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Analisi dei dati per la comunicazione
Prof.ssa Isabella MingoA.A. 2015-2016
Disuguaglianza ed esclusione:l’indagine sul reddito e le condizioni di vita
ADC- Mingo 2015-2016
Indagine campionaria annuale, che si inserisce in un piùampio progetto, del Parlamento Europeo, coordinato daEurostat (EU SILC - European Union Statistics on Income andLiving Conditions)
•Finalizzata alla produzione e alla diffusione di statistichearmonizzate, di tipo trasversale e longitudinale, sullecondizioni economiche e la qualità della vita dei cittadinieuropei.•I dati desunti da questa indagine costituiscono la baseinformativa per la costruzione dei principali indicatori didisuguaglianza sociale e di esclusione sociale, di tipomonetario e non-monetario.
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ADC- Mingo 2015-2016
Indagini Multiscopo sulle famiglie (IMF)
Sistema di indagini campionarie, avviate a partire dal 1993, sutematiche “sociali”, sulla scia dell’esperienza maturata tra il 1987 eil 1991.
La peculiarità di queste indagini è quella di avvalersi di indicazioniderivate direttamente dai soggetti intervistati, privilegiando il loropunto di vista su temi solo in parte ricostruibili mediante statistichee dati di fonte amministrativa (statistiche giudiziarie, sanitarie,culturali…).
Le dichiarazioni dei soggetti su tematiche differenti introducononelle statistiche ufficiali le opinioni, le percezioni, le motivazioni deidiretti interessati, consentendo di ricostruire il senso dicomportamenti e di delineare stili di vita che caratterizzanosottogruppi di popolazione.
Il sistema si articola su sette indagini sociali che coprono importantitemi di rilevanza sociale
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Indagini multiscopo sulle famiglieNome dell’indagine
Cadenza Tecnica di rilevazione
Anni di rilevazione
Aspetti della vita quotidiana
Annuale Papi Dal 1993 ad oggi
Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
Quinquennale Papi/Cati 1994, 1999/2000, 2004/05
I cittadini e il tempo libero (a)
Quinquennale Papi 1995, 2000, 2006
Sicurezza dei cittadini
Quinquennale Cati 1997/98, 2002, 2008
Famiglia e soggetti sociali (b)
Quinquennale Papi 1998, 2003, 2009
Uso del tempo Quinquennale Papi 1988/89, 2002/03, 2008/09
Viaggi e vacanze
Trimestrale Cati Dal 1997 ad oggi
(a) Nel 1995 l’indagine era denominata Tempo libero e cultura. (b) Nel 1998 l’indagine era denominata Famiglia, soggetti sociali e condizione dell’infanzia.
Dal 1997 al 2014
1988-89,2002-03, 2008-09,2013-14
1994,1999/2000, 2004-05,2012-13
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Glossario
CATI, CAPI e altre tecniche
CATI : Computer Assisted Telephon Interview
CAPI: Computer Assisted Personal Interview
CAWI: Computer Assisted Web interview
PAPI: Paper and Pencil interview
Postale Mista
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Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)
Aspetti della vita quotidiana E’ un’indagine annuale, condotta a partire dal 1993, ad ampio spettro
riguardo i contenuti rilevati, che riguardano tutti i temi specifici oggetto diapprofondimento nelle altre indagini: scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si
vive; partecipazione politica e sociale salute, stili di vita rapporto con i servizi (ospedali, Asl, anagrafi…) fruizione dei mass media (tv, radio, letture di libri e quotidiani) e
impiego del tempo libero (partecipazione a spettacoli) uso delle ICT attività fisica e sportiva Vacanze Soddisfazione per la vita Disagio.
Ciascuna area tematica è indagata in termini: oggettivi (comportamenti),soggettivi (aspettative, motivazioni, valutazioni).
Il disegno di campionamento è a due stadi (Comuni e Famiglie) constratificazione del primo stadio
Il Campione è di circa 24.000 famiglie pari a circa 50 mila individui.Lo strumento di rilevazione è un questionario autocompilato.
