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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2016-17
CLASSE 5ᵃ G
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Sala e Vendita
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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SOMMARIO
Composizione del Consiglio di Classe pag. 3
Il profilo professionale pag. 4
Presentazione della classe pag. 5 Elenco dei candidati Presentazione della classe Progetto educativo e didattico pag. 8 Obiettivi educativi Obiettivi trasversali Obiettivi didattici Metodi Mezzi e strumenti Attività interdisciplinari Attività di recupero Progetti, attività integrative e visite di istruzione Modalità di verifica Strumenti e criteri di valutazione pag. 12 Valutazione del comportamento Valutazione delle prove scritte Valutazione delle prove orali Criteri di attribuzione del credito scolastico Programmi pag. 18 Italiano Storia Matematica Lingua inglese Lingua spagnola Scienze fisiche e motorie Religione cattolica Laboratorio Enogastronomico dei servizi di sala e vendita Scienza e cultura dell’alimentazione Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Relazioni pag. 47 Italiano Storia Matematica Lingua inglese Lingua spagnola Scienze sportive e motorie Religione cattolica Laboratorio Enogastronomico dei servizi di sala e vendita Scienza e cultura dell’alimentazione Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
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Alternanza scuola lavoro pag. 84 Premesse generali Finalità Fasi del processo Valutazione Simulazioni terza prova pag. 87 Prova di prima simulazione pag. 88 Prova di seconda simulazione pag. 91 Griglie di valutazione delle prove d’esame pag. 93 Analisi di un testo Saggio breve Articolo di giornale Tema storico Tema di attualità Seconda prova Terza prova Colloquio Allegato 1: Relazioni finali alunni con disabilità Allegato 2: Valutazioni attività di ASL
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE: VG INDIRIZZO: SALA E VENDITA
Dirigente scolastico: Rachele Scandella
DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO DOCENTE FIRMA
Lingua e letteratura italiana Liuzzi Annalisa
Storia, cittadinanza e costituzione Liuzzi Annalisa
Lingua inglese Pierini Monica
Matematica Franzini Monica
Scienze motorie e sportive Fabian Silvia
Religione cattolica Ciobanu Ioan Milie
Lingua spagnola Penzo Elisabetta
Scienza degli alimenti Simonetti Margherita
Laboratorio servizi
enogastronomici- settore Cucina
Giacomin Arianna
Laboratorio enogastronomico,
settore Sala e Vendita
Marsilli Francesca
Diritto e tecniche amministrative
della struttura ricettiva
Polato Giorgio
Sostegno Civita Paolo
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IL PROFILO PROFESSIONALE
Il tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera - articolazione Servizi di Sala e Vendita è una figura operativa che trova occupazione negli enti e nelle imprese di piccole e medie dimensioni, che offrono servizi nel comparto turistico e della ristorazione. Alla fine del percorso quinquennale, il tecnico qualificato è in grado di: - svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; - interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici; -controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; - predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; - adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Il Tecnico alla sala e alla vendita s’inserisce come barista o come addetto alla sala in aziende di ristorazione come ristoranti tradizionali, ristoranti gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti d’albergo ed in esercizi pubblici di vendita: bar, pub, enoteche. Accanto alle discipline curricolari, la classe ha avuto occasione di approfondire l’area professionalizzante attraverso l’attività di Alternanza Scuola Lavoro che si è articolata nell’arco del biennio e del monoennio conclusivi attraverso lezioni di preparazione e frequenza di ambienti di lavoro come ristoranti, bar, hotel ed enti del territorio, al fine di acquisire competenze di settore. Il Diploma di Istruzione Professionale permette agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
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ELENCO DEI CANDIDATI
OMISSIS
Nr. Cognome Nome
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
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15
16
17
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PRESENTAZIONE GENERALE DELLA CLASSE
OMISSIS
COMPOSIZIONE
OMISSIS
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PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO
Dalle relazioni disciplinari dei singoli docenti si evincono sia le competenze e le abilità multidisciplinari acquisite, sia gli obiettivi generali e specifici concordati dal Consiglio di Classe a inizio d’anno e globalmente raggiunti, in riferimento alle linee essenziali del P.O.F. d’Istituto. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
• Fare acquisire gli strumenti culturali e critici necessari per orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo;
• Formare competenze stabili, trasferibili anche al non noto, in un’ottica di Life Long Learning, ossia di apprendimento permanente;
• Valorizzare il protagonismo degli studenti in attività espressivo- creative, nello sport, nei progetti implicanti relazioni cooperative tra pari;
• Formare alla “cultura del lavoro” attraverso lo studio, l’esperienza pratica, la riflessione, la simulazione d’impresa e le attività laboratoriali, gli stage e l’Alternanza Scuola/Lavoro;
• Aprirsi al nuovo per cercare le risposte più adatte ai propri bisogni, per studiare le esigenze mutevoli dell’economia, del mercato del lavoro, dei rapporti sociali;
• Fornire gli strumenti conoscitivi per avere consapevolezza della propria identità individuale e sociale;
• Considerare la diversità come valore, diffondere l’interculturalità, curare l’integrazione degli alunni con disabilità, riflettere sugli stereotipi di genere.
I docenti, a questo scopo, hanno seguito gli allievi con consigli sistematici, coinvolgendo, all’occorrenza, le famiglie, rese partecipi e attive nella realizzazione degli obiettivi fissati. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Il Consiglio di Classe si è orientato verso il conseguimento di quelle conoscenze e competenze indicate dal profilo professionale precedentemente delineato. Gli obiettivi specifici delle singole discipline qui riportate, sono dettagliati all’interno delle relazioni individuali dei docenti della classe:
• Imparare a studiare la matematica e a prendere consapevolezza della natura delle proprie difficoltà nella disciplina;
• saper cogliere nella lettura dei testi delle diverse discipline le informazioni essenziali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato;
• sapere esporre i diversi contenuti disciplinari con sufficiente chiarezza;
• produrre testi scritti o grafici pertinenti e comprensibili;
• rafforzare la competenza linguistica (sia in lingua italiana sia in quella straniera), ampliando le conoscenze lessicali in relazione ai contenuti;
• rafforzare le competenze comunicative, ricettive e produttive;
• sapere utilizzare le metodologie di analisi aziendale e sapere comprendere le problematiche relative alla gestione delle imprese turistiche;
• rafforzare le capacità di collocare i fenomeni studiati nel tempo e nello spazio;
• comprendere concetti e acquisire strumenti tecnico-scientifici in relazione alle discipline specifiche del tipo di scuola;
• potenziare l’agilità motoria, in relazione agli obiettivi di educazione fisica.
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I docenti del Consiglio di classe hanno definito gli obiettivi disciplinari minimi, che hanno implicato la conoscenza degli elementi fondamentali dei contenuti, espressi in forma chiara e coerente, a prescindere da approfondimenti e collegamenti complessi. OBIETTIVI TRASVERSALI
• Formare tecnici del settore amministrativo-aziendale e del settore alberghiero ristorativo e turistico, che sappiano inserirsi in contesti aziendali o di lavoro autonomo con competenza.
• Potenziare le competenze comunicative nelle forme scritte, orali e grafiche, anche attraverso gli strumenti digitali.
• Potenziare le competenze logico-matematiche e, più in generale, le capacità di utilizzare il metodo matematico-scientifico per comprendere e interpretare la realtà.
• Acquisire conoscenze e competenze professionali attraverso le diverse attività laboratoriali.
• Sviluppare la motivazione e contrastare l’insuccesso, anche attraverso l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi.
• Innovare la didattica mediante l’integrazione delle discipline negli Assi culturali e lo sviluppo di competenze-chiave di cittadinanza.
• Far conoscere il valore aggiunto delle nuove tecnologie e della Rete e insegnare a utilizzarli con consapevolezza critica e responsabilità.
• Incentivare le eccellenze e sostenere percorsi di recupero.
• Valorizzare le discipline “strategiche” nell’ottica della formazione permanente.
• Valorizzare lo studio delle lingue straniere e i contatti tra le culture di diversi Paesi.
• Avvicinare alla lettura, in particolare a quella letteraria, per sviluppare il senso critico e la capacità di riflettere sul mondo e sugli altri.
• Aggiornare i percorsi formativi delle diverse discipline in sintonia con le nuove figure professionali.
• Rinforzare la formazione storico-civica e culturale, oltre che professionale, e sottolineare le competenze trasversali ai due ambiti.
• Promuovere progressivamente l’autonomia per la risoluzione dei problemi.
• Valorizzare i servizi alla persona per un’armoniosa crescita globale: curare l’orientamento, sviluppare la consapevolezza di sé e l’educazione alla salute.
METODOLOGIE Al fine di personalizzare i percorsi formativi e conseguire i migliori risultati didattici per tutti, il Consiglio di classe ha adottato le seguenti metodologie:
• lezione frontale con spazi per l’intervento interattivo e il dibattito;
• lavoro di gruppo finalizzato a completare e confrontare quanto appreso;
• partecipazione attiva alla didattica, grazie a interventi, domande di spiegazione, proposte e relazioni su contenuti prefissati o esperienze didattiche vissute dalla classe, utilizzando, ove possibile, strumenti multimediali e attività laboratoriali;
• ricerca e lettura guidata di manuali specifici utilizzati dalle imprese turistiche, allo scopo di fare acquisire strumenti utili alla soluzione di semplici problemi;
• consultazione di documenti utilizzati dalle imprese dell’ospitalità alberghiera e turistica;
• attività pratiche in laboratorio, a scuola e sul territorio.
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Il linguaggio utilizzato durante le spiegazioni è stato il più possibile semplice. All’interno dei singoli programmi disciplinari, sono stati privilegiati i contenuti più vicini agli interessi e alle esperienze degli alunni, ma in accordo con le Linee Guida. Dopo la consegna delle verifiche e/o delle simulazioni, si è sempre proceduto alla correzione collettiva o individuale degli errori. MEZZI E STRUMENTI Gli strumenti didattici di cui i docenti si sono avvalsi sono:
• libri di testo in adozione e libri consigliati dai docenti;
• laboratorio informatico: computer, ipertesti multimediali, internet, programmi vari;
• laboratori di settore;
• DVD, CD audio, LIM, film e documentari ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI Il C.d.C. ha progettato e realizzato:
- L’ UdA dal titolo "Il curriculum vitae europeo" che ha visto il coinvolgimento delle discipline di: Italiano, Diritto, Inglese, Spagnolo.
ATTIVITÀ DI RECUPERO Gli interventi di recupero effettuati dai vari docenti della classe hanno riguardato quasi tutte le discipline e sono stati effettuati durante le ore curricolari cioè in itinere. Gli obiettivi comuni sono stati:
a) colmare le difficoltà di base; b) rinforzare la preparazione degli alunni più deboli nelle varie discipline.
PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE (CULTURALI E PROFESSIONALIZZANTI), VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE Al fine di ampliare l’orizzonte esperienziale, didattico e culturale degli alunni, la classe ha
partecipato a diverse attività previste dal PTOF:
• Progetto “AVIS: formazione alla donazione del sangue”
• Progetto “Libera: come combattere le mafie”
• Partecipazione ad attività di orientamento: Fiera di Pordenone, incontro di orientamento
con ESAC Formazione – Master della cucina italiana
• Progetto "Diritto d’asilo"
• Mostra su Sport e Shoah
• Partecipazione alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne
• Settimana dello sport
• Concorso Rio San Martino e Cena di Gala
• Partecipazione ai campionati sportivi studenteschi
• Incontro formativo sulla tematica della sicurezza alimentare e HACCP
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STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA
X Osservazione attenta e sistematica dei
comportamenti individuali e collettivi X Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati
X Interrogazione orale X Lavori di ricerca / tesine
X Prova scritta X Correzione compiti assegnati a casa
X Prova pratica di laboratorio X Prodotti multimediale
Altro:
Risultati ottenuti in concorsi, progetti
professionalizzanti, culturali, ecc.
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STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente in materia di valutazione del comportamento
delle studentesse e degli studenti1 - la cui correttezza esprime senso di responsabilità, rispetto dell’altro e
appartenenza civica a una comunità - adotta i seguenti criteri:
1. la valutazione del comportamento avviene in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto, su proposta del docente coordinatore, è attribuito collegialmente dal CdC;
2. il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, fa media con quello delle altre discipline e influisce sul credito scolastico con l’attribuzione del punteggio inferiore della banda;
3. il comportamento di ogni studente è valutato in relazione all’osservanza dei doveri contemplati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento di disciplina e dei laboratori dell’Istituto, dal Patto di corresponsabilità. In adesione al comma 2 dell’art. 3 del D.M. 5/2009, la valutazione non si riferisce mai a un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente nel corso dell’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC «terrà in debita […] considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno»;
4. come prescrive la legge, la «valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità» (art. 2 D.M. 5/2009);
5. il voto sei decimi esprime una valutazione di stretta sufficienza, pur in presenza dunque di scorrettezze, richiami e note; stessa componente negativa è espressa dal sette decimi. I voti più alti (9/10) misurano comportamenti variamente corretti e responsabili in ogni situazione scolastica, stage e alternanza Scuola/Lavoro compresi, oltre che livelli apprezzabili di coscienza civile e sociale. Un voto inferiore a sei/decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso e all’esame conclusivo del ciclo di studio, poiché è indice di ripetute azioni di particolare e oggettiva gravità, disciplinati dal D.M. 5/2009;
1 Si fa riferimento in particolare al D.P.R. 122/2009, alla Legge 169/2008 e al D.M. 5/2009, che recepiscono
il D.P.R. 249/1998 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria), modificato dal D.P.R. 235/2007.
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6. ogni CdC vaglia il comportamento degli allievi secondo la seguente Griglia, deliberata dal Collegio docenti al fine di favorire l’omogeneità della valutazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
INDICATORI/DESCRITTORI
Voto Coscienza civile e sociale Rispetto delle regole Partecipazione alle attività didattiche e al dialogo
educativo
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a. Comportamento sempre
corretto, responsabile ed
educato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente, delle strutture
e degli arredi scolastici.
b. Sempre puntuale negli
adempimenti scolastici,
osserva i regolamenti e le
disposizioni della scuola.
c. Attento, collaborativo,
partecipe, segue con attenzione
costante le proposte didattiche e
le attività di classe e di Istituto.
Ottima l’interazione educativa.
9 a. Comportamento
generalmente corretto,
responsabile ed educato,
rispettoso degli altri,
dell’ambiente, delle strutture
e degli arredi scolastici
b. Puntuale negli adempimenti
scolastici, osserva i
regolamenti e le disposizioni
della scuola.
c. Attento e partecipe, segue con
attenzione le attività di classe e
di Istituto e il dialogo educativo.
8 a. Comportamento corretto
ma vivace, nel complesso
rispettoso degli altri,
dell’ambiente e degli arredi
scolastici.
b. Non sempre puntuale negli
adempimenti scolastici,
osserva comunque i più
importanti regolamenti e le
disposizioni della scuola.
c. Partecipazione poco
sistematica alle attività
didattiche a causa di qualche
assenza strategica e/o di ritardi
reiterati.
7
a. Comportamento vivace e
non sempre rispettoso degli
altri, dell’ambiente, delle
strutture e degli arredi
scolastici.
b. Poco puntuale negli
adempimenti scolastici, spesso
disattende i regolamenti e le
disposizioni della scuola, anche
se non sempre i richiami sono
avvenuti in forma scritta.
c. Inadeguata partecipazione
alle attività didattiche anche a
causa di assenze reiterate e
strategiche o di ritardi ripetuti.
Disinteressato al dialogo
educativo.
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6
a. Comportamento scorretto
e scarsamente rispettoso
degli altri e/o dell’ambiente,
delle strutture e degli arredi
scolastici.
b. Poco puntuale negli
adempimenti scolastici,
disattende abitualmente e in
modo grave i regolamenti e le
disposizioni della scuola
(presenza di numerose note e
sanzioni disciplinari).
c. Scarse l’attenzione e la
partecipazione alle attività
didattiche e alle iniziative
educative della scuola anche a
causa di numerose assenze
ingiustificate. Disinteressato al
dialogo educativo.
5
a. Comportamento abituale
molto scorretto e
irriguardoso nei confronti dei
compagni, dei docenti e/o
degli altri lavoratori della
scuola, dell’ambiente e degli
arredi scolastici, nonostante i
ripetuti richiami dei docenti e
del C.d.C.
b. Condizioni necessarie (ex
art. 4 DM 5/2009) sono:
1. irrogazione di almeno una
sanzione disciplinare che
comporti l’allontanamento
temporaneo dello studente
dalla comunità scolastica per
periodi superiori a 15 giorni;
2. mancanza di apprezzabili e
concreti cambiamenti nel
comportamento dello studente
dopo l’irrogazione della
sanzione medesima.
c. Episodica partecipazione alle
attività didattiche e alle iniziative
educative della scuola. Scarsa
attenzione al dialogo educativo.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
TABELLE di CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di COMPETENZE
Le valutazioni sommative non sono state circoscritte alla pura rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma ha tenuto conto del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i docenti hanno fatto riferimento alle griglie di valutazione (delle discipline e delle prove di simulazione) contenute nel POF dell’istituto, che si riportano di seguito. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti, oltre alla valutazione quadrimestrale, riportata nella pagella che esprime il profitto di ogni materia, nel secondo trimestre si è proceduto a una valutazione intermedia delle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte nelle diverse discipline (pagellina di aprile).
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PROVE SCRITTE
RUBRICA VOTO RENDIMENTO INDICATORI
ECCELLENTE 10/9 Ottimo
Conoscenze Ampie, complete, senza errori, particolarmente approfondite.
Abilità
Esposizione rigorosa, fluida, ben articolata. Sintesi critica, elaborazione personale, creatività, originalità. Sapiente uso del lessico specifico.
