i seguenti temi:
• aggiornamento banca dati relativamente a punti di emissione, scarichi, ampliamenti
del ciclo produttivo, presenza amianto;
• promozione della Certificazione Ambientale e della Registrazione EMAS;
• aggiornamento normativo in tema di sicurezza e salute sul lavoro;
• divulgazione delle iniziative del Consorzio in tema ambientale.
La campagna di comunicazione ha riguardato principalmente:
a) la realizzazione del nuovo sito Internet del Consorzio;
b) l’apertura di un canale di comunicazione via e-mail, considerato maggiormente
snello per tali comunicazioni e con costi bassi;
c) la predisposizione di materiale divulgativo cartaceo;
d) la realizzazione delle Newsletter ambientali mensili;
e) la pubblicazione di articoli sui quotidiani.
Sia nei moduli riferiti al reperimento dei dati sulle aziende che nel materiale divulgativo
cartaceo, le aziende sono state invitate a dare i loro suggerimenti e a segnalare eventuali
problematiche. Da queste comunicazioni il Consorzio ha tratto spunti di miglioramento
ed ha compreso che l’interazione con le aziende può portare ad un momento di
informazione/formazione su temi ambientali comuni.
Nel Piano di comunicazione ambientale esterna si prevede, a seguito della convalida del
presente documento, la sua diffusione attraverso materiale divulgativo e attraverso il
sito internet.
Dichiarazione Ambientale CONSORZIO DI SVILUPPO ECONOMICO LOCALE DI GORIZIA
Pagina 57
F) Miglioramento in tema di comunicazione interna e formazione del personale
La Certificazione Ambientale ha permesso all’Ente di valutare l’importanza della
formazione del personale, che prima non veniva svolta in modo sistematico. Oltre ai
corsi di formazione effettuati per l’aggiornamento normativo, le attività di formazione
hanno compreso:
• addestramento pratico con l’affiancamento di personale esperto esterno;
• esperienza diretta delle attività da svolgere nella realizzazione concreta delle
procedure;
• corsi specifici sui sistemi di gestione ambientale;
• confronto con altri operatori del settore (es. verifiche ispettive, piani realizzati,
conferenze ed incontri);
• corsi specifici su temi di carattere ambientale;
• adozione del Modello Organizzativo D.lgs. 231/2001 ed attività di addestramento e
valutazione.
È necessario considerare che gli interventi di formazione preventivati sono poi stati
modificati a seconda delle esigenze e degli aggiornamenti normativi, visto che la
struttura del Consorzio permette di gestire tali attività in modo snello. La formazione ha
incentivato anche la comunicazione interna che ora avviene, seppur in una piccola
struttura, con le e-mail e la diffusione delle newsletter ambientali anche all’interno.
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Pagina 58
7. RIFERIMENTI AGLI OBBLIGHI NORMATIVI APPLICABILI IN
TEMA DI AMBIENTE Si precisa che l’ambito legislativo viene gestito quale processo necessario per il mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale del Consorzio ed è stato predisposto un “Registro di conformità legislativa” che rappresenta una raccolta aggiornata della Legislazione vigente in materia di ambiente applicabile al CSIA.
Tale documento è necessario per mantenere aggiornata la normativa applicabile all’Ente e verificare il rispetto delle prescrizioni applicabili.
Di seguito si riporta un elenco non esaustivo dei principali adempimenti ambientali vigenti.
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
I riferimenti normativi utilizzati per la predisposizione del sistema di Gestione Ambientale sono i seguenti:
• Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) che abroga il Regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE.
• Norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004 – Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida per l’uso.
• Norma internazionale UNI EN ISO 14004:2004 – Sistemi di gestione ambientale – Linee guida generali si principi, sistemi e tecniche di supporto.
• Norma internazionale UNI EN ISO 19011 : febbraio 2012 – Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione.
