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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali DIPENDENTI UNIVERSITA’ DI PAVIA: LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 1 Sabrina Spaghi Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali I dipendenti dell’Università degli Studi di Pavia sono stati invitati a rispondere al questionario spostamenti casa-lavoro (QSCL) 2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di viaggio nei giorni feriali del personale. Ciascun dipendente ha potuto compilare il questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link indicato. Sul totale di 2.800 3 lavoratori dell’Università, di cui circa 1800 dipendenti in senso stretto e 1000 con contratti di ricerca e altre forme di collaborazione flessibile (assegnisti, dottorandi, borsisti), sono state raccolte 1.205 interviste valide ai fini dell’elaborazione dei dati 4 . Ha quindi partecipato all’indagine il 43% dei dipendenti per il totale delle risposte 1 Documento prodotto dall’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell’ambito del progetto “Pavia Mobility Manager”, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando 2010 “Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata”. 2 Il questionario, creato nell’ambito del Progetto “Pavia Mobility Manager”, rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-lavoro dei dipendenti dell’Università di Pavia nell’anno 2013. Il questionario è stato somministrato anche ai dipendenti del Comune di Pavia, della Provincia di Pavia e del Policlinico S. Matteo (con alcune differenze: per gli enti diversi dall’Università è stata prevista una versione ridotta con meno domande). Una versione ad hoc del questionario è stata anche somministrata ad un campione di studenti universitari. 3 Di cui: il 52,3% femmine, il 47,7% maschi. Sono stati esclusi dal campione i lavoratori del polo di Musicologia di Cremona in quanto gravitanti su un contesto territoriale completamente diverso da quello in analisi. Per motivi legati alla disponibilità del database informatico sono inoltre stati esclusi gli specializzandi della Facoltà di Medicina. 4 Di cui 976 complete e 229 parziali. Le risposte complete contengono informazioni e feedback su tutte le 93 domande proposte, mentre le rimanenti 229 forniscono indicazioni parziali, a seconda dello stadio di abbandono della compilazione. Tra quelle parziali sono state incluse solo quelle che hanno fornito informazioni su almeno il 10% dei quesiti, arrivando a indicare il luogo di partenza abituale dello spostamento sistemico. Dal dato complessivo emerge come circa ¾ di coloro che hanno iniziato la compilazione ha portato a termine il percorso attraverso i 93 quesiti, evidenziando un interesse e “attaccamento” significativi verso le tematiche trattate.

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

DIPENDENTI UNIVERSITA’ DI PAVIA:

LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 1

Sabrina Spaghi

Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

I dipendenti dell’Università degli Studi di Pavia sono stati invitati a rispondere al questionario

spostamenti casa-lavoro (QSCL)2 al fine di analizzare le scelte modali e le abitudini di

viaggio nei giorni feriali del personale. Ciascun dipendente ha potuto compilare il

questionario on-line, attraverso una piattaforma digitale, collegandosi dal proprio pc al link

indicato. Sul totale di 2.8003 lavoratori dell’Università, di cui circa 1800 dipendenti in senso

stretto e 1000 con contratti di ricerca e altre forme di collaborazione flessibile (assegnisti,

dottorandi, borsisti), sono state raccolte 1.205 interviste valide ai fini dell’elaborazione dei

dati4. Ha quindi partecipato all’indagine il 43% dei dipendenti per il totale delle risposte

1 Documento prodotto dall’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell’ambito del progetto “Pavia Mobility Manager”, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando 2010 “Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata”. 2 Il questionario, creato nell’ambito del Progetto “Pavia Mobility Manager”, rileva le abitudini di viaggio per il tragitto casa-lavoro dei dipendenti dell’Università di Pavia nell’anno 2013. Il questionario è stato somministrato anche ai dipendenti del Comune di Pavia, della Provincia di Pavia e del Policlinico S. Matteo (con alcune differenze: per gli enti diversi dall’Università è stata prevista una versione ridotta con meno domande). Una versione ad hoc del questionario è stata anche somministrata ad un campione di studenti universitari. 3 Di cui: il 52,3% femmine, il 47,7% maschi. Sono stati esclusi dal campione i lavoratori del polo di Musicologia di Cremona in quanto gravitanti su un contesto territoriale completamente diverso da quello in analisi. Per motivi legati alla disponibilità del database informatico sono inoltre stati esclusi gli specializzandi della Facoltà di Medicina. 4 Di cui 976 complete e 229 parziali. Le risposte complete contengono informazioni e feedback su tutte le 93 domande proposte, mentre le rimanenti 229 forniscono indicazioni parziali, a seconda dello stadio di abbandono della compilazione. Tra quelle parziali sono state incluse solo quelle che hanno fornito informazioni su almeno il 10% dei quesiti, arrivando a indicare il luogo di partenza abituale dello spostamento sistemico. Dal dato complessivo emerge come circa ¾ di coloro che hanno iniziato la compilazione ha portato a termine il percorso attraverso i 93 quesiti, evidenziando un interesse e “attaccamento” significativi verso le tematiche trattate.

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(complete + parziali), il 35% per le sole risposte complete. Si tratta, nell’insieme, di valori

ragguardevoli, tenendo conto del confronto con indagini simili e dell’articolazione piuttosto

corposa del questionario5.

Il questionario è suddiviso nelle seguenti 11 sezioni tematiche:

1. Informazioni generali: include domande iniziali sulla persona intervistata e sul suo

nucleo familiare, domande inerenti al luogo di residenza/domicilio per indagare

l’origine degli spostamenti casa-lavoro;

2. Abitazione/alloggio: include domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di

residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le

scelte modali di trasporto6;

3. Reddito e risparmio: include domande sul reddito familiare, per fare emergere

eventuali rapporti fra lo status economico degli intervistati e la propensione alla

mobilità sostenibile urbana;

4. Tipologia contrattuale e orario di lavoro: include domande inerenti al profilo

lavorativo dell’intervistato, in particolare per avere informazioni sugli orari abituali di

entrata/uscita dal lavoro;

5. Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro: include domande specifiche

sugli spostamenti casa-lavoro per analizzarne la durata, la distanza, il mezzo usato, le

motivazioni di certe abitudini di viaggio, ecc.;

6. Spostamenti con mezzo a motore: include domande sull’uso dell’auto/moto per i

viaggi feriali e analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche

dell’auto/moto usata, le motivazioni della scelta, le spese mensili legate al mezzo

posseduto/usato, la propensione ad eventuali mezzi/alternative sostenibili7;

7. Spostamenti con mezzi pubblici: include domande sull’uso del trasporto pubblico

locale per i viaggi feriali indagando, oltre alla distanza percorsa e alle ragioni della

scelta, anche in merito agli abbonamenti usati8;

8. Spostamenti in bicicletta/a piedi: include domande relative alla distanza percorsa e alle

motivazioni di questa scelta modale9;

5 Per approfondimenti inerenti i tassi di risposta al questionario spostamenti casa-lavoro dei dipendenti dell’Università di Pavia vedere il documento Zatti A. (2013), “Le risposte al questionario sugli spostamenti casa-lavoro dell’Università di Pavia: un’analisi di insieme”, Nota Breve 15, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/. 6 La Sezione nr. 2 è inserita nel questionario dei dipendenti dell’Università di Pavia, mentre è tralasciata per gli intervistati degli altri enti pubblici. 7 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto al lavoro. 8 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro usando mezzi pubblici. 9 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente al lavoro a piedi o in bicicletta.

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9. Sosta e parcheggi: include domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla

situazione dei parcheggi in città e presso la propria sede lavorativa, oltre che le

abitudini di sosta consolidate;

10. Disponibilità e propensione a mezzi alternativi: include domande per analizzare la

disponibilità degli intervistati a provare mezzi alternativi per i tragitti casa-lavoro e le

condizioni necessarie per tale cambiamento;

11. Attitudini e valutazioni personali: include domande finali inerenti lo stato di benessere

personale legato agli spostamenti casa-lavoro e la possibilità di dare suggerimenti sul

tema della mobilità urbana10.

Di seguito sono presentati i risultati dell’elaborazione delle risposte11 al questionario

spostamenti casa-lavoro dei dipendenti dell’Università di Pavia12.

Sezione 1: Informazioni generali

La Sezione 1 è costituita da 14 domande di carattere generale sulla persona intervistata e sul

luogo di residenza/domicilio da cui il soggetto parte ogni giorno per recarsi al lavoro. La

domanda n.° 113, relativa all’età degli intervistati, genera la distribuzione visibile nel Grafico

1. L’età media degli intervistati è di anni 44,8 (linea rossa). Il 33% del campione ha meno di

39 anni, il 28% ha età compresa fra 40 e 49 anni, il 28% fra 50 e 59 anni, mentre solo l’11% è

ultra-sessantenne: in definitiva circa il 56% degli intervistati ha età compresa fra 40 e 60 anni,

mentre i lavoratori giovani e anziani sono il 44% del totale. La tipologia specifica del lavoro

in Università, specialmente se nel campo della didattica-ricerca, spiega questa robusta

presenza di lavoratori in fasce d’età meno rappresentate solitamente in altri contesti.

10 Il questionario è descritto nel dettaglio nell’appendice finale di questo rapporto. 11 Le elaborazioni sono state fatte partendo dalle 1.205 interviste valide pervenute (campione totale). Per ogni singola domanda il campione totale può però variare in funzione del numero di risposte valide pervenute (il campione quindi si riduce a essere <1.205 nel caso di una o più risposte non date). 12 I dipendenti dell’Università di Pavia sono stati invitati a compilare il questionario che comprendeva le Sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11. 13 Alla domanda n.° 1 hanno risposto 1.204 individui (1 risposta non data sul campione totale di 1.205).

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Grafico 1

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La distribuzione per sesso degli intervistati (domanda n.°2)14 è visibile nel Grafico 2: si

evidenzia la maggioranza della componente femminile (58%) sulla maschile (42%). Tale

quota è superiore a quella sul totale dei dipendenti15, evidenziando tassi di risposta superiore

nella componente femminile.

La domanda n.° 3 dà invece informazioni relative allo stato civile16: la maggioranza degli

intervistati è sposata (56%), mentre un rilevante 35% è celibe/nubile (Grafico 3).

Indagando invece in merito al titolo di studio (domanda n.°4) si evidenzia (Grafico 4) la

preponderanza di persone con laurea e specializzazione post-laurea (dottorato, master) rispetto

a categorie di istruzione inferiori17.

