dispatch nr. 1 01/2011

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1° supplemento a «Obbiettivo professione infermieristica» n. 1/2011 - Direttore responsabile Luca Bartalesi, Autoriz. Trib. Firenze n. 4103 del 10/05/91 - sped. in a.p. DL 353/ʼ03 (con. in L. 27/02/ʼ04 n. 46 art 1, c. 2, DCB FI - Direzione e redazione: Collegio IPASVI, via Pier Luigi da Pale- strina, 11 - 50144 Firenze Tel. 055359866 - Fax 055355648 - sito: www.ipasvifi.it, e-mail: [email protected] - stampa: Tipografia Coppini Firenze COLLEGIO IPASVI FIRENZE dispatch dispatch dispatch Luca Bartalesi La manovra finanziaria, presentata dal Ministro Tremonti ed approvata recentemente in Parlamento, reintro- duce un istituto già visto e sperimentato a più riprese da vari esecutivi di Go- verno: i ticket sulle prestazioni di Pronto Soccorso per le patologie minori. Perché è vero che la storia dovrebbe in- segnare, ma è altrettanto vero che nel momento del bisogno si attinge a fonte sicura. La dove la richiesta è irrefre- nabile e la spesa pubblica inconteni- bile, il legislatore in un colpo solo fa opera di scoraggiamento per gli utenti che si rivolgono ai Pronto Soccorso e cassa tassando gli irriducibili, quelli che in qualche modo cercano di shun- tare le liste di attesa per visite spe- cialiste ed esami diagnostici. Non vogliamo entrare nel merito del più o meno giusto, ma vorremo che chi scrive le regole tenesse conto del perché si innescano certi fenomeni. Ci piacerebbe si tenesse conto delle ca- renze assistenziali della medicina di base, di chi esercita la sanità sul ter- ritorio, un vuoto sotto gli occhi di tutti, tranne per il legislatore. Lo invitiamo a provare a contattare il medico di famiglia fuori dagli orari previsti, oppure a contare quante volte Prestazioni di pronto soccorso, rispuntano di nuovo i ticket lo stesso medico si alza dalla scriva- nia per visitare, nel senso vero del ter- mine, lo stesso paziente che da giorni aspetta di esser visitato previo ap- puntamento, spesso soffrendo. E’ anche vero che troppi pazienti e troppo anziani sono a carico dell’u- nico riferimento territoriale, i medici di famiglia. Ma proprio gli anziani sono i pazienti più bisognosi di at- tenzione, di maggior continuità assi- stenziale, di essere più seguiti. E qui spezziamo una lancia a nostro favore: ben venga quindi l’infermiere di fa- miglia, che non sia però un ulteriore ten- tacolo territoriale del SSN, ma un pro- fessionista dalla parte del cittadino. Che provasse il legislatore a far in- tervenire la guardia medica nei pre- festivi e festivi, provasse anche a ot- tenere una visita specialistica ormai ir- rinunciabile per qualsiasi medico di base, come pure un ecografia, una TAC o altro esame diagnostico stru- mentale. Il legislatore dovrà anche dire con precisione chi e con quali regole do- vrà occuparsi nella pratica della ge- stione amministrativa dei ticket pre- stazionali di Pronto Soccorso, luogo che ha come “mission” l’espletamento delle emergenze e urgenze con per- sonale sanitario e non amministra- tivo. Perché i precedenti ci insegnano che le regole poco chiare sono state uno dei motivi per cui i ticket in que- sto settore non hanno mai avuto il “successo” atteso. Una elenco minimo di difficoltà che chiunque incontra muovendosi nella foschia della sanità italiana, che porta il cittadino a rivolgersi ai Pronto Soc- corso come unica arma disponibile per avere in tempi rapidi chiarezza per i suoi problemi. Ma a pensarci bene sorge spontanea una domanda: non è che chi scrive le regole voglia darci un’altra spinta verso una direzione che si chiama sa- nità privata…?

