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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti NAVI E AMBIENTE Venezia 21 marzo 2009

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

NAVI E AMBIENTE

Venezia21 marzo 2009

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

NAVI E AMBIENTEItinerario attraverso la normativa

Dott. Ing. Domenico IMPAGLIAZZO

Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne

Venezia 21 marzo 2009

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Organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasportiai fini della navigazione

MINISTRO

Comando Generale del Corpo delle Capitanerie

di Porto

Direzione Generale per il trasporto marittimo e per

vie d’acqua interne

Divisione 5

Divisione6

Divisione 7

Divisione 4

Divisione3

Capitanerie di Porto

Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici

Direzioni Generali

Territoriali

Uffici Motorizzazione Civile

Direzione Generale per i

porti

Divisione1

Divisione2

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Ministero delle Infrastrutture e dei

TrasportiUnità navali destinate a:

• Navigazione marittima• Navigazione interna• Diporto

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasporti

Navigazione marittimaNavigazione marittima

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasportiInternational Convention for the Prevention of International Convention for the Prevention of Pollution from Ships (MARPOL)Pollution from Ships (MARPOL)

• Annex IAnnex I Prevention of pollution by oil Prevention of pollution by oil (Idrocarburi – doppio scafo)(Idrocarburi – doppio scafo)• Annex IIAnnex II Control of pollution by noxious liquidControl of pollution by noxious liquid substancies substancies (Prodotti liquidi nocivi alla rinfusa – chimichiere(Prodotti liquidi nocivi alla rinfusa – chimichiere Navi tipo IMO I – II – III)Navi tipo IMO I – II – III)• Annex IIIAnnex III Prevention of pollution by harmful substancesPrevention of pollution by harmful substances in packaged form (Sostanze pericolose imballate)in packaged form (Sostanze pericolose imballate)• Annex IVAnnex IV Prevention of pollution by sewage from ships Prevention of pollution by sewage from ships (Acque nere di bordo)(Acque nere di bordo)• Annex VAnnex V Prevention of pollution by garbage from ships Prevention of pollution by garbage from ships (Rifiuti prodotti a bordo)(Rifiuti prodotti a bordo)• Annex VIAnnex VI Prevention of Air Pollution from ships Prevention of Air Pollution from ships (Emissioni gassose NOx - SOx) (Emissioni gassose NOx - SOx)

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasporti

Greenhouse gas emissions from shipsGreenhouse gas emissions from ships• Energy efficiency design index (EEDI)Energy efficiency design index (EEDI)• Energy efficiency operational index (EEOI)Energy efficiency operational index (EEOI)• Ship-specific management toolShip-specific management tool• Best practices for fuel-efficient operation of Best practices for fuel-efficient operation of

shipsships• Market based measuresMarket based measures• Updated 2000 study on GHG emissions from Updated 2000 study on GHG emissions from

shipsships

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasporti

Trasporto merci pericoloseTrasporto merci pericolose

IMDG CODEIMDG CODE

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasporti• IG Code - Codice internazionale per il trasporto sicuro di IG Code - Codice internazionale per il trasporto sicuro di granaglie alla rinfusagranaglie alla rinfusa

• GC Code - Codice per la costruzione e l'equipaggiamento di GC Code - Codice per la costruzione e l'equipaggiamento di navi che trasportano gas liquefatti alla rinfusanavi che trasportano gas liquefatti alla rinfusa

• Ris. A.328(IX) - Raccomandazioni concernenti le navi non Ris. A.328(IX) - Raccomandazioni concernenti le navi non soggette al codice per la costruzione e l’equipaggiamento di soggette al codice per la costruzione e l’equipaggiamento di navi che trasportano gas liquefatti alla rinfusanavi che trasportano gas liquefatti alla rinfusa

• Codice per navi esistenti che trasportano gas liquefatti Codice per navi esistenti che trasportano gas liquefatti refrigerati alla rinfusarefrigerati alla rinfusa

• IBC Code - Codice internazionale per la costruzione e IBC Code - Codice internazionale per la costruzione e l’equipaggiamento di navi che trasportano prodotti chimici l’equipaggiamento di navi che trasportano prodotti chimici liquidi pericolosi alla rinfusaliquidi pericolosi alla rinfusa

• BCH Code - Codice per la costruzione e l’equipaggiamento di BCH Code - Codice per la costruzione e l’equipaggiamento di navi che trasportano prodotti chimici liquidi pericolosi alla navi che trasportano prodotti chimici liquidi pericolosi alla rinfusarinfusa

• BC Code - Codice per il trasporto dei carichi solidi alla rinfusaBC Code - Codice per il trasporto dei carichi solidi alla rinfusa

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasportiConvenzioni in corso di ratificaConvenzioni in corso di ratifica

• Rimozione dei relitti in mare “Wreck Rimozione dei relitti in mare “Wreck Removal”Removal”

• Trasporto via mare di sostanze pericolose e Trasporto via mare di sostanze pericolose e nocive “HSN”nocive “HSN”

• Responsabilità civile per i danni dovuti a Responsabilità civile per i danni dovuti a inquinamento da idrocarburi di stiva “Bunker inquinamento da idrocarburi di stiva “Bunker Oil Convention”Oil Convention”

• Trattamento dell’acqua di zavorra “Ballast Trattamento dell’acqua di zavorra “Ballast Water”Water”

• ““Anti-fouling Systems”Anti-fouling Systems”

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei TrasportiTrasporti

MEPC 59MEPC 59

NOISE FROM COMMERCIAL SHIPPING NOISE FROM COMMERCIAL SHIPPING AND ITS ADVERSE IMPACTS ON AND ITS ADVERSE IMPACTS ON MARINE LIFEMARINE LIFE

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

Navigazione Interna

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Idrovie europee di importanza internazionale presenti nell’ European Agreement on Main Inland Waterways of International Importance (AGN) concluso a Ginevra il 19 gennaio 1996

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

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• D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631 - Approvazione del regolamento per la navigazione interna.