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Esempio di diagramma a radar
ADC- Mingo 2015-2016Istat Rapporto annuale 2015, p.211
Diagramma a radar: caratteristiche
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• E’ un grafico bidimensionale in cui si rappresenta unasequenza di raggi che si originano da un puntocentrale e formano angoli uguali tra loro.
• Ogni raggio può rappresentare una delle unitàstatistiche, oppure una diversa modalità di una o piùcaratteri.
• La distanza dal centro a ciascuno dei punti segnati suogni raggio è proporzionale all’intensità o allafrequenza che si rappresenta, rispetto al valoremassimo raggiungibile.
• I punti sui raggi vengono congiunti con segmenti, cosìche il grafico ha la forma di una stella o di unaragnatela.
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Aspetti della vita quotidiana
Internet e gli italiani:Quante famiglie avevano l’accesso Internet da casa nel 2014?Quante persone usavano Internet?
«Nel 2014 aumenta rispetto all’anno precedente la quota difamiglie che dispone di un accesso ad Internet da casa e diuna connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al64%, dal 59,7% al 62,7%)»
«Nel 2014, oltre la metà delle persone con almeno 3 anni dietà (il 54,7%) utilizza il personal computer e oltre la metàdella popolazione di 6 anni e più (il 57,3%) naviga suInternet.»
In ITALIA quasi 22 milioni di persone non hanno maiutilizzato InternetIstat, CITTADINI E NUOVE TECNOLOGIE, Anno 2014 , Statistiche Report
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ADC- Mingo 2015-2016
Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)Indagini quinquennali (1/2)
Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari (dal 1994)finalizzata alla rilevazione della percezione dello stato di salute degliintervistati e delle loro condizioni ricostruite a partire dalle lorodichiarazioni sulle malattie, gli accertamenti sanitari, il ricorso aiservizi sanitari, gli stili di vita e di prevenzione. Nel 2004-2005 è stata effettuata su un campione di 60 mila
famiglie intervistate telefonicamente. L’ampliamento del campioneè stato effettuato per soddisfare i bisogni informativi a livelloterritoriale e consentire stime regionali e subregionali utili allaprogrammazione sanitaria locale
Sicurezza dei cittadini (telefonica dal 1997): È finalizzata alla rilevazione di informazioni sul senso di sicurezza e
sui fatti criminosi realmente vissuti o temuti dai soggettiintervistati. Introduce nelle statistiche ufficiali il punto di vista dellevittime bNel 2002 il campione complessivo dell’indagine comprende circa 60mila famiglie .
Famiglie, soggetti sociali e condizione dell’infanzia (1998): tenta di delineare i cambiamenti nelle forme della struttura
familiare ( single convivenze, famiglie ricostituite, ecc..) , le reti disostegno, la vita di relazione, coniugale. (es.)
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Uso del tempo (dal 1988): è finalizzata a rilevare e ricostruire i differenti modi con
cui la quantità di tempo, a disposizione dei soggetti, viene ripartita tra usi differenti allo scopo di fornire chiavi interpretative di diversi stili di vita. (es.)
Cittadini e tempo libero (dal 1995): è focalizzata sulla percezione del tempo libero e sulle
attività mediali, espressive, ricreative, e creative svolte nel suo ambito (es.)
Il campione complessivo dell’indagine comprende circa 24 mila famiglie
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Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)Indagini quinquennali (2/2)
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Indagini multiscopo sulle famiglie Indagini quinquennali caratteristiche delle rilevazioni
La popolazione di riferimento è costituita dalle famiglia di fatto edai singoli componenti.
La strategia di campionamento è a due stadi , rispettivamentecomuni e famiglie, scelte nelle liste anagrafiche del comune.
Lo strumento di rilevazione è un questionario strutturato,diversificato per indagine e somministrato secondo modalitàdifferenziate (somministrazione telefonica o autocompilazione)
Es: questionario
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Censimenti ISTAT
Censimento della popolazione e delle abitazioni (2011 – 15°)
Censimento dell’industria e dei servizi (2012 – 9°)
Censimento dell’Agricoltura (2010 – 6°)
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Caratteristiche del “censimento”
E’ una rilevazione: totale, riguarda tutte le unità statistiche della popolazione a cui si
riferisce. generale, riguarda i principali aspetti che caratterizzano le unità diretta, le informazioni vengono rilevate direttamente dalle unità e
non dedotte da altre fonti simultanea, si riferisce ad uno stesso momento periodica, viene ripetuta ad intervalli regolari di tempo ad obbligo di risposta
Scopo: accertare la consistenza numerica e la distribuzione territoriale
delle unità di rilevazione in base a determinati caratteri.
