dignità e felicità - villaggio.org · vincitore (tavolo “pitagora”) della vi edizione di...

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Lo scorso due aprile, giovedì santo, prete Paolo Zanandreis ha donato al personale del Centro di San Salvatore, in ritiro presso il Convento delle suore Carmelitane in Leivi, i seguenti spunti di ri- flessione. Ho iniziato a lavorare molto presto per dare una mano in casa: questo mi ha insegnato a proget- tare il mio tempo, a chiedermi che cosa era im- portante per me fare e cosa no, a gestire i beni, il valore delle cose sudate, a non sprecare. Que- sto atteggiamento è continuato anche quando ho iniziato ad avere un lavoro stabile perché, anche se avevo più soldi lavorando tutto l’anno, comunque mi chiedevo che co- sa fosse bene per me. Lavorare mi ha permesso di fare tante co- se senza dover chiedere a nessu- no, quindi mi ha dato la dignità ma soprattutto la possibilità di autorealizzarmi. Ma cosa vuol di- re questa parola? L’uomo dentro di sé porta delle aspirazioni di felicità, delle do- Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova” ANNO XXVIII - Numero 3 - MAGGIO-GIUGNO 2015 Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO” www.villaggio.org - e mail: villaggio@villaggio.org Lavoro= dignità e felicità dignità e felicità mande profonde su di sé e sul mondo, cerca con la sua attività e con le sue scelte di risponde- re a queste domande e non può fare a meno di sentire persone non isolate ma facenti parte del- la comunità umana che partecipa del potere creativo di Dio, che continua la creazione di Dio. decidere di sé. Questa è la caratteristica principa- le dell’essere umano che lo fa persona, cioè un essere soggettivo capace di agire in modo programmato e razionale, capace di decide- re di sé e tendente a realizzare se stesso. L’uomo aspira a cose ben più grandi della sola sopravvivenza. Noi tutti quando facciamo le co- se in fondo cerchiamo di rispondere a questa domanda di felicità che portiamo dentro e il la- voro è importante perché attraverso di esso pos- siamo soddisfare queste aspirazioni. Il lavorare porta con sé questa grande forza vitale che ci fa Lavoro=

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Lo scorso due aprile, giovedì santo, prete PaoloZanandreis ha donato al personale del Centro diSan Salvatore, in ritiro presso il Convento dellesuore Carmelitane in Leivi, i seguenti spunti di ri-flessione.

Ho iniziato a lavorare molto presto per dare unamano in casa: questo mi ha insegnato a proget-tare il mio tempo, a chiedermi che cosa era im-portante per me fare e cosa no, a gestire i beni,il valore delle cose sudate, a non sprecare. Que-sto atteggiamento è continuato anche quandoho iniziato ad avere un lavorostabile perché, anche se avevopiù soldi lavorando tutto l’anno,comunque mi chiedevo che co-sa fosse bene per me. Lavoraremi ha permesso di fare tante co-se senza dover chiedere a nessu-no, quindi mi ha dato la dignitàma soprattutto la possibilità diautorealizzarmi. Ma cosa vuol di-re questa parola?L’uomo dentro di sé porta delleaspirazioni di felicità, delle do-

Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova”

ANNO XXVIII - Numero 3 - MAGGIO-GIUGNO 2015

Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO”www.villaggio.org - e mail: [email protected]

Lavoro=dignità e felicitàdignità e felicità

mande profonde su di sé e sul mondo, cercacon la sua attività e con le sue scelte di risponde-re a queste domande e non può fare a meno di

sentire persone non isolate ma facenti parte del-la comunità umana che partecipa del poterecreativo di Dio, che continua la creazione di Dio.

decidere di sé. Questa è la caratteristica principa-le dell’essere umano che lo fa persona, cioè unessere soggettivo capace di agire in modoprogrammato e razionale, capace di decide-re di sé e tendente a realizzare se stesso.L’uomo aspira a cose ben più grandi della solasopravvivenza. Noi tutti quando facciamo le co-se in fondo cerchiamo di rispondere a questadomanda di felicità che portiamo dentro e il la-voro è importante perché attraverso di esso pos-siamo soddisfare queste aspirazioni. Il lavorareporta con sé questa grande forza vitale che ci fa

