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49 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9 DELIBERAZIONE 23 febbraio 2009, n. 123 Assistenza sanitaria per cittadini di Paesi neocomu- nitari. Proroga disposizioni DGR n. 152 del 03.03.2008. LA GIUNTA REGIONALE Vista la propria delibera n. 717 del 15.10.2007, che assicura ai cittadini di Paesi neocomunitari, per la durata di un anno dall’ingresso del nuovo Paese nell’Unione Europea, se privi di qualsiasi titolo per l’accesso alle prestazioni del sevizio sanitario regionale, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio ed i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva, in applicazione del combinato disposto degli articoli 1, comma 2, e 35, comma 3, del Decreto Legislativo 286/1998; Vista la propria delibera n. 152 del 03.03.2008 che assicura, per l’anno 2008, ai cittadini di Bulgaria e Romania, anche se presenti in Italia anteriormente all’ ingresso del loro Paese nell’Unione, privi di qualsiasi titolo per l’accesso alle prestazioni del Servizio sanitario regionale, le cure previste dalla delibera sopra indicata; Considerato che sul territorio delle Regione Toscana sono ancora presenti cittadini provenienti da tali Paesi non in grado di regolarizzare la propria posizione assistenziale né nei confronti del nostro Servizio sanitario, né di quello del loro Paese di origine e che, pertanto, in virtù del principio dell’universalità del diritto alla salute, si rende necessario assicurare per tutto il 2009, o fino a che una diversa soluzione sia prevista a livello nazionale, l’accesso alle prestazioni urgenti ed essenziali con le modalità previste dalla delibera 152 del 03.03.2008; A voti unanimi DELIBERA di prorogare fino al 31 dicembre 2009 l’efficacia delle disposizioni della deliberazione della Giunta regionale n. 152 del 03.03.2008 in materia di accesso dei cittadini neocomunitari alla prestazioni del Servizio sanitario regionale. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1 lettera f) della Legge regionale. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della medesima Legge regionale 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini DELIBERAZIONE 23 febbraio 2009, n. 125 PSR 2008/2010 punto 4.1.2 approvazione pro getto Carta Sanitaria Elettronica. LA GIUNTA REGIONALE Visto il Piano sanitario regionale (PSR) 20082010 approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 53 del 16 luglio 2008, che individua tra gli obiettivi strategici del triennio la semplificazione per il cittadino dell’esercizio del diritto alla salute in ogni momento del percorso sociosanitario, attraverso azioni molteplici, quali l’alleggerimento dell’onere documentale, la personalizzazione delle cure, la riduzione dell’errore umano e lo sviluppo di un linguaggio comune tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del percorso (punto 4.1.2); Rilevato che lo stesso PSR indica quale strumento di realizzazione del suddetto obiettivo, l’introduzione di una “carta sanitaria”, ovvero di un sistema che, attraverso la progressiva integrazione delle informazioni prodotte dai vari attori del Servizio Sanitario Regionale (SSR) in relazione alla gestione degli assistiti ed alle prestazioni erogate, consenta l’acquisizione di tali informazioni in forma elettronica e l’accesso alle stesse da parte del cittadino in maniera semplice e sicura, semplificando così l’esercizio del diritto alla salute e restituendo centralità al cittadino stesso in ogni momento del percorso sanitario; Atteso che la soluzione tecnica indicata dal PSR consiste, in particolare, nella realizzazione di un fascicolo sanitario personale virtuale, alimentato da contenuti informativi resi disponibili dalle aziende sanitarie e dai medici convenzionati, al quale il cittadino possa accedere mediante una connessione telematica; Rilevato, altresì, che la realizzazione del sistema descritto costituisce, come beneficio ulteriore rispetto alle sue finalità prime, un’opportunità per riqualificare i sistemi informativi aziendali come parti di un sistema regionale unitario e per ripensarne l’architettura non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo, in particolare sotto il profilo dello sviluppo di procedure di cooperazione ed interazione e della individuazione di funzioni specifiche a presidio della consistenza e della qualità delle anagrafi aziendali; Visto il decreto legislativo 196/2003, “Codice per la protezione dei dati personali” ed il decreto del Presidente della Giunta regionale 18/R del 16 maggio 2006 che definisce le modalità per i trattamenti di dati sensibili e giudiziari previsti dalle leggi vigenti; Visto il D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e successive

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494.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

DELIBERAZIONE 23 febbraio 2009, n. 123

Assistenza sanitaria per cittadini di Paesi neo co mu-nitari. Proroga disposizioni DGR n. 152 del 03.03.2008.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la propria delibera n. 717 del 15.10.2007, che assicura ai cittadini di Paesi neocomunitari, per la durata di un anno dall’ingresso del nuovo Paese nell’Unione Europea, se privi di qualsiasi titolo per l’accesso alle prestazioni del sevizio sanitario regionale, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio ed i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva, in applicazione del combinato disposto degli articoli 1, comma 2, e 35, comma 3, del Decreto Legislativo 286/1998;

Vista la propria delibera n. 152 del 03.03.2008 che assicura, per l’anno 2008, ai cittadini di Bulgaria e Romania, anche se presenti in Italia anteriormente all’ ingresso del loro Paese nell’Unione, privi di qualsiasi titolo per l’accesso alle prestazioni del Servizio sanitario regionale, le cure previste dalla delibera sopra indicata;

Considerato che sul territorio delle Regione Toscana sono ancora presenti cittadini provenienti da tali Paesi non in grado di regolarizzare la propria posizione assistenziale né nei confronti del nostro Servizio sanitario, né di quello del loro Paese di origine e che, pertanto, in virtù del principio dell’universalità del diritto alla salute, si rende necessario assicurare per tutto il 2009, o fino a che una diversa soluzione sia prevista a livello nazionale, l’accesso alle prestazioni urgenti ed essenziali con le modalità previste dalla delibera 152 del 03.03.2008;

A voti unanimi

DELIBERA

di prorogare fino al 31 dicembre 2009 l’efficacia delle disposizioni della deliberazione della Giunta regionale n. 152 del 03.03.2008 in materia di accesso dei cittadini neocomunitari alla prestazioni del Servizio sanitario regionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1 lettera f) della Legge regionale. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della medesima Legge regionale 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 23 febbraio 2009, n. 125

PSR 2008/2010 ­ punto 4.1.2 ­ approvazione pro­get to Carta Sanitaria Elettronica.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Piano sanitario regionale (PSR) 2008­2010 approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 53 del 16 luglio 2008, che individua tra gli obiettivi strategici del triennio la semplificazione per il cittadino dell’esercizio del diritto alla salute in ogni momento del percorso socio­sanitario, attraverso azioni molteplici, quali l’alleggerimento dell’onere documentale, la personalizzazione delle cure, la riduzione dell’errore umano e lo sviluppo di un linguaggio comune tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del percorso (punto 4.1.2);

Rilevato che lo stesso PSR indica quale strumento di realizzazione del suddetto obiettivo, l’introduzione di una “carta sanitaria”, ovvero di un sistema che, attraverso la progressiva integrazione delle informazioni prodotte dai vari attori del Servizio Sanitario Regionale (SSR) in relazione alla gestione degli assistiti ed alle prestazioni erogate, consenta l’acquisizione di tali informazioni in forma elettronica e l’accesso alle stesse da parte del cittadino in maniera semplice e sicura, semplificando così l’esercizio del diritto alla salute e restituendo centralità al cittadino stesso in ogni momento del percorso sanitario;

Atteso che la soluzione tecnica indicata dal PSR consiste, in particolare, nella realizzazione di un fascicolo sanitario personale virtuale, alimentato da contenuti informativi resi disponibili dalle aziende sanitarie e dai medici convenzionati, al quale il cittadino possa accedere mediante una connessione telematica;

Rilevato, altresì, che la realizzazione del sistema descritto costituisce, come beneficio ulteriore rispetto alle sue finalità prime, un’opportunità per riqualificare i sistemi informativi aziendali come parti di un sistema regionale unitario e per ripensarne l’architettura non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo, in particolare sotto il profilo dello sviluppo di procedure di cooperazione ed interazione e della individuazione di funzioni specifiche a presidio della consistenza e della qualità delle anagrafi aziendali;

Visto il decreto legislativo 196/2003, “Codice per la protezione dei dati personali” ed il decreto del Presidente della Giunta regionale 18/R del 16 maggio 2006 che definisce le modalità per i trattamenti di dati sensibili e giudiziari previsti dalle leggi vigenti;

Visto il D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e successive

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50 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

modifiche e integrazioni, “Codice dell’amministrazione digitale”;

Vista la legge regionale n. 1 del 26 gennaio 2004, “Promozione dell’amministrazione elettronica e della Società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della RTRT”, che definisce la composizione della Rete Telematica Regionale Toscana e prevede che, ai fini dello scambio delle informazioni relative alle funzioni di propria competenza, la Regione, gli enti e le agenzie regionali, gli enti e le aziende sanitarie pubbliche, adempiano in forma elettronica gli obblighi e gli oneri informativi stabiliti dalle norme vigenti;

Rilevato che la regione Toscana, in attuazione del­la deliberazione del Consiglio Regionale n. 20 del 12 febbraio 2003, ha realizzato un’infrastruttura di coo­perazione applicativa che, attraverso l’individuazione di specifici standard, consente di costruire un sistema di interoperabilità in funzione del raggiungimento di obiettivi di semplificazione amministrativa;

Dato atto che, al fine di dare attuazione all’obiettivo previsto dal PSR 2008­2010, le strutture della Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà e della Direzione Generale Organizzazione e Sistemi Informativi, ciascuna per quanto di competenza, hanno avviato nel corso del 2008 un percorso di valutazione dello strumento attuativo indicato dal PSR (introduzione del fascicolo sanitario personale elettronico) sia in termini di fattibilità tecnica, che di sostenibilità economica e giuridica rispetto alle risorse disponibili ed al contesto normativo nazionale in materia di protezione dei dati personali, procedendo alla successiva progettazione;

Atteso che, in considerazione della complessità del­l’in novazione descritta sotto il profilo organizzativo e tecnologico e delle potenzialità d’impatto sull’intero SSR, le attività sopra descritte sono state condotte dalle strutture della Giunta regionale in stretta collaborazione con le aziende sanitarie che avvieranno per prime l’implementazione del sistema, con l’opportuno coinvol­gimento della medicina convenzionata e di organismi tecnici regionali, mediante la costituzione di gruppi di lavoro tecnici e di coordinamento, rappre sentativi di tutti i soggetti coinvolti;

Rilevato che le strutture responsabili del progetto si sono avvalse, tra gli altri, di un gruppo di coordinamento strategico del progetto, con il compito di definirne le linee generali e di presidiarne la fase di analisi preliminare e progettazione;

Visto il progetto “Carta Sanitaria Elettronica” di cui all’allegato A, parte integrante della presente deli­berazione, che definisce le finalità e gli obiettivi del

progetto, i soggetti coinvolti e le fasi di sviluppo e attuazione, descrivendo le modalità per la progressiva integrazione delle informazioni che costituiscono il con­tenuto del fascicolo sanitario virtuale e dando conto della coerenza del progetto rispetto alle norme vigenti in ma­teria di protezione dei dati personali;

Rilevato inoltre che, in considerazione dell’ade­guamento tecnologico ed organizzativo necessario, i con­tenuti informativi resi disponibili dalle aziende sani tarie potranno essere forniti in parte in maniera periodica e con struttura analoga a quella che le aziende già utilizzano per le comunicazioni del sistema dei flussi DOC ed in parte ad eventi, con le caratteristiche tecniche descritte dal progetto;

Dato atto che in relazione agli aspetti del progetto attinenti al ruolo ed alle attività della medicina generale è stata avviata una specifica trattativa con le organizzazioni sindacali rappresentative della categoria;

Rilevato che, ai fini dell’accesso al fascicolo sanitario virtuale, il progetto prevede l’utilizzo di una smart card personale contenente un certificato digitale conforme agli standard della Carta Nazionale dei Servizi, assicurando così il rispetto dei più elevati standard di sicurezza;

Rilevato quindi che il progetto prevede di dotare tutti i cittadini toscani di una smart card contenente un certificato digitale, e che per questo risulta opportuno ed economicamente conveniente prevedere una proiezione temporale di spesa che oltrepassa la durata del bilancio di previsione pluriennale 2009­2011, in modo da estendere il ciclo di vita della smart card, e realizzare così una significativa economia di spesa rispetto ai costi di rinnovo del certificato digitale e una indubbia semplificazione organizzativa;

Rilevato altresì che i costi relativi a tale intervento ammontano ad € 38.100.000,00, e che questi comprendono sia i costi per la fornitura e la distribuzione delle smart card, che i costi relativi al servizio di gestione del ciclo di vita delle stesse fino all’anno 2015 e al servizio di help desk per il cittadino per l’accesso al suo fascicolo sanitario tramite smart card, sempre fino al 2015;

Rilevato inoltre che a tali costi si sommano i costi relativi all’infrastruttura hardware e software necessari alla realizzazione del progetto, come descritti nel punto 7 dell’allegato A e per un totale di € 7.700.000,00, e che risulta in questo caso opportuno, in virtù dell’evoluzione tecnologica e del conseguente adeguamento dei prezzi, limitare la previsione di spesa al bilancio di previsione 2009­2011;

