demolizion ponte po piacenza

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recycling gennaio 2010 48 DEMOLIZIONI E BONIFICHE Despe ha terminato i lavori di demolizione dell’impalcato del vecchio ponte sul fiume Po nel pieno rispetto del cronoprogramma n FOTOGRAFIE DI PAOLO E MICHELE STROPPA L a demoLizione deL vecchio ponte suL p o recycling gennaio 2010 48 S ono terminati sabato 19 dicembre 2009 i lavori di demolizione dell’impal- cato metallico del ponte sul fiume Po quando l’impresa esecutrice dei lavori, la Despe Spa, ha provveduto a calare a terra l’ultima campata del vecchio ponte sul Po (lato Piacenza) avvalendosi di una procedura di smontaggio simile a quella già adottata per le precedenti campate, ricorrendo a sostegni su pontoni su alveo e gru da terra.

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Demolizione del Ponte sul fiume Po

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demolizioni e bonifiche

Despe ha terminato i lavori di demolizione dell’impalcato del vecchio ponte sul fiume Po nel pieno rispetto del cronoprogramma n FotograFie di Paolo e Michele StroPPa

La demoLizione deL vecchio ponte suL po

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Sono terminati sabato 19 dicembre 2009 i lavori di demolizione dell’impal-cato metallico del ponte sul fiume Po quando l’impresa esecutrice dei lavori, la Despe Spa, ha provveduto a calare a terra l’ultima campata del vecchio ponte sul Po (lato Piacenza) avvalendosi di una procedura di

smontaggio simile a quella già adottata per le precedenti campate, ricorrendo a sostegni su pontoni su alveo e gru da terra.

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L’impegno di spesa complessivo per i lavori di demolizione ammonta a circa 2 milioni di euro. Prima dell’avvio dei lavori sono state portate a termine alcune operazioni di bonifica bellica. Le operazioni di demolizione hanno avuto inizio il 22 settembre 2009 quando i mezzi Despe

operanti sul piano campagna hanno iniziato l’abbattimento del viadotto.L’intervento di demolizione del viadotto di adduzione lato Lodi e del ponte sul PO lungo la strada statale 9 “Emilia” nei pressi di Piacenza è stato articolato in tre fasi: demolizione del viadotto lato Lodi, demolizione del ponte in golena fluviale e demolizione del ponte in alveo fluviale.

• Demolizione del viadotto lato lodi (13 campate da 15,00 metri per una lunghezza complessiva di 195,00 metri, poggianti su

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una spalla e 13 pile – durata dell’inter-vento: 20 giorni circa). La demolizione ha interessato sia le pile in calcestruzzo (non armato) che le campate in calcestruzzo armato dell’opera. Sono stati impiegati 7 escavatori idraulici, da 60 a 100 tonnellate, attrezzati con bracci da 30 metri e dotati di speciali morse idrauliche demolitrici. Le macerie derivanti dalla demolizione - opportu-namente frantumate - sono state in parte utilizzate provvisoriamente per la realizzazione dei percorsi di cantiere.

• Demolizione del ponte in golena fluviale (5 campate da 75,00 metri per una lunghezza complessiva di 375,00 metri, poggianti su 6 pile – durata

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dell’intervento: 40 giorni circa). La demolizione ha interessato il solo impalcato (soletta in calcestruzzo armato su travi reticolari metalliche), salvaguardando nel contempo le pile di appoggio dell’opera. Per la demolizione della soletta in calcestruzzo armato sono stati impie-gati escavatori idraulici attrezzati con bracci da 30 metri e dotati di speciali

morse demolitrici. Per la demolizione delle travi metalliche, si è proceduto anzitutto a calare al suolo le travi in acciaio per mezzo di gru da 400 tonnellate, ed in seguito a sezionare e ridurre, per mezzo di escavatori idraulici da 100 tonnellate muniti di cesoie idrauliche, la struttura reticolare fino alle dimensioni compati-bili col trasporto con autocarri.