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Censimento della popolazione e delle abitazioni
Il primo Censimento della popolazione in Italia risale al 1861mentre quello delle abitazioni risale al 1931; soltanto dal 1951viene effettuato contestualmente al censimento demografico.
E’ finalizzato alla raccolta di informazioni riguardanti due tipi dipopolazione statistica:
La popolazione (popolazione residente, popolazioneoccasionalmente e temporaneamente presente in un datoComune. Unità di rilevazione : famiglia o convivenza (u.r. primaria) e
singoli componenti (u.r. secondaria) Le abitazioni occupate e non occupate e (dal 2001) gli edifici
La periodicità: decennale fino al 2011 La popolazione censita, pubblicata in Gazzetta Ufficiale diviene
riferimento legale per il Paese fino alla successiva rilevazione censuaria ed è perciò definita «popolazione legale»
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Questioni definitorie
Famiglia e Convivenza per Istat
Famiglia Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità,adozione, tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nellostesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe dellapopolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può esserecostituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa diappartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (oconvivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune.
Convivenza Insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio,parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi,di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette allaconvivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sonoconsiderate membri permanenti della convivenza purché non costituiscanofamiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza sono: istitutid'istruzione, istituti assistenziali, istituti di cura pubblici e privati, istitutipenitenziari, convivenze ecclesiastiche, convivenze militari e di altri corpiaccasermati, alberghi, pensioni, locande e simili, navi mercantili, altreconvivenze (ad esempio, case dello studente).
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Censimento della popolazione e delle abitazioniLo strumento di rilevazione
Questionario strutturato ed autocompilato, suddiviso in sezioni che si riferiscono : Alle caratteristiche delle abitazioni
Alle caratteristiche dei singoli componenti (dati anagrafici, titolo di studio, condizione professionale, luogo in cui si svolge l’attività di studio o di lavoro, tempi di percorrenza, mezzi di trasporto).
Per gli edifici il questionario è compilato dal rilevatore
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Le novità del 15° Censimento sulla Popolazione e le abitazioni
Sono state introdotte modifiche rilevanti nel processo di produzione dei dati:
1- i questionari sono stati inviati per posta utilizzando i registri anagrafici dei Comuni
2- la restituzione è stata a cura dell’intervistato, tramite Internet, posta o presso appositi centri di raccolta.
3- sono stati utilizzati due tipi di questionari:- uno ridotto per la rilevazione di poche variabili socio-demografiche, somministrato in tutti i Comuni e a tutte le famiglie- uno più esteso, somministrato a un campione di famiglie nei comuni con più di 20 mila abitanti e a tutte le famiglie per quelli con meno di 20 mila abitanti.
4- la data di riferimento è il 9 ottobre 2011.Tali novità, che modificano sostanzialmente l’impianto della
rilevazione, sono state testate in una indagine pilota compiuta nell’ottobre 2009.
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15 Censimento della Popolazione alcuni risultati
Al 9 ottobre 2011 la popolazione residente in Italia ammonta a 59.433.744 unità.
Rispetto al 2001 (56.995.744 residenti) l'incremento è del 4,3%, da attribuire esclusivamente alla componente straniera.
I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le regioni, mentre gli italiani diminuiscono nel Mezzogiorno , in Piemonte, Liguria e Friuli-Venezia Giulia.
Nel periodo intercensuario i maggiori incrementi di popolazione si rilevano nelle regioni del Centro-Nord; mentre nelle regioni del Sud e delle Isole si registrano incrementi lievi o perdite di popolazione.
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I.Stat
Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni
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• E’ stato introdotto nel 2012 nell’ordinamento italiano • L’obiettivo è di produrre dati con cadenza annuale – non più decennale –
utilizzando informazioni provenienti da fonti amministrative integrate da rilevazioni statistiche campionarie.