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La dignità del nostro lavoro non sta in quelloche facciamo ma siamo noi che diamo digni-tà al lavoro. Non dobbiamo fare i confronti edecidere del nostro valore a seconda del lavoroche facciamo, ma facciamolo con amore e dedi-zione e lì troveremo la nostra realizzazione e sti-ma e vedrete quanti grazie riceverete! Il proble-ma diventa da chi voglio sentirmi dire grazie ebravo? dall’uomo importante? o riesco a dare va-lore anche al grazie della persona debole, anzia-na e disabile?Il Vangelo di oggi ci insegna l’umiltà: Gesù lavai piedi ai suoi discepoli, non si vergogna di fareun lavoro di servizio che ai nostri occhi può es-sere un’umiliazione, togliere lo sporco altrui. Ge-sù lo fa pensando al bene che l’altra personapuò ricevere dal suo gesto e allora è disposto adabbassarsi, ad essere l’ultimo perché sa che lasua dignità non dipende da quello che fa ma dalfatto che il Padre lo ama.Guardando al Vangelo di oggi dobbiamo sul po-sto di lavoro avere la spiritualità della lavanda deipiedi fra noi. Gesù stesso, quando ebbe lavatoloro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovoe disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi?Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite be-ne, perché LO SONO. Se dunque io, il Signore eil Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi do-vete lavare i piedi gli uni agli altri». Dobbiamo la-varci i piedi reciprocamente, cioè dobbiamo es-sere capaci di chinarci sui nostri colleghi, impara-re a tessere relazioni di solidarietà umana. Lagrande sfida è che i colleghi non si scelgono masi trovano sulla strada, come il buon samaritanotrova sulla strada il poveretto caduto nelle mani

dei briganti, ma possiamo decidere di fare comeil levita o il sacerdote che preferiscono non vede-re. Dobbiamo anche imparare a lasciarci lava-re i piedi e non come Pietro che non vuole,dobbiamo lasciarci aiutare dagli altri che è impa-rare l’umiltà, perché non siamo un’isola ma esse-ri in relazione; insieme si può fare meglio e di piùe ci fa crescere come persone.Vogliatevi bene, sempre, anche quando qualcu-no non è al top, anzi ancora di più dobbiamo la-vare i piedi perché lui possa ritrovare presto il sor-riso.Il lavoro che avrei voluto fare è essere un gioca-tore di pallavolo di serie A, ma non è andata co-sì. Quanti di noi avrebbero voluto realizzare il lo-ro sogno di lavoro. Il Signore mi accontentò suquello che pensavo fosse bello per me e mi fecetrovare il lavoro di ufficio. Poi ho capito che lamia personalità era un’altra, era fatta per stare inmezzo alla gente e al supermercato mi trovavodecisamente meglio anche se era un lavoro for-se meno nobile, eppure stavo meglio. Ma ancordi più il Signore mi ha fatto capire che Lui mi co-nosce meglio di quello che posso pensare io equando mi chiamò alla vocazione sacerdotale ècome se mi avesse detto: «Io so quello per cuisei fatto e per cui puoi essere felice». E così èstato: tutt’ora sono felice anche se pieno di lavo-ro e affaticato. L’invito che voglio farvi è questo:fidatevi di Dio che compirà la sua opera in voi enon vi farà mancare la vostra realizzazione comeuomini, non diminuirà la vostra dignità e vi daràla forza di amare tutto e tutti!

Paolo Zanandreis

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I solerti e attenti operatori delCentro Costa Zenoglio hanno ad-dobbato a festa la cappella e l’al-tare, coinvolgendo nella manualitài nostri ragazzi, cercando anche difarli partecipi del significato deisegni. Nella foto i SIMBOLI PASQUALI:la croce, l’agnello, la colomba, leuova, variopinti fiori primaverili ele campane che squillano la resur-rezione.

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Questa la Giornata dedicata alLegno, novità della Sedicesimaedizione della manifestazioneFlorArte - L’arte interpretatacon i fiori, manifestazione pro-mossa e organizzata dall’Asses-sorato al Turismo e Cultura delComune di Arenzano dal 24 al26 Aprile, nella Serra Monu-mentale del Parco storico Ne-grotto Cambiaso, e occasioneper proporre molteplici attivitàcorrelate, quali musica, labora-tori, spettacoli, degustazioni,visite guidate per appassionatie cultori dell’arte e del verde.

