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Direttore Dr. Ing. Fabrizio D’Arrigo
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SOMMARIO
1 L’INTERVENTO: CATEGORIA – TIPOLOGIA – ENTITÀ....... ....................................................... 2
1.1 PREMESSA ................................................................................................................................................... 2 1.2 INQUADRAMENTO GENERALE .................................................................................................................... 2 1.3 NOTE STORICHE .......................................................................................................................................... 3 1.4 STATO ATTUALE .......................................................................................................................................... 6 1.5 DESCRIZIONE INTERVENTO ........................................................................................................................ 8 1.6 LAVORI PREVISTI LUNGO VIA VALDIBRANA ........................................................................................... 10 1.7 CANTIERABILITÀ E DISPONIBILITÀ DELLE AREE .................................................................................... 11 1.8 TEMPISTICA DELLE FASI PROGETTUALI ED ATTUATIVE ........................................................................ 11
2 VALUTAZIONE DELLA SPESA.......................................................................................................... 12
3 ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI ....................... ....................................................................... 12
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1 L’intervento: categoria – tipologia – entità
1.1 Premessa
Il lavoro oggetto della presente relazione è relativo ai lavori di sistemazione delle aree esterne del
centro di riabilitazione ed RSA di Valdibrana denominato anche “Villone Puccini” (comune di
Pistoia).
Le categoria dell’intervento ai sensi del DPR 25 gennaio 2000 n. 34 sono:
OG 3 (Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane) – categoria prevalente
OS 30 (OG 11) (Impianti elettrici interni, telefonici, radiotelefonici e televisivi) – categoria
scorporabile.
La tipologia, in tale ambito, è quella della realizzazione di parcheggi pertinenziali al complesso
edilizio, completi di viabilità di accesso, rete fognaria di smaltimento delle acque meteoriche oltre che
dell’impianto di illuminazione pubblica e demolizione di fabbricato (attuale RSA) attualmente
occupante parte del giardino.
L’entità dell’intervento può essere quantificato tramite l’estensione complessiva della superficie
della area destinata a parcheggio pari a circa 3.500 mq ed alla volumetria dell’edificio da demolire pari
a circa 5.600 mc.
1.2 Inquadramento generale
L’intervento si situa all'interno del Parco Puccini di Scornio in comune di Pistoia, ed interessa due
zone facenti parte delle dirette dipendenze della Villa e situati a Nord e a Sud dell’attuale centro di
riabilitazione.
Le zone verdi di pertinenza attualmente utilizzate sono le sopravvivenze del Giardino della Villa
ed appartengono all'Ente Pubblico.
La destinazione d'uso di tali zone, desumibile da cartografia e norme di P.R.G., è quella di "Verde
Pubblico Naturale ed Attrezzato" (Art. 31 e Art. 32), che si caratterizzerebbe in questo caso nella
forma del recupero, ove possibile, dello storico impianto del giardino, così come è possibile evincere
da quanto citato nell'Art. 32 in merito alla volontà di costituire un "Parco Territoriale" attraverso il
recupero delle aree ricadenti negli antichi possedimenti della famiglia Puccini.
L’intervento di realizzazione dei parcheggi (richiesti dallo strumento urbanistico) e di tutti i
percorsi carrabili, nella zona a nord del complesso sgrava l'area sud del Giardino da "servitù"
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funzionali di pesante impatto nel momento in cui si provvederà a recuperare all'uso dei residenti la
zona a verde del giardino all’italiana.
Le opere relative al recupero del giardino all’italiana, saranno previste in un successivo appalto; in
questa fase, propedeuticamente ai lavori del giardino all’italiana di cui sopra, si provvederà a realizzare
la sola demolizione dell’attuale RSA.
La superficie complessiva dell’area destinata a parcheggio pubblico è di circa 3.500 mq,
comprensiva di aree a verde e viabilità di servizio; la volumetria dell’edificio (attuale RSA) da
demolire è di circa 5.600 mc.
L’identificazione catastale del fabbricato oggetto di demolizione è rappresentata al foglio di
mappa n° 177 alla particella n° 530; l’identificazione catastale per l’area destinata a parcheggio
pubblico è rappresentata al foglio di mappa 177 alle particelle nn° 392, 394, 455, 456.