• Regolamento ACCREDIA RT 09 rev. 02 del 30.09.2013 - Prescrizioni per l’accreditamento degli organismi operanti la certificazione dei sistemi di gestione ambientale (SGA) dd 12.12.2011
• Regolamento Certiquality Edizione 08 del 02.01.2017 – Registro per l’uso del certificato e del marchio
NORMATIVE SUI CONSORZI E DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
• LEGGE 5 ottobre 1991, n. 317 (articolo 36 comma 4)
• LEGGE REGIONALE 3 luglio 2000, n.13 - Disposizioni collegate alla Legge finanziaria 2000
• DECRETO LEGISLATIVO 193 del 12 aprile 2006 – Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
• P.R.G.C. del Comune di Gorizia vigente
• P.T.I. della Zona Industriale di Gorizia
• LEGGE REGIONALE 5 del 23 febbraio 2007 – Riforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio
• LEGGE REGIONALE 18 gennaio 1999, n.3 – Disciplina dei Consorzi di sviluppo industriale e s.m.i.
• LEGGE REGIONALE 4 marzo 2005, n. 4 – Capo III – Revisione dell’ordinamento dei Consorzi di Sviluppo Industriale e dell’EZIT
• LEGGE REGIONALE 31 maggio 2002, n. 14 e s.m.i. – Disciplina organica dei lavori pubblici
• DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 ottobre 2007 n. 0329/Pres -L.R. 5/2007 adozione Piano Territoriale Regionale
• Legge Regionale 23 febbraio 2007, n. 5 – Riforma urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio
• Legge regionale 11 novembre 2009, n. 19 – Codice regionale dell’edilizia
• Legge regionale n. 3 del 20 febbraio 2015 – RilancimpresaFVG – Riforma delle politiche industriali – Riordino dei Consorzi
DANNO AMBIENTALE
• Decreto Legislativo 03 aprile 2006 n.152 – Norme in materia ambientale - Parte Sesta, Titolo II “Prevenzione e ripristino ambientale” e s.m.i.
• Legge 6 agosto 2013 n. 97 – Legge europea 2013
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E NEI CANTIERI
• Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 – Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
• Decreto Ministeriale 15 luglio 2003 n.388 – Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.
• Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i.
VIA E VAS
• Decreto Legislativo 03 aprile 2006 n.152 – Norme in materia ambientale e s.m.i.
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IMPIANTI ELETTRICI E TERMICI
• Legge 5 marzo 1990 n.46 - Norme per la sicurezza degli impianti
• D.P.R. 412/93 (e D.P.R. 551/99) - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 10/91.
• Legge 18 aprile 2005, n. 62 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norma in materia ambientale (parte quinta, titolo II e titolo III) e s.m.i.
• Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37 - Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici
• Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i.
• Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 - Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria.
• D.P.R. del 16 aprile 2013, n. 74 – Regolamento recante la definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione ed ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.
• Decreto 10 febbraio 2014 –Modello di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al D.P.R. n. 74/2013
• Regolamento UE n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra
SCARICHI IDRICI
• Legge Regionale 13 luglio 1981, n. 45 – Norme regionali in materia di tutela delle acque dall’inquinamento.
• Decreto Presidente Giunta Regionale 384/82
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 – Norme in materia ambientale (Parte Terza) e s.m.i.
RIFIUTI
• Legge Regionale 07 settembre 1987 n. 30 e successive modifiche ed integrazioni - Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti (B.U.R. 7/09/1987, n. 107).
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale – Parte quarta e s.m.i.
• DM 8 aprile 2008 - Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche
• DM 17 dicembre 2009 - Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009” e s.m.i.
• Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati del Comune di Gorizia - Redatto ai sensi dell’art. 198 comma 2 del D.lgs 152/2006. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 dd. 12 febbraio 2007
• DM 10/08/2012, n. 161 - Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo
• D.P.R. del Consiglio dei ministri del 12 dicembre 2013 – Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2014.
• D.M. 24 aprile 2014 – Disciplina delle modalità di applicazione a regime SISTRI
RISPARMIO ENERGETICO
• D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (TU Edilizia)
• Decreto 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
• Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 192 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia
• Decreto Legislativo 29 dicembre 2006 n, 311 – Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia
• Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007 - Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.
