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curiosità condivisione valori contatto laboratori integrazione disabilità comunicazione esperienza attività dignità gruppo memoria relazione accoglienza emozioni inclusione

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condivisione

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laboratori

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comun

icazione

esperienza

attività

dignità

gruppo

memoria

relazione

accoglienza

emozioni

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Intesa Sanpaolo è attivamente impegnata nel campo dell’arte e della cultura, nella radicata consapevolezza che il ruolo di un’impresa bancaria sia quello di concorrere non solo alla crescita economica, ma anche a quella culturale e civile del Paese. Tale impegno si è tradotto nell’elaborazione di “Progetto Cultura”, in cui si inserisce la creazione di una rete di poli museali e culturali, riuniti sotto il nome di Gallerie d’Italia. Nelle tre sedi di Gallerie d’Italia di Napoli, Vicenza e Milano Intesa Sanpaolo si avvale della collaborazione di Opera laboratori Fiorentini.  Il personale è costituito da giovani storici dell’arte che sanno affascinare, coinvolgere, insegnare e divertire con un’attenzione particolare rivolta ai pubblici sensibili. Le Gallerie d’Italia Piazza Scala lavorano in partnership con altre realtà del territorio per rendere gli spazi museali accessibili ai differenti pubblici. 

Gallerie d’Italia Piazza della Scala 620121 Milano

OrarioDa martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.30)Giovedì dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30)Lunedì chiuso

Prenotazione obbligatoria per gruppi e scuole

Guardaroba gratuitoWi-Fi gratuito

Audioguida gratuita

Libreria Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 giovedì dalle 9.30 alle 22.30Lunedì chiuso

CaffetteriaPiazza della Scala angolo via ManzoniTutti i giorni dalle 8.00 alle 22.30

chiediMIGiovani mediatori culturali a disposizione in sala per visite guidate gratuite

Gallerie Family FriendlyFasciatoi e spazi riservati a disposizione dei genitori

Promuoviamo la conoscenza basata sulla scoperta ed incentivano la sensibilità, la curiosità e la creatività attraverso il contatto con l’arte. Incentiviamo un nuovo rapporto tra scuola e museo in cui le sale museali possono diventare aule studio. Presentiamo collezioni di primo piano e mostre temporanee ospitate in edifici unici e ricchi di storia. Offriamo momenti di elaborazione scientifica come incontri e conferenze con studiosi e artisti. Vogliamo che il museo assuma un ruolo centrale nella società  e diventi un luogo in cui si possa imparare il confronto rendendo la presenza della diversità (disabilità, differenza culturale o altro) naturale, uno spazio in cui molti possano riconoscersi, un luogo rilevante della sfera individuale e sociale.

Museo AccessibileLe Gallerie d’Italia, i loro spazi e i loro programmi culturali sono totalmente accessibili a tutti i visitatori con disabilità motoria, cognitiva e sensoriale.

Sono disponibili materiali specifici per ospiti ipovedenti o non vedenti e sedie a rotelle gratuite.

[email protected]

UN MUSEO PER TUTTIDIAMO VOCE AGLI OSPITI SPECIALI

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DIDATTICA PER LE SCUOLE

IL 2016-2017 IN CIFRE

41percorsi

svolti

1127classi

coinvolte

28.000

studenti

4 5

Le Gallerie di Piazza Scala sono da sempre impegnate nell’avvicinare l’arte ai giovani, promuovendo e realizzando in questo campo attività svolte a rendere la cultura più piacevole e accessibile grazie all’utilizzo di linguaggi e strumenti appropriati. Il museo diviene uno spazio accessibile e attivo di educazione, confronto, sviluppo della sensibilità attraverso iniziative diversificate, utili a favorire la rielaborazione personale dei contenuti acquisiti. Tutti i percorsi sono fruibili anche da bambini e ragazzi disabili, nonché accessibili a persone con mobilità ridotta.

INTERVISTA A ELISA NEGRIAREA DIDATTICA GALLERIE PIAZZA SCALA

Qual è l’offerta delle Gallerie d’Italia per le scuole? Le Gallerie sono da sempre impegnate nell’avvici-nare i giovani alla cultura. Migliaia di bambini e ra-gazzi delle scuole del territorio hanno avuto modo, grazie all’offerta didattica gratuita, di esplorare le collezioni permanenti custodite nei palazzi, le qua-li offrono spunti e occasioni per molteplici letture e approfondimenti. L’approccio multidisciplinare ai temi affrontati ci permette di fare delle Gallerie uno spazio accessi-bile e attivo, di educazione, confronto e sviluppo, un luogo accogliente dove ritornare con amici e famiglia.