Non poteva quindi mancare,parlando di legno, la parteci-pazione del Consorzio LiguriaFormazione, ente di formazio-ne professionale con sede inArenzano, costituito da organi-smi formativi (Villaggio del Ra-gazzo, CNOS-FAP Liguria-To-scana, Ente Scuola Edile Geno-vese e IS.FOR.COOP.) ed erededel Know how del Centro Ma-lerba, con esperienza plurien-nale, dunque, nel settore dellalavorazione del legno.

Nell’ambito di detta iniziativa,sono stati realizzati e curati daidocenti di laboratorio Ezio Gar-barino ed Emanuele Mazzarel-

lo e dagli allievi del Terzo annodel corso “Operatore del Le-gno” dimostrazioni sull’intagliodel legno e laboratori rivoltiagli allievi della scuola secon-daria di primo grado del terri-torio: “Riconoscere le essenzedel legno”, “Gli attrezzi del fale-gname antichi e moderni” e “Ilmio primo manufatto in le-gno”, durante il quale gli allievisono stati chiamati a mettersialla prova con carta vetro e oliodi gomito per rifinire il porta-

chiavi floreale con le proprieiniziali intagliate dai colleghiaspiranti falegnami in ricordodell’esperienza.Alla più affermata mostra nellaSerra Monumentale, dove i fio-risti hanno creato anchequest’anno splendide compo-sizioni floreali ispirandosi cia-scuno all’opera di un artista di-verso, si affianca, ormai da di-versi anni, il Percorso dell’Arte,mostra realizzata dall’associa-zione culturale Kunst & Arte diArenzano, che ha ospitato, nel-la serretta adiacente la SerraMonumentale, sotto il vigilecontrollo degli occhi delle colo-ratissime “ruote” dei pavoni delParco, anche il prototipo, rea-lizzato dagli allievi del Terzo an-no 2013/2014 del corso “Ope-ratore del legno”, del progettovincitore (Tavolo “Pitagora”)della VI edizione di Estro Le-gno che offriva l’occasione atutti i giovani di esprimere ideesulla propria interpretazionedel concetto di mobile. Tema della VII edizione delconcorso Estro Legno 2015 è“Smart bookcase_Libreria intel-ligente” il cui progetto vincitoreè attualmente in fase di realiz-zazione.

Legno, alberi e fantasiadi Roberta Grassi

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L’evento socio culturale che vede come organiz-zatori Circolo Italiano Camion Storici, Villaggiodel Ragazzo e Alfa Romeo, alla sua sesta edi-zione, è stato molto gradito dagli studenti delCentro di Formazione Professionale i quali, mer-coledì 15 aprile, hanno partecipato al convegno

che ha visto relatori autorevoli come il prof. Ma-rio Favilla (Docente al Politecnico di Milano e giàresponsabile del Centro Stile dell’Alfa Romeo) el’ing. Pasquale Oliveri, tutta una carriera nellostabilimento di Arese, che ha descritto in modomolto avvincente la storia della casa del Biscione,trasferendo agli uditori la passione per la casaautomobilistica scherzosamente definita “il virusdell’Alfite”. Hanno parlato anche il dott. Domeni-co Pepè sulla storia del modello Giulia e il sig.Mario Lodola, ex collaudatore del suddetto mo-dello.L’evento, preceduto da altre relazioni, sempre in-centrate sul motorismo storico industriale, haconfermato l’attenzione e l’ammirazione dei gio-vani di oggi nei confronti di coloro che, negli an-ni passati, con tanta umiltà, buona volontà e conpoche risorse a disposizione, hanno saputo crea-re dei veri e propri miti motoristici sia sul pianotecnico che estetico.44

Il 24 e 25 marzo, a conclusionedei percorsi formativi previstinel Piano di Sviluppo Setto-riale finanziato dalla RegioneLiguria nell’ambito dell’econo-mia del mare “Progetto Le-vante”, capofilato dal Villaggiodel Ragazzo, gli allievi si sonorecati nei porti francesi “Port LaNapoule, Port Vauban, Port DeCap D' Ail e Port de MentonGaravan” per visitare le realtàfrancesi, intervistare i responsa-bili dei porti e cogliere i puntidi forza e le best practices checaratterizzano il forte legametra porti e territorio in terminidi offerta turistica. L’esperienza è stata molto inte-ressante ed ha contribuito al-

rà pubblicato in fase di diffusio-ne del progetto.

