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REGIONE TOSCANA 2018 | 2019 LA CITTÀ DEL TEATRO E D E L L A C U LT U R A Centro di Produzione Teatrale

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REGIONETOSCANA

2018 | 2019

LA CITTÀ DEL TEATRO E D E L L A C U L T U R AC e n t r o d i P r o d u z i o n e Te a t r a l e

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) CONTATTICOME

SI PARTECIPA

apertura prenotazioni 17 settembre 2018

Gli/Le insegnanti sono invitati a partecipare all’incontro di presentazione del cartellone di teatro scuola e dell’offerta formativa che si terrà giovedì 13 settembre alle ore 17:00 presso la Città del Teatro di Cascina (PI). Per prenotare gli spettacoli del cartellone è neces-sario collegarsi a www.lacittadelteatro.it, accedere alla sezione LA SCUOLA VA A TEATRO/PRENOTAZIONI e compilare la richiesta. Le prenotazioni saranno accolte solo se compilate in ogni parte e in base all’ordine di arrivo, fi no ad esaurimento posti.

Il costo del biglietto è di 5 euro per ogni alunno. Per gli spettacoli in lingua inglese o spagnola il costo del biglietto è di 8 euro.

Ci rendiamo disponibili a consegnare un ingres-so omaggio ai bambini/ragazzi in situazione di diffi coltà economica o con disabilità, chiedendo agli insegnanti di indicarlo alla biglietteria prima dell’emissione dei biglietti.Gli insegnanti dovranno attendere la conferma di accettazione delle richieste di prenotazione inol-trate: sarà cura della Fondazione confermare le suddette richieste per e-mail.

inizio spettacoli ore 10:00salvo diverse indicazioni

programma disponibile suwww.lacittadelteatro.it

prenotazioni spettacoli www.lacittadelteatro.it sezione prenotazioni

LA SCUOLA VA A TEATRO

informazioni spettacoli e prenotazioni [email protected]

050 6205732

laboratori insegnanti/iscrizioni e informazioni

ORNELLA PAMPANA

uffi cio formazione

050 6205732

[email protected]

LA CITTÀ DEL TEATRO

via Tosco Romagnola, 656 Cascina (PI)

www.lacittadelteatro.it

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La scuola e il teatro: un connu-bio perfetto! Il teatro è vita, passione e sacrifi cio. Il teatro è realtà e a volte fi nzione; il teatro è fantasia e semplicità, musica ma è anche silenzio. Il teatro è esuberanza e al tempo stesso timidezza. Il teatro è gioia ma anche tristezza. Entrare in un teatro signifi ca entrare un po’ dentro se stessi e capire chi siamo veramente.Il teatro ci aiuta a crescere attraverso l’esem-pio degli altri, ci insegna a conoscerci meglio, a scoprire il mondo e a saper discernere.Esattamente come fa la scuola. Quindi bambini, ragazzi, adulti, non vi stan-cate mai di crescere facendovi accompagnare dal teatro che è lì che vi aspetta! Come un amico, bussa alla vostra porta. Come un libro su uno scaffale, attende solo di essere sco-perto! Buona ricerca! Buon divertimento!

LEONARDO COSENTINIAssessore all’IstruzioneComune di Cascina (PI)

La scuola è bellissima. È luogo di incontro, di crescita e di formazione. È una tappa fondamentale della nostra vita, segno indelebile nel nostro sapere e fonte dei nostri ricordi. Lavorare bene sulla scuola signifi ca garanti-re alle nostre nuove generazioni una crescita culturale adeguata al futuro che attende tutti i nostri bambini e ragazzi. Formare la “nuova Italia che verrà” è un compito importante, e noi come Fondazione Sipario Toscana, saremo orgogliosi di aver partecipato, anche solo con un granellino di sabbia, a stratifi care il sapere di domani.

ANTONIA AMMIRATI Presidente

Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

La scuola come il teatro coltiva e valorizza sensibilità diverse, ognuna delle quali recepisce in modo perso-nale stimoli e proposte didattiche, formative e anche artistiche.Gli insegnanti, come chi fa teatro, hanno l’o-nere e l’onore di intercettare e sviluppare po-tenzialità, spesso non subito visibili.L’insegnamento, come il teatro, richiede pa-zienza e tempo, per avere riscontri talvolta impensabili.Insegnanti e teatro si ritrovano così uniti nel compito affascinante di accompagnare la crescita di un pensiero critico nelle nuove generazioni. Con questi presupposti, non possiamo che augurare a tutti noi una buona stagione!

RAISSA BRIGHI e LUCA MARENGO Direzione Artistica

Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

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scuola dell’infanzia, scuola primaria

d 15 OTTOBRE 2018Accademia Perduta/Romagna TeatriCentro di Produzione Teatrale

POLLICINO5-10 anni

d 22 OTTOBRE 2018Teatro del BurattoCentro di Produzione Teatrale

BECCO DI RAME3-10 anni

d 6-7 NOVEMBRE 2018Giallo Mare Minimal Teatro

LA REGINA DELLE NEVI BATTAGLIA FINALE dai 6 anni

d 12 NOVEMBRE 2018TPO - Teatro di Piazza e d’Occasione

LA CASA DEL PANDAdai 4 anni

d 14-15 NOVEMBRE 2018Compagnia Abbondanza/Bertoni, La Piccionaia - Centro di Produzione Teatrale

DA DOVE GUARDI IL MONDO? dai 6 anni

d 20-21 NOVEMBRE 2018Compagnia La Luna nel Letto/Ass. Cult. Tra il dire e il fare

CAPPUCCETTO ROSSOdai 6 anni

d 26 NOVEMBRE 2018Teatri di Bari Kismet AbelianoTeatro di Rilevante Interesse Culturale

AHIA! dai 6 anni

d 3 DICEMBRE 2018Les Objets Volants

POPCORNdai 6 anni

d 11-12 DICEMBRE 2018teatrodelleapparizioni

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBOun film da palcoscenicodai 4 anni

d 17-18 DICEMBRE 2018Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

L’UOMO DI FERROdai 7 anni

d 15-16 GENNAIO 2019AsLiCo e ScarlattineTeatro, Campsirago Residenza

MILOEMAYA0-4 anni

d 21 GENNAIO 2019AttorInCorso

I MUSICANTI DI BREMA4-10 anni

d 28 GENNAIO 2019Compagnia La Luna nel Letto/Ass. Cult. Tra il dire e il fareI GUAI DI PULCINELLAdai 5 anni

d 4 FEBBRAIO 2019Solares Fondazione delle ArtiCentro di Produzione Teatrale

GRETEL E HÄNSELdai 4 anni

d 6-7 FEBBRAIO 2019Compagnia RodisioElsinor Centro di Produzione Teatrale

JOY dai 3 anni

d 11-12 FEBBRAIO 2019 Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

SHH! WE HAVE A PLAN3-8 anni (in inglese)

d 20-21 FEBBRAIO 2019Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione TeatraleH2OPS! dai 5 anni