14 Alla domanda n.° 2 ha risposto l’intero campione di 1.205 soggetti. 15 Vedere a proposito la nota nr. 3 a p. 1. 16 Alla domanda n.° 3 hanno risposto 1.202 individui (3 risposte non date sul campione totale di 1.205). 17 Alla domanda n.° 4 hanno risposto 1.203 individui (2 risposte non date sul campione totale di 1.205).

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Grafico 2

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 3

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 4

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Analizzando il luogo di residenza dichiarato (domande n.° 5, 6, 7), emerge che ¾ degli

intervistati è residente in Provincia di Pavia (76%)18 (Grafico 5) e in maggioranza (circa il

56% dei residenti in Provincia e il 46,5% del totale)19 risiede nel territorio comunale di Pavia.

Circa il 15% vive nei primi paesi di cintura al capoluogo provinciale, come Cura Carpignano,

Cava Manara, Travacò Siccomario, San Martino Siccomario, San Genesio ed Uniti, Torre

d’Isola, Bereguardo, Certosa e Valle Salimbene (Grafico 6): ciò conferma il ruolo importante

dei Comuni limitrofi a Pavia come generatori di traffico verso il capoluogo negli orari di

punta.

Grafico 5

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013

18 Alla domanda n.° 5 in merito alla Provincia di residenza hanno risposto 1.204 individui (1 risposta non data sul campione totale di 1.205). 19 Alla domanda n.° 6 inerente al Comune di residenza hanno risposto in 909 (9 risposte non date, sotto-campione di 918).

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Grafico 6

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Fra coloro che dichiarano di risiedere fuori dai confini della provincia pavese spiccano i

residenti nel Milanese (34%), nell’Alessandrino (9%) e nel Lodigiano (6%)20 (Grafico 7).

Grafico 7

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

20 Alla domanda n.° 7 ha risposto l’intero sott-campione di 286 individui.

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Le due domande successive descrivono il nucleo familiare dell’intervistato, in termini di

numero di persone (domanda n.° 8)21 e di numero di minori in famiglia (domanda n.° 9)22. In

media, le famiglie degli intervistati sono composte da 2,7 componenti (Grafico 8, linea rossa)

e di questi in media 0,5 sono minori (Grafico 9, linea rossa).

Grafico 8

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 9

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

21 Alla domanda n.° 8 relativa al numero di componenti in famiglia hanno risposto 1.203 individui (2 risposte non date sul campione totale di 1.205). 22 Alla domanda n.° 9 relativa al numero di minori in famiglia hanno risposto 1.064 individui (141 risposte non date sul campione totale di 1.205).

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Analizzando infine il punto di origine degli spostamenti casa-lavoro (domande n.° 10-14),

ovvero il luogo da cui l’intervistato parte usualmente per recarsi al lavoro (che può coincidere

o meno con l’abitazione di residenza), emerge che (Grafici 10 e 11) la grande maggioranza

degli spostamenti parte dalla provincia di Pavia (85%)23, mentre il 15% dei viaggi ha origine

extra-provinciale, con provenienza prevalentemente dalla provincia di Milano (53%) e a

seguire dalle province di Alessandria (13%), Lodi (7%), Cremona (7%), Piacenza (4%),

Genova (4%)24.

Grafico 10

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

23 Alla domanda n.° 10 relativa all’origine dei viaggi in Provincia di Pavia ha risposto l’intero campione di 1.205 soggetti. 24 Alla domanda n.° 11 relativa all’origine extra-provinciale dei viaggi ha risposto l’intero sotto-campione di 181 soggetti.

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Grafico 11

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Circoscrivendo l’attenzione ai soli viaggi con origine nella provincia pavese, emerge che

(Grafico 12 e Figura 1) il 60% di essi (51% del totale) ha origine all’interno del comune di

Pavia25, mentre il restante 40% proviene in maggioranza dai Comuni limitrofi al capoluogo

(Grafico 13 e Figura 2), in particolare dai primi Comuni di cintura e dalle aree est-sud della

provincia pavese (l’area a ovest della Lomellina genera un flusso poco consistente fra i

dipendenti dell’Università di Pavia)26. Da notare come la percentuale di coloro che partono

dalla Provincia di Pavia (85%) risulti essere del 9% superiore a quella di chi vi risiede (76%)

25 Alla domanda n.° 12 inerente all’origine dal capoluogo pavese o meno hanno risposto 1.016 soggetti (8 risposte non date, sotto-campione di 1.024 soggetti). 26 Alla domanda n.°13 ha risposto l’intero sotto-campione di 404 individui.

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e tale differenza è sostanzialmente assorbita completamente dal Comune di Pavia in cui

risiedono il 42,5% dei dipendenti, ma che è origine del 51% degli spostamenti sistemici. Vi è

quindi circa il 10% del personale universitario, nelle diverse categorie coinvolte, che ha

domicilio nel Capoluogo, pur risiedendo altrove.

Grafico 12

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Figura 1: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale provinciale)

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

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Grafico 13

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Figura 2: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale macroarea)

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

Osservando infine i viaggi interni a Pavia (ovvero i viaggi con origine e destinazione in

città)27, si nota come punto di origine degli spostamenti casa-lavoro la prevalenza marcata

della zona 1 (Pavia centro storico, 39% del campione), seguita dalle zone 8 (Pavia nord est,

16% del campione), e 4 (Pavia ovest, 14% del campione) (Figure 3 e 4, Grafico 14).

Figura 3: Zonizzazione comune di Pavia

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

27 Alla domanda n.° 14 relativa ai viaggi con origine Pavia ha risposto l’intero sotto-campione di 612 soggetti.

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Le zone di Pavia più interessate dai flussi casa-lavoro dei dipendenti universitari sono

quindi quelle ubicate a breve distanza dagli uffici/aule/laboratori dell’Università (zona 1 e

8 per la sede centrale, zona 4 per il polo scientifico Cravino-Nave). Ciò conferma la

preferenza a vivere vicino al luogo di lavoro, scelta che dovrebbe aiutare a usare mezzi

sostenibili per recarsi in Università, soprattutto in virtù della breve distanza percorribile

anche a piedi o in bicicletta.

Grafico 14

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia, 2013.

Figura 4: Spostamento casa-lavoro (livello territoriale comunale)

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

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Sezione 2: Abitazione/alloggio

La Sezione 2 include 6 domande relative alle caratteristiche abitative del luogo di

residenza/domicilio, per analizzare eventuali correlazioni fra tali informazioni e le scelte

modali di trasporto.

Alla domanda n.° 1528 è chiesto ai rispondenti di indicare il tipo di fabbricato in cui vivono29

(Grafico 15): il 66% del campione vive in condominio, il 32% in villa, il 2% in residenze

universitarie e collegi.

Grafico 15

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

In media l’abitazione (o l’alloggio) è grande circa 109 m2 (domanda n.° 1630, Grafico 16) e è

occupata in media da meno di 3 persone (2,6) (domanda n.° 1731, Grafico 17), per la

maggioranza (64%) a titolo di proprietari (domanda n.° 1832, Grafico 18).

28 Alla domanda n.° 15 hanno risposto 1091 soggetti (114 risposte non date sul campione totale di 1.205). 29 Qui inteso come il luogo da cui partono normalmente per recarsi in Università. 30 Alla domanda n.° 16 hanno risposto 998 soggetti (207 risposte non date sul campione totale di 1.205). Fra le risposte non date sono considerate anche quelle poco veritiere, ovvero chi ha dichiarato una abitazione/alloggio con area < 10 mq. 31 Alla domanda n.° 17 hanno risposto 1.031 soggetti (174 risposte non date sul campione totale di 1.205). 32 Alla domanda n.° 18 hanno risposto 1.029 soggetti (176 risposte non date sul campione totale di 1.205).

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17

Grafico 16

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 17

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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18

Grafico 18

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La domanda n.° 1933 indaga in merito alla spesa media mensile per utenze domestiche.

Emerge che la spesa media mensile per energia elettrica è pari a 58 euro (Grafico 19), la spesa

media mensile per gas da rete (riscaldamento e acqua calda) è circa 115 euro (Grafico 20), la

spesa media mensile per telefono (compresi cellulari) è pari a 55 euro (Grafico 21).

Alla domanda n.° 2034 è chiesto invece agli intervistati di indicare approssimativamente la

rendita catastale dell’abitazione in cui si vive: ne risulta un valore medio pari a 525 euro

(Grafico 22).

33 Alla domanda n.° 19 hanno risposto in media 438 persone (in media 767 risposte non date sul campione totale di 1.205). 34 Alla domanda n.° 20 hanno risposto 70 soggetti (1.135 risposte non date o errate sul campione totale di 1.205).

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19

Grafico 19

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 20

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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20

Grafico 21

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 22

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Page 21: DIPENDENTI UNIVERSITA’ DI PAVIA: LE RISPOSTE AL ......Università di Pavia, Collaboratrice Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali I dipendenti dell’Università degli Studi

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Sezione 3: Reddito e risparmio

La Sezione 3 comprende un paio di domande inerenti allo status economico degli intervistati.

Si osserva che (domanda n.° 21)35 in media nelle famiglie degli intervistati sono percepiti

quasi due redditi (1,8) (Grafico 23, linea rossa) e che la maggioranza delle famiglie si assesta

su uno o due redditi36.

Grafico 23

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

35 Alla domanda n.° 21 hanno risposto 1.115 persone (90 risposte non date sul campione di 1.205). 36 Reddito da lavoro, da pensione, rendite, ecc. Interessante notare che ci sono individui che hanno risposto 0: si ritiene sia un errore di comprensione della domanda, visto che se l’intervistato è dipendente dell’Università di Pavia percepisce sicuramente un reddito personale da lavoro.

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La domanda n.° 2237 indaga invece la classe di reddito dei singoli nuclei familiari (Grafico

24): il 35% del campione ha un reddito familiare annuo lordo compreso fra 13.001 e 39.000

euro, quasi ¼ del campione ha reddito fra 39.001 e 66.000 euro, mentre il 16% dichiara una

cifra superiore a 66.000 euro. Da notare inoltre che un buon 21% ha preferito non dare

risposta o non sa stimare il dato.

Grafico 24

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

37 Alla domanda n.° 22 hanno risposto 1.109 persone (96 risposte non date sul campione di 1.205).

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Sezione 4: Tipologia contrattuale e orario di lavoro

La Sezione 4 include 10 domande che danno informazioni in merito alla situazione lavorativa

dell’intervistato, focalizzando l’attenzione sugli orari di entrata/uscita dal lavoro per indagare

le abitudini di viaggio nei giorni feriali.