Chiara Rosatelli

Di porto in porto... sino in Francia

Alfa Romeo... che passione!di Fabrizio Colella

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l’arricchimento del projectwork “Sistema Tigullio” che i ra-gazzi hanno prodotto e che sa-

«Impegnatevi al massimo,perché soltanto i sacrificirendono liberi». È il piccologrande tesoro di saggezza cheNicola Gratteri e Antonio Nica-so hanno lasciato agli studentidell'istituto superiore “De Am-brosis”-”Natta” di Sestri Levan-te. Il magistrato e lo scrittore, il27 aprile scorso, sono stati gliospiti di un incontro promossodalla scuola in collaborazionecon la Diocesi di Chiavari,nell'ambito del progetto“#crederenoncredere”, chenei mesi scorsi ha già por-tato nel Tigullio personag-gi del calibro di Lilian Thu-ram ed Ernesto Pellegrini,per offrire ai ragazzi esem-pi significativi di vite spesenel nome di un ideale po-sitivo. Significativo il titolodell'incontro di Sestri “Lamafia teme la scuola piùdella giustizia” preso a pre-stito dalle parole di Antoni-no Caponnetto, magistra-to che fu a capo del pool anti-mafia. Nicola Gratteri e Anto-nio Nicaso, autori di undici librisulle mafie e in modo particola-re sulla 'ndrangheta, fra cui l'ul-timo “Oro bianco” (edito daMondadori) dedicato al busi-ness planetario della cocaina,hanno raccontato la propriaesperienza personale di ragaz-zi che in giovanissima età si so-no trovati di fronte alla necessi-tà di fare una scelta di vita:«Dove vivevamo non avevamoscelta o diventavamo mafiosi ocombattevamo la mafia. Abbia-mo scelto la seconda strada -hanno raccontato, sottolinean-

do il ruolo fondamentale delleproprie famiglie – Siamo statifortunati poiché i nostri genito-ri ci hanno insegnato, con l'e-sempio prima ancora che conle parole, l'importanza di staredalla parte della giustizia e ilvalore della solidarietà». Gratte-ri, uomo simbolo della lotta al-la ‘ndrangheta, che dal 1996vive sotto scorta, ha esortatogli studenti a compiere alcuni

gesti essenziali: «Appena com-piuto diciotto anni, andate adonare il sangue, farete un'a-zione generosa, che richiedepoca fatica ma che è importan-te. Imparerete presto che cos'èla sofferenza degli altri. E poi,studiate, impegnatevi per esse-re eccellenti oppure, se capiteche lo studio non fa per voi,imparate bene un mestiere einiziate a lavorare con serietà».È stato un incontro intenso e si-gnificativo, che i ragazzi hannoseguito con interesse, ponen-do ai due ospiti anche numero-se domande. Nel pomeriggioGratteri e Nicaso hanno parte-

cipato ad un incontro pubblicoorganizzato a Chiavari da di-verse associazioni: Il Bandolo,Azione Cattolica, CineforumParrocchie Valfontanabuona,CGIL e Zucchero Amaro. An-che in questo caso i due autorihanno letteralmente catturatol'attenzione del pubblico rac-contando la loro esperienza di-retta sulle rotte del traffico dicocaina, interamente gestito

dalla 'Ndrangheta. Da vertigi-ne il giro d'affari legato al com-mercio della sostanza stupefa-cente e annichilente la rete dilegami che il mondo della ma-lavita ha saputo tessere anchecon il mondo istituzionale.«Finché non cambieranno il si-stema scolastico e il sistemagiudiziario la mafia esisterà fin-ché esisterà l'uomo sulla terra»è l'amara conclusione di NicolaGratteri, condivisa da AntonioNicaso, che ciononostante por-tano avanti, ognuno a suo mo-do e senza tregua, la propriamissione di combattenti in fa-vore della legalità. 55