• Circolare prot. 1364/N04 del 24/10/1978 del Ministero dei Trasporti - Servizio navigazione interna - Direttive per le visite e prove da effettuarsi sulle navi e sui galleggianti della navigazione interna.

• Direttiva 82/714/CEE del 4 ottobre 1982 che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna.

• D.M. 28 novembre 1987, n. 572 - Attuazione della direttiva n. 82/714/CEE che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna.

• Regolamento per la costruzione e la classificazione di navi destinate alla navigazione interna – Registro Italiano Navale 1997.

• Direttiva 2006/87/CE del 12 dicembre 2006 che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la direttiva 82/714/CEE

Navigazione internaNavigazione interna

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• Art. 1 – Campo di applicazione

Lunghezza ≥ 20 m

LxBxT ≥ 100m3

– rimorchiatori e spintori; – navi da passeggeri; – galleggianti.

Direttiva 2006/87/CEDirettiva 2006/87/CE

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Direttiva 97/68/CE del 16 dicembre 1997 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazione su macchine mobili non stradali

Modificata da:• Direttiva 2001/63/CE della Commissione del 17 agosto 2001• Direttiva 2002/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 dicembre

2002• Direttiva 2004/26/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004Recepita con:• Decreto Ministeriale 20 dicembre 1999 - Attuazione della direttiva 97/68/CE del

Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 1997 concernente i provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazione su macchine mobili non stradali: per quanto attiene ai mezzi terrestri;

e con:• Decreto 2 marzo 2006 - Recepimento della direttiva n. 2004/26/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, che modifica la direttiva n. 97/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente i provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante, prodotti dai motori a combustione interna, destinati all'installazione su macchine mobili non stradali : contiene norme per l’applicazione alle navi della navigazione interna.

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Direttiva 2006/87/CE del 12 dicembre 2006 che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la direttiva 82/714/CEE del Consiglio

Modificata da:– Direttiva 2006/137/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre

2006– Direttiva 2008/59/CE del Consiglio del 12 giugno 2008– Direttiva 2008/87/CE della Commissione del 22 settembre 2008– Direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 settembre

2008Recepita da:– Decreto legislativo 24 febbraio 2009 - Attuazione della Direttiva 2006/87/CE,

come emendata dalle direttive 2006/137/CE, 2008/59/CE, 2008/68/CE e 2008/87/CE, che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la direttiva 82/714/CEE

Modificata nuovamente da:– Direttiva 2008/126/CE della Commissione del 19 dicembre 2008 – D002049/02 – Progetto di Direttiva della Commissione Europea – in fase di

emissioneQueste ultime direttive sono in fase di recepimento nazionale. L’attuazione è prevista entro il 30 giugno 2009.

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La direttiva 2006/87/CE e l’ambienteL’allegato IX alla Direttiva contiene delle prescrizioni relative all’inquinamento elettromagnetico per gli impianti radar:

“PARTE IIIREQUISITI MINIMI E CONDIZIONI DI PROVA DEGLI IMPIANTI RADAR UTILIZZATI SULLE NAVI ADIBITE ALLA NAVIGAZIONE INTERNA

Articolo 2.02Emissioni spurie e compatibilità elettromagnetica

1. L'intensità di campo delle emissioni spurie nella banda di frequenza tra 30 e 2 000 MHz non supera il limite di 500 μV/m. Nelle bande di frequenza 156-165 MHz, 450-470 MHz e 1,53-1,544 GHz, l'intensità di campo non supera il valore limite di 15 μV/m. Le suddette intensità di campo si intendono misurate a una distanza di 3 m dell'impianto in esame.2. Nella banda di frequenza tra 30 e 2 000 MHz, gli impianti soddisfano i requisiti minimi in presenza di campi elettromagnetici di intensità fino a 15 V/m, misurata nelle immediate vicinanze dell'impianto in esame.”

“Articolo 5.02Emissioni spurie e compatibilità elettromagnetica

1. Le emissioni spurie sono misurate conformemente alla pubblicazione IEC n. 945 «Marine Navigational Equipment Interference» (Interferenze delle apparecchiature di navigazione marittima), nella banda di frequenze compresa tra 30 e 2 000 MHz.Sono soddisfatti i requisiti di cui all'articolo 2.02, paragrafo 1.2. Sono soddisfatti i requisiti di compatibilità elettromagnetica di cui all'articolo 2.02, paragrafo 2.”

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Sempre nell’allegato IX sono contenute delle prescrizioni relative all’inquinamento elettromagnetico per gli indicatori di velocità di accostata:

“PARTE IVREQUISITI MINIMI E CONDIZIONI DI PROVA DEGLI INDICATORI DI VELOCITÀ DI ACCOSTATA

UTILIZZATI SULLE NAVI ADIBITE ALLA NAVIGAZIONE INTERNAArticolo 2.02

Emissioni spurie e compatibilità elettromagnetica1. L'intensità delle emissioni spurie nella banda di frequenza compresa tra 30 e 2 000 MHz non supera il limite di 500 μV/m.Nelle bande di frequenza 156-165 MHz, 450-470 MHz e 1,53-1,544 GHz, l'intensità di campo non supera il valore limite di 15 μV/m. Le suddette intensità di campo si intendono misurate ad una distanza di 3 m dall'apparecchiatura in esame.2. Nella banda di frequenza compresa tra 30 e 2 000 MHz, l'apparecchiatura soddisfa i requisiti minimi in presenza di campi elettromagnetici di intensità fino a 15 V/m, misurata nelle immediate vicinanze dell'apparecchiatura in esame.”

