Download - DICEMBRE 2010 GENNAIO 2011
essere d’accordo sui risulta-
ti dell’iniziativa ma sull’op-
portunità del finanziamen-
to nessuno può avanzare
riserve. (A proposito di Hi
Food segnalo, en passant,
che il consiglio comunale
di Cortemilia non ha mai
ricevuto una informativa
(Continua a pagina 3)
zone, anche del Piemonte.
L’Alta Langa è stata per
lungo tempo (e continua
ad esserlo) ignorata dalle
grandi risorse pubbliche
destinate sia alle infrastrut-
ture sia agli investi-
menti. Meglio a-
vrebbe fatto Taric-
co ad essere più
attento e sollecito
quando, da Asses-
sore all’Agricol-
tura, poteva di-
sporre di finanzia-
menti. E le solleci-
tazioni da Corte-
milia (ma non so-
lo) gli erano pure arrivate,
in Regione.
Diverso è l’utilizzo di que-
sti fondi. Si può anche non
Grazie ad una comunica-
zione del consigliere co-
munale signor Carlo Zarri,
sono venuto a conoscenza
di un’interrogazione pre-
sentata dal consigliere re-
gionale signor Mino Taric-
co a proposito del finan-
ziamento regionale ottenu-
to per l'organizzazione di
Hi Food.
Nell’interrogazione si la-
menta l’eccessivo contribu-
to destinato all’Alta Langa.
Personalmente considero
la presentazione di questa
interrogazione un gesto
miope e controproducen-
te. L’Alta Langa ha bisogno
di queste e ben altre risor-
se per recuperare un gap
cinquantennale verso altre
IL MUSEO DELLA NOCCIOLA A CORTEMILIA di Aldo Bruna
A cura del Partito
Democratico — Circolo di
Cortemilia e Valli
e.mail: [email protected]
Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno X- n. 3 - dicembre 2010/gennoaio 2011
“… quella che diciamo
l'umanità, la divido in
cinque categorie: gli uo-
mini, i mezz'uomini, gli
ominicchi, i (con rispetto
parlando) pigliainculo e
i quaquaraquà. Pochissi-
mi gli uomini; i mezz'uo-
mini pochi, che mi con-
tenterei l'umanità si fer-
masse ai mezz'uomini. E
invece no, scende ancora
più giù, agli ominicchi:
che sono come i bambini
che si credono grandi,
scimmie che fanno le
stesse mosse dei grandi.
E ancora più in giù: i
pigliainculo, che vanno
diventando un esercito.
E infine i quaquaraquà:
che dovrebbero vivere
con le anatre nelle poz-
zanghere, ché la loro vita
non ha più senso e più
espressione di quella
delle anatre…”.
Grazie a Leonardo Scia-
cia per la sempre attuale
analisi della società. E,
comunque... auguri a
tutta l’umanità!
Un nuovo segretario a Cortemilia - intervista a Piero Rizzolo
pag. 2
Il museo della nocciola a Cortemilia - di Aldo Bruna
pag. 3
PROVINCIA: bocciato l’ODG del PD sulla ACNA
pag. 4
Verso un PD del territorio - di Ginetto Pellerino
pag. 5
Difendiamo la scuola a Cortemilia - di Bruno Bruna
pag. 6
PLATANI e TIGLI pag. 7
Le BUGIE del PREMIER - di Giovanni Destefanis
pag. 8
Sommario:
ti, per cui sarà necessario un
impegno forte. Per quanto
riguarda le attività del Cir-
colo vorrei potenziare le
cose che abbiamo sempre
fatto (giornale, riunioni,
feste…). Mi piacerebbe mi-
gliorare la comunicazione
con i cittadini, sia attraverso
Confronto che tenendo più
aperta la sede, ma credo che
occorra soprattutto essere
più presenti sul territorio; il
territorio di riferimento del
Circolo è molto vasto, per
cui occorre individuare un
punto di riferimento in ogni
paese del Circolo, altrimenti
sarà difficile crescere. Dal-
tra parte è anche emerso il
problema che alcuni Circoli
hanno pochi iscritti, per cui
sarebbe opportuno pensare
(Continua a pagina 2)
in un momento in cui sem-
brano venire meno certi va-
lori e l’aderire ad un partito
sembra essere quasi una cosa
disdicevole. Proprio da qui
abbiamo incominciato questo
colloquio.
Piero, hai accettato
l’incarico di Coordinatore
del Circolo del Partito De-
mocratico in un momento
molto difficile a livello co-
munale, provinciale, regio-
nale e nazionale. Mi ver-
rebbe da chiederti: chi te
l’ha fatto fare? In realtà ti
chiedo: quali sono le cose
che vuoi fare?
Credo che a breve ci sarà un
appuntamento elettorale
molto importante, che richie-
derà un grosso impegno da
parte del Circolo, mio e di
tutti gli iscritti e simpatizzan-
ti. I tempi sono molto ristret-
Piero Rizzolo, 47 anni, arti-
giano, è da poche settimane
il nuovo Coordinatore del
Partito Democratico, Circolo
Cortemilia e Valli. Subentra
a Stefano Garelli che si è
sobbarcato l’onere di reggere
il Circolo dalla nascita del
PD sino allo scorso novem-
bre, preferendo ora dedicarsi
maggiormente all’impegno
di Consigliere Provinciale e
Comunale.