La mafia teme la scuola più della giustiziadi Paola Pastorelli

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Per molte persone l’arrivo della bella stagione siannuncia con un fatto preciso, particolare: la fio-ritura dei ciliegi, lo sbocciare delle gemme sui ra-mi, le giornate che si allungano... Per noi del Vil-laggio la primavera e poi l’estate significanoCentro Estivo Giochinsieme.Il filo conduttore dell’attività di quest’anno si ispi-ra ai temi dell’anno europeo ed alla carta dei di-ritti del bambino, partendo dalle tematiche del-l’alimentazione e del diritto ad una crescita sanae felice. Ma cosa occorre ad un bambino, oltre alcibo, per crescere felice? Qual è il suo “pane quo-tidiano”?Ecco quindi il tema, che sarà trattato all’internodi una ambientazione fantastica liberamentetratta da un famoso film di animazione, il cui ti-tolo è ancora “top secret”...

Anche quest’anno avremo settimane a tema:sport, musica, fai da te, eccetera. Nel corso della giornata, i bambini e i ragazziavranno a disposizione uno spazio per i compitidelle vacanze, e i ragazzi delle medie seguirannoattività e percorsi differenziati.Da sempre infatti lo staff degli educatori del Vil-laggio organizza per i ragazzi della scuola secon-daria un centro estivo diverso, che tenga contodella loro età e delle loro esigenze, sensibilmentedifferenti da quelle dei bambini della primaria.Le attività inizieranno il giorno 15 giugno etermineranno il 31 luglio. Ci vedremo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle16.30, con possibilità di anticipare l’arrivo alle7.30 e di posticipare la partenza dei ragazzi alle17.30, per le famiglie che ne facciano richiesta.

Per ogni settimana è prevista una “giornatona”speciale, che potrà essere una gita ad un parcoacquatico, una escursione, comunque un gior-no all’insegna della gioia e della sorpresa! È pre-

visto naturalmente il servizio mensa,con la possibilità di servire menu differenziati pereventuali problemi di allergie o intolleranze ali-mentari, e un servizio di bus navetta di andata eritorno.Ovviamente ci sarà anche la nostra bellissima pi-scina di 12 metri per 6, pronta ad accogliere an-che i più accaldati!Seguiteci dunque sul nostro profilo Facebook(potevamo non esserci?): Giochinsieme Villag-gio del Ragazzo, sul quale troverete immagini,novità, anticipazioni, e dove potrete naturalmen-te lasciare i vostri commenti.

Per informazioni ci si può rivolgere ai numeri:0185 375219 - 375275 o scrivere a [email protected]

In vacanza per crescere insieme!di Luca Guerrini

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Si è riunita il 15 aprile al Villaggio del Ragazzol’assemblea dei Sindaci firmatari della con-venzione con il Centro di San Salvatore. Pre-sente l’assessore regionale alla formazione, Ros-setti, sono state esposte le attività che si sonorealizzate nel progetto “Centro di Formazione In-

tegrata”, quelle in atto e le linee progettuali finoal 2016.I comuni firmatari sono 27: dal Golfo Paradiso a

tutto il Tigullio e al suo entroterra fino a Maissa-na. Il Comitato di Indirizzo è composto da CittàMetropolitana, Distretti sociosanitari, ASL4, Retescolastica “Merani” Tigullio/Golfo Paradiso, Co-mune di Cogorno e Villaggio del Ragazzo. I pro-getti spaziano dall’integrazione degli alunni stra-nieri nella scuola, alla consulenza psicopedago-gica e formazione per docenti e genitori, e anco-ra, “Educare attraverso il fare - il laboratorio spa-zio educativo”, laboratori e botteghe, progetto“Oltre la scuola”, area disabilità, servizi a soste-gno delle famiglie. Il sindaco di Cogorno, EnricaSommariva, ha definito interessanti gli interventidei vari tecnici sulla situazione in cui versano lascuola, gli alunni, con criticità serie sempre più ingiovane età, e la risposta del Villaggio del Ragaz-zo soprattutto nei confronti dei bambini. L’Asses-sore regionale, Pippo Rossetti, ha sottolineatol’importanza e gli effetti della mancata preven-zione, la necessità di ripartire dalle Comunità eda rapporti che devono fondarsi sulla fiducia, esul far sentire utili, con riferimento ai quattordi-cenni e oltre.

