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1 Decisione N. 3 /PARI/2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Corte dei conti Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Presiedute dal Presidente f.f. Paolo VALLETTA e composte dai Magistrati: Raffaele DAINELLI Presidente di Sezione Josef Hermann RÖSSLER Consigliere Alessandro PALLAORO Consigliere Gianfranco POSTAL Consigliere Dario PROVVIDERA Primo Referendario Massimo AGLIOCCHI Referendario ha pronunciato la seguente DECISIONE nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013: Visti gli articoli 100, secondo comma, e 103, secondo comma, della Costituzione; Visto il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 e relative norme di attuazione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, recante norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto; Visto il testo unico delle leggi sull’ordinamento della Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2013; Visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti (deliberazione n. 14/DEL/2000 e successive modifiche ed integrazioni);

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La delibera della Corte dei Conti

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Page 1: Delibera 3 2014 Pari

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Decisione N. 3 /PARI/2014

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Corte dei conti Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol

Presiedute dal Presidente f.f. Paolo VALLETTA

e composte dai Magistrati:

Raffaele DAINELLI Presidente di Sezione Josef Hermann RÖSSLER Consigliere Alessandro PALLAORO Consigliere Gianfranco POSTAL Consigliere Dario PROVVIDERA Primo Referendario Massimo AGLIOCCHI Referendario

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013:

Visti gli articoli 100, secondo comma, e 103, secondo comma, della Costituzione;

Visto il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 e relative norme di attuazione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, recante norme di attuazione dello Statuto speciale per la

Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto;

Visto il testo unico delle leggi sull’ordinamento della Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2013;

Visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti (deliberazione n. 14/DEL/2000 e successive modifiche ed integrazioni);

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Vista la legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 recante norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento;

Vista la legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013 – 2015 della Provincia autonoma di Trento -

legge finanziaria provinciale 2013);

Vista la legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 26 (Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015);

Vista la legge provinciale 17 settembre 2013, n. 18 (Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2012);

Vista la deliberazione n. 7/2013 di data 14 giugno 2013 delle Sezioni riunite -in sede di controllo- della Corte dei conti, con la quale sono stati forniti indirizzi in ordine alla procedura per il giudizio di parificazione dei rendiconti generali delle regioni;

Vista la deliberazione n. 14/2014 del 14 maggio 2014 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, con la quale sono stati richiamati i contenuti del giudizio di parificazione, sotto il duplice profilo del raffronto del Rendiconto con la documentazione di bilancio e con le scritture contabili dell’ente e della

contestualizzazione dell’attività di parifica con la relazione sul Rendiconto (artt. 39-41, r.d. 12 luglio 1934, n. 1214), anche con riferimento alle innovazioni introdotte dal decreto legge n. 174/2012, come convertito dalla legge n. 213/2012;

Vista la deliberazione della Giunta provinciale n. 852 del 30 maggio 2014, con la quale è stato approvato il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013;

Vista l’ordinanza n. 3/2014 del 13 giugno 2014, del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, che fissa l’adunanza per

il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per il giorno 30 giugno 2014;

Visto il decreto n. 3 del 13 giugno 2014 del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, che nomina relatori per il

giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento il Primo Referendario Dario Provvidera ed il Referendario Massimo Agliocchi;

Vista la nota n. 570 dell’11 giugno 2014 della Sezione di controllo di Trento con la quale sono stati trasmessi alla Provincia gli esiti dell’attività istruttoria sul Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013, per le eventuali precisazioni e controdeduzioni, invitando altresì l’Amministrazione ad apposita riunione che si è svolta il giorno 17 giugno 2014;

Esaminate le deduzioni dell’Amministrazione provinciale trasmesse con nota prot. PAT/RFD317-2014-322578 di data 16 giugno 2014;

Vista la nota prot. PAT/D317/2014-340524 di data 24 giugno 2014;

Vista la deliberazione n. 14/FRG/2014 del 24 giugno 2014, con la quale la Sezione di controllo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento, ha approvato gli

esiti dell’attività istruttoria finalizzata al giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013, quali risultano dall’unita relazione, e ne ha ordinato la trasmissione alle Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ed al Procuratore regionale presso la Sezione giurisdizionale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento;

Vista la memoria depositata il 30 giugno 2014 con la quale il Procuratore regionale presso la Sezione giurisdizionale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento, ha chiesto che le Sezioni riunite parifichino il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio 2013, nelle componenti del conto del bilancio e del

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conto del patrimonio, con esclusione del capitolo di spesa 125600, relativo alle spese riservate di pertinenza del Presidente della Provincia autonoma di Trento;

Uditi nella pubblica udienza del 30 giugno 2014 i relatori Primo Referendario Dario Provvidera e Referendario Massimo Agliocchi, nonché il Pubblico Ministero nella persona

del Procuratore regionale Paolo Evangelista

Ritenuto in

F A T T O

che le risultanze del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013 sono le seguenti:

(importi in euro)

TITOLO I – Entrate derivanti da tributi propri della Provincia, dalla

compartecipazione e dalla devoluzione di tributi erariali4.224.300.388,45

TITOLO II – Entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente

dell'Unione Europea, dello Stato, della Regione e di altri soggetti54.217.471,35

TITOLO III - Entrate extratributarie 109.391.656,23

TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni di beni patrimoniali, da trasferimenti

in conto capitale e da riscossione di crediti223.576.629,45

TITOLO V - Entrate derivanti da mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0,00

TITOLO VI - Entrate per contabilità speciali - partite di giro 430.499.939,57

Totale delle entrate di competenza accertate 5.041.986.085,05

TITOLO I – Spese correnti 2.871.947.589,49

TITOLO II – Spese in conto capitale 1.688.038.875,24

TITOLO III – Spese per rimborso di prestiti 5.065.726,50

TITOLO IV - Spese per contabilità speciali - partite di giro 430.499.939,57

Totale delle spese di competenza impegnate 4.995.552.130,80

Riepilogo:

Totale delle entrate di competenza accertate 5.041.986.085,05

Totale delle spese di competenza impegnate 4.995.552.130,80

Avanzo di competenza 46.433.954,25

CONTO DEL BILANCIO

RESIDUI ATTIVI:

Somme rimaste da riscuotere in conto dell’esercizio 2013 560.396.717,99

Somme rimaste da riscuotere in conto degli esercizi precedenti 2.935.095.070,19

Totale dei residui attivi (al 31 dicembre 2013) 3.495.491.788,18

RESIDUI PASSIVI:

Somme rimaste da pagare in conto dell’esercizio 2013 1.652.289.376,64

Somme rimaste da pagare in conto degli esercizi precedenti 2.408.496.657,51

Totale dei residui passivi (al 31 dicembre 2013) 4.060.786.034,15

RESIDUI

Giacenza di cassa - Tesoreria al 1 gennaio 2013 616.079.895,35

Riscossioni 4.939.206.456,56

Pagamenti 4.617.777.914,56

Giacenza di cassa - Tesoreria al 31 dicembre 2013 937.508.437,35

Residui attivi 3.495.491.788,18

Residui passivi 4.060.786.034,15

Avanzo finanziario complessivo 2013 372.214.191,38

AVANZO FINANZIARIO COMPLESSIVO*

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*Denominato avanzo di consuntivo ex legge provinciale n. 7/1979

consistenza al 31.12.2012 consistenza 31.12.2013

Attività finanziarie 4.019.428.073,24 4.433.000.225,53

Beni mobili e immobili 2.523.605.655,11 2.510.075.960,10

Attività diverse e poste rettificative 2.015.189.209,04 1.927.448.043,18

Totale attività 8.558.222.937,39 8.870.524.228,81

Passività finanziarie 3.724.646.080,45 4.060.786.034,15

Passività diverse e poste rettificative 816.827.235,39 684.619.761,63

Totale passività 4.541.473.315,84 4.745.405.795,78

Consistenza patrimoniale 4.016.749.621,55 4.125.118.433,03

Miglioramento patrimoniale netto

CONTO DEL PATRIMONIO

108.368.811,48

Sussiste concordanza tra i dati dei flussi di cassa risultanti dal Rendiconto generale 2013 della Provincia e quelli omologhi presenti nella banca data del Sistema Informativo

per le operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE).

Il Pubblico Ministero ha svolto proprie considerazioni con memoria scritta e ha confermato nella requisitoria orale le richieste conclusive contenute nelle predetta memoria.

Considerato in

D I R I T T O

che sono stati rispettati i limiti d’impegno e di pagamento assunti con la legge di bilancio e successivi provvedimenti di variazione;

che le osservazioni in merito al modo con cui la Provincia autonoma di Trento si è conformata alle leggi, sono riportate nella relazione unita alla presente decisione, ai sensi dell’art. 10, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305;

che è stato accertato che il patto di stabilità è stato concordato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed è stata fornita dalla Provincia la prevista certificazione del raggiungimento degli obiettivi; e che, pertanto, in data 12 marzo 2014 la Provincia autonoma di Trento ha attestato il raggiungimento del patto di stabilità;

UDITE le conclusioni del Procuratore Regionale di Trento, con le quali ha chiesto la parificazione del Rendiconto generale dell’esercizio 2013 della Provincia autonoma di Trento, con esclusione del capitolo di spesa n. 125600 relativo alle spese riservate di pertinenza del Presidente della Provincia autonoma di Trento;

P.Q.M.

la Corte dei conti a Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, in esito ai riscontri e alle verifiche effettuati, ed in accoglimento delle richieste del Pubblico Ministero, come precisate in udienza:

- parifica, nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio 2013 con esclusione del capitolo di spesa 125600 – spese riservate del Presidente della Provincia (Legge provinciale n. 19/1987, art. 6) per le motivazioni di cui alla unita relazione;

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5

- ORDINA che il Rendiconto oggetto del presente giudizio, munito del visto della Corte, sia restituito al Presidente della Provincia autonoma di Trento per la successiva presentazione al Consiglio provinciale;

- DISPONE che copia della presente decisione, con l’unita relazione, sia trasmessa al Presidente del Consiglio provinciale e al Presidente della Provincia autonoma di Trento, nonché al Commissario del Governo per la Provincia stessa.

Così deciso in Trento, nella Camera di consiglio del 30 giugno 2014.

IL PRESIDENTE f.f.

f.to Paolo Valletta

I RELATORI

f.to Dario Provvidera

f.to Massimo Agliocchi

La decisione è stata depositata in Segreteria in data 1 luglio 2014

Il Dirigente

f.to Francesco PERLO

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REPUBBLICA ITALIANA

Corte dei conti

Sezioni Riunite per il Trentino Alto Adige/Südtirol

Giudizio di parificazione del rendiconto generale della

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

per l’esercizio finanziario 2013

(Art. 10 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305)

Relazione

Udienza pubblica del 30 giugno 2014

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Magistrati relatori:

Primo Referendario Dario Provvidera

Referendario Massimo Agliocchi

Hanno collaborato all’elaborazione del referto i funzionari:

Marcella Tomasi

Claudia Pallaoro

Guido Dalsasso

Claudia Pompili

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Indice

Indice ................................................................................................................. 3 Indice tabelle ..................................................................................................... 6 Premessa ............................................................................................................ 9 Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte ................... 9 Capitolo 1 La gestione finanziaria e patrimoniale ............................................. 22 1.1. La legge finanziaria provinciale ........................................................................22 1.3 Il bilancio provinciale di cassa ...........................................................................25 1.4 Il rendiconto ..................................................................................................27 1.5 Il patto di stabilità interno ................................................................................30 1.5.1 Quadro normativo ........................................................................................30 1.1.1.Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento ......................................33 1.1.2.Il coordinamento della finanza locale ..............................................................36 1.1.3.Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese .................................38 1.2. Il bilancio di previsione ..................................................................................40 1.3. L’indebitamento ............................................................................................44 1.4. Entrate e spese di competenza .......................................................................50 1.4.1.Analisi delle entrate ......................................................................................50 1.4.2.Indici della gestione delle entrate ...................................................................54 1.4.3.Analisi delle spese ........................................................................................55 1.4.4.Indici della gestione delle spese .....................................................................59 1.5. Interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, altre spese .................................62 1.6. Entrate e spese per servizi in conto terzi .........................................................65 1.7. La gestione dei residui attivi e passivi..............................................................70 1.7.1.Residui di competenza ..................................................................................71 1.7.2.Residui esercizi precedenti.............................................................................72 1.7.3.Evoluzione dei residui passivi .........................................................................79 1.7.4.Indici dei residui...........................................................................................80 1.7.5.Residui perenti esercizi precedenti ..................................................................82 1.8. Gli equilibri di bilancio ...................................................................................83 1.9. Il risultato finanziario complessivo ..................................................................88 1.10. Il conto cassa ...............................................................................................91 1.11. Il conto del patrimonio ..................................................................................92 1.11.1. Normativa di riferimento ........................................................................92 1.11.2. Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. ..............................94 1.11.3. Le risultanze del conto generale del patrimonio .........................................95 1.11.4. Le gestioni fuori bilancio.........................................................................97 Capitolo 2 Organizzazione e gestione delle risorse ........................................... 99 2.1. La struttura organizzativa della Provincia e gli enti funzionali .............................99 2.2. Le risorse strumentali e l’informatizzazione .................................................... 100 2.3. Le risorse umane ........................................................................................ 101 2.3.1.Organico ................................................................................................... 101 2.3.2.Personale comandato e distaccato ................................................................ 103 2.3.3.Lavoro straordinario ................................................................................... 104 2.3.4.Attività di formazione e aggiornamento ......................................................... 106 2.3.5.La spesa del personale per il personale: raffronto tra la legge finanziaria

provinciale, le previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto ...................... 107 2.4. Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla

Provincia ................................................................................................... 112

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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2.4.1.Agenzie ..................................................................................................... 112 2.4.1.1. Inquadramento ................................................................................... 112 2.4.1.2. Dati contabili ...................................................................................... 115 2.4.1.3. Verifica rispetto direttive provinciali ....................................................... 118 2.4.2.Enti pubblici strumentali .............................................................................. 119 2.4.2.1. Inquadramento ................................................................................... 119 2.4.2.2. Dati contabili ...................................................................................... 120 2.4.2.3. Verifica rispetto direttive provinciali ....................................................... 124 2.4.3.Fondazioni e associazioni............................................................................. 127 2.4.4.Società ..................................................................................................... 128 2.4.4.1. Inquadramento ................................................................................... 128 2.4.4.2. Dati contabili ...................................................................................... 137 2.4.4.3. Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate .............................. 142 2.4.4.4. Verifica rispetto direttive provinciali ....................................................... 144 2.4.5.L’Azienda Provinciale per i servizi sanitari ...................................................... 149 2.4.6.Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio,

industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) .... 152 Capitolo 3 Attività legislativa e amministrativa .............................................. 153 3.1. Leggi e regolamenti emanati nel corso del 2013 ............................................. 153 3.2. Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento ................................ 157 3.3. Attività contrattuale .................................................................................... 159 3.4. Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca....................... 163 3.4.1.Controllo a campione incarichi Provincia ........................................................ 168 3.4.2.Controllo a campione incarichi società partecipate .......................................... 172 3.5. Misure adottate in tema di trasparenza.......................................................... 174 Capitolo 4 Valutazione risultati ....................................................................... 182 4.1. Quadro generale dei controlli interni.............................................................. 182 4.2. Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità

agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e controllo strategico. ...... 182

4.2.1.Controllo di gestione ................................................................................... 182 4.2.2.Controlli ispettivi: ....................................................................................... 185 4.2.3.Controllo di regolarità contabile .................................................................... 186 4.2.4.Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione

e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale. .......................... 188 4.2.5.Valutazione e controllo strategico. ................................................................ 188 4.3. Controllo del nucleo di valutazione ................................................................ 189 4.4. Controlli dell’Organismo di valutazione di cui all’art. 20, comma 3-ter, L.P. n.

7/1977 ...................................................................................................... 191 4.5. Controlli nell’ambito dell’attuazione dei programmi comunitari.......................... 193 Capitolo 5 Esito dei controlli a campione ........................................................ 195 5.1. Capitolo 125650: “Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli

assessori provinciali per spese di rappresentanza” .......................................... 195 5.2. Capitolo 125600 “Spese riservate Presidente della Provincia” ........................... 201 5.3. Capitolo 151560: “Spese per pubblicità e comunicazione istituzionale” .............. 202 5.4. Capitolo 407000/002 "Contributi" relativi alle "Spese per la realizzazione di

interventi nel settore della solidarietà internazionale""..................................... 205 5.5. Capitoli 353300 "Concorso agli oneri di gestione del Centro Servizi culturali S.

Chiara" e 354300 "Assegnazioni in conto capitale al Centro servizi culturali S.

Chiara" ...................................................................................................... 209

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

5

5.6. Capitolo 615605 "Spesa per l'assegnazione di somme in conto capitale a Trentino Sviluppo S.p.a. per l'acquisizione e/o ristrutturazione di aree, immobili ed impianti

da destinare ad attività economiche, nonché per effettuare partecipazioni di capitale" .................................................................................................... 212

5.7. Capitolo 615805 "Spesa per l'assegnazione di contributi annui a Trentino Sviluppo S.p.a. per investimenti" (contributi anni pregressi) ......................................... 214

5.8. Capitolo 743150-001 "Spesa per la realizzazione di opere di viabilità statale - Interventi di competenza dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche" .......... 218

Capitolo 6 Osservazioni ed esigenze di riforma normativa.............................. 221 ALLEGATO 1: Spese di rappresentanza (competenza) .................................... 226 ALLEGATO 2: Spese di rappresentanza (residui) ............................................ 239

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

6

Indice tabelle

Tabella 1: budget di cassa 2013 27 Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto 29 Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto 30 Tabella 4: determinazione obiettivo patto di stabilità interno per l’anno 2013 (importi in migliaia di euro) Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 5: risultanze finali patto di stabilità interno per l’anno 2013 (importi in migliaia di euro) 35 Tabella 6: previsioni 2013 –entrate per titoli 40 Tabella 7: previsioni 2013 –spese per titoli 41 Tabella 8: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1; lp n

7/79) 42 Tabella 9: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) 43 Tabella 10: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) 44 Tabella 11: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato 46 Tabella 12: Indebitamento società controllate dalla PAT al 31/12/2013 (dati in milioni di euro) 47 Tabella 13: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza 50 Tabella 14: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza 51 Tabella 15: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza 51 Tabella 16: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza 53 Tabella 17: indici della gestione delle entrate 54 Tabella 18: suddivisione per titoli impegni finali di competenza 55 Tabella 19: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza 55 Tabella 20: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza 56 Tabella 21: suddivisione per funzione-obiettivo pagamenti finali di competenza 58 Tabella 22: indici della gestione delle spese 60 Tabella 23: indici di relazione tra entrate e spese 61 Tabella 24: costi per interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, per altre spese 63 Tabella 25: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 65 Tabella 26: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 66 Tabella 27: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in

migliaia di euro) 67 Tabella 28: dettaglio voce “altre partite di giro” – RISCOSSIONI TOTALI 68 Tabella 29: dettaglio voce “altre partite di giro” – PAGAMENTI TOTALI 69 Tabella 30: evoluzione residui finali di competenza 70 Tabella 31: evoluzione residui finali di competenza 71 Tabella 32: incidenza dei residui finali di competenza 71 Tabella 33: variazione residui anni precedenti 72 Tabella 34: gestione contabile di origine dei minori residui attivi 72 Tabella 35: gestione contabile di origine dei minori residui passivi 73 Tabella 36: residui finali relativi agli esercizi precedenti 73 Tabella 37: analisi anzianità residui attivi relativi agli esercizi precedenti 74 Tabella 38:movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante 2009. (in migliaia di euro) 75 Tabella 39: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti 78 Tabella 40: evoluzione dei residui passivi 80 Tabella 41: indici della gestione dei residui attivi 80

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Tabella 42: movimentazione residui ante 2009 (tit. I, tit. III, tit. VI) 81 Tabella 43: indici della gestione dei residui passivi 81 Tabella 44: residui perenti 82 Tabella 45: grado di copertura dei residui perenti 83 Tabella 46: calcolo risultato gestione di competenza 2013 85 Tabella 47: risultato triennale della gestione di competenza 85 Tabella 48: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza (accertamenti/impegni) 86 Tabella 49: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità’ speciali - gestione di cassa (riscossioni/pagamenti di competenza) 87 Tabella 50: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità’ speciali (gestione di cassa totale) 88 Tabella 51: calcolo risultato finanziario complessivo 2013 89 Tabella 52: fondi vincolati e fondi non vincolati 90 Tabella 53: fondo cassa 2011, 2012, 2013 91 Tabella 54: corrispondenza gestione cassa 2013 92 Tabella 55: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. 94 Tabella 56: conto generale del patrimonio 95 Tabella 57: elenco gestioni fuori bilancio 2013 98 Tabella 58: struttura organizzativa della Provincia al 1° gennaio 2013 99 Tabella 59: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre 2013 100 Tabella 60: compensi per lavoro straordinario 105 Tabella 61: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale 108 Tabella 62: andamento spesa corrente e spesa per il personale – previsioni finali 109 Tabella 63: andamento spesa corrente e spesa per il personale – impegni 110 Tabella 64: spese per il personale - pagamenti 110 Tabella 65: andamento spesa corrente e spesa per il personale – pagamenti 111 Tabella 66: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel 2013 113 Tabella 67: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel 2013. 114 Tabella 68: entrate di competenza delle Agenzie 115 Tabella 69: spese di competenza delle Agenzie 116 Tabella 70: risultati ed indicatori riferiti alle Agenzie 116 Tabella 71: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel 2013 120 Tabella 72: entrate di competenza degli Enti pubblici strumentali 121 Tabella 73: spese di competenza degli Enti pubblici strumentali 122 Tabella 74: risultati ed indicatori riferiti agli Enti pubblici strumentali 122 Tabella 75: elenco Fondazioni presenti nel 2013. 127 Tabella 76: elenco Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/2013 132 Tabella 77: elenco altre Società partecipate dalla Provincia al 31/12/2013 135 Tabella 78: dati contabili riferiti alla gestione operativa 2012 139 Tabella 79: principali dati patrimoniali ed indici di redditività riferiti all’esercizio 2012 140 Tabella 80: impegno finanziario dell’Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate 143 Tabella 81: impegno finanziario dell’Ente nei confronti delle singole società partecipate

144 Tabella 82: Funzionamento del Consiglio provinciale 157 Tabella 83: Funzionamento della Giunta provinciale 157 Tabella 84: contratti di affidamento lavori 160 Tabella 85: contratti per forniture 161

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Tabella 86: contratti per servizi 161 Tabella 87: Incarichi comunicati al Dipartimento della funzione pubblica 164 Tabella 88: Spesa complessivamente impegnata per incarichi da parte della Provincia 166 Tabella 89: Spesa impegnata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi 166 Tabella 90: Spesa complessivamente sostenuta per incarichi dal comparto Provinciale 167 Tabella 91: Campione incarichi affidati dalla Provincia 169 Tabella 92: Campione incarichi affidati dalle Agenzie della Provincia 171 Tabella 93: Campione incarichi affidati dalle società controllate dalla Provincia 173 Tabella 94: Verifica della sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale PAT. 176

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Premessa

Il giudizio di parificazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti nella Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell’art. 10 del d.P.R. 15 luglio 1988, n. 305, costituisce un momento di particolare solennità con il quale la Corte dei conti esercita il proprio ruolo di garante imparziale del corretto uso delle risorse pubbliche, verificando, in

un’ottica di ausilio all’Assemblea legislativa della Provincia autonoma di Trento, che l’attività di rendicontazione dell’Esecutivo provinciale si sia svolta nel rispetto dei vincoli e delle autorizzazioni previste dalla legge di bilancio e in conformità ai princìpi e ai criteri di veridicità, attendibilità e di affidabilità.