INIZIATIVE

Qual è la risposta dei ragazzi? Lo scorso anno abbiamo avuto 1127 classi e circa 28.000 studenti e credo che questi numeri siano molto positivi e confermino un buon risultato. Nelle nostre attività, e quest’anno abbiamo progettato ben quattordici nuovi percorsi, i ragazzi si possono espri-mere e vivere il museo spaziando dal racconto con teatralizzazione per i più piccoli, all’approccio mate-rico, storico o letterario per i più grandi. Importante è chiedere a loro di esprimersi, di sperimentare.

Chi accoglie e accompagna le scuole nelle sale delle Gallerie? Le classi sono seguite da un team di giovani storici dell’arte che credono in un futuro museale e dimo-strano la loro professionalità guidando nelle sale anche i visitatori più piccoli.

“percorsi didattici per ogni ordine di scuola e progetti di supporto a condizioni specifiche di disabilità cognitiva e sensoriale”

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ASSISTENZA ALLA PERSONA

13centri

coinvolti

70incontri

svolti

120partecipanti

IL 2017 IN CIFRE

6 7

I progetti prevedono attività nelle quali l’osservazione condivisa e l’interazione incrementano il livello esperienziale e culturale dei partecipanti, valorizzando soprattutto l’espressione personale. A partire dalle opere d’arte si sviluppano connessioni libere ed esperienze sensoriali che potenziano i differenti tipi di comunicazione al fine di perseguire uno sviluppo complessivo dell’uomo, inteso come integrazione culturale, sociale e linguistica.

INTERVISTA A NICOLETTA MAZZILLI E ALESSANDRA CAINA CENTRO DIURNO DISABILI TREVES

Come viene vissuto l’incontro con l’arte?L’esperienza vissuta è molto costruttiva. Premes-so che l’arte apre la mente, il cammino è graduale, ogni ospite con il passare del tempo ha la percezio-ne concreta di sentirsi a casa, e riesce in tal modo ad avvicinarsi al mondo dell’arte.

Quali sono le reazioni dei partecipanti?Inizialmente gli sguardi sono confusi, non si sa bene cosa guardare e perché bisogna farlo.Le parole non vengono, poi l’apertura, lo sguardo si apre e con il tempo anche la mente si arricchisce e le parole iniziano a fluire e a costruire un percor-so di apprendimento e conoscenza.

In che modo l’esperienza svolta in museo di-venta un’opportunità di arricchimento dell’in-dividualità di ciascuno?Durante l’intero percorso siamo accompagnati da una guida, che ci racconta quanta storia c’è dietro ad un quadro o ad una scultura, permet-tendoci così di ritrovare quegli affetti, quelle co-noscenze che ci fanno comprendere l’opera e che ci portano a sentirla “un po’ nostra”, come quan-do diciamo “anche io…anche a me…”. Insom-ma quando usiamo l’immagine dell’artista per raccontare quello che altrimenti non sapremmo dire. Il percorso si conclude con un laboratorio, dove gli ospiti sperimentano la propria creatività attraverso l’uso di materiali diversi per sviluppare ed esprimere quello che l’arte ha elaborato dentro ognuno.

Centri diurni di assistenza alla persona per ospiti con disabilità motorie, sensoriali e cognitive

• Centro diurno disabili “Treves” via Colleoni 6, Milano tel. 02.88465858

• Centro diurno disabili via Dalmine 11, Milano tel. 02.48929202 www.gabbianoservizicoop.org

• Cooperativa Lambro via Montecassino 8, Monza tel. 039.2303021 www.cooperativalambro.it

• Centro “Padre Piamarta” via Pusiano 52, Milano tel. 02.26303500 -www.afgp.it

• Centro diurno disabili “Ferraris”  via Ferraris 1/A, Milano tel. 02.33101177

• Centro diurno disabili “Faravelli” via Colleoni 6, Milano tel. 02.88465858

• Centro di psichiatria dell’Ospedale di Rho via S.Tommaso d’Aquino 2, Rho tel. 02.994303718 www.asst-rhodense.it

• Cooperativa Fraternità e Amicizia via Washington 59, Milano tel. 02.4985558 www.fraternitaeamicizia.it

• Centro “Sant’Ambrogio”, Istituto Fatebenefratelli via Cavour 22, Cernusco sul Naviglio www.fatebenefratelli.it

INDIRIZZI

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ASSISTENZA ALLA PERSONA ASSISTENZA ALLA PERSONA

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INTERVISTA AI RAGAZZI DEL “GRUPPO SOLE” E DEL CENTRO DIURNO DISABILICOOP GABBIANO SERVIZI

L’educatore Mario Nitto ha intervistato i ragazzi con i quali si reca ogni settimana alle Gallerie di Piazza Scala: ecco le loro risposte!