LA SCUOLA VA A TEATRO 2018-20194

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d 4-5 MARZO 2019Teatro Gioco VitaCentro di Produzione Teatrale

IL PIÚ FURBOdisavventure di un incorreggibile lupo3-7 anni

d 12 APRILE 2019Cie Twain Physical Dance Theatre/Associazione Settimo Cielo

LA STORIA DI SCHIACCIANOCIdai 3 anni

scuola secondaria

d 22 NOVEMBRE 2018Compagnia Mauri Sturno/Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

OTELLOdagli 11 anni

d 23 NOVEMBRE 2018Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

LE NUVOLEdai 13 anni

d 13 DICEMBRE 2018Teatro Inverso

ROSAURAdai 13 anni (in spagnolo con sovra titoli in Italiano)

d 8 MARZO 2019Eccentrici Dadarò

L’AMLETOper i giovani d’oggidagli 11 anni

d 17 APRILE 2019Ass.ne Pesopiuma

PLAUTO. ALLE RADICI DEL COMICOdai 12 anni

La Scuola va a Teatro, propone per l’anno sco-lastico 18-19 due spettacoli in lingua inglese e spagnola, con possibilità di realizzare labo-ratori in classe propedeutici o successivi alla visione dello spettacolo:

• 11 e 12 febbraio 2019Shh! We have a planFondazione Sipario Toscana onlus (in lingua inglese)(3-8 anni)È possibile realizzare un laboratorio interattivo che introduce i partecipanti al metodo “English through physical theatre. L’attività realizzata da un attrice madre lingua inglese, offre divertimento, creatività e gioco attraverso l’uso di canzoni, movimento e giochi teatrali per avvicinare alla lingua.

• 13 dicembre 2018Rosaura / Teatro Inverso (in lingua spagnola con sovra titoli in italiano)(dai 13 anni)È possibile realizzare un laboratorio di approfondi-mento sul testo e sull’autore, Calderon de la Barca per consentire agli studenti una migliore compren-sione del periodo aureo della letteratura spagnola.

I laboratori possono essere realizzati in prossimità della data degli spettacoli, pertanto è necessario concordare la data con buon margine di anticipo.

info: Ornella Pampana/[email protected] 6205732

INIZIO SPETTACOLI ORE 10.00 TEATROIN LINGUA STRANIERA

E LABORATORI 5

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LA CITTÁ DEI BAMBINI26-30 SETTEMBRE 2018

Cinque giornate, moltissime iniziative.

Il teatro aprirà le sue porte ai bambini e alle bambine di Cascina e del territorio. Saranno presentati spet-tacoli e nuove produzioni della Fondazione Sipario Toscana onlus. Verranno, inoltre, offerti laboratori e atelier pensati in particolare per i più piccoli in cui potranno sperimentare e giocare con le diverse arti perfomative. Il festival rappresenterà un’occasione unica per vedere tutti gli spazi gremiti di bambini e bambine e sarà per la città di Cascina un’occasione di visibilità mediatica a livello nazionale.Le nuove produzioni de La Città del Teatro anime-ranno il Festival e saranno spettacoli appositamente creati per i più piccoli. Il festival intende offrire ai bambini e alle famiglie una festa in cui sentano loro lo spazio del teatro. Perché l’arte e la creazione non possono essere riser-vate solo ad alcuni e tutti se ne devono poter nutrire.

Spettacoli e laboratori ad ingresso libero

Programma su: www.lacittadelteatro.it e su FB

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TEATROIN EDUCAZIONE

FORMAZIONE INSEGNANTI

Laboratorio pratico che utilizza i linguaggi e le tecniche proprie dell’arte teatrale per fornire agli insegnanti di ogni ordine e grado un bagaglio di strumenti multidisci-plinari ed innovativi finalizzati ad incidere positivamente nelle metodologie e nella didattica scolastica.

L’itinerario formativo si articolerà in 4 se-zioni, ciascuna portatrice di uno specifico ambito disciplinare:

1. A scuola di corpo (postura, lin-guaggio extra-verbale, uso corretto della voce);

2. Gestione del gruppo-classe e problematiche relazionali (biso-gni individuali dello studente in rapporto al gruppo-classe, gestione delle dinamiche

di gruppo, problematiche connesse alla di-spersione scolastica);

3. Educazione ai media/meto-dologie innovative (sviluppo della cultura e della consapevolezza degli stru-menti digitali e dei social media, cyber bullismo);

4. Scrittura come strumento per il racconto di sé e di relazione con gli altri (scrittura drammaturgica, scrittura creativa, scrittura autobiografica);

La conduzione del laboratorio sarà affidata a pro-

fessionisti esperti del settore teatrale, per ciascun

ambito di attività.

Quando: metà gennaio-metà maggio 2019, un

incontro alla settimana di 2 ore per 4 mesi (16 in-

contri/32 ore)

Dove: La Città del Teatro di Cascina (Pi)

Costo: Quota di partecipazione euro 200,00 (sono

state attivate le pratiche per il riconoscimento pres-

so il MIUR affinché possa essere utilizzata la CAR-

TA DEL DOCENTE/Bonus scuola)

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teatro di narrazione con oggetti • 5-10 anni

di Marcello Chiarenza | musiche originali Beppe Turletticon Claudio Casadio | regia Gianni Bissaca

POLLICINOAccademia Perduta/Romagna TeatriCentro di Produzione Teatrale

15 OTTOBRE 2018

Pollicino offre al pubblico dei bambini un’occasione per confrontarsi con il sentimento della paura. La storia di Pollicino è, infatti, una “fiaba scura”: “Come fate a dormire? Sarà la paura, ma io non ci riesco”, dice Pollicino ai fratelli maggiori.