Con il presente referto, unito alla decisione sulla parificazione, la Corte dei conti, ai

sensi della normativa soprarichiamata, formula anche le sue “osservazioni intorno al modo con cui l'amministrazione interessata si è conformata alle leggi e suggerisce le variazioni o le riforme che ritenga opportune”.

Le valutazione della Corte dei conti si basano necessariamente sugli atti e sulle

evidenze documentali fornite dall’Amministrazione. L’istruttoria, volta a stimare l’affidabilità e l’attendibilità degli aggregati contabili, è stata condotta dalla Sezione di controllo di Trento, anche ricorrendo alla metodologia statistica integrata da scelte professionali nell’individuazione delle unità di campionamento, in conformità alle modalità

adottate dalle Sezioni riunite della Corte dei conti nella parificazione del rendiconto dello Stato e dalla Corte dei conti europea nel contesto della dichiarazione annuale di affidabilità dei conti, e in aderenza agli indirizzi operativi indicati dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti nelle deliberazioni n. 9/2013 e n. 14/2014 e dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte nella deliberazione n. 7/2013.

La Sezione di controllo di Trento ha convocato in data 17 giugno 2014 una riunione con l’Amministrazione e la Procura regionale di Trento della Corte dei conti1, anche a seguito degli esiti istruttori precedentemente comunicati dalla Sezione di controllo2 e delle controdeduzioni fornite dall’Amministrazione provinciale3.

Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte

Il rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013, nelle sue componenti del conto della gestione del bilancio e del conto del patrimonio, è stato approvato dalla Giunta provinciale in data 30 maggio 2014 e trasmesso nella sua interezza alla Corte dei conti in data 5 giugno 20144.

Si espongono di seguito gli elementi di fatto essenziali emersi dalle verifiche svolte e le considerazioni di sintesi di questa Corte.

Le entrate di competenza accertate a consuntivo, al netto delle partite di giro, sono pari a 4.611 milioni di euro (+4,75% rispetto all’anno precedente), a fronte di una previsione iniziale (escluso avanzo) di 4.240 milioni di euro e una finale (escluso avanzo) di 4.342 milioni di euro, con un livello di accertamento del 106,21%. In particolare, i

tributi propri della Provincia (accertati 464 milioni di euro) costituiscono il 10,98% delle

1 Verbale contenuto nella nota prot. n. 39910270 del 25/06/2014. 2 Con nota prot. n. 570 dell’11 giugno 2014. 3 Con nota prot. PAT/RFD317/2014-322578 del 16 giugno 2014. 4 Con nota prot. n. PAT/S015-2014-302140.

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entrate tributarie, assicurando il 10,06% delle entrate complessive (contabilità speciali escluse).

Le riscossioni sono pari al 90,12% degli accertamenti di competenza (nel 2012: 86,02%) e al 58,33% (nel 2012: 55,34%) degli accertamenti complessivi (competenza e residui).

Gli impegni di competenza, al netto delle partite di giro, ammontano a 4.565 milioni

di euro (con una diminuzione del 1,35% rispetto all’esercizio precedente), a fronte di previsioni finali di 4.602 milioni di euro, con un indice di utilizzo delle risorse disponibili pari al 99,20%.

Gli impegni delle spese correnti incidono sul totale delle spese (contabilità speciali

escluse) per il 62,91% (nel 2012: 61,69%; nel 2011: 62,01%; nel 2010: 61,88%). Gli impegni destinati ad investimenti sono diminuiti di un importo pari a 79,73 milioni di euro (-4,51% rispetto al 2012).

Con riguardo alle spese per contabilità speciali si registra un evidente scostamento

(in termini percentuali: 195,59%) tra previsioni iniziali (per euro 657.000.000,00) e finali (1.941.997.990,13). Tale scostamento di quasi 1.285 milioni di euro è stato giustificato dall’Amministrazione come “determinato principalmente dalla variazione del bilancio in corso d'anno relativa all'iscrizione del limite massimo dell'anticipazione di cassa concedibile alla Provincia da parte del Tesoriere (per il 2013 ammonta a circa 1.140

milioni di euro). La somma relativa all'anticipazione di cassa non viene iscritta nel bilancio di previsione ma la Giunta provinciale adotta, in corso d’anno, apposita variazione di bilancio, ai sensi dell'articolo 32 della L.P n. 7/79, a seguito della comunicazione del Tesoriere dell'adozione, da parte dei propri Organi competenti, della deliberazione di autorizzazione dell’anticipazione di cassa”.

In riferimento alle variazioni di bilancio, effettuate fino al dicembre 2013, appare opportuna la previsione normativa di un termine temporale per le relative deliberazioni.

L’entità dei residui attivi finali fa registrare un incremento del 1,07% rispetto

all’esercizio precedente, passando da 3.239,83 a 3.274,38 milioni di euro. In particolare, i residui attivi contabilizzati nel titolo I delle entrate del rendiconto

della Provincia autonoma ammontano ad euro 2.711.108.777,52 per quanto riguarda la quota fissa di tributi erariali e ad euro 27.500.000,00 per quanto riguarda la quota variabile di tributi erariali.

Al riguardo, è stato richiesto in istruttoria sia alla Provincia autonoma di Trento che alla Ragioneria Generale dello Stato la dimostrazione della esatta e puntuale concordanza tra residui passivi iscritti nel rendiconto dello Stato per somme da erogare alla Provincia autonoma di Trento, anche con riguardo alle compartecipazioni di natura tributaria statutariamente riconosciute alla medesima, e residui attivi iscritti dalla Provincia nei propri documenti contabili. L’Amministrazione ha comunicato5 che “l’accertamento delle entrate provenienti da compartecipazioni a tributi erariali è avvenuto secondo quanto disposto dal comma 2, lettera b), dell’articolo 43 della Legge provinciale di contabilità (LP 14/09/1979, n. 7) e quindi sulla base degli elementi da assumere a riferimento per la determinazione della spettanza annua e sulla base del relativo gettito risultante da

eventuali comunicazioni degli uffici finanziari dello Stato”. Il Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2013, parificato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti in data 26 giugno 2014, evidenzia con riguardo al capitolo di spesa n. 2790

5 Nota prot. PAT/RFD317/2014-322578 del 16 giugno 2014.

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(devoluzione alle Regioni a statuto speciale del gettito di entrate erariali alle stesse spettanti in quota fissa e variabile) – piano di gestione 4 (devoluzione alle Province

autonome di Trento e di Bolzano del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa) residui finali per complessivi 2.008.502.165,73 euro. Tale importo è comprensivo, pertanto, del residuo del gettito riferito ad entrambe le Province autonome di Trento e di Bolzano. Inoltre, al 31 dicembre 2013, nel conto del patrimonio dello Stato, sempre con riguardo al citato capitolo, i residui perenti sono indicati per la Provincia autonoma di Trento in euro 1.854.409.900,77.

La RGS ha comunicato6 che, “alla data del 31 dicembre 2013 a favore della Provincia autonoma di Trento risultano iscritti nel bilancio dello Stato circa 1.052 milioni di euro sul conto residui del capitolo n. 2790, piano di gestione 4, e 40 milioni di euro sul conto residui del capitolo 2790, piano di gestione 6, dello Stato di previsione del

Ministero dell’economia e delle finanze. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, risultano in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio, circa 1.854 milioni di euro relativi al piano di gestione 4, e 507 milioni di euro relativi al piano di gestione 6, rispettivamente di provenienza dell’esercizio 2010 e 2009.”

L’avanzo di amministrazione, sul quale l’Amministrazione non appone alcun vincolo,

al 31 dicembre 2013 ammonta a 372 milioni di euro (nel 2012: 295 milioni di euro). In fase di previsione l’Amministrazione applica al bilancio l’avanzo presunto senza

considerare quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale (sentenze n.

70/2012 e n. 192/2012) che ha avuto modo di statuire che l’avanzo di amministrazione non ancora accertato con l’approvazione del rendiconto dell’anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico (“giuridicamente inesistente”).

Il conto di cassa al 31 dicembre 2013 registra un saldo pari a 937 milioni di euro. E’

pervenuta la certificazione del Tesoriere a riscontro dell’allineamento con le risultanze del rendiconto7.

Non risulta depositato presso la Sezione giurisdizionale di Trento il conto giudiziale del Tesoriere della Provincia autonoma di Trento riferito all’esercizio 20138.

Al riguardo, evidenziando che non risultano depositati neanche i conti giudiziali del tesoriere del Consiglio provinciale né quelli dei Gruppi consiliari, va ricordato che con la presentazione del conto giudiziale ciascun agente contabile è costituito in giudizio ai sensi dell’art. 45 e seguenti del R.D. 12 luglio 1934, n.1214 (Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti). All’esito del relativo giudizio la Sezione giurisdizionale, se riconosce che i conti

furono saldati o si bilanciano in favore dell'agente, pronuncia il discarico del medesimo e nel caso opposto liquida il debito dell'agente e pronuncia, ove occorra, la condanna al pagamento (art. 48 del Testo Unico). Tale giudizio nel quale l’agente contabile è tenuto a produrre tutta la documentazione giustificativa a comprova delle spese erogate, da esso conservata, e che si svolge con le garanzie di un procedimento giurisdizionale, costituisce una tutela rafforzata delle ragioni dell’erario.

In relazione alle anticipazioni di tesoreria, l’Amministrazione ha comunicato9 che

“Nel corso del 2013 l’anticipazione di cassa è stata utilizzata dalla Provincia per due giorni (dal 9 gennaio al 10 gennaio). L’importo massimo di utilizzo è stato di euro 3.648.111,34

ed il tasso sulle anticipazioni di cassa era pari a zero, per cui non sono stati addebitati

6 Nota prot. MEF-RGS n.49306 del 6 giugno 2014. 7 Nota del tesoriere Unicredit S.p.a. trasmessa in data 20 giugno 2014. 8 Comunicazione del Presidente della sezione Giurisdizionale di Trento con nota n. 700 del 28 maggio 2014. 9 Nota prot. PAT/S015/2014/240178 del 6 maggio 2014.

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interessi passivi. Il ricorso all’anticipazione di cassa è stato dovuto all’applicazione della valuta di addebito prevista dalla convenzione di tesoreria ad un pagamento a scadenza

effettuato in data 14 gennaio 2013.” Al riguardo si osserva che nel rendiconto tra gli oneri finanziari è compreso il

capitolo n. 901150 “interessi passivi sulle anticipazioni di cassa” sul quale nel 2013 non ci sono stati pagamenti in conto competenza, ma pagamenti in conto residui per 70.673,91 euro (residui 2011 e 2012). L’importo di euro 300.000,00 è stato impegnato su tale capitolo in base alla deliberazione n. 839 del 10 maggio 2013 (deliberazione di variazione di bilancio). L’importo di 1.139.949.777,39 impegnato sul capitolo n. 994700 (partite di giro) è stato utilizzato per euro 3.648.111,34.

La Provincia autonoma di Trento, ai sensi dell'art. 32 della L.P. 7/79, iscrive le anticipazioni di tesoreria tra le partite di giro, anziché nel titolo IV dell’entrata e nel titolo III della spesa. Si rileva che nell’ultimo quinquennio ad esse si è fatto ricorso in quattro esercizi su cinque (solo nel 2011 la Provincia non ha fatto ricorso ad anticipazioni).

Con riguardo alle contabilizzazioni nelle partite di giro, si rileva che nella generica

voce “altre partite di giro” sono comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità speciali10.

Sul punto l’Amministrazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle suddette atipiche contabilizzazioni, evidenziando altresì che tali poste non sono suscettibili di produrre alterazioni negli equilibri di bilancio11.

Tuttavia, nel segnalare che i capitoli delle entrate e delle spese in parola non sono lasciati alla discrezionale determinazione dell’Ente, si osserva che in base a consolidati principi contabili i servizi per conto di terzi hanno un effetto meramente figurativo, vale a dire danno luogo alla contemporanea insorgenza di un credito e di un debito di corrispondente ammontare.

Il conto del patrimonio evidenzia alla chiusura dell’esercizio una consistenza netta

di 4.125 milioni di euro, con un miglioramento netto nell’anno di 108 milioni di euro. Permane, tuttavia, il mancato adeguamento ai criteri di valutazione delle poste

attive del conto del patrimonio stabiliti dal regolamento (CE) n. 2223/1996, del Consiglio del 25 giugno 1996, istitutivo del “Sistema europeo dei conti nazionali e regionali della comunità” (SEC ’95), direttamente applicabile in ciascun Stato membro e quindi anche dalla Provincia autonoma di Trento. Priva di pregio appare, quindi, la giustificazione fornita dall’Amministrazione della mancata diretta applicazione del citato regolamento

comunitario con la necessità della previa adozione da parte della Giunta (prospettata dall’Amministrazione nel 2013 come “imminente” e nel 2014 “entro l’autunno”)12 di un regolamento provinciale esplicativo delle procedure di contabilizzazione del patrimonio provinciale previste in sede comunitaria.

Si consideri che tutti i soggetti pubblici dell’Ordinamento chiamati a dare esecuzioni alle leggi – compresi gli organi amministrativi - sono tenuti all’obbligo generale di disapplicazione della fonte interna qualora constatino un’incompatibilità tra la normativa nazionale o regionale e l’ordinamento comunitario (principi affermati da Consiglio di Stato IV, 5 giugno 1998 n. 918 e Corte di Giustizia delle Comunità europee 22 giugno 1989) e

10 In particolare, risultano impropriamente contabilizzati pagamenti per “Rimborsi ed insoluti sistema Openkat”,

“Anticipazioni varie rifondibili”, “Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla

Provincia”, “Premio bontà Fiorenzo e Sofia Clauser”, “Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e

razionalizzare i pagamenti alla società”, “Spese operazioni Swap” e “Revisione straordinaria residui”. 11 Nota dell’Amministrazione prot. n. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014 12 Nota prot. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014

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che ai sensi dell’art. 2 delle Norme di Attuazione statutarie di cui al d.lgs. n. 266/1992 resta ferma in ogni caso l’immediata applicabilità nel territorio regionale delle norme

comunitarie direttamente applicabili. In caso di inosservanza degli obblighi comunitari si può incorrere, pertanto, nella responsabilità amministrativa per danni all’erario, con consequenziali provvedimenti a carico dei funzionari che vi hanno dato causa.

Riguardo all’indebitamento e al rispetto dei relativi vincoli l’Ente ha comunicato13

che l’ammontare complessivo del debito al 31 dicembre 2013 è pari a zero, avendo in corso solo operazioni di indebitamento con oneri a carico dello Stato per euro 17.714.513.

Si rileva, tuttavia, che nel conto del patrimonio risulta iscritto nella voce “debiti diversi” l’importo di 60 milioni di euro nei confronti della Regione autonoma Trentino Alto

Adige (gestioni fuori bilancio). L’operazione viene identificata dall’Amministrazione come concessione di un credito infruttifero, della durata di quindici anni, per “Fondo sviluppo del territorio” ai sensi dell’art. 1 della Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 8 e dell’art. 15 della L.P. 27 dicembre 2012, n. 25. Con riferimento alla finalizzazione delle risorse in

esame al fondo di rotazione ad alimentazione mista per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese, l’Amministrazione stessa rappresenta14 “come lo stesso di fatto sia destinato al sostegno degli investimenti delle imprese del territorio”.

Al riguardo, si rileva che pur trattandosi di un prestito espressamente qualificato dalla legge regionale come infruttifero, non sono state indicate dall’Amministrazione le

modalità di ammortamento – richieste anche dall’art. 119 della Costituzione – individuate dalla Provincia.

Si evidenziano, inoltre, forti perplessità con riguardo alla finalizzazione per “strumenti finanziari” del prestito regionale, per un importo pari a 75 milioni di euro, somma comunque non erogata nel corso del 2013.

Da evidenziare che in nota al prospetto “elenco dei crediti e debiti diversi” allegato al rendiconto 2013 si specifica che “all’atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale”. Suscita, peraltro, perplessità anche il rilevante numero di disposizioni legislative di autorizzazione di gestioni fuori bilancio, istituto che dovrebbe avere un carattere di assoluta eccezionalità.

Le società controllate dalla Provincia che, in base alle regole europee, rientrano nel perimetro di determinazione del debito pubblico nazionale e che, conseguentemente, sono ricomprese nelle disciplina provinciale afferente la stabilizzazione del debito, al 31 dicembre 2013 avevano in essere un volume di debito pari a 1.103 milioni di euro; a tale importo si aggiunge il debito delle società esterne al predetto perimetro (ITEA e Trentino Trasporti) pari a 201 milioni di euro, nonché le operazioni di indebitamento dell’Università degli studi di Trento pari a 9,9 milioni di euro.

L’Amministrazione ha comunicato15 di non aver sottoscritto nuovi contratti finanziari nel corso del 2013. Restano operativi, pertanto, due contratti finanziari stipulati dalla Provincia nel 2006 e collegati a prestiti obbligazionari emessi da enti e società da essa controllate. La Provincia ha fatto presente in istruttoria che “i contratti finanziari non presentano caratteri di aleatorietà e sono privi di rischio, in quanto i flussi pagati e

13 Nota prot. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014. 14 Nota prot. PAT/RFD317/2014-322578 del 16 giugno 2014. 15 Nota prot. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014.

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incassati e le relative date di scambio sono stabiliti contrattualmente alla data di stipula delle operazioni e non risentono dell’andamento di alcun parametro finanziario”.

Si rileva, tuttavia, che, avendo la Provincia accettato la delegazione di pagamento sulle emissioni obbligazionarie, si è resa coobbligata in caso di inadempimento del debitore principale, ossia dell’ente che ha emesso il prestito obbligazionario, tali operazioni costituiscono passività potenziali che potrebbero ulteriormente gravare il bilancio nel caso di inadempimento, anche parziale, del suddetto debitore.

Con riferimento alle garanzie fideiussorie, la Provincia ha segnalato16 che nel 2013 ha rilasciato nuove garanzie “non a fronte di operazioni di indebitamento coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale” di importo pari complessivamente ad euro 237.658.275, riportato, ai sensi dell’articolo 33 della legge di contabilità, in

allegato al bilancio della Provincia.

La Provincia ha, inoltre, comunicato di avere in essere operazione di “project financing” per le quali “ad oggi non sono state ancora effettuate erogazioni”.

Non risultano trasmessi alla Corte dei conti nel corso del 2013 provvedimenti di

riconoscimento di debito, ai sensi dell’art. 23, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003).

L’Amministrazione ha comunicato17 al riguardo che “la Provincia, ad ora, non ha ritenuto di dover disciplinare procedure di riconoscimento di debiti fuori bilancio, in quanto tale fattispecie non si verifica. La Provincia valuterà la previsione di tale disciplina

in sede di adeguamento delle norme contabili alla legislazione dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici”.

Si deve, tuttavia, rilevare che - fermo restando che è da ritenersi improbabile la mancata insorgenza in corso di gestione di debiti (fuori bilancio) per spese non previste,

stante, ad esempio, la presenza di importi di liquidazione di spese per liti giudiziali e risarcimento danni per circa 1,4 milioni di euro – benché la normativa provinciale non contenga una disciplina specifica della procedura di riconoscimento di eventuali debiti fuori bilancio, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 64/2005, ha interpretato la norma statale soprarichiamata come “…espressione di un principio fondamentale in materia di

armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica, tendente a soddisfare esigenze di contenimento della spesa pubblica e di rispetto del patto di stabilità interno”, definendola “conforme al principio di buon andamento delle pubbliche amministrazioni”.

Per quanto concerne il patto di stabilità della Provincia per l’anno 2013, a fronte dell’obiettivo programmatico annuale 2013 (-124.877 migliaia di euro) e di una quota obiettivo inizialmente attribuita agli enti locali per 9,7 milioni di euro e successivamente azzerata con un riassorbimento a carico dei Comuni stessi del predetto importo, il Presidente della Provincia, il Dirigente generale del Dipartimento affari finanziari e il Dirigente del Servizio bilancio e Ragioneria hanno certificato il rispetto del patto di stabilità interno, presentando un saldo finanziario di competenza mista pari a –111,749 migliaia di euro sull’apposito modello inviato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e trasmesso anche alla Corte dei conti.

Con riguardo all’accordo sulla finanza locale per l’anno 2013, la Provincia ha comunicato che tutti i Comuni hanno certificato il raggiungimento del proprio obiettivo e che complessivamente è stato ottenuto un saldo finanziario di competenza misto del

16 Nota prot. PAT/RFD317/2014-322578 del 16 giugno 2014. 17 Nota prot. PAT/RFD317/2014-322578 del 16 giugno 2014

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comparto pari ad euro 66.314.635,66 con uno scostamento positivo rispetto al saldo obiettivo (euro 37.603.437,00) pari ad euro 28.711.198,66. La differenza tra il saldo

obiettivo indicato dal servizio Autonomie Locali (37,60 milioni di euro) ed il saldo obiettivo comunicato al Ministero dell’economia e delle finanze (36,93 milioni di euro) tiene conto delle compensazioni (cessioni/acquisizioni di spazi finanziari) effettuate nell’ultima parte dell’anno sulla base di quanto previsto dalla disciplina provinciale.

Risulta non adempiuto l’obbligo di monitoraggio al Ministero dell’Economia e delle Finanze in ordine agli adempimenti relativi al patto di stabilità interno, con riferimento ai dati analitici relativi alle voci che per ciascun ente concorrono alla formazione del saldo programmatico di comparto, come richiesto con nota del Ministro dell’Economia e delle Finanze con nota n. 4519 del 17.01.2014.

La Provincia ha evidenziato al riguardo che la disciplina contenuta nel Decreto del Ministero di data 6 ottobre 2011 («Regionalizzazione orizzontale» del patto di stabilità interno 2011 di cui all'articolo 1, commi 141 e 142, della legge 13 dicembre 2010, n. 220), all'art. 4, comma 3 stabilisce che "3. Entro il termine del 31 ottobre, le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano che esercitano le funzioni in

materia di finanza locale comunicano l'obiettivo complessivo rideterminato al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato".

Va tuttavia rilevato che ambedue gli adempimenti di cui trattasi risultano rilevanti ai fini del coordinamento informativo, statistico ed informatico e rispondono alle esigenze di consolidamento e di uniformità dei dati finanziari, anche alla luce di quanto previsto

dall’art. 31, commi 19 e 20, della legge n. 183/2011, secondo il quale la mancata trasmissione costituisce inadempimento al patto medesimo.

In ordine agli esiti delle verifiche e dei controlli interni all’ordinamento provinciale,

svolti nel corso del 2013 dall’Organismo di valutazione, ai sensi delle disposizioni in vigore, e trasmessi alla Corte dei conti solo con riferimento alla gestione 2012, si evidenzia la necessità di un aggiornamento dell’attività con dati che possano risultare significativi anche in sede di parificazione del rendiconto, e di valutazioni puntuali in termini di legittimità, economicità, efficienza ed efficacia, come previsto anche dall’ art.

79 dello Statuto di autonomia. Nel concreto, gli esiti pervenuti alla Corte con riguardo al controllo sulla gestione di

Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni e Società della Provincia riferiti, come detto, al 2012, assumono una rilevanza ormai meramente statistica e non contengono alcuna analisi o osservazione del revisore; manca, quindi, un giudizio sull’andamento

delle gestioni e un rilievo sulle eventuali criticità. Anche il rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale è riportato solo a livello aggregato e non per singolo ente. Solo in limitatissimi casi si possono apprezzare osservazione specifiche. Alcun esito, poi, è pervenuto alla Corte con riferimento al controllo svolto dall’Organismo di valutazione in

relazione agli altri enti previsti dall’art. 79 dello Statuto, in particolare agli enti locali.