• D.P.R. 02.04.2009, N. 59 – Regolamento di attuazione dell’art. 4 c. 1 lett. a) e b) del D.Lgs 192/05
• L.R. 18.08.2005, n. 23 “Disposizioni in materia di edilizia sostenibile
• Decreto Presidente Giunta Regionale 1021 del 04.05.2007 – Piano energetico Regionale
• Protocollo VEA Regionale
• D.P.G.R. 0274/Regolamento VEA per l’applicazione del protocollo VEA
RISORSE IDRICHE
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• Decreto Legislativo 2 febbraio 2002 n. 31 – acque destinate al consumo umano, come modificato ed integrato dal D.Lgs. 2 febbraio 2002, n.27.
• Legge Regionale 23 giugno 2005 n. 13 - Organizzazione del servizio idrico integrato e individuazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della L. 5 gennaio 1994, n. 36
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 – Norme in materia ambientale -Parte Terza e s.m.i.
IMPIANTI E INFRASTRUTTURE CON EMISSIONI SONORE
• D.P.C.M. 1 marzo 1991 – Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno
• LEGGE 26 ottobre 1995 n .447 - Legge quadro sull'inquinamento acustico
• D.P.C.M. 5 dicembre 1997 - Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.
• DECRETO LEGISLATIVO 31 marzo 1998, n. 112 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59
• LEGGE REGIONALE 18 giugno 2007, n. 16 – Norme in materie di tutele dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico e s.m.i.
• Delibera di Giunta della Regione FVG n 463 del 05.03.2009 adozione di e “Criteri e linee guida per la redazione dei Piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera a) della legge regionale 18 giugno 2007, n. 16” - approvazione definitiva.
PRATI STABILI
• LEGGE REGIONALE 29/04/2005 N. 9 – Norme regionali per la tutela dei prati stabili naturali
• DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13/04/2007, n. 851 – Adozione del progetto di inventario dei prati stabili
RUMORE • LEGGE 26/10/1995, N. 447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico
• DPCM 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore in GU n. 280 del 01/12/97
8. GLOSSARIO Nel presente documento e nel Sistema di Gestione Ambientale del Consorzio si applicano le definizioni fornite nella sezione 3 della norma di riferimento UNI EN ISO 14001:2004 e nell’articolo 2 del Regolamento (CE) n. 1221/2009. Per quanto riguarda i termini e le relative definizioni, utilizzati nell’ambito della gestione ambientale, si rimanda a quanto riportato nella norma ed in particolare alle seguenti: • Ambiente - Contesto nel quale un’Organizzazione opera, comprendente l'aria, l'acqua, il terreno, le
risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. • Analisi ambientale – esauriente analisi iniziale di problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali
connesse alle attività dell’Organizzazione • Sistema di Gestione Ambientale - Parte del sistema di gestione di un'Organizzazione utilizzata per
sviluppare ed attuare la propria Politica Ambientale e gestire i propri aspetti ambientali. • Migliore pratica di gestione ambientale - il modo più efficace con il quale un’organizzazione può
applicare il sistema digestione ambientale in un settore pertinente e che fornisca le migliori prestazioni ambientali in determinate condizioni economiche e tecniche.
• Politica ambientale – intenzioni e orientamento generali di un’organizzazione rispetto alla propria prestazione ambientale, così come espressa formalmente dall’Alta Direzione, ivi compresi il rispetto di tutti i pertinenti obblighi normativi in materia di ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Tale politica fornisce un quadro di riferimento per gli interventi e per stabilire gli obiettivi e i traguardi ambientali;
• Dichiarazione Ambientale - informazione generale al pubblico e ad altre parti interessate sui seguenti elementi riguardanti un’organizzazione: struttura e attività; politica ambientale e sistema di gestione ambientale; aspetti e impatti ambientali; programma, obiettivi e traguardi ambientali; prestazioni ambientali e rispetto degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente di cui
all’allegato IV; • Dichiarazione Ambientale aggiornata - l’informazione generale al pubblico e ad altre parti interessate
contenente aggiornamenti dell’ultima dichiarazione ambientale convalidata, solamente per quanto riguarda le prestazioni ambientali di un’organizzazione e il rispetto degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente di cui all’allegato IV;
• Miglioramento continuo – Processo ricorrente di accrescimento del Sistema di Gestione Ambientale per ottenere miglioramenti della prestazione ambientale complessiva coerentemente con la Politica Ambientale dell'Organizzazione. Il processo non necessariamente deve essere applicato simultaneamente a tutte le aree di attività
• Prestazione ambientale – risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di un’Organizzazione. Nel contesto dei sistemi di gestione ambientale, i risultati possono essere misurati
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rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi ambientali, ai traguardi ambientali e agli altri requisiti di prestazione ambientale dell'Organizzazione.