L’area su cui insiste il distretto le aree oggetto dell’interventi sono classificate nel Piano
Strutturale esistente agli artt. 30 e 31 N.T.A. come “F1 - zona a verde pubblico naturale ed attrezzato
(VA)” ed “F2 – zona per attrezzature sanitarie ed ospedaliere (AH)”.
L’area oggetto di intervento è sottoposto al solo vincolo paesaggistico.
1.3 Note storiche
L’area del Giardino Puccini si estende sulle estreme pendici meridionali dell’Appennino toscano
digradanti verso la piana di Pistoia.
Il Giardino Puccini si pone come giardino paesaggistico costruito secondo lo stile inglese della
libera composizione, un “giardino del liberalismo” così come si presenta nel XIX secolo in Italia, dopo
la sua evoluzione dal XVIII, uno fra i primi giardini romantici in Toscana, dopo le realizzazioni
lombarde.
Il Giardino Puccini nel suo complesso di fabbriche e sistemazioni arboree ben esprime una sorta di
“soluzione italiana” del giardino romantico di stile inglese. Infatti, alla base della sua ideazione c’è
volontà dell’innovazione, ma non sostanziale rivoluzione del paesaggio (così come invece accadeva in
Inghilterra), del giardino monumentale o barocco, vanto dell’architettura italiana.
Nell’aprile del 1675 Onofrio Puccini acquistò nel comune di Burgianico, in una località detta
“Scornio”, un podere.
A questa proprietà si aggiunse subito un altro podere, che il dottor Giuseppe acquistò pochi mesi
dopo, nell’ottobre, da Alessandra Cellesi.
Il comune di Scornio diverrà, almeno a partire dai primi decenni del secolo successivo, una sorta
di piccolo “feudo” della famiglia Puccini.
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Su uno dei poderi di Burgianico, il dott. Tommaso Puccini cominciò a costruire, tra il 1702 ed il
1704, la casa di campagna che i Pistoiesi ribattezzarono subito “Villone”, nome col quale l’edificio,
adibito fin dal 1927 a casa di riposo per anziani, è noto ancor oggi a Pistoia.
La villa ebbe fin dall’origine un giardino all’italiana, destinato alla produzione di agrumi per la
vendita, descritto per la prima volta nel 1727 dal viaggiatore sassone Georg Christoph Martini nel suo
diario di viaggio.
Nel 1772, Giuseppe, nipote ed erede del dott. Tommaso, fece costruire dall’architetto pistoiese
Giuliano Gatteschi la grande scalinata a doppia rampa di accesso al giardino dal lato della villa, per la
quale si conservano alla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia due diversi disegni a firma del Gatteschi.
Nessuno dei due progetti corrisponde all’alzato della scala attuale, rielaborata dall’architetto Cosimo
Rossi Melocchi nel 1810, quando vi fu aggiunta la grotta con le due sfingi all’ingresso, pagate a
“Simone Puccini scultore”.
Nel 1807 fu costruito un nuovo cancello, con “pilastri bozzati”, “in faccia” all’altro e si pagarono
venti lire per “tre zampilli per la fonte”.
Ma l’impresa di maggior rilievo, certo la più dispendiosa, fu avviata nel 1817, quando si spesero
più di trentamila lire “nella fabbrica degli stanzoni degli agrumi, e sopra di essi un Cammin Coperto
che discende per atro sotterraneo, in tutto b[racci]a 207, dalla villa alla casa di abitazione del
giardiniere nuova di pianta”. I lavori del giardino all’italiana, eseguiti sotto la direzione del Rossi
Melocchi, si conclusero circa due anni dopo, poiché alla fine di giugno del 1818 si registrarono i
pagamenti per il rifacimento della vasca grande, impreziosita da un getto di marmo per l’acqua,
scolpito a fogliami, e per la risistemazione di “due vasche piccole a tre scalini di pietra”.
La collaborazione del de Cambray Digny all’allestimento del parco di Scornio è documentata dal
1821, ma può forse essere anticipata di qualche tempo, poiché, malgrado i passaggi di consegne
avvenuti alla morte di Giuseppe, i lavori del giardino non sembrano arrestarsi: Domenico apre il viale
dei Platani, in fondo al quale costruisce due “fabbrichette”, e continua ad occuparsi del giardino
all’italiana, dove viene collocata una meridiana in marmo con lo gnomone in ottone.
