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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “Alessandro Volta” - PESCARA Anno scolastico 2011-2012 CLASSE V B MECCANICA DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO redatto ai sensi del comma 2 dell’art. 5 del D.P.R. 23.07.98 n. 323 - Regolamento dell’Esame di Stato

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE

“Alessandro Volta” - PESCARA

Anno scolastico 2011-2012

CLASSE V B MECCANICA

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

redatto ai sensi del comma 2 dell’art. 5 del D.P.R. 23.07.98 n. 323 - Regolamento dell’Esame di Stato

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SOMMARIO

1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

2.1. Profilo professionale del perito industriale di specializzazione meccanica

2.2. Elenco degli alunni

2.3. Il gruppo classe

2.4. Area di progetto

2.5. Obiettivi educativi e formativi

2.6. AAttività curriculari ed extracurriculari

3. CRITERI DI VALUTAZIONE

3.1. Criteri di valutazione adottati dal Consiglio di Classe

3.2. Griglia di valutazione

3.3. Tipologie delle prove

3.4. Prove di simulazione della terza prova scritta

4. RELAZIONI E PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE

4.1A. Lingua e Lettere Italiane

4.1B. Storia

4.2. Lingua straniera (Inglese)

4.3. Diritto ed Economia Industriale

4.4. Matematica

4.5. Meccanica applicata e Macchine

4.6. Tecnologia Meccanica

4.7. Disegno Progettazione Organizzazione Industriale

4.8. Sistemi ed Automazione Industriale

4.9. Educazione Fisica

4.10. Religione

ALLEGATI : Copie dei testi delle simulazioni della terza prova scritta (tipologie B, C, B+C) e griglie di valutazione delle prove scritte e del colloquio

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1. Composizione del Consiglio di Classe

PRESIDE Prof.ssa Fiorenza Papale

MATERIE DOCENTI

Lingua e Lettere italiane Di Luca Elisabetta

Storia Di Luca Elisabetta

Lingua straniera (Inglese) Gasparini Alessandra

Diritto e Economia Industriale D’Onofrio Daniela

Matematica De Tommaso Dario

Matematica compresenza 1 ora Pietroniro Vincenzo

Meccanica applicata e Macchine Terreri Teobaldo

Tecnologia Meccanica Giuliani Adelchi

Tecnologia Meccanica compresenza 3 ore Ambrosini Roberto

Disegno Progettazione Organizzazione Industriale Gagliano Angelo

D.P.O.I. compresenza 2 ore Pietroniro Vincenzo

Sistemi e Automazione Industriale De Pasquale Nicolino

Sistemi e Automazione Ind. compresenza 3 ore Mariello Euplio

Educazione Fisica Di Battista Rossana

Religione Ferrante Paola

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2. Presentazione della classe 2.1. Profilo del perito industriale di specializzazione meccanica In tutte le nazioni moderne industrializzate il settore meccanico occupa una posizione di massimo rilievo. Il perito meccanico opera sia nelle attività riguardanti le tecniche di produzione, sia nell’utilizzazione dei nuovi mezzi tecnologici messi a disposizione dell’industria dai progressi scientifici e tecnici. Tutti i processi produttivi trovano il massimo sviluppo nell’impiego di computer e nella diffusione di sistemi di automazione che hanno portato il settore meccanico ad utilizzare anche l’elettronica e l’informatica. L’automazione ed i robot, presenti ormai nell’attività delle medie e piccole industrie meccaniche, richiedono al perito meccanico una preparazione adeguata a svolgere in modo ottimale il proprio lavoro. 2.2 Elenco degli alunni

N° Cognome e nome Provenienza Anno di nascita

Eventuale ripetenza

1 Barbapiccola Riccardo Pescara 1993 =

2 Belisario Francesco Spoltore 1993 = 3 Bud Razvan Penne 1993 =

4 Caputo Ruggiero Francavilla 1993 =

5 Del Bianco Giovanni Cepagatti 1993 =

6 Di Cesare Lorenzo Spoltore 1993 =

7 Di Fabrizio Stefano Penne 1993 =

8 Di Fedele Fabio Spoltore 1993 =

9 Di Matteo Stefano Pescara 1993 =

10 Di Silvestre Mattia Loreto 1993 =

11 Diodato Daniel Spoltore 1993 =

12 Falcone Paolo Francavilla 1993 =

13 Menna Marco S. Valentino 1993 =

14 Navelli Edoardo Pianella 1993 =

15 Santuccione Alessio Pescara 1992 3°(Marconi)

16 Sicoli Andrea Francavilla 1993 =

17 Tacconelli Nicola Pescara 1993 3°(Liceo)

N° ALUNNI PER ZONA DI RESIDENZA

CEPAGATTI 1

FRANCAVILLA AL MARE 3

LORETO APRUTINO 1

PENNE 2

PESCARA 4

PIANELLA 1

S. VALENTINO 1

SPOLTORE 4

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2.3. Il gruppo classe La classe è composta da 17 alunni; gli allievi provengono tutti dalla precedente quarta. Quasi tutti gli studenti sono pendolari. La frequenza alle lezioni è stata abbastanza regolare anche se sono da rilevare situazioni particolari di almeno 2 alunni, che si sono assentati con grande frequenza e per un numero elevato di ore. La continuità didattica non è stata del tutto regolare dal momento che, nel quinto anno, sono cambiati gli insegnanti di Italiano, Storia, D.P.O.I, Inglese, Educazione Fisica; inoltre la classe, nel corso del triennio, ha avuto tre diversi docenti di Italiano e D.P.O.I.. Nel corso del triennio, per alcuni alunni, il passaggio agli anni successivi è avvenuto attraverso il superamento dell’esame per il recupero dei debiti formativi, sostenuto nel mese di agosto per le discipline nelle quali gli allievi avevano avuto il giudizio sospeso nello scrutinio finale di giugno; tutto ciò ha determinato in alcuni casi un iter scolastico piuttosto difficoltoso. Il gruppo-classe è abbastanza omogeneo per estrazione socio-culturale, ma il senso di responsabilità, l’ impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo impongono la distinzione in almeno tre fasce. Alcuni elementi, pari almeno alla metà della classe, dotati di volontà, capacità e attitudine, supportati anche da una adeguata preparazione di base, si sono dimostrati, nel corso dell’intero triennio, in grado di approfittare delle occasioni formative e culturali offerte dall’Istituto e hanno conseguito gli obiettivi programmati in quasi tutte le discipline con buoni risultati. Un secondo gruppo, è invece costituito da allievi di modeste abilità, sia nella padronanza dei linguaggi settoriali, sia nei veri e propri meccanismi di apprendimento ma, sorretti da buona volontà e costanza nell’impegno, sono riusciti a migliorare, in maniera evidente, le proprie competenze. Altri alunni sono riusciti, per molteplici motivi, a conseguire una preparazione non ancora accettabile in alcune discipline. Il livello globale di preparazione risulta più che sufficiente. Il rapporto fra gli alunni è molto amichevole, per cui il gruppo-classe risulta unito e affiatato. Il rapporto tra alunni e docenti è improntato al reciproco rispetto. Il comportamento degli allievi può essere ritenuto corretto.

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2.4 AREA DI PROGETTO ( dal D.M. 9.03.1994- Suppl. ord. G.U. 2.05.’94)

Progetto : “Gabbia di contenimento e protezione pendolo di Charpy”.

Finalità e obiettivi :

Il progetto, della durata di un anno (a.s. 2011/2012), ha avuto le seguenti finalità ed obiettivi:

Offrire agli alunni la possibilità di confrontarsi con le problematiche della realtà del mondo meccanico-produttivo presente sul territorio.

Conoscere analizzare e progettare le fasi attraverso la quali si passa dall’idea alla realizzazione.

Acquisire conoscenze e capacità progettuali tenendo conto dei condizionamenti tecnico-economici.

Documentare il lavoro in modo corretto ed esauriente.

Comunicare efficacemente i risultati.

Acquisire la conoscenza dell’iter progettuale produttivo.

Acquisire le conoscenze specifiche relative alla lavorazione dei materiali metallici in particolare i profilati metallici, alla loro saldatura, foratura e bullonatura.

Maturare la capacità di partecipare al lavoro in modo propositivo.

Sviluppare negli alunni la capacità di svolgere un lavoro in gruppo.

In particolare, migliorare le condizioni di sicurezza durante le prove con il Pendolo di Charpy

Tale progetto prevedeva: il dimensionamento ed il progetto esecutivo della “Gabbia di contenimento e protezione pendolo di Charpy”.

Il progetto ha previsto la sua articolazione nelle seguenti fasi:

1. Studio preliminare e rilievi comprendente:

- ricerca su testi di disegno, di tecnologia meccanica, sul manuale del Perito Meccanico e sulla rete (Internet) di soluzione ottimale al caso in oggetto;

- verifica con il docente coordinatore, con i docenti di specializzazione interessati, e con il responsabile del laboratorio tecnologico della fattibilità del manufatto in progetto in relazione alle apparecchiature presenti in laboratorio e alla disponibilità del materiale;

- Rilievi del locale Laboratorio Tecnologico, in particolare delle dimensioni e posizione del Pendolo di Charpy con particolare attenzione al meccanismo di sgancio della mazza .

2. Stesura del Progetto Esecutivo comprendente:

- Relazione tecnica generale.

- Relazione di calcolo e sui materiali.

- Disegni esecutivi dell’assieme e dei particolari costruttivi.

3. Realizzazione della gabbia comprendente:

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- Lavorazione e realizzazione dei singoli componenti nei laboratori di M.U. e di saldatura;

- Assemblaggio in opera all’interno del laboratorio tecnologico;

4. Collaudo finale

Per lo sviluppo del progetto e l’eventuale costruzione dell’attrezzatura la classe è stata suddivisa nei seguenti 3 gruppi:

- 1° Gruppo (Barbapiccola, Caputo, Di Matteo, Falcone, Santuccione, Tacconelli): Disegno della gabbia (assieme e particolari)..

- 2° Gruppo (Di Fabrizio, Di Fedele, Di Silvestre, Menna; Navelli, Sicoli): Relazione tecnica, calcolo di verifica, relazione sulle caratteristiche dei materiali.