Con riguardo alle altre tipologie di controllo previste, si evidenzia che per il controllo di gestione si attende la comunicazione della misurazione dei risultati, dell’analisi degli scostamenti, delle azioni correttive e della riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all’iniziale fissazione degli stessi; per i controlli sulla trasparenza e la legalità dell’azione

amministrativa si attende, quanto meno, una relazione di sintesi degli esiti; per il controllo strategico suscita perplessità quanto comunicato dal Presidente della Provincia nella propria relazione inviata alla Corte18: “anche in assenza di una formale attivazione

18 Relazione annuale del Presidente della Provincia sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e adeguatezza

dei sistemi di controllo interno, inviata alla Sezione di controllo di Trento in data 4 giugno 2014.

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del controllo strategico, la valutazione e il controllo strategico costituiscono parte integrante del sistema di programmazione provinciale”, a maggior ragione se si considera

la mancanza referto finale che consenta una valutazione dei risultati conseguiti anche in base ad indicatori prestabiliti e a target predeterminati di performance dei servizi. Va anche rilevato che la metodologia di valutazione del personale dirigenziale e direttivo non prevede una connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione.

La spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza) ha inciso per il 26,56% sulla spesa finale del bilancio, partite di giro escluse (nel 2012: 26,48%; nel 2011: 26,40%). La parte corrente nel 2013 è stata pari al 92,88% del totale della spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza).

La spesa del personale da rendiconto della Provincia (con riferimento agli stanziamenti definitivi) registra, a fronte di una consistenza organica del personale dipendente (comparto autonomie locali e ricerca) pari a n. 3.327 unità a tempo pieno, una diminuzione in termini assoluti rispetto al 2012 corrispondente al 1,60% (passando da circa 220 milioni a circa 216,7 milioni di euro). A carico del bilancio provinciale sono poste, altresì, le spese del personale del comparto della scuola, insegnanti e personale amministrativo (n. 1.936 unità) che hanno registrato una diminuzione rispetto al 2012 in termini di stanziamenti definitivi pari al 0,75% (passando da circa 485 milioni di euro a circa 481,5 milioni di euro).

L’incidenza della spesa complessiva per il personale (inclusa spesa per TFR, per comandati ecc.) sulla spesa corrente, in termini di stanziamenti definitivi e depurata delle spese per le funzioni del servizio sanitario provinciale, corrisponde alla percentuale del 39,8%.

Tali dati non risultavano ancora riscontrabili nel sistema SICO (Sistema Conoscitivo del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche) in data 3 giugno (termine

fissato dalla circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 15 del 30 aprile 2014). La descritta circostanza non ha consentito l’opportuno riscontro della Corte, ma le è stato comunicato al riguardo che “la Provincia sta provvedendo in questi giorni a tale trasmissione”.

Con riguardo alle spese correnti per il funzionamento degli Organi istituzionali, si registra per il Consiglio Provinciale, rispetto al 2012, un decremento sia degli impegni che dei pagamenti (questi ultimi passano da 9,26 a 8,07 milioni di euro), e per la Giunta un incremento sia degli impegni che dei pagamenti (che passano da 1,95 a 2,14 milioni di euro).

Con riferimento al contributo annuale erogato dal Consiglio Provinciale ai Gruppi consiliari per il sostegno della loro attività istituzionale, si è svolto il previsto controllo della Corte sui rendiconti dei gruppi consiliari relativi al periodo 1 gennaio-21 novembre 2013, i cui esiti sono esposti nella deliberazione n. 11/2014 della Sezione di controllo di

Trento.

Con riguardo agli obblighi di copertura delle leggi di spesa si evidenzia la particolare importanza che assume la relazione tecnica prevista (art. 23, L.P. n. 4/1996 e art. 92, comma 3, del Regolamento consiliare n. 3/1991) per i disegni di legge di iniziativa della

Giunta ai fini della corretta verifica della sussistenza della copertura finanziaria delle leggi di spesa provinciali. Il corretto adempimento di tali obblighi presuppone, in base alla normativa citata, due distinte fasi di accertamento: la quantificazione degli oneri finanziari e di gestione recati da ciascuna disposizione e l’indicazione della relativa

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copertura finanziaria, con la specificazione per la spesa corrente e per le minori entrate degli oneri annuali fino alla completa attuazione delle norme e, per le spese in conto

capitale, della modulazione relativa agli anni del bilancio pluriennale e dell'onere complessivo in relazione agli obiettivi fisici previsti. Tale procedimento non pare essere stato costantemente adottato in base alla documentazione disponibile concernente le leggi approvate nel corso dell’esercizio 2013 dalla Provincia Autonoma di Trento, cosicché non tutte le disposizioni normative (quali, ad esempio, quelle relative alla legge provinciale n. 1 luglio 2013, n. 13) appaiono supportate da idonea ed intellegibile documentazione tecnica che ne accerti la copertura finanziaria.

L’Amministrazione ha comunicato19 che “la Provincia si è dotata di una stretta e rigorosa disciplina relativa alla predisposizione di atti normativi, rivista da ultimo nel corso del 2013 – deliberazione della Giunta provinciale n. 1444 del 19 luglio 2013 che prevede espressamente che ciascun disegno di legge sia corredato da una relazione tecnica nella quale venga effettuata un’attenta analisi finanziaria delle norme, indicante in particolare gli eventuali effetti sul bilancio della Provincia in termini di spesa e di entrata, l’indicazione della natura delle eventuali spese (una tantum/ricorrente), e delle

fonti di copertura degli eventuali oneri di spesa (necessità di risorse aggiuntive, acquisizione di maggiori entrate, possibilità di risparmi di spesa su altri interventi, ecc)”.

La Corte, al riguardo, ribadisce quanto più volte evidenziato dalla propria giurisprudenza20: che la copertura delle leggi deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale ed ancorata a criteri di prudenza, affidabilità e appropriatezza; che solo per le spese continuative e correnti è consentita, per le regioni, l’individuazione dei relativi mezzi di copertura al momento della redazione e dell’approvazione del bilancio annuale; che “…la declaratoria di assenza di onere non vale di per sé a rendere dimostrato il rispetto dell’obbligo di copertura”; che “…anche per le

leggi regionali è essenziale che la relazione tecnica indichi ogni elemento utile per assicurare l’attendibilità delle quantificazioni”.

L’Amministrazione ha comunicato gli importi per incarichi di consulenza e collaborazione affidati nel 2013 dalla Provincia (impegni per euro 7.110.710,77;

pagamenti per euro 2.340.680,54), dalle Agenzie (impegni per euro 1.393.067,06; pagamenti per euro 943.492,53) dagli enti strumentali, ivi inclusa l’Azienda sanitaria (impegni per euro 8.199.792; pagamenti non comunicati) e dagli organismi partecipati (corrispettivi totali, ma al netto di IVA ed oneri, per un importo pari ad euro 2.887.615,00). Pertanto, gli impegni di spesa assunti nel 2013 dall’intero comparto

provinciale per incarichi di consulenza e collaborazione ammontano ad euro 19.591.184,83. Tale importo appare, peraltro, sottostimato, giacché non comprende i dati inerenti agli incarichi affidati dalle fondazioni, dalla camera di commercio e dall’Università e si riferisce – per le società partecipate dalla Provincia – al corrispettivo

percepito dal consulente/collaboratore e non al costo effettivo sostenuto. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’Amministrazione ha comunicato i seguenti

importi: corrispettivi pari ad euro 3.233.839,00 e pagamenti pari ad euro 1.435.161,00 (escluse le attività defensionali ed i rimborsi spese, incluse le Agenzie).

Al riguardo la Corte aveva già evidenziato l’esigenza di chiarezza nella

determinazione dell’esatto ammontare della spesa per incarichi esterni, sollecitando l’istituzione di uno specifico capitolo di bilancio in cui includere tutte le spese per

19Nota prot. PAT/FRD317-2014-325430 del 16 giugno 2014. 20 Da ultimo: Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n.5/SSRRCO/RQ/13 del 8 maggio 2013.

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collaborazioni/consulenze, al fine di garantire una completa rintracciabilità e trasparenza in tale ambito gestionale.

La Provincia, nelle proprie controdeduzioni scritte21, ha evidenziato che le direttive per il contenimento delle spese discrezionali, approvate dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 2945 del 30 dicembre 2011, in applicazione dell’art. 2 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria per il 2012) prevedono che tali spese, a partire dall’esercizio finanziario 2012, siano imputate esclusivamente su specifici capitoli di bilancio.

Tuttavia, come segnalato anche dalla Provincia stessa, su tali capitoli vengono imputate unicamente le spese per consulenze, collaborazioni, studi e ricerche aventi carattere discrezionale. Sono dunque esclusi tutti gli incarichi non affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990, oltre che alcuni incarichi che, pur regolati da tale normativa, sono ritenuti di natura istituzionale e dunque, assumerebbero un carattere di

obbligatorietà, risultando imputati sui capitoli di settore. Non possono, dunque, ritenersi superate le osservazioni della Corte, che ribadisce la necessità di individuare un’opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici di tutte le spese per consulenze e collaborazioni, in modo da evidenziarle con sufficiente chiarezza e consentire la

necessaria verifica del rispetto dei limiti di spesa previsti dal piano di miglioramento provinciale.

Non sono stati comunque forniti i dati riferiti a studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, contemplati dal comma 5 bis dell’articolo 1 del D.L. 31 agosto 2013, n. 101, come inserito, in sede di conversione, dalla Legge n. 135 del 30

ottobre 2013, finalizzati alla verifica delle percentuali di abbattimento della spesa previsti dal comma 5 del medesimo articolo.

La Provincia ha motivato tale lacuna informativa richiamando la propria regolamentazione degli istituti relativi agli affidamenti di incarichi di consulenza e di collaborazione (capo I bis della legge provinciale n. 23/1990). In conseguenza di tale

normativa, l’entità delle riduzioni di spesa corrente riferibili a questi istituti viene determinata annualmente a mezzo di deliberazioni della Giunta provinciale, determinando diverse percentuali di abbattimento per la spesa di consulenze e collaborazioni.

Al riguardo, si richiama quanto stabilito dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 417/2005 e sentenza n. 88/2014) in materia di obblighi di comunicazione dei dati alle

Autorità statali che rientrano nell’ambito del coordinamento informativo e statistico di competenza esclusiva dello Stato (art. 117, comma 2, lettera r, Cost.).

L’Amministrazione ha quindi fatto presente che la legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, entrata in vigore il 4 giugno 2014, prevede all’articolo 11 (Disposizioni finali),

comma 5, che “All'onere informativo previsto dall'articolo 1, comma 5 bis, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, si provvede entro tre mesi dall'entrata in vigore di questa legge.”

Si prende atto che tale disposizione sancisce in modo inequivocabile anche in ambito legislativo provinciale l’obbligo di ottemperare alla normativa statale.

Sulla problematica del recepimento, in via legislativa e/o amministrativa, delle disposizioni di coordinamento finanziario della spesa pubblica per l’anno 2013, ed in merito alla richiesta della Corte di evidenziare le eventuali misure compensative attivate,

rispetto ai risparmi previsti dalla normativa statale, la Provincia ha fornito alcune indicazioni in ordine ai relativi provvedimenti già adottati in via legislativa e alle direttive impartite alle proprie Agenzie ed enti strumentali, richiamandosi all’attuazione dell’art. 79

21 Nota prot. PAT/FRD317-2014-325430 del 16 giugno 2014.

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dello Statuto, nel senso che tale disposto normativo “regola in modo esaustivo le modalità di concorso della Provincia al risanamento della finanza pubblica”.

Le indicazioni fornite dall’Amministrazione, tuttavia, non appaiono sempre idonee a consentire a questa Corte un riscontro dell’esatta quantificazione delle singole misure compensative adottate per il conseguimento dei risparmi di spesa di cui sopra.

La Provincia ritiene che “le misure statali di contenimento non trovano immediata applicazione nell’ordinamento statutario non solo in applicazione dell’articolo 79 dello Statuto, ma anche della speciale norma di attuazione statutaria di cui al d.lgs. n. 266 del 1992. In questa prospettiva, e successivamente alla approvazione del d.l. n. 78 del 2010, la Provincia ha recepito le finalità di contenimento della spesa previste dalla normativa statale con proprie disposizioni legislative contenute nella legge provinciale n. 27 del 2010, le quali hanno specificato le autonome misure di contenimento della spesa da

perseguire. La predetta disciplina provinciale ha espressamente enunciato che tali misure “tengono luogo, per la Provincia e gli enti e gli organismi indicati nel comma 1, delle specifiche misure e disposizioni previste a tal fine dalla normativa statale, comprese quelle contenute nel decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di

stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, tra cui, in particolare, quelle previste dagli articoli 5, 6, 8, 9 e 14 del decreto-legge.”. La predetta disciplina provinciale non è stata oggetto di rilievi da parte del Governo in relazione al rispetto dei limiti di cui agli articoli 4 e 5 dello Statuto”.

Al riguardo, questa Corte evidenzia, in conformità all’interpretazione della Consulta (sentenza n. 221 del 16 luglio 2013 e n. 127 del 15 maggio 2014), che l’art. 79 dello Statuto di autonomia detta una specifica disciplina riguardante il solo patto di stabilità interno. Per le altre disposizioni in materia di coordinamento della finanza pubblica, la Regione Trentino - Alto Adige e le Province autonome si conformano alle disposizioni

legislative statali, legiferando entro i limiti stabiliti dallo statuto, in particolare agli articoli 4 e 5, posto che il vincolo del rispetto dei principi statali di coordinamento della finanza pubblica connessi ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari, che grava sulle regioni in base all’art. 119 della Costituzione, si impone anche alle Province autonome nell’esercizio dell’autonomia finanziaria riconosciuta dallo Statuto. Ove,

pertanto, la Provincia ritenga di modulare diversamente i singoli risparmi di spesa, deve comunque indicare la quantificazione delle singole misure che compongono l’ammontare complessivo dei risparmi da conseguire.

Per quanto riguarda le società partecipate, va evidenziato, che non è ancora stata disposta dalla Provincia un’effettiva ricognizione delle partecipazioni possedute, essendosi limitata la Giunta provinciale (deliberazione n. 3093 del 30 dicembre 2010) a confermare il mantenimento di tutte le partecipazioni possedute, senza valutare la sussistenza dei presupposti prescritti dalla normativa nazionale (art. 3, c. 27, L. n.244/2007), ma unicamente richiamando l’art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010. Va quindi rimarcata la necessità di effettuare (da parte della Giunta o del Consiglio provinciale) un approfondito esame in ordine al mantenimento o meno delle partecipazioni della Provincia, valutando non solo l’attinenza (in concreto) dell’oggetto sociale con le finalità istituzionali (con particolare riferimento, ad esempio, agli istituti di credito, quali Mediocredito e Cassa

centrale), ma soprattutto l’efficacia, l’efficienza e l’economicità, quali corollari del principio di buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione, delle gestioni partecipate nell’ottica della sana gestione finanziaria e della tutela sia delle pubbliche finanze che della collettività amministrata.

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Inoltre, non è stato possibile effettuare una compiuta verifica in ordine al rispetto delle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate

dall’Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola società. Direttive che, tuttavia, va ribadito, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi molto meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi. In proposito va anche rilevato che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 61/2014 e 148/2012, ha statuito che varie norme del D.L. n. 78/2010 (tra le quali l’art. 9, c. 29, in tema di assunzioni di personale delle società partecipate) attengono alla materia dell’ordinamento civile di competenza primaria ed esclusiva dello Stato a cui, quindi, la Provincia autonoma può solo adeguarsi.

Necessario è anche il corretto, completo e tempestivo adempimento degli obblighi

informativi previsti attraverso l’inserimento di tutti i dati relativi alle società partecipate dalla Provincia autonoma di Trento nella banca dati del sistema SIQUEL (Sistema Informativo Questionari Enti locali)

Nell’ambito del controllo a campione sulle singole poste del rendiconto la Sezione di controllo di Trento ha effettuato, anche per il 2013, approfondimenti mirati riguardo al capitolo di rendiconto concernente le spese riservate del Presidente della Provincia.

In merito, l’Amministrazione ha comunicato che per l’anno 2013, al Presidente della Provincia è stato assegnato l’importo di 39.000,00 euro per spese riservate

(deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2013) di cui risulta non utilizzato l’importo di 20.554,64 euro (importo speso 18.445,36 euro); per il 2014 è stata fatta la sola assegnazione per spese di rappresentanza (deliberazione n. 2762 del 30 dicembre 2013).

La rendicontazione di tali spese, che già nella passata gestione era stata segnalata dalla Corte come effettuata su un capitolo di bilancio privo di fondamento legislativo, è

risultata mancante di idonea documentazione giustificativa. Conseguentemente, non è stato possibile effettuare alcuna valutazione di affidabilità, che consenta di escludere una discordanza tra spese connesse alla funzione istituzionale effettuate sul predetto capitolo e autorizzazione della legge di bilancio.

Per quanto riguarda le spese di rappresentanza appare utile evidenziare che, per poter essere legittimamente ricondotte alla funzione di rappresentanza, devono risultare direttamente quanto esclusivamente funzionali al compimento dei fini istituzionali della Provincia autonoma (come peraltro rimarcato dall’art. 7 della L.P. n. 16/2013) sul cui

erario vanno a gravare, ovverosia consistere in attività di promozione dell’immagine o dei fini dell’Ente che possono estrinsecarsi anche in forme di ospitalità o atti di cortesia, di contenuto e valore sostanzialmente simbolico, a carattere ufficiale tra organi dell’Amministrazione con precisa veste rappresentativa e organi e soggetti estranei, anch’essi dotati di rappresentatività. Ne consegue che tutte le spese effettuate non a scopo promozionale (es. spese di ristoro a beneficio degli organi collegiali dell’ente, in occasione delle riunioni istituzionali dello stesso ovvero spese per ristoranti in occasione di c.d. “pranzi di lavoro”), oppure aventi lo scopo di promuovere non tanto l’Ente, quanto i singoli amministratori, non rientrano in tale categoria (il tipico caso, emerso dalla giurisprudenza contabile, è quello degli opuscoli informativi finalizzati non tanto a

pubblicizzare l’attività dell’ente ed i servizi offerti dall’Ente, bensì a fornire un’immagine positiva dei vertici istituzionali dell’Ente connessa all’attività politica). Ma oltre allo scopo promozionale, tali tipologie di spese devono rispettare ulteriori requisiti, quali l’inerenza ai fini istituzionali, la congruità e la sobrietà della spesa, l’ufficialità della spesa (cioè che

siano destinate a finanziare manifestazioni ufficiali, idonee ad attrarre l’attenzione di

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ambienti qualificati o dei cittadini), il carattere eccezionale rispetto all’ordinaria attività amministrativa, la riconducibilità della spesa agli organi di vertice rappresentativi

dell’Ente e la destinazione ad autorità o a soggetti esterni particolarmente qualificati giacché istituzionalmente rappresentativi dell’Ente di appartenenza.

Inoltre, con riferimento agli aspetti formali e sostanziali connessi agli adempimenti amministrativi e gestionali (atti di impegno, liquidazione, pagamento, e relative idonee allegazioni documentali, ecc.), appare necessario che gli atti medesimi (soprattutto i modelli di liquidazione approvati con deliberazione della Giunta provinciale) contengano una chiara esplicitazione delle ragioni specifiche e delle concrete circostanze fattuali (accadimenti), tempi e luoghi che determinano la spesa, nonché la qualificazione pubblica e/o la rilevanza sociale del destinatario dell’attività di rappresentanza, in modo tale da consentire un’inequivocabile qualificazione della spesa come di rappresentanza. Il tanto al

fine della verifica documentale della pertinenza ed appropriatezza delle spese sostenute, senza ovviamente incidere in alcun modo sul merito discrezionale delle scelte istituzionali.

Ancora, sul punto, si ritiene non appropriata per le spese di rappresentanza la

procedura di impegno preventivo sulla base di un programma di spesa (ex art. 32 della LP n. 23/1990), considerato che tale tipologia di spesa si caratterizza, come appena detto, per la natura straordinaria rispetto alla normale e ripetitiva attività amministrativa. Pertanto, le spese di cui trattasi dovrebbero essere impegnate solo in occasione dello specifico evento istituzionale ed a fine esercizio le somme stanziate, ed eventualmente

non utilizzate, dovrebbero confluire nel risultato di amministrazione quali economie di spesa, senza possibilità di formazione, sostanzialmente automatica con il meccanismo dell'impegno preventivo, di impropri residui passivi.

Infine, in merito ai limiti quantitativi previsti per alcune tipologie di spese di rappresentanza, stabiliti concretamente da deliberazioni della Giunta provinciale (n.

86/2007, recentemente sostituita dalla delibera n. 221/2014 – si vedano gli articoli 3, c. 4 e c. 5), deve essere evidenziato che l’unica interpretazione dotata di un fondamento logico-sistematico impone di ritenere tali limiti riferibili esclusivamente all’intera categoria di spesa e giammai al singolo bene (quale, ad esempio, la coppa, la medaglia, il diploma, la targa, il libro, ecc.). A favore di tale tesi sovviene anche lo stesso articolo 7, c. 4, lett.

a), della L.P. n. 16/2013, laddove il legislatore provinciale ha delegato la Giunta a definire le spese ammissibili (ancorché nell’ambito di quelle già elencate dalla legge medesima) con possibile individuazione di limiti di spesa che, pertanto, non possono che essere riferiti, secondo la lettera e la ratio della norma, ad alcune tipologie di spesa e non

di certo a singoli beni.

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Capitolo 1

La gestione finanziaria e patrimoniale

1.1. La legge finanziaria provinciale

La gestione finanziaria della Provincia autonoma di Trento relativa all’esercizio 2013 è stata disciplinata dalla legge finanziaria provinciale 27 dicembre 2012, n. 2522 e dalla legge di bilancio provinciale 27 dicembre 2012, n. 26.

I contenuti obbligati della Legge Finanziaria 2013 sono previsti dall’art. 26 della legge provinciale di contabilità 14 settembre 1979, n.7, da ultimo modificato dalla legge

provinciale 29 dicembre 2006, n. 1123.

22 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013–2015 della Provincia autonoma

di Trento (Legge finanziaria provinciale 2013) ,pubblicata sul B.U. del 27 dicembre 2012, n° 52, supplemento

n.2. 23 L’art. 26 dispone:

1. La Giunta provinciale presenta al Consiglio provinciale, contemporaneamente al disegno di legge di

approvazione o di assestamento del bilancio, un disegno di legge finanziaria.

2. La legge finanziaria provvede alla regolazione annuale delle grandezze finanziarie previste dalla legislazione

vigente, per adeguarle agli obiettivi della manovra di finanza pubblica. E' volta a realizzare effetti finanziari con

decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio pluriennale.

3. La legge finanziaria non può contenere disposizioni di riforma organica di un settore. Può contenere

disposizioni di contenuto ordinamentale o organizzativo negli stretti limiti di quanto previsto da questo comma.

Contiene esclusivamente:

a) autorizzazioni o riduzioni di spesa destinate a gravare su ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi

che dispongono oneri a carattere pluriennale;

b) determinazione delle quote di spesa da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati, relative alle

leggi che dispongono spese la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria;

c) modificazioni delle norme in vigore che incidono su autorizzazioni di spesa, copertura di oneri,

partecipazioni azionarie o garanzie fidejussorie;

d) modificazioni testuali delle norme in vigore che incidono su contributi, finanziamenti, trasferimenti ed

entrate, comprese quelle che autorizzano la costituzione o la partecipazione della Provincia a società o ad altri

soggetti;

e) disposizioni inerenti la finanza locale e degli enti collegati alla finanza provinciale;

e bis) trasferimenti di ulteriori competenze agli enti previsti dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme

in materia di governo dell'autonomia del Trentino);

f) disposizioni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno e dalla manovra di

finanza pubblica dello Stato;

g) disposizioni sulla dotazione del personale provinciale e del personale insegnante della scuola, sulla

determinazione della relativa spesa e la copertura degli oneri per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego;

h) disposizioni concernenti imposte, tasse, tariffe, contributi e altre entrate della Provincia;

i) proroghe o differimenti di termini;

j) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle leggi statali che

vincolano la Provincia, e in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari;

k) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle norme

comunitarie, in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari;

l) abrogazioni espresse di disposizioni provinciali superate, delegificate o non più applicate.