Piero è impegnato nella poli-
tica buona da sempre: lo
ricordiamo tra i principali
attivisti dell’Associazione
per la Rinascita della Valle
Bormida, poi in Consiglio
Comunale e come Segretario
locale del PDS prima e dei
DS poi. Ora ha accettato
questa nuova sfida, in un
momento difficile per il par-
tito e per la società in genere,
PD Cortemil ia - Un nuovo segretario Intervista a Piero Rizzolo - di Bruno Bruna
CORTEMILIA E VALLI
CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO
CONFRONTO Pagina 2
PD Cortemil ia, un nuovo segretario Intervista a Piero Rizzolo - a cura di Bruno Bruna
Personalmente sono contento
della vittoria di Di Caro, un
giovane che alle ultime prima-
rie aveva appoggiato Marino.
Spero che con questa elezione
qualcosa possa cambiare
all’interno del PD, anche se un
primo limite che abbiamo ri-
scontrato è che nella Segreteri-
a provinciale non ci sono ele-
menti del territorio, della pro-
vincia, sostanzialmente sono
rappresentate solo le grandi
città. Il Segretario ha comun-
que garantito attenzione al
territorio e sono sicuro che
manterrà la parola. Il rapporto
con il territorio è importante,
perché il territorio ha bisogno
della vicinanza della Segreteri-
a, ma la Segreteria ha bisogno
dell’apporto del territorio,
dove quasi sempre si perdono
le elezioni, mentre nelle “sette
sorelle” di norma si vince. Io
credo che il Segretario provin-
ciale Di Caro debba essere un
punto di riferimento per gli
iscritti e per gli amministratori
e debba esserci un rapporto
diretto tra Segretario provin-
ciale e Segretario del Circolo.
E’ forse un modo un po’ vec-
chio di vedere la politica, ma il
Segretario provinciale deve
fare da tramite tra il territorio
ed il Nazionale. Negli anni
della lotta contro l’Acna, se i
p a r t i t i a s s u m e v a n o
un’iniziativa nazionale, parti-
vano sempre dal territorio.
Mentre facciamo questa
chiacchierata, non sappiamo
ancora l’esito del 14 dicem-
bre. Supponiamo che si vada
alle elezioni politiche, secon-
do te come può il Partito De-
mocratico vincere le elezioni?
Se ci fossero tre schieramenti
occorrerebbe recuperare molti
dei voti di sinistra che nel tem-
po si sono persi. Nel caso gli
schieramenti fossero solo due
occorrerà cercare i voti del
centro, sapendo però che si
perderà qualcosa a sinistra.
Queste sono tattiche elettora-
li, ma la cosa che più si av-
verte è la debolezza del PD.
La debolezza è nei fatti;
l’elettorato non crede molto
nel PD, ma ci credono poco
anche molti attivisti e secondo
me a torto, perché è vero che si
fa meno di quanto si dovrebbe,
ma comunque si fa. Il proble-
ma è che non abbiamo visibili-
tà, c’è una carenza comunica-
tiva. C’è da dire, inoltre, che
quando bisogna fare delle scel-
te, spesso il partito si divide e
allora la gente non ti vota per-
ché non c’è una linea unitaria,
mentre i cittadini hanno biso-
gno di certezze.
Veniamo al Circolo Cortemi-
lia e Valli. Qual è il suo stato
di salute?
Abbiamo una cinquantina di
iscritti, siamo l’ottavo Circolo
della Provincia e questo per
noi è elemento di soddisfazio-
ne. Bisogna però lavorare mol-
to anche qui, avere un rappor-
to più diretto con gli iscritti,
perché un conto sono le tesse-
re, un conto è la partecipazio-
ne alla vita del partito, che per
noi è molto importante. Oggi è
cambiato il volto della politica,
ma per noi gli iscritti sono
molto importanti, sono impor-
tanti le loro opinioni e la loro
attività. Il nostro è un circolo
forte, anche perché, grazie ai
soldi incamerati con la Festa
dell’Unità di Cortemilia (una
delle poche che si fanno in
p r o v i n c i a ) e a q u e l l e
dell’Emilia Romagna (dove il
Circolo di Cortemilia si occu-
pa di una parte della ristora-
zione), ha una discreta dota-
zione economica, per cui può
fare un po’ d’attività. Vorrem-
mo fare qualcosa di nuovo.
Aspettiamo proposte dagli i-
scritti e dai simpatizzanti. ■
“...per noi gli iscritti sono molto importanti,
occorre essere
presenti sul territorio”
all’unione di più Circoli.
A me sembra che, aldilà del
numero degli iscritt i,
all’interno del PD ci siano
pochi giovani (anche se, da
questo punto di vista, il Cir-
colo di Cortemilia fa, in par-
te, eccezione). Come pensi di
poter coinvolgere i giovani
valbormidesi nel Partito De-
mocratico?
Con i giovani bisogna cambia-
re approccio: l’incontro di
partito, le riunioni in sede san-
no di vecchio. Bisogna coinvol-
gerli in altri modi, cercare
altre vie per avvicinarli al par-
tito. Ci sono partiti, come la
Lega Nord, che hanno slogan
semplici e attraenti. Su questo
aspetto dovremo ragionarci e
lavorare.
Secondo te nei giovani c’è
ancora voglia di politica?
