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oggi e domani Notiziario dell’Associazione CAF Onlus / Periodico Quadrimestrale Estate 2015 Anno XXV n° 55 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano Dal 2008, data di inizio del progetto, abbiamo seguito 68 nuclei di famiglie con neonati per la durata di un anno, 18 mesi o due anni, a seconda della complessità dei bisogni. La tecnica di lavoro si è andata sempre più affinando nel tempo, sia per quanto riguarda la formazione e la competenza delle operatrici che si recano a domicilio, sia per il supporto dell’équipe pedagogica e della supervisione clinica che le affiancano periodicamente nel loro delicatissimo e complesso lavoro. L’ingresso nella casa del nuovo bambino e della sua famiglia in difficoltà deve avvenire infatti “in punta di piedi”. Il nostro atteggiamento non è di insegnare, ma di individuare le risorse presenti e potenziarle in modo discreto, graduale, amichevole; la funzione è di sostenere il compito parentale aiutando fisicamente ma soprattutto emotivamente chi si prende cura del neonato; la modalità non è intrusiva, non è prescrittiva, è piuttosto una modalità di contenimento e di creatività. Il nostro compito è anche quello di aiutare ad allargare gli orizzonti, dalla casa all’ambiente esterno, alle risorse del quartiere, alle relazioni sociali. Con le famiglie straniere lavoriamo in madrelingua, con l’aiuto della mediatrice linguistica come ponte fra le culture. Abbiamo grande cura della rete dei servizi che si occupano a vario titolo delle famiglie, sia nella fase di invio che durante il percorso e nel congedo, poiché ciascuno mantiene i propri compiti istituzionali e lavora in sinergia. I risultati sono incoraggianti, le famiglie non mancano, i bisogni sono tanti e il desiderio di continuare è presente in tutte le operatrici. Il Progetto “Diventare Genitori” attraverso l’Home Visiting si ispira all’importanza della prevenzione per garantire una buona qualità di vita delle donne-madri e dei loro bambini. I primi anni sono fondamentali per lo sviluppo psicofisico del bambino, e le più recenti ricerche delle neuroscienze hanno ulteriormente dimostrato come la relazione primaria fra mamma e bambino sia il fondamento per lo sviluppo delle funzioni cognitive e emotive di base del minore, e come i traumi precoci attivino su questo conseguenze negative a lungo termine. Le difficoltà dei genitori possono derivare da cause molto diverse. L’obiettivo del lavoro è un affiancamento precoce che sostenga le risorse presenti, aiutando i genitori a modificare atteggiamenti e dinamiche derivanti da sofferenze passate o da crisi recenti. Il progetto dell’Associazione CAF si colloca in un’area complementare rispetto ai Servizi Pubblici, ma in stretta collaborazione con loro. Le teorie di riferimento sono quelle della psicoanalisi delle relazioni primarie, dell’attaccamento, delle dinamiche familiari. Ad esse si affiancano: le competenze psicopedagogiche dell’Associazione CAF e le sue conoscenze sviluppate sul campo a partire dall’allontanamento dei bambini e dalla cura delle famiglie in difficoltà; l’attenzione al percorso migratorio come potenziale fattore traumatico nella relazione genitori-figli sviluppata dalla Cooperativa Crinali e la competenza valutativa svolta dall’Università Bicocca di Milano, che con le sue ricerche ha fornito riscontri positivi importanti. Home Visiting: prevenzione primaria “in punta di piedi” Ida Finzi Referente Clinico Servizio “Diventare Genitori”

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oggi e domani

Notiziario dell’Associazione CAF Onlus / Periodico Quadrimestrale Estate 2015 Anno XXV n° 55Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano

Dal 2008, data di inizio del progetto, abbiamo seguito 68 nuclei di famiglie con neonati per la durata di un anno, 18 mesi o due anni, a seconda della complessità dei bisogni.La tecnica di lavoro si è andata sempre più affinando nel tempo, sia per quanto riguarda la formazione e la competenza delle operatrici che si recano a domicilio, sia per il supporto dell’équipe pedagogica e della supervisione clinica che le affiancano periodicamente nel loro delicatissimo e complesso lavoro.L’ingresso nella casa del nuovo bambino e della sua famiglia in difficoltà deve avvenire infatti “in punta di piedi”. Il nostro atteggiamento non è di insegnare, ma di individuare le risorse presenti e potenziarle in modo discreto, graduale, amichevole; la funzione è di sostenere il compito parentale aiutando fisicamente ma soprattutto emotivamente chi si prende cura del neonato; la modalità non è intrusiva, non è prescrittiva, è piuttosto una modalità di contenimento e di creatività. Il nostro compito è anche quello di aiutare ad allargare gli orizzonti, dalla casa all’ambiente esterno, alle risorse del quartiere, alle relazioni sociali. Con le famiglie straniere lavoriamo in madrelingua, con l’aiuto della mediatrice linguistica come ponte fra le culture. Abbiamo grande cura della rete dei servizi che si occupano a vario titolo delle famiglie, sia nella fase di invio che durante il percorso e nel congedo, poiché ciascuno mantiene i propri compiti istituzionali e lavora in sinergia. I risultati sono incoraggianti, le famiglie non mancano, i bisogni sono tanti e il desiderio di continuare è presente in tutte le operatrici.

Il Progetto “Diventare Genitori” attraverso l’Home Visiting si ispira all’importanza della prevenzione per garantire una buona qualità di vita delle donne-madri e dei loro bambini.

I primi anni sono fondamentali per lo sviluppo psicofisico del bambino, e le più recenti ricerche delle neuroscienze hanno ulteriormente dimostrato come la relazione primaria fra mamma e bambino sia il fondamento per lo sviluppo delle funzioni cognitive e emotive di base del minore, e come i traumi precoci attivino su questo conseguenze negative a lungo termine. Le difficoltà dei genitori possono derivare da cause molto diverse.L’obiettivo del lavoro è un affiancamento precoce che sostenga le risorse presenti, aiutando i genitori a modificare atteggiamenti e dinamiche derivanti da sofferenze passate o da crisi recenti.Il progetto dell’Associazione CAF si colloca in un’area complementare rispetto ai Servizi Pubblici, ma in stretta collaborazione con loro. Le teorie di riferimento sono quelle della psicoanalisi delle relazioni primarie, dell’attaccamento, delle dinamiche familiari. Ad esse si affiancano: le competenze psicopedagogiche dell’Associazione CAF e le sue conoscenze sviluppate sul campo a partire dall’allontanamento dei bambini e dalla cura delle famiglie in difficoltà; l’attenzione al percorso migratorio come potenziale fattore traumatico nella relazione genitori-figli sviluppata dalla Cooperativa Crinali e la competenza valutativa svolta dall’Università Bicocca di Milano, che con le sue ricerche ha fornito riscontri positivi importanti.

Home Visiting: prevenzione primaria “in punta di piedi”

Ida Finzi Referente Clinico Servizio “Diventare Genitori”

LE VOCI DELL’HOME VISITINGIl beneficiario

IO LI SOSTENGO DA VICINOUn equilibrio precarioSabrina*, 6 anni, è stata allontanata dalla sua famiglia d’origine per grave trascuratezza.Quando viene accolta nella Comunità degli Gnomi Sabrina appare sempre spaventata da tutto e da tutti, fa fatica a relazionarsi con gli educatori e con i coeta-nei. Appare fortemente disorientata rispetto al tempo e allo spazio, è disarmonica nei movimenti e cade con-tinuamente. Nel corso delle vacanze estive , in un at-mosfera rilassata lontano dalla routine quotidiana della Comunità, Sabrina inizia a fidarsi sempre più di una educatrice della sua Comunità a cui fa confidenze angoscianti sulle violenze subite

dal papà mentre la madre assisteva senza proteggerla in alcun modo. Sabrina, confidando e affidando ad altri il suo dolore che le opprimeva il cuore, ha lentamente iniziato a mi-gliorare il proprio comportamento. Ci vorrà tempo pri-ma che possa superare i gravi traumi subiti in famiglia, ma intanto al CAF ha ritrovato il suo equilibrio: ora non cade più e va spedita in bicicletta nel grande giardino

che circonda la Comunità.

