IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
33810 ottobre 2020
CARLO PURI NEGRI DI BLUE SGR AL CONVEGNO ilQISU FONDI, LIVING E IMPRENDITORIA
FINANZA E IMPRESA PER IL NUOVO REAL ESTATE
focus-group ilQI Live!LEGALITÀ
E REAL ESTATE
SCANNELL PROPERTIESINVESTIMENTI E SVILUPPI
IN ITALIA
INVESTIMENTI: IL REAL ESTATE RITORNA
PROTAGONISTADEL MERCATO
GIOVEDÌ 29 OTTOBRE
IL DIGITALE E LE SMART CITIES CAMBIANO I PARADIGMI DELL’IMMOBILIARE. LINEE GUIDA PER UN PROGETTO DI IDENTITÀ NAZIONALE
SESSIONE 2
IL MERCATO DEGLI NPL E UTP, SVILUPPI E OPPORTUNITÀ
SESSIONE 3
STRUTTURE SOCIETARIE DIREAL ESTATE PER ATTRARREGLI INVESTIMENTI ESTERI
SESSIONE 1
STRUTTURE SOCIETARIE DI REAL ESTATE PER ATTRARRE GLI INVESTIMENTI ESTERI
Carlo A. Puri NegriAEDES SIIQ
Emanuele CaniggiaDEA CAPITAL RE SGR
Giuseppe AmitranoGVA REDILCO & SIGEST
Giovanni SparvoliPATRIGEST
PALAZZO POSTE LECCELecce
Vittorio Morelli, MR INVESTMENTS
PRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTI
SPARK ONE, SPARK TWOMilano
Fabrizio Zichichi, LENDLEASE
PRESENTAZIONE PROGETTO
RESTYLING CENTRO COMMERCIALE PORTOGRANDESan Benedetto del Tronto (AP)
Roberto Zoia, IGD SIIQ
PRESENTAZIONE PROGETTO
Adolfo Suarez, LOMBARDINI22
SPONSORPARTNER ISTITUZIONALI
IL MERCATO DEGLI NPL E UTP, SVILUPPI E OPPORTUNITÀ
Stefano ScopigliGRUPPO YARD REAAS
Mirko FrigerioNPLS RE_SOLUTIONS
Andrea CalzavaccaCBRE ITALIA
Luigi UcciPRAXI REAL ESTATE
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IL DIGITALE E LE SMART CITIES CAMBIANO I PARADIGMI DELL’IMMOBILIARE. LINEE GUIDA PER UN PROGETTO DI IDENTITÀ NAZIONALE
Claudia BottiAEROPORTI DI ROMA
Jacopo PalermoCOSTIM
Giovanni SavioPLANET SMART CITY
Elisabetta TaglienteCAMPUSX
Valerio CastelnuovoSYSTEMA
Paolo BertiniHARPACEAS
Gianfranco SassiFIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES
RUBRICHE
editoriale
qitv
5S
ARTICOLI
Ci vuole fantasia per lavorarecon gli immobili
PAGINA 11
SOMMARIO
SOMMARIO
riflessioni sulla legalitàPAGINA 29
La logistica targataScannell Properties
PAGINA 39
Le regole della trasparenza PAGINA 25 deals
lo smart officePAGINA 32
gewiss.com
WHY SMART HOME?
BUILDING
Soluzioni basate su Cloud per la sicurezza, il comfort e il risparmio energetico
Controllo da remoto semplice e sicuro con protezione dei dati tramite app Smart Gateway
Possibilità di integrazione con diversi protocolli e oggetti IoT
Ideale sia in ambito domestico che terziario (uffici, strutture ricettive, negozi, showroom)
UNA VITA DA SOGNOImmergiti nel Benessere
7SEDITORIALE
EDITORIALEdi Kevin Massimino
Uominie impreseche creanovalore“Il valore di un uomo si misura da…”. Quanti libri, film o giudizi hanno questa citazione seguita da tantis-sime immaginarie unità di misura (coraggio, pas-sione). Probabilmente non esiste un metodo uni-versale per “dare valore a un uomo”, sembra invece più chiaro il metro di giudizio sulle imprese anche immobiliari: il fatturato e il valore in Borsa, se sono società quotate. Qualche dubbio, però, ci permettia-mo di sollevarlo.È giusto dire che una realtà aziendale funziona per-ché i suoi numeri sono anticipati dal segno più? Se guardiamo, per esempio, alla performance in Piaz-za Affari sono poche quelle che in questi anni hanno potuto sorridere, eppure le imprese, sia intese come aziende che come esperienze umane, ci sono, cre-scono e creano valore in senso assoluto.Sono molti gli imprenditori (e anche alcuni mana-ger) che hanno scommesso sul futuro con coraggio anche a discapito di qualche giudizio negativo sul presente.Nel Convegno de ilQI, svoltosi questa settimana, si è parlato proprio di Uomini e Imprese. Si è discusso
8S
con chi ha scommesso sui fondi immobiliari retail qualche anno fa, e con chi adesso sta riscuotendo successo per aver puntato in tempi non sospetti sul residenziale, che oggi “va tanto di moda”.Due scelte, o meglio due imprese, diverse ma acco-munate dalla visione imprenditoriale, dallo sguardo oltre l’orizzonte presente e oltre il risultato immedia-to. Idee ribadite anche nel panel conclusivo dell’e-vento dagli imprenditori stessi stessi, il segnale che forse il valore di un impresa si misura dal valore de-gli uomini che ne fanno parte.
EDITORIALE
il Quotidiano Immobiliare®
Anno X Numero 62 - Ottobre 2020
Periodico di approfondimento per gli operatori del real estate
20,80
€Guglielmo Pelliccioli
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Uomini e imprese
per disegnare
il futuro del Paese
Trent’anni fa iniziai a c
ollaborare con una rivista c
he si chiamava
‘Uomini e Business’. Ne era prop
rietario e direttore
il celebre
giornalista economico Peppi
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numeri avevo già chiuso ogni ra
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a mi
piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un
concetto legato all’
intrapresa e all’impresa. Non so se i
l giornale
sia ancora in edicola
, ma allora raccontava,
proprio come dice la
testata, la storia di
imprenditori e della lo
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per chi ha voglia di i
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o di
come sono nate e si so
no sviluppate le nostre azie
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nti perché racchiude quel percors
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co’ che descrive la
nascita e lo sviluppo
di una società. Nell’immobiliare q
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rse non
sarebbe possibile a
riempire un libro e neanche u
na rivista ma
vi sono comunque esempi di azien
de che ancora oggi
hanno una
proprietà ben identifi
cata nel fondatore o
nella sua generazione.
Proviamo a raccontarla?