Penso di sì; i segnali ci sono, li
vediamo in giro. C’è da dire
che per quanto riguarda Corte-
milia i giovani che potrebbero
essere interessati studiano
quasi tutti fuori, prima alle
Superiori e poi all’Università e
questo rappresenta un proble-
ma. A me sembra che i giovani
tornino volentieri al paese, ma
hanno pochi sbocchi lavorativi
e non partecipano molto alla
vita associativa. Non so esatta-
mente come possano essere
coinvolti i giovani. Forse biso-
gna partire proprio dal paese,
dalla dimensione locale.
Torniamo al Partito Demo-
cratico. Alla Segreteria pro-
vinciale è stato eletto l’avv.
Emanuele Momo Di Caro,
una elezione abbastanza inat-
tesa, anche perché i “poteri
forti” sembravano appoggia-
re un altro candidato.
(Continua da pagina 1)
Il 15 dicembre l’amico
Emilio Gallo “MIU”
ha compiuto 100 anni!
I migliori e affettuosi auguri da parte di
CONFRONTO
CONFRONTO Pagina 3
Stupisce il silenzio di Corte-
milia.
Abbiamo tutte le carte in
regola per pretendere la
realizzazione di questa im-
portante struttura: storia,
ettari coltivati, industrie di
trasformazione ed edifici in grado di ospitare il Museo.
Si potrebbe, a tal proposi-
to, realizzare una efficace
sinergia tra pubblico e pri-
vato per creare un’azione
di “lobby” verso la Regio-
ne, utilizzando anche finan-
ziamenti di natura europea
(ad esempio GAL).
Per i locali si potrebbe pen-sare all’abbandonata Casa
Castelli in via Alfieri in mo-
do da completare un im-
portante recupero urbani-
stico avviato a sua tempo
con la Pretura.
In alternativa si pensi al
complesso scolastico del
Convento Francescano. Grazie alla lungimiranza
della precedente ammini-
strazione, a breve (2/3 anni
se non ci saranno intoppi)
le nuove scuole medie sa-
ranno ultimate. Si libererà
così tutta l’ala del convento
e il Museo potrebbe trova-
re una giusta collocazione, con il vantaggio che la pro-
prietà dell’edificio è già
pubblica.
Sono queste le attenzioni
che un’Amministrazione
Comunale deve porre da
subito. Le iniziative di un
giorno possono anche non
ottenere i risultati sperati,
ma la programmazione di un quinquennio è troppo
importante per essere igno-
rata.
Questa è la proposta del
PD di Cortemilia: ci si attivi
perché la Regione decida
l’apertura del Museo in
quella che, da sempre e da
tutti, è considerata la capi-tale della nocciola.
sia preventiva sia consuntiva.
Di fatto il consiglio comunale
è stato completamente estro-
messo da qualsiasi conoscen-
za e decisione in merito).
Dobbiamo però sapere ed
essere consapevoli che l’Alta
Langa necessita di ben altre risorse e di ben altre iniziati-
ve. E di ciò deve essere con-
sapevole sopratutto il Comu-
ne di Cortemilia. A questo
proposito, come ebbi già
modo d’illustrare ad alcuni
assessori comunali (a memo-
ria Bodrito, Crema, Visconti,
con la perdurante, preoccu-
pante ed inquietante assenza del Sindaco) nel solo incon-
tro richiestomi dagli attuali
amministratori e risalente ad
alcuni mesi orsono, l’atten-
zione del comune dovrebbe,
in questo momento, concen-
trarsi sulla realizzazione del
Museo della Nocciola, che
Assessori Regionali vorrebbe-ro realizzare in altro luogo.
IL MUSEO DELLA NOCCIOLA A CORTEMILIA di Aldo Bruna
Presentiamo il testo integrale
dell’ODG presentato in Pro-
vincia dal PD.
Il Consiglio Provinciale di
Cuneo premesso che per
oltre cento anni la Valle Bor-
mida è stata oggetto di inqui-
namento a causa di produzio-
ni industriali in particolare di
una azienda situata nel Co-
mune di Cengio (SV).