*nome di fantasia

Perché hai accettato questo aiuto dall’Associazione CAF?Ho accettato l’incontro con le dottoresse che mi hanno presentato il progetto quando il bambino non era ancora nato, ma ho detto di no perché non mi sembrava di avere bisogno di qualcuno che mi stesse vicino in quel modo. Quando il bimbo è nato ero molto contenta ma, dopo un mese dal parto, ho capito che ero molto triste e piena di incertezze. Sai, la mia famiglia è complicata, quando mia madre ci viene a trovare e poi va via finisce che sono sempre confusa, vado in crisi e mi sembra di non saper più fare la mamma: il bimbo piange e mi sembra di non essere più capace di fare niente per lui. Allora, a me e a mio marito, sono tornate in mente quelle dottoresse che ci avevano presentato il progetto e le ho richiamate dicendo che volevo provare a vedere com’era. Abbiamo cominciato che il piccolo aveva un mese.Cosa fate insieme all’operatrice? Perché ti aiutano questi incontri?All’inizio ho parlato tanto, mi sono sfogata sulla mia famiglia e lei non mi ha giudicata. Ha lasciato che io parlassi. Dapprima abbiamo passato tanto tempo in casa e poi siamo uscite insieme a fare le cose che

c’erano da fare. Non mi ero accorta di aver passato tanto tempo in casa fino ad allora.Che problemi pensavi di avere con il tuo bambino?Quando ho rifiutato il progetto non avevo in mente che le mie tristezze e la mia arrabbiatura potessero darmi problemi con il bimbo. Quando è nato mi sono sentita in difficoltà anche con lui.Non pensavo di avere problemi con lui ma problemi miei. E adesso, come vivi il fatto di essere mamma? Ti senti più serena, più aiutata?Non mi ero accorta che non riuscivo a uscire di casa. Credo che mio marito fosse molto preoccupato. Poi sono uscita con l’operatrice e me ne sono resa con-to. Mi sentivo sciocca ma lei mi ha aiutata ad accettare che questa cosa è successa e che sono stata brava a farmi aiutare. Sento che mi fa bene stare insieme a lei. Quando viene mia madre mi arrabbio ancora e mi manda in confusione, ma so che poi ne posso parlare con qualcuno. E questo tema non riuscivi ad affrontarlo con il marito?Non è la stessa cosa parlarne con lui, non riesco a dire tutto quello che posso dire all’operatice del CAF non è della famiglia.

La nascita di un bambino può attivare sentimenti profondamente ambivalenti nei genitori, oppure avvenire in un momento difficile della vita di uno di loro o della coppia. È un passaggio che può essere critico da diversi punti di vista, psicologico, sociale, relazionale contingente o perché trasmesso dalle precedenti generazioni. L’obiettivo del Servizio Home Visiting è quello di aiutare la coppia a diventare genitori e ad instaurare con il bambino una relazione affettiva positiva. Lo raccontiamo attraverso gli occhi di una operatrice al suo primo intervento nella casa di una mamma e attraverso la testimonianza di una mamma beneficiaria.

Diventare genitori

Da quanto tempo incontri la famiglia? In che modo ti sei presentata nella casa e ti sei fatta accettare dalla mamma?Seguo la mamma da 9 mesi. L’incontro di conoscenza è avvenuto al Servizio che ce l’ha presentata. Al primo appuntamento c’era anche la coordinatrice del proget-to, che aveva già incontrato la mamma in precedenza per presentarle il progetto e che in quell’occasione mi ha presentata facilitando il primo contatto. Da parte mia c’era sicuramente curiosità per la nuova esperienza che stavo per cominciare (era la mia “pri-ma” mamma), ma anche un po’ di paura. Cosa avrebbe pensato quella donna di me? Si sarebbe trovata bene? Mi avrebbe accettata? In quel primo incontro ricordo di essere stata molto in silenzio, osservavo, ascoltavo; anche la mamma pareva un po’ intimorita, ma sem-brava ci fosse il desiderio di iniziare. Abbiamo quindi fissato il primo incontro a casa sua. Spesso durante il corso di formazione ci avevano fatto riflettere sul fatto che entrare in casa dell’utente è un momento delicato,