Le prime 6 domande, di carattere generale, descrivono il profilo lavorativo, esaminando il tipo

di qualifica del lavoratore (domande n.° 23-24-25-26), il luogo sede di lavoro (domanda n.°

27) e la tipologia del contratto (domanda n.° 28). In merito alla qualifica si osserva la

seguente distribuzione (Grafico 2538): il 35% dei rispondenti fa parte del personale docente, il

46% del personale tecnico-amministrativo, il 19% sono collaboratori ed esperti. Fra i docenti

(Grafico 2639) prevalgono in numero i ricercatori a tempo indeterminato (38%), i professori

associati (29%) e ordinari (23%).

Grafico 25

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

38 Alla domanda n.° 23 hanno risposto 1.072 soggetti (133 risposte non date sul totale del campione di 1.205). 39 Alla domanda n.° 24 ha risposto l’intero sotto-campione di 379 soggetti.

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24

Grafico 26

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Fra il personale tecnico-amministrativo (Grafico 2740) prevalgono i dipendenti di categoria C

(46%) e D (37%), mentre i collaboratori sono per lo più (Grafico 2841) dottorandi di ricerca

con borsa (47%) e assegnisti di ricerca (31%).

Indagando circa la sede di lavoro si osserva che 1/3 degli intervistati lavora abitualmente nelle

strutture del Polo Cravino, il 26% è ubicato nei palazzi universitari del centro storico, mentre

il 24% ha sede nelle strutture medico-scientifiche di Viale Taramelli e adiacenze (Grafico

2942). Questo dato è molto importante ai fini della stesura di un piano spostamenti casa-lavoro

dell’Università di Pavia. Emerge infatti chiaramente quali sono le aree della città destinazione

degli spostamenti feriali dei dipendenti universitari: centro storico e zona centro-ovest di

Pavia. E’ importante quindi migliorare l’offerta di trasporto pubblico locale, lo stato delle

piste ciclabili e delle zone pedonali per accedere a tali aree (centro storico), oltre che ridurre

e/o regolamentare il numero di parcheggi gratuiti per disincentivare l’uso dell’auto anche per

brevi tragitti (Pavia ovest).

40 Alla domanda n.° 25 hanno risposto 487 soggetti (1 risposta non data, sotto-campione di 488). 41 Alla domanda n.° 26 ha risposto l’intero sotto-campione di 205 soggetti. 42 Alla domanda n.° 27 hanno risposto in 1072 (133 risposte non date sul totale del campione di 1.205).

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25

Grafico 27

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 28

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 29

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Infine, dall’indagine emerge che la quasi totalità dei rispondenti (93%) ha un orario di lavoro

full-time (Grafico 3043).

Grafico 30

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

43 Alla domanda n.° 28 hanno risposto in 1.069 (136 risposte non date sul totale del campione di 1.205).

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Le successive 7 domande analizzano l’orario abituale di lavoro: circa la metà dei dipendenti

dell’Università di Pavia osserva un orario fisso, l’altra metà flessibile, mentre è di fatto nulla

la quota di coloro che praticano i turni di lavoro (Grafico 31)44. L’alta percentuale di soggetti

con flessibilità di orario (tipicamente i docenti/ricercatori/collaboratori per le caratteristiche

intrinseche del lavoro svolto)45 permette di attuare politiche di mobilità sostenibile che

decongestionino il traffico cittadino facendo leva sulla possibilità di entrare/uscire da lavoro a

orari diversi da quelli di punta46.

Grafico 31

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La domanda n.° 30 (Grafico 32)47, che esamina la frequenza di presenza alla sede di lavoro,

descrive una media di presenza lavorativa di 4,8 giorni a settimana.

44 Alla domanda n.° 29 relativa al tipo di orario di lavoro hanno risposto 1.074 soggetti (131 risposte non date, totale campione 1.205). 45 Il lavoro di ricerca e docenza può essere ad esempio svolto anche in buona parte a casa (in forma di telelavoro). 46 Le persone che dichiarano flessibilità di orario sono oltre 500. 47 Alla domanda n.° 30 relativa alla frequenza lavorativa hanno risposto 1.074 soggetti (131 risposte non date, totale campione 1.205).

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Grafico 32

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Per analizzare l’orario di ingresso/uscita dal lavoro si è diviso il campione fra lavoratori

turnisti e non turnisti. Per i primi (domanda n.° 31)48, si osserva la distribuzione di orario

descritta nei Grafici 33 (orario di entrata) e 34 (orario di uscita). Per l’ingresso sono

interessate tutte le fasce orarie fra le 7 del mattino e le 10, con il picco massimo di ingressi

nella fascia fra e 8 e le 9 in tutti i giorni della settimana. Marginalmente sono interessate

anche le fasce orarie del primo (12-13) e tardo pomeriggio (19-20) solo per alcuni giorni la

settimana. Per l’uscita da lavoro sono invece interessate equamente le fasce dalle 13 alle 19,

con un picco di uscita nella fascia 18-19 tutti i giorni della settimana. Marginalmente è

interessate anche la fascia serale 20-21.

Sul fronte invece dei lavoratori non turnisti (la quasi totalità dei lavoratori, 99%) (Grafici 35 e

36)49, le fasce orarie di punta sono in ingresso fra le 7 e le 10 del mattino, con prevalenza

della fascia oraria 8-9; in uscita sono interessate tutte le fasce orarie dalle 12 alle 20, con

prevalenza degli orari 16-17, 17-18, 18-19.

48 In merito ai turnisti (domanda n.° 31), su un sotto-campione di 8 individui, hanno risposto in media in 7. 49 In merito ai non turnisti (domanda n. ° 32), su un sotto-campione di 1066 individui, hanno risposto in media in 988.

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Grafico 33

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 34

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 35

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 36

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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33

Si può notare quindi per la maggioranza dei dipendenti dell’Università di Pavia (i non

turnisti), una frammentazione dell’orario di entrata sulle fasce 7-8, 8-9 (punta massima), 9-10.

A tali ingressi corrispondono in uscita le fasce orarie 16-17, 17-18 (punta massima), 18-19.

Come descritto nel grafico 30, infatti, la maggior parte dei rispondenti lavora full time con

una pausa pranzo a metà giornata.

Le abitudini dei lavoratori intervistati sono tali da non prevedere, se non per un 19% del

campione, un rientro a casa durante la giornata lavorativa (Grafico 37)50: ciò riduce il numero

degli spostamenti casa-lavoro e l’impatto sulla congestione cittadina in un orario, quello di

pranzo, che è già tipicamente da “bollino rosso” per via dell’uscita degli studenti dalle scuole

e dall’Università.

Grafico 37

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

E’ invece interessante notare che, a fronte di un tendenziale “non rientro” a casa durante la

giornata lavorativa, la maggioranza del campione (53%) dichiara di dovere uscire spesso per

motivi imprevisti durante il giorno o di fermarsi oltre l’orario abituale (Grafico 38)51. Ne

deriva quindi che la maggioranza degli intervistati non torna a casa per pranzo probabilmente

a causa della distanza non ravvicinata fra l’abitazione e la sede di lavoro, ma al contempo esce 50 Alla domanda n.° 33 hanno risposto 1.074 individui (131 risposte non date, campione di 1.205). 51 Alla domanda n.° 34 hanno risposto 1.073 individui (132 risposte non date, campione di 1.205).

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per pranzo o per fare commissioni varie nell’orario di pausa centrale. Fra coloro che escono

abitualmente in pausa pranzo, il 22% utilizza l’automobile (Grafico 39)52.

Grafico 38

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 39

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

52 Alla domanda n.° 35 hanno risposto 1.073 individui (132 risposte non date, campione di 1.205).

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Sezione 5: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro

La Sezione 5 si focalizza sulle caratteristiche degli spostamenti casa-lavoro degli intervistati: i

tempi medi di viaggio, la distanza percorsa, le eventuali tappe durante gli spostamenti e le

motivazioni associate, i mezzi privati posseduti in famiglia, le scelte modali abituali nei giorni

feriali, le caratteristiche di eventuali spostamenti per motivi di lavoro durante la giornata.

Partendo dall’analisi della durata degli spostamenti casa-lavoro (domanda n.° 36)53, emerge la

seguente distribuzione delle risposte (Grafici 40 e 41): in media, il 31% del campione impiega

circa 10-20 minuti per andare/tornare da lavoro (327 soggetti in media), il 27% più di 30

minuti, il 18% fra i 20 e i 30 minuti, un altro 18% meno di 10 minuti. In sostanza, il viaggio

casa-lavoro (e viceversa) è inferiore ai 20 minuti per circa metà del campione intervistato.

Tale breve durata implica la possibilità di percorre tali tragitti anche con i mezzi non

motorizzati, e in ogni caso è indice di una vicinanza dell’abitazione al luogo di lavoro tale da

permettere l’uso del trasporto pubblico locale senza particolari disagi.

Interessante notare che il dato differisce nei mesi estivi: quando gli spostamenti casa-lavoro

sono entro i 20 minuti, in estate la durata di tali spostamenti aumenta; quando gli spostamenti

sono superiori ai 20 minuti, la durata di essi in estate diminuisce. Ciò vale in linea di massima

anche per il ritorno a casa. Una possibile spiegazione a questo dato è l’utilizzo, da parte di

coloro che dichiarano tempi brevi di viaggio, di mezzi sostenibili e non motorizzati

(bicicletta, a piedi) durante l’estate, mezzi che allungano lievemente i tempi di percorrenza

degli stessi tragitti percorsi durante l’inverno con l’auto o i mezzi pubblici. Viceversa, per

coloro che dichiarano tempi maggiori di viaggio, la durata degli spostamenti nei mesi estivi si

riduce a parità di mezzo di trasporto usato, probabilmente per via delle migliori condizioni

atmosferiche e della minore congestione cittadina (scuole chiuse, ferie, ecc.).

In merito alla distanza percorsa (domanda n.° 37)54, più della metà del campione intervistato

(56%) percorre una distanza fra 1 e 10 km (origine del viaggio probabilmente in Pavia o nei

Comuni di cintura), il 36% del campione percorre un tragitto superiore ai 10 km (origine del

viaggio probabilmente in provincia di Pavia), infine si nota che circa il 7% degli intervistati

percorre meno di 1 km (spostamenti interni alla città) (Grafico 42).