Quali sono gli aspetti positivi del percorso che stiamo facendo al Museo?-È stato interessante scoprire la storia di Milano e le sue trasformazioni: ad esempio la spiegazione sulla costruzione del Duomo, la Galleria e la Ri-nascente.-A me è piaciuto moltissimo il tema “Profumino” e il laboratorio sensoriale!-Interessante è stato il laboratorio sulle emozioni e quello sulle stagioni e in particolare sulla primavera.-Molto bello è stato il laboratorio sulle emozioni fatto durante la giornata di San Valentino.-È stato molto bello vedere gli animali della Cra-king Art.-A me piace molto colorare durante i laboratori.-Molto bello è stato il quadro dell’Ultima Cena!-È stato interessante poter osservare i particolari all’interno di alcuni quadri.-La guida Francesca è molto simpatica.

Quale è stato il laboratorio più divertente fino ad ora?-Molto bello è stato il laboratorio sulle emozioni nel quale ho creato il mio personaggio dal nome Valentino; mi è piaciuto molto anche il laboratorio sulle stagioni. (Marinella)-Interessante è stato il laboratorio sulla musica perché abbiamo costruito degli strumenti musicali utilizzando bicchieri di plastica e decorazioni per creare ad esempio delle maracas. (Anna B. e Luis)-Bello è stato per me il laboratorio nel quale do-vevamo completare il disegno raffigurante una delle stanze del museo Gallerie d’Italia. (Anna B.)-Bello per me invece è stato il laboratorio sulla co-struzione di abiti dei personaggi visti nei quadri. (Cosimo)-A me piace invece poter utilizzare, in ogni la-boratorio, materiale diverso: caffè, stoffe, semi…. (Gioia)

“ Interessante è stato il laboratorio sulle emozioni e quello sulle stagioni e in particolare sulla primavera ”

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ASSISTENZA ALLA PERSONA ASSISTENZA ALLA PERSONA

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INTERVISTA A ROBERTA SANDRA DONARELLI DIPARTIMENTO SALUTE MENTALEASST RHODENSE

Qual è l’aiuto terapeutico derivante dall’attivi-tà svolta presso le Gallerie di Piazza Scala?Ogni volta ci stupisce la portata del beneficio che gli utenti ricevono dalla partecipazione a questa iniziativa. Il contatto con l’arte, con un luogo “al-tro” dalla struttura dove sono ricoverati, l’atmo-sfera di fiducia e di accoglienza che ricevono alle Gallerie, sono tutti fattori di estrema importanza che incidono sugli aspetti relazionali. Così durante il percorso i pazienti riescano ad esprimere emo-zioni che spesso tendono invece a nascondere o a reprimere, permettendoci poi di poter lavorare sul-le problematiche emerse, con un’importantissima ricaduta sul loro percorso riabilitativo.

Cambia anche il rapporto con gli educatori?Se all’interno della struttura rappresentiamo l’i-stituzione che li ha in cura, nel corso delle attivi-tà esterne rivestiamo invece un ruolo amicale, si instaura un rapporto di fiducia molto importante.

Che rapporto si instaura tra i pazienti e le guide?Alla riuscita di tale esperienza contribuisce senz’al-tro la bravura delle guide presenti alle Gallerie d’I-talia, che possiedono una straordinaria capacità di interagire con i partecipanti, rendendo il percorso un momento di scambio molto coinvolgente.

L’attività al museo a chi si rivolge?L’iniziativa presso le Gallerie di Piazza Scala è pro-posta su base volontaria a pazienti stabilizzati. È un’attività ambita, della quale sono orgogliosi, poi-ché segna il riconoscimento di essere considerati all’altezza si un percorso “alto” e vedono premiati i loro sforzi, la loro voglia di mettersi in gioco, la fatica di superare le proprie paure.

INTERVISTA A CHRISTIAN BONIARDICENTRO DIURNO “IL FILO DELL’AQUILONE “

Quali sono gli obiettivi della collaborazione con Gallerie d’Italia?I ragazzi del nostro centro arrivano un po’ da tutte le parti del mondo, spesso da paesi lontani e molto diversi dall’Italia. Trovarsi in una città che non si conosce è destabilizzante. Il nostro lavoro consiste in una sorta di “riorientamento quotidiano” che li aiuti a capire il contesto in cui vivono e di conosce-re la storia della città.