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UOMINI E IMPRESE PER DISEGNARE IL FUTURO DEL PAESE
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Anno X Numero 62 - Ottobre 2020
Periodico di approfondimento per gli operatori del real estate
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Guglielmo Pelliccioli
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Uomini e impreseper disegnareil futuro del PaeseTrent’anni fa iniziai a collaborare con una rivista che si chiamava
‘Uomini e Business’. Ne era proprietario e direttore il celebre
giornalista economico Peppino Turani. A parte che dopo due
numeri avevo già chiuso ogni rapporto, ma di quella rivista mi
piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un
concetto legato all’intrapresa e all’impresa. Non so se il giornale
sia ancora in edicola, ma allora raccontava, proprio come dice la
testata, la storia di imprenditori e della loro attività. Credo che
per chi ha voglia di indagare nella storia del Paese il racconto di
come sono nate e si sono sviluppate le nostre aziende sia una
delle narrazioni più affascinanti perché racchiude quel percorso
faticosissimo ed ‘eroico’ che descrive la nascita e lo sviluppo
di una società. Nell’immobiliare questa descrizione forse non
sarebbe possibile a riempire un libro e neanche una rivista ma
vi sono comunque esempi di aziende che ancora oggi hanno una
proprietà ben identificata nel fondatore o nella sua generazione.
Proviamo a raccontarla?
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DISPONIBILE ONLINE
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DEALS 10S
dealsitalia
50 MILIONICromwell Property Group e IGIS Asset Management, asset manager corea-no, hanno finalizzato l’acquisizione di sette immobili logistici locati a DHL, situati nel nord Italia vicino alle città di Milano, Torino, Bologna e Verona. I sette immobili sono interamente lo-cati a DHL con contratti di lungo ter-mine e un WALT di portafoglio di cir-ca 16 anni. JLL ha ricoperto il ruolo di advisor di DHL Group, mentre GVA Redilco e REAAS hanno supportato Cromwell.
Vai alla TABELLA DEALS 2020
AL CERSAIE SI VEDE L’INDUSTRIA ITALIANA DEL FUTURO
di Pietro Zara
Ci vuole fantasiaper lavorare con
gli immobili
Si può organizzare un convegno immobiliare sulla fantasia? Scritto così sembra di parlare di fate e unicorni, ma la fantasia di cui stiamo parlando è in realtà il mo-tore dell’innovazione, è la capacità delle persone che lavorano nel real estate di creare qualcosa che prima non c’era, di cavalcare l’onda del cambiamento invece che rimanerne travolti. Ed è proprio la fantasia così intesa ad avere indossato i panni del protagonista nelle tre sessioni di dibattito del convegno online Uomini e imprese per disegnare il futuro del Paese, organizzato questo giovedì da ilQI.
11SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
Le riflessioni emerse al convegno de ilQI ‘Uominie imprese per disegnare il futuro del Paese’
Una nuova era per la casa - Partiamo dal tema della prima sessione, il Living. Oggi il residenziale sta vi-vendo un momento felice: da una parte abbiamo una domanda che manifesta bisogni chiaramente insod-disfatti dallo stock esistente, dall’altra abbiamo una pletora d’investitori, italiani ed esteri, pronti a investi-re su quella che, finalmente anche in Italia, è diventa-ta a pieno titolo un’asset class di assoluto interesse. Questo già stava avvenendo prima della pandemia, con i tempi tipici delle dinamiche immobiliari. Il ri-mescolamento delle carte derivato dal lockdown e l’insoddisfazione manifestata da molti cittadini per la propria abitazione hanno dato una grande accele-razione a questo processo. E oggi gli investitori son-dano quotidianamente il mercato italiano della casa, inteso in tutte le sue accezioni: dalle residenze per studenti a quelle per gli anziani, passando dal build-to-rent.E allora... fantasia! Con un potenziale del genere, chi opera nel settore immobiliare non può non impe-gnarsi a costruire un tessuto adatto alla crescita di questa asset class. Non si possono portare avanti i modelli di business seguiti in passato come se nulla fosse, lo sviluppatore e il promotore immobiliare non possono più confondersi nell’indefinita figura del co-struttore. Un sistema residenziale ben progettato può davvero diventare il valore aggiunto del nostro Pae-se: è necessario continuare a investire sul prodotto per renderlo qualitativamente superiore, ma anche sui processi per renderli sempre più industrializzati ed efficienti. Chi prende casa, in acquisto o in affitto, è oggi più attento che mai ai dettagli.
12SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
Gli investitori
sondano
quotidianamente
il mercato della
casa in tutte le
sue accezioni:
residenze per
studenti, per
anziani e
build-to-rent
13S
Che fine hanno fatto i fondi immobiliari retail? - Se quello italiano è il popolo che storicamente ha sem-pre riversato i propri risparmi nella casa, non si può non affrontare la questione dei fondi immobiliari quotati retail. Uno strumento che nasceva alla fine degli anni ‘90, in una situazione dove, a fronte di li-velli non indifferenti di risparmi da gestire, si poteva contare sull’innamoramento dell’italiano per il mat-tone. I successivi vent’anni ci hanno però mostrato qualcos’altro: dei fondi immobiliari retail giunti oggi a liquidazione, quasi la metà hanno prodotto perdite per i propri sottoscrittori, a volte anche importanti. Cosa è andato storto?Una prima macchia, hanno detto gli stessi gestori intervenuti nella seconda sessione del convegno, è proprio sulla governance: sono diversi i casi in cui si sono condotte scelte sbagliate, sia nell’investimen-to che nella gestione delle proroghe di questi veico-li. Però non si può imputare tutto alla mala gestio: basta guardare le date di attività dei fondi per capi-re come quelli lanciati a fine anni ‘90 e chiusi prima del 2010 abbiano goduto dell’enorme crescita vis-suta dal mercato immobiliare negli anni 2000, prima dello scoppio della bolla; al contrario, quelli lanciati poco prima della crisi se la sono dovuta subire tutta. Un’altra distinzione importante è sulla metodologia d’investimento: in generale, i fondi ad apporto, parti-ti quindi già investiti, hanno dato risultati migliori di quelli con capitali da investire da zero.