53 Alla domanda n.° 36 hanno risposto 1.036 soggetti (169 risposte non date, campione totale di 1.205). 54 Alla domanda n.° 37 hanno risposto 1.035 individui (10 risposte non date, campione totale di 1.205).

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Grafico 40

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 41

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 42

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Lo spostamento abituale per recarsi al lavoro è “indiretto” (ovvero prevede fermate/tappe

intermedie per ragioni varie) per il 12% degli intervistati (domanda n.° 38, Grafico 43),

mentre tale percentuale sale al 19% per lo spostamento di ritorno a casa (domanda n.° 39,

Grafico 44)55.

Al mattino le eventuali tappe intermedie di viaggio sono dovute soprattutto (84%) per

accompagnare i figli all’asilo/scuola (domanda n.° 40, Grafico 45)56. Di pomeriggio, invece, il

motivo principale delle deviazioni è la necessità di fare acquisti (spesa ad es.) o commissioni

(39%), la gestione dei figli scende al 25%, mentre si rileva un 11% del campione che dichiara

una motivazione diversa e non specificata (“altro”) rispetto a quelle proposte (domanda n.°

41, Grafico 46)57.

55 Alle domande n.° 38 e 39 hanno risposto rispettivamente 1.035 e 1.034 soggetti (rispettivamente 170 e 171 risposte non date). 56 Alla domanda n.° 40 hanno risposto in 127 persone, ovvero tutto il sotto-campione. 57 Alla domanda n.° 41 hanno risposto in 192 persone, ovvero tutto il sotto-campione.

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Grafico 43

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 44

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 45

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 46

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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La frequenza degli spostamenti indiretti differisce nel caso di andata o ritorno dal lavoro

(domanda n.° 42, Grafico 47)58: nei viaggi casa-lavoro, la maggioranza del campione dichiara

di “fare tappe intermedie” 5 volte a settimana (quindi durante tutti i giorni lavorativi); nei

viaggi lavoro-casa, prevale la frequenza di 2-3-4 volte a settimana. Tale differenza di

frequenza si spiegherebbe proprio in funzione dei motivi dichiarati (Grafici 45 e 46): mentre

l’accompagnamento mattutino dei figli ha cadenza necessariamente quotidiana, le

commissioni post-lavorative sono saltuarie nei giorni feriali.

Grafico 47

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La domanda n.° 4359 dà informazioni sul numero di mezzi privati di trasporto posseduti

dall’intervistato e dal suo nucleo familiare (Grafico 48): il 47% degli intervistati dichiara di

avere 2 automobili di proprietà in famiglia, mentre il 38% ne dichiara 1. Quindi il 94% del

campione possiede almeno un auto (Grafico 48.a). I motocicli sono meno diffusi, vediamo ad

esempio che il 78% degli intervistati non ne possiede, il 18% ne possiede solo 1 (Grafico

58 Alla domanda n.° 42 hanno risposto 230 soggetti (89 risposte non date, sotto-campione totale di 319). 59 Alla domanda n.° 43 hanno risposto in 1.036 (169 risposte non date, campione totale di 1.205).

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48.b). Il 21% del campione non possiede biciclette in famiglia (rispetto al 6% che non

possiede auto), a cui si contrappone un buon 30% che invece ne possiede un minimo di 3 in

famiglia (Grafico 48.c).

Grafico 48

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 48.a

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 48.b

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 48.c

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Le domande 44 e 4560 sono invece inerenti alle scelte modali degli intervistati, ovvero danno

informazioni in merito a quale mezzo di trasporto viene usato abitualmente per recarsi a

lavoro e tornare a casa. Era possibile per ogni dipendente identificare l’utilizzo di più di un

mezzo per lo stesso tragitto casa-lavoro (inter-modalità), indicando la sequenza con una

numerazione progressiva. Nei Grafici 49 e 5061 sono descritte le abitudini degli intervistati in

merito ai viaggi feriali: l’auto come conducente copre quasi la metà degli spostamenti, il 3-

4% si fa trasportare come passeggero. Inoltre, va sottolineato che la percentuale degli

spostamenti su mezzi privati (in particolare l’auto) aumenta in modo direttamente

proporzionale all’aumento della distanza casa-lavoro da percorrere62. L’uso dei motocicli è

marginale, ricoprendo solo il 2% dei tragitti. Analizzando invece la situazione del trasporto

pubblico locale, vediamo che il treno è usato nell’8% dei casi, il bus urbano si attesta al 10-

11%, mentre marginale è la quota occupata dal bus extraurbano (2-3% degli spostamenti).

Infine, il 13% del totale sceglie la bicicletta, il 17% di andare/tornare al/dal lavoro a piedi.

Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti

dell’Università di Pavia sono quindi le seguenti (Figura 5):

Figura 5

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

60 N.B.: i risultati dell’analisi delle risposte alle domande n.° 44-45 sono stati elaborati calcolando le percentuali di scelta modale sul totale degli spostamenti (e non sul totale delle persone). 61 Alla domanda n.° 44 hanno risposto in media 1.033 soggetti (172 risposte in media non date, campione di 1.205). 62 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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I mezzi privati a motore (auto + moto) coprono circa il 49% degli spostamenti;

Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 21%;

I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 30%.

Assumendo come mobilità sostenibile sia i mezzi non motorizzati sia il trasporto pubblico, ne

deriva la seguente partizione: mobilità non sostenibile 49%, mobilità sostenibile 51%.

Grafico 49

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 50

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Questa distribuzione delle scelte modali cambia nel periodo di lavoro estivo? La risposta è

affermativa, in quanto (Grafici 51 e 52)63 si riduce la quota di coloro che dichiarano di usare

l’auto come conducente (in estate è il 32% del campione), mentre non subisce variazioni

significative la percentuale dei passeggeri. Raddoppia ampiamente l’uso di moto e motocicli,

naturalmente favorito dalle migliori condizioni climatiche del periodo estivo. Si dimezza

quasi la preferenza verso il trasporto pubblico locale (treni, bus urbani ed extraurbani). Infine,

più che raddoppia la quota dei ciclisti, mentre rimane sostanzialmente stazionario il numero

dei pedoni.

Nel complesso, le scelte modali per gli spostamenti casa-lavoro (e ritorno) dei dipendenti

dell’Università di Pavia nel periodo estivo sono le seguenti (Figura 6):

I mezzi privati a motore (auto + moto) riguardano circa il 45% degli spostamenti;

Il trasporto pubblico locale (treno + bus) circa il 13% del campione;

I mezzi non motorizzati (bici + piedi) circa il 42% del campione.

63 Alla domanda n.° 45 hanno risposto in media in 385 soggetti (819 risposte non date, campione di 1.205).

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La sola presenza di condizioni climatiche migliori è sufficiente quindi a far sbilanciare le

preferenze verso scelte di mobilità più sostenibili (mobilità non sostenibile 45%, mobilità

sostenibile 55%).

Figura 6

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 51

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 52

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Se le condizioni climatiche peggiorano, ad esempio perché piove, l’87% degli intervistati

dichiara di non variare la scelta del mezzo usato per gli spostamenti casa-lavoro, mentre un

fisiologico 13% dichiara di preferire un altro tipo di mezzo (Grafico 53)64.

Le ultime 4 domande della sezione 5 riguardano l’eventualità di esigenze di spostamenti di

lavoro65. Un significativo 44% degli intervistati dichiara di avere questa necessità (Grafico

54)66 per svolgere il proprio lavoro (si pensi ai docenti che devono spostarsi dal proprio

ufficio alle aule didattiche, non sempre vicine alle strutture di ricerca) e di muoversi

mediamente circa 2 volte in una settimana lavorativa tipo (Grafico 55, linea rossa)67. Inoltre,

in 2/3 dei casi si tratta di spostamenti brevi, entro i 3 km (Grafico 56). Nonostante la breve

distanza da percorrere, circa 1/3 di tali spostamenti (31%, Grafico 57) avviene abitualmente in

auto o moto68.

64 Alla domanda n.° 46 hanno risposto in 1.034 (171 risposte non date, campione di 1.205). 65 Spostamenti che possono essere sul territorio comunale o nei primi Comuni di cintura al capoluogo pavese. 66 Alla domanda n.° 47 hanno risposto in 1.035 (170 risposte non date, campione di 1.205). 67 Alla domanda n.° 48 hanno risposto in 455 (1 risposta non data, sotto-campione di 456). 68 Alle domande n.° 49 e 50 ha risposto l’intero sotto-campione di 456 soggetti.

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Grafico 53

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 54

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 55

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 56

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 57

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 6: Spostamenti con mezzo a motore

La Sezione 669 include domande sull’uso dell’auto/moto per gli spostamenti casa-lavoro e

analizza la durata del viaggio, la distanza, le caratteristiche del mezzo a motore usato, le

motivazioni della scelta, le spese mensili, la propensione ad eventuali alternative sostenibili di

trasporto.

Consideriamo, per questa sezione 6, come campione di riferimento 718 soggetti, ovvero

coloro che hanno dichiarato di recarsi a lavoro in auto/moto70. La domanda n.° 51 esamina

quale tipologia di mezzo privato a motore è scelto per gli spostamenti casa-lavoro (Grafico

58): il 71% del campione71 dichiara di usare un’auto di cilindrata tra i 1.000 e i 2.000 cavalli,

mentre solo il 17% usa una vettura con cilindrata inferiore ai 1.000 cc.

Grafico 58

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

L’età media del parco auto/moto di proprietà degli intervistati è di circa 6 anni (Grafico 59)72.

69 La Sezione nr. 6 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente in auto/moto a lavoro. 70 Rispondendo alla domanda n.° 44: auto come conducente, auto come passeggero, moto/motocicli. 71 Alla domanda n.° 51 hanno risposto 691 soggetti (27 risposte non date, sotto-campione di 718). 72 Alla domanda n.° 52 hanno risposto 690 persone (28 risposte non date, sotto-campione di 718).

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Grafico 59

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Nel 51% dei casi si tratta di auto/moto alimentate a benzina, nel 36% a gasolio e a

Gpl/metano nel 12% dei casi. Nuove forme di alimentazione, più sostenibile, potrebbero

essere comprese nella voce “altro”, peraltro poco significativa (1%) (Grafico 60)73.