È dunque importante l’esperienza in un museo?L’arte è uno strumento di grande aiuto, avvicina con immediatezza alla cultura italiana. Grazie an-che alla bravura e alla capacità di interazione delle guide, la visita diventa un momento di conoscenza che genera benessere.

Cosa colpisce maggiormente i ragazzi?I ragazzi rimangono profondamente impressionati non solo dalle collezioni delle opere d’arte ma an-che dalla bellezza dei palazzi. Essere accolti in un luogo così elegante li emoziona e ne riconoscono l’importanza; andare alle Gallerie diventa quasi un rito per il quale si preparano anche nel vestiario, indossando i vestiti più belli.

“Grazie alla bravura delle guide il percorso diventa un momento di scambio molto coinvolgente ”

INDIRIZZIINDIRIZZI

12incontri

svolti

230partecipanti

• Centro diurno “Il filo dell’Aquilone”, Cooperativa Farsi Prossimo Via Kant 8, Milano tel. 02.33431433 www.farsiprossimo.it

• Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza Dipartimento di salute mentale Azienda Socio Sanitaria Territoriale Rhodense Viale Forlanini, 95, Garbagnate Milanese tel. 02.994301 www.asst-rhodense.it

IL 2017 IN CIFRE

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PROGETTO ALZHEIMER

IL 2017 IN CIFRE

12 13

42incontri

svolti

30partecipanti

Il progetto prevede la fruizione di opere d’arte nei giorni di apertura del museo allo scopo di consentire la piena esperienza sociale e relazionale dei malati di Alzheimer, in un contesto che appartiene ad una memoria di vita comune. Due sono gli obiettivi primari: il miglioramento della qualità di vita del malato attraverso il sostegno alla sua competenza espressiva ed emotiva ed il riequilibrio di relazioni e ruoli del malato all’interno della famiglia.

“Due ore per essere felici e per vedere i quadri e poi osare farli nostri!”

INTERVISTA A ORNELLA MAZZAFONDAZIONE MANULI

Cosa significa entrare alle Gallerie d’Italia?Le Gallerie di Piazza Scala rappresentano per noi un luogo davvero speciale, dove tutti ci sentiamo a casa: volontari, malati, familiari. Appena si varca l’ingresso del museo ci sentiamo accolti, riconosciuti. L’appun-tamento alle Gallerie è uno dei più attesi da parte dei nostri assistiti. Leggendo le loro lettere, i loro bi-glietti che ci scrivono in diverse occasioni, ricorre un sentimento di gioia, di felicità, per questi momenti trascorsi immersi “nel bello”.

Che tipo di ricaduta benefica ha questa attività sui partecipanti?Entrare in un luogo di grande bellezza significa uscire da una quotidianità fatta spesso di apatia,

noia, isolamento. Attraversando le sale del mu-seo i partecipanti si fermano a guardare i quadri, ad ammirare la bellezza dei palazzi, i loro volti si illuminano. Gli incontri alle Gallerie diventano inoltre un momento importante di socializzazione. Attraverso questa esperienza i malati trovano nuo-vi amici, si ritrova il piacere di stare insieme, in un clima di gioiosa spensieratezza.

È un’esperienza che aiuta anche i familiari?Anche per i familiari è un appuntamento impor-tante poiché vedere i loro cari così felici, a volte quasi euforici, li ripaga delle fatiche e del sacrifi-cio che devono affrontare per organizzare le usci-te. Quest’anno abbiamo organizzato un’iniziativa dedicata completamente ai caregivers (familiari e badanti); mentre i malati sono impegnati nel percorso, per chi lo desidera, è possibile parteci-pare a un laboratorio che utilizzando la voce e la drammatizzazione teatrale offre un momento di confronto, apertura e scambio per condividere il proprio vissuto.

INDIRIZZI

• Fondazione Manuli Onlus Via Vittor Pisani, 22, 20124 Milano tel. 02.6703140 www.fondazione-manuli.org

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PROGETTO IPOVEDENTI E NON-VEDENTI

IL 2017 IN CIFRE

14 15

Il progetto, ideato da un operatore museale con specifica formazione, cerca di estendere la fruibilità del museo a ipovedenti e non-vedenti attraverso la realizzazione di tavole tattili e descrizioni in Braille. Questi supporti sono sempre disponibili per il singolo visitatore che può avvalersi anche di una visita guidata con personale altamente specializzato. Il percorso ha ricevuto il patrocinio della Centro di riabilitazione visiva di Pavia del IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e del Museo Omero di Ancona e si avvale della collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano

INDIRIZZI

INTERVISTA AD ANNA PERICOLIASSISTE MUSEALE

Come nasce il progetto Per altri occhi?Il progetto per la sede di Gallerie d’Italia è stato realizzato in collaborazione con il Centro di Ria-bilitazione Visiva di Pavia dell’IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e il Museo Omero di Ancona. Attraverso il supporto di queste due importan-ti istituzioni ho avuto modo di approfondire gli aspetti scientifici ma anche pratici, come l’effettiva realizzazione dei supporti. Collaborando con il Museo Omero, una delle più importanti realtà italiane che cura questa tematica, mi sono confrontata con i loro responsabili in me-rito alle scelte da effettuare, presentando il proget-to anche al presidente, Aldo Grassini, con il quale ho potuto analizzare le criticità e gli aspetti positivi.