- 3° Gruppo (Belisario, Bud, Del Bianco, Di Cesare, Diodato): Realizzazione dei componenti prefabbricati da assemblare nel laboratorio tecnologico .

Tutti gli alunni comunque hanno partecipato allo studio preliminare.

E’ da precisare che i gruppi si sono relazionati di continuo integrandosi e sostituendosi a volte nei ruoli e partecipando in qualche modo a tutte le attività svolte.

Le discipline coinvolte nella realizzazione del Progetto sono state le seguenti:

- Meccanica: Analisi delle azioni dinamiche agenti sulla gabbia e calcolo delle principali strutture portanti della stessa.

- Tecnologia Meccanica: Caratteristiche meccaniche dei materiali utilizzati e lavorazione alle macchine utensili e laboratorio di saldatura; coordinamento del progetto

- Disegno, Progettazione ed Organizzazione Industriale: Disegno della gabbia e dei suoi particolari con Autocad;

- Sistemi ed Automazione Industriale: Relazione tecnica.

Laboratori coinvolti: Aula CAD, Laboratorio M.U., Lab. Saldatura, Lab. Tecnologico.

La valutazione del lavoro svolto dalla classe, a discrezione dei docenti coinvolti, potrà influire sul voto finale delle materie sopraindicate.

Nello sviluppo del progetto alcuni allievi hanno mostrato un maggiore impegno, riuscendo a coinvolgere nel lavoro anche gli alunni meno motivati.

La fase di progettazione esecutiva è in fase di ultimazione ed il termine ultimo per la consegna del progetto è fissata per il 31 maggio 2012.

A causa di interruzioni dell’attività didattica dovute al viaggio di istruzione e ad eventi non previsti quali maltempo ecc., e alla riduzione di un’ora nelle 4 discipline di specializzazione, previste dalla riforma, non sarà possibile completare tutte le fasi del progetto entro il 31/05/2012, in particolare la costruzione e il collaudo finale della gabbia. Si rinvia pertanto il completamento di queste fasi alla quinta meccanica dell’a.s. 2012-2013

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2.5 Obiettivi educativi e formativi Il Consiglio di Classe ha stabilito gli obiettivi educativi generali, trasversali e cognitivi, facendo propri gli obiettivi stabiliti dal P.O.F. dell’Istituto. Obiettivi che tengono conto innanzitutto dei bisogni formativi della personalità dell’alunno (formazione umana, culturale, e professionale); tengono conto, quindi, della figura professionale di riferimento di un perito industriale con una solida formazione generale di natura tecnico-scientifica, con un significativo grado di specializzazione nel settore prescelto e nello stesso tempo polivalente, adattabile alle mutevoli esigenze della domanda e capace di incidere positivamente nella realtà; infine, la formazione scolastica generale acquisita dovrà preparare l’alunno agli studi universitari, in particolare alle facoltà tecnico-scientifiche. Obiettivi trasversali (cognitivi e comportamentali), con riferimento ad obiettivi connessi a conoscenze, capacità e competenze riguardanti nel complesso le diverse discipline coinvolte ed il cui perseguimento ha interessato globalmente il C.d.C:

- saper lavorare in gruppo, individuando il proprio ruolo; - saper agire sapendo di doversi assumere delle responsabilità; - valutare ed analizzare criticamente la propria realtà; - essere consapevoli delle proprie radici culturali; - ampliare le proprie competenze; - applicare le tecnologie tipiche del settore di specializzazione; - saper progettare e programmare le proprie scelte esistenziali e professionali; - trovare soluzioni appropriate ai problemi; - comprendere ed utilizzare i collegamenti tra le varie discipline; - capacità di apprezzare i propri successi senza lasciarsi scoraggiare dagli

insuccessi; - capacità di orientarsi verso scelte consapevoli;

Strategie messe in atto per il loro conseguimento:

- sviluppare la capacità di interconnessione fra argomenti diversi nell’ambito della stessa disciplina e di discipline diverse;

- richiedere, il più possibile, precisione e correttezza linguistica in relazione allo specifico contenuto tematico;

- pretendere il rispetto degli orari di entrata ed uscita; - potenziare le capacità di analisi e sintesi ed avviare rielaborazioni critiche; - rendere gli alunni consapevoli del progetto didattico complessivo e delle varie fasi di

attuazione; - sollecitare la partecipazione attiva e consapevole ai vari momenti di vita

democratica della scuola ed all’attività più propriamente didattica: - insistere sul concetto che il voto non penalizza e che non esiste un voto che non si

possa recuperare; - trasparenza ed obiettività nella valutazione.

Risultati ottenuti: I risultati ottenuti sono da considerarsi nel complesso soddisfacenti, essendo state raggiunte gran parte della finalità culturali ed educative dell’indirizzo di studi.

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2.6 Attività curriculari ed extracurriculari 1) Nell’ambito delle attività di alternanza Scuola – Lavoro:

- gli alunni Barbapiccola Riccardo, Di Fedele Fabio, Sicoli Andrea hanno partecipato ad uno stage presso l’azienda Faci Caldaie di Chieti Scalo, nel periodo giugno-luglio 2011.

- L’alunno Belisario Francesco ha partecipato ad uno stage presso l’azienda Fameccanica Data S.p.A. di Sambuceto di S. Giovanni Teatino, nel periodo giugno-luglio 2011.

- gli alunni Del Bianco Giovanni, Navelli Edoardo hanno partecipato ad uno stage presso l’azienda Farmec di Nocciano, nel periodo giugno-luglio 2011.

2) Il viaggio di istruzione (dal 28/11/11 al 02/12/11) al quale hanno partecipato n° 14 allievi della classe, ha avuto come meta Berlino e ha rappresentato non solo un momento importante di socializzazione ed una esperienza memorabile a conclusione di un corso di studi, ma anche un arricchimento personale sia culturale che umano per la conoscenza di una delle città europee più importanti. 3) In data 12 Novembre 2011, una rappresentanza della classe ha partecipato ad una manifestazione presso il tribunale di Pescara in ricordo dei caduti di Nassyria. 4) In data 26 Novembre 2011, la classe ha partecipato ad un incontro sule energie rinnovabili tenutosi presso l’aula magna del nostro istituto. 5) In data 13 dicembre 2011, la classe ha partecipato ad un incontro con l’associazione FIDAS, svoltosi nell’Aula Magna dell’ITIS “A. Volta” di Pescara. 6) In data 22 Febbraio 2011, la classe ha partecipato ad un incontro con rappresentanti della Guardia di Finanza, svoltosi nell’Aula Magna dell’ITIS “A. Volta” di Pescara per trattare il tema “ Educazione alla legalità”. 7) Gli alunni Barbapiccola Riccardo e Santuccione Alessio hanno partecipato alla manifestazione Romecup che si è tenuta a Roma in data 23/03/12 qualificandosi per le fasi finali del 25/03/12 e conseguendo in questa fase il 1° posto. 8) Gli alunni Barbapiccola Riccardo e Santuccione Alessio, vincitori a Roma della manifestazione Romecup, hanno partecipato alla manifestazione ROBOCUP JR che si è tenuta a Riva del Garda dal 19 al 21 Aprile conseguendo il 4° posto nazionale 9) Nel mese di aprile 2012 la classe nell’ambito delle attività di orientamento al lavoro ha seguito alcune lezioni relative alla compilazione di un curriculum vitae e alla preparazione ad un colloquio di lavoro La classe ha partecipato alle seguenti attività di orientamento universitario:

1) compilazione di un questionario informativo circa le intenzioni degli allievi(dicembre 2010).

2) In data 15maggio 2012 gli alunni Barbapiccola Riccardo, Belisario Francesco, Caputo Ruggiero, DiodatoDaniel, Navelli Edoardo, Tacconelli Nicola hanno preso parte ad una simulazione del test d’ingresso per la Facoltà d’Ingegneria dell’Università de L’Aquila.

Sono stati programmati, nel mese di maggio, corsi di approfondimento in Meccanica (10h), Italiano (6h), Matematica (4h) .

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3. Criteri di valutazione

3.1. Criteri di valutazione adottati dal Consiglio di Classe:

Il Consiglio di Classe, nella formulazione della valutazione sia terminale di ogni fase di lavoro, sia complessiva di fine trimestre e pentamestre ha tenuto conto, relativamente ad ogni obiettivo programmato, degli indicatori o criteri di valutazione, riferiti rispettivamente a conoscenze, competenze e capacità. Pertanto il profitto rappresenta il livello di conseguimento di un dato obiettivo mediante l’accertamento delle conoscenze, delle competenze e delle capacità acquisite dagli studenti.

Conoscenze intese come acquisizione organica dei contenuti: • Conoscere termini, vicende, situazioni, concetti e teorie in rapporto ad ogni contesto

culturale, letterario, storico, sociale, artistico, scientifico. • Distinguere le parti significative e quelle accessorie di un testo. • Conoscere le varie tipologie testuali.

• Distinguere nei diversi tipi di testo i livelli di lettura. • Conoscere i linguaggi specifici. Competenze intese come applicazione delle conoscenze: • Interpretare un testo, comprendere un fatto, spiegare una teoria, dimostrare un

enunciato. • Individuare i termini di un problema. • Estrapolare un significato, una conseguenza, un corollario. • Confrontare teorie ed ipotesi. • Cogliere relazioni, gerarchizzare e rappresentare le informazioni scientificamente. • Utilizzare codici specifici. Capacità intese come rielaborazione autonoma e valutazione critica: • Riesaminare criticamente e sistemare logicamente quanto si apprende. • Riconoscere la continuità e la persistenza di elementi tematici antichi in prodotti della

cultura contemporanea.

• Usare metodi, strumenti e modelli scientifici in ogni tipo di indagine e studiare ogni questione attraverso l’esame analitico dei suoi fattori.

• Elaborare ipotesi e soluzioni originali o personali su situazioni , problemi e circostanze.

Ogni docente, nella valutazione, ha tenuto anche in considerazione :

i dati oggettivi ricavati dalle prove;

i progressi rispetto ai livelli iniziali;

l’impegno dimostrato;

la partecipazione alle attività;

i motivi che possono aver favorito od ostacolato l’apprendimento.