Dato atto della congruità dei costi previsti, verificata

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sulla base di indagini di mercato ed anche, in particolare sulle voci di costo relative alla distribuzione della smart card, sulla base dei costi previsti da analoghi progetti ­e per analoghi volumi­ realizzati o in corso di realizzazione da parte di soggetti pubblici centrali o da società di servizi per conto di altre regioni;

Considerato inoltre che i costi strutturali per le aziende sanitarie trovano copertura nei piani aziendali per gli investimenti tecnologici 2008­2010;

Considerato che gli interventi di formazione necessari per l’avvio e lo sviluppo del progetto trovano copertura nella cornice finanziaria triennale delineata dalla deli­berazione della Giunta regionale n. 643 del 4 agosto 2008 che fornisce, tra l’altro, indirizzi per la formazione continua a supporto del PSR 2008­2010;

Atteso che, pertanto, al netto delle voci di costo per le quali è già prevista una specifica fonte di finanziamento, sia a livello regionale che delle aziende sanitarie, i costi previsti dal progetto, compresi quelli di supporto alla sua gestione, ammontano ad € 46.220.000,00, come descritti nell’allegato A;

Precisato al tempo stesso che i costi per dotare i cittadini toscani di una smart card contenente un cer­tificato digitale ricadono inevitabilmente in maniera maggiore sull’esercizio di bilancio dell’anno 2009, per € 21.930.000,00, come descritto nel piano finanziario (punto 7 dell’allegato A), dato che il progetto prevede di effettuare la distribuzione entro l’anno a tutti i cittadini toscani;

Ritenuto opportuno, per tutte le motivazioni sopra esposte, procedere all’approvazione del progetto “Car­ta Sanitaria Elettronica” di cui all’allegato A, parte inte­grante del presente provvedimento, quale strumento attuativo del PSR 2008­2010;

Ritenuto, inoltre, opportuno istituire una Cabina di regia con il compito di monitorare l’attuazione del progetto e di affrontare le eventuali criticità, la cui composizione verrà successivamente definita;

Considerato che, per la realizzazione del progetto, risulta fondamentale che tutti i soggetti coinvolti pongano in essere in maniera puntuale e coordinata le iniziative necessarie per il raggiungimento dei risultati previsti in relazione alle diverse fasi di sviluppo del progetto stesso, come descritti nei punti 4 e 5 dell’allegato A;

Vista la legge regionale n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 ed il bilancio pluriennale 2009/2011,

e la deliberazione della Giunta regionale n. 1162 del 29 dicembre 2008, che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare, per tutto quanto esposto in narrativa, il progetto “Carta Sanitaria Elettronica” di cui all’allegato A, parte integrante della presente deliberazione, che definisce le finalità e gli obiettivi del progetto, i soggetti coinvolti e le fasi di sviluppo e attuazione, descrivendo le modalità per la progressiva integrazione delle informazioni che costituiscono il contenuto del fascicolo sanitario virtuale e dando conto della coerenza del progetto rispetto alle norme vigenti in materia di protezione dei dati personali;

2. di istituire una Cabina di regia con il compito di monitorare l’attuazione del progetto e di affrontare even­tuali criticità, la cui composizione verrà successi vamente definita;

3. di prenotare:­ la somma di € 24.910.000,00 sul capitolo 24047 del

bilancio gestionale 2009;­ la somma di € 6.210.000,00 sul capitolo 24047 del

bilancio pluriennale 2009­2011, annualità 2010;­ la somma di € 4.810.000,00 sul capitolo 24047 del

bilancio pluriennale 2009­2011, annualità 2011;­ la somma di € 2.940.000,00 per l’annualità 2012;­ la somma di € 2.940.000,00 per l’annualità 2013;­ la somma di € 2.940.000,00 per l’annualità 2014;­ la somma di € 1.470.000,00 per l’annualità 2015;

4. di impegnare la DG Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, la DG Organizzazione e Sistemi infor­mativi e le aziende sanitarie della Toscana a porre in essere le iniziative necessarie per il raggiungimento dei risultati previsti in relazione alle diverse fasi di sviluppo del progetto stesso, come descritti nei punti 4 e 5 dell’allegato A.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f), della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

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1. Descrizione del progetto

1.1 Finalità ed obiettivi generali

Il progetto Carta Sanitaria Elettronica si propone di realizzare un sistema per

l’acquisizione, l’aggiornamento e la consultazione dei dati sanitari che risponda in

primo luogo all’esigenza dei cittadini di semplificare l’esercizio del diritto alla salute,

in ogni momento del loro percorso sanitario, in accordo con quanto previsto Piano

Sanitario Regionale (PSR) 2008-2010, approvato con deliberazione del Consiglio

regionale n. 53 del 16 luglio 2008.

L’obiettivo è quello di consentire ad ogni cittadino di accedere in maniera semplice e

sicura ai propri dati sanitari presenti nel Servizio Sanitario Regionale (SSR) attraverso

la rete telematica Internet.

In altri termini, il progetto mira a rendere disponibile ad ogni cittadino il suo

Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE o EHR, Electronic Health Record), quale

insieme di dati e documenti in formato elettronico relativi al percorso del cittadino

stesso attraverso le strutture ed i servizi del SSR.

Al tempo stesso mira ad integrare in tale fascicolo, secondo modalità standard, le

informazioni più significative inerenti il percorso sanitario dei singoli assistiti

contenute nelle cartelle cliniche informatizzate in possesso dei medici di famiglia

(medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) aderenti al progetto; tali

informazioni prodotte dal medico in formato elettronico sono definite “Sommario del

Paziente” (Patient Summary) e costituiscono il principale contributo del medico al

FSE.

Un sottoinsieme dei dati che compongono il FSE, identificati come dati di emergenza,

potranno essere resi visibili, subordinatamente ad una esplicita autorizzazione da parte

del cittadino, agli operatori che operano in regime di Pronto Soccorso, per una più

completa disponibilità di informazioni sanitarie in situazioni di emergenza/urgenza.

Perché ciò sia possibile è necessario realizzare un processo di integrazione e di

normalizzazione delle informazioni sanitarie provenienti dai diversi sistemi che le

generano e che contribuiscono ad alimentare la storia sanitaria di ciascun assistito. Il

progetto costituisce quindi anche un impulso all’innovazione ed un’opportunità di

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miglioramento dell’intero Servizio Sanitario Regionale, sia a livello centrale che

periferico. Allo stesso tempo, il progetto costituisce un eccezionale stimolo alla

integrazione dei dati di carattere socio-sanitario, con l’obiettivo di ricondurre alla

centralità del cittadino e nella sua disponibilità il complesso delle informazioni

relative alla sua salute.

I cittadini potranno accedere ai propri dati attraverso una connessione ad Internet ed

una smart card personale (con relativo codice PIN), potenzialmente dalla loro

abitazione, ma anche da una serie di punti di accesso assistito dislocati sul territorio

regionale, in modo da favorire il superamento del divario costituito dalle diverse

capacità di accesso e di utilizzo delle nuove tecnologie (il cosiddetto digital divide) e

facilitare così l’effettivo raggiungimento dei risultati attesi del progetto.

L’accesso avverrà nel pieno rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali e

utilizzerà una infrastruttura di comunicazione sicura e conforme alle specifiche del

Codice dell’Amministrazione Digitale, mediante un modello di autenticazione basato

su smart card contenente un certificato digitale aderente agli standard della Carta

Nazionale dei Servizi (CNS), in modo da assicurare il rispetto dei più elevati requisiti

di sicurezza.

La denominazione del progetto (Carta Sanitaria Elettronica) rimanda simbolicamente

proprio allo strumento di accesso da parte di ciascun cittadino ai dati sanitari generati

e conservati nell’ambito dei sistemi informativi del SSR.

1.2 Contesto nazionale ed europeo

Il progetto Carta Sanitaria Elettronica si inserisce nel contesto di analoghi progetti

che, a livello nazionale, europeo ed internazionale, hanno come obiettivo

l’interoperabilità dei sistemi di Fascicolo Sanitario Elettronico e la semplificazione

dell’accesso dei cittadini ai propri dati sanitari e ai servizi di Sanità Elettronica, nel

rispetto delle normative in materia di privacy. I Sistemi che in questo ambito sono in

progettazione o in fase pilota in Italia sono orientati verso l’autenticazione forte del

soggetto che accede ai servizi, tramite Carta Nazionale dei Servizi o evoluzione della

Tessera Sanitaria come strumento di autenticazione del soggetto (in attuazione art. 50

Legge 24 Novembre 2003, n. 326 come modificato da comma 127 art. 4 Legge 24

Dicembre 2003, n.350 - Assorbimento della TS nella CNS).

In particolare, la Regione Toscana è coinvolta nei seguenti progetti:

1. Descrizione del progetto

1.1 Finalità ed obiettivi generali

Il progetto Carta Sanitaria Elettronica si propone di realizzare un sistema per

l’acquisizione, l’aggiornamento e la consultazione dei dati sanitari che risponda in

primo luogo all’esigenza dei cittadini di semplificare l’esercizio del diritto alla salute,

in ogni momento del loro percorso sanitario, in accordo con quanto previsto Piano

Sanitario Regionale (PSR) 2008-2010, approvato con deliberazione del Consiglio

regionale n. 53 del 16 luglio 2008.

L’obiettivo è quello di consentire ad ogni cittadino di accedere in maniera semplice e

sicura ai propri dati sanitari presenti nel Servizio Sanitario Regionale (SSR) attraverso

la rete telematica Internet.

In altri termini, il progetto mira a rendere disponibile ad ogni cittadino il suo

Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE o EHR, Electronic Health Record), quale

insieme di dati e documenti in formato elettronico relativi al percorso del cittadino

stesso attraverso le strutture ed i servizi del SSR.

Al tempo stesso mira ad integrare in tale fascicolo, secondo modalità standard, le

informazioni più significative inerenti il percorso sanitario dei singoli assistiti

contenute nelle cartelle cliniche informatizzate in possesso dei medici di famiglia

(medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) aderenti al progetto; tali

informazioni prodotte dal medico in formato elettronico sono definite “Sommario del

Paziente” (Patient Summary) e costituiscono il principale contributo del medico al

FSE.

Un sottoinsieme dei dati che compongono il FSE, identificati come dati di emergenza,

potranno essere resi visibili, subordinatamente ad una esplicita autorizzazione da parte

del cittadino, agli operatori che operano in regime di Pronto Soccorso, per una più

completa disponibilità di informazioni sanitarie in situazioni di emergenza/urgenza.

Perché ciò sia possibile è necessario realizzare un processo di integrazione e di

normalizzazione delle informazioni sanitarie provenienti dai diversi sistemi che le

generano e che contribuiscono ad alimentare la storia sanitaria di ciascun assistito. Il

progetto costituisce quindi anche un impulso all’innovazione ed un’opportunità di

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54 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

a) Progetto nazionale del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie (DIT) del

Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione “Sperimentazione di un

sistema per l’interoperabilità europea e nazionale delle soluzioni di fascicolo

sanitario elettronico: componenti Patient Summary e ePrescription”, finalizzato

alla realizzazione di un sistema per l’interoperabilità nazionale e europea dei sistemi

di Fascicolo Sanitario Elettronico attualmente sviluppati, o in fase di sviluppo, in

ambito regionale.

b) Progetto nazionale DIT “Firma digitale Carta Operatori Sanitari”, che mira a

supportare il processo di diffusione della firma digitale tra gli operatori sanitari.

c) Progetto europeo NetC@rds, che prevede l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini

europei che si spostano nei diversi paesi della UE. Il progetto, mediante l’utilizzo di

una carta elettronica EHIC (European Health Insurance Card) e di un servizio on-line

per la verifica dell’identità del soggetto, supporta l’accettazione di tale identità sia ai

fini assicurativi che al fine della erogazione di prestazioni sanitarie.

d) Progetto europeo epSOS (Smart Open Services for European Patients), un

ampio progetto di Sanità Elettronica per un “pilota” europeo di Patient Summary e

ePrescription, a cui partecipano dodici stati membri della UE, Centri di Competenza

nazionali e industrie. L’obiettivo principale di epSOS è sviluppare una infrastruttura

di Sanità Elettronica e una infrastruttura ICT, che rendano possibile al cittadino

europeo l’accesso sicuro alle sue informazioni di salute presenti in ogni Sistema

Sanitario europeo, con particolare attenzione a Patient Summary e ePrescription.

Inoltre, sul tema della Sanità elettronica è stata costituita dall’Unione Europea una

apposita commissione con il mandato di definire linee guida per la disciplina del

Fascicolo Sanitario Elettronico applicative della Direttiva 95/46/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al

trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Tale

commissione ha prodotto un documento “00323/07/EN WP 131 Documento di lavoro

sul trattamento dei dati personali relativi alla salute contenuti nelle cartelle cliniche

elettroniche (CCE”), adottato il 15 febbraio 2007, sul quale è stato attivato un

processo di consultazione, terminato il quale tali linee guida saranno pubblicate.