La nostra offerta si è recentemente ampliata, gra-zie alla collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano, con cui abbiamo realizzato delle tavole tattili relative alle opere canoviane, presenti in maniera stabile nel percorso museale. Durante l’anno la collaborazione con l’Istituto amplierà ulteriormente l’offerta grazie alla produzione di altre tavole tattili dedicate alla collezione del ‘900. Come si svolge una visita?La visita, mediata dalla guida, si svolge attraverso l’esplorazione tattile della tavole stabili presenti accanto alle opere originali, ma è supportata an-che da una riproduzione di immagini in rilievo, semplificate rispetto a quelle originali. Le tavole sono realizzate in resina mentre le im-magini sono realizzate attraverso la tecnica del “fornetto Minolta”: il rilievo viene ottenuto tramite il rigonfiamento delle particelle di inchiostro sensi-bili al calore di un foglio in carta speciale. Durante il percorso è possibile esplorare tattilmente alcune sculture della collezione, tra le quali quelle presenti nel Giardino di Alessandro. Come fruire delle vostre proposte?Le tavole all’interno del percorso museale per-mettono a tutti i visitatori di esplorare tattilmen-te le opere riprodotte. Gli utenti posso prenotare una visita guidata a titolo gratuito, o visitare au-tonomamente il museo anche grazie alle imma-gini in rilievo affiancate a una presentazione delle stesse in scrittura braille. Infine, per sensibilizzare le scuole, sono propo-ste visite guidate dove i ragazzi scoprono le opere con un percorso tattile che coinvolge anche gli altri sensi.

• Centro di Riabilitazione Visiva per Ipovedenti Fondazione Salvatore Maugeri via S. Maugeri 10, Pavia tel. 0382.592734 - www.fsm.it

• Istituto dei Ciechi di Milano via Vivaio 7, Milano tel. 02.772261 www.istciechimilano.it

• Museo Tattile Statale Omero Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona tel. 071.2811935 www.museoomero.it

5visite

personalizzate

40scuole

coinvolte

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PROGETTO IPOVEDENTI E NON-VEDENTI PROGETTO IPOVEDENTI E NON-VEDENTI

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Quale è stata la difficoltà di tale lavorazione?I bassorilievi sono opere che il non vedente po-trebbe esplorare direttamente con il tatto, ma nel caso dei bassorilievi del Canova questo non è pos-sibile poiché sono in gesso e si deteriorerebbero facilmente. La difficoltà è stata dunque quella di realizzare bassorilievi il più possibile fedeli all’ori-ginale, affinché fosse offerta all’utente una cono-scenza diretta e la possibilità di esprimere un pro-prio giudizio estetico.

Le tavole tattili sono sempre a disposizione dei visitatori?Le Gallerie d’Italia di Piazza Scala hanno deciso di creare dei supporti permanenti, collocati accanto ai bassorilievi del Canova. Per questo motivo sono curati anche sotto il profilo estetico: devono infatti inserirsi in un contesto prestigioso e risultare gra-devoli anche per i visitatori vedenti, nei quali spes-so suscitano interesse e curiosità.

INTERVISTA AD AURELIO SARTORIOLABORATORIO MATERIALE DIDATTICO ISTITUTO DEI CIECHI DI MILANOCome è avvenuta la realizzazione delle tavole tattili relative ai bassorilievi in gesso di Anto-nio Canova?Innanzitutto è stata creata la matrice: una tavola di legno in scala ridotta, sulla quale è stata ripro-dotta, sempre in bassorilievo, l’opera originale (anche se necessariamente semplificata). Succes-sivamente è stato realizzato il calco in materiale plastico: in questo “negativo” è stata fatta colare la resina epossidica allo stato liquido, che una volta catalizzata e solidificata è divenuta “il po-sitivo” che stavamo cercando, ovvero la nostra tavola tattile. La figura in rilievo viene inoltre corredata da una didascalia in braille che riporta in nome dell’au-tore, la data e la materia dell’opera.