Competenze
Analisi complesse, rapidità e sicurezza nell’applicazione. Autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione.
ADEGUATO
8 Buono
Conoscenze Complete, corrette, approfondite.
Abilità
Esposizione chiara, fluida, precisa ed articolata. Sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali. Uso corretto e consapevole del lessico specifico.
Competenze
Analisi ampie, precisione e sicurezza nell’applicazione. Buon livello di autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione.
7 Discreto
Conoscenze Corrette, ordinate, connesse nei nuclei fondamentali.
Abilità
Esposizione chiara, per lo più precisa, lineare. Sintesi parziale con alcuni spunti critici. Uso corretto del lessico specifico.
Competenze
Analisi puntuali, applicazione per lo più sicura. Discreto livello di autonomia e responsabilità nel processo di ricerca, documentazione di giudizi e nell’autovalutazione
BASE 6 Sufficiente
Conoscenze Corrette, essenziali.
Abilità Esposizione semplificata, parzialmente guidata. Sintesi delle conoscenze se opportunamente
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guidate; analisi adeguata e corretta. Uso sostanzialmente corretto del lessico specifico.
Competenze Applicazione guidata e senza errori.
PARZIALE
5 Insufficiente in maniera lieve
Conoscenze Incomplete e parzialmente corrette.
Abilità Esposizione ripetitiva e imprecisa. Analisi modesta e generica. Uso impreciso del lessico specifico.
Competenze Applicazione incerta, talvolta scorretta anche se guidata.
4/3 Insufficiente in maniera grave
Conoscenze Frammentarie, lacunose, scorrettezza nelle articolazioni logiche.
Abilità Esposizione stentata, lessico inadeguato e non specifico.
Competenze Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali.
2/1
Vengono attribuiti in caso di rifiuto e/o non svolgimento della prova di verifica proposta (voto 2 la prima volta; voto 1 la seconda volta).
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PROVE ORALI
INDICATORI
• Conoscenze degli argomenti richiesti
• Capacità espositive
• Capacità di rielaborazione e di collegamento RIFIUTO DELLO STUDENTE DI SVOLGERE LA PROVA ORALE:
VOTO 2: LA PRIMA VOLTA
VOTO 1: LA SECONDA VOLTA
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 3 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Si esprime in modo confuso e scorretto Capacità di rielaborazione e di collegamento inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Si esprime in modo incerto e impreciso Capacità di rielaborazione e collegamento parziali SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Si esprime in modo semplice e sufficientemente corretto Riesce a rielaborare e a collegare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete ma poco approfondite Si esprime in modo corretto Rielabora e collega le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Si esprime in modo fluido e con un utilizzo corretto della terminologia specifica Buona autonomia nella rielaborazione e nel collegamento delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ECCELLENTE Conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido e appropriato Rielabora le conoscenze in modo autonomo e critico e sa stabilire collegamenti pertinenti ed opportuni nell’ambito della stessa disciplina e a livello interdisciplinare.
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
Possono accedere al punteggio superiore della banda soltanto gli ammessi (senza
aiuti) alla classe successiva, che in sede di scrutinio ottengano almeno quattro
spunte.
1. Frequenza scolastica assidua e proficua, ossia pari o superiore al 95% del monte ore scolastico:
Sì □ No
2. Partecipazione a progetti di potenziamento extracurricolare e ampliamento dell’Offerta Formativa (almeno tre):
Sì □ No
3. Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola (rappresentante di classe o d’Istituto o di Consulta)
Sì □ No
4. Buon profitto in Religione Cattolica o nell’Attività Alternativa
Sì □ No
5. Voto di comportamento non inferiore a 8
Sì □ No
6. Media finale dei voti non inferiore a 7
Sì □ No
7. Credito formativo esterno (solo se certificato) per a) Attività artistico-culturale e sportiva agonistica; b) Volontariato almeno trimestrale; c) Patente ECDL e/o certificazioni in lingua straniera; d) Esperienza lavorativa almeno trimestrale presso aziende, alberghi, agenzie, uffici.
Sì □ No
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PROGRAMMI
ITALIANO
PROF.SSA ANNALISA LIUZZI
Libro di testo: La letteratura e i saperi, P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi, Palumbo editore, vol. 3.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Modulo I
I movimenti culturali di fine Ottocento: Realismo Positivismo Naturalismo
• Il Verismo: G. Verga (vita e opere principali); analisi dei testi: Rosso Malpelo (da Vita dei campi), L’inizio dei Malavoglia e L’addio di N’Toni (da I Malavoglia)
Modulo II
La poesia in Europa
• I poeti ‘‘maledetti’ ’e il movimento del Simbolismo
• Charles Baudelaire: Corrispondenze
• La poesia in Italia - Pascoli (vita e opere): poetica del Fanciullino e analisi dei testi: Lavandare, X agosto,
Novembre, (da Myricae) e Italy (da Poemetti) - D’Annunzio (vita e opere): la poetica dell’estetismo; analisi dei testi: Andrea Sperelli,
l’eroe dell’estetismo e La conclusione del Piacere (da Il piacere), La pioggia nel pineto (da Alcyone)
Modulo III
La narrativa nell’età delle avanguardie
• Luigi Pirandello (vita e opere): la poetica dell’umorismo. Analisi dei testi: La differenza tra umorismo e comicità. La vecchia imbellettata, Pascal porta i fiori alla propria tomba (da Il fu Mattia Pascal), «La vita non conclude» (da Uno, nessuno, centomila), Il treno ha fischiato (da Novelle per un anno), Finzione o realtà? (da Sei personaggi in cerca d’autore), La vita, la maschera, la pazzia (da Enrico IV)
• Il romanzo moderno: Italo Svevo (vita e opere); analisi dei testi: Inettitudine e senilità (da Senilità), Lo schiaffo del padre, Lo scambio di funerale (da La coscienza di Zeno).
Modulo IV
La poesia delle avanguardie
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• I crepuscolari: Gozzano; analisi del testo poetico: Invernale.
• Il futurismo e Palazzeschi: Lasciatemi divertire (Canzonetta)
Modulo V
La poesia tra gli anni ’20 e ‘40
• Ungaretti (vita e opere); analisi delle poesie: San Martino del Carso, Soldati; Natale, Veglia (da L’Allegria)
• Umberto Saba (vita e opere); la poesia dell’onestà. Analisi dei testi: Mio padre è stato per me l’assassino, Città vecchia, Goal, Amai (da Il canzoniere)
• Eugenio Montale e la sua centralità nella poesia del Novecento, biografia e opere; analisi dei testi: Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere (da Ossi di seppia) Addii, fischi nel buio, cenni, tosse… (da Le Occasioni)
Modulo VI
La narrativa e il teatro nell’età contemporanea
• Italo Calvino, biografia e la poetica. Analisi dei testi: Pin si smarrisce (da I sentieri dei nidi di ragno), Sulle tracce del visconte dimezzato, Cosimo sugli alberi, Gli esercizi del cavaliere inesistente (da I nostri antenati)
• Dario Fo (vita e opere principali): il grammelot. Visione dell’opera teatrale: Morte accidentale di un anarchico.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Annalisa Liuzzi
______________________________________
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
______________________________________
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20
STORIA
PROF.SSA ANNALISA LIUZZI
Libro di testo: Vivere nella storia, M. Montanari, editori Laterza, vol. 3.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Modulo I
L’Italia tra Ottocento e Novecento
• Sviluppo e crisi: i governi della sinistra
• La politica coloniale
• L’età giolittiana
Modulo II
La Grande guerra e la Rivoluzione russa
• La Prima guerra mondiale
• La fine della guerra: l’Europa ridisegnata
• La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS
• Crisi degli imperi coloniali
Modulo III
I regimi totalitari europei
• L’ascesa del fascismo in Italia
• La crisi del ’29 negli Stati Uniti e in Europa
• La dittatura fascista
• La Germania: dalla crisi al nazismo
• L’URSS di Stalin
Modulo IV
La seconda guerra mondiale
Cause ed effetti della guerra, la sua fine, il quadro politico europeo dopo la guerra
Modulo V
Il mondo bipolare
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
21
• Un mondo diviso: la Guerra fredda
• L’Italia del dopoguerra
• Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Annalisa Liuzzi
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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MATEMATICA
PROF.SSA MONICA FRANZINI
Recupero dei Requisiti
Richiami sulle Funzioni: determinazione del dominio, determinazione degli intervalli di positività e
negatività, ricerca delle intersezioni con gli assi del Piano Cartesiano, funzioni pari e dispari.
Richiami sui Limiti: Approccio intuitivo al concetto di limite. Calcolo dei limiti di una funzione
all’infinito e nei punti di discontinuità (I, II, III specie), determinazione degli asintoti verticali ed
orizzontali.
La Derivata di una funzione
La costruzione grafica del rapporto incrementale: il coefficiente angolare della retta secante. La
definizione di derivata come limite del rapporto incrementale: il coefficiente della retta tangente.
Calcolo diretto della derivata di funzioni elementari. Determinazione per induzione della derivata
di F(x)=xn.Le regole di derivazione: derivata di un prodotto, di un quoziente, della funzione
composta.
Calcolo Differenziale
Applicazione del calcolo differenziale allo studio di funzione: monotonia e punti stazionari di
minimo, massimo relativo e flesso a tangente orizzontale.
Studio di funzione
Studio completo di una funzione: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli
estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo e di flesso a tangente
orizzontale. Rappresentazione grafica completa.
Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso l'analisi del suo
grafico.
Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante
Prof.ssa Monica Franzini
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
23
LINGUA INGLESE
PROF.SSA MONICA PIERINI
Dal testo in adozione New Horizons, Student’s Book and Workbook vol. 2 di Paul Radley – Daniela Simonetti ed. Oxford, sono stati svolti I seguenti argomenti:
Grammar:
Ripasso delle seguenti regole:
Preposizioni + noun, -ing form, Make, do, get
- Present simple passive
- Shall
- Used to
- Adverbs and comparative adverbs
- Verbs + to or –ing
- Have / get something done
- Past continuous
Contenuti microlinguistici
Dal testo in adozione: O. Cibelli, D. D’Avino, Wine & Dine Club, ed. Clitt
Modi 1 Unit 0, Welcome to Enogastronomy: Descrivere le caratteristiche delle attività di catering, da p. 8 a p. 27
Mod 1 Unit 1, My Workplace: the Basics: Identificare le principali norme di sicurezza in sala e bar, da p. 28 a p. 32 + fotocopie dal testo Cook Book Club Up (O. Cibelli, D. D’Avino, ed. Clitt) da p. 79 a p. 89
Mod 3 Unit 5, Buffets, Banqueting &BanquetingMenus - Banchetti e buffet: l’organizzazione, il personale, i menu da p. 175 a p. 187
Mod 3 Unit 2: Wine Knowledge – Principali vini europei ed extraeuropei,
p. 143- 146, p. 148, p. 154.157
E’ stata svolta un’UDA interdisciplinare riguardante la redazione di un Curriculum Vitae con lettera accompagnatoria: -Staffing, Job opportunities, The application letter & lay-out steps, Copy & paste ready to use expressions, Europass Curriculum vitae.
Mod 1 Unit 4: Job search: Comprendere annunci di lavoro e compilare il curriculum in formato europeo, con lettera accompagnatoria e/o compilazione moduli, da p. 70 a p. 85.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
24
Accenni al Mod 3 Unit 3: Food&Winematching – Caratteristiche e metodi di abbinamento cibo-vino
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Pierini Monica
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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LINGUA SPAGNOLA
PROF.SSA ELISABETTA PENZO
Grammatica:
ripasso generale degli argomenti più significativi degli anni scorsi;
gerundio con eccezioni;
passato prossimo con eccezioni;
passato remoto con eccezioni;
differenza dell’uso tra passato remoto, prossimo e imperfetto;
congiuntivo presente con eccezioni;
imperativo affermativo e negativo con eccezioni;
i numeri fino al miliardo;
gli interrogativi diretti e indiretti e i relativi accenti;
differenza tra Llevar e Traer;
elisione di alcune parole davanti ad aggettivo;
differenza tra moto a luogo e stato in luogo;
dare del “tu” nel testo scritto al posto dell'uso dell'impersonale;
uso della punteggiatura.
Microlingua:
Il pesce: pesci di acqua dolce, del mare e migratori.
Crostacei e molluschi. Il “percebe”.
Filettare e servire il pesce. Forme di tagliare il pesce.
Taglio e servizio dell’arrosto in sala.
I funghi: principali differenze.
Le erbe aromatiche e le spezie: proprietà. Ricette con erbe aromatiche. Le erbe provenzali.
Il tè e le spezie per il tè.
La caccia: tipi di carne.
La frutta: vocaboli, descrizioni e proprietà. Succhi e ricette con la frutta.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
26
La frutta secca ed essiccata.
La frutta tropicale.
Il taglio della frutta: l’ananas.
La sangría: ricetta e tradizione.
Il gelato: ingredienti e preparazione.
I diversi tipi di gelato: crema batida helada, helado de crema, barquillo.
Il sorbetto, il gelato all’acqua, la granita, la cremolata, la “grattachecca”.
Il gelato industriale, artigianale e soft.
Alcuni dolci tipici spagnoli: “Bizcocho” (Pan di Spagna), il “Flan”, le “Natillas”, la “Tarta de almendras”, il “Brazo de Gitana”, la “Milhojas” (Millefoglie).
La crema catalana e il “rom cremat”:
Le marmellate, le composte, il “Dulce de Membrillo” (Mele cotogne).
Sciroppare, candire e caramellare.
I cocktails: origine della parola, utensili e cristalleria.
Ricetta della: Piñacolada, Shirley Temple, San Francisco, Mojito, Daiquiri.
Ingredienti e preparazione dei cocktail più famosi (Bloody Mary, Margarita, Cuba Libre, Martini Dry, Negroni, Bellini, Americano, Long Island, Planter's Punch).
Le grappe e i liquori e i distillati alle erbe. I liquori e distillati più consumati (“Limoncello”, “Sambuca”, “Amaretto di Saronno”).
El Tequila, il Mezcal e i “chupitos” (immagini e video, tradizioni e cultura).
La birra: di alta e bassa fermentazione; conservazione e servizio.
Buffet, catering e Banqueting.
Cultura generale:
Mafalda e il suo mondo.
Il "percebe". e i pescatori di percebes. Video illustrativo dei luoghi di pesca di questo mollusco e di come viene pescato.
Il “chai” indiano. Video in lingua spagnola e inglese sulla preparazione del 'chai' e del pane indiano “chapati”. Street food in India.
Il giorno dei morti in Messico: cultura, religione, tradizione, cibo. Video sulla cultura, le ricette e la preparazione dei dolci nel “Día de losmuertos”.
La crema catalana. Il “rom cremat”: bevanda e cultura a Barcellona durante la “festa de la Mercé”.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Il cubismo, introduzione a Guernica.
Video musicali ispanoamericani con testo e spiegazione di alcune espressioni e dei doppi sensi.
Il genere Reguetón: analisi di testi e video.
Frida Khalo: immagini e video della sua vita e opere. Confronto con le opere di Boch e Diego Rivera. Come si è arrivati all'arte contemporanea.
Discussione su alcuni programmi televisivi dove si spreca il cibo per gioco e video sulla povertà in India.
Il “multi level marketing”, esempi di alcune aziende che lavorano con questo sistema (l’azienda Herbalife e i suoi prodotti).
Gli allevamenti intensivi di carne, le uova di allevamento: in gabbia, a terra, libere, biologiche.
L'elettrodomestico “Bimby” della ditta Vorker: pregi e difetti.
Dialogo in lingua sugli alimenti integrali vs alimenti sbiancati. Le difese immunitarie del corpo e gli alimenti che innanzano l’indice glicemico.
Come si suddivide la linguistica e come funziona l'apprendimento delle lingue con l'uso dei due emisferi celebrali (lingua madre, lingua seconda, lingua straniera e microlingua). Come funzionano gli interpretariati di simultanea, trattativa e consecutiva.
U.d.A. “C.V.”: Europass in spagnolo, lettera di presentazione e risposta di richiesta di impiego, il tutto previamente elaborato da una lunga riflessione individuale e in gruppo su se stessi, le proprie capacità e possibilità, i propri punti di forza e deboli, le proprie conoscenze, abilità, aspirazioni, desideri e progetti. Il linguaggio verbale, para verbale e cinesico del corpo durante un eventuale colloquio di lavoro o l'esame di maturità. Osservazione dei vari linguaggi osservando dei video pubblicitari (colori, velocità, musica scelta).
In classe si sono assaggiati tre succhi di frutta tropicale: il Mango, la Guanabana e la Guava.
Si è bevuto insieme il “Lassi” indiano (bevanda a base di yoghurt fermentato con frutta) e il “chai tea” (tè indiano con latte e spezie).
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Elisabetta Penzo
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROF.SSA SILVIA FABIAN
ATTIVITÀ PRATICA
➢ miglioramento della capacità cardio-circolatoria e respiratoria attraverso attività aerobiche all’aperto, di lunga durata e bassa intensità (fitwalking).
➢ miglioramento delle capacità coordinative quali: equilibrio, destrezza, coordinazione generale e segmentaria, miglioramento dell’elasticità muscolare attraverso lavori specifici per ogni singola capacità; utilizzo di piccoli attrezzi.
➢ miglioramento della tonicità muscolare attraverso lavori di potenziamento a corpo libero o con l’utilizzo di palle mediche o manubri pesanti.
➢ Andature preatletiche generali: ½ skip, skip, skip laterale calciata dietro, calciata sotto, corsa balzata, saltellata e incrociata, trottata in mono skip dx/sx, galoppo laterale, scivolamenti, corsa a gambe tese.
➢ Esercizi di mobilità articolare. ➢ Esercizi di stretching.