Dei fondi
immobiliari
retail giunti a
liquidazione, quasi
la metà hanno
prodotto perdite
per i sottoscrittori,
a volte anche
importanti
CI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
Probabilmente, hanno affermato i gestori coinvolti, è proprio lo strumento dei fondi immobiliari retail che non funziona. La lunga durata dei veicoli (mediamen-te dodici anni) combinata al settore decisamente non liquido in cui investono, li lascia in balìa dei momenti positivi o negativi del mercato in cui si ritrovano in fase di liquidazione. E’ stato un esperimento: prima in Italia non c’erano fondi immobiliari, non si poteva essere sicuri a cosa si andava incontro. In ogni caso, c’è una metà dei veicoli che ha dato risultati positivi per i propri sottoscrittori, con numeri in alcuni casi decisamente ottimi. E non scordiamo che oggi gran parte dell’attività delle SGR è concentrata su un al-tro tipo di fondi immobiliari, quelli riservati a investi-tori istituzionali, che hanno funzionamento diverso e producono risultati ottimi: una cosa è interloquire con un sottoscrittore istituzionale e condividere con lui le migliori strategie da mettere in campo in base alle dinamiche di mercato, un altro conto è avere a
Oggi l’attività delle
SGR è concentrata
sui fondi riservati
a investitori
istituzionali, che
producono ottimi
risultati
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Guglielmo Pelliccioli
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Uomini e impreseper disegnareil futuro del PaeseTrent’anni fa iniziai a collaborare con una rivista che si chiamava
‘Uomini e Business’. Ne era proprietario e direttore il celebre
giornalista economico Peppino Turani. A parte che dopo due
numeri avevo già chiuso ogni rapporto, ma di quella rivista mi
piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un
concetto legato all’intrapresa e all’impresa. Non so se il giornale
sia ancora in edicola, ma allora raccontava, proprio come dice la
testata, la storia di imprenditori e della loro attività. Credo che
per chi ha voglia di indagare nella storia del Paese il racconto di
come sono nate e si sono sviluppate le nostre aziende sia una
delle narrazioni più affascinanti perché racchiude quel percorso
faticosissimo ed ‘eroico’ che descrive la nascita e lo sviluppo
di una società. Nell’immobiliare questa descrizione forse non
sarebbe possibile a riempire un libro e neanche una rivista ma
vi sono comunque esempi di aziende che ancora oggi hanno una
proprietà ben identificata nel fondatore o nella sua generazione.
Proviamo a raccontarla?
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14SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
FOCUSQI: RIVISTA DIGITALEPer il convegno streaming Uomini e imprese per
disegnare il futuro del Paese è stata prodotta
anche un’edizione digitale della rivista
FocusQI con la raccolta degli approfondimenti
e delle riflessioni preparati dagli speaker
intervenuti al convegno e non solo. La rivista
può essere scaricata dagli abbonati de ilQI
e da chi ha seguito l’evento.
15SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
che fare con decine di migliaia di quotisti impreparati rispetto ai trend di settore.Oggi i fondi riservati a investitori istituzionali fun-zionano e si stanno specializzando sempre di più. Dobbiamo quindi lasciarci alle spalle l’esperienza dei fondi immobiliari retail come un tentativo completa-mente fallimentare? Forse anche qui... ci vuole fan-tasia! Non era sbagliata l’idea di coinvolgere capitali privati nell’attività dei fondi d’investimento, era poco funzionale la forma in cui si faceva. Forse si potrebbe coinvolgerli ancora, ma tramite istituzioni finanziarie.
Un mercato che non sta mai fermo - Come ci ha in-segnato l’esperienza dei fondi immobiliari retail, l’u-nica cosa certa è che non c’è nulla di certo: viviamo in un mercato che cambia continuamente, dove ogni due o tre anni c’è una crisi, più o meno grave, che cambia le carte in tavola. L’ultima crisi, quella pan-demica, ci ha costretti tutti a fermarci, a pensare con calma a ciò che stiamo facendo e a ripensare gli im-mobili che mettiamo sul mercato in un’ottica di reale funzionalità rispetto all’utilizzo che se ne farà. E allo-ra... fantasia!Il risvolto positivo della tragica esperienza del Covid è che ci siamo trovati a porci domande che fino ad ora non ci eravamo posti. E ora dobbiamo pensare a come saranno gli immobili dell’era post pandemica. Chi saprà trovare la risposta giusta guiderà il cam-biamento. E chi potrebbe farlo meglio dell’imprendi-tore, la figura che impegna se stessa e i propri ca-
Non era
sbagliata l’idea
di coinvolgere
capitali privati
nei fondi
immobiliari: era
poco funzionale
la forma in cui si
faceva
pitali nell’impresa di fare immobiliare? Deve essere l’imprenditore a governare l’evoluzione, a fare scel-te coraggiose, a portare innovazione e definire nuovi modelli di business. Anzi, il ragionamento va oltre la figura dell’imprenditore: la differenza tra questo e il manager non ha più senso di esistere, un manager che non si adopera o non può dar forma all’attività della società per cui lavora non è utile ad essa.
Fantasia, Razionalità, Cuore - L’esperienza di un im-prenditore è stata quella raccontata da Diego Car-ron, presidente di Carron Costruzioni Generali, nella conversazione che ha chiuso il convegno. Alla guida di un’impresa di famiglia con oltre mezzo secolo di storia alle spalle, Carron ha spiegato come l’azienda stia vivendo un’importante fase di rimodernamento. Uno di quei momenti in cui, è stato ripetuto, senza fantasia non si arriva ad alcun risultato significativo.
Deve essere
l’imprenditore
a governare
l’evoluzione, a dare
scelte coraggiose,
a portare
innovazione
APPROFONDIMENTI ON DEMANDAnche per questo convegno, come per i precedenti,
gli speaker e altri esperti dell’immobiliare hanno prodotto
una serie di approfondimenti video sui temi trattati, raccolti
sotto l’etichetta ON DEMAND. Tutti i video On Demand sono
accessibili agli abbonati de ilQI e a chi ha seguito
i lavori del convegno.
16SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
La reimpostazione della società passa attraverso un processo di riorganizzazione interna. Tutto parte dalla coscienza che non si lavora più come si faceva dieci anni fa, ma nemmeno cinque: il mondo delle co-struzioni (ma si potrebbe dire il mondo in generale) è cambiato, sta cambiando rapidamente e i vecchi pa-radigmi devono essere rivisti. La Carron in particolare sta investendo molto sull’assunzione di neo laureati, ma anche su professionalità molto diverse tra loro; importanti investimenti vengono condotti anche sul processo di digitalizzazione e sul BIM, anche se su questo, ha spiegato Carron, purtroppo la rivoluzione è ancora solo sulla carta.Basta dunque la sola fantasia? Certo che no: le scelte di un imprenditore devono comunque essere razionali, cosa non facile quando si opera in realtà dove ci si mette anche il cuore. Ma è combinando Fantasia, Razionalità e Cuore che si evolve verso il futuro.