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1° supplemento a «Obbiettivo professione infermieristica» n. 1/2011

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1° supplemento a «Obbiettivo professione infermieristica» n. 1/2011 - Direttore responsabile Luca Bartalesi, Autoriz. Trib. Firenze n. 4103 del 10/05/91 - sped. in a.p. DL 353/ʼ03 (con. in L. 27/02/ʼ04 n. 46 art 1, c. 2, DCB FI - Direzione e redazione: Collegio IPASVI, via Pier Luigi da Pale-strina, 11 - 50144 Firenze Tel. 055359866 - Fax 055355648 - sito: www.ipasvifi.it, e-mail: [email protected] - stampa: Tipografia Coppini Firenze

COLLEGIO IPASVI FIRENZEdispatchdispatchdispatch

Luca Bartalesi

La manovra finanziaria, presentatadal Ministro Tremonti ed approvatarecentemente in Parlamento, reintro-duce un istituto già visto e sperimentatoa più riprese da vari esecutivi di Go-verno: i ticket sulle prestazioni di ProntoSoccorso per le patologie minori. Perché è vero che la storia dovrebbe in-segnare, ma è altrettanto vero che nelmomento del bisogno si attinge a fontesicura. La dove la richiesta è irrefre-nabile e la spesa pubblica inconteni-bile, il legislatore in un colpo solo faopera di scoraggiamento per gli utentiche si rivolgono ai Pronto Soccorso ecassa tassando gli irriducibili, quelliche in qualche modo cercano di shun-tare le liste di attesa per visite spe-cialiste ed esami diagnostici.Non vogliamo entrare nel merito delpiù o meno giusto, ma vorremo chechi scrive le regole tenesse conto delperché si innescano certi fenomeni.Ci piacerebbe si tenesse conto delle ca-renze assistenziali della medicina dibase, di chi esercita la sanità sul ter-ritorio, un vuoto sotto gli occhi ditutti, tranne per il legislatore.Lo invitiamo a provare a contattareil medico di famiglia fuori dagli orariprevisti, oppure a contare quante volte

Prestazioni di pronto soccorso,rispuntano di nuovo i ticket

lo stesso medico si alza dalla scriva-nia per visitare, nel senso vero del ter-mine, lo stesso paziente che da giorniaspetta di esser visitato previo ap-puntamento, spesso soffrendo.E’ anche vero che troppi pazienti etroppo anziani sono a carico dell’u-nico riferimento territoriale, i medicidi famiglia. Ma proprio gli anzianisono i pazienti più bisognosi di at-tenzione, di maggior continuità assi-stenziale, di essere più seguiti. E quispezziamo una lancia a nostro favore:ben venga quindi l’infermiere di fa-miglia, che non sia però un ulteriore ten-tacolo territoriale del SSN, ma un pro-fessionista dalla parte del cittadino.

Che provasse il legislatore a far in-tervenire la guardia medica nei pre-festivi e festivi, provasse anche a ot-tenere una visita specialistica ormai ir-rinunciabile per qualsiasi medico dibase, come pure un ecografia, unaTAC o altro esame diagnostico stru-mentale.Il legislatore dovrà anche dire conprecisione chi e con quali regole do-vrà occuparsi nella pratica della ge-stione amministrativa dei ticket pre-stazionali di Pronto Soccorso, luogoche ha come “mission” l’espletamentodelle emergenze e urgenze con per-sonale sanitario e non amministra-tivo. Perché i precedenti ci insegnanoche le regole poco chiare sono stateuno dei motivi per cui i ticket in que-sto settore non hanno mai avuto il“successo” atteso.Una elenco minimo di difficoltà chechiunque incontra muovendosi nellafoschia della sanità italiana, che portail cittadino a rivolgersi ai Pronto Soc-corso come unica arma disponibileper avere in tempi rapidi chiarezzaper i suoi problemi.Ma a pensarci bene sorge spontaneauna domanda: non è che chi scrive leregole voglia darci un’altra spintaverso una direzione che si chiama sa-nità privata…?

