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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2016-17 CLASSE 5ᵃ G Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Sala e Vendita

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

1

SOMMARIO

Composizione del Consiglio di Classe pag. 3

Il profilo professionale pag. 4

Presentazione della classe pag. 5 Elenco dei candidati Presentazione della classe Progetto educativo e didattico pag. 8 Obiettivi educativi Obiettivi trasversali Obiettivi didattici Metodi Mezzi e strumenti Attività interdisciplinari Attività di recupero Progetti, attività integrative e visite di istruzione Modalità di verifica Strumenti e criteri di valutazione pag. 12 Valutazione del comportamento Valutazione delle prove scritte Valutazione delle prove orali Criteri di attribuzione del credito scolastico Programmi pag. 18 Italiano Storia Matematica Lingua inglese Lingua spagnola Scienze fisiche e motorie Religione cattolica Laboratorio Enogastronomico dei servizi di sala e vendita Scienza e cultura dell’alimentazione Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Relazioni pag. 47 Italiano Storia Matematica Lingua inglese Lingua spagnola Scienze sportive e motorie Religione cattolica Laboratorio Enogastronomico dei servizi di sala e vendita Scienza e cultura dell’alimentazione Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

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Alternanza scuola lavoro pag. 84 Premesse generali Finalità Fasi del processo Valutazione Simulazioni terza prova pag. 87 Prova di prima simulazione pag. 88 Prova di seconda simulazione pag. 91 Griglie di valutazione delle prove d’esame pag. 93 Analisi di un testo Saggio breve Articolo di giornale Tema storico Tema di attualità Seconda prova Terza prova Colloquio Allegato 1: Relazioni finali alunni con disabilità Allegato 2: Valutazioni attività di ASL

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE: VG INDIRIZZO: SALA E VENDITA

Dirigente scolastico: Rachele Scandella

DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO DOCENTE FIRMA

Lingua e letteratura italiana Liuzzi Annalisa

Storia, cittadinanza e costituzione Liuzzi Annalisa

Lingua inglese Pierini Monica

Matematica Franzini Monica

Scienze motorie e sportive Fabian Silvia

Religione cattolica Ciobanu Ioan Milie

Lingua spagnola Penzo Elisabetta

Scienza degli alimenti Simonetti Margherita

Laboratorio servizi

enogastronomici- settore Cucina

Giacomin Arianna

Laboratorio enogastronomico,

settore Sala e Vendita

Marsilli Francesca

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva

Polato Giorgio

Sostegno Civita Paolo

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IL PROFILO PROFESSIONALE

Il tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione Servizi di Sala e Vendita è una figura operativa che trova occupazione negli enti e nelle imprese di piccole e medie dimensioni, che offrono servizi nel comparto turistico e della ristorazione. Alla fine del percorso quinquennale, il tecnico qualificato è in grado di: - svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; - interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici; -controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; - predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; - adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Il Tecnico alla sala e alla vendita s’inserisce come barista o come addetto alla sala in aziende di ristorazione come ristoranti tradizionali, ristoranti gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti d’albergo ed in esercizi pubblici di vendita: bar, pub, enoteche. Accanto alle discipline curricolari, la classe ha avuto occasione di approfondire l’area professionalizzante attraverso l’attività di Alternanza Scuola Lavoro che si è articolata nell’arco del biennio e del monoennio conclusivi attraverso lezioni di preparazione e frequenza di ambienti di lavoro come ristoranti, bar, hotel ed enti del territorio, al fine di acquisire competenze di settore. Il Diploma di Istruzione Professionale permette agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

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ELENCO DEI CANDIDATI

OMISSIS

Nr. Cognome Nome

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

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PRESENTAZIONE GENERALE DELLA CLASSE

OMISSIS

COMPOSIZIONE

OMISSIS

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PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO

Dalle relazioni disciplinari dei singoli docenti si evincono sia le competenze e le abilità multidisciplinari acquisite, sia gli obiettivi generali e specifici concordati dal Consiglio di Classe a inizio d’anno e globalmente raggiunti, in riferimento alle linee essenziali del P.O.F. d’Istituto. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

• Fare acquisire gli strumenti culturali e critici necessari per orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo;

• Formare competenze stabili, trasferibili anche al non noto, in un’ottica di Life Long Learning, ossia di apprendimento permanente;

• Valorizzare il protagonismo degli studenti in attività espressivo- creative, nello sport, nei progetti implicanti relazioni cooperative tra pari;

• Formare alla “cultura del lavoro” attraverso lo studio, l’esperienza pratica, la riflessione, la simulazione d’impresa e le attività laboratoriali, gli stage e l’Alternanza Scuola/Lavoro;

• Aprirsi al nuovo per cercare le risposte più adatte ai propri bisogni, per studiare le esigenze mutevoli dell’economia, del mercato del lavoro, dei rapporti sociali;

• Fornire gli strumenti conoscitivi per avere consapevolezza della propria identità individuale e sociale;

• Considerare la diversità come valore, diffondere l’interculturalità, curare l’integrazione degli alunni con disabilità, riflettere sugli stereotipi di genere.

I docenti, a questo scopo, hanno seguito gli allievi con consigli sistematici, coinvolgendo, all’occorrenza, le famiglie, rese partecipi e attive nella realizzazione degli obiettivi fissati. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Il Consiglio di Classe si è orientato verso il conseguimento di quelle conoscenze e competenze indicate dal profilo professionale precedentemente delineato. Gli obiettivi specifici delle singole discipline qui riportate, sono dettagliati all’interno delle relazioni individuali dei docenti della classe:

• Imparare a studiare la matematica e a prendere consapevolezza della natura delle proprie difficoltà nella disciplina;

• saper cogliere nella lettura dei testi delle diverse discipline le informazioni essenziali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato;

• sapere esporre i diversi contenuti disciplinari con sufficiente chiarezza;

• produrre testi scritti o grafici pertinenti e comprensibili;

• rafforzare la competenza linguistica (sia in lingua italiana sia in quella straniera), ampliando le conoscenze lessicali in relazione ai contenuti;

• rafforzare le competenze comunicative, ricettive e produttive;

• sapere utilizzare le metodologie di analisi aziendale e sapere comprendere le problematiche relative alla gestione delle imprese turistiche;

• rafforzare le capacità di collocare i fenomeni studiati nel tempo e nello spazio;

• comprendere concetti e acquisire strumenti tecnico-scientifici in relazione alle discipline specifiche del tipo di scuola;

• potenziare l’agilità motoria, in relazione agli obiettivi di educazione fisica.

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I docenti del Consiglio di classe hanno definito gli obiettivi disciplinari minimi, che hanno implicato la conoscenza degli elementi fondamentali dei contenuti, espressi in forma chiara e coerente, a prescindere da approfondimenti e collegamenti complessi. OBIETTIVI TRASVERSALI

• Formare tecnici del settore amministrativo-aziendale e del settore alberghiero ristorativo e turistico, che sappiano inserirsi in contesti aziendali o di lavoro autonomo con competenza.

• Potenziare le competenze comunicative nelle forme scritte, orali e grafiche, anche attraverso gli strumenti digitali.

• Potenziare le competenze logico-matematiche e, più in generale, le capacità di utilizzare il metodo matematico-scientifico per comprendere e interpretare la realtà.

• Acquisire conoscenze e competenze professionali attraverso le diverse attività laboratoriali.

• Sviluppare la motivazione e contrastare l’insuccesso, anche attraverso l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi.

• Innovare la didattica mediante l’integrazione delle discipline negli Assi culturali e lo sviluppo di competenze-chiave di cittadinanza.

• Far conoscere il valore aggiunto delle nuove tecnologie e della Rete e insegnare a utilizzarli con consapevolezza critica e responsabilità.

• Incentivare le eccellenze e sostenere percorsi di recupero.

• Valorizzare le discipline “strategiche” nell’ottica della formazione permanente.

• Valorizzare lo studio delle lingue straniere e i contatti tra le culture di diversi Paesi.

• Avvicinare alla lettura, in particolare a quella letteraria, per sviluppare il senso critico e la capacità di riflettere sul mondo e sugli altri.

• Aggiornare i percorsi formativi delle diverse discipline in sintonia con le nuove figure professionali.

• Rinforzare la formazione storico-civica e culturale, oltre che professionale, e sottolineare le competenze trasversali ai due ambiti.

• Promuovere progressivamente l’autonomia per la risoluzione dei problemi.

• Valorizzare i servizi alla persona per un’armoniosa crescita globale: curare l’orientamento, sviluppare la consapevolezza di sé e l’educazione alla salute.

METODOLOGIE Al fine di personalizzare i percorsi formativi e conseguire i migliori risultati didattici per tutti, il Consiglio di classe ha adottato le seguenti metodologie:

• lezione frontale con spazi per l’intervento interattivo e il dibattito;

• lavoro di gruppo finalizzato a completare e confrontare quanto appreso;

• partecipazione attiva alla didattica, grazie a interventi, domande di spiegazione, proposte e relazioni su contenuti prefissati o esperienze didattiche vissute dalla classe, utilizzando, ove possibile, strumenti multimediali e attività laboratoriali;

• ricerca e lettura guidata di manuali specifici utilizzati dalle imprese turistiche, allo scopo di fare acquisire strumenti utili alla soluzione di semplici problemi;

• consultazione di documenti utilizzati dalle imprese dell’ospitalità alberghiera e turistica;

• attività pratiche in laboratorio, a scuola e sul territorio.

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Il linguaggio utilizzato durante le spiegazioni è stato il più possibile semplice. All’interno dei singoli programmi disciplinari, sono stati privilegiati i contenuti più vicini agli interessi e alle esperienze degli alunni, ma in accordo con le Linee Guida. Dopo la consegna delle verifiche e/o delle simulazioni, si è sempre proceduto alla correzione collettiva o individuale degli errori. MEZZI E STRUMENTI Gli strumenti didattici di cui i docenti si sono avvalsi sono:

• libri di testo in adozione e libri consigliati dai docenti;

• laboratorio informatico: computer, ipertesti multimediali, internet, programmi vari;

• laboratori di settore;

• DVD, CD audio, LIM, film e documentari ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI Il C.d.C. ha progettato e realizzato:

- L’ UdA dal titolo "Il curriculum vitae europeo" che ha visto il coinvolgimento delle discipline di: Italiano, Diritto, Inglese, Spagnolo.

ATTIVITÀ DI RECUPERO Gli interventi di recupero effettuati dai vari docenti della classe hanno riguardato quasi tutte le discipline e sono stati effettuati durante le ore curricolari cioè in itinere. Gli obiettivi comuni sono stati:

a) colmare le difficoltà di base; b) rinforzare la preparazione degli alunni più deboli nelle varie discipline.

PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE (CULTURALI E PROFESSIONALIZZANTI), VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE Al fine di ampliare l’orizzonte esperienziale, didattico e culturale degli alunni, la classe ha

partecipato a diverse attività previste dal PTOF:

• Progetto “AVIS: formazione alla donazione del sangue”

• Progetto “Libera: come combattere le mafie”

• Partecipazione ad attività di orientamento: Fiera di Pordenone, incontro di orientamento

con ESAC Formazione – Master della cucina italiana

• Progetto "Diritto d’asilo"

• Mostra su Sport e Shoah

• Partecipazione alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le

donne

• Settimana dello sport

• Concorso Rio San Martino e Cena di Gala

• Partecipazione ai campionati sportivi studenteschi

• Incontro formativo sulla tematica della sicurezza alimentare e HACCP

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STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA

X Osservazione attenta e sistematica dei

comportamenti individuali e collettivi X Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati

X Interrogazione orale X Lavori di ricerca / tesine

X Prova scritta X Correzione compiti assegnati a casa

X Prova pratica di laboratorio X Prodotti multimediale

Altro:

Risultati ottenuti in concorsi, progetti

professionalizzanti, culturali, ecc.

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STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente in materia di valutazione del comportamento

delle studentesse e degli studenti1 - la cui correttezza esprime senso di responsabilità, rispetto dell’altro e

appartenenza civica a una comunità - adotta i seguenti criteri:

1. la valutazione del comportamento avviene in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto, su proposta del docente coordinatore, è attribuito collegialmente dal CdC;

2. il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, fa media con quello delle altre discipline e influisce sul credito scolastico con l’attribuzione del punteggio inferiore della banda;

3. il comportamento di ogni studente è valutato in relazione all’osservanza dei doveri contemplati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento di disciplina e dei laboratori dell’Istituto, dal Patto di corresponsabilità. In adesione al comma 2 dell’art. 3 del D.M. 5/2009, la valutazione non si riferisce mai a un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente nel corso dell’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC «terrà in debita […] considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno»;

4. come prescrive la legge, la «valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità» (art. 2 D.M. 5/2009);

5. il voto sei decimi esprime una valutazione di stretta sufficienza, pur in presenza dunque di scorrettezze, richiami e note; stessa componente negativa è espressa dal sette decimi. I voti più alti (9/10) misurano comportamenti variamente corretti e responsabili in ogni situazione scolastica, stage e alternanza Scuola/Lavoro compresi, oltre che livelli apprezzabili di coscienza civile e sociale. Un voto inferiore a sei/decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso e all’esame conclusivo del ciclo di studio, poiché è indice di ripetute azioni di particolare e oggettiva gravità, disciplinati dal D.M. 5/2009;

1 Si fa riferimento in particolare al D.P.R. 122/2009, alla Legge 169/2008 e al D.M. 5/2009, che recepiscono

il D.P.R. 249/1998 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria), modificato dal D.P.R. 235/2007.

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6. ogni CdC vaglia il comportamento degli allievi secondo la seguente Griglia, deliberata dal Collegio docenti al fine di favorire l’omogeneità della valutazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

INDICATORI/DESCRITTORI

Voto Coscienza civile e sociale Rispetto delle regole Partecipazione alle attività didattiche e al dialogo

educativo

10

a. Comportamento sempre

corretto, responsabile ed

educato, rispettoso degli altri,

dell’ambiente, delle strutture

e degli arredi scolastici.

b. Sempre puntuale negli

adempimenti scolastici,

osserva i regolamenti e le

disposizioni della scuola.

c. Attento, collaborativo,

partecipe, segue con attenzione

costante le proposte didattiche e

le attività di classe e di Istituto.

Ottima l’interazione educativa.

9 a. Comportamento

generalmente corretto,

responsabile ed educato,

rispettoso degli altri,

dell’ambiente, delle strutture

e degli arredi scolastici

b. Puntuale negli adempimenti

scolastici, osserva i

regolamenti e le disposizioni

della scuola.

c. Attento e partecipe, segue con

attenzione le attività di classe e

di Istituto e il dialogo educativo.

8 a. Comportamento corretto

ma vivace, nel complesso

rispettoso degli altri,

dell’ambiente e degli arredi

scolastici.

b. Non sempre puntuale negli

adempimenti scolastici,

osserva comunque i più

importanti regolamenti e le

disposizioni della scuola.

c. Partecipazione poco

sistematica alle attività

didattiche a causa di qualche

assenza strategica e/o di ritardi

reiterati.

7

a. Comportamento vivace e

non sempre rispettoso degli

altri, dell’ambiente, delle

strutture e degli arredi

scolastici.

b. Poco puntuale negli

adempimenti scolastici, spesso

disattende i regolamenti e le

disposizioni della scuola, anche

se non sempre i richiami sono

avvenuti in forma scritta.

c. Inadeguata partecipazione

alle attività didattiche anche a

causa di assenze reiterate e

strategiche o di ritardi ripetuti.

Disinteressato al dialogo

educativo.

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13

6

a. Comportamento scorretto

e scarsamente rispettoso

degli altri e/o dell’ambiente,

delle strutture e degli arredi

scolastici.

b. Poco puntuale negli

adempimenti scolastici,

disattende abitualmente e in

modo grave i regolamenti e le

disposizioni della scuola

(presenza di numerose note e

sanzioni disciplinari).

c. Scarse l’attenzione e la

partecipazione alle attività

didattiche e alle iniziative

educative della scuola anche a

causa di numerose assenze

ingiustificate. Disinteressato al

dialogo educativo.

5

a. Comportamento abituale

molto scorretto e

irriguardoso nei confronti dei

compagni, dei docenti e/o

degli altri lavoratori della

scuola, dell’ambiente e degli

arredi scolastici, nonostante i

ripetuti richiami dei docenti e

del C.d.C.

b. Condizioni necessarie (ex

art. 4 DM 5/2009) sono:

1. irrogazione di almeno una

sanzione disciplinare che

comporti l’allontanamento

temporaneo dello studente

dalla comunità scolastica per

periodi superiori a 15 giorni;

2. mancanza di apprezzabili e

concreti cambiamenti nel

comportamento dello studente

dopo l’irrogazione della

sanzione medesima.

c. Episodica partecipazione alle

attività didattiche e alle iniziative

educative della scuola. Scarsa

attenzione al dialogo educativo.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

TABELLE di CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di COMPETENZE

Le valutazioni sommative non sono state circoscritte alla pura rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma ha tenuto conto del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i docenti hanno fatto riferimento alle griglie di valutazione (delle discipline e delle prove di simulazione) contenute nel POF dell’istituto, che si riportano di seguito. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti, oltre alla valutazione quadrimestrale, riportata nella pagella che esprime il profitto di ogni materia, nel secondo trimestre si è proceduto a una valutazione intermedia delle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte nelle diverse discipline (pagellina di aprile).

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PROVE SCRITTE

RUBRICA VOTO RENDIMENTO INDICATORI

ECCELLENTE 10/9 Ottimo

Conoscenze Ampie, complete, senza errori, particolarmente approfondite.

Abilità

Esposizione rigorosa, fluida, ben articolata. Sintesi critica, elaborazione personale, creatività, originalità. Sapiente uso del lessico specifico.