Il contenuto obbligatorio della legge finanziaria è fissato nelle lettere da a) a l) del comma 3 del testo novellato

dell’art. 26.

A partire dall’esercizio 2007, la legge finanziaria può contenere disposizioni di natura ordinamentale o

organizzativa, prima escluse dal disposto del secondo comma dell’ex art. 26, sebbene negli stretti limiti ivi

previsti.

4. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge finanziaria evidenzia anche la conformità delle sue

disposizioni alla disciplina di questo articolo, con particolare riguardo alla loro strumentalità alla manovra di

finanza pubblica o all'idoneità a realizzare effetti finanziari o di sostegno dell'economia.”

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Al disegno di legge finanziaria è unita una relazione sulla conformità delle disposizioni contenute nel predetto disegno di legge alla disciplina vigente in materia di

finanza provinciale.

La Legge Finanziaria 2013, composta da 82 articoli, ha apportato modifiche in diversi ambiti di gestione24, introducendo nuove disposizioni in materia di utilizzo di fondi regionali (art. 15), blocco del rinnovo contrattuale e delle assunzioni, di riduzione delle

dotazioni di personale e della relativa spesa, (art. 24); fissazione del limite di spesa per il personale provinciale e abrogazione dell'articolo 16 della legge provinciale n. 18 del 2011 (art. 25); gestioni associate relative agli appalti di lavori, servizi e forniture (art. 27); attività amministrativa (art. 32).

1.2. Il bilancio di previsione

Con deliberazione n. 2331 del 30 ottobre 2012 è stato approvato il disegno di legge del bilancio25, nonché il relativo documento tecnico di accompagnamento e

specificazione. In data 31 ottobre 2012 il disegno di legge è stato presentato al Consiglio provinciale, nel rispetto del termine previsto dal comma 1, art. 12, della legge di contabilità provinciale ed è stato approvato a maggioranza da parte della Commissione consiliare competente in data 22 novembre 2012. In data 19 dicembre 2012 il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio provinciale e a seguire è stata promulgata la

relativa legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 2626.

Con deliberazione n. 2862 del 27 dicembre 2012 è stato approvato in via definitiva il documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio 2013.

Nonostante gli adeguamenti della normativa contabile provinciale ai principi introdotti dalle disposizioni di riforma per la contabilità a livello nazionale, permangono nella normativa contabile della Provincia alcune connotazioni peculiari. Il preventivo di cassa (contenente i budget di cassa assegnati ai soggetti decisori della spesa) viene approvato separatamente con apposita delibera di Giunta. Il bilancio annuale è redatto infatti esclusivamente in termini di competenza.

Al riguardo, la Corte ricorda che la legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, all’articolo 3, n. 1, novella l'art. 117, secondo e terzo comma della Costituzione, ha attribuito la materia “armonizzazione dei bilanci pubblici” alla competenza esclusiva

statale (art. 117, secondo comma, lett. e), e non più - come nel riparto vigente – alla

24 Contenimento e razionalizzazione delle spese della Provincia e degli enti strumentali (art. 2); trasparenza nei

processi di erogazione delle risorse pubbliche (art. 3); contenimento e razionalizzazione delle spese degli enti

locali e dei loro enti strumentali (art. 4); prestazione di garanzie fideiussorie per progetti d'investimento di

rilevante interesse provinciale (art. 16); contabilità (art. 18); storno di fondi (art. 19); società (art. 20); società

degli enti locali (art. 22); personale (art. 28). 25 Il bilancio risulta articolato, per quanto concerne le entrate, in macro aree (in ordine alla fonte ed al grado di

autonomia delle risorse), aree omogenee (in relazione alla natura economica) e unità previsionali di base. Per

quanto concerne le uscite risulta articolato in funzioni obiettivo (individuate con riguardo all’esigenza di definire

le politiche pubbliche di settore e di misurare il prodotto delle attività amministrative, ove possibile anche in

termini di servizi finali resi ai cittadini), aree omogenee (in relazione all’articolazione delle competenze

istituzionali della Provincia) ed unità previsionali di base (costruite in modo che ad ogni unità corrisponda un

unico centro di responsabilità amministrativa cui è affidata la relativa gestione). 26 Ai sensi di quanto disposto dal comma 10 dell’art. 12 della legge di contabilità, la Giunta ha approvato, in

data 27 dicembre 2012, un documento tecnico di specificazione che rappresenta lo strumento contabile per la

gestione e la rendicontazione in quanto articolato in capitoli che costituiscono, in tal sede, l’unità fondamentale

di classificazione del bilancio.

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competenza concorrente (art. 117, terzo comma). La potestà legislativa in materia di “armonizzazione dei bilanci pubblici” viene, in tal modo, mutata da concorrente in

esclusiva dello Stato, il quale, in tal modo, espande la propria competenza in materia anche alla normativa di dettaglio.

Le entrate e le spese di competenza del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 sono stabilite a pareggio nell'importo di euro 5.157.000.000,00

(comprese le partite di giro).

In termini di competenza tale pareggio risulta raggiunto solo grazie all’integrale utilizzo dell'avanzo finanziario complessivo dell'esercizio 2012, presunto in euro 260.000.000,00. Escludendo le partite di giro l’importo è pari a euro 4.500.000.000,00.

Al riguardo, la Corte evidenzia che l’art. 9 della legge 24 dicembre 2012 n. 243 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, i bilanci degli enti territoriali si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano saldi non negativi, tra le entrate finali e le spese finali e tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale per le rate di ammortamento dei prestiti .

Inoltre, la Corte costituzionale (sentenze n. 70/2012 e 192/2012) ha evidenziato che il risultato di amministrazione non ancora accertato attraverso l’approvazione del rendiconto dell’anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico (“giuridicamente inesistente”) ai fini delle corrispondenti autorizzazioni di spesa;

pertanto, “nessuna spesa può essere accesa in poste di bilancio correlate ad un avanzo presunto”. Al contrario, puntualizza la Corte, “la fisiologia contabile è nel senso della iscrivibilità dell’avanzo solo in corso di gestione, perché il termine per l’approvazione del bilancio di previsione è antecedente a quello di chiusura dell’esercizio precedente”.

In buona sostanza, coerentemente con l’approccio prudenziale tipico della pratica contabile, i principi costituzionali interdicono l’utilizzazione dell’avanzo presunto per costruire gli equilibri del bilancio, in quanto entità economica di incerta realizzazione e, per ciò stesso, produttiva di rischi per la sana gestione finanziaria dell’ente pubblico.

La Consulta ha anche evidenziato che “la situazione di pregiudizio per gli equilibri di

bilancio viene aggravata dalla natura corrente e/o obbligatoria delle spese coperte con l’avanzo di amministrazione presunto”.

Nella sentenza n. 70/2012 e soprattutto nella successiva pronunzia n. 192/2012, la Consulta ha altresì puntualizzato che “L’unica eccezione a questo principio riguarda la

utilizzazione di fondi vincolati rimasti inutilizzati al termine degli esercizi precedenti, quando permangano le finalità perseguite attraverso il loro originario stanziamento”. In tale evenienza, “i vincoli di destinazione delle risorse confluenti a fine esercizio nel risultato di amministrazione permangono anche se quest’ultimo non è capiente a sufficienza o è negativo: in questi casi l’ente deve ottemperare a tali vincoli attraverso il

reperimento delle risorse necessarie per finanziarie gli obiettivi, cui sono dirette le entrate vincolate rifluite nel risultato di amministrazione negativo o incapiente. Tuttavia, la deroga al principio generale può essere adottata soltanto in relazione alla permanenza delle finalità originarie e non con riguardo ai nuovi obiettivi enunciati in sede di reiscrizione delle somme nell’esercizio di competenza. Infatti, l’eccezione al principio di

correlazione al risultato positivo di amministrazione è giustificata dalla clausola generale in materia contabile che garantisce l’esatto impiego delle risorse stanziate per specifiche finalità di legge” (sent. n. 70/2012).

D’altra parte, la Corte costituzionale ha puntualizzato che, ai fini della legittima

applicazione del richiamato regime eccezionale (utilizzazione dell’avanzo di

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amministrazione presunto vincolato), è necessario che “la legge di approvazione del bilancio di previsione e le note a corredo dello stesso devono individuare con esattezza le

ragioni normative dei fondi vincolati, nel rispetto dei principi di chiarezza e di verificabilità dell’informazione”. Infine, la Corte ha specificato che “Al di fuori di questa fattispecie, il principio di tutela degli equilibri di bilancio contenuto nell’art. 81, quarto comma, Cost., impedisce di estrapolare dalle risultanze degli esercizi precedenti singole partite ai fini della loro applicazione al bilancio successivo. Si tratta di una regola posta a presidio della sana gestione finanziaria, dal momento che la sottrazione di componenti attive dall’aggregato complessivo (il quale determina il risultato di amministrazione), effettuata senza la previa verifica di sussistenza dell’avanzo, può aggravare gli eventuali saldi negativi del conto consuntivo. Essa viene infatti a ridurre il saldo economico (risultante dall’aggregato complessivo costituito dai residui attivi, dai residui passivi e dal fondo di

cassa) in misura pari alla risorsa sottratta per la reiscrizione nell’esercizio successivo”. Trattasi, come tale, di una “pratica, sostanzialmente elusiva della salvaguardia degli equilibri complessivi di bilancio” (sent. n. 192/2012).

Nel 2013 non è stata emanata alcuna legge di assestamento del bilancio.

Nel corso dell’esercizio 2013 sono intervenute variazioni alle poste iniziali (escluse partite di giro) per un importo di 101.866.812,95 euro, pari al 2,86% delle previsioni iniziali. Esse hanno portato le previsioni di entrata e di spesa ad un valore definitivo pari a euro 4.601.866.812,95 (al netto delle partite di giro). Negli anni precedenti le variazioni sono state pari a 10,32 milioni di euro nel 2012, e pari a 49,04 milioni di euro nel 2011.

La Corte evidenzia, in proposito, l'opportunità che nella legge di contabilità provinciale sia inserito un termine temporale per la deliberazione delle variazioni alle spese di bilancio.

1.3. Il bilancio provinciale di cassa27

In attuazione di quanto disposto dall’art. 12, comma 3, della legge di contabilità, l’art. 4 “Previsioni di cassa” della legge di bilancio, ha determinato il totale delle entrate delle quali è prevista la riscossione ed il totale delle spese delle quali è autorizzato il pagamento, in 4.500 milioni di euro28. Il medesimo comma della legge di contabilità prescrive, inoltre, che il totale delle spese non superi il totale delle entrate, tenendo

conto dei presunti saldi iniziali di cassa, anche in relazione alle giacenze sulle apposite contabilità speciali presso il Tesoriere della Provincia, ai sensi dell’articolo 9 bis, comma 3 bis della legge di contabilità.

La disciplina vigente prevede che la Giunta Provinciale, entro il 31 dicembre di ogni

anno, approvi un preventivo di cassa, articolato per centri di responsabilità e contenente un fondo di riserva di cassa. In particolare, fra i criteri da rispettare per la definizione del preventivo di cassa è d’obbligo il rispetto dei limiti definiti dalle intese con lo Stato ai fini del contenimento del fabbisogno finanziario nazionale.

27Il bilancio provinciale di cassa è disciplinato dall’art. 12, comma 3, della legge provinciale n. 7/1979 e

successive modifiche ed integrazioni, dall’art. 4 del DPP n. 18-48/Leg. del 29 settembre 2005 e s.m.i.. I criteri e

le modalità per la formazione e la gestione del preventivo di cassa sono contenuti nell’allegato alla delibera n.

3438 del 30 dicembre 2002. 28Esclusi movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad

effettive movimentazioni di tesoreria.

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In ottemperanza alla suddette disposizioni, il preventivo di cassa delle entrate e delle spese per l’anno 2013 è stato approvato, in via provvisoria, con la delibera n. 2863

del 27 dicembre 2012. A quella data si era in attesa della definizione dell’accordo con lo Stato relativo al patto di stabilità interno per l’anno 2013. Al fine di rendere il preventivo di cassa compatibile con il patto di stabilità, il medesimo riporta una quota di budget fuori patto di stabilità (spesa corrente, rimborsi prestiti e partite di giro) e una quota attinente il patto di stabilità (spesa c/capitale).

Il totale delle autorizzazioni di cassa a disposizione dei diversi centri di responsabilità (incluso il fondo di riserva di cassa pari a euro 2.718.790.613,39) risultava, al 1° gennaio 2013, di 4.500 milioni di euro. Il budget di cassa ripartito inizialmente tra le varie strutture era pari a 1.781.209.386,61 euro, di cui 507.471.761,11 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità.

Nel preventivo di cassa sono stati approvati gli importi per accantonamenti di cassa sui budget delle strutture provinciali responsabili dei capitoli di bilancio i cui finanziamenti sono erogati tramite la società Cassa del Trentino S.p.A.29 L’importo totale iniziale accantonato è risultato pari a 501.846.386,61 euro, di cui 167.908.761,11 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità.

Al preventivo di cassa sono state apportate durante il 2013 delle variazioni, in base a quanto previsto dalla vigente disciplina in materia di contabilità provinciale30. A seguito

delle variazioni apportate al preventivo di cassa31, il totale delle autorizzazioni a disposizione dei diversi centri di responsabilità (escluso il fondo di riserva di cassa) è risultato di euro 4.486.800.935,45. La Provincia ha autorizzato Cassa del trentino spa ad anticipare per suo conto pagamenti per un importo massimo di 150 milioni, ai sensi dell’art. 19 della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 232. E’ stato stabilito che il rimborso delle somme anticipate da Cassa del Trentino venga predisposto dalle strutture competenti entro il 30 gennaio 2014. L’importo restituito dalle strutture è stato pari a euro 39.109.212,1133 e corrisponde a quanto anticipato dalla Cassa del trentino spa34.

29Le erogazioni a favore di Cassa del Trentino S.p.A. sono disposte sempre dal Servizio Sistema Finanziario

Pubblico Provinciale. La delibera n. 244 di data 11 febbraio 2011 definisce le modalità di gestione dei rapporti

tra il Servizio citato e le strutture provinciali. 30Ciascun centro di responsabilità, al quale è attribuito un budget di cassa, deve adottare tutte le misure

necessarie al fine di contenere i pagamenti entro i budget assegnati. In particolare:

- non possono essere disposti storni di fondi dal budget fuori patto di stabilità a favore di quello rilevante patto

di stabilità;

- i fondi non ripartiti fuori patto possono essere utilizzati con determinazione del Dirigente generale solo per

integrare i budget fuori patto di stabilità;

- ogni altra variazione diversa dalle precedenti è consentita con determinazione del Dirigente generale. 31Le variazioni sono state apportate dalle seguenti delibere: n. 441 di data 14 marzo 2013, n. 640 di data 12

aprile 2013, n. 838 di data 10 maggio 2013, n. 1166 di data 14 giugno 2013, n. 1374 di data 11 luglio 2013, n.

1522 di data 26 luglio 2013, n. 1796 di data 30 agosto 2013, n. 1999 di data 27 settembre 2013 e n. 2193 di

data 17 ottobre 2013, n. 2375 di data 8 novembre 2013 e n. 2446 di data 29 novembre 2013. Anche le

seguenti determine del Dipartimento affari finanziari e programmazione hanno modificato il preventivo di cassa:

n. 3 di data 11 dicembre 2013, n. 4 di data 18 dicembre 2013 e n. 5 di data 23 dicembre 2013. 32L’art. 19 “Concessione di anticipazioni da parte delle società controllate e delle agenzie della Provincia” cita:

“In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla

Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti

e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del

successivo rimborso”. La deliberazione n. 1796 del 30 agosto 2013 contiene tali disposizioni. 33L’Amministrazione ha trasmesso un elenco dei mandati emessi a seguito di liquidazioni da parte di varie

strutture. 34L’Amministrazione ha trasmesso le 88 note di comunicazione dell’avvenuto pagamento delle somme anticipate

per conto della Provincia autonoma di Trento della Cassa del Trentino spa, indirizzate al Servizio Bilancio e

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Il budget di cassa ripartito è risultato pari a euro 4.486.800.935,45, mentre il totale utilizzato dalle strutture è pari a 4.329.274.444,42. La tabella seguente riporta la

ripartizione tra i singoli dipartimenti.

Tabella 1: budget di cassa 2013

D IP A R T IM EN T O B UD GET D I C A SSA UT ILIZ Z O B UD GET

Avvocatura della Provincia 1.300.000,00 1.144.233,92

Dip. Affari istituzionali e legislativi 50.910.204,45 50.456.827,38

Dip. Affari finanziari e

programmazione151.397.360,18 124.644.320,90

Dip. Agrico ltura turismo

commercio promozione164.881.422,06 163.464.240,20

Dip. della conoscenza 959.166.060,04 955.242.686,98

Dip. Industria e artigianato 195.971.879,04 195.614.879,04

Dip. Lavori pubblici e mobilità 331.725.117,44 323.453.377,99

Dip. Lavoro e welfare 1.477.455.247,50 1.471.126.956,94

Dip. Organizzazione personale

Affari generali314.283.648,44 298.825.240,58

Dip. Protezione civile 24.273.540,87 24.190.296,49

Dip. Territorio ambiente e foreste 96.065.779,93 95.497.062,68

Direzione generale della

Provincia665.062.242,18 588.336.560,51

Prog. Grandi opere civili/accordo

Stato -Pat7.689.302,62 7.688.552,07

Prog. In materia di sviluppo reti

telematiche43.334.079,76 26.615.019,67

Ufficio stampa 3.285.050,94 2.974.189,07

T o tale co mplessivo 4.486.800.935,45 4.329.274.444,42

Fonte: dati comunicati dall’Amministrazione.

L’importo del fondo di riserva di cassa, dato dalla differenza tra il totale autorizzazioni di cassa (4.500.000.000 euro) e il totale ripartito (4.486.800.935,45 euro), risulta pari a 13.199.064,55. Il totale dei pagamenti esclusi dal budget di cassa35 è pari a 288.503.470,14, dato dalla differenza tra il totale utilizzato (4.329.274.444,42 euro) e il totale dei pagamenti riportato nel rendiconto (4.617.777.914,56 euro).

1.4. Il rendiconto

Ai sensi dell’art. 77, secondo comma, della legge di contabilità provinciale, è stato approvato il solo conto finanziario del rendiconto generale per l’anno 2013 con la

deliberazione della Giunta provinciale n. 309 del 07 marzo 2014. Tale decisione è stata presa ai fini della determinazione degli elementi necessari per l’elaborazione dell’assestamento del bilancio 2014 (con deliberazione n. 1150 di data 07 giugno 2013 era stato approvato per l’esercizio finanziario 2014 un bilancio “tecnico” in considerazione

dell’avvio della XV Legislatura). La necessità di definire tempestivamente l’assestamento è stata motivata nel testo deliberativo per avviare operativamente la nuova Giunta

Ragioneria, al Servizio sistema Finanziario pubblico provinciale, al Servizio Supporto amministrativo e

Informatica della Provincia. 35 Ai sensi dell’art. 4, comma 4 del Regolamento di contabilità. Il dettaglio è riportato a pag. 13 del rendiconto

2013.

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provinciale. L’approvazione, nei termini di legge, del rendiconto generale della Provincia Autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2013 è stato rinviato a successivo

provvedimento. Il Rendiconto generale (comprendente anche il conto del patrimonio per l’anno 2013) è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 852 del 30 maggio 2014, pertanto nei termini previsti dal comma 1 dell’art. 38 del vigente regolamento di contabilità, ed è stato presentato alla Sezione di controllo di Trento il 5 giugno 2014, ai fini del procedimento di parificazione previsto dall’art. 10 del d.P.R. 15 luglio 1988, n. 305.

Unitamente al documento contabile è stata inviata36 l’attestazione resa dai dirigenti dei Servizi Bilancio e Ragioneria ed Entrate Finanze e Credito della Provincia circa la rispondenza dei dati riportati nel rendiconto con quelli risultanti dalle scritture contabili tenute dagli stessi Servizi.

I contenuti del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento sono disciplinati dall’art. 73 della legge provinciale di contabilità.

Alla luce della predetta disposizione il documento contabile presentato alla Corte

comprende il conto finanziario ed il conto generale del patrimonio (che include, tra l’altro, la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità di bilancio e quella patrimoniale).

In particolare, è stato rispettato quanto disposto dal comma 2 dell’art. 78 bis ove si

prevede che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. In ottemperanza alle suddette disposizioni il rendiconto 2013 espone, in un’apposita tabella, l’ammontare complessivo delle spese per il personale37.

Il comma 7bis dell’art. 31 del regolamento di contabilità, prevede che al bilancio di previsione e al rendiconto generale venga allegata una nota informativa che evidenzi, secondo le modalità stabilite dalla Giunta provinciale38, gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti da contratti, dalla stessa conclusi, relativi a

strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamenti che includono una componente derivata39. Tale norma risulta rispettata dall’Amministrazione con l’allegazione al rendiconto 2013 di una nota relativa alle operazioni finanziarie in essere40.

I seguenti prospetti evidenziano i principali dati di entrata e di spesa degli esercizi

finanziari 2011, 2012 e 2013 con le percentuali di scostamento rispetto all’anno precedente.

Nel dettaglio, il primo prospetto evidenzia i dati della parte I del rendiconto (ovvero al netto delle partite di giro), mentre il secondo riporta i soli dati della parte II (ovvero le

entrate e le spese per contabilità speciali).

36 Con nota prot. n. PAT/RFD317-2014-298336 di data 3 giugno 2014 del Dipartimento Affari finanziari e

programmazione della Pat. 37 Pagina 1.130 del documento contabile. 38 Deliberazione n. 969 di data 30 aprile 2010. 39 La prima applicazione della norma è avvenuta per il rendiconto 2009 e per il preventivo 2011. 40 Pagina 1.131 del documento contabile.