“Articolo 5.02Emissioni spurie e compatibilità elettromagnetica

1. Le emissioni spurie sono misurate conformemente alla pubblicazione IEC n. 945 «Marine Navigational Equipment Interference», nella banda di frequenze compresa tra 30 e 2 000 MHz.Sono soddisfatti i requisiti di cui all'articolo 2.02, paragrafo 1.2. Sono soddisfatti i requisiti di compatibilità elettromagnetica di cui all'articolo 2.02, paragrafo 2.”

La direttiva 2006/87/CE e l’ambiente

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L’allegato II alla Direttiva, al Capo 6 - Apparati di governo, al Capo 8 - Costruzione delle macchine e al Capo 10 – Dotazioni, contiene delle prescrizioni relative all’inquinamento delle acque:

“Articolo 6.01Requisiti generali

(omissis)7. I passaggi degli assi del timone sono progettati in modo tale da evitare qualsiasi fuoriuscita di lubrificanti inquinanti per l'acqua.”

“Articolo 8.03Impianto di propulsione

(omissis)5. I passaggi dell'albero sono progettati in modo da prevenire la fuoriuscita di lubrificanti inquinanti per l'acqua.”

“Articolo 10.02Altre dotazioni

(omissis)e) un recipiente contrassegnato, resistente al fuoco, provvisto di coperchio, per la raccolta di rifiuti solidi pericolosi e inquinanti e un recipiente contrassegnato, resistente al fuoco, provvisto di coperchio, per la raccolta di rifiuti liquidi pericolosi e inquinanti conforme alle disposizioni di polizia nautica in vigore negli Stati membri;”

La direttiva 2006/87/CE e l’ambiente

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“Articolo 8.04Sistema di scarico del motore

1. I gas di scarico sono interamente convogliati fuori bordo.2. Sono adottate tutte le misure necessarie per evitare la penetrazione dei gas di

scarico nei vari compartimenti. I tubi di scarico che attraversano gli alloggi o la timoneria sono rivestiti, all'interno di questi locali, da un manicotto di protezione stagno al gas. Lo spazio compreso fra il tubo di scarico e tale manicotto comunica con l'aria aperta.

3. I tubi di scarico sono disposti e protetti in modo da non poter provocare incendi.4. Nelle sale macchine i tubi di scarico sono opportunamente isolati o raffreddati.

All'esterno delle sale macchine può essere sufficiente una protezione contro i contatti accidentali.”

La direttiva 2006/87/CE e l’ambiente

Come appare la norma è volta alla sicurezza dei passeggeri e non si riferisce ai limiti alle emissioni gassose dei motori.

Si parla di gas di scarico prodotti dai motori nell’Allegato 2, capo 8 - Costruzione delle macchine:

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L’appendice II dell’allegato II della direttiva 2006/87/CE, come modificata dalla Direttiva 2008/126/CE, contiene delle prescrizioni in materia di inquinamento acustico:

“ISTRUZIONE AMMINISTRATIVA N. 5Misurazione del rumore

1. Requisiti generaliPer controllare i livelli di pressione acustica massimi di cui all’allegato II, è necessario stabilire i valori da misurare, le procedure di misurazione e le condizioni per la registrazione quantitativa riproducibile dei livelli di pressione acustica conformemente ai punti 2 e 3.2. Strumenti di misurazioneLo strumento di misurazione deve essere conforme ai requisiti della classe 1 secondo la norma EN 60651:1994. Prima e dopo ogni serie di misurazioni, disporre un calibratore di classe 1 secondo la norma EN 60942:1998 sul microfono per calibrare il sistema di misurazione. La conformità del calibratore ai requisiti di EN 60942:1998 deve essere controllata una volta all’anno. La conformità dell’apparecchiatura di misurazione ai requisiti della norma EN 60651:1994 deve essere controllata ogni due anni.3. Misurazione del rumore3.1. A bordo dell’imbarcazioneLe misurazioni devono essere eseguite conformemente alle sezioni da 5 a 8 della norma ISO 2923:2003 misurando unicamente i livelli di pressione acustica ponderati (A).3.2. Rumore aereo emesso dall’imbarcazioneLe emissioni di rumore generate dalle imbarcazioni lungo le vie navigabili interne e nei porti sono calcolate mediante misurazioni eseguite secondo le sezioni da 7 a 11 della norma EN ISO 22922:2000. Durante le misurazioni, porte e finestre delle sale macchine devono essere chiuse.4. DocumentazioneLe misurazioni devono essere annotate utilizzando il “verbale di misurazione del rumore” (allegato).Verbale di misurazione del rumore— A bordo dell’imbarcazione conformemente alla norma ISO 2923:2003— Rumore aereo emesso dall’imbarcazione secondo la norma EN ISO 2922:2000“

(omissis)

Le modifiche alla direttiva 2006/87/CE

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Il progetto di direttiva D002049/02 della Commissione Europea (in corso di emanazione) contiene delle modifiche alla direttiva 2006/87/CE nel campo delle emissioni inquinanti prodotte dai motori, sulla base di quanto previsto dalla direttiva 97/68/CE. Il progetto di direttiva modifica diffusamente l’allegato V alla Direttiva 2006/87/CE per quanto riguarda l’inserimento del Capo 8a - Emissioni di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori diesel.In particolare nell’articolo 8a.01 si introducono le procedure di:•“approvazione del tipo”: la procedura definita all’articolo 2, secondo trattino, della direttiva 97/68/CE, come modificata, con la quale uno Stato membro certifica che un tipo di motore o una famiglia di motori soddisfa i requisiti tecnici pertinenti in materia di emissioni di particolato e gas inquinanti prodotte dai motori;•“prova dell’installazione”, la procedura con la quale l’autorità competente si accerta che qualora un motore installato su un'unità navale abbia subito, successivamente al rilascio dell’omologazione dell’approvazione del tipo, modifiche o adattamenti che influiscano sul livello di emissioni di particolato e gas inquinanti, tale motore rimanga conforme ai requisiti tecnici contenuti nel presente capo;•“prova intermedia”, la procedura con la quale l’autorità competente si accerta che il motore di un'unità navale rimanga conforme ai requisiti tecnici del presente capo, pur avendo subito, successivamente alla prova dell’installazione, eventuali modifiche o adattamenti che influiscono sul livello di emissioni di particolato e gas inquinanti;•“prova speciale”, la procedura con la quale l’autorità competente si assicura che il motore di un’imbarcazione rimanga conforme ai requisiti tecnici del presente capo, anche dopo eventuali modifiche significative che influiscono sul livello di emissioni di particolato e gas inquinanti;