Competenze

Analisi complesse, rapidità e sicurezza nell’applicazione. Autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione.

ADEGUATO

8 Buono

Conoscenze Complete, corrette, approfondite.

Abilità

Esposizione chiara, fluida, precisa ed articolata. Sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali. Uso corretto e consapevole del lessico specifico.

Competenze

Analisi ampie, precisione e sicurezza nell’applicazione. Buon livello di autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione.

7 Discreto

Conoscenze Corrette, ordinate, connesse nei nuclei fondamentali.

Abilità

Esposizione chiara, per lo più precisa, lineare. Sintesi parziale con alcuni spunti critici. Uso corretto del lessico specifico.

Competenze

Analisi puntuali, applicazione per lo più sicura. Discreto livello di autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione

BASE 6 Sufficiente

Conoscenze Corrette, essenziali.

Abilità Esposizione semplificata, parzialmente guidata. Sintesi delle conoscenze se opportunamente

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guidate; analisi adeguata e corretta. Uso sostanzialmente corretto del lessico specifico.

Competenze Applicazione guidata e senza errori.

PARZIALE

5 Insufficiente in maniera lieve

Conoscenze Incomplete e parzialmente corrette.

Abilità Esposizione ripetitiva e imprecisa. Analisi modesta e generica. Uso impreciso del lessico specifico.

Competenze Applicazione incerta, talvolta scorretta anche se guidata.

4/3 Insufficiente in maniera grave

Conoscenze Frammentarie, lacunose, scorrettezza nelle articolazioni logiche.

Abilità Esposizione stentata, lessico inadeguato e non specifico.

Competenze Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali.

2/1

Vengono attribuiti in caso di rifiuto e/o non svolgimento della prova di verifica proposta (voto 2 la prima volta; voto 1 la seconda volta).

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PROVE ORALI

INDICATORI

• Conoscenze degli argomenti richiesti

• Capacità espositive

• Capacità di rielaborazione e di collegamento RIFIUTO DELLO STUDENTE DI SVOLGERE LA PROVA ORALE:

VOTO 2: LA PRIMA VOLTA

VOTO 1: LA SECONDA VOLTA

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 3 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Si esprime in modo confuso e scorretto Capacità di rielaborazione e di collegamento inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Si esprime in modo incerto e impreciso Capacità di rielaborazione e collegamento parziali SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Si esprime in modo semplice e sufficientemente corretto Riesce a rielaborare e a collegare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete ma poco approfondite Si esprime in modo corretto Rielabora e collega le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Si esprime in modo fluido e con un utilizzo corretto della terminologia specifica Buona autonomia nella rielaborazione e nel collegamento delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ECCELLENTE Conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido e appropriato Rielabora le conoscenze in modo autonomo e critico e sa stabilire collegamenti pertinenti ed opportuni nell’ambito della stessa disciplina e a livello interdisciplinare.

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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

Possono accedere al punteggio superiore della banda soltanto gli ammessi (senza

aiuti) alla classe successiva, che in sede di scrutinio ottengano almeno quattro

spunte.

1. Frequenza scolastica assidua e proficua, ossia pari o superiore al 95% del monte ore scolastico:

Sì □ No

2. Partecipazione a progetti di potenziamento extracurricolare e ampliamento dell’Offerta Formativa (almeno tre):

Sì □ No

3. Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola (rappresentante di classe o d’Istituto o di Consulta)

Sì □ No

4. Buon profitto in Religione Cattolica o nell’Attività Alternativa

Sì □ No

5. Voto di comportamento non inferiore a 8

Sì □ No

6. Media finale dei voti non inferiore a 7

Sì □ No

7. Credito formativo esterno (solo se certificato) per a) Attività artistico-culturale e sportiva agonistica; b) Volontariato almeno trimestrale; c) Patente ECDL e/o certificazioni in lingua straniera; d) Esperienza lavorativa almeno trimestrale presso aziende, alberghi, agenzie, uffici.

Sì □ No

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PROGRAMMI

ITALIANO

PROF.SSA ANNALISA LIUZZI

Libro di testo: La letteratura e i saperi, P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi, Palumbo editore, vol. 3.

CONTENUTI DISCIPLINARI:

Modulo I

I movimenti culturali di fine Ottocento: Realismo Positivismo Naturalismo

• Il Verismo: G. Verga (vita e opere principali); analisi dei testi: Rosso Malpelo (da Vita dei campi), L’inizio dei Malavoglia e L’addio di N’Toni (da I Malavoglia)

Modulo II

La poesia in Europa

• I poeti ‘‘maledetti’ ’e il movimento del Simbolismo

• Charles Baudelaire: Corrispondenze

• La poesia in Italia - Pascoli (vita e opere): poetica del Fanciullino e analisi dei testi: Lavandare, X agosto,

Novembre, (da Myricae) e Italy (da Poemetti) - D’Annunzio (vita e opere): la poetica dell’estetismo; analisi dei testi: Andrea Sperelli,

l’eroe dell’estetismo e La conclusione del Piacere (da Il piacere), La pioggia nel pineto (da Alcyone)

Modulo III

La narrativa nell’età delle avanguardie

• Luigi Pirandello (vita e opere): la poetica dell’umorismo. Analisi dei testi: La differenza tra umorismo e comicità. La vecchia imbellettata, Pascal porta i fiori alla propria tomba (da Il fu Mattia Pascal), «La vita non conclude» (da Uno, nessuno, centomila), Il treno ha fischiato (da Novelle per un anno), Finzione o realtà? (da Sei personaggi in cerca d’autore), La vita, la maschera, la pazzia (da Enrico IV)

• Il romanzo moderno: Italo Svevo (vita e opere); analisi dei testi: Inettitudine e senilità (da Senilità), Lo schiaffo del padre, Lo scambio di funerale (da La coscienza di Zeno).

Modulo IV

La poesia delle avanguardie

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• I crepuscolari: Gozzano; analisi del testo poetico: Invernale.

• Il futurismo e Palazzeschi: Lasciatemi divertire (Canzonetta)

Modulo V

La poesia tra gli anni ’20 e ‘40

• Ungaretti (vita e opere); analisi delle poesie: San Martino del Carso, Soldati; Natale, Veglia (da L’Allegria)

• Umberto Saba (vita e opere); la poesia dell’onestà. Analisi dei testi: Mio padre è stato per me l’assassino, Città vecchia, Goal, Amai (da Il canzoniere)

• Eugenio Montale e la sua centralità nella poesia del Novecento, biografia e opere; analisi dei testi: Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere (da Ossi di seppia) Addii, fischi nel buio, cenni, tosse… (da Le Occasioni)

Modulo VI

La narrativa e il teatro nell’età contemporanea

• Italo Calvino, biografia e la poetica. Analisi dei testi: Pin si smarrisce (da I sentieri dei nidi di ragno), Sulle tracce del visconte dimezzato, Cosimo sugli alberi, Gli esercizi del cavaliere inesistente (da I nostri antenati)

• Dario Fo (vita e opere principali): il grammelot. Visione dell’opera teatrale: Morte accidentale di un anarchico.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Annalisa Liuzzi

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I rappresentanti degli studenti

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STORIA

PROF.SSA ANNALISA LIUZZI

Libro di testo: Vivere nella storia, M. Montanari, editori Laterza, vol. 3.

CONTENUTI DISCIPLINARI:

Modulo I

L’Italia tra Ottocento e Novecento

• Sviluppo e crisi: i governi della sinistra

• La politica coloniale

• L’età giolittiana

Modulo II

La Grande guerra e la Rivoluzione russa

• La Prima guerra mondiale

• La fine della guerra: l’Europa ridisegnata

• La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS

• Crisi degli imperi coloniali

Modulo III

I regimi totalitari europei

• L’ascesa del fascismo in Italia

• La crisi del ’29 negli Stati Uniti e in Europa

• La dittatura fascista

• La Germania: dalla crisi al nazismo

• L’URSS di Stalin

Modulo IV

La seconda guerra mondiale

Cause ed effetti della guerra, la sua fine, il quadro politico europeo dopo la guerra

Modulo V

Il mondo bipolare

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• Un mondo diviso: la Guerra fredda

• L’Italia del dopoguerra

• Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Annalisa Liuzzi

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I rappresentanti degli studenti

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MATEMATICA

PROF.SSA MONICA FRANZINI

Recupero dei Requisiti

Richiami sulle Funzioni: determinazione del dominio, determinazione degli intervalli di positività e

negatività, ricerca delle intersezioni con gli assi del Piano Cartesiano, funzioni pari e dispari.

Richiami sui Limiti: Approccio intuitivo al concetto di limite. Calcolo dei limiti di una funzione

all’infinito e nei punti di discontinuità (I, II, III specie), determinazione degli asintoti verticali ed

orizzontali.

La Derivata di una funzione

La costruzione grafica del rapporto incrementale: il coefficiente angolare della retta secante. La

definizione di derivata come limite del rapporto incrementale: il coefficiente della retta tangente.

Calcolo diretto della derivata di funzioni elementari. Determinazione per induzione della derivata

di F(x)=xn.Le regole di derivazione: derivata di un prodotto, di un quoziente, della funzione

composta.

Calcolo Differenziale

Applicazione del calcolo differenziale allo studio di funzione: monotonia e punti stazionari di

minimo, massimo relativo e flesso a tangente orizzontale.

Studio di funzione

Studio completo di una funzione: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli

estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo e di flesso a tangente

orizzontale. Rappresentazione grafica completa.

Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso l'analisi del suo

grafico.

Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante

Prof.ssa Monica Franzini

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I rappresentanti degli studenti

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LINGUA INGLESE

PROF.SSA MONICA PIERINI

Dal testo in adozione New Horizons, Student’s Book and Workbook vol. 2 di Paul Radley – Daniela Simonetti ed. Oxford, sono stati svolti I seguenti argomenti:

Grammar:

Ripasso delle seguenti regole:

Preposizioni + noun, -ing form, Make, do, get

- Present simple passive

- Shall

- Used to

- Adverbs and comparative adverbs

- Verbs + to or –ing

- Have / get something done

- Past continuous

Contenuti microlinguistici

Dal testo in adozione: O. Cibelli, D. D’Avino, Wine & Dine Club, ed. Clitt

Modi 1 Unit 0, Welcome to Enogastronomy: Descrivere le caratteristiche delle attività di catering, da p. 8 a p. 27

Mod 1 Unit 1, My Workplace: the Basics: Identificare le principali norme di sicurezza in sala e bar, da p. 28 a p. 32 + fotocopie dal testo Cook Book Club Up (O. Cibelli, D. D’Avino, ed. Clitt) da p. 79 a p. 89

Mod 3 Unit 5, Buffets, Banqueting &BanquetingMenus - Banchetti e buffet: l’organizzazione, il personale, i menu da p. 175 a p. 187

Mod 3 Unit 2: Wine Knowledge – Principali vini europei ed extraeuropei,

p. 143- 146, p. 148, p. 154.157

E’ stata svolta un’UDA interdisciplinare riguardante la redazione di un Curriculum Vitae con lettera accompagnatoria: -Staffing, Job opportunities, The application letter & lay-out steps, Copy & paste ready to use expressions, Europass Curriculum vitae.

Mod 1 Unit 4: Job search: Comprendere annunci di lavoro e compilare il curriculum in formato europeo, con lettera accompagnatoria e/o compilazione moduli, da p. 70 a p. 85.

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Accenni al Mod 3 Unit 3: Food&Winematching – Caratteristiche e metodi di abbinamento cibo-vino

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Pierini Monica

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I rappresentanti degli studenti

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LINGUA SPAGNOLA

PROF.SSA ELISABETTA PENZO

Grammatica:

ripasso generale degli argomenti più significativi degli anni scorsi;

gerundio con eccezioni;

passato prossimo con eccezioni;

passato remoto con eccezioni;

differenza dell’uso tra passato remoto, prossimo e imperfetto;

congiuntivo presente con eccezioni;

imperativo affermativo e negativo con eccezioni;

i numeri fino al miliardo;

gli interrogativi diretti e indiretti e i relativi accenti;

differenza tra Llevar e Traer;

elisione di alcune parole davanti ad aggettivo;

differenza tra moto a luogo e stato in luogo;

dare del “tu” nel testo scritto al posto dell'uso dell'impersonale;

uso della punteggiatura.

Microlingua:

Il pesce: pesci di acqua dolce, del mare e migratori.

Crostacei e molluschi. Il “percebe”.

Filettare e servire il pesce. Forme di tagliare il pesce.

Taglio e servizio dell’arrosto in sala.

I funghi: principali differenze.

Le erbe aromatiche e le spezie: proprietà. Ricette con erbe aromatiche. Le erbe provenzali.

Il tè e le spezie per il tè.

La caccia: tipi di carne.

La frutta: vocaboli, descrizioni e proprietà. Succhi e ricette con la frutta.

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La frutta secca ed essiccata.

La frutta tropicale.

Il taglio della frutta: l’ananas.

La sangría: ricetta e tradizione.

Il gelato: ingredienti e preparazione.

I diversi tipi di gelato: crema batida helada, helado de crema, barquillo.

Il sorbetto, il gelato all’acqua, la granita, la cremolata, la “grattachecca”.

Il gelato industriale, artigianale e soft.

Alcuni dolci tipici spagnoli: “Bizcocho” (Pan di Spagna), il “Flan”, le “Natillas”, la “Tarta de almendras”, il “Brazo de Gitana”, la “Milhojas” (Millefoglie).

La crema catalana e il “rom cremat”:

Le marmellate, le composte, il “Dulce de Membrillo” (Mele cotogne).

Sciroppare, candire e caramellare.

I cocktails: origine della parola, utensili e cristalleria.

Ricetta della: Piñacolada, Shirley Temple, San Francisco, Mojito, Daiquiri.

Ingredienti e preparazione dei cocktail più famosi (Bloody Mary, Margarita, Cuba Libre, Martini Dry, Negroni, Bellini, Americano, Long Island, Planter's Punch).

Le grappe e i liquori e i distillati alle erbe. I liquori e distillati più consumati (“Limoncello”, “Sambuca”, “Amaretto di Saronno”).

El Tequila, il Mezcal e i “chupitos” (immagini e video, tradizioni e cultura).

La birra: di alta e bassa fermentazione; conservazione e servizio.

Buffet, catering e Banqueting.

Cultura generale:

Mafalda e il suo mondo.

Il "percebe". e i pescatori di percebes. Video illustrativo dei luoghi di pesca di questo mollusco e di come viene pescato.

Il “chai” indiano. Video in lingua spagnola e inglese sulla preparazione del 'chai' e del pane indiano “chapati”. Street food in India.

Il giorno dei morti in Messico: cultura, religione, tradizione, cibo. Video sulla cultura, le ricette e la preparazione dei dolci nel “Día de losmuertos”.

La crema catalana. Il “rom cremat”: bevanda e cultura a Barcellona durante la “festa de la Mercé”.

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Il cubismo, introduzione a Guernica.

Video musicali ispanoamericani con testo e spiegazione di alcune espressioni e dei doppi sensi.

Il genere Reguetón: analisi di testi e video.

Frida Khalo: immagini e video della sua vita e opere. Confronto con le opere di Boch e Diego Rivera. Come si è arrivati all'arte contemporanea.

Discussione su alcuni programmi televisivi dove si spreca il cibo per gioco e video sulla povertà in India.

Il “multi level marketing”, esempi di alcune aziende che lavorano con questo sistema (l’azienda Herbalife e i suoi prodotti).

Gli allevamenti intensivi di carne, le uova di allevamento: in gabbia, a terra, libere, biologiche.

L'elettrodomestico “Bimby” della ditta Vorker: pregi e difetti.

Dialogo in lingua sugli alimenti integrali vs alimenti sbiancati. Le difese immunitarie del corpo e gli alimenti che innanzano l’indice glicemico.

Come si suddivide la linguistica e come funziona l'apprendimento delle lingue con l'uso dei due emisferi celebrali (lingua madre, lingua seconda, lingua straniera e microlingua). Come funzionano gli interpretariati di simultanea, trattativa e consecutiva.

U.d.A. “C.V.”: Europass in spagnolo, lettera di presentazione e risposta di richiesta di impiego, il tutto previamente elaborato da una lunga riflessione individuale e in gruppo su se stessi, le proprie capacità e possibilità, i propri punti di forza e deboli, le proprie conoscenze, abilità, aspirazioni, desideri e progetti. Il linguaggio verbale, para verbale e cinesico del corpo durante un eventuale colloquio di lavoro o l'esame di maturità. Osservazione dei vari linguaggi osservando dei video pubblicitari (colori, velocità, musica scelta).

In classe si sono assaggiati tre succhi di frutta tropicale: il Mango, la Guanabana e la Guava.

Si è bevuto insieme il “Lassi” indiano (bevanda a base di yoghurt fermentato con frutta) e il “chai tea” (tè indiano con latte e spezie).

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Elisabetta Penzo

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I rappresentanti degli studenti

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

PROF.SSA SILVIA FABIAN

ATTIVITÀ PRATICA

➢ miglioramento della capacità cardio-circolatoria e respiratoria attraverso attività aerobiche all’aperto, di lunga durata e bassa intensità (fitwalking).

➢ miglioramento delle capacità coordinative quali: equilibrio, destrezza, coordinazione generale e segmentaria, miglioramento dell’elasticità muscolare attraverso lavori specifici per ogni singola capacità; utilizzo di piccoli attrezzi.

➢ miglioramento della tonicità muscolare attraverso lavori di potenziamento a corpo libero o con l’utilizzo di palle mediche o manubri pesanti.