dispatch COLLEGIO IPASVI FIRENZE - LUGLIO 20112

www.ipasvi.it

Diventa sempre più difficile crede-re che nel nostro Paese esista anco-ra un Sevizio sanitario nazionale pub-blico, equo e universalistico. Per met-tere in ulteriore crisi chi sostiene an-cora che c’è, basta rammentargli quel-lo che sta succedendo con i “nuo-vi” ticket nelle diverse Regioni do-po che il Parlamento ha approvatol’ultima manovra economica: alcu-ne hanno annunciato che non po-tranno non farli pagare, altre che cer-cheranno di evitarlo, altre ancora nonhanno deciso. Ma è già chiaro chenon è la stessa cosa, per l’assistenzasanitaria, nascere in una Regionepiuttosto che in un’altra. Era già chia-ro prima, potrà obiettare qualcuno.Ed è vero, probabilmente. Ma que-sta manovra deve aver spazzato viai dubbi degli ultimi incerti...Comunque sia, tanto per ricordarequalche novità, non ci sono solo iticket da 10 euro (su visite e anali-

si) e i 25 (sui codici bianchi al pron-to soccorso) per i non esenti, nellalegge che ha convertito il decretocontenente la manovra: ci sono an-che, per esempio, le compartecipa-zioni alla spesa (aggiuntive a quelleeventualmente già applicate) che po-tranno entrare in vigore dal 2014 sul-la farmaceutica e su altre presta-zioni; l’entità del risparmio non è an-cora definita perché dovrà esserequantificata in un’intesa tra Stato eRegioni; tuttavia, queste ultime po-tranno ridurli se saranno capaci diindividuare misure alternative.C’è poi tutto il complesso capitolodelle riduzioni di spesa nel Pubbli-co impiego e quindi anche nella Sa-nità. Così, per esempio, sono pre-visti il blocco del turn over e lo stopai rinnovi contrattuali fino alla fi-ne del 2014, che vale anche per il per-sonale in convenzione. Per quantoriguarda in particolare la Sanità, an-che per il 2013-2014, così come peril 2010-2012, gli enti del Ssn do-

vranno limitare la spesa per il per-sonale entro quella del 2004 dimi-nuita dell’1,4 per cento (compresi icontratti a tempo determinato e ati-pici).Attenzione poi alle assenze per ma-lattia, perché è previsto il control-lo fin dal primo giorno.Risparmi dovranno arrivare anchedagli acquisti, così dal 1° gennaio2012 l’Osservatorio per i contrattipubblici fornirà alle Regioni i prez-zi di riferimento per dispositivi, far-maci ospedalieri, prestazioni e ser-vizi individuati dall’Agenas. L’o-biettivo di risparmio verrà fissato,anche in questo caso, da un’intesaStato-Regioni, in assenza della qua-le è già previsto che debba essere del30% nel 2013 e del 22% nel 2014.Da segnalare ancora, in questa sin-tesi “omeopatica” della manovra, cheil finanziamento 2013 del Fsn a ca-rico dello Stato è aumentato dello0,5% rispetto al 2012 e di un altro1,4% per il 2014.