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3.2. Griglia di valutazione: (vedi P.O.F. pag.30)

VOTO: 1 – 2 – 3 (gravemente insufficiente)

Conoscenze Gravemente lacunose o inesistenti

Competenze Del tutto inadeguate

Capacità Non attivate

VOTO: 4 (insufficiente)

Conoscenze Lacunose

Competenze Parziali

Capacità Inadeguate

VOTO: 5 (mediocre)

Conoscenze Frammentarie

Competenze Superficiali ed imprecise

Capacità Parziali e non autonome

VOTO: 6 (sufficiente)

Conoscenze Essenziali

Competenze Corrette

Capacità Solo parzialmente autonome

VOTO: 7 (discreto)

Conoscenze Complete

Competenze Corrette nelle varie situazioni

Capacità Autonome, con qualche incertezza

VOTO: 8 (buono)

Conoscenze Complete e coordinate

Competenze Sicure nelle varie situazioni

Capacità Autonome e complete

VOTO: 9 - 10 (ottimo)

Conoscenze Complete, coordinate ed approfondite

Competenze Esercitate con padronanza

Capacità Autonome, complete e critiche

3.3. Tipologia delle prove Sono state effettuate tre prove di simulazione della terza prova scritta; non sono state fatte simulazioni del colloquio d’esame per la difficoltà di inserire anche questa verifica nella parte finale dell’anno scolastico, già sovraccarico di impegni per gli allievi. Per quanto attiene alla prova scritta di Italiano, gli alunni sono stati avviati, già dai precedenti anni scolastici, alla produzione di testi relativi alle tipologie previste per l’esame; è stata comunque effettuata una simulazione della prima prova scritta di Italiano.

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3.4. Prove di simulazione della terza prova scritta Il Consiglio di Classe, preso atto che la terza prova è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dagli allievi, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, ha effettuato tre simulazioni tratte dalla gamma di modalità di svolgimento indicata dal D.M. 20 Novembre 2000 n° 428. 1° Simulazione Tipologia : B Data: 01 marzo 2012 Materie: Matematica, Inglese, Sistemi, Tecnologia Meccanica Domande: 3 per ogni materia Totale: 12 domande Estensione massima risposta : 5 righe Tempo a disposizione : 90 minuti 2° Simulazione Tipologia : C Data: 23 marzo 2012 Materie: Diritto, Inglese, Sistemi, D.P.O.I. Domande: 7 per ogni materia Totale: 28 domande Tempo a disposizione : 60 minuti 3° Simulazione Tipologia : B + C Data: 23 Aprile 2012 Materie: Tip. B Tecnologia Meccanica, D.P.O.I. : 3 domande (estensione massima risposta 5 righe) per ciascuna materia (totale: 6 domande) Tip. C: Matematica, Sistemi: 7 domande per ciascuna materia (totale: 14 domande) Totale: 17 domande Tempo a disposizione: 90 minuti Allegati al documento: Si allegano:

- le copie dei testi delle prove di simulazione della terza prova scritta (All. 1- 2 -3) ; - la griglia di valutazione per la prima prova scritta (All. 4); - la griglia di valutazione per la seconda prova scritta (All. 5); - la griglia di valutazione del colloquio (All. 6).

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4. Relazioni e programmi delle singole discipline.

4.1 A Scheda del docente di Lingua e Lettere italiane

Prof.ssa Di Luca Elisabetta

Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità

- Conoscere i termini essenziali della biografia del pensiero degli autori

- Conoscere gli aspetti più significativi delle correnti letterarie trattate;

- Saper collocare un autore ed una corrente in un appropriato contesto culturale e saper individuare i condizionamenti che la situazione storica esercita su di essi

- Saper cogliere il senso complessivo di un testo letterario

- Saper produrre diverse tipologie di testi

Metodi di lavoro adottati:

Lezione frontale; discussione collettiva; ricerca guidata; problem solving; analisi e decodificazione dei testi proposti

3. Libri di testo

Manuale di Letteratura Vol. 2, 3 Autori: P.Di Sacco Casa Editrice: B.Mondadori

4. Altro materiale didattico

Altri testi, volumi della biblioteca, fotocopie, mappe concettuali, schede si sintesi

5. Spazi, laboratori, altre tecnologie adottate

Elementi di verifica e modalità di valutazione:

Elementi di verifica: Interrogazioni individuali, momenti di intervento e di discussione, produzioni di diverse tipologie di testi, esposizione degli argomenti esaminati in classe

Modalità di valutazione: Dati ricavati dalle prove scritte e orali, conoscenza degli argomenti, progresso rispetto ai livelli iniziali, impegno dimostrato, partecipazione alle attività, attitudine, capacità espresse nella rielaborazione dei contenuti acquisiti, competenza nell’applicazione delle conoscenze, capacità di cogliere gli elementi essenziali di una lettura o un’esposizione; capacità di esprimersi con correttezza, eventuali situazioni che possono aver ostacolato o favorito l’apprendimento.

Tempi di svolgimento dei moduli di studio:

Trimestre I Modulo: L’età del Positivismo e del Naturalismo

Pentamestre: II Modulo: L’età del Decadentismo III Modulo: Il primo dopoguerra IV Modulo: Il secondo dopoguerra (alcuni aspetti)

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Contenuti: IL SECONDO ROMANTICISMO E LA SCAPIGLIATURA

L'ETA' DEL POSITIVISMO: caratteri generali

Naturalismo Verismo GIOVANNI VERGA

La personalità. La formazione. L'ideologia La poetica e l'arte" La stagione del verismo da "Vita dei Campi": Fantasticheria La lupa Rosso Malpelo Da “Novelle rusticane”: La roba Libertà da "I Malavoglia": la famiglia Toscano L’addio alla casa del nespolo da "Mastro Don Gesualdo" Una morte solitaria IL DECADENTISMO: caratteri generali Influssi della letteratura straniera: simbolismo, estetismo, panismo Cenni sui “poeti maledetti”: Baudelaire, Verlaine, Rimbaud LA SCAPIGLIATURA

Un modo diverso di essere artisti a fine ottocento GABRIELE D'ANNUNZIO

La vita. L'ideologia. L'opera. I modi espressivi. Lo stile da "Novelle della Pescara":L'eroe da “Il Piacere”: Ritratto di un esteta:Andrea Sperelli L'attesa di Elena Da “Alcyone”: La sera fiesolana La pioggia nel pineto I pastori

GIOVANNI PASCOLI

La vita. I temi. Le opere. I modi espressivi La poetica del Fanciullino Il fanciullino da Myricae: X agosto Il tuono Lavandare da "Canti di Castelvecchio" Il gelsomino notturno LA NASCITA DEL ROMANZO D’AVANGUARDIA IN ITALIA

ITALO SVEVO

La vita, la cultura e la poetica Nascita di un tema dominante:L'inettitudine "Una Vita": caratteri generali "Senilità" caratteri generali da "La coscienza di Zeno": Il fumo Il funerale mancato Psicoanalisi LUIGI PIRANDELLO

La vita e il pensiero. La poetica dell'umorismo. La narrativa. Il teatro. L’Umorismo, la Forma e la Vita da "Novelle per un anno": La patente La carriola "Il fu Mattia Pascal": Adriano Meis “Io sono il fu Mattia Pascal” da "Uno,nessuno e centomila": Il naso di Moscarda Sei personaggi in cerca d'autore L'ingresso dei sei personaggi da “Le novelle per un anno”: Il treno ha fischiato I MOVIMENTI LETTERARI, LE POETICHE, LE RIVISTE DI INIZIO NOVECENTO

LA POESIA CREPUSCOLARE: La poetica, i motivi, le forme

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IL FUTURISMO

Filippo Tommaso Marinetti Il manifesto futurista del 1909 Programma politico futurista L’ERMETISMO: caratteri generali GIUSEPPE UNGARETTI

La vita. La poetica. L'opera da "L’Allegria” Veglia S. Martino del Carso Natale Fratelli Soldati

LE PRINCIPALI TENDENZE DELLA NARRATIVA IN ITALIA

GLI ANNI DEL NEORALISMO: Caratteri generali

PRIMO LEVI

Se questo è un uomo

EUGENIO MONTALE

La vita. La poetica. L'opera Da "Ossi di seppia": Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Cigola la carrucola del pozzo da "Le occasioni": Non recidere,forbice,quel volto SALVATORE QUASIMODO

La vita. La poetica. L'opera Analisi delle seguenti liriche: Alle fronde dei salici Ed è subito sera

Gli alunni Il docente

4.1 B Scheda del docente di Storia

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Prof.ssa Di Luca Elisabetta

Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità

- Acquisizione dei contenuti essenziali della disciplina.

- Saper cogliere gli aspetti significativi del problema.

- Saper costruire i fatti storici come processualità di eventi.

- Saper collegare gli eventi e ricostruire gli interessi in campo

Metodi di lavoro adottati:

- Lezione aperta; lezione frontale;discussione guidata; - proposta in chiave problematica degli argomenti

Libri di testo:

Manuale: Il Nuovo Dialogo con la Storia Autori: Brancati-Pagliarani-Trebi Casa Editrice: La Nuova Italia

Altro materiale didattico:

Altri testi, mappe concettuali, schede di sintesi, fotocopie, documenti

Elementi di verifica e modalità di valutazione:

Interrogazioni individuali, prove semistrutturate, momenti di intervento e di discussione.

