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UNA STRATEGIA PAESE PER LO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE DELL’ITALIA
Sabrina Lucatelli DPS-UVAL
Coordinatrice Comitato Tecnico Aree Interne*
* DPS, ISTAT, BANCA D’ITALIA, MINISTERO DELLA SALUTE, MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,
MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, MINISTERO DEI BENI CULTURALI, INEA, ISMEA, ANCI, UNCEM, UPI
Modelli di Sviluppo per le Aree Interne
Tuscania – 8 Novembre 2013
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STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: IL PROCESSO
«Una parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla aggregazione dei cittadini in Centri Minori, anche assai piccoli, spesso con limitata accessibilità a servizi essenziali». La «specificità» e separatezza di questo modo di vita è colto definendo questi territori «aree interne», interne rispetto alle aree (per lo più pianeggianti) dei grandi e medi centri urbani e alle loro reti di collegamento»
Giugno/Luglio 2012 Forte Volontà Politica di Lavorare su questo tema
Dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia sull’importanza di ricollocare «la manutenzione del territorio» al centro della riflessione sul Paese
In Europa: La Coesione Territoriale e l’Azione Pilota sui Rapporti Città-Campagna
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STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: LE PRINCIPALI TAPPE
Settembre 2012 – Nasce il Comitato Tecnico Aree Interne DPS, ISTAT, BANCA D’ITALIA, MINISTERO DELLA SALUTE, MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, INEA, ISMEA, ANCI
15 Dicembre 2012 – Seminario «Nuove Strategie per la programmazione 2014-2020 della politica regionale: le Aree Interne»; Risultati: Consolidamento della metodologia di «definizione» delle Aree Interne
Impegno politico verso una Strategia Nazionale per le Aree Interne
di cinque Ministri
Prima Versione del Documento «Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020 »
Alleanza MISE MIPAAF (poi estesa a…)
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STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: L’ALLEANZA COL TERRITORIO
14 Marzo 2013 – in collaborazione con ANCI – Forum Aree Interne di Rieti: - Si individuano i «Fattori Latenti»;
- Salute, Scuola e Mobilità come «requisiti minimi sine qua non»;
- I Comuni e i Sindaci come I soggetti chiave per lo sviluppo delle Aree Interne;
- Si mette a fuoco il requisito dell’Associazionismo dei Comuni …;
- Si parte da alcuni Progetti Esistenti …;
- La Piattaforma e l’idea di «Rieti per sempre»;
- Riflessione con UPI su Mobilità e Area Vasta
9 Aprile Prima Bozza di Accordo di Partenariato
Nota «operativa» concordata con le Regioni
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MA DI QUALI AREE STIAMO PARLANDO?
• Le aree interne vengono definite rispetto alla loro distanza da Centri d’offerta di servizi di base (Comuni o Aggregazioni di Comuni);
• L’offerta dei servizi considerata comprende:
• Presenza di scuole secondarie superiori (tutti i tipi);
• Presenza di almeno 1 ospedale sede di DEA (Dipartimento d'Emergenza e Accettazione);
• Presenza di una stazione ferroviaria di tipo almeno «Silver»
• Non esiste una corrispondenza necessaria tra la dimensione “fisica” del centro e la capacità di offrire determinati servizi
• Viene individuata una rete di Poli/Centri d’offerta di Servizi di dimensione «media» (12 000 abitanti) che offrono un offerta di servizi di «medio» livello: a questo stadio nessun riferimento alla qualità effettiva dei servizi;
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CLASSIFICAZIONE DELLE DIVERSE AREE SECONDO LIVELLI DI
ACCESSIBILITÀ RISPETTO AI POLI DI ATTRAZIONE
Gli «Altri comuni» sono classificati sulla base delle distanze dalle «Aree di attrazione» misurate in termini di percorrenza. Le soglie sono state individuate sulla base dei valori caratteristici della distribuzione, terzili e 95-esimo percentile
