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DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, degli ALIMENTI e dell’AMBIENTE (SAFE)
Università degli Studi di Foggia
VADEMECUM INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELLE CONSULTAZIONI CON LE PARTI SOCIALI
PREMESSA Come indicato dal DM270/2004, art.11, comma 4, le determinazioni relative all’Ordinamento Di-dattico dei Corsi di Studio devono essere assunte dalle università previa consultazione con le orga-nizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni, con partico-lare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. Ciò è ribadito dall’Anvur nel documento sul sistema di Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento (AVA), sottolineando che attente consultazioni favoriscono l’incontro tra doman-da di competenze e richiesta di formazione per l’accesso a tali competenze, facilitando l’allineamento tra la domanda di formazione e risultati di apprendimento che il Corso di Studio in-tende realizzare. La consultazione delle parti sociali è richiesta sia in fase di nuova progettazione, revisione o ripro-gettazione dei CdS, sia ai fini dell’aggiornamento della domanda di formazione. Nelle “Linee guida per le valutazioni pre‐attivazione dei Corsi di Studio da parte delle Commis-sione di Esperti della Valutazione (CEV)”, l’ANVUR ha richiamato l’importanza della corretta defi-nizione della domanda di formazione e dei profili di competenza e risultati di apprendimento atte-si, sottolineando, tra gli altri, i seguenti punti di attenzione: - adeguatezza della rappresentatività, nazionale o internazionale, della gamma delle organizzazioni
consultate, direttamente o tramite studi di settore; - appropriatezza delle modalità e dei tempi delle consultazioni, così come dell’analisi di aggiornati
studi di settore, indicando anche esiti e riscontri di tali attività; - ampiezza della discussione attuata nelle consultazioni, con particolare riguardo ai risultati di ap-
prendimento attesi sia disciplinari che trasversali. Il suddetto documento invita, inoltre, a riflettere in merito ai seguenti aspetti: - rappresentatività delle fonti impiegate nell’analisi per determinare le funzioni professionali e loro
competenze; - coerenza tra figure professionali, funzioni e competenze ad esse associate; - coerenza di queste ultime rispetto ai fabbisogni espressi dalla società e dal mondo del lavoro, a
livello nazionale e internazionale; - adeguatezza della descrizione delle funzioni e delle competenze che caratterizzano ciascuna figu-
ra professionale; - grado d’effettivo coinvolgimento delle organizzazioni consultate in merito alla definizione sia del-
le funzioni e competenze che dei risultati di apprendimento attesi specifici e generici.
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PARTI SOCIALI E LORO CONSULTAZIONE Parti sociali. Le Parti Sociali sono costituite prevalentemente dai rappresentanti di: albi professio-nali, Enti e Amministrazioni che svolgono funzioni/compiti (anche regolativi es. Assessorati regio-nali, Ministeri, ecc.) nei settori di competenza professionale del CdS, associazioni di categoria e di rappresentanza dei lavoratori attive nei settori attinenti le professionalità che il CdS intende for-mare, imprese operanti nei settori lavorativi principali o affini, imprese/enti/organismi convenzio-nati con il Dipartimento/Ateneo per lo svolgimento di attività formative, società scientifiche di ri-ferimento, imprese del terzo settore, mondo della scuola, degli studenti (eventualmente anche lo-ro famiglie) ed ex-studenti, organismi sociali. I corsi di studio del Dipartimento SAFE si avvalgono di un Comitato d’Indirizzo, specifico o condivi-so con altri CdS affini per profilo professionale dei laureati, che costituisce un sistema di consulta-zione, stabile e organico, finalizzato a declinare obiettivi e contenuti della formazione in termini di competenze e profili professionali/culturali rispondenti alle esigenze tradizionali e alle tendenze innovative del mondo del lavoro, servizi e professioni. A giudizio del CdS, e secondo la finalità della