• Il passaggio al censimento permanente consente una forte riduzione dei costi legati al censimento, l’alleggerimento del disturbo per le famiglie e un impatto organizzativo meno oneroso per i comuni.
• Per mettere a punto l’organizzazione, i metodi e le tecniche da utilizzare per effettuare la nuova operazione censuaria, l’Istat ha progettato per il 2015 due rilevazioni sperimentali campionarie : una per il conteggio della popolazione (C-Sample), l’altra per l’acquisizione dei dati socio-economici sulla popolazione (D-Sample).
(thttp://www.istat.it/it/censimento-permanente)
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Censimento dell’industria e dei servizi Prima edizione 1927, seguito da quella del 1937. Ripreso con cadenza
decennale, in concomitanza con il censimento sulla popolazione e le abitazioni, dal 1951 fino al 2012 nella sua nona edizione.
Ha lo scopo di fornire con dettagli territoriali, un quadro esaustivo della dimensione e delle principali caratteristiche del sistema economico nazionale.
Unità di rilevazione: unità giuridico economiche e relative unitàlocali attive o inattive alla data di riferimento e nelle quali lavoriabitualmente almeno una persona.
Si distinguono in: Imprese Istituzioni pubbliche Istituzioni non profit private o pubbliche L’unità locale è “il luogo variamente denominato … in cui si
realizza la produzione di beni o nel quale si svolge o si organizzala prestazione di servizi “
Nell’ultima edizione nel predisporre le liste delle unità di rilevazione, ci si è avvalsi dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA).
La periodicità: decennale
9° Censimento dell’industria e dei servizi
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Le novità del 9° Censimento dell’industria e dei servizi
•Si articola in tre diverse rilevazioni
•un campione di 260mila imprese•oltre 470mila istituzioni non profit (quasi il doppiorispetto al censimento precedente)• 13mila istituzioni pubbliche;
•prevede una restituzione multicanale (uff. postali, uff.provinciali di censimento, on-line) del questionariocompilato;•rileva nuove tematiche per ciascuno dei tre campid’indagine.
http://censimentoindustriaeservizi.istat.it/istatcens/il-censimento/
Le novità del 9° Censimento Industria e Servizi
La rilevazione è stata avviata a settembre 2012 Non coinvolge direttamente tutte le realtà imprenditoriali – circa
4,5 milioni – ma un campione rappresentativo pari a circa260mila unità di cui fanno parte tutte le grandi imprese ecirca 190mila unità produttive di piccole e piccolissimedimensioni.
Le risposte ai questionari di rilevazione si riferiscomo allasituazione dell’impresa al 31 dicembre 2011, data diriferimento del Censimento.
La rilevazione sulle imprese prevede l’utilizzo di due questionari: uno rivolto alle imprese di piccole dimensioni e uno per le imprese più grandi
Le modalità di restituzione si differenziano in base alla dimensione di impresa: · le imprese con almeno 10 addetti compilano il questionario
esclusivamente on line; · le imprese con meno di 10 addetti possono compilare e restituire il
questionario on line entro il 20 dicembre 2012, oppure compilarlo in forma cartacea
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Le novità del 9° Censimento Industria e Servizi Le istituzioni non profit coinvolte nella rilevazione censuaria sono
474.765, quasi il doppio rispetto alle 235.000 del precedente censimento.
Sono suddivise in diverse tipologie: associazioni culturali, sportive e ricreative, cooperative sociali, fondazioni, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, sindacati, istituzioni di studio e ricerca…
Le modalità di compilazione e restituzione: · direttamente on line fino al 20 dicembre 2012; · restituzione del questionario cartaceo
Le novità del 9° Censimento Industria e Servizi
Ha coinvolto 13mila le istituzioni pubbliche: gli organicostituzionali, le agenzie fiscali, le autorità amministrative, gli entiproduttori di servizi economici, le Regioni e le Province autonome,gli enti locali e altre tipologie istituzionali ( Camere di Commercio,le università e gli Enti e Istituzioni di ricerca, i collegi e gli ordiniprofessionali, ecc.).