Il protagonista della vicenda è piccolo, il più piccolo, ma la sua paura, grande, non lo annichilisce. Ciò che, al contrario, lo rende vincitore di fronte alle avversità della vita è la curiosità ed il suo coraggioso desiderio di conoscere la realtà, anche nei suoi aspetti più crudeli.È la curiosità che spinge Pollicino a vigilare su quanto dicono e fanno i genitori ed egli è in grado di av-vertire con tempestività il pericolo e di attrezzarsi per farvi fronte.Dalla casa del padre a quella dell’Orco, attraverso il bosco si avvia al mondo, verso altri boschi ed altre case… Pollicino non fa ritorno a casa sua e non si perde: il suo viaggio continua. In compagnia dei fratelli.Se è vero che Pollicino è solo a pensare, è altrettanto vero che, nel suo allontanamento da casa, egli solo non è. La presenza dei fratelli è calda, nel buio e nel freddo della notte. Anche nei momenti drammatici c’è qualcuno con cui giocare, con cui litigare, con cui affrontare l’ignoto.Lo spettacolo viene agito da un attore-narratore che vive e racconta, al tempo stesso, la vicenda, evocan-dola e rapportandosi, a volte direttamente, al pubblico. La narrazione ed il rapporto con i piccoli spettatori sono spesso ironici, sorridenti, comici, a tratti di stile popolaresco, con frequenti parentesi dialettali in un dialogo scanzonato dalle cadenze romagnole. Gli oggetti di scena e la scrittura dello spazio offrono un esempio di “teatro di narrazione con oggetti” assai originale ed interessante.

Spettacolo vincitore del festival Momix di Kingersheim (Francia) e del Biglietto D’oro AGIS-ETI

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22 OTTOBRE 2018

Teatro del Buratto Centro di Produzione

BECCO DI RAME

teatro d’animazione su nero • dai 3 anni

Becco di Rame è una storia vera. La storia di un’oca Tolosa che una notte, per proteggere l’aia e il pollaio, in una lotta furiosa con una volpe, perde la parte superiore del becco rischiando di non poter sopravvivere. Ma un veterinario, il dottor Briganti, ha un’intuizione geniale e crea una protesi

di rame che le permette di continuare a vivere una vita normale nonostante la disabilità acquisita. Lo spet-tacolo narra la sua storia, i bambini possono immedesimarsi nel nostro protagonista che, ancora pulcino, viene portato nella fattoria dove si svolge l’intera vicenda. E qui, incontra gli altri personaggi: le galline, tre vecchie zie brontolone dal cuore tenero, i maiali, marito e moglie, che diventano genitori adottivi affettuosi e inseparabili e la cicogna, viaggiatrice instancabile che conosce il mondo, ideale di bellezza e libertà. Le relazioni che si instaurano tra i personaggi, hanno una loro evoluzione che procede di pari passo con la crescita del protagonista e con l’avvenimento più importante di tutta la storia, la perdita del becco.La metafora del mondo animale ci aiuta ad affrontare con la giusta leggerezza ma con profondità temi im-portanti come quelli della diversità, della disabilità e dell’importanza di essere accolti, accettati e desiderati nonostante una fisicità diversa o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali”.Il desiderio è quello di dedicare questo spettacolo a tutti i “brutti anatroccoli” e a tutti quei bambini che, nonostante un’avventura ingiusta che ha portato ad una disabilità acquisita, trovano la forza e il coraggio di ri-innamorarsi della vita.

dal libro di Alberto Briganti | adattamento drammaturgico Ira Rubini | ideazione e messa in scena Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco | musiche originali di Andrea Ferrario | in scena Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco

voci Francesco Orlando, Flavia Ripa, Valentina Scudieri, Nadia Milani, Serena Crocco pupazzi Chiara De Rota, Linda Vallone | scenografie e oggetti Raffaella Montaldo, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco

luci Marco Zennaro | direttore di produzione Franco Spadavecchia

EOLO Award 2018 per il Teatro di figura

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liberamente tratto da La Regina delle Nevi | di Renzo Boldrini, Michelangelo Campanale regia, scene, luci, disegni di scena e scelte musicali Michelangelo Campanale con Alice Bachi costumi e voce della Nonna Maria Pascale | video Studio Leandro Summo esecuzione video Ines Cattabriga | luci e suono Roberto Bonfanti

La Regina delle Nevi ha come protagoniste due figure femminili: la sovrana che con i suoi poteri strega gli umani riducendoli ad automi privi di memoria e di sentimenti e Gerda, una bambina che affronta mille peripezie per liberare il suo amico Kay, prigioniero della Regina delle Nevi. Questo

è lo sfondo sul quale, come in un gioco di specchi s’innesta la storia di Margherita, una ragazza che da bambina, insieme al suo amico del cuore Giacomo, amava ascoltare la favola della Regina dalla voce della nonna. Margherita non ha mai dimenticato quella favola, ma, al contrario della bambina del racconto, non ha mai trovato il coraggio per affrontare e sconfiggere le sue paure e dare un “lieto fine” anche alla sua storia personale. Grazie ad un sogno Margherita, ormai adulta, torna nella casa della nonna, dove ascoltava la storia di Kay e Gerda. Riscopre i luoghi della sua infanzia ritrovando quello che amava di più: un armadio con uno specchio che diventa una porta che le permette di mettere in relazione favola e realtà, passato e presente. Margherita affronta e supera le sue paure e, sconfiggendo la Regina delle Nevi, diven-tando finalmente davvero “grande”. Dal punto di vista scenico Margherita compie un grande viaggio pur restando all’interno di una stanza che, grazie agli artifici scenotecnici ed illuminotecnici e le proiezioni di immagini in 3D, si trasforma concretamente, poeticamente, in differenti scenari: steppa sconfinata, distese marine, notti misteriose, serre fiorite ed infine nel campo di battaglia per lo scontro finale fra Margherita e la Regina delle Nevi. Lo spettacolo moltiplica i piani narrativi e simbolici ed offre allo spettatore una prospettiva inusuale, poetica del tempo.

attore e immagini • 6-11 anni

Giallo Mare Minimal Teatro

BATTAGLIA FINALELA REGINA DELLE NEVI

6-7 NOVEMBRE 201810

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teatro danza, tappeti sensibili • dai 4 anni

coproduzione Tong Production | Teatro Metastasio di Prato - Teatro di Rilevente Interesse CulturaleGoing to the world Award- Shangai Performance Arts Festival

A passi di danza, seguiamo un Panda... la sua “casa” è in una foresta grande quanto tutta la Cina. In questo viaggio immaginario ci addentreremo nelle storie, nella tradizione, nella cultura della Cina. Incontreremo foreste di bambù, mostri, fuochi d’artifi cio, aquiloni. Capiremo in modo semplice

e intuitivo come, nel pensiero cinese, gli elementi della natura siano in relazione tra di loro secondo un andamento circolare. È la teoria dei “Cinque Elementi” (WU XING), dove ciascun elemento si trasforma e genera il successivo: legno - fuoco - terra - metallo - acqua. I “Cinque Elementi” sono quindi la traccia seguita dai due danzatori per coinvolgere i bambini in un viag-gio, nel tempo e nello spazio, attraverso la Cina e i suoi paesaggi fatti di natura, cultura antica, tradizioni, canzoni.In scena le immagini ed i suoni avvolgono i piccoli spettatori in ambienti colorati e interattivi, in piacevoli giochi di gruppo insieme ai danzatori, rendendo questa esperienza di viaggio unica e immersiva.

direzione artistica Francesco Gandi, Davide Venturini | basato su un’idea di Lizhu Ren coreografi a Daniele Del Bandecca, Martina Gregori | danza per due performer

visual design Elsa Mersi | sound design Spartaco Cortesi | computer engineering Rossano Monti costumi Chiara Lanzillotta | oggetti di scena Livia Cortesi

TPO Teatro di Piazza e d’Occasione

LA CASA DEL PANDA

12 NOVEMBRE 2018

giochi di gruppo insieme ai danzatori, rendendo questa esperienza di viaggio unica e immersiva.