➢ Andature preatletiche generali: ½ skip, skip, skip laterale calciata dietro, calciata sotto, corsa balzata, saltellata e incrociata, trottata in mono skip dx/sx, galoppo laterale, scivolamenti, corsa a gambe tese.

➢ Esercizi di mobilità articolare. ➢ Esercizi di stretching.

Apprendimento, allenamento e perfezionamento di alcuni gesti tecnici e tattici dei seguenti giochi sportivi:

➢ Pallavolo: partite 6c6, focalizzate sulla corretta posizione da assumere in campo, sulla rotazione dei giocatori, possesso di palla e arbitraggio.

➢ Pallacanestro: fondamentali di squadra (3c3 e 5c5) ➢ Calcetto: partite 5c5. ➢ Badminton: semplici partite 2c2 ➢ Dodgeball

Ginnastica ai piccoli attrezzi: ➢ Cerchi: esecuzioni di semplici esercizi individuali e a coppie utilizzando giri, rotolamenti,

attraversamenti, lanci, circonduzioni, oscillazioni, movimenti a otto. ➢ Giocoleria: attività di coordinazione oculo- manuale svolta individualmente e a coppie con

l’utilizzo di due e tre palline, eseguite sul piano frontale, a muro e a terra. Ginnastica ai grandi attrezzi:

➢ Palco di Salita: salita alle funi e alle pertiche Salita sul nodo della fune e sulla pertica; passaggio consecutivo da una pertica all’altra dopo

aver eseguito un salto sulla cavallina; arrampicata alla fune e alla pertica (in presa plantare e

impugnatura palmare); oscillazione con la fune e la scaletta mobile per poi appoggiare i piedi a

muro e dondolare; verticale ad una fune e alla pertica; capovolta avanti e indietro sulla scaletta

e due funi.

➢ Quadro Svedese:

Entrata con torsione

Entrata laterale con salto

Entrata con capovolta in avanti in presa poplitea.

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Traslocazioni varie con precedenza della testa e delle gambe.

Traslocazione ascendente e discendente incrociandosi con il compagno.

Traslocazione orizzontale con precedenza del capo.

Salto e caduta sul materasso dagli ultimi gradi del quadro.

Ginnastica a corpo libero:

➢ esecuzione a muro della verticale su tre appoggi. ➢ esecuzione della verticale su due appoggi e caduta sul materasso. ➢ esecuzione della capovolta avanti e indietro. ATTIVITÀ TEORICA Conoscenza di alcune nozioni di primo soccorso: comportamenti preventivi da mettere in atto per evitare infortuni e conoscenza dei più comuni infortuni sportivi. Conoscenza delle principali regole di gioco degli sport di squadra trattati. Linguaggio specifico della disciplina. Analisi e conoscenza delle caratteristiche tecniche dei piccoli e grandi attrezzi utilizzati

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Silvia Fabian

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I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

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RELIGIONE PROF. IOAN MILIE CIOBANU

Cos’è l’etica?

Inchiesta sull’etica: “Come vivere? Quale etica?”

rapporti sociali ed economici

rapporti familiari e sessuali

comportamenti e abitudini

vita umana

violenza e vandalismo.

Le etiche contemporanee

etica soggettivistico- libertaria

etica utilitaristica

etica tecnico- scientifica

etica ecologista

etica della responsabilità

etica personalistica

etica religiosa.

Religioni a confronto su alcune problematiche etiche

l'inizio della vita

eutanasia e suicidio assistito

contraccezione

aborto

matrimonio e divorzio

fecondazione assistita

maternità surrogata. Cibo e religioni

• il valore simbolico degli alimenti nelle grandi fedi religiose

• le regole alimentari nella tradizione ebraica

• le regole alimentari nel Cristianesimo

• le regole alimentari nell’Islam

Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante

Prof. Ioan Milie Ciobanu

I rappresentanti degli studenti _______________________________________

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LABORATORIO DEI SERVIZI DI SALA E VENDITA

PROF.SSA FRANCESCA MARSILLI

RIPASSO E APPROFONDIMENTO DEI BLOCCHI TEMATICI DEL 4°ANNO

La comanda e i buoni di prelievo

La carta delle vivande

La vendita

Il territorio italiano

La cucina alla lampada e davanti al cliente

I tranci e tagli

Banchetti e buffet

Banqueting e catering esterno

Le decorazioni

L’Italia vinicola

Vino e cibo: connubio perfetto

I distillati e i liquori

I cocktails after dinner

La sicurezza in ambiente di lavoro

La sicurezza alimentare

LA COMANDA E IL SERVIZIO ALLA CARTA

Conoscenze

Conosce le tecniche di organizzazione del servizio alla carta

Abilità

Sa realizzare in maniera disinvolta un servizio con comanda

Contenuti

La comanda manuale

La comanda elettronica

Il conto

IL MENU

Conoscenze

Conosce le varie tipologie di menu

Conosce le varie esigenze dietetiche

Conosce i diversi fattori culturali che determinano i menu

Abilità

Sa comunicare attraverso il menu

Sa creare un menu personalizzato

Sa determinare i prezzi di vendita di un menu

Contenuti

Le diete alimentari

Le intolleranze alimentari

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Le malattie legate all’alimentazione

La dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie

Il foodcosting e le tecniche di costruzione del prezzo finale

LA VENDITA

Conoscenze

Conosce i mezzi di comunicazione

Conosce le offerte turistiche locali, nazionali e internazionali

Conosce la strategia di vendita applicata alla customer satisfaction

Conosce diverse tipologie di servizi-pacchetti enogastronomici predisposti dall’azienda in relazione

al cliente e al territorio

Conosce la gestione delle risorse umane

Conosce tecniche di marketing orientate a migliorare la qualità del servizio ed i rapporti con il

cliente

Conosce la standardizzazione del lavoro per ottimizzare la gestione economica

Conosce i sistemi di qualità

Abilità

Sa ottimizzare la comunicazione professionale in funzione dei livelli aziendali richiesti

Sa applicare le tecniche e routine di gestione dei reclami

Contenuti

Il marketing (cenni)

Le strategie di vendita

La standardizzazione del lavoro

Il cliente e il reclamo

La comunicazione

Le norme UNI EN ISO

I prodotti di qualità

Ristorazione etica e sostenibile

IL TERRITORIO

Conoscenze

Conosce la produzione enogastronomica del territorio internazionale

Conosce i saperi dei sapori come legame tra la tradizione e l’innovazione

La fisiologia del gusto e l’accostamento degli ingredienti

Abilità

Sa utilizzare le tecniche di marketing orientate alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici

Sa valorizzare i prodotti enogastronomici del territorio locale, nazionale ed internazionale

Sa utilizzare il gusto come strumento di promozione del territorio

Contenuti

La cucina internazionale

La cucina etnica

I grandi maestri della cucina

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I grandi personaggi dell’enogastronomia

Le guide enogastronomiche

I COCKTAILS

Conoscenze

Conosce la tecnica di costruzione di un cocktail

Conosce le nuove tecniche di miscelazione di un cocktail

Conosce le bevande base dei cocktails long-drink

Conosce la classificazione dei cocktails internazionali (prerequisito)

Conosce le ricette dei principali long drink internazionali

Abilità

Sa preparare alcuni cocktail long-drink internazionali

Sa suggerire al cliente un cocktail long-drink in base alle caratteristiche organolettiche

Sa stendere la ricetta di un cocktail long-drink di fantasia

Contenuti

Le tecniche di miscelazione

I distillati

I liquori

Gli amari

Le creme

I diluitori

I cocktails IBA

GESTIRE UN BAR

Conoscenze

Conosce le diverse tipologie di gestione tecnica e amministrativa del bar

Conosce il beveragecost

Abilità

Sa calcolare il beveragecost

Sa individuare le scelte stilistiche e di posizionamento nelle tipologie di bar

Sa diventare autonomo nella proposta di bevande al bar

Contenuti

Beveragecost

La gestione del bar

Le tipologie di bar (prerequisito)

IL MONDO DEL VINO

Conoscenze

Conosce i principali vini europei

Conosce la produzione vitivinicola extraeuropea

Conosce le principali uve internazionali

Abilità

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Sa analizzare organoletticamente i principali vini del mondo

Sa compilare la scheda di analisi sensoriale di un vino AIS (prerequisito)

Contenuti

Le zone vinicole europee

Le aree vinicole extraeuropee

L’analisi sensoriale (prerequisito)

La scheda AIS di analisi organolettica del vino (prerequisito)

ABBINAMENTO CIBO-VINO

Conoscenze

Conosce le caratteristiche organolettiche dei cibi internazionali

Conosce le caratteristiche organolettiche dei vini internazionali

Conosce i metodi di abbinamento cibo-vino

Conosce le proposte alternative di abbinamento cibo-bevanda

Conosce le nozioni principali di abbinamento cibo-bevande

Abilità

Sa effettuare completamente l’analisi di un vino in tutte le sue fasi

Sa effettuare i principali abbinamenti cibo-vino internazionali

Sa utilizzare la scheda didattica per la degustazione del cibo

Sa utilizzare il metodo Mercadini come verifica di abbinamento cibo-vino

Sa consigliare un vino o altre bevande tenendo conto del criterio economico, gastronomico e

organizzativo

Contenuti

Il metodo Mercadini di abbinamento cibo-vino

Le tipologie di abbinamento

Scheda didattica degustazione cibo

Scheda di analisi organolettica del vino

Scheda di analisi organolettica della birra

Scheda grafica armonia tra cibo e vino

BANCHETTI E BUFFET

Conoscenze

Conosce gli strumenti informatici di gestione del settore vendita dei servizi enogastronomici

Conosce i diversi tipi di allestimenti della sala

Conosce gli elementi essenziali della check-list

Abilità

Sa organizzare, allestire e gestire eventi, anche con l’uso di nuove tecnologie, per soddisfare le

differenti esigenze richieste dalla clientela più esigente.

Contenuti

I software di gestione del settore vendita

La check list per feste ed eventi

Le decorazioni

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LA CUCINA DI SALA E BAR

Conoscenze

Conosce le tecniche fondamentali della cucina alla fiamma

Conosce le tecniche fondamentali di preparazione snack

Conosce le attrezzature per la preparazione degli snack

Conosce i principali formaggi internazionali e gli abbinamenti a vino e pane

Conosce la cucina internazionale

Abilità

Sa utilizzare l’attrezzatura e le tecniche della cucina alla fiamma con sicurezza

Sa preparare i principali piatti della cucina di sala internazionale

Sa preparare snack freddi e caldi innovativi

Sa tagliare diverse tipologie di formaggi internazionali

Contenuti

La cucina internazionale

La cucina flambé

I formaggi internazionali

Gli snack

LA SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO

Conoscenze

Conosce le norme di prevenzione antinfortunistica nel ristorante (prerequisito)

I livelli di sicurezza, nei vari ambienti di somministrazione, per un servizio di qualità

Piani di sicurezza aziendali

Caratteristiche tecniche e progettuali dell’impianto del reparto in cui si opera

Caratteristiche tecniche delle attrezzature

Conosce i flussi di informazione in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro

Abilità

Sa applicare la normativa in materia di sicurezza in ambiente di lavoro

Sa individuare non conformità rispetto al D.lgs 81/08 nel suo ambiente di lavoro

Sa relazionarsi con i preposti, ASPP, RSPP e Dirigente Scolastico

Contenuti

D.Lgs 81/08

LA SICUREZZA ALIMENTARE

Conoscenze

Conosce le direttive del pacchetto igiene (prerequisito)

Conosce il manuale di autocontrollo dell’Istituto

Conosce la modulistica del sistema HACCP

Abilità

Sa applicare le direttive del pacchetto igiene

Sa individuare il rimedio al punto critico di controllo

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

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Sa creare un semplice diagramma di flusso che spieghi il CCP e il suo rimedio

Sa segnalare alla commissione HACCP in casi di non conformità

Sa percepire il manuale di autocontrollo come espressione di qualità totale

Contenuti

Regolamenti comunitari 852/04 e successivi

Piano di autocontrollo dell’Istituto

LA GESTIONE RISTORATIVA (CENNI)

Conoscenze

Conosce i concetti di qualità, standard, efficacia ed efficienza, schede tecniche di produzione

Conosce la gestione dell’impresa ristorativa e i servizi offerti

Conosce la gestione delle risorse umane e dei mezzi a disposizione. La gestione per obiettivi

Conosce l’organizzazione del lavoro e le capacità produttive in funzione della flessibilità della

domanda

Conosce la programmazione della produzione per presenze costanti e non costanti

Conosce le connessioni e reti tra imprese dell’ospitalità- accoglienza e servizi enogastronomici

Conosce l’organizzare strategica del lavoro con schede tecniche utili al controllo gestionale e alla

standardizzazione dei servizi offerti

Conosce la gestione degli acquisti

Conosce il valore strategico dell’approvvigionamento

Abilità

Sa utilizzare la tecnica di settore in relazione al compito da svolgere

Contenuti

Il magazzino

La cantina

L’approvvigionamento

L’organizzazione del lavoro

Le tecnologie informatiche di gestione

Dolo, 15.05.2017

L’insegnante

Prof.ssa Francesca Marsilli

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I rappresentanti degli studenti

_____________________________

_____________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

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SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE PROF.SSA MARGHERITA SIMONETTI

RIPASSO DEGLI ELEMENTI BASE DI BIOENERGETICA E DIETETICA - Fabbisogno energetico e bilancio energetico - Metabolismo basale - Fabbisogno energetico totale - Indice di massa corporea - I LARN e la ripartizione dei nutrienti e dell’energia - Dieta equilibrata - Linee guida CRA-NUT per una sana alimentazione MODULO 1 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE Unità 1.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETA' E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Aspetti generali - La dieta nell’età evolutiva - La dieta del neonato e del lattante - L’alimentazione complementare - La dieta del bambino - La dieta dell’adolescente - La dieta dell’adulto - La dieta in gravidanza - La dieta della nutrice - La dieta nella terza età Unità 1.2 DIETE E STILI ALIMENTARI - La dieta mediterranea - La dieta vegetariana Unità 1.3 L’ ALIMENTAZIONE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA - La ristorazione - La ristorazione di servizio - La mensa scolastica MODULO 2 - DIETA NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE Unità 2.1 LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Le malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Iperlipidemie ed aterosclerosi

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

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Unità 2.2 LA DIETA NELLE MALATTIE METABOLICHE - Le malattie del metabolismo - Il diabete mellito - L’obesità - Iperuricemia e gotta Unità 2. 3 ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI - Le reazioni avverse al cibo - Le allergie alimentari - Le intolleranze alimentari - Intolleranza al lattosio - Celiachia Unità 2. 4 ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI - I Tumori - Sostanze cancerogene presenti negli alimenti - Sostanze anticancerogene presenti negli alimenti - Ruolo della dieta nella prevenzione dei tumori MODULO 3 - IL SISTEMA HACCP E LE CERTIFICAZIONI DI QUALITA'

- Igiene degli alimenti - I manuali di Buona Prassi Igienica - Autocontrollo e HACCP - Il controllo ufficiale degli alimenti - Le frodi alimentari - Le certificazioni di qualità MODULO 4 - Il RISCHIO E LA SICUREZZA NELLA FILIERA ALIMENTARE

Unità 4.1 CONTAMINAZIONE FISICO-CHIMICA DEGLI ALIMENTI - Aspetti generali - Tipi di contaminazione - Contaminazioni da metalli pesanti - Contaminazione da fertilizzanti e pesticidi - Contaminazione da PCB, IPA e da pratiche zootecniche - Cenni sui contenitori Contaminazioni fisica e radioattiva (cenni) Unità 4.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI - Le malattie trasmesse con gli alimenti - Virus (virus dell’epatite A) - I Batteri

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

39

- I fattori ambientali e la crescita microbica - Tossinfezioni alimentari (salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, botulismo, listeria tossinfezione da Clostridiumperfrigens) - Micotossine - Cenni di parassitosi (teniasi e Anisakidosi) ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI (cenni) Nuovi alimenti (cenni) Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Margherita Simonetti

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I rappresentanti degli studenti

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LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI- SETTORE

CUCINA

PROF.SSA ARIANNA GIACOMIN

1. L’EVOLUZIONE DELLE ABITUDINI ALIMENTARI, I NUOVI STILI DI CUCINA E LE NUOVE TENDENZE DELLA RISTORAZIONE

Le abitudini alimentari in Italia Le tendenze salutistiche e i nuovi stili alimentari Dalla cucina classica alla cucina contemporanea La cucina creativa La cucina etnica La cucina fusion La cucina destrutturata La cucina molecolare La cucina salutistica La cucina vegana La cucina a KM 0 Analisi e discussione su alcuni piatti di grandi chef:

• Compressione di una pasta e fagioli di Massimo Bottura

• Insalata 21-31-41 di Enrico Crippa

• Risotto oro e zafferano di Gualtiero Marchesi

• Cyber egg di Davide Scabin

2. IL MENU E LA CARTA DELLE VIVANDE

Il menu e la carta delle vivande

La progettazione del menu

Le tipologie di menu

Le tipologie di piatti che compongono la lista delle vivande

Il menu degustazione, il menu ciclico e il menu equilibrato

3. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI La nuova normativa per i ristoratori riguardo gli allergeni: Regolamento UE 1169/11 L’elenco dei prodotti allergeni Le procedure da seguire per la realizzazione di prodotti per clienti che soffrono di allergie ed intolleranze. Le informazioni da fornire ai clienti riguardo gli allergeni

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L’agenda delle allergie alimentari

4. IL MARKETING DEI SERVIZI RISTORATIVI

Il marketing come ricerca della diversità del cliente

L’orientamento alla produzione, alle vendite, al mercato

Il punto di partenza: i bisogni dei consumatori. Il caso “Green point” di Padova

La segmentazione del mercato

Il marketing mix

La diversificazione produttiva: il caso del gruppo Autogrill

La specializzazione produttiva: il caso del ristorante Glutì

La differenziazione produttiva: il caso del ristorante “La cucina a vista” di Roma Frascati