La popolazione piemontese
(soprattutto quella cuneese) è
stata esposta ai rischi e alle
conseguenze di innumerevoli
sostanze tossiche, nocive e
cancerogene senza esser stata
mai oggetto di studi epide-
miologici mirati o di risarci-
mento alcuno
premesso inoltre che da una decina di anni sono in
atto complesse attività di
bonifica che hanno diviso
l’area ex-ACNA nella “Zona
“speravo che
potesse essere
votato
all’unanimità,
ma il
centro-destra
ha voluto
ribadire la sua
arrogante
protervia”
Perché hanno bocciato l’odg sull’ACNA? di Stefano Garelli
A1” destinata a discarica di
milioni di metri cubi di rifiuti
tossico-nocivi e la “Zona
A2”, meno contaminata, de-
stinata al riutilizzo
considerato che i lotti dell’area oggetto di
bonifica identificati coi nu-
meri 1, 2 e 3 della “Zona A2”
sono stati svincolati per il
riutilizzo ai fini commerciali-
industriali, parrebbe senza
avere raggiunto alcuna cer-
tezza sull’efficacia delle mi-
sure di sicurezza realizzate
(in data 15/01/2010 la Pro-
vincia di Savona, con atto
Dirigenziale del Settore Dife-
sa del Suolo e Tutela Am-
bientale, a firma del dirigente
Vincenzo Gareri, avrebbe
rilasciato la “Certificazione
del completamento degli
interventi di bonifica e ripri-
stino ambientale con misure
di sicurezza” dei lotti 1, 2 e 3
dell’Area A2 del sito nono-
stante non sia ancora stata
rilasciata la certificazione
delle misu-
re di sicu-
rezza rea-
lizzate, tra
cui la cin-
t u r a z i one
lato valle, il sistema di e-
mungimento e trattamento
della falda, nonché la cintu-
razione lato monte e lato
ponte Donegani)
considerato inoltre che
queste “zone” (sia nella di-
scarica “A1” ma purtroppo
anche nella “A2” destinata al
riutilizzo) sono destinate a
permanere enormi quantità di
rifiuti industriali e terreni
(Continua a pagina 4)
“la proposta del PD di
Cortemilia: ci si attivi perché la Regione decida l’apertura del
Museo in quella che, da sempre
e da tutti, è considerata la capitale della
nocciola”
CONFRONTO Pagina 4
Perché hanno bocciato l’odg sull’ACNA? di Stefano Garelli
che l’accordo di Programma
del 23/01/2007 tra Ministero
dell’Ambiente e la Regione
Piemonte all’art. 6 è previsto
che la sezione programmatica
potrà disporre di 23.500.000 di
Euro “…oltre al 75%
dell’ammontare del danno am-
bientale in via di definizione da
p a r t e d e l M i n i s t e r o
dell’Ambiente…”. Per la defi-
nizione di tale danno una suc-
cessiva ordinanza della Presi-
denza del Consiglio dei Mini-
stri del 30/3/2007 citava: “Allo
scopo di individuare, accertare
e quantificare l'entità del danno
ambientale derivante dal sito di
interesse nazionale ACNA di
Cengio, il Ministero dell'Am-
biente e della tutela del territo-
rio e del mare si avvale per la
durata dello stato di emergenza
di tre esperti, di cui uno pre-
scelto tra magistrati ammini-
strativi, contabili e avvocati
dello stato, nelle materie tecni-
che, giuridiche ed amministra-
tive. Il relativo compenso verrà
definito dal Ministro dell'Am-
biente e della tutela del territo-
rio e del mare con proprio
provvedimento. Ai relativi
oneri si provvede a carico delle
risorse finanziarie poste nella
disponibilità del commissario
delegato”.
Chiede alla Presidente e alla
Giunta provinciale di impe-
gnarsi affinché: il futuro ambientale ed econo-
mico della Valle Bormida pie-
montese ed in particolare cune-
ese sia tutelato in modo priori-
tario rispetto a qualunque altro
legittimo interesse, facendo
valere quanto previsto dagli
accordi di programma stipula-
ti siano ultimati tutti i lavori
di bonifica e che questa venga
certificata a norma di legge,
essendo questa condizione
essenziale perché possa esse-
re aperta in modo rispettoso
ed utile al territorio qualsiasi
trattativa sulla questione del
risarcimento ambientale.
Il presente ODG in data
20/12/2010 è stato bocciato
dal Consiglio Provinciale per
ordine del PDL che, nella
seduta precedente del
13/12/2010, aveva fatto man-
care il numero legale alla sua
stessa maggioranza proprio
per evitare che fosse appro-
vato (in un primo tempo la
Lega Nord si era pronunciata
favorevolmente).
Avevo dichiarato in diverse
occasioni che sarei stato
d’accordo, assieme al mio
gruppo, a votare anche
l’ODG presentato dal consi-
gliere Cirio (sempre sulla
stessa materia e con conclu-
sioni molto simili). Speravo
che entrambi potessero essere
votati all’unanimità, ma il
centro-destra ha voluto riba-
dire molto rozzamente chi
comanda e chi no, infischian-
dosene delle diverse sensibili-
tà del territorio. Una brutta
pagina per la Valle Bormida
e per la politica del buon
senso… Perché hanno boc-
ciato il nostro ODG? ■
contaminati che incombono
sulle popolazioni piemontesi ed
in particolar modo su quelle
cuneesi
preso atto che
tra il 1999 ed il 2007,
dall’ARPA Piemonte sono state
effettuate caratterizzazioni chi-
mico-fisiche del suolo su aree
esterne allo stabilimento dell’ex
-ACNA che hanno portato
all’individuazione di due siti
fortemente contaminati con
numerosi casi di superamento
del i limiti stabiliti dal D.Lgs.
152/2006, all’interno del terri-
torio del Comune di Saliceto
CN, in località Case Bazzaretti
e Pian Sottano (la “Relazione
relativa alla caratterizzazione
del sito da bonificare di interes-
se nazionale ex-Acna di Cengio
– Aree Pubbliche – Integrazio-
ne 2007-2008” realizzata da
Arpa Piemonte – Polo Bonifi-
che” cita testualmente “Nel
lavoro di caratterizzazione ini-
ziale realizzato in corrisponden-
za delle aree pubbliche sono
state realizzate alcune indagini
geofisiche al fine di evidenziare
eventuali interramenti abusivi.
In particolare nel comune di
Saliceto queste indagini hanno
individuato un’area con rifiuti
interrati in località Pian Sottano
… (omissis).