Le risposte ai questionari di rilevazione fotografano la situazioneesistente al 31 dicembre 2011
Il questionario focalizza l’attenzione sui processi dimodernizzazione della pubblica amministrazione,
La compilazione e restituzione del questionario si sonosvolte sclusivamente on line.
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Censimento dell’Agricoltura
La prima edizione 1930, ma è solo dal 1961 che viene effettuatocon cadenza quasi decennale, 1970,1982 1990, fino alla sestaedizione effettuata nel 2010.
Ha lo scopo di fornire un quadro completo e dettagliato del settoreagricolo, utile sia per gli operatori del settore, sia per il Governo aifini della definizione delle politiche agricole
Unità di rilevazione: azienda agricola, forestale e zootecnica
Nel corso dell’ultimo censimento l’elenco delle aziende è statoredatto sulla base di alcuni archivi amministrativi [SistemaInformativo Agricolo Nazionale (SIAN), Redditi agrari, Catastodei terreni, ASIA (Archivio Statistico delle Imprese Attive)].
Le liste così ottenute sono poi stati controllate negli oltreottomila comuni italiani.
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La costruzione di misure relative
I rapporti statistici(capitolo 10)
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Costruire nuove variabili
I2
I12
I22
…
Ii2
…
In2
I1
I11
I21
…
Ii1
…
In1
A partire da una matrice di dati, mediante opportune operazioni compiute sui valori delle variabili originarie, si possono ottenere nuove variabili, più adeguate alla rappresentazione di un fenomeno .
Iq
I1q
I2q
…
Iiq
…
Inq
X1 X2 … Xj … Xk
u1 x11 x12… x1j
… x1k
u2 x21 x22… x2j
… x2k
… … … … … … …
ui xi1 xi2… xij
… xik
… … … … … … …
un xn1 xn2… xnj
… Xnk
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Costruire nuove variabili (segue)
Le nuove variabili possono derivare da: semplici trasformazioni di una sola variabile
originaria Esempi: Ij= Xj/Max(Xj) Ij= Xj/Media(Xj)
operazioni che tengono conto di più variabili Esempi: Ij= X1/X2*100 Ij= (X1+X2)/2
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Variabili costruite a partire da altre: esempi di uso nella misurazione dei fenomeni Invecchiamento della popolazione Densità abitativa di un certo luogo Reddito pro-capite Indice dei prezzi al consumo tasso di occupazione Share
In tutti i casi suddetti i fenomeni sono espressi mediante“variabili” ottenute rapportando diversi valori di unasingola variabile oppure valori di variabili differenti.
Per questa loro caratteristica, vengono denominatiRAPPORTI STATISTICI
Essi offrono una immediata ed efficace rappresentazionesintetica dei fenomeni
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Rapporti Statistici:che cosa sono?
Sono rapporti tra due “quantità” tra le quali esiste un nesso logico ed almeno una delle quali si riferisce ad un collettivo.
NON TUTTI I RAPPORTI SONO RAPPORTI STATISTICI:
almeno una delle due quantità poste a confronto deve riferirsi ad un collettivo
circonferenza n. natidiametro popolazione
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Esempi di rapporti statisticiDenominazione Come si calcolano
Reddito pro capite Reddito /popolazione residente
Tasso di divorzialità Divorzi /tot. popolazione*1000
Tasso di occupazione Occupati/tot. pop. 14 anni e + *100
Tasso di scolarità Popolazione iscritta e frequentate un livello scolastico/pop.residente di età corrispondente *100
Tasso di mortalità infantile Morti nel I° anno di vita/nati vivi nello stesso periodo *1000
Indice invecchiamento Pop. 65 anni +/popolazione *100
Indice di vecchiaia Pop. 65 anni +/pop. da 0 a 14 * 100
Densità automobilistica Autovetture immatricolate/pop.residente*1000
Rapporti statistici: a cosa servono?
1. Costruire misure “relative” utili nelle comparazionidi collettivi di numerosità differente:
mettendo a confronto variabili che esprimono intensità (es:reddito) o frequenze (es: numero di laureati) tra diverseunità di analisi o delle stesse unità in tempi diversi.