Page 34: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

29

Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto

2 0 11/ 2 0 10 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

RS 3.241.239.000,00 3.268.995.088,06 3.298.124.114,97 -7,01% 0,86% 0,89%

CP* 4.610.000.000,00 4.637.000.000,00 4.500.000.000,00 -0,86% 0,59% -2,95%

TOT 7 . 8 5 1. 2 3 9 . 0 0 0 , 0 0 7 . 9 0 5 . 9 9 5 . 0 8 8 , 0 6 7 . 7 9 8 . 12 4 . 114 , 9 7 - 3 , 5 0 % 0 , 7 0 % - 1, 3 6 %

RS 3.371.546.419,92 3.167.392.210,62 3.239.829.553,72 4,41% -6,06% 2,29%

CP** 4.659.038.057,98 4.647.320.772,11 4.601.866.812,95 -1,15% -0,25% -0,98%

TOT 8 . 0 3 0 . 5 8 4 . 4 7 7 , 9 0 7 . 8 14 . 7 12 . 9 8 2 , 7 3 7 . 8 4 1. 6 9 6 . 3 6 6 , 6 7 1, 11% - 2 , 6 9 % 0 , 3 5 %

RS 3.370.307.652,36 3.161.852.025,79 3.237.281.706,27 3,44% -6,19% 2,39%

CP 4.494.011.746,72 4.402.312.547,47 4.611.486.145,48 -1,53% -2,04% 4,75%

TOT 7 . 8 6 4 . 3 19 . 3 9 9 , 0 8 7 . 5 6 4 . 16 4 . 5 7 3 , 2 6 7 . 8 4 8 . 7 6 7 . 8 5 1, 7 5 0 , 5 4 % - 3 , 8 2 % 3 , 7 6 %

RS 754.374.307,05 537.245.700,52 418.658.523,75 -49,73% -28,78% -22,07%

CP 3.942.552.881,41 3.787.089.319,02 4.155.727.973,00 33,65% -3,94% 9,73%

TOT 4 . 6 9 6 . 9 2 7 . 18 8 , 4 6 4 . 3 2 4 . 3 3 5 . 0 19 , 5 4 4 . 5 7 4 . 3 8 6 . 4 9 6 , 7 5 5 , 5 4 % - 7 , 9 3 % 5 , 7 8 %

RS 2.615.933.345,31 2.624.606.325,27 2.818.623.182,52 48,83% 0,33% 7,39%

CP 551.458.865,31 615.223.228,45 455.758.172,48 -65,83% 11,56% -25,92%

TOT 3 . 16 7 . 3 9 2 . 2 10 , 6 2 3 . 2 3 9 . 8 2 9 . 5 5 3 , 7 2 3 . 2 7 4 . 3 8 1. 3 5 5 , 0 0 - 6 , 0 6 % 2 , 2 9 % 1, 0 7 %

RS -1.238.767,56 -5.540.184,83 -2.547.847,45 -104,25% 347,23% -54,01%

CP -165.026.311,26 -245.008.224,64 9.619.332,53 10,54% 48,47% -103,93%

TOT - 16 6 . 2 6 5 . 0 7 8 , 8 2 - 2 5 0 . 5 4 8 . 4 0 9 , 4 7 7 . 0 7 1. 4 8 5 , 0 8 3 8 , 4 1% 5 0 , 6 9 % - 10 2 , 8 2 %

470.000.000,00 426.000.000,00 260.000.000,00 -14,55% -9,36% -38,97%

470.000.000,00 426.000.000,00 260.000.000,00 -14,55% -9,36% -38,97%

2 0 11/ 2 0 10 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

RS 2.400.000.000,00 2.600.000.000,00 2.920.000.000,00 -9,40% 8,33% 12,31%

CP* 4.610.000.000,00 4.637.000.000,00 4.500.000.000,00 -0,86% 0,59% -2,95%

TOT 7 . 0 10 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 7 . 2 3 7 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 7 . 4 2 0 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 - 3 , 9 6 % 3 , 2 4 % 2 , 5 3 %

RS 2.667.429.158,17 2.795.114.551,17 3.405.352.193,49 11,12% 4,79% 21,83%

CP 4.659.038.057,98 4.647.320.772,11 4.601.866.812,95 -1,15% -0,25% -0,98%

TOT 7 . 3 2 6 . 4 6 7 . 2 16 , 15 7 . 4 4 2 . 4 3 5 . 3 2 3 , 2 8 8 . 0 0 7 . 2 19 . 0 0 6 , 4 4 2 , 9 9 % 1, 5 8 % 7 , 5 9 %

RS 2.654.614.233,66 2.735.741.707,76 3.373.474.640,94 11,45% 3,06% 23,31%

CP 4.619.815.289,20 4.627.430.594,00 4.565.052.191,23 -0,22% 0,16% -1,35%

TOT 7 . 2 7 4 . 4 2 9 . 5 2 2 , 8 6 7 . 3 6 3 . 17 2 . 3 0 1, 7 6 7 . 9 3 8 . 5 2 6 . 8 3 2 , 17 3 , 7 5 % 1, 2 2 % 7 , 8 1%

RS 1.222.312.263,24 984.382.223,88 1.206.013.772,87 9,19% -19,47% 22,51%

CP 3.257.002.708,45 2.973.437.884,39 3.029.763.276,94 1,00% -8,71% 1,89%

TOT 4 . 4 7 9 . 3 14 . 9 7 1, 6 9 3 . 9 5 7 . 8 2 0 . 10 8 , 2 7 4 . 2 3 5 . 7 7 7 . 0 4 9 , 8 1 3 , 11% - 11, 6 4 % 7 , 0 2 %

RS 1.432.301.970,42 1.751.359.483,88 2.167.460.868,07 13,46% 22,28% 23,76%

CP 1.362.812.580,75 1.653.992.709,61 1.535.288.914,29 -3,01% 21,37% -7,18%

TOT 2 . 7 9 5 . 114 . 5 5 1, 17 3 . 4 0 5 . 3 5 2 . 19 3 , 4 9 3 . 7 0 2 . 7 4 9 . 7 8 2 , 3 6 4 , 7 9 % 2 1, 8 3 % 8 , 7 3 %

RS 12.814.924,51 59.372.843,41 31.877.552,55 -31,57% 363,31% -46,31%

CP 39.222.768,78 19.890.178,11 36.814.621,72 -52,87% -49,29% 85,09%

TOT 5 2 . 0 3 7 . 6 9 3 , 2 9 7 9 . 2 6 3 . 0 2 1, 5 2 6 8 . 6 9 2 . 17 4 , 2 7 - 4 8 , 9 6 % 5 2 , 3 2 % - 13 , 3 4 %

VARI AZI ONI ANNO P RECEDENTE

e c onomi e

r e si dui

pa ga me nt i

i mpe gni

VARI AZI ONI ANNO P RECEDENTE

2 0 11 2 0 12S P ES E

pr e v i si oni i ni z i a l i e

r e si dui i ni z i a l i

pr e sunt i

pr e v i si oni de f i ni t i v e e

r e si dui i ni z i a l i

a c c e r t a t i

2 0 13

pr e v i si oni de f i ni t i v e e

r e si dui i ni z i a l i

a c c e r t a t i

a c c e r t a me nt i f i na l i

ENTRATE 2 0 11 2 0 12

pr e v i si oni i ni z i a l i e

r e si dui i ni z i a l i

pr e sunt i

2 0 13

r i sc ossi oni

r e si dui

** incluso AVANZO

* incluso AVANZO

> o < a c c e r t a me nt i

Fonte: da rendiconto PAT.

Page 35: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

30

Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto

2 0 10 / 2 0 0 9 2 0 11/ 2 0 10 2 0 12 / 2 0 11

RS 102.239.332,73 108.271.000,00 128.761.000,00 127.004.911,94 -15,41% 18,92% -1,36%

CP 1.854.000.000,00 1.726.400.000,00 1.722.000.000,00 779.000.000,00 -8,32% -0,25% -54,76%

TOT 1. 9 5 6 . 2 3 9 . 3 3 2 , 7 3 1. 8 3 4 . 6 7 1. 0 0 0 , 0 0 1. 8 5 0 . 7 6 1. 0 0 0 , 0 0 9 0 6 . 0 0 4 . 9 11, 9 4 - 8 , 7 7 % 0 , 8 8 % - 5 1, 0 5 %

RS 160164543,2 175.575.326,59 209.563.316,43 186.059.333,75 15,18% 19,36% -11,22%

CP 2771546899 3.002.967.490,86 2.949.016.590,94 1.975.964.055,16 -8,10% -1,80% -33,00%

TOT 2 . 9 3 1. 7 11. 4 4 2 , 15 3 . 17 8 . 5 4 2 . 8 17 , 4 5 3 . 15 8 . 5 7 9 . 9 0 7 , 3 7 2 . 16 2 . 0 2 3 . 3 8 8 , 9 1 - 7 , 0 6 % - 0 , 6 3 % - 3 1, 5 5 %

RS 140.056.498,29 174.328.306,09 168.506.363,35 162.390.858,45 15,53% -3,34% -3,63%

CP 1.277.408.606,62 1.153.304.777,65 477.580.051,54 443.088.475,87 -12,52% -58,59% -7,22%

TOT 1. 4 17 . 4 6 5 . 10 4 , 9 1 1. 3 2 7 . 6 3 3 . 0 8 3 , 7 4 6 4 6 . 0 8 6 . 4 14 , 8 9 6 0 5 . 4 7 9 . 3 3 4 , 3 2 - 9 , 6 4 % - 5 1, 3 4 % - 6 , 2 9 %

RS 44676645,22 75.245.855,32 62.452.895,17 54.088.272,17 30,49% -17,00% -13,39%

CP 1220357345 1.042.823.911,99 397.574.185,97 387.872.437,98 -15,63% -61,88% -2,44%

TOT 1. 2 6 5 . 0 3 3 . 9 9 0 , 4 3 1. 118 . 0 6 9 . 7 6 7 , 3 1 4 6 0 . 0 2 7 . 0 8 1, 14 4 4 1. 9 6 0 . 7 10 , 15 - 13 , 5 8 % - 5 8 , 8 6 % - 3 , 9 3 %

RS 95.379.853,07 99.082.450,77 106.053.468,18 108.302.586,28 6,27% 7,04% 2,12%

CP 57.051.261,41 110.480.865,66 80.005.865,57 55.216.037,89 34,17% -27,58% -30,99%

TOT 15 2 . 4 3 1. 114 , 4 8 2 0 9 . 5 6 3 . 3 16 , 4 3 18 6 . 0 5 9 . 3 3 3 , 7 5 16 3 . 5 18 . 6 2 4 , 17 19 , 3 6 % - 11, 2 2 % - 12 , 11%

RS -20.108.044,94 -1.247.020,50 -41.056.953,08 -23.668.475,30 -18,59% 3192,40% -42,35%

CP -1.494.138.292,30 -1.849.662.713,21 -2.471.436.539,40 -1.532.875.579,29 -5,11% 33,62% -37,98%

TOT - 1. 5 14 . 2 4 6 . 3 3 7 , 2 4 - 1. 8 5 0 . 9 0 9 . 7 3 3 , 7 1 - 2 . 5 12 . 4 9 3 . 4 9 2 , 4 8 - 1. 5 5 6 . 5 4 4 . 0 5 4 , 5 9 - 5 , 12 % 3 5 , 7 4 % - 3 8 , 0 5 %

2 0 0 8

2 0 10 / 2 0 0 9 2 0 11/ 2 0 10 2 0 12 / 2 0 11

RS 300000000 395.000.000,00 500.000.000,00 370.000.000,00 -15,96% 26,58% -26,00%

CP 1854000000 1.726.400.000,00 1.722.000.000,00 779.000.000,00 -8,32% -0,25% -54,76%

TOT 2 . 15 4 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 2 . 12 1. 4 0 0 . 0 0 0 , 0 0 2 . 2 2 2 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 1. 14 9 . 0 0 0 . 0 0 0 , 0 0 - 9 , 8 4 % 4 , 7 4 % - 4 8 , 2 9 %

RS 447336608,9 537.754.856,30 395.898.619,06 347.382.697,28 -22,67% -26,38% -12,25%

CP 2771546899 3.002.967.490,86 2.949.016.590,94 1.975.964.055,16 -8,10% -1,80% -33,00%

TOT 3 . 2 18 . 8 8 3 . 5 0 7 , 8 5 3 . 5 4 0 . 7 2 2 . 3 4 7 , 16 3 . 3 4 4 . 9 15 . 2 10 , 0 0 2 . 3 2 3 . 3 4 6 . 7 5 2 , 4 4 - 10 , 6 6 % - 5 , 5 3 % - 3 0 , 5 4 %

RS 427216963,2 536.325.064,94 354.464.737,80 322.076.063,27 -22,71% -33,91% -9,14%

CP 1277408607 1.153.304.777,65 477.580.051,54 443.088.475,87 -12,52% -58,59% -7,22%

TOT 1. 7 0 4 . 6 2 5 . 5 6 9 , 8 5 1. 6 8 9 . 6 2 9 . 8 4 2 , 5 9 8 3 2 . 0 4 4 . 7 8 9 , 3 4 7 6 5 . 16 4 . 5 3 9 , 14 - 16 , 0 3 % - 5 0 , 7 6 % - 8 , 0 4 %

RS 117756276,6 348.571.579,09 98.937.636,22 77.944.813,66 -35,16% -71,62% -21,22%

CP 891458140,8 945.159.644,44 385.724.455,84 367.925.838,52 0,88% -59,19% -4,61%

TOT 1. 0 0 9 . 2 14 . 4 17 , 3 2 1. 2 9 3 . 7 3 1. 2 2 3 , 5 3 4 8 4 . 6 6 2 . 0 9 2 , 0 6 4 4 5 . 8 7 0 . 6 5 2 , 18 - 12 , 2 6 % - 6 2 , 5 4 % - 8 , 0 0 %

RS 309.460.686,66 187.753.485,85 255.527.101,58 244.131.249,61 20,11% 36,10% -4,46%

CP 385.950.465,87 208.145.133,21 91.855.595,70 75.162.637,35 -45,43% -55,87% -18,17%

TOT 6 9 5 . 4 11. 15 2 , 5 3 3 9 5 . 8 9 8 . 6 19 , 0 6 3 4 7 . 3 8 2 . 6 9 7 , 2 8 3 19 . 2 9 3 . 8 8 6 , 9 6 - 2 6 , 3 8 % - 12 , 2 5 % - 8 , 0 9 %

RS 20.119.645,70 1.429.791,36 41.433.881,26 25.306.634,01 -6,81% 2797,90% -38,92%

CP 1.494.138.292,30 1.849.662.713,21 2.471.436.539,40 1.532.875.579,29 -5,11% 33,62% -37,98%

TOT 1. 5 14 . 2 5 7 . 9 3 8 , 0 0 1. 8 5 1. 0 9 2 . 5 0 4 , 5 7 2 . 5 12 . 8 7 0 . 4 2 0 , 6 6 1. 5 5 8 . 18 2 . 2 13 , 3 0 - 5 , 11% 3 5 , 7 5 % - 3 7 , 9 9 %

pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i

> o < a c c e r t a me nt i

VARI AZI ONI ANNO P RECEDENTE

2 0 11 2 0 12S P ES E 2 0 10

e c onomi e

r e si dui

pa ga me nt i

i mpe gni

pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i pr e sunt i

pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i

a c c e r t a me nt i f i na l i

r i sc ossi oni

r e si dui

pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i pr e sunt i

VARI AZI ONI ANNO P RECEDENTE

2 0 0 8ENTRATE 2 0 10 2 0 11 2 0 12

Fonte: da rendiconto PAT.

1.5. Il patto di stabilità interno

1.5.1. Quadro normativo

Nell’ambito dell’Accordo siglato a Milano il 30 novembre 2009 per la revisione

dell’ordinamento finanziario della Provincia, i cui contenuti sono stati recepiti nei commi da 106 a 125 della legge finanziaria dello Stato per il 201041, sono state ridefinite anche le regole per la partecipazione della Provincia al patto di stabilità interno. In particolare, il

41 Legge 23 dicembre 2009, n. 191.

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comma 107, lettera h) dell’art. 2 della legge 191/2009 ha sostituito l’art. 79, comma 342, del d.P.R 31 agosto 1972, n. 670 – “Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali

concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige”.

Il nuovo testo dell’art. 79, comma, 3, prevede una procedura concordata con la Regione Trentino – Alto Adige/ Südtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano volta a definire, nel rispetto dei principi di autonomia finanziaria statutariamente riconosciuti,

gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio. Lo stesso art. 79, comma 3, dispone che gli obiettivi del patto di stabilità interno a decorrere dal 2010 sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento netto derivanti dall’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 2, commi da 106 a 125, della L. 191/200943.

Negli anni successivi all’Accordo di Milano lo scenario di finanza pubblica sulla base del quale l’Accordo è stato definito è profondamente mutato. A seguito della crisi economico-finanziaria e dei conseguenti impegni assunti in sede comunitaria, il Governo nazionale ha approvato una serie di manovre a carattere straordinario volte al conseguimento di un duraturo riequilibrio della finanza pubblica, che hanno avuto notevole impatto anche sulle autonomie speciali44.

42Nuovo testo art. 79, comma 3, DPR 670/1972: “Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza

pubblica, la regione e le province concordano con il Ministro dell’economia e delle finanze gli obblighi relativi al

patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio da conseguire in ciascun periodo. Fermi restando gli

obiettivi complessivi di finanza pubblica, spetta alle province stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità

interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali, ai propri enti e organismi

strumentali, alle aziende sanitarie, alle università non statali di cui all’ articolo 17, comma 120, della legge 15

maggio 1997, n. 127, alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e agli altri enti od organismi

a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Non si applicano le misure adottate

per le regioni e per gli altri enti nel restante territorio nazionale. A decorrere dall’anno 2010, gli obiettivi del

patto di stabilità interno sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento

netto derivanti dall’applicazione delle disposizioni recate dal presente articolo e dalle relative norme di

attuazione. Le province vigilano sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui

al presente comma ed esercitano sugli stessi il controllo successivo sulla gestione dando notizia degli esiti alla

competente sezione della Corte dei conti”. 43Inoltre il nuovo art. 79 dello statuto, al comma 1, stabilisce che la Regione e le Province Autonome concorrono

al riequilibrio della finanza pubblica, oltre che tramite il patto di stabilità interno, anche mediante:

a) la soppressione della somma sostitutiva dell’IVA all’importazione e delle assegnazioni a valere su leggi statali

di settore;

b) la soppressione della somma spettante ai sensi dell’art. 78 dello statuto, abrogato dall’art. 2, comma 107,

lettera a) della legge finanziaria 2010;

c) l’assunzione di oneri relativi all’esercizio di funzioni statali, anche delegate, nonché con il finanziamento di

iniziative e di progetti relativi anche ai territori confinanti, per un importo pari a 100 milioni di euro. 44Si segnalano in particolare:

D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122:

- l’art. 14, comma 1, lettera b) prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e

Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in termini di fabbisogno e indebitamento

netto per 1.000 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012;

D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito, con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dal D.L.

13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla 14 settembre 2011, n. 148:

- l’art. 20, comma 5, lettera b), prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e

Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica con ulteriori misure in termini di

fabbisogno e di indebitamento netto per 2.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012 (sino al 2014);

L. 12 novembre 2011 n. 183 (Legge di stabilità 2012):

- l’art. 32, comma 10 definisce, attraverso un’apposita tabella, la ripartizione del contributo agli obiettivi di

finanza pubblica in termini di competenza e di cassa aggiuntivo rispetto al 2011 tra le diverse Autonomie

speciali. Per l’anno 2013 il contributo spettante alla Provincia autonoma di Trento è pari a 335,99 milioni di

euro.

- l’art. 32, comma 12, stabilisce che, per gli esercizi 2013 e successivi, il Presidente dell’ente trasmetta al

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Per l'anno 2013, il riparto del contributo alla finanza pubblica previsto dall'articolo 16, comma 3 del D.L. 95/2012 è stato determinato dal D.M. 23 settembre 2013, che ha

definito l'accantonamento a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali di ciascuna Regione a statuto speciale e Provincia autonoma.

L’art. 1, comma 455, della legge 24 dicembre 2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013) prevede che al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, la regione

Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano concordino con il Ministro dell'economia e delle finanze, per ciascuno degli anni dal 2013 al 2017, il saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista, determinato aumentando il saldo programmatico dell'esercizio 2011:

a) degli importi indicati per il 2013 nella tabella di cui all'articolo 32, comma 10, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (335,99 milioni di euro);

b) del contributo previsto dall'articolo 28, comma 3, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, come rideterminato dall'articolo 35, comma 4, del decreto-

legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e dall'articolo 4, comma 11, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44;

c) degli importi indicati nel decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, relativi

al 2013, 2014, 2015 e 2016, emanato in attuazione dell'articolo 16, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (per il 2013 il D.M. 23 settembre 2013 ha previsto un importo pari a 68 milioni di euro);

d) degli importi indicati nella tabella di cui al comma 454, per gli anni dal 2014 al 2017;

d-bis) degli ulteriori contributi disposti a carico delle autonomie speciali;

Ministro dell’economia e delle finanze, entro il 30 novembre dell’anno precedente, la proposta di accordo

relativa al saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista, determinato migliorando il saldo

programmatico dell’esercizio 2011 della somma degli importi indicati dalla tabella di cui al comma 10.

D.L. 201/2011, come rideterminato dall’art. 35, comma 4, del D.L. 1/2012 e dall’art. 4, comma 11, del D.L.

16/2012:

- l’art. 28, comma 3, stabilisce che con le procedure previste dall'articolo 27, della legge 5 maggio 2009, n. 42,

le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino, a decorrere dall'anno 2012,

un concorso alla finanza pubblica di euro 860 milioni annui. Inoltre prevede che con le medesime procedure le

Regioni Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino, a decorrere

dall'anno 2012, un concorso alla finanza pubblica di 60 milioni di euro annui, da parte dei Comuni ricadenti nel

proprio territorio.

D.L. 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135:

- l’art. 16, comma 3, prevede che con le procedure previste dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, le

Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino un concorso alla finanza

pubblica per l'importo complessivo di 600 milioni di euro per l'anno 2012, 1.200 milioni di euro per l'anno 2013

e 1.500 milioni di euro per l'anno 2014 e 1.575 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015. Fino all'emanazione

delle norme di attuazione di cui al predetto articolo 27, l'importo del concorso complessivo di cui al primo

periodo del presente comma è annualmente accantonato, a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi

erariali, o, previo accordo tra la Regione richiedente, il Ministero per la coesione territoriale e il Ministero delle

infrastrutture e dei trasporti, a valere sulle risorse destinate alla programmazione regionale del Fondo per lo

sviluppo e la coesione sulla base di apposito accordo sancito tra le medesime autonomie speciali in sede di

Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e

recepito con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze entro il 31 gennaio di ciascun anno.

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Sempre l’art. 1, comma 455, prevede inoltre che il presidente dell'ente trasmetta la proposta di accordo al Ministro dell'economia e delle finanze entro il 31 marzo di ciascun

anno.

Alla luce del nuovo quadro normativo e finanziario, la Regione Trentino – Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano avevano proposto, con un documento consegnato ed illustrato al Presidente del Consiglio in data 2 febbraio 2012, di avviare

una ridefinizione dei rapporti delle citate autonomie speciali con lo Stato.

Con lettera del 28 marzo 201345 il Presidente della Provincia ha chiesto nuovamente al Ministro dell'economia e delle finanze di attivare un tavolo di lavoro finalizzato a raggiungere un’intesa ai sensi dell’art. 104 dello Statuto speciale per aggiornare la disciplina del titolo VI dello Statuto, tenendo conto della proposta del 2 febbraio 2012 e delle proposte avanzate a seguito del confronto tecnico intervenuto in data 10 settembre 2012 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

1.5.2. Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento

In data 28 marzo 201346 il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha inviato una prima lettera al Ministro dell'economia e delle finanze in relazione all’accordo per il patto di stabilità 2013, specificando che la Provincia sarebbe stata in condizione di

formulare un’adeguata proposta solo dopo la ridefinizione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Provincia, attuata attraverso la modifica del titolo VI dello Statuto.

In data 11 settembre 201347, risultando avviate ma non ancora concluse le procedure per la ridefinizione dei rapporti finanziari tra Provincia e Stato e mancando pochi mesi alla chiusura dell’esercizio finanziario, il Presidente della Provincia ha ritenuto non ulteriormente dilazionabile l’invio di una proposta di patto di stabilità per l’esercizio 2013.

La proposta è stata formulata tenendo conto degli esiti del contenzioso costituzionale in ordine alla tutela delle devoluzioni erariali e prevedeva la garanzia di un saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista in linea con quanto previsto dall’articolo 1, comma 455, della legge dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013).