Le scelte di un
imprenditore
devono essere
razionali, cosa
non facile quando
si opera in realtà
dove ci si mette
il cuore
17SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
CARLO PURI NEGRI
PERSONA
Carlo Puri Negrie la nuova vestedi Blue SGRAl convegno online de ilQI Uomini e imprese per di-segnare il futuro del Paese ha preso parte anche Carlo Puri Negri, colonna storica del real estate ita-liano, per dibattere sui risultati finora ottenuti dai fondi immobiliari in Italia e sul futuro che si prospet-ta per questi veicoli d’investimento. Ma c’è un altro aspetto degno di nota in questa partecipazione: è la prima apparizione di Puri Negri a un convegno con la nuova veste di Blue SGR. Di cosa si tratta?Blue SGR è la società di gestione del risparmio nata lo scorso luglio attraverso l’acquisizione, da parte del management di Sator Immobiliare SGR (vale a dire lo stesso Puri Negri insieme a Paolo Rella) af-fiancato da un pool di investitori, del 68,16% del-la stessa SGR, prima detenuto dal fondo di private equity Sator e da Unodueerre. A seguito dell’opera-zione, la Sator è stata ribattezzata, appunto, Blue SGR.Ma veniamo all’intervento di Puri Negri nel conve-gno online. I temi affrontati sono stati due: da una parte i fondi immobiliari retail quotati, dall’altra i fondi immobiliari riservati a investitori istituzionali,
BLUE SGR
SOCIETÀ
18SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
come quelli appunto gestiti da Blue SGR. “Io ritengo che i fondi non debbano essere quotati”, ha sen-tenziato Puri Negri. “Siamo forse uno dei pochissimi paesi che ha fondi quotati. Chi ce li ha, ha co-munque fondi dove nel frattempo puoi entrare e uscire… che però è un meccanismo maledettamente complicato… e poi ti chiedono tutti di uscire mentre c’è la crisi, è un disastro e devi bloccare le quote. Il quotato ha seguito nel mondo un’altra strada, quella dei REIT e delle SIIQ. Il fondo, proprio perché ha una durata chiusa, non è adat-to: se dura dieci anni e i dieci anni ti cascano nel momento della crisi, essendo il nostro mercato ciclico, puoi anche essere un fenomeno ma liquidi comunque male”.E riguardo ai fondi riservati a in-vestitori istituzionali, funzionano
bene così come sono o si può pensare a meccanismi di raccolta simili alle società d’investimento quotate? “La strumentazione fon-do teniamola separata dai REIT e dalle SIIQ”, ha affermato Puri Ne-gri. “Se proprio dovessi immagina-re una modifica, forse c’è da ragio-nare se lasciare al 5% il limite per l’investitore professionale che non rientra nei cosiddetti ‘investitori buoni da un punto di vista fiscale’. Tu, che sei un professionista, e io, che sono un professionista, di un fondo non possiamo avere più del 5% perché per avere di più biso- gna essere un ‘investitore buono’, cioè un’assicurazione, una coo-perativa, un fondo pensione o un fondo di private equity. Questa, a mio avviso, potrebbe essere l’uni-ca modifica che andrebbe fatta”.
19SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
VIDEO INTEGRALI DEL CONVEGNO
SESSIONE 1IL LIVING E IL MERCATOAttilio Di Cunto EUROMILANOGiuseppe Pizzuti BNP PARIBAS RE ADVISORY ITALYMarco Claudio Grillo ABITARE INSimone Spreafico DUFF & PHELPS REAGAlessandro Villa ALPACRoberto Martino GEWISSGianfranco Sassi FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACESIvano De Vecchi INCONTRA
CITTADELLA DELLO SPORT DI TORTONA(TORTONA - AL)Alessandro Gandolfo CodelfaGianandrea Barreca Barreca & La Varra
EDIFICI GARIBALDI EXECUTIVE ED.G.E. (MILANO)Alessandro Dileo Antirion SGRFederica Volpi Colliers International ItaliaAlessandro Dal Ferro Colliers REMS
PARCO LOGISTICO SILVANO PIETRA(SILVANO PIETRA - PV)Gianpiero Bianchi Fornaci Laterizi Danesi
20SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
SESSIONE 2
SESSIONE 3
CONVERSAZIONE CONDiego Carron CARRON COSTRUZIONI GENERALI
IL RUOLO DELL’IMPRENDITORE NEL REAL ESTATE: I PROTAGONISTIEdoardo De Albertis BORIO MANGIAROTTIMassimo Vitali VITALIPaolo Negri IRGENRE GROUPRoberto Busso GABETTI PROPERTY SOLUTIONSGiuseppe Amitrano GVA REDILCO & SIGEST
LA MUTAZIONE DEI FONDI IMMOBILIARICarlo Alessandro Puri Negri BLUE SGREmanuele Caniggia DEA CAPITAL RE SGRDaniel Buaron FIRST ATLANTIC REDomenico Bilotta INVESTIRE SGRGerardo Solaro del Borgo TOSCANA RESORT CASTELFALFI
21SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
CONTENUTI ON DEMAND
SESSIONE 1
IL LIVING NEGLI INVESTIMENTIIMMOBILIARIGiuseppe Pizzuti BNP PARIBAS REAL ESTATEADVISORY ITALY
LIVING: RIPENSARE LA RESIDENZASimone Spreafico DUFF & PHELPS REAG
RESIDENZIALE: UN PATRIMONIODA RINNOVAREAlessandro Villa ALPAC
SOLUZIONI PER UN NUOVO BENESSERE ABITATIVOElena Magarotto FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES
22SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
SESSIONE 2
SMART LIVING: UN ECOSISTEMACOMPLESSORoberto Martino GEWISS
LA STORIA DEI FONDI IMMOBILIARIIN ITALIAMassimo Caputi FEIDOS - FEDERTERME CONFINDUSTRIA
FONDI IMMOBILIARI RETAIL: QUANTO HANNO RESO REALMENTE?Pietro Zara IL QUOTIDIANO IMMOBILIARE
FONDI IMMOBILIARI: POSSIAMORITENERCI SODDISFATTI?Daniel Buaron FIRST ATLANTIC RE
23SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
DAL PRIMO FONDO IMMOBILIAREA OGGIGerardo Solaro del Borgo TOSCANA RESORTCASTELFALFI (TUI GROUP)
SESSIONE 3
L’IMPRENDITORE DEVE PORTAREINNOVAZIONERoberto Busso GABETTI PROPERTY SOLUTIONS
L’IMPRENDITORE GUIDAIL CAMBIAMENTOGiuseppe Amitrano GVA REDILCO & SIGEST
24SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI
25SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA
Le regoledella trasparenza Al focus-group de ilQI Live! si è discusso di Legalità nell’immobiliare di Cristina Giua
SIDIEF
SOCIETÀ
NUNZIO MINICHIELLO
PERSONA
BANCA D’ITALIA
SOCIETÀ
26SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA
La puntata di questa settimana dei focus-group de ilQI live! ha chiamato in causa la comunità del Real Estate italiano per parlare di legalità, di trasparenza e dell’immagine del settore di fronte all’opinione pub-blica. Per questo ampio programma di discussione, ilQI ha invitato tre relatori-ospiti: Nunzio Minichiello di SIDIEF (Banca d’Italia); Carlo Mastrangelo di Uni-ted Consulting; Roberto Schiavelli di DeA Capital RE SGR.La scaletta dei lavori dei focus-group de ilQI live! prevede due tempi: un primo tempo dedicato alla discussione generale sul titolo della puntata (nel caso specifico di questa settimana, come antici-pato, si è trattato di legalità nell’immobiliare), dove gli ospiti-relatori sono chiamati a sviluppare l’argo-mento. Il secondo tempo è sempre dedicato, inve-ce, alle domande che gli ospiti collegati in diretta streaming – dopo essersi registrati a numero chiu-so al focus-group - possono proporre ai tre relatori.Ad avviare la discussione – condotta come di con-sueto da Guglielmo Pelliccioli, Founder de il Quo-tidiano Immobiliare – è stato Nunzio Minichiello, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di SIDIEF (società controllata al 100% da Banca d’Italia): “Sul tema della legalità – ha sottolineato Minichiello – il mondo dell’immobiliare scivola spesso: questo per-ché il comparto muove sempre operazioni in cui
UNITED CONSULTING
SOCIETÀ
CARLOMASTRANGELO
PERSONA
27SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA
sono coinvolti grandi capitali e anche se i casi sono pochi, sono eclatanti. Indispensabile quindi creare una cultura della trasparenza che coinvolga l’intera filiera immobiliare”.La discussione è entrata nel vivo grazie all’interven-to di Carlo Mastrangelo, Presidente di United Con-sulting: “Mentre le norme in questi ultimi anni – ha detto Mastrangelo – hanno dato al settore un sup-porto per implementare tanti modelli in grado di con-tenere i rischi di reati societari e di reati contro la Pubblica Amministrazione, sono oggi pochi gli stru-menti (e anche di difficile applicazione) che abbia-mo a disposizione per il contrasto della criminalità organizzata. Noi come azienda, negli ultimi 10 anni, abbiamo lavorato tantissimo con soggetti molto regolamentati come le SGR perché, tra le esigenze dell’impianto normativo e i paletti imposti da Banca d’Italia, questi soggetti hanno maggiori necessità di supporti dal punto di vista dei flussi informativi e di controlli, a partire dall’attività operative di quello che viene fatto in cantiere”.Ma sulla via della trasparenza c’è un grosso ostacolo, come riconosce: Mastrangelo: “Il tema della legalità purtroppo non è supportato da vantaggi economici immediati e poche sono le premialità garantite dalle norme: non ha infatti un effetto sul mercato e su chi che acquista l’immobile. Si tratta di un contenimen-
to di un rischio, che non sempre si manifesta e che a volte è difficilmente percepibile dall’imprenditore. Oppure è un qualcosa su cui l’imprenditore rischia.”A portare una sintesi sulle regole di trasparenza del-le SGR a sottostante immobiliare è stato Roberto Schiavelli, Direttore Legale Societario di DeA Capi-tal Real Estate SGR: “Abbiamo procedure di ingag-gio precise – ha detto – che applichiamo anche nel mondo delle costruzioni: abbiamo regole e interme-diari che agiscono sotto una vigilanza, mentre nel nostro ruolo di committenti siamo noi a prendere la responsabilità della sicurezza sui luoghi di lavoro. In definitiva, veniamo spesso valutati su qualità e ca-pacità di costruire immobili e di riqualificare intere aree urbane, ma nessuno ci prezza il fatto che le no-stre aziende lo fanno in un regime di legalità, richie-sto come prima cosa anche dai nostri investitori”.La parte conclusiva del focus-group ha visto prota-gonisti gli interventi del pubblico collegato in diretta streaming. Tra questi segnaliamo i temi sollevati da Andrea Lavorato, vice direttore di Assimpredil ANCE su come promuovere l’esigenza di regole condivise (come il Codice etico delle imprese di costruzioni e il Cartello di Cantiere). DEA CAPITAL RE SGR
SOCIETÀ
ROBERTO SCHIAVELLI
PERSONA
ilQI NETWORK
GUARDAIL SERVIZIODI QITV
28SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA
Il tema della legalità può avere un valore unifican-te per il comparto immobiliare e rappresentare uno strumento attraverso il quale il settore assuma un ruolo trainante nel sistema socio/economico del paese. Infatti gli operatori delle diverse branche del com-parto segnalano da tempo le difficoltà a confrontarsi con un quadro normativo confuso e contraddittorio che li espone a rischi sia di natura reputazionale che legali. A questo si aggiungono i problemi posti da un sistema burocratico complesso e farraginoso. Que-sto quadro non mostra nel tempo significativi segni di miglioramento, nonostante le sollecitazioni e gli interventi che le associazioni rappresentative delle varie componenti del settore portano avanti con im-pegno. Al di là delle considerazioni sull’atteggiamento degli interlocutori politico/istituzionali, la circostanza che il comparto immobiliare si presenti in maniera non unitaria, può rappresentare un limite alla possibilità di incidere efficacemente su un contesto comples-so. Occorre anche prendere atto che l’immagine del settore per l’opinione pubblica come per i mass me-dia non è pienamente positiva. E questo nonostan-te dati di segno diverso. Transparency International Italia, organizzazione che raccoglie i dati sulla cor-ruzione del paese sulla base delle notizie apparse
di Nunzio Minichiello, PresidenteOrganismo di Vigilanza SIDIEF
RIFLESSIONISULLA LEGALITÀ
Gli operatori delle
diverse branche
del comparto
segnalano da
tempo le difficoltà
a confrontarsi
con un quadro
normativo
confuso e
contraddittorio
29SRIFLESSIONI SULLA LEGALITÀ
sui mezzi di informazione, segnala come nel 2019, su 767 casi di corruzione rilevati in Italia sui mezzi di informazione, il peso del settore dell’edilizia, che ha una incidenza sul PIL di circa il 19%, sia appena superiore al 3%. La Sanità, con una incidenza sul PIL inferiore al 7%, ha un peso sul totale dei fenomeni corruttivi di poco superiore al 12%. Un percorso comuneIn una situazione così complessa credo che il mon-do immobiliare debba sviluppare un’azione comune sul tema della legalità, muovendosi in modo prag-matico lungo due direttrici. Innanzitutto facendosi promotore di una riflessio-ne pubblica che coinvolga rappresentanti delle Isti-tuzioni, della Magistratura, dell’Accademia, di altri settori produttivi; riflessione su cosa significa oggi in Italia rispettare la legalità, praticare l’onestà, col-tivare valori eticamente apprezzabili. Una iniziativa di questo genere da un lato contribuirebbe alla cre-scita della cultura dei valori etici del paese e dall’al-tro sarebbe utile per promuovere una immagine del settore immobiliare come soggetto attivo su temi di rilevante valore sociale.Una seconda iniziativa dovrebbe proporsi di modifi-care radicalmente l’odierno sistema del “rating di le-galità”, istituto oggi affidato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. È una valutazione stati-ca che si basa su accertamenti di tipo eminente-mente documentale. Si dovrebbero capovolgere gli attuali meccanismi, nel presupposto che sia il siste-ma stesso a farsi garante del rispetto del principio di legalità da parte dei propri operatori. L’obiettivo è un rating di legalità quale strumento gestito diretta-mente dal settore immobiliare e basato su meccani-
In una situazione
così complessa
credo che
il mondo
immobiliare
debba sviluppare
un’azione
comune sul tema
della legalità
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smi di autodisciplina e di autocontrollo; in sostanza verrebbe certificata la capacità dell’impresa di ope-rare secondo parametri di legalità in quanto in pos-sesso di strumenti e procedure idonei a perseguire questo obiettivo e controllarne il conseguimento.Alla base di questo rating, pochi parametri che ac-compagnino la vita delle aziende quali: • possesso di certificazioni almeno qualità, ambien-
te, salute e sicurezza, prevenzione della corruzio-ne, verificate nel periodo di validità e alla scaden-za;
• presenza di un Modello di gestione e controllo ex 231 collegato alle caratteristiche dell’impresa e basato su una corretta analisi dei rischi;
• organi di controllo che per composizione, compe-tenza e indipendenza siano in grado di verificare efficacemente l’operato delle strutture aziendali;
• bilancio di sostenibilità che dia conto dell’azio-ne dell’impresa in materia di Corporate social re-sponsibility;
• criteri di trasparenza nelle comunicazioni sulle si-tuazioni aziendali che richiamino, con i necessari adattamenti, quelli seguiti per il settore pubblico. Quindi informazioni accurate su Governance, per-sonale, consulenze, consistenza e gestione del patrimonio immobiliare, pagamenti;
• impegno nella formazione del personale concreto e misurabile.