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teatro danza • 6-10 anni

di e con Valentina Dal Mas | testo originale di Valentina Dal Mas | direzione tecnica Martina Ambrosini

Compagnia Abbondanza/Bertoni - La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale

Danya è una bambina di nove anni che non ha ancora imparato a scrivere. È l’eccezione che non conferma la regola. Lungo il cammino che porta alla scrittura si ferma, perde dei pezzi, o forse le mancano, o forse

quelli che ha non sono giusti per lei. Passo dopo passo incontra quattro amici, ognuno portatore di qualità fisiche, caratteriali e comportamentali che li rendono diversi e unici di fronte agli occhi curiosi di Danya. Il primo si distingue per fermezza e precisione, il secondo per determinazione e rigore, il terzo per fantasia e desiderio di scoperta, il quarto per volontà di raccogliere e unire. Danya impara a conoscere i quattro amici. Si diverte a provare ad essere come loro nel modo di muoversi, di parlare e di relazionarsi con loro stessi, gli altri e il mondo. Di ognuno di loro conserva un pezzo e, pezzo dopo pezzo, Danya riesce a metterli insieme e a riprendere il cammino per giungere al suo “punto di allegria”.

Vincitore Premio Scenario Infanzia 2017

DA DOVE GUARDI IL MONDO?

14-15 NOVEMBRE 201812

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teatro danza, arti visive, cinema, film d’animazione, musica • dai 6 anni

con i danzatori EleinaD Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitellidrammaturgia, regia, scene e luci Michelangelo Campanale | coreografie Vito Cassano

assistente alla regia Annarita De Michele | costumi Maria Pascale | video Leandro Summosi ringraziano Filomena De Leo, Rina Aruanno, Maria De Astis, Licia Leuci

coproduzione Teatri di Bari Teatro di rilevante Interesse Culturale e Cooperativa CRESTcon la preziosa collaborazione della Compagnia EleinaD

con il sostegno di scuola di danza Artinscena

Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo

però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai.Michelangelo Campanale dirige un gruppo di danzatori-acrobati affrontando la più popolare tra le fiabe: Cappuccetto Rosso, che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta.Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguag-gio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900; le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre.

CAPPUCCETTO ROSSO

20-21 NOVEMBRE 2018

Compagnia La Luna nel Letto/Ass. Cult. e Tra il dire e il fare 13

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drammaturgia e regia Damiano Nirchio | assistente alla drammaturgia e alla regia Anna Maria de Giorgiocon Lucia Zotti/Monica Contini e Raffaele Scarimboli/Damiano Nirchio | pupazzi Raffaele Scarimboli | scene Bruno Soriato costumi Cristina Bari | luci e suoni Carlo Quartararo | cura del movimento Anna Moscatelli | xvideo-editing e grafica Punes

premi Eolo Awards 2017migliore spettacolo - migliore drammaturgia - migliore interpretazione

teatro d’attore • dai 6 anni

Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mon-do. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possi-

bile? Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sapere. Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del Dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immediatamente ottenibile, faticoso. Ma soprattutto per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità.

progetto Senza Piume TeatroAHIA!Teatri di Bari Kismet AbelianoTeatro di Rilevante Interesse Culturale

26 NOVEMBRE 201814

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scrittura e interpretazione Jean-Baptiste Diot e Jonathan Lardillier | regia Denis Paumier aiuto alla drammaturgia Marie Yan | scenografia e disegno luci Jonathan Lardillier

Due eterni adolescenti vi invitano nella loro sala giochi che vi porteranno a fare un giro negli anni ’90. Con una punta di nostalgia, ma soprattutto una con una gran voglia di stravolgere la loro stanza, costruiscono il mondo che sognano.

Ingredienti: due giocolieri*, 15 anelli, 17 palline, 3 birilli, 6 scatole di misure diverse, 8 lampade da tavolo, 1 impianto stereo. Può contenere tracce di caduta.

*studenti dell’Académie Fratellini

La compagnia Les Objets Volants crea spettacoli di giocoleria dal 1999. Attraverso un repertorio eclettico, in cui la giocoleria è contaminata dal circo, dal teatro, dalla danza, dalle arti plastiche e anche dalla mate-matica. Gli spettacoli della compagnia rinnovano i rapporti tra gli umani e gli oggetti.

3 DICEMBRE 2018

con il sostegno della Fileuse e lo Spazio Ludoval a ReimsSham Spectaclès (Le Bourget) – Comune di Le Bourget

teatro, circo • dai 6 anni

Sotira Dhima | Les Objets Volants

POPCORN15

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Eolo Awards 2015 come miglior spettacolo di Teatro di Figuraspettacolo vincitore Premio operatori Piccolipalchi 2014/2015

Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina.

La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta.Il set è dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostrerà nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia osservando il piccolo e l’impercettibile.Due piani di azione, due differenti visioni, due linguaggi a confronto, quello teatrale e quello cinematogra-fico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e raccontare una grande storia d’amore.

da H.C. Andersen un’idea di Fabrizio Pallara di e con Valerio Malorni e Fabrizio Pallara

teatro di figura • dai 4 anni

UN FILM DA PALCOSCENICO

teatrodelleapparizioni/Teatro Accettella

11-12 DICEMBRE 2018

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO16

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Dopo aver infestato la foresta per anni, l’Uomo di ferro, l’essere selvaggio, viene catturato, imprigio-nato, esibito. Sarà finalmente liberato dal giovane figlio del re. Nella fuga porta con se, sulle sue spalle, il ragazzo prima di accompagnarlo nel suo percorso iniziatico…

“Ho scoperto il racconto Jean de fer durante le mie ricerche su Peter Pan. Dal piccolo ragazzo di James Mathew Berrie che rifiuta di crescere a quello dei fratelli Grimm che non vuole altro, ci si pone sempre la stessa domanda: “Crescere…?” È osare sfidare i divieti? Superare i “non fare questo, non fare quello! Se no non crescerai mai!”? È per forza rinunciare ai propri sogni?Può darsi che sia liberarsi, aprirsi una strada nel mondo e osare esporsi agli altri… Sono questi grandi viaggi verso l’età adulta che mi hanno fatto interrogare e ragionare sulle problematiche personali e che mi hanno fatto nascere il desiderio di raccontare questa storia, con le mie parole, il mio percorso tra il teatro, il movimento e le storie. Ho scelto uno spazio scenico che si sviluppa in lunghezza per rappresentare il cammino di iniziazione del bambino. Ho voluto una scenografia agile, che si possa adattare ad ogni spazio ma in grado di rispettare le scelte fatte durante il processo creativo. I personaggi sono evocati senza mai essere interpretati. Gli oggetti di scena, otto bidoni impilabili costrui-scono lo spazio scenico, rappresentando i luoghi, gli oggetti o i protagonisti del racconto. Sono sia oggetti sonori che pretesti per la scena”.