Nelle linee guida si sottolinea la necessità di una disciplina normativa da parte degli

Stati Membri per la eventuale adozione di un sistema di Fascicolo sanitario

elettronico.

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In attesa di tale disciplina, indispensabile per una situazione a regime, è comunque

possibile effettuare la sperimentazione di sistemi di FSE sulla base della normativa

vigente; peraltro il progetto Carta Sanitaria Elettronica è perfettamente coerente con

gli aspetti che il quadro giuridico dovrebbe contenere sulla base delle linee guida,

quali ad esempio: finalità esclusivamente di cura, consenso esplicito dell’interessato,

identificazione certa dell’interessato, misure di sicurezza dei sistemi tecnologici.

1.3 Sistema informativo sanitario distribuito

Per supportare il progetto Carta Sanitaria Elettronica è stato progettato ed è in fase di

rilascio il Sistema di Storage Geografico Socio-Sanitario. Tale sistema è costituito da

diversi componenti:

anagrafica, in cui ad ogni assistito/assistibile è associato un identificativo univoco

per permettere l’anonimizzazione dei dati contenenti le prestazioni;

repository distribuiti sul territorio della Regione Toscana in cui sono registrate le

informazioni che interessano l’ambito socio-sanitario;

indici centralizzati (nel seguito Indice) che consentono di accedere alle

informazioni secondo filtri di autorizzazione e indirizzamento verso i diversi

repository.

Il sistema è orientato, oltre che a contenere dati, anche a contenuti multimediali, quali

immagini o filmati. Il sistema di alimentazione è integrato con i livelli territoriali

coinvolti. In pratica, nel dispiegamento definitivo, il dato viene registrato nel luogo

(Azienda, presidio) dove è stato prodotto e il sistema di indici si occupa di

localizzarlo e presentarlo al soggetto richiedente con la opportuna interfaccia di

presentazione.

1.4 Soggetti coinvolti e benefici attesi

Sono coinvolti nel progetto innanzitutto i cittadini, ma anche tutti gli attori del SSR: i

professionisti, le Aziende sanitarie territoriali e ospedaliere e l’amministrazione

regionale. I benefici attesi dalla realizzazione del progetto sono molteplici.

a) Progetto nazionale del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie (DIT) del

Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione “Sperimentazione di un

sistema per l’interoperabilità europea e nazionale delle soluzioni di fascicolo

sanitario elettronico: componenti Patient Summary e ePrescription”, finalizzato

alla realizzazione di un sistema per l’interoperabilità nazionale e europea dei sistemi

di Fascicolo Sanitario Elettronico attualmente sviluppati, o in fase di sviluppo, in

ambito regionale.

b) Progetto nazionale DIT “Firma digitale Carta Operatori Sanitari”, che mira a

supportare il processo di diffusione della firma digitale tra gli operatori sanitari.

c) Progetto europeo NetC@rds, che prevede l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini

europei che si spostano nei diversi paesi della UE. Il progetto, mediante l’utilizzo di

una carta elettronica EHIC (European Health Insurance Card) e di un servizio on-line

per la verifica dell’identità del soggetto, supporta l’accettazione di tale identità sia ai

fini assicurativi che al fine della erogazione di prestazioni sanitarie.

d) Progetto europeo epSOS (Smart Open Services for European Patients), un

ampio progetto di Sanità Elettronica per un “pilota” europeo di Patient Summary e

ePrescription, a cui partecipano dodici stati membri della UE, Centri di Competenza

nazionali e industrie. L’obiettivo principale di epSOS è sviluppare una infrastruttura

di Sanità Elettronica e una infrastruttura ICT, che rendano possibile al cittadino

europeo l’accesso sicuro alle sue informazioni di salute presenti in ogni Sistema

Sanitario europeo, con particolare attenzione a Patient Summary e ePrescription.

Inoltre, sul tema della Sanità elettronica è stata costituita dall’Unione Europea una

apposita commissione con il mandato di definire linee guida per la disciplina del

Fascicolo Sanitario Elettronico applicative della Direttiva 95/46/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al

trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. Tale

commissione ha prodotto un documento “00323/07/EN WP 131 Documento di lavoro

sul trattamento dei dati personali relativi alla salute contenuti nelle cartelle cliniche

elettroniche (CCE”), adottato il 15 febbraio 2007, sul quale è stato attivato un

processo di consultazione, terminato il quale tali linee guida saranno pubblicate.

Nelle linee guida si sottolinea la necessità di una disciplina normativa da parte degli

Stati Membri per la eventuale adozione di un sistema di Fascicolo sanitario

elettronico.

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56 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Per i cittadini:

1. la facilità dell’accesso alle proprie informazioni sanitarie;

2. la riduzione dell’onere documentale (anamnesi, referti, immagini, prescrizioni)

e la disponibilità on-line di referti ed esami;

3. la disponibilità di un Fascicolo Sanitario Elettronico che garantisca una

memoria aggiornata degli eventi sanitari;

4. la possibilità per il cittadino di condividere con il professionista sanitario

l’insieme delle proprie informazioni sanitarie, contribuendo in prima persona

al miglioramento dell’accuratezza delle azioni di prevenzione e diagnosi, alla

riduzione dei rischi dovuti ad incompletezza delle informazioni a disposizione

del personale sanitario;

5. l’aumento dei livelli di sicurezza in situazioni di emergenza-urgenza

Per il sistema sanitario:

1. il miglioramento dell’anagrafe sanitaria regionale e del processo di

allineamento ad essa delle anagrafi delle Aziende sanitarie;

2. l’individuazione ed adozione di un catalogo unico delle prestazioni;

3. un possibile contenimento dei costi in conseguenza della riduzione di esami

ripetuti.

4. la possibilità per il professionista sanitario che il cittadino decida di

condividere con lui il proprio FSE

5. la disponibilità di dati clinici al servizio di un aumento dei livelli di sicurezza

in situazioni di emergenza-urgenza

1.5 Tutela della privacy

1.5.1 Finalità del trattamento dei dati

Le finalità perseguite dal progetto Carta Sanitaria Elettronica, dichiarate al punto 2.1,

sono riconducibili esclusivamente alla tutela della salute, cioè alla prevenzione,

diagnosi, cura e riabilitazione dell’interessato (articolo 76, comma 1, lettera a) e

articolo 85, comma 2 del D.Lgs. 196/2003 – Codice per la protezione dei dati

personali), con esclusione di ogni altra finalità.

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574.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Gli strumenti organizzativi e tecnologici messi in atto per la realizzazione del progetto

Carta Sanitaria Elettronica consentono, peraltro, ai titolari dei trattamenti di dati

personali relativi agli assistiti nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale di adottare

anche misure idonee per agevolare l’accesso ai dati personali da parte dell’interessato

e per semplificare le modalità e ridurre i tempi per il riscontro al richiedente, ai sensi

degli articoli 7-10 del Codice.

1.5.2 Strumenti attuativi del Codice privacy

In attesa di una specifica normativa, indispensabile per una situazione a regime, che

disciplini l’adozione di un sistema di Fascicolo Sanitario Elettronico e ne definisca le

finalità, i contenuti, le modalità organizzative, l’obbligo di adesione da parte di tutti i

soggetti del sistema sanitario regionale, è comunque possibile effettuare una

sperimentazione di tale sistema sulla base della normativa vigente. Il progetto

regionale contribuirà a meglio definire le caratteristiche e i requisiti dei sistemi di

sanità elettronica e le opportune garanzie per i cittadini.

Secondo quanto previsto dal Codice per la protezione dei dati personali, il trattamento

dei dati per la finalità di tutela della salute perseguita attraverso la Carta Sanitaria

Elettronica può essere effettuato solo con il consenso dell’interessato (art. 76 e 85

citati).

La realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico costituisce una opportunità offerta

dal Servizio sanitario regionale al cittadino, che può liberamente decidere di avvalersi

o meno di tale opportunità, esprimendo –in caso positivo- uno specifico consenso per

il trattamento dei dati.

Infatti, le attività connesse alla costituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)

danno luogo ad un trattamento dei dati personali dell’assistito ulteriore, e distinto,

rispetto a quello necessario per erogare le singole prestazioni sanitarie in relazione

alle quali i dati sono stati acquisiti o prodotti.

Il consenso inoltre deve essere esplicito: non soddisfa il criterio del carattere

"esplicito" la soluzione del silenzio-assenso.

Il cittadino potrà decidere liberamente quali tipologie di informazioni far confluire nel

FSE.

Per i cittadini:

1. la facilità dell’accesso alle proprie informazioni sanitarie;

2. la riduzione dell’onere documentale (anamnesi, referti, immagini, prescrizioni)

e la disponibilità on-line di referti ed esami;

3. la disponibilità di un Fascicolo Sanitario Elettronico che garantisca una

memoria aggiornata degli eventi sanitari;

4. la possibilità per il cittadino di condividere con il professionista sanitario

l’insieme delle proprie informazioni sanitarie, contribuendo in prima persona

al miglioramento dell’accuratezza delle azioni di prevenzione e diagnosi, alla

riduzione dei rischi dovuti ad incompletezza delle informazioni a disposizione

del personale sanitario;

5. l’aumento dei livelli di sicurezza in situazioni di emergenza-urgenza

Per il sistema sanitario:

1. il miglioramento dell’anagrafe sanitaria regionale e del processo di

allineamento ad essa delle anagrafi delle Aziende sanitarie;

2. l’individuazione ed adozione di un catalogo unico delle prestazioni;

3. un possibile contenimento dei costi in conseguenza della riduzione di esami

ripetuti.

4. la possibilità per il professionista sanitario che il cittadino decida di

condividere con lui il proprio FSE

5. la disponibilità di dati clinici al servizio di un aumento dei livelli di sicurezza

in situazioni di emergenza-urgenza

1.5 Tutela della privacy

1.5.1 Finalità del trattamento dei dati

Le finalità perseguite dal progetto Carta Sanitaria Elettronica, dichiarate al punto 2.1,

sono riconducibili esclusivamente alla tutela della salute, cioè alla prevenzione,

diagnosi, cura e riabilitazione dell’interessato (articolo 76, comma 1, lettera a) e

articolo 85, comma 2 del D.Lgs. 196/2003 – Codice per la protezione dei dati

personali), con esclusione di ogni altra finalità.

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58 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Il consenso per la costituzione del FSE e per la disponibilità dei suoi dati di

emergenza può essere revocato o modificato dall’interessato in qualunque momento.

Per consentire una scelta consapevole, il Titolare del trattamento dei dati deve fornire

all’interessato una idonea informativa ai sensi dell’art. 13 del Codice Privacy.

Si precisa che a questo scopo non risulta sufficiente l’informativa semplificata

eventualmente già fornita all’interessato nell’ambito del progetto regionale “Consenso

al trattamento dei dati personali nel Sistema sanitario toscano”, in quanto il

trattamento dei dati relativo alla costituzione del FSE, pur essendo anch’esso

finalizzato alla tutela della salute dell’interessato, non rientra tra le attività considerate

nella precedente informativa e nella espressione di consenso.

1.5.3 Titolarità del progetto

La Regione Toscana (DG Diritto alla salute e politiche di solidarietà e DG

Organizzazione e sistema informativo) è promotrice e titolare del progetto, che viene

realizzato in collaborazione con le Aziende sanitarie, con i medici di famiglia e più in

generale con i professionisti.

1.5.4 Titolarità del trattamento dei dati

La realizzazione del progetto Carta Sanitaria Elettronica dà luogo ad uno specifico

trattamento di dati personali che, pur avendo come finalità la tutela della salute dei

cittadini, non è riconducibile alla tradizionale relazione diretta fra il singolo paziente e

il medico o la struttura sanitaria: la registrazione delle informazioni mediche in un

fascicolo sanitario elettronico va al di là dei metodi usuali di conservazione e di

utilizzo della documentazione medica sui pazienti.

Il progetto richiede l’integrazione e la normalizzazione delle informazioni sanitarie

provenienti dai diversi sistemi che le generano e che contribuiscono ad alimentare la

storia sanitaria di ciascun assistito e la organizzazione e gestione dei sistemi .

Pertanto, ferma restando l’autonoma titolarità di ogni Azienda sanitaria e di ogni

medico di famiglia per i trattamenti di dati rispettivamente posti in essere

nell’erogazione delle singole prestazioni sanitarie, è necessario definire la titolarità di

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594.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

ciascuno degli attori del Progetto Carta Sanitaria in relazione alle specifiche attività

connesse al progetto stesso .

Aziende sanitarie (Aziende USL e Aziende Ospedaliere Universitarie) = Titolari del

trattamento inerente l’alimentazione del fascicolo con i documenti sanitari elettronici

relativi ai propri utenti, nonché del trattamento relativo ai dati di emergenza da parte

degli operatori titolati.

Medici MMG/PLS = Titolari del trattamento dei dati inerente l’alimentazione del FSE

per quanto di loro competenza (inserimento nel FSE del Patient Summary).