Le successive 4 domande (54-57) danno informazioni relative ai costi di possesso/uso

dell’auto/moto. E’ importante calcolare questi dati, in quanto potrebbero essere un possibile

deterrente all’uso dell’auto, specie in nuclei familiari non abbienti. Analizzando le spese

inerenti l’uso del mezzo privato motorizzato, emerge che ogni mese la spesa media in

carburante per gli spostamenti casa-lavoro è pari a circa 100 euro (Grafico 61)74, mentre la

spesa media per il ticket di parcheggio75 è circa 2,5 euro (Grafico 62)76. Sul fronte invece

delle spese inerenti al possesso dell’auto/moto che si usa per gli spostamenti casa-lavoro, si

73 Alla domanda n.° 53 hanno risposto in 691 soggetti (27 risposte non date, sotto-campione di 718). 74 Alla domanda n.° 54 hanno risposto 421 (297 risposte non date, sotto-campione di 718). 75 Costo del parcheggio per recarsi a lavoro, quindi della sosta auto durante il periodo lavorativo. Come verrà evidenziato in seguito solo una parte irrisoria dei dipendenti/automobilisti paga per il parcheggio. 76 Alla domanda n.° 55 hanno risposto 438 soggetti (280 risposte non date, sotto-campione di 718).

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rileva una spesa media annua di 170 euro per il bollo (Grafico 63)77 e di 648 euro per

l’assicurazione (Grafico 64)78. Ne deriva una spesa media mensile totale di 170 euro, senza

considerare le spese di manutenzione e ammortamento del mezzo.

Per capire il ruolo dell’auto privata negli spostamenti casa-lavoro, si è chiesto (domanda n.°

58)79 agli intervistati di quantificare la distanza abitualmente percorsa in auto per raggiungere

la sede di lavoro. Il 37% dei rispondenti (Grafico 65) percorre in auto un tragitto maggiore di

10 km, stessa percentuale per chi copre distanze entro i 5 km. Se si analizzano le risposte alla

domanda n.° 58 confrontate con la zonizzazione per origine degli spostamenti, emerge che il

49% circa dei dipendenti dell’Università di Pavia che partono dal capoluogo (e quindi i cui

viaggi casa-lavoro si limitano ad essere interni alla città di Pavia) utilizza l’auto per percorsi

inferiori ai 3 km80. E’ dunque su questa parte di lavoratori che un eventuale piano di

spostamenti casa-lavoro potrebbe dare i risultati maggiori in termini di mobilità sostenibile,

proprio perché sugli spostamenti interni a Pavia è più facile proporre e ottenere un

cambiamento delle scelte modali di trasporto a favore di mezzi non motorizzati.

Grafico 60

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

77 Alla domanda n.° 56 hanno risposto in 316 (402 risposte non date o errate, sotto-campione di 718). 78 Alla domanda n.° 57 hanno risposto in 350 (368 risposte non date o errate, sotto-campione di 718). 79 Alla domanda n.° 58 hanno risposto in 688 soggetti (30 risposte non date, sotto-campione di 718). 80 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Grafico 61

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 62

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 63

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 64

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 65

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Ai soggetti che utilizzano abitualmente l’auto/moto per recarsi a lavoro è stato chiesto

(domanda n.° 59)81 se incontrano abitualmente coda nel tragitto casa-lavoro. La grande

maggioranza del campione di rispondenti (76%) dà una risposta affermativa (Grafico 66).

Grafico 66

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013. 81 Alla domanda n.° 59 hanno risposto in 690 (28 risposte non date, sotto-campione di 718).

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Analizzando le motivazioni di utilizzo del mezzo privato a motore (domanda n.° 60)82 emerge

che le tre ragioni principali di questa scelta sono: autonomia del movimento (24%), durata del

viaggio (19%), comodità del viaggio (17%), esigenze varie (come accompagnare i figli a

scuola, 11%) (Grafico 67). Meno rilevanti appaiono l’economicità rispetto al mezzo pubblico

e l’insufficiente offerta di Tpl. Da notare invece che sono valutate del tutto marginali le

ragioni di “abitudine” e “raggiungimento della fermata del mezzo pubblico o del parcheggio

di interscambio”.

Si possono trarre da queste risposte alcune indicazioni di policy. In primo luogo, chi ha figli

ha una fisiologica propensione all’uso dell’auto, peraltro difficile da sradicare se non

proponendo degli attenti programmi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, così da

coinvolgere i più piccoli all’attenzione sui temi della mobilità sostenibile. Il pedibus e altre

iniziative simili sono un esempio. Emerge, inoltre, che chi sceglie l’auto lo fa soprattutto per

comodità e per ridurre i tempi di viaggio: sarebbe utile allora potenziare l’offerta di trasporto

pubblico locale in modo da offrire un servizio efficiente83, veloce84 e affidabile85. Questa

considerazione è confermata dalla disaggregazione dei dati: se come dato aggregato

l’insufficienza di mezzi pubblici diretti non è una motivazione significativa, lo è invece per

alcune zone di Pavia (in particolare le zone 7 e 8), per le quali gli intervistati dichiarano la

mancanza di corse regolari e di mezzi pubblici diretti (Tabella 1). La mancanza di risposte

sulle voci “abitudine” e “interscambio” fa dedurre, da un lato, l’esistenza di una buona

propensione dell’automobilista a cambiare mezzo di trasporto a certe condizioni, dall’altro la

scarsissima conoscenza e attrattività presso i pendolari di forme di mobilità che prevedono

l’interscambio fra più mezzi di trasporto (ad es. auto+bici, auto+bus, ecc.).

Si è inoltre chiesto agli intervistati di indicare la loro preferenza di mezzo alternativo

all’auto/moto, nel caso non si potesse usare il mezzo privato (domanda n.° 61)86. Le prime

alternative scelte sono (Grafico 68) il mezzo pubblico (50%) e i mezzi non motorizzati (24%).

Circa ¾ del campione quindi farebbe una scelta di mobilità sostenibile in assenza dell’auto.

Esiste poi un importante 17% che dichiara che si farebbe accompagnare da un

familiare/parente/amico. Ridotta invece al solo 2% la quota di coloro che chiederebbero un

passaggio ad un collega (una sorta di car pooling interno all’Università).

82 Alla domanda n.° 60 ha risposto una media di 524 soggetti (194 risposte non date in media, sotto-campione di 718). 83 Che garantisca una buona copertura del territorio, limitando la probabilità di dovere cambiare linea. 84 Un servizio di trasporto che permetta di raggiungere la destinazione in tempi brevi. 85 Puntualità d’orario e nessun ritardo. 86 Alla domanda n.° 61 hanno risposto in 689 (29 risposte non date, sotto-campione di 718).

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Grafico 67

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Tabella 1: Motivazioni per uso della macchina (livello territoriale comunale), Valori assoluti

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

Grafico 68

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Le ultime tre domande della sezione 6 riguardano la diffusione del car pooling. Da una prima

analisi (domanda n.° 62)87, il 14% dei rispondenti condivide abitualmente l’auto durante il

viaggio casa-lavoro (Grafico 69), con in media 2,2 persone che occupano l’abitacolo

(domanda n.° 63, Grafico 70)88. Andando poi a considerare le motivazioni (domanda n.°

64)89, spicca la voce “parentela”, quindi la grande maggioranza degli intervistati che praticano

il car pooling lo fa per condivisione dello spostamento con i familiari, anche per abbattere i

costi di viaggio (seconda motivazione indicata) (Grafico 71).

Grafico 69

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

87 Alla domanda n.° 62 hanno risposto in 690 (28 risposte non date, sotto-campione di 718). 88 Alla domanda n.° 63 hanno risposto in 94 (3 risposte non date, sotto-campione di 97). 89 La domanda n.° 64 ha registrato 109 risposte (12 risposte n più rispetto al sotto-campione di 97 individui), perché era prevista la possibilità di selezione fino a 2 risposte per intervistato.

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Grafico 70

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 71

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 7: Spostamenti con mezzi pubblici

La Sezione 790 analizza gli spostamenti casa-lavoro con i mezzi pubblici, indagando in merito

alla distanza percorsa, alle motivazioni di questa scelta modale e ai costi ad essa associati, alla

diffusione degli abbonamenti al Tpl urbano. Alla domanda n.° 6591 è chiesto ai dipendenti

dell’Università di Pavia che dichiarano92 di usare abitualmente i mezzi pubblici per recarsi a

lavoro di indicare i km percorsi (Grafico 72): il 51% dei rispondenti compie un tragitto

superiore ai 10 km, il 13% fra 5 e 10 km, il 35% inferiore a 5 km. Inoltre, si rileva che i mezzi

pubblici sono la scelta modale usata dal 20% dei residenti in zona 6 e dal 23% dei residenti in

zona 993.

Grafico 72

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

90 La Sezione nr. 7 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro usando mezzi pubblici. 91 Alla domanda n.° 65 hanno risposto in 260 (54 risposte non date, sotto-campione totale di 314). 92 Nella domanda n.° 44. 93 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Indagando sulle preferenze di questa scelta modale (domanda n.° 66)94, emerge che (Grafico

73) chi sceglie il mezzo pubblico lo fa soprattutto per economicità (46%). Essa, a conti fatti, è

un punto fermo del Tpl: da un lato, a causa delle alte spese di possesso/uso dell’auto95,

dall’altro grazie agli abbonamenti agevolati e personalizzabili secondo le esigenze dell’utente.

Altro motivo significativo fra i rispondenti è la mancanza di un mezzo privato (17%). Da

notare invece che la voce “carenza o difficoltà di parcheggio vicino al luogo di lavoro”

assume un valore marginale fra le risposte (è scelto come primo motivo solo dal 5% degli

intervistati): ciò conferma il dato già noto della abbondante disponibilità di parcheggi,

peraltro spesso gratuiti, per il personale universitario. Secondo la letteratura, la difficoltà a

trovare parcheggio è il primo forte disincentivo all’uso dell’auto e alla scelta di mezzi

sostenibili. Si evince quindi che la riduzione del numero di aree di sosta in prossimità degli

edifici universitari96 potrebbe essere una fortissima leva a favore di scelte modali più

sostenibili per i viaggi casa-lavoro dei dipendenti. In alternativa, un buona politica potrebbe

essere l’applicazione di una forma di parking pricing presso le aree di sosta universitarie: il

pagamento di un ticket annuo da parte dei dipendenti per usufruire degli spazi comuni

potrebbe generare un flusso di cassa favorevole all’attuazione di altre politiche a favore della

sostenibilità (investimenti in rastrelliere, biciclette, auto elettriche, iniziative varie, ecc.).

Infine, va sottolineata la rilevanza, in misura complessiva, delle voci “rispetto dell’ambiente”

e “meno stressante dell’auto”.