Poli di attrazione
Aree di cintura
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ITALIA – CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Classi
Fonte: elaborazione UVAL-UVER-ISTAT-Ministero della Salute
Poli di attrazione inter-comunali
Aree di cintura (t < 20’)
Aree intermedie (20’ < t < 40’)
Aree periferiche (40’ < t < 75’)
Aree ultra-periferiche (t > 75’)
Autostrade
Aree interne
Poli di attrazione urbani
Polo 219 2,7 145 21.223.562 35,7 29.519 9,8
Polo intercomunale 104 1,3 166 2.466.455 4,1 6.251 2,1
Cintura 3508 43,4 215 22.202.203 37,4 81.815 27,1
Intermedio 2377 29,4 395 8.953.282 15,1 89.448 29,6
Periferico 1526 18,9 607 3.671.372 6,2 73.256 24,3
Ultraperiferico 358 4,4 627 916.870 1,5 21.784 7,2
TOTALE 8092 100,0 358 59.433.744 100,0 302.073 100,0
Fonte: Istat - Dati Censimento 2011
%Numero
comuni
Classificazione
ComuniPopolazione %
Superficie
(Kmq)%
Altitudine
media
(mt)
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Comuni con popolazione < 5.000 abitanti nelle aree Intermedie, Periferiche e Ultra-Periferiche
VariabiliPoli aggregazione,
intercomunali, cinturaD - Aree intermedia E - Aree periferiche
F - Aree ultra
perifericheItalia
N. Comuni italiani 3.830 2.376 1.528 358 8.092Numero di Comuni con popolazione
minore di 5.000 abitanti 2.102 1.910 1.355 311 5.678% Comuni con popolazione minore di
5.000 abitanti 54,9 80,4 88,7 86,9 70,2Numero totale di popolazione con
Comuni minore di 5000 abitanti 4.584.445 3.265.782 2.005.047 499.369 10.354.643
Numero totale di popolazione 46.830.840 9.076.645 3.758.454 940.533 60.606.472% popolazione dei Comuni minore di
5.000 sul totale 9,8 36,0 53,3 53,1 17,1
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STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: LE ANALISI
Andamenti Demografici e dell’Uso del territorio
- Andamento Demografici «variabili»
- Nelle Aree Periferiche e Ultra-periferiche: spopolamento e invecchiamento
- Processo di Marginalizzazione che ha riguardato una parte importante di queste aree: ma non tutte.
- «Pressione» rilevante sull’uso del suolo …
- «Diversità» - con una prevalenza della specializzazione nel settore primario, ma non per tutte …e come «Risorsa per il Mercato»
«Alcune Aree Interne hanno valorizzato le risorse ambientali e culturali; hanno organizzato i servizi tra pluralità di Comuni; e sperimentano popolazione stabile o in cresciuta …»
Regioni Variazione demografica - Variazione percentuale - 1971 - 2011
PoloPolo
IntercomunaleCintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale
Piemonte 18,0- 19,3 18,5 2,5- 27,6- 41,0- 1,5-
Valle d'Aosta 7,6- - 46,3 7,0 18,1 - 16,2
Lombardia 17,1- 10,3 39,4 8,2 4,5 1,4- 13,6
Trentino Alto Adige 9,7 - 42,4 24,3 15,9 13,9 22,3
Veneto 7,7- 31,2 38,6 15,9 11,3 33,3- 17,8
Friuli Venezia Giulia 13,7- - 19,4 5,0- 35,5- - 0,4
Liguria 24,9- 5,8- 4,3 1,0- 41,4- 34,3- 15,3-
Emilia Romagna 0,2- 24,5 35,5 14,9 8,5- 52,0- 12,4
Toscana 4,3- 15,6 24,0 1,0- 15,6- 6,6 5,7
Umbria 13,3 9,5 32,1 7,9 5,2 - 14,0
Marche 5,9 15,2 37,0 2,3- 7,5- - 14,8
Lazio 1,0- 36,2 67,7 59,1 11,2 27,4- 17,3
Abruzzo 6,9 42,5 42,5 2,5- 23,9- 42,8- 12,1
Molise 44,8 - 17,1 18,3- 34,7- 46,9- 1,9-
Campania 10,6- 38,3 45,0 3,7 16,6- 10,5 14,0
Puglia 3,1 15,3 26,7 17,0 1,5- 9,5- 13,1
Basilicata 25,2 - 57,6 1,9 10,1- 22,1- 4,2-
Calabria 2,5 8,6 17,2 1,7- 18,2- 10,6- 1,5-
Sicilia 2,7- 5,6 63,0 7,4 8,1- 21,1- 6,9
Sardegna 10,9- - 81,5 11,3 4,5- 13,9 11,3
Italia -6,8 22,7 35,8 11,6 -8,1 -5,3 10,0
Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione 1971 - 2011
Regione Lazio Classificazione del territorio
Lazio – Variazione % della
popolazione
Fonte: ISTAT – Censimenti della popolazione 2001 e
2011 Fonte: ISTAT – Censimenti della popolazione 1971, 2001 e 2011
Tra il 1971 e il 2011