bisogna essere rispettosi, entrare in punta di piedi…ora che era finalmente arrivato il momento erano tanti i dubbi che mi assalivano e il cuore mi batteva forte! Il marito mi aspettava all’ingresso del caseggiato e lui mi ha fisicamente aperto la porta: la donna era seduta sul divano con in braccio il suo piccolo. Mi sono messa accanto a lei e poi a parlare tutti insieme. La mamma aveva verbalizzato precedentemente questo suo bisog-no e sembra davvero ricercare qualcuno che la ascol-tasse, che la “accogliesse”. Per tutto il primo incontro si è rivolta a me dandomi del lei, ma prima di salutarmi è stata lei a passare al “Tu”. Si instaura una relazione, che si costruisce passo dopo pas-so: in questo caso devo dire che non ci sono state difficoltà, probabilmente era molto forte il desiderio di questa donna di essere sostenuta. Mi sono sentita fin da subito accolta.Più volte è stato necessario ridefinire il mio ruolo: non sono un’assistente sociale, né una amica, qualche volta vengo anche presentata così.

FAMIGLIEITALIANE

MADRI

NEONATI

FAMIGLIESTRANIERE

PADRINUCLEIFAMIGLIARI

UTENTI

MINORI

FAMIGLIEITALO-STRANIERE

MINORI

FRATELLINI

60

Nuclei familiari seguiti ad oggi: Utenti seguiti ad oggi:

Minori seguiti:

STAFF CAFL’équipe dell’Home VisitingInsieme dal 2008, le operatrici mamma–bambino del Servizio Home Visiting dell’Associazione CAF, si sono formate in aula insieme alle mediatrici linguistico culturali per affrontare il delicato compito di affiancare famiglie fragili che attendono o hanno appena avuto un bambino. Ogni volta che le operatrici e le mediatrici varcano la soglia di una nuova casa sanno che sta per cominciare un nuovo “viaggio”. Ogni famiglia, ogni madre ha i suoi bisogni e il suo carattere.Ogni volta le operatrici dovranno mettere in campo competenze e abilità diverse per riuscire a stare nella casa e costruire una relazione con il bambino e con la mamma. Queste professioniste sono specialiste della “relazione”, e sanno che per fare il loro lavoro verrà spesso sfidata la loro fiducia e la loro pazienza. Dovranno riuscire a non giudicare ciò che avviene in loro presenza e a trattenere le loro preoccupazioni.

Da sinistra verso destra: Sara Baroni, Gabriella Fabietti, Chiara Daresta, Francesca Imbimbo, Serena kaneklin, Marta Colombi, Anna Zelante e Federica Boni.

Solo attraverso la relazione di fiducia con la mamma riusciranno a potenziare la sensibilità della stessa nei confronti del figlio e la capacità del bambino di cooperare con la madre. Le operatrici non dovranno sostituirsi mai alla madre, si legheranno molto alla famiglia che seguono ma saranno anche capaci di uscire dalla casa, al termine dell’intervento, con la stessa discrezione con cui vi sono entrate.

L’operatrice

TESTAMENTO PER BENEUn’amicizia che dura per sempre

Il testamento solidale è una scelta di grandissima generosità: gratifica chi lo fa e vive per sempre nella gratitudine di chi lo riceve e di chi ne beneficia.Fare testamento è il modo migliore per pianificare il proprio futuro essendo certi che le proprie volontà, spesso frutto delle scelte e dei sacrifici di un’intera vita, vengano rispettate. Nell’ambito di questa pianifica- zione, chiunque, indipendentemente dal valore del pro-prio patrimonio, può ricordarsi di chi ha più bisogno, nella consapevolezza che anche il più piccolo contri- buto può fare la differenza. Per l’Associazione CAF i lasciti testamentari sono una risorsa fondamentale che le consente di ampliare la portata dei Servizi esi- stenti, garantendone la qualità, e di progettare e aprire nuovi Servizi in grado di rispondere sem-pre meglio ai bisogni emergenti del territorio.È grazie alla generosità del signor Vincenzo,