In località Case Bazzaretti, a
seguito delle indagini geofisi-
che sono stati effettuati 46 poz-
zetti esplorativi al fine di verifi-
care visivamente la presenza di
detti rifiuti e/o interramenti
abusivi; in corrispondenza di
alcuni di essi sono state prele-
vate alcune evidenze di conta-
minazione (POZ7, POZ10,
POZ13, POZ22, POZ35).” Ad
oggi non risulterebbero avviate
attività di bonifica
tenuto conto che
la Commissione Europea ha
aperto una procedura di infra-
zione nei confronti dell’Italia a
causa della mancata effettuazio-
ne della valutazione di impatto
ambientale riguardo al progetto
di messa in sicurezza del sito in
questione
preso atto
(Continua da pagina 3)
“Una brutta
pagina per la Valle Bormida e per la politica
del buon senso”
CONFRONTO Pagina 5
VERSO UN PD DI TERRITORIO di Ginetto Pellerino
-Cuneo, il collegamento via-
rio verso l’Alta Langa e la
Liguria, quello ferroviario
verso Bra, la bonifica della
Valle Bormida e, non ultima,
la ventilata ipotesi di accorpa-
mento dell’Asl Alba-Bra con
Cuneo e la conseguente possi-
bile chiusura degli uffici am-
ministrativi albesi.
Il Pd ha necessità di parlare
con una sola voce sul territo-
rio sia quando si fanno inter-
venti di denuncia su ritardi e
omissioni di chi amministra
oggi la provincia e la regione
sia quando si presentano pro-
poste e progetti per affrontare
e risolvere i problemi.
Ci sono poi altri temi come la
politica del turismo e
dell’enogastronomia che ne-
cessitano di discussioni, con-
fronti e posizioni univoche e
chiare, soprattutto in un terri-
torio “vocato” come quello di
Langhe e Roero.
Per esempio, sul caso del
consistente finanziamento
erogato dalla giunta piemon-
tese all’Alta Langa per la
promozione e la valorizzazio-
ne della nocciola grazie a cui
sono nate manifestazioni nuo-
ve come “Hi Food” a Corte-
milia e la Fiera della Nocciola
a Cravanzana, sarebbe stata
necessaria una presa di posi-
zione forte di tutto il Pd del
territorio a difesa della politi-
ca di promozione portata a-
vanti per oltre un decennio
dalle amministrazioni comu-
nali cortemiliesi guidate pri-
ma da Giancarlo Veglio e poi
da Aldo Bruna.
La scelta della regione di privi-
l e g i a r e u n a z o n a
“storicamente” svantaggiata
per i noti problemi di inquina-
mento e isolamento viario non
può essere giudicata in modo
negativo perché mira allo svi-
luppo del territorio.
E’ giusto, però, ricordare anche
i meriti di chi ha creduto per
primo nelle potenzialità del
prodotto nocciola sotto
l’aspetto commerciale e turisti-
co, riuscendo ad organizzare
eventi importanti con risorse
limitate.
Si pensi ai successi di pubblico
e immagine delle varie edizioni
della Sagra dalla nocciola, or-
ganizzata dalla pro loco, alla
creazione di eventi nuovi come
la rassegna Profumi di Noccio-
la e il Premio Novi o alla na-
scita di importanti sodalizi
come la Confraternita della
Nocciola.
Questo per dire che la nuova
politica di promozione finan-
ziata in modo massiccio dalla
regione parte da una “base”
importante e che tutto il lavo-
ro svolto precedentemente
deve essere tenuto in debita
considerazione.
Il Partito Democratico ha il
dovere di occuparsi dei pro-
blemi del territorio e di ga-
rantire una presenza costante
dei suoi amministratori.
A q u e s t o p r o p o s i t o
nell’incontro di Alba si è
deciso di convocare per il
mese di gennaio una nuova
riunione dei circoli e di invi-
tare per l’occasione il sindaco
di Alba Maurizio Marello,
quelli di Bra e Dogliani Bru-
na Sibille e Nicola Chionetti, i
consiglieri regionale e provin-
ciale Mino Taricco e Stefano
Garelli e il nuovo segretario
del pd della “Granda” Emanue-
le Di Caro.
Inoltre, saranno chiamati ad
intervenire tutti i sindaci e gli
amminis t ra tor i d i area
“democratica” di Langhe e
Roero. ■
Il 7 dicembre si è tenuta ad
Alba, nella sede del Partito
Democratico di via Giraudi,
una riunione dei coordinatori
dei circoli di Alba, Diano
d’Alba, Canale-Roero, Santo
Stefano-Neive, Cortemilia e
Dogliani.
Lo scopo dell’incontro, pro-
mosso dal circolo albese, è
stato quello di programmare la
costituzione di un unico coor-
dinamento degli iscritti e dei
simpatizzanti del Partito De-
mocratico sul territorio di Lan-
ghe e Roero.
L’idea è partita nel settembre
scorso proprio dal Pd cortemi-
liese ed è stata subito condivisa
dagli altri circoli.
Tutti i presenti all’incontro
(oltre ai coordinatori sono in-
tervenuti Mariano Rabino,
vice-segretario regionale del
pd, e Giovanni Battista Pane-
ro, capogruppo in consiglio
comunale ad Alba) si sono
detti d’accordo sulla necessità
di realizzare un “forum” degli
iscritti, dei simpatizzanti e de-
gli amministratori che si rico-
noscono nelle idee e nei pro-
grammi del Partito Democrati-
co.
Si è parlato di organizzazione
politica, necessaria per affron-
tare le diverse competizioni
elettorali, ma soprattutto si
sono affrontati i principali
problemi del territorio, alcuni
dei quali urgenti ed attuali.