Domenico Puccini muore nel 1824, lasciando al fratello Niccolò il compito di terminare il
grandioso disegno avviato.
Lo smembramento della proprietà, che permane tutt’oggi, è una delle cause di abbandono
progressivo del parco di cui non esiste più una percezione unitaria. Attualmente la proprietà è divisa
tra circa 30 proprietari su una estensione di 123 ettari e in alcuni casi la proprietà degli edifici è diversa
dalla proprietà del terreno circostante l’edificio stesso; ciò rappresenta uno dei problemi più rilevanti
per l’intervento di recupero. Gli edifici più significativi del Giardino sono residenza dei proprietari
stessi; alcuni sono in affitto, altri in abbandono completo; gli edifici in proprietà dell’Ente “Villone
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Puccini” Casa di Riposo, hanno utilizzazione sociale e parte del Giardino in proprietà dell’Ente, è
aperto al pubblico, secondo un rapporto di convenzione con l’Amministrazione comunale.
Il complesso circostante la Villa Puccini risulta la parte del giardino maggiormente modificata e
manomessa. Niente resta infatti del grande giardino fiorito all’italiana a cui si accedeva tramite una
scalinata a doppia rampa contrapposta, tuttora esistente, aperta sul lato est del piazzale antistante il
Villone ed affiancata da due porzioni murarie, finite a bugne gigantesche. Le antiche viste pittoriche
mostrano come il giardino si sviluppasse su quattro grandi aiuole rettangolari separate da vialetti al cui
centro sorgeva un’ampia vasca rotonda. Attualmente un prato incolto ricopre questa zona, non
lasciando intravedere nulla della antica sistemazione, mentre l’antica vasca, recintata e secca è
nascosta dall’edificio del nuovo ricovero. Pressochè intatta invece è la parta bassa della rampa
d’accesso, concava, trasformata in una sorta di caverna artificiale rivestita di mosaici in pietre grezze
colorate disposte a motivi geometrici ed attrezzata con nicchie a colombario dotate di pancali curvi che
affiancano una apertura centrale da cui sgorga una fonte. Due sfingi accucciate guardano l’accesso,
coperto da un grande arcone ribassato e decorato anch’esso sulla ghiera da mosaici. Se il giardino “da
fiori” è scomparso, un nuovo giardino risulta impiantato su parte dell’ampio piazzale della Villa, in
origine completamente vuoto e circondato da statue allegoriche poste su bassi basamenti privi di
iscrizioni. Le piante e l’asfalto coprono oggi questo spiazzo in modo completo, snaturando l'originario
impianto, la percezione della sequenza di statue (tutte ancora esistenti) e, particolarmente, il suo
rapporto con il grande edificio del Villone. Questo si presenta oggi con un aspetto esteriore
parzialmente integro ed un interno assai condizionato dall’uso di ricovero per anziani.
Nel tempo la chiara impostazione del giardino è andata progressivamente perdendosi, in parte a
causa dello smembramento del possedimento che ha tolto la funzionalità iniziale agli assi fondativi
quali elementi di collegamento e traguardo, ma soprattutto per effetto delle trasformazioni e
adattamenti resi necessari dalla destinazione dell'intero complesso a struttura sanitaria già a partire dai
primi del Novecento.
Gli edifici storici risultano quindi molto compromessi rispetto all'assetto originario sia a livello dei
prospetti che delle strutture interne. Gli elementi di maggior pregio, verosimilmente scampati ai
consistenti rimaneggiamenti, sono la testata ovest dell'edificio e l'androne con volta decorata e
meridiana all'esterno.
Oggi possiamo osservare gli abbandonati resti accanto all'espansione dell'edificio eseguita negli
anni Cinquanta che ha completamente stravolto l'assetto originario del giardino, nonché la percezione
complessiva di spazio strutturato determinata dalla lunga quinta dell'antica Arancera, dal muro di cinta
sul lato opposto e da quello di contenimento del cortile della Villa con la scala monumentale che
permetteva il collegamento diretto dei due livelli.