Olivier Letellier

adattamento e regia Olivier Letellier | con Matteo Prosperi | creazione luci Lionel Mahé

teatro d’attore e narrazione • dai 7 anni

Fondazione Sipario Toscana onlus/Théâtre du PhareCentro di Produzione Teatrale

L’UOMO DI FERRO

17-18 DICEMBRE 201817

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I primi passi dei neonati verso il mondo dell’opera, uno spettacolo di teatro sensoriale con musica, voce, immagini, ed esperienze tattili all’interno di Opera Education, l’attività di AsLiCo che promuove la lirica tra le nuove generazioni.

Un percorso che coinvolge i bambini in una scoperta multisensoriale.L’osservazione iniziale porta l’attenzione sui suoni nel loro stato originario, sulla parola come significante e coinvolge lo sguardo: lo spazio scenico, a pianta centrale, è organizzato in modo da avere un rapporto quasi personale non solo tra attore e spettatore ma anche tra spettatore e spettatore, in un gioco di sim-metria che coinvolge tutti i partecipanti seduti attorno al tavolo che domina la scena. Ed è attorno a quel tavolo che i bambini iniziano l’esplorazione di utensili, stoviglie; una ricerca che si trasforma anche in un evento comunitario grazie al continuo confronto tra io e l’altro. Accanto a me, di fronte a me.

nell’ambito di Opera Education progetto Opera baby a cura di As.Li.Co

di Michele Losi | regia Anna Fascendini | con Anna Fascendini e Francesca Cecala musica Federica Falasconi | consulenza per il canto Miriam Gotti

As.LI.Co. e ScarlattineTeatro, Campsirago Residenza

spettacolo multisensoriale • 0-4 anni

MILOEMAYA

15-16 GENNAIO 201918

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Possono l’amicizia e la musica salvare la vita di quattro animali rifi utati dai loro padroni? È questa la domanda principale che percorre “I musicanti di Brema”, fi aba dei Grimm che ha per protagonisti un cane, un gatto, un asino e un gallo, sui quali sembra ormai stare per calare il sipario della vita.

Reietti dal mondo al quale hanno dedicato una esistenza intera, i quattro sono di fronte a un bivio: ac-cettare una fi ne solitaria o rimboccarsi le maniche e individuare un’alternativa di speranza. Decidono così di provare a percorrere la seconda strada facendo squadra intorno alla passione che li unisce: la musica.Ripercorrendo fedelmente la sinossi della fi aba, AttorInCorso costruisce una messa in scena colorata e divertente, proponendo quattro indimenticabili protagonisti, a volte testardi, a volte spaventati, spesso in disaccordo tra loro, ma sempre determinati a cercare un lieto fi ne. Linguaggio semplice e ampie partiture musicali rendono lo spettacolo adatto anche ai bambini più piccoli, aprendo a diversi spunti di rifl essione che toccano temi di indiscusso signifi cato: l’amicizia, l’inclusione di chi è più svantaggiato, il riscatto attraverso l’arte.

regia Lucia Catalano | adattamento drammaturgico Mariafrancesca Infusinomusiche originali di Giuseppe Oliveto eseguite da Takabum Street Band

AttorInCorso

teatro d’attore e musica • 4-10 anni

I MUSICANTI DI BREMA

21 GENNAIO 201919

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Compagnia La Luna nel Letto/Ass. Cult. Tra il dire e il fareTeatri Abitati - Residenza di Ruvo di Puglia

teatro d’attore • dai 5 anni

I GUAI DI PULCINELLA

Pulcinella, nato mezzo uomo e mezza gallinella, è servo di Zappalà, padrone severo ed esigente. Com-bina guai su guai e sono botte. Ma questa volta Pulcinella l’ha fatta grossa e finirà fritto in padella. Mentre il padrone Zappalà sta preparando il sughetto per condirlo, dal mercato arriva Truffaldino,

una nuova maschera che aiuterà Pulcinella a salvarsi. Pulcinella finalmente può giocare a fare il padrone…e il padrone per una volta il servo.Pulcinella è una creatura che vive bisognosa di affetto e fiducia, sognando il suo padrone ideale, che non lo bastoni soltanto, ma che pure lo accarezzi e ogni tanto lo coccoli un po’. Proporre ad un pubblico di bambini le disavventure di un Pulcinella sotto la tirannia di un padrone senza cuore e mostrare con quan-to impegno la maschera provi a scardinare quella durezza di sentimenti, è utile per aprire una riflessione semplice contro l’odio e la guerra, a favore di un riequilibrio sentimentale tra chi domina e chi è dominato, per una fratellanza pacifica e senza confini. Lo spirito fanciullesco, ingenuo e diretto con il quale questo Pulcinella vuol far breccia nell’animo del padrone Zappalà, permetterà ai bambini di assaporare le vicende di un servo, attraverso gestualità e sonorità tipiche di una tradizione antica.

di Marco Manchisi | con Marco Manchisi e Santo Marino | luci Michelangelo Campanalemaschere Stefano Perrocco di Meduna | tecnica Cristina Carbone

28 GENNAIO 201920

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Teatro delle Briciole - Solares - Fondazione delle Arti Centro di Produzione Teatrale

un progetto di Emanuela Dall’aglio | regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’aglio interpretazione, costume e oggetti di scena Emanuela Dall’aglio | musiche e suoni Mirto Baliani

ideazione luci Yannick De Sousa Mendes | assistente scenografa Jessica Graiani

Parlare di paura con i bambini è sempre emozionante. Entrambi la temiamo e al tempo stesso la cer-chiamo, a conferma del nostro coraggio. In questa fiaba incontreremo il buio della notte, un bosco pieno di rumori, animali sconosciuti e una strega cattiva. Questa è una storia di fame e di miseria,