www.ipasvi.itInaugurato il nuovo portale

della Federazione che oltre adoffrire nuovi servizi informativi

agli infermieri e ai cittadini,mette a disposizione una linea

diretta con la PresidenteAnnalisa Silvestro

che risponderà in diretta alledomande che le verranno poste

C’era una voltail Servizio Nazionale…

Il Collegio Ipasvi di Firenze nell’augurare buone ferie a tutti gli iscritti

ricorda l’orario di apertura al pubblicopubblico dei propri uffici

per il periodo estivolunedì ore 13.00 alle 16.00 giovedì ore 9,30 alle 12,30

LUGLIO 2011 - COLLEGIO IPASVI FIRENZE dispatch3

Il 14 maggio 2011 si è tenuta la prima edizione di «pas-so dopo passo», manifestazione podistica non competi-tiva organizzata da IPASVI Firenze con il patrociniodi UISP, che per quest’anno ha beneficiato Trisomia21(www.trisomia21.it).L’evento svoltosi alle Cascine ha visto circa 200 parte-cipanti (tutti sopravvissuti)!!!Un successo per l’affluenza, ottenuta nonostante gli intoppi

dovuti allo spostamentodi data e percorso, impo-sti dal Comune di Firenze,oltre alla concomitantegara agonistica nell’in-terland fiorentino, diprimo piano per moltirunners agonisti. L’organizzazione degnadei grandi eventi ha ri-chiamato l’attenzione dialcune società sportiveche si sono proposte perun gemellaggio organizzativo nelle edizioni future.L’evento pensato in primo luogo per dare beneficienzaverso Enti e Associazioni onlus ed al tempo stesso vi-sibilità all’ente ordinisco IPASVI Firenze che l’ha or-ganizzato, ha permesso di raccogliere quasi 1000 euro to-talmente devoluti, alla beneficiata associazione Triso-mia21 di Firenze, che a sua volta ha permesso di esporreil nostro bunner i in occasione della serata “Ti presentoun amico” organizzata presso il Pala Mandela di Fi-renze. Un avvenimento di spettacolo e folclore con au-torità ed artisti di grido, che ha richiamato molti fio-rentini .Ci sentiamo quindi soddisfatti per questa nostra prima espe-rienza e ringraziamo i colleghi, gli amici e gli sponsor chepartecipando/collaborando l’hanno resa possibile.Tutta la galleria fotografica della giornata su www.ipa-svifi.it

Il 15 giugno presso la Sala Conferenza IPASVI di Firenze, s’è tenuto lapresentazione del libro “SAY IT in ENGLISH” della Prof.ssa YolandaRillorta, che collabora da anni con il Collegio IPASVI di Firenze con isuoi corsi di inglese per gli infermieri dell’area fiorentina. Hanno partecipato all’evento la Dott.ssa Cynthia Foppiano, già dirigen-te dell’Istituto Formazione Franchi nel quale la Prof.ssa Rillorta hainsegnato in passato, il Presidente GF. Cecinati, Il Dott. G. Brunetti, giàConsigliere IPASVI. Sono poi intervenuti anche la Dott.ssa R. Ferrug-gia, gia Dirigente Anestesista della Clinica Oculistica di Careggi eDott.ssa Marta di Benedetto, medico chirurgo e specialista di anestesia.Il Dott. Filippo Miletti, infermiere, che ha espresso le sue impressionisugli ultimi tre corsi che ha frequentato, rimarcando il fatto che sonostati una specifica preparazione, e forte sostegno per affrontare da Set-tembre un periodo di lavoro a Londra.La Prof.ssa Rillorta ha poi presentato il “libro” è un vero e propriomanuale di studio, con 2 CD d’ascolto, spiegando come gli infermieridel corso stesso l’hanno incoraggiarla a pubblicare le sue lezioni. Illibro è stato accreditato dall’Istituto Formazione Franchi, e verrà usatocome testo nei corsi professionali che organizzerà in tutta la Toscana.Il libro viene distribuito per ora in alcuni librerie dedicate come ilLibreria Masters, e può essere richiesto direttamente all’autore scriven-do a [email protected] formato del libro-manuale è stato concepito per facilitare lo studio, con dei glossari per ogni capitolo ed ècomposto da 9 capitoli sui Sistemi del Corpo, e 5 Capitoli sulla Medicina dell’Emergenza.