Le modifiche alla direttiva 2006/87/CE

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Inoltre nello stesso articolo si introducono le definizioni di:

• “famiglia di motori”, un gruppo di motori stabilito dal costruttore che, per progettazione, si presume abbiano allo scarico emissioni di particolato e gas inquinanti, analoghe a quelle definite all’articolo 2, quarto trattino, della direttiva 97/68/CE, come modificata, e che soddisfano i requisiti delle disposizioni di cui all’articolo 8a.03;

• “costruttore”, ai sensi dell’articolo 2 della direttiva 97/68/CE, come modificata, la persona o il soggetto responsabile, verso l'autorità che rilascia l’approvazione del tipo, per tutti gli aspetti del procedimento di omologazione approvazione del tipo ed alla assicurazione della conformità della produzione. Non è indispensabile che detta persona o soggetto partecipino direttamente a tutte le fasi di costruzione del motore;

• “registro dei parametri del motore”, il documento conforme all’appendice V nel quale sono debitamente registrati tutti i parametri, e le relative modifiche, compresi i componenti e le impostazioni del motore, che influenzano il livello di emissioni di particolato e gas inquinanti del motore;

• “istruzioni del costruttore del motore relative al monitoraggio dei componenti e dei parametri del motore rilevanti per i gas di scarico”, il documento realizzato al fine di svolgere la prova dell’installazione e le prove intermedie o speciali.

Le modifiche alla direttiva 2006/87/CE

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Le modalità di effettuazione delle prove di approvazione del tipo e delle ispezioni successive sono disciplinate nel corso del Capo 8a nei successivi articoli:

"Articolo 8a.02 – Disposizioni generali Articolo 8a.03 – Tipi approvati riconosciuti Articolo 8a.04 – Collaudo dell’installazione e prove intermedie e speciali Articolo 8a.05 – Servizi tecnici“mentre nell’appendice V viene inserito il modello del registro dei parametri del motore.

L’articolo 8a.02 prevede che i motori con potenza nominale superiore a 19 kW installati sulle unità della navigazione interna o in macchinari a bordo di tali unità navali devono essere conformi alle prescrizioni della direttiva 97/68/CE. Per tali motori è prevista una approvazione del tipo (disciplinata dall’articolo 8a.03) e una prova della prima installazione (disciplinata dall’articolo 8a.04). Si prevede anche che dopo ogni modifica significativa apportata al motore e qualora tali modifiche possano avere effetti sulle emissioni di inquinanti gassosi e particolato inquinante, sia obbligatorio svolgere una prova speciale (disciplinata sempre dall’articolo 8a.04).L’articolo 8a.05 prevede invece il riconoscimento di servizi tecnici che soddisfino la norma europea sui requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura (norma EN ISO/IEC 17025:2000). Un elenco dei servizi tecnici presenti nel territorio nazionale deve essere trasmesso alla Commissione Europea dalle autorità dello stato membro.

Le modifiche alla direttiva 2006/87/CE

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Ministero delle Infrastrutture e dei

TrasportiRegolamento per il coordinamento della navigazione locale nella laguna veneta

• Art. 15Scarico dei rifiuti e sostanze inquinanti• Art. 16Protezioni contro le emissioni nocive• Art. 21Requisiti di idoneità alla navigazione lagunare

1.a) rispetto dei limiti specifici di resistenza residua di cui all’allegato B, da parte della carena con le appendici normalmente presenti, se trattasi di unità iscritta in

pubblici registri, esclusi quelli delle imbarcazioni e delle navi da diporto

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CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSECLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

Classe 1 Materie e oggetti esplosiviClasse 2 GasClasse 3 Liquidi infiammabiliClasse 4.1 Solidi infiammabiliClasse 4.2 Materie soggette ad accensione spontaneaClasse 4.3 Materie che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabiliClasse 5.1 Materie comburentiClasse 5.2 Perossidi organiciClasse 6.1 Materie tossicheClasse 6.2 Materie infettantiClasse 7 Materie radioattiveClasse 8 Materie corrosiveClasse 9 Materie e oggetti pericolosi diversi

Il trasporto delle sostanze pericoloseIl trasporto delle sostanze pericolose

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ACCORDO EUROPEO SUL TRASPORTO INTERNAZIONALE DI MERCI PERICOLOSE PER

VIA NAVIGABILE INTERNA (ADN)L’ADN è stato adottato il 25 maggio 2000 in occasione della Conferenza Diplomatica organizzata congiuntamente dalla Commissione Economica per l’Europa (UNECE) e dalla Commissione Centrale per la Navigazione del Reno (CCNR).

L’ADN consiste di un corpo normativo principale e di un Regolamento ad esso allegato ed ha lo scopo di: 

• promuovere un alto grado di sicurezza nel trasporto internazionale di merci pericolose per via navigabile interna;

• contribuire efficacemente alla protezione dell’ambiente, tramite la prevenzione di qualsiasi inquinamento dovesse derivare da infortuni o incidenti occorsi durante tale trasporto; e

• semplificare le operazioni di trasporto e promuovere il commercio internazionale di prodotti chimici.