Regione Toscana = Titolare del trattamento dei dati relativo alla funzione di

infrastruttura tecnologica per la gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico,

compreso la gestione dell’Indice. E’ in corso di definizione una legge regionale che

riconosca tale funzione di rilevante interesse pubblico.

1.5.5 Ruolo dei soggetti coinvolti

Il FSE è un “fascicolo virtuale”, in quanto insieme di documenti in formato

elettronico, creati da strutture sanitarie diverse, contenenti informazioni sullo stato di

salute di un individuo, che rende disponibile tali dati al cittadino stesso, anche allo

scopo di migliorare la sua assistenza.

I documenti elettronici che lo compongono risiedono nei sistemi informativi dei

titolari che li hanno generati e i dati confluiscono nel FSE soltanto nel momento in cui

sono necessari, su richiesta dell’interessato.

Le Aziende sanitarie contribuiscono all’alimentazione del FSE con le informazioni

sanitarie di propria titolarità. Per lo svolgimento della loro funzione di conservazione

e integrazione nel Fascicolo dei documenti sanitari elettronici e di alimentazione

dell’Indice, le Aziende sanitarie possono avvalersi anche dell’attività di fornitori di

servizi, espressamente individuati quali responsabili esterni del trattamento dei dati.

In relazione al sistema di Storage Geografico descritto nel paragrafo 2.3, la

componente anagrafica unica, l’Indice e il sistema di autenticazione sono mantenute

da Regione Toscana, nell’ambito della sua funzione infrastrutturale, mentre le

informazioni sanitarie vengono registrate sulle basi di dati distribuite, una per

Il consenso per la costituzione del FSE e per la disponibilità dei suoi dati di

emergenza può essere revocato o modificato dall’interessato in qualunque momento.

Per consentire una scelta consapevole, il Titolare del trattamento dei dati deve fornire

all’interessato una idonea informativa ai sensi dell’art. 13 del Codice Privacy.

Si precisa che a questo scopo non risulta sufficiente l’informativa semplificata

eventualmente già fornita all’interessato nell’ambito del progetto regionale “Consenso

al trattamento dei dati personali nel Sistema sanitario toscano”, in quanto il

trattamento dei dati relativo alla costituzione del FSE, pur essendo anch’esso

finalizzato alla tutela della salute dell’interessato, non rientra tra le attività considerate

nella precedente informativa e nella espressione di consenso.

1.5.3 Titolarità del progetto

La Regione Toscana (DG Diritto alla salute e politiche di solidarietà e DG

Organizzazione e sistema informativo) è promotrice e titolare del progetto, che viene

realizzato in collaborazione con le Aziende sanitarie, con i medici di famiglia e più in

generale con i professionisti.

1.5.4 Titolarità del trattamento dei dati

La realizzazione del progetto Carta Sanitaria Elettronica dà luogo ad uno specifico

trattamento di dati personali che, pur avendo come finalità la tutela della salute dei

cittadini, non è riconducibile alla tradizionale relazione diretta fra il singolo paziente e

il medico o la struttura sanitaria: la registrazione delle informazioni mediche in un

fascicolo sanitario elettronico va al di là dei metodi usuali di conservazione e di

utilizzo della documentazione medica sui pazienti.

Il progetto richiede l’integrazione e la normalizzazione delle informazioni sanitarie

provenienti dai diversi sistemi che le generano e che contribuiscono ad alimentare la

storia sanitaria di ciascun assistito e la organizzazione e gestione dei sistemi .

Pertanto, ferma restando l’autonoma titolarità di ogni Azienda sanitaria e di ogni

medico di famiglia per i trattamenti di dati rispettivamente posti in essere

nell’erogazione delle singole prestazioni sanitarie, è necessario definire la titolarità di

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60 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

ciascuna Azienda sanitaria, e ciascuna Azienda sanitaria mantiene la piena titolarità

dei dati da essa prodotti.

I medici di famiglia, per contribuire con le informazioni di loro competenza alla

formazione del FSE, si avvarranno delle infrastrutture messe a disposizione

dall’Azienda sanitaria di appartenenza e tali informazioni potranno quindi essere

registrate nei sistemi informativi delle Aziende e confluiranno anche nel FSE.

Essi costituiranno inoltre punto di accesso per la consultazione del FSE da parte dei

loro assistiti.

1.6 Integrazione delle informazioni

Come già evidenziato, il progetto richiede l’integrazione e la normalizzazione delle

informazioni sanitarie provenienti dai diversi sistemi che le generano e che

contribuiscono ad alimentare la storia sanitaria di ciascun assistito.

La complessità organizzativa e l’articolazione delle titolarità di alcuni processi

assistenziali, tipicamente quelli socio-sanitari, rappresentano una criticità aggiuntiva,

data dall’integrazione di ulteriori soggetti; a questo proposito il progetto costituisce

uno strumento importante per gettare le basi di una più profonda integrazione al

servizio della centralità del cittadino, a partire dai contenuti informativi relativi a

specifiche tipologie di prestazione, ed in particolare a quelle dispiegate sul territorio.

Le informazioni che compongono il Fascicolo Sanitario possono provenire da

qualsiasi soggetto titolato a svolgere un’attività sanitaria: in primo luogo, quindi, le

aziende sanitarie e i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, ma, più

in generale, qualsiasi soggetto, anche privato, che operi all’interno dal SSR.

Perché il meccanismo di integrazione dei vari soggetti che contribuiscono al Sistema

Informativo Sanitario avvenga compiutamente, esso deve necessariamente realizzarsi

per mezzo di un processo cosiddetto di cooperazione applicativa, utilizzando per

questo l’infrastruttura di Cooperazione Applicativa di Regione Toscana (CART) che

realizza, in conformità alle specifiche tecniche indicate dal Codice

dell'Amministrazione Digitale, attraverso l’individuazione di specifici standard, un

sistema di interoperabilità tale da consentire l’erogazione di servizi in modo semplice

e razionale, evitando duplicazioni di comunicazioni, mancato aggiornamento e/o

ritardi, e il raggiungimento di più complessivi obiettivi di semplificazione

amministrativa.

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614.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Tale infrastruttura rappresenta uno strumento tecnologico realizzato per veicolare

contenuti applicativi, generati da sistemi potenzialmente eterogenei, attraverso

messaggi di comunicazione tra le applicazioni; un messaggio di comunicazione è

innescato dal verificarsi di un particolare evento applicativo, generato all’interno del

sistema informativo locale, per cui l’alimentazione del sistema avviene secondo una

modalità cosiddetta ad eventi.

Il processo di sviluppo della comunicazione ad eventi nel Sistema Informativo

Sanitario richiede un notevole sforzo sia tecnologico che organizzativo da parte delle

Aziende Sanitarie, ed anche importanti investimenti economici.

In conseguenza di ciò, nella prima fase del progetto saranno resi disponibili contenuti

informativi prodotti dalle Aziende Sanitarie anche tramite il caricamento periodico di

dati nel sistema di Storage Geografico; in particolare saranno aggiornate

periodicamente le informazioni di tipo anagrafico degli assistiti, quelle relative al

medico curante, ai farmaci erogati direttamente e dalle farmacie territoriali

convenzionate, e anche le informazioni sanitarie relative ai ricoveri. Sarà pertanto

necessario dispiegare l’infrastruttura tecnologica portante del progetto, mediante la

realizzazione della base di dati distribuita, la realizzazione della componente

anagrafica unica, la separazione della componente anagrafica dall’informazione

sanitaria contenuta nella base di dati distribuita.

La struttura delle informazioni utilizzata dalle Aziende USL e Ospedaliero-

Universitarie per contribuire alla definizione del Fascicolo Sanitario Elettronico

tramite aggiornamento periodico sarà la stessa che le Aziende utilizzano attualmente

per le comunicazioni del sistema dei flussi D.O.C., disciplinato da appositi

provvedimenti regionali.

Già nella prima fase, saranno comunque resi disponibili ulteriori contenuti informativi

sanitari (a partire dagli accessi al Pronto Soccorso e dagli esami di laboratorio),

generati mediante una comunicazione ad eventi. Allo stesso tempo, le strutture private

in regime di convenzione dovranno adottare anch’esse una modalità di comunicazione

ad eventi, in modo da garantire anche da parte loro l’alimentazione del sistema .

E’ infine indispensabile, per la definizione del Patient Summary, integrare

compiutamente nel processo di alimentazione del Fascicolo i medici di famiglia,

sviluppando un meccanismo standard di integrazione del software di gestione delle

cartelle cliniche informatizzate da questi utilizzate per la gestione dei loro assistiti,

anch’esso basato sui principi della cooperazione applicativa.

ciascuna Azienda sanitaria, e ciascuna Azienda sanitaria mantiene la piena titolarità

dei dati da essa prodotti.

I medici di famiglia, per contribuire con le informazioni di loro competenza alla

formazione del FSE, si avvarranno delle infrastrutture messe a disposizione

dall’Azienda sanitaria di appartenenza e tali informazioni potranno quindi essere

registrate nei sistemi informativi delle Aziende e confluiranno anche nel FSE.

Essi costituiranno inoltre punto di accesso per la consultazione del FSE da parte dei

loro assistiti.

1.6 Integrazione delle informazioni

Come già evidenziato, il progetto richiede l’integrazione e la normalizzazione delle

informazioni sanitarie provenienti dai diversi sistemi che le generano e che

contribuiscono ad alimentare la storia sanitaria di ciascun assistito.

La complessità organizzativa e l’articolazione delle titolarità di alcuni processi

assistenziali, tipicamente quelli socio-sanitari, rappresentano una criticità aggiuntiva,

data dall’integrazione di ulteriori soggetti; a questo proposito il progetto costituisce

uno strumento importante per gettare le basi di una più profonda integrazione al

servizio della centralità del cittadino, a partire dai contenuti informativi relativi a

specifiche tipologie di prestazione, ed in particolare a quelle dispiegate sul territorio.

Le informazioni che compongono il Fascicolo Sanitario possono provenire da

qualsiasi soggetto titolato a svolgere un’attività sanitaria: in primo luogo, quindi, le

aziende sanitarie e i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, ma, più

in generale, qualsiasi soggetto, anche privato, che operi all’interno dal SSR.

Perché il meccanismo di integrazione dei vari soggetti che contribuiscono al Sistema

Informativo Sanitario avvenga compiutamente, esso deve necessariamente realizzarsi

per mezzo di un processo cosiddetto di cooperazione applicativa, utilizzando per

questo l’infrastruttura di Cooperazione Applicativa di Regione Toscana (CART) che

realizza, in conformità alle specifiche tecniche indicate dal Codice

dell'Amministrazione Digitale, attraverso l’individuazione di specifici standard, un

sistema di interoperabilità tale da consentire l’erogazione di servizi in modo semplice

e razionale, evitando duplicazioni di comunicazioni, mancato aggiornamento e/o

ritardi, e il raggiungimento di più complessivi obiettivi di semplificazione

amministrativa.

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62 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

E’ evidente che in un processo di cooperazione applicativa deve esserci comunque un

accordo tra i soggetti cooperanti sia sulla definizione degli eventi associati ad un

processo organizzativo, che sulla modalità di scambio dei messaggi e sul formato dei

dati scambiati.

All’interno della comunità della Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT) questo

accordo viene realizzato per mezzo delle proposta, discussione e approvazione di un

documento tecnico denominato Request For Comments (RFC), in analogia ai

documenti di standardizzazione dei protocolli di comunicazione adottati dalla rete

Internet. Un documento RFC contiene il contesto applicativo e organizzativo di

riferimento, i casi d’uso, la struttura dei dati ed il formato dei messaggi scambiati.

Al fine di garantire il pieno rispetto degli standard indicati nelle RFC il processo

e.Toscana Compliance, attraverso il Centro Tecnico, verifica l'effettiva interoperabiltà

dei prodotti tramite il processo di accreditamento. I prodotti accreditati e.Toscana

Compliance vengono pubblicati su di un catalogo pubblico.

Nel caso delle RFC che definiscano nuovi standard di comunicazione dei dati da parte

delle Aziende sanitarie, questo processo di accreditamento dovrà essere

accompagnato da apposito provvedimento regionale analogo a quello in vigore per la

certificazione dei flussi informativi (Flussi DOC) utilizzati a scopo amministrativo.

2. Organizzazione del progetto

2.1 Gestione del progetto

Il progetto, per la necessità di un elevato grado di integrazione tra sistemi informativi

eterogenei, per l’importanza delle informazioni trattate e per l’altissima sensibilità che

caratterizza la finalità in oggetto, presenta elementi di elevata complessità sia

tecnologica che organizzativa e coinvolge per la sua realizzazione il Servizio Sanitario

Regionale in ogni sua componente.

La gestione del progetto è affidata alla Direzione Generale Diritto alla Salute e

Politiche di Solidarietà e alla Direzione Generale Organizzazione e Sistema

Informativo, ciascuna delle quali ha identificato un proprio Coordinatore di Progetto;

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634.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

esse si avvalgono inoltre di una Cabina di Regia che ha il compito di stabilire le linee

guida della realizzazione del progetto e definire la fase di analisi preliminare ed

attività preparatorie. Nella fase di avvio le due Direzioni lavorano in primo luogo

all’individuazione delle criticità e delle aree tematiche di rilevanza strategica, alla

definizione del modello organizzativo, alla articolazione del progetto nelle fasi

operative e relativa tempistica, alla definizione delle risorse e degli investimenti

necessari. In tale fase si svolgono inoltre una serie di attività propedeutiche alla fase

operativa, prima fra tutte quella di coinvolgimento dei diversi soggetti interessati,

ciascuno nel proprio ambito di iniziativa ed in ognuna delle aree tematiche

individuate.