è il racconto di chi non ha nulla, è il riscatto di due fratelli e la loro sfida contro le difficoltà. Che cosa è la povertà? Avere una sola seggiola, una sola padella, una palla per giocare e nemmeno il pane secco da mangiare o da sbriciolare. Con l’aiuto dei ricercatori del Recupero Reperti Fiabe Originali, affronteremo l’argomento in maniera scientifica per capire cosa vuole dire non possedere niente. Ma il senso della fiaba è fatto anche di magie e illusioni. La fiaba narra di due bambini che vengono abbandonati, come poteva accadere nelle famiglie più povere, nei periodi di carestia. I protagonisti, spaventati e soli, si rivelano però ricchi di risorse. Alleandosi resistono a una notte buia nel bosco, combattono contro una strega malvagia, che li circuisce, li coccola, li schiavizza, li spaventa, e che vorrebbe solo mangiarseli. Hänsel e Gretel si riscattano ed escono per cambiare vita, portando con se quella parte di famiglia che non si può smettere di amare e che pentita, aspetterà per sempre davanti a casa il loro ritorno.

teatro d’attore e oggetti • dai 4 anni

GRETEL E HÄNSEL

4 FEBBRAIO 201921

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teatro danza • 3-6 anni

Raccontare un sentimento. Uno stato d’animo impalpabile e delicato, un’emozione che nasce dentro di sé all’improvviso. E che altrettanto all’improvviso può svanire. Una piccola sorpresa, lo stupore, la meraviglia che si prova nel contemplare una cosa bella. Innamorarsi è pura gioia. La gioia fa sen-

tire più forte e fa superare la paura, la vergogna, lo sconforto. La gioia trasforma immediatamente il corpo, il cuore batte più veloce, il respiro si fa irregolare. Un sorriso si apre in viso. L’animo si rivela al mondo. È prendere e dare, accogliere per rigenerare. La gioia sono occhi curiosi e gentili. Sono orecchie molto vicino al cuore, che provano a sentire ogni battito, ogni respiro. Sono mani che cercano, che accarezzano, che sfiorano. La gioia è un allenamento alla sensibilità. È non essere mai soli, anche quando non c’è nes-suno. Sono le mani in tasca che stringono una castagna per farsi coraggio. La gioia è anche amore. Viene da dentro e si apre al fuori, in un meraviglioso bisogno di empatia. È andare alla scoperta. Le cose arrivano una dopo l’altra, come è normale che sia. E quando sembra arrivare la fine, la gioia dice che niente finisce.

un progetto della compagnia rodisio | di Manuela Capece, Davide Doro | con Davide Doro

Compagnia Rodisio/Elsinor Centro di Produzione Teatrale

JOY

6-7 FEBBRAIO 201922

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regia e adattamento Denise Rinehart | con Daniela Scarpari, Denise Rinehart, Ellie Young

Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

Tre amici avanzano nel bosco e cosa trovano? Un bellissimo uccello appollaiato su un ramo di un albero! “Hello birdie” esclama il piccolo. “Shh! We have a plan” lo zittiscono gli altri. Camminano furtivamente con i retini in aria. “Ready one, ready two, ready three, and go!” Mentre tutti i loro pia-

ni per acchiappare l’uccellino falliscono comicamente, presto diventa chiaro che il piccolo, con il braccio spiegato, ha un’idea migliore. Lo spettacolo è pensato come un’esperienza altamente visuale per un primo approccio con la lingua ingle-se, ispirandosi al noto libro illustrato di Chris Haughton “Shh! We Have a Plan”. Il pubblico verrà traspor-tato in una performance avventurosa e poetica che unisce musica e narrazione creativa permettendo ai più piccoli di avvicinarsi all’inglese in modo dinamico, immaginativo e pieno di curiosità.Le attrici Denise Rinehart e Daniela Scarpari creano un’avventura fisica e ritmica accompagnate da Ellie Young al violoncello elettrico.

SHH! WE HAVE A PLAN

teatro d’attore • 3-8 anni

11-12 FEBBRAIO 201923

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teatro d’attore e clownerie • dai 5anni

Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

Progetto di residenza artistica sviluppato nell’ambito del bando # CREA

“… sembrava un pezzo di mare in un sacchetto…”

Il Signor Blu è uno strano signore, che viene da un mondo lontano, ma simile al nostro. È alla ricerca del blu perfetto. Celeste è una bambina a cui piace andare a scuola, il suo libro preferito è l’enciclopedia.

L’incontro tra i due personaggi sancisce l’inizio di un viaggio, l’esplorazione per entrambi di un essere diverso, appartenente ad un mondo diverso, reso possibile da un unico dialogo universale che è l’amicizia. Tra barche, pozzanghere e pesci rossi scopriremo i diversi stati dell’acqua, l’importanza delle piccole cose, e la gioia di accettare le proprie imperfezioni.

L’idea nasce dalla volontà di raccontare ai bambini il valore dell’amicizia, oltre le diversità.

di e con Giada Borgatti e Annalisa Salis

CLOWNERIE UMIDA O UMIDITÀ CLOWNESCA, PER SIGNORE E BAMBINAH2OPS!

20-21 FEBBRAIO 201924

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lo spettacolo è tratto dai libri di Mario Ramos Le plus malin, C’est moi le plus beau e C’est moi le plus fort editi da l’école des loisirs, Parigi

Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Mentre si avvicina alla casa della nonna, pregusta già il pranzetto: sarà uno scherzo da ragazzi

divorarsele entrambe… Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa... rimanendo chiuso fuori! Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo (che ancora si crede il più furbo), non rimane che nascondersi nel bosco.Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzanti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, etc.) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo! Il più furbo è tratto dall’opera di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per i piccoli. Un piccolo gioiello che è un concentrato di leggerezza e d’ironia, che fa ridere e pensare piccoli e grandi. Il lupo protagonista di questa storia, suscita una simpatia sincera perché a fronte della sua declamata presunzione “io sono il più furbo”, si dimostra, nei fatti, sgraziato e goffo. Tutti gli altri personaggi che lui incontra non fanno che rivelare le sue debolezze e farne un carattere molto umano. Ridere di lui, in cui in fondo tutti ci possiamo riconoscere, è ridere di noi, e questo ci fa sentire tutti più umani. Dalle disavventure di questo lupo usciamo con la gioiosa convinzione che la vita, nonostante tutto quello che ci può accadere, possa essere comunque un’avventura meravigliosa.