Diversificando le risposte in funzione della provenienza dell’intervistato, emerge che la

mancanza di un mezzo privato è la motivazione prioritaria per chi risiede a Pavia (23%),

seguita dall’economicità (19%). Al contrario, per gli altri livelli territoriali (altri comuni

pavesi, altre province fuori Pavia), l’economicità risulta prioritaria (32% in media) e sale di

importanza l’avere un viaggio non stressante (18%)97. Nel complesso, si può quindi affermare

che i motivi di comfort, che risultano poco rilevanti agli occhi di chi si muove in città (viaggi

brevi), diventano invece significativi quando la distanza casa-lavoro implica un tragitto più

lungo anche in termini di tempo.

94 Alla domanda n.° 66 hanno risposto mediamente in 260 (54 risposte non date, sotto-campione di 314). 95 Vedere pp. 54-55 di questo rapporto. 96 In alcuni casi la riduzione del numero di parcheggi potrebbe andare a vantaggio non solo della mobilità sostenibile cittadina, ma del paesaggio e della vivibilità degli spazi comuni: un esempio è il Cortile Teresiano, sempre affollato di auto dei dipendenti durante tutta la giornata lavorativa, potrebbe essere convertito in area verde con spazi di studio dehor per gli studenti, luoghi di ritrovo e rastrelliere per biciclette. 97 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Grafico 73

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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In merito agli abbonamenti al Tpl (domande n.° 67-68)98, il 32% dei rispondenti dichiara di

possedere un abbonamento di tipo mensile (Grafico 74), mentre il 41% ne ha uno valido per i

mezzi urbani (Grafico 75). Si sottolinea un 10% del campione che ha acquistato un

abbonamento integrato. Infine (domanda n.° 69), la spesa media mensile dichiarata dagli

utenti del trasporto pubblico (62 euro, Grafico 7699) risulta decisamente inferiore a quella

dichiarata da chi utilizza il mezzo privato (170 euro100).

Grafico 74

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

98 Alla domanda n.° 67 hanno risposto in 260 (54 risposte non date, sotto-campione di 314). Alla domanda n.° 68 hanno risposto in 189 (125 risposte non date, sotto-campione di 314). 99 Alla domanda n.° 69 hanno risposto in 188 (126 risposte non date o errate, sotto-campione di 314). 100 A p. 53 del presente rapporto.

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Grafico 75

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 76

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 8: Spostamenti in bicicletta/a piedi

La Sezione 8101 include un paio di domande (n.° 70-71)102 inerenti gli spostamenti casa-lavoro

di chi sceglie il mezzo non motorizzato (in bicicletta o a piedi). Il 70% circa dei rispondenti

percorre una distanza inferiore ai 3 km, il 24% addirittura inferiore a 1 km (Grafico 77).

Disaggregando i dati per origine del viaggio, emerge che per i residenti nel Comune di Pavia i

tragitti in bicicletta sono nel 70% circa dei casi inferiori a 3 km e di questi circa un terzo

inferiore ad 1 km. Anche per i dipendenti dell’Università di Pavia che risiedono fuori da

capoluogo la lunghezza dei tragitti percorsi in bicicletta è per la maggior parte inferiore ai 3

km (63% delle risposte)103.

Grafico 77

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Fra le motivazioni, emerge in primo luogo il beneficio alla salute (24%), seguito dalla libertà

di movimento (20%), economicità (18%) e rispetto dell’ambiente (15%) (Grafico 78). Tali

preferenze sono confermate anche nell’analisi per origine di viaggio, per cui le motivazioni

dichiarate dai soli residenti in Pavia confermano il dato aggregato (Tabella 2).

101 La Sezione nr. 8 va compilata solo da coloro che si recano abitualmente a lavoro a piedi o in bicicletta. 102 A queste due domande hanno risposto in 414 (28 risposte non date, sotto-campione di 442). 103 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Tabella 2: Motivazioni utilizzo bicicletta (livello territoriale comunale) valori percentuali

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

Grafico 78

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 9: Sosta e parcheggi

La Sezione 9 include otto domande per valutare il giudizio degli intervistati sulla situazione

dei parcheggi in città e presso la propria sede lavorativa, oltre che le abitudini di sosta dei

rispondenti.

In primo luogo, con le domande n.° 72-73-74, si vuole indagare il grado di utilizzo da parte

degli intervistati dei parcheggi di interscambio presenti nella città di Pavia. Solo l’1% del

campione dichiara di utilizzare questo tipo di parcheggio per effettuare un cambio di mezzo

(bus o bici) (Grafico 79)104.

Grafico 79

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Chi ne utilizza (solo 14 persone sul totale del campione)105 per la maggioranza usa i parcheggi

di interscambio fuori dal Comune di Pavia (Grafico 80). L’interscambio avviene per lo più

con i mezzi pubblici (86%) (Grafico 81).

104 Alla domanda n.° 72 hanno risposto in 987 (218 risposte non date sul campione totale di 1.205). 105 Il sotto-campione di riferimento per le domande n.° 73-74 è molto limitato (solo 14 persone).

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Nel complesso, si evidenzia fra i dipendenti dell’Università di Pavia una situazione di scarsa

propensione circa la possibilità di usufruire di questi parcheggi situati in zone periferiche e

poi di continuare il viaggio verso la sede lavorativa usando altri mezzi come bus o bicicletta.

Grafico 80

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 81

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Inoltre, osserviamo (domanda n.° 75, Grafico 82)106 che secondo il 28% dei rispondenti

esistono gravi problemi di sosta in prossimità del luogo di lavoro e che (domanda n.° 76,

Grafico 83)107 l’84% del campione (609 individui) dichiara di parcheggiare abitualmente in

uno spazio gratuito fornito dal datore di lavoro.

Grafico 82

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 83

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

106 Alla domanda n.° 75 hanno risposto in 987 (218 risposte non date, campione totale di 1.205). 107 Alla domanda n.° 76 hanno risposto in 720 (485 risposte non date, campione totale di 1.205).

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Per favorire la mobilità sostenibile dei propri dipendenti, l’Università di Pavia potrebbe

quindi ridurre nelle proprie sedi il numero dei posti auto gratuiti disponibili per i dipendenti.

Facendo leva, infatti, sulla difficoltà a trovare parcheggio presso il luogo di lavoro, si

potrebbe aumentare la percentuale di dipendenti che sceglie i mezzi pubblici per gli

spostamenti nei giorni feriali.

Considerando, inoltre, l’alta percentuale degli intervistati che utilizza l’auto come mezzo per

gli spostamenti casa-lavoro, si potrebbe studiare una serie di misure di incentivazione all’uso

dei parcheggi di interscambio e di riduzione dell’utilizzo dell’auto nel centro cittadino.

Analizzando le abitudini di sosta degli intervistati presso la propria residenza (domanda

n.°77)108, si registra un 60% di rispondenti che parcheggia in garage privato, mentre il 23% su

strada gratuitamente (Grafico 84). Fanno eccezione le zone 1, 6, 7, 10 di Pavia e il comune di

Villanterio che prediligono la strada come spazio di parcheggio; i comuni di Alagna,

Bereguardo, Dorno, Linarolo, Sant’Alessio con Vialone, Siziano, Valle Salimbene utilizzano

in modo pressochè paritario garage e strada (Figura 7).

Significative anche le risposte alla domanda n.° 78109 inerente al tempo impiegato per trovare

parcheggio presso il luogo di lavoro (Grafico 85): all’andata il 62% dei rispondenti dichiara di

impiegare meno di 1 minuto per trovare parcheggio, al ritorno tale percentuale sale al 66%.

Ciò conferma che più della metà del campione osservato ha un facile accesso alla sosta

gratuita e che le difficoltà di sosta, laddove esistono, sono maggiori quando si deve trovare

parcheggio presso la sede lavorativa rispetto alla propria abitazione.

Infine, circa il 40% degli intervistati giudica “buono/ottimo” il servizio di posti auto/moto

presso la sede di lavoro all’Università di Pavia e 1/3 giudica sempre positivamente la

situazione dei parcheggi biciclette (Grafico 86)110.

108 Alla domanda n.° 77 hanno risposto in 986 (219 risposte non date, campione totale di 1.205). 109 Alla domanda n.° 78 hanno risposto in media 675 soggetti (530 risposte non date, campione totale di 1.205). 110 Alla domanda n.° 79 hanno risposto in media 985 soggetti (220 risposte non date, campione totale di 1.205).

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Grafico 84

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Figura 7: Tipologia di parcheggio e luogo di residenza

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

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Grafico 85

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 86

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 10: Disponibilità e propensione a mezzi alternativi

La Sezione 10 include domande per analizzare la disponibilità degli intervistati a provare

mezzi alternativi per i tragitti casa-lavoro e le condizioni necessarie per tale cambiamento.

Con la domanda n.° 80111 è chiesto agli intervistati di indicare la propria disponibilità a

partecipare a forme di trasporto di gruppo organizzate dal datore di lavoro: il 46% dà una

risposta affermativa (Grafico 87). Fra le sedi dell’Università di Pavia, quelle con percentuali

più alte di risposte affermative sono il Polo Cravino (33%) e il centro Storico (28%)112.

Grafico 87

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La disponibilità al telelavoro da casa per alcuni giorni la settimana (domanda n.° 81) è invece

dell’85% (Grafico 88), anche se va rilevato un 28% del campione che afferma una

incompatibilità del proprio lavoro con questa modalità di svolgimento113.

In merito alla disponibilità a usare la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro (domanda n.°

82), il Grafico 89 descrive la situazione: risposta affermativa per il 48% degli intervistati,

111 Alle domande n.° 80-81 hanno risposto in 976 (229 risposte non date, campione totale di 1.205). Alla domanda n.° 82 hanno risposto 980 persone (225 risposte non date, campione totale di 1.205). 112 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013. 113 Per approfondimenti vedere il documento Zatti A. (2014), “Il ruolo del telelavoro nella gestione della mobilità sistemica: il caso dell’Università di Pavia”, Rapporto 6, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/.

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anche se per il 13% del campione tale disponibilità è condizionata all’esistenza di alcuni

elementi, fra cui (Grafico 90) spicca la presenza di piste ciclabili migliori e più sicure

(53%)114.