2.2 Aree Tematiche

Alcune tematiche rivestono particolare importanza, e pongono problematiche che

devono essere evidenziate, affrontate e risolte per poter assicurare il raggiungimento

dell’obiettivo finale. Queste aree tematiche sono riconducibili ad altrettanti obiettivi

preliminari:

Identificazione certa del cittadino e del suo medico (area tematica Anagrafe) ;

Definizione ed adozione di un catalogo unico delle prestazioni (area tematica

Catalogo)

Rispetto del diritto alla protezione dei dati personali (area tematica Privacy)

Definizione di un insieme di informazioni significative e condivise (area

tematica Contenuti Informativi) che costituiranno il contenuto del FSE

Definizione dell’infrastruttura tecnologica e dei meccanismi di integrazione

dei diversi domini applicativi (area tematica Infrastruttura e Aziende Sanitarie)

Condivisione della finalità e dell’importanza del progetto fra tutti i

protagonisti (area tematica Comunicazione)

Facilità d’uso del sistema (area tematica Usabilità)

2.3 Modello organizzativo

La complessità delle problematiche proprie di ciascuna area tematica richiede un

modello organizzativo che si avvalga di una molteplicità di soggetti, ciascuno

E’ evidente che in un processo di cooperazione applicativa deve esserci comunque un

accordo tra i soggetti cooperanti sia sulla definizione degli eventi associati ad un

processo organizzativo, che sulla modalità di scambio dei messaggi e sul formato dei

dati scambiati.

All’interno della comunità della Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT) questo

accordo viene realizzato per mezzo delle proposta, discussione e approvazione di un

documento tecnico denominato Request For Comments (RFC), in analogia ai

documenti di standardizzazione dei protocolli di comunicazione adottati dalla rete

Internet. Un documento RFC contiene il contesto applicativo e organizzativo di

riferimento, i casi d’uso, la struttura dei dati ed il formato dei messaggi scambiati.

Al fine di garantire il pieno rispetto degli standard indicati nelle RFC il processo

e.Toscana Compliance, attraverso il Centro Tecnico, verifica l'effettiva interoperabiltà

dei prodotti tramite il processo di accreditamento. I prodotti accreditati e.Toscana

Compliance vengono pubblicati su di un catalogo pubblico.

Nel caso delle RFC che definiscano nuovi standard di comunicazione dei dati da parte

delle Aziende sanitarie, questo processo di accreditamento dovrà essere

accompagnato da apposito provvedimento regionale analogo a quello in vigore per la

certificazione dei flussi informativi (Flussi DOC) utilizzati a scopo amministrativo.

2. Organizzazione del progetto

2.1 Gestione del progetto

Il progetto, per la necessità di un elevato grado di integrazione tra sistemi informativi

eterogenei, per l’importanza delle informazioni trattate e per l’altissima sensibilità che

caratterizza la finalità in oggetto, presenta elementi di elevata complessità sia

tecnologica che organizzativa e coinvolge per la sua realizzazione il Servizio Sanitario

Regionale in ogni sua componente.

La gestione del progetto è affidata alla Direzione Generale Diritto alla Salute e

Politiche di Solidarietà e alla Direzione Generale Organizzazione e Sistema

Informativo, ciascuna delle quali ha identificato un proprio Coordinatore di Progetto;

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64 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

portatore di specifiche competenze, e conduca alla più ampia condivisione delle

scelte, nella consapevolezza che la funzionalità di tale modello deve rappresentare

uno dei fattori di successo del progetto.

A tal fine sono costituiti dei Gruppi di Lavoro, uno per ciascuna area tematica, in cui

sono rappresentati tutti i protagonisti del Servizio Sanitario. Per quanto riguarda la

presenza delle Aziende Sanitarie sono coinvolte una serie di Aziende con il ruolo di

Aziende Pilota, e specificatamente le Aziende Sanitarie territoriali di Livorno (ASL

6), Siena (ASL 7), Arezzo (ASL 8), Firenze (ASL 10), Empoli (ASL 11), e l’Azienda

Ospedaliero-Universitaria di Careggi, rappresentative delle tre Aree Vaste.

I Gruppi di Lavoro sono:

- Anagrafe Sanitaria

- Privacy

- Catalogo

- Contenuti Informativi

- Infrastruttura e Aziende Sanitarie

- Accessibilità e usabilità

- Comunicazione e formazione

a cui partecipano i competenti settori della Direzione Generale Diritto alla Salute e

Politiche di Solidarietà e della Direzione Generale Organizzazione e Sistemi

Informativi, le Aziende Pilota a cui si sono aggiunte le Aziende sanitarie ASL 4 di

Prato e ASL 5 di Pisa su specifiche tematiche (Anagrafe e Privacy, rispettivamente),

rappresentanti dei medici di famiglia, e infine l’Agenzia Regionale per la Sanità

(ARS) e l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), ciascuno per gli

aspetti di propria competenza.

I soggetti coinvolti partecipano alle attività dei gruppi secondo le proprie competenze,

in particolare:

DG DSPS: relazione con il sistema sanitario

DG OSI: anagrafe, privacy, standard tecnologici e infrastruttura

ASL/AO: conoscenza dei sistemi territoriali e contributo aree tematiche

MMG/PLS: continuità di cura del cittadino

ARS/ISPO: monitoraggio della qualità dei dati

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654.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

La responsabilità delle attività è del Coordinatore del Gruppo di Lavoro relativo

all’area tematica specifica. Si è inoltre costituito un Gruppo Integrazione con le

funzioni di raccordo tra le attività dei Gruppi Tematici.

(P Partecipa, C Coordina) Area/componenti DG

DSPS

DG

OSI

ASL

4

ASL

5

ASL

6

ASL

7

ASL

8

ASL

10

ASL

11

A

O

C

.

M

M

G

P

L

S

A

R

S

I

S

P

O

Anagrafe Sanitaria P C P P P P P P

Privacy C P P P P

Catalogo C P P P P C P P

Contenuti Informativi C P P P P P P P

Infrastruttura e Aziende

sanitarie

P C P P P P P P

Accessibilità e Usabilità C P P P

Comunicazione e form. C

2.4 Fasi del progetto

L’elaborazione del progetto è stata avviata nel primo semestre del 2008 con la

definizione delle linee guida, l’individuazione delle criticità e delle aree tematiche di

rilevanza strategica, la definizione del modello organizzativo e la costituzione dei

gruppi di lavoro. Ciascun gruppo ha individuato i nodi fondamentali della tematica di

proprio competenza, ha definito i risultati da raggiungere per il conseguimento degli

obiettivi complessivi del progetto e la loro tempistica.

Alla fase di elaborazione deve seguire la fase operativa e realizzativa del progetto.

L’ampiezza del numero dei destinatari del progetto (tutti i cittadini toscani) e la sua

profonda innovatività, sia dal punto di vista dei contenuti e delle tecnologie che dal

punto di vista della riconduzione del sistema alla centralità del cittadino, richiede di

articolarne la realizzazione in due fasi operative, diverse essenzialmente per il numero

dei soggetti coinvolti, sia dal punto di vista del Servizio Sanitario che dal punto di

vista dei destinatari finali.

Prima fase: Fase pilota (Marzo-Settembre 2009)

La prima fase, denominata Fase pilota, prevede il coinvolgimento delle sei Aziende

pilota, di circa 150 medici di famiglia e di circa 3000 assistiti, individuati dai medici

portatore di specifiche competenze, e conduca alla più ampia condivisione delle

scelte, nella consapevolezza che la funzionalità di tale modello deve rappresentare

uno dei fattori di successo del progetto.

A tal fine sono costituiti dei Gruppi di Lavoro, uno per ciascuna area tematica, in cui

sono rappresentati tutti i protagonisti del Servizio Sanitario. Per quanto riguarda la

presenza delle Aziende Sanitarie sono coinvolte una serie di Aziende con il ruolo di

Aziende Pilota, e specificatamente le Aziende Sanitarie territoriali di Livorno (ASL

6), Siena (ASL 7), Arezzo (ASL 8), Firenze (ASL 10), Empoli (ASL 11), e l’Azienda

Ospedaliero-Universitaria di Careggi, rappresentative delle tre Aree Vaste.

I Gruppi di Lavoro sono:

- Anagrafe Sanitaria

- Privacy

- Catalogo

- Contenuti Informativi

- Infrastruttura e Aziende Sanitarie

- Accessibilità e usabilità

- Comunicazione e formazione

a cui partecipano i competenti settori della Direzione Generale Diritto alla Salute e

Politiche di Solidarietà e della Direzione Generale Organizzazione e Sistemi

Informativi, le Aziende Pilota a cui si sono aggiunte le Aziende sanitarie ASL 4 di

Prato e ASL 5 di Pisa su specifiche tematiche (Anagrafe e Privacy, rispettivamente),

rappresentanti dei medici di famiglia, e infine l’Agenzia Regionale per la Sanità

(ARS) e l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), ciascuno per gli

aspetti di propria competenza.

I soggetti coinvolti partecipano alle attività dei gruppi secondo le proprie competenze,

in particolare:

DG DSPS: relazione con il sistema sanitario

DG OSI: anagrafe, privacy, standard tecnologici e infrastruttura

ASL/AO: conoscenza dei sistemi territoriali e contributo aree tematiche

MMG/PLS: continuità di cura del cittadino

ARS/ISPO: monitoraggio della qualità dei dati

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66 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

stessi tra quelli affetti da patologie croniche, e in particolare tra quelli diabetici (per i

medici di medicina generale) e quelli asmatici (per i pediatri di libera scelta).

In questa prima fase, gli eventi sanitari che comporranno progressivamente il

Fascicolo dei cittadini coinvolti saranno: Anagrafe sanitaria, SDO, Farmaci,

Esenzioni, Emergenza/urgenza (Pronto Soccorso e 118), Referti di Laboratorio,

Assistenza domiciliare e prestazioni residenziali e semiresidenziali;

Seconda fase: Fase di estensione a tutta la cittadinanza (Settembre 2009 – Giugno

2010)

La seconda fase, denominata Fase di estensione, prevede appunto l’estensione del

progetto a tutti i cittadini toscani. Da Settembre a Dicembre 2009 si procederà

all’invio a ciascun cittadino della smart card con cui potrà accedere al proprio

Fascicolo Sanitario Elettronico, che verrà alimentato dagli eventi sanitari che si

verificheranno a partire dal 1^ Gennaio 2010. In questa seconda fase il Fascicolo sarà

alimentato, oltre che dagli eventi già elencati per la fase pilota, da quelli relativi ai

Referti di Radiologia e al Patient Summary.

2.5 Formazione informazione

Il processo di formazione/informazione che deve accompagnare una forte innovazione

come il sistema “carta sanitaria elettronica”, deve necessariamente scomporsi in

sottofasi rispetto ai target differenziati e ad agli obiettivi specifici che ogni fase del

macroprocesso si pone (fase pilota, fase di estensione).

Nella fase pilota l’obiettivo prioritario è creare coesione nel gruppo oggetto di

sperimentazione. Gli strumenti da attivare saranno dunque seminari informativi,

incontri addestrativi aziendali, individuazione e formazione di tutor, formazione

operatori delle Aziende, help desk di primo e secondo livello. Questa fase può anche

essere valorizzata in chiave ECM per creare motivazione e senso di partecipazione ad

un processo rilevante nell’ambito della programmazione sanitaria regionale. In questa

fase è necessario in parallelo avviare confronti e consultazioni in chiave bidirezionale

con i titolari dei processi organizzativi e dei dati sanitari. I cittadini oggetto di

sperimentazioni saranno contattatati con sistemi di comunicazione specifici che

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674.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

mirano a dare esaurienti spiegazioni (brochure con rimando al sito regionale) sulle

modalità di utilizzo della carta.

Il progetto deve avere copertura sul web attraverso la creazione di una sezione

dedicata all’interno del sito regionale che deve divenire una “casa comune” per gli

operatori e per i cittadini. Deve essere quel luogo virtuale in cui è possibile interagire

interattivamente sul progetto in modo che questo possa vedere dei correttivi proposti

dagli stessi utilizzatori, siano essi i cittadini o gli operatori sanitari. Questo risponde

anche ai principi di partecipazione previsti dallo Statuto della Regione Toscana ed è

elemento che può rafforzare il progetto Carta Sanitaria Elettronica nella sua fase di

avvio.