Tale proposta è stata successivamente rivista dalla Provincia, con nota del 18

novembre 201348, a seguito dell’emanazione del Decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze del 23 settembre 2013, che ha definito il riparto del contributo alla finanza pubblica, previsto dall’art. 16, comma 3, del decreto legge n. 95/2012, tra le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano49.

45 Nota prot n. PAT/D317/2013-180080. 46 Nota prot n. PAT/D317/2013-180080. 47 Nota prot n. PAT/D317/2013-491614. 48 Nota prot n. PAT/D317/2013-625841. 49 La Provincia ha inoltre specificato che la proposta definitiva tiene conto anche della ridefinizione della quota a

carico della Provincia dell’obiettivo attribuito al comparto Comuni, calcolato ai sensi del D.L. 15 ottobre 2013, n.

120, e della considerazione tra i “tributi propri e devoluzioni” e i “gettiti arretrati” della somma di 152 milioni di

euro delle quote fisse 2000-2007, già versati dallo Stato alla Provincia, in conseguenza alle verifiche informali

intercorse con gli uffici della Ragioneria generale dello Stato.

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In data 17 gennaio 201450 il Ministro dell'economia e delle finanze ha comunicato il proprio assenso alla proposta, essendo i dati programmati in linea con gli obiettivi fissati

dalla manovra di finanza pubblica per il periodo 2013-2016.

Nel dettaglio, i termini del definitivo accordo con il Ministero prevedevano dunque:

- per la Provincia un saldo obiettivo programmatico in termini di competenza mista (impegni per le spese correnti e pagamenti per le spese in conto capitale) pari a -

124,877 milioni di euro, con un miglioramento di 549,044 milioni di euro rispetto al saldo finanziario programmatico 2011. Ad esso deve essere aggiunta una quota pari a 9,73 milioni di euro prevista a compensazione del peggioramento del saldo programmatico degli enti locali del territorio provinciale, in conformità a quanto previsto dall’art. 1, commi 13951 e 141, della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011). Conseguentemente il saldo obiettivo programmatico in termini di competenza mista rideterminato risultava essere pari -115.147 milioni di euro;

- per i Comuni un saldo obiettivo complessivo pari a 36,93 milioni di euro, determinato applicando alla media della spesa corrente 2007-2009, considerata al netto

delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione, la % del 12,81% per i Comuni con popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti e quella del 15,61% per i Comuni con più di 5.000 abitanti, come previsto dal D.L. 120/2013. Detratta la quota pari a 9,73 milioni di euro della quale si è fatta carico la Provincia, il saldo obiettivo

finale richiesto ai comuni risulta pari a 27,20 milioni di euro.

Nella proposta di patto sono evidenziate le maggiori spese fino alla concorrenza di 100 milioni di euro derivanti, ai sensi dell’articolo 79, comma 1, lettera c) dello Statuto, dall’assunzione di competenze statali (spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di Università per 60 milioni di euro e spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di interventi per i territori confinanti per 40 milioni di euro).

Per quando riguarda il monitoraggio del patto di stabilità, il comma 460, dell’art. 1 della L. 228/2012, dispone che la Provincia debba inviare trimestralmente al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, entro

trenta giorni dalla fine del trimestre di riferimento, le informazioni necessarie al monitoraggio degli adempimenti relativi al patto, utilizzando il sistema web appositamente previsto. La trasmissione deve avvenire attraverso un prospetto e con le modalità definiti con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze52, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. La Provincia, entro la data del 31 marzo 2014, ha provveduto ad inserire i dati richiesti per il monitoraggio del patto nell’apposito sito ministeriale.

In data 12 marzo 2014 la Provincia ha trasmesso al Ministero dell’economia e delle finanze il prospetto di certificazione dei risultati del patto di stabilità interno per il 2013, attestandone il rispetto.

Nel dettaglio, le risultanze finali del patto di stabilità 2013, comparate con i dati previsionali, sulla base dei quali è stato determinato l’obiettivo, e con i dati del precedente esercizio, sono di seguito riepilogate:

50 Nota prot n. 4519. 51 Art. 1, comma 139 della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011): “A decorrere dall'anno 2011, la regione

Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare gli enti locali del proprio

territorio a peggiorare il loro saldo programmatico, migliorando contestualmente il proprio saldo programmatico

per lo stesso importo.” 52 Il decreto è stato emanato in data 23 agosto 2013.

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Tabella 4: risultanze finali patto di stabilità interno per l’anno 2013 (importi in migliaia di euro)

C ON SUN T IVO

2012P A T T O 2013

C ON SUN T IVO

2013

C ON S 2013 su

P A T T O 2013

C ON S 2013 su

C ON S 2012

TITOLO 1°: TRIBUTI PROPRI E DEVOLUZIONI Accertamenti 4.156.826 4.186.559 4.224.300 0,9% 1,6%

TITOLO 2°: CONTRIBUTI E TRASFERIM ENTI Accertamenti 57.469 55.485 54.217 -2,3% -5,7%

TITOLO 3°: ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Accertamenti 75.198 91.174 109.392 20,0% 45,5%

T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I Accertamenti 4 .289.493 4 .333.218 4 .387.909 1,3% 2,3%

GETTITI ARRETRATI Accertamenti 668.570 640.559 640.559 0,0% -4,2%

T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I N ET T E Accertamenti 3 .620.923 3 .692.659 3 .747.350 1,5% 3,5%

TITOLO 4°: ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI E DA

TRASFERIM ENTI IN C/CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITIRiscossioni 127.935 125.183 231.745 85,1% 81,1%

a detrarre: Entrate derivanti dalla riscossione di crediti Riscossioni 9.596 4.393 66.930 1423,6% 597,5%

a detrarre: Entrate derivanti da alienazione di beni e diritti patrimoniali, affrancazioni Riscossioni 2.102 898 2.286 154,6% 8,8%

EN T R A T E IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E Riscossioni 116.237 119.892 162.529 35,6% 39,8%

T OT A LE EN T R A T E F IN A LI N ET T E 3 .737.160 3 .812.551 3 .909.879 2,6% 4,6%

Spese correnti per la sanità Impegni 1.151.752 1.124.700 1.124.432 0,0% -2,4%

Altre spese correnti Impegni 1.667.080 1.711.400 1.711.516 0,0% 2,7%

T OT A LE T IT OLO 1° - SP ESE C OR R EN T I Impegni 2 .818.832 2 .836.100 2 .835.948 0,0% 0,6%

Spese in conto capitale per la sanità Pagamenti 30.641 50.000 21.719 -56,6% -29,1%

Altre spese in conto capitale Pagamenti 1.085.645 981.598 1.139.313 16,1% 4,9%

TOTALE TITOLO 2° - SPESE IN CONTO CAPITALE Pagamenti 1.116.286 1.031.598 1.161.032 12,5% 4,0%

a detrarre: Spese derivanti dalla concessione di crediti Pagamenti 15.000 25.000 47.000 88,0% 213,3%

a detrarre: Partecipazioni azionarie e conferimenti Pagamenti 16.867 35.000 2.632 -92,5% -84,4%

a detrarre: Spese non considerate in sede di accordo Pagamenti - - - 0,0% 0,0%

SP ESE IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E P agamenti 1.084.419 971.598 1.111.400 14,4% 2,5%

M aggiori spese corr. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Impegni 36.000 36.000 36.000 0,0% 0,0%

M aggiori spese c/cap. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Pagamenti 8.131 84.000 38.280 -54,4% 370,8%

T OT A LE SP ESE F IN A LI N ET T E 3 .947.382 3 .927.698 4 .021.628 2,4% 1,9%

SA LD O F IN A N Z IA R IO in termini di competenza mista - 210.222 - 115.147 - 111.749 3,0% 46,8%

OB IET T IVO P R OGR A M M A T IC O C ON C OR D A T O -223.843 -124.877 -124.877

QUOT A OB IET T IVO A T T R IB UIT A A GLI EN T I LOC A LI 5.361 9.730 0

OB IET T IVO A N N UA LE SP ESE F IN A LI R ID ET ER M IN A T O -218.482 -115.147 -124.877

D IF F ER EN Z A T R A IL SA LD O F IN A N Z IA R IO E L'OB IET T IVO

P R OGR A M M A T IC O 13.621 13.128

Fonte: dati forniti dalla PAT.

Il saldo finanziario, pari a -111.749 milioni di euro, è risultato migliore rispetto al saldo obiettivo di 13,128 milioni di euro.

Si segnala che, come comunicato dall’Amministrazione provinciale53, la quota di obiettivo attribuita agli enti locali, inizialmente determinata in 9,7 milioni di euro, è stata successivamente azzerata con un riassorbimento a carico dei Comuni stessi del predetto importo.

.Rispetto al 2012 si registra incremento delle entrate (+4,6%) a fronte di un incremento delle spese di inferiore entità (+1,9%), che ha determinato un miglioramento del saldo finanziario in termini di competenza mista del 46,8%.

53 Nota del 7 maggio 2014.

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1.5.3. Il coordinamento della finanza locale

L’art. 79, comma 3, del d.P.R 31 agosto 1972, n. 670 – “Approvazione del testo

unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige”, così come sostituito dal comma 107, lettera h) dell’art. 2 della legge 191/2009, ha reso la Provincia pienamente responsabile del concorso degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale (enti locali, enti e organismi strumentali, Azienda sanitaria, Camera

di Commercio, ecc.) agli obiettivi complessivi di finanza pubblica. Spetta quindi alla Provincia stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno nei confronti degli enti e soggetti finanziati in via ordinaria dalla Provincia stessa, ivi inclusa la definizione delle modalità di monitoraggio degli adempimenti relativi al rispetto dei medesimi obblighi, nonché le conseguenze in caso di mancato rispetto degli stessi54.

Si approfondiscono di seguito esclusivamente le previsioni normative in merito al concorso da parte degli enti locali al patto di stabilità, mentre si rinvia agli appositi paragrafi la trattazione delle specifiche misure adottate nei confronti altri enti o organismi finanziati in via ordinaria dalla Provincia.

L’art. 8, comma 155, della L.P. 27/2010, come modificato dall’art. 4 della L.P. 25/2012, stabilisce che, in relazione a quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, gli obblighi relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali siano disciplinati dalla Giunta provinciale, d'intesa con il

Consiglio delle autonomie locali. In particolare, nell'intesa può essere prevista anche la possibilità di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi complessivi di finanza pubblica provinciale.

Entrando nel dettaglio, la disciplina in vigore per l’anno 2013 prevede quanto segue:

- sono soggetti al Patto di stabilità i Comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, come previsto dal Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2012, in attuazione della normativa nazionale. Il numero degli Enti soggetti al vincolo è pari a 111;

54 In attuazione dell’articolo 79 dello Statuto speciale la Provincia con la legge finanziaria provinciale 27

dicembre 2010, n. 27 ha stabilito gli strumenti per assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica da

parte degli enti locali, degli altri enti e organismi indicati nel citato articolo 79, compresa l'Università degli studi

di Trento, rafforzando peraltro, strumenti già preordinati dalla Provincia (direttive per le agenzie, gli enti

strumentali e le società controllate dalla Provincia, accordi di programma con le fondazioni e l’Università, patto

di stabilità provinciale per gli enti locali). 55 Art 8, comma 1, L.P. 27/2010 “Disposizioni per la partecipazione dei comuni e dei loro enti e organismi

strumentali al patto di stabilità interno e al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica”: “In relazione a

quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, la Giunta provinciale, d'intesa con il

Consiglio delle autonomie locali, disciplina gli obblighi relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali

e ai loro enti e organismi strumentali. Con riferimento agli enti locali la disciplina degli obblighi relativi al patto

di stabilità interno è funzionale al conseguimento degli obiettivi fissati dall'articolo 14 del decreto-legge 31

maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 30 luglio

2010, n. 122, e degli obiettivi complessivi fissati dalla normativa con riferimento agli enti locali. Nell'intesa, in

particolare, sono definiti gli obiettivi di miglioramento finanziario e le sanzioni applicate in caso di mancato

raggiungimento degli obiettivi; le sanzioni prevedono in ogni caso riduzioni dei trasferimenti a valere

sull'esercizio finanziario successivo, se la Provincia deve rispondere nei confronti dello Stato per

l'inadempimento della quota di obiettivo riferibile ai comuni. Nell'intesa può essere prevista anche la possibilità

di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi

complessivi di finanza pubblica provinciale. La Provincia, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali e

previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale, definisce progressivamente

criteri che facciano riferimento a parametri oggettivi ed effettivi dei costi delle funzioni, con particolare

riferimento a quelle essenziali.”

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37

- l’obiettivo 2013 di comparto, pari a 36,93 milioni di euro, è stato determinato applicando alla media della spesa corrente 2007-2009, considerata al netto delle entrate

da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione, la percentuale del 12,81% per i Comuni con popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti e quella del 15,61% per i Comuni con più di 5.000 abitanti, come previsto dal D.L. n. 120/2013. A seguito delle compensazioni (cessioni/acquisizioni di spazi finanziari) effettuate nell'ultima parte dell'anno sulla base di quanto previsto dalla disciplina provinciale, e dalla conseguente rimodulazione degli obiettivi dei singoli Enti, l’obiettivo di comparto è stato successivamente rideterminato in 37,6 milioni di euro;

- gli obiettivi dei singoli Enti sono stati ridefiniti56 con la deliberazione di Giunta n. 1876/2013, in quanto l’art. 1, comma 432, della legge n. 228/2012 (legge di stabilità 2013), ha modificato i parametri di calcolo degli obiettivi degli Enti Locali, come previsti dall’art. 31, comma 2, della legge n. 183/2011. L’obiettivo del singolo Ente avrebbe dovuto essere rideterminato prendendo a riferimento il dato di spesa corrente media 2007-2009, depurato dei trasferimenti correnti provinciali e degli eventuali rimborsi in presenza di convenzioni/gestioni associate. La Giunta provinciale ha invece stabilito di

proporzionare l’obiettivo 2013 di ciascun ente definito nel Protocollo d’intesa integrativo in materia di finanza locale per il 2012 (calcolato considerando la spesa corrente netta media 2006-2008) alla luce del nuovo obiettivo di comparto;

- i Comuni possono cedere o acquisire spazi finanziari nell’ambito della compensazione orizzontale (tra Comuni) e verticale (tra Comuni e Provincia), presentandone domanda entro il 30 settembre. Tali meccanismi di compensazione, introdotti per garantire maggiore flessibilità all’impostazione del Patto di stabilità, a seguito del coinvolgimento a partire dal 2013 anche dei Comuni con dimensione demografica medio-piccola (1.000-3.000 abitanti), sono stati definiti dal Protocollo

d’intesa in materia di finanza locale per il 2013, sottoscritto in data 30 ottobre 2012, e disciplinati57 con la successiva deliberazione giuntale n. 1876 di data 6 settembre 2013.

A seguito della presentazione da parte degli Enti locali delle domande di acquisizione/cessione di spazi finanziari, con determinazioni del dirigente del Servizio

Autonomie Locali n. 404 di data 24 ottobre 2013 e n. 52 di data 30 gennaio 2014, sono stati nuovamente ridefiniti gli obiettivi dei singoli Comuni che hanno presentato richiesta di acquisizione e cessione di spazi finanziari;

- l’obiettivo va conseguito dagli Enti attraverso un saldo finanziario di competenza misto, calcolato quale differenza tra entrate e spese finali e composto da un saldo di parte corrente (entrate correnti – spese correnti, derivanti dalla gestione di competenza) e da un saldo in conto capitale (entrate in conto capitale al netto delle riscossioni di crediti – spese in conto capitale al netto delle concessioni di crediti, derivanti dalla gestione di cassa);

56 Gli obiettivi del 2012 ed anni successivi dei singoli Comuni erano stati precedentemente quantificati con il

Protocollo d’intesa integrativo in materia di finanza locale per il 2012, sottoscritto in data 27 gennaio 2012. 57 Nel dettaglio la deliberazione n. 1876/2013 stabilisce che i Comuni che, nell’esercizio finanziario di

riferimento, prevedono di conseguire un saldo finanziario di competenza misto superiore all’obiettivo, nel

medesimo esercizio possono cedere, e quindi mettere a disposizione degli altri Enti, lo spazio finanziario

derivante, recuperandolo nel biennio successivo. I Comuni che invece ritengono di non rispettare l’obiettivo,

possono richiedere di acquisire lo spazio finanziario necessario per annullare tale margine negativo. Per quanto

riguarda invece la compensazione verticale, la Provincia mette a disposizione degli Enti locali del proprio

territorio per il 2013 l’importo di 1,279 milioni quale maggiore spazio di spesa.

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38

- ai fini del monitoraggio degli adempimenti del Patto, i Comuni oltre 1.000 abitanti trasmettono trimestralmente al Servizio Autonomie Locali, entro 30 giorni dalla fine del

trimestre di riferimento, le risultanze del saldo finanziario di competenza misto;

- ai fini della verifica annua del rispetto dell’obiettivo, i Comuni oltre 1.000 abitanti trasmettono al Servizio Autonomie Locali, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, una certificazione del saldo finanziario di competenza misto

conseguito sulla base delle risultanze al 31 dicembre, da cui emerga il rispetto/mancato rispetto dell’obiettivo.

Per quanto concerne le sanzioni da applicare agli Enti inadempienti in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, parzialmente ridefinite dalla deliberazione n. 1876/2013, esse si traducono in una riduzione dei trasferimenti in caso di mancato rispetto dell’obiettivo di comparto, ovvero in una decurtazione della quota ex Fondo investimenti minori, con riferimento alla prima assegnazione utile successiva all’anno di inadempienza, in misura pari al 30% dello scostamento tra saldo finanziario e obiettivo, in caso di raggiungimento dell’obiettivo di comparto.

Inoltre nei confronti degli Enti che non trasmettano la certificazione annua entro il termine del 28 febbraio, con una tolleranza di 15 giorni, sarà applicata una decurtazione della quota ex Fondo investimenti minori, con riferimento alla prima assegnazione utile successiva all’anno di inadempienza, in misura pari al 5% della medesima.

A livello di comparto, il rispetto dell’obiettivo assegnato è stato certificato con nota inviata al Ministeri dell’economia e delle finanze in data 31 marzo 201458. Complessivamente è stato ottenuto un saldo finanziario di competenza misto pari ad euro 66.314.635,66 con uno scostamento positivo rispetto al saldo obiettivo (euro 37.603.437,00) pari ad euro 28.711.198,66.

Risulta non adempiuto l’obbligo di monitoraggio al Ministero dell’Economia e delle Finanze in ordine agli adempimenti relativi al patto di stabilità interno, con riferimento ai dati analitici relativi alle voci che per ciascun ente concorrono alla formazione del saldo programmatico di comparto, come richiesto con nota del Ministro dell’Economia e delle

Finanze con nota n. 4519 del 17.01.2014. Tale obbligo rileva ai fini del coordinamento informativo, statistico ed informatico ed è rispondente alle esigenze di consolidamento e di uniformità dei dati finanziari, anche alla luce di quanto previsto dall’art. 31, commi 19 e 20, della legge n.183/2011, secondo il quale la mancata trasmissione costituisce inadempimento al patto medesimo.

1.5.4. Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese

L’articolo 79 dello Statuto di autonomia definisce le modalità di concorso della Provincia agli obiettivi di finanza pubblica e stabilisce espressamente che “le disposizioni statali relative all’attuazione degli obiettivi di perequazione e di solidarietà, nonché al rispetto degli obblighi derivanti dal patto di stabilità interno, non trovano applicazione con riferimento alla Regione e alle Province e sono in ogni caso sostituite da quanto previsto

dal presente articolo”.

La L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (legge finanziaria provinciale 2011) ha individuato, tra l’altro, le misure finalizzate alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione, al

58 Nota prot n. S110/14/177868.

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contenimento della spesa e alla razionalizzazione organizzativa. L’art. 1 della legge citata prevede che le disposizioni della medesima tengono luogo delle specifiche misure

previste dalla normativa statale, comprese quelle contenute nel D.L. 78/2010, in particolare quelle previste dagli articoli 5, 6, 8, 9 e 14.

Ulteriori misure sono state individuate dalla legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) e dalla legge

provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (legge finanziaria provinciale 2013)59.

Inoltre, l’art. 3 L.P. 31 maggio 2012, n. 10, indica le “Iniziative per la modernizzazione del settore pubblico provinciale e per la revisione della spesa pubblica”. Il comma 1 prevede l’adozione, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, di un piano di miglioramento della pubblica amministrazione di durata non superiore al quinquennio, che può poi essere aggiornato, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio, in relazione ai contenuti della manovra di bilancio (comma 2 ter). Il comma 6 prevede inoltre che l’art. 3 sia approvato anche in relazione alle finalità di cui al D.L. 52/2012 “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, mentre il comma 6 bis stabilisce che le misure previste dal piano di miglioramento

tengono luogo di alcune specifiche misure previste dal D.L. 95/201260.

59 Di seguito si riepilogano le principali disposizioni riferite all’esercizio 2013:

- blocco dei rinnovi dei contratti collettivi provinciali di lavoro per tutto il personale della Provincia e degli enti

strumentali pubblici, di tutti i comparti e le aree di contrattazione, relativamente agli anni 2013 e 2014. Nello

stesso periodo non può essere prevista la corresponsione di ulteriori indennità di vacanza contrattuale;

- blocco della contrattazione integrativa relativa al personale convenzionato con il servizio sanitario provinciale

relativamente agli anni 2013 e 2014;

- per l'anno 2013 la Provincia non procede ad assunzioni di personale a tempo indeterminato del comparto delle

autonomie locali e del comparto ricerca;

- fissazione di un tetto di spesa annuale per i contratti di lavoro a tempo determinato, per il lavoro straordinario

e i viaggi di missione;

- riduzione delle spese di natura discrezionale in modo da conseguire, a decorrere dal 2013, una riduzione delle

spese riferite a nuovi interventi di almeno il 50 per cento rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore

medio degli esercizi 2008, 2009 e 2010;

- riduzione, a decorrere dal 2013, delle spese complessivamente sostenute per gli organi collegiali di

amministrazione attiva, consultiva o di controllo della Provincia almeno del 25 per cento rispetto alle

corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e 2010. Sono escluse le spese sostenute

per gli organi collegiali istituiti dalla Provincia, a decorrere dal 2013, per espressa previsione di legge o, per un

periodo di validità temporalmente limitato, per l'esercizio di funzioni consultive o di controllo imposte da

specifiche e straordinarie esigenze, derivanti in particolare dal conseguimento degli obiettivi del piano di

miglioramento;

- imposizione di limiti all'acquisto e alla locazione di beni immobili e all'acquisto di arredi e autovetture;

- riduzione, a decorrere dall’anno 2012, delle spese relative a nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza, di

almeno il 65% rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e 2009 (art. 2,

comma 1, L.P. 19/2009). 60 Nel dettaglio l’art 6bis prevede quanto segue: “Fermi restando gli eventuali obblighi di adeguamento della

normativa provinciale ai principi fondamentali contenuti nel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni

urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini), ai sensi del decreto

legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige

concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di

indirizzo e coordinamento), le misure previste dal piano disciplinato da questo articolo e quelle adottate ai sensi

della vigente normativa provinciale tengono luogo delle specifiche misure previste dagli articoli 2, 3, escluso il

comma 1, 5, 9, 14, 15, commi da 12 a 21 - esclusa la lettera d) del comma 13 - 16, comma 8, e 19 del

predetto decreto-legge. Il comma 1 dell'articolo 3 del decreto legge n. 95 del 2012 trova applicazione sul

territorio provinciale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge medesimo. Resta ferma la

facoltà per la Provincia e per gli enti e organismi indicati nel citato articolo 79 dello Statuto di utilizzare gli

strumenti di carattere civilistico previsti dai predetti articoli del decreto-legge n. 95 del 2012 per il

conseguimento degli obiettivi previsti dal piano o di proprie misure di razionalizzazione della spesa che

autonomamente ritengano di adottare”.