consultazione, questa può essere allargata ad ulteriori parti interessate agli argomenti in discus-sione. Finalità delle consultazioni. Dopo la fase progettazione iniziale del CdS, la consultazione periodica (almeno annuale) delle parti sociali permette di monitorare e confermare/modificare la program-mazione del percorso formativo in coerenza con i profili professionali, variabili nel tempo, verifi-cando altresì gli obiettivi formativi e i risultati ottenuti. La consultazione con le parti sociali rien-tra, quindi, tra le attività per l’Assicurazione di Qualità del Corso di Studio. Il Corso di Studio nel suo insieme, inclusa la componente studentesca, è il soggetto che deve svol-gere questa attività, eventualmente in cooperazione e con altri CdS affini per profilo professionale dei laureati. Alla luce di quanto sin qui ricordato, l’attività di consultazione con le parti sociali interviene preva-lentemente sui seguenti aspetti: - definizione della figura professionale da formare (anche riferita ad un albo, specificando però la necessità di superare l’esame di stato e procedere all’iscrizione); - individuazione (seguendo le specifiche dei campi della SUA-CdS) delle competenze disciplinari e trasversali richieste al laureato (conoscenze, abilità e comportamenti richiesti per svolgere l’attività lavorativa, delineati secondo i descrittori di Dublino), dei relativi risultati d’apprendimento attesi, del ruolo/i nel contesto lavorativo e delle possibili funzioni del laureato (es. attività che figura professionale svolge, cosa/chi essa coordina e/o gestisce, con chi collabora, ecc.), degli sbocchi professionali (luoghi fisici lavorativi, es. aziende agricole/alimentari, studi pro-fessionali, enti pubblici/privati, ecc.) prevedibili per i laureati in uscita dal corso di studio; - verifica della validità/attualità delle esigenze formative individuate; - proposte di modifica dell’offerta formativa in risposta all’evoluzione delle competenze richieste dal mondo del lavoro, servizi e professioni; - proposte di integrazione degli obiettivi di apprendimento; - individuazione eventuali corsi di studio di riferimento in ambito nazionale e/o internazionale; - esplorazione di nuovi sbocchi per i laureati e attivazione di protocolli di collaborazione (coopera-zione didattica, tirocini e stage formativi per favorire l’inserimento lavorativo) - monitoraggio delle carriere post-universitarie. L’efficacia della consultazione si tradurrà nella coerenza tra profili professionali, obiettivi formativi e attività formative del Corso di Studio. Modalità delle consultazioni. Le consultazioni possono essere svolte sia in presenza, in forma di riunioni, workshop, tavoli tecnici, interviste, focus group, ecc., sia telematicamente (mediate posta
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elettronica, colloqui skype, colloqui telefonici, ecc.). Organizzazione della consultazione: - individuare i soggetti da coinvolgere ed i loro rappresentanti; - concordare data, ora, luogo e modalità dell’incontro; - predisporre le convocazioni con un chiaro elenco degli argomenti in discussione e l’indicazione della finalità della consultazione stessa; - preparare e inviare, prima dell’incontro, materiale informativo sugli argomenti all’ordine del giorno (es. schema di progetto formativo, dati statistici utili alla discussione, ecc.); - pianificare la struttura dell’incontro in modo da consentire l’apporto critico dei partecipanti; - predisporre questionari di chiarimento/approfondimento o altro materiale d’indagine da sotto-porre per posta elettronica telefonicamente; - stilare un verbale contenente le seguenti indicazioni:
- data della consultazione; - organo/soggetto accademico che ha indetto e condotto la consultazione; - finalità della consultazione e argomenti in discussione; - organizzazioni consultate e intervenute; - ruoli ricoperti dai partecipanti alla consultazione all’interno dell’organizzazione; - modalità e cadenza della consultazione; - descrizione della discussione e delle risultanze della consultazione; - responsabile/i del processo e della verbalizzazione.