5. I SERVIZI DI CATERING E BANQUETING

In che cosa consiste l’attività di catering

Il centro produzione pasti

La strutturazione e le attrezzature

I menu

Il legame a caldo e il legame a freddo

Il trasporto dei pasti

Il problema della sicurezza dei cibi

I vantaggi dell’attività di catering

Il banqueting

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Arianna Giacomin

_____________________________

I rappresentanti degli studenti:

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DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA

STRUTTURA RICETTIVA

PROF. GIORGIO POLATO

Testo: «Gestire le Imprese Ricettive 3» di S. Rascioni e F. Ferriello – Tramontana

MODULO A: IL MERCATO TURISTICO

LEZIONE 1: IL MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE

Quali sono i caratteri del turismo

Quali fattori influenzano il turismo internazionale

Quali sono le dinamiche del turismo mondiale

LEZIONE 2: GLI ORGANISMI E LE FONTI NORMATIVE INTERNAZIONALI

Quali sono gli organismi internazionali

Quali sono gli organi dell’Unione europea

Quali sono le fonti normative internazionali e comunitarie

LEZIONE 3: IL MERCATO TURISTICO NAZIONALE

Quali sono gli strumenti di analisi del mercato turistico interno

Quali sono le dinamiche del turismo in Italia

LEZIONE 4: GLI ORGANISMI E LE FONTI NORMATIVE INTERNE

Quali sono gli organismi interni

Quali sono le fonti normative interne

MODULO B: IL MARKETING

LEZIONE 1: IL MARKETING: ASPETTI GENERALI

Che cos’è il marketing

Qual è la differenza tra marketing strategico e marketing operativo

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Che cos’è il marketing turistico

LEZIONE 2: il MARKETING STRATEGICO

Quali sono le fasi del marketing strategico

Quali sono le fonti informative

Come si effettua l’analisi interna

Come si effettua l’analisi della concorrenza

Come si effettua l’analisi della domanda

Che cos’è la segmentazione

Che cos’è il posizionamento

Come si determinano gli obiettivi strategici

Che cos’è il target

LEZIONE 3: IL MARKETING OPERATIVO

Quali sono le caratteristiche del prodotto

Come si può utilizzare la leva del prezzo

Quali sono i canali di distribuzione

Che cos’è la comunicazione

LEZIONE 4: IL WEB MARKETING

Che cos’è il web marketing

Quali sono gli strumenti di web marketing

LEZIONE 5: IL MARKETING PLAN

Che cos’è il marketing plan

Come è composto il marketing plan di una piccola impresa

Esempio: Marketing plan di un ristorante

MODULO C: PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

LEZIONE 1: LA PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE

Quando una scelta imprenditoriale si può considerare strategica

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Da quali fattori dipende la strategia dell’impresa

Che cosa sono la vision e la mission dell’impresa

Qual è il rapporto tra pianificazione e programmazione aziendale

Che cos’è il vantaggio competitivo

Quali sono le funzioni del controllo di gestione

LEZIONE 2: IL BUDGET

Che cos’è il budget

Qual è la differenza tra bilancio d’esercizio e budget

Come si articola il budget

Come viene redatto il budget degli investimenti

Come viene redatto il budget economico di un ristorante

Esempio: Budget economico di un’impresa ristorativa

Che cos’è il controllo budgetario

Esempio: report per la direzione generale di una catena di fast-food

LEZIONE 3: IL BUSINESS PLAN

Che cos’è il business plan

Qual è il contenuto del business plan

Esempio: Business plan di una nuova impresa della ristorazione

MODULO D: LA NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO-RISTORATIVO

LEZIONE 1: LE NORME SULLA COSTITUZIONE DELL’IMPRESA

Quali sono gli adempimenti giuridici e fiscali richiesti per la costituzione di un’impresa turistico-

ristorativa

Quali forme giuridiche possono assumere le imprese turistico-ristorative

LEZIONE 2: LE NORME SULLA SICUREZZA DEL LAVORO E DEI LUOGHI DI LAVORO

Che cosa si intende per sicurezza del lavoro

Che cosa dispone il Testo unico sulla sicurezza del lavoro

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Come vengono resi sicuri i luoghi e le attrezzature di lavoro

Di che cosa si occupa la normativa antincendio

LEZIONE 3: LE NORME DI IGIENE ALIMENTARE E DI TUTELA DEL CONSUMATORE

Di che cosa si occupa la normativa alimentare

Che cosa si intende per rintracciabilità e tracciabilità degli alimenti

Quali sono i meccanismi di controllo della filiera agro-alimentare

Quali norme igieniche devono essere rispettate nei locali di lavoro e da parte del personale del

settore ristorativo

Che cosa si intende per tutela della privacy

Che cosa sono le norme volontarie ISO 9000

LEZIONE 4: I CONTRATTI DELLE IMPRESE RISTORATIVE E RICETTIVE

Quali sono gli elementi di un contratto

Sotto l’aspetto giuridico che cosa si intende per responsabilità

Quali sono i contratti del settore ristorativo

Quali sono le caratteristiche del contratto di ristorazione

Che cos’è il Codice del consumo

Quali sono le caratteristiche del contratto di catering

Quali sono le caratteristiche del contratto di banqueting

Esempio: Responsabilità di un ristoratore per cibi avariati

MODULO E: LE ABITUDINI ALIMENTARI E L’ECONOMIA DEL TERRITORIO

LEZIONE 1: LE ABITUDINI ALIMENTARI

Quali fattori incidono sui consumi e sulle abitudini alimentari

Esempio: Effetti della legge di Engel

Quali sono le caratteristiche dei consumi alimentari in Italia

Quali sono le attuali tendenze in campo alimentare

LEZIONE 2: I MARCHI DI QUALITA’ ALIMENTARE

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Che cos’è un marchio

Esempio: marchio individuale

Quali sono i marchi di qualità alimentare

Che cosa sono i prodotti a Km 0

Esempio: Attribuzione del marchio “menù a km 0”

Esempio: Itinerario enogastronomico

Dolo, lì 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof. Giorgio Polato

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I rappresentanti degli studenti

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RELAZIONI

ITALIANO

PROF. SSA ANNALISA LIUZZI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Il programma è stato svolto in maniera adeguata, cercando sempre di sanare i dubbi, rispettare i

tempi e le esigenze degli studenti. Essi conoscono in modo generale le principali correnti letterarie

tra fine Ottocento e Novecento e in modo più approfondito gli illustri esponenti della cultura

italiana. L’analisi e l’interpretazione dei testi è ancora acerba, mentre la redazione di saggi brevi e

di temi di argomento generale si può definire discreta.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

▪ Favorire la consapevolezza e la stima di sé. ▪ Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri. ▪ Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i

problemi, attraverso il dialogo e il confronto. ▪ Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla

valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. ▪ Abituare a riconoscere la validità della critica altrui e a saperne trarre vantaggio. ▪ Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale. ▪ Abituare al rispetto dei regolamenti e dell’ambiente scolastico. ▪ Sviluppare la disponibilità ad accettare il nuovo senza pregiudizi né prevenzioni. ▪ Accrescere le motivazioni all’impegno domestico e alla partecipazione in classe. Potenziare la disponibilità verso i doveri richiesti dai vincoli di solidarietà sociale.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

• Conoscere e orientarsi fra autori, movimenti e opere più importanti della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento.

• Comprendere i testi proposti e saperli analizzare riconoscendo le caratteristiche del genere e gli elementi interni, ma soprattutto individuando il significato complessivo.

• Saper riorganizzare ed esporre in modo chiaro e coerente i contenuti disciplinari e le proprie riflessioni, sia nella forma scritta sia in quella orale.

• Sapere storicizzare in modo corretto i testi letterari, gli autori e le poetiche.

• Sapere argomentare in modo coerente e chiaro.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

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• Usare le conoscenze acquisite per migliorare l’esposizione orale e la produzione scritta (riassunti, temi, parafrasi, saggi brevi e articoli, risposte sintetiche).

• Abituarsi a utilizzare le conoscenze letterarie per comprendere il presente.

• Sapere utilizzare il lessico disciplinare e utilizzarlo per rafforzare la competenza linguistica.

• Potenziare l’attitudine all’uso della lingua italiana in tutte le situazioni formali.

• Trarre informazioni da immagini, film e da altri audiovisivi (audiocassette e documentari critici) e saperli mettere in relazione con testi letterari studiati.

COMPETENZE E ABILITÀ

• Sapere utilizzare il manuale e i suoi apparati didattici.

• Sapere leggere, analizzare, comprendere e storicizzare un testo letterario.

• Orientarsi all’interno del mondo letterario della fine dell’Ottocento e del Novecento.

• Riconoscere gli elementi costitutivi dei testi (poesia e prosa).

• Saper utilizzare il lessico appropriato ed esprimersi in modo sufficientemente corretto sia allo scritto sia all’orale.

• Sapere scrivere testi sia di sintesi, sia di analisi sia di argomentazione.

• Sapere applicare le competenze e le conoscenze acquisite per formulare ipotesi su problemi nuovi.

• Sapere trarre informazioni anche da testi nuovi, da documentari, film e immagini.

• Sapere comunicare in modo chiaro e corretto, scegliendo il lessico e il registro adeguato al contesto e alle circostanze.

• Sapere cogliere i nessi fra testi e tematiche del passato e testi e tematiche del presente.

CRITERI METODOLOGICI La metodologia più usata è stata quella della lezione frontale ma si è cercato anche di corredare la spiegazione con materiale audio e video (attraverso l’ausilio della LIM). Sono stati analizzati i testi più famosi degli scrittori inseriti nel programma e si è cercato di potenziare la capacità di scrittura con esercizi di analisi del testo e con la redazione di testi relativi alle tipologie della prova d’esame. MATERIALI E STRUMENTI

Libro di testo: La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, Pietro Cataldi Elena Angiolini,

Sara Panichi. G.B. Palumbo editore. Fotocopie fornite dall'insegnante.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere.

FORME DI VERIFICA Le forme di verifica sono state sia scritte che orali; le prime si sono basate su tracce d’esame di anni precedenti mentre le verifiche orali hanno cercato di potenziare la capacità espressiva ed argomentativa degli alunni.

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CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono stati molteplici: infatti, non si è tenuto conto solo delle conoscenze

acquisite dagli studenti ma anche del grado di partecipazione in classe, del rispetto delle consegne,

dell’impegno mostrato durante l’intero anno e dei progressi raggiunti. Nelle verifiche orali sono

stati valutati la comprensione dei contenuti, la capacità di esporre con chiarezza gli argomenti

studiati, la capacità di approfondimento e rielaborazione. Nelle prove scritte, invece, sono stati

valutati l’attinenza alla traccia, la correttezza orto-sintattica e grammaticale, la padronanza

lessicale e la capacità di interpretazione.

Sono state inoltre effettuate tre simulazioni di Prima Prova: una durante il primo quadrimestre e

due nel secondo quadrimestre.

È stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e

riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Annalisa Liuzzi

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STORIA PROF. SSA ANNALISA LIUZZI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Gli studenti riescono ad orientarsi in modo abbastanza autonomo nel panorama storico- culturale del Novecento. Pochi di loro riescono a contestualizzare gli eventi mentre per altri tale capacità risulta essere ancora carente. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

• Conoscere e orientarsi fra i fatti storici del Novecento

• Abitudine a presentare nella ricostruzione di un fatto cause, caratteristiche, conseguenze, soprattutto sul piano spazio-temporale

• Individuare relazioni tra vicende storiche comparabili sul piano sincronico e diacronico

• Riorganizzare ed esporre le informazioni con coerenza sia nell’esposizione orale sia negli elaborati

• Rafforzare l’abitudine all’ascolto, al confronto e all’autonomia

COMPETENZE E ABILITÀ

• Sapere utilizzare gli apparati didattici del manuale, compresi i testi iconografici

• Sapere trarre informazioni da un testo storico e collegarle per costruire modelli di spiegazione

• Orientarsi all’interno della periodizzazione

• Distinguere le cause dalle conseguenze

• Saper utilizzare il lessico appropriato ed esprimersi in modo sufficientemente corretto sia allo scritto sia all’orale

• Sapere applicare le competenze e le conoscenze acquisite per formulare ipotesi su problemi nuovi;

• Sapere trarre informazioni anche da testi iconografici, da documentari e film;

• Sapere comunicare in modo chiaro e corretto, scegliendo il lessico e il registro adeguato al contesto e alle circostanze.

CRITERI METODOLOGICI

In prevalenza è stata utilizzata la metodologia della lezione frontale, ma spesso si è ricorso all’uso della LIM per la visione di documenti video o per analizzare fonti iconografiche in modo tale da stimolare la capacità critica e quella di riflessione. Sono stati forniti schemi e mappe per sostenere lo studio individuale. Talvolta si è dato spazio al lavoro di gruppo o a quello tra pari per potenziare le conoscenze acquisite e renderle più salde.

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MATERIALI E STRUMENTI

Libro di testo: Vivere nella storia, M.Montanari, editori Laterza, vol.3.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere

FORME DI VERIFICA Le verifiche sono state in prevalenza orali poiché si è sentita l’esigenza di potenziare le capacità di esposizione ed argomentazione. Sono state realizzate anche prove scritte per dare agli studenti la possibilità di sperimentare la tipologia del tema storico dell’Esame di Stato. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto di vari fattori: partecipazione e attenzione durante le lezioni,

rispetto delle consegne, impegno mostrato durante l’intero anno e dei progressi raggiunti. Nelle

verifiche sono stati valutati la comprensione dei contenuti, la capacità di esporre con chiarezza gli

argomenti studiati, la capacità di approfondimento e rielaborazione.

È stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e

riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Annalisa Liuzzi

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MATEMATICA

PROF.SSA MONICA FRANZINI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Avendo rilevato delle carenze nella conoscenza dei programmi svolti negli anni antecedenti, si è dato ampio spazio alla revisione dei concetti prerequisiti alle tematiche dell’ultimo anno. Il programma didattico previsto dal Dipartimento è stato consequenzialmente ridotto: non è quindi stato possibile affrontare l’argomento del calcolo differenziale ai fini dello studio della concavità, convessità e punti di flesso di una curva. Quasi tutti gli alunni hanno qualche difficoltà nell’esporre oralmente e prediligono la parte applicativa. Il tempo a disposizione non ha permesso di curare meglio l’aspetto espositivo.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

L’insegnamento della Matematica è stato finalizzato a promuovere lo sviluppo delle cinque abilità di base:

COMPRENDERE, INTERPRETARE, CORRELARE, APPLICARE, RISOLVERE. Esso si è proposto di contribuire alla

formazione del profilo dello studente atteso al termine del ciclo di studi, attraverso la promozione delle

competenze dell’asse LOGICO – MATEMATICO:

• Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica;

• Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi;

• Utilizzare tutti gli strumenti del calcolo aritmetico, algebrico e dell'analisi acquisiti nel corso di studi;

• Condurre l’analisi di grafici;

e delle competenze di cittadinanza sotto specificate:

• Imparare ad imparare

• Agire in modo autonomo e responsabile

• Progettare

• Risolvere problemi

• Comunicare

• Individuare collegamenti e relazioni

• Collaborare e partecipare

• Acquisire e interpretare l’informazione.

In sintonia con le altre discipline, l’insegnamento della matematica si è proposto anche di

sviluppare/rafforzare i seguenti obiettivi educativi:

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• Maturare un atteggiamento critico e costruttivo attraverso l’osservazione,

l’interpretazione, la comprensione e l’intervento più idoneo;

• Saper esprimere le proprie idee rispettando quelle altrui;

• Acquisire il controllo critico della propria identità culturale come strumento per

intraprendere relazioni interpersonali sempre più ampie e costruttive;

• Essere consapevoli del proprio ruolo di cittadini che rispettano e richiedono legalità;

• Utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nello studio delle diverse discipline per lo

sviluppo delle competenze culturali e di cittadinanza;

• Imparare ad accrescere autonomamente il proprio sapere;

• Imparare ad affrontare ogni problema con senso critico e con l’uso della tecnica del

problem-solving;

• Sviluppare ragionamenti logici in grado di consentire a ciascuno di generalizzare i problemi

e quindi di procedere autonomamente alla risoluzione di problemi nuovi o diversamente

posti;

• Acquisire adeguata proprietà di linguaggio, in modo da esporre con esattezza e precisione i

contenuti studiati;

• Acquisire abilità nei processi logici astrattivi.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Nell’insegnamento della matematica gli alunni sono stati indotti all’acquisizione delle seguenti:

Conoscenze Conoscenze di base/Obiettivi minimi

- La derivata e le regole di derivazione

- Interpretazione grafica della derivata di una funzione in un punto

- Applicazione del calcolo differenziale allo studio di funzione: monotonia, punti stazionari di minimo e massimo relativo e di flesso a tangente orizzontale

- Studio completo di una funzione: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo, di flesso a tangente orizzontale

- Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso l'analisi del suo grafico

- La derivata e le regole di derivazione nei casi semplici

- Interpretazione grafica della derivata di una funzione in un punto

- Applicazione del calcolo differenziale allo studio di semplici funzioni: monotonia, punti stazionari di minimo e massimo relativo e di flesso a tangente orizzontale

- Studio completo di una funzione nei casi più semplici: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo, di flesso a tangente orizzontale.

- Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso

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l'analisi del suo grafico

COMPETENZE E ABILITÀ Il lavoro è stato finalizzato a sviluppare nello studente le seguenti competenze:

1. Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica;

2. Individuare strategie appropriate per la risoluzione dei problemi;

3. Utilizzare tutti gli strumenti del calcolo aritmetico, algebrico e dell’analisi acquisiti nel corso di studi;

4. Condurre l’analisi di grafici.

e le seguenti

Abilità Abilità di base/Obiettivi minimi

- Utilizzare la definizione per determinare la derivata di funzioni elementari

- Applicare le regole di derivazione

- Illustrare l’interpretazione grafica di derivata

- Giustificare il ricorso alla derivata per studiare la monotonia e i punti stazionari di una curva

- Determinare gli intervalli di monotonia e le coordinate dei punti stazionari, individuando tra essi gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo

- Condurre l’analisi di un grafico per individuare le informazioni complete sulla curva

- Applicare le regole di derivazione in casi semplici

- Determinare gli intervalli di monotonia e le coordinate dei punti stazionari nei casi semplici, individuando tra essi gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo

- Determinare gli intervalli di concavità e le coordinate dei punti di flesso nei casi semplici

- Condurre l’analisi di semplici grafici per individuare le informazioni essenziali sulla curva

CRITERI METODOLOGICI

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Per presentare i contenuti e per mobilitare le competenze si sono utilizzati i seguenti criteri

metodologici:

• spiegazione dei vari argomenti attraverso lezioni frontali e immediato svolgimento di

esercizi caratteristici

• revisione dell'argomento attraverso la lettura e l’interpretazione del testo allo scopo di far

acquisire agli alunni autonomia di lavoro

• iterata revisione di argomenti precedentemente trattati per offrire agli allievi una visione il

più possibile unitaria della disciplina e per valutare il feed-back

• simulazione di prove di verifica come preparazione al compito scritto.

MATERIALI E STRUMENTI

Manuale: L. Sasso - “NUOVA MATEMATICA a colori” - Edizione GIALLA - Volume 4 + eBook.

Appunti, Materiale in fotocopie, Schemi.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Le attività di recupero sono state realizzate attraverso il recupero in itinere. I contenuti di tali

interventi si sono sviluppati in relazione alle difficoltà incontrate dagli allievi e sono stati finalizzati

all’acquisizione di un migliore metodo di studio e di una maggiore chiarezza espositiva, scritta e/o

orale.

L’Istituto ha inoltre offerto agli alunni la possibilità di partecipare ad un corso di recupero

pomeridiano che tuttavia non è stato seguito da nessuno.

FORME DI VERIFICA

X Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi

Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati

X Interrogazione Lavori di ricerca / tesine /presentazioni multimediali

X Prova scritta X Correzione compiti assegnati a casa

Prova pratica X Interventi durante le discussioni di classe

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione di ogni singolo studente tiene in considerazione tutti gli elementi raccolti durante lo

svolgimento dell’attività didattica (un numero adeguato di verifiche scritte e verifiche orali per

quadrimestre, esiti di iniziative di recupero, interesse, partecipazione alla lezione, diligenza e

progressi in itinere, risposte e/o interventi durante le discussioni collettive). La valutazione

dipende dai seguenti elementi:

• Comprensione dei contenuti;

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• Competenze acquisite e capacità di applicare le conoscenze per risolvere problemi nuovi;

• Costanza e serietà dell’impegno.

Il livello finale di sufficienza si ritiene raggiunto nel caso che siano acquisite almeno le abilità di

base e che sia conosciuta buona parte del programma.

Per gli studenti certificati e DSA, si fa riferimento alle modalità di verifica e di valutazione così

come indicato nelle relative Relazioni Finali allegate al presente Documento.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Monica Franzini

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LINGUA INGLESE

PROF.SSA MONICA PIERINI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

OMISSIS

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

• Motivare all’apprendimento della lingua straniera come mezzo di comunicazione interpersonale e come opportunità per un migliore inserimento nella realtà internazionale. • Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni in lingua straniera relative allo specifico ambito professionale • Raggiungere un livello di espressione corretto e sintatticamente adeguato alla disciplina • Rispetto dei propri doveri, delle persone e delle cose, con particolare riguardo a quelle non proprie, dei diversi ritmi di apprendimento dei propri compagni, dei regolamenti interni; • Rispetto personale della scuola e disponibilità a collaborare ed aiutare. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

• Utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e

contesti professionali

• Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei

contesti organizzativi e professionali di riferimento

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare

• Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione ed ascolto

COMPETENZE E ABILITÀ

Sono state sviluppate abilità e conoscenze richieste in campo professionale, con il potenziamento

e l’approfondimento di funzioni linguistiche e strutture grammaticali e sintattiche e delle abilità di

comprensione della lingua scritta e orale. È stato altresì privilegiata la scelta del lessico

specialistico del linguaggio tecnico con il tono appropriato alla situazione, curando l’aspetto

fonetico e la scioltezza linguistica.

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Le competenze acquisite consistono nell’utilizzare il linguaggio settoriale per interagire in diversi

ambiti di lavoro. Le altre competenze sviluppate, riguardano le conoscenze sulle caratteristiche

dell’industria della ristorazione, i ruoli e le responsabilità, e la promozione di un’azienda di

ristorazione.

CRITERI METODOLOGICI

L’attività didattica si è svolta sotto forma di lezioni frontali e guidate, talvolta con delle

esercitazioni individuali e di gruppo e approfondimenti su documenti e testi non

scolastici.

MATERIALI E STRUMENTI

In aggiunta ai testi in adozione (O. Cibelli, D. D’Avino, Wine & Dine ed Clitt; P. Radley, D. Simonetti,

New Horizons 2, ed. Oxford) si è fatto uso di materiale integrativo come supporto ai contentuti –

fotocopie, appunti predisposti, esercizi di grammatica. Sono stati inoltre utilizzati la lavagna,

sussidi audiovisivi e attrezzature multimediali.

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI

E’ stata svolta un’UDA interdisciplinare riguardante la redazione di un Curriculum Vitae con lettera

accompagnatoria:

-Staffing, Job opportunities, The application letter & lay-out steps, Copy & paste ready to use expressions, Europass Curriculum vitae.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il lavoro curriculare è stato impostato in modo da consentire una revisione continua dei contenuti,

attuando così un recupero in itinere.

FORME DI VERIFICA

Sono state somministrate tre prove scritte e tre prove orali nel primo quadrimestre come stabilito

in sede di Dipartimento Disciplinare allo scopo di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati

e della padronanza delle abilità fondamentali. Nel secondo quadrimestre sono state effettuate delle

simulazioni della terza prova scritta d’esame; queste prove sono state considerate dalla docente

verifiche scritte e, di conseguenza, la loro valutazione è stata riportata in decimi nel registro dei voti.

È stata svolta una verifica dell’U.d.A. e tre verifiche orali, oltre alle esposizioni orali in preparazione

all’esame. Le verifiche scritte contenevano sia esercizi di tipo strutturato (esercizi di grammatica) sia

prove semistrutturate (risposte a questionari guidate, esercizi di completamento). Le verifiche orali,

realizzate in forma di interrogazione tradizionale, di esposizioni o mediante gli interventi quotidiani

durante la discussione in classe, hanno valutato il livello di espressione con particolare attenzione

alla scorrevolezza e alla proprietà lessicale.

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Per l’alunna che ha seguito una programmazione differenziata le prove sono state semplificate.

L’alunno che ha seguito un programma per obiettivi minimi ha svolto sempre le stesse verifiche

della classe, sia scritte che orali, proposte in uno stile semplificato ma comunque basato sugli stessi

argomenti concordati con il resto della classe. Questi due allievi sono stati supportati nella

preparazione alle verifiche scritte e orali anche dal docente di sostegno.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Sono stati presi in considerazione i seguenti punti: i progressi rispetto alla situazione di partenza,

la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati per casa, il conseguimento degli obiettivi

didattici, l’impegno dell’allievo, la sua partecipazione e interesse al dialogo didattico-educativo.

Nella valutazione si è tenuto conto dei risultati delle prove svolte in itinere,

delle strategie di apprendimento adottate, del grado di autonomia raggiunto e dell’acquisizione

dei contenuti e della conoscenza ed utilizzo del lessico.

Per quanto riguarda la misurazione di prove strutturate e semi strutturate, il voto massimo e il

voto minimo sono stati fissati di volta in volta in merito alla prova stessa. Nell’attribuzione dei voti

è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e

riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Per la correzione e la valutazione delle

simulazioni delle prove d’Esame nelle classi Vè stata utilizzata la griglia approvata dal Dipartimento

disciplinare.

Per la valutazione degli studenti con Pei si sono invece rispettati i criteri stabiliti nei piani

individuali. Per quanto riguardo la comunicazione delle valutazioni, ci si è attenuti alla regola della

massima trasparenza sia con gli studenti sia con le famiglie.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante Prof.ssa Monica Pierini

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LINGUA SPAGNOLA

PROF.SSA PENZO ELISABETTA

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Come specificato sopra, un cospicuo numero di ore sono state impiegate per altre attività previste dal calendario scolastico, quindi il programma ha subito un leggero ridimensionamento. Nel primo quadrimestre la classe ha svolto un ripasso della grammatica con particolare attenzione a tutti i modi verbali e il loro uso unito a una maggiore conoscenza di alcune espressioni particolari della lingua. La classe si è esercitata nell’acquisizione delle abilità di comprensione e produzione scritta e ha aumentato i contenuti della microlingua del settore Sala/Vendita. Nel secondo quadrimestre la classe ha affrontato tematiche più specifiche della microlingua del settore Sala/Vendita previste dalla programmazione e si è cimentata nei temi fondamentali proposti dal programma riguardanti la materia anche in maniera autonoma. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione sono stati raggiunti da quasi tutti gli studenti. Buono il livello di comprensione della lingua e discreto quello di espressione; discreto anche il livello raggiunto nella produzione scritta. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Educare al rispetto per l’ambiente scolastico e per le persone coinvolte. Migliorare la qualità della partecipazione, della collaborazione tra pari, dell’impegno e della disponibilità al dialogo. Potenziare le capacità di analisi e sintesi, il senso critico e l’autovalutazione. Stimolare l’interesse per le culture “altre” e la capacità di fare confronti tra esse e la propria. Comprendere pubblicazioni in lingua straniera relative al settore specifico d’indirizzo. Consolidare la competenza comunicativa attraverso le quattro abilità linguistiche e le conoscenze di tipo socioculturale. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Esporre in forma chiara, corretta e autonoma i contenuti acquisiti. Acquisire una buona conoscenza del lessico specialistico, delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative più rilevanti del linguaggio tecnico. Interagire oralmente in modo efficace e appropriato in un contesto lavorativo. Conoscere e utilizzare il lessico settoriale. COMPETENZE E ABILITÀ

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Competenze: Padroneggiare la seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi in un contesto personale e lavorativo; Utilizzare il linguaggio settoriale in ambito professionale; Redigere testi di carattere tecnico-professionale come menù e schede tecniche; Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione appropriati all’ambito professionale di riferimento; Utilizzare le TIC per la realizzazione di power point e presentazioni. Abilità: Comprendere argomenti relativi alla quotidianità e all’ambito lavorativo d’indirizzo; Interagire in conversazioni su argomenti familiari di interesse personale e lavorativo; Utilizzare i dizionari e altre risorse per l’apprendimento in rete. CRITERI METODOLOGICI Si è dato ampio spazio all’utilizzo del metodo comunicativo per lo sviluppo delle abilità orali e al metodo deduttivo-induttivo per l’acquisizione dei contenuti grammaticali e lessicali. Per i contenuti di microlingua le lezioni si sono svolte in continuo scambio dialogico tra studente e insegnante, con lezione frontale, esercitazioni individuali, ricerche in Internet a scuola e a casa. Sono state svolte comprensioni del testo ed audio, traduzioni dallo spagnolo all’italiano e dall’italiano allo spagnolo, discussioni e riflessioni in classe su argomenti tratti da materiale autentico. La maggior parte delle spiegazioni grammaticali è avvenuta con l’ausilio della lavagna ed in fotocopia. La classe ha lavorato individualmente, a gruppi e a coppie. MATERIALI E STRUMENTI

Il principale materiale utilizzato è stato il libro di testo in adozione: di Orozco Gonzalez, S., Riccobono G. “Nuevo, en su punto”. Ed. Hoepli. Altri materiali integrativi sono stati: le fotocopie fornite dalla docente, i dizionari online, la lavagna, la LIM e Internet.

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI

È stata svolta un’U.d.A. interdisciplinare: “C.V.”: Europass in spagnolo, lettera di presentazione e risposta di richiesta di impiego.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Non sono state effettuate attività di recupero extracurriculare, ma in orario curricolare si è svolto un ripasso mirato sia degli argomenti grammaticali che di microlingua.

FORME DI VERIFICA

Gli strumenti per la verifica formativa sono stati la correzione degli esercizi assegnati a casa, il controllo della comprensione, l’osservazione della partecipazione e dell’impegno di ogni allievo. Inoltre sono state valutate le interrogazioni, i dialoghi, i lavori di ricerca, i compiti svolti per casa, le prove scritte, la comprensione scritta. Le prove scritte contenevano sia esercizi di tipo oggettivo (esercizi di completamento, abbinamento, scelta multipla) sia domande aperte (risposte a questionari, produzione di testi scritti). Le prove orali (ascolto e produzione) si sono basate su attività di comprensione dell’insegnante e di video, esposizione di argomenti preparati

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individualmente e in classe, interazione orale su argomenti svolti in classe. Sia le verifiche scritte che le orali si sono basate su temi e tipologie di attività predisposti in precedenza dall’insegnante.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione hanno tenuto conto delle competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma raggiunte da ciascun allievo. Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, ma anche interventi personali, confronti e discussioni su argomenti di particolare interesse. Oltre che sui risultati ottenuti nelle prove, la valutazione si è basata sulla puntualità nell’esecuzione dei compiti per casa, sull’impegno, sulla partecipazione attiva alle lezioni e sul progresso fatto dal singolo allievo. Nelle verifiche si è tenuto conto della correttezza grammaticale e ortografica, dell’efficacia comunicativa, della fluidità e dell’uso appropriato del lessico. Per quanto riguarda la produzione orale, sono state inoltre considerate la pronuncia e la disinvoltura nell’espressione orale. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Elisabetta Penzo

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SCIENZE SPORTIVE E MOTORIE PROF.SSA SILVIA FABIAN

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma è stato svolto in modo accettabile tenendo conto delle difficoltà dovute alla carenza di spazi adeguati. Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti in termine di gestione delle tecniche apprese e loro applicazione, adattandole alle varie situazioni, con utilizzo e affinamento delle capacità di osservazione, analisi e sintesi dei comportamenti sportivi e relativi alla salute dell’individuo, tenuto conto delle proprie caratteristiche e abilità, dei propri limiti fisici e caratteriali, senza sopravvalutazioni o sottovalutazioni preconcette.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Gli studenti hanno acquisito una buona percezione del valore della corporeità che consente loro di affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali. La maturità del comportamento motorio raggiunto consente in molti di loro di trasferire le diverse capacità acquisite nel quotidiano, determinando le condizioni per una migliore qualità della vita e una cosciente partecipazione sociale. In particolare gli obiettivi raggiunti sono i seguenti:

1. Acquisizione e consolidamento di salutari, corrette e permanenti abitudini di vita 2. Espressione della propria personalità 3. Promozione della salute 4. Coinvolgimento della generalità degli alunni 5. Competizione vista come miglioramento delle proprie capacità, dell’impegno e

dell’osservanza delle regole.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenze. Per quanto riguarda la parte pratica sono stati raggiunti gli obiettivi relativi all’apprendimento dei fondamentali, della tecnica e tattica e regolamento dei principali sport di squadra. Per la parte teorica la classe dimostra generalmente di avere sufficienti conoscenze dell’anatomia e fisiologia del corpo umano, dei principi di alimentazione, e di alcuni elementi di primo soccorso. Capacità. Coordinazione e rielaborazione senso-percettiva; controllo segmentario; realizzazione di movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali; saper collaborare e

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interagire con i compagni in situazioni di gioco semplici e complesse; saper rispettare l’avversario, il giudice, le regole, e l’ambiente scolastico COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno acquisito una discreta gestione delle tecniche apprese e le sanno applicare sapendole adattare alle situazioni dinamiche di gioco; sanno fare un discreto utilizzo delle capacità di osservazione, analisi e sintesi. Hanno raggiunto una buona gestione dei propri limiti fisici e caratteriali, senza sopravvalutazioni o sottovalutazioni preconcette. CRITERI METODOLOGICI Il metodo utilizzato per quanto riguarda i contenuti è stato globale diventando sempre più analitico quando i gesti sportivi si dovevano affinare; l’organizzazione didattica ha avuto un metodo a volte direttivo strutturato riuscendo ad arrivare alla fine del corso di studi ad una certa indipendenza per quanto riguarda lo svolgersi di una lezione su un tema specifico. MATERIALI E STRUMENTI È stato possibile utilizzare, per quanto riguarda la parte pratica, tutti i piccoli e grandi attrezzi di cui è dotata la palestra scolastica. La dotazione strumentale didattica si può considerare buona. Per quanto riguarda la parte teorica, data la difficoltà a reperire il laboratorio multimediale funzionante, si sono usate fotocopie, libri e appunti in possesso dell’insegnante. ATTIVITÀ DI RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere.

FORME DI VERIFICA

La valutazione degli allievi è stata effettuata attraverso una sistematica osservazione delle attività, delle prove e dei test, in termini di tempi e qualità delle espressioni motorie. Sia nel Primo che nel Secondo Quadrimestre sono state effettuate 3 verifiche pratiche e teoriche riguardanti il lavoro effettuato.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. Per la valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti.

Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante

Prof.ssa Silvia Fabian

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RELIGIONE

PROF. IOAN MILIE CIOBANU

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Lo svolgimento del programma ministeriale è avvenuto in modo completo, ed il grado di attuazione degli obiettivi è stato buono. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Le lezioni hanno promosso l’obiettivo di: -riconoscere il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. -contribuire alla formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario e professionale. -favorire, nell'attuale contesto multiculturale, la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace, nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di significato. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Al termine dell’anno scolastico la classe sa: -conoscere i valori della solidarietà, dell’equità e della politica come bene comune. -confrontarsi con le diversità (etniche, religiose, culturali, umane) e conoscere alcune problematiche riguardanti l’etica e la legalità. -considerare i propri pregiudizi e cercare di superare le difficoltà nell'incontro con l'altro, il diverso. -cogliere i rapporti adolescente-mondo. -confrontarsi con gli altri riguardo alla crescita e alla maturità. -analizzare e motivare le proposte riguardo all'etica della vita e saper formulare delle scelte. -riconoscere che ogni essere umano è portatore di diritti. OBIETTIVI TRASVERSALI Si ritiene che l’IRC, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, abbia contribuito a far acquisire agli alunni, con diversi gradi di maturazione, i seguenti obiettivi trasversali: - saper agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali e sociali;

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- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno raggiunto pienamente le competenze e le abilità previste dal Piano di lavoro. CRITERI METODOLOGICI Per il raggiungimento degli obiettivi, si è fatto ricorso a lezioni frontali ed interattive, brainstorming, la discussione regolata, tecniche pr animare la discussione in classe, inchieste, esercitazioni individuali e di gruppo. MATERIALI E STRUMENTI Sono stati utilizzati la lavagna, alcuni articoli tratti da libri e riviste, il web, del materiale multimediale e la LIM. ATTIVITÀ DI RECUPERO Per favorire il recupero, le tematiche affrontate nelle lezioni precedenti sono state richiamate all’inizio di ogni lezione e si è dato ampio spazio alle richieste di chiarimento provenienti dagli studenti. PROGETTI I Progetto ai quali la classe ha aderito sono: “Libera: come combattere le mafie”, “Diritto d'asilo:

lezioni di cittadinanza”.

FORME DI VERIFICA La verifica dell'apprendimento è stata attuata con modalità differenziate, tenendo conto del grado di difficoltà degli argomenti, dell'esiguo tempo a disposizione e del processo di insegnamento attuato. Si sono considerati in particolare gli interventi spontanei di chiarimento degli allievi e l’esposizione orale degli argomenti proposti. CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione finale ha tenuto conto sia del profitto raggiunto, che del grado d’interesse e approfondimento personale dimostrato dallo studente e si è basata sul raggiungimento:

di obiettivi cognitivi (partecipazione al dialogo formativo-educativo, interesse, acquisizione e rielaborazione dei contenuti fondamentali) di obiettivi affettivo – sociali (empatia, responsabilità, rispetto delle regole, educazione, frequenza).

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Nell’attribuzione dei giudizi si è utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante Prof. Ioan Milie Ciobanu

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LABORATORIO ENOGASTRONOMICO DEI SERVIZI DI SALA

E VENDITA

PROF.SSA FRANCESCA MARSILLI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Il programma non è stato svolto completamente, o meglio approfonditamente, rispetto al piano di lavoro preventivato dal docente supplente; la sottoscritta ha infatti preso regolare servizio da gennaio 2017. Per alcuni moduli non sono stati rispettati i tempi ipotizzati a causa di un tempo scuola molto limitato. La lezione di quattro ore, passata da febbraio alternativamente a due ore, veniva svolta una volta alla settimana ed essendo prevista in Laboratorio la sottoscritta ha privilegiato gli argomenti specifici professionali-pratici. L’ora frontale è stata necessaria per il riordino delle argomentazioni, per le verifiche e per lo sviluppo di contenuti più tecnicistici. Il programma svolto è stato anche approfondito con aggiornamenti tipici della disciplina. Ho tralasciato in maniera abbastanza ampia la parte gestionale dell’attività ristorativa dedicando qualche lezione in più a quella gestionale del bar sviluppato comunque in modo non approfondito. Gli obiettivi preventivati sono stati comunque raggiunti in modo soddisfacente per la maggior parte della classe. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

• Arricchire la loro formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o studio universitario

• Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita in un contesto articolato di gruppo

• Saper farli dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le proprie

• Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area disciplinare delle varie materie

• Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo

• Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede

• Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e la ristorazione costituisco una risorsa importante

• Sviluppare l’attitudine al problem solving.

• Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.

• Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita

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OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

I livelli di sicurezza, nei vari ambienti di somministrazione, per un servizio di qualità. Caratteristiche tecniche e progettuali dell’impianto del reparto in cui si opera Caratteristiche tecniche delle attrezzature. I fattori che determinano la qualità del servizio Organizzare, allestire e gestire eventi, anche con l’uso di nuove tecnologie, per soddisfare le differenti esigenze richieste dalla clientela più esigente. Allestimenti speciali della sala ed organizzazione di feste ed eventi. Gli strumenti informatici di gestione del settore vendita dei servizi enogastronomici Ottimizzare la comunicazione professionale in funzione dei livelli aziendali richiesti. La strategia di vendita applicata alla customer satisfaction. Offerte turistiche locali, nazionali e internazionali. Servizi-pacchetti enogastronomici predisposti dall’azienda in relazione al territorio. Tecniche e routine di gestione dei reclami. Tecniche di marketing orientate a migliorare la qualità del servizio ed i rapporti con il cliente. La gestione delle risorse umane I saperi dei sapori come legame tra la tradizione e l’innovazione. Il gusto, strumento di promozione del territorio. La fisiologia del gusto e l’accostamento degli ingredienti. Tecniche di marketing orientate alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici Il manuale di autocontrollo come espressione di qualità totale. Il sistema HACCP: analisi, progettazione, applicazioni pratiche, modulistica L’organizzare strategica del lavoro con schede tecniche utili al controllo gestionale e alla standardizzazione dei servizi offerti. Tecnica di settore in relazione al compito da svolgere. Organizzazione del lavoro Concetti di qualità, standard, efficacia ed efficienza, schede tecniche di produzione. La gestione dell’impresa ristorativa e i servizi offerti. La gestione delle risorse umane e dei mezzi a disposizione. La gestione per obiettivi La gestione del bar: capacità dirigenziali e di autonomia nella proposta di bevande e alimenti, evidenziando cultura gastronomica e capacità organizzative di banqueting. La gestione tecnica, organizzativa e amministrativa del bar. Scelte stilistiche e di posizionamento nelle tipologie di bar. La ricetta originaria e le sue variazioni. Tipologie di buffet e allestimento della sala. Aspetti gestionali e organizzativi del servizio di banqueting e catering Le proposte alternative di abbinamento cibo vino o altre bevande attraverso il criterio economico, gastronomico ed organizzativo. Enografia estera Nozioni approfondite di abbinamento cibo-vino, cibo-birra e altre bevande. Menu personalizzati che colgano le varie esigenze dietetiche. La standardizzazione del lavoro per ottimizzare la gestione economica. Le intolleranze alimentari. Le malattie legate all’alimentazione. La dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie L’organizzazione del lavoro e le capacità produttive in funzione della flessibilità della domanda. Le connessioni e le reti tra imprese dell’ospitalità.

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Programmazione della produzione per presenze costanti e non costanti. Connessioni e reti tra imprese dell’ospitalità- accoglienza e servizi enogastronomici

COMPETENZE E ABILITÀ

1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. Proporre indicazioni sull’organizzazione degli spazi del proprio reparto di lavoro. Scegliere le attrezzature e l’arredo in base a criteri tecnici, economici e organizzativi con riferimento alle certificazioni di qualità Individuare i diritti e i doveri nel rapporto di lavoro.

2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti complessi. Realizzare decorazioni a tema, predisporre ambientazioni e arredi particolari in rapporto alle varie situazioni che si presentano.

3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi Adeguare il proprio stile comunicativo a quello richiesto dall’azienda in cui opera. Utilizzare strategie di vendita nel proporsi al cliente, valorizzando il prodotto/servizio offerto, in particolare per le risorse turistico-enogastronomiche del territorio in cui opera. Gestire un reclamo con autonomia operativa. Presentare la politica aziendale al cliente

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Proporre interpretazioni di bevande e accostamenti di ingredienti tenendo presente le nuove tendenze. Acquisire una mentalità orientata al marketing. Attivare tecniche di marketing dei prodotti enogastronomici. Descrivere le attività di promozione per la valorizzazione dei prodotti tipici

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Realizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica relativa. Elaborare autonomamente un programma di sanificazione per piccoli ambienti di lavoro.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Organizzare il lavoro in funzione delle caratteristiche del servizio proposto all’utenza. Organizzare e realizzare buffet, catering e banqueting in differenti contesti. Valutare la programmazione del lavoro in relazione alle risorse economiche e al servizio proposto. Comparare le diverse opzioni per lo svolgimento di un lavoro, valutarle in rapporto al risultato prefissato e motivare l’opzione scelta. Elaborare procedure di lavorazione standardizzate con l’ausilio di schede tecniche

7. Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici. Sviluppare capacità dirigenziali nella gestione del bar. Elaborare con autonomia operativa piatti alla lampada.

Apportare variazioni alla ricetta tipica di un piatto o di una bevanda, dandone le spiegazioni tecniche e le motivazioni culturali. Pianificare buffet, cocktail-party e altri eventi enogastronomici. Redigere un contratto di banqueting e di catering

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8. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Proporre più abbinamenti di vini e altre bevande per lo stesso piatto, utilizzando anche vini esteri

9. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche Scegliere i prodotti da utilizzare nelle principali intolleranze alimentari. Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche per persone sane e con situazioni

patologiche. Comprendere l’importanza della standardizzazione del lavoro per determinare i costi.

10. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici Comprendere l’importanza di una adeguata organizzazione del lavoro e saper adattare la produttività alle caratteristiche della domanda dell’utenza. Le competenze n°6 e 10 sono state raggiunte in modo parziale per i motivi descritti precedentemente nello svolgimento del programma

CRITERI METODOLOGICI

La metodologia utilizzata ha previsto: Lezioni frontali, Lezioni guidate, attività autonome di

ricerca, attività di laboratorio, lezioni interattive, esercitazioni individuali e di gruppo,

dimostrazioni pratiche, approfondimenti su testi non scolastici, partecipazione ad esperienze.

MATERIALI E STRUMENTI Non è stato adottato il libro di testo, ma mi sono avvalsa di: manuali e fascicoli tecnici, norme, cataloghi e riviste di settore, appunti predisposti, lavagna, sussidi audiovisivi, attrezzature multimediali con presentazioni multimediali e Internet. ATTIVITÀ DI RECUPERO Si sono previsti interventi di recupero finalizzati al rafforzamento delle conoscenze e competenze acquisite svolti esclusivamente in itinere durante l’attività curriculare.

PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE

Per potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono attivati approfondimenti personali di tipo teorico e partecipazioni a situazioni reali di banchettistica in cui l’allievo si è rapportato all’esterno confrontandosi e percependo in maniera più responsabile la consapevolezza di sé e delle sue capacità.

• Partecipazione a manifestazione interne ed esterne proposte dall’Istituto FORME DI VERIFICA Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi, interrogazioni, prove scritte e pratiche, questionari aperti, semi-strutturati e strutturati, lavori di ricerca e tesine, relazioni, correzione compiti assegnati a casa e simulazioni prove d’esame

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CRITERI DI VALUTAZIONE

• Progressi rispetto alla situazione di partenza;

• Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati;

• Conseguimento degli obiettivi didattici specifici;

• Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo, frequenza;

• Comportamento nei laboratori

• Attenzione dimostrata per gli argomenti e le tematiche affrontate, intesa come atteggiamento aperto e disponibile al lavoro collettivo.

• Interesse per la disciplina ed i contenuti, inteso come apertura mentale e manifesta acquisizione, rielaborazione critica, interazione con i compagni e la docente

• Collaborazione con la docente ed i compagni nello sviluppo del lavoro scolastico

• Ampliamento autonomo delle conoscenze

• Espressività corretta (italiano) e non nei dialetti di provenienza, limitando sproloqui, espressioni scurrili, offensive, indecorose

Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili della classe fa testo la normativa di riferimento: programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Francesca Marsilli

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SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

PROF.SSA MARGHERITA SIMONETTI

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

I contenuti del programma, articolati in moduli, saranno completati nell’arco di quest’ultimo

periodo scolastico.

Gli obiettivi prefissati nella programmazione in generale sono stati sostanzialmente raggiunti dalla

maggior parte degli allievi, ampliati e approfonditi da un esiguo gruppo.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

La disciplina concorre a far conseguire allo studente i seguenti obiettivi educativi:

- cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono

sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio.

- acquisire la capacità di svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie

competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità.

- applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla

sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del

territorio.

- contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del

servizio.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Gli obiettivi didattici specifici sono:

- Predisporre menu coerenti con il conteso e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietologiche

- applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti

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- valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove

tendenze di filiera.

COMPETENZE E ABILITÀ

Le competenze e le abilità considerate sono le seguenti:

ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE

Sapere:

• Individuare le nuove

tendenze della filiera

alimentare.

• Individuare le caratteristiche

organolettiche,

merceologiche e nutrizionali

dei nuovi prodotti alimentari.

• Formulare menu funzionali

alle esigenze fisiologiche o

patologiche della clientela.

• Redigere un piano HACCP.

• Distinguere gli alimenti in

relazione alle consuetudini

alimentari nelle grandi

religioni

• Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera di

interesse.

• Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali

e internazionali individuando le nuove tendenze di

filiera

• Controllare ed utilizzare gli alimenti e le bevande sotto

il profilo organolettico, merceologico, chimico- fisico,

nutrizionale e gastronomico

• Predisporre menu coerenti con il conteso e le esigenze

della clientela, anche in relazione a specifiche necessità

dietologiche.

• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali

dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con

le strutture demografiche, economiche, sociali,

culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo.

• Applicare le normative vigenti, nazionali e

internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti

• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi

delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli

specifici campi professionali di riferimento

CRITERI METODOLOGICI Il metodo di insegnamento è stato centrato sulla lezione frontale interattiva, lavoro di gruppo, libri di testo e appunti. MATERIALI E STRUMENTI I materiali didattici impiegati sono stati: testo in adozione (A. Machado – “Scienza e cultura dell’alimentazione”- Poseidonia scuola), appunti, fotocopie fornite dal docente.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state svolte attività di recupero in itinere, durante le ore curricolari, verificate mediante prove scritte e orali. FORME DI VERIFICA Durante l’anno sono state svolte due verifiche scritte nel primo periodo e tre nel secondo periodo. Per l’orale, momenti di valutazione sono stati sia i colloqui individuali (programmati e non) che gli interventi durante le lezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di verifica e di valutazione sono stati rapportati al grado di conseguimento delle finalità e degli obiettivi programmati, tenuto conto dei tempi di realizzazione e delle eventuali modifiche in itinere. Sono state valutate scioltezza e capacità espressiva per la produzione orale; conoscenza per la produzione scritta. La valutazione complessiva, oltre che degli esiti delle verifiche, ha tenuto conto anche dei seguenti elementi: motivazione allo studio, impegno, interesse, partecipazione alle attività proposte in classe, miglioramento del profitto nel corso dell’anno scolastico. Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante

Prof.ssa Margherita Simonetti

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LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE

CUCINA

PROF.SSA ARIANNA GIACOMIN

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Il programma preventivato è stato svolto solo parzialmente sia a causa di alcune interruzione

impreviste del programma sia perché si è ritenuto opportuno approfondire maggiormente gli

argomenti proposti e dedicare maggiore spazio alle verifiche orali.

La classe ha permesso il raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Gli obiettivi didattici

specifici della disciplina sono stati raggiunti in maniera soddisfacente da gran parte della classe.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

Secondo il PTOF del nostro istituto gli obiettivi educativi generali sono i seguenti e perseguono le

seguenti finalità.

Formare professionisti del settore alberghiero ristorativo e turistico, che sappiano inserirsi in

contesti aziendali o di lavoro autonomo con competenza.

Potenziare le competenze comunicative nelle forme scritte, orali e grafiche, anche attraverso gli

strumenti digitali.

Potenziare le competenze logico-matematiche e, più in generale, le capacità di utilizzare il metodo

matematico scientifico per comprendere e interpretare la realtà.

Acquisire conoscenze e competenze professionali attraverso le diverse attività laboratoriali.

Sviluppare la motivazione e contrastare l’insuccesso, anche attraverso l’individualizzazione e la

personalizzazione dei percorsi.

Innovare la didattica mediante l’integrazione delle discipline negli Assi culturali e lo sviluppo di

competenze chiave di cittadinanza.

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Far conoscere il valore aggiunto delle nuove tecnologie e della Rete e insegnare a utilizzarli con

consapevolezza critica e responsabilità.

Incentivare le eccellenze e sostenere percorsi di recupero.

Valorizzare le discipline “strategiche” nell’ottica della formazione permanente.

Valorizzare lo studio delle lingue straniere e i contatti tra le culture di diversi Paesi.

Avvicinare alla lettura, in particolare a quella letteraria, per sviluppare il senso critico e la capacità

di riflettere sul mondo e sugli altri.

Aggiornare i percorsi formativi delle diverse discipline in sintonia con le nuove figure professionali.

Rinforzare la formazione storico-civica e culturale, oltre che professionale, e sottolineare le

competenze trasversali ai due ambiti.

Promuovere progressivamente l’autonomia per la risoluzione dei problemi.