Criteri di valutazione: conoscenza dei fatti storici, correttezza nell’uso dei termini, concetti propri del linguaggio storico, capacità di ricostruire i fatti storici e mettere in relazione gli eventi

Tempi di svolgimento dei moduli di studio:

Trimestre: I Modulo: Recupero degli argomenti non completamente trattati nell'anno precedente II Modulo: L'età dell'imperialismo e la prima guerra mondiale

Pentamestre: III Modulo: il primo dopoguerra III Modulo: L'età dei totalitarismi. VI Modulo: La seconda guerra mondiale V Modulo: Il secondo dopoguerra (caratteri generali)

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Contenuti: Dal Congresso di Vienna all’unificazione Italiana I tentativi rivoluzionari Il 1848 L’unificazione dell’Italia Mazzini, Garibaldi e Cavour

L'Italia liberale Il governo della Destra: completamento dell'unificazione La Destra: scelte economiche e istituzionali Protezionismo e trasformismo: il governo della Sinistra L'età Crispina L'Europa e il mondo agli agli inizi del Novecento Le tensioni interne Le tensioni internazionali Problema delle nazionalità e questione balcanica L'Italia industriale e l'età giolittiana Il decollo industriale italiano Le lotte sociali e la crisi di fine secolo La strategia riformista di Giovanni Giolitti La crisi degli equilibri giolittitiani La prima guerra mondiale: cause e dinamiche Una guerra per l’egemonia europea Dalla guerra breve alla guerra di logoramento L’Italia dalla neutralità all’intervento La vittoria dell’Intesa La Grande guerra come svolta storica Le eredità della guerra Guerra di massa, produzione di massa Mobilitazione delle masse e conflitto sociale Le conseguenze della guerra sul sistema coloniale La rivoluzione russa e la nascita dell’Urss Le radici della rivoluzione Le due rivoluzioni nel 1917 La guerra civile e il comunismo di guerra

La Crisi del 1929 e il New Deal: Le dinamiche economiche e sociali fra le due guerre La rottura dello sviluppo: la Crisi del 1929 Una risposta democratica alla Crisi: il New Deal I TOTALITARISMI: Il regime fascista I caratteri generali del regime fascista La politica economica del fascismo La guerra di Etiopia e le leggi razziali L’antifascismo Il regime nazista Il nazismo al potere Il sistema totalitario Il regime staliniano L’industrializzazione forzata Il totalitarismo staliniano Fascismi e democrazie in Europa Regimi autoritari nell’Europa centro-orientale Le democrazie europee negli anni trenta La guerra civile spagnola Verso un nuovo conflitto Le radici del conflitto L’aggressività nazista e l’annessione dell’Austria La seconda guerra mondiale La guerra-lampo tedesca e l’espansione dell’Asse La svolta del 1941: dalla guerra europea alla guerra mondiale La sconfitta dell’Asse L’Europa in guerra: il dominio nazista, l’Olocausto, la Resistenza Il dominio nazista in Europa e la Shoa La Resistenza italiana

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Il dopoguerra degli sconfitti: Austria, Ungheria, Germania Austria e Ungheria La Germania di Weimar Il dopoguerra dei vincitori: Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti Il dopoguerra in Italia e in Francia Gli anni venti negli Stati Uniti L’Unione Sovietica da Lenin a Stalin La nuova politica economica L’ascesa di Stalin La crisi del dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo La crisi economica e sociale del dopoguerra Il “biennio rosso” Il movimento fascista e lo squadrismo Il collasso delle istituzioni liberali La transizione verso la dittatura (1922-25)

L’Italia repubblicana Unità antifascista, scelta repubblicana e l’età del centrismo I lavori della Costituente e le elezioni del 1948 L’età del “disgelo” Il miracolo economico e il centrosinistra L’Italia negli anni 60/70

Gli alunni Il docente 4.2 Scheda del docente di Lingua Straniera (Inglese)

Prof.ssa Gasparini Alessandra 4.2.1 Obiettivi formativi e disciplinari proposti Ascoltare e comprendere semplici frasi ed espressioni utilizzati in contesti familiari e

sociali. Interagire adeguatamente descrivendo semplici esperienze personali ed

esprimendo opinioni. Leggere semplici testi selezionando informazioni specifiche. Comporre brevi testi di varia tipologia rispettando parametri di correttezza formale. Sviluppare abilità e conoscenze richieste in campo industriale meccanico. Compilare modulistica professionale.

4.2.2 Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità La maggior parte degli alunni Sa ascoltare ed è in grado di comprendere semplici frasi ed espressioni utilizzati in

contesti familiari e sociali. Sa descrivere semplici esperienze personali ed esprimere opinioni riguardanti

contesti e situazioni conosciuti.

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Sa leggere e comprendere testi relativi ad argomenti specifici dell’indirizzo di studi, selezionando informazioni specifiche..

Sa utilizzare abilità e conoscenze acquisite per interagire nel campo di specifico interesse tecnico/scientifico.

Sa relazionare in modo adeguato su semplici argomenti di carattere tecnico/scientifico.

4.2.3 Criteri di valutazione adottati per le prove orali Per le prove di interazione orale sono state valutate:

La competenza comunicativa degli alunni nel partecipare attivamente a situazioni interattive, comprendendo domande e compiti assegnati e nel rispondere adeguatamente alle richieste.

La correttezza sintattico grammaticale dell’espressione linguistica.

La conoscenza di alcuni semplici aspetti teorici di carattere tecnico/scientifico.

La capacità di comprensione / analisi / produzione di semplici testi orali riguardanti argomenti specifici dell’indirizzo di studio. E’ opportuno notare che nella valutazione si è tenuto conto degli esiti ottenuti nel raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, della situazione di partenza degli alunni, dell’assiduità nello studio, della frequenza, dell’interesse dimostrato e della partecipazione alle lezioni.

4.2.4 Metodi di lavoro adottati

Approccio comunicativo di tipo funzionale.

Priorità accordata alle attività di ascolto ed interazione orale.

Successiva interiorizzazione di alcune regole che sono alla base dell’atto linguistico.

Adozione di una fascia ristretta di funzioni linguistiche internazionalmente condivise.

Lezione frontale, interattiva, studio guidato. 4.2.5 Libri di testo ed altro materiale utilizzato

Marcelli, Wood, Solutions Pack 2, Longman.

Bernardini, De Benedittis,Vidori,New Mechanical Topics,Hoepli.

Fotocopie 4.2.6 Moduli di studio e contenuti MODULO 1 Contenuti Riflessioni sulla lingua

1. Revisione e consolidamento delle strutture grammaticali e delle funzioni comunicative analizzate l’anno precedente.

2. Present Perfect 3. Present Perfect Continuous 4. Past Perfect 5. Present Perfect + for/since

Inglese tecnico

1. The automobile engine.

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2. Internal combustion and the four strokes. 3. Parts of the engine.

MODULO 2 Contenuti Riflessioni sulla lingua

1. Reported Speech 2. Contrast say/tell 3. The Third Conditional

Inglese tecnico

1. The diesel cycle. 2. The diesel engine and the gasoline engine (contrast) 3. Hybrid cars

MODULO 3 Contenuti Inglese tecnico

1. Machine tools: milling machines; drilling machines; turning machines; grinders;

presses; band saws; shapers 2. CNC system: CNC machine tools, CNC programmers’ tasks and CNC operators’

tasks in planning operations.

MODULO 4 Contenuti Inglese tecnico

1. CAM/CAD technology. 2. Automation in modern factories: FMS system; flexible manufacturing system;

CIM; manufacturing cells.

MODULO 5 Contenuti Inglese tecnico

1. Motor vehicles: the history of the automobile 2. Car types 3. Motorcycling

Gli alunni Il docente

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4. 3 Scheda del docente di Diritto ed Economia industriale

Prof.ssa D'Onofrio Daniela 4.3.1. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità.

1)Saper delineare la figura dell'imprenditore; 2) saper distinguere la figura del piccolo imprenditore; 3) saper classificare le imprese; 4) conoscere i contenuti di base dello statuto dell'imprenditore commerciale; 5) conoscere i caratteri generali della procedura fallimentare; 6) conoscere i segni distintivi aziendali e le creazioni dell’ingegno; 7) comprendere il significato della normativa antitrust; 8) conoscere le regole fondamentali sul trasferimento aziendale; 9) conoscere la struttura del contratto societario; 10) cogliere le caratteristiche fondamentali delle società di persone e delle società di capitali; 11) saper individuare le differenze tra società di capitali e società di persone; 12) acquisire il concetto di sistema economico; 13) saper individuare il fenomeno aziendale interpretandone le più importanti funzioni; 15) saper distinguere il soggetto giuridico dal soggetto economico; 16) conoscere il significato dell'organizzazione aziendale con riferimento alla divisione del lavoro; 17) saper riconoscere i modelli di organizzazione aziendale, descrivendone le loro maggiori caratteristiche; 18) saper individuare le principali operazioni di gestione. 19) saper distinguere i fatti interni dai fatti esterni dell'azienda; 4.3.2.Metodi di lavoro adottati Lezioni frontali, domande stimolo, discussioni guidate.

4.3.3. Libri di testo ed altro materiale didattico Libro di testo: "Diritto ed Economia industriale" - Autori: Crocetti-Fici- Ed. Tramontana . Fonti normative. 4.3.4. Elementi di verifica e modalità di valutazione

l) Conoscenza; 2) Comprensione; 3) Rielaborazione; 4) Capacità espositive; 5) Capacità di analisi e dl sintesi; 6) Impegno; 7) Interesse; 8) Partecipazione al dialogo educativo; 9) Metodo di studio 10) Progressi rispetto ai livelli iniziali. Modalità di valutazione: interrogazioni orali, questionari, sondaggi dal posto, in numero di uno –due per il trimestre, due-tre per il pentamestre. 4.3.5. Tempi di svolgimento dei moduli di studio 1° trimestre: Modulo n. 01 - 02 2° pentamestre: Moduli n. 03 - 04 – 05- 06

