Download - 9 marzo 2014
Il Tapiro del
giorno lo
diamo a Anto-
nio Monaco. Il
sindaco di Ca-
pracotta non
riesce proprio
a fare aprire le
piste da sci da
fondo nono-
stante il cam-
bio di gestione
politica alla
Regione e a
Funivie Molise.
Qualche anno fa fu proprio il sindaco
della località alto molisana a organiz-
zare una manifestazione sulla statale
nei pressi di San Massimo per richia-
mare l'attenzione su quanto stava ac-
cadendo. Questa volta, invece, non dice
nemmeno una parola dinanzi a quello
che accade. E' un motivo strettamente
politico?
L'Oscar del
giorno lo asse-
gniamo a Ma-
nuela Petescia.
La direttrice di
Telemolise ha
bussato alla
porta del Pro-
curatore della
Repubblica per
essere ascol-
tata ma, se-
condo la sua
stessa testimo-
nianza, non le
sarebbe stato possibile dire la sua.
Per questo, la nostra collega ha pre-
sentato un lungo esposto-denuncia
presso la Caserma dei Carabinieri di
Campobasso, esposto che è stato in-
viato anche agli organi inquirenti di
Bari, alla Procura Generale di Campo-
basso e al Consiglio Superiore della
Magistratura. Ci sarà un giudice a Ber-
lino?
L’Oscar del giornoa Manuela Petescia
Il Tapiro del giornoad Antonio Monaco
GIORNALE SATIRICO
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ANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
TAagliolto
29 marzo 2014
Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l'Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Universitàdegli Studi del Molise raggruppati in Associazione Temporanea d'Impresa ne portano la responsabilità
“Investire in Molise”: un’altra bufala sesquipedale!Il presidente della giunta re-
gionale Paolo di Laura Frattura,
con il piglio amministrativo che
mostra di avere, invita a ricor-
dare quanto sia stata fertile di
proposte e d’idee la sua presi-
denza alla Camera di Commercio
di Campobasso e di Unioncamere
Molise, e quanto povera si sia di-
mostrata nei fatti. Ciò può aiu-
tarlo ad essere prudente nelle
esternazioni e maggiormente
concreto nel governare. In questa
circostanza vogliamo rammentar-
gli l’enfasi con cui, assieme a Re-
tecamere, Unioncamere Molise,
Cosmo Servizi, Matese per l'Oc-
cupazione, Istituto Tagliacarne e
l’Università degli Studi del Molise
raggruppati in Associazione Tem-
poranea d'Impresa (Ati), qualche
anno fa ha accolto la Business
Community italiana (imprendi-
tori ed amministratori delegati di
aziende del settore energetico
provenienti da varie parti d’Italia
che si occupano di sistemi per
turbine eoliche ed elettriche, pro-
duttori di impianti idroelettrici e
fotovoltaici, società di ingegneria
ambientale) invitata a prendere
in esame le opportunità d'inve-
stimento offerte dal programma
di marketing territoriale "Investi
in Molise".
L’arrivo qui da noi concludeva
una serie di missioni, soprattutto
al Nord (a Biella, a Roma, a
Trento, a Rovereto e a Ravenna),
della delegazione molisana del-
l'Ati, in missione per illustrare i
contenuti e le possibilità offerte
dal programma "Investi in Mo-
lise”. Contenuti e possibilità di un
certo interesse se la Business
Community italiana è venuta nel
Molise a rendersi conto della
convenienza o meno a investire
in Molise. Accolti con tutti gli
onori, gli ospiti hanno visitato il
borgo di San Martino in Pensilis,
il cui agro è particolarmente ricco
di impianti eolici, per valutare le
opportunità d'investimento in re-
lazione alla dotazione di un si-
stema energetico autonomo;
quindi sono passati a Lucito per
vistare la centrale idroelettrica
“Defenza” e stimare le opportu-
nità di investimento mediante il
rinnovamento tecnologico/poten-
ziamento dell'impianto, e a Ora-
tino, alla centrale idroelettrica
“Centrale Bivaro”, in prospettiva
della sua riattivazione. Altra
tappa alla diga di Arcichiaro, in
territorio di Guardiaregia, consi-
derata nell'ottica della produ-
zione di energia elettrica. Infine a
San Giuliano del Sannio, borgo
preso in considerazione per le
sue caratteristiche strutturali e
ambientali idonee a essere recu-
perate per la rete dell’albergo dif-
fuso. Un notevole ventaglio di
possibilità d’intervento e di op-
zioni che non a caso aveva mosso
l’attenzione degli investitori del
Nord, attenzione favorita da una
serie di motivazioni: la cono-
scenza degli adempimenti buro-
cratici e amministrativi, la vici-
nanza geografica, la disponibilità
di manodopera qualificata, la
condivisione delle regole in vi-
gore (con particolare riferimento
alla normativa del mercato del la-
voro). I luoghi sopraindicati sono
stati peraltro giudicati in pos-
sesso di notevoli potenzialità da
sviluppare per future altre inizia-
tive in settori diversi da quelli
specifici della Business Commu-
nity. Questo, almeno, è stato detto
in aggiunta al substrato del pro-
gramma “Investi in Molise” messo
in piedi non senza dispendio di
risorse economiche e finanziarie
da parte di Retecamere, Unionca-
mere Molise, Cosmo Servizi, Ma-
tese per l'Occupazione, Istituto
Tagliacarne e l’Università degli
Studi. Agli ospiti della Business
Community è stata data anche la
possibilità di avere una visione
d’assieme dei maggiori ambiti
collinari molisani, luoghi dove
poter applicare le politiche inno-
vative e gli interventi di pianifica-
zione del territorio (nuovi modelli
di e-government, progetti di ri-
cerca e di innovazione sull’uso e
il riuso dei materiali, tecniche co-
struttive e di gestione energetica
e gestione di servizi connessi al
turismo).
Finalmente ci siamo, è stato il
commento a conclusione della vi-
sita. Poi, com’è nelle cose, alle
tante buone intenzioni non è
stato mai aggiunto alcunché di
concreto. Sicché, seppure a di-
stanza di qualche anno, sarebbe
interessante una riflessione del
presidente della giunta regionale
su questa ennesima occasione
persa. E le motivazioni del per-
ché non ha avuto seguito l’espe-
rienza dell’Ati e la volontà dei
suoi promotori.
Dardo
CAMPOBASSO. E' con delibera di
Giunta Regionale n.297 dell’8 marzo
2012 che, in applicazione di diverse di-
sposizioni di legge nazionali e regionali,
che sono stati istituiti i tre registri dei tu-
mori (RTPM, RenaM e RenCam) insieme
al C.O.R. Centro operativo regionale. Con
il provvedimento si impegnava il Diret-
tore Generale dell’Asrem ad attivare i
provvedimenti esecutivi, in applicazione
del documento istruttorio. Ma ad oggi,
quale è stata l’evoluzione di quel provve-
dimento, il rispetto delle scadenze e l’av-
venuto accreditamento del Molise all’in-
terno dell’Associazione Italiana Registro
Tumori? E' la domanda che circola in
questi giorni in attesa che qualcuno fac-
cia chiarezza. A seguito di quella deli-
bera, fu l'Asrem a dare incarico al dot-
tore Giovanni Fabrizio, già impegnato
nella Lilt del Basso Molise e direttore
dell'Uoc di chirurgia del Cardarelli per
attivare lo staff necessario per il Registro
tumori. Del resto, a questo progetto si
sta lavorando da gennaio 2005 per avere
un quadro statistico preciso della pro-
blematica.
E' evidente che tutto questo percorso
necessita di ulteriori Delibere di Giunta,
di determine dirigenziali e impegni con-
tabili, organizzativi e di risorse umane
che il dottore Fabrizio ha provveduto ad
elencare alla dirigenza dell'Azienda. E'
altrettanto evidente che alla base c'è un
costo da sostenere e bisogna individuare
le relative risorse. Da qui, proprio per
contenere le spese, si sta cercando di ve-
dere se esistono possibili figure all'in-
terno dell'organizzazione prima di rivol-
gersi all'esterno. Infatti, il Registro dei
tumori prevede le nomine del Responsa-
bile scientifico, della Commis-
sione esecutiva, dei Re-
sponsabili per le Unità
distrettuali e del-
l’individuazione di
un organi-
gramma minimo
di partenza che
garantisca la
f u n z i o n a l i t à
tecnica e scien-
tifica del piano
operativo. L'impor-
tanza della struttura
è determinata dalla rac-
colta di informazioni sui
malati di cancro residenti in un de-
terminato territorio. Ad essa il compito di
raccogliere, valutare, organizzare
e archiviare in modo conti-
nuativo e sistematico le
informazioni più im-
portanti su tutti i
casi di neoplasia
che insorgono
nella popola-
zione interessata,
rendendole di-
sponibili per studi
e ricerche. Ma an-
che nella predispo-
sizione di interventi
medici o sanitari su di
una particolare area regio-
nale.
Registro tumori, a che punto è?A distanza di due anni non si hanno notizie sul lavoro svolto
TAagliolto
39 marzo 2014
CAMPOBASSO. Sembra
chiudersi il quadro del corto-
circuito giudiziario che sta av-
venendo nel piccolo Molise. Un
quadro che oggi vede più
chiare anche le parole utiliz-
zate dal governatore Frattura
nella conferenza stampa sulla
notizia della sua iscrizione nel
registro degli indagati (se-
condo Frattura a causa delle
pressioni mediatiche della
Gazzetta del Molise e di Tele-
molise vicine all’ex presidente Iorio)
sulla vicenda della Biocom, ossia
l’azienda di cui Frattura era amministra-
tore unico e che ha incassato 265mila
euro di fondi pubblici senza utilizzarli
né restituirli. Così come si chiarisce la
preoccupazione di Michele
Iorio che a novembre 2013
aveva evidenziato: “ci sono
delle indagini sul mio
conto e che coin-
volgono altri
esponenti poli-
ticamente a me
vicini - tra cui
anche La Gaz-
zetta del Mo-
lise e Telemo-
lise ndr - e
queste indagini
sono condotte
dalla Squadra Mobile di
Campobasso. Ossia dagli
uffici dove la sorella del go-
vernatore Frattura ricopre
il ruolo di capo di Gabi-
netto del questore”. Que-
store che, a sua volta, fini-
sce sotto inchiesta,
nell’ambito del procedi-
mento Biocom, per favo-
reggiamento al governatore
Frattura. Il quadro oggi
sembra più chiaro se si
considera ciò che è avve-
nuto venerdì in Procura a
Campobasso. Lì, negli uffici
di viale Elena, si presenta
una donna per chiedere un
colloquio con il procuratore
capo Armando D’Alterio.