• Demolizione del ponte in alveo fluviale (tre campate da 75,00 metri per una lunghezza complessiva di 225 metri, poggianti su una spalla e tre pile – durata dell’intervento: 30 giorni circa). Anche in tal caso la demolizione ha interessato il solo impalcato (soletta in calcestruzzo armato sostenuta da travi reticolari metalliche), salvaguardando

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nel contempo la spalla e le pile d’appog-gio. La demolizione della parte d’opera in calcestruzzo è avvenuta in maniera simile a quella descritta al punto precedente, con la differenza che gli escavatori sono stati allestiti su un pontone quadrato di grandi dimensioni (lato 40 metri) per assicurarne la stabilità. Per evitare l’inquinamento fluviale con le macerie di demolizione, al di sotto dell’impalcato è stato ubicato un pontone con sponde alte con la funzione di raccogliere le macerie in caduta per gravità. Le travi in acciaio sono state poi sollevate per mezzo di quattro pilastri a traliccio ancorati ad un pontone in alveo. Il pontone, con l’ausilio di funi in acciaio, verricelli e rimorchiatori, ha poi raggiunto la riva dove una gru da 500 tonnellate ha sollevato le travi per poi calarle al suolo.

Despe, terminata la fase della demolizione, ha lavorato poi per effet-tuare lavorazioni di piccola entità in cantiere: tra queste il conferi-mento dei rottami ferrosi ad impianti di reimpiego e la rimozione ed il tra-sporto delle residue macerie di demolizione ad impianti autorizzati.Le macerie raccolte in corso d’opera possono essere così suddivise:• conglomerati bitumi-nosi, smaltiti secondo la vigente normativa come rifiuti speciali presso impianti autorizzati di discarica;• acciai, conferiti presso impianti di recupero e reimissione nel ciclo produttivo;• calcestruzzi e laterizi, conferiti presso impianti autorizzati al recupero me-diante frantumazione secondaria e reimpiego in attività industriali.

Il nuovo ponteL’Anas ha consegnato all’impresa Cons.Fer Consorzio Stabile - composto da Fip Industriale Spa, Rizzi Zuin e C.Rz Snc ed Edil 2000 Srl – i lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul fiume

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Po lungo la strada statale 9 “via Emilia”, dal km 262,392 km al km 263,487, tra San Rocco al Porto (Lodi) e Piacenza.Il Consorzio Stabile Cons.Fer si era aggiudicato l’appalto - esperito con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa - il 9 ottobre scorso, per un importo di poco più di 44 milioni di euro (offrendo un ribasso del 27,33%) sull’importo complessivo posto a base di gara che era di quasi 60 milioni di euro. “La consegna – ha detto il Presi-dente dell’Anas Pietro Ciucci – permetterà di avviare i lavori di ricostruzione del ponte definitivo sul fiume Po. L’opera sarà lunga circa 1,1 km, e sarà costituita da un nuovo impalcato metallico a travatura reticolare, per la parte in alveo e lodigiana, mentre il ponte ad archi lato Piacenza verrà restaurato e consolidato attraverso una nuova struttura indipendente”.Il tempo contrattuale per ultimare i lavori di ricostruzione del nuovo ponte scade il 18 dicembre 2010.

Un’esauriente ed organica analisi della realtà estrattiva in Italia, dalla normativa agli aspetti tecnico-produttivi, alla sicurezza ed al recupero ambientale delle cave, realizzata con l’A.N.I.M. e le Regioni italiane, un’ampia rassegna delle indu-strie del settore, un quadro completo delle attività di demolizione e di riciclaggio delle macerie e degli scarti da lavorazioni industriali negli aspetti fondamentali.

Guida all’industria estrattiva edal riciclaggio

edizioni PEI srlStrada Naviglio Alto, 46/1 - 43122 Parma Tel. 0521 771818 Fax 0521 773572 homepage: www.edizionipei.it e-mail: [email protected]

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edito da:edizioni PEI srlStrada Naviglio Alto, 46/1 - 43122 Parma Tel. 0521 771818 Fax 0521 773572 homepage: www.edizionipei.it e-mail: [email protected]

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