• Prevenzione dell’inquinamento – utilizzo di processi, prassi, tecniche, materiali, prodotti, servizi o fonti di energia per evitare, ridurre o tenere sotto controllo (separatamente o in combinazione) la generazione, l'emissione o lo scarico di qualsiasi tipo di inquinante o rifiuto, al fine di ridurre gli impatti ambientali negativi. La prevenzione dell'inquinamento può comprendere la riduzione o l'eliminazione alla fonte, modifiche di processo, prodotto o servizio, l'uso efficiente delle risorse, la sostituzione di materiali o fonti di energia, il riutilizzo, il recupero, il riciclaggio, la bonifica e il trattamento.
• Aspetto ambientale – elemento delle attività o dei prodotti o dei servizi di un'Organizzazione che può interagire con l'ambiente. Un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha, o può avere, un impatto ambientale significativo.
• Impatto ambientale – qualunque modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un'Organizzazione.
• Obiettivo ambientale – fine ambientale complessivo, coerente con la politica ambientale, che un'Organizzazione decide di perseguire.
• Traguardo ambientale – requisito di prestazione dettagliato applicabile all’intera Organizzazione o ad una sua parte, derivante dagli obiettivi ambientali e che bisogna fissare e realizzare al fine di raggiungere tali obiettivi.
• Audit ambientale - Processo di verifica sistematico, indipendente e documentato atto ad ottenere le evidenze di audit e valutarle in maniera oggettiva, per determinare in che misura i criteri di audit del sistema di gestione ambientale stabiliti dall’Organizzazione siano rispettati.
• Parte interessata - persona o gruppo coinvolto o influenzato dalla prestazione ambientale di un’Organizzazione.
• Organizzazione – gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni,
in forma associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa.
• Audit interno – processo sistematico, indipendente e documentato atto ad ottenere le evidenze di audit e valutare in maniera oggettiva, per determinare in che misura i criteri di audit del Sistema di Gestione Ambientale stabiliti dall’organizzazione siano rispettati
• Auditor – persona che ha la competenza per effettuare un audit. • Documento – informazioni con il loro mezzo di supporto. Il mezzo di supporto può essere carta, nastro
magnetico, disco elettronico od ottico, fotografia, campione di riferimento o una loro combinazione • Registrazione – documento che riporta i risultati conseguiti o che fornisce l’evidenza delle attività
eseguite. • Procedura – modo specificato per svolgere un’attività o un processo. Le procedure possono essere
documentate o meno.
Per altre definizioni si applicano quelle fornite dalla norma UNI EN ISO 14004:2010. • Prescrizioni legali – le prescrizioni legali si riferiscono in senso lato a tutte le prescrizioni o le
autorizzazioni correlate agli aspetti ambientali di un’organizzazione come emesse da un’autorità governativa (comprese la autorità internazionali, nazionali, regionali/provinciali e locali) e che siano legalmente in vigore
• Altre prescrizioni – A seconda delle circostanze, un’Organizzazione può sottoscrivere volontariamente delle prescrizioni diverse dalle prescrizioni legali, applicabili agli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi.
• Rispetto degli obblighi normativi - la piena attuazione degli obblighi normativi in materia di ambiente, applicabili, comprese le prescrizioni riportate nelle autorizzazioni
• Stakeholder – soggetti pubblici e privati organizzati, portatori di interessi pubblici diffusi.
Acronimi
Nel presente documento sono usate per abbreviazione le seguenti sigle:
AAI – Analisi Ambientale Iniziale
ACCREDIA – Ente unico di accreditamento italiano
ADA – Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta Società Consortile P.A.