“La figura in rilievo è corredata da una didascalia in braille che riporta in nome dell’autore, la data e la materia dell’opera”

“Offrire all’utente una conoscenza diretta e la possibilità di esprimere un proprio giudizio estetico”

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NUOVI MEDIATORI CULTURALI

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I progetti vogliono gettare le basi per la costituzione di una rete di soggetti attivi nell’ambito della cultura, dell’inclusione sociale, della formazione e della cittadinanza attiva con l’obiettivo della valorizzazione della dignità, dell’esperienza e della cultura altrui. Le attività prevedono la realizzazione di diversi incontri a carattere formativo al fine di fornire ai partecipanti competenze specifiche e diventare a loro volta mediatori culturali in grado di proporre visite guidate il pubblico delle Gallerie d’Italia.

20visite

guidate

400visitatori

“un rapporto concreto tra il mondo dell’arte e quello dell’impegno sociale ”

INTERVISTA A PATRIZIA CANCELLICONNECTING CULTURES

Che ruolo può svolgere l’arte nell’incontro tra culture e nella comprensione reciproca?“L’arte, disse una volta qualcuno, è un luogo pro-tetto dove poter cominciare delle conversazioni difficili”. Più di ogni altro dispositivo, l’arte oggi diventa il luogo simbolico ed emozionale di incon-tro tra le persone, l’inizio di un dialogo alla pari, un confronto o meglio un’occasione per narrare noi stessi attraverso le opere e gli oggetti che hanno un significato per ciascuno di noi.

L’arte diventa così un elemento di scambio in-terculturale?L’attività presso le Gallerie d’Italia di Piazza Scala consente ai “nuovi cittadini” di accedere a luoghi e

ad espressioni artistiche per loro inediti. Gli incon-tri sono un punto di partenza per scoprire la sensi-bilità di ciascuno, per rivedere le storie personali e collettive senza toccare corde troppo personali, ma parlando di cose e forme che suscitano emozioni.

Qual è la figura del mediatore culturale?Il mediatore culturale museale è una figura in gra-do di favorire il dialogo tra arte e culture differenti, offrendo e suggerendo nuovi spunti di riflessione al visitatore. In questo modo l’istituzione museale si trasforma in luogo di cittadinanza culturale atti-va e partecipata.La realizzazione di visite guidate è inoltre un’occa-sione di riscatto personale, di rafforzamento delle competenze professionali, un primo passo verso la possibilità di inserimento lavorativo.

IL 2017 IN CIFRE

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NUOVI MEDIATORI CULTURALI NUOVI MEDIATORI CULTURALI

20 21

11visite

guidate

275visitatori

12partecipanti

150visitatori

INTERVISTA A FERNANDA VARGASMEDIATRICE ARTISTICO CULTURALEASSOCIAZIONE AMICI DEL FAI

Come si svolge la visita da lei condotta alle Gallerie di Piazza Scala?Dopo un periodo di studio e di formazione ho messo a punto una proposta di visita dal titolo “Dalla campagna alla città” che illustra le origini agricole della Lombardia: la produzione della seta, dall’allevamento dei bachi da seta nelle campagne allo sviluppo delle filande. Per i cittadini di origine straniera è molto interessante conoscere la storia della città e in particolare dei mestieri e della atti-vità produttive.

Cosa significa incontrarsi davanti ad un’opera d’arte?Davanti ad un’opera d’arte viene fuori l’univer-salità di alcuni temi presenti in tutte e culture. Ad esempio davanti ai bassorilievi di Antonio Canova dedicati alla morte di Socrate, emerge come nelle letterature di tutti i paesi sia presente un raccon-to analogo che simboleggia la difesa delle proprie convinzioni anche a costo della morte. E a propo-sito di letteratura concludo il mio percorso facendo affacciare i partecipanti sul giardino di Casa Man-zoni, e racconto loro l’importanza de I promessi sposi nella formazione di tutti gli studenti italiani. La visita diventa davvero un momento importante per conoscere la cultura italiana attraverso la sua arte e allo stesso tempo un incontro tra culture di-verse.

INTERVISTA A SERGIO CORSIASSOCIAZIONE ART UP

Quali motivazioni vi hanno indotto quest’an-no a dedicare il corso all’arte contemporanea?Ogni periodo offre opportunità diverse, sicura-mente l’arte contemporanea nella sua complessi-tà di linguaggi, stili e forme ci consente di attivare un dialogo con emozioni e affetti inusuali. L’anno scorso ci siamo concentrati sulle vedute di Milano nell’Ottocento; ad ogni corso cerchiamo di scopri-re nuove prospettive sul già noto e non solo.