con Andrea Coppone | adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi | regia e scene Fabrizio Montecchisagome Nicoletta Garioni con Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos) | musiche Paolo Codognola | coreografie Andrea Coppone

costumi Tania Fedeli | disegno luci Anna Adorno | luci e fonica Marcello Casara | assistente alla regia Enrica Carini, Katja Gorečan realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari | realizzazione scene Sergio Bernasani

teatro d’ombre, d’attore e danza • 3-7 anni

DISAVVENTURE DI UN INCORREGGIBILE LUPO | dall’opera di Mario Ramos

IL PIÙ FURBOTeatro Gioco Vita

Centro di Produzione Teatrale

4-5 MARZO 201925

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spettacolo multidisciplinare | coreografia Loredana Parrella | drammaturgia e testo Gloria Sapio | regia Loredana Parrellla e Maurizio Repetto | music design Marco Giannoni | progetto per 5 interpreti

Schiaccianoci è una fiaba di nobili origini. Il suo percorso di opera letteraria trasposta in opera dan-zata, la rende particolarmente adatta a una rivisitazione contemporanea che attraverso l’unione dei differenti linguaggi crea una narrazione ricca di suggestioni e capace di parlare all’infanzia di alcuni

temi complessi come i passaggi della crescita, la diversità, la scoperta dell’altro.In tedesco, “schiacciare una noce dura” ha una valenza traslata e significa risolvere un problema impor-tante, affrontare con coraggio le difficoltà che la vita propone.Il principe Schiaccianoci è dunque un antieroe che vince proprio grazie alla sua incompiutezza e Clara/Marie riconoscendone il valore nonostante la fragilità che lo rende diverso e meno scintillante degli altri giocattoli, inizierà un viaggio di crescita e di conoscenza.La nostra storia inizia a ritroso: Clara ha ormai vissuto la sua vita ed è molto lontana dalla bambina che era. Circondata da un mondo sensibile solo al consumo, è sola alla vigilia di Natale. Il ricordo però è un antidoto potente e il mondo di Clara ricomincia a luccicare come le candeline sull’albero.Un viaggio attraverso il ricordo di quella notte magica popolata da personaggi tanto allegorici quanto vividi: il padrino Drosselmeyer, l’Albero che cresce, le bambole, i soldatini, lo schiaccianoci, il Re dei Topi, la Fata Confetto e il Principe che restituiscono un sottotesto più profondo.Progetto di residenza artistica sviluppato nell’ambito del bando # CREACoproduzione Twain/Settimo Cielo/Teatro di Arsoliin Collaborazione con ATCL LazioCon il sostegno di MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio – Ass.to alla CulturaIn Residenza Supercinema_Tuscania, Teato La Fenice_Arsoli

teatro danza • dai 3 anni

LA STORIA DI SCHIACCIANOCICie Twain Physical Dance Theatre/Associazione Settimo Cielo

12 APRILE 201926

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Se Otello oggi rappresentasse la “diversità” e l’alterità sociale vittima di inganno?“Tutto ciò che rifiutiamo e odiamo si impossessa di noi, tutto ciò che amiamo e integriamo ci rende liberi” diceva Bert Hellinger, ciò che è sconosciuto ci fa paura, ciò che è diverso ci atterrisce.

Da sempre, fino ad oggi, le culture diverse si sono scontrate, temute, spesso ripudiate. Razzismo, integra-zione, diversità sono temi contemporanei, ma Shakespeare col suo Moro di Venezia, Otello, ha raccontato anche la storia del suo tempo, 400 anni fa.“Mi sono a lungo interrogata verso quale cultura, oggi, il nostro odio ha puntato il dito” spiega Ia regista Ilaria Testoni. Così l’odio di Jago verso Otello, misto alla gelosia per l’incapacità di raggiungere il suo grado e i suoi meriti, diventa un odio feroce verso una cultura incomprensibile, ‘sconosciuta e quindi spaventosa’. E per lasciare una buona contraddizione tipica dell’animo umano, Jago - nell’opera sposato con Emilia - convive con la sua donna. La disprezza, sì, ne abusa, ma la tiene con sé”.

da un’idea di Ilaria Testoni - adattamento di Glenda Ray | con Mauro Mandolini, Camillo Marcello Ciorciaro, Francesca Dinale, Ilaria Amaldi, Laurence Mazzoni/Valerio Camelin, Roberto Di Marco, Fabrizio Bordignon, Michela Giamboni

colonna sonora Ferdinando Nicci | scene Bruno Vitale | costumi femminili Cinzia Ungaro | luci Pietro Sperduti | regia Ilaria Testoni

22 NOVEMBRE 2018

teatro d’attore • dagli 11 anni

di WILLIAM SHAKESPEARE

Compagnia Mauri Sturno/ Fondazione Sipario Toscana onlus

OTELLO27

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traduzione Raffaele Bernini, Pablo Maria Borgialli, Leon Battista Borsano, Nicolò Campodonico, Sofia Casini, Marco Catrambone, Alessandra D’Antonio, Edoardo Galfré, Mario Mascioletti, Bianca Mazzinghi Gori, Francesco Morosi, Margherita Nimis, Ilaria Ottria, Leyla Ozbek, Antonio Papapicco, Camillo Carlo Pellizzari, Camilla Poloni, Flavio Santini, Silvia Speriani | con Annamaria Azzarone, Nicola Barbagli, Marco Bei, Carlo Daffonchio, Giorgio Di Domenico, Giorgio Motisi, Alessandra Mulè, Maxime Potier, Marcello Reggiani, Irene Saggese, Marco Signori, Silvia Speriani | musiche originali Fabio Ferri, Guglielmo Nocera eseguite da Ugo Bindini (pianoforte), Fabio Ferri (chitarra elettrica) | regia Alessandro Maggi | aiuto regia Francesco Morosi

Un padre di famiglia non dorme la notte per far quadrare i conti: è Strepsiade, rovinato dai debiti contratti dal figlio Fidippide, grande appassionato di cavalli. Ma Strepsiade ha un’idea: in città esiste una scuola, il Pensatoio, dove si impara a vincere in ogni disputa, anche quando si ha torto

marcio. Se imparasse a maneggiare il Discorso Peggiore, per cui la verità non esiste e si può dire tutto e il contrario di tutto, potrebbe avere la meglio in tribunale, e non pagare i suoi creditori. Socrate, il capo della scuola, lo inizierà alle conoscenze dei pensatori e alle loro nuove divinità, le Nuvole. Ma persino loro dovranno ammettere di aver fatto un buco nell’acqua: Strepsiade è troppo rimbambito per imparare alcunché. Sarà allora il giovane Fidippide a fare la conoscenza dei due Discorsi, il Migliore e il Peggiore, e a ricevere l’educazione di Socrate. Per Strepsiade sembra un trionfo. Ma non è tutto oro quello che luccica…Una commedia ferocemente morale. Sotto una parvenza ridicola, le Nuvole presentano un dilemma etico fondamentale: che cos’è la conoscenza? Un patrimonio di valori condivisi oppure uno strumento privo di contenuti, da utilizzare in qualsiasi occasione e per qualsiasi finalità?