ARPA – Agenzia regionale per la protezione ambientale
AT - Area tecnica
ATI – Associazione temporanea d’impresa
CEM – Campi elettromagnetici
CSIA – Consorzio di Sviluppo Economico Locale di Gorizia
DA – Dichiarazione Ambientale
EMAS - Eco Management and Audit Scheme
ISPRA- Istituto Superiore per la protezione ambientale
NTA – Norme Tecniche di Attuazione
PC - Personale del Consorzio
PRGC – Piano Regolatore Generale Comunale
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PTI – Piano Territoriale Infraregionale
RDA- Rappresentante della Direzione per l’Ambiente
RSGA- Responsabile del Sistema Gestione Ambientale
RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
SGA- Sistema Gestione Ambientale
ZI – Zona Industriale
MUD – Modello unico di dichiarazione ambientale
SISTRI - Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti
SCIA – Segnalazione certificata di inizio attività
9. BIBLIOGRAFIA
Testi e pubblicazioni consultate
• Rapporto sullo stato dell’ambiente 2009 dei Comuni di Gorizia, Farra d’Isonzo, Mossa e Savogna d’Isonzo – Agenda 21 Locale dei Comuni di Gorizia, Farra d’Isonzo, Mossa e Savogna d’Isonzo (2011)
• Tematiche ambientali in primo piano nel Friuli Venezia Giulia : Rapporto sullo stato dell’ambiente 2012 - ARPA FVG Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (2012)
• P. MOLINAS, «Regioni e Ambiente », Emas III: verso quale soluzione?, <http://www.regioneambiente.it, 10.01.2010>
• P. Soprani, La valutazione dei rischi: i contenuti del Testo unico, «Ambiente & sicurezza», 30.09.2009, n. 18, pp. 72-74
Siti internet consultati
• www.csia-gorizia.it
• www.regione.fvg.it
• www.arpa.fvg.it
• www.protezionecivile.fvg.it
• www.provincia.gorizia.it
• www.osmer.fvg.it
• www.comune.gorizia.it
• www.irisisontina.it
• www.irisacqua.it
• www.certiquality.it
DICHIARAZIONE DEL VERIFICATORE AMBIENTALE SULLE ATTIVITA’ DI VERIFICA E CONVALIDA
(Allegato VII del REG. 1221/2009)
Il verificatore ambientale CERTIQUALITY S.R.L., numero di registrazione ambientale EMAS IT – V – 0001,
accreditato per gli ambiti
01.1/2/3/4/63/64/7 – 03 – 05 – 06 – 07 – 08 – 09 – 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21
– 22 – 23 – 24 – 25.1/5/6/99 – 26.11/3/5/8 – 27 – 28.11/22/23/30/49/99 – 29 – 30 – (escluso 30.4) – 31 –
32.5/99 – 33 – 35 – 36 – 37 – 38 – 39 – 41 – 42 – 43 – 46 – 47 – 49 – 52 – 55 – 56 – 58 – 59 – 60 – 62 – 63 –
64 – 65 – 66 – 68 –69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 78 – 80 – 81 – 82 – 84.1 – 85 – 86 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 –
95- 96 NACE (rev.2)
dichiara di avere verificato che il sito / i siti / l’intera organizzazione indicata nella dichiarazione
ambientale/dichiarazione ambientale aggiornata dell’Organizzazione CONSORZIO DI SVILUPPO
ECONOMICO LOCALE DI GORIZIAS.P.A.
numero di registrazione (se esistente) I-001361
risponde (rispondono) a tutte le prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e
del Consiglio del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario
di ecogestione e audit (EMAS).
Con la presente CERTIQUALITY S.R.L. dichiara che:
- la verifica e la convalida si sono svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni del Regolamento (CE) n.
1221/2009,
- l’esito della verifica e della convalida conferma che non risultano elementi che attestino
l’inosservanza degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente,
- i dati e le informazione contenuti nella dichiarazione ambientale/dichiarazione ambientale
aggiornata dell’organizzazione/sito forniscono un’immagine affidabile, credibile e corretta di tutte
le attività dell’organizzazione/del sito svolte nel campo d’applicazione indicato nella dichiarazione
ambientale.
Il presente documento non è equivalente alla registrazione EMAS. La registrazione EMAS può essere
rilasciata unicamente da un organismo competente ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009. Il
presente documento non è utilizzato come comunicazione a sé stante destinata al pubblico.
MILANO, il 19/10/2017
Certiquality Srl
Il Presidente
Ernesto Oppici