Un passo indietro

dispatch COLLEGIO IPASVI FIRENZE - LUGLIO 20114

Siamo così abituati a leggere titoli e notizie critici per la professione infermieristi-ca, che le buone notizie spesso passano inosservate.E’ con grande piacere che dedichiamo due pagine di cronaca recente che testimo-niano quello che è la normalità nel fare infermieristica in ogni settore e specialità.

per la cronaca…

LUGLIO 2011 - COLLEGIO IPASVI FIRENZE dispatch5

Più di un’ora con il cuore che nonbatteva, 70 lunghissimi, intermina-bili minuti di arresto cardiaco. Ep-pure ora a un mese di distanza è a ca-sa. Vivo e senza danni neurologici.Un miracolo lo definisce la moglieValentina, un miracolo della medi-cina e della caparbietà con cui chigli ha salvato la vita non ha mai de-sistito nelle manovre per far riparti-re quel cuore ribelle. E ce l’ha fatta.Se non fosse stato per loro, ChristianLava, 36 anni, avrebbe lasciato unagiovane vedova e due bimbi picco-li da soli. Invece può raccontare in-sieme alla moglie la sua incredibi-le storia con un sorriso, abbraccian-do i suoi amori.«Il 17 maggio stava giocando in sa-lotto con nostra figlia di 4 anni e mez-zo e accanto nella carrozzina il se-condogenito di poco più di mese –racconta Valentina –. All’improvvi-so ha lamentato un giramento ditesta e si e accasciato sul pavimen-to». Dopo aver cercato di risvegliarlo,la moglie ha chiamato il 118 e dopopochi minuti è arrivata a casa l’am-bulanza infermieristica. Il cuore diChristian non batteva ormai da tem-po. «L’infermiere Massimo ha su-bito cominciato le manovre riani-matorie mentre i volontari richiede-vano alla centrale operativa 118 l’af-fiancamento di un medico che è ar-rivato pochi minuti dopo».Defribillatore, intubazione, fiale diadrenalina, ossigeno. Niente, il cuo-re non ripartiva. Eppure Christian èun uomo sano con un lavoro da ar-tigiano del ferro battuto. Solo due

Morto per un’ora torna alla vita«E’ stato un miracolo»

La vicendadi un giovane padre,che si è accasciatoin salotto mentre

giocava con la figlia.Lunghi minuti di

speranza, poi la svolta.Dopo poche settimane

è tornato a casadall’ospedale

Da «La Nazione» di Firenze del 22 giugno 2011

anni fa ha avuto una miocardite, maniente poteva far pensare a un infartocosì all’improvviso, mentre gioca-va tranquillamente in casa con i fi-gli. «Sono stati dei lunghissimi mi-nuti – ricorda ancora Valentina –.Mentre l’infermiere e il medico con-tinuavano a praticare tutto ciò chepotevano per far ripartire il cuore,gli altri scuotevano la testa: più iltempo trascorreva meno speranzeavevamo». La donna si è vista pas-

sare davanti agli occhi venti annidi vita insieme […]. Solitamente leoperazioni di rianimazione cardia-ca durano al massimo 30-40 minu-ti. «Ma inspiegabilmente, l’infer-miere ha continuato imperterrito.Qualcosa forse gli diceva di andareavanti. Nessuno ormai ci sperava».Dopo un’ora e dieci minuti un ur-lo: «C’è polso! Nel polso è tornatoil battito». Il cuore era ripartito. Ch-ristian è stato messo sull’ambulan-za e portato nella terapia intensivadell’ospedale San Giovanni di Dioa Torregalli in uno stato di coma.«Gli hanno dato poche speranze,chissà che danni cerebrali aveva ri-portato con l’interruzione del flus-so sanguigno per 70 minuti. Ma eravivo e per me era già tanto». Il gior-no dopo gli fanno l’elettroencefalo-gramma e contro ogni aspettativa dàottimi risultati. Dopo tre settima-ne, Christian torna a casa con le suegambe. Ha qualche piccolo proble-ma che si sta già risolvendo. Nessundanno neurologico, è tornato a unavita quasi normale, tra poco rientreràal lavoro, ma intanto ha ricomincia-to a giocare coi figli. Dovrà fare ac-certamenti per capire se ha la sin-drome di Brugada, che provoca in-farti improvvisi. «Abbiamo ricevu-to un miracolo – conclude Valenti-na – e saremo eternamente grati a in-fermiere e medico dell’emergenza eai dottori e al personale di Torregal-li. Oltre alla competenza, hanno mes-so a disposizione il cuore, la fede,l’impegno che hanno permesso disalvare la nostra famiglia».