Valorizzare i servizi alla persona per un’armoniosa crescita globale: curare l’orientamento,

sviluppare la consapevolezza di sé e l’educazione alla salute.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina” concorre a far conseguire

allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi

al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi,

le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai

diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e

tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un

servizio il più possibile personalizzato; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando

le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del

servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla

riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione

dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di

strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della

documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità; padroneggiare l’uso di

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strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

COMPETENZE E ABILITÀ

Le competenze previste sono state acquisite da gran parte della classe, anche se in alcuni casi

queste hanno bisogno ancora di maturazione.

• valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove

tendenze di filiera.

• applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti.

• controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,

chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

• predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietologiche.

• adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,

valorizzando i prodotti tipici.

• correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle

tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

• Le abilità richieste in quest’anno scolastico sono state soddisfatte da tutti i componenti della

classe:

• Individuare le componenti culturali della gastronomia.

• Individuare gli alimenti in base alle caratteristiche e alla provenienza territoriale.

• Individuare il contributo degli alimenti nelle diverse cucine territoriali.

• Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità.

• Organizzare degustazioni di prodotti.

• Riconoscere il ruolo del menu.

• Rispettare le regole per l’elaborazione dei menu.

• Elaborare menu e carte, in funzione della tipicità, stagionalità e target dei clienti.

• Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali

CRITERI METODOLOGICI

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Le metodologie didattiche utilizzate in questa classe sono state, oltre a lezioni frontali, lezioni

guidate al fine di sviluppare e concentrarsi su una didattica induttiva. Sono stati utilizzati strumenti

tecnologici e multimediali. Talvolta gli argomenti sono stati integrati con approfondimenti e testi

non scolastici.

MATERIALI E STRUMENTI

Libro di testo: In cucina- laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina articolazione sala e

vendita di Brilli, Piaggesi, Rossi e Santini, Poseidonia scuola.

Dispensa della docente e altro materiale proposto, contenuti interattivi multimediali e altri sussidi

utili al percorso di studi.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

L’attività di recupero è svolta in itinere. Le lievi insufficienze nelle performance sono state colmate

con interventi mirati e individualizzati per garantire comunque il successo formativo.

FORME DI VERIFICA

Nel corso dell’anno sono svolte varie tipologie di verifiche: interrogazioni orali, prove scritte con

domande a risposta aperta in preparazione alla terza prova e project work.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione degli alunni è avvenuta in base al regolamento degli apprendimenti e del

comportamento dell’istituto e in linea con le cogenti normative, rispettando i criteri di equità,

tempestività e trasparenza richiesti.

La valutazione è avvenuta considerando tre indicatori diversi:

a) DIAGNOSTICA, tesa a definire il livello iniziale e i prerequisiti;

b) FORMATIVA o intermedia, tesa ad individuare potenzialità e carenze e finalizzata

all’autovalutazione e al miglioramento dell’azione educativa;

c) SOMMATIVA o finale, tesa a definire i livelli di abilità e competenze nella valutazione periodica o

finale.

Oltre alle performance scolastiche hanno avuto considerazione:

La situazione di partenza di ogni singolo allievo;

I progressi rispetto ai livelli di partenza;

Le modalità dell'impegno e della partecipazione alla vita scolastica;

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Il grado di acquisizione di un metodo di studio;

La capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite;

Le competenze nel risolvere problemi non noti;

L’assidua presenza alle lezioni.

Gli alunni con obiettivi minimi del PEI approntati per gli studenti con disabilità che seguono una

programmazione equipollente coincidono con i livelli di padronanza basilari.

Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti con disabilità fa testo la

normativa di riferimento:

1) programmazione riconducibile agli obiettivi minimi: art. 15 comma 3 dell’O.M. n° 90 del

21/05/2001;

2) programma equipollente: art. 318 del D.L.vo 297/1994;

3) programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01.

Nell’attribuzione dei voti verrà utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno

al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.

Per la correzione e la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame nelle classi V saranno

utilizzate le griglie approvate dal Collegio docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto.

Dolo, 15 maggio 2017

L’insegnante

Prof.ssa Arianna Giacomin

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DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

PROF. POLATO GIORGIO

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma ministeriale è stato svolto secondo quanto preventivato. In relazione al grado di attuazione degli obiettivi previsti va rilevato che essi sono stati raggiunti in maniera soddisfacente; alcuni alunni hanno saputo cogliere l’opportunità offerta dalla disciplina per comprendere quelli che sono e possono essere gli elementi essenziali che costituiscono ed influenzano l’attività dell’impresa ristorativa, sia a livello nazionale che regionale, sia a livello della realtà territoriale in cui vivono; altri studenti, invece, a causa dell’impegno discontinuo nello studio e delle difficoltà incontrate soprattutto nella rielaborazione dei contenuti pratici, hanno conseguito una conoscenza solo sufficiente della disciplina. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Nel corso dell’anno si è cercato di favorire la crescita di uno studente competente, consapevole, inserito in modo responsabile nei processi produttivi, capace di adeguare le proprie conoscenze ai diversi contesti in risposta alle differenti esigenze e di apportare soluzioni anche personali ai problemi concreti che si presentano. Altresì, si è cercato di arricchire la formazione sociale e civile degli allievi, trasmettendo modelli di

comportamenti consoni, sia all'interno della classe che all'esterno, senza trascurare l'ambiente di

lavoro. Infine, gli alunni dovrebbero essere in grado di proporre autonomamente la soluzione ad

alcuni casi pratici proposti nel corso dell’anno scolastico, sviluppando in tal senso la capacità di

riflessione e valutazione dei risultati ottenuti.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Con riferimento alle finalità educative della disciplina professionale “Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva” in esito alla classe quinta, lo studente ha acquisito competenze idonee a svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela al fine di trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale. Tali competenze professionali si attivano attraverso l’acquisizione da parte dello studente di una serie di conoscenze e abilità/prestazioni, fondamentali sia per la vita scolastica, sia per il

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successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi a livello universitario. OBIETTIVI TRASVERSALI Nel corso dell’anno si è cercato di:

- Favorire la consapevolezza e la stima di sé - Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri - Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i

problemi, attraverso il dialogo e il confronto - Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito

alla valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri - Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale.

COMPETENZE E ABILITÀ

Gli alunni comprendono ed usano un semplice linguaggio tecnico-economico, comprendono le motivazioni che spingono le persone a svolgere attività nell’ambito dei servizi enogastronomici. Sono consapevoli dell’importanza di operare una pianificazione e programmazione della gestione e, ciascun allievo, anche se in modo diversificato per livelli raggiunti, è in grado di individuare/utilizzare le tecniche di marketing; di analizzare i fattori economici territoriali che incidono sulle abitudini alimentari; di approntare un budget economico generale sulla base dei diversi budget settoriali, di reperire le informazioni necessarie all’elaborazione di un business plan. CRITERI METODOLOGICI Per il conseguimento degli obiettivi sia educativi che didattici si è fatto ricorso principalmente a lezioni frontali. Inoltre, per agevolare la comprensione della disciplina si è fatto continuo uso di esemplificazioni pratiche e di riferimenti a fatti realistici. MATERIALI E STRUMENTI Per lo svolgimento del programma è stato utilizzato il libro di testo in adozione (“Gestire le Imprese Ricettive 3” Rascioni e Ferriello – RCS Education/Tramontana) ed alcune esercitazioni reperite in testi analoghi. ATTIVITÀ DI RECUPERO Le attività di recupero sono state svolte “in itinere” nel corso dell’anno, sulla base delle necessità riscontrate nelle ore curriculari, con un rallentamento nello svolgimento del programma; sono state effettuate in classe a questo scopo esercitazioni di ripasso a sostegno delle situazioni didatticamente più fragili. PROGETTI, ATTIVITA’ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE

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Per quanto concerne l’UDA: “Il curriculum vitae europeo”, si è provveduto, previ accurati approfondimenti sull’importanza e sull’utilità che ciascun alunno disponga di un proprio curriculum vitae, all’elaborazione dello stesso secondo lo standard europeo.

FORME DI VERIFICA

Le verifiche sono state sia orali che scritte, suddivise equamente nei due periodi scolastici e, hanno avuto la funzione di accertare il grado di conoscenza acquisito, nonché la capacità di articolare e approfondire i contenuti delle discipline. In particolare, nel secondo quadrimestre alcune prove sono state, in collaborazione con i colleghi e secondo quanto stabilito in sede di Consiglio di classe, oggetto delle simulazioni della terza Prova.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella valutazione degli allievi sono confluiti molteplici elementi: il comportamento, inteso come livello di attenzione, partecipazione e correttezza; il miglioramento del metodo di studio; le attitudini e le capacità, sia di analisi che di sintesi. Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina è stata raggiunta attraverso verifiche teoriche scritte e orali. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, lì 15 maggio 2017

L’insegnante Prof. Giorgio Polato

____________________________________

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STAGE E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

TRIENNIO 2014/2017

La riforma degli Istituti Professionali ha previsto che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. L’Alternanza Scuola-Lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:

• collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;

• favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;

• arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;

• realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;

• correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

La classe 5^ G ha effettuato nel triennio 2014/2017 l'attività di alternanza scuola-lavoro: hanno

partecipato all'attività tutti gli alunni della classe.

Il triennio si è sviluppato attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro, strutturato le varie fasi di

docenza curriculari in aula/laboratorio e di stage in aziende ristorative del territorio, per un totale

di 280 ore di tirocinio in azienda. L’obiettivo di questa attività è fornire ad ogni allievo le nozioni e

le capacità, oltre che le competenze, ad operare in diverse tipologie di strutture di imprese

ricettive, ristorative, commerciali e industriali, inserendosi in attività di supporto alle figure

manageriali, con margini di autonomia, alla reception, in cucina, in sala ristorante, in imprese

commerciali come pasticcerie e panetterie: le conoscenze conseguite sono ispirate a fornire un

approccio con il cliente di tipo consapevole e professionale. Nella progettazione dei percorsi

didattici hanno assunto particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e

formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, che permettono di

sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e

personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali.

La costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe con

l’apporto dell’apposita commissione creata in seno al Collegio dei docenti, ha focalizzato la

preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti,

suddivisi in gruppi d'indirizzo secondo l'indirizzo prescelto al terzo anno, con riferimento agli

obiettivi formativi dello stage e alle competenze da consolidare.

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Le lezioni teoriche e laboratoriali sono state tenute da docenti interni all’Istituto Musatti e/o da

esperti del settore Ho.Re.Ca.

Lo stage in azienda è stato svolto durante il terzo anno all’inizio del secondo quadrimestre, mentre

il quarto anno ha visto lo stage collocarsi a cavallo tra la fine delle lezioni e il periodo estivo. Il

primo periodo è stato valutato in itinere all’anno di studio in corso, mentre il secondo periodo e

stato valutato nel corso del quinto anno, con la redazione da parte di ogni studente di schede

tecniche, relazioni e materiali prodotti durante l’esperienza di stage.

Fasi del processo di Alternanza Scuola/Lavoro per la classe III-IV-V G:

1. Analisi e costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe

2. Comunicazione del progetto ai genitori e allievi.

3. Preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti interne ed esterne con riferimento agli obiettivi formativi dello stage, alle competenze mirate che si vogliono conseguire e affidamento di compiti specifici da parte di tutte le discipline coinvolte, che verranno poi valutati.

4. Individuazione delle aziende e assegnazione degli allievi tramite apposita commissione.

5. Partecipazione ad eventi esterni ed interni promossi dall’istituto.

6. Svolgimento dello stage con valutazione e controllo in itinere.

7. Redazione da parte dello studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti durante l’esperienza di stage.

8. Presentazione della propria esperienza in classe e ai tutor aziendali.

9. Verifiche e valutazioni finali.

Per gli AA.SS. 2014/2015 e 2015/2016 la scansione temporale è stata la seguente:

Tempi Periodo Descrizione attività

120 ore -classe quarta-

Dal 30/05/2016 al 19/06/2016

Stage in azienda

160 ore -Classe terza-

Dal 26/01/2015 al 22/02/2015

Stage in azienda

Preme ricordare che, come previsto dai POF in vigore nei 5 anni di studio della classe di cui sopra,

con delibera del Collegio Docenti, alcuni alunni, durante il secondo anno, su base premiale, hanno

potuto svolgere uno stage di 120 ore in azienda.

Attività di A.S.L in istituto.

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Il nostro istituto ha previsto inoltre, per struttura e forma del corso di studio, la possibilità per la

classe di partecipare ad eventi interni ed esterni, organizzati e promossi dall’istituto, nei quali gli

alunni hanno potuto confrontarsi immediatamente con situazioni di interazione con il mondo del

lavoro, simulando vere e proprie situazioni in cui l’allievo ha speso le proprie conoscenze e

capacità, oltre che rendere note e fortificare le proprie competenze.

Anche le visite aziendali e professionalizzanti hanno avuto un ruolo formativo importante nel

percorso di studi.

Le principali attività nelle quali la classe è stata coinvolta sono le seguenti.

Periodo Descrizione attività

Cena di gala Rio San Martino Concorso Rio San Martino e cena di gala nell’ambito

dell’evento- festa del radicchio

Open day Presentazione ai futuri iscritti delle peculiarità dell’istituto con

dimostrazioni concrete delle competenze raggiunte

Cena AVAPO Cena benefica a favore di AVAPO VENEZIA

Cene del sabato Progetto (svolto durante le classi terza e quarta) in cui sono

stati realizzati menù a tema per cene tenutesi all’interno

dell’istituto

VALUTAZIONE

La valutazione è stata effettuata in due fasi:

Valutazione dell’attività di ASL (tirocinio aziendale) da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite dall’allievo per il terzo e quarto anno.

Valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle valutazioni del tutor esterno, del tutor Scolastico, delle attività interne dell’istituto e delle relazioni per il terzo e quarto anno. La valutazione finale è elaborata dal Consiglio di Classe, su proposta del docente di Disciplina Professionale del 5° anno e del docente di Italiano che valutano la relazione presentata, considerando le presenze durante le attività preparatorie e la valutazione ricevuta dalle aziende e viene considerata per l'assegnazione di crediti formativi. La valutazione di ciascun alunno si è dunque basata sui seguenti documenti:

• relazione finale dello studente sullo stage

• griglia di valutazione del tutor aziendale

• partecipazioni ad eventi e manifestazioni e altre attività inerenti l’ASL proposte dall’istituto

In allegato si riportano le valutazione dell’ASL.

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SIMULAZIONI PROVE D’ESAME

Le simulazioni delle prove d’Esame di Stato sono state effettuate tra dicembre 2016 e maggio

2017, secondo il seguente calendario:

Prima prova Ore 9.00/14.00

Seconda prova Ore 9.00/14.00

Terza prova Ore 9.00/13.00

Prima

simulazione

Giovedì 15

dicembre2016

Mercoledì 5 aprile 2017

Martedì 28 marzo 2017

Seconda

simulazione

Martedì 21 febbraio

2017

Martedì, 9 maggio

2017

Giovedì 27 aprile 2017

Terza

simulazione

Mercoledì 19 aprile

2017

------------------------

-----------------------------

Nelle pagine successive si riportano sia i testi delle simulazioni delle terze prove, sia le griglie di

valutazione approvate dal Collegio Docenti e inserite nel POF d’Istituto.

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SIMULAZIONI TERZA PROVA CON QUESITI A RISPOSTA APERTA BREVE

Tipologia B - durata 4 ore

PRIMA SIMULAZIONE

Consegna: Rispondi alle seguenti domande utilizzando fino ad un massimo di dieci righe.

DISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

1) Quali sono le fonti normative interne del turismo?

2) Quali sono gli strumenti di web-marketing?

3) Cos’è il marketing plan?

DISCIPLINA: Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina

1) Il candidato spieghi le principali caratteristiche della cucina creativa.

2) Il candidato spieghi cosa prevede il regolamento UE 1169/2011, riguardo gli allergeni

3) Il candidato spieghi in cosa consiste la segmentazione del mercato.

DISCIPLINA: Lingua inglese

READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:

Food contamination refers to the presence in food of harmful chemicals or microorganisms which

can cause consumer illness and may occur in different locations where food is bought and

consumed. Direct contamination is the direct infection of food by healthy carrier people or

animals. Examples are a sick cow spreading the disease through its milk or Staphylococcus being

transmitted by a cut, if food is touched with bare hands. In indirect contamination living creatures,

such as rats or cockroaches, or an inanimate body, like polluted water or dirty cutlery, act as

intermediaries between the source of infection and food. Cross contamination is a sort of indirect

contamination where the microbe passes from food to food, such as from raw to cooked food, by

means of utensils, worktops or the food handlers’ hands. Consumers rightfully expect that food is

safe to eat, and chefs and restaurant staff should be very concerned about preventing cross-

contamination between foodstuffs because this is one of the main causes of foodborne illness. The

best attitude to avoid foodborne illness is to take the time to store and prepare your food

separately, constantly sanitizing your kitchen workspace and equipment. When you are storing

food, put your ready-to-eat food above raw ingredients to prevent contamination due to

accidental dripping; dairy produce and raw meats should be stored in refrigeration units separated

from vegetables and other ready-to-eat items. Cross-contact can frequently happen through

unwashed cutting boards or other kitchen tools; try using colour-coded knives to easily distinguish

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which knife has been used for a certain type of food and similarly, use a colour-code to distinguish

cutting boards for meat from those for fish, cheese or vegetables. Personal hygiene is no less

important. Ensure your staff are accustomed to hygiene standards and wash their hands

frequently or use disposable gloves, particularly before and after handling raw food.

1)Identify the different types of food contamination.

2)How is it possible to prevent cross-contamination?

3) Explain what the acronym HACCP stands for and illustrate the characteristics and the steps of

this control system.