Grafico 88

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 89

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

114 Alla domanda n.° 83 hanno risposto in 127 (1 risposta non data, sotto-campione di 128).

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Grafico 90

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Disaggregando le risposte alla domanda n.° 82 in funzione dell’origine degli spostamenti

casa-lavoro, emerge quanto si vede in Figura 8: la maggior parte dei dipendenti

dell’Università disposti ad utilizzare la bicicletta si muovono dal Centro storico (zona 1)

mentre quote significative sono relative alla zona 8 e alla 4. Si conferma, quindi, l’importanza

dell’asse est-ovest, che rende particolarmente critiche le discontinuità della rete ciclabile tra la

zona centrale e la zona 5115.

Figura 8: Disponibilità a recarsi a lavoro in bicicletta, sede di lavoro e piste ciclabili

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di

Pavia, 2013.

La disponibilità a recarsi a lavoro usando mezzi pubblici (domanda n.° 84)116 è descritta nel

Grafico 91: 73% di risposte affermative, con un 32% però vincolato ad alcune condizioni,

descritte nel Grafico 92117. Le tre condizioni più importanti sono: se il tempo di spostamento

non fosse superiore ad una volta e mezza quello attuale (35%), se ci fosse compatibilità fra gli

orari dei mezzi pubblici e quelli di lavoro (33%), se ricevessi un contributo per l’acquisto

dell’abbonamento al Tpl (18%).

115 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013. 116 Alla domanda n.° 84 hanno risposto in 979 (226 risposte non date, campione totale di 1.205). 117 Alla domanda n.° 85 ha risposto l’intero sotto-campione di 312 persone.

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Grafico 91

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

La Figura 9 mostra il dettaglio delle persone disposte a recarsi al lavoro in bus rispetto alla

zona di partenza nel Comune di Pavia, ai comuni di cintura raggiunti, o facilmente

raggiungibili, dalle linee di Tpl esistenti, nonché alla sede lavorativa, con un confronto con le

linee di autobus ad oggi esistenti sul territorio. Se ne evince che il 37% dei dipendenti

dell’Università che si recano al lavoro partendo dal Comune di Pavia, e che sarebbero disposti

ad utilizzare il bus, partono dal centro storico (zona 1) mentre il 16% parte dalla zona 4 e 8.

Le altre zone interessano quote pari a 8% (zone 7 e 9), 5% (zona 5), 4% (zona 2) e 3% (zona

6), le zone 3 e 10 registrano valori prossimi all’1%. La sovrapposizione di questa mappatura

con le linee di autobus urbano ed extraurbano esistenti fornisce interessanti elementi per

guidare futuri interventi a favore dell’attrattività dei trasporti collettivi118.

118 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Grafico 92

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Figura 9: Disponibilità all’uso del Tpl, sede di lavoro e linee di autobus esistenti

Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

Alla domanda n.° 86119 è chiesto ai rispondenti che propensione hanno al car pooling, ovvero

a condividere il viaggio in auto con altri colleghi dividendo i costi. Solo il 35% del campione

(Grafico 93) si dichiara favorevole, con peraltro il 14% solo ad alcune condizioni (domanda

n.° 87, Grafico 94120). Le condizioni più importanti in tal senso sono: l’esistenza di un sistema

organizzativo per mettersi in contatto con colleghi con le stesse esigenze di orario e tragitto

(39%) e tempi di percorrenza migliori rispetto ad altre modalità di viaggio (28%).

119 Alla domanda n.° 86 hanno risposto in 947 (258 risposte non date, campione totale di 1.205). 120 Alla domanda n.° 87 hanno risposto l’intero sotto-campione di 141 persone.

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Alla domanda n.° 88121 è chiesto invece ai rispondenti di valutare la propria disponibilità a

modificare l’organizzazione degli spostamenti casa-lavoro verso soluzioni a minor impatto

ambientale (Grafico 95): il 76% del campione dichiara una propensione elevata/buona in tal

senso. Con la domanda n.° 89 si indaga infine il giudizio di importanza degli intervistati in

merito alle tematiche ambientali descritte (Grafico 96): la “qualità dell’aria”, la “qualità

dell’acqua” e la “congestione del traffico” accolgono la maggior sensibilità del campione.

Grafico 93

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

121 Alla domanda n.° 88 hanno risposto in 976 (229 risposte non date, campione di 1205 soggetti), alla domanda n.° 89 hanno risposto in 975 (230 risposte non date, campione di 1.205 soggetti).

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Grafico 94

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Grafico 95

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

Grafico 96

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Sezione 11: Attitudini e valutazioni personali

La Sezione 11 include domande finali inerenti lo stato di benessere personale legato agli

spostamenti casa-lavoro e la possibilità di dare suggerimenti sul tema della mobilità urbana.

Per questa sezione, il questionario dipendenti dell’Università di Pavia prevede quattro

domande122. La prima, la n.° 90, esamina il giudizio dei rispondenti in merito al Tpl

disponibile per gli spostamenti casa-lavoro (Grafico 97): fra le risposte negative (colore rosso)

spiccano l’insufficienza di comfort di viaggio, la scarsa qualità dell’offerta per il periodo

estivo e i problemi inerenti i costi (tariffe troppo alte e non sempre integrabili). Si tratta di

indicazioni importanti e utili al fine di perseguire il miglioramento, ma che soffrono spesso di

alcune contraddizioni interne. Ad esempio, il giudizio sulla “carente” economicità non è

confermato dal confronto svolto in precedenza con i mezzi privati, nè dalle più generali

valutazioni disponibili sul tema.123 Al contempo, si riscontra spesso124 come i giudizi più

negativi provengano in maggior misura da chi non è un utente abituale, segnalando la

presenza di un pregiudizio.

Grafico 97

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

122 Alla domande n.° 90-91 hanno risposto 968 persone (237 risposte non date, campione totale di 1.205), alla domanda n.° 92 hanno risposto in 977 (228 risposte non date, campione totale di 1.205). 123 Cfr. Fonte: Minetti L. (2014), Nota breve 24, I mezzi pubblici italiani sono davvero cari?, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/. 124 Ciò è emerso anche nel corso di questo progetto: cfr. Fonte: Minetti L.. (2014), Rapporto 7, Trasporto pubblico locale pavese: analisi della domanda, dell’offerta e dei possibili scenari futuri nei percorsi casa-lavoro, Progetto Pavia Mobility Manager, http://mobility.unipv.it/mobility/

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Le domande n.° 91 e 92 esaminano invece il livello di stress eventualmente sopportato dal

dipendente per i suoi spostamenti casa-lavoro e quali sono le fonti principali di tale disagio.

Come descritto nel Grafico 98, solo il 22% del campione dichiara di non subire stress

correlato agli spostamenti casa-lavoro, mentre il 10% comunica un livello di stress molto

elevato. Disaggregando i dati per sede di lavoro, emerge che il livello maggiore di disagio lo

hanno i dipendenti dell’Università di Pavia che lavorano in via Luino (44%), Centro storico

(43%) e Cravino (40%). Disaggregando le risposte in funzione dell’origine degli spostamenti

(Tabella 3) emerge invece che un disagio medio-alto è più frequente, come prevedibile, tra

coloro che provengono dai Comuni della provincia (42% di abbastanza+molto+moltissimo),

mentre leggermente inferiori sono i valori per le origini extra-provinciali (40%) e per quelle

comunali (37%)125.

Grafico 98

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

125 Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

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Tabella 3: Stress percepito in relazione al luogo di provenienza

% Fuori Prov PV % Prov PV % PV

Nessuno 23 22 22 Poco 36 36 41 Abbastanza 23 27 25 Molto 13 11 9 Moltissimo 4 4 3 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

Lo stress correlato agli spostamenti casa-lavoro è causato principalmente dal traffico (31%)

(Grafico 99). Altre ragioni importanti sono il costo economico del viaggio e il tempo

impiegato, rispettivamente indicate dal 19 e 20% degli intervistati. La difficoltà di parcheggio

assume un ruolo irrilevante fra le motivazioni indicate.

Con riferimento invece alla provenienza degli intervistati emerge che la voce “traffico” si

conferma al primo posto fra le fonti di disagio per tutte le provenienze, inoltre emerge

l’importanza della voce “salute” man mano che si riduce la distanza percorsa (Tabella 4).

Grafico 99

Fonte: Nostre elaborazioni su dati questionario spostamenti casa-lavoro dipendenti Università di Pavia,

2013.

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Tabella 4: Fonte di disagio in relazione al luogo di provenienza (livello territoriale comunale)

Fuori Prov PV Prov PV Comune PV

traffico 28 24 23 parcheggio 4 6 8 tempo 18 22 20 salute 8 12 13 costo 23 21 19 no 20 14 19 Fonte: Elaborazione e restituzione cartografica in ambiente GIS dei dati del Qscl Dipendenti Università di Pavia, 2013.

E’ possibile ridurre il livello d stress correlato agli spostamenti casa-lavoro attuando due

politiche di mobilità sostenibile:

Favorire l’utilizzo del trasporto pubblico, non solo da parte dei dipendenti che vivono

nel capoluogo ma anche dei residenti nella provincia di Pavia. Esistono tariffe

ritagliate sulle esigenze di ogni utente, così da ridurre significativamente i costi di

viaggio. Per aumentare la quota di coloro che fanno questa scelta di trasporto bisogna

agire sia sul fronte della domanda (maggiore sensibilizzazione e informazione126) sia

sul fronte dell’offerta (migliorare il servizio di Tpl).

Favorire la scelta di mezzi non motorizzati per i viaggi interni al capoluogo.

Aumentando la percentuale di dipendenti universitari che si spostano in città nelle ore

di punta con mezzi sostenibili, si potrebbe avere una riduzione significativa del

traffico autoveicolare urbano. A tal fine è importante che il cambiamento di scelte

modali coinvolga, oltre i dipendenti dell’Università di Pavia, anche i lavoratori degli

altri enti pubblici a cui è stato sottoposto il presente questionario (Comune di Pavia,

Provincia di Pavia, Policlinico S. Matteo).

126 Bisogna dare maggiore rilievo alle convenzioni che l’Università di Pavia ha stipulato con la società Line di trasporto pubblico locale su gomma. A proposito vedere la Nota breve 25 sul sito del progetto di ricerca, in cui sono contenuti i dettagli dell’offerta e il numero di adesioni nell’ultimo anno: http://mobility.unipv.it/mobility/

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L’ultima domanda della sezione 11 (e dell’intero questionario), la n.° 93127, è a risposta

aperta, ovvero si chiede agli intervistati se hanno suggerimenti da dare sull’indagine a cui

hanno partecipato o se hanno da segnalare situazioni particolari legate alla mobilità.