Apprendimento, allenamento e perfezionamento di alcuni gesti tecnici e tattici dei seguenti giochi sportivi:
➢ Pallavolo: partite 6c6, focalizzate sulla corretta posizione da assumere in campo, sulla rotazione dei giocatori, possesso di palla e arbitraggio.
➢ Pallacanestro: fondamentali di squadra (3c3 e 5c5) ➢ Calcetto: partite 5c5. ➢ Badminton: semplici partite 2c2 ➢ Dodgeball
Ginnastica ai piccoli attrezzi: ➢ Cerchi: esecuzioni di semplici esercizi individuali e a coppie utilizzando giri, rotolamenti,
attraversamenti, lanci, circonduzioni, oscillazioni, movimenti a otto. ➢ Giocoleria: attività di coordinazione oculo- manuale svolta individualmente e a coppie con
l’utilizzo di due e tre palline, eseguite sul piano frontale, a muro e a terra. Ginnastica ai grandi attrezzi:
➢ Palco di Salita: salita alle funi e alle pertiche Salita sul nodo della fune e sulla pertica; passaggio consecutivo da una pertica all’altra dopo
aver eseguito un salto sulla cavallina; arrampicata alla fune e alla pertica (in presa plantare e
impugnatura palmare); oscillazione con la fune e la scaletta mobile per poi appoggiare i piedi a
muro e dondolare; verticale ad una fune e alla pertica; capovolta avanti e indietro sulla scaletta
e due funi.
➢ Quadro Svedese:
Entrata con torsione
Entrata laterale con salto
Entrata con capovolta in avanti in presa poplitea.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Traslocazioni varie con precedenza della testa e delle gambe.
Traslocazione ascendente e discendente incrociandosi con il compagno.
Traslocazione orizzontale con precedenza del capo.
Salto e caduta sul materasso dagli ultimi gradi del quadro.
Ginnastica a corpo libero:
➢ esecuzione a muro della verticale su tre appoggi. ➢ esecuzione della verticale su due appoggi e caduta sul materasso. ➢ esecuzione della capovolta avanti e indietro. ATTIVITÀ TEORICA Conoscenza di alcune nozioni di primo soccorso: comportamenti preventivi da mettere in atto per evitare infortuni e conoscenza dei più comuni infortuni sportivi. Conoscenza delle principali regole di gioco degli sport di squadra trattati. Linguaggio specifico della disciplina. Analisi e conoscenza delle caratteristiche tecniche dei piccoli e grandi attrezzi utilizzati
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Silvia Fabian
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I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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RELIGIONE PROF. IOAN MILIE CIOBANU
Cos’è l’etica?
Inchiesta sull’etica: “Come vivere? Quale etica?”
rapporti sociali ed economici
rapporti familiari e sessuali
comportamenti e abitudini
vita umana
violenza e vandalismo.
Le etiche contemporanee
etica soggettivistico- libertaria
etica utilitaristica
etica tecnico- scientifica
etica ecologista
etica della responsabilità
etica personalistica
etica religiosa.
Religioni a confronto su alcune problematiche etiche
l'inizio della vita
eutanasia e suicidio assistito
contraccezione
aborto
matrimonio e divorzio
fecondazione assistita
maternità surrogata. Cibo e religioni
• il valore simbolico degli alimenti nelle grandi fedi religiose
• le regole alimentari nella tradizione ebraica
• le regole alimentari nel Cristianesimo
• le regole alimentari nell’Islam
Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante
Prof. Ioan Milie Ciobanu
I rappresentanti degli studenti _______________________________________
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LABORATORIO DEI SERVIZI DI SALA E VENDITA
PROF.SSA FRANCESCA MARSILLI
RIPASSO E APPROFONDIMENTO DEI BLOCCHI TEMATICI DEL 4°ANNO
La comanda e i buoni di prelievo
La carta delle vivande
La vendita
Il territorio italiano
La cucina alla lampada e davanti al cliente
I tranci e tagli
Banchetti e buffet
Banqueting e catering esterno
Le decorazioni
L’Italia vinicola
Vino e cibo: connubio perfetto
I distillati e i liquori
I cocktails after dinner
La sicurezza in ambiente di lavoro
La sicurezza alimentare
LA COMANDA E IL SERVIZIO ALLA CARTA
Conoscenze
Conosce le tecniche di organizzazione del servizio alla carta
Abilità
Sa realizzare in maniera disinvolta un servizio con comanda
Contenuti
La comanda manuale
La comanda elettronica
Il conto
IL MENU
Conoscenze
Conosce le varie tipologie di menu
Conosce le varie esigenze dietetiche
Conosce i diversi fattori culturali che determinano i menu
Abilità
Sa comunicare attraverso il menu
Sa creare un menu personalizzato
Sa determinare i prezzi di vendita di un menu
Contenuti
Le diete alimentari
Le intolleranze alimentari
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Le malattie legate all’alimentazione
La dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie
Il foodcosting e le tecniche di costruzione del prezzo finale
LA VENDITA
Conoscenze
Conosce i mezzi di comunicazione
Conosce le offerte turistiche locali, nazionali e internazionali
Conosce la strategia di vendita applicata alla customer satisfaction
Conosce diverse tipologie di servizi-pacchetti enogastronomici predisposti dall’azienda in relazione
al cliente e al territorio
Conosce la gestione delle risorse umane
Conosce tecniche di marketing orientate a migliorare la qualità del servizio ed i rapporti con il
cliente
Conosce la standardizzazione del lavoro per ottimizzare la gestione economica
Conosce i sistemi di qualità
Abilità
Sa ottimizzare la comunicazione professionale in funzione dei livelli aziendali richiesti
Sa applicare le tecniche e routine di gestione dei reclami
Contenuti
Il marketing (cenni)
Le strategie di vendita
La standardizzazione del lavoro
Il cliente e il reclamo
La comunicazione
Le norme UNI EN ISO
I prodotti di qualità
Ristorazione etica e sostenibile
IL TERRITORIO
Conoscenze
Conosce la produzione enogastronomica del territorio internazionale
Conosce i saperi dei sapori come legame tra la tradizione e l’innovazione
La fisiologia del gusto e l’accostamento degli ingredienti
Abilità
Sa utilizzare le tecniche di marketing orientate alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici
Sa valorizzare i prodotti enogastronomici del territorio locale, nazionale ed internazionale
Sa utilizzare il gusto come strumento di promozione del territorio
Contenuti
La cucina internazionale
La cucina etnica
I grandi maestri della cucina
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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I grandi personaggi dell’enogastronomia
Le guide enogastronomiche
I COCKTAILS
Conoscenze
Conosce la tecnica di costruzione di un cocktail
Conosce le nuove tecniche di miscelazione di un cocktail
Conosce le bevande base dei cocktails long-drink
Conosce la classificazione dei cocktails internazionali (prerequisito)
Conosce le ricette dei principali long drink internazionali
Abilità
Sa preparare alcuni cocktail long-drink internazionali
Sa suggerire al cliente un cocktail long-drink in base alle caratteristiche organolettiche
Sa stendere la ricetta di un cocktail long-drink di fantasia
Contenuti
Le tecniche di miscelazione
I distillati
I liquori
Gli amari
Le creme
I diluitori
I cocktails IBA
GESTIRE UN BAR
Conoscenze
Conosce le diverse tipologie di gestione tecnica e amministrativa del bar
Conosce il beveragecost
Abilità
Sa calcolare il beveragecost
Sa individuare le scelte stilistiche e di posizionamento nelle tipologie di bar
Sa diventare autonomo nella proposta di bevande al bar
Contenuti
Beveragecost
La gestione del bar
Le tipologie di bar (prerequisito)
IL MONDO DEL VINO
Conoscenze
Conosce i principali vini europei
Conosce la produzione vitivinicola extraeuropea
Conosce le principali uve internazionali
Abilità
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Sa analizzare organoletticamente i principali vini del mondo
Sa compilare la scheda di analisi sensoriale di un vino AIS (prerequisito)
Contenuti
Le zone vinicole europee
Le aree vinicole extraeuropee
L’analisi sensoriale (prerequisito)
La scheda AIS di analisi organolettica del vino (prerequisito)
ABBINAMENTO CIBO-VINO
Conoscenze
Conosce le caratteristiche organolettiche dei cibi internazionali
Conosce le caratteristiche organolettiche dei vini internazionali
Conosce i metodi di abbinamento cibo-vino
Conosce le proposte alternative di abbinamento cibo-bevanda
Conosce le nozioni principali di abbinamento cibo-bevande
Abilità
Sa effettuare completamente l’analisi di un vino in tutte le sue fasi
Sa effettuare i principali abbinamenti cibo-vino internazionali
Sa utilizzare la scheda didattica per la degustazione del cibo
Sa utilizzare il metodo Mercadini come verifica di abbinamento cibo-vino
Sa consigliare un vino o altre bevande tenendo conto del criterio economico, gastronomico e
organizzativo
Contenuti
Il metodo Mercadini di abbinamento cibo-vino
Le tipologie di abbinamento
Scheda didattica degustazione cibo
Scheda di analisi organolettica del vino
Scheda di analisi organolettica della birra
Scheda grafica armonia tra cibo e vino
BANCHETTI E BUFFET
Conoscenze
Conosce gli strumenti informatici di gestione del settore vendita dei servizi enogastronomici
Conosce i diversi tipi di allestimenti della sala
Conosce gli elementi essenziali della check-list
Abilità
Sa organizzare, allestire e gestire eventi, anche con l’uso di nuove tecnologie, per soddisfare le
differenti esigenze richieste dalla clientela più esigente.
Contenuti
I software di gestione del settore vendita
La check list per feste ed eventi
Le decorazioni
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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LA CUCINA DI SALA E BAR
Conoscenze
Conosce le tecniche fondamentali della cucina alla fiamma
Conosce le tecniche fondamentali di preparazione snack
Conosce le attrezzature per la preparazione degli snack
Conosce i principali formaggi internazionali e gli abbinamenti a vino e pane
Conosce la cucina internazionale
Abilità
Sa utilizzare l’attrezzatura e le tecniche della cucina alla fiamma con sicurezza
Sa preparare i principali piatti della cucina di sala internazionale
Sa preparare snack freddi e caldi innovativi
Sa tagliare diverse tipologie di formaggi internazionali
Contenuti
La cucina internazionale
La cucina flambé
I formaggi internazionali
Gli snack
LA SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO
Conoscenze
Conosce le norme di prevenzione antinfortunistica nel ristorante (prerequisito)
I livelli di sicurezza, nei vari ambienti di somministrazione, per un servizio di qualità
Piani di sicurezza aziendali
Caratteristiche tecniche e progettuali dell’impianto del reparto in cui si opera
Caratteristiche tecniche delle attrezzature
Conosce i flussi di informazione in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro
Abilità
Sa applicare la normativa in materia di sicurezza in ambiente di lavoro
Sa individuare non conformità rispetto al D.lgs 81/08 nel suo ambiente di lavoro
Sa relazionarsi con i preposti, ASPP, RSPP e Dirigente Scolastico
Contenuti
D.Lgs 81/08
LA SICUREZZA ALIMENTARE
Conoscenze
Conosce le direttive del pacchetto igiene (prerequisito)
Conosce il manuale di autocontrollo dell’Istituto
Conosce la modulistica del sistema HACCP
Abilità
Sa applicare le direttive del pacchetto igiene
Sa individuare il rimedio al punto critico di controllo
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Sa creare un semplice diagramma di flusso che spieghi il CCP e il suo rimedio
Sa segnalare alla commissione HACCP in casi di non conformità
Sa percepire il manuale di autocontrollo come espressione di qualità totale
Contenuti
Regolamenti comunitari 852/04 e successivi
Piano di autocontrollo dell’Istituto
LA GESTIONE RISTORATIVA (CENNI)
Conoscenze
Conosce i concetti di qualità, standard, efficacia ed efficienza, schede tecniche di produzione
Conosce la gestione dell’impresa ristorativa e i servizi offerti
Conosce la gestione delle risorse umane e dei mezzi a disposizione. La gestione per obiettivi
Conosce l’organizzazione del lavoro e le capacità produttive in funzione della flessibilità della
domanda
Conosce la programmazione della produzione per presenze costanti e non costanti
Conosce le connessioni e reti tra imprese dell’ospitalità- accoglienza e servizi enogastronomici
Conosce l’organizzare strategica del lavoro con schede tecniche utili al controllo gestionale e alla
standardizzazione dei servizi offerti
Conosce la gestione degli acquisti
Conosce il valore strategico dell’approvvigionamento
Abilità
Sa utilizzare la tecnica di settore in relazione al compito da svolgere
Contenuti
Il magazzino
La cantina
L’approvvigionamento
L’organizzazione del lavoro
Le tecnologie informatiche di gestione
Dolo, 15.05.2017
L’insegnante
Prof.ssa Francesca Marsilli
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE PROF.SSA MARGHERITA SIMONETTI
RIPASSO DEGLI ELEMENTI BASE DI BIOENERGETICA E DIETETICA - Fabbisogno energetico e bilancio energetico - Metabolismo basale - Fabbisogno energetico totale - Indice di massa corporea - I LARN e la ripartizione dei nutrienti e dell’energia - Dieta equilibrata - Linee guida CRA-NUT per una sana alimentazione MODULO 1 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE Unità 1.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETA' E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Aspetti generali - La dieta nell’età evolutiva - La dieta del neonato e del lattante - L’alimentazione complementare - La dieta del bambino - La dieta dell’adolescente - La dieta dell’adulto - La dieta in gravidanza - La dieta della nutrice - La dieta nella terza età Unità 1.2 DIETE E STILI ALIMENTARI - La dieta mediterranea - La dieta vegetariana Unità 1.3 L’ ALIMENTAZIONE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA - La ristorazione - La ristorazione di servizio - La mensa scolastica MODULO 2 - DIETA NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE Unità 2.1 LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Le malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Iperlipidemie ed aterosclerosi
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Unità 2.2 LA DIETA NELLE MALATTIE METABOLICHE - Le malattie del metabolismo - Il diabete mellito - L’obesità - Iperuricemia e gotta Unità 2. 3 ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI - Le reazioni avverse al cibo - Le allergie alimentari - Le intolleranze alimentari - Intolleranza al lattosio - Celiachia Unità 2. 4 ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI - I Tumori - Sostanze cancerogene presenti negli alimenti - Sostanze anticancerogene presenti negli alimenti - Ruolo della dieta nella prevenzione dei tumori MODULO 3 - IL SISTEMA HACCP E LE CERTIFICAZIONI DI QUALITA'
- Igiene degli alimenti - I manuali di Buona Prassi Igienica - Autocontrollo e HACCP - Il controllo ufficiale degli alimenti - Le frodi alimentari - Le certificazioni di qualità MODULO 4 - Il RISCHIO E LA SICUREZZA NELLA FILIERA ALIMENTARE
Unità 4.1 CONTAMINAZIONE FISICO-CHIMICA DEGLI ALIMENTI - Aspetti generali - Tipi di contaminazione - Contaminazioni da metalli pesanti - Contaminazione da fertilizzanti e pesticidi - Contaminazione da PCB, IPA e da pratiche zootecniche - Cenni sui contenitori Contaminazioni fisica e radioattiva (cenni) Unità 4.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI - Le malattie trasmesse con gli alimenti - Virus (virus dell’epatite A) - I Batteri
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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- I fattori ambientali e la crescita microbica - Tossinfezioni alimentari (salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, botulismo, listeria tossinfezione da Clostridiumperfrigens) - Micotossine - Cenni di parassitosi (teniasi e Anisakidosi) ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI (cenni) Nuovi alimenti (cenni) Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Margherita Simonetti
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I rappresentanti degli studenti
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI- SETTORE
CUCINA
PROF.SSA ARIANNA GIACOMIN
1. L’EVOLUZIONE DELLE ABITUDINI ALIMENTARI, I NUOVI STILI DI CUCINA E LE NUOVE TENDENZE DELLA RISTORAZIONE
Le abitudini alimentari in Italia Le tendenze salutistiche e i nuovi stili alimentari Dalla cucina classica alla cucina contemporanea La cucina creativa La cucina etnica La cucina fusion La cucina destrutturata La cucina molecolare La cucina salutistica La cucina vegana La cucina a KM 0 Analisi e discussione su alcuni piatti di grandi chef:
• Compressione di una pasta e fagioli di Massimo Bottura
• Insalata 21-31-41 di Enrico Crippa
• Risotto oro e zafferano di Gualtiero Marchesi
• Cyber egg di Davide Scabin
2. IL MENU E LA CARTA DELLE VIVANDE
Il menu e la carta delle vivande
La progettazione del menu
Le tipologie di menu
Le tipologie di piatti che compongono la lista delle vivande
Il menu degustazione, il menu ciclico e il menu equilibrato
3. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI La nuova normativa per i ristoratori riguardo gli allergeni: Regolamento UE 1169/11 L’elenco dei prodotti allergeni Le procedure da seguire per la realizzazione di prodotti per clienti che soffrono di allergie ed intolleranze. Le informazioni da fornire ai clienti riguardo gli allergeni
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
41
L’agenda delle allergie alimentari
4. IL MARKETING DEI SERVIZI RISTORATIVI
Il marketing come ricerca della diversità del cliente
L’orientamento alla produzione, alle vendite, al mercato
Il punto di partenza: i bisogni dei consumatori. Il caso “Green point” di Padova
La segmentazione del mercato
Il marketing mix
La diversificazione produttiva: il caso del gruppo Autogrill
La specializzazione produttiva: il caso del ristorante Glutì
La differenziazione produttiva: il caso del ristorante “La cucina a vista” di Roma Frascati
5. I SERVIZI DI CATERING E BANQUETING
In che cosa consiste l’attività di catering
Il centro produzione pasti
La strutturazione e le attrezzature
I menu
Il legame a caldo e il legame a freddo
Il trasporto dei pasti
Il problema della sicurezza dei cibi
I vantaggi dell’attività di catering
Il banqueting
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Arianna Giacomin
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I rappresentanti degli studenti:
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA
STRUTTURA RICETTIVA
PROF. GIORGIO POLATO
Testo: «Gestire le Imprese Ricettive 3» di S. Rascioni e F. Ferriello – Tramontana
MODULO A: IL MERCATO TURISTICO
LEZIONE 1: IL MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE
Quali sono i caratteri del turismo
Quali fattori influenzano il turismo internazionale
Quali sono le dinamiche del turismo mondiale
LEZIONE 2: GLI ORGANISMI E LE FONTI NORMATIVE INTERNAZIONALI
Quali sono gli organismi internazionali
Quali sono gli organi dell’Unione europea
Quali sono le fonti normative internazionali e comunitarie
LEZIONE 3: IL MERCATO TURISTICO NAZIONALE
Quali sono gli strumenti di analisi del mercato turistico interno
Quali sono le dinamiche del turismo in Italia
LEZIONE 4: GLI ORGANISMI E LE FONTI NORMATIVE INTERNE
Quali sono gli organismi interni
Quali sono le fonti normative interne
MODULO B: IL MARKETING
LEZIONE 1: IL MARKETING: ASPETTI GENERALI
Che cos’è il marketing
Qual è la differenza tra marketing strategico e marketing operativo
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Che cos’è il marketing turistico
LEZIONE 2: il MARKETING STRATEGICO
Quali sono le fasi del marketing strategico
Quali sono le fonti informative
Come si effettua l’analisi interna
Come si effettua l’analisi della concorrenza
Come si effettua l’analisi della domanda
Che cos’è la segmentazione
Che cos’è il posizionamento
Come si determinano gli obiettivi strategici
Che cos’è il target
LEZIONE 3: IL MARKETING OPERATIVO
Quali sono le caratteristiche del prodotto
Come si può utilizzare la leva del prezzo
Quali sono i canali di distribuzione
Che cos’è la comunicazione
LEZIONE 4: IL WEB MARKETING
Che cos’è il web marketing
Quali sono gli strumenti di web marketing
LEZIONE 5: IL MARKETING PLAN
Che cos’è il marketing plan
Come è composto il marketing plan di una piccola impresa
Esempio: Marketing plan di un ristorante
MODULO C: PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
LEZIONE 1: LA PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE
Quando una scelta imprenditoriale si può considerare strategica
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Da quali fattori dipende la strategia dell’impresa
Che cosa sono la vision e la mission dell’impresa
Qual è il rapporto tra pianificazione e programmazione aziendale
Che cos’è il vantaggio competitivo
Quali sono le funzioni del controllo di gestione
LEZIONE 2: IL BUDGET
Che cos’è il budget
Qual è la differenza tra bilancio d’esercizio e budget
Come si articola il budget
Come viene redatto il budget degli investimenti
Come viene redatto il budget economico di un ristorante
Esempio: Budget economico di un’impresa ristorativa
Che cos’è il controllo budgetario
Esempio: report per la direzione generale di una catena di fast-food
LEZIONE 3: IL BUSINESS PLAN
Che cos’è il business plan
Qual è il contenuto del business plan
Esempio: Business plan di una nuova impresa della ristorazione
MODULO D: LA NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO-RISTORATIVO
LEZIONE 1: LE NORME SULLA COSTITUZIONE DELL’IMPRESA
Quali sono gli adempimenti giuridici e fiscali richiesti per la costituzione di un’impresa turistico-
ristorativa
Quali forme giuridiche possono assumere le imprese turistico-ristorative
LEZIONE 2: LE NORME SULLA SICUREZZA DEL LAVORO E DEI LUOGHI DI LAVORO
Che cosa si intende per sicurezza del lavoro
Che cosa dispone il Testo unico sulla sicurezza del lavoro
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Come vengono resi sicuri i luoghi e le attrezzature di lavoro
Di che cosa si occupa la normativa antincendio
LEZIONE 3: LE NORME DI IGIENE ALIMENTARE E DI TUTELA DEL CONSUMATORE
Di che cosa si occupa la normativa alimentare
Che cosa si intende per rintracciabilità e tracciabilità degli alimenti
Quali sono i meccanismi di controllo della filiera agro-alimentare
Quali norme igieniche devono essere rispettate nei locali di lavoro e da parte del personale del
settore ristorativo
Che cosa si intende per tutela della privacy
Che cosa sono le norme volontarie ISO 9000
LEZIONE 4: I CONTRATTI DELLE IMPRESE RISTORATIVE E RICETTIVE
Quali sono gli elementi di un contratto
Sotto l’aspetto giuridico che cosa si intende per responsabilità
Quali sono i contratti del settore ristorativo
Quali sono le caratteristiche del contratto di ristorazione
Che cos’è il Codice del consumo
Quali sono le caratteristiche del contratto di catering
Quali sono le caratteristiche del contratto di banqueting
Esempio: Responsabilità di un ristoratore per cibi avariati
MODULO E: LE ABITUDINI ALIMENTARI E L’ECONOMIA DEL TERRITORIO
LEZIONE 1: LE ABITUDINI ALIMENTARI
Quali fattori incidono sui consumi e sulle abitudini alimentari
Esempio: Effetti della legge di Engel
Quali sono le caratteristiche dei consumi alimentari in Italia
Quali sono le attuali tendenze in campo alimentare
LEZIONE 2: I MARCHI DI QUALITA’ ALIMENTARE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Che cos’è un marchio
Esempio: marchio individuale
Quali sono i marchi di qualità alimentare
Che cosa sono i prodotti a Km 0
Esempio: Attribuzione del marchio “menù a km 0”
Esempio: Itinerario enogastronomico
Dolo, lì 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof. Giorgio Polato
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I rappresentanti degli studenti
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RELAZIONI
ITALIANO
PROF. SSA ANNALISA LIUZZI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il programma è stato svolto in maniera adeguata, cercando sempre di sanare i dubbi, rispettare i
tempi e le esigenze degli studenti. Essi conoscono in modo generale le principali correnti letterarie
tra fine Ottocento e Novecento e in modo più approfondito gli illustri esponenti della cultura
italiana. L’analisi e l’interpretazione dei testi è ancora acerba, mentre la redazione di saggi brevi e
di temi di argomento generale si può definire discreta.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
▪ Favorire la consapevolezza e la stima di sé. ▪ Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri. ▪ Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i
problemi, attraverso il dialogo e il confronto. ▪ Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla
valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. ▪ Abituare a riconoscere la validità della critica altrui e a saperne trarre vantaggio. ▪ Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale. ▪ Abituare al rispetto dei regolamenti e dell’ambiente scolastico. ▪ Sviluppare la disponibilità ad accettare il nuovo senza pregiudizi né prevenzioni. ▪ Accrescere le motivazioni all’impegno domestico e alla partecipazione in classe. Potenziare la disponibilità verso i doveri richiesti dai vincoli di solidarietà sociale.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
• Conoscere e orientarsi fra autori, movimenti e opere più importanti della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento.
• Comprendere i testi proposti e saperli analizzare riconoscendo le caratteristiche del genere e gli elementi interni, ma soprattutto individuando il significato complessivo.
• Saper riorganizzare ed esporre in modo chiaro e coerente i contenuti disciplinari e le proprie riflessioni, sia nella forma scritta sia in quella orale.
• Sapere storicizzare in modo corretto i testi letterari, gli autori e le poetiche.
• Sapere argomentare in modo coerente e chiaro.
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• Usare le conoscenze acquisite per migliorare l’esposizione orale e la produzione scritta (riassunti, temi, parafrasi, saggi brevi e articoli, risposte sintetiche).
• Abituarsi a utilizzare le conoscenze letterarie per comprendere il presente.
• Sapere utilizzare il lessico disciplinare e utilizzarlo per rafforzare la competenza linguistica.
• Potenziare l’attitudine all’uso della lingua italiana in tutte le situazioni formali.
• Trarre informazioni da immagini, film e da altri audiovisivi (audiocassette e documentari critici) e saperli mettere in relazione con testi letterari studiati.
COMPETENZE E ABILITÀ
• Sapere utilizzare il manuale e i suoi apparati didattici.
• Sapere leggere, analizzare, comprendere e storicizzare un testo letterario.
• Orientarsi all’interno del mondo letterario della fine dell’Ottocento e del Novecento.
• Riconoscere gli elementi costitutivi dei testi (poesia e prosa).
• Saper utilizzare il lessico appropriato ed esprimersi in modo sufficientemente corretto sia allo scritto sia all’orale.
• Sapere scrivere testi sia di sintesi, sia di analisi sia di argomentazione.
• Sapere applicare le competenze e le conoscenze acquisite per formulare ipotesi su problemi nuovi.
• Sapere trarre informazioni anche da testi nuovi, da documentari, film e immagini.
• Sapere comunicare in modo chiaro e corretto, scegliendo il lessico e il registro adeguato al contesto e alle circostanze.
• Sapere cogliere i nessi fra testi e tematiche del passato e testi e tematiche del presente.
CRITERI METODOLOGICI La metodologia più usata è stata quella della lezione frontale ma si è cercato anche di corredare la spiegazione con materiale audio e video (attraverso l’ausilio della LIM). Sono stati analizzati i testi più famosi degli scrittori inseriti nel programma e si è cercato di potenziare la capacità di scrittura con esercizi di analisi del testo e con la redazione di testi relativi alle tipologie della prova d’esame. MATERIALI E STRUMENTI
Libro di testo: La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, Pietro Cataldi Elena Angiolini,
Sara Panichi. G.B. Palumbo editore. Fotocopie fornite dall'insegnante.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere.
FORME DI VERIFICA Le forme di verifica sono state sia scritte che orali; le prime si sono basate su tracce d’esame di anni precedenti mentre le verifiche orali hanno cercato di potenziare la capacità espressiva ed argomentativa degli alunni.
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CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono stati molteplici: infatti, non si è tenuto conto solo delle conoscenze
acquisite dagli studenti ma anche del grado di partecipazione in classe, del rispetto delle consegne,
dell’impegno mostrato durante l’intero anno e dei progressi raggiunti. Nelle verifiche orali sono
stati valutati la comprensione dei contenuti, la capacità di esporre con chiarezza gli argomenti
studiati, la capacità di approfondimento e rielaborazione. Nelle prove scritte, invece, sono stati
valutati l’attinenza alla traccia, la correttezza orto-sintattica e grammaticale, la padronanza
lessicale e la capacità di interpretazione.
Sono state inoltre effettuate tre simulazioni di Prima Prova: una durante il primo quadrimestre e
due nel secondo quadrimestre.
È stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e
riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Annalisa Liuzzi
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STORIA PROF. SSA ANNALISA LIUZZI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Gli studenti riescono ad orientarsi in modo abbastanza autonomo nel panorama storico- culturale del Novecento. Pochi di loro riescono a contestualizzare gli eventi mentre per altri tale capacità risulta essere ancora carente. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
• Conoscere e orientarsi fra i fatti storici del Novecento
• Abitudine a presentare nella ricostruzione di un fatto cause, caratteristiche, conseguenze, soprattutto sul piano spazio-temporale
• Individuare relazioni tra vicende storiche comparabili sul piano sincronico e diacronico
• Riorganizzare ed esporre le informazioni con coerenza sia nell’esposizione orale sia negli elaborati
• Rafforzare l’abitudine all’ascolto, al confronto e all’autonomia
COMPETENZE E ABILITÀ
• Sapere utilizzare gli apparati didattici del manuale, compresi i testi iconografici
• Sapere trarre informazioni da un testo storico e collegarle per costruire modelli di spiegazione
• Orientarsi all’interno della periodizzazione
• Distinguere le cause dalle conseguenze
• Saper utilizzare il lessico appropriato ed esprimersi in modo sufficientemente corretto sia allo scritto sia all’orale
• Sapere applicare le competenze e le conoscenze acquisite per formulare ipotesi su problemi nuovi;
• Sapere trarre informazioni anche da testi iconografici, da documentari e film;
• Sapere comunicare in modo chiaro e corretto, scegliendo il lessico e il registro adeguato al contesto e alle circostanze.
CRITERI METODOLOGICI
In prevalenza è stata utilizzata la metodologia della lezione frontale, ma spesso si è ricorso all’uso della LIM per la visione di documenti video o per analizzare fonti iconografiche in modo tale da stimolare la capacità critica e quella di riflessione. Sono stati forniti schemi e mappe per sostenere lo studio individuale. Talvolta si è dato spazio al lavoro di gruppo o a quello tra pari per potenziare le conoscenze acquisite e renderle più salde.
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MATERIALI E STRUMENTI
Libro di testo: Vivere nella storia, M.Montanari, editori Laterza, vol.3.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere
FORME DI VERIFICA Le verifiche sono state in prevalenza orali poiché si è sentita l’esigenza di potenziare le capacità di esposizione ed argomentazione. Sono state realizzate anche prove scritte per dare agli studenti la possibilità di sperimentare la tipologia del tema storico dell’Esame di Stato. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto di vari fattori: partecipazione e attenzione durante le lezioni,
rispetto delle consegne, impegno mostrato durante l’intero anno e dei progressi raggiunti. Nelle
verifiche sono stati valutati la comprensione dei contenuti, la capacità di esporre con chiarezza gli
argomenti studiati, la capacità di approfondimento e rielaborazione.
È stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e
riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Annalisa Liuzzi
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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MATEMATICA
PROF.SSA MONICA FRANZINI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Avendo rilevato delle carenze nella conoscenza dei programmi svolti negli anni antecedenti, si è dato ampio spazio alla revisione dei concetti prerequisiti alle tematiche dell’ultimo anno. Il programma didattico previsto dal Dipartimento è stato consequenzialmente ridotto: non è quindi stato possibile affrontare l’argomento del calcolo differenziale ai fini dello studio della concavità, convessità e punti di flesso di una curva. Quasi tutti gli alunni hanno qualche difficoltà nell’esporre oralmente e prediligono la parte applicativa. Il tempo a disposizione non ha permesso di curare meglio l’aspetto espositivo.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
L’insegnamento della Matematica è stato finalizzato a promuovere lo sviluppo delle cinque abilità di base:
COMPRENDERE, INTERPRETARE, CORRELARE, APPLICARE, RISOLVERE. Esso si è proposto di contribuire alla
formazione del profilo dello studente atteso al termine del ciclo di studi, attraverso la promozione delle
competenze dell’asse LOGICO – MATEMATICO:
• Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica;
• Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi;
• Utilizzare tutti gli strumenti del calcolo aritmetico, algebrico e dell'analisi acquisiti nel corso di studi;
• Condurre l’analisi di grafici;
e delle competenze di cittadinanza sotto specificate:
• Imparare ad imparare
• Agire in modo autonomo e responsabile
• Progettare
• Risolvere problemi
• Comunicare
• Individuare collegamenti e relazioni
• Collaborare e partecipare
• Acquisire e interpretare l’informazione.
In sintonia con le altre discipline, l’insegnamento della matematica si è proposto anche di
sviluppare/rafforzare i seguenti obiettivi educativi:
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• Maturare un atteggiamento critico e costruttivo attraverso l’osservazione,
l’interpretazione, la comprensione e l’intervento più idoneo;
• Saper esprimere le proprie idee rispettando quelle altrui;
• Acquisire il controllo critico della propria identità culturale come strumento per
intraprendere relazioni interpersonali sempre più ampie e costruttive;
• Essere consapevoli del proprio ruolo di cittadini che rispettano e richiedono legalità;
• Utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nello studio delle diverse discipline per lo
sviluppo delle competenze culturali e di cittadinanza;
• Imparare ad accrescere autonomamente il proprio sapere;
• Imparare ad affrontare ogni problema con senso critico e con l’uso della tecnica del
problem-solving;
• Sviluppare ragionamenti logici in grado di consentire a ciascuno di generalizzare i problemi
e quindi di procedere autonomamente alla risoluzione di problemi nuovi o diversamente
posti;
• Acquisire adeguata proprietà di linguaggio, in modo da esporre con esattezza e precisione i
contenuti studiati;
• Acquisire abilità nei processi logici astrattivi.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Nell’insegnamento della matematica gli alunni sono stati indotti all’acquisizione delle seguenti:
Conoscenze Conoscenze di base/Obiettivi minimi
- La derivata e le regole di derivazione
- Interpretazione grafica della derivata di una funzione in un punto
- Applicazione del calcolo differenziale allo studio di funzione: monotonia, punti stazionari di minimo e massimo relativo e di flesso a tangente orizzontale
- Studio completo di una funzione: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo, di flesso a tangente orizzontale
- Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso l'analisi del suo grafico
- La derivata e le regole di derivazione nei casi semplici
- Interpretazione grafica della derivata di una funzione in un punto
- Applicazione del calcolo differenziale allo studio di semplici funzioni: monotonia, punti stazionari di minimo e massimo relativo e di flesso a tangente orizzontale
- Studio completo di una funzione nei casi più semplici: dominio, segno, intersezione con gli assi, comportamento agli estremi del dominio, monotonia, punti stazionari di massimo, di minimo, di flesso a tangente orizzontale.