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Il Piano per il Miglioramento della Pubblica Amministrazione per il periodo 2012-2016 è stato approvato dalla Giunta provinciale con la deliberazione n. 1696 dell’8

agosto 2012, ed è stato successivamente aggiornato con la deliberazione n. 637/2013. Tale piano, in conformità a quanto stabilito dall’art. 2 della L.P. 10/2012, individua gli interventi e le azioni, compresa la tempistica, da porre in essere da parte

dell’Amministrazione provinciale.

1.6. Il bilancio di previsione

Le previsioni iniziali e finali di competenza delle entrate, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella.

Tabella 5: previsioni 2013 –entrate per titoli

PR EV ISION I EN TR A TE PR EV ISION I IN IZ IA LI PR EV ISION I F IN A LI V ariaz ioni

A vanzo d i consunt ivo eserciz io

p recedent e2 6 0 .0 0 0 .0 0 0 ,0 0 2 6 0 .0 0 0 .0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 %

TITOLO I 3 .9 4 0 .0 0 0 .0 0 0 ,0 0 3 .9 3 8 .9 8 0 .0 0 0 ,0 0 - 0 ,0 3 %

% sul totale 76,40% 60,19%

T ITOLO II 55.4 8 4 .576 ,3 7 56 .8 0 3 .59 0 ,0 0 2 ,3 8 %

% sul totale 1,08% 0,87%

T ITOLO II I 9 0 .172 .4 8 1,51 9 1.2 16 .6 10 ,6 9 1,16%

% sul totale 1,75% 1,39%

T ITOLO IV 154 .3 4 2 .9 4 2 ,12 2 54 .8 6 6 .6 12 ,2 6 6 5,13 %

% sul totale 2,99% 3,89%

T ITOLO V 0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 %

% sul totale 0,00% 0,00%

SU B TOTA LE EN TR A TE 4 .50 0 .0 0 0 .0 0 0 ,0 0 4 .6 0 1.8 6 6 .8 12 ,9 5 2 ,2 6 %

TITOLO V I 6 57.0 0 0 .0 0 0 ,0 0 1.9 4 1.9 9 7.9 9 0 ,13 19 5,59 %

% sul totale 12,74% 29,68%

TOT. GEN ER A LE EN TR A TE 5.157.0 0 0 .0 0 0 ,0 0 6 .54 3 .8 6 4 .8 0 3 ,0 8 2 6 ,8 9 % Fonte: dati rendiconto PAT 2013.

La maggioranza degli importi riguarda le entrate derivanti da tributi propri della Provincia, dalla compartecipazione e dalla devoluzione di tributi erariali (titolo I).

Nel titolo II, nel titolo III, nel titolo IV e nel titolo VI sono state apportate variazioni in aumento, rispettivamente del 2,38%, dell’1,16%, del 65,13% e del 195,59%. Escludendo le partite di giro, le variazioni sono riscontrabili in particolare:

- nella riscossione di crediti che passa da un importo iniziale di euro 4.393.000,00 a un importo finale di euro 64.393.000,00;

- nei trasferimenti in conto capitale che passano da un importo iniziale di euro 149.051.942,12 a un importo finale di euro 189.575.612,26.

- nelle entrate extratributarie per canoni e fitti che passano da un importo iniziale di euro 43.082.040,88 a un importo finale di euro 44.083.767,54.

Le previsioni iniziali e finali di competenza delle spese, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella.

Page 46: Delibera 3 2014 Pari

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Tabella 6: previsioni 2013 –spese per titoli

PR EV ISION I SPESE PR EV ISION I IN IZ IA LI PR EV ISION I F IN A LI V ariaz ioni

T ITOLO I 2 .8 71.4 0 0 .0 0 0 ,0 0 2 .8 77.59 7.3 0 6 ,2 7 0,22%

% sul totale 55,68% 43,97%

T ITOLO II 1.6 2 3 .2 18 .4 4 2 ,10 1.718 .8 8 7.9 4 8 ,78 5,89%

% sul totale 31,48% 26,27%

T ITOLO II I 5.3 8 1.557,9 0 5.3 8 1.557,9 0 0,00%

% sul totale 0,10% 0,08%

SU B TOTA LE SPESE 4 .50 0 .0 0 0 .0 0 0 ,0 0 4 .6 0 1.8 6 6 .8 12 ,9 5 2,26%

T ITOLO IV 6 57.0 0 0 .0 0 0 ,0 0 1.9 4 1.9 9 7.9 9 0 ,13 195,59%

% sul totale 12,74% 29,68%

TOT. GEN ER A LE SPESE 5.157.0 0 0 .0 0 0 ,0 0 6 .54 3 .8 6 4 .8 0 3 ,0 8 2 6 ,8 9 % Fonte: dati rendiconto PAT 2013.

La maggioranza degli importi riguarda le spese correnti (titolo I).

Le previsioni finali, a seguito di variazioni del bilancio con n. 32 deliberazioni giuntali61 e con due leggi provinciali62, risultano quindi pari a 6.544 milioni di euro (nel 2012: 6.623 milioni; nel 2011: 7.608 milioni), sia per le entrate che per le spese. Le variazioni che hanno comportato aumenti rispetto alle variazioni iniziali, pari in totale a euro 1.386.864.803,08, riguardano:

a) variazioni di stanziamento per maggiori entrate/spese per euro 8.931.827,2963; b) variazioni in aumento nelle partite di giro per euro 145.048.2012,7464; c) altre variazioni in aumento per euro 1.232.884.76,05.

Le tabelle seguenti riportano le motivazioni per le tre tipologie sopra elencate.

61 Variazioni apportate ai sensi degli articoli 19, 27 e 32 della l.p. 14 settembre 1979 n. 7 (elenco riportato a

pag. 11 del rendiconto 2013. 62 Gli estremi delle norme sono riportati a pag. 3 del rendiconto 2013. 63 Ai sensi art. 27 comma 1 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita:“La Giunta provinciale è autorizzata,

fatte salve le limitazioni eventualmente stabilite dalla legge di approvazione del bilancio, ad apportare nel corso

dell'esercizio, con proprie deliberazioni, le variazioni al bilancio occorrenti per l'iscrizione delle entrate derivanti

da assegnazioni dello Stato, della regione, della Comunità economica europea, delle entrate per l'assunzione di

mutui con oneri di ammortamento totalmente a carico di soggetti diversi dalla Provincia, e delle altre entrate

derivanti da leggi provinciali vincolate a scopi specifici, nonché per l'iscrizione delle relative spese quando

queste siano tassativamente regolate dalla legge. 64 Ai sensi art. 27 comma 2 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: “La Giunta provinciale è comunque

autorizzata ad apportare, con le modalità di cui al precedente comma, variazioni al bilancio di competenza per

l'iscrizione di maggiori entrate e di maggiori spese per corrispondente importo, ai capitoli rientranti tra le partite

di giro previste nelle parti delle contabilità speciali.

Page 47: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Tabella 7: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1; lp n 7/79)

numero dataIMPORTO

VARIAZIONEMOTIVAZIONE

277 22/02/2013 1.001.726,66

NORMATIVA: nota del Vicepresidente prot. n. S0502/2013/97470 DD.

18/02/2013 - art.1

bis1 della L.P. 6 marzo 1998, n. 4

697 19/04/2013 705.100,00

NORMATIVE: Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.47 del

12/03/2013 - Nota del Servizio Commercio e cooperazione a firma

dell'Assessore prot. n.

161520 dd. 20/03/2013 - art. 2, comma 1 lettere e) ed h) D.P.G.R. 23

giugno 1997, n. 8/L. - D.P.Reg. 15 giugno 2006, n. 8/L.

Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.40 del 26/02/2013 - Nota

del Servizio Autonomie locali a firma dell'Assessore prot. n.

218807dd.17/04/2013 - LR. 13 dicembre 2012 n. 8, art. 4, co.2.

Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.72 del 09/04/2013 - Nota

del Servizio Europa a firma del Vicepresidente prot. n. 220734

dd.18/04/2013 - art.2, comma 1, lettere e), h) e n) del D.P.G.R. 23

giugno 1997, n. 8/L. - art. 1 comma 3 D.P.Reg. 15 giugno 2006, n. 8/L.

1523 26/07/2013 5.825.000,00

NORMATIVA: Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.132 del

02/07/2013 - Nota del Servizio Prevenzione rischi a firma

del Presidente dd.24/07/2013 prot.n.410621 - LR 16/07/2004, n. 1,

art.13 - LR 02/09/1978, n. 17. art. 1. Ai fini del programma di

gestione riferito al capitolo 807920-002 del Servizio Prevenzione Rischi

è necessario incrementare la voce: "Messa in sicurezza strada per

Forte Pozzacchio" per euro 400.000,00 per l'anno 2013.

1797 30/08/2013 86.717,12

NORME: Nota del Servizio Europa a fima del Presidente prot.n. 451898

dd. 19/08/2013 - Decreto IGRUE n. 12 dd.

07/03/2012 - Decreto del Dipartimento per le libertà civili e

l'immigrazione del Ministero dell'interno prot.n. 4910

dd. 01/08/2013.

1797 30/08/2013 656.967,36

NORME: Nota del Servizio Europa a fima del Presidente prot.n. 456331

dd. 21/08/2013 - Decisione del Parlamento

europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 n. 1720/2006/CE -

Comunicazione dell'Agenzia nazionale LLP

Programma settoriale Leonardo da Vinci prot.n. 7994 dd. 11/07/2013.

2195 17/10/2013 59.300,00

NORMATIVA: nota del Presidente prot. n. S160/ 2013/487542 dd.

09/09/2012 - Nota Presidenza del Consiglio dei Ministri

prot.n. 12744 dd. 04/06/2013 - D.P.C.M. 30 novembre

2012 del Ministero per gli affari regionali, il turismo e lo

sport - Decreto del Presidente della Repubblica 2/05/2001

n. 345 - L 15/12/1999, n. 482

2517 05/12/2013 42.402,52

NORMATIVA: Nota del Presidente prot. n.655260 di data 02/12/2013 -

LP 7 luglio 2011, n. 9

art. 37, commi 2 e 3 - Deliberazione GP n. 1744 dd. 27 agosto 2012

2689 20/12/2013 554.613,63

NORMATIVA: Nota Assessore prot. n. 696788 di data 18 dicembre 2013

- L .27 dicembre

2006, n. 296 art. 1, c.1230 - Decreto Interministeriale n.980 del 10

dicembre

2010 Fonte: delibere PAT 2013.

Page 48: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

43

Tabella 8: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79)

numero dataIMPORTO

VARIAZIONEMOTIVAZIONE

71 25/01/2013 177.840,00

Istituzione di nuovi capitoli al fine di dare continuità alle iniziative

finalizzate all'accoglienza dei cittadini stranieri accolti in base

all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3933 dd.

13/04/2011 e a favorire percorsi di uscita

degli stessi ai sensi dell'OPCM n. 33 dd. 28/12/2012.

192 08/02/2013 14.286,16

Adeguamento degli stanziamenti necessari per trasferire a Trentino

Sviluppo S.p.A. le somme introitate al bilancio provinciale a titolo di

restituzione delle indennità di esproprio anticipate

alla società pubblica per il venir meno di un progetto di urbanizzazione

di un'area produttiva.

277 22/02/2013 18.000.000,00

Si rende necessario aumentare gli stanziamenti per il trasferimento dei

versamenti relativi all'art. 35 del DL 1/2012.

277 22/02/2013 2.637,60

Si rende necessario aumentare gli stanziamenti al fine di trasferire a

Trentino Sviluppo le somme introitate al bilancio provinciale a titolo di

restituzione delle indennità di esproprio anticipate dalla soc.

pubblica per il venir meno del progetto di urbanizzazione dell’area

produttiva di Vervò.

639 12/04/2013 32.770.000,00

Adeguamento degli stanziamenti per far fronte al conferimento di beni

in natura per l'aumento di capitale sociale della Società Patrimonio del

Trentino SpA (artt. 2342, 2343, 2343 ter del

Codice Civile).

1044 30/05/2013 20.540.000,00

Per i capitoli 693570 e 993570 si rende necessario aumentare gli

stanziamenti per il trasferimento dei versamenti relativi all'art. 35 del

DL 1/2012.

Per i capitoli 693700 art.005 e 993700-006 si rende necessario

incrementare lo stanziamento per consentire il pagamento del bollo

virtuale sull'autorizzazione per i trasporti eccezionali previsti dal DLgs

30/04/1992, n. 285.

1523 26/07/2013 32.000.000,00

Per i capitoli 693570 e 993570 si rende necessario aumentare gli

stanziamenti per il trasferimento dei versamenti relativi all'art. 35 del

DL 1/2012.

1589 02/08/2013 1.100.000,00

Si rende necessario istituire i capitoli 693520 e 993520 per dare

attuazione all'Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento protezione civile e PAT per l'allestimento di una struttura

ad uso ospedaliero da installare

nel campo di assistenza per i profughi siriani di Azraq (Regno di

Giordania).

1899 16/09/2013 25.000.000,00Adeguamento degli stanziamenti necessari per permute da concludere a

breve con Patrimonio del Trentino Spa - ITEA Spa.

2063 04/10/2013 7.900.000,00

La variazione si rende necessaria per dare attuazione al punto 2

dell'allegato 1 della deliberazione della Giunta provinciale n. 859 di data

27 aprile 2011, come modificata dalla

deliberazione n. 378 di data 1 marzo 2013.

2350 31/10/2013 75.000,00

Incremento dello stanziamento per far fronte all'aumento degli oneri

previdenziali degli operai alle dipendenze del Servizio Conservazione

della Natura e Valorizzazione Ambientale.

2587 13/12/2013 7.468.448,98

Variazione delle partite di giro per la contabilizzazione delle spese per

l'esecuzione in delega dal Comune di Lamon dell'intervento

"Riqualificazione infrastrutturale dell'Istituto

comprensivo di Lamon e Sovramonte - scuola e palestra" e delle

relative entrate a rimborso. Fonte: delibere PAT 2013.

Page 49: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

44

Tabella 9: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79)

numero dataIMPORTO

VARIAZIONEMOTIVAZIONE

192 08/02/2013 22.000.000,00

VARIAZIONI DI STANZIAMENTO AI SENSI DELL' ARTICOLO 28

DELLA LEGGE PROVINCIALE 28

DICEMBRE 2009, N. 19 E DELL' ARTICOLO 1 C. 7 DELLA LEGGE

PROVINCIALE 28 MARZO 2009, N. 2.

839 10/05/2013 1.139.949.777,39 ANTICIPAZIONE DI CASSA

965 24/05/2013 58.980.000,00

Adeguamento degli stanziamenti per applicare al documento tecnico

di accompagnamento e di specificazione del bilancio 2013-2015 le

variazioni previste dalla Legge provinciale n. 9 di data 15 maggio

2013. (ART. 21, COMMA 4)

1164 14/06/2013 1.170.000,00Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n.

2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento

2013-D330-00088 relativa alle rimodulazione, attuata in base

all'articolo 28 della legge provinciale n.19/2009, di impegni a residuo.

1164 14/06/2013 2.122.314,18

Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n.

2/2009, a seguito della deliberazione di data 20/06/2013 n. 1242

relativa alle rimodulazioni, attuate in base all'articolo 28 della legge

provinciale n. 19/2009, di impegni a residuo.

1795 30/08/2013 4.856.044,78

Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n.

2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento

2013-S164-001064 relativa alla rimodulazione, attuata in base

all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a

residuo.

2063 04/10/2013 2.000.000,00

Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n.

2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento

2013-S116-00088 relativa alla rimodulazione, attuata in base

all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a

residuo.

2194 17/10/2013 1.806.626,70

Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n.

2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento

2013-S164-01370 relativa alla rimodulazione, attuata in base

all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a

residuo. Fonte: delibere PAT 2013.

1.7. L’indebitamento

La riforma costituzionale del 2012 (Legge costituzionale n. 1/2012 “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale” e relativa legge “rinforzata” di attuazione n. 243/2012) ha interessato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, apportando significative innovazioni anche in tema di indebitamento delle

amministrazioni pubbliche. In particolare, in stretta connessione con il principio dell’equilibrio di bilancio, è stato disciplinato il ricorso all’indebitamento (nuovo art. 119 Cost. e art. 10 L. n. 243/2012)65

La particolare attenzione del legislatore nazionale per il tema dell’indebitamento

pubblico ha trovato poi conferma nella Legge n. 213/2012 nella parte in cui è stato

65 Per gli enti territoriali, risulta condizionato dalle seguenti circostanze: indebitamento solo per spese di

investimento (art. 119 Cost. e art. 10, c. 1, L. n. 243/2012); necessaria adozione di piani di ammortamento di

durata non superiore alla vita utile dell’investimento (art. 119 Cost. e art. 10, c. 2, L. n. 243/2012); equilibrio

della gestione di cassa finale del complesso degli enti territoriali della regione, compresa la regione (art. 119 e

art. 10, c. 3, L. n. 243/2012).

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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stabilito (art. 1, c. 3) che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, nell’ambito dello specifico esame dei rendiconti delle regioni, verificano, tra l’altro, l’osservanza del

vincolo (rectius: vincoli) in materia di indebitamento (art. 119, c. 6, Costituzione), nonché la sostenibilità dell’indebitamento stesso (art. 97 Costituzione). Inoltre, l’art. 8 della Legge n. 183/2011, come successivamente modificato dall’art. 27, c. 2, del D.L. 216/2011, convertito in Legge n. 14/2012, contiene alcune disposizioni finalizzate al contenimento del debito degli enti territoriali, tra le quali la prescrizione dell’obbligo di riduzione dell’entità del debito pubblico a decorrere dall’anno 2013 ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica.66

Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, l’indebitamento è disciplinato dagli artt. 31 e seguenti del D.P.P. 29 settembre 2005, n. 18/48 Leg (regolamento di contabilità). Il comma 3 dell’art. 31 della legge di contabilità, inoltre, prevede che il bilancio riporti in un apposito prospetto le spese di investimento da finanziare mediante il ricorso all’indebitamento, iscritte nello stato di previsione della spesa67.

Con la medesima norma (art. 12 L.P. n. 18/2011) è stato anche integrato l’articolo 31 con i commi 11 bis, 11-ter e 11-quater, i quali prevedono che la Provincia adotti misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del settore pubblico provinciale e disciplini il ricorso alle operazioni di finanza straordinaria da parte dei propri enti strumentali.

La Provincia ha comunicato68 di non aver fatto ricorso ad operazioni di indebitamento per il finanziamento di investimenti a carico del proprio bilancio, mentre ha precisato che i mutui e i prestiti sottoscritti dalla Provincia sono con oneri a carico dello Stato. L’Ente ha quindi ribadito, come già comunicato in occasione dei giudizi di parifica degli esercizi precedenti, che il debito della Provincia risulta pari a zero.

Per le osservazioni della Corte in merito, si rimanda a quanto evidenziato in conclusione del presente paragrafo.

Nel rendiconto sono indicati in uscita le spese per oneri finanziari e per la quota capitale dei mutui a carico dello Stato, e in entrata le relative assegnazioni .

66 In proposito si veda la recentissima sentenza della Corte costituzionale n. 175, depositata il 13 giugno 2014,

resa su ricorso proposto dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Regione Valle d’Aosta. 67 L’art. 12 della legge finanziaria per il 2012 (L.P. n. 18/2011) ha, inoltre, modificato l’art. 31, comma 5, della

legge provinciale di contabilità, prevedendo che in ciascun esercizio non possa essere autorizzata la contrazione

di operazioni di indebitamento se l’importo complessivo delle rate di ammortamento, comprese quelle relative

ad operazioni già contratte, superi il 15% (anziché il 20%) delle entrate iscritte per tributi propri e quote fisse

di tributi erariali. Con la medesima norma è stato anche integrato l’articolo 31 con i commi 11 bis, 11-ter e 11-

quater, i quali prevedono che la Provincia adotti misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del

settore pubblico provinciale e disciplini il ricorso alle operazioni di finanza straordinaria da parte dei propri enti

strumentali. 68 Con nota prot. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014.

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46

Tabella 10: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato

Anno 2011 2012 2013

Oneri finanziari 1.223.365,24 1.049.771,05 939.134,96

Quota capitale 3.976.704,63 4.150.326,96 4.331.557,90

Totale spese 5.200.069,87 5.200.098,01 5.270.692,86

Entrate 5.200.117,25 5.200.194,83 5.200.210,46 Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Secondo quanto comunicato dalla Provincia, “le entrate e le spese differiscono in quanto in entrata viene indicato l’importo assegnato con decreto dello Stato pari al limite di impegno, che poi è effettivamente versato nel bilancio della Provincia, mentre in uscita viene indicata la rata annuale corrisposta per il rimborso della passività, come da piano di

ammortamento iniziale. Tali differenze riscontrate in ciascun anno, peraltro, si compensano nell’importo finale complessivamente rimborsato.

Ciò detto con riferimento al debito contratto dalla Provincia, ma con oneri a carico dello Stato, va tuttavia rilevato che nel conto del patrimonio risulta iscritto nella voce

“debiti diversi” l’importo di euro 60.000.000 nei confronti della Regione autonoma Trentino Alto Adige (gestioni fuori bilancio). L’operazione viene identificata come concessione di un credito infruttifero per “Fondo sviluppo del territorio” ai sensi dell’art. 1 della Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 8 e dell’art. 15 della L.P. 27 dicembre 2012, n. 25 . In nota al prospetto “elenco dei crediti e debiti diversi” allegato al rendiconto 2013

è stato inoltre specificato che “all’atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale”.

Con il citato art. 1 della L.R. 13 dicembre 2012, n. 8 (legge finanziaria) la Regione

ha promosso un progetto finalizzato di investimenti strategici per lo sviluppo del territorio regionale d’intesa con le due Province per un importo complessivo pari a euro 500 milioni. La Regione ha autorizzato l’intero stanziamento quale spese in conto capitale con deliberazione n. 77 del 23 aprile 2013 “Attuazione delle disposizioni dell’art. 1 della L.R. n. 8/2012 per lo sviluppo del territorio regionale”. Tale provvedimento specifica che l’intervento consiste nella concessione di crediti infruttiferi in favore delle Province autonome di Trento (250 milioni) e di Bolzano (250 milioni) o di società controllate dalle Province medesime, per una durata di quindici anni, che dovranno essere destinate alla realizzazione di investimenti volti alla crescita e allo sviluppo del territorio. La stessa delibera stabilisce che le erogazioni alle Province avvengono sulla base dei fabbisogni

presentati dalle Province le quali dovranno presentare annualmente una rendicontazione con la descrizione dei diversi ambiti di intervento attuati anche dalle proprie società controllate. Inoltre, si dispone che alla scadenza delle concessioni di credito le Province e le società controllate dovranno restituire alla Regione, in unica soluzione, l’importo del credito concesso.

In particolare, il Programma della Provincia autonoma di Trento è stato approvato con le delibere provinciali n. 781 del 3 maggio 2013 e n. 2064 del 4 ottobre 2013, stabilendo che alcune somme siano erogate dalla Regione direttamente alle Società partecipate indicate nel Programma stesso e che gli interventi siano attivati entro il 2014.