Non è una donna come
tante. E’ il direttore di Tele-
molise, Manuela Petescia,
indagata per una presunta
corruzione avvenuta attra-
verso la linea editoriale di Telemolise.
Manuela Petescia non ha dubbi: “L’in-
chiesta sarebbe stata costruita per tap-
pare la bocca all’emittente televisiva
schierata politicamente contro l’attuale
governatore Frattura”. E non è un caso di
omonimia. Si tratta proprio di quel Frat-
tura indagato per aver percepito fondi
pubblici dalla Regione Molise (265mila
euro) senza utilizzarli per costruire una
centrale biodisel a Termoli. Manuela Pe-
tescia era in Procura anche per quella
che in gergo tecnico si chiama “noti-
zia crimis”. Ossia è in possesso di al-
cune prove in merito al procedimento
giudiziario nei confronti del questore
di Campobasso, Giancarlo Pozzo, inda-
gato per favoreggiamento nei confronti
dello stesso governatore Frattura. Inda-
gini che sono state aperte dal pm Fabio
Papa e sono seguite, ad oggi, dal procura-
tore D’Angelo. Lo stesso magistrato che
siede a tavola con gli avvocati del gover-
natore Frattura. Insomma, al di là del
fatto di voler essere ascoltata per la pro-
pria vicenda giudiziaria, per cui il magi-
strato poteva decidere di non ascoltare
l’indagata in quel momento, Manuela Pe-
tescia voleva anche informare il procura-
tore capo D’Alterio di un fatto di rile-
vanza penale riguardante il questore
Pozzo già sotto inchiesta. E il procuratore
capo cosa fa? Lascia per due ore la dot-
toressa Petescia ad attendere nel corri-
doio anzi, va oltre. “D'Alterio - racconta
Petescia - mi ha negato il diritto di essere
ascoltata barricandosi nella sua stanza.
Un comportamento a mio avviso illegit-
timo". Così la direttrice, dopo le urla a
viale Elena, presenta ai Carabinieri un
lungo esposto denuncia indirizzato agli
organi inquirenti di Bari, alla Procura
generale di Campobasso e al Csm. Un
esposto in cui la stessa Petescia eviden-
zia un aspetto peculiare anche relativa-
mente alle indagini che riguardano lei,
Telemolise, La Gazzetta e Iorio: “Se, ove
mai esistesse l’ipotesi di un “sistema Io-
rio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la diret-
trice - su cui starebbe facendo luce la
Questura di Campobasso, perché sono
stati passati al setaccio dalla Squadra
Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli
Enti possibili e immaginabili, che ave-
vano rapporti economici con la Regione
fuorché quelli presieduti da PAOLO DI
LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTO-
BRE DEL 2011?”. In parole povere “per-
ché si è escluso A MONTE, a quanto
sembra, la possibilità che anche Frattura
abbia fatto parte di questo fantomatico
sistema?”. In altre parole, guardando alle
indagini per corruzione, “perché gli or-
gani inquirenti hanno ignorato tutti i
contratti di Camera di Commercio e
Unioncamere con Telemolise quando la
stessa emittente televisiva parlava bene
di Frattura?”. Insomma, si ha la sensa-
zione che la magistratura a Campobasso
stia giocando a favore di qualcuno. La
domanda è: perché? Per coprire cosa?
giorug
Il caso. Il direttore di Telemolise va in Procura
per consegnarle ma il procuratore capo D’Alterio
si rifiuta di riceverla
La tesi. Manuela Petescia: io indagata per la linea editoriale perché schieratapoliticamente contro il governatore Frattura
Questore indagato, spuntano altre prove ma il pm non le vuole
ArmandoD’Alterio
A sinistra: il pm Nicola D’Angelo ritratto in un momento convivialecon i legali del governatore Frattura
4 TAagliolto9 marzo 2014
CAMPOBASSO. La Coldiretti Molise, in una nota
inviata al Presidente della Giunta della Re-
gione Molise, Paolo Di Laura Frattura, ed al-
l'assessore regionale all'agricoltura, Vitto-
rino Facciolla, evidenzia le gravi difficoltà
create dalla attuale organizzazione della
gestione, dal 24 febbraio 2014, del Proto-
collo Regionale informatico unico, che ha
la sede operativa in Via Genova 11, a
Campobasso. Tale organizzazione obbliga
alla consegna di tutta la corrispondenza
cartacea a tale indirizzo, essendo stati sop-
pressi tutti gli Uffici di Protocollo della Re-
gione già operanti, ad eccezione dell'Ufficio
della sede periferica di Termoli (Via Cav. di
Vittorio Veneto, n. 8) ed Isernia (Via Farinacci,
n.9), abilitati esclusivamente al ricevimento e
alla protocollazione della posta consegnata a ed
alla protocollazione della corrispondenza cartacea
in uscita.
Secondo l'attuale gestione, rimarca Coldiretti Molise, i
plichi di voluminosi allegati, come ad esempio quelli per
la richiesta di carburante agricolo agevolato per le aziende
agricole, che hanno come destinazione l'Assessorato all'Agricol-
tura a Campobasso, ma anche le sedi periferiche, ad esempio La-
rino, Venafro, Montenero, Trivento, ecc, devono essere prima portati
a Campobasso, in via Genova, per la prima consegna dell'accompa-
gnatoria, il giorno successivo occorre ritornare in via Genova, riti-
rare la ricevuta del protocollo e poi, a carico del mittente, occorre
portare tale ricevuta con tutto il voluminoso plico degli allegati alle
sedi operative dell'Assessorato, che siano centrali a Campobasso o
periferiche nella regione. La Coldiretti Molise, pur condividendo le
finalità del Protocollo Regionale informatico unico, che puntano a
procedere nell'automazione dei procedimenti amministrativi e, più
in generale, nel processo di informatizzazione dei flussi di lavoro,
in considerazione anche del mutato scenario tecnologico e norma-
tiva, suggerisce che, per le consegna delle pratiche, vengano tenuti
gli sportelli di prima ricezione negli uffici preposti alla lavorazione
delle stesse, e che siano questi uffici a scannerizzare l'accompagna-
toria ed inviarla telematicamente all'Ufficio di via Genova a Cam-
pobasso, che provvede alla protocollazione unica regionale. Con
Tale soluzione si evitano disastrosi problemi all'utenza, si raziona-
lizza il lavoro degli uffici regionali e si abbattono i tempi per il di-
sbrigo delle pratiche. Coldiretti Molise evidenzia, infine, che l'at-
tuale gestione del Protocollo Unico Informatico, contrasta
fortemente con l'opera in direzione della velocità e della semplifi-
cazione burocratica, avviata dall'assessore Facciolla, per facilitare
i rapporti tra realtà produttiva e pubblica amministrazione, che è
un presupposto irrinunciabile per rispondere con prontezza alle
esigenze e alle aspettative degli imprenditori agricoli molisani.
di Giovanni Notaro*
Il crollo dell'occupazione, l'as-
senza di politiche attive per favo-
rire le assunzioni ed il reinseri-
mento lavorativo dei disoccupati,
la mancanza di risorse per il pa-
gamento degli ammortizzatori, le
grandi crisi aziendali come Gam
Ittierre e Zuccherificio unite alla
mancanza di una vera politica di
sviluppo industriale, sono gli ele-
menti che caratterizzano un Mo-
lise che non cresce.
Il mercato del lavoro in Molise
anche per il 2013 continua a per-
dere persone: 15 mila occupati in
meno dal 2008 ad oggi. Secondo i
dati dell'Istat, pubblicati qualche
giorno fa, anche il tasso di occu-
pazione dei molisani tra i 15 e 64
anni segnala una riduzione di più
di 3 punti percentuali. Il numero
dei disoccupati, pari a 19.000, cre-
sce di anno in anno, 4.000 persone
in più sono senza un lavoro ri-
spetto al 2012. Il tasso di disoccu-
pazione nel 2013 ha raggiunto la
soglia del 15,8%, superiore di
quasi 4 punti percentuali alla me-
dia dell'Italia, pari al 12,2%. Anche
il tasso di disoccupazione giova-
nile è fortemente incrementato:
passando dal quasi 30% nel 2008
al 48.9% nell'ultima rilevazione
dell'Istat. Crescono gli inattivi, le
persone scoraggiate, i giovani che
non studiano e non lavorano e
cresce anche l'area del sommerso.
L'incidenza dei giovani NEET dal
2008 al 2013 è in continuo au-
mento, il valore percentuale è in-
crementato di anno in anno sino a
toccare la media del 29,2% contro
quella del 2008 che era pari al
19,6%. Le ore autorizzate di cassa
integrazione nel 2013 in Molise
sono 6 milioni, aumentate di quasi
15 punti percentuali rispetto al
2012 pari a 771.883 ore. Secondo i
dati INPS questo andamento è
caratterizzato da una crescita
molto elevata degli interventi di
CIG Ordinaria (70%), da un au-
mento più contenuto della CIG
Straordinaria passando da
1.480.525 ore nel 2013 rispetto a
1.793.585 nei 12 mesi precedenti.
Dall'elaborazione dell'Ufficio
studi CISL Abruzzo Molise "M.
Ciancaglini" si evince che solo le
ore di CIG in deroga sono dimi-
nuite, contrassegnate da una de-
cisa flessione pari al 65%; ma il
dato è ancora influenzato dal ral-
lentamento dei pagamenti di CIG
(e mobilità in deroga) a causa
della carenza di risorse.
Il settore dell'industria è il più
colpito dalla crisi, ma non è mi-
gliore la situazione dell'edilizia,
dell'artigianato e del commercio.
Dall'analisi è ancora difficile scor-
gere i segnali di una possibile ed
auspicabile ripresa produttiva del
Molise, e sempre più urgenti di-
ventano le misure da adottare per
favorire l'occupazione e la cre-
scita economica del territorio. Alla
politica chiediamo segnali forti
per invertire questa deriva pau-
rosa, e a tale scopo unitariamente
a CGIL e UIL Molise abbiamo
presentato una piattaforma sul la-
voro con proposte che rimettano
al centro il tema del lavoro.
*Segretario Generale
Aggiunto Cisl
La Coldiretti Molise scrive al presidente Frattura per le difficoltà create
Pericoloso il crollo dell’occupazioneL’INTERVENTO
“Un Protocollo d’archivio
che non funziona”
CASTROPIGNANO. “Città Fu-
ture- Un nuovo modello di svi-
luppo per il settore delle
costruzioni”. Questo il tema
scelto per il decimo congresso
regionale della Fillea Cgil Mo-
lise, il più grande sindacato tra
gli attivi della Cgil ed il più rap-
presentativo con il quasi 60% di
adesioni tra i sindacati del set-
tore edile, tenutosi ieri a Castro-
pignano. Da oltre cinque anni
una pesante crisi attanaglia un
settore che in Molise nel tempo
ha trainato lo sviluppo a più li-
velli. Uno spaventoso regresso
che ha fortemente contratto ore
di lavoro, numero di operai e
delle imprese e monte salari.
Nell’ultimo semestre del 2013 i
lavoratori sono stati 3.275, il
monte salari denunciato 16mi-
lioni 578mila euro e le imprese
attive 838. Il dramma che ha in-
vestito l’edilizia ha inevitabil-
mente riversato i suoi effetti
anche su importanti siti produt-
tivi di materiale da costruzione,
costretti a chiudere i battenti. E’
il caso della Laterite a Bojano,
La Smi di Mafalda, la Precal e la
MC Grup di Venafro, la Filb Fi-
nestre a Montefalcone del San-
nio, la Fortore a Santa Croce di
Magliano. Non va veglio a realtà
che lottano e soffrono, con forte
richiesta di ammortizzatori so-
ciali. Ai lavoratori licenziati si
aggiungono operai che percepi-
scono lo stipendio con molti
mesi di ritardo. Rispetto ad uno
scenario scoraggiante quali le
proposte della Fillea Cgil Molise
per uscire dal tunnel? Le ha il-
lustrate il segretario regionale
uscente Pasquale Sisto. Impro-
ponibile costruire nuove infra-
strutture e abitazioni, è invece
necessario risanare ed ammo-
dernare il patrimonio edilizio
pubblico e privato esistente. E’
impensabile costruire la Ter-
moli-San Vittore quando le
strade per raggiungere dalle
fondovalli i centri dislocati sul
territorio sono vere e proprie
mulattiere per le quali urge am-
modernamento e messa in sicu-
rezza. Senza parlare poi delle
eterne incompiute da comple-
tare come la Fondovalle Rivolo
o la Isernia-Castel Di Sangro.
Molte le arterie interessate da
smottamenti e dissesti, in Mo-
lise sono 22mila i fronti frana
aperti che minacciano collega-
menti viari, abitazioni, scuole,
attività produttive.
Priorità anche al raddoppio
della linea ferroviaria adriatica
nel tratto che va dalla stazione
di Termoli a quella di Ripalta.
Discorso a parte merita la rico-
struzione post sisma. A più di
undici anni dalla tragedia la ri-
costruzione è ferma al 30%
mentre più di 800 persone abi-
tano ancora nelle casette pre-
fabbricate. Un altro capitolo
fondamentale sul quale operare
è il dissesto idrogeologico, per il
quale è a rischio il 100% dei co-
muni molisani. Il 65% delle
scuole in regione presenta inol-
tre problemi strutturali che ri-
chiedono lavori urgenti di
messa in sicurezza. E’ necessa-
rio anche completare gli acque-
dotti, progettarne di nuovi,
ridare vitalità a centri storici
abbandonati. Il Molise ha dun-
que bisogno di opere medie e
piccole, immediatamente can-
tierabili per ridare ossigeno alle
imprese edili, creare occupa-
zione, sostenere un comparto
allo stremo.
TAagliolto
59 marzo 2014
Avranno non poco da mettere
a punto i consiglieri regionali
Parpiglia e Di Pietro Jr della
proposta di legge che hanno in-
tenzione di presentare alla com-
missione consiliare perché la di-
scuta e la passi all’esame del
consiglio. L’idea è certamente
sostenuta da ragioni valide e da
analisi sociali e statistiche che
la sorreggono con la forza dei
numeri. Secondo la Caritas, sa-
rebbero più di più di 800.000 gli
uomini precipitati nella povertà,
dopo aver lasciato la casa coniu-
gale, e affollano le mense e i
dormitori pubblici. Crediamo
che accada anche alle donne
dopo la separazione ma sullo
specifico non ci sono dati a so-
stegno. Comunque, s’è capito, i
due consiglieri regionali vo-
gliono affrontare il problematico
discorso che investe le separa-
zioni e le conseguenze econo-
miche, psicologiche e di vita che
ne conseguono. Trattandosi di
un insieme di problemi partico-
larmente complessi da ridurre
poi e da tradurre in una legge
regionale, come dicevamo, dopo
aver letto le motivazioni che li
spingono ad agire, i due consi-
glieri dell’Idv dovranno mettere
a punto molti aspetti della loro
proposta per renderla attuabile
in una realtà sociale qual è la
nostra, molisana. Le intenzioni,
probabilmente, vanno oltre le
possibilità. Ciò è materia da ap-
profondire, e la commissione è il
luogo deputato per farlo. L’inter-
vento si prefigge di dare un so-
stegno pratico (ma anche mo-
rale) ai genitori separati e
divorziati che vengono a trovarsi
in evidenti e comprovate condi-
zioni di difficoltà. Un sostegno,
come? A cominciare dall’avvio
delle pratiche di separazione
con la costituzione di centri
d’assistenza e mediazione fami-
liare che possano anche agevo-
lare il raggiungimento di un ac-
cordo sulle modalità di
realizzazione dell’affidamento
congiunto. Su un eventuale so-
stegno economico, la legge re-
gionale che si vorrebbe appro-
vare dovrebbe prevedere e
disciplinare il diritto a ricevere
un aiuto finanziario con l’ac-
cesso a prestiti da restituire se-
condo piani di rimborso concor-
dati. Spesso a separazione o
divorzio avvenuto, uno dei due
coniugi ha gravi problemi logi-
stici. Non sa dove andare a dor-
mire. Anche questo aspetto è
stato preso in considerazione e,
difatti, la proposta che Parpiglia
e Di Pietro jr stanno elaborando,
prevede di fornire al genitore in
difficoltà la possibilità di un’abi-
tazione, anche mediante il fi-
nanziamento di progetti per
l’adeguamento e la gestione di
immobili pubblici e privati. Una
proposta, come si può rilevare,
articolata, da mettere in condi-
zione di conciliare sul piano
della legittimità e, diremmo, so-
prattutto, delle disponibilità, un
insieme d’interventi: Centro
d’assistenza; contributi econo-
mici e sostegno alla ricerca e
all’uso di un’abitazione. Una
proposta che in un certo qual
modo (politico) riabilita il duo
Parpiglia/Di Pietro jr che non
sono piaciuti affatto nella ver-
sione “edilizia” a sostegno della
chiusura dei porticati e del cam-
bio di destinazione dei sottotetti,
per farne volumi abitabili e
commerciali. Come non sono
piaciuti a sostegno delle modifi-
che e dell’integrazione della
legge regionale sul Piano Casa.
Dardo
Parpiglia e Di Pietro evolvono:
dai volumi edilizi in eccedenza
ad un sentito problema sociale
Il fatto.Una proposta di legge in favore di separati e divorziati
Interrogazione dell'on.Leva.“Bisogna impedire che vengadanneggiato un patrimonio”
“Edilizia allo stremo”Preoccupazione ed allerta dal congressoregionale della Fillea Cgil
Le letture di questa prima domenica di Quaresima ci aprono ilmondo delle debolezze umane, del peccato, della trasgressione e, inopposizione, la realtà della grazia, del perdono, della forza con cuisiamo rivestiti da Cristo, per l'obbedienza del quale “tutti sarannoconsiderati giusti”.
Nei versetti della Genesi, da subito, l'autore ricorda che l'uomo èchiamato a riconoscere i propri limiti: è stato plasmato dalla polvere,segno di fragilita' e di “vanità”, ha ricevuto il soffio vitale da Dio, èstato posto nel giardino, chiamato a custodire il creato, dal quale nonpuò separarsi, perché egli può cominciare a conoscere se stesso in ri-ferimento a ciò che è fuori di lui. Non può mangiare dell'albero delbene e del male non perché non possa riconoscere il bene e il male,ma perché non può definirli da solo, quasi fosse lui unico giudice dellarealtà. Anche la donna, posta di fronte ad Abramo, in qualche modolo limita, e viceversa. Tutti limiti dati per una pienezza di vita, per unamore vero, per un cammino sicuro. Il serpente tocca però il tallonedi Achille: dà una immagine distorta del Creatore, la fa vedere comeun padrone possessivo, esigente, egoista. Instilla la sfiducia. E quantoci si fa una idea sbagliata di Dio allora il primo atto è la disobbedienza,la fuga. La sua casa diventa una prigione. Molti si sono fermati sulla so-glia della comunione con Dio per questa falsa immagine, altri l'hannovarcata, ma portandosi sempre dietro, nel loro cuore, un angolo nelquale questa sfiducia è sopravvissuta, pronta a farsi sentire, solita-mente nei momenti più bui. Ognuno porta nell'intimo questa ferita,l'idea di un Dio che non ci ama fino in fondo, che non sempre vuoleil nostro bene, che ogni tanto si dimentica di noi, che ci ama finchésiamo buoni e al primo errore ci abbandona. E' difficile scardinarecerti “dubbi dell'anima”, e c'è sempre qualcuno,purtroppo, che fa laparte del serpente. Solo Dio può andare così in profondità e guarirci.
Dio desidera il bene dell'uomo. Fin dal primo libro della Bibbia, leg-giamo che collocò l'uomo nel “paradiso”, cioè in un mondo di armo-nia, di intimità con Dio e di felicità piena. Proprio perché ama l'uomoe desidera il suo bene, Dio gli chiede unicamente di rispettare la suacondizione creaturale di non voler “essere come Dio”. L'uomo è ten-tato di andare oltre la propria creaturalità. Sollecitato dal Maligno,l'uomo cerca in se stesso, non in Dio, la fonte del bene e della felicità.Dio “soffre una tremenda frustrazione” perché l'uomo lo ha conside-rato un rivale anzichè un benefattore, e ciò ha lasciato un'improntaindelebile nell'uomo. Dio è fedele al suo disegno di bene nei confrontidell'uomo e, per questo, restaura il suo disegno di amore per mezzodi Gesù Cristo: "Così come per la colpa di uno solo, si è riservatasu tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia diuno solo si riserva su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita".Adamo ed Eva furono tentati e caddero nella tentazione. L'uomonuovo, Gesù Cristo, fu tentato e ne uscì vincitore. In lui, scrive san-t'Agostino, fummo tutti tentati e tutti ottenemmo la vittoria.
Il Vangelo di Matteo narra le tentazioni di Gesù nel deserto. Il dia-volo cerca di coinvolgere il Figlio di Dio nel suo piano di rovina del-l'uomo, cercando di far fallitr l'opera di salvezza. Prima lo invita acompiere miracoli per realizzare la salvezza con mezzi straordinari;poi, cerca di persuaderlo a segiure la via della potenza e della gloria.Ma a differenza di Adamo, Cristo, l'Uomo-Dio, non cede al tentatoree ribadisce il primato del Padre su tutte le cose, riconciliando così lanatura umana con quella divina. Tutta la vita è una continua lotta con-tro le tendenze verso il male, ma l'esempio di Gesù ci dimostra comeall'uomo è concessa la libertà di scegliere se seguire la via della vitao quella della morte, certi del sostegno della grazia divina.
Mons. Gabriele TETI
L’accrocco umano è stato di
primissima qualità politica e
amministrativa. Mai prima era
capitato di annoverare allo
stesso tavolo di lavoro i rappre-
sentanti della Regione Molise,
della Provincia di Campobasso,
del Comune capoluogo di re-
gione, dell'Unione delle Camere
di commercio del Molise e del
Patto Territoriale del
Matese: Michele Iorio, Nico-
lino D'Ascanio, Peppe Di Fabio,
Paolo di Laura Frattura ed En-
rico Colavita col dichiarato in-
tento di “arricchire il destino del
Molise e di realizzare crescita e
sviluppo”. Obiettivo di cotanta
nobiltà politico-amministrativa
era: rendere la Cittadella de-
l’Economia di Selvapiana il
luogo della crescita program-
mata e della coesione socio-eco-
nomica. Ambizioso il progetto;
ambiziosi gli uomini che se ne
facevano carico. Il punto di sal-
datura era la valorizzazione
delle potenzialità economiche,
della cultura e dei saperi (mani-
fatturieri) molisani. Appunti e
riflessioni elencati in bella copia
in un convegno che solo qualche
anno fa è stato tenuto a Campo-
basso sullo sviluppo sostenibile
e partecipativo.
Alcuni uomini di quell’ac-
crocco istituzionale sono tutt’ora
protagonisti della vita pubblica
molisana, seppure a ruoli inver-
titi (Iorio e di Laura Frattura),
altri fuori della scena (D’Asca-
nio e Di Fabio) ma con una scia
di atti e provvedimenti alle
spalle che ancora incidono sulle
strategie realizzate e realizza-
bili, altri ancora (Colavita) ap-
parentemente ai margini, ma
con un peso specifico impor-
tante essendo stato un tempo
antagonista e altro tempo sodale
dell’attuale neo presidente re-
gionale, comunque una pre-
senza incombente nell’area
della Sinistra. Quell’accrocco,
come stiamo facendo cenno, ap-
pena qualche anno fa è stato
protagonista di un annuncio di
progresso e di fattività ammini-
strativa dinanzi, si pensi un po’,
ad operatori economici della
Serbia, ospiti con propri stand,
progetti e proposte alla conven-
tion di Selvapiana, per dare un
costrutto alla ipotesi di una col-
laborazione transnazionale nata
da una serie di iniziative poste
in essere da Unioncamere Mo-
lise (leggasi Frattura), dal Patto
Territoriale del Matese per l’Oc-
cupazione (leggasi Colavita), dal
Ministero per lo Sviluppo Eco-
nomico e dalla rete dei Patti Ter-
ritoriali italiani, in sinergia con
la Regione Molise (leggasi
Iorio). Dinanzi al Gotha della
politica e dell’economia del Mo-
lise riunito nella speranza (ta-
luni nella convinzione) che il
passo da compiere meritava at-
tenzione e partecipazione, ga-
rantito dalla massiccia presenza
di vertici istituzionali e di realtà
territoriali dotate di risorse, di
uomini, di mezzi, di progetti e di
prospettive, tutto quadrava a
meraviglia.
Il convegno infatti era il com-
pimento di un percorso ragio-
nato e comparato. Difatti, nel
corso dei lavori il Molise è stato
raccontato in tutte le sue mi-
gliori peculiarità che i vari Iorio,
D’Ascanio, Di Fabio, di Laura
Frattura e Colavita rappresenta-
vano, ciascuno per un verso o
per l’altro (per una peculiarità e
per l’altra), con un target di cre-
dibilità certificato dalla perso-
nale esperienza di
amministratori. Cui si aggiunge-
vano i prodotti, i brevetti, i pro-
getti in esposizione, distribuiti
sui quattromila mila metri qua-
drati dell'area fieristica. Alle
corte. A Selvapiana hanno di-
scusso tutti, e di tutto. Hanno di-
scusso gli uomini delle
istituzioni, le associazioni di ca-
tegoria, le organizzazioni sociali,
l’università, le Agenzie di lavoro,
finanche le singole testate gior-
nalistiche con una ampiezza di
argomentazioni che mai avrebbe
lasciato immaginare che il se-
guito sarebbe stato un flop, un
terribile flop. Selvapiana ora è
un deserto, un luogo in disfaci-
mento, un sogno in dissolvi-
mento, una speranza vanificata.
Se Iorio, bocciato dalle urne ha
colpe, non di meno le hanno
condivise i Frattura, i D’Ascanio,
i Di Fabio e i Colavità. A ruoli in-
vertiti, Frattura e Iorio, hanno
tempo e modo di chiarire gli ar-
cani che si portano dietro, di cui
non hanno mai dato conto.
Il Molise? Come le stelle, ri-
mane a guardare.
Dardo
CAMPOBASSO. Continuano i servizi preventivi
posti in essere dai Carabinieri sulla scorta della
indicazioni del Comando Provinciale indirizzati
alla prevenzione di reati contro il patrimonio e
all’individuazione di potenziali autori di reati pre-
datori.
Numerosi i servizi in tutto l’arco orario della
giornata in cui i Carabinieri della Compagnia di
Campobasso hanno pattugliato le strade cittadine,
le aree rurali ed i paesi che ricadono nel territorio
di competenza.
Diversi i controlli eseguiti soprattutto a nei con-
fronti di quelle persone ritenute avulse dal conte-
sto locale ed in tale ambito un uomo ed una donna,
trentacinquenni e di origine romena, sono stati
fermati nel capoluogo. Interrogata la Banca Dati
delle Forze di Polizia è emerso che entrambi sono
gravati da precedenti di polizia per reati contro il
patrimonio.
Immediatamente è stata avviata nei loro con-
fronti la richiesta di emissione del foglio di via ob-
bligatorio dal Comune di Campobasso.
69 marzo 2014 Campobasso
Foglio di via per due romeniSono stati i Carabinieri a fermarli. Hanno precedentiper reati contro il patrimonio
Gli uomini e gli enti che hanno affossato la Cittadella dell’Economia
I^ DOMENICA DI QUARESIMA
Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state
9 marzo 2014
Selvapiana è un deserto, un luogo in disfacimento,
un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata
Sulle aliquote Tasi, il governo
ha dato ai Comuni la facoltà di
stabilire un possibile aumento
fino allo 0,8 per mille. Il paga-
mento della Tasi dipenderà dalla
casa che si possiede e dalle ali-
quote che ogni Comune deciderà
di applicare, le date di versa-
mento non sono ancora state uffi-
cializzate ma potranno variare da
Comune a Comune, in ogni caso
ci sarà la possibilità di pagare
tutto in un'unica volta entro il 16
giugno 2014. Esenti dal paga-
mento dell’imposta gli immobili
della Chiesa adibiti al culto,
gli enti no profit, i terreni
agricoli. Ipotizzando
l’applicazione dell’ali-
quota base all’uno
per mille, secondo
una simulazione
de l l ’U f f i c i o
studi della
Cgia, la Tasi “colpirà” soprattutto i
proprietari di immobili in Lom-
bardia, Lazio e Veneto. I primi sa-
ranno chiamati a versare 660
milioni, i secondi 480 milioni e i
terzi 354 milioni di euro. Com-
plessivamente nelle casse dei Co-
muni dovrebbero arrivare poco
più di 3,8 miliardi di euro. Le Re-
gioni, invece, dove la Tasi peserà
di meno sono il Molise (17 mi-
lioni di euro), la Valle d’Aosta (14
milioni di euro) e la Ba-
silicata (23
m i -
lioni di euro). “Questa stima – se-
gnala il segretario della Cgia Giu-
seppe Bortolussi – è molto
prudenziale, in virtù del fatto che
i sindaci avranno la possibilità di
aumentare ulteriormente l’ali-
quota. Pertanto, è molto probabile
che alla fine il gettito complessivo
sarà superiore ai 3,8 miliardi da
noi preventivati; e’ chiaro che in
questa stima il carico fiscale più
importante è in capo alle Regioni
dove è maggiore il numero degli
immobili ad uso abitativo e quelli
riconducibili alle attività com-
merciali/produttive. Se sulle
prime abitazioni la Tasi, di fatto,
sostituirà l’Imu, sulle seconde e
terze case e sulle
costruzioni
ad uso produttivo, il tributo sui
servizi indivisibili andrà ad ag-
giungersi all’Imu. Pertanto, è
certo che su queste tipologie im-
mobiliari il carico fiscale è desti-
nato ad aumentare; la nostra
preoccupazione – prosegue Bor-
tolussi – è rivolta soprattutto agli
effetti che l’Imu e la Tasi avranno
sui capannoni. Ricordo che, su
queste tipologie di immobili,
viene attribuito allo Stato il gettito
calcolato con l’aliquota base del
7,6 per mille, mentre solo la parte
eccedente questa soglia, fino al li-
vello massimo del 10,6 per mille,
finisce nelle casse dei Comuni.
L’aliquota media Imu applicata
sui capannoni è stata del 9,33 per
mille. Ora, i sndaci hanno la pos-
sibilità di applicare in via aggiun-
tiva la Tasi fino a raggiungere la
soglia dell’11,4 per mille. Se do-
vessero applicare l’aliquota base
del nuovo tributo, ovvero l’uno
per mille, gli imprenditori si tro-
verebbero a pagare un miliardo
in più. Una cosa inaccettabile”.
79 marzo 2014Campobasso
Alle 12 l’inaugurazione in via Campania
Primo distributoreautomatico dell’acqua
Sarà inaugurato questa mattina alle 12 in via Campania il primo distribu-tore automatico dell’acqua. L'Italia detiene il primato europeo di consumodi acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. Laconfezione (in bottiglie di plastica) e il trasporto (principalmente su gomma)dell'acqua minerale hanno enormi ripercussioni sull'ambiente, in termini diemissioni di gas serra e di rifiuti prodotti. Tuttavia anche in Italia sta cre-scendo la consapevolezza di adottare comportamenti più sostenibili persensibilizzare alla riduzione degli sprechi. Da questa esigenza nasce il pro-getto “Case dell'Acqua”, un distributore pubblico di acqua filtrata in formaliscia, refrigerata o gassata, dove il cittadino può riempire self-service leproprie bottiglie. “Case dell’acqua” è un progetto che intende promuoverel’utilizzo dell’acqua pubblica di qualità. Queste strutture sono nate per pro-muovere il servizio fornito dagli acquedotti pubblici e la particolarità sta nelfatto che l’acqua distribuita è refrigerata, naturale o frizzante secondo igusti. Come funzionano? Il cittadino si reca nelle “Case” con i propri reci-pienti in vetro, li riempie in autonomia e li porta a casa. Va anche tenutopresente che l’acqua distribuita da queste particolari fontane è quella del-l’acquedotto comunale, ma non è la stessa che esce dai rubinetti di casa,perché viene microfiltrata e sterilizzata con una lampada a raggi ultraviolettiche distrugge il Dna dei batteri. Un filtro composito, poi, rende l’acqua privadi cloro e gradevole al gusto. Secondo i dati diffusi dall’Istat, in Italia un ita-liano su tre non si fida di bere l’acqua del rubinetto (Annuario degli indica-tori ambientali 2007), nonostante il consumo di acqua pubblica sia molto piùcomodo rispetto all'acquisto delle pesanti confezioni sul mercato; nono-stante l’acqua del rubinetto sia più sicura perché più controllata; nonostantel’evidente risparmio economico (in media 0,5 millesimi di euro al litro perl'acqua spillata dal rubinetto di casa, quella sul mercato costa dalle 300 alle1.000 volte di più, secondo le stime Eurispes - Rapporto Italia 2008).Un’anomalia tutta italiana che viene confermata anche dai dati relativi alconsumo nazionale di acqua in bottiglia: nel 2008, gli italiani ne hanno acqui-stati 12,5 miliardi di litri, 194 litri all’anno a testa (Rapporto Beverfood2009-2010). Un dato che pone il nostro in cima ai Paesi europei per con-sumi di acqua in bottiglia e al terzo nella classifica mondiale, dopo EmiratiArabi (260 litri all’anno a persona) e Messico (205).Si stima che ogni singola“Casa” eroghi 2.500 litri ogni giorno, che equivalgono a circa 1.700 bottigliein plastica da un litro e mezzo. In un anno, quindi, prelevando l’acqua dalle“Case” si “risparmiano” circa 620 mila bottiglie. Tradotto in numero dimezzi pesanti che circolano per il trasporto delle confezioni d’acqua signi-fica 65 TIR in meno su strade e autostrade.I vantaggi ambientali non si fer-mano qui: approvvigionandosi a una “Casa dell’acqua”, ogni anno, si evita diprodurre (e smaltire) 20 tonnellate di Pet (polietilentereftalato) , di conse-guenza, si risparmiano 35 tonnellate di petrolio e 300 metri cubi di acqua.35 tonnellate di petrolio, tradotte in emissioni in atmosfera, corrispondonoa 30 tonnellate di CO2 e 350 chilogrammi di monossido di carbonio. Ipo-tizzando un'erogazione giornaliera di 1.250 litri di acqua da una delle “Case”costruita in un Comune di circa 10.000 abitanti si otterrebbero notevolibenefici ambientali. In un anno sarebbero erogati 450.000 litri con un ri-sparmio per le famiglie stimati in circa 90.000 euro. Senza dimenticare il ri-sparmio in Pet, petrolio, meno Tir sulle nostre strade, meno CO2 per laproduzione ed il trasporto e garantire la salute e la sicurezza dei consu-matori è necessario, che vengano individuati per ciascuna unità distributiva,i relativi punti critici di controllo e predisposte analisi di laboratorio checontemplino sia il mantenimento dei parametri relativi alla potabilità dell’ac-qua, sia del controllo di eventuali cessioni derivanti da materiali a contattocon l’acqua, inoltre i gestori di tali punti d’erogazione sono considerati atutti gli effetti operatori del settore alimentare, e quindi soggetti alla nor-mativa relativa alla sicurezza alimentare e obbligati per legge a operare conun piano di autocontrollo Haccp (Hazard Analysis and Critical ControlPoints).
Gam pignorati i fondi
Campodipietra, chiude la scuola dell’infanzia
BOJANO. A seguito del man-
cato pagamento di molteplici
parcelle professionali maturate
dall'avvocato Nicola Lucarelli
nel corso degli anni (legale
della Gam negli ultimi 3 anni)
sono stati pignorati nei con-
fronti di Finmolise parte dei
fondi elargiti dalla regione a fa-
vore della Gam per il rilancio
della filiera. Il tribunale di
Campobasso ha assegnato
parte delle somme al professio-
nista. Lo stesso professionista,
unitamente a componenti del
collegio sindacale, ha bloccato
anche i crediti vantati dalla
Gam nei confronti di Aia di Ve-
rona.
CAMPODIPIETRA. "Dal lontano 1932 decine di ge-
nerazioni sono cresciute nelle stanze dell’Asilo Infan-
tile, oggi conosciuto come Scuola dell’infanzia, struttura
gestita dalle Suore Francescane Missionarie di Gesù
Bambino, che hanno gestito con devozione e abnega-
zione e che ha visto crescere tanti genitori ed i loro figli
che in seguito sono divenuti genitori, attraverso una
presenza educativa e solidale con la popolazione di
Campodipietra. Purtroppo a giugno, alla fine del cor-
rente anno scolastico, l’Asilo che ha visto crescere e
formato alla crescita tanti cittadini verrà chiuso". Lo so-
stiene il consigliere comunale, Giovanni Barra. "Con la
chiusura muore una parte storica e tradizionale della
cultura del paese. Quindi a partire dal prossimo anno
scolastico, 2014/2015, la scuola delle Suore Francescane
non aprirà, anche se per il prossimo triennio vi sarà sul
territorio una popolazione infantile che potrebbe usu-
fruire del sevizio di circa 80 bimbi l’anno. Quindi nel ri-
cercare le cause non si può constatare che vi è stata
noncuranza da parte delle istituzioni locali mirata al-
l’annullamento delle tradizioni e della cultura". Tanti
cittadini si stanno chiedendo che fine farà la struttura
di proprietà della Chiesa, per questo il Consigliere
Barra, unitamente ad altri cittadini, chiederà al Vescovo
di trasformare la stessa in una casa per anziani, in
modo che la delusione in minima parte sarà compen-
sata da posti di lavoro che si creeranno con la nascita
della struttura sociale. Inoltre è intensione del costi-
tuente comitato civico nato con l’occasione, di interes-
sare direttamente Papa Francesco ricordando allo
stesso che il cuore di un popolo no può essere fermato
solo per difficoltà economiche contingenti, anche per-
ché vi è la convinzione che con opportuni sacrifici, fatta
da tutta la cittadinanza, la vita della comunità continue-
rebbe a scorrere nella tradizione e nella gioia di poter
accompagnare anche le future generazioni in quella
struttura che è stata parte integrante della storia di
Campodipietra.
Ai Comuni la possibilità di aumentare l’aliquota base
Tasi, il decreto è entrato in vigore
L'azienda non aveva provveduto
a pagare le parcelle professionali
Il consigliere Barra chiede al Vescovo
di ripensarci e critica l'Amministrazione comunale
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
30.000 copie in omaggioISERNIAANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
VENAFRO. “L’amministrazione co-
munale, in merito alla vicenda dell’il-
legittimo percepimento di fondi
pubblici da parte dell’ex sindaco Ni-
candro Cotugno, si attiverà nei con-
fronti dello stesso, qualora egli non
provveda autonomamente, al recupero
delle somme indebitamente intascate”.
Suona come un vero e proprio ultima-
tum questa dichiarazione del sindaco
Antonio Sorbo, rilasciata nel contesto
della vicenda che da un paio di giorni
sta animando la scena politica locale,
quella della segretaria comunale invi-
tata farsi da parte a seguito di una sen-
tenza della Corte dei Conti che l’ha
“multata” di 2.800 euro proprio in re-
lazione alle indennità di fine mandato
(6.949,20 euro) indebitamente liqui-
date in favore dell’ex sindaco Nicandro
Cotugno. Che farà l’ex inquilino di Pa-
lazzo Cimorelli? Restituirà alle casse
comunali le indennità “indebitamente
percepite”, oppure accetterà la “sfida”
lanciata dal suo successore e si op-
porrà legalmente ad eventuali ingiun-
zioni che dovessero pervenire dal
Comune?
Si diradano e parecchio le nubi sul
futuro dell'Ittierre. Cruciale la giornata
di ieri, cominciata con la conferenza
stampa di Roberto Ruta e Danilo Leva
e finita con l'incontro tra il governa-
tore Frattura e i sindacati, presente
sempre il senatore Ruta, che ha messo
il suo sigillo al salvataggio dell'azienda
tessile molisana.
Le notizie sono diverse e tutte buone
e confermano quello che Ruta aveva
sempre chiesto: ovvero massima col-
laborazione con i tre commissari della
gestione speciale perchè quella fide-
iussione va comunque pagata. Allora,
chiede Ruta, meglio farla fruttare e qui
viene fuori il progetto del senatore,
condiviso in serata anche da sindacati
e Frattura. In sostanza, la Regione
chiederà ufficialmente all'Ikf di Mi-
lano di acquistare e non fittare il ramo
d'azienda che nascerà come new com-
pany. Successivamente, nella stessa
new company confluiranno con quote
diverse sia la Regione, che resterà un
paio d'anni e poi uscirà fuori, sia un
paio di imprenditori locali che do-
vranno apportare i loro capitali per
rafforzare la compagine societaria.
Sempre nella new company entre-
ranno anche delle cooperative che
svolgeranno i servizi per Ikf. Una so-
luzione complessa, che tende a salva-
guardare al massimo l'attuale mano
d'opera dell'Ittierre. Una soluzione, c'è
da sottolinearlo, che sposa la linea
sempre sostenuta da Roberto Ruta,
ovvera quello del coinvolgimento della
Regione. Una linea che Frattura in
qualche modo voleva evitare, ma che,
alla fine, ha dovuto accettare, perchè il
Pd molisano ne ha fatto una questione
di bandiera in difesa dei posti di lavoro
dell'Ittierre. Anche i sindacati hanno
detto sì al progetto, portato avanti dal
senatore del Pd e anche da Danilo
Leva e Massimiliano Scarabeo che,
con un suo comunicato su Facebook,
ha dato il placet all'operazione. Ora
non resta che attendere il via libera al
concordato dei giudici del tribunale di
Isernia e poi attendere la nascita della
new company con dentro Ikf che la
gestirà e la Regione più altri imprendi-
tori in qualità di partner minori.
N.Z.
119 marzo 2014Isernia
Colpo di scena nella vicenda Ittierre, Camillo Colella si alleacon Giovanni Petrollini, ex Ad Ittierre, e con Antonio Arcaro, anchelui ex Ad Ittierre e attualmente davanti al Gup accusato di ban-carotta, e presenta un'offerta da tre milioni e duecentomila euro,superiore a quella da tre milioni dell'Ikf.
Lucio Di Gaetano, che sta curando il concordato, si è dichiaratooltremodo soddisfatto dalla piega che stanno prendendo le cose:“Fino a qualche giorno fa, solo io credevo nella possibilità di sal-vare Ittierre. Tutti la davano per morta e sepolta. Ora, prima l'Ikfe poi il Gruppo Colella, due realtà importanti, hanno dato fiduciaal mio progetto di continuità attraverso la creazione di una NewCompany. Spero che arrivino ancora nuove offerte al rialzo inmodo da tutelare ulteriormente e sempre di più i creditori di cuisiamo custodi”. Intanto il Gruppo Colella, in una conferenzastampa, ha reso noti i contenuti della sua offerta, non chiarendo,però, il numero degli occupati: “Il Gruppo Colella costituisce unPolo della Moda in Molise ed ha depositato, presso il Tribunale diIsernia, una proposta vincolante per la conclusione di un contrattodi affitto di ramo d’azienda della Ittierre S.p.A. e relativa opzionedi acquisto. “Il Gruppo Colella, nell’ambito di una strategia di di-versificazione delle proprie attività, - si legge in un comunicatostampa della Coella Holding Srl - ha deciso di investire nella co-stituzione di un ‘Polo della Moda’, alla luce delle opportunità cheil comparto riserva in questo periodo storico e considerata anchel’ubicazione strategica della sede operativa del gruppo in Molise,
territorio ricco di know-how specifico nel settore tessile. In questocontesto si inserisce anche l’offerta di affitto di ramo d’aziendadella Ittierre spa, con opzione di acquisto della stessa, depositataoggi presso il Tribunale di Isernia. La strategia posta in atto dalGruppo Colella – viene spiegato nella nota - prevede la creazionedi una Newco, all’interno del Gruppo, appositamente dedicata alcomparto Moda che ha come obiettivi, a breve termine, l’acqui-sizione di un marchio di abbigliamento, la sottoscrizione di accordidi licenze nel campo dell’abbigliamento e dell’accessorio griffatoe la costituzione, presso l’immobile di proprietà sito in Montero-duni (IS) e/o, previo accordo con l’attuale proprietà dell’immobile,presso parte del sito industriale di Ittierre di Pettoranello del Mo-lise, di due ‘Poli della Moda’, uno di tipo industriale, aggregandole micro e piccole imprese tessili all’interno dei propri spazi, eduno di tipo commerciale, implementando un centro commercialenel quale la categoria abbigliamento, attraverso l’outlet aziendale,farà da volano alle altre iniziative commerciali di privati, affittandogli spazi alle Pmi molisane di abbigliamento, alimentare, artigia-nale, servizi, entarteinement, che vogliano commercializzare ipropri prodotti e servizi, usufruendo di servizi amministrativi e lo-gistici integrati. In questa nuova avventura l’imprenditore – si sot-tolinea nella nota - sarà affiancato da Manager qualificati dellaModa, con importanti esperienze di rilievo internazionale, guar-dando al Molise, che guideranno la Newco nella sua fase costi-tutiva e di sviluppo”.
Il Comune di Venafro scrive all'ex Sindaco
per l'indennità di fine mandatoUn nuovo fenomeno ha interessato il corso d'acquaIgnote le cause
L'Ikf acquisterà il ramo d'azienda ed enterà anche la Regione
“Cotugno, restituisci i soldi”
Ittierre salva, passa la linea Ruta
Ittierre, arriva anche l'offerta di Colella
Torrente Rava, ancora schiuma
VENAFRO. La segnalazione ci è giunta da una donna che ha la
sfortuna di abitare proprio in prossimità del torrente Rava. Ma
nella tarda mattinata di ieri quella coltre di schiuma biancastra che
galleggiava sulle acque del rivolo l’hanno notata in molti. Dopo un
periodo di relativa assenza del fenomeno, l’inquinamento del tor-
rente Rava torna a destare preoccupazione per le tante famiglie
residenti a ridosso del torrente. Ignota la fonte di quella coltre di
schiuma, che in poche ore si è dissolta, ma tutti si augurano che il
fenomeno non abbia più a ripetersi.
129 marzo 2014 Termoli
TERMOLI - “Basta con questa
espressione ‘un sindaco espo-
nente della società civile’. Non
dura, ce ne siamo accorti con le
precedenti amministrazioni ca-
ratterizzate tutte da sindaci che
non avevano un percorso poli-
tico alle spalle”. Con queste pa-
role il segretario di Sel Sandro
D’Onofrio ha presentato alla
stampa il candidato a sindaco di
Termoli Simone Coscia. “Noi di
Sel vogliamo distinguerci per il
metodo, semplice, chiaro e tra-
sparente a differenza del caos
che c’è tutto intorno in questo
momento. - ha proseguito
D’Onofrio – La scelta del candi-
dato è avvenuta democratica-
mente, ed è ricaduta
sull’avvocato Simone Coscia
perché oltre ad avere espe-
rienza, è anche espressione di
freschezza dato che sarebbe un
sindaco più giovane rispetto ai
precedenti. “Per me è un onore
che la scelta di Sel sia ricaduta
su di me – ha detto l’avvocato
Coscia – noi oggi facciamo un
discorso inverso rispetto agli
altri e cioè partiamo già da linee
guida programmatiche che poi
verranno valutate e discusse
con cittadini, quartieri,catego-
rie. Questo sarà il percorso di
partenza ed è questo che stiamo
chiedendo anche agli altri ‘met-
tete nero su bianco proposte e
soluzioni per questa città, tro-
vate la persona migliore che si
possa far portavoce e garante di
queste azioni e candidatela a
sindaco’. Per noi le primarie in-
fatti non sono un fine ma uno
strumento, e non condividiamo
affatto la linea di chi le utilizza
per risolvere beghe interne ai
partiti”. Simone Coscia ha citato
solo alcuni dei punti contenuti
nell’opuscolo presentato alla
stampa contenente le linee
guida, tra queste il Turismo
come vero motore di sviluppo di
Termoli e, di conseguenza la
necessità di fare scelte coerenti
anche sul piano industriale.
“Non diciamo no a prescindere
alle industrie, ma è possibile
fare delle scelte e consentire
l’insediamento di industrie va-
lide e che tengano conto del ter-
ritorio”. Coscia ha parlato anche
dello Zuccherificio “che è in una
fase di stallo fallimentare e co-
matoso” perché l’attività è stata
sempre basata su criteri politici
di appartenenza” e la soluzione
potrebbe essere in parte in un
finanziamento della Regione
per far ripartire l’attività di im-
presa e in parte in una coopera-
tiva di coltivatori e produttori. I
temi toccati da Coscia in confe-
renza stampa sono stati molti, si
è discusso di Ambiente e Salute,
di registro dei tumori comunale,
di lotta alla corruzione e al
clientelismo con l’istituzione di
un comitato cittadino anticorru-
zione, di informatizzazione
delle attività del Comune e di
acqua come bene pubblico ma
come bene garantito da con-
trolli che ne certifichino la po-
tabilità, di migliorie nella
gestione dei rifiuti e dei nuovi
traguardi da raggiungere con la
differenziata.
TERMOLI – Esce allo scoperto, o quasi,
il centrodestra in vista delle prossime
votazioni per eleggere il nuovo Sindaco
e il Consiglio comunale.
Voci insistenti, ma non confermate uf-
ficialmente, fanno il nome come possi-
bile candidato di Antonio Chieffo, ex
assessore regionale es ex Presidente
della provincia di Campobasso che ha
anche in passato rivestito varie cariche
politiche. Chieffo, che non sarebbe sgra-
dito a gran parte della colaizione di cen-
trodestra, sarebbe sponsorizzato dall’ex
governatore Michele Iorio. Antonio
Chieffo non ha bisogno di presentazioni
vista la sua esperienza politica e con la
forza di saper mediare anche nei mo-
menti più difficili e di tenere coese le
varie componenti della coalizione. Ma
l’ex sindaco Di Brino e i suoi fidi accette-
ranno a cuor leggero il suo accantona-
mento? In termolesi, a loro volta,
voteranno un candidato illustre ma che
di Termoli non è? Oltre a questi, e in at-
tesa delle prossime decisioni, c’è un
altro ostacolo da superare: che Chieffo
accetti la candidatura.
Elezioni amministrative, Simone Coscia è il candidato di Sel
Comunali, per il centrodestraspunta il nome di Antonio Chieffo
TERMOLI – “Che fine hanno fatto i propositi di riunificazione dei
consorzi industriali in una sola Agenzia in Molise?”. A chiederlo alla
giunta Frattura è il presidente regionale del Pd, l’onorevole Laura Ve-
nittelli. “C’è imbarazzo e delusione tra gli amministratori territoriali
del Pd del Basso Molise, quelli storicamente radicati nel nostro partito,
per la connivenza con cui viene ancor oggi garantita la governance del
Cosib a Termoli. Il tema del rilancio dello sviluppo produttivo nella
nostra regione non può essere ritardato e c’è bisogno di radicali ri-
forme. Il governo regionale deve dare impulso e si attende chiarezza
sul ruolo dei Consorzi. La crisi sta spazzando via un tessuto produttivo
che era il fiore all’occhiello della nostra Regione e dal Cosib questo
momento di estrema delicatezza viene affrontato nell’inerzia più as-
soluta”. Il parlamentare molisano chiede anche su questo tema uno
scatto in avanti del centrosinistra in Regione, per far sì che si volti fi-
nalmente pagina, anche al Consorzio industriale di Termoli, da troppo
tempo covo di trasversalità politicamente irricevibili.
Onorevole Venittelli chiedelumi sui consorzi industriali
TERMOLI – “Si apprende con soddisfazione della prima storica vi-
sita dell’amministratore delegato della Fiat allo stabilimento di Ter-
moli. Il territorio e la gente del Molise che tanto hanno dato in oltre 40
anni di presenza della casa automobilista torinese meritano l’atten-
zione necessaria per salvaguardare se non implementare i livelli oc-
cupazionali e conseguire un rilancio produttivo utile ad ampliare le
prospettive di crescita dell’impianto”. L’onorevole del Pd Laura Venit-
telli ha commentato così la notizia della presenza a Termoli dell’Ad di
Fiat Sergio Marchionne. “Come rappresentanti del Molise in Parla-
mento non possiamo che auspicare un cordiale e fruttuoso dialogo tra
il governo, le istituzioni e la Fiat, affinché nell’agenda del Gruppo to-
rinese sempre più orientato a diventare player globale dell’automo-
tive, si trovino spazio, ambizioni ulteriori e risorse da destinare allo
sviluppo dello stabilimento di Termoli”.
Fiat, il Partito Democraticoplaude alla visita di Marchionne
TERMOLI – Questo pomerig-
gio alle 18, nell’Atelier Verrilli in
via Montecarlo, sarà inaugurata
la seconda tappa della prima
edizione del progetto d’arte
contemporanea, “Adotta un arti-
sta 2”, organizzata e curato da
Lina Boffa presidente dell’asso-
ciazione artistica campana “Ac-
cademia”. La manifestazione ha
lo scopo di far conoscere e pro-
muovere artisti, storici e critici
molisani in tutte le sue forme e
molti sono gli artisti che hanno
aderito, dai nomi più famosi alle
giovani promesse dell’arte con-
temporanea molisana. I critici
che hanno aderito al progetto
sono: Giulio Botteri, Titta Forsti-
nelli e Antonio Mucciaccio.
“Adotta un artista” inizia la seconda edizione
Presentato il Progetto "Differenza non Indifferenza"
TERMOLI - In occasione dellagiornata dell' 8 marzo, nell'ambitodell’iniziativa "I diritti violati delledonne" che si è tenuto presso l’Isti-tuto Tecnico Commerciale “Boc-cardi”, la consigliera di Parità dellaProvincia di Campobasso, Professo-ressa Filomena Matteo, ha presen-tato il progetto "Differenza nonIndifferenza" indirizzato agli studentie alle studentesse degli Istituti diIstruzione secondaria e finalizzato afar acquisire e sviluppare sensibilitàed attenzione alla differenza di ge-nere. I moduli di studio, che parti-ranno a breve, saranno strutturati
con l’obiettivo di affrontare e chia-rire i significati psicologico-socialipropri dei concetti di identità, ge-nere, differenze sessuali e orienta-mento sessuale. In particolare, gliincontri formativi saranno pensaticon l’intento di mettere i parteci-panti nella condizione di riflettere,attraverso la narrazione di raccontidi vita quotidiana direttamente o in-direttamente esperiti, sulle propriee sulle altrui convinzioni, credenze,dubbi, immagini mentali in tema diidentità, differenze sessuali e di ge-nere oltre che sulle questioni socialiad esse connesse.
Gli obiettivi generali del Progettosono: far acquisire conoscenze ecompetenze rispetto ai temi dellasessualità con specifico riferimentoalle questioni legate all’identità digenere e all’orientamento sessualeda un punto di vista psicologico ededucativo; lavorare sui propri mo-delli culturali, sui propri schemimentali e sui propri vissuti emotivo-affettivi correlati al tema della ses-sualità, del genere edell'orientamento sessuale. Per larealizzazione del progetto è statacoinvolta l'Associazione Professio-nale "Proteo - Fare e Sapere".
139 marzo 2014Termoli
PESCARA – E deceduto
durante la scorsa notte
nell’ospedale di Pescara,
dove era stato trasferito da
quello di Vasto, Franco
Maria Chimisso, 64 anni,
medico in pensione resi-
dente a Termoli.
Nel tardo pomeriggio di
venerdì, il medico era alla
guida della sua autovet-
tura, una Volkswagen
Bora. Stava percorrendo in
direzione sud l’Autostrada
adriatica quando tra i ca-
selli di Vasto Nord e Val di
Sangro si è schiantato con-
tro il guard rail che separa
le due carreggiate ripor-
tando vari traumi.
Ai soccorritori le condi-
zioni del Chimisso erano
apparse subito molto gravi
e, dopo un primo ricovero
nell’ospedale di Vasto era
stato trasferito in quello di
Pescara dove, purtroppoi, è
deceduto nella stessa
notte.
Il dottor Chimisso, che la
scia la moglie e due figlio,
era conosciutissimo a Ter-
moli e a Larino dove aveva
lavorato nell’ospedale Vie-
tri nel reparto di Medicina.
I rilievi sulla dinamica
dell’incidente sono stati
eseguiti dagli agenti della
Polizia autostradale.
LARINO – Anche se ci sono state dichia-
razioni rassicuranti, continua a ventilarsi
la possibile chiusura del distaccamento
della Polizia stradale del centro frentano.
Anche " Libera, Associazioni Nomi e Nu-
meri contro le mafie si oppone a tale even-
tualità e si impegnerà nelle sedi
istituzionali regionali e nazionali èer scon-
giurare la soppressione. “Si continua a
voler tagliare indiscriminatamente e irra-
zionalmente servizi essenziali alle comu-
nità – si legge in un documento
dell’associazione - giustificando tali scelte
con una presunta razionalizzazione degli
stessi, senza tenere in considerazione né i
dati statistici ne le criticità dei territorio.
Tanto più se parliamo di sicurezza e del
pericolo che la criminalità organizzata
possa radicare i suoi purulenti tentacoli di
oppressione delle libertà individuali e
scardinamento delle regole democratiche.
Soprattutto in un territorio, quello moli-
sano, dove sono in aumento furti, rapine,
estorsioni, usure, stalking e reati ambien-
tali, così come confermato nella relazione
del Procuratore Generale alla recente
inaugurazione dell’Anno Giudiziario. In un
territorio dove il triste fenomeno del con-
sumo e dello spaccio di droghe ha ormai
assunto dimensioni tali da mettere in
campo un contrasto serio e organico a tutti
i livelli di intervento: Forze dell’Ordine,
Istituzioni e società civile. Questo è lo sce-
nario nel quale si va a calare l’ipotesi scel-
lerata di sopprimere importanti presidi
che garantiscono la tutela della sicurezza
e il contrasto alla criminalità. Scelta ancora
più insensata, per quanto riguarda il Di-
staccamento di Polizia Stradale di Larino,
dove l’Amministrazione comunale ha con-
cesso, in comodato d’uso, i locali dell’ex
Casa circondariale nel cuore del centro
storico, già utilizzati peraltro nel periodo
del terremoto del 2002, perfettamente ido-
nei ad ospitare il Distaccamento così come
ha certificato anche il sopralluogo già ef-
fettuato dai tecnici. Senza ribadire il fatto
che, nonostante l’esiguità delle forze a di-
sposizione, gli operatori di Polizia control-
lano un vasto territorio, i Comuni del
cratere cd. e obiettivi sensibili, con grande
impegno ed ottimi risultati”.
Incidente sull’A 14, muore medico in pensione
Libera dice di no alla chiusura del distaccamento della Polizia Stradale
Archeoclub organizzaun’escursione a Venafroe ad Isernia
Si ribalta con l’auto,paura per il conducentePETACCIATO – Tanto spavento e qual-
che leggero acciacco, per fortuna nulla di
grave, per un 25enne petacciatese ribalta-
tosi con la propeia autovettura. Il giovane
stava percorrendo con la sua autovettura
la strada provinciale che collega Petac-
ciato alla marina quando, per cause in via
di accertamento, giunto nei pressi di una
curva si è ribaltato. Scattoto l’allarme sul
posto è giunta una squadra dei Vigili del
Fuoco, i medici del 118 e Volontari della
Misericordia. Il giovane che era in stato
cosciente è stato comunque trasportato al-
l’ospedale San Timoteo dove è stato sotto-
posto agli accertamenti del caso.
Furto in gioielleria, ladriportano via la cassaforteCAMPOMARINO – I carabinieri della
locale Stazione e della Compagnia di Ter-
moli stanno indagando su un furto com-
piuto durante la notte tra venerdì e ieri
nella gioielleria di Corsi Skanderbeg. I
ladri, copo aver praticato un foro nel muro
di un locasle attiguo, sono penetrati nella
gioielleria asportandone la cassaforte
contenente Gioielli, monili e solti per sva-
riate migliaia di euro, per poi allontanarsi
indisturbati.
La scoperta dell’accaduto è stata fattta
ieri mattina dal titolare del negozio di pre-
ziosi che ha immediatamente fatto inter-
venire i carabinieri.
Falsi tecnici comunali,allarme alla cittadinanzaMONTENERO DI BISACCIA – Da qual-
che giorno falsi tecnici comunali si aggi-
rano per il paese busando alle porte delle
case degli anziani che hanno lanciato l’al-
larme. Immediato l’intervento dell’Ammi-
nistrazione comunale che ha inviato un
sms ai cittadini iscritti al servizio informa-
tivo. “Attenzione, invitiamo i cittadini a
non aprire la porta a due sconosciuti che
in queste ore si stanno presentando nelle
abitazioni dei residenti, per effettuare non
meglio precisate misurazioni. Il sindaco e
il Comune di Montenero non hanno auto-
rizzato nessun privato o società ad effet-
tuare alcuna visita presso le civili
abitazioni. Per ogni necessità o segnala-
zione, invitiamo ad allertare i Carabinieri
al numero telefonico 0875.96103”.
BASSO MOLISE – Il presidente del-
l’Archeoclub di Termoli, Oscar De Lena,
comunica che è stata organizzata per do-
menica 23 marzo una escursione a Vena-
fro e Isernia. La partenza è fissata alle 8
dal piazzale Donatori di Sangue (vecchio
ospedale) con arrivo alle 10 ad Isernia e
visita guidata del Museo Nazionale del
Paleolitico e breve visita della città; alle
12,45 traferimento a Venafro e pranzo.
Alle 16 visita della Mostra su “Gli Etru-
schi del lago. Da Orvieto a Bolsena,un
percorso nella Storia” presso il Museo
Archeologico ; alle 17,30 breve visita
della cittadina e alle 18,30 partenza per
il rientro in Termoli dove si arriverà
verso le ore 21. La quota individuale, che
comprende viaggio in pullman, pranzo e
guide è di 45€ (50€ per i non soci); non
comprende il costo di tickets per ingressi
vari, Musei e siti archeologici. L’acconto
è fissato in 20 €. Le prenotazioni e i rela-
tivi acconti saranno accettati dalle ore 18
alle 19 di venerdì 14 marzo presso la
Galleria Civica.
Le prenotazioni telefoniche non sa-
ranno accettate prima delle ore 18 del 14
marzo e saranno considerate ‘vincolanti’,
con l’importo comunque addebitato al-
l’interessato. Il recesso è possibile entro
domenica 16 marzo; nessun rimborso è
previsto dopo questa data.
SAN MARTINO IN PENSILIS – La giunta mu-nicipale ha approvato la convenzione di volonta-riato di Protezione Civile con la locale AssociazioneNazionale Vigili del Fuoco in concedo, iscritta nel re-gistro regionale delle associazioni di volontariato èconsiderata a tutti gli effetti O N L U S. La conven-zione è stata sottoscritta anorma di legge anchein virtù che l’Amministrazione comunale vuole ga-rantire una adeguata partecipazione dei propricittadini alle problematiche concernenti la Prote-zione Civile, cercando, nel contempo, di sensibiliz-zare in particolare i giovani in merito alla materiaconcernente la difesa del territorio, al fine di coor-dinare i primi interventi, in caso di allarme e di pre-allarme, in attesa dell’intervento della Prefettura;assistenza in occasione di manifestazioni di inte-resse comunale cui sia presente la polizia munici-pale, altre forze dell'ordine, e/o dipendenticomunali, nonché in supporto a forze di polizia ecarabinieri in occasione di incidenti e blocchi deltraffico. L'Associazione metterà a disposizione delComune il personale volontario e le attrezzaturedisponibili, sotto la direzione del Sindaco. L’ammi-nistrazione comunale, nel contempo, concedereall’Associazione in comodato d’uso, per l’espleta-mento del servizio, il locale comunale do piazzaUmberto I (stanza in ex sede comunale).
Amministrazione approvaconvenzione con Vigili del Fuoco in congedo
La sfida più importante dell’anno
senza allenarsi: così l’Isernia affron-
terà l’importante derby di questo po-
meriggio (inizio ore 14,30) contro
l’Olympia Agnonese, team granata
che invece proverà ad approfittare
della difficile situazione che si è
creata in seno alla ormai inesistente
società biancoceleste.
L’Isernia Fc è in autogestione: i cal-
ciatori, infatti, rimasti senza dirigenza
dopo le dimissioni del presidente
Ciampittiello e del direttore sportivo
Dino Petrangelo. Gli stessi atleti
hanno organizzato la gara odierna,
indicendo la ‘giornata biancoceleste’,
per la quale non saranno validi abbo-
namenti e ingressi di favore. L’obiet-
tivo è quello di racimolare i soldi per
pagare la vertenza dell’ex biancoce-
leste Calabrese, per evitare altri punti
di penalizzazione che porterebbero
alla sicura retrocessione.
Il ritorno in Eccellenza, comunque,
si avvicinerà qualora oggi la squadra
di capitan Nicola Panico non riuscisse
a superare l’Olympia Agnonese. L’im-
perativo, seppur in condizioni diffici-
lissime, è quello di vincere e tornare a
sperare nei playout, anche perché ri-
spetto dell’Angolana, squadra con la
quale i pentri si stanno contendendo
la terz’ultima posizione, l’Isernia deve
ancora giocarsi il jolly contro il Bo-
jano. Tre punti sicuri il prossimo 13
aprile. Ma la domanda è lecita: l’Iser-
nia tra un mese sarà ancora in corsa
per la salvezza, visto che ad oggi non
c’è società e ci sono diverse vertenze
di ex calciatori da saldare.
Soprattutto se oggi non si dovesse
vincere, sarà difficile che qualcuno
possa avvicinarsi alla società: perché
un imprenditore dovrebbe entrare
nell’Isernia, che rischia di retrocedere
e con dei debiti pregressi, quando si
potrà ben ripartire con un club pulito
dai campionati regionali? Sull’esem-
pio del Campobasso, facile immagi-
nare che se nel capoluogo pentro
dovesse esserci qualcuno interessato
al calcio, questi manifesti il suo inte-
resse a giugno. Dead club working:
questa è la triste verità in casa Isernia
Fc. Sulla base di tutti questi problemi,
chi non concederà sconti sarà l’Olym-
pia Agnonese di mister Corrado Ur-
bano. I granata, dopo la sconfitta
casalinga contro la Maceratese, pun-
teranno al pronto riscatto, per poi bis-
sare l’eventuale successo contro il
tranquillo Giulianova, che tra sette
giorni giungerà al ‘Civitelle’. Sarà,
dunque, una settimana importante
per il team altomolisano, che po-
trebbe archiviare il discorso salvezza,
prima di concludere il campionato
contro Fermana, Fano, Celano, Ter-
moli, Civitanovese, Matelica e Ango-
lana. Un calendario agevole per
l’Olympia Agnonese, ma è meglio ini-
ziare subito con un paio di successi di
fila, che porterebbero i granata a
quota 35 punti, a un passo dalla set-
tima salvezza consecutiva, tutti tra-
guardi costruiti al termine di grandi
campionati. I granata dovranno ri-
nunciare a Esposito e Di Lullo, squa-
lificati.
Isernia Fc-Olympia Agnonese sarà
diretta da Simone Degli Esposti della
sezione di Bologna, coadiuvato dagli
assistenti Giuseppe Di Giacinto di Te-
ramo e Simone Piccirilli dell’Aquila.
Sport15
9 marzo 2014I calciatori pentri, in autogestione, hanno indetto la “giornata biancoceleste” per pagare i debiti del club
Fano – Matelica: Vincenzo Fiorini di Frosinone
(Carnevale-Catallo)
Ancona – Jesina: Ilario Guida di Salerno (Bal-
delli-Zambelli)
Giulianova – Vis Pesaro: Andrea Zingarelli di
Siena (Li Volsi-Gambini)
Isernia Fc – Olympia Agnonese: Simone Degli
Esposti di Bologna (Di Giacinto-Piccirilli)
Fermana – Angolana: Nicola De Tullio di Bari
(Gregorio-Mittica)
Maceratese – Bojano: Francesco Alessandro Io-
vine di Napoli (Bovio-Barchetta)
Recanatese – Amiternina: Daniel Amabile di Vi-
cenza (Granieri-Vinti)
Sulmona – Celano: Raffaele Agrò di Terni (Pizza-
Battiniello)
Termoli – Civitanovese: Domenico Del Rosso di
Molfetta (Affronti-Yoshikawa)
SERIE D GIRONE FPROGRAMMA 26^ GIORNATA
Ancona (-1 pen.) 55; Mate-
lica 48; Termoli 47; Vis Pe-
saro e Maceratese 43;
Giulianova 38; Sulmona 36;
Jesina e Civitanovese 35; Fer-
mana e Celano 32; Olympia
Agnonese e Fano 29; Reca-
natese e Amiternina 28; Re-
nato Curi Angolana 21;
Isernia (-1 pen.) 18; Bojano
(-2 pen.) 2.
LA CLASSIFICA:
Isernia-Agnonese, per i biancocelesti ultimachiamata per la salvezza
La locandina dell’eventoI granata potranno far retrocedere i ‘cugini’ ma fare
un deciso passo verso la permanenza in serie D