Fonti documentali Per l’acquisizione di dati e informazioni utili in fase di consultazione delle parti sociali per la defini-zione e/o il monitoraggio della domanda di formazione, si suggerisce il riferimento a fonti e docu-menti ufficiali, tra cui: - documenti prodotti da Ordini professionali; - documenti prodotti dalle principali associazioni di categoria e di rappresentanza dei lavoratori attive nei settori di competenza delle professionalità che il CdS intende formare; - documenti prodotti da Istituzioni Pubbliche con compiti regolativi nei suddetti settori (es. Asses-
sorati regionali, Ministeri, etc.); - studi di settore - confronti con altri corsi affini a livello nazionale e/o internazionale (competenze professionali e
previsioni occupazionali); - esiti e conclusioni di iniziative pubbliche svolte sugli argomenti in discussione; - indagini sul mercato del lavoro dei laureati in settori principali/affini, svolte da organismi come
Istat, Almalaurea, Infocamere Excelsior, ISFOL, con navigazione on-line: es. http://excelsior.unioncamere.net/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=1583; www.isfol.it/orientaonline/Percorso di laurea, Aree di interesse, Aree Occupazionali, Professioni; http://fabbisogni.isfol.it/professioni_raggruppamenti.php?limite=1&testo_subpercorso professio-ni previste dalle categorie ISTAT; http://fabbisogni.isfol.it//territorio.php?test_abilita=0&div=blu&id_categoria=3&id_menu_principale=1&where=TERRITORIO&testo_percorso=&link_percorso=&testo_subpercorso=&link_subpercorso prospettive occupazionali per regione.
Stesura di un documento sull’analisi della domanda di formazione del CdS. Allorché si debba produrre un documento analitico sull’analisi della domanda (su quali premesse è stata progettata, quali documenti sono stati consultati, come sono state individuate le parti sociali interessate, come è stata svolta, se e quali questionari sono stati utilizzati e come sono stati som-ministrati, quali risultati la consultazione ha prodotto, come sono stati utilizzati i risultati), si farà
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riferimento alle Linee Guida ANVUR menzionate in premessa ed alle “Linee Guida di Ateneo per l’analisi della domanda di formazione e per le consultazioni delle parti interessate”, paragrafo 7. Esempi di questionari realizzati dal Dipartimento SAFE per la consultazione delle parti sociali Per rendere più efficaci le consultazioni e orientare le riflessioni verso gli elementi utili alle attività di definizione/monitoraggio della domanda di formazione, è utile predisporre un questionario da sottoporre ai rappresentanti delle parti sociali, come più sopra indicato. Il Corso di Studio può redigere un questionario, mirato alle proprie necessità. Come esempio, si riportano due questionari realizzati dal Dipartimento SAFE in occasione di con-sultazioni svolte nell’a.a. 2015-16:
- il primo, predisposto all’invio per posta elettronica; - il secondo, realizzato in occasione del workshop consultativo “Orizzonti Professionali e Nuovi
Indirizzi Formativi per il Dottore Agronomo”, predisposto per la fruizione on-line al link http://goo.gl/forms/yoM84QGxZm.
Infine, ai fini di un’azione di monitoraggio/aggiornamento della domanda di formazione del CdS, si inserisce come modello il questionario riportato in allegato 2 alle “Linee Guida di Ateneo per l’analisi della domanda di formazione e per le consultazioni delle parti interessate”, realizzate dal PQA UNIFG, cui si rimanda per tutte le altre relative raccomandazioni.
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CONSULTAZIONE PARTI SOCIALI INTERESSATE ALLA FIGURA PROFESSIONALE
ESPLORAZIONE DELLA DOMANDA DI FORMAZIONE
Corso di Studio in Scienze e Tecnologie Alimentari - L-26 Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente
Università degli Studi di Foggia
data ...