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4.3.6. Contenuti

L'imprenditore e l'impresa: nozione di imprenditore e impresa; classificazione delle imprese:pubblica, privata, piccola, artigiana, agricola, familiare, commerciale. - Lo statuto dell'imprenditore commerciale: la capacità per l'esercizio dell'impresa; incompatibilità e inabilitazioni all'esercizio dell'impresa; I'iscrizione nel registro delle imprese; la tenuta delle scritture contabili. - I collaboratori dell'imprenditore. - Il fallimento :i presupposti, cenni agli organi e agli effetti del fallimento. - L'azienda: definizione; il trasferimento d'azienda; i segni distintivi dell'azienda; I'awiamento; la disciplina della concorrenza; le creazioni dell'ingegno. - Le società: impresa collettiva e contratto di società; soggettività e personalità giuridica; classificazione delle società; differenze tra le società di persone e le società di capitali; cenni alle procedure di trasformazione, fusione e scissione societaria. - Il sistema economico: i soggetti economici; produzione, scambio e mercato. - L'attività economica e l'azienda: gli elementi essenziali dell'azienda; la concezione sistemica dell'azienda; la classificazione delle aziende; il soggetto giuridico ed il soggetto economico; i gruppi aziendali. - L'organizzazione aziendale: la divisione del lavoro; i compiti e le mansioni; gli organi dell'azienda; i rapporti tra le unità organizzative;la rappresentazione della struttura. - I diversi tipi di struttura organizzativa: la struttura plurifunzionale; la struttura multidivisionale; la struttura a matrice. - La gestione aziendale: il finanziamento, I'investimento, la trasformazione e lo scambio; fatti interni ed esterni. 4.3.7. Attività para-inter-extrascolastiche (attività culturali, visite aziendali, risultati relativamente alla disciplina) Gli alunni Il docente

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4.4 Scheda del docente di Matematica Prof. De Tommaso Dario - Prof. Pietroniro Vincenzo

Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità: parte degli studenti è in grado di… comprendere il concetto di integrale definito - definire e giustificare la formula per calcolare l'integrale definito di una funzione continua in un intervallo chiuso - applicare le proprietà dell'integrale definito- conoscere il concetto di primitiva di una funzione - giustificare il teorema della media - definire l'integrale indefinito - applicare le proprietà dell'integrale indefinito - conoscere e giustificare le formule relative agli integrali elementari - essere in grado di utilizzare i principali metodi di integrazione indefinita - applicare la formula per il calcolo di integrali definiti, calcolare l’area di una superficie piana e il volume di un solido di rotazione - calcolare e definire integrali impropri- comprendere il significato meccanico e fisico dell’integrale definito - orientarsi in un riferimento cartesiano dello spazio - determinare l'equazione di un piano passante per tre punti - conoscere la condizione di parallelismo tra piani - rappresentare piani aventi le equazioni assegnate, determinando le loro intersezioni con gli assi coordinati - riconoscere se le equazioni di due piani, poste a sistema, rappresentano una retta oppure no – scrivere equazioni ridotte di una retta avendo le equazioni generali individuando la retta mediante opportune coppie di piani paralleli agli assi coordinati – riconoscere l’equazione di una sfera e quella di un cilindro circolare retto - definire una funzione reale di due variabili reali e determinarne in campo di esistenza - capire che il diagramma di una funzione in due variabili è, nei casi più comuni, una superficie - ottenere informazioni sull’andamento di alcune superfici mediante le curve di livello - verificare la soluzione di un’equazione differenziale - risolvere equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari- risolvere il problema di cauchy per le equazioni differenziali di cui si sa trovare la soluzione generale.

…e più in generale di - operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule; - utilizzare metodi e strumenti algebrici; - affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione; - costruire procedure di risoluzione di un problema; - risolvere analiticamente problemi geometrici nel piano o nello spazio; - interpretare intuitivamente situazioni geometriche spaziali; - applicare le regole della logica in campo matematico; - riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali;

Metodi di lavoro adottati:

L'insegnamento si e’ svolto mediante lezioni frontali con discussioni dei vari argomenti trattati e coinvolgimento diretto degli allievi in relazioni critiche sugli obiettivi raggiunti, tecnica del problem solving e numerose esercitazioni. Si è insistito sull’importanza del lavoro personale a casa e sulla conseguente correzione giornaliera sui vari contenuti svolti. Per gli integrali sono partito da quelli definiti. Per la geometria dello spazio si e fatto uso di appunti.

Libri di testo:

moduli di lineamenti di matematica - moduli D ed F – Ghisetti e Corvi

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Elementi di verifica e modalità di valutazione:

Sono state effettuate delle verifiche sistematiche sia scritte (risoluzione di problemi ed esercizi) che orali. Le valutazioni orali sono state realizzate sia attraverso la risoluzione di esercizi alla lavagna sia tramite interventi dal posto. Ciascun allievo ha comunque sempre avuto la possibilità di intervenire ed essere valutato anche dal posto o alla lavagna. Per l’attribuzione del voto si è tenuto conto: - delle conoscenze, competenze e abilità acquisite; - dei dati oggettivi ricavati dalle prove; - dei progressi fatti rispetto ai livelli iniziali; - dell’impegno dimostrato; - della partecipazione alle attività; - dei motivi che possono aver favorito o ostacolato l’apprendimento

Tempi di svolgimento dei moduli di studio:

Trimestre

Modulo 0: richiami sulle derivate. Modulo 1: integrali.

Pentamestre Modulo 1: integrali (parte finale)

Modulo 4: equazioni differenziali. Modulo 2: geometria analitica dello spazio

Modulo 3: funzioni di due variabili reali.

Contenuti:

Modulo 0: richiami sulle derivate. Concetto di derivata e suo significato geometrico. Regole di derivazione. Derivate fondamentali. Derivate delle funzioni composte. Modulo 1: integrali. Integrale definito: area del trapezoide - concetto di integrale definito e proprietà - il teorema della media - funzione integrale e sua derivata: teorema di Torricelli - calcolo di integrali definiti. Integrazione indefinita: l'integrale indefinito e le sue proprietà - metodi elementari di integrazione: integrazione immediata, per decomposizione, per sostituzione, per parti. integrali di funzioni razionali fratte (casi più semplici) Applicazioni: significato geometrico dell’integrale definito - calcolo di integrali definiti - calcolo dell'area di una superficie piana. Calcolo del volume di un solido di rotazione. Applicazioni della fisica (Lavoro, quantità di carica, spazio percorso).

Modulo 1: integrali. Applicazioni: Integrali impropri. Modulo 4: equazioni differenziali. generalità - equazioni differenziali del primo ordine e problema di cauchy - equazioni a variabili separabili – equazioni lineari Modulo 2: geometria analitica dello spazio. Coordinate cartesiane nello spazio - distanza assoluta tra due punti e coordinate del punto medio di un segmento - equazione di un piano – condizione di parallelismo tra piani - equazioni di una retta nello spazio- luoghi geometrici – la sfera ed il cilindro circolare retto - richiami sulle coniche e cenni su ellisse ed iperbole Modulo 3: funzioni di due variabili reali. definizione di funzione reale di due variabili reali e campi di esistenza (disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabili e rappresentazione grafica delle soluzioni nel piano) - concetto di grafico di una funzione di due variabili - curve di sezione e linee di livello.

Gli alunni Il docente

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4. 5 Scheda del docente di Meccanica applicata e macchine Prof. Terreri Teobaldo 4.5.1. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità La maggior parte degli alunni :

Conosce le caratteristiche degli elementi meccanici.

Sa analizzare e calcolare le dimensioni di un organo meccanico.

Sa riconoscere le applicazioni degli elementi calcolati.

Sa esplicitare i parametri per la scelta degli organi più funzionali.

Sa operare calcoli in situazioni pratiche. Alcuni allievi:

Sono in grado di rielaborare le conoscenze acquisite e di applicarle in situazioni problematiche

Fanno eccezione di un paio di alunni che, nonostante le continue sollecitazioni, non hanno ancora raggiunto gli standard minimi. 4 .5.2. Metodi di lavoro adottati

Lezione frontale ed interattiva.

Esercitazioni in classe singole, svolte in gruppi in modo da coinvolgere i più deboli. 4.5.3. Strumenti Libri di testo. Appunti presi durante le lezioni. Manuale tecnico 4.5.4. Verifiche Il grado di apprendimento degli alunni è stato valutato tramite verifiche scritte e orali, formative e

sommative.

4.5.5. Valutazione La valutazione è stata effettuata tenendo conto:

1) del risultato delle verifiche sommative in relazione ai seguenti criteri: - acquisizione delle conoscenze, - capacità di utilizzare una terminologia corretta, - capacità applicativa e di rielaborazione personale; 2) partecipazione all’attività scolastica; 3) impegno.

4.5.6. Moduli di studio

MODULO N01 Meccanismo biella-manovella

U.D.1 : Studio cinematico e dinamico del sistema biella-manovella. Momento motore. Obiettivi - Conoscenza del meccanismo biella manovella e sue applicazioni; - saper effettuare lo studio cinematico e dinamico del meccanismo; - saper determinare il momento motore e tracciare il grafico qualitativo per un motore a 4T. U.D. 2 : Dimensionamento di massima di una biella.

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Obiettivi - Conoscenza della differenza tra bielle lente e bielle veloci; - conoscenza delle forze che agiscono sulle bielle; - saper effettuare il dimensionamento di massima di una biella

MODULO N°2 Alberi a manovella

U.D. 1: Manovelle di estremità e intermedie. Obiettivi - Conoscere la funzionalità delle parti costituenti una manovella; - saper calcolare una manovella di estremità ed una manovella intermedia. U.D. 2 : Equilibramento statico e dinamico degli alberi a gomito. Obiettivi - Conoscere le cause di squilibrio statico e dinamico degli alberi a gomito; saper equilibrare staticamente e dinamicamente nei casi semplici, un albero a gomiti

MODULO N°3 Regolazione del moto

U.D. 1 : Regolatori di Watt, Porter, Hartung. Obiettivi - Saper evidenziare in una curva caratteristica l’intervallo di insensibilità e l’intervallo di

irregolarità nel regime; - conoscenza dei regolatori di velocità e loro applicazioni; - saper dimensionare un regolatore di velocità. U.D. 2 : Volani Obiettivi - Conoscenza della funzionalità del volano; - saper calcolare un volano.

MODULO N04 Meccanismi vari per la trasmissione e la trasformazione del moto

U.D.1 : Manovellismi piani. Manovellismi a grifo. Eccentrico a collare. Bocciuolo. Obiettivi - Conoscenza dei vari meccanismi per trasmettere e trasformare un moto; - saper effettuare un dimensionamento di massima del meccanismo per trasmettere e

trasformare il moto.