Il Villaggio ed i Comuni con e per le scuole del territorio

Finalmente... PROMOSSI IN SERIE B!

Con la primavera dello scorso 2014 ha preso ilvia un progetto promosso dalla Cooperativa MA-GIS che prevede la formazione e l'inserimentoprofessionale di persone appartenenti a fascedeboli nell'ambito della comunicazione. Il pro-getto, che si chiama Ufficio Comunicazione AreaSocio Sanitaria, coinvolge attualmente tre giova-ni formati e coordinati da Roberto Frugone, ani-matore socio-educativo del Centro Giovani Chia-vari, esperto di web e multimedia e responsabiledella comunicazione per l’Area Socio Sanitariadel Villaggio. Ognuno di essi proviene da espe-rienze differenti e con un bagaglio di passioniche in questo progetto formativo si stanno tra-sformando in competenze professionali spendi-bili sul mercato.Ecco le loro testimonianze:

Luca Stocchi: «Mi sono trasferito da Parma aChiavari nel 2013 e in quanto laureando in Psi-cologia mi sono avvicinato fin da subito al Cen-tro Benedetto Acquarone, dove sono entrato co-me volontario per sviluppare esperienza nell'am-bito socio sanitario. Frequentando il Centro, so-no venuto poi a conoscenza di questo progettoche la Cooperativa MAGIS stava promuovendo ein cui sono entrato a far parte. Il mio compitoprincipale all'interno del gruppo di lavoro è infor-mare i coordinatori dell'area socio sanitaria suquanto accade di rilevante nel loro ambito sia alivello locale che nazionale, consultando testategiornalistiche digitali e inviando i contenuti sele-zionati tramite bollettini informativi via e-mail. Mioccupo inoltre della progettazione grafica di lo-candine e brochure, che con l'aiuto dei colleghidiventano prodotti integrati nel piano di comu-nicazione di quest’area del Villaggio. Grazie aquesto progetto e alla formazione di RobertoFrugone mi sto poi professionalizzando nellacreazione e gestione di siti web sia dal punto divista creativo che comunicativo. Siamo appenaall'inizio di questo percorso ma a livello persona-le la mia valigia professionale aumenta sempredi più: è un’esperienza bellissima, che non avreimai pensato potesse trasformare le mie passioniin professione in un contesto dove la parola "di-

verso” non esiste».

Emanuela Mecugni: «Ciao sono Ema! Generalmente mi presento così quando da spea-ker conduco i programmi in radio, una passioneche ho scoperto durante un corso organizzatopresso Il Centro Giovani Chiavari al Centro Ac-quarone nel 2012. Da allora presento alcuni pro-grammi per la redazione Radio Jeans del CentroGiovani. In seguito a un incidente nell'estate del2013 mi sono ritrovata anche io a far parte di

quella categoria di persone definite fasce deboli,e quando ho appreso del progetto della Coope-rativa Magis, conoscendo già l'ambiente in cuiavrei lavorato, ho accettato di buon grado d’in-traprendere questa esperienza. Per quanto ri-guarda il mio impegno nel gruppo di lavoro del-l'Area Comunicazione, mi occupo principalmen-te della produzione di articoli per il sito webwww.villaggio.org e di social media marketing,ovvero la condivisione e diffusione di notizie susocial network come Facebook, per favorire unamaggiore visibilità agli eventi ai quali l'ente Vil-laggio del Ragazzo partecipa o che organizza.Questo tipo di esperienza mi sta fornendo unaserie di competenze spendibili anche nella vitaquotidiana su svariati argomenti che non cono-88

Storie e avventure dell’ufficio comunicazione area socio-sanitaria

a cura di Emanuela Mecugni

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“Scatti fotografici pertutti” è un progetto sperimen-tale che ha visto protagonisti iragazzi del Centro BenedettoAcquarone, dell‘ Anffas Tigul-lio di Chiavari e dell’associazio-ne Filo di Arianna di Sestri Le-vante. La Lega Navale Italiana,nelle sezioni di Chiavari e Lava-gna, in collaborazione con i cir-coli fotografici Tigullio foto fo-rum e Gruppo fotografico DLFBFI, il 31 gennaio 2015 ha or-ganizzato una caccia al tesorofotografica avente come sog-getto il mare. I ragazzi impe-gnati in questo progetto sonostati suddivisi in squadre conalmeno un accompagnatore eun assistente esperto in foto-

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Pronti allo scatto... e viaa cura di Roberto Frugone

scevo e che contribuisconogiorno dopo giorno a darmiuna formazione completa».