- Determinazione intuitiva delle informazioni complete su una funzione attraverso
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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l'analisi del suo grafico
COMPETENZE E ABILITÀ Il lavoro è stato finalizzato a sviluppare nello studente le seguenti competenze:
1. Utilizzare le tecniche dell’analisi, rappresentandole anche sotto forma grafica;
2. Individuare strategie appropriate per la risoluzione dei problemi;
3. Utilizzare tutti gli strumenti del calcolo aritmetico, algebrico e dell’analisi acquisiti nel corso di studi;
4. Condurre l’analisi di grafici.
e le seguenti
Abilità Abilità di base/Obiettivi minimi
- Utilizzare la definizione per determinare la derivata di funzioni elementari
- Applicare le regole di derivazione
- Illustrare l’interpretazione grafica di derivata
- Giustificare il ricorso alla derivata per studiare la monotonia e i punti stazionari di una curva
- Determinare gli intervalli di monotonia e le coordinate dei punti stazionari, individuando tra essi gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo
- Condurre l’analisi di un grafico per individuare le informazioni complete sulla curva
- Applicare le regole di derivazione in casi semplici
- Determinare gli intervalli di monotonia e le coordinate dei punti stazionari nei casi semplici, individuando tra essi gli eventuali punti di massimo e di minimo relativo
- Determinare gli intervalli di concavità e le coordinate dei punti di flesso nei casi semplici
- Condurre l’analisi di semplici grafici per individuare le informazioni essenziali sulla curva
CRITERI METODOLOGICI
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Per presentare i contenuti e per mobilitare le competenze si sono utilizzati i seguenti criteri
metodologici:
• spiegazione dei vari argomenti attraverso lezioni frontali e immediato svolgimento di
esercizi caratteristici
• revisione dell'argomento attraverso la lettura e l’interpretazione del testo allo scopo di far
acquisire agli alunni autonomia di lavoro
• iterata revisione di argomenti precedentemente trattati per offrire agli allievi una visione il
più possibile unitaria della disciplina e per valutare il feed-back
• simulazione di prove di verifica come preparazione al compito scritto.
MATERIALI E STRUMENTI
Manuale: L. Sasso - “NUOVA MATEMATICA a colori” - Edizione GIALLA - Volume 4 + eBook.
Appunti, Materiale in fotocopie, Schemi.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Le attività di recupero sono state realizzate attraverso il recupero in itinere. I contenuti di tali
interventi si sono sviluppati in relazione alle difficoltà incontrate dagli allievi e sono stati finalizzati
all’acquisizione di un migliore metodo di studio e di una maggiore chiarezza espositiva, scritta e/o
orale.
L’Istituto ha inoltre offerto agli alunni la possibilità di partecipare ad un corso di recupero
pomeridiano che tuttavia non è stato seguito da nessuno.
FORME DI VERIFICA
X Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi
Questionari aperti, strutturati, semi-strutturati
X Interrogazione Lavori di ricerca / tesine /presentazioni multimediali
X Prova scritta X Correzione compiti assegnati a casa
Prova pratica X Interventi durante le discussioni di classe
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione di ogni singolo studente tiene in considerazione tutti gli elementi raccolti durante lo
svolgimento dell’attività didattica (un numero adeguato di verifiche scritte e verifiche orali per
quadrimestre, esiti di iniziative di recupero, interesse, partecipazione alla lezione, diligenza e
progressi in itinere, risposte e/o interventi durante le discussioni collettive). La valutazione
dipende dai seguenti elementi:
• Comprensione dei contenuti;
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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• Competenze acquisite e capacità di applicare le conoscenze per risolvere problemi nuovi;
• Costanza e serietà dell’impegno.
Il livello finale di sufficienza si ritiene raggiunto nel caso che siano acquisite almeno le abilità di
base e che sia conosciuta buona parte del programma.
Per gli studenti certificati e DSA, si fa riferimento alle modalità di verifica e di valutazione così
come indicato nelle relative Relazioni Finali allegate al presente Documento.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Monica Franzini
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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LINGUA INGLESE
PROF.SSA MONICA PIERINI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
OMISSIS
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
• Motivare all’apprendimento della lingua straniera come mezzo di comunicazione interpersonale e come opportunità per un migliore inserimento nella realtà internazionale. • Orientarsi nella comprensione di pubblicazioni in lingua straniera relative allo specifico ambito professionale • Raggiungere un livello di espressione corretto e sintatticamente adeguato alla disciplina • Rispetto dei propri doveri, delle persone e delle cose, con particolare riguardo a quelle non proprie, dei diversi ritmi di apprendimento dei propri compagni, dei regolamenti interni; • Rispetto personale della scuola e disponibilità a collaborare ed aiutare. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
• Utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e
contesti professionali
• Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali di riferimento
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
• Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione ed ascolto
COMPETENZE E ABILITÀ
Sono state sviluppate abilità e conoscenze richieste in campo professionale, con il potenziamento
e l’approfondimento di funzioni linguistiche e strutture grammaticali e sintattiche e delle abilità di
comprensione della lingua scritta e orale. È stato altresì privilegiata la scelta del lessico
specialistico del linguaggio tecnico con il tono appropriato alla situazione, curando l’aspetto
fonetico e la scioltezza linguistica.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Le competenze acquisite consistono nell’utilizzare il linguaggio settoriale per interagire in diversi
ambiti di lavoro. Le altre competenze sviluppate, riguardano le conoscenze sulle caratteristiche
dell’industria della ristorazione, i ruoli e le responsabilità, e la promozione di un’azienda di
ristorazione.
CRITERI METODOLOGICI
L’attività didattica si è svolta sotto forma di lezioni frontali e guidate, talvolta con delle
esercitazioni individuali e di gruppo e approfondimenti su documenti e testi non
scolastici.
MATERIALI E STRUMENTI
In aggiunta ai testi in adozione (O. Cibelli, D. D’Avino, Wine & Dine ed Clitt; P. Radley, D. Simonetti,
New Horizons 2, ed. Oxford) si è fatto uso di materiale integrativo come supporto ai contentuti –
fotocopie, appunti predisposti, esercizi di grammatica. Sono stati inoltre utilizzati la lavagna,
sussidi audiovisivi e attrezzature multimediali.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
E’ stata svolta un’UDA interdisciplinare riguardante la redazione di un Curriculum Vitae con lettera
accompagnatoria:
-Staffing, Job opportunities, The application letter & lay-out steps, Copy & paste ready to use expressions, Europass Curriculum vitae.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il lavoro curriculare è stato impostato in modo da consentire una revisione continua dei contenuti,
attuando così un recupero in itinere.
FORME DI VERIFICA
Sono state somministrate tre prove scritte e tre prove orali nel primo quadrimestre come stabilito
in sede di Dipartimento Disciplinare allo scopo di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati
e della padronanza delle abilità fondamentali. Nel secondo quadrimestre sono state effettuate delle
simulazioni della terza prova scritta d’esame; queste prove sono state considerate dalla docente
verifiche scritte e, di conseguenza, la loro valutazione è stata riportata in decimi nel registro dei voti.
È stata svolta una verifica dell’U.d.A. e tre verifiche orali, oltre alle esposizioni orali in preparazione
all’esame. Le verifiche scritte contenevano sia esercizi di tipo strutturato (esercizi di grammatica) sia
prove semistrutturate (risposte a questionari guidate, esercizi di completamento). Le verifiche orali,
realizzate in forma di interrogazione tradizionale, di esposizioni o mediante gli interventi quotidiani
durante la discussione in classe, hanno valutato il livello di espressione con particolare attenzione
alla scorrevolezza e alla proprietà lessicale.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Per l’alunna che ha seguito una programmazione differenziata le prove sono state semplificate.
L’alunno che ha seguito un programma per obiettivi minimi ha svolto sempre le stesse verifiche
della classe, sia scritte che orali, proposte in uno stile semplificato ma comunque basato sugli stessi
argomenti concordati con il resto della classe. Questi due allievi sono stati supportati nella
preparazione alle verifiche scritte e orali anche dal docente di sostegno.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono stati presi in considerazione i seguenti punti: i progressi rispetto alla situazione di partenza,
la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati per casa, il conseguimento degli obiettivi
didattici, l’impegno dell’allievo, la sua partecipazione e interesse al dialogo didattico-educativo.
Nella valutazione si è tenuto conto dei risultati delle prove svolte in itinere,
delle strategie di apprendimento adottate, del grado di autonomia raggiunto e dell’acquisizione
dei contenuti e della conoscenza ed utilizzo del lessico.
Per quanto riguarda la misurazione di prove strutturate e semi strutturate, il voto massimo e il
voto minimo sono stati fissati di volta in volta in merito alla prova stessa. Nell’attribuzione dei voti
è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e
riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Per la correzione e la valutazione delle
simulazioni delle prove d’Esame nelle classi Vè stata utilizzata la griglia approvata dal Dipartimento
disciplinare.
Per la valutazione degli studenti con Pei si sono invece rispettati i criteri stabiliti nei piani
individuali. Per quanto riguardo la comunicazione delle valutazioni, ci si è attenuti alla regola della
massima trasparenza sia con gli studenti sia con le famiglie.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante Prof.ssa Monica Pierini
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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LINGUA SPAGNOLA
PROF.SSA PENZO ELISABETTA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Come specificato sopra, un cospicuo numero di ore sono state impiegate per altre attività previste dal calendario scolastico, quindi il programma ha subito un leggero ridimensionamento. Nel primo quadrimestre la classe ha svolto un ripasso della grammatica con particolare attenzione a tutti i modi verbali e il loro uso unito a una maggiore conoscenza di alcune espressioni particolari della lingua. La classe si è esercitata nell’acquisizione delle abilità di comprensione e produzione scritta e ha aumentato i contenuti della microlingua del settore Sala/Vendita. Nel secondo quadrimestre la classe ha affrontato tematiche più specifiche della microlingua del settore Sala/Vendita previste dalla programmazione e si è cimentata nei temi fondamentali proposti dal programma riguardanti la materia anche in maniera autonoma. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione sono stati raggiunti da quasi tutti gli studenti. Buono il livello di comprensione della lingua e discreto quello di espressione; discreto anche il livello raggiunto nella produzione scritta. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Educare al rispetto per l’ambiente scolastico e per le persone coinvolte. Migliorare la qualità della partecipazione, della collaborazione tra pari, dell’impegno e della disponibilità al dialogo. Potenziare le capacità di analisi e sintesi, il senso critico e l’autovalutazione. Stimolare l’interesse per le culture “altre” e la capacità di fare confronti tra esse e la propria. Comprendere pubblicazioni in lingua straniera relative al settore specifico d’indirizzo. Consolidare la competenza comunicativa attraverso le quattro abilità linguistiche e le conoscenze di tipo socioculturale. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Esporre in forma chiara, corretta e autonoma i contenuti acquisiti. Acquisire una buona conoscenza del lessico specialistico, delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative più rilevanti del linguaggio tecnico. Interagire oralmente in modo efficace e appropriato in un contesto lavorativo. Conoscere e utilizzare il lessico settoriale. COMPETENZE E ABILITÀ
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Competenze: Padroneggiare la seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi in un contesto personale e lavorativo; Utilizzare il linguaggio settoriale in ambito professionale; Redigere testi di carattere tecnico-professionale come menù e schede tecniche; Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione appropriati all’ambito professionale di riferimento; Utilizzare le TIC per la realizzazione di power point e presentazioni. Abilità: Comprendere argomenti relativi alla quotidianità e all’ambito lavorativo d’indirizzo; Interagire in conversazioni su argomenti familiari di interesse personale e lavorativo; Utilizzare i dizionari e altre risorse per l’apprendimento in rete. CRITERI METODOLOGICI Si è dato ampio spazio all’utilizzo del metodo comunicativo per lo sviluppo delle abilità orali e al metodo deduttivo-induttivo per l’acquisizione dei contenuti grammaticali e lessicali. Per i contenuti di microlingua le lezioni si sono svolte in continuo scambio dialogico tra studente e insegnante, con lezione frontale, esercitazioni individuali, ricerche in Internet a scuola e a casa. Sono state svolte comprensioni del testo ed audio, traduzioni dallo spagnolo all’italiano e dall’italiano allo spagnolo, discussioni e riflessioni in classe su argomenti tratti da materiale autentico. La maggior parte delle spiegazioni grammaticali è avvenuta con l’ausilio della lavagna ed in fotocopia. La classe ha lavorato individualmente, a gruppi e a coppie. MATERIALI E STRUMENTI
Il principale materiale utilizzato è stato il libro di testo in adozione: di Orozco Gonzalez, S., Riccobono G. “Nuevo, en su punto”. Ed. Hoepli. Altri materiali integrativi sono stati: le fotocopie fornite dalla docente, i dizionari online, la lavagna, la LIM e Internet.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI
È stata svolta un’U.d.A. interdisciplinare: “C.V.”: Europass in spagnolo, lettera di presentazione e risposta di richiesta di impiego.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Non sono state effettuate attività di recupero extracurriculare, ma in orario curricolare si è svolto un ripasso mirato sia degli argomenti grammaticali che di microlingua.
FORME DI VERIFICA
Gli strumenti per la verifica formativa sono stati la correzione degli esercizi assegnati a casa, il controllo della comprensione, l’osservazione della partecipazione e dell’impegno di ogni allievo. Inoltre sono state valutate le interrogazioni, i dialoghi, i lavori di ricerca, i compiti svolti per casa, le prove scritte, la comprensione scritta. Le prove scritte contenevano sia esercizi di tipo oggettivo (esercizi di completamento, abbinamento, scelta multipla) sia domande aperte (risposte a questionari, produzione di testi scritti). Le prove orali (ascolto e produzione) si sono basate su attività di comprensione dell’insegnante e di video, esposizione di argomenti preparati
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individualmente e in classe, interazione orale su argomenti svolti in classe. Sia le verifiche scritte che le orali si sono basate su temi e tipologie di attività predisposti in precedenza dall’insegnante.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione hanno tenuto conto delle competenze linguistiche, lessicali, di rielaborazione personale ed autonoma raggiunte da ciascun allievo. Gli strumenti di valutazione hanno compreso verifiche scritte e verifiche orali, ma anche interventi personali, confronti e discussioni su argomenti di particolare interesse. Oltre che sui risultati ottenuti nelle prove, la valutazione si è basata sulla puntualità nell’esecuzione dei compiti per casa, sull’impegno, sulla partecipazione attiva alle lezioni e sul progresso fatto dal singolo allievo. Nelle verifiche si è tenuto conto della correttezza grammaticale e ortografica, dell’efficacia comunicativa, della fluidità e dell’uso appropriato del lessico. Per quanto riguarda la produzione orale, sono state inoltre considerate la pronuncia e la disinvoltura nell’espressione orale. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Elisabetta Penzo
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SCIENZE SPORTIVE E MOTORIE PROF.SSA SILVIA FABIAN
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma è stato svolto in modo accettabile tenendo conto delle difficoltà dovute alla carenza di spazi adeguati. Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti in termine di gestione delle tecniche apprese e loro applicazione, adattandole alle varie situazioni, con utilizzo e affinamento delle capacità di osservazione, analisi e sintesi dei comportamenti sportivi e relativi alla salute dell’individuo, tenuto conto delle proprie caratteristiche e abilità, dei propri limiti fisici e caratteriali, senza sopravvalutazioni o sottovalutazioni preconcette.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Gli studenti hanno acquisito una buona percezione del valore della corporeità che consente loro di affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali. La maturità del comportamento motorio raggiunto consente in molti di loro di trasferire le diverse capacità acquisite nel quotidiano, determinando le condizioni per una migliore qualità della vita e una cosciente partecipazione sociale. In particolare gli obiettivi raggiunti sono i seguenti:
1. Acquisizione e consolidamento di salutari, corrette e permanenti abitudini di vita 2. Espressione della propria personalità 3. Promozione della salute 4. Coinvolgimento della generalità degli alunni 5. Competizione vista come miglioramento delle proprie capacità, dell’impegno e
dell’osservanza delle regole.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenze. Per quanto riguarda la parte pratica sono stati raggiunti gli obiettivi relativi all’apprendimento dei fondamentali, della tecnica e tattica e regolamento dei principali sport di squadra. Per la parte teorica la classe dimostra generalmente di avere sufficienti conoscenze dell’anatomia e fisiologia del corpo umano, dei principi di alimentazione, e di alcuni elementi di primo soccorso. Capacità. Coordinazione e rielaborazione senso-percettiva; controllo segmentario; realizzazione di movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali; saper collaborare e
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interagire con i compagni in situazioni di gioco semplici e complesse; saper rispettare l’avversario, il giudice, le regole, e l’ambiente scolastico COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno acquisito una discreta gestione delle tecniche apprese e le sanno applicare sapendole adattare alle situazioni dinamiche di gioco; sanno fare un discreto utilizzo delle capacità di osservazione, analisi e sintesi. Hanno raggiunto una buona gestione dei propri limiti fisici e caratteriali, senza sopravvalutazioni o sottovalutazioni preconcette. CRITERI METODOLOGICI Il metodo utilizzato per quanto riguarda i contenuti è stato globale diventando sempre più analitico quando i gesti sportivi si dovevano affinare; l’organizzazione didattica ha avuto un metodo a volte direttivo strutturato riuscendo ad arrivare alla fine del corso di studi ad una certa indipendenza per quanto riguarda lo svolgersi di una lezione su un tema specifico. MATERIALI E STRUMENTI È stato possibile utilizzare, per quanto riguarda la parte pratica, tutti i piccoli e grandi attrezzi di cui è dotata la palestra scolastica. La dotazione strumentale didattica si può considerare buona. Per quanto riguarda la parte teorica, data la difficoltà a reperire il laboratorio multimediale funzionante, si sono usate fotocopie, libri e appunti in possesso dell’insegnante. ATTIVITÀ DI RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere.
FORME DI VERIFICA
La valutazione degli allievi è stata effettuata attraverso una sistematica osservazione delle attività, delle prove e dei test, in termini di tempi e qualità delle espressioni motorie. Sia nel Primo che nel Secondo Quadrimestre sono state effettuate 3 verifiche pratiche e teoriche riguardanti il lavoro effettuato.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. Per la valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti.
Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante
Prof.ssa Silvia Fabian
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RELIGIONE
PROF. IOAN MILIE CIOBANU
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Lo svolgimento del programma ministeriale è avvenuto in modo completo, ed il grado di attuazione degli obiettivi è stato buono. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Le lezioni hanno promosso l’obiettivo di: -riconoscere il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. -contribuire alla formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario e professionale. -favorire, nell'attuale contesto multiculturale, la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace, nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di significato. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Al termine dell’anno scolastico la classe sa: -conoscere i valori della solidarietà, dell’equità e della politica come bene comune. -confrontarsi con le diversità (etniche, religiose, culturali, umane) e conoscere alcune problematiche riguardanti l’etica e la legalità. -considerare i propri pregiudizi e cercare di superare le difficoltà nell'incontro con l'altro, il diverso. -cogliere i rapporti adolescente-mondo. -confrontarsi con gli altri riguardo alla crescita e alla maturità. -analizzare e motivare le proposte riguardo all'etica della vita e saper formulare delle scelte. -riconoscere che ogni essere umano è portatore di diritti. OBIETTIVI TRASVERSALI Si ritiene che l’IRC, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, abbia contribuito a far acquisire agli alunni, con diversi gradi di maturazione, i seguenti obiettivi trasversali: - saper agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali e sociali;
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- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. COMPETENZE E ABILITÀ Gli studenti hanno raggiunto pienamente le competenze e le abilità previste dal Piano di lavoro. CRITERI METODOLOGICI Per il raggiungimento degli obiettivi, si è fatto ricorso a lezioni frontali ed interattive, brainstorming, la discussione regolata, tecniche pr animare la discussione in classe, inchieste, esercitazioni individuali e di gruppo. MATERIALI E STRUMENTI Sono stati utilizzati la lavagna, alcuni articoli tratti da libri e riviste, il web, del materiale multimediale e la LIM. ATTIVITÀ DI RECUPERO Per favorire il recupero, le tematiche affrontate nelle lezioni precedenti sono state richiamate all’inizio di ogni lezione e si è dato ampio spazio alle richieste di chiarimento provenienti dagli studenti. PROGETTI I Progetto ai quali la classe ha aderito sono: “Libera: come combattere le mafie”, “Diritto d'asilo:
lezioni di cittadinanza”.
FORME DI VERIFICA La verifica dell'apprendimento è stata attuata con modalità differenziate, tenendo conto del grado di difficoltà degli argomenti, dell'esiguo tempo a disposizione e del processo di insegnamento attuato. Si sono considerati in particolare gli interventi spontanei di chiarimento degli allievi e l’esposizione orale degli argomenti proposti. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione finale ha tenuto conto sia del profitto raggiunto, che del grado d’interesse e approfondimento personale dimostrato dallo studente e si è basata sul raggiungimento:
di obiettivi cognitivi (partecipazione al dialogo formativo-educativo, interesse, acquisizione e rielaborazione dei contenuti fondamentali) di obiettivi affettivo – sociali (empatia, responsabilità, rispetto delle regole, educazione, frequenza).
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Nell’attribuzione dei giudizi si è utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante Prof. Ioan Milie Ciobanu
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LABORATORIO ENOGASTRONOMICO DEI SERVIZI DI SALA
E VENDITA
PROF.SSA FRANCESCA MARSILLI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il programma non è stato svolto completamente, o meglio approfonditamente, rispetto al piano di lavoro preventivato dal docente supplente; la sottoscritta ha infatti preso regolare servizio da gennaio 2017. Per alcuni moduli non sono stati rispettati i tempi ipotizzati a causa di un tempo scuola molto limitato. La lezione di quattro ore, passata da febbraio alternativamente a due ore, veniva svolta una volta alla settimana ed essendo prevista in Laboratorio la sottoscritta ha privilegiato gli argomenti specifici professionali-pratici. L’ora frontale è stata necessaria per il riordino delle argomentazioni, per le verifiche e per lo sviluppo di contenuti più tecnicistici. Il programma svolto è stato anche approfondito con aggiornamenti tipici della disciplina. Ho tralasciato in maniera abbastanza ampia la parte gestionale dell’attività ristorativa dedicando qualche lezione in più a quella gestionale del bar sviluppato comunque in modo non approfondito. Gli obiettivi preventivati sono stati comunque raggiunti in modo soddisfacente per la maggior parte della classe. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
• Arricchire la loro formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o studio universitario
• Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita in un contesto articolato di gruppo
• Saper farli dialogare rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le proprie
• Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area disciplinare delle varie materie
• Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo
• Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede
• Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e la ristorazione costituisco una risorsa importante
• Sviluppare l’attitudine al problem solving.
• Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in cui i cambiamenti avvengono in modo veloce.
• Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita
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OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
I livelli di sicurezza, nei vari ambienti di somministrazione, per un servizio di qualità. Caratteristiche tecniche e progettuali dell’impianto del reparto in cui si opera Caratteristiche tecniche delle attrezzature. I fattori che determinano la qualità del servizio Organizzare, allestire e gestire eventi, anche con l’uso di nuove tecnologie, per soddisfare le differenti esigenze richieste dalla clientela più esigente. Allestimenti speciali della sala ed organizzazione di feste ed eventi. Gli strumenti informatici di gestione del settore vendita dei servizi enogastronomici Ottimizzare la comunicazione professionale in funzione dei livelli aziendali richiesti. La strategia di vendita applicata alla customer satisfaction. Offerte turistiche locali, nazionali e internazionali. Servizi-pacchetti enogastronomici predisposti dall’azienda in relazione al territorio. Tecniche e routine di gestione dei reclami. Tecniche di marketing orientate a migliorare la qualità del servizio ed i rapporti con il cliente. La gestione delle risorse umane I saperi dei sapori come legame tra la tradizione e l’innovazione. Il gusto, strumento di promozione del territorio. La fisiologia del gusto e l’accostamento degli ingredienti. Tecniche di marketing orientate alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici Il manuale di autocontrollo come espressione di qualità totale. Il sistema HACCP: analisi, progettazione, applicazioni pratiche, modulistica L’organizzare strategica del lavoro con schede tecniche utili al controllo gestionale e alla standardizzazione dei servizi offerti. Tecnica di settore in relazione al compito da svolgere. Organizzazione del lavoro Concetti di qualità, standard, efficacia ed efficienza, schede tecniche di produzione. La gestione dell’impresa ristorativa e i servizi offerti. La gestione delle risorse umane e dei mezzi a disposizione. La gestione per obiettivi La gestione del bar: capacità dirigenziali e di autonomia nella proposta di bevande e alimenti, evidenziando cultura gastronomica e capacità organizzative di banqueting. La gestione tecnica, organizzativa e amministrativa del bar. Scelte stilistiche e di posizionamento nelle tipologie di bar. La ricetta originaria e le sue variazioni. Tipologie di buffet e allestimento della sala. Aspetti gestionali e organizzativi del servizio di banqueting e catering Le proposte alternative di abbinamento cibo vino o altre bevande attraverso il criterio economico, gastronomico ed organizzativo. Enografia estera Nozioni approfondite di abbinamento cibo-vino, cibo-birra e altre bevande. Menu personalizzati che colgano le varie esigenze dietetiche. La standardizzazione del lavoro per ottimizzare la gestione economica. Le intolleranze alimentari. Le malattie legate all’alimentazione. La dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie L’organizzazione del lavoro e le capacità produttive in funzione della flessibilità della domanda. Le connessioni e le reti tra imprese dell’ospitalità.
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Programmazione della produzione per presenze costanti e non costanti. Connessioni e reti tra imprese dell’ospitalità- accoglienza e servizi enogastronomici
COMPETENZE E ABILITÀ
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. Proporre indicazioni sull’organizzazione degli spazi del proprio reparto di lavoro. Scegliere le attrezzature e l’arredo in base a criteri tecnici, economici e organizzativi con riferimento alle certificazioni di qualità Individuare i diritti e i doveri nel rapporto di lavoro.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti complessi. Realizzare decorazioni a tema, predisporre ambientazioni e arredi particolari in rapporto alle varie situazioni che si presentano.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi Adeguare il proprio stile comunicativo a quello richiesto dall’azienda in cui opera. Utilizzare strategie di vendita nel proporsi al cliente, valorizzando il prodotto/servizio offerto, in particolare per le risorse turistico-enogastronomiche del territorio in cui opera. Gestire un reclamo con autonomia operativa. Presentare la politica aziendale al cliente
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Proporre interpretazioni di bevande e accostamenti di ingredienti tenendo presente le nuove tendenze. Acquisire una mentalità orientata al marketing. Attivare tecniche di marketing dei prodotti enogastronomici. Descrivere le attività di promozione per la valorizzazione dei prodotti tipici
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Realizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica relativa. Elaborare autonomamente un programma di sanificazione per piccoli ambienti di lavoro.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Organizzare il lavoro in funzione delle caratteristiche del servizio proposto all’utenza. Organizzare e realizzare buffet, catering e banqueting in differenti contesti. Valutare la programmazione del lavoro in relazione alle risorse economiche e al servizio proposto. Comparare le diverse opzioni per lo svolgimento di un lavoro, valutarle in rapporto al risultato prefissato e motivare l’opzione scelta. Elaborare procedure di lavorazione standardizzate con l’ausilio di schede tecniche
7. Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici. Sviluppare capacità dirigenziali nella gestione del bar. Elaborare con autonomia operativa piatti alla lampada.
Apportare variazioni alla ricetta tipica di un piatto o di una bevanda, dandone le spiegazioni tecniche e le motivazioni culturali. Pianificare buffet, cocktail-party e altri eventi enogastronomici. Redigere un contratto di banqueting e di catering
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8. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Proporre più abbinamenti di vini e altre bevande per lo stesso piatto, utilizzando anche vini esteri
9. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche Scegliere i prodotti da utilizzare nelle principali intolleranze alimentari. Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche per persone sane e con situazioni
patologiche. Comprendere l’importanza della standardizzazione del lavoro per determinare i costi.
10. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici Comprendere l’importanza di una adeguata organizzazione del lavoro e saper adattare la produttività alle caratteristiche della domanda dell’utenza. Le competenze n°6 e 10 sono state raggiunte in modo parziale per i motivi descritti precedentemente nello svolgimento del programma
CRITERI METODOLOGICI
La metodologia utilizzata ha previsto: Lezioni frontali, Lezioni guidate, attività autonome di
ricerca, attività di laboratorio, lezioni interattive, esercitazioni individuali e di gruppo,
dimostrazioni pratiche, approfondimenti su testi non scolastici, partecipazione ad esperienze.
MATERIALI E STRUMENTI Non è stato adottato il libro di testo, ma mi sono avvalsa di: manuali e fascicoli tecnici, norme, cataloghi e riviste di settore, appunti predisposti, lavagna, sussidi audiovisivi, attrezzature multimediali con presentazioni multimediali e Internet. ATTIVITÀ DI RECUPERO Si sono previsti interventi di recupero finalizzati al rafforzamento delle conoscenze e competenze acquisite svolti esclusivamente in itinere durante l’attività curriculare.
PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
Per potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono attivati approfondimenti personali di tipo teorico e partecipazioni a situazioni reali di banchettistica in cui l’allievo si è rapportato all’esterno confrontandosi e percependo in maniera più responsabile la consapevolezza di sé e delle sue capacità.
• Partecipazione a manifestazione interne ed esterne proposte dall’Istituto FORME DI VERIFICA Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi, interrogazioni, prove scritte e pratiche, questionari aperti, semi-strutturati e strutturati, lavori di ricerca e tesine, relazioni, correzione compiti assegnati a casa e simulazioni prove d’esame
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CRITERI DI VALUTAZIONE
• Progressi rispetto alla situazione di partenza;
• Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati;
• Conseguimento degli obiettivi didattici specifici;
• Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo, frequenza;
• Comportamento nei laboratori
• Attenzione dimostrata per gli argomenti e le tematiche affrontate, intesa come atteggiamento aperto e disponibile al lavoro collettivo.
• Interesse per la disciplina ed i contenuti, inteso come apertura mentale e manifesta acquisizione, rielaborazione critica, interazione con i compagni e la docente
• Collaborazione con la docente ed i compagni nello sviluppo del lavoro scolastico
• Ampliamento autonomo delle conoscenze
• Espressività corretta (italiano) e non nei dialetti di provenienza, limitando sproloqui, espressioni scurrili, offensive, indecorose
Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti disabili della classe fa testo la normativa di riferimento: programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Francesca Marsilli
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SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
PROF.SSA MARGHERITA SIMONETTI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
I contenuti del programma, articolati in moduli, saranno completati nell’arco di quest’ultimo
periodo scolastico.
Gli obiettivi prefissati nella programmazione in generale sono stati sostanzialmente raggiunti dalla
maggior parte degli allievi, ampliati e approfonditi da un esiguo gruppo.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
La disciplina concorre a far conseguire allo studente i seguenti obiettivi educativi:
- cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono
sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio.
- acquisire la capacità di svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie
competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità.
- applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla
sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del
territorio.
- contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del
servizio.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Gli obiettivi didattici specifici sono:
- Predisporre menu coerenti con il conteso e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche
- applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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- valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove
tendenze di filiera.
COMPETENZE E ABILITÀ
Le competenze e le abilità considerate sono le seguenti:
ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE
Sapere:
• Individuare le nuove
tendenze della filiera
alimentare.
• Individuare le caratteristiche
organolettiche,
merceologiche e nutrizionali
dei nuovi prodotti alimentari.
• Formulare menu funzionali
alle esigenze fisiologiche o
patologiche della clientela.
• Redigere un piano HACCP.
• Distinguere gli alimenti in
relazione alle consuetudini
alimentari nelle grandi
religioni
• Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera di
interesse.
• Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali
e internazionali individuando le nuove tendenze di
filiera
• Controllare ed utilizzare gli alimenti e le bevande sotto
il profilo organolettico, merceologico, chimico- fisico,
nutrizionale e gastronomico
• Predisporre menu coerenti con il conteso e le esigenze
della clientela, anche in relazione a specifiche necessità
dietologiche.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali
dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali,
culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo.
• Applicare le normative vigenti, nazionali e
internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi
delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli
specifici campi professionali di riferimento
CRITERI METODOLOGICI Il metodo di insegnamento è stato centrato sulla lezione frontale interattiva, lavoro di gruppo, libri di testo e appunti. MATERIALI E STRUMENTI I materiali didattici impiegati sono stati: testo in adozione (A. Machado – “Scienza e cultura dell’alimentazione”- Poseidonia scuola), appunti, fotocopie fornite dal docente.
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ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state svolte attività di recupero in itinere, durante le ore curricolari, verificate mediante prove scritte e orali. FORME DI VERIFICA Durante l’anno sono state svolte due verifiche scritte nel primo periodo e tre nel secondo periodo. Per l’orale, momenti di valutazione sono stati sia i colloqui individuali (programmati e non) che gli interventi durante le lezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di verifica e di valutazione sono stati rapportati al grado di conseguimento delle finalità e degli obiettivi programmati, tenuto conto dei tempi di realizzazione e delle eventuali modifiche in itinere. Sono state valutate scioltezza e capacità espressiva per la produzione orale; conoscenza per la produzione scritta. La valutazione complessiva, oltre che degli esiti delle verifiche, ha tenuto conto anche dei seguenti elementi: motivazione allo studio, impegno, interesse, partecipazione alle attività proposte in classe, miglioramento del profitto nel corso dell’anno scolastico. Dolo, 15 maggio 2017 L’insegnante
Prof.ssa Margherita Simonetti
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LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE
CUCINA
PROF.SSA ARIANNA GIACOMIN
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il programma preventivato è stato svolto solo parzialmente sia a causa di alcune interruzione
impreviste del programma sia perché si è ritenuto opportuno approfondire maggiormente gli
argomenti proposti e dedicare maggiore spazio alle verifiche orali.
La classe ha permesso il raggiungimento degli obiettivi educativi generali. Gli obiettivi didattici
specifici della disciplina sono stati raggiunti in maniera soddisfacente da gran parte della classe.
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Secondo il PTOF del nostro istituto gli obiettivi educativi generali sono i seguenti e perseguono le
seguenti finalità.
Formare professionisti del settore alberghiero ristorativo e turistico, che sappiano inserirsi in
contesti aziendali o di lavoro autonomo con competenza.
Potenziare le competenze comunicative nelle forme scritte, orali e grafiche, anche attraverso gli
strumenti digitali.
Potenziare le competenze logico-matematiche e, più in generale, le capacità di utilizzare il metodo
matematico scientifico per comprendere e interpretare la realtà.
Acquisire conoscenze e competenze professionali attraverso le diverse attività laboratoriali.
Sviluppare la motivazione e contrastare l’insuccesso, anche attraverso l’individualizzazione e la
personalizzazione dei percorsi.
Innovare la didattica mediante l’integrazione delle discipline negli Assi culturali e lo sviluppo di
competenze chiave di cittadinanza.
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Far conoscere il valore aggiunto delle nuove tecnologie e della Rete e insegnare a utilizzarli con
consapevolezza critica e responsabilità.
Incentivare le eccellenze e sostenere percorsi di recupero.
Valorizzare le discipline “strategiche” nell’ottica della formazione permanente.
Valorizzare lo studio delle lingue straniere e i contatti tra le culture di diversi Paesi.
Avvicinare alla lettura, in particolare a quella letteraria, per sviluppare il senso critico e la capacità
di riflettere sul mondo e sugli altri.
Aggiornare i percorsi formativi delle diverse discipline in sintonia con le nuove figure professionali.
Rinforzare la formazione storico-civica e culturale, oltre che professionale, e sottolineare le
competenze trasversali ai due ambiti.
Promuovere progressivamente l’autonomia per la risoluzione dei problemi.
Valorizzare i servizi alla persona per un’armoniosa crescita globale: curare l’orientamento,
sviluppare la consapevolezza di sé e l’educazione alla salute.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Il docente di “Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina” concorre a far conseguire
allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi
al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi,
le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai
diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e
tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un
servizio il più possibile personalizzato; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando
le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del
servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione
dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di
strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della
documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità; padroneggiare l’uso di
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
COMPETENZE E ABILITÀ
Le competenze previste sono state acquisite da gran parte della classe, anche se in alcuni casi
queste hanno bisogno ancora di maturazione.
• valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tendenze di filiera.
• applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti.
• controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
• predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
• adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
• correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
• Le abilità richieste in quest’anno scolastico sono state soddisfatte da tutti i componenti della
classe:
• Individuare le componenti culturali della gastronomia.
• Individuare gli alimenti in base alle caratteristiche e alla provenienza territoriale.
• Individuare il contributo degli alimenti nelle diverse cucine territoriali.
• Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità.
• Organizzare degustazioni di prodotti.
• Riconoscere il ruolo del menu.
• Rispettare le regole per l’elaborazione dei menu.
• Elaborare menu e carte, in funzione della tipicità, stagionalità e target dei clienti.
• Costruire menu in relazione alle necessità dietologiche e nutrizionali
CRITERI METODOLOGICI
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Le metodologie didattiche utilizzate in questa classe sono state, oltre a lezioni frontali, lezioni
guidate al fine di sviluppare e concentrarsi su una didattica induttiva. Sono stati utilizzati strumenti
tecnologici e multimediali. Talvolta gli argomenti sono stati integrati con approfondimenti e testi
non scolastici.
MATERIALI E STRUMENTI
Libro di testo: In cucina- laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina articolazione sala e
vendita di Brilli, Piaggesi, Rossi e Santini, Poseidonia scuola.
Dispensa della docente e altro materiale proposto, contenuti interattivi multimediali e altri sussidi
utili al percorso di studi.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
L’attività di recupero è svolta in itinere. Le lievi insufficienze nelle performance sono state colmate
con interventi mirati e individualizzati per garantire comunque il successo formativo.
FORME DI VERIFICA
Nel corso dell’anno sono svolte varie tipologie di verifiche: interrogazioni orali, prove scritte con
domande a risposta aperta in preparazione alla terza prova e project work.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli alunni è avvenuta in base al regolamento degli apprendimenti e del
comportamento dell’istituto e in linea con le cogenti normative, rispettando i criteri di equità,
tempestività e trasparenza richiesti.
La valutazione è avvenuta considerando tre indicatori diversi:
a) DIAGNOSTICA, tesa a definire il livello iniziale e i prerequisiti;
b) FORMATIVA o intermedia, tesa ad individuare potenzialità e carenze e finalizzata
all’autovalutazione e al miglioramento dell’azione educativa;
c) SOMMATIVA o finale, tesa a definire i livelli di abilità e competenze nella valutazione periodica o
finale.
Oltre alle performance scolastiche hanno avuto considerazione:
La situazione di partenza di ogni singolo allievo;
I progressi rispetto ai livelli di partenza;
Le modalità dell'impegno e della partecipazione alla vita scolastica;
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Il grado di acquisizione di un metodo di studio;
La capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite;
Le competenze nel risolvere problemi non noti;
L’assidua presenza alle lezioni.
Gli alunni con obiettivi minimi del PEI approntati per gli studenti con disabilità che seguono una
programmazione equipollente coincidono con i livelli di padronanza basilari.
Nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli studenti con disabilità fa testo la
normativa di riferimento:
1) programmazione riconducibile agli obiettivi minimi: art. 15 comma 3 dell’O.M. n° 90 del
21/05/2001;
2) programma equipollente: art. 318 del D.L.vo 297/1994;
3) programmazione differenziata: art. 15, comma 5, O.M. n° 90 del 21/05/01.
Nell’attribuzione dei voti verrà utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno
al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto.
Per la correzione e la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame nelle classi V saranno
utilizzate le griglie approvate dal Collegio docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto.
Dolo, 15 maggio 2017
L’insegnante
Prof.ssa Arianna Giacomin
________________________________
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DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
PROF. POLATO GIORGIO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
OMISSIS SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma ministeriale è stato svolto secondo quanto preventivato. In relazione al grado di attuazione degli obiettivi previsti va rilevato che essi sono stati raggiunti in maniera soddisfacente; alcuni alunni hanno saputo cogliere l’opportunità offerta dalla disciplina per comprendere quelli che sono e possono essere gli elementi essenziali che costituiscono ed influenzano l’attività dell’impresa ristorativa, sia a livello nazionale che regionale, sia a livello della realtà territoriale in cui vivono; altri studenti, invece, a causa dell’impegno discontinuo nello studio e delle difficoltà incontrate soprattutto nella rielaborazione dei contenuti pratici, hanno conseguito una conoscenza solo sufficiente della disciplina. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Nel corso dell’anno si è cercato di favorire la crescita di uno studente competente, consapevole, inserito in modo responsabile nei processi produttivi, capace di adeguare le proprie conoscenze ai diversi contesti in risposta alle differenti esigenze e di apportare soluzioni anche personali ai problemi concreti che si presentano. Altresì, si è cercato di arricchire la formazione sociale e civile degli allievi, trasmettendo modelli di
comportamenti consoni, sia all'interno della classe che all'esterno, senza trascurare l'ambiente di
lavoro. Infine, gli alunni dovrebbero essere in grado di proporre autonomamente la soluzione ad
alcuni casi pratici proposti nel corso dell’anno scolastico, sviluppando in tal senso la capacità di
riflessione e valutazione dei risultati ottenuti.
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Con riferimento alle finalità educative della disciplina professionale “Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva” in esito alla classe quinta, lo studente ha acquisito competenze idonee a svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela al fine di trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale. Tali competenze professionali si attivano attraverso l’acquisizione da parte dello studente di una serie di conoscenze e abilità/prestazioni, fondamentali sia per la vita scolastica, sia per il
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successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi a livello universitario. OBIETTIVI TRASVERSALI Nel corso dell’anno si è cercato di:
- Favorire la consapevolezza e la stima di sé - Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri - Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i
problemi, attraverso il dialogo e il confronto - Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito
alla valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri - Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale.
COMPETENZE E ABILITÀ
Gli alunni comprendono ed usano un semplice linguaggio tecnico-economico, comprendono le motivazioni che spingono le persone a svolgere attività nell’ambito dei servizi enogastronomici. Sono consapevoli dell’importanza di operare una pianificazione e programmazione della gestione e, ciascun allievo, anche se in modo diversificato per livelli raggiunti, è in grado di individuare/utilizzare le tecniche di marketing; di analizzare i fattori economici territoriali che incidono sulle abitudini alimentari; di approntare un budget economico generale sulla base dei diversi budget settoriali, di reperire le informazioni necessarie all’elaborazione di un business plan. CRITERI METODOLOGICI Per il conseguimento degli obiettivi sia educativi che didattici si è fatto ricorso principalmente a lezioni frontali. Inoltre, per agevolare la comprensione della disciplina si è fatto continuo uso di esemplificazioni pratiche e di riferimenti a fatti realistici. MATERIALI E STRUMENTI Per lo svolgimento del programma è stato utilizzato il libro di testo in adozione (“Gestire le Imprese Ricettive 3” Rascioni e Ferriello – RCS Education/Tramontana) ed alcune esercitazioni reperite in testi analoghi. ATTIVITÀ DI RECUPERO Le attività di recupero sono state svolte “in itinere” nel corso dell’anno, sulla base delle necessità riscontrate nelle ore curriculari, con un rallentamento nello svolgimento del programma; sono state effettuate in classe a questo scopo esercitazioni di ripasso a sostegno delle situazioni didatticamente più fragili. PROGETTI, ATTIVITA’ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
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Per quanto concerne l’UDA: “Il curriculum vitae europeo”, si è provveduto, previ accurati approfondimenti sull’importanza e sull’utilità che ciascun alunno disponga di un proprio curriculum vitae, all’elaborazione dello stesso secondo lo standard europeo.
FORME DI VERIFICA
Le verifiche sono state sia orali che scritte, suddivise equamente nei due periodi scolastici e, hanno avuto la funzione di accertare il grado di conoscenza acquisito, nonché la capacità di articolare e approfondire i contenuti delle discipline. In particolare, nel secondo quadrimestre alcune prove sono state, in collaborazione con i colleghi e secondo quanto stabilito in sede di Consiglio di classe, oggetto delle simulazioni della terza Prova.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione degli allievi sono confluiti molteplici elementi: il comportamento, inteso come livello di attenzione, partecipazione e correttezza; il miglioramento del metodo di studio; le attitudini e le capacità, sia di analisi che di sintesi. Si è tenuto conto ai fini della valutazione anche dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato, nonché delle capacità di ciascun allievo secondo il livello di partenza e i progressi ottenuti. La valutazione degli apprendimenti teorici della disciplina è stata raggiunta attraverso verifiche teoriche scritte e orali. In questo caso si è valutata la conoscenza dell’argomento, l’uso del linguaggio specifico e la padronanza dei contenuti. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, lì 15 maggio 2017
L’insegnante Prof. Giorgio Polato
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STAGE E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
TRIENNIO 2014/2017
La riforma degli Istituti Professionali ha previsto che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. L’Alternanza Scuola-Lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:
• collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;
• favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;
• arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;
• realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;
• correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
La classe 5^ G ha effettuato nel triennio 2014/2017 l'attività di alternanza scuola-lavoro: hanno
partecipato all'attività tutti gli alunni della classe.
Il triennio si è sviluppato attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro, strutturato le varie fasi di
docenza curriculari in aula/laboratorio e di stage in aziende ristorative del territorio, per un totale
di 280 ore di tirocinio in azienda. L’obiettivo di questa attività è fornire ad ogni allievo le nozioni e
le capacità, oltre che le competenze, ad operare in diverse tipologie di strutture di imprese
ricettive, ristorative, commerciali e industriali, inserendosi in attività di supporto alle figure
manageriali, con margini di autonomia, alla reception, in cucina, in sala ristorante, in imprese
commerciali come pasticcerie e panetterie: le conoscenze conseguite sono ispirate a fornire un
approccio con il cliente di tipo consapevole e professionale. Nella progettazione dei percorsi
didattici hanno assunto particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e
formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, che permettono di
sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e
personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali.
La costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe con
l’apporto dell’apposita commissione creata in seno al Collegio dei docenti, ha focalizzato la
preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti,
suddivisi in gruppi d'indirizzo secondo l'indirizzo prescelto al terzo anno, con riferimento agli
obiettivi formativi dello stage e alle competenze da consolidare.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Le lezioni teoriche e laboratoriali sono state tenute da docenti interni all’Istituto Musatti e/o da
esperti del settore Ho.Re.Ca.
Lo stage in azienda è stato svolto durante il terzo anno all’inizio del secondo quadrimestre, mentre
il quarto anno ha visto lo stage collocarsi a cavallo tra la fine delle lezioni e il periodo estivo. Il
primo periodo è stato valutato in itinere all’anno di studio in corso, mentre il secondo periodo e
stato valutato nel corso del quinto anno, con la redazione da parte di ogni studente di schede
tecniche, relazioni e materiali prodotti durante l’esperienza di stage.
Fasi del processo di Alternanza Scuola/Lavoro per la classe III-IV-V G:
1. Analisi e costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell’ambito del Consiglio di Classe
2. Comunicazione del progetto ai genitori e allievi.
3. Preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti interne ed esterne con riferimento agli obiettivi formativi dello stage, alle competenze mirate che si vogliono conseguire e affidamento di compiti specifici da parte di tutte le discipline coinvolte, che verranno poi valutati.
4. Individuazione delle aziende e assegnazione degli allievi tramite apposita commissione.
5. Partecipazione ad eventi esterni ed interni promossi dall’istituto.
6. Svolgimento dello stage con valutazione e controllo in itinere.
7. Redazione da parte dello studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti durante l’esperienza di stage.
8. Presentazione della propria esperienza in classe e ai tutor aziendali.
9. Verifiche e valutazioni finali.
Per gli AA.SS. 2014/2015 e 2015/2016 la scansione temporale è stata la seguente:
Tempi Periodo Descrizione attività
120 ore -classe quarta-
Dal 30/05/2016 al 19/06/2016
Stage in azienda
160 ore -Classe terza-
Dal 26/01/2015 al 22/02/2015
Stage in azienda
Preme ricordare che, come previsto dai POF in vigore nei 5 anni di studio della classe di cui sopra,
con delibera del Collegio Docenti, alcuni alunni, durante il secondo anno, su base premiale, hanno
potuto svolgere uno stage di 120 ore in azienda.
Attività di A.S.L in istituto.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Il nostro istituto ha previsto inoltre, per struttura e forma del corso di studio, la possibilità per la
classe di partecipare ad eventi interni ed esterni, organizzati e promossi dall’istituto, nei quali gli
alunni hanno potuto confrontarsi immediatamente con situazioni di interazione con il mondo del
lavoro, simulando vere e proprie situazioni in cui l’allievo ha speso le proprie conoscenze e
capacità, oltre che rendere note e fortificare le proprie competenze.
Anche le visite aziendali e professionalizzanti hanno avuto un ruolo formativo importante nel
percorso di studi.
Le principali attività nelle quali la classe è stata coinvolta sono le seguenti.
Periodo Descrizione attività
Cena di gala Rio San Martino Concorso Rio San Martino e cena di gala nell’ambito
dell’evento- festa del radicchio
Open day Presentazione ai futuri iscritti delle peculiarità dell’istituto con
dimostrazioni concrete delle competenze raggiunte
Cena AVAPO Cena benefica a favore di AVAPO VENEZIA
Cene del sabato Progetto (svolto durante le classi terza e quarta) in cui sono
stati realizzati menù a tema per cene tenutesi all’interno
dell’istituto
VALUTAZIONE
La valutazione è stata effettuata in due fasi:
Valutazione dell’attività di ASL (tirocinio aziendale) da parte del tutor aziendale con riferimento alle competenze acquisite dall’allievo per il terzo e quarto anno.
Valutazione del Consiglio di Classe sulla base delle valutazioni del tutor esterno, del tutor Scolastico, delle attività interne dell’istituto e delle relazioni per il terzo e quarto anno. La valutazione finale è elaborata dal Consiglio di Classe, su proposta del docente di Disciplina Professionale del 5° anno e del docente di Italiano che valutano la relazione presentata, considerando le presenze durante le attività preparatorie e la valutazione ricevuta dalle aziende e viene considerata per l'assegnazione di crediti formativi. La valutazione di ciascun alunno si è dunque basata sui seguenti documenti:
• relazione finale dello studente sullo stage
• griglia di valutazione del tutor aziendale
• partecipazioni ad eventi e manifestazioni e altre attività inerenti l’ASL proposte dall’istituto
In allegato si riportano le valutazione dell’ASL.
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SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Le simulazioni delle prove d’Esame di Stato sono state effettuate tra dicembre 2016 e maggio
2017, secondo il seguente calendario:
Prima prova Ore 9.00/14.00
Seconda prova Ore 9.00/14.00
Terza prova Ore 9.00/13.00
Prima
simulazione
Giovedì 15
dicembre2016
Mercoledì 5 aprile 2017
Martedì 28 marzo 2017
Seconda
simulazione
Martedì 21 febbraio
2017
Martedì, 9 maggio
2017
Giovedì 27 aprile 2017
Terza
simulazione
Mercoledì 19 aprile
2017
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-----------------------------
Nelle pagine successive si riportano sia i testi delle simulazioni delle terze prove, sia le griglie di
valutazione approvate dal Collegio Docenti e inserite nel POF d’Istituto.
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SIMULAZIONI TERZA PROVA CON QUESITI A RISPOSTA APERTA BREVE
Tipologia B - durata 4 ore
PRIMA SIMULAZIONE
Consegna: Rispondi alle seguenti domande utilizzando fino ad un massimo di dieci righe.
DISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
1) Quali sono le fonti normative interne del turismo?
2) Quali sono gli strumenti di web-marketing?
3) Cos’è il marketing plan?
DISCIPLINA: Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore cucina
1) Il candidato spieghi le principali caratteristiche della cucina creativa.
2) Il candidato spieghi cosa prevede il regolamento UE 1169/2011, riguardo gli allergeni
3) Il candidato spieghi in cosa consiste la segmentazione del mercato.
DISCIPLINA: Lingua inglese
READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:
Food contamination refers to the presence in food of harmful chemicals or microorganisms which
can cause consumer illness and may occur in different locations where food is bought and
consumed. Direct contamination is the direct infection of food by healthy carrier people or
animals. Examples are a sick cow spreading the disease through its milk or Staphylococcus being
transmitted by a cut, if food is touched with bare hands. In indirect contamination living creatures,
such as rats or cockroaches, or an inanimate body, like polluted water or dirty cutlery, act as
intermediaries between the source of infection and food. Cross contamination is a sort of indirect
contamination where the microbe passes from food to food, such as from raw to cooked food, by
means of utensils, worktops or the food handlers’ hands. Consumers rightfully expect that food is
safe to eat, and chefs and restaurant staff should be very concerned about preventing cross-
contamination between foodstuffs because this is one of the main causes of foodborne illness. The
best attitude to avoid foodborne illness is to take the time to store and prepare your food
separately, constantly sanitizing your kitchen workspace and equipment. When you are storing
food, put your ready-to-eat food above raw ingredients to prevent contamination due to
accidental dripping; dairy produce and raw meats should be stored in refrigeration units separated
from vegetables and other ready-to-eat items. Cross-contact can frequently happen through
unwashed cutting boards or other kitchen tools; try using colour-coded knives to easily distinguish
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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which knife has been used for a certain type of food and similarly, use a colour-code to distinguish
cutting boards for meat from those for fish, cheese or vegetables. Personal hygiene is no less
important. Ensure your staff are accustomed to hygiene standards and wash their hands
frequently or use disposable gloves, particularly before and after handling raw food.
1)Identify the different types of food contamination.
2)How is it possible to prevent cross-contamination?