1 AREA ANAGRAFICA DELL’ENTE/ASSOCIAZIONE/CONSORZIO/AZIENDA
Denominazione:
Indirizzo Sede:
Telefono:
Indirizzo e-mail:
Indirizzo sito:
Attività:
Nome e cognome dell’intervistato:
Ruolo nell’azienda:
2 PROFILO PROFESSIONALE DEL LAUREATO 2a Secondo lei è sempre attuale la figura professionale del Tecnologo Alimentare:
Sì No
Eventuali considerazioni:
2b Proporrebbe una o più figure professionali in sostituzione o in affiancamento ad essa? In caso affermativo, può indicare quale/i?
3 FUNZIONI IN UN CONTESTO LAVORATIVO E RELATIVE COMPETENZE
3a Quali sono secondo lei, nel contesto di lavoro, le principali funzioni connesse alla fi-gura professionale del Tecnologo Alimentare? Si prega di compilare uno o più dei seguenti punti:
Occuparsi di
Approvvigionamento delle materie prime
Monitoraggio dei processi di trasformazione
Valutazione e gestione della qualità
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Sicurezza alimentare
Altro (specificare)
……………………………………………………………………………………………………………
Svolgere fun-zione/i di
Consulente nell’industria alimentare
Responsabile di produzione
Responsabile di qualità
Funzioni in contesto pubblico
Altro (specificare)
…………………………………………………………………………………………………………..
Collaborare con
Agronomi
Biologi
Ingegneri
Medici Veterinari
Altro (specificare)
……………………………………………………………………………………………………………
Altro (Specificare)
Nel caso in cui al punto 2b abbia proposto altra/e figura/e, può indicare le principali fun-zioni lavorative ad essa/e connesse?
3b Quali ritiene che siano le principali competenze (cioè l’insieme di conoscenze/ abili-tà/comportamenti/competenze trasversali) che consentono di svolgere adeguatamente il
ruolo professionale di Tecnologo Alimentare, assolvendo le funzioni da lei precedentemen-te indicate? Si prega di compilare uno o più dei seguenti punti:
Conoscenze di
Chimica, fisica, microbiologia alimentare e industriale
Igiene e sicurezza alimentare e relativa normativa
Produzioni alimentari vegetali e animali e controllo di qualità
Tecnologie alimentari, tradizionali e innovative
Produzioni alimentari vegetali e animali e controllo di qualità
Altro (specificare) …………………………………………………………………………………………………………….
Abilità nel
Gestire le problematiche di igiene degli alimenti
Gestire le problematiche relative alla qualità
Gestire le problematiche economico-gestionali dell’impresa agroa-limentare
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Gestire il controllo e monitoraggio dei processi produttivi
Altro (specificare)
……………………………………………………………………………………………………………
Avere compe-tenze trasversa-
li in
Problematiche ambientali
Problematiche energetiche
Problematiche etiche e sociali nella produzione degli alimenti
Normativa di settore
Altro (specificare)
……………………………………………………………………………………………………………
Nel caso in cui al punto 2b abbia proposto altra/e figura/e, può indicare le principali com-
petenze ad essa/e connesse?
4 SBOCCHI OCCUPAZIONALI
4a Si chiede di indicare quali sono i luoghi fisici in cui, a suo avviso, la figura professio-nale del Tecnologo Alimentare può trovare occupazioni lavorative:
Industria alimentare
Dipartimenti di prevenzione
Aziende di consulenza
Aziende di ristorazione collettiva
Altro (specificare)
………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Nel caso in cui al punto 2b abbia proposto altra/e figura/e, può indicare i luoghi fisici in cui essa/e può/possono trovare occupazioni lavorative?