Il Programma è stato approvato dalla Regione con delibera di Giunta n. 115 dell’11

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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giugno 2013 (poi modificata con delibera n. 199 dell’8 ottobre 2013) ed è così riassunto (per un totale di 250 milioni di euro):

- concessioni di credito di euro 62.571.000 a favore di Cassa del Trentino s.p.a. per il finanziamento di programmi di investimento degli enti locali;

- concessioni di credito di euro 52.282.000 a favore di Trentino Sviluppo s.p.a. per il finanziamento di progetti di sviluppo delle imprese e del territorio;

- concessioni di credito di euro 60.147.000 alla Provincia autonoma di Trento per la costituzione di fondi di rotazione e per progetti di sviluppo del territorio;

- concessioni di credito di euro 75.000.000 alla Provincia autonoma di Trento per

l’attivazione di strumenti finanziari.

Sul programma relativo alla Provincia di Trento, la Regione ha erogato, nel corso del 2013, somme per un importo totale di euro 162.853.000,00.

In seguito a quanto sopra evidenziato, la Provincia autonoma di Trento, con

deliberazione n. 965 del 24 maggio 2013 ha approvato una variazione di bilancio che ha determinato un incremento delle entrate di euro 60.000.000 (importo erogato dalla Regione nel 2013) sul capitolo 141600 (totalmente riscossi), nonché corrispondenti variazioni di spesa che hanno riguardato principalmente (euro 50.000.000) l’incremento dello stanziamento nel capitolo 612880, di nuova istituzione, inerente al “Fondo di

rotazione per l’accesso al credito da parte delle imprese di cui all’art. 6 della L.P. n. 9/2013.

Va inoltre evidenziato che le società in house e controllate dalla Provincia presentano la seguente situazione debitoria:

Tabella 11: Indebitamento società controllate dalla PAT al 31/12/2013 (dati in milioni di euro)

SOC IET A ' Quo ta al 31/ 12/ 2013 D ebito al 31/ 12/ 2013

Cassa del Trentino S.p.A. 100,00% 986

Istituto Trentino per l'Edilizia Abitativa -

ITEA S.p.A 100,00% 167

Patrimonio del Trentino S.p.A. 100,00% 117

Trentino Trasporti S.p.A. 73,75% 34

T OT A LE 1.304

Fonte: Quadro dei dati economico-finanziari delle società, delle fondazioni,

degli enti e delle agenzie della Provincia.

Dall’esame della tabella sopra riportata emerge che gli organismi partecipati presi in considerazione presentano una situazione debitoria considerevole (esposizione complessiva di 1.304 milioni di euro). I dati rappresentano una stima derivante

dall’attività di monitoraggio condotta da Cassa del Trentino sul livello di indebitamento del sistema pubblico provinciale e sono comprensivi dei prestiti obbligazionari e dei finanziamenti bancari, al netto degli accantonamenti per il rimborso dei prestiti bullet e delle passività cui corrispondono.

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Infine, si evidenzia come nel bilancio della Provincia non risultino contabilizzati interessi passivi relativi ad operazioni di indebitamento garantite con fidejussioni

rilasciate dalla Provincia stessa. La Provincia ha segnalato che nel 2013 ha rilasciato garanzie esclusivamente per operazioni di finanziamento poste in essere da proprie società controllate integralmente coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale. L’elenco delle garanzie non coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale è invece riportato, ai sensi dell’articolo 33 della legge di contabilità, in allegato al bilancio della Provincia.

Le garanzie rilasciate dalla Provincia a fronte di operazioni di finanziamento, riportate nel bilancio di previsione 2013 sono:

- garanzie prestate nei confronti di Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a.: euro 20.658.275,00;

- garanzie prestate nei confronti di Set Distribuzione S.p.a.: euro 115.500.000,00;

- garanzie prestate nei confronti di Dolomiti Energia S.p.a.: 101.500.000,00.

Sulla base delle disposizioni di cui al comma 7-bis dell’articolo 31 del D.P.P. n. 18-48 Leg. del 29 settembre 2005, e della deliberazione della Giunta Provinciale n. 969 del 30 aprile 2010, è stata allegata al rendiconto una nota informativa che evidenzia gli oneri e gli impegni relativi a strumenti finanziari in essere finalizzati alla ristrutturazione del

debito o alla riduzione dei costi delle passività .

L’Amministrazione ha precisato69 di non aver sottoscritto nuovi contratti finanziari nel corso del 2013. Restano operativi, pertanto, due contratti finanziari stipulati dalla Provincia nel 2006 e collegati a prestiti obbligazionari emessi da enti e società da essa controllate (un’operazione finanziaria collegata alle emissioni obbligazionarie di Garda

Trentino Fiere S.p.a. e un’operazione finanziaria collegata alle emissioni obbligazionarie di Itea S.p.a., Trentino Trasporti S.p.a. e Università degli Studi di Trento) . In entrambe le operazioni la Provincia versa annualmente una quota alle proprie controparti contrattuali e riceve periodicamente le somme che utilizza per ripagare le emissioni obbligazionarie

(le operazioni sono infatti assistite da delegazione di pagamento accettata dalla Provincia).

L’Amministrazione provinciale ha evidenziato in istruttoria70 che “i contratti finanziari non presentano caratteri di aleatorietà e sono privi di rischio, in quanto i flussi pagati e incassati e le relative date di scambio sono stabiliti contrattualmente alla data di

stipula delle operazioni e non risentono dell’andamento di alcun parametro finanziario. Tali contratti non presentano, dunque, profili critici, configurando in sostanza una forma di investimento finanziario con cui la Provincia versa anticipatamente dei flussi finanziari che vengono successivamente restituiti dall’intermediario controparte secondo importi e

scadenze predefinite”.

Nondimeno, deve essere evidenziato che l’asserito vantaggio dell’operazione finanziaria conclusa con Garda Trentino Fiere, che dovrebbe – in ipotesi – risolversi con un utile per la Provincia di euro 3.743.000, si realizzerà unicamente alla conclusione del

finanziamento, prevista per il 31 maggio 2016, mentre al termine di ciascuna annualità decorrente dalla data di stipula del contratto (17 maggio 2006) la Provincia ha sempre pagato di più di quanto ha ricevuto. Invero, nel 2013 la Provincia ha effettuato

69 Con nota prot. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014. 70 Con nota prot. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014.

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pagamenti per euro 1.800.000,00 ed ha ricevuto euro 649.500,00, con un differenziale negativo di euro 1.150.500,00 che dovrebbe essere recuperato al termine dell’operazione

finanziaria. L’operazione si è quindi concretizzata, in sostanza, in una sorta di anticipazione di cassa da parte della Provincia all’ente finanziato.

Inoltre, va segnalato che avendo la Provincia accettato la delegazione di pagamento sulle emissioni obbligazionarie si è resa coobbligata in caso di inadempimento del

debitore principale, ossia dell’ente che ha emesso il prestito obbligazionario.

In conclusione, sull’indebitamento della Provincia autonoma di Trento, la Corte rileva quanto segue.

1. L’affermazione che la Provincia non contrae debito con oneri a carico del proprio

bilancio – ripetuta negli anni da parte degli uffici finanziari della Provincia nell’ambito dei riscontri istruttori trasmessi in sede di controllo del rendiconto – appare inconferente alla luce dei riscontri appena evidenziati.

2. In particolare, il prestito concesso dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige in

base a quanto disposto dalla L.R. n. 8/2012 è confluito nella voce “debiti diversi” del conto del patrimonio della Provincia per un importo di euro 60.000.000, potendosi quindi ritenere che l’Ente è attualmente gravato dell’onere di restituzione di tale somma al termine della durata prevista (15 anni). Pur trattandosi di un prestito espressamente qualificato dalla legge regionale come infruttifero, non risultano chiare le modalità di

ammortamento – richieste anche dall’art. 119 della Costituzione – individuate dalla Provincia.

Inoltre, in base al programma approvato dalla Giunta provinciale con le deliberazioni sopra indicate, per la Provincia di Trento è stata pianificata l’erogazione da parte della Regione di ulteriori euro 75.000.000 per “strumenti finanziari”, nonché il trasferimento di fondi direttamente ad alcune società partecipate, segnatamente a Cassa del Trentino s.p.a. per il finanziamento di programmi di investimento degli enti locali (euro 62.571.000) ed a Trentino sviluppo s.p.a. per progetti di sviluppo imprese e territorio (euro 52.282.000).

3. Il prestito concesso dalla Regione finalizzato allo sviluppo del territorio (euro 60.000.000) è stato destinato dalla Provincia alla costituzione di fondi di rotazione ad alimentazione mista per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese (si veda art. 6 della L.P. n. 9/2013). Appare quindi quantomeno dubbio il rispetto del fondamentale principio della corrispondenza tra indebitamento e spese d’investimento stabilito dall’art.

119 della Costituzione. Perplessità, sotto questo profilo, suscita anche la finalizzazione del prestito regionale per “strumenti finanziari” per l’importo di euro 75.000.000, somma tuttavia non erogata nel corso del 2013.

4. La situazione debitoria degli organismi partecipati dalla Provincia – come sopra

emerso – evidenzia la sussistenza di indebitamento a medio lungo termine verso terzi creditori per importi significativi. In proposito si rileva che i debiti contratti dagli enti e dagli organismi controllati dalla Provincia – tra i quali quelli appena citati assunti da Cassa del Trentino s.p.a. e Trentino sviluppo s.p.a. – incidono inevitabilmente sul bilancio consolidato dell’Ente.

Sul punto non è tuttora chiaro se la Provincia abbia già adottato le misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del settore pubblico provinciale di cui all’art. 79, c. 3, dello Statuto speciale come prescritto dall’art. 31, c. 11-bis, della L.P. n. 7/1979, dalle quali deve inevitabilmente emergere il quadro consolidato complessivo

dell’indebitamento della Provincia, con indicazione di un’ipotesi di ammortamento

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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pluriennale al fine di contenere e gradualmente ridurre il debito consolidato della Provincia.

5. Per quanto attiene alle garanzie prestate ed agli strumenti finanziari attivati dalla Provincia va rilevato che tali posizioni costituiscono passività potenziali che potrebbero ulteriormente gravare il bilancio nel caso di inadempimento, anche parziale, del debitore principale. In tali casi sarebbe opportuna la costituzione di appositi fondi rischi al fine di

attenuare l’impatto finanziario di eventuali attivazioni, da parte dei soggetti creditori, delle garanzie prestate.

1.8. Entrate e spese di competenza

1.8.1. Analisi delle entrate

Il totale delle entrate di competenza ha fatto registrare accertamenti per euro 5.041.986.085,05, dei quali 4.611.486.145,48 derivano dall’attività della provincia ed euro 430.499.939,57 corrispondono a partite di giro. Le riscossioni finali di competenza sono state invece pari ad euro 4.481.589.367,06, delle quali 4.155.727.973,00 derivano dall’attività della provincia ed euro 325.861.394,06 corrispondono a partite di giro.

La composizione per titoli rispettivamente degli accertamenti e delle riscossioni, al

netto delle partite di giro, ha subito la seguente evoluzione rispetto agli anni precedenti:

Tabella 12: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

1. EN TR A TE TR IB U TA R IE 4 .2 3 3 .78 6 .53 7,6 0 4 .156 .8 2 6 .52 6 ,4 6 4 .2 2 4 .3 0 0 .3 8 8 ,4 5 -1,82% 1,62%

% su totale 94,21% 94,42% 91,60%

2 . EN TR A TE D ER IV A N TI D A C ON TR IB U TI E

TR A SFER IM EN TI D I PA R TE C OR R EN TE4 6 .515.6 14 ,4 6 57.4 6 9 .3 3 7,0 4 54 .2 17.4 71,3 5 23,55% -5,66%

% su totale 1,04% 1,31% 1,18%

3 . EN TR A TE EX TR A TR IB U TA R IE 6 9 .19 8 .2 4 3 ,51 75.19 7.8 6 2 ,4 3 10 9 .3 9 1.6 56 ,2 3 8,67% 45,47%

% su totale 1,54% 1,71% 2,37%

4 . EN TR A TE D ER IV A N TI D A A LIEN A ZION I D I

B EN I PA TR IM ., D A TR A F. IN C / C A PITA LE E

D A R ISC OSSION E D I C R ED IT I

14 4 .511.3 51,15 112 .8 18 .8 2 1,54 2 2 3 .576 .6 2 9 ,4 5 -21,93% 98,17%

% su totale 3,22% 2,56% 4,85%

5. EN TR A TE D ER IV A N TI D A M U TU I E

PR ESTIT I0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 0,00% 0,00%

% su totale 0,00 0,00 0,00

TOT. GEN ER A LE EN TR A TE

( escluse part it e d i g iro )4 .4 9 4 .0 11.74 6 ,72 4 .4 0 2 .3 12 .54 7,4 7 4 .6 11.4 8 6 .14 5,4 8 - 2 ,0 4 % 4 ,75%

V ariaz ioni anno precedent eA ccert ament i f inali d i compet enza

EN TR A TE / T it o li

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

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51

Tabella 13: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13

1. EN TR A TE TR IB U TA R IE 3 .8 0 3 .3 4 3 .6 2 0 ,77 3 .6 3 1.6 57.9 2 2 ,59 3 .8 6 9 .175.72 0 ,0 3 -4,51% 6,54%

% su totale 96,47% 95,90% 93,10%

2 . EN TR A TE D ER IV A N TI D A C ON TR IB U TI E

TR A SFER IM EN TI D I PA R TE C OR R EN TE4 6 .3 2 2 .4 16 ,9 6 57.3 2 9 .12 7,0 4 54 .117.3 71,3 5 23,76% -5,60%

% su totale 1,17% 1,51% 1,30%

3 . EN TR A TE EX TR A TR IB U TA R IE 6 3 .3 3 2 .8 3 4 ,2 6 6 7.9 4 2 .2 3 9 ,4 6 10 2 .0 4 4 .2 2 9 ,8 4 7,28% 50,19%

% su totale 1,61% 1,79% 2,46%

4 . EN TR A TE D ER IV A N TI D A A LIEN A ZION I D I

B EN I PA TR IM ., D A TR A F. IN C / C A PITA LE E

D A R ISC OSSION E D I C R ED IT I

2 9 .554 .0 0 9 ,4 2 3 0 .16 0 .0 2 9 ,9 3 13 0 .3 9 0 .6 51,78 2,05% 332,33%

% su totale 0,75% 0,80% 3,14%

5. EN TR A TE D ER IV A N TI D A M U TU I E

PR ESTIT I0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 0,00% 0,00%

% su totale 0,00 0,00 0,00

TOT. GEN ER A LE EN TR A TE

( escluse part it e d i g iro )3 .9 4 2 .552 .8 8 1,4 1 3 .78 7.0 8 9 .3 19 ,0 2 4 .155.72 7.9 73 ,0 0 - 3 ,9 4 % 9 ,73 %

EN TR A TE / T it o li

R iscossioni f inali d i compet enza V ariaz ioni anno precedent e

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

A livello complessivo sia gli accertamenti che le riscossioni registrano un lieve incremento rispetto allo scorso esercizio (rispettivamente +4,75% e +9,73%).

Nel dettaglio, gli incrementi negli accertamenti hanno riguardato le entrate tributarie (+67,47 milioni), le entrate extratributarie (+34,19 milioni) e le entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti in c/capitale e da riscossione di crediti (-+110,76 milioni).

L’incremento nelle riscossioni ha riguardato di conseguenza i medesimi titoli, quali le entrate tributarie (+237,52 milioni), le entrate extratributarie (+34,10 euro) e le entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti in c/capitale e da riscossione di crediti +100,23 milioni).

La composizione delle entrate (accertamenti) secondo la suddivisione per macro-area è rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti:

Tabella 14: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

EN TR A TE PR OPR IE 53 4 .3 3 1.8 8 1,3 6 56 7.9 0 9 .8 71,4 1 6 4 2 .519 .4 9 0 ,6 4 6,28% 13,14%

% su totale 11,89% 12,90% 13,93%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A D EV OLU Z. D I

TR IB U TI ER A R IA LI3 .779 .9 9 3 .2 2 2 ,17 3 .6 75.2 2 2 .3 3 4 ,0 2 3 .76 0 .3 0 6 .74 2 ,76 -2,77% 2,32%

% su totale 84,11% 83,48% 81,54%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A TR A SFER IM . 179 .6 8 6 .6 4 3 ,19 159 .18 0 .3 4 2 ,0 4 2 0 8 .6 59 .9 12 ,0 8 -11,41% 31,08%

% su totale 4,00% 3,62% 4,52%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A M U TU I E PR ESTIT I 0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 0,00% 0,00%

% su totale 0,00 0,00 0,00

TOT. GEN ER A LE EN TR A TE

( escluse part it e d i g iro )4 .4 9 4 .0 11.74 6 ,72 4 .4 0 2 .3 12 .54 7,4 7 4 .6 11.4 8 6 .14 5,4 8 - 2 ,0 4 % 4 ,75%

V ariaz ioni anno precedent eA ccert ament i f inali d i compet enza

EN TR A TE / M acro - A rea

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

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52

Figura 1: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza

0 2.000 4.000

Entrate proprie

Devoluzione

tributi erariali

Trasferimenti

Mutui e prestiti

milioni di euro

Composizione accertamenti

2013

2012

2011

Le entrate proprie accertate presentano un incremento del 13,14% rispetto al precedente esercizio.

Tale incremento è imputabile all’aumento delle entrate proprie in conto capitale (+ 58 milioni), in particolare dovuto alla concessione di crediti da parte della Regione Trentino alto Adige ai sensi dell’art. 1 della Legge regionale n. 8/2012 (60 milioni), e dei proventi patrimoniali (+34,6 milioni), individuabile in particolare nei proventi derivanti da canoni per l’utilizzazione acque pubbliche (38 milioni).

Per quanto concerne le devoluzioni di tributi erariali, è necessario tenere in considerazione che, nel 2012, in attuazione delle disposizioni dell’art. 2 comma 3 bis della L.p. 36/93, l’importo di 75 milioni di euro, corrispondenti al gettito di competenza della Provincia dei tributi erariali legati al patrimonio immobiliare (Irpef su redditi fondiari e cedolare secca), era stato iscritto nelle partite di giro sul fondo per il federalismo municipale.

Rispetto all’esercizio 2012, le entrate devolute riscontrano un aumento del 2,32% (+85,08 milioni), rimediando in parte alla contrazione registrata nel 2012 rispetto

all’esercizio 2011. La contrazione registrata nel 2012 era influenzata sia dall’andamento dell’economia che dalle modalità di applicazione delle riserve all’Erario disposte dalle diverse manovre statali di finanza pubblica71. Tali modalità avevano infatti comportato che le riserve intaccassero anche la spettanza provinciale.

Anche le entrate derivanti da trasferimenti registrano un aumento del 31,08% (+49,48 milioni). Da segnalare la presenza nel 2013 di trasferimenti interni derivanti

71 La Provincia aveva contestato davanti alla Corte Costituzionale la legittimità delle modalità di applicazione

delle riserve all’Erario previste dai D.L. 138/2011, 201/2011 e 95/2012. Con sentenza n. 241/2012 della Corte

Costituzionale sono state considerate illegittime le riserve all’erario dei maggiori tributi derivanti dai D.L.

138/2011 e 201/2011.

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dalla contabilizzazione di economie di spesa in c/capitale per l’annullamento di residui passivi. L’ area omogenea “trasferimenti da altri soggetti”, in cui è stato allocato il

relativo capitolo, è aumentata di 34,17 milioni corrispondente a tale tipologia di entrata.

Come per i precedenti esercizi, non risultano accertate entrate per mutui e prestiti.

La composizione delle entrate (riscossioni) secondo la suddivisione per macro-area è invece rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti:

Tabella 15: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

EN TR A TE PR OPR IE 4 9 7.8 9 8 .9 9 1,75 558 .4 11.3 9 7,8 6 6 3 3 .175.4 12 ,6 4 12,15% 13,39%

% su totale 12,63% 14,75% 15,24%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A D EV OLU Z. D I

TR IB U TI ER A R IA LI3 .3 77.154 .79 5,3 2 3 .150 .751.2 3 0 ,15 3 .4 0 5.8 9 5.16 3 ,3 4 -6,70% 8,10%

% su totale 85,66% 83,20% 81,96%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A TR A SFER IM . 6 7.4 9 9 .0 9 4 ,3 4 77.9 2 6 .6 9 1,0 1 116 .6 57.3 9 7,0 2 15,45% 49,70%

% su totale 1,71% 2,06% 2,81%

EN TR A TE D ER IV A N TI D A M U TU I E PR ESTIT I 0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 0,00% 0,00%

% su totale 0,00 0,00 0,00

TOT. GEN ER A LE EN TR A TE

( escluse part it e d i g iro )3 .9 4 2 .552 .8 8 1,4 1 3 .78 7.0 8 9 .3 19 ,0 2 4 .155.72 7.9 73 ,0 0 - 3 ,9 4 % 9 ,73 %

EN TR A TE / M acro - A rea

R iscossioni f inali d i compet enza V ariaz ioni anno precedent e

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Figura 2: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza

0 2.000 4.000

Entrate proprie

Devoluzione

tributi erariali

Trasferimenti

Mutui e prestiti

milioni di euro

Composizione riscossioni

2013

2012

2011

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1.8.2. Indici della gestione delle entrate

Di seguito si evidenziano i principali indicatori della gestione di competenza per il

triennio 2011-2013:

Tabella 16: indici della gestione delle entrate

Ind icat ori 2 0 11 2 0 12 2 0 13

C apacit à d i accert ament o

(accertamenti /previsioni f inali di competenza)107,28% 104,29% 106,21%

C apacit à d i ent rat a t o t ale

(riscossioni totali/ residui att ivi al 1° gennaio + previsioni f inali di

competenza)

62,12% 58,53% 60,33%

C apacit à d i r iscossione

(riscossioni di competenza /previsioni f inali di competenza)94,12% 89,71% 95,71%

V elocit à d i r iscossione

(riscossioni di competenza/accertamenti di competenza)87,73% 86,02% 90,12%

Ind ice d i variaz ione

(previsioni f inali di competenza – previsioni iniziali)/previsioni iniziali1,18% 0,25% 2,40%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

La capacità di accertamento è data dal rapporto tra accertamenti di competenza e previsioni definitive. L’indicatore, a livello complessivo, evidenzia un valore superiore al 100% nel triennio (106,21% nel 2013). Nel complesso le entrate accertate sono state quindi sempre superiori rispetto alle previsioni. A livello invece di macroarea, non evidenziato in tabella, si rileva solo nel 2013 una capacità di accertamento inferiore al

100% per le entrate da trasferimento (84,69%) e in particolare per i trasferimenti dallo Stato (75,61%) e dalla Regione (96,55%).

Capacità e velocità di riscossione, consentono, inoltre, di analizzare la dinamica delle riscossioni di competenza. In particolare, la capacità di riscossione mette in

relazione le riscossioni di competenza con la massa acquisibile finale, mentre la velocità di riscossione evidenzia il rapporto tra riscossioni ed accertamenti di competenza, individuando così la capacità dell’ente di riscuotere prontamente (entro l’esercizio di riferimento) le entrate accertate. Entrambi gli indicatori presentano nel 2013 valori in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti, ed attestano una capacità della Provincia

di riscuotere le entrate di competenza accertate entro l’esercizio di riferimento in perfezionamento.

Da rilevare, comunque, con riguardo alla capacità di riscossione un sensibile peggioramento in relazione alle entrate da trasferimento. In particolare il valore

dell’indicatore relativo ai trasferimenti dallo Stato passa dal 42,81% del 2012 al 24,76% del 2013 e quello relativo ai trasferimenti dalla Regione passa dal 9,95% al 3,25%.

Al riguardo, si prospetta la necessità di perfezionare opportune intese tra le Istituzioni interessate, al fine di ovviare alla situazione descritta.

La capacità di entrata totale, che registra il livello di riscossione complessivo (competenza + residui), mostra un lieve miglioramento rispetto allo scorso