MODULO N05

Calcolo di organi meccanici

U.D. 1 : Assi e alberi. Obiettivi - Conoscere la differenza tra assi e alberi; - saper calcolare gli assi; - saper calcolare gli alberi soggetti a torsione e a flesso-torsione. U.D. 2 : Perni portanti e di spinta. Cuscinetti di strisciamento. Cuscinetti a rotolamento:

radiali assiali e obliqui

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Obiettivi - Conoscere le differenze concettuali tra i vari tipi di perni e tra i vari tipi di cuscinetti; - saper calcolare i perni; - saper effettuare la scelta dei cuscinetti.

MODULO N06 Giunti e innesti

U.D.1: Giunti rigidi, elastici e mobili Obiettivi - Conoscere le differenze e le caratteristiche peculiari dei vari tipi di giunti; - saper calcolare un giunto rigido ed un giunto elastico. U.D. 2 : Innesti a denti. innesti a frizione monodisco, a dischi multipli, a superfici coniche Obiettivi - Conoscere le differenze tra i vari tipi di innesti; - saper dimensionare un innesto a frizione.

MODULO N°7 Organi di collegamento

U.D. 1 : Chiavette, linguette, spine, alberi scanalati Obiettivi - Conoscere la funzionalità dei vari organi dì collegamento; - saper effettuare la scelta dei vari organi.

MODULO N0 8 Molle

U.D. 1 : Molle di flessione semplici, a semibalestra e a balestra. Molle di torsione a barra e a elica Obiettivi - Conoscere le differenze tra i vari tipi di molle; - conoscere i concetti di flessibilità, rigidità, caratteristica, lavoro di deformazione e portata

di una molla; - saper effettuare il calcolo di una molla.

MODULO N0 9

Termodinamica

U.D. 1 : Principi della termodinamica e trasformazioni termodinamiche Obiettivi - Conoscere le leggi di Gay-Lussac, Boyle-Mariotte, equazione caratteristica dei gas

perfetti, Avogadro, Dalton; - conoscere il principio dell’equivalenza, il primo principio della termodinamica, il concetto

di entalpia e entropia. - conoscere e saper rappresentare nel piano p-v le trasformazioni termodinamiche:

isocora, isobara, isoterma, adiabatica; - saper determinare le equazioni caratteristiche, il lavoro di espansione e le variazioni di

entropia delle varie trasformazioni termodinamiche, - saper determinare la relazione tra Cp e Cv. U.D. 2 : Cicli termodinamici di Carnot, Otto, Diesel e Brayton.

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Obiettivi - Conoscenza dei vari tipi di cicli; - conoscenza de] concetto di rapporto di compressione e di rapporto di combustione; - saper determinare il rendimento teorico di ogni ciclo.

MODULO N010

Motori endotermici alternativi U.D. 1 : Motori ad accensione per scintilla a 4T: ciclo termico reale, alimentazione e

carburazione iniezione di benzina, impianto di accensione. Ciclo termico reale di un motore a 2T ad accensione per scintilla.

- Motori ad accensione per compressione a 4T: ciclo termico reale, sistema di iniezione. - Caratteristiche dei combustibili: Volatilità, rapporto stechiometrico, potere antidetonante (NO.), accendibilità (N.C.). - Distribuzione. Diagramma angolare della distribuzione di un motore 4T ad accensione per scintilla.

Obiettivi - Conoscere le cause che conducono al ciclo termico reale; - saper tracciare nel piano p-v il ciclo termico reale Otto e Diesel a 4T; - saper descrivere genericamente l’alimentazione, l’impianto di accensione, il

funzionamento del motore a 2T ad accensione per scintilla, il sistema di iniezione; - saper tracciare il diagramma angolare della distribuzione di un motore 4T ad accensione

per scintilla U . D. 2 : Organi ausiliari: raffreddamento, lubrificazione, sovralimentazione.

Rendimenti (teorico. indicato, meccanico e totale), potenze (indicata. effettiva e specifica) Curve caratteristiche

Obiettivi - Saper descrivere, per grandi linee, il funzionamento degli organi ausiliari: - saper determinare i rendimenti e le potenze - saper tracciare l’andamento qualitativo delle curve caratteristiche.

MODULO N0 11 Motori endotermici rotativi

U.D.1 : Turbina a gas. Turboelica e turboreattore. Motore rotativo Wankel Obiettivi - Saper descrivere e schematizzare il principio di funzionamento di una turbina a gas; - saper evidenziare i vantaggi rispetto ai motori alternativi; - saper descrivere il principio di funzionamento di una turboelica e di un turboreattore; - saper descrivere i] funzionamento di un motore Wankel; - saper evidenziare i vantaggi e gli svantaggi di un motore Wankel rispetto al motore

alternativo.

4.5.7. Area di progetto

Gli alunni Il docente

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4.6. Scheda del docente di Tecnologia Meccanica Prof. Adelchi Giuliani – Prof. Ambrosini Roberto

4.6.1. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità

Sviluppo e miglioramento delle conoscenze acquisite negli anni precedenti;

Aumento delle conoscenze dei materiali impegnati nell’industria meccanica, dei mezzi e dei processi con i quali essi vengono trasformati per ottenere il prodotto;

Potenziamento della base conoscitiva necessaria ad affrontare le tematiche delle tecnologie più avanzate e conoscenza delle moderne tecniche di produzione anche con le lavorazioni speciali;

Acquisizione di conoscenze necessarie per la comprensione dei processi industriali per la fabbricazione dei semilavorati e del prodotto finito con la capacità di effettuare i controlli (distruttivi e non distruttivi) e di qualità dei materiali e del processo produttivo;

Conoscenza dei processi di corrosone e dei procedimenti per la prevenzione e la protezione dei materiali metallici.

Capacità di affrontare le problematiche delle macchine utensili CNC e la realizzazione di programmi per varie lavorazioni di tornitura;

4.6.2. Metodi di lavoro adottati

L'attività didattico-educativa è stata prevalentemente realizzata attraverso lezioni frontali, discussioni collettive, lavori di gruppo avvalendosi di sussidi didattici quali libri di testo, manuali inerenti la disciplina, supporti audiovisivi, strumentazioni presenti nel laboratorio tecnologico e nel laboratorio di macchine utensili ( c.n.c.).

4.6.3. Libri di testo ed altro materiale didattico - A. Secciani, G. Villani; R. Salmi “Tecnologia e Produzione Metalmeccanica” vol. 3 - Cataloghi, audiovisivi - Fotocopie - Manuale di Meccanica - Laboratorio macchine utensili in particolare macchine a controllo numerico computerizzato.

4.6.4. Spazi, laboratori ed altre tecnologie adottate Laboratorio Tecnologico con strumenti ed attrezzature per le varie prove; Laboratorio macchine utensili tradizionali; Laboratorio macchine CNC reparti di lavorazione. 4.6.5. Elementi di verifica e modalità di valutazione Ogni alunno è stato valutato in rapporto al suo livello di partenza ed al cammino di crescita che è riuscito a compiere. I metodi di valutazione hanno tenuto conto dell’esame degli elaborati prodotti a seguito delle esercitazioni pratiche c/o il laboratorio Tecnologico e

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prove presso il reparto macchine CNC, dei test scritti validi per l’orale, delle interrogazioni orali, tenendo conto della capacità di assimilare, integrare e rielaborare i contenuti, nonché delle abilità linguistiche-espressive e della partecipazione dell'alunno al dialogo educativo.

4.6.6. Tempi di svolgimento dei moduli di studio 1° trimestre: Moduli: M1, M2, M3, M4(parte). 2° Pentamestre:

Moduli M4 (parte), M5, M6. Nota: I moduli M7 e M8 sono stati sviluppati nel corso dell’intero anno scolastico 4.6.7 Moduli di studio e Contenuti

M1 – Prevenzione Infortuni Approfondimento e richiami sulle norme antinfortunistiche e comportamentali da osservare nel reparto di macchine utensili, laboratorio tecnologico e in generale.

M2 – Procedimento di lavorazione dei metalli con metodi inconsueti

Generalità, lavorazioni speciali con ultrasuoni, per elettroerosione, al laser e con impiego di plasma. Cenni sulla lavorazione con fascio elettronico.

M3 - Elementi di corrosione e protezione dei metalli – Usura

Generalità sulla corrosione e sua incidenza sulla qualità dei prodotti; classificazione delle corrosioni; corrosione in ambienti umidi; corrosione per correnti vaganti; corrosione in ambiente secco; altri tipi di corrosione; cinetica della corrosione elettrochimica; fattori che influenzano la corrosione. Sistemi di protezione contro la corrosione: impiego di accoppiamenti di materiali opportuni; passivazione, rivestimenti protettivi superficiali, protezione catodica. Usura dei materiali: richiami sull’attrito radente e volvente, classificazione e principali tipi di usura.

M4 - Collaudi e controllo delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei materiali:

Generalità sul controllo delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei materiali; prove distruttive per il collaudo dei materiali e dei pezzi lavorati: prova di trazione, prova di flessione.

M5 – Collaudo con i metodi di controlli non distruttivi

Generalità; metodo radiologico: proprietà dei raggi X, assorbimento dei raggi X, cenni sulla natura, produzione, sensibilità radiografica; metodo gammalogico: natura e produzione dei raggi gamma; metodo di controllo non distruttivo magnetoscopico con particelle magnetiche: sistemi di magnetizzazione, smagnetizzazione; metodo di controllo con liquidi penetranti; metodo di controllo con ultrasuoni: generazione di ultrasuoni, trasduttori, esame a contatto, tipi di esame a contatto, vantaggi e svantaggi.

M6 – Sistema qualità

Generalità, evoluzione della qualità, significato dei principali termini utilizzati nel sistema qualità, integrazione tra produzione e qualità, organizzazione del sistema qualità, qualità totale, cenni sulla normativa.

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M7 - Macchine utensili C.N.C. Architettura delle macchine a controllo numerico; sistemi di coordinate, individuazione degli assi controllati e sistemi di riferimento; struttura a blocchi funzionali di un CNC: cenni su controllore, trasduttore, attuatore; linguaggio di programmazione manuale: istruzioni di base, blocchi di programmi ripetitivi.