L’elemento di snodo della comunicazione in tutte le fasi ed in misura crescente è

costituito dai punti di accesso (PAAS, distretti, etc.), che devono rappresentare un

luogo certo con orari ben determinati e uniformi sul territorio regionale. Il luogo dove

si svolge l’esperienza di contatto cittadino-SST è fondamentale per la piena

valorizzazione del “prodotto” Carta Sanitaria Elettronica; infatti, il circuito virtuoso

della comunicazione funziona se ciò che viene promesso è mantenuto ad un livello di

qualità di contesto che influenza inevitabilmente la percezione sul progetto. Tali punti

di accesso devono dunque rispondere a criteri di gradevolezza, accoglienza,

accessibilità, uniformità di immagine.

2.6 Criticità del progetto ed azioni per minimizzarle

1. Criticità di coinvolgimento soggetti SSR

Il progetto Carta Sanitaria è un progetto dell’intero Sistema Sanitario Regionale; è

indispensabile che sia percepito come tale da tutti i suoi attori perché possa avvenire

con successo il necessario processo di integrazione. E’ quindi indispensabile un

grande sforzo organizzativo e di gestione del progetto per condividere e comunicare le

finalità, le scelte progettuali e le modalità di attuazione. Per questo fin dall’inizio sono

stati coinvolti i diversi soggetti interessati: le Aziende Sanitarie tramite quelle pilota

rappresentative delle tre Aree Vaste, i professionisti, le associazioni di categoria, i

rappresentanti degli Ordini, sia tramite la loro partecipazione ai gruppi di lavoro che

per mezzo di incontri specifici di presentazione nei quali raccogliere anche preziosi

suggerimenti.

stessi tra quelli affetti da patologie croniche, e in particolare tra quelli diabetici (per i

medici di medicina generale) e quelli asmatici (per i pediatri di libera scelta).

In questa prima fase, gli eventi sanitari che comporranno progressivamente il

Fascicolo dei cittadini coinvolti saranno: Anagrafe sanitaria, SDO, Farmaci,

Esenzioni, Emergenza/urgenza (Pronto Soccorso e 118), Referti di Laboratorio,

Assistenza domiciliare e prestazioni residenziali e semiresidenziali;

Seconda fase: Fase di estensione a tutta la cittadinanza (Settembre 2009 – Giugno

2010)

La seconda fase, denominata Fase di estensione, prevede appunto l’estensione del

progetto a tutti i cittadini toscani. Da Settembre a Dicembre 2009 si procederà

all’invio a ciascun cittadino della smart card con cui potrà accedere al proprio

Fascicolo Sanitario Elettronico, che verrà alimentato dagli eventi sanitari che si

verificheranno a partire dal 1^ Gennaio 2010. In questa seconda fase il Fascicolo sarà

alimentato, oltre che dagli eventi già elencati per la fase pilota, da quelli relativi ai

Referti di Radiologia e al Patient Summary.

2.5 Formazione informazione

Il processo di formazione/informazione che deve accompagnare una forte innovazione

come il sistema “carta sanitaria elettronica”, deve necessariamente scomporsi in

sottofasi rispetto ai target differenziati e ad agli obiettivi specifici che ogni fase del

macroprocesso si pone (fase pilota, fase di estensione).

Nella fase pilota l’obiettivo prioritario è creare coesione nel gruppo oggetto di

sperimentazione. Gli strumenti da attivare saranno dunque seminari informativi,

incontri addestrativi aziendali, individuazione e formazione di tutor, formazione

operatori delle Aziende, help desk di primo e secondo livello. Questa fase può anche

essere valorizzata in chiave ECM per creare motivazione e senso di partecipazione ad

un processo rilevante nell’ambito della programmazione sanitaria regionale. In questa

fase è necessario in parallelo avviare confronti e consultazioni in chiave bidirezionale

con i titolari dei processi organizzativi e dei dati sanitari. I cittadini oggetto di

sperimentazioni saranno contattatati con sistemi di comunicazione specifici che

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68 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

2. Criticità di comunicazione e diffusione del progetto.

Il progetto Carta Sanitaria è un progetto che investe e coinvolge tutti i cittadini della

Toscana. E’ quindi indispensabile una strategia di comunicazione che raggiunga tutti

gli strati della popolazione, ed è inoltre necessario attivare dei meccanismi volti sia al

superamento del cosiddetto divario digitale che di una possibile diffidenza rispetto

all’utilizzo degli strumenti telematici, rendendo partecipi i cittadini dell’importanza

degli obiettivi e rassicurandoli innanzitutto sul rispetto della privacy e sulla protezione

dei dati personali. A questo proposito è necessario prevedere un forte coinvolgimento

dei distretti zonali delle Aziende quale punto di riferimento sul territorio.

3. Criticità organizzative di dispiegamento.

Il progetto Carta Sanitaria prevede la distribuzione a ciascun cittadino di una smart

card personale tramite la quale poter accedere in modo semplice e sicuro al proprio

Fascicolo Sanitario Elettronico, servendosi di punti territoriali di consultazione. E’ per

questo necessario un modello organizzativo che sia in grado di assolvere allo sforzo di

dispiegamento necessario.

4. Criticità relative alla tipologia di informazioni trattate

Per mezzo della propria smart card il cittadino potrà accedere al proprio Fascicolo

Sanitario Elettronico; è indispensabile quindi la consapevolezza del valore clinico

delle informazioni prodotte da ciascun soggetto che contribuisce ad alimentare il

Fascicolo, e la conseguente attenzione alla qualità e certezza del dato messo a

disposizione; da questo punto di vista è indispensabile che trovi piena realizzazione da

parte delle Aziende sanitarie il processo di introduzione della firma digitale dei referti.

5. Criticità tecnologiche relative al processo di integrazione

Il progetto Carta Sanitaria è un tipico progetto di integrazione tra sistemi eterogenei,

pertanto deve essere assicurato il colloquio tra i vari soggetti attraverso la definizione

di standard di comunicazione, garantendo che la titolarità delle informazioni resti al

soggetto che la fornisce.

È quindi necessario che sia garantita la tenuta del sistema nel suo complesso

attraverso l’adozione di un processo di certificazione dei succitati standard: questo

processo è stato individuato in eToscana Compliance di RTRT. In tale schema

qualsiasi soggetto interessato può proporre uno standard, in formato di RFC, che sarà

poi discusso sul portale eCompliance attraverso forum e interventi di variazione sulla

RFC. Al termine del processo un RFC sarà definita “standard” da parte del Comitato

Tecnico eCompliance.

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694.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

3. Attività dei gruppi di lavoro

3.1 Anagrafe

Il gruppo di lavoro Anagrafe Sanitaria ha come obiettivo primario la definizione di

linee guida per la qualità e tenuta dell'anagrafe sanitaria.

L'anagrafe è per sua natura l'elemento cardine di un sistema informativo, in quanto

dove non vi è identificazione certa di un soggetto, tutte le relative informazioni

presenti nel sistema perdono di valore.

In particolare in un sistema distribuito su una molteplicità di soggetti cooperanti è

inevitabile che vi siano delle ridondanze dovute alla presenza di più fonti, alla

difficoltà di identificare univocamente un soggetto, agli errori di trasmissione e alla

frequente mancanza di un ruolo preposto al presidio della qualità dell'anagrafe

nell'ambito delle organizzazioni complesse.

Nel definire le linee guida tecnico-organizzative per la gestione dell'anagrafe

sanitaria, i componenti del gruppo di lavoro hanno tenuto conto delle criticità sopra

indicate e hanno sviluppato delle soluzioni sulla base della propria esperienza

lavorativa, in primo luogo sottolineando la necessità di una piena integrazione in ogni

azienda tra i domini applicativi ed il dominio anagrafico e l’integrazione di

quest’ultimo con il dominio anagrafico regionale, a sua volta tramite verso i domini

delle Amministrazioni centrali dello Stato (Ministero dell’Interno e delle Finanze

innazitutto); allo stesso tempo assume fondamentale importanza l’individuazione

della modalità organizzativa e dei ruoli preposti ad una corretta gestione dell’anagrafe

e della sua qualità.

In particolare il gruppo ha redatto gli scenari e gli standard per lo scambio di

informazioni anagrafiche in HL7v3.

Obbiettivo del gruppo è inoltre affrontare e risolvere le seguenti tematiche in uno

specifico documento di linee guida:

- modello di integrazione tra anagrafe aziendale e regionale

- fonti di certificazione

- mappa dei livelli di certificazione

- linee guida tecnico-organizzative

- piano di adeguamento tecnico-organizzativo

2. Criticità di comunicazione e diffusione del progetto.

Il progetto Carta Sanitaria è un progetto che investe e coinvolge tutti i cittadini della

Toscana. E’ quindi indispensabile una strategia di comunicazione che raggiunga tutti

gli strati della popolazione, ed è inoltre necessario attivare dei meccanismi volti sia al

superamento del cosiddetto divario digitale che di una possibile diffidenza rispetto

all’utilizzo degli strumenti telematici, rendendo partecipi i cittadini dell’importanza

degli obiettivi e rassicurandoli innanzitutto sul rispetto della privacy e sulla protezione

dei dati personali. A questo proposito è necessario prevedere un forte coinvolgimento

dei distretti zonali delle Aziende quale punto di riferimento sul territorio.

3. Criticità organizzative di dispiegamento.

Il progetto Carta Sanitaria prevede la distribuzione a ciascun cittadino di una smart

card personale tramite la quale poter accedere in modo semplice e sicuro al proprio

Fascicolo Sanitario Elettronico, servendosi di punti territoriali di consultazione. E’ per

questo necessario un modello organizzativo che sia in grado di assolvere allo sforzo di

dispiegamento necessario.

4. Criticità relative alla tipologia di informazioni trattate

Per mezzo della propria smart card il cittadino potrà accedere al proprio Fascicolo

Sanitario Elettronico; è indispensabile quindi la consapevolezza del valore clinico

delle informazioni prodotte da ciascun soggetto che contribuisce ad alimentare il

Fascicolo, e la conseguente attenzione alla qualità e certezza del dato messo a

disposizione; da questo punto di vista è indispensabile che trovi piena realizzazione da

parte delle Aziende sanitarie il processo di introduzione della firma digitale dei referti.

5. Criticità tecnologiche relative al processo di integrazione

Il progetto Carta Sanitaria è un tipico progetto di integrazione tra sistemi eterogenei,

pertanto deve essere assicurato il colloquio tra i vari soggetti attraverso la definizione

di standard di comunicazione, garantendo che la titolarità delle informazioni resti al

soggetto che la fornisce.

È quindi necessario che sia garantita la tenuta del sistema nel suo complesso

attraverso l’adozione di un processo di certificazione dei succitati standard: questo

processo è stato individuato in eToscana Compliance di RTRT. In tale schema

qualsiasi soggetto interessato può proporre uno standard, in formato di RFC, che sarà

poi discusso sul portale eCompliance attraverso forum e interventi di variazione sulla

RFC. Al termine del processo un RFC sarà definita “standard” da parte del Comitato

Tecnico eCompliance.

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70 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

La fase pilota vedrà la messa in atto del piano di adeguamento al modello tecnico-

organizzativo per la qualità dell'anagrafe sanitaria in Regione Toscana e nelle Aziende

pilota, con una verifica prevista a Giugno 2009 (verifica stato del piano di

adeguamento e riprogrammazione).

La fase di estensione vedrà la messa in atto del piano di adeguamento al modello

tecnico-organizzativo per la qualità dell'anagrafe sanitaria nelle restanti Aziende, con

una verifica prevista a Dicembre 2009.

3.2 Privacy

Il gruppo di lavoro Privacy ha come obiettivo il presidio della corretta impostazione

del progetto in relazione alla vigente normativa in materia di protezione dei dati

personali, posto che il quadro giuridico di riferimento costituisce vincolo sostanziale

di contesto sia nella fase di ideazione che di realizzazione del progetto stesso.

L’attività del gruppo è incentrata sui seguenti argomenti:

- individuazione del presupposto che legittima in termini di privacy i trattamenti di

dati correlati alle attività di progetto, anche in relazione alla molteplicità degli

attori e dei livelli di governo coinvolti;

- analisi del ruolo di ciascuno degli attori di progetto rispetto al tema della privacy,

definizione dei diversi livelli di responsabilità e del quadro di relazioni

reciprocamente intercorrenti;

- corretta gestione del rapporto con i cittadini coinvolti nel progetto, cui l’impianto

progettuale riconosce centralità strategica;

- pianificazione e realizzazione degli adempimenti procedurali/formali conseguenti.

Nello specifico della fase pilota, l’attività del gruppo è finalizzata alla predisposizione

degli strumenti indispensabili per il suo avvio, con particolare attenzione alla

definizione della informativa e del modulo di consenso inerente la fase pilota del

progetto.

3.3 Catalogo

Il gruppo di lavoro denominato “Catalogo Unico Regionale” (di seguito Catalogo) ha

l’obbiettivo di definire ed adottare un catalogo regionale delle prestazioni di

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714.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

specialistica ambulatoriale, che permetta di uniformare le denominazioni delle

prestazioni utilizzate dalle Aziende Sanitarie ai fini della prescrizione e di agevolare

le fasi di prenotazione delle prestazioni e di gestione dei referti.