Giacomo Scognamiglio: «Finda piccolo ho sviluppato unapassione per i cartoni animati,in particolar modo quelli dellaDisney, e questo mio interessesi è trasformato in amore per ildisegno che ho approfondi-to durante gli anni. Ho frequentato la scuola del

fumetto a Sestri Levante, chemi ha dato modo di scoprire eappassionarmi all'arte, condu-cendomi all'iscrizione presso l'I-stituto Statale d'Arte di Chiava-ri, dove ho scelto il ramo di tec-niche pittoriche. Una voltaconclusi gli studi superiori misono trasferito a Firenze perfrequentare l'Accademia di ArtiFigurative Digitali nel ramo ani-mazione. Quando sono venuto a cono-

scenza del progetto MAGIS neho preso parte incuriosito, ac-cettando la sfida che mi si pre-sentava. All'interno dell’Ufficio Comuni-cazione mi occupo di disegnografico, utilizzando softwarecome Adobe Photoshop eAdobe Illustrator per sviluppa-re gli incarichi assegnati: sonocontento che il mio talento digrafico e disegnatore sia rico-nosciuto e apprezzato».

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LA VITA È UN SALIRE, E PER NOI CRI-STIANI È UN SALIRE VERSO DIO CHE È LASORGENTE STESSA DELLA VITALe varie sorti servono a farci riprendere forzaed energia.L’eucarestia ci dona questa energia per la vitaspirituale.Non dobbiamo stancarci di ascendere; dobbia-

mo contemplare la meta per riprendere co-raggio.La meta è luminosa e noi dobbiamo lasciarci il-luminare da essa.Salire comporta fatica, ma essa sarà piena-mente ricompensata arrivando al traguardo.CORAGGIO QUINDI E TANTA GIOIA!

Sac. Renato Repetti

grafia e si sono potuti esprime-re come meglio credevano allaricerca di soggetti che rispec-chiassero il tema comune.

I prodotti di questa giornatasono stati esposti presso l‘Audi-torium San Francesco dal 7 al16 marzo scorso.

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Don Nando Negri onlus

C. Ardissone e L.V. Costa - Monica Brignardello -Maria Teresa Litani i.m. di Stefano Defilippi - PierFelice Trombetta - Maurizio Di Maio - Maria TeresaGianello Pagano - Sandro Olcese - Elda Carmagnini -Maria Carla Menchi i.m. di don Nando, di RosaTomalino e Alfredo Menchi - Augusta Castagnino -Carlo e Andrea Dondero - Maria Frumento - ClaudioMartini - Elda Lagomarsino i.m. dei genitori Luigia eGiuseppe e dei fratelli Gildo, Livia e Rita - SergioBianchi - Maria Rosa Olivari - Liliana Pestarino -Roberto Storace - Luigi Broglia - Graziella Volpone -Suor Luigia Passoni i.m. di don Nando - InaMontedonico - Gianni Banfo - Lucina Lombardo -

Dalla muccaalla Centralefino in tavola

Il 4 marzo scorso, l’allegra e“chiacchierona” brigata de-gli alunni delle classi I e IIdella Scuola Primaria diPrimo Grado dell’IstitutoComprensivo Cogorno si èrecata in visita di istruzionepresso la Centrale del latteTigullio a Rapallo. È statauna visita molto interessanteed istruttiva ed è stato pia-cevole il viaggio in pullmaninsieme.

Le vostre offerte - il nostro grazie

Domenico Pendola - Anna Gazzolo i.m. di MariaIrene e Teresita Zappettini - Laura Uva e Renzo Cassol- Giuseppina Merli i.m. di Amelina Gasperini

Per il Villaggio

Le zie Perazzo i.m. di Costantino Arvigo - TullioBoggiano - Fam. Cecconi i.m. di Luigi - Il gruppoconsiliare “Insieme per Mezzanego” i.m. di RitaGandolfo - Gertrude Witcox i.m. di Luigi Viacava

Per il Centro Benedetto Acquarone

Rodolfo Bonventi - CAT 12

Periodico

Direzione e Redazione • 16030 -San Salvatore(Ge)

Via IV Novembre 115 Tel. 0185/3751 -www.villaggio.org - e-mail: [email protected] Tribunale n°1/88 del 26/1/1988

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TORN

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Grazie a...