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1.4 Stato attuale
L’area di intervento, in leggero declivio, è attualmente suddivisa in due parti separate e
dimensionalmente equivalenti. La prima adiacente alla via Valdibrana è attualmente utilizzata come
area di parcheggio per gli utenti ed il personale del centro di riabilitazione e della RSA, con accesso
garantito, con notevoli difficoltà, dalla rampa ubicata in fregio al giardino all’italiana (fig. 1), (fig. 2).
fig. 1
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fig. 2
La seconda, interna al cantiere necessario alla realizzazione della nuova RSA, delimitata dalla
recinzione di cantiere ed accessibile dalla rampa carrabile ubicata direttamente su via Valdibrana nelle
immediate vicinanze della esistente cabina di distribuzione del gas (fig. 3), (fig. 4).
fig. 3
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fig. 4
L’area attualmente adibita a parcheggio, in cattive condizioni di manutenzione, si presenta con
una pavimentazione in conglomerato bituminoso; l’area di cantiere non presenta alcuna
pavimentazione fatta eccezione per alcuni relitti del vecchio percorso pedonale, presente nel giardino
prima esistente, realizzato in masselli autobloccanti; sono inoltre presenti, in entrambe le aree, alberi di
alto fusto.
1.5 Descrizione intervento
L’intervento previsto consiste nella realizzazione del parcheggio di pertinenza del centro di
riabilitazione e della nuova RSA, parcheggio completo di opere di urbanizzazione primaria come
impianto di illuminazione pubblica e rete di smaltimento delle acque meteoriche. Oltre a tali opere è
prevista sia la demolizione della vecchia (ed attualmente in funzione) residenza assistita per anziani
ubicata all’interna del giardino all’italiana in posizione diametralmente opposta rispetto al futuro
parcheggio (fig. 5),
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fig. 5
sia la realizzazione di un marciapiede in fregio alla nuova residenza assistita per anziani (fig. 6).
fig. 6
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Il parcheggio avrà una capienza complessiva di 61 posti di cui 48 riservati alle autovetture, 6 per
sosta autovetture per disabili e 7 riservati alle ambulanze; saranno inoltre presenti 12 posti riservati ai
motoveicoli. La disposizione del parcheggio sarà Nord-Sud con quattro corselli di accesso alle aree
destinate alla sosta.
L’area, come già sopra riportato, vede la presenza di alberi di alto fusto che in alcuni casi risultano
incompatibili per posizione planimetrica con l’aree destinate al parcheggio; si provvederà pertanto a
rimuovere completamente nr. 15 alberi e ad reimpiantarne, in posizioni consone nr. 13.
In particolare l’intervento prevede le seguenti lavorazioni:
− scortico del piano campagna;
− demolizione di pavimentazione in conglomerato bituminoso;
− abbattimento alberi;
− scavo per fondazioni stradali;
− fondazioni stradali;
− strato di collegamento e tappetino usura in conglomerato bituminoso;
− pavimentazione in masselli autobloccanti;
− cordonati e zanelle;
− rete di smaltimento acque meteoriche;
− impianto di pubblica illuminazione;
− messa a dimora di siepi ed alberi;
− formazione di prato;
− impianto di irrigazione;
− recinzione metallica;
− cancello di accesso motorizzato.
Il dettaglio degli interventi è meglio riportato nei computo metrico estimativo.
1.6 Lavori previsti lungo via Valdibrana
Nell’ottica del miglioramento delle condizioni di sicurezza circa il futuro accesso carrabile
definitivo al parcheggio, si rende necessario prevedere un intervento che garantisca una adeguata
visibilità nel tratto di via Valdibrana direzione Pistoia nell’immediatezza dell’accesso. Tale intervento
consiste nell’abbassamento fino ad una quota +0.90 m dal piano viario di via Valdibrana, di un muro
di sostegno esistente ed il conseguente abbassamento del rilevato di terreno insistente sul muro stesso
al fine di ricavare una adeguata distanza di visibilità per l’arresto.