Il Regolamento allegato contiene delle norme relative alle sostanze e agli oggetti pericolosi, al loro trasporto in colli e alla rinfusa a bordo di unità per la navigazione interna, e delle norme circa la costruzione e l’esercizio di tali unità. Al suo interno si possono trovare anche delle norme sui requisiti e le procedure da osservare per le visite tecniche, il rilascio di certificati di approvazione, il riconoscimento degli organismi di classifica, la sorveglianza, e l’addestramento e l’esame degli esperti.

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti•Direttiva 2008/68/CE del 24 settembre 2008(in corso di recepimento)

La direttiva si applica al trasporto di merci pericolose effettuate su strada, per ferrovia o per via navigabile interna all’interno degli Stati membri e tra gli stessi.

L’ADR, il RID e l’ADN stabiliscono norme uniformi di sicurezza in materia di trasporti internazionali di merci pericolose.

Le modifiche apportate all’ADR, al RID e all’ADN e i corrispondenti adattamenti degli allegati dovrebbero entrare in vigore simultaneamente.

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Ministero delle Ministero delle Infrastrutture e dei Infrastrutture e dei

TrasportiTrasporti

DiportoDiporto

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Navigazione da diportoNavigazione da diporto•DECRETO LEGISLATIVO 18 luglio 2005, n. 171 - Codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172.Legge 11 febbraio 1971 n. 50 - Norme sulla navigazione da diporto.Legge 11 febbraio 1971 n. 50 - Norme sulla navigazione da diporto.Decreto ministeriale 21 gennaio 1994, n. 232 - Regolamento di sicurezza per la navigazione Decreto ministeriale 21 gennaio 1994, n. 232 - Regolamento di sicurezza per la navigazione da diporto.da diporto.Direttiva 94/25/CE del 16 giugno 1994, sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, Direttiva 94/25/CE del 16 giugno 1994, sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri riguardanti le imbarcazioni da diporto.regolamentari ed amministrative degli Stati membri riguardanti le imbarcazioni da diporto.Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 436 - Attuazione della direttiva 94/25/CE in materia di Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 436 - Attuazione della direttiva 94/25/CE in materia di progettazione, di costruzione e immissione in commercio di unità da diporto.progettazione, di costruzione e immissione in commercio di unità da diporto.Decreto legislativo 11 giugno 1997, n. 205 - Disposizioni integrative e correttive del decreto Decreto legislativo 11 giugno 1997, n. 205 - Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 436, di attuazione della direttiva 94/25/CE in materia di legislativo 14 agosto 1996, n. 436, di attuazione della direttiva 94/25/CE in materia di progettazione, di costruzione e immissione in commercio di unità da diporto. progettazione, di costruzione e immissione in commercio di unità da diporto. Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1997, n. 431 - Regolamento sulla disciplina Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1997, n. 431 - Regolamento sulla disciplina delle patenti nautichedelle patenti nauticheDecreto ministeriale 5 ottobre 1999, n. 478 - Regolamento recante norme di sicurezza per la Decreto ministeriale 5 ottobre 1999, n. 478 - Regolamento recante norme di sicurezza per la navigazione da diporto.navigazione da diporto.DECRETO 30 aprile 2003, n. 175 - Regolamento recante disposizioni per il rilascio DECRETO 30 aprile 2003, n. 175 - Regolamento recante disposizioni per il rilascio dell'autorizzazione agli organismi di certificazione in materia di progettazione, di costruzione e dell'autorizzazione agli organismi di certificazione in materia di progettazione, di costruzione e immissione in commercio di unità da diporto e loro componenti.immissione in commercio di unità da diporto e loro componenti.DIRETTIVA 2003/44/CE del 16 giugno 2003 che modifica la direttiva 94/25/CE sul ravvicinamento DIRETTIVA 2003/44/CE del 16 giugno 2003 che modifica la direttiva 94/25/CE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri riguardanti le delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri riguardanti le imbarcazioni da diporto.imbarcazioni da diporto.LEGGE 8 luglio 2003, n. 172 - Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del LEGGE 8 luglio 2003, n. 172 - Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico.turismo nautico.Decreto ministeriale 29 luglio 2008, n. 146 - Regolamento di attuazione dell'articolo 65 del Decreto ministeriale 29 luglio 2008, n. 146 - Regolamento di attuazione dell'articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante il codice della nautica da diportodecreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante il codice della nautica da diporto

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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Normativa applicabile per la costruzione delle unità da diporto(lunghezza scafo da m 2,50 a m 24,00)• Normativa nazionale fino al 16 Giugno 1998

• Direttiva 94/25/CE dal 16 Giugno 1998 al 31 Dicembre 2005

• Direttiva 2003/44/CE dal 1° Gennaio 2005 (obbligatoria dal 1° Gennaio 2006) (Verificare le disposizioni transitorie per i motori)

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Requisiti EssenzialiRequisiti Essenziali(Direttiva 94/25/CE – Direttiva 2003/44/CE)(Direttiva 94/25/CE – Direttiva 2003/44/CE)

1 –1 – Categorie di progettazioneCategorie di progettazione 2 –2 – Requisiti generali Requisiti generali 3 –3 – Resistenza e requisiti strutturaliResistenza e requisiti strutturali4 –4 – Caratteristiche di manovraCaratteristiche di manovra5 –5 – Requisiti relativi al componente e alla loro installazioneRequisiti relativi al componente e alla loro installazione

6 –6 – Emissioni di gas di scarico dei motori di propulsioneEmissioni di gas di scarico dei motori di propulsione

7 –7 – Emissioni acusticheEmissioni acustiche

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5- Requisiti relativi ai componenti e alla 5- Requisiti relativi ai componenti e alla loro installazioneloro installazione

5.1) Motori e compartimenti motore5.1) Motori e compartimenti motore5.1.1) 5.1.1) Motore entrobordoMotore entrobordo::

tutti i motori entrobordo si trovano in un vano chiuso e isolato dai tutti i motori entrobordo si trovano in un vano chiuso e isolato dai locali alloggio e sono installati in modo da ridurre al minimo il rischio di locali alloggio e sono installati in modo da ridurre al minimo il rischio di incendi o di propagazione di incendi nonché i pericoli derivanti da fumi incendi o di propagazione di incendi nonché i pericoli derivanti da fumi tossici, calore, rumore e vibrazioni nei locali alloggi.tossici, calore, rumore e vibrazioni nei locali alloggi.