dispatch COLLEGIO IPASVI FIRENZE - LUGLIO 20116

L’Accordo della Conferenza Uni-ficata del 16.12.2010 tra il Gover-no, le regioni e le province auto-nome di Trento e Bolzano, le pro-vince, i comuni e le comunità mon-tane sul documento concernente«Linee di indirizzo per la promo-zione ed il miglioramento della qua-lità, della sicurezza e dell’appro-priatezza degli interventi assisten-ziali nel percorso nascita e per la ri-duzione del taglio cesareo» dettacon estrema chiarezza l’impegnoche gli Enti istituzionali a livellonazionale vogliono assumere neiconfronti del tema “nascere sicu-ri” ed individua i programmi e ledieci linee di azione che si inten-dono percorrere a tutti i livelli cen-trali e locali.Al proposito si propone di inte-grare l’allegato 1 B (vedi documentointegrale, www.ipasvi.it) Standardper la riorganizzazione delle U.O.di ostetricia e delle U.O. di Pedia-tria/neonatologia e terapia inten-siva neonatale (TIN), come di se-guito descritto: al punto B) […],standard operativi per I’assistenzainfermieristica (isola neonatale, roo-ming in, degenza neonatale nel 1°livello, terapia intensiva, sub in-tensiva e STEN nel 2° livello), vie-ne garantita da personale infermie-ristico pediatrico o infermieristicocon formazione e provata compe-tenza in ambito pediatrico e/o neo-

natologico e nella gestione delle ur-genze neonatali.Anche il documento preliminareinformativo sui contenuti del nuo-vo Piano Sanitario Nazionale 2010-2012 prevede che saranno analiz-zati gli aspetti relativi:– alla sicurezza e alla umanizza-

zione del parto;– al ricorso alla parto analgesia e

alla diminuzione dei tagli cesa-rei;

– alla promozione e sostegno del-l’allattamento al seno;

– alla razionalizzazione della retedei punti nascita e delle UnitàOperative pediatriche neonato-logiche e delle Terapie IntensiveNeonatali;

– al trasporto materno e neonatale.Gli impegni e i programmi sono con-divisi dalla Federazione NazionaleCollegi IPASVI perché coerenti conil mandato sociale della professio-ne infermieristica e con gli obiet-tivi della qualità, della personaliz-zazione e della sicurezza dei servi-zi sanitari rivolti alla persona assi-stita che la stessa si pone.A tal proposito si vuole sottolinea-re che i punti nascita, sulla base del-le attività specifiche e caratteriz-zanti,necessitano di figure professionalidiverse che, sulla base dei contenutidei Profili Professionali, dei Codi-ci Deontologici, nonché dei curri-

Indagine conoscitiva sul percorso nascita e sullasituazione dei punti nascita con riguardo all’in-dividuazione di criticità specifiche circa la tuteladella salute della donna e del feto e sulle moda-lità d’esercizio dell’autodeterminazione delladonna nella scelta tra parto cesareo o naturale.