Tra questi sono stati citati i
ritardi nella realizzazione degli
ultimi lotti dell’autostrada Asti
“Il Pd ha necessità di parlare con una sola voce sul
territorio”
CONFRONTO Pagina 6
D I F END I AMO L A SCUOLA A CORTEM I L I A d i B r u n o B r u n a
le, della Comunità Montana,
delle Scuole medie del territorio
e della Dirigenza dell’Istituto,
esso può dare ancora risposte
alle esigenze del territorio ed
essere scelto come scuola supe-
riore dai ragazzi di Cortemilia,
dell’Alta Langa e della Valle
Bormida. Negli ultimi due anni
le iscrizioni alla prima classe si
sono aggirate intorno alle venti
unità, per cui l’obiettivo indica-
to dall’ex Sindaco Aldo Bruna
di raggiungere i 100 iscritti al
Cillario Ferrero nell’arco di
pochi anni risulta raggiungibile.
Occorre proseguire quell’azione
positiva e sistematica che era
stata realizzata negli ultimi an-
ni, cercando di intercettare i
ragazzi che intendono prosegui-
re gli studi o anche quelli che
vogliono semplicemente com-
pletare l’obbligo scolastico,
fissato oggi a 16 anni. Occorre
però anche cercare le intese con
la Dirigenza, in modo da utiliz-
zare le quote flessibili del curri-
colo verso insegnamenti il più
possibile aderenti alle necessità
del territorio. L’azione non può
essere isolata, ma deve essere
costante, con iniziative che fac-
ciano emergere la realtà positi-
va dell’unica scuola superiore
dell’Alta Langa.
Per quanto riguarda la Dirigen-
za dell’Istituto Comprensivo di
Cortemilia, la norma prevede
che mantengano l’autonomia gli
Istituti con almeno 500 abitanti,
con la deroga fino a 300 per i
territori montani. L’Istituto
Comprensivo di Cortemilia ha
attualmente poco più di 300
alunni, ma l’evoluzione demo-
grafica dei prossimi anni rende
difficile la tenuta di questa so-
glia minima, che potrà essere
garantita solo dall’arrivo di
migranti. In una situazione an-
cor più negativa si trova
l’Istituto Comprensivo di Sali-
ceto, che già oggi è al di sotto
dei 300 alunni, mentre l’Istituto
Comprensivo di Bossolasco è
vicino ai 400 alunni. E’ alquan-
to improbabile che nel prossimo
futuro possano mantenere
l’autonomia di tutti e tre gli
Istituti e, pur cercando di evita-
re guerre tra poveri o logiche
del mors tua vita mea, l’obiet-
tivo che l’Amministrazione
comunale deve porsi è quello di
mantenere l’autonomia a Corte-
milia, sia per ragioni storiche
che demografiche. La soppres-
sione della Dirigenza, infatti,
provocherebbe disagi che, per
quanto lievi, non è giusto che
siano sempre sopportati dalla
paziente gente di Cortemilia e
dell’Alta Langa.
La scuola è importante, inve-
stiamo energie e risorse. Le
ritroveremo domani nei nostri
giovani, sul nostro territorio. ■
“La scuola è importante, investiamo energie e
risorse. Le ritroveremo domani nei
nostri giovani, sul nostro territorio”
La provincia di Cuneo ha deci-
so, per l’anno scolastico 2011-
2012, di non modificare
l’attuale dimensionamento della
rete scolastica provinciale, sal-
vo variazioni minime. Per il
prossimo anno, quindi, non ci
saranno accorpamenti o sop-
pressioni di scuole. E’ probabi-
le, però, in considerazione dei
tagli pesanti alla scuola appor-
tati dalla riforma Gelmini-
Tremonti e dell’evoluzione
demografica del nostro territo-
rio, che nei prossimi anni assi-
steremo alla chiusura di scuole
e alla soppressione di alcune
autonomie scolastiche, con il
conseguente accorpamento di
Dirigenze. Occorre pertanto che
tutti coloro che hanno voce
sulla riorganizzazione della rete
scolastica si facciano sentire da
subito e attuino una seria pro-
grammazione perché si possano
evitare dei tagli sul nostro terri-
torio.
Cortemilia può essere a rischio
per due questioni: la prima ri-
guarda la prosecuzione
dell’attività dell’Istituto Profes-
sionale, la seconda la possibile
soppressione della Dirigenza
scolastica dell’Istituto Com-
prensivo.