Le parti del motore e gli accessori che richiedono una frequente Le parti del motore e gli accessori che richiedono una frequente ispezione e/o manutenzione sono facilmente accessibili.ispezione e/o manutenzione sono facilmente accessibili.

I materiali isolanti posti all’interno dei compartimenti motore sono I materiali isolanti posti all’interno dei compartimenti motore sono incombustibili.incombustibili.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 28846:1993/A1:2000 - EN ISO 10133:2000 EN ISO 28846:1993/A1:2000 - EN ISO 10133:2000 EN ISO 9094-1:2003 - EN ISO 11105:1997EN ISO 9094-1:2003 - EN ISO 11105:1997EN ISO 9094-2:2002 - EN ISO 15584:2001EN ISO 9094-2:2002 - EN ISO 15584:2001EN ISO 7840:1995/A1:2000 - EN ISO 16147:2002EN ISO 7840:1995/A1:2000 - EN ISO 16147:2002EN ISO 10088:2001 EN ISO 10088:2001

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5- Requisiti relativi ai componenti e alla 5- Requisiti relativi ai componenti e alla loro installazioneloro installazione

5.8) 5.8) Prevenzione dello scarico e impianti che consentono di Prevenzione dello scarico e impianti che consentono di trasferire i rifiuti a terratrasferire i rifiuti a terra::

le imbarcazioni sono costruite in modo da evitare lo scarico le imbarcazioni sono costruite in modo da evitare lo scarico accidentale fuori bordo di sostanze inquinanti (olio, carburante, etc.).accidentale fuori bordo di sostanze inquinanti (olio, carburante, etc.).Le imbarcazioni fornite di servizi igienici devono essere munite:Le imbarcazioni fornite di servizi igienici devono essere munite:

a) di serbatoi, oppurea) di serbatoi, oppureb) di dispositivi che consentono l’installazione di b) di dispositivi che consentono l’installazione di

serbatoi. serbatoi. Le imbarcazioni dotate di serbatoi installati permanentemente Le imbarcazioni dotate di serbatoi installati permanentemente

sono fornite di una connessione di scarico standard per consentire ai tubi sono fornite di una connessione di scarico standard per consentire ai tubi degli impianti di scarico di essere collegati alla tubazione di scarico degli impianti di scarico di essere collegati alla tubazione di scarico dell’imbarcazione.dell’imbarcazione.

Inoltre i tubi destinati all’evacuazione dei rifiuti umani Inoltre i tubi destinati all’evacuazione dei rifiuti umani attraversanti lo scafo debbono essere dotati di valvole che ne attraversanti lo scafo debbono essere dotati di valvole che ne consentano la chiusura a tenuta stagna.consentano la chiusura a tenuta stagna.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 8099:2000EN ISO 8099:2000

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6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni 6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico dei motori di propulsionedi gas di scarico dei motori di propulsione

6.1) 6.1) Identificazione del motoreIdentificazione del motore::6.1.1)6.1.1) Su ogni motore figurano chiaramente le seguenti informazioni:Su ogni motore figurano chiaramente le seguenti informazioni:- marchio commerciale o nome commerciale del costruttore del motore; - marchio commerciale o nome commerciale del costruttore del motore; - tipo del motore, famiglia del motore, se del caso;- tipo del motore, famiglia del motore, se del caso;- un numero di identificazione unico del motore;- un numero di identificazione unico del motore;- la marcatura CE, nei casi previsti. - la marcatura CE, nei casi previsti. 6.1.2)6.1.2) Le diciture suddette devono essere chiaramente leggibili ed indelebili e Le diciture suddette devono essere chiaramente leggibili ed indelebili e rimanere tali per la durata normale d’esercizio del motore. Se sono utilizzate rimanere tali per la durata normale d’esercizio del motore. Se sono utilizzate etichette o targhette, esse devono essere apposte in modo da rimanere fissate etichette o targhette, esse devono essere apposte in modo da rimanere fissate per la durata normale di esercizio del motore e da non poter essere rimosse per la durata normale di esercizio del motore e da non poter essere rimosse senza essere distrutte o cancellate.senza essere distrutte o cancellate. 6.1.3)6.1.3) Le diciture suddette devono essere apposte in una parte del motore Le diciture suddette devono essere apposte in una parte del motore necessaria per il suo normale funzionamento e che abitualmente non richiedono necessaria per il suo normale funzionamento e che abitualmente non richiedono una sostituzione per tutta la durata di esercizio del motore.una sostituzione per tutta la durata di esercizio del motore.6.1.4)6.1.4) Le diciture suddette devono essere collocate in modo da essere Le diciture suddette devono essere collocate in modo da essere immediatamente visibili da una persona normale dopo che il motore è stato immediatamente visibili da una persona normale dopo che il motore è stato assemblato con tutti i componenti necessari per il suo funzionamento.assemblato con tutti i componenti necessari per il suo funzionamento.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:

EN ISO 8178-1:1996EN ISO 8178-1:1996

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6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni 6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico dei motori di propulsionedi gas di scarico dei motori di propulsione

6.2) 6.2) Requisiti relativi alle emissioni di gas di scaricoRequisiti relativi alle emissioni di gas di scarico::

i motori di propulsione devono essere progettati, costruiti ed i motori di propulsione devono essere progettati, costruiti ed assemblati in modo tale che, se correttamente installati e in uso normale, assemblati in modo tale che, se correttamente installati e in uso normale, le loro emissioni non superino i valori limite risultanti dalla successiva le loro emissioni non superino i valori limite risultanti dalla successiva tabella dove A, B e n sono valori costanti indicati nella tabella, Ptabella dove A, B e n sono valori costanti indicati nella tabella, PNN è la è la potenza nominale del motore in KW e le emissioni di gas di scarico sono potenza nominale del motore in KW e le emissioni di gas di scarico sono misurate conformemente alla norma armonizzata.misurate conformemente alla norma armonizzata.