Considerate tutte le osservazioni e proposte pervenute grazie a questa domanda aperta128, si

può riassumere in 6 punti ciò che l’Università di Pavia potrebbe autonomamente realizzare

per incontrare la volontà dei propri dipendenti e contribuire a migliorarne le scelte modali per

i viaggi casa-lavoro:

- Attivare una forma di parking pricing per i parcheggi universitari;

- Realizzare un sito internet per attivare il car pooling fra dipendenti;

- Firmare una convenzione con Trenitalia e Trenord per ottenere abbonamenti a prezzi

ridotti per i dipendenti;

- Dare incentivi per i dipendenti per l’acquisto di biciclette da usare per i viaggi casa-

lavoro;

- Installare rastrelliere per biciclette;

- Attivare il telelavoro per alcune tipologie di lavoratori.

127 Alla domanda n.° 93 hanno dato una risposta 183 persone, ovvero circa il 15% del campione. 128 Le risposte aperte dei dipendenti dell’Università di Pavia alla domanda n.° 93 sono state analizzate e elaborate nella Nota breve 18, disponibile sul sito web del progetto di ricerca Pavia Mobility Manager sotto la voce “Documenti - Note brevi”, oppure direttamente al link: http://mobility.unipv.it/mobility/wp-content/uploads/2012/04/Nota-breve-18-Dipendenti-Universit%C3%A0-di-Pavia-Le-risposte-aperte-al-Qscl.pdf

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Appendice: Domande del questionario spostamenti casa-lavoro per i dipendenti

dell’Università di Pavia

Sezione 1: Informazioni generali

D 1 – Qual è la sua età?

D 2 – Di che sesso è?

D 3 – Qual è il suo stato civile?

D 4 – Qual è il suo titolo di studio?

D 5 – E’ residente in provincia di Pavia?

D 6 – In quale Comune in provincia di Pavia risiede?

D 7 – Se non risiede in provincia di Pavia, in quale altra provincia risiede?

D 8 – Da quante persone è composto il suo nucleo familiare?

D 9 – Nel suo nucleo familiare quanti sono i minori di 14 anni?

D 10 – Il luogo da cui parte usualmente per recarsi a lavoro è in provincia di Pavia?

D 11 – Se il luogo da cui parte usualmente per recarsi a lavoro non è in provincia di Pavia,

qual è la provincia da cui parte?

D 12 – Il luogo da cui parte usualmente per recarsi a lavoro è all’interno del comune di Pavia

o in altro comune della provincia pavese?

D 13 – Da quale comune in provincia di Pavia parte usualmente per recarsi a lavoro?

D 14 – Da quale zona del comune di Pavia parte usualmente per recarsi a lavoro?

Sezione 2: Abitazione/alloggio

D 15 – La sua abitazione/alloggio che tipo di fabbricato è?

D 16 – A quanto ammonta approssimativamente la superficie netta dell’abitazione/alloggio

(m2)?

D 17 – Quante persone occupano l’abitazione/alloggio?

D 18 – A che titolo occupa l’abitazione?

D 19 – A quanto ammonta la spesa mensile per energia elettrica, gas da rete e telefono?

D 20 – A quanto ammonta la rendita catastale?

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Sezione 3: Reddito e risparmio

D 21 – Quante persone nel suo nucleo familiare percepiscono un reddito da lavoro, pensione,

rendite, ecc.?

D 22 – Approssimativamente, il suo reddito familiare annuo in che classe è compreso (al

lordo di imposte e contributi sociali)?

Sezione 4: Tipologia contrattuale e orario di lavoro

D 23 – Qual è la sua qualifica?

D 24 – Qual è la sua qualifica di docente?

D 25 – Qual è la sua qualifica di tecnico?

D 26 – Qual è la sua qualifica di collaboratore?

D 27 – Qual è la sua sede di lavoro?

D 28 – Che tipologia di contratto ha?

D 29 – Che tipo di orario osserva?

D 30 – Quante volte alla settimana in media si reca presso la sede di lavoro?

D 31 – Qual è l’orario di entrata/uscita dal lavoro (per turnisti)?

D 32 – Qual è l’orario di entrata/uscita dal lavoro (per non turnisti)?

D 33 – Rientra a casa durante a giornata lavorativa (ad es. per pranzo)?

D 34 – Le capita spesso di fermarsi oltre l’orario abituale di uscita o di dover uscire per

motivi imprevisti durante il giorno?

D 35 – Se esce dalla sede di lavoro per la pausa pranzo utilizza l’automobile?

Sezione 5: Mezzi, tempi e scelte per gli spostamenti casa-lavoro

D 36 – Quanti minuti impiega mediamente per andare/tornare da lavoro?

D 37 – Quanti km percorre nel tragitto casa-lavoro (e nel tragitto lavoro-casa)?

D 38 – Qual è il tipo di spostamento abituale per recarsi a lavoro?

D 39 – Qual è il tipo di spostamento abituale per tornare da lavoro?

D 40 – Qualora lo spostamento sia indiretto all’andata, può indicarne il motivo?

D 41 – Qualora lo spostamento sia indiretto al ritorno può indicarne il motivo?

D 42 – Qualora lo spostamento si indiretto, con quale frequenza media avviene?

D 43 – Quali e quanti mezzi di trasporto possiede nel suo nucleo familiare?

D 44 – Quali mezzi utilizza abitualmente per recarsi/tornare da lavoro?

D 45 – In estate quali mezzi utilizza abitualmente per recarsi/tornare da lavoro?

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D 46 – Quando piove utilizza gli stessi mezzi di trasporto?

D 47 – Le capita di fare spostamenti per esigenze di servizio sul posto di lavoro in ambito

urbano (all’interno del comune di Pavia e dei comuni della prima cintura)?

D 48 – Qual è il numero medio di spostamenti per lavoro in una settimana lavorativa tipo?

D 49 – Qual è la percorrenza media per ogni singolo spostamento di lavoro in ambito urbano?

D 50 – Quale mezzo di trasporto utilizza abitualmente per gli spostamenti di lavoro in ambito

urbano?

Sezione 6: Spostamenti con mezzo a motore

D 51 – Che tipo di mezzo utilizza generalmente per gli spostamenti casa-lavoro?

D 52 – Quanti anni ha la sua auto/moto?

D 53 – Come è alimentata la sua auto/moto?

D 54 – A quanto ammonta la spesa media mensile in carburante per gli spostamenti casa-

lavoro?

D 55 – A quanto ammonta la spesa mensile in parcheggi per raggiungere il posto di lavoro?

D 56 – A quanto ammonta il bollo annuo per il mezzo che utilizza negli spostamenti casa-

lavoro?

D 57 – A quanto ammonta la spesa annuale per l’assicurazione del mezzo che utilizza negli

spostamenti casa-lavoro?

D 58 – Quanti km percorre in auto/moto negli spostamenti casa-lavoro?

D 59 – Le capita di incontrare coda o traffico durante il percorso?

D 60 – Per quali motivi utilizza l’auto/moto?

D 61 – Qualora non potesse utilizzare l’auto/moto, quali soluzioni alternative adotterebbe?

D 62 – Di solito va a lavoro in auto con altre persone (car pooling)?

D 63 – Se va al lavoro in auto con altre persone (car pooling), in quante persone siete?

D 64 – Se va al lavoro in auto con altre persone (car pooling), può indicarne le ragioni?

Sezione 7: Spostamenti con mezzi pubblici

D 65 – Quanti km percorre con il mezzo pubblico negli spostamenti casa-lavoro?

D 66 – Per quale motivo utilizza i mezzi pubblici?

D 67 – Possiede un abbonamento per il trasporto pubblico?

D 68 – Se possiede un abbonamento, che tipo di abbonamento è?

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D 69 – A quanto ammonta la spesa media mensile per raggiungere il posto di lavoro con i

mezzi pubblici?

Sezione 8: Spostamenti in bicicletta/a piedi

D 70 – Quanti km percorre con il mezzo non motorizzato (bici o a piedi) negli spostamenti

casa-lavoro?

D 71 – Per quali motivi utilizza il mezzo non motorizzato?

Sezione 9: Sosta e parcheggi

D 72 – Utilizza parcheggi di interscambio con servizi di trasporto pubblico o bici?

D 73 – Se utilizza un parcheggio di interscambio, qual è?

D 74 – Se utilizza un parcheggio di interscambio, con quale mezzo ne usufruisce?

D 75 – Ci sono gravi problemi di sosta in prossimità del luogo di lavoro?

D 76 – Se si sposta in auto o in moto per recarsi a lavoro, dove parcheggia abitualmente?

D 77 – Presso la sua residenza, dove parcheggia abitualmente?

D 78 – Se si sposta in auto o in moto per recarsi a lavoro, quanti minuti impiega in media per

trovare parcheggio?

D 79 – Come giudica la qualità dei seguenti servizi presso la sede di lavoro?

Sezione 10: Disponibilità e propensione a mezzi alternativi

D 80 – Sarebbe disposto a partecipare a forme di trasporto di gruppo (bus aziendali)

organizzati dal datore di lavoro?

D 81 – Sarebbe disponibile a sperimentare il telelavoro da casa per alcuni giorni della

settimana?

D 82 – Sarebbe disposto a recarsi a lavoro utilizzando la bicicletta?

D 83 – Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi a lavoro utilizzando la

bicicletta?

D 84 – Sarebbe disposto a recarsi a lavoro utilizzando mezzi di trasporto pubblici?

D 85 - Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi a lavoro utilizzando mezzi

pubblici?

D 86 – Sarebbe disposto a condividere il viaggio in automobile con altri colleghi, come

conducente o come passeggero, dividendo i costi (car pooling)?

D 87 - Quali sono le condizioni per cui sarebbe disposto a recarsi a lavoro in car pooling?

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D 88 – Come valuta la sua disponibilità a modificare l’organizzazione degli spostamenti casa-

lavoro verso soluzioni a minor impatto ambientale?

D 89 – Quanto ritiene importanti e meritevoli di intervento le tematiche ambientali indicate?

Sezione 11: Attitudini e valutazioni personali

D 90 – Esprima un giudizio sul trasporto pubblico che ha a disposizione per recarsi a lavoro

D 91 – Quanto stress ha sperimentato a casa dei suoi spostamenti casa-lavoro?

D 92 – Qual è la fonte principale di disagio correlato ai suoi spostamenti casa-lavoro?

D 93 – Ha suggerimenti da darci su questa analisi o situazioni particolari legate alla mobilità

che intende segnalarci?

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