Data l'esistenza di iniziative già intraprese in ambiti specifici, è stato deciso di limitare

le competenze del Gruppo Catalogo alle branche Diagnostica per immagini e

Laboratorio e alla sola revisione dei lavori prodotti da Gruppi di lavoro costituiti ad

hoc.

Il quadro conoscitivo di riferimento è rappresentato dal Nomenclatore Tariffario

Regionale in vigore, dal Nomenclatore prodotto dal progetto Mattoni del SSN e dai

cataloghi aziendali delle Aziende Sanitarie coinvolte nel Progetto. Il gruppo di lavoro,

partendo dall’analisi di tutte le voci presenti nelle suddette fonti, ha il compito di

definire le singole prestazioni che saranno contenute nel Catalogo Regionale, distinte

per branca, prevedendone l’allineamento nel dettaglio al Nomenclatore tariffario

regionale.

A conclusione della fase pilota il gruppo rilascerà il Catalogo delle singole branche

che andranno a costituire il Catalogo unico regionale e la revisione di quanto prodotto

dai Gruppi di lavoro per la Diagnostica per Immagini e per il Laboratorio; il Catalogo

unico regionale dovrà essere adottato da tutte le Aziende Sanitarie Toscane mediante

deliberazione della Giunta Regionale, con estensione a cura del Settore di

competenza.

Al fine di rendere agevole la gestione e la manutenzione del Catalogo unico regionale

e di farne strumento fruibile da parte degli attori del sistema, è necessario prevedere in

questa fase lo sviluppo di un sistema di gestione a supporto dei professionisti

interessati .

Nella fase di estensione saranno prodotte da parte del gruppo di lavoro coordinato dal

Settore di appartenenza le Procedure Operative Standard con cui effettuare la

manutenzione del catalogo e verrà revisionato il programma di gestione dello stesso.

3.4 Contenuti informativi

Il gruppo costituisce un punto di elaborazione di documenti tecnici da mettere a

disposizione del sistema regionale -in particolare per i contenuti sanitari- curando al

contempo le relazioni di competenza tra i diversi attori del progetto ed in particolare

con i medici di famiglia; costituisce inoltre l’interfaccia operativa per i prodotti

La fase pilota vedrà la messa in atto del piano di adeguamento al modello tecnico-

organizzativo per la qualità dell'anagrafe sanitaria in Regione Toscana e nelle Aziende

pilota, con una verifica prevista a Giugno 2009 (verifica stato del piano di

adeguamento e riprogrammazione).

La fase di estensione vedrà la messa in atto del piano di adeguamento al modello

tecnico-organizzativo per la qualità dell'anagrafe sanitaria nelle restanti Aziende, con

una verifica prevista a Dicembre 2009.

3.2 Privacy

Il gruppo di lavoro Privacy ha come obiettivo il presidio della corretta impostazione

del progetto in relazione alla vigente normativa in materia di protezione dei dati

personali, posto che il quadro giuridico di riferimento costituisce vincolo sostanziale

di contesto sia nella fase di ideazione che di realizzazione del progetto stesso.

L’attività del gruppo è incentrata sui seguenti argomenti:

- individuazione del presupposto che legittima in termini di privacy i trattamenti di

dati correlati alle attività di progetto, anche in relazione alla molteplicità degli

attori e dei livelli di governo coinvolti;

- analisi del ruolo di ciascuno degli attori di progetto rispetto al tema della privacy,

definizione dei diversi livelli di responsabilità e del quadro di relazioni

reciprocamente intercorrenti;

- corretta gestione del rapporto con i cittadini coinvolti nel progetto, cui l’impianto

progettuale riconosce centralità strategica;

- pianificazione e realizzazione degli adempimenti procedurali/formali conseguenti.

Nello specifico della fase pilota, l’attività del gruppo è finalizzata alla predisposizione

degli strumenti indispensabili per il suo avvio, con particolare attenzione alla

definizione della informativa e del modulo di consenso inerente la fase pilota del

progetto.

3.3 Catalogo

Il gruppo di lavoro denominato “Catalogo Unico Regionale” (di seguito Catalogo) ha

l’obbiettivo di definire ed adottare un catalogo regionale delle prestazioni di

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72 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

elaborati e validati in ambito di Consiglio Sanitario Regionale con gli altri gruppi che

curano gli aspetti informatici.

In prima istanza il gruppo ha condiviso i contenuti informativi con cui alimentare il

Fascicolo Sanitario Elettronico; ha inoltre individuato criteri, numero di professionisti

e di cittadini da inserire nella prima fase del progetto: circa 250 professionisti che

operano nelle Aziende pilota e circa 3000 cittadini.

Nel contempo i professionisti del gruppo hanno iniziato il lavoro preliminare per

individuare sulla base della letteratura scientifica, di esperienze già in essere o di

progetti specifici le informazioni essenziali da inserire nel Patient Summary.

3.5 Infrastruttura e Aziende Sanitarie

Il gruppo di lavoro Infrastruttura e Aziende sanitarie ha come obiettivo primario

l’individuazione delle soluzione tecnologiche più idonee a favorire il processo di

integrazione delle informazioni.

Il gruppo è inoltre responsabile della pianificazione delle attività organizzative legate

al progetto Carta Sanitaria. I referenti Aziendali partecipano ai lavori del gruppo e

hanno il compito di fungere da raccordo con le Aziende della propria Area Vasta:

riportano quindi nella propria organizzazione Aziendale e alle altre Aziende dell’Area

Vasta di riferimento attraverso il Nucleo Interaziendale Tecnico (NIT) le indicazioni

prese e presentano al gruppo le criticità riscontrate.

Il gruppo affronta temi che necessitano di approfondimento tecnico e per i quali sono

avviati i lavori di sotto gruppi specifici. I sottogruppi definiscono gli standard

necessari alla redazione di una RFC legata al dominio applicativo discusso. Dei

sottogruppi possono essere chiamati a far parte anche soggetti esterni alla fase di

avvio del progetto, quali Aziende non appartenenti al gruppo delle Aziende pilota.

La fase pilota vedrà l'avvio della comunicazione per eventi dei messaggi di pronto

Soccorso e dei Referti di Laboratorio su tutte le Aziende, che verrà estesa ad altri

domini applicativi nella fase di estensione. Verranno inoltre costituiti dei nuclei di

Help-desk di primo e secondo livello.

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734.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

3.6 Accessibilità ed usabilità

Nell’ambito del progetto il gruppo di lavoro Usabilità ha come obbiettvo quello di

definire gli standard tecnici e grafici per garantire l’accessibilità e la più semplice

fruizione possibile dell’interfaccia web attraverso la quale verrà erogato il servizio.

Il concetto di accessibilità va oltre la semplice "conformità tecnologica" e assume

invece il significato di possibilità di lettura delle pagine, orientamento e navigazione

all'interno di un sito, di interazione con le procedure che prevedono scelte, immissione

di dati, attivazione di collegamenti ipertestuali, scaricamento di documenti ed altro.

In particolare all’interno del progetto sono applicati gli standard definiti dal Consorzio

W3C (http://www.w3c.org) per le tecnologie Extensible HyperText Markup

Language (XHTML) e Cascading Style Sheets (CSS), e delle direttive suggerite

nell'ambito del progetto Web Accessibility Iniziative (WAI) con le prescrizioni

incluse in Web Content Accessibility Guidelines (WCAG). È inoltre garantita la

leggibilità delle pagine con un browser completamente testuale (Lynx), il che

garantisce la possibilità di utilizzare browser speciali a sintesi vocale che si basano

appunto sulla struttura della pagina, molto più che sulla rappresentazione grafica.

Al progetto Carta Sanitaria Elettronica è dedicato uno specifico spazio all’interno

della sezione web della Salute di Regione Toscana, in modo da renderne più

immediato l’accesso. Le pagine realizzate si adeguano alla normativa nazionale -

Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (Legge Stanca): "Disposizioni per favorire l'accesso dei

soggetti disabili agli strumenti informatici".

Sia la fase pilota che quella di estensione del progetto prevedono la conduzione di

alcune sessioni di test sull’applicazione web.

Queste indagini, effettuate dal Centro Gestione Rischio Clinico della Regione

Toscana, sono svolte sottoponendo il prodotto ad un campione di utilizzatori del

sistema, ed hanno lo scopo di:

- valutare la semplicità di utilizzo del prodotto;

- ottenere indicazioni progettuali per semplificare i problemi d’uso riscontrati;

- ottenere indicazioni progettuali per migliorare l’utilità del prodotto;

- ottenere indicazioni progettuali per migliorare la gradevolezza complessiva del

servizio;

- valutare gli aspetti di soddisfazione d’uso del prodotto;

elaborati e validati in ambito di Consiglio Sanitario Regionale con gli altri gruppi che

curano gli aspetti informatici.

In prima istanza il gruppo ha condiviso i contenuti informativi con cui alimentare il

Fascicolo Sanitario Elettronico; ha inoltre individuato criteri, numero di professionisti

e di cittadini da inserire nella prima fase del progetto: circa 250 professionisti che

operano nelle Aziende pilota e circa 3000 cittadini.

Nel contempo i professionisti del gruppo hanno iniziato il lavoro preliminare per

individuare sulla base della letteratura scientifica, di esperienze già in essere o di

progetti specifici le informazioni essenziali da inserire nel Patient Summary.

3.5 Infrastruttura e Aziende Sanitarie

Il gruppo di lavoro Infrastruttura e Aziende sanitarie ha come obiettivo primario

l’individuazione delle soluzione tecnologiche più idonee a favorire il processo di

integrazione delle informazioni.

Il gruppo è inoltre responsabile della pianificazione delle attività organizzative legate

al progetto Carta Sanitaria. I referenti Aziendali partecipano ai lavori del gruppo e

hanno il compito di fungere da raccordo con le Aziende della propria Area Vasta:

riportano quindi nella propria organizzazione Aziendale e alle altre Aziende dell’Area

Vasta di riferimento attraverso il Nucleo Interaziendale Tecnico (NIT) le indicazioni

prese e presentano al gruppo le criticità riscontrate.

Il gruppo affronta temi che necessitano di approfondimento tecnico e per i quali sono

avviati i lavori di sotto gruppi specifici. I sottogruppi definiscono gli standard

necessari alla redazione di una RFC legata al dominio applicativo discusso. Dei

sottogruppi possono essere chiamati a far parte anche soggetti esterni alla fase di

avvio del progetto, quali Aziende non appartenenti al gruppo delle Aziende pilota.

La fase pilota vedrà l'avvio della comunicazione per eventi dei messaggi di pronto

Soccorso e dei Referti di Laboratorio su tutte le Aziende, che verrà estesa ad altri

domini applicativi nella fase di estensione. Verranno inoltre costituiti dei nuclei di

Help-desk di primo e secondo livello.

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74 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

- esplorare gli atteggiamenti, da parte dei futuri utilizzatori del servizio, verso i

problemi di privacy e tutela dei dati sanitari personali.

4. Piano di lavoro

Il piano di lavoro è organizzato secondo la struttura dei work packages (WP),

ciascuno dei quali rappresenta uno specifico obiettivo (vedi Tabella 1 in Appendice).

I WP individuati sono:

- Alimentazione periodica del sistema da parte delle Aziende e accesso ai contenuti

(WP 1);

- Alimentazione ad eventi del sistema da parte delle Aziende e accesso ai contenuti

(WP 2);

- Alimentazione del sistema con il Sommario del paziente (Patient Summary) (WP

3).

5. Dispiegamento

Il dispiegamento del progetto prevede una serie di attività, quali:

- Coordinamento e organizzazione del progetto;

- Comunicazione, che prevede comunicazioni e incontri con i Direttori Generali

delle Aziende sanitarie, con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Sanitario

Regionale, con rappresentanti delle associazioni dei cittadini, con società

scientifiche, ordini e collegi, e con le Aziende anche nell’ambito delle Aree Vaste.

- Comunicazione con i medici che partecipano alla fase pilota:

Incontro di tipo informativo con i medici partecipanti;

- Comunicazione con gli operatori di Pronto Soccorso :

Incontro di tipo informativo con gli operatori;

Produzione e successiva fornitura agli operatori della smart card su elenco

fornito da ciascuna Azienda sanitaria;

Formazione dei suddetti operatori sull'uso della smart card e dell'applicativo

web che permette loro di consultare i dati di emergenza dei cittadini.

- Attivazione di un servizio di assistenza, Help desk di Primo Livello, che raccoglie

tutte le richieste di assistenza o di informazione o di segnalazione. Si accede al

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754.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

servizio di help desk di primo livello tramite numero verde oppure tramite

apposita form presente sul sito regionale -sezione carta sanitaria.

- Produzione e distribuzione smart card a tutti i cittadini toscani

- Predisposizione e realizzazione del piano di comunicazione

Le Aziende sanitarie, in particolare, dovranno portare a termine una serie di attività,

tra cui:

- Corretta gestione dell’anagrafe, per mezzo dell’integrazione dei diversi domini

applicativi con il dominio anagrafico aziendale, dell’integrazione di questo con

l’anagrafe regionale, l’individuazione del modello organizzativo per la corretta

gestione e manutenzione della qualità dell’anagrafe aziendale

- Attivazione di un servizio di assistenza, Help desk di Secondo Livello, a cura delle

Aziende, al quale verranno indirizzate le richieste di assistenza che non possono

essere risolte dal primo livello di help desk, in particolare richieste relative ai

contenuti.