DISCIPLINA: Lingua spagnola

Consegna: Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande.

10 COSAS QUE LOS CAMAREROS DESEARÍAN QUE LOS CLIENTES SUPIERAN.

Basta con que nos dé una mesa que no es como esperábamos, o que tarde un poco más en

traernos el menú, para que los clientes se enfaden. Cuando llegamos, esperamos una mesa

siempre lista, un camarero amigable y el vaso siempre lleno. Estamos en nuestro derecho,

nosotros pagamos, pero… ¿cuándo pasamos de querer un buen servicio a pretender que estén a

nuestro servicio? Aquí hay algunos consejos para los clientes:

Sólo dile al camarero que estás listo cuando estés listo:

A menudolos camareros se acercan apedir la comanda varias veces antes de que los clientes estén

listos para pedir. No tengáis miedo a pedir “un par de minutos más, por favor”. Siempre será

mejor que el clásico “Ehhh…sí, a ver… de momento… ehh.” Todo el tiempo que está esperando a

que nos decidamos, es tiempo que deja de atender a otras mesas.

Sé educado y evita expresiones del tipo “¡Oye, jefe!”:

Por favor, evita dirigirte al camarero con un “¡jefe!”,“oye” o gritar “¡¡camarero!!”. Sustitúyelos por

un “perdona, disculpa, cuando puedas…”

Los “por favores”, “gracias” y las sonrisas no son obligatorios, pero sí serán muy bien recibidos.

No chasquees los dedos, silbes o “lances besitos” para llamar a un camarero:

Llamar la atención del personal de sala así, no está bien. Hazlo para llamar a tu perro.

Si quieres algún “extra”, intenta pedirlo con la comida.

Si sabes que el café te gusta con sacarina, intenta pedirla a la vez que pides el propio café. Las

piernas de los camareros te lo agradecerán.

Controla a tus hijos:

Los niños a veces son un poco incontrolables, a veces los padres los dejan que corran entre las

mesas del restaurante. Esto dificulta el trabajo del personal y también incomoda al resto de

comensales.

Mira al camarero cuando estés pidiendo:

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Además de ser un gesto de educación, si miras a la cara cuando te están tomando nota o estás

pidiendo algo, facilitas que te escuchen y te entiendan mejor entre tanto ruido.

No creas ser tanto simpático:

Los camareros tienen una misión: servir las mesas y hacer que todo llegue a tiempo a los

comensales. Está bien entablar un mínimo diálogo con ellos, pero NO LES CONTÉIS vuestra vida y

milagros.

Sé educado con las protestas:

“Vamos a ver, guapo. Te he pedido un solomillo al cabrales y me traes esta suela de zapato con

una pasta blanca con grumos encima”. Tened en cuenta que los camareros sólo traen lo que sale

de cocina, y que nadie está más ansioso que ellos para que las cosas salgan a tiempo y bien.

Es correcto protestar, pero siempre con tacto y con educación.

No culpes al camarero de los precios:

Los precios de la carta no los pone el camarero. Por muy caro que sea el local es probable que él

cobre lo mismo que si currara en un restaurante de “menú del día”.

El local ya cerró hace una hora:

De vez en cuando algunas veces no nos damos cuenta que tenemos al camarero pasando el

mocho a nuestro lado, todas las sillas están encima de las mesas y el personal está en fila con el

codo apoyado en la barra. Es difícil que nos echen de un restaurante por el tiempo, pero hay que

tener en cuenta que esta gente esta deseando irse a descansar.

No intentes crear un menú a tu gusto:

“¿Puedes cambiarme la ternera con cebolla por pollo al limón?” Seguro que intentarán

complacerte en todo lo que puedan, pero ten en cuenta que el menú está hecho de acuerdo a los

criterios del chef, no a cómo te lo haría tu mamá…

1) ¿Puedes resumir con tus palabras los consejos que darían los camareros a los clientes?

2) ¿Puedes añadir otros consejos para los clientes?

3) ¿Te ha pasado alguna vez algo que no te ha gustado de parte de los clientes o que has visto

hacer a otros camareros? Cuenta tu experiencia.

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SECONDA SIMULAZIONE

Consegna: Rispondi alle seguenti domande utilizzando fino ad un massimo di dieci righe.

DISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

1) Quali forme giuridiche possono assumere le imprese turistico- ristorative?

2) Dopo aver definito il sistema Haccp, Illustrane la procedura.

3) Quali sono gli elementi essenziali del contratto di un’impresa di ristorazione.

DISCIPLINA: Laboratorio servizi enogastronomici di Sala e Vendita

1) Racconta la storia del long drink internazionale “Cubalibre” menzionando anche la ricetta e il

procedimento di preparazione.

2) Presenta in breve la “Francia vitivinicola” con le sue principali zone di produzione e gli

uvaggi/vini più peculiari e importanti.

3) Descrivi i prodotti di qualità con riferimento alle denominazioni di cibo e vino.

DISCIPLINA: Lingua inglese READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:

Banqueting, or Function Catering or Event Catering, is the term generally used to cover the service

of special functions in hotels which cater for groups of people after having determined the menu,

the number of guests and the time of service in advance.

It includes functions such as luncheon parties, cocktail parties, weddings, dinner dances, charitable

gatherings for fund raising, corporate meetings, conventions, graduations and so on. Customers

can choose between a formal sit-down meal, or Banquet, or serve themselves from a displayed

buffet. Banquets can be organized in different types of venues, like castles, palaces or gardens and

sometimes have a particular theme. Tables are decorated with elegance and the host chooses a

table d’hôte menu, which is served by the waiting staff. They ensure perfect food and beverage

service, so guests do not need to go and get their meals on their own. Buffets are usually long

tables laid with hot and cold dishes from which guests serve themselves, choosing what they want

to eat. A few waiters offer their assistance in serving if required. In this way customers can be

served in a short time and fewer waiters are needed, but they are less elegant than seated service.

In large first class hotels, all functions take place within the banqueting suites and under the

supervision of the Banqueting Manager. In these hotels there is generally a small nucleus of

permanent staff dealing with banqueting alone. They include, in addition to the manager, one or

two assistant managers, one or two banqueting head waiters, a dispense barman and a secretary

to the manager.

After the initial meeting of the banqueting manager and the customer, a file is opened – the

banqueting checklist – to record all the details concerning the function: the type, date, time,

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numbers of covers, price per head, menu and the method service, wine – inclusive or cash -, table

and seating plan, toastmaster, type of menu for printing.

There is a varied choice of menus within a wide range; the minimum number of courses is usually

four plus coffee and they include: hors-d’oeuvres, or a substitute, fish, meat and dessert.

1)Explain what banqueting is and the difference between banquets and buffets.

2)Illustrate who the Banqueting Manager is and what the details recorded in the banqueting file

are.

3) Explain who the Toastmaster is and what his duties are.

DISCIPLINA: Matematica

Consegna: rispondi ai tre quesiti proposti

QUESITO N. 1

Si consideri la curva del piano di equazione 1

6)(

2

x

xxxf

.

Il candidato ne determini il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi. Si rappresentino i

risultati ottenuti in un opportuno sistema di riferimento cartesiano.

QUESITO N. 2

Si consideri la curva del piano di equazione

xxxxf 23

2

1

3

2)(

.

Il candidato determini gli intervalli di crescenza e decrescenza e gli eventuali punti di massimo

relativo, di minimo relativo e flesso a tangente orizzontale per la curva.

QUESITO N. 3

Si consideri la curva del piano di equazione 9

12)(

2

2

x

xxf

.

Il candidato determini l’equazione degli asintoti della curva, individuando e classificando le

eventuali discontinuità.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DI UN TESTO

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Comprensione Analisi tematica

Elaborazione sintetica

Gravemente incompleta e

confusa

Superficiale e/o parziale con inesattezze

Essenziale ma complessivamente corretta seppure

con qualche inesattezza

Articolata e completa

Completa, approfondita ed

esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Commento personale

Frammentario e confuso

Superficiale e\o parziale con inesattezze

Con spunti critici interessanti anche se

non approfonditi

Completo, fondato, con

tratti di originalità

seppure non completamente

esauriente

Completo, fondato, originale,

approfondito ed esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Contestualizzazione

Gravemente lacunosa e scorretta

Parziale con qualche

inesattezza

Essenziale e corretta seppure con qualche

imprecisione non sostanziale

Adeguata e ben articolata

Approfondita, completa ed esauriente

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Organizzazione del discorso e

correttezza formale

Incoerente e disorganica con gravi

scorrettezze

Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni errori

Globalmente coerente e coesa

Coesa e coerente,

formalmente corretta e fluida

Organica e ricca nell’argomentazi

one. Fluida ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Capacità di elaborazione

(interpretazione e confronto dati)

Del tutto insufficiente

Incompleta e\o confusa e

superficiale

Essenziale ma corretta

Sicura e puntuale

Sicura, originale ed efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni)

Scarsa e\o limitata Inadeguata e\o parziale

Nel complesso adeguata seppure essenziale

Ampia e puntuale

Approfondita, esauriente ed

originale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto

della struttura e degli spazi)

Elaborato incoerente e disorganico

Elaborato incerto sul piano

strutturale e\o argomentativo

Elaborato globalmente

coerente e coeso, con un sufficiente

equilibrio tra le parti

Elaborato coeso, coerente e ben argomentato

Elaborato organico,

equilibrato nelle sue diverse parti

e ricco nella argomentazione

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Registro stilistico e correttezza formale

Inadeguato, improprio, con gravi

scorrettezze

Non specifico, impreciso e\o

con alcuni errori

Globalmente corretto seppure con qualche incertezza formale

Adeguato alla situazione

comunicativa, corretto nella

forma

Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

95

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ARTICOLO DI GIORNALE

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Regole giornalistiche

(adeguatezza alle consegne)

Non rispettate Scarsamente rispettate

Rispettate in modo superficiale

Pienamente rispettate

Rispettate in modo efficace e

pieno

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Elaborazione delle informazioni e dei

dati

Del tutto inadeguata

Superficiale e\o approssimativa

Essenziale ma sufficiente

Sicura e puntuale

Sicura, originale ed efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione e coerenza del

discorso

Elaborato incoerente e disorganico

Elaborato incerto sul

piano strutturale e\o argomentativo

Elaborato globalmente

coerente e coeso

Elaborato coeso,

coerente e ben argomentato

Elaborato organico,

equilibrato nelle sue diverse parti

e ricco nella argomentazione

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Registro linguistico e correttezza

formale

Inadeguato, improprio, con

gravi scorrettezze

Impreciso e\o con alcuni

errori

Globalmente corretto seppure

con qualche incertezza formale

Adeguato alla situazione

comunicativa, corretto nella

forma

Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella

forma

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

96

GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA STORICO

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Contenuto (qualità e quantità delle

informazioni)

Incompleto e lacunoso e\o

inesatto

Superficiale, parziale, con

lacune sostanziali

Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile

Ricco e ben articolato

Completo, approfondito e

con spunti personali

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione del contenuto

(articolazione e coerenza)

Disorganico, incoerente

Confuso e\o disorganico

Globalmente organico e

coerente seppure elementare

Preciso, organico, ben

articolato

Pienamente adeguato,

articolazione efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Capacità critica e di

approfondimento

Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa

Approfondita, esauriente e

personale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà linguistica e correttezza

formale

Gravi scorrettezze e improprietà

Incertezze formali e

linguaggio generico

Correttezza nel complesso accettabile

Forma pienamente

corretta

Forma appropriata,

corretta, ricercata sul

piano lessicale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

97

GRIGLIA DI VALUTAZIONE -TEMA DI ATTUALITÀ

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5,.________________________________________________

6.________________________________________________

CANDIDATO:

CLASSE: CORSO:

Indicatori

Gravemente Insufficiente

Insufficiente Sufficiente Buono

Ottimo

Contenuto (qualità e

quantità delle informazioni)

Incompleto e lacunoso e\o

inesatto

Superficiale, parziale, con

lacune sostanziali

Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile

Ricco e ben articolato

Completo, approfondito e

con spunti personali

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

Organizzazione del contenuto

(articolazione e coerenza)

Disorganico, incoerente

Confuso e\o disorganico

Globalmente organico e

coerente seppure elementare

Preciso, organico, ben

articolato

Pienamente adeguato,

articolazione efficace

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Capacità critica e di

approfondimento

Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa

Approfondita, esauriente e

personale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà linguistica e correttezza

formale

Gravi scorrettezze e improprietà

Incertezze formali e

linguaggio generico

Correttezza e proprietà

linguistica nel complesso accettabili

Forma pienamente

corretta

Forma appropriata,

corretta, ricercata sul

piano lessicale

PUNTEGGIO ASSEGNATO

1,5 2 3 4 4,5

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

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98

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA

CLASSE CANDIDATO: _____________________________

PRIMA PARTE:

CONOSCENZE punti

… /5

Scorrette, incomplete 1

Incomplete e non del tutto corrette 2

Parziali, essenziali, con imprecisioni non gravi, ma accettabile 3

Abbastanza corrette, abbastanza complete 4

Corrette, complete e ampie 5

USODEL LINGUAGGIO SPECIFICO E CHIAREZZA NELL'ESPOSIZIONE punti

… /2

Impreciso e/o inadeguato 1

Accettabile nel linguaggio di base e nell’esposizione 1,5

Adeguati 2

PERTINENZA ALLA TRACCIA E RIELABORAZIONE CRITICA punti

… /2

Imprecisa sia nella pertinenza che nella rielaborazione 1

Sufficiente nella pertinenza ed essenziale nella rielaborazione 1,5

Adeguate 2

TOT. PRIMA PARTE …. / 9

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

99

SECONDA PARTE:

DESCRITTORI punti primo quesito punti secondo quesito

TOT. SECONDA PARTE

…. /6

Risposta superficiale

e/o parziale nelle

conoscenze e

nell'esposizione

0,5- 1 0,5- 1

Risposta essenziale ma

accettabile sia

nell'esposizione che

nelle conoscenze

1,5- 2 1,5- 2

Risposta adeguata sia

nelle conoscenze che

nell'esposizione

2,5- 3 2,5- 3

TOTALE PRIMA E SECONDA PARTE = …… / 15

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in

15mi

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in

10mi

10 9 8 7 ½

7 6 5 1/2

5 4 1/2

4 3 1/2

3 2 1/2

2 1

I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________

2._________________________________________________ __________________________

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6._________________________________________________

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100

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

CANDIDATO: ________________________________________

CONOSCENZA DEI

CONTENUTI DISCIPLINARI

Il candidato dimostra di possedere una conoscenza dei contenuti disciplinari

PUNTI (max 6)

Frammentaria e lacunosa 1

Parziale e/o poco corretta 2

Superficiale e/o incerta 3

Corretta nei concetti di base 4

Corretta e adeguata 5

Completa e approfondita 6

COMPETENZE E ABILITÀ

COMUNICATIVE

Il candidato utilizza il linguaggio specifico in modo

PUNTI (max 5)

Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto nella forma

1

Incerto anche nella forma 2

Semplice ma ordinato e corretto 3

Organico e appropriato 4

Organico, appropriato e accurato anche nella forma

5

CAPACITÀ

RIELABORATIVE E CRITICHE

Il candidato rielabora le conoscenze e affronta i problemi proposti in modo

PUNTI (max4)

Frammentario e incompleto 1

Semplice pur con qualche imprecisione 2

Semplice ma chiaro e corretto 3

Accurato e completo 4

MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15

TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE

Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE

1._________________________________________________

2._______________________________________________ __

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

101

GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: _______________________________________

INDICATORI PUNTI MAX PUNTI AI DIVERSI LIVELLI

DESCRITTORI

Conoscenza dei contenuti 9

1 Non conosce i temi proposti

2 Conosce in modo parziale e\o poco corretto i temi trattati

3 Conosce i concetti basilari ma superficialmente

4 Conosce i concetti base ma sa approfondirli poco

5 Si orienta tra i concetti base

6 Conosce i temi proposti

7 Conosce ampiamente i temi proposti

8 Conosce molto bene i temi proposti

9 Conosce molto bene i temi proposti e sa approfondirli

in modo completo ed adeguato

Esposizione e padronanza linguistico-lessicale

6

1 Esposizione stentata e frammentaria

2 Esposizione confusa e non sempre corretta nel lessico

3 Esposizione elementare

4 Esposizione chiara anche se semplice

5 Esposizione complessivamente chiara e corretta

6 Esposizione fluida, corretta, adeguata ai temi e alle discipline

Capacità di collegamento, di sintesi e di risoluzione

dei problemi 5

1 Non effettua collegamenti né ipotesi di soluzione

2 Individua i concetti principali

3 Individua i concetti principali ma non effettua i collegamenti meno evidenti

4 Stabilisce collegamenti tra i fatti esposti

5 Stabilisce collegamenti e fa sintesi corrette e chiare

Apporti personali e critici 4

1 Sa esprimere giudizi ma non sa motivarli

2 Esprime giudizi pertinenti

3 Sa motivare osservazioni e giudizi

4 Sa argomentare criticamente osservazioni e giudizi

Capacità di focalizzare le tematiche richieste

3

1 Divaga rispetto alle domande

2 Risponde con sufficiente pertinenza

3 Risponde sempre con coerenza e pertinenza

Discussione delle prove 3

1 Non sa correggere né fornire spiegazioni

2 Corregge tutto o in parte ma non approfondisce

3 Sa autocorreggersi, fornire spiegazioni e\o approfondire

PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 30

I COMMISSARI D’ESAME

IL PRESIDENTE 1._________________________________________________

2._______________________________________________

3._________________________________________________

4._________________________________________________

5. _________________________________________________

6.__________________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16

102

Dolo,15 maggio 2017

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Rachele Scandella