M8: Reparti di lavorazione-Esercitazioni pratiche di laboratorio. Realizzazione pratica di programmi per lavorazione con macchine a CNC; prove di trazione, di flessione, controlli non distruttivi con metodo magnetoscopico e liquidi penetranti. 4.6.8. Area di progetto

Gli alunni Il docente 4.7 Scheda del Docente di Disegno Progettazione Organizzazione Industriale

Prof. Ing. Gagliano Angelo Bruno – Prof. Pietroniro Vincenzo 4.7.1. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità - Sviluppo e miglioramento delle conoscenze acquisite negli anni precedenti. - Aumento di capacità di espressione attraverso il linguaggio grafico con acquisizione di mentalità progettuale per l’esecuzione di complessivi e particolari costruttivi. - Acquisizione e potenziamento di conoscenze e abilità nell’ambito del disegno assistito dal computer (CAD). - Conoscenze delle condizioni di taglio e utilizzo degli utensili nelle principali M.U. - Impostazione, sviluppo e stesura di un semplice ciclo di lavorazione con calcolo del tempo macchina. - Conoscenza di elementi normalizzati e/o unificati di attrezzature meccaniche per le lavorazioni previste nei cicli di lavorazione. - Esecuzione del disegno di particolari costruttivi, alla stazione CAD, nel rispetto della normativa e con uso di manuali tecnici. - Esecuzione di semplici disegni alla stazione grafica computerizzata. - Conoscenze sui sistemi produttivi e sulla struttura di una azienda nei principali aspetti organizzativi. 4.7.2. Metodi di lavoro adottati Lezione frontale. Studio guidato. Lavoro di gruppo. 4.7.3. Libri di testo ed altro materiale didattico - L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello, “Dal progetto al prodotto” – Vol. C: Disegno - Progettazione Organizzazione Industriale - Cataloghi - Fotocopie - Manuale di Meccanica

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4.7.4. Spazi, laboratori ed altre tecnologie adottate - Utilizzo della sala CAD - Aula di disegno 4.7.5. Elementi di verifica e modalità di valutazione Ogni alunno è stato valutato in rapporto al suo livello di partenza ed al cammino di crescita che è riuscito a compiere. I metodi di valutazione hanno tenuto conto dell’esame degli elaborati grafici proposti, delle prove scritte, delle interrogazioni orali ed infine delle valutazioni del lavoro grafico alla stazione grafica, impegno dimostrato. Puntualità nelle scadenze. 4.7.6. Tempi di svolgimento dei moduli di studio 1° periodo(trimestre): modulo M1 (in parte), moduloM2. 2° periodo (pentamestre): completamento del modulo M1, svolgimento moduli M3 ed M4. Nota: il modulo M5 è stato sviluppato nel corso dell’intero anno scolastico.

4.7.7 Contenuti (programma svolto) M1 - Attrezzature per la lavorazione con asportazione di truciolo Classificazione- Posizionamento: Classificazione delle attrezzature posizionamento rispetto ad un piano posizionamento rispetto a due piani di simmetria centratura mediante cunei espansibili centratura mediante spine coniche espansibili centratura mediante anelli di espansione posizionamento rispetto a superficie posizionamento del pezzo riferito ad una sola superficie piana posizionamento del pezzo riferito a due superfici piane. Organi di appoggio e bloccaggio: Organi di appoggio Organi di bloccaggio generalità sul bloccaggio meccanico bloccaggio mediante viti bloccaggio mediante staffe bloccaggio mediante cunei bloccaggio mediante eccentrici e leve articolate Elementi normalizzati componibili: descrizione e considerazioni generali. Cenni sulle attrezzature pneumatiche ed oleopneumatiche: Considerazioni a carattere generale sui sistemi pneumatici ed oleopneumatici Cilindri pneumatici ed idraulici. Cenni sulle attrezzature per il taglio delle lamiere (taglio, piegatura) M2 - Tecnologie applicate alla produzione generalità velocità di taglio ed avanzamento condizioni di taglio potenza delle principali macchine utensili

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calcolo orientativo dei tempi di lavorazione. M3 - Cicli di lavorazione e loro impostazione sviluppo e stesura del cartellino di lavorazione cenni sulla classificazione degli utensili e degli attrezzi relativi, unificati, normalizzati e del commercio esempi di cicli di lavorazione. M4 - Gestione della produzione industriale Sistemi produttivi: classificazione dei sistemi produttivi: produzione artigianale, di massa, snella. aspetti caratterizzanti dei sistemi produttivi Tipi di produzione e di processi produttivi: produzione continua e intermittente, produzione su commessa. programmazione della produzione: cenni sul diagramma di Gantt e tecniche reticolari (Pert.). Azienda: funzioni, strutture e organizzazione funzioni aziendali strutture organizzative modelli organizzativi. M5 Disegni esecutivi alla stazione grafica computerizzata Uso di un pacchetto CAD per il disegno meccanico: AUTOCAD. Sono stati proposti test a risposta aperta ispirate alle indicazioni ministeriali riguardanti la terza prova scritta dell’Esame di Stato. 4.7.8 Area di progetto L’area di progetto, coordinata dal Prof. Adelchi Giuliani, ha avuto come tema “Progettazione, realizzazione e installazione di una gabbia di protezione per un pendolo Charpy”. La classe è stata divisa in gruppi, ciascuno dei quali ha svolto una parte del lavoro. Il contributo allo svolgimento del progetto, per quanto concerne il corso di Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale, ha riguardato il coordinamento e il disegno dell’attrezzatura con AUTOCAD. Gli alunni I docenti

4.8. Scheda del docente di Sistemi ed Automazione Industriale Prof. De Pasquale Nicolino - Prof. Mariello Euplio 4.8.1. Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità 1) Consolidamento delle conoscenze acquisite;

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2) conoscenza della programmazione a blocchi e capacità di compilare programmi per la movimentazione sincronizzata di due cilindri pneumatici, con uso appropriato di contatori, controllori, temporizzatori;

3) conoscenza della programmazione CAD – CAM (programma Sintecam); 4) conoscenza del sistema FMS in uso nel laboratorio di robotica; 5) conoscenza del metodo teaching; 6) capacità di compilare programmi in ARM BASIC; uso appropriato delle istruzioni OD,

ID, TB e TI; 7) capacità di inserire programmi di fresatura nel sistema FMS.

4.8.2. Metodi di lavoro adottati

Lezioni frontali ridotte all’essenziale.

Lezioni al computer relative sia al PLC che alla robotica.

Esercitazioni guida al PLC, al robot (movimentazione con software).

Lavori di gruppo per la compilazione dei vari programmi;

Esercitazioni di gruppo e singole al PLC ed alla fresatrice CNC dell’isola di lavoro.

Esercitazioni con il programma Sintecam. 4.8.3. Libri d i testo ed altro materiale didattico Natali G. – Aguzzi N., Sistemi ed automazione industriale – vol. III, editore Calderini.

Fotocopie fornite dal docente. Manuali delle diverse macchine usate. 4.8.4. Spazi, laboratori ed altre tecnologie adottate Aula di Sistemi, Laboratorio con PLC Siemens CPU 226 Step 7, con sistema FMS costituito da tornio e fresatrice CNC e robot RM 501 e con programma Sintecam.

4.8.5. Elementi di verifica e modalità di valutazione Interrogazioni, esercitazioni, osservazioni sistematiche, funzionamento dei programmi per l’esecuzione in laboratorio, prove strutturate e semistrutturate.

Dati oggettivi ricavati dalle prove, partecipazione ed impegno, responsabilità ed autonomia, progressi rispetto ai livelli iniziali, motivi che possono aver favorito od ostacolato l’apprendimento. 4.8.6. Tempi di svolgimento dei moduli di studio

1° periodo (trimestre): MODULO N. 1: COMANDI AUTOMATICI Concetto di automazione e comandi automatici. Automazione. Ciclo evolutivo dell’automazione. Schema funzionale di un comando automatico. MODULO N. 2: PLC Descrizione del sistema PLC, schemi a blocchi funzionali, elementi costruttivi del PLC; classificazione dei PLC in base al numero di I/O, in base al criterio costruttivo ed in base all’impiego: PLC sequenziali e multifunzione; programmazione del PLC con linguaggio KOP; conversione del diagramma a relè in schema a contatti: circuito di autoritenuta. Esercitazioni al PLC (esempi di programmi per la movimentazione sincronizzata di due cilindri pneumatici).

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2° periodo (pentamestre): MODULO N. 2: PLC Programmazione del PLC secondo la norma IEC 1131-3; esercitazioni al PLC (esempi di programmi per la movimentazione sincronizzata di cilindri pneumatici). MODULO N. 3: ROBOTICA Classificazione dei robot industriali, programmazione con linguaggio ARM BASIC, esercitazioni all’isola di lavoro (esempi di programmi per la fresatrice CNC).

MODULO N. 4: CAD-CAM CAD – CAM; esempi di programmazione realizzati con il programma Sintecam.