5 RISULTATI D’APPRENDIMENTO ATTESI
5a Quali sono, secondo lei, i principali risultati d’apprendimento che il laureato dovreb-be possedere al termine del Corso di Studio? In altri termini, si chiede di indicare quali
contenuti formativi il laureato dovrebbe principalmente
Conoscere
Il sistema HACCP, l’analisi del rischio, la normativa nazionale e co-munitaria in materia di igiene degli alimenti
I sistemi di qualità e le relative norme ISO
I principali sistemi di impiantistica per le produzioni alimentari
I principi di economia aziendale e del marketing
Altro (specificare)
…………………………………………………………………………………………………………..
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Comprendere
Problematiche legate alla Food Safety
Problematiche legate alla Food Security
I processi di produzione e trasformazione degli alimenti
La normativa del settore alimentare
Altro (specificare) ………………………………………………………………………………………………………………
A quali contenu-ti formativi il
laureato do-vrebbe princi-palmente appli-
care conoscenza e comprensione
Ai contenuti degli insegnamenti di base
Ai contenuti degli insegnamenti della tecnologia alimentare
Ai contenuti degli insegnamenti della qualità e della sicurezza
Ai contenuti degli insegnamenti economico-giuridici
Altro (specificare) ………………………………………………………………………………………………………………
5b Si chiede di indicare specifiche attività formative attraverso cui, a suo parere, lo stu-
dente dovrebbe conseguire i risultati di apprendimento su indicati.
Tirocini su (Indicare tipologie di attività)
Seminari (Indicare tematiche)
Tesi di laurea (Indicare argomenti)
Altro (Specificare)
6 FABBISOGNO DI INNOVAZIONE 6a Secondo lei, i fabbisogni d’innovazione di questo settore sono principalmente con-
nessi (è possibile indicare massimo due risposte):
alla formazione di figure professionali specifiche
alla necessità di nuove figure professionali (specificare)
al processo produttivo
ai prodotti
alla gestione dei prodotti
alla distribuzione
alla necessità di sviluppare un processo di marketing integrato (prodot-to/prezzo/distribuzione/comunicazione)
Altro (specificare)
7 CORSI DI STUDIO DI RIFERIMENTO Può indicare Corsi di Studio che, a livello nazionale o internazionale, sono considerabili
come riferimento per il percorso formativo? ………………………………………………………………………………………………………………
Orizzonti Professionali e Nuovi Indirizzi Formativi per il Dottore Agronomo
https://docs.google.com/a/unifg.it/forms/d/e/1FAIpQLSfNojwHpFqoBQ90KQZ2sBhhQBvESibRTChftTLP4mqKfPWWiA/viewform?c=0&w=1 1/4
Orizzonti Professionali e Nuovi
Indirizzi Formativi per il Dottore
Agronomo
Il presente questionario è costituito da sei domande ed è diretto a delineare le caratteristiche
professionali e le necessità formative dell’agronomo nell'attuale contesto socio-economico.
Le ricordiamo che anche se il questionario è nominativo per esigenze di elaborazione, i dati acquisiti
verranno trattati in modo anonimo nel pieno rispetto della normativa sulla privacy
*Campo obbligatorio
Nome e Cognome *
Organizzazione *
telefono
1 - Quanto sono importanti le competenze dell'Agronomo nel campo di attività
della sua organizzazione *
Selezionare un valore da 1 a 5 nella seguente scala
(più alto è il valore più le competenze dell'agronomo sono considerate utili)
1 2 3 4 5
Non ci sono
servizi utili che
l'Agronomo
può offrire alla mia
organizzazione
La maggior parte
delle attività
della mia
organizzazione
necessitano
delle
competenze
dell'agronomo
2 - Con quali altre discipline/professioni è importante
che l'Agronomo sia in grado di collaborare? * Selezionare sino ad un massimo di tre voci
Avvocato
Orizzonti Professionali e Nuovi Indirizzi Formativi per il Dottore Agronomo
https://docs.google.com/a/unifg.it/forms/d/e/1FAIpQLSfNojwHpFqoBQ90KQZ2sBhhQBvESibRTChftTLP4mqKfPWWiA/viewform?c=0&w=1 2/4
Gestione singola o di gruppo, di imprese (agrarie, zootecniche, forestali, agro-industriali)
Commercialista