Esempi: compariamo il livello di istruzione (o il reddito)
degli abitanti in due regioni diverse nello stessoanno
oppure confrontiamo il livello di istruzione (o il reddito)
degli abitanti della stessa regione nel 2001 e nel2011
2. Costruire nuove variabili che hanno un significatodifferente da quelle originarie.
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Costruire misure relative: i rapporti statistici nella comparazioneEsempio
Analizziamo il numero di occupati nelle seguenti regioni:
Fonte: Istat, Forze di Lavoro Media 2003*dati assoluti in migliaia
In quale regione la situazione occupazionale è migliore?
Osserviamo che il numero di occupati èinfluenzato innanzitutto dall’ ammontare dellapopolazione nelle regioni considerate:
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Eliminare l’effetto della diversa numerosità della popolazione, significa relativizzare il dato assoluto: calcoliamo un rapporto statistico rapportando il numero di occupati alla popolazione in età attiva.
Il rapporto così ottenuto, moltiplicato per 100 per facilitarne lalettura è il tasso di occupazione: ci indica quale valore assume O(la popolazione occupata) per ogni 100 unità di P (Popolazione in etàattiva).Si è così eliminata l’influenza del diverso ammontare dellepopolazioni delle unità territoriali confrontate.
Costruire misure relative: i rapporti statistici nella comparazione - Esempio (segue)
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Costruire nuove variabili mediante i rapporti statistici
Si può ricorrere ad un rapporto statistico per mettere inrelazione variabili, aventi anche unità di misura differenti, alfine di quantificare fenomeni diversi da quelli espressi dallevariabili originarie.Esempio:
•Si vuole ottenere una misura dell’affollamento in alcuniPaesi.•Il numero di abitanti quantifica l’ampiezza demografica,ma non è adeguato a quantificare l’affollamento.•Per ottenere questa informazione aggiuntiva è necessarioconsiderare anche l’estensione del territorio in cui vive.
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Costruire nuove variabili mediante i rapporti statistici (segue)
La nuova variabile – densità della popolazione – indica quanta partedel numeratore spetta a ciascuna unità del denominatore ossiaquanti migliaia di abitanti spettano ad ogni Kmq di superficie.
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Il significato di un rapporto statistico
La costruzione di un rapporto statistico è concettualmenteorientata
La scelta dei termini del rapporto (numeratore edenominatore) è fondamentale per il significato del rapportocostruito e dunque della “misura” del fenomeno.
Il significato del rapporto non è esattamente uguale a quello delle variabilioriginarie, deriva da essi nonché dalla relazione logica che li lega.
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Il significato di un rapporto statistico :esempio (1/4)
In quale ripartizione è più rilevante la presenza di anziani ?
Per rispondere a questa domanda dovremmo stabilirerispetto a cosa vogliamo valutare la rilevanza dellapresenza degli anziani.
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Il significato di un rapporto statistico :esempio (2/4)
Se decidiamo di valutare questa rilevanza rispetto a tuttala popolazione di ciascuna ripartizione, costruiamo ilseguente rapporto:
popolazione 65 e+/ totale della popolazione*100 Il rapporto così ottenuto è noto in demografia come indice
di invecchiamento.
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Il significato di un rapporto statistico :esempio (3/4)
Avremmo però potuto tener conto di un elemento dinamicoche consenta di valutare la vitalità demografica di ciascunaripartizione, considerando contestualmente oltre allapresenza di anziani anche quella di giovani.
Costruiamo il rapporto: popolazione 65 e +/popolazione 0-14 anni *100 Abbiamo costruito un “indice di vecchiaia”
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Il significato di un rapporto statistico :esempio (4/4) Pur avendo lo stesso numeratore (Popolazione da 65 e +)
i due rapporti (indici) hanno valori e significati moltodiversi:
L’indice di invecchiamento indica quante persone hannopiù di 65 anni per ogni 100 abitanti di ogni ripartizione;
L’indice di vecchiaia invece indica quante persone di 65anni e + vi sono in ciascuna ripartizione a fronte di ogni100 ragazzi da 0 a 14 anni.