… Profumeria Camboni di Sestri Levante che hadonato tanti profumini per la beauty farm dei nostriragazzi...... Bar Centrale di Sestri Levante che ha donatocolombe pasquali, appetitissime dai nostri “ragazzi”...... Maria Stella di Sestri Levante che ha donatotanta saporitissima cioccolata...

SABATO 20 GIUGNO NELLA CAPPELLA DEL CENTRO S. SALVATORE

ORE 18 S. MESSA NEL PRIMO ANNIVERSARIO DI APOLLONIA

Sabato 4 luglio9° Anniversario dell’AD-DIO

a don Nando

* Centro di San Salvatore: ore 18

- S. Messa presieduta dal Vescovo Alberto Tanasini- Consegna “Premio Bontà don Nando Negri”- Consegna premi concorso scuole

O.N.L.U.S. 2014 OFFERTE RECORD

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Presso l‘Area Disabili del Cen-tro Benedetto Acquarone, dasettembre 2014, ha preso ilvia “L'isola che c’è”, un pro-getto che vede protagonisti igiovani utenti affetti da auti-smo e gli operatori che li assi-stono nelle loro giornate. Questo percorso è da inserirsiin un rinnovamento generaledell’area che ospita i disabiliresidenziali e un nuovo mododi ridefinire le loro giornate inmaniera più virtuosa e gratifi-cante.

Il progetto “L’isola che c’è” siprefissa come obiettivo di mi-gliorare la presa in carico deisoggetti giovani con autismo,rendendo più specifici ed effi-caci gli interventi educativi epotendo dedicarsi specificata-mente all’area delle autono-mie, che risulta una priorità vi-sta appunto la giovane etàdei soggetti. A occuparsi dei ragazzi cheprendono parte al progetto èun’équipe costituita da seioperatori, un educatore re-sponsabile del modulo, il co-ordinatore dell’Area Disabili ela direzione medica; l’interogruppo ha partecipato ad uncorso di formazione interno epartecipa a una riunione diéquipe alla settimana e unasupervisione al mese.

In questo percorso si è resonecessario anche predisporreun adattamento dell’ambien-te che ha trovato il suo spazioall’interno dell’Area Residen-ziale del Centro Benedetto Ac-

quarone, in un appartamen-to composto da una sala dagiorno, una sala morbida edue camere doppie con ba-gno. Gli spazi e gli oggettipersonali sono connotati

da uno stesso colore in mododa facilitare l’orientamento eridurre il rischio di comporta-menti problematici; si trattadi ambienti sicuri con vetri in-frangibili, angoli e caloriferiprotetti, facilmente lavabili eresistenti; gli spazi sono orga-nizzati in modo che ogni og-getto o arredo abbia un signi-ficato comunicativo (ad esem-pio con l’aiuto di immagini).

La programmazione della set-timana prevede diverse attivi-tà utili alla progressione indivi-duale cercando di ridurre alminimo l’improvvisazione e gliimprevisti. La giornata è strutturata inmodo da avere alcune attività

uguali ogni giorno e altre dif-ferenti a seconda del giornodella settimana. È previsto an-che un giorno di vacanza incui i ragazzi vannoin gita presso l’Agriturismo Val

Chiappella.Alcune delle attività che ven-gono richieste ai ragazzi pre-vedono la cura di sé come la-varsi, vestirsi, apparecchiare,lavare le tazze, fare la lavatri-ce, stendere il bucato, parteci-pare ad attività riabilitative delcentro diurno, individuali enon, come attività musicali ologopedia.Già dopo qualche settimanasi sono notati i primi migliora-menti e a distanza di qualchemese si è innescato un circolovirtuoso che vede una riduzio-ne dei problemi comporta-mentali e una relazione di fi-ducia tra i ragazzi e gli opera-tori che porta a un aumentodelle esperienze positive.

La nostra fantastica “isola”di Emanuela Mecugni

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