Per quanto riguarda l’Istituto
Professionale, si è dimostrato
che, con l’azione sinergica
dell’Amministrazione Comuna-
tivù recentemente. Interroga-
to sul suo carisma, Bersani
rispondeva che il carisma
non si sa bene cos’è. Un
quid? Un nonsoché? E aver-
celo in dosi massicce è così
importante? E non sarà che si
considera il carisma (o fasci-
no? o simpatia?) l’unico pre-
gio di un leader? A pensarci,
è il più macroscopico portato
del quasi-ventennio berlusco-
niano, il più debilitante per la
democrazia. La stupida illu-
sione che tutto sia possibile
con il combinato disposto di
carisma, ricchezza e potere e
che il resto (abilità, onestà,
capacità, buone idee) sia un
inutile orpello. Del resto,
basta guardarsi intorno: i
nomi dei leader sui simboli
non sono che questo: perso-
nalizzazione, il volto del
singolo che fa premio sul
pensare collettivo, l’uno che
comanda i tanti. E’ la filo-
sofia del “ghe pensi mi”, il
culto della personalità al
posto delle idee, il pensiero
semplice al posto di un pen-
siero complesso, il populi-
smo al posto del popolo. Un
concetto – non a caso –
molto televisivo. Tra i tanti
punti da cui ripartire, questo
Si sa che un discorso, specie
un discorso pubblico, specie
un comizio davanti ad una
grande folla, può contenere
passaggi retorici e immagini
a effetto. Questo non esclude
che possa contenere anche
verità che si sentono rara-
mente e addirittura parole
controcorrente. Ed eccone
una, ascoltata in piazza San
Giovanni da Pierluigi Bersa-
ni: “noi non dobbiamo susci-
tare passione per una perso-
na, ma per la nostra Repub-
blica”. Frase notevole, specie
in relazione con altre rifles-
sioni di Bersani, sentite in
mi sembra centrale: la ditta-
tura del carisma al posto
della democrazia delle idee
deve finire. Che un leader
capace sia meglio di un
barzellettiere dall’ego iper-
trofico pare un’ovvietà.
Eppure quest’ovvio sembra
non averlo visto nessuno,
nei lunghi anni dell’ipnosi
berlusconiana. Per questo
sentirlo dire ora forte e
chiaro è più che un buon
segno. ■
Silvia Ballestra - Scrittrice
Tratto da l’Unità
CAR I SMA CONTRO CAPAC I TA’
CONFRONTO Pagina 7
“Quest’anno ho piantato un viale di tigli lungo la stradina che conduce al mio eremo:
mi sono chiesto se riuscirò a godere della loro ombra e soprattutto delle ventate di
profumo dei loro fiori nel mese di maggio. Ma li ho piantati per rendere più bella la
terra che lascerò, li ho piantati perché altri si sentano inebriati dal loro profumo, come
lo sono stato io da quello degli alberi piantati da chi mi ha preceduto. La vita continua
e sono gli uomini e le donne che si susseguono nelle generazioni, pur con tutti i loro
errori, a dar senso alla terra, a dar senso alle nostre vite, a renderle degne di essere
vissute fino in fondo”
Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose
“Ogni cosa alla sua stagione”, Einaudi
. . . S U I T I G L I P I ANTAT I
SU I P LATAN I TAGL I AT I…
Nelle scorse settimane il Comune di Cortemilia ha abbattuto alcuni platani nella parte centrale di corso Luigi Einaudi
senza un apparente motivo, improvvisamente, senza coinvolgere in alcun modo né la popolazione né aver presentato
un qualche piano di migliorie dell’arredo urbano.
Una cosa che reputo molto grave anche perché non è stata coinvolta in nessun modo la commissione per il decoro
urbano, proprio da questa maggioranza voluta.
Ricordo ai colleghi di maggioranza che, vincendo le elezioni, sono stati investiti dal diritto-dovere di governare, così
come hanno il DOVERE di coinvolgere la maggior parte possibile di popolazione quando vanno a compiere azioni
che modificano PERMANENTEMENTE l’ambiente ed il paese (spero che questo concetto non risulti troppo teorico
o fumoso al cospetto della “gente del fare” che sta governando Cortemilia).
Un’altra domanda che sottende un’altra grossa preoccupazione: possiamo abbattere gli storici alberi dei viali di Cor-
temilia dietro una semplice richiesta dei privati che sono infastiditi dalla presenza dei tigli che in estate macchiano le
autovetture o dai platani che (indecenza!!!) perdono le foglie in autunno? Se la risposta (con tutta evidenza) è “si”,
quale sarà il destino dei nostri viali alberati che hanno sempre piacevolmente rappresentato il miglior biglietto da
visita del nostro paese?
Con rabbia e sdegno,
Stefano Garelli
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state smantellate le misure an-
tievasione del governo Prodi e
tagliati i crediti d'imposta sulla
ricerca. Un esempio: la multa
per chi non mette in regola i
dipendenti e li fa lavorare in
nero è stata dimezzata dal go-
verno di centro-destra.
L'idea sostenuta dal premier che
il sistema elettorale garantisca il
bipolarismo e una corretta con-
trapposizione di maggioranza ed
opposizione è stata costantemen-
te smentita dal premier stesso,
con tutte le operazioni messe in
atto per comprare (letteralmente)
adesioni alla sua politica e voti
di fiducia da parte di singoli e di
gruppi.
Le maggiori risorse promesse
per la giustizia non solo non
sono state mantenute ma le esi-
stenti sono state ridotte drasti-
camente, così come il personale
amministrativo, ossia i tribunali
non hanno, ad esempio, i soldi
per la carta e il personale ne-
cessario per il funzionamento
degli uffici.
Lotta alla mafia. Il ministero
dell'Interno vanta successi, per
l'arresto di un certo numero di
mafiosi (arrestati dalle Forze
dell'Ordine e non dalla politica
del governo). In compenso in
parlamento siedono personaggi
condannati per mafia e la stessa
maggioranza ha impedito l'arre-
sto di un deputato, Cosentino,
per fatti mafiosi!
Alle Forze dell'Ordine, a cui
ufficialmente il governo dichiara
fiducia e riconoscenza, sono
stati ridotti gli stanziamenti di
1600 miliardi di euro in due
anni!