4.8.7. Contenuti (programma svolto) MODULO N. 1: COMANDI AUTOMATICI Concetto di automazione e comandi automatici: gruppo di comando, gruppo di attuazione e gruppo di comunicazione Automazione. Ciclo evolutivo dell’automazione. Schema funzionale di un comando automatico. MODULO N. 2: PLC Generalità sul PLC. Schema del principio di funzionamento del PLC. Schema a blocchi dell’hardware del PLC. Principio di funzionamento del PLC; confronto tra un sistema elettromeccanico (a logica cablata) ed un sistema programmabile a PLC; elementi costruttivi del PLC; ingressi ed uscite; classificazione dei PLC in base al numero di I/O, in base al criterio costruttivo, in base all’impiego. Programmazione del PLC: conversione del diagramma a relè in schema a contatti. Programmazione del PLC con linguaggio KOP (o AWL). Relè, contatori, comparatori e temporizzatori; esempi di programmazione per la movimentazione di cilindri pneumatici. PLC Siemens CPU 226: programmi in ambiente Step 7. Esercitazioni al PLC: Sequenza del ciclo A+, B+, con valvole monostabili e bistabili: programmazione KOP con Pneumatic Studio 2010. Sequenza del ciclo A+, B+, A-, B-, con valvole monostabili e valvole bistabili: programmazione KOP con Pneumatic Studio 2010. Sequenza del ciclo (A+ B+), A-, B-, con valvole monostabili e valvole bistabili: programmazione KOP con Pneumatic Studio 2010. Sequenza del ciclo A+, B+, (A- B-) con valvole monostabili e valvole bistabili: programmazione KOP con Pneumatic Studio 2010. Cicli a L con ausilio di relè MODULO N. 3: ROBOTICA Architettura e classificazione di un robot industriale, parti meccaniche costitutive; programmazione con linguaggio ARM BASIC, archivio posizioni, istruzioni di assegnazione, salto condizionato (ID, TB), emissione di segnali (OD), tempi di attesa (TI); integrazione di un robot in un sistema FMS; esempi di programmi per lo spostamento di pezzi nell’isola di lavoro. FRESATRICE F1 CNC: programmi per lavorazioni lineari, circolari, cicliche per tasche MODULO N. 4: CAD-CAM Realizzazione di programmi con il programma Sintecam. 4.8.9. Area di progetto Gli alunni I docenti

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4.9 Scheda del docente di Educazione Fisica Prof. Di Battista Rossana 4.9.1 Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità

Acquisizioni di nuovi schemi motori e rielaborazione dei precedenti; miglioramenti della funzione cardiocircolatoria; rafforzamento della potenza muscolare; mobilità e scioltezza articolare; capacità di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile; equilibrio posturale e dinamico; percezione del proprio corpo nel tempo e nello spazio; capacità di espressione personale, fiducia e sicurezza in se stessi; memorizzare, selezionare, utilizzare modalità esecutive dell’azione ( regole, tecniche sportive, ecc.) delle nozioni principali; saper spiegare il significato delle azioni e le modalità esecutive; saper valutare e analizzare criticamente l’azione esecutiva e il suo esito (organizzare un gruppo, condurre una seduta di allenamento, essere in grado di arbitrare con codice giusto); adattarsi a situazioni motorie che cambiano(assumere più ruoli, affrontare impegni agonistici); saper riutilizzare gli apprendimenti motori in situazioni simili; memorizzare sequenze motorie; comprendere regole e tecniche; progettare ed attuare tatticamente; teorizzare partendo dall’esperienza; condurre con padronanza sia l’elaborazione concettuale che l’esperienza motoria. Fondamentali e tattiche di base del calcio a cinque, della pallavolo e della pallacanestro. Fondamentali del nuoto. Acquisire il valore di corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive. TEORIA:il doping, traumatologia e primo soccorso, la pallavolo, la pallacanestro, il calcio a cinque, il nuoto.

4.9.2 Metodi, libri di testo, altri mezzi o supporti didattici, spazi, attrezzature e laboratori, tecnologie:

Sotto l’aspetto metodologico l’itinerario di lavoro prende spunto dall’esperienza diretta dell’alunno, utilizzando sia il metodo induttivo che quello deduttivo; le attrezzature usate sono state: la palestra con le sue attrezzature, la piscina, i campi esterni di calcio a cinque, gli attrezzi per il potenziamento muscolare. E’ stato adottato il libro di testo.

4.9.5 Elementi di verifica e modalità di valutazione:

Dopo la valutazione iniziale se ne è effettuata una formativa intermedia per constatare i risultati, i miglioramenti e i cambiamenti avvenuti fino a quel momento. Alla fine del trimestre si è fatta la sommativi che ha permesso di verificare se si erano raggiunti gli obiettivi prefissati. Tutti gli alunni sono stati coinvolti nel dialogo educativo e di ciascuno sono state evidenziate le singole caratteristiche e i risultati raggiunti. Le verifiche e le valutazioni sono state effettuate mediante prove sia pratiche che teoriche.

4.9.6 Tempi di svolgimento dei moduli di studio:

Primo Trimestre

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Modulo n. 1 Potenziamento fisiologico Sviluppo dei meccanismi energetici, aerobico e anaerobico alattacido, attraverso ripetute brevi e molto veloci con ampio recupero e con variazioni delle posizioni di partenza, giochi di destrezza ed esercizi in acqua. Consolidamento degli schemi motori. Nuoto: lo stile libero, esercizi inerenti alla posizione del corpo nell’acqua, assetto, la battuta delle gambe, la bracciata, la respirazione, il tuffo di partenza, la virata e l’arrivo. Sport scolastici di squadra: la pallavolo, la pallacanestro, il calcio a cinque con cenni storici, caratteristiche tecniche del gioco, elementi tecnico tattici, infrazioni e falli.

Secondo pentamestre

Modulo n.2 - Capacità motorie: coordinative (generali e speciali). Generali: apprendimento motorio, controllo motorio, adattamento e trasformazione dei movimenti. Speciali: capacità di coordinazione oculo-manuale e podalica, di differenziazione spazio temporale, di equilibrio, di ritmizzazione, di reazione acustica ed ottica, di orientamento spaziale e fantasia motoria. Capacità condizionali: la forza massimale, veloce e resistente che si raggiunge attraverso combinazioni di diverse attività muscolari (concentriche, isometriche, pliometriche e isocinetiche). La mobilità articolare nei suoi meccanismi psicofisiologici attraverso esercizi di allungamento e rilassamento psicosomatiche. Nuoto il dorso, esercitazioni inerenti alla posizione del corpo nell’acqua, assetto, la battuta delle gambe, la bracciata, la respirazione, la partenza , la virata e l’arrivo. Teoria: l’apparato respiratorio, il sistema muscolare, le capacità motorie, l’alimentazione, composizione della dieta, il fabbisogno energetico, la pallavolo. Successivamente si sono approfondite gli argomenti puntando maggiormente sull’autonomia, l’autoarbitrggio e l’organizzazione delle varie discipline. Modulo n.3 - Avviamento alla pratica sportiva in particolare alla pallavolo, alla pallacanestro e al calcio a cinque Nuoto: la rana ed il delfino, esercitazioni inerenti alla posizione del corpo nell’acqua, assetto, la battuta delle gambe, la bracciata, la respirazione, il tuffo di partenza, la virata e l’arrivo. Modulo n.4 Sport scolastici individuali. La ginnastica agli attrezzi: la cavallina con volteggio divaricato, frammezzo, capovolto; la scala orizzontale con varie traslocazioni; la spalliera con esercizi semplici e combinati. Le parallele simmetriche, entrata, oscillazione, seduta su due staggi, su uno staggio, uscita a terra. Teoria: il doping, traumatologia e primo soccorso, la pallacanestro, il calcio a cinque, il nuoto.

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4.9.7 Contenuti:

Pratica

Attività aerobica e anaerobica.

Esercizi con superamento di ostacoli.

Esercizi a carico naturale.

Esercizi di opposizione e resistenza.

Esercizi di potenziamento muscolare.

Esercizi preventivi e correttivi.

Esercizi per il miglioramento della coordinazione, della resistenza, della forza, della mobilità articolare della velocità, dell’equilibrio, dell’elevazione, della destrezza, del ritmo, della rapidità.

Esercizi a corpo libero.

Esercizi di allungamento muscolare

Esercizi con piccoli e grandi attrezzi.

Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio a cinque, nuoto. Teoria: il doping, traumatologia e primo soccorso, la pallavolo, la pallacanestro, il calcio a cinque e il nuoto.

Gli alunni Il docente 4.10 – Scheda del docente di Religione cattolica

Prof.ssa Ferrante Paola

4.10.1 Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità

Elaborare un itinerario che sappia trasferire le attese interiori a livello di progressiva disponibilità alla proposta religiosa portata dalla Rivelazione.

Gli obiettivi programmati sono stati quasi pienamente raggiunti dalla classe che ha partecipato attivamente e con impegno alle lezioni.

4.10.3 Libri di testo:

105 schede tematiche.

Altro materiale didattico:

fotocopie

4.10.5 Elementi di verifica e modalità di valutazione:

Interrogazioni, test di profitto, valutazione in relazione alla partecipazione attiva alle lezioni, al costante impegno dimostrato, alla frequenza durante l’anno scolastico. 4.10.6 Tempi di svolgimento dei moduli di studio:

Primo trimestre - I gruppi della chiesa.

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- La santità universale - Etica e morale Pentamestre - La Chiesa - La società e lo stato - La rivelazione cristiana - Giustizia di Dio e umana 4.10.7 Contenuti: - I gruppi ecclesiali - La santità universale - La vita e l’esempio di alcuni santi - L’immacolata Concezione - La liturgia - La natività di Nostro Signore Gesù Cristo - Passione, morte e risurrezione di Gesù - La rivelazione cristiana - La preghiera: importanza e significato. L’Ordine Sacro - Il matrimonio Sacramento - La Chiesa missionaria

- La Chiesa e i Sacramenti Gli alunni Il docente

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Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe

COGNOME e Nome Firma

Preside Papale Fiorenza

Di Luca Elisabetta

Gasparini Alessandra

D’Onofrio Daniela

De Tommaso Dario

Pietroniro Vincenzo

Terreri Teobaldo

Giuliani Adelchi

Ambrosini Roberto

Gagliano Angelo

De Pasquale Nicolino

Martello Euplio

Di Battista Rossana

Ferrante Paola

Pescara 15 maggio 2012

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Fiorenza Papale

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ALLEGATI

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La Classe (risultati di scrutinio)

(da non allegare al documento del 15 maggio)

COGNOME e nome Credito scolastico e formativo

Argomento di approfondimento del colloquio

Materie interessate

Acconciamessa Andrea 4+5+ = 9

Caldarelli Alessandro 4+5+ = 9

Capodicasa Marco 6+7++ = 13 FAMECCANICA

Celli Andrea 5+5++ = 10 FAMECCANICA

Conte Santino 4+4+ = 8

D’Alonzo Marco 7+7++ = 14 FAMECCANICA

D’Angelo Andrea 4+4++ = 8 FARMEC

Di Berardino Andrea 5+5+ = 10

Faricelli Federico 5+5++ =10 FARMEC

Libertini Marco 5+5+ = 10

Orsini Jacopo 4+4+ = 8

Patacca Luca 4+4+ = 8

Perinetti Gianluca 5+6+ = 11 FAMECCANICA

Pettinella Loris 6+6+ = 12