Uno strumento dinamico che accompagnerebbe l’attività e l’evoluzione dei singoli operatori e di au-todisciplina che potrebbe essere gestito dagli atto-ri rappresentativi del mondo immobiliare; verrebbe anche incontro alle esigenze della Committenza, che potrebbe non limitarsi a scelte basate sulla pre-sunta maggior convenienza economica.
L’obiettivo è
un rating di
legalità quale
strumento gestito
direttamente
dal settore
immobiliare
e basato su
meccanismi di
autodisciplina e
di autocontrollo
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di Cristina Giua
Al CDR ilQI Live! si è parlatodel futuro degli uffici
Lo smart office
Gli uffici – l’opinione è condivisa – saranno, per l’industria immobi-liare, uno dei temi più delicati del post Covid. Proprio per questa ra-gione il Consiglio Di Redazione de ilQI Live! di questa settimana si è occupato di prodotto direzionale, cercando di capire nella prima parte dell’incontro quale sarà il futuro di questa asset class. La formula in diretta streaming dei CDR de ilQI Live! prevede infatti un “primo tem-
32SLO SMART OFFICE
GVA REDILCO
SOCIETÀ
GIUSEPPE AMITRANO
PERSONApo” di discussione generale, a cui fa seguito un “se-condo tempo” dedicato alle presentazioni suddivise in tre categorie: Progetti immobiliare; Applicazio-ni tecnico-impiantistiche; Prodotti manifatturieri. Ecco, quindi, i punti chiave emersi dalla discussio-ne generale, moderata da Guglielmo Pelliccioli e da Marco Luraschi de il Quotidiano Immobiliare, a cui faranno seguito le sintesi delle presentazioni.Il primo giro di domande ha messo al centro della discussione un tema chiave, ovvero: cosa fare del patrimonio di immobili a destinazione direzionale, da cui in futuro ci si aspetta un calo dell’occupancy di superfici e di conseguenza flussi di reddito d’af-fitto inferiori rispetto al passato. Il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Amitrano, CEO di GVA Redilco & SIGEST: “Provo ad immaginare un futuro degli uffici – ha premesso Amitrano – prendendo come punto di riferimento un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, in cui immaginiamo i confi-ni tra le asset class non così netti e distinti come lo sono stati in passato: in futuro, chi ci dice infatti che non debbano esistere edifici che contengano tipo-logie, diverse tra di loro in apparenza, come l’hospi-
SIGEST
SOCIETÀ
33SLO SMART OFFICE
tality o il Food&Baverage, dove avviare un percorso di ibridizzazione”. “Noi ci stiamo immaginando – ha precisato Amitrano – degli edifici corporate nel cui interno non ci debbano essere solo metri quadrati allocati alle work station, che rispettino i requisiti di distanziamento e sicurezza secondo la tenden-za dominante negli ultimi mesi, ma che contengano spazi per il food&beverage, servizi di concierge per dipendenti, entertainment”. Quella che si prospetta una vera e propria rivolu-zione degli uffici toccherà molto da vicino anche la progettazione, come ha messo in evidenza Agosti-no Ghirardelli, Founder Partner di SBGA - Blengini Ghirardelli, nel suo intervento: “Siamo di fronte – ha spiegato l’architetto – ad un fenomeno di de-densi-ficazione degli uffici: le norme di distanziamento ci impongono infatti di rimodulare gli spazi lavorativi anche se non siamo ancora in grado di decifrare se questa tendenza rimarrà anche in futuro, oppure se si tratta di una misura temporanea”. Tutto da decifrare anche il tema del cosa succederà al prodotto uffici dal punto di vista del Real Esta-te: “È vero – ha ripreso Ghirardelli – che le aziende hanno scoperto lo smart working e stanno pensan-do di comprimere le superfici direzionali per ridur-
REDILMAT SERVICES
SOCIETÀ
MASSIMO MAZZI
PERSONA
AGOSTINOGHIRARDELLI
PERSONA
SBGA - BLENGINIGHIRARDELLI
SOCIETÀ
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re i costi, ma lo smart working può essere anche una opportunità per rivedere l’assetto organizzativo degli spazi nella direzione di una diversa creatività aziendale e per attrarre nuovi talenti: per noi archi-tetti vedo quindi interessanti opportunità professio-nali”.Navigare a vista, cercando di capire le tendenze del momento sono le parole d’ordine scelte da Massi-mo Mazzi, CEO di Redilmat Services: “Attrezzare e dare versatilità agli uffici non è facile – ha fatto no-tare - né per gli immobili esistenti né per gli immobili che andranno ad essere progettati, ma la difficol-tà maggiore è quella degli investitori che in questo momento di incertezza non seguono le dinamiche portate avanti fino ad oggi”La parola è passata quindi a Benedetto Giustiniani, Head of Southern Europe Region di Generali Real Estate che ha anzitutto spiegato la view di un grup-po il cui portafoglio immobiliare è costituito per due terzi da uffici, per passare poi al ruolo che l’indu-stria immobiliare dovrà coprire in questo frangente: “Questo tsunami - ha premesso Giustiniani – sta provocando un cambio di ciclo economico che pro-durrà sulle aziende la necessità di tagliare i costi: questo fattore, unito alla diffusione dello smart working, avrà sicuramente un impatto sul merca-to”. Restano tuttavia validi alcuni punti di forza:
BENEDETTOGIUSTINIANI
PERSONA
GENERALI RE
SOCIETÀ
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“Centrale sarà il tema dei servizi – ha sottolineato Giustiniani – : per questo motivo all’interno dei no-stri immobili stiamo sperimentando l’introduzione di funzioni supplementari, come quelle di concier-ge, destinate ai dipendenti”. Un altro punto forte è il tema dell’identità: “Per le aziende – ha concluso Giustiniani – sarà sempre e comunque importante una sede di rappresentanza, dove dare evidenza al proprio brand e ricevere i clienti. Altrettanto centrale sarà il ruolo degli uffici come luogo più adatto per una maggiore focalizzazione dei dipendenti sugli obiettivi aziendali”.