Gli arrivi dei clandestini in Italia
secondo la Caritas non solo non
sono diminuiti “drastica-
mente” (con le famose politiche
dei respingimenti e i patti scelle-
rati col dittatore libico Ghedda-
fi..) ma addirittura aumentati
dato che le principali correnti di
immigrazione clandestina sono
via terra e non via mare.
L'aumento dei fondi per la ricer-
ca, che è un elemento cruciale
anche per la crescita economica
oltre che sociale e culturale, non
solo non è avvenuto ma i fondi
sono stati ridotti, anche a favore
delle scuole private. La tassazio-
ne sulle famiglie e sulle piccole
imprese non è diminuita.
Ponte sullo Stretto di Messina.
Sinora spesi 500 milioni di
euro in studi e indagini, ma
nessun progetto è stato ancora
presentato. Il Ponte per ora
esiste solo nelle promesse del
governo.
La famigerata autostrada Sa-
lerno-Reggio Calabria. Pro-
messo aumento di risorse e
imminente realizzazione di
tratti importanti. Nella realtà,
sinora, solo la riduzione di 143
milioni di euro delle risorse
stesse. Per il completamento
mancano 2,7 miliardi di euro,
che nessuno dice dove verran-
no presi e quando.
Decreto anticorruzione annun-
ciato ma mai presentato: troppi
parlamentari corrotti e troppi
soggetti corruttori amici e vici-
ni al governo perché si faccia
qualcosa di serio in proposito.
Disponibilità al dialogo bene-
volmente promessa, ma di fatto
sempre smentita dall'arrogan-
za e dalla preclusione del go-
verno e del suo presidente a
qualsiasi critica. Prova ne sia
l'espulsione di Fini e del suo
gruppo e le espressioni volgari
e insultanti utilizzate costante-
mente con chi esprime disac-
cordo.
Prestigio internazionale. Qui le
bugie di Berlusconi sulla pro-
pria influenza sui governi este-
ri e sul ruolo determinante
nelle decisioni di politica inter-
nazionale da lui sostenuto -
come la capacità di convincere
questo o quel capo di governo
a prendere o non prendere de-
cisioni- sono regolarmente
smentite dai fatti. Inoltre pres-
so molti governi dell'Unione
Europea e del mondo il
premier non gode alcuna stima
anche per i suoi comportamenti
volgari e superficiali.
Nucleare. Il progetto di dotare
l'Italia di un certo numero di
centrali nucleari sembra ormai
del tutto naufragato.
L'energia dal nucleare oltre
che estremamente pericolosa
non è economicamente conve-
niente. Il problema delle scorie
resta insolubile, ed inoltre le
cifre enormi da stanziare per
simili iniziative fanno molta
gola alla criminalità organiz-
zata internazionale.■
Il Parlamento è eletto dal Popolo,
e al risultato delle elezioni Berlu-
sconi si appella costantemente,
ma di fatto nega la sovranità del
Parlamento, Camera e Senato,
che è stata fortemente ridotta e
menomata dal Governo e dal suo
presidente che durante la legisla-
tura ha chiesto ben 37 volte il
voto di fiducia. Il voto di fiducia
annulla la possibilità dei rappre-
sentati, maggioranza od opposi-
zione, di discutere, ma li obbliga
a dire solo si o no al governo in
carica.
Berlusconi richiama spesso al
rispetto per le istituzioni, lamen-
ta di essere oggetto di faziosità
ed odio ed invece regolarmente
insulta gli avversari politici, il
presidente della Repubblica, la
Magistratura, gli elettori (non
suoi) come “coglioni”. Oltre a
ciò mette continuamente in ridi-
colo le istituzioni italiane con i
suoi comportamenti pubblici e
privati, spesso scandalosi, che
viceversa cerca di far passare
come esempio di simpatia e di
vigore fisico.
Dal 2008 al 2009 la spesa pubbli-
ca, che Berlusconi aveva promes-
so di non aumentare, è invece
aumentata di 18 miliardi di euro,
passando dal 2,7 al 5,3 del PIL
(Prodotto Interno Lordo), senza
che sia stato fatto nulla per aiuta-
re le famiglie.
Berlusconi dichiara che sono
stati evitati i licenziamenti di
massa e che sono stati tutelati i
lavoratori più deboli. In realtà la
disoccupazione è arrivata
all'8,5%, livello più alto dal
2003, mentre la disoccupazione
giovanile è al 27,9%, al livello
più alto dopo il 1999. Su 18 mila
lavoratori precari che hanno
richiesto gli ammortizzatori so-
ciali, solo 3 mila hanno visto
accolta la domanda.
Il federalismo fiscale sempre
annunciato e sbandierato non
esiste. E' stata abolita l' Ici, vera
imposta federale e sono stati
tagliati i fondi agli enti locali che
così dovranno aumentare le tasse
e le tariffe (cosa che stanno già
facendo).
Abbassare le tasse e non mettere
le mani nelle tasche degli italia-
ni. Con il governo Berlusconi la
pressione fiscale non solo non è
diminuita ma aumentata sino al
43,2% del PIL nel 2009. Sono
“Con il governo
Berlusconi la pressione fiscale non solo non è diminuita
ma aumentata
sino al 43,2% del PIL del 2009”
LE BUGIE DEL PREMIER di Giovanni Destefanis
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LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD
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LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD
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LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD
W Michela di Casalecchiooo!!
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LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD
W BALLARDINI e RIZZOLO,
una coppia quasi perfetta
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LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD
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Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PD, BOCCIATO
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Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PD, BOCCIATO
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