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Attenzione ai denominatori!Esempi tratti da “Aspetti della vita quotidiana ”
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Rapporti statistici: una tipologia
In base alla relazione intercorrente tra numeratore e denominatore possiamo distinguere alcuni tipi di rapporti statistici:
Rapporti di composizione Rapporti di derivazione Rapporti di coesistenza Rapporti medi Numeri indice
I tipi proposti non sono tuttavia mutuamente esclusivi: uno stesso rapporto può rientrare in classi diverse.
•Alcuni rapporti mettono in relazione grandezze omogenee (es:maschi/popolazione, oppure utenti di e-commerce/utenti di Internet) e dannoluogo a “quantità” svincolate dall’unità di misura.
•Altri invece rapportano elementi eterogenei (es: popolazione/superficie) edanno origine a nuove unità di misura derivanti da quelle dei terminioriginari (es. individui per Kmq).
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Rapporti di composizioneIntensità o frequenza di una modalità della distribuzione
Intensità o frequenza dell’intera distribuzione
Sono dati dal rapporto fra la quantità relativa ad una modalità el’ammontare complessivo del carattere considerato, per questo sonoanche detti “di parte al tutto”
Es: Maschi/popolazione totale Es: Pop. 65 anni + /popolazione totale
Caratteristiche: Sono svincolati dall’unità di misura Assumono valori compresi tra 0 e 1 (o da 0 a 100 se espressi su base percentuale) La somma dei rapporti di composizione di una distribuzione è pari a 1, 10, 1000 a
seconda della potenza assunta come base del rapporto.
Le frequenze relative e percentuali di una distribuzione sono assimilabili a rapporti di questo tipo.
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Distribuzione di frequenza percentuale: esempio
Fonte: ISTAT –La stampa periodica e l’informazione on-line –2004
Quotidiani on-line per bacino territoriale dell’utenza di riferimento
N. quotidiani %
Internazionale 7 4,8 Nazionale 41 28,3 Regionale 27 18,6 Provinciale 52 35,9 Altro 15 10,3 Non indicato 3 2,1 Totale 145 100,0
Nazionale28%
Regionale19%
Provinciale36%
Internazionale5%
Non indicato2%
Altro10%
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Il “tutto in parti “Esempio di rappresentazione grafica dei rapporti di composizione
Share AUDITEL: ascoltatori di una emittente/totale ascoltatori sintonizzati su tutte le emittenti in un dato intervallo di tempo *100
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Approfondimento:Grafici a torta (pie charts) Particolarmente adatto a mutabili sconnesse Distribuzioni semplici di quantità o di frequenza Utili per rappresentare la composizione di un
aggregato FormaOgni “spicchio” o settore circolare della torta
corrisponde ad una modalità del carattereL’angolo al centro di ogni spicchio è
proporzionale alla frequenza con cui sirealizza la modalità ad esso associata
Si sconsiglia l’uso in presenza di un numeroelevato di modalità
Esempio di grafico a torta con molte modalità
FSSC- I.Mingo 2012-2013
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Rapporti di composizione: esempi ed utilizzo
Popolazione laureata/Popolazione *100 Reddito da lav. dipendente/Reddito nazionale Imprese che usano e-mail/ Tutte le imprese Share: ascoltatori di una emittente/totale ascoltatori sntonizzate altre
emittenti in un dato intervallo di tempo *100
Si utilizzano per:- Valutare l’incidenza di ciascuna modalità sull’intero collettivo statistico- Confrontare le strutture di popolazioni diverse o della stessa
popolazione in tempi differenti.
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Rapporti di composizione : esercizio
Rispetto al titolo di studio, come è cambiata la composizione delle forze di lavoro nel Paese X tra il 2005 e il 2009?
In particolare :-è aumentata o diminuita la quota di forze lavoro con licenza elementare?-è aumentata o diminuita la quota di forze lavoro con licenza media?- è aumentata o diminuita la quota di forze lavoro con la laurea?