Quali sono gli obiettivi che perseguite?Gli obiettivi sono molteplici: per i corsisti di Affet-ti-Effetti dell’Arte, corso di formazione per Faci-litatori Arte Salute, sviluppare strumenti utili alla relazione e al lavoro, per i Facilitatori di Art Up perfezionarsi in un percorso di autoimprenditoria-lità, per il cittadino superare i pregiudizi sulla ma-lattia mentale, per noi tutti integrarci in un sistema culturale che genera benessere.

INDIRIZZI

• Associazione “Amici del Fai” La Cavallerizza, via Carlo Foldi 2, Milano tel. 02.467615348 www.amicidelfai.it

• Associazione Connecting Cultures via Giorgio Merula 62, Milano tel. 02.89181326 www.connectingcultures.info

• Associazione Art Up via Sant’Erlembardo 4, Milano [email protected] facilitatoriartup.wordpress.com

IL 2017 IN CIFRE IL 2017 IN CIFRE

“Per i cittadini di origine straniera è molto interessante conoscere la storia della città e dei mestieri ”

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L’ARTE DIALOGACON ALTRE DISCIPLINE

22 23

L’incontro tra saperi e discipline diversi con l’obiettivo di creare un filo rosso fra l’arte, il teatro, la filosofia, la danza. Grazie alla collaborazione con diverse realtà che lavorano in tali ambiti, le Gallerie d’Italia di Piazza Scala diventano un palcoscenico speciale sul quale il visitatore è chiamato a partecipare mettendosi in gioco in prima persona. Esperienze coinvolgenti e originali che hanno permesso alle Gallerie di avvicinare un nuovo pubblico di famiglie, adulti e bambini.

• Avvicin’arti via Martiri Oscuri 21, Milano tel. 338.4401997 www.avvicinarti.it

• Dramatrà tel. 340.1127035 www.dramatra.it

• Ludosofici tel. 331.6161279 www.ludosofici.com

• Arte e Danza tel. 334.9436057 [email protected] tel. 334.9436057 [email protected] tel. 338.2055217

INDIRIZZIINTERVISTA A DAVIDE IANNIASSOCIAZIONE CULTURALE DRAMATRÀ

Alle Gallerie di Piazza Scala presentate una visita guidata teatralizzata dal titolo C’era una volta una banca. Di cosa si tratta? Il nostro obiettivo è quello di raccontare non le opere d’arte ma il luogo che le accoglie e le conser-va. I palazzi che compongono le Gallerie sono stati una casa, un istituto di credito, un bersaglio per le bombe nella Seconda Guerra Mondiale. La narra-zione avviene attraverso l’emozione teatrale, che coinvolge il pubblico in un racconto fatto di per-sonaggi del passato, curiosità, storie dimenticate.

Dove avete attinto le notizie per i vostri racconti?Il lavoro preparatorio ha visto un’attenta fase di studio della storia dei palazzi: grazie alla collabo-

razione con gli operatori museali e con l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo, che conserva un im-menso patrimonio di documenti, fotografie e pub-blicazioni, è stato possibile ricostruire la storia dei palazzi e conoscere vicende poco note ma di gran-de interesse.

Cosa colpisce maggiormente il pubblico?Rivivere le atmosfere del passato credo che sia uno degli aspetti più coinvolgenti per il nostro pubblico. Quando attraversiamo i locali sontuosamente deco-rati di palazzo Anguissola Antona Traversi, cerchia-mo di illustrare come un tempo quelle sale, oggi adi-bite a museo, fossero gli ambienti di una casa! Qui ad esempio accoglie gli spettatori una Bianca Viscon-ti Arconati in abiti settecenteschi che racconta la vita a palazzo e i personaggi che lo frequentavano.

“La narrazione avviene attraverso l’emozione teatrale ”

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L’ARTE DIALOGA CON ALTRE DISCIPLINE

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La proposta dei vostri incontri cambia al varia-re delle fasce di età. Come si articola il percorso dedicato ai bambini più piccoli?Con i bambini di età prescolare proviamo a cono-scere un po’ meglio noi stessi attraverso le opere del museo e grazie allo spazio laboratoriale provia-mo a descriverci usando materiali dalle molteplici qualità sensoriali. I bambini delle scuole primarie sono invece particolarmente interessati al linguag-gio e proponiamo loro una riflessione sull’essen-za dei nomi e sul significato ontologico racchiuso nell’atto del nominare.