- Informazione e formazione e predisposizione distretti sanitari. Presso i distretti

sanitari delle Aziende sarà possibile per il cittadino accedere alla procedura di

consultazione dati.

- Progressiva predisposizione delle postazioni di lavoro (PC) aziendali, in modo sia

possibile per il cittadino condividere con il professionista il proprio FSE per mezzo

dell’accesso con la propria smart-card

- Formazione tutor e formatori aziendali di supporto alla conoscenza e diffusione del

progetto nell’Azienda

- Formazione del personale dell’Azienda in relazione al progetto

- Attività di coordinamento PAAS - Punti per l'Accesso Assistito ai Servizi e a

internet. I PAAS, ovvero i punti di accesso assistito sul territorio, devono permettere

al cittadino, sprovvisto di proprio personal computer, di accedere all’applicativo web

di consultazione dati sanitari, con l’aiuto se necessario del personale presente presso il

PAAS stesso.

6. Tempi – Gantt del progetto

Vedi Tabella 2 in Appendice

- esplorare gli atteggiamenti, da parte dei futuri utilizzatori del servizio, verso i

problemi di privacy e tutela dei dati sanitari personali.

4. Piano di lavoro

Il piano di lavoro è organizzato secondo la struttura dei work packages (WP),

ciascuno dei quali rappresenta uno specifico obiettivo (vedi Tabella 1 in Appendice).

I WP individuati sono:

- Alimentazione periodica del sistema da parte delle Aziende e accesso ai contenuti

(WP 1);

- Alimentazione ad eventi del sistema da parte delle Aziende e accesso ai contenuti

(WP 2);

- Alimentazione del sistema con il Sommario del paziente (Patient Summary) (WP

3).

5. Dispiegamento

Il dispiegamento del progetto prevede una serie di attività, quali:

- Coordinamento e organizzazione del progetto;

- Comunicazione, che prevede comunicazioni e incontri con i Direttori Generali

delle Aziende sanitarie, con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Sanitario

Regionale, con rappresentanti delle associazioni dei cittadini, con società

scientifiche, ordini e collegi, e con le Aziende anche nell’ambito delle Aree Vaste.

- Comunicazione con i medici che partecipano alla fase pilota:

Incontro di tipo informativo con i medici partecipanti;

- Comunicazione con gli operatori di Pronto Soccorso :

Incontro di tipo informativo con gli operatori;

Produzione e successiva fornitura agli operatori della smart card su elenco

fornito da ciascuna Azienda sanitaria;

Formazione dei suddetti operatori sull'uso della smart card e dell'applicativo

web che permette loro di consultare i dati di emergenza dei cittadini.

- Attivazione di un servizio di assistenza, Help desk di Primo Livello, che raccoglie

tutte le richieste di assistenza o di informazione o di segnalazione. Si accede al

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76 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

7. Piano Finanziario

Il piano finanziario per l’anno 2009 e per gli anni successivi è riassunto nella tabella

seguente (tutti i costi sono IVA inclusa).

Esso prevede innanzitutto i costi per dotare tutti i cittadini toscani di una smart card

contenente un certificato digitale; tali costi comprendono sia i costi di fornitura e

distribuzione delle smart card che i costi di attivazione e gestione di un centro servizi

dedicato al progetto. Il centro servizi dovrà provvedere alla gestione dell’intero ciclo

di vita delle smart card, comprensivo di emissione, distribuzione, eventuale rinnovo

e/o sospensione, e al tempo stesso dovrà realizzare una funzionalità di help-desk

rivolto al cittadino per il progetto nel suo complesso.

Per realizzare una significativa economia di scala ed una semplificazione

organizzativa rispetto all’operazione di rinnovo delle smart card si prevede che il ciclo

di vita delle smart card abbia scadenza nel 2015 e sono quindi inclusi i costi fino a tale

data. Inevitabilmente, il costo per l’emissione e la distribuzione delle smart card a tutti

i cittadini toscani pesa maggiormente nel primo anno di progetto, anche se negli anni

successivi è comunque prevista l’emissione di una percentuale di carte destinate ai

nuovi iscritti al Servizio Sanitario Regionale, ricompresa nell’attività del centro

servizi.

Nel piano finanziario sono inoltre inclusi i costi relativi all’infrastruttura hardware e

software, che prevedono:

- la realizzazione dell’infrastruttura hardware e software portante per il sistema

informativo sanitario distribuito descritto nel paragrafo 1.3;

- lo sviluppo delle componenti software centrali per la realizzazione della

comunicazione ad eventi dei domini applicativi che forniranno i contenuti

informativi del Fascicolo Sanitario Elettronico;

- i servizi relativi alla gestione, manutenzione e monitoraggio dell’infrastruttura

hardware e software di base;

In conseguenza dell’evoluzione tecnologica e del conseguente adeguamento dei

prezzi, è opportuno in questo caso limitare la previsione di spesa ai primi tre anni del

progetto.

A queste voci si aggiungono infine le spese che comprendono i servizi di supporto

alla gestione organizzativa e al coordinamento tecnico del progetto.

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774.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

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7. Piano Finanziario

Il piano finanziario per l’anno 2009 e per gli anni successivi è riassunto nella tabella

seguente (tutti i costi sono IVA inclusa).

Esso prevede innanzitutto i costi per dotare tutti i cittadini toscani di una smart card

contenente un certificato digitale; tali costi comprendono sia i costi di fornitura e

distribuzione delle smart card che i costi di attivazione e gestione di un centro servizi

dedicato al progetto. Il centro servizi dovrà provvedere alla gestione dell’intero ciclo

di vita delle smart card, comprensivo di emissione, distribuzione, eventuale rinnovo

e/o sospensione, e al tempo stesso dovrà realizzare una funzionalità di help-desk

rivolto al cittadino per il progetto nel suo complesso.

Per realizzare una significativa economia di scala ed una semplificazione

organizzativa rispetto all’operazione di rinnovo delle smart card si prevede che il ciclo

di vita delle smart card abbia scadenza nel 2015 e sono quindi inclusi i costi fino a tale

data. Inevitabilmente, il costo per l’emissione e la distribuzione delle smart card a tutti

i cittadini toscani pesa maggiormente nel primo anno di progetto, anche se negli anni

successivi è comunque prevista l’emissione di una percentuale di carte destinate ai

nuovi iscritti al Servizio Sanitario Regionale, ricompresa nell’attività del centro

servizi.

Nel piano finanziario sono inoltre inclusi i costi relativi all’infrastruttura hardware e

software, che prevedono:

- la realizzazione dell’infrastruttura hardware e software portante per il sistema

informativo sanitario distribuito descritto nel paragrafo 1.3;

- lo sviluppo delle componenti software centrali per la realizzazione della

comunicazione ad eventi dei domini applicativi che forniranno i contenuti

informativi del Fascicolo Sanitario Elettronico;

- i servizi relativi alla gestione, manutenzione e monitoraggio dell’infrastruttura

hardware e software di base;

In conseguenza dell’evoluzione tecnologica e del conseguente adeguamento dei

prezzi, è opportuno in questo caso limitare la previsione di spesa ai primi tre anni del

progetto.

A queste voci si aggiungono infine le spese che comprendono i servizi di supporto

alla gestione organizzativa e al coordinamento tecnico del progetto.

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78 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Si mette in evidenza che non sono incluse nel piano finanziario le spese di

formazione/informazione, in quanto già coperte dalle spese complessive di

formazione a supporto del Piano Sanitario Regionale 2008-2010, e le spese di

investimento che devono essere sostenute dalle Aziende sanitarie per l’adeguamento e

lo sviluppo delle loro componenti hardware e software per l’alimentazione del

Fascicolo Sanitario Elettronico, in quanto già incluse nei loro piani di investimento

per il triennio 2008-2010. Non sono inoltre inclusi i costi del personale interno

dedicato al progetto.

Appendice

Tabella 1 Work packages

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794.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Alimentazione periodica del sistema da parte delle Aziende e accesso ai

contenuti

Numero Workpackage : 1

Data inizio o evento inizio: gennaio 2009

Partecipanti: RT-DG OSI RT-DG DSPS AZIENDE PILOTA

Obiettivi

Costituzione del fascicolo sanitario elettronico e sua alimentazione con i contenuti

informativi che le Aziende rendono disponibili in maniera periodica. Le informazioni

inizialmente rese disponibili sono quelle anagrafiche, quelle relative al medico

curante, alle esenzioni, ai farmaci erogati direttamente e dalle farmacie territoriali

convenzionate, e le informazioni relative ai ricoveri.

Descrizione del lavoro

Realizzazione della infrastruttura di basi di dati distribuite; alimentazione periodica

del sistema da parte delle Aziende; realizzazione di un'applicazione web accessibile

con smart-card che permetta di consultare i dati messi a disposizione dalle aziende.

Documenti

Manuale utente applicazione web

Manuale descrizione infrastruttura tecnologica

Risultati attesi

Realizzazione di un sistema di repository distribuito e di accesso sicuro ai contenuti

sanitari che lo compongono

Si mette in evidenza che non sono incluse nel piano finanziario le spese di

formazione/informazione, in quanto già coperte dalle spese complessive di

formazione a supporto del Piano Sanitario Regionale 2008-2010, e le spese di

investimento che devono essere sostenute dalle Aziende sanitarie per l’adeguamento e

lo sviluppo delle loro componenti hardware e software per l’alimentazione del

Fascicolo Sanitario Elettronico, in quanto già incluse nei loro piani di investimento

per il triennio 2008-2010. Non sono inoltre inclusi i costi del personale interno

dedicato al progetto.

Appendice

Tabella 1 Work packages

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80 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Alimentazione ad eventi del sistema da parte delle Aziende e accesso ai

contenuti

Numero Workpackage : 2

Data inizio o evento inizio: gennaio 2009

Partecipanti: RT-DG OSI RT-DG DSPS AZIENDE PILOTA

Obiettivi

Sviluppare la pubblicazione immediata per eventi delle informazioni a scopo di

alimentazione del fascicolo sanitario elettronico del paziente

Descrizione del lavoro

Definizione delle specifiche tecniche (RFC) per l’integrazione dei diversi domini

applicativi; alimentazione ad eventi del sistema per i domini applicativi per i quali tali

specifiche sono rilasciate, a partire da Pronto Soccorso e Laboratorio di analisi;

disponibilità dei contenuti alimentati ad eventi con l’applicazione web realizzata nel

WP1.

Documenti

RFC di integrazione dei diversi domini applicativi

Risultati attesi

Alimentazione del sistema di repository distribuito mediante comunicazione ad eventi

e accesso ai contenuti che lo compongono

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814.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

Alimentazione del sistema con il Sommario del paziente (Patient

Summary) e integrazione procedure informatiche MMG/PLS

Numero Workpackage : 3

Data inizio o evento inizio: gennaio 2009

Partecipanti: RT-DG OSI RT-DG DSPS AZIENDE PILOTA

Obiettivi

Rendere disponibile sul FSE il contenuto del Patient Summary mediante

l’integrazione delle procedure informatiche utilizzate dai MMG/PLS nella gestione

dei propri assisisti.

Descrizione del lavoro

Definizione del Patient Summary e sua condivisione nei vari gruppi di lavoro;

integrazione delle procedure informatiche utilizzate dai MMG e PLS in modo sia loro

possibile l’alimentazione del sistema con le informazioni che compongono il Patient

Summary, mediante invio automatizzato sottoposto a loro validazione.

Documenti

Patient Summary

RFC di integrazione procedure informatiche utilizzate MMG/PLS

Risultati attesi

Alimentazione del repository con il Patient Summary; disponibilità del contenuto del

Patient Summary con l’applicazione web realizzata nel WP1;

Alimentazione ad eventi del sistema da parte delle Aziende e accesso ai

contenuti

Numero Workpackage : 2

Data inizio o evento inizio: gennaio 2009

Partecipanti: RT-DG OSI RT-DG DSPS AZIENDE PILOTA

Obiettivi

Sviluppare la pubblicazione immediata per eventi delle informazioni a scopo di

alimentazione del fascicolo sanitario elettronico del paziente

Descrizione del lavoro

Definizione delle specifiche tecniche (RFC) per l’integrazione dei diversi domini

applicativi; alimentazione ad eventi del sistema per i domini applicativi per i quali tali

specifiche sono rilasciate, a partire da Pronto Soccorso e Laboratorio di analisi;

disponibilità dei contenuti alimentati ad eventi con l’applicazione web realizzata nel

WP1.

Documenti

RFC di integrazione dei diversi domini applicativi

Risultati attesi

Alimentazione del sistema di repository distribuito mediante comunicazione ad eventi

e accesso ai contenuti che lo compongono

Page 34: DELIBERAZIONE 23 febbraio 2009, n. 123 DELIBERAZIONE 23 ... · personalizzazione delle cure, ... Rilevato che lo stesso PSR indica quale strumento di realizzazione del ... i sistemi

82 4.3.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9

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