Fondazione Sipario Toscana onlusCentro di Produzione Teatrale

di AristofaneLE NUVOLE

teatro d’attore • dai 13 anni

23 NOVEMBRE 201828

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con la collaborazione di: Corral de Comedias de Alcalá de Henares; INAEM; AISGE; MADRID ACTIVA; SALA MINIMA;

KING’S COLLEGE LONDON y CHRIST CHURCH UNIVERSITY CANTERBURY

regia Paula Rodriguez, Sandra Arpa | adattamento Paula Rodriguez, Sandra Arpa | con Paula Rodriguez, Sandra Arpa disegno luci Iván Martín | suono Rob Hart | coach di verso Barocco Nuria Alkorta | esperto di narrazione Stephe Harrop

coach di traduzione e inglese Will Hudson | produzione e distribuzione internazionale XperTeatro distribuzione Lorenzo Pappagallo- [email protected]

Partendo dall’opera di Calderón de La Barca, La vida es sueño, affrontiamo il testo dal punto di vista di Rosaura, uno dei personaggi femminili più interessanti del Siglo de Oro.Nella nostra produzione, comprendiamo come Rosaura sia la vera forza trainante per il cambiamen-

to nella storia, rappresentando il bisogno di trovare un’identità in un sistema sociale nel quale la figura femminile è offuscata e sottomessa all’uomo.La sua ricerca per trovare una collocazione in quella società non trova sosta, fino a che non affronta il suo destino lottando contro l’ordine stabilito ed i limiti a lei imposti, fino a ritrovare se stessa.Questa Rosaura intraprende un viaggio verso l’ignoto; diventa un uomo, una donna di corte, una guerriera, e alla fine riesce a conquistare i fantasmi del suo passato, attraverso un processo evolutivo che lo stesso Calderon sviluppa attraverso il lavoro, attraversando l’anima femminile con grande talento e bellezza.

libero adattamento dell’opera La vida es sueño di Pedro Calderón de la BarcaROSAURA

Teatro Inverso

teatro d’attore • dai 13 anni (in spagnolo con sovra titoli in Italiano)

13 DICEMBRE 201829

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coproduzione Arterie C.I.R.T.

L’Amleto è l’espletamento della missione di tre “Orazi” che hanno ricevuto l’incarico di narrare la vicenda del principe di Danimarca proprio al momento della sua morte. Questi tre inviati hanno assistito a tutta la tragica vicenda e da 500 anni non fanno che vagare per il mondo per raccontarla.

Ne uscirà un ritratto che è una critica commossa delle fragilità dell’uomo, della sua divisione tra regola e ribellione, reazione e abbattimento, rabbia e amore.In mezzo, le domande che sono di tutti. Domande che, in particolare nell’età dell’adolescenza, si fanno urgenti e dominanti: il dubbio sulla propria identità, su come affrontare la vita divisi tra l’incapacità di agire prendendola in mano e la ribellione contro la regola del mondo che troppo spesso appare ingiusta.I tre Orazi, fedeli al patto, comicamente incapaci di comprenderne fino in fondo la vicenda, accompagnano noi, uomini “moderni ed evoluti”, alla domanda che da 500 anni li tormenta: in nome di cosa si può de-cidere di uccidere un essere umano e pensare di restare puri? In nome della tradizione? Dell’onore? Della famiglia? Del capo? Del dio? In nome del padre? In nome di cosa?Dentro e fuori dalla storia, raccontandola, vivendola, guardandola dall’esterno e commentandola, apren-done la bellezza e la modernità senza epoca.

adattamento e drammaturgia Bruno Stori | regia Bruno Stori con Rossella Rapisarda, Andrea Ruberti e Dadde Visconti | impianto visivo e disegno luci Fabrizio Visconti costumi Mirella Salvischiani, Alessandro Aresu | musiche originali Marco Pagani

teatro d’attore • dagli 11 anni

8 MARZO 2019

PER I GIOVANI D’OGGI

Eccentrici Dadarò

L’AMLETO30

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Progetto di residenza artistica sviluppato nell’ambito del bando # CREA

drammaturgia Franco Farina | Regia Collettiva | in scena Paolo Cioni, Paolo Giommarelli, Luca Orsini

State zitti ed in perfetto silenzio e fate attenzione:chi vi dà l’ordine di ascoltare è il comandante degli istrioni,che vi invita a deporre le vostre chiappe in ordine sui sedilisia che siate venuti affamati oppure pieni fino agli occhi. (Poenulus, 3-6)

Un capocomico fanfarone e due attori più giovani si contenderanno la scena, architettando strata-gemmi e stringendo fra loro mutevoli alleanze, che permetteranno al pubblico di veder scorrere, di fronte ai loro occhi, le più emblematiche scene del teatro di Plauto, seme e origine di tutta la

commedia moderna.Gli spettatori rideranno e parteciperanno attivamente alla beffa giocata al soldato fanfarone Pirgopolinice del Miles Gloriosus, ai comici equivoci fra Sosia e Mercurio che ha preso le sembianze del servo di Anfi-trione nell’Amphitruo, all’amore senile di Lisidamo per Casina fino ai tormenti dell’avaro Euclione per il tesoro nella pentola dell’Aulularia e così via attraverso personaggi e situazioni delle ventuno commediedel poeta di Sarsina giunte fino a noi. Plauto. Alle radici del comico è un progetto che cerca di condensare in uno unico spettacolo l’essenza delle commedie di Plauto alla ricerca dei meccanismi base della commedia, che tanta fortuna hanno avuto poi in autori successivi fino ad arrivare al cinema contemporaneo.Il filo conduttore che legherà insieme scene provenienti da tante opere diverse sarà dato dai rapporti e le relazioni dei tre attori, che si contenderanno le simpatie del pubblico e faranno da specchio e da ampli-ficatore al campionario di umane debolezze che Plauto rappresenta nelle sue opere e che lo rende ancora oggi attuale. Gli attori sveleranno gli strumenti della loro arte e chiameranno il pubblico a partecipare direttamente al gioco scenico in una ricerca di varie modalità di rottura della quarta parete.

ALLE RADICI DEL COMICOPLAUTO

Ass.ne Pesopiuma

teatro d’attore • di 12 anni

17 APRILE 201931

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ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA PROTOPAPA

LA SCUOLA VA A TEATRORassegna di teatro per la scuolad i o g n i o r d i n e e g r a d o

33° anno

La Città del TeatroFondazione Sipario Toscana onlusVia Tosco Romagnola 65656021 Cascina (Pi)Tel 050744400

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