ASCENSORI E SIMULAZIONI DI TRAFFICO SCHINDLER ITALIALa prima presentazione al Consiglio Di Redazione de ilQI Live! è stata quella a cura a Alessandro Rover-si, Business Developement Real Estate di Schindler Italia e riguarda una applicazione tecnico-impianti-stica, declinata al mondo degli ascensori. “Mai come adesso - ha detto Roversi nella parte introduttiva della suo intervento - i nostri edifici, sia quelli esi-stenti sia quelli futuri, hanno bisogno di flessibilità: nel caso degli ascensori la flessibilità si dimostra sempre di più in maniera personalizzata, in base alle esigenze degli utenti che si spostano all’interno degli edifici”. Queste diverse esigenze possono es-
ALESSANDROROVERSI
PERSONA
SCHNDLER ITALIA
SOCIETÀ
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sere affrontate e risolte attraverso una simulazio-ne del traffico: “Attraverso questo strumento – ha sottolineato Roversi – si può andare ad identificare numero, caratteristiche e velocità degli impianti per andare a servire il flusso naturale di utenti: con lo ‘studio del traffico’ andiamo ad analizzare lo sce-nario degli impianti necessari per rendere l’edificio fruibile”. L’obiettivo è quindi configurare gli edifici con l’esatto numero di impianti ascensoristici:“ La qualità di un sistema di trasporto mal progettato – ha concluso Roversi – si vede dalle code dovute dal numero di impianti non sufficientemente dimensio-nato rispetto al volume di traffico degli utenti: la di-stribuzione dei passeggeri che transitato nell’edifi-cio va quindi calibrata su parametri di riferimento come il numero di persone trasportate in media ogni cinque minuti; il tempo medio di attesa per passeg-gero; il tempo medio di destinazione per passegge-ro; il numero medio di fermate”.
SANIFICAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA - ELMETA presentare al CDR ilQI Live! un protocollo per la completa e corretta sanificazione degli impianti ae-raulici è stato Sergio Gazzola, Service Operations Manager di Elmet. “L’esigenza da parte della pro-prietà dell’edificio o da parte del datore di lavoro è garantire la sicurezza degli utilizzatori – ha esordito
ELMET
SOCIETÀ
SERGIO GAZZOLA
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Gazzola – ed è proprio per venire incontro a questo tipo di esigenza – molto sentita in questo periodo – che Elmet ha pensato di mettere a punto un pro-tocollo di certificazione dei sistemi di diffusione e di trattamento dell’aria all’interno dell’edificio che andasse oltre a quelli standard previsti dalla legge: abbiamo infatti introdotto un ulteriore step da pro-porre ai nostri clienti, che prevede l’introduzione del concetto di sanificazione attiva e continua dell’aria. Si tratta di una tecnologia foto-catalitica, potenzia-ta da un sistema di raggi UV generati da una lam-pada, che può essere introdotta in impianti nuovi o esistenti: dal punto di vista tecnico l’esigenza è quella di pulire un impianto come quello aeraulico, costantemente sporcato da particolato e da polvere su cui si concentrano muffe, virus e agenti chimici”. “In base ad un monitoraggio eseguito da Elmet, su un campione di 120 immobili situati nel Nord Italia – ha ricordato Gazzola – è emerso che l’89% de-gli impianti risulta non idonea rispetto a quelle che sono le disposizioni normative e le aspettative degli utenti: quasi nove edifici su 10 hanno quindi proble-matiche che riguardano l’impianto di ventilazione e di climatizzazione”.
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Le strategie
Zumtobel in un report
sulla progettazione
dell’illuminazione
negli uffici
PROGETTARE LA NUOVA NORMALITA DELLA
LUCE NELL’UFFICIO
D ar i o Bett i ol – D i r ezione M KT Italia
scarica il report
39SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES
Sbarcata in Italia nel 2019, Scannell Properties è una società che nel nostro Paese ha iniziato ad essere operativa grazie a progetti industriali e logistici su larga scala. Investimenti e operazioni di sviluppo in corso, strategie speculative e Built-to-Suit, logisti-ca urbana e di “ultimo miglio”, innovazione e tecno-logia nella costruzione degli immobili sono i temi di spicco affrontati nell’intervista ad Andrea Amoretti, Client Solutions Director Europe & UK di Scannell Properties.
Come procedono gli sviluppi che al momento avete in portafoglio in Italia? A che punto sono i cantieri e quando verranno consegnati e per quali clienti?I nostri sviluppi in Italia stanno procedendo sostan-zialmente secondo programma, nonostante il ral-lentamento delle attività legato alla pandemia; for-tunatamente le Pubbliche Amministrazioni si sono mostrate collaborative e siamo riusciti a minimiz-zare gli slittamenti nella pianificazione. A Collefer-ro (Roma) Scannell Properties ha in portafoglio uno
La logistica targata Scannell
Properties
di Marco Luraschi
Intervista ad Andrea Amoretti, ClientSolutions Director Europe & UK
sviluppo speculativo di due magazzini per un totale di 60.000 mq e a Calderara di Reno (Bologna) di tre edifici per circa 70.000 mq. I permessi sono attesi entro gennaio 2021 e le prime due unità immobiliari saranno consegnate a settembre e novembre 2021, rispettivamente.
Il vostro modello nel nostro Paese in ambito logisti- co è legato all’acquisizione e allo sviluppo build- to-suit di aree o potete pensare anche di acquisire immobili o portafogli esistenti?Scannell Properties è una società privata america-na di investimento e sviluppo immobiliare focaliz-zata sullo sviluppo di progetti industriali e logistici su larga scala. In Europa, in cui siamo presenti dal settembre 2018, il modello di business è quello del developer trader, coerentemente con le modalità operative trentennali della casa madre statunitense. La nostra strategia è infatti basata sullo sviluppo di nuovi immobili, costruiti su aree da urbanizzare o su aree industriali dismesse, che una volta completati sono immessi sul mercato degli investitori immobi-liari. L’acquisizione di immobili esistenti è finalizza-ta solo allo sviluppo e non al mantenimento di asset a reddito. Crediamo molto nel mercato italiano del-
ANDREA AMORETTI
PERSONA
SCANNELL PROPERTIES
SOCIETÀ
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la logistica, pertanto accompagniamo gli sviluppi build-to-suit ad un consistente programma di svi-luppo speculativo nelle migliori location del Paese.