Per i motori di potenza superiore a 130 KW sono utilizzati i cicli Per i motori di potenza superiore a 130 KW sono utilizzati i cicli di funzionamento E3 (IMO) o E5 (nautica da diporto).di funzionamento E3 (IMO) o E5 (nautica da diporto).

I carburanti di riferimento da utilizzare per le prove di emissione I carburanti di riferimento da utilizzare per le prove di emissione per i motori alimentati a benzina o a diesel sono specificati nella direttiva per i motori alimentati a benzina o a diesel sono specificati nella direttiva 98/69/CE, e 98/69/CE, e per i motori alimentati con gas di petrolio liquefatto sono per i motori alimentati con gas di petrolio liquefatto sono specificati nella direttiva 98/77/CE.specificati nella direttiva 98/77/CE.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 8178-1:1996EN ISO 8178-1:1996

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6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni 6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico dei motori di propulsionedi gas di scarico dei motori di propulsione

6.2) Requisiti relativi alle emissioni di gas di scarico:6.2) Requisiti relativi alle emissioni di gas di scarico:

TipoTipo

Monossido di carbonioMonossido di carbonio CO = A + B/PCO = A + B/Pnn

NN

IdrocarburiIdrocarburiHC = A + B/PHC = A + B/Pnn

NN Ossidi di azotoOssidi di azoto NONOXX

ParticolatoParticolato PTPTAA BB nn AA BB nn

Motore a Motore a scoppio a scoppio a due tempidue tempi

150,0150,0 600,0600,0 1,01,0 30,030,0 100,0100,0 0,750,75 10,010,0 Non Non applicabileapplicabile

Motore a Motore a scoppio a scoppio a

quattro quattro tempitempi

150,0150,0 600,0600,0 1,01,0 6,06,0 50,050,0 0,750,75 15,015,0 Non Non applicabileapplicabile

Accensione Accensione perper

compressionecompressione5,05,0 00 00 1,51,5 2,02,0 0,50,5

9,89,81,01,0

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6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni 6- Requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico dei motori di propulsionedi gas di scarico dei motori di propulsione

6.3) 6.3) DurataDurata::il costruttore del motore fornisce istruzioni per l’installazione e la il costruttore del motore fornisce istruzioni per l’installazione e la

manutenzione del motore che, se applicate, devono consentire al motore di manutenzione del motore che, se applicate, devono consentire al motore di mantenersi conforme ai limiti tabellari per tutta la durata normale di esercizio del mantenersi conforme ai limiti tabellari per tutta la durata normale di esercizio del motore ed in condizioni d’uso normali.motore ed in condizioni d’uso normali.

La durata normale dei motori è considerata la seguente:La durata normale dei motori è considerata la seguente:

a)a) per i motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa con o senza per i motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa con o senza scarico integrato: scarico integrato: 480 ore o 10 anni480 ore o 10 anni (la prima di queste eventualità a verificarsi); (la prima di queste eventualità a verificarsi);

b)b) per i motori di moto d’acqua: per i motori di moto d’acqua: 350 ore o 5 anni350 ore o 5 anni (la prima di queste eventualità a (la prima di queste eventualità a verificarsi);verificarsi);c)c) per i motori fuoribordo: per i motori fuoribordo: 350 ore o 10 anni350 ore o 10 anni (la prima di queste eventualità a (la prima di queste eventualità a verificarsi).verificarsi).

Norme di riferimento:Norme di riferimento:

EN ISO 8178-1:1996EN ISO 8178-1:1996

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7- Requisiti essenziali relativi alle 7- Requisiti essenziali relativi alle emissioni acusticheemissioni acustiche

7.1) 7.1) Livelli di emissione acusticaLivelli di emissione acustica::7.1.1)7.1.1) Le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con Le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con

comando a poppa senza scarico intergrato, le moto d’acqua e i motori fuoribordo e comando a poppa senza scarico intergrato, le moto d’acqua e i motori fuoribordo e i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato sono progettati, i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato sono progettati, costruiti e assemblati in modo che le emissioni acustiche misurate conformemente costruiti e assemblati in modo che le emissioni acustiche misurate conformemente alla prova definita nella norma armonizzata non superino i valori limite indicati nella alla prova definita nella norma armonizzata non superino i valori limite indicati nella tabella seguente dove Ptabella seguente dove PNN è la potenza nominale del motore in KW alla velocità è la potenza nominale del motore in KW alla velocità nominale e Lnominale e LpASmaxpASmax è il livello massimo di pressione sonora in dB. Per le unità con è il livello massimo di pressione sonora in dB. Per le unità con due o più motori di qualsiasi tipo può essere applicata una tolleranza di 3 dB.due o più motori di qualsiasi tipo può essere applicata una tolleranza di 3 dB.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 14509:2002EN ISO 14509:2002

Potenza di ciascun motore in KWPotenza di ciascun motore in KW Livello max di pressione sonora LLivello max di pressione sonora LpASmax pASmax in dBin dB

PPN N <= 10<= 10 6767

10 < P10 < PN N <= 40<= 407272

PPN N > 40 > 40 7575

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7- Requisiti essenziali relativi alle 7- Requisiti essenziali relativi alle emissioni acusticheemissioni acustiche

7.1.2) 7.1.2) In alternativa alle prove di misura del suono, le imbarcazioni da In alternativa alle prove di misura del suono, le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza scarico integrato, sono considerate conformi ai requisiti relativi alle senza scarico integrato, sono considerate conformi ai requisiti relativi alle emissioni acustiche se hanno un numero di Froude pari a < 1,1 e un emissioni acustiche se hanno un numero di Froude pari a < 1,1 e un rapporto potenza/dislocamento pari a < 40 e se il motore e il sistema di rapporto potenza/dislocamento pari a < 40 e se il motore e il sistema di scarico sono installati conformemente alle specifiche del costruttore del scarico sono installati conformemente alle specifiche del costruttore del motore.motore.