I rapporti di composizione ci forniscono le informazioni richieste:
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FSC - I.Mingo 2015-2016
Rapporti di derivazione
Rapporti di derivazione: caratteristiche Una maggiore specificazione del collettivo al denominatore definiscono
rapporti di derivazione specifici
Es: Nati in un anno da pop. Femminile 15-25 anni/ pop. Femminile 15 - 25 anni
Es. Utenti internet da 11-35 anni/ popolazione 11 -35 *100
Caratteristiche:Non sempre i rapporti di derivazione danno origine ad un valore compresotra 0 e 1 o multipli di 10 (100, 1000).(esempio:affidi/separazioni es)
Nota: i rapporti di composizione sono anche rapporti di derivazione, manon tutti i rapporti di derivazione sono anche di composizione. In alcunirapporti di derivazione infatti i due termini posti a confronto non sonoomogenei. Es: fatturato/addetti
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Rapporti di derivazione : esempi d’uso
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Fonte Istat, Italia in cifre 2011
ADC - I.Mingo 2015-2016
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Rapporti di derivazione : esercizio
-Calcolare :
- il tasso di natalità
- il tasso di fecondità
-Rappresentare graficamente i risultati ottenuti scegliendo la rappresentazione ritenuta più efficace.
(es)
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EsempioIl numero medio di figli per donna in età feconda negli ultimi 22 anni in Italia
ADC - I.Mingo 2015-2016Fonte : Istat
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Rapporti di coesistenzaIntensità di una modalità del fenomeno misurato su un collettivo
Intensità di una diversa modalità del fenomeno misurato sullo stesso collettivo
Sono quei rapporti che si instaurano tra modalità diverse di un carattere o tra caratteri diversi riferiti allo stesso collettivo.
I più noti, consentono di studiare la struttura per sesso o per età di una popolazione : l’indice di mascolinità che rapporta il numero di maschi in una popolazione per
100 donne Im = (M / F) * 100
l’indice di vecchiaia, costruito rapportando la popolazione anziana (ultra 65enne) a quella giovanile (0-14enne) Iv = (P 65_ / P 0-14)* 100
l’indice di dipendenza potenziale, che si calcola rapportando la popolazione in età improduttiva (giovani ed anziani) a quella in età produttiva
Id = (P 0-14+ P 65_ ) / (P 15-64) *100Indice di dipendenza giovanile = (P 0-14 )/ Pop. 15/64 *100
Indice di dipendenza senile = (P 65 +)/ Pop. 15/64 *100
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Rapporti di coesistenza: esempio
tab. 1 – Rapporto di coesistenza : esempio
RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE
A: Maschi
B: Femmine
C=A/B*100 Rapporto di mascolinità
D=B/A*100 Rapporto di femminilità
Italia Nord-Occidentale 7206935 7731627 93,21 107,28Italia Nord-Orientale 5158755 5476065 94,21 106,15Italia Centrale 5244822 5661804 92,64 107,95Italia Meridionale 6775690 7139175 94,91 105,36Italia Insulare 3200780 3400091 94,14 106,23Italia 27586982 29408762 93,81 106,60Fonte: Istat Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2001
I rapporti di coesistenza possono assumere valori maggiori di 1 o di 100 se espressi in percentuali
7206935 *1007731627
7731627 *1007206935
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Rapporti di coesistenza (segue)
Caratteristiche Assumono valori compresi tra 0 e infinito (campo di variazione
indeterminato)
Utilizzo Valutazione degli squilibri che presenta uno stesso fenomeno in
luoghi diversi (es: struttura della popolazione in diverseNazioni).
Valutazione degli squilibri tra fenomeni diversi, o aspettidifferenti dello stesso fenomeno che coesistono nello stessocollettivo (es: esportazioni/importazioni).
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Rapporti di coesistenza: esempi d’uso
FSC - I.Mingo 2015-2016
Fonte Istat, Italia in cifre 2011
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FSC - I.Mingo 2015-2016
Rapporti di coesistenza: esercizio
Calcolare :
- l’indice di dipendenza totale
-l’indice di vecchiaia
-Rappresentare graficamente i risultati
Indice di dipendenza totale
(Pop. 0-14 + Pop. 65 + )/ (Pop. 15-64) *100
Indice di vecchiaia
(Pop. 65 +)/(Pop. 0-14)*100
(Es.)
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Esempio:Indice di vecchiaia per ripartizione in Italia anni 2002-2009
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