Federazione Nazionale Collegi IPASVI - Giugno 2011Documento integrale su: www.ipasvi.it

Nascere sicuri cola formativi, prevedono la presain carico della/e persona/e nel per-corso nascita vero e proprio (es. leostetriche) e nei settori pediatrici eneonatologi di I e II livello (es. gliinfermieri e gli infermieri pediatri-ci) che consentono di assicurare l’a-deguatezza e la completezza dellarisposta assistenziale alla donna eal neonato.A supporto di ciò si allega […] ilprofilo di competenza dell’infer-miere pediatrico e dell’infermiereche opera in ambito neonatologi-co nei punti nascita elaborato dal-la Federazione IPASVI con chiaradistinzione delle competenze chedevono essere possedute dagli ope-ratori che operano nel 1 livello (pre-valentemente infermieri) e da quel-li che operano nel 2 livello o nelloSTEN (prevalentemente infermie-ri pediatrici).Strumento elaborato con l’obietti-vo di uniformare I livelli operativicertificando le competenze degliinfermieri da un punto di vista stret-tamente professionale, di guidare ilpersonale neoassunto e dicontribuire alla valutazione, in mo-do strutturato, della necessita di ef-fettuare percorsi di formazione avan-zata continua o universitaria in taleambito.)Sulla base di quanto evidenziato, laFederazione Nazionale Collegi IPA-SVI (FNC) intende esprimere alcu-ne considerazioni/riflessioni sul te-ma e sul ruolo della professione in-fermieristica nel percorso nascita.Il nuovo sistema organizzativo deipunti nascita e ambizioso e trovapienamente concorde questa FNCsia per quanto attiene la realizza-zione degli interventi, sia per quan-to attiene le politiche enunciate sul-la formazione degli operatori in am-bito universitario e di formazionecontinua, in quanto parte fondantedel patrimonio professionale ed eti-co degli infermieri.La nuova organizzazione si carat-terizza per una serie di interventi edazioni finalizzate a:– sviluppare politiche di informa-

zione e coinvolgimento della don-na e della famiglia;

LUGLIO 2011 - COLLEGIO IPASVI FIRENZE dispatch7

– costruire reti;– integrare ospedale e territorio per

garantire una reale continuità as-sistenziale;

– assicurare la risposta assistenzialealla donna e al neonato;

– a garantire la sicurezza della don-na e del neonato;

– creare percorsi e strumenti peril controllo del dolore;

– monitorare, verificare e valutarele attività.

L’FNC, per la sua parte, può con-tribuire al raggiungimento degliobiettivi posti garantendo la certi-ficazionedelle competenze degli infermierie degli infermieri pediatrici che ope-rano nei percorsi nascita especificamente:1) nelle unità operative di neonato-

logia e pediatria di 1 livello;2) nelle unità operative neonatolo-

giche di 2 livello e nelle terapieintensive neonatali;

3) nelle unita di trasporto neonata-le d’urgenza (STEN).

La FNC ha già attivato, negli ulti-mi anni, alcune strategie per so-stenere e potenziare le competenzee l’innovazione professionale in am-bito neonatologico e pediatrico at-traverso:– la strutturazione a livello nazio-

nale di un gruppo permanente distudio e approfondimento costi-tuito da infermieri pediatrici;

– la definizione del «profilo di com-petenza» dell’infermiere di areaneonatologlca differenziato perlivelli di complessità assisten-ziale.

In tal modo la FNC è in grado di cer-tificare che gli infermieri pediatri-ci che operano nel percorso nascita(ad ogni livello d’intensività e com-plessita) sull’intero territorio na-zionale, possiedono le conoscenzee le competenze necessarie acqui-site attraverso i percorsi di forma-zione universitaria in infermieristi-ca pediatrica o i master in infer-mieristica pediatrica (analisi profi-lo e ordinamenti didattici) per assi-stere i neonati fisiologici, patologi-ci o che necessitano di cure inten-sive e i loro genitori.