I risultati economici dell’esercizio 2014 confermano un trend positivo nella gestione e promozione delle attività dell’Associazione CAF. Il raggiungimento di questo risultato è stato reso possibile grazie all’amicizia e alla generosità di tanti individui e aziende che hanno a cuore il futuro dei minori e hanno creduto nel lavoro che la nostra Associazione svolge, con impegno e pro-fessionalità da oltre 35 anni, per restituire un futuro ser-eno a bambini e ragazzi che hanno vissuto esperienze traumatiche gravissime. Il 2014 è stato un anno molto importante, poiché caratterizzato dall’apertura di due nuovi Servizi per il territorio, la Comunità Residenziale Teen e il Centro Diurno TeenLab. Queste due nuove strutture, dedicate all’accoglienza e alla cura degli ad-olescenti, ampliano il raggio d’azione del nostro Ente, estendendo fino alla maggiore età l’intervento sui mi-nori e potenziando la nostra capacità di agire sul loro disagio con un sostegno educativo e psicologico che li accompagni concretamente al traguardo della vita adulta. L’entusiasmo per l’apertura di questi due nuovi Servizi e la necessità di attrarre le risorse necessarie a finaziarli, hanno trainato l’interno processo della rac-colta fondi annuale, che ha prodorro la cifre record di 1.481.034 Euro è un utile esercizio di 70.993 euro.

2014: È TEMPO DI FARE UN BILANCIO

DESTINAZIONE FONDI PER OGNI EURO RACCOLTO

COMPOSIZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO

59%

24%

76%

41%PROVENTI RACCOLTA FONDI

COPERTURA COSTI ATTIVITÀRACCOLTA FONDI

CONTRIBUTI DA ENTIPUBBLICI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALI

FONDI DESTINATI A ATTIVITÀ ISITUZIONALI

medico milanese, che ha scelto di destinare alla nostra Associazione una parte consistente del suo patrimonio per onorare la memoria e le volontà dell’amata moglie, se nel 2014 abbiamo potuto aprire una nuova Comunità Residenziale e un Centro Diurno per adolescenti. Abbiamo potuto così ampliare il raggio d’azione del nostro intervento innalzando la fascia d’età degli utenti accolti dai 12 ai 18 anni, e offrendo due nuovi e impor-tantissimi servizi al territorio della città di Milano.L’amicizia con il signor Vincenzo, iniziata quando egli era ancora in vita, si è trasformata in questo modo in una preziosa eredità che vivrà per sempre nei luoghi in

cui tanti adolescenti sofferenti si prepareranno a diventare adulti sereni.

Per maggiori informazioni:[email protected].+39 02 8378360

•DUEMILA•

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Scende in campo la solidarietà

Mercoledì 24 giugno si è conclusa la  6^  edizione del Torneo Milano Solidale, con la vittoria dell’Associazione NoiSeA, Cral degli Aeroporti Milanesi di Linate e Mal-pensa. Questo team, iscritto dal primo anno di questa manifestazione sportiva, ha già disputato 5 finali e vinto 3 edizioni.Le aziende Gruppo Fiduciaria Orefici e Nielsen si sono invece aggiudicate rispettivamente il 2° e il 3° posto in classifica.La serata conclusiva del Torneo ha visto la partecipazione dei bambini e dei ragazzi dell’Associazione CAF che al fischio finale dell’arbitro hanno letteralmente invaso il terreno di gioco correndo verso i calciatori per esultare con loro. Dopo i festeggiamenti in campo sono arrivate le  premiazioni, un momento emozionante e tanto atteso da tutti, con la consegna ai giocatori più meritevoli delle speciali medaglie realizzate dai ragazzi ospiti della Co-munità Teen. Anche quest’anno i preziosi fondi raccolti grazie a ques-ta ormai consolidata sfida solidale, saranno destinati al sostegno delle attività di accoglienza e cura dei minori vittime di maltrattamenti e abusi ospiti delle 4 Comu-

nità Residenziali dell’Associazione CAF.Un ringraziamento speciale va  a tutte le 16 squadre partecipanti per aver accettato di combinare la com-petitività e l’agonismo tipici del mondo calcistico con  la natura solidale dell’iniziativa. Grazie di cuore quindi a:Accenture,Aon, Associazione Noi Sea, Banca GeneraliBarclays, Bpm, Cargeas Assicurazioni, Fastweb, Fiduciaria Orefici, Fineco Bank, Jus Milano, Lazard, Nielsen, Pwc, Rai Pubblicità  e State Street Bank.Grazie anche a  Sportland per l’organizzazi-one e al  Centro Sportivo Cimiano per l’ospitalità.

