3 Isaia: differenze• Letterarie e stile:
– nella prima parte lo stile è terso, solenne, e misurato; – nella seconda più retorico e caldo, appassionato, con
ripetizioni, enumerazioni; – la terza parte ha un livello poetico meno elevato;
• storiche: siamo in tre contesti diversi: – prima dell’esilio, durante e dopo;
• teologiche: – in 40-55 è sviluppato una teologia della storia e
l’immagine di Dio Creatore; – in 56-66 c’è un interesse particolare per il culto.
Temi comuni
• “santo di Israele”;• La gloria;• Il consolare;• La giustizia;• Sion - Gerusalemme;• La colpa.
Scuola/ discepoli
“Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli”. (8,16)
“Ora va a scriverlo su una tavoletta, incidilo nel bronzo, perché serva in futuro da testimonianza perenne” (30,8).
Contesto storico- sociale- religioso
• Impero assiro• Vari re: Acaz• Alleanze• VIII secolo• Giudea
Isaia
• Contemporaneo di Amos ed Osea• Giudea: Sud, Gerusalemme• Sposato, con due figli• Martire: tagliato in due (Talumd)
Struttura
• Oracoli rivolti al popolo di Dio: 1-12• Oracoli contro nazioni straniere: 13-23• La grande escatologia: 24-27• Oracoli rivolti al popolo di Dio: 28-33• La piccola escatologia: 34-35• Appendice storica: 36-39
Oracoli rivolti al popolo di Dio: 1-12
• Contiene la predicazione sotto Iotam e durante la guerra siro - efraimita;
• i temi più importanti sono: – la denuncia del culto (1,10-20); – la canzone della vigna (5,1-7), – la profezia dell’Emmanuele e oracoli
messianici (7-12); – la vocazione di Isaia (6); – la conclusione al capitolo 12 sembra essere un
commento al nome Isaia;
Oracoli contro nazioni straniere: 13-23
È un genere già incontrato (Am):
la differenza e la caratteristica di Isaia è che troviamo oltre a oracoli di minaccia contro popoli che circondano Israele e che sono suoi nemici, anche promesse di salvezza per questi popoli stranieri;
troviamo anche un oracolo contro un individuo (22);
La grande escatologia: 24-27
È una specie di bilancio finale: tutta la terra è sottomessa al giudizio di Dio;
sono testi quasi certamente non di Isaia, sulla linea di altri testi escatologici, genere che si diffondono soprattutto dopo l’esilio, in cui si parla della lotta di Dio contro i nemici stranieri e della vittoria finale del popolo di Israele;
Oracoli rivolti al popolo di Dio: 28-33
È la predicazione negli anni 705-701; è formata da oracoli diversi: ma lacaratteristica sono i “guai” a tal punto cheSi parla di “libro di guai”; qui è evidenziata l’opera di Dio: a) abbassamento dell’Assiria e suoi
successori, potenze orgogliose; b) umiliazione dell’orgoglio di Israele; c) restaurazione di Sion.
La piccola escatologia: 34-35
Sono 2 capitoli che costituiscono un dittico escatologico, con diversi elementi che si corrispondono:
da una parte Jhwh si confronta con le nazioni pagane;
dall’altra Israele popolo eletto è benedetto.
Appendice storica: 36-39
Sono narrati 3 episodi:
a) l’invasione di Sennacherib (36-37);
b) la malattia e la guarigione di Ezechia (38);
c) ambasciata del re di babilonia (39)
Isaia 6
• Vocazione del profeta• Centro di Is 1-12• Rapporto con il contesto
– Precedente– successivo
La strutturaPossiamo suddividere il brano in tre momenti:la teofania: 1-5: è delimitata da un'inclusione tra 1 e 5
“io vidi il Signore/ i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti”
I v 1b e 4b si corrispondono in forma chiastica:“I lembi del manto riempivano il tempio”“la casa si riempiva di fumo”.
C’è una corrispondenza tra tempio/ terra/ casa da una parte e lembi/ gloria/ fumo dall’altra; questo per sottolineare la santità divina.
C’è uno schema ternario che ritorna più volte: tre coppie di ali dei serafini, il trisaghio, triplice reazione del profeta (sono perduto, sono impuro, abito con impuri).
la consacrazione: 6-7: consta di un’azione simbolica (il toccare le labbra) e di una dichiarazione, collegata alla prima parte per il tema delle labbra; anche qui ritorna il ritmo ternario ( 6: uno dei sefarini volò, toccò, disse; 7: questo ha toccato, è scomparsa, è espiata);
la missione: 8-13: la missione è introdotta dal verbo udire, che corrisponde al vedere di 6,1; il v. 13 manca nei LXX.
la teofania: – v. 1: introduce storicamente la visione, al tempo della
morte del re Ozia; Isaia si trova nel tempio, dove vede Dio assiso su un trono come un Re; la visione è introdotta dal verbo vedere, tipico dell’esperienza mistica: in realtà tutta la teofania è descritta con elementi uditivi e con la partecipazione attiva del profeta;
– tutto è avvolto da un senso di pienezza: l’orlo, il tempio, il fumo, la gloria; colmano e traboccano perché Dio non è circoscritto dal tempio, va oltre, rimane trascendente; la terra appare come un tempio gigantesco;
– accanto a Dio c’è la sua corte, il nome dei serafini “brucianti” in relazione al fuoco, allude alla capacità purificatrice di Dio; questi esseri misteriosi intonano un canto; qui spiccano due parole: santità e gloria di Dio;
– di fronte a questa grandezza emerge la piccolezza dell’uomo, che avverte il suo peccato di fronte alla santità divina, scopre la propria radicale impurità.
La consacrazione:
qui c’è qualcosa simile ad un rito di purificazione, ma non solo, perché Dio perdona e cancella il peccato dell’uomo, ciò che in fondo separa l’uomo da Dio;
uno dei serafini con il fuoco purificatore è inviato da Dio stesso, per purificare e consacrare: Dio vuole accorciare le distanze;
La missione:la vocazione profetica è essenzialmente missionaria, è
invio; il profeta stesso si propone come volontario dopo la richiesta di Dio, la domanda che è una sfida: “Ecco manda me”, indica la sua totale disponibilità, deve tornare come messaggero di Dio dal popolo, non più chiamato da Dio “mio popolo”, ma “questo popolo”;
ma il profeta deve accettare che la sua missione sarà un fallimento e il risultato sarà peggiore, perché la sua predicazione provocherà l’indurimento, il rifiuto;
nonostante ciò la sua parola deve destare la coscienza dell’uomo: è qui il paradosso, che deve accettare, il messaggio sconvolgente; tuttavia ci sarà un resto, come voce di speranza.
contrapposizioni fondamentali:• al re Ozia morto, si contrappone Dio, il vero Re;• a Dio seduto sul trono, corrisponde Isaia in
mezzo al popolo;• Isaia ormai purificato si contrappone al popolo
dalle labbra impure;• La santità di Dio è in opposizione al peccato
dell’uomo; il cielo si contrappone la terra: il tempio accorcia le distanze; da una parte si sottolinea la distanza, il distacco, la separazione, ma c’è un avvicinamento: è il profeta ormai purificato che deve unire Dio e il popolo.
Contenuto del libro
Is 1-12: oracoli contro Giuda e Gerusalemme
Is 1: prologo 2-5: giudizio
6: vocazione 7-11: libro dell’Emmanuel
Is 12: salmo conclusivo
Is 1: Processo
Inclusione: ribellarsi, peccare, abbandonare
Processo preliminare Perorazione: rottura dell’Alleanza Profeta: pubblico ministero Testimoni: cielo e terra
Due requisitorie processuali:
1,2-9TestimoniFedeltà di Dio,
Santo di Israele e peccato del popolo - figlio
Castighi passatiConseguenze esterne: corpo,
ambienteResto di Israele come dono di Dio:
differenza con Sodoma Poveri e fedeli
1,10-20
Parola accusatrice Alti funzionari, classi al potere Cammino della salvezza Purificazione Appello alla trattativa: discutere
insieme Alternativa: SE
1,21-26 Città trasformata Struttura concentrica Centro: Non difendono l’orfano, non s’incaricano
della causa della vedova
Città fedelediritto- giustizia
si è mutato in scoriaamici, corrono dietro
Non difendonoavversari, nemici
volgere la mano, scoriagiudici, consiglieri
Città fedele
Is 2: canto a Sion 2,1-5:
Tempio e palazzo: Sion Monte: dimora di Dio, legge e Parola Armi: si convertono
2,6-8: annuncio del giudizio, enumerazione in crescendo: litanie di miserie
umane e peccati di idolatria 2,12:
lista del “giorno del Signore” Peccato originale: orgoglio
Is 5: il canto della vigna Accusa diretta e personale 1-2:
parabola, delusione, infedeltà coniugale Profeta: amico dello sposo Proprietario e vigna: coppia Clima: aspettare
3-4: lamento di un innamorato deluso e giudizio degli spettatori
5-6: giudizio del padrone 7: siamo noi
Autocondanna: siamo noi Allitterazione: Il Signore si
attendeva dal suo popolo sedaqah (giustizia)
ed ecco se’aqah (grido degli oppressi)
Mishpat (rettitudine)ed ecco mispach (spargimento di sangue)
Voce del profeta: 6 guai!!Esame di coscienza
Libro dell’Emmanuel
Alla piscina superiore
Segno Figlio di Isaia
Narrazione e colloquio:
7,1-6
Narrazione e colloquio: 7,10-13
Narrazione e colloquio:
8,1-3Oracolo:
7,7-9aOracolo: 7,14-16
Oracolo: 8,4
Punizione: 7,9b
Punizione: 7,17-25
Punizione: 8,5-8
7,1-6 Alleanze Guerra siro- efraimita Profeta e Acaz: incontro Piscina Figlio di Is: “un resto tornerà” messaggio: non temere
Oracolo: 7,7-9a+ punizione: 9b
Confronto tra Dio e grandi potenze Progetto di salvezza di Dio
Punizione:
“ma se non crederete, non avrete stabilità”
Segno: 7,10-13 Segno dell’aiuto di Dio “non voglio tentare”: falsa religiosità,
pretesto Rifiuto di chiedere la volontà di Dio
Oracolo: 7,14-16: Concezione e nascita di un figlio Da ‘almah, giovane donna/ vergine (partenos) Nome Emmanuel: grido di angoscia e di
salvezza Dieta: panna e miele (felicità, superstiti) Base: oracolo di Natan in 2Sam 7
Punizione: 7,17
Esilio Popolo assiro Primo oracolo: 18-19 Secondo oracolo: 20 Terzo oracolo: 21-22