Ingegnere
Biologo
Naturalista
Esperto della formazione
Medico
Architetto
Geometra
Notaio
Tecnologo Alimentare
Veterinario
Altro:
3 - Dal punto di vista della sua organizzazione la figura
dell'Agronomo dovrebbe essere *
"Esterna (consulente)
Interna (dipendente)
4 - Quanto possono essere utili alla sua organizzazione i seguenti servizi offerti dall'agronomo: * nessuna utilità poco utile utile molto utile fondamentale
Orizzonti Professionali e Nuovi Indirizzi Formativi per il Dottore Agronomo
https://docs.google.com/a/unifg.it/forms/d/e/1FAIpQLSfNojwHpFqoBQ90KQZ2sBhhQBvESibRTChftTLP4mqKfPWWiA/viewform?c=0&w=1 3/4
Progettazione di opere (miglioramento fondiario , boni峐ca, sistemazione idraulica e forestale, conservazione del suolo, di tutela paesaggistica)
Progettazione e direzione di lavori (relativi a costruzioni rurali, idrauliche, a beni fondiari)
Estimo, contabilità e bilancio
Valutazione analitica, controllo e certi峐cazione della qualità delle produzioni agricole, zootecniche e forestali e delle relative industrie
Meccanizzazione
agrario forestale e la
relativa attività di
sperimentazione e
controllo
Attività relative alla coltivazione delle piante e alla difesa 峐toiatrica
Attività relative all'alimentazione e l'allevamento degli animali
Attività relative alla conservazione delle produzioni agricole
Attività relative al commercio delle produzioni agricole
Attività relative alla trasformazione delle produzioni agricole
Statistica, ricerche di
mercato, marketing
Attività relative alla cooperazione agricola, forestale e della trasformazione anche organizzata in associazioni di produttori, in
Progettazione di opere (miglioramento fondiario , bonifica, sistemazione idraulica e forestale, conservazione del suolo, di tutela paesaggistica)
Progettazione e direzione di lavori (relativi a costruzioni rurali, idrauliche, a beni fondiari)
Estimo, contabilità e bilancio
Valutazione analitica, controllo e certificazione della qualità delle produzioni agricole, zootecniche e forestali e delle relative industrie
Meccanizzazione
agrario‐forestale e la
relativa attività di
sperimentazione e
controllo
Attività relative alla coltivazione delle piante e alla difesa fitoiatrica
Attività relative all'alimentazione e l'allevamento degli animali
Attività relative alla conservazione delle produzioni agricole
Attività relative al commercio delle produzioni agricole
Attività relative alla trasformazione delle produzioni agricole
Statistica, ricerche di
mercato, marketing
Attività relative alla cooperazione agricola, forestale e della trasformazione anche organizzata in associazioni di produttori, in cooperative e in consorzi
https://docs.google.ccrn /a/unifg.itlfcrms/d/e/1FAlpQLSfNqwHpFqoBQ90KQZ2sBhhQBvESibR TChftTLP4m qKfPWWiA!viewfcrm?c=O&w=1 4/4
Piani di sviluppo di settore
Pianificazione territoriale
Recupero paesaggistico e naturalistico
Conservazione di territori rurali, agricoli e forestali
Funzioni peritali e di arbitrato
Capacità di piani峐cazione
Capacità informatiche
Capacità tecnico- produttive
Capacità progettuali
Conoscenza della lingua straniera
Capacità relazionale
Capacità di team working
Capacità di comunicazione
Valutazione di impatto ambientale e monitoraggio
Piani paesaggistici e ambientali per sviluppo ambiti naturali, urbani e extraurbani; rilievo patrimonio agricolo e forestale
5 - Quanto sono importanti le seguenti capacità al fine di erogare i servizi di cui
sopra? *
nessuna poco importante molto fondamentale
importanza importante importante
Capacità gestionali
Capacità di piani峐cazione
Capacità informatiche
Capacità tecnico- produttive
Capacità progettuali
Conoscenza della lingua straniera
Capacità relazionale
Capacità di team working
Capacità di comunicazione
https://docs.google.ccrn /a/unifg.itlfcrms/d/e/1FAlpQLSfNqwHpFqoBQ90KQZ2sBhhQBvESibR TChftTLP4m qKfPWWiA!viewfcrm?c=O&w=1 4/4
,
(scienze matematich ecc.)