7.1.3) 7.1.3) Il “numero di Froude” è calcolato dividendo la velocità massima Il “numero di Froude” è calcolato dividendo la velocità massima dell’imbarcazione V (m/s) per la radice quadrata della lunghezza della dell’imbarcazione V (m/s) per la radice quadrata della lunghezza della linea di galleggiamento lwl (m) moltiplicata per una determinata costante linea di galleggiamento lwl (m) moltiplicata per una determinata costante gravitazionale (g = 9,8 m/sgravitazionale (g = 9,8 m/s22).).Il “rapporto potenza/dislocamento” è calcolato dividendo la potenza del Il “rapporto potenza/dislocamento” è calcolato dividendo la potenza del motore P (KW) per il dislocamento dell’imbarcazione D (t) motore P (KW) per il dislocamento dell’imbarcazione D (t) == PP

DD

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 14509:2002EN ISO 14509:2002

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7- Requisiti essenziali relativi alle 7- Requisiti essenziali relativi alle emissioni acusticheemissioni acustiche

7.1.4) 7.1.4) Quale ulteriore alternativa alle prove di misura del suono, le Quale ulteriore alternativa alle prove di misura del suono, le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza scarico integrato, sono considerate conformi ai comando a poppa, senza scarico integrato, sono considerate conformi ai requisiti relativi alle emissioni acustiche se i loro principali parametri di requisiti relativi alle emissioni acustiche se i loro principali parametri di progettazione sono identici o compatibili con quelli di una imbarcazione progettazione sono identici o compatibili con quelli di una imbarcazione di riferimento certificata rispetto alle tolleranze specificate nella norma di riferimento certificata rispetto alle tolleranze specificate nella norma armonizzata.armonizzata.

7.1.5) 7.1.5) Per “imbarcazione di riferimento certificata” si intende una Per “imbarcazione di riferimento certificata” si intende una specifica combinazione scafo/motore entrobordo o entrobordo con specifica combinazione scafo/motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato di cui è stata accertata la comando a poppa senza scarico integrato di cui è stata accertata la conformità ai requisiti relativi alle emissioni acustiche, misurata in conformità ai requisiti relativi alle emissioni acustiche, misurata in conformità alla norma, e per la quale tutti i principali parametri di conformità alla norma, e per la quale tutti i principali parametri di progettazione e le misure di livello sonoro appropriati sono stati inclusi progettazione e le misure di livello sonoro appropriati sono stati inclusi successivamente nell’elenco pubblicato delle imbarcazioni di riferimento successivamente nell’elenco pubblicato delle imbarcazioni di riferimento certificate.certificate.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 14509:2002EN ISO 14509:2002

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7- Requisiti essenziali relativi alle 7- Requisiti essenziali relativi alle emissioni acusticheemissioni acustiche

7.2) 7.2) Manuale del proprietarioManuale del proprietario::

per le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o per le imbarcazioni da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, con o senza scarico entrobordo con comando a poppa, con o senza scarico integrato e le moto d’acqua, il manuale del proprietario integrato e le moto d’acqua, il manuale del proprietario comprende le informazioni necessarie per mantenere comprende le informazioni necessarie per mantenere l’imbarcazione e il dispositivo di scarico in una condizione l’imbarcazione e il dispositivo di scarico in una condizione che, nella misura del possibile, garantirà la conformità ai che, nella misura del possibile, garantirà la conformità ai valori limite di rumore specificati nell’uso normale.valori limite di rumore specificati nell’uso normale.

Per i motori fuoribordo, il manuale del proprietario fornisce le Per i motori fuoribordo, il manuale del proprietario fornisce le istruzioni necessarie per mantenere il motore fuoribordo in istruzioni necessarie per mantenere il motore fuoribordo in una condizione che, nella misura del possibile, garantirà la una condizione che, nella misura del possibile, garantirà la conformità ai valori limite di rumore specificati nell’uso conformità ai valori limite di rumore specificati nell’uso normale.normale.

Norme di riferimento:Norme di riferimento:EN ISO 14509:2002EN ISO 14509:2002

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Ministero delle Infrastrutture e dei

TrasportiE adesso …..

proviamo a “smontarle” ?

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti• Bruxelles, 22.5.2007• COM(2007) 269 definitivo

LIBRO VERDEPer una migliore demolizione delle navi

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Recycling of shipsConvention

Chapter 1General provisions

Part CSurveys and certification

Part BPreparation for ship

recycling

Part ADesign, construction,

operation and maintenance of ships

Chapter 2Requirements for ships

Chapter 3Requirements for recycling

facilities

Chapter 4Reporting requirements

Appendix 2Minimum list of Items for the

Inventory of Hazardous Materials

Appendix 1Control of hazardous

material

ANNEX

Convention21 Articles

Appendix 3Form of the International

Certificate on Inventory of Hazardous Materials

Appendix 4Form of the International

Ready for Recycling Certificate

Appendix 5Form of the Authorization of

Recycling Facilities

Appendix 6Form of the Statement of

Completion of Ship Recycling

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

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Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti

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Ministero delle Infrastrutture e dei

TrasportiGrazie per l’attenzione

Direzione Generale il trasporto marittimo e per vie d’acqua interneViale dell’Arte, 16

00144 ROMA