La FNC ha inoltre attivato pergli infermieri generalisti chelavorano prevalentemente neipunti nascita di I livello unapatnership con la Società Ita-liana di Neonatologia. La par-tenership ha lo scopo di pro-muovere ed effettuare in mo-do strutturato percorsi di ac-creditamento professionale at-traverso programmi di forma-zione avanzata condotti da neo-natologi e specificamente dainfermieri pediatrici che, af-ferendo a 4 Associazioni Pro-fessionali lnfermieristiche diArea neonatologica, sono ingrado di portare ricchezza dicontenuti ed esperienze e direndere omogeneo il loro con-tributo rispetto all’obiettivocomune.A quest’ultimo proposito si ri-tiene importante che i docu-menti che verranno prodotti ele iniziative che verranno con-seguentemente poste in esse-re, sottolineino e prevedano lapresenza fattiva e propositivadegli infermieri e degli infer-mieri pediatrici, oltre che del-le Direzioni infermieristiche,per garantire il valore aggiun-to legato al sapere specificoe alle caratterizzazioni pro-fessionali.Parallelamente a quanto espo-sto si ritiene opportuno evi-denziare l’importanza dell’a-deguatezza della formazionedi base, specialistica e conti-nua, oltre alla correttezza deipercorsi di inserimento dei neo-assunti, al fine di garantire almeglio l’utenza.In conclusione questa FNC sirende disponibile a essere par-te integrante del progetto, acollaborare fattivamente congli altri professionisti coinvoltisia utilizzando i propri canali di infor-mazione, la rete dei Collegi pro-vinciali e dei dirigenti infermieri-stici, sia contribuendo alla defini-zione degli standard per l’assisten-za neonatologica ai vari livelli e conle funzioni di coordinamento per-

manente che verranno attivate sulpercorso nascita conscia della nu-merosità dei professionisti iscrittiai suoi albi che operano nelle uni-ta operative facenti parte del per-corso nascita.

Gustav KlimtLa speranza I, 1903

dispatch COLLEGIO IPASVI FIRENZE - LUGLIO 20118

Secondo quanto definito dal-la Legge 2/2009, art. 16 alcomma 71 “I professionistiiscritti in albi ed elenchi isti-tuiti con legge dello Statocomunicano ai rispettivi or-dini o collegi il proprio in-dirizzo di posta elettronicacertificata o analogo indi-rizzo di posta elettronicadi cui al comma 6 entro unanno dalla data di entrata invigore del presente decreto.Gli ordini e i collegi pubbli-cano in un elenco riservato,consultabile in via telema-tica esclusivamente dalle pub-bliche amministrazioni, i da-ti identificativi degli iscritticon il relativo indirizzo di po-sta elettronica certificata”.La scadenza a cui si riferi-sce era quella del novembre2009, per cui i professioni-sti che non abbiano ancoraprovveduto, risultano di fat-to inadempienti all’obbligodi legge. Per offrire un aiuto a quan-ti non siano ancora riuscitiad ottemperare a quanto pre-visto, il Collegio IPASVI diFirenze, tramite una con-venzione in atto tra la Fede-razione Nazionale dei Col-legi IPASVI ed un provi-der di PEC identificato dal-la Federazione stessa, met-te a disposizione gratuita-mente ai propri iscritti la for-nitura di una casella di Po-sta Elettronica Certificatapersonale.Per ottenere tale casella PECgli iscritti interessati dovrannofar pervenire alla Segreteriadel Collegio per posta or-

Casella Posta Elettronica Certificataper gli iscritti al Collegio di Firenze

dinaria, o a mano, il modu-lo (scaricabile anche dal si-to www.ipasvifi.it) firmatoin originale con allegata lacopia di un documento d’i-

dentità in corso di validità.Un’opportunità non com-presa dagli iscritti, che ad og-gi soltanto in 300 circa han-no richiesto l’attivazione

PEC [email protected] Collegio di Firenze rinno-va l’invito a fruttare l’occa-sione.

modulo scaricabile

www.ipasvifi.it