Conoscenze connesse alle scienze della terra (geologia, pedologia, chimica del suolo, ecc.)
Conoscenze connesse alle scienze delle vita (biologia, microbiologia, zoologia, entomologia, batteriologia, virologia)
Conoscenze connesse alle scienze delle vita (biologia, microbiologia, zoologia, entomologia, batteriologia, virologia)
Conoscenze connesse alle scienze ambientali e territoriali (climatologia e meteorologia, valutazione d’impatto ambientale, analisi del ciclo di vita, criteri di pianificazione e valutazione ambientale strategica
Conoscenze economico-politiche nel settore agrario (economia e politica agraria, estimo rurale, marketing dei prodotti agro- alimentari, cooperazione in agricoltura, sociologia rurale, etc.)
6 - Quanto sono importanti le seguenti conoscenze al fine di sviluppare le
capacità di cui sopra *
nessuna poco importante molto fondamentale
importanza importante importante
Conoscenze scientifiche di base (scienze matematiche, fisiche, chimiche, ecc.)
Conoscenze connesse alle scienze della terra (geologia, pedologia, chimica del suolo, ecc.,
Conoscenze tecnico-professionali specifiche del settore agronomico (agronomia, coltivazioni, zootecnia, controllo e difesa dei
sistemi agrari,
meccanizzazione e
costruzioni rurali,
industrie agrarie, ecc.)
MODELLO DI QUESTIONARIO
PER IL MONITORAGGIO/AGGIORNAMENTO DELLA DOMANDA DI FORMAZIONE
(allegato 2 alle “Linee Guida di Ateneo per l’analisi della domanda di formazione
e per le consultazioni delle parti interessate”, realizzato dal PQA UNIFG)
Quali sono, a suo avviso, le competenze corrispondenti ai profili professionali proposti
dal CdS e dalle funzioni lavorative ad essi associate? I fabbisogni espressi dal mondo del lavoro, secondo la sua esperienza, sono coerenti
con i profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze a essi associate nel
Corso di studio? I profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze sono descritti in modo
adeguato? Come si potrebbero migliorare sulla base della sua esperienza?
Gli obiettivi formativi ed i risultati di apprendimento attesi sono descritti in modo adeguato? Come si potrebbero migliorare sulla base della sua esperienza?
Ritiene che nel nostro progetto formativo ci sia una coerenza fra profili in uscita, le
relative funzioni, le competenze ed i risultati di apprendimento attesi? Cosa ci suggerirebbe per migliorare il progetto?
Ci sono dei Corsi di Studio nazionali o internazionali che lei considera dei punti di riferimento per l’ambito disciplinare del CdS?
Il profilo professionale, a suo avviso, acquisisce competenze confrontabili con altri
Corsi di Studio nazionali o internazionali? Le aree tematiche e le tipologie delle attività formative sono state ben definite nel
progetto? È precisato il loro ruolo?
I risultati di apprendimento attesi, in particolare quelli specifici sono coerenti con le attività formative programmate? Come si potrebbero migliorare sulla base della sua esperienza?
Le modalità didattiche (lezioni frontali, laboratori, etc.) sono adeguate per raggiungere le competenze in uscita delineate dal profilo professionale del laureato? Cosa cambierebbe?