GRAZIE AL VOLONTARIATO

Vuoi partecipare con la Tua Azienda all’edizione 2016 del Torneo Milano Solidale? 

scrivi a [email protected]

AZIENDE

Amiche

In occasione dell’appello “Dispensa piena” lanciato lo scorso maggio, il prezioso aiuto dei volontari CAF è stato ancora una volta determinante per la buona rius-cita dell’iniziativa. Di fronte alla necessità di riempire le dispense delle nostre Comunità, sempre meno rifornite a causa della scarsità di prodotti reperibili grazie alla rete sociale sul territorio, la partecipazione dei nostri volontari è stata straordinaria. Abbiamo ricevuto in dono scatoloni pieni di pasta, riso, sugo, pesto, succhi di frutta, biscotti e tanto altro utile a sostenere e variare l’alimentazione dei nostri piccoli os-piti. Il costo che l’Associazione affronta per assicurare ai bambini e ai ragazzi accolti una corretta alimentazi-one è di circa 50.000 euro l’anno. Per questo motivo desideriamo dire ancora una volta GRAZIE, a nome di tutta l’Associazione ma soprattutto a nome dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, a tut-

ti i volontari che con il loro aiuto concreto ci hanno consentito da un lato di riempire gli scaffali della nostra dispensa e abbattere così i costi legati all’approvvigion-amento delle derrate necessarie al funzionamento delle nostre Comunità, dall’altro di soddisfare anche un po’ i gusti dei nostri bambini e dei nostri ragazzi garanten-do loro comunque un regime alimentare che sia sempre equilibrato e adeguato alla loro crescita. La colletta alimentare per le nostre Comunità non si ferma mai. Se ANCHE TU pensi di poter contribuire scrivi una mail a [email protected]. Ti forniremo indicazioni dettagliate su quello di cui le Comunità hanno bisogno, evitando così inutili sprechi e facendo una spesa varia e rispondente alle necessità re-ali dei nostri minori.

FAI UNA DONAZIONEL’Associazione CAF è una Onlus, e per tale ragione ogni contributo versato in suo sostegno è fiscalmente deducibile o detraibile per le persone fisiche o per le imprese, secondo le normative vigenti. A tal fine è necessario conservare la ricevuta di versamento.

• c/c postale n° 22349203 intestato a Associazione CAF Onlus

• bonifico bancario presso UBI - Banca Popolare di Bergamo IT 27 Q 05428 01602 000000007766 intestato a Associazione CAF Onlus - via V. E. Orlando 15, 20142 Milano

• assegno bancario intestato a Associazione CAF Onlus• bonifico bancario permanente (RID)• carta di credito tramite il nostro sito

www.caf-onlus.org

ASSOCIATIVecchi e nuovi soci possono sostenerci versando la quota associativa di 100 euro per l’anno solare 2015 attraverso il bollettino postale allegato.Per informazioni: tel. 02 8378360

INFORMATI SULL’AFFIDO FAMILIARETelefonando dal lunedì al venerdì al numero di cellulare 335.8193448 o scrivendo una mail ad [email protected]

DIVENTA VOLONTARIO Nell’impegno quotidiano dell’Associazione a favore dei minori e delle famiglie in difficoltà, la collaborazione dei volontari è un aiuto prezioso che ci consente una maggior efficacia organizzativa e ci aiuta a contenere i costi di alcune attività necessarie per il buon funzionamento delle nostre Comunità.É possibile fare volontariato anche attraverso la propria AZIENDA, con una giornata organizzata ad hoc presso le sedi delle nostre Comunità.Per maggiori informazioni scrivere a

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TANTI MODI PER AIUTAREI NOSTRI RAGAZZI

FIGLI OGGI E DOMANIReg. presso il Tribunale di Milano in data 8-11-1991 N.738

Direttore Responsabile: Emanuela Angelini

Redazione: Ida Finzi, Francesca Imbimbo,

Serena Kaneklin, Claudia Romeo

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Stampato in agosto 2015

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