E per i bambini più grandi e i ragazzi?Con i bambini più grandi, sulle orme di Seneca e di Russell e grazie alle opere presenti in museo, cerchiamo di scoprire le tante sfaccettature che compongono il concetto di felicità. Con i ragazzi più grandi indaghiamo invece le tre categorie este-tiche del silenzio, del bianco e del vuoto, parlando di Giacomo Leopardi, di Giorgio Fontana, di John Cage e giocando con le suggestioni provenienti dalla poetica surrealista.

“Quando si comincia a pensare

si fa fatica a smettere! ”

INTERVISTA A ILARIA RODELLAASSOCIAZIONE CULTURALE LUDOSOFICI

Come nasce la vostra collaborazione con le Gallerie d’Italia?Le attività proposte alle Gallerie d’Italia nascono dalla comune convinzione che sia necessario for-nire ai più piccoli gli strumenti indispensabili per imparare a pensare in modo autonomo, guardare con occhi diversi la realtà circostante e rapportarsi a nuove prospettive e punti di vista. I bambini ven-gono posti a confronto con alcune delle tematiche del pensiero filosofico: Chi siamo? Come siamo? Cos’è il vuoto? Cos’è l’ispirazione?

Che tipo di lavoro realizzate con i bambini e perché in un museo? L’arte ha la capacità di rendere visibili concetti astratti fornendo ai bambini gli strumenti metafo-rici adeguati per impostare un ragionamento auto-nomo e critico sulla realtà che li circondae per acquisire un habitus al ragionamento non isolato e circoscritto all’ambito scolastico.

“Chi siamo? Come siamo?Cos’è il vuoto? Cos’è l’ispirazione? ”

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INTERVISTA A MONICA GALASSI E PAOLA GAGGIOTTI  ARTE E DANZA

Come avviene l’incontro tra arte e danza?Durante il percorso ci chiediamo: siamo sicuri che quadri e sculture siano fermi? Che gesti e pose non abbiano un colore? In realtà c’è più dinamica di quanto si pensi, nell’arte; c’è più cromatismo di quanto si pensi, nella danza. La danza e l’arte condividono il fatto di appoggiarsi alla geografia (intesa come gestione dello spazio), alla geome-tria, alla fisica. Le collegano il tempo, il ritmo, la musica.

Percorsi per le scuole e incontri domenicali con le famiglie: come cambia il vostro approccio in base all’età degli utenti?I bambini attraverso i nostri esercizi interiorizzano la differenza tra forma e movimento, tra scultura e quadro, tra forme concrete e astratte, tra forme geometriche e non, i principi dell’armonia compo-sitiva, dell’equilibrio. I ragazzi creano brevi coreo-grafie e performance che mettono in movimento le opere d’arte osservate in museo. Gli adulti si sorprendono di ritrovarsi a disegnare con tutto il corpo e a danzare con i colori.

Cosa rimane da questa esperienza?Gli adulti se ne vanno con un sorriso sul volto e un’idea nuova in tasca: quella di imparare attra-verso il corpo, di sperimentare l’arte letteralmente con i 5 sensi.I bambini e i ragazzi escono dall’aula didattica con un senso di soddisfazione: per aver giocato, per essersi mossi, aver compreso, aver conosciuto; il tutto in assenza di giudizio.Noi, felici.

“C’è più dinamica di quanto si pensi, nell’arte; c’è più cromatismo di quanto si pensi, nella danza ”

Grazie alla collaborazione tra Gallerie d’Italia e Civita Cultura, giovani mediatori culturali sono lieti di guidarvi sala per sala alla scoperta degli spazi e della collezione. Le Gallerie d’Italia propongono, così, un’ampia offerta formativa grazie alle audioguide gratuite e alla possibilità di rivolgersi a personale altamente qualificato per informazioni e curiosità.

Cerca la spilla “chiediMI” e inizia la visita!

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Le Gallerie d’Italia, poli museali di Intesa Sanpaolo, sono un luogo di scambio culturale in costante interazione con la città.

Offrono laboratori per le scuole, ma anche attività dedicate alle famiglie, agli anziani e a un pubblico con disabilità motorie, cognitive e sensoriali.

Presentano collezioni di primo piano e mostre temporanee ospitate in edifici unici e ricchi di storia.

Sono luoghi di elaborazione scientifica per incontri e conferenze con studiosi e artisti.

Sono uno spazio aperto a eventi di musica, cinema e teatro.

Sono veri e propri spazi da vivere, grazie agli ambienti accoglienti e al bookshop.

Sono aperte a tutti, perché tutti possano trovare ciò che più soddisfa i propri interessi.

Le Gallerie d’Italia sono nel cuore di Milano, Napoli e Vicenza.

Le Gallerie d’Italia sono un’iniziativa di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo.

www.gallerieditalia.com