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Il terreno su cui è necessario operare l’intervento è di proprietà privata con la conseguenze che
per attuare l’intervento si rende necessario avviare le procedure relative all’esproprio/servitù secondo
le vigenti disposizioni di legge, con tempi lunghi e probabilmente incompatibili con l’entrata in
funzione della nuova struttura. Al fine di ovviare a tale inconveniente, è prevista l’istallazione di un
impianto semaforico provvisorio che garantisca un adeguato livello di sicurezza stradale e ciò fino alla
conclusione dell’iter procedurale per l’esproprio/servitù e realizzativi dei lavori di messa in sicurezza
dell’accesso alla nuova struttura. Nel caso in cui fosse comunque possibile realizzare i lavori durante la
validità del contratto di esecuzione del nuovo parcheggio e opere annesse, viene compreso nel progetto
del parcheggio anche il computo metrico estimativo (con oneri della sicurezza previsti nel contratto di
esecuzione del parcheggio) relativo all’abbassamento del muro di sostegno.
1.7 Cantierabilità e disponibilità delle aree
Come sopra richiamato, l’intervento in oggetto può essere suddiviso in quattro distinti interventi:
la realizzazione delle modifiche del muro di sostegno lungo via Valdibrana (compreso eventuale
posizionamento dell’impianto semaforico provvisorio), la realizzazione del parcheggio, la demolizione
dell’attuale RSA e la realizzazione del marciapiede in fregio alla futura RSA.
La disponibilità delle aree, allo stato attuale, è estesa a tutti gli interventi con la sola esclusione
dell’attuale RSA, la cui demolizione potrà avvenire solo una volta concluso il trasferimento dei degenti
alla nuova RSA.
Non si segnalano particolari restrizioni circa la cantierabilità delle aree in quanto gli spazi
disponibili, soprattutto per la realizzazione del nuovo parcheggio, sono ampi e liberi da particolari
vincoli. Unica prescrizione, per la realizzazione del nuovo parcheggio, è quella di precedere in due
distinte fasi successive; la prima con la realizzazione del parcheggio nell’area attualmente utilizzata
come parcheggio pubblico e la seconda con la realizzazione del parcheggio nell’area precedentemente
occupata dal cantiere della nuova RSA. Tale prescrizione si rende necessaria al fine di assicurare la
possibilità ad utenti e personale delle strutture sanitarie di avere sempre a disposizione un’area
destinata a parcheggio anche durante i lavori.
1.8 Tempistica delle fasi progettuali ed attuative
Qui di seguito si riportano le indicazioni di massima relative ai tempi necessari per lo svolgimento
delle varie fasi, sia progettuali che attuative, per l’intervento in esame; i tempi sono decorrenti dalla
data di trasmissione al servizio amministrativo della Stazione Appaltante.
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FASE TEMPI
Affidamento lavori con procedura aperta (compreso tempi di approvazione del progetto esecutivo, predisposizione del bando di gara, sedute di gara, ecc.)
60 giorni
Esecuzione dell’opera 150 giorni
Collaudo dell’opera (certificato di regolare esecuzione) 90 giorni
2 Valutazione della spesa
Il finanziamento complessivamente necessario per la realizzazione dell'opera è fissato in €
570.000,00 distribuite come risulta dal quadro economico riportato di seguito.
QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO
A) LAVORI A BASE D'ASTA
1) importo per lavori ed economie € 428.000,00 2) oneri della sicurezza (non soggetti a ribasso d’asta) € 12.000,00 Totale A € 440.000,00 440.000,00
B) SOMME A DISPOSIZIONE 1) rilievi, accertamenti, indagini, ecc. € 3.000,00 2) allacciamenti a pubblici servizi € 5.000,00 3) imprevisti € 500,00 4) acquisizione aree ed immobili € 5.000,00 5) accantonamento art. 133 c.4 D.Lgs. 163/06 € 3.000,00 6) spese tecniche incentivo dipendenti € 8.800,00 7) spese per pubblicità e, ove previste, per opere artistiche € 3.000,00 8) spese per accertamenti laboratorio, collaudi, ecc € 7.500,00 9a) IVA sui lavori A) (20%) € 88.000,00 9b) IVA sulle altre voci (escluso la B6) (20%) € 5.400,00 10) arrotondamenti € 800,00 Totale B € 130.000,00 130.000,00 IMPORTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 570.000,00
3 Aspetti economico-finanziari
La copertura finanziaria per la realizzazione dell’intervento è prevista tramite fondi propri, come
indicato nella Deliberazione D.G. nr. 72 del 19/02/2009, di approvazione del Programma Triennale
delle OO.PP. per il triennio 2009-2011 ed Elenco Annuale 2009.
Il progettista
Ing. Carlo Ferrante