3) Explain what the acronym HACCP stands for and illustrate the characteristics and the steps of
this control system.
DISCIPLINA: Lingua spagnola
Consegna: Leggi il testo e rispondi alle seguenti domande.
10 COSAS QUE LOS CAMAREROS DESEARÍAN QUE LOS CLIENTES SUPIERAN.
Basta con que nos dé una mesa que no es como esperábamos, o que tarde un poco más en
traernos el menú, para que los clientes se enfaden. Cuando llegamos, esperamos una mesa
siempre lista, un camarero amigable y el vaso siempre lleno. Estamos en nuestro derecho,
nosotros pagamos, pero… ¿cuándo pasamos de querer un buen servicio a pretender que estén a
nuestro servicio? Aquí hay algunos consejos para los clientes:
Sólo dile al camarero que estás listo cuando estés listo:
A menudolos camareros se acercan apedir la comanda varias veces antes de que los clientes estén
listos para pedir. No tengáis miedo a pedir “un par de minutos más, por favor”. Siempre será
mejor que el clásico “Ehhh…sí, a ver… de momento… ehh.” Todo el tiempo que está esperando a
que nos decidamos, es tiempo que deja de atender a otras mesas.
Sé educado y evita expresiones del tipo “¡Oye, jefe!”:
Por favor, evita dirigirte al camarero con un “¡jefe!”,“oye” o gritar “¡¡camarero!!”. Sustitúyelos por
un “perdona, disculpa, cuando puedas…”
Los “por favores”, “gracias” y las sonrisas no son obligatorios, pero sí serán muy bien recibidos.
No chasquees los dedos, silbes o “lances besitos” para llamar a un camarero:
Llamar la atención del personal de sala así, no está bien. Hazlo para llamar a tu perro.
Si quieres algún “extra”, intenta pedirlo con la comida.
Si sabes que el café te gusta con sacarina, intenta pedirla a la vez que pides el propio café. Las
piernas de los camareros te lo agradecerán.
Controla a tus hijos:
Los niños a veces son un poco incontrolables, a veces los padres los dejan que corran entre las
mesas del restaurante. Esto dificulta el trabajo del personal y también incomoda al resto de
comensales.
Mira al camarero cuando estés pidiendo:
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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Además de ser un gesto de educación, si miras a la cara cuando te están tomando nota o estás
pidiendo algo, facilitas que te escuchen y te entiendan mejor entre tanto ruido.
No creas ser tanto simpático:
Los camareros tienen una misión: servir las mesas y hacer que todo llegue a tiempo a los
comensales. Está bien entablar un mínimo diálogo con ellos, pero NO LES CONTÉIS vuestra vida y
milagros.
Sé educado con las protestas:
“Vamos a ver, guapo. Te he pedido un solomillo al cabrales y me traes esta suela de zapato con
una pasta blanca con grumos encima”. Tened en cuenta que los camareros sólo traen lo que sale
de cocina, y que nadie está más ansioso que ellos para que las cosas salgan a tiempo y bien.
Es correcto protestar, pero siempre con tacto y con educación.
No culpes al camarero de los precios:
Los precios de la carta no los pone el camarero. Por muy caro que sea el local es probable que él
cobre lo mismo que si currara en un restaurante de “menú del día”.
El local ya cerró hace una hora:
De vez en cuando algunas veces no nos damos cuenta que tenemos al camarero pasando el
mocho a nuestro lado, todas las sillas están encima de las mesas y el personal está en fila con el
codo apoyado en la barra. Es difícil que nos echen de un restaurante por el tiempo, pero hay que
tener en cuenta que esta gente esta deseando irse a descansar.
No intentes crear un menú a tu gusto:
“¿Puedes cambiarme la ternera con cebolla por pollo al limón?” Seguro que intentarán
complacerte en todo lo que puedan, pero ten en cuenta que el menú está hecho de acuerdo a los
criterios del chef, no a cómo te lo haría tu mamá…
1) ¿Puedes resumir con tus palabras los consejos que darían los camareros a los clientes?
2) ¿Puedes añadir otros consejos para los clientes?
3) ¿Te ha pasado alguna vez algo que no te ha gustado de parte de los clientes o que has visto
hacer a otros camareros? Cuenta tu experiencia.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
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SECONDA SIMULAZIONE
Consegna: Rispondi alle seguenti domande utilizzando fino ad un massimo di dieci righe.
DISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
1) Quali forme giuridiche possono assumere le imprese turistico- ristorative?
2) Dopo aver definito il sistema Haccp, Illustrane la procedura.
3) Quali sono gli elementi essenziali del contratto di un’impresa di ristorazione.
DISCIPLINA: Laboratorio servizi enogastronomici di Sala e Vendita
1) Racconta la storia del long drink internazionale “Cubalibre” menzionando anche la ricetta e il
procedimento di preparazione.
2) Presenta in breve la “Francia vitivinicola” con le sue principali zone di produzione e gli
uvaggi/vini più peculiari e importanti.
3) Descrivi i prodotti di qualità con riferimento alle denominazioni di cibo e vino.
DISCIPLINA: Lingua inglese READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:
Banqueting, or Function Catering or Event Catering, is the term generally used to cover the service
of special functions in hotels which cater for groups of people after having determined the menu,
the number of guests and the time of service in advance.
It includes functions such as luncheon parties, cocktail parties, weddings, dinner dances, charitable
gatherings for fund raising, corporate meetings, conventions, graduations and so on. Customers
can choose between a formal sit-down meal, or Banquet, or serve themselves from a displayed
buffet. Banquets can be organized in different types of venues, like castles, palaces or gardens and
sometimes have a particular theme. Tables are decorated with elegance and the host chooses a
table d’hôte menu, which is served by the waiting staff. They ensure perfect food and beverage
service, so guests do not need to go and get their meals on their own. Buffets are usually long
tables laid with hot and cold dishes from which guests serve themselves, choosing what they want
to eat. A few waiters offer their assistance in serving if required. In this way customers can be
served in a short time and fewer waiters are needed, but they are less elegant than seated service.
In large first class hotels, all functions take place within the banqueting suites and under the
supervision of the Banqueting Manager. In these hotels there is generally a small nucleus of
permanent staff dealing with banqueting alone. They include, in addition to the manager, one or
two assistant managers, one or two banqueting head waiters, a dispense barman and a secretary
to the manager.
After the initial meeting of the banqueting manager and the customer, a file is opened – the
banqueting checklist – to record all the details concerning the function: the type, date, time,
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
92
numbers of covers, price per head, menu and the method service, wine – inclusive or cash -, table
and seating plan, toastmaster, type of menu for printing.
There is a varied choice of menus within a wide range; the minimum number of courses is usually
four plus coffee and they include: hors-d’oeuvres, or a substitute, fish, meat and dessert.
1)Explain what banqueting is and the difference between banquets and buffets.
2)Illustrate who the Banqueting Manager is and what the details recorded in the banqueting file
are.
3) Explain who the Toastmaster is and what his duties are.
DISCIPLINA: Matematica
Consegna: rispondi ai tre quesiti proposti
QUESITO N. 1
Si consideri la curva del piano di equazione 1
6)(
2
x
xxxf
.
Il candidato ne determini il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi. Si rappresentino i
risultati ottenuti in un opportuno sistema di riferimento cartesiano.
QUESITO N. 2
Si consideri la curva del piano di equazione
xxxxf 23
2
1
3
2)(
.
Il candidato determini gli intervalli di crescenza e decrescenza e gli eventuali punti di massimo
relativo, di minimo relativo e flesso a tangente orizzontale per la curva.
QUESITO N. 3
Si consideri la curva del piano di equazione 9
12)(
2
2
x
xxf
.
Il candidato determini l’equazione degli asintoti della curva, individuando e classificando le
eventuali discontinuità.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
93
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DI UN TESTO
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Comprensione Analisi tematica
Elaborazione sintetica
Gravemente incompleta e
confusa
Superficiale e/o parziale con inesattezze
Essenziale ma complessivamente corretta seppure
con qualche inesattezza
Articolata e completa
Completa, approfondita ed
esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Commento personale
Frammentario e confuso
Superficiale e\o parziale con inesattezze
Con spunti critici interessanti anche se
non approfonditi
Completo, fondato, con
tratti di originalità
seppure non completamente
esauriente
Completo, fondato, originale,
approfondito ed esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Contestualizzazione
Gravemente lacunosa e scorretta
Parziale con qualche
inesattezza
Essenziale e corretta seppure con qualche
imprecisione non sostanziale
Adeguata e ben articolata
Approfondita, completa ed esauriente
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Organizzazione del discorso e
correttezza formale
Incoerente e disorganica con gravi
scorrettezze
Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni errori
Globalmente coerente e coesa
Coesa e coerente,
formalmente corretta e fluida
Organica e ricca nell’argomentazi
one. Fluida ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
94
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Capacità di elaborazione
(interpretazione e confronto dati)
Del tutto insufficiente
Incompleta e\o confusa e
superficiale
Essenziale ma corretta
Sicura e puntuale
Sicura, originale ed efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni)
Scarsa e\o limitata Inadeguata e\o parziale
Nel complesso adeguata seppure essenziale
Ampia e puntuale
Approfondita, esauriente ed
originale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto
della struttura e degli spazi)
Elaborato incoerente e disorganico
Elaborato incerto sul piano
strutturale e\o argomentativo
Elaborato globalmente
coerente e coeso, con un sufficiente
equilibrio tra le parti
Elaborato coeso, coerente e ben argomentato
Elaborato organico,
equilibrato nelle sue diverse parti
e ricco nella argomentazione
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Registro stilistico e correttezza formale
Inadeguato, improprio, con gravi
scorrettezze
Non specifico, impreciso e\o
con alcuni errori
Globalmente corretto seppure con qualche incertezza formale
Adeguato alla situazione
comunicativa, corretto nella
forma
Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
95
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ARTICOLO DI GIORNALE
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Regole giornalistiche
(adeguatezza alle consegne)
Non rispettate Scarsamente rispettate
Rispettate in modo superficiale
Pienamente rispettate
Rispettate in modo efficace e
pieno
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Elaborazione delle informazioni e dei
dati
Del tutto inadeguata
Superficiale e\o approssimativa
Essenziale ma sufficiente
Sicura e puntuale
Sicura, originale ed efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione e coerenza del
discorso
Elaborato incoerente e disorganico
Elaborato incerto sul
piano strutturale e\o argomentativo
Elaborato globalmente
coerente e coeso
Elaborato coeso,
coerente e ben argomentato
Elaborato organico,
equilibrato nelle sue diverse parti
e ricco nella argomentazione
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Registro linguistico e correttezza
formale
Inadeguato, improprio, con
gravi scorrettezze
Impreciso e\o con alcuni
errori
Globalmente corretto seppure
con qualche incertezza formale
Adeguato alla situazione
comunicativa, corretto nella
forma
Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella
forma
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
96
GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA STORICO
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Contenuto (qualità e quantità delle
informazioni)
Incompleto e lacunoso e\o
inesatto
Superficiale, parziale, con
lacune sostanziali
Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile
Ricco e ben articolato
Completo, approfondito e
con spunti personali
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione del contenuto
(articolazione e coerenza)
Disorganico, incoerente
Confuso e\o disorganico
Globalmente organico e
coerente seppure elementare
Preciso, organico, ben
articolato
Pienamente adeguato,
articolazione efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Capacità critica e di
approfondimento
Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa
Approfondita, esauriente e
personale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Proprietà linguistica e correttezza
formale
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze formali e
linguaggio generico
Correttezza nel complesso accettabile
Forma pienamente
corretta
Forma appropriata,
corretta, ricercata sul
piano lessicale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
97
GRIGLIA DI VALUTAZIONE -TEMA DI ATTUALITÀ
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5,.________________________________________________
6.________________________________________________
CANDIDATO:
CLASSE: CORSO:
Indicatori
Gravemente Insufficiente
Insufficiente Sufficiente Buono
Ottimo
Contenuto (qualità e
quantità delle informazioni)
Incompleto e lacunoso e\o
inesatto
Superficiale, parziale, con
lacune sostanziali
Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile
Ricco e ben articolato
Completo, approfondito e
con spunti personali
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
Organizzazione del contenuto
(articolazione e coerenza)
Disorganico, incoerente
Confuso e\o disorganico
Globalmente organico e
coerente seppure elementare
Preciso, organico, ben
articolato
Pienamente adeguato,
articolazione efficace
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Capacità critica e di
approfondimento
Inadeguata Superficiale Accettabile Adeguata e significativa
Approfondita, esauriente e
personale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1 1,5 2 2,5 3
Proprietà linguistica e correttezza
formale
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze formali e
linguaggio generico
Correttezza e proprietà
linguistica nel complesso accettabili
Forma pienamente
corretta
Forma appropriata,
corretta, ricercata sul
piano lessicale
PUNTEGGIO ASSEGNATO
1,5 2 3 4 4,5
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
98
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA
CLASSE CANDIDATO: _____________________________
PRIMA PARTE:
CONOSCENZE punti
… /5
Scorrette, incomplete 1
Incomplete e non del tutto corrette 2
Parziali, essenziali, con imprecisioni non gravi, ma accettabile 3
Abbastanza corrette, abbastanza complete 4
Corrette, complete e ampie 5
USODEL LINGUAGGIO SPECIFICO E CHIAREZZA NELL'ESPOSIZIONE punti
… /2
Impreciso e/o inadeguato 1
Accettabile nel linguaggio di base e nell’esposizione 1,5
Adeguati 2
PERTINENZA ALLA TRACCIA E RIELABORAZIONE CRITICA punti
… /2
Imprecisa sia nella pertinenza che nella rielaborazione 1
Sufficiente nella pertinenza ed essenziale nella rielaborazione 1,5
Adeguate 2
TOT. PRIMA PARTE …. / 9
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
99
SECONDA PARTE:
DESCRITTORI punti primo quesito punti secondo quesito
TOT. SECONDA PARTE
…. /6
Risposta superficiale
e/o parziale nelle
conoscenze e
nell'esposizione
0,5- 1 0,5- 1
Risposta essenziale ma
accettabile sia
nell'esposizione che
nelle conoscenze
1,5- 2 1,5- 2
Risposta adeguata sia
nelle conoscenze che
nell'esposizione
2,5- 3 2,5- 3
TOTALE PRIMA E SECONDA PARTE = …… / 15
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in
15mi
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in
10mi
10 9 8 7 ½
7 6 5 1/2
5 4 1/2
4 3 1/2
3 2 1/2
2 1
I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________
2._________________________________________________ __________________________
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6._________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
100
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
CANDIDATO: ________________________________________
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI DISCIPLINARI
Il candidato dimostra di possedere una conoscenza dei contenuti disciplinari
PUNTI (max 6)
Frammentaria e lacunosa 1
Parziale e/o poco corretta 2
Superficiale e/o incerta 3
Corretta nei concetti di base 4
Corretta e adeguata 5
Completa e approfondita 6
COMPETENZE E ABILITÀ
COMUNICATIVE
Il candidato utilizza il linguaggio specifico in modo
PUNTI (max 5)
Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto nella forma
1
Incerto anche nella forma 2
Semplice ma ordinato e corretto 3
Organico e appropriato 4
Organico, appropriato e accurato anche nella forma
5
CAPACITÀ
RIELABORATIVE E CRITICHE
Il candidato rielabora le conoscenze e affronta i problemi proposti in modo
PUNTI (max4)
Frammentario e incompleto 1
Semplice pur con qualche imprecisione 2
Semplice ma chiaro e corretto 3
Accurato e completo 4
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15
TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE
Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE
1._________________________________________________
2._______________________________________________ __
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
101
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: _______________________________________
INDICATORI PUNTI MAX PUNTI AI DIVERSI LIVELLI
DESCRITTORI
Conoscenza dei contenuti 9
1 Non conosce i temi proposti
2 Conosce in modo parziale e\o poco corretto i temi trattati
3 Conosce i concetti basilari ma superficialmente
4 Conosce i concetti base ma sa approfondirli poco
5 Si orienta tra i concetti base
6 Conosce i temi proposti
7 Conosce ampiamente i temi proposti
8 Conosce molto bene i temi proposti
9 Conosce molto bene i temi proposti e sa approfondirli
in modo completo ed adeguato
Esposizione e padronanza linguistico-lessicale
6
1 Esposizione stentata e frammentaria
2 Esposizione confusa e non sempre corretta nel lessico
3 Esposizione elementare
4 Esposizione chiara anche se semplice
5 Esposizione complessivamente chiara e corretta
6 Esposizione fluida, corretta, adeguata ai temi e alle discipline
Capacità di collegamento, di sintesi e di risoluzione
dei problemi 5
1 Non effettua collegamenti né ipotesi di soluzione
2 Individua i concetti principali
3 Individua i concetti principali ma non effettua i collegamenti meno evidenti
4 Stabilisce collegamenti tra i fatti esposti
5 Stabilisce collegamenti e fa sintesi corrette e chiare
Apporti personali e critici 4
1 Sa esprimere giudizi ma non sa motivarli
2 Esprime giudizi pertinenti
3 Sa motivare osservazioni e giudizi
4 Sa argomentare criticamente osservazioni e giudizi
Capacità di focalizzare le tematiche richieste
3
1 Divaga rispetto alle domande
2 Risponde con sufficiente pertinenza
3 Risponde sempre con coerenza e pertinenza
Discussione delle prove 3
1 Non sa correggere né fornire spiegazioni
2 Corregge tutto o in parte ma non approfondisce
3 Sa autocorreggersi, fornire spiegazioni e\o approfondire
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 30
I COMMISSARI D’ESAME
IL PRESIDENTE 1._________________________________________________
2._______________________________________________
3._________________________________________________
4._________________________________________________
5. _________________________________________________
6.__________________________________
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015-16
102
Dolo,15 maggio 2017
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Rachele Scandella