Tra il 2001 e il 2011
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APPROCCIO STRATEGICO E APPROCCIO PROGETTO
• Approccio Strategico (a livello Nazionale ma anche a livello Regionale) Perseguimento Obiettivi Generali; Costruzione delle Pre-condizioni per lo Sviluppo; Promuovere lo sviluppo locale facendo leva su precisi «Fattori Latenti» di sviluppo: Domanda di Diversità
• Approccio Progetto Lo sguardo strategico deve dare visione, obiettivi e coerenza allo sforzo progettuale richiesto alle coalizioni locali Frammentazione delle esperienze esistenti … Selezione di pochissime (forse una?) Aree Progetto per Regione
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APPROCCIO STRATEGICO E APPROCCIO PROGETTO
• La scatola progettuale si monta sul territorio – quindi i primi protagonisti sono le collettività e i loro referenti intermedi (Associazioni di Comuni)
• Devono concorrere agli obiettivi della strategia; lavorare su uno o più dei fattori latenti (creando lavoro) …
• Tutela del territorio e comunità locali; Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; Sistemi agro-Alimentari e sviluppo locale; Risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile; Saper fare e artigianato
• Migliorare la «cittadinanza» assicurando il legame con le politiche ordinarie (salute; istruzione e trasporti)
• Essere monitorati e valutati in itinere
• Far riferimento a un Team di Campo e essere fortemente accompagnati
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CHI FA COSA: IL CENTRO
IL CENTRO Stimola e Sorveglia l’Applicazione della Strategia Riprende parte della Strategia nell’Accordo di Partenariato (rendendola cogente) Porta avanti un’Azione di Metodo (di responsabilità!): Pochissimi «Progetti Sperimentali» Gestisce la Federazione di Progetti Aree Interne
IL CENTRO E LE REGIONI Sorvegliano sugli impatti delle politiche ordinarie nel campo della Salute, dell’Istruzione e della mobilità sulle Aree Interne
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CHI FA COSA: LE REGIONI
• POR e PSR si dotano di un approccio strategico in favore delle Aree Interne: un «Presidio Regionale» vicino ai Presidenti; selezionano Aree, Progetti e tempistiche definite; Risorse dedicate; scelgono strumenti per applicarle;
• Possibili Strumenti: Accordo di Programma, CLLD, ITI
Due «Requisiti» per concorrere alla Strategia Aree Interne 1) Ministeri (Salute Infrastrutture e Istruzione) Regioni e Province si impegnano a tenere conto – nel disegno normativo – dell’impatto delle loro decisioni sulle Aree Interne e assicurano Specifici Impegni 2) I Comuni si impegnano ad una gestione associata – a moduli - dei servizi essenziali funzionali all’applicazione della Strategia
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CHI FA COSA: I COMUNI
- Sono il livello areale in cui le famiglie e le imprese soddisfano la loro domanda di beni, servizi e socializzazione;
- Nella forma di aggregazione di Comuni, sono il luogo dal quale bisogna partire per «definire» le strategie di sviluppo;
- Sono i soggetti chiave per la realizzazione della Strategia sui territori;
- Coerentemente con la Strategia Aree Interne – si impegnano per una gestione associata (a moduli) dei servizi essenziali;
- Per i servizi di area vasta e/o di loro competenza – anche le Province costituiranno un interlocutore rilevante.
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LA FEDERAZIONE DI PROGETTI
• I progetti devono rispettare un seti di requisiti stringenti;
• Possono essere finanziati da qualsiasi fondo (ordinario o aggiuntivo);
• Si crea un luogo per «condividere» le esperienze, discutendo i diversi progetti che concorrono ai diversi obiettivi;
• Investimento in «conoscenza»: permette di mettere a fattor comune l’esperienza e la conoscenza acquisita;
• Crea un effetto Reputazione e Appartenenza (Rieti per Sempre)
• Valuta l’applicazione della Strategia stessa.
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Area = Accordo Programma
Quadro
Ministeri; Regioni; Province; Comuni e/o Associazioni di Comuni, altre
Promozione/co-progettazione del progetto
d’area
Selezione interventi/ operazioni
Reperimento e gestione risorse
finanziarie
IL MECCANISMO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO DI AREA
Indicatori a livello provinciale - Lazio
Provincia % comuni % Popolazione residente % Superficie totale
Centri Aree
InterneCentri
Aree
InterneCentri
Aree
Interne
Roma 31,4% 68,6% 88,8% 11,2% 46,0% 54,0%
Frosinone 28,6% 71,4% 46,5% 53,5% 32,7% 67,3%
Latina 72,7% 27,3% 92,3% 7,7% 86,5% 13,5%
Rieti 8,2% 91,8% 36,2% 63,8% 15,5% 84,5%
Viterbo 16,7% 83,3% 40,8% 59,2% 30,5% 69,5%
Lazio 27,5% 72,5% 81,1% 18,9% 40,7% 59,3%
Italia 47,4% 52,6% 77,2% 22,8% 39,0% 61,0%
Lazio - Indicatori a livello regionale (1)
INDICATORI Classificazione dei Comuni
LAZIO PoloPolo
IntercomunaleCintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale Italia
Numero comuni 11 8 85 188 84 2 378 8.092
Superficie territoriale - Km2 2613,2 734,8 3663,1 6968,7 3219,1 33,4 17232,4 302073,3
Densità per Km2 1194,8 250,8 234,8 166,6 54,0 34,5 319,3 196,8
Capitale umano e andamenti demografici
Popolazione residente - 1971 3.153.494 135.282 512.682 730.011 156.428 1.585 4.689.482 54.140.365
Popolazione residente -2011 3.122.349 184.307 859.975 1.161.211 173.893 1.151 5.502.886 59.433.744
Variazione di popolazione - differenza % 2001 - 2011 (a) 3,7 11,8 13,1 14,9 6,6 -6,9 7,6 4,3
Variazione di popolazione - differenza % 1971 - 2011 (a) -1,0 36,2 67,7 59,1 11,2 -27,4 17,3 9,8
Quota (%) anziani su totale popolazione - 1971 (a) 8,8 9,0 9,7 10,8 14,2 18,9 9,4 11,3
Quota (%) anziani su totale popolazione - 2011 (a) 21,4 18,1 18,2 18,3 22,4 28,2 20,2 20,8
Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale -2001 (a) 3,5 1,3 2,0 2,4 2,3 1,2 3,0 2,3
Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale -2011 (a) 8,2 5,5 6,9 7,5 8,0 5,2 7,7 6,8
Risorse naturali e territoriali
Percentuale Sup. EUAP 18,8 7,8 8,1 11,0 16,9 4,5 12,5 10,4
Percentuale Sup. Forestale (b) 18,4 25,4 32,9 37,6 48,8 59,7 35,3 34,6
Perecentuale SAU su Superficie totale - 1982 ( c) 53,9 50,6 50,4 51,9 47,5 22,1 50,9 52,4
Perecentuale SAU su Superficie totale - 2010 ( c) 37,8 34,5 37,2 38,1 34,9 12,7 37,1 42,6
Variazione percentuale SAU -1982 - 2010 ( c) -29,8 -31,9 -26,3 -26,6 -26,6 -42,6 -27,3 -18,8
Variazione percentuale SAU - 2000 - 2010 ( c) 1,3 -7,8 -9,6 -14,9 -15,3 -1,4 -11,4 -2,5
Economia
Reddito Imponibile in euro (ai fini IRPEF) medio per contribuente (d) 24.077 21.165 18.559 18.023 23.810 23.241
Fonte:(a) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione ; (b) Elaborazioni DPS su dati Istat e INEA; (c) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti dell 'agricoltura ;
(d): elaborazione Centro Documentazione e Studi Anci-Ifel su dati DPS (2013) e MEF (2012).
Lazio - Indicatori a livello regionale (2)
INDICATORI Classificazione dei Comuni
LAZIO PoloPolo
IntercomunaleCintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale Italia
Servizi
Accessibilità
Digital divide - Rete Fissa - quota di popolazione non raggiunta dal servizio (e) 0,0 0,1 0,1 0,1 0,2 1,0 0,0 0,1
Digital divide - Rete Fissa o Mobile - quota di popolazione non raggiunta dal
servizio (e) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 0,0 0,0
Scuola
Percentuale studenti a rischio abbandono scolastico - Sc. Sec. I grado (f) 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,0 0,1 0,2
Quota (%) Comuni con scuole dell'infanzia - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 100,0 97,6 85,6 82,1 100,0 88,4 83,7
Quota (%) Comuni con scuole primarie - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 100,0 98,8 87,2 79,8 100,0 88,9 86,3
Quota (%) Comuni con scuole secondarie di I grado - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 100,0 90,6 71,8 52,4 50,0 73,0 66,0
Quota (%) Comuni con scuole secondarie di II grado - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 75,0 36,5 22,3 9,5 0,0 25,9 22,2
Salute
Posti letto in ospedali per 100.000 abitanti - 2011 (g) 614,0 174,7 196,6 246,1 105,8 0,0 440,2 404,3
Posti in strutture residenziali per anziani - n. posti ogni 1000 anziani - 2011 (g) 2,7 0,9 10,2 7,3 4,0 0,0 4,6 14,5
Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di Ospedale (g) 0,0 3,0 10,3 17,9 28,8 29,9 17,8 16,3
Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di DEA (g) 0,0 8,4 14,7 29,1 45,5 82,5 28,4 25,0
Fonte:(e) Elaborazioni Dps su dati MISE e Istat; (f) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero dell'Istruzione;
(g) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero della Salute.
Indicatori a livello provinciale – Viterbo
INDICATORI Classificazione dei Comuni
VITERBO Polo Polo Intercomunale Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale LAZIO
Numero comuni 1 - 9 31 19 - 60 378
Superficie territoriale - Km2 406,2 - 694,8 1592,0 922,2 - 3615,3 17232,4
Densità per Km2 155,6 - 93,9 76,8 67,3 - 86,5 319,3
Capitale umano e andamenti demografici
Popolazione residente - 1971 54.461 - 50.324 95.140 57.150 - 257.075 4.689.482
Popolazione residente -2011 63.209 - 65.264 122.328 62.063 - 312.864 5.502.886
Variazione di popolazione - differenza % 2001 - 2011 (a) 6,6 - 9,7 10,3 5,0 - 8,3 7,6
Variazione di popolazione - differenza % 1971 - 2011 (a) 16,1 - 29,7 28,6 8,6 - 21,7 17,3
Quota (%) anziani su totale popolazione - 1971 (a) 10,3 - 12,1 12,8 12,4 - 12,0 9,4
Quota (%) anziani su totale popolazione - 2011 (a) 22,1 - 21,8 21,6 22,6 - 21,9 20,2
Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale -2001 (a) 2,0 - 1,7 2,2 2,4 - 2,1 3,0
Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale -2011 (a) 6,2 - 5,9 8,8 8,4 - 7,6 7,7
Risorse naturali e territoriali
Percentuale Sup. EUAP 1,1 - 0,7 5,2 5,9 - 4,1 12,5
Percentuale Sup. Forestale (b) 20,3 - 23,8 22,8 31,5 - 24,9 35,3
Perecentuale SAU su Superficie totale - 1982 ( c) 55,0 - 64,2 67,3 59,7 - 50,9 50,9
Perecentuale SAU su Superficie totale - 2010 ( c) 54,2 - 56,5 56,5 47,6 - 37,1 37,1
Variazione percentuale SAU -1982 - 2010 ( c) -1,4 - -11,9 -16,1 -20,2 - -14,8 -27,3
Variazione percentuale SAU - 2000 - 2010 ( c) -14,2 - -3,1 -4,0 -11,8 - -6,9 -11,4
Servizi
Accessibilità
Digital divide - Quota di popolazione priva di banda larga da rete fissa (e) 0,1 - 0,1 0,1 0,1 - 0,1 0,0
Digital divide -Quota di popolazione priva di banda larga da rete fissa da Rete fissa o mobile (e) 0,0 - 0,0 0,0 0,0 - 0,0 0,0
Scuola
Percentuale studenti a rischio abbandono scolastico - Sc. Sec. I grado (f) 0,1 - 0,2 0,1 0,1 - 0,1 0,1
Quota (%) Comuni con scuole dell'infanzia - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 - 100,0 96,8 89,5 - 95,0 88,4
Quota (%) Comuni con scuole primarie - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 - 100,0 96,8 73,7 - 90,0 88,9
Quota (%) Comuni con scuole secondarie di I grado - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 - 88,9 80,6 73,7 - 80,0 73,0
Quota (%) Comuni con scuole secondarie di II grado - anno sc. 2010 - 2011 (f) 100,0 - 44,4 29,0 15,8 - 28,3 25,9
Salute
Posti letto in ospedali per 100.000 abitanti - 2011 (g) 923,9 - 191,5 51,5 264,2 - 299,2 440,2
Posti in strutture residenziali per anziani - n. posti ogni 1000 anziani - 2011 (g) 17,9 - 17,2 4,9 7,1 - 10,5 4,6
Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di Ospedale (g) 0,0 - 12,4 16,0 17,1 - 15,5 17,8
Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di DEA (g) 0,0 - 17,2 30,4 36,1 - 29,7 28,4
Fonte:(a) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione ; (b) Elaborazioni DPS su dati Istat e INEA; (c) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti dell 'agricoltura ;
(d): elaborazione Centro Documentazione e Studi Anci-Ifel su dati DPS (2013) e MEF (2012); (e) Elaborazioni Dps su dati MISE e Istat ;
(f) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero dell 'Istruzione; (g) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero della Salute.
Elenco dei comuni – Provincia di Viterbo
Codice Istat Comune Area Classe di comuni Codice Istat Comune Area Classe di comuni
56001 Acquapendente Aree Interne E - Periferico 56031 Ischia di Castro Aree Interne E - Periferico
56002 Arlena di Castro Aree Interne D - Intermedio 56032 Latera Aree Interne E - Periferico
56003 Bagnoregio Aree Interne D - Intermedio 56033 Lubriano Aree Interne D - Intermedio
56004 Barbarano Romano Aree Interne D - Intermedio 56034 Marta Aree Interne D - Intermedio
56005 Bassano Romano Aree Interne D - Intermedio 56035 Montalto di Castro Aree Interne D - Intermedio
56006 Bassano in Teverina Centri C - Cintura 56036 Montefiascone Centri C - Cintura
56007 Blera Aree Interne D - Intermedio 56037 Monte Romano Aree Interne D - Intermedio
56008 Bolsena Aree Interne D - Intermedio 56038 Monterosi Aree Interne D - Intermedio
56009 Bomarzo Centri C - Cintura 56039 Nepi Aree Interne E - Periferico
56010 Calcata Aree Interne E - Periferico 56040 Onano Aree Interne E - Periferico
56011 Canepina Centri C - Cintura 56041 Oriolo Romano Aree Interne E - Periferico
56012 Canino Aree Interne E - Periferico 56042 Orte Aree Interne D - Intermedio
56013 Capodimonte Aree Interne D - Intermedio 56043 Piansano Aree Interne D - Intermedio
56014 Capranica Aree Interne D - Intermedio 56044 Proceno Aree Interne E - Periferico
56015 Caprarola Aree Interne D - Intermedio 56045 Ronciglione Aree Interne D - Intermedio
56016 Carbognano Aree Interne D - Intermedio 56046 Villa San Giovanni in Tu Aree Interne D - Intermedio
56017 Castel Sant'Elia Aree Interne E - Periferico 56047 San Lorenzo Nuovo Aree Interne E - Periferico
56018 Castiglione in Teverina Aree Interne E - Periferico 56048 Soriano nel Cimino Centri C - Cintura
56019 Celleno Aree Interne D - Intermedio 56049 Sutri Aree Interne D - Intermedio
56020 Cellere Aree Interne E - Periferico 56050 Tarquinia Centri C - Cintura
56021 Civita Castellana Aree Interne E - Periferico 56051 Tessennano Aree Interne E - Periferico
56022 Civitella d'Agliano Aree Interne D - Intermedio 56052 Tuscania Aree Interne D - Intermedio
56023 Corchiano Aree Interne D - Intermedio 56053 Valentano Aree Interne D - Intermedio
56024 Fabrica di Roma Aree Interne D - Intermedio 56054 Vallerano Centri C - Cintura
56025 Faleria Aree Interne E - Periferico 56055 Vasanello Aree Interne D - Intermedio
56026 Farnese Aree Interne E - Periferico 56056 Vejano Aree Interne D - Intermedio
56027 Gallese Aree Interne D - Intermedio 56057 Vetralla Centri C - Cintura
56028 Gradoli Aree Interne E - Periferico 56058 Vignanello Aree Interne D - Intermedio
56029 Graffignano Aree Interne D - Intermedio 56059 Viterbo Centri A - Polo
56030 Grotte di Castro Aree Interne E - Periferico 56060 Vitorchiano Centri C - Cintura