Oggi si parla molto di last mile e logistica urbana: qual è il vostro interesse verso questo segmento che oggi va per la maggiore tra gli investitori an-che non specializzati nel comparto? Il last-mile logistics è un prodotto interessantissi-mo in Italia. I recenti avvenimenti legati alla pande-mia hanno solo accelerato il passaggio dal com-mercio tradizionale a quello online, comportando la necessità di capillarizzare della rete di distribuzione a domicilio non solo attorno ai grandi centri urbani, ma anche in mercati precedentemente considerati secondari. Scannell Properties ha sempre trattato con grande attenzione questo segmento, approc-ciandolo già nel periodo pre-COVID; visti i recenti trend, con un incremento del 44% del take-up del settore e-commerce rispetto all’anno passato, ab-biamo deciso di continuare con ulteriore vigore lun-go il percorso già intrapreso, mediante l’acquisizio-ne di aree adatte allo sviluppo logistico last-mile e con doverosa attenzione verso l’implementazione di tecnologie eco-sostenibili, al fine di limitare l’im-patto della logistica sul contesto cittadino. Sono
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personalmente convinto, inoltre, che non siano af-fatto da trascurare i vantaggi del last-mile per il ter-ritorio: maggiori opportunità di lavoro, più servizi in grado di aumentare la vivibilità delle aree urbane e opportunità di rigenerazione di zone dismesse e inquinate.
Che target di investimenti avete per il nostro Pa-ese diciamo nei prossimi due anni? Qual è il peso dell’Italia nel portafoglio e nei piani futuri di Scan-nell Properties in termini di stock immobiliare?L’Italia già oggi costituisce il 55% del nostro inve-stimento europeo e continuerà nei prossimi anni ad essere il Paese trainante, poiché le opportunità di sviluppo che il nostro territorio offre si sposa-no perfettamente con il nostro modello di business: presenza di aree in prossimità di mercati primari, possibilità di sviluppo con orizzonti temporali con-tenuti, incremento della domanda di consegne a domicilio ed appetito degli investitori verso l’asset class logistica costituiscono una combinazione di fattori ottimale per un developer trader con ampia disponibilità di private equity come Scannell Pro-perties. Nel giro di un anno la squadra è cresciuta a sei effettivi, a cui si aggiungono la guida e il sup-porto del team pan-europeo, e prevede un’ulteriore
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L’Italia già oggi costituisce il 55%
del nostro investimento europeo
e continuerà nei prossimi anni
ad essere il Paese trainante
espansione. È vero che abbiamo un team molto so-lido anche in Germania e che stiamo già muoven-do i nostri primi passi in Francia e Spagna, prevedo comunque – non senza un pizzico di orgoglio na-zionale – che l’Italia tra due anni manterrà il prima-to relativo in Europa: la nostra azione sul territorio nazionale spazia già su tutte le diverse asset class per soddisfare le esigenze della più ampia gamma possibile di Clienti, siano essi società 3PL, corrie-ri, aziende e-commerce o manifatture, interessa-te sia all’affitto di unità immobiliari all’interno dei nostri parchi logistici speculativi sia agli sviluppi build-to-suit.
Infine, la tecnologia, l’innovazione e i materiali di alta qualità applicati all’immobile logistico sono secondo lei solo “delle belle frasi ad effetto” o re-almente oggi si realizzano immobili più moderni che altrimenti il mercato non accoglierebbe? È indubbio che la qualità degli immobili a destina-zione logistica sia cresciuta nel corso delle ultime decadi e gli asset logistici italiani oggi presentano caratteristiche equivalenti, se non superiori, a quel-le dei nostri più prossimi partner europei. La rapida evoluzione delle normative italiane in tema di co-struzioni è stata accompagnata da una richiesta
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di maggiori prestazioni del costruito da parte de-gli stessi operatori logistici, sospinta in gran parte dall’automazione dei magazzini: il maggior valore del cosiddetto Material Handling Equipment e la delicatezza del suo funzionamento richiedono edi-fici con elevate caratteristiche qualitative e che si-ano anche in grado di mantenerle nel tempo. L’am-pio dibattito globale sulla sostenibilità ha portato inoltre molte aziende a dotarsi di politiche orienta-te al rispetto dell’ambiente e le green certification degli edifici sono ormai una richiesta standard del mercato. Edifici di maggior valore, con minor de-cadimento e con una certificazione di sostenibilità costituiscono il naturale sbocco degli investimenti da parte del mercato finanziario e si sta instauran-do un meccanismo virtuoso secondo il quale l’in-cremento qualitativo del costruito riceve sostegno crescente da parte di tutti i soggetti interessati. Un possibile spunto per il futuro? Mi piacerebbe vede-re in Italia un più ampio impiego di acciaio e legno lamellare, ad oggi più costosi del calcestruzzo ar-mato, ma materiali favolosi e con indubbi vantaggi nelle fasi di demolizione dell’immobile alla fine del ciclo vitale.
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qitv
Un’opportunità per investitori immobiliari, advisor, so-cietà manifatturiere e partner finanziari che vogliono partecipare a un importante progetto dalle prospetti-ve interessanti. Il Marina Resort Verbania prevede lo sviluppo di una delle più moderne strutture portua-li ideate per la nautica sui grandi laghi d’Europa, con l’ambizione di essere una struttura multifunzione. L’intervento è stato presentato all’ultima business- room de ilQI Live! da Maurizio Bego, Nautica Bego, e da Alberto Lunghini di Reedy’s Group,
MARINA RESORT VERBANIAilQI NETWORK
BUSINESS-ROOM
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In occasione dell’evento online Trasformare le cit-tà: obiettivo o rischio? organizzato da ANCE, abbia-mo raccolto a margine i commmenti di Gabriele Buia (presidente ANCE), Filippo Delle Piane (vice presiden-te ANCE) e Edoardo Zanchini (vice presidente Legam-biente). Al centro dell’incontro la rigenerazione urba-na: come concretizzarla e con quali strumenti.
TRASFORMARE LE CITTÀ, OBIETTIVO O RISCHIO:I COMMENTI DI ANCE E LEGAMBIENTEROMA
INTERVISTE
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Redazione Cristina Giua, Kevin Massimino, Patrizio Valota, Pietro Zara
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il settimanalede il quotidiano immobiliare
La pubblicità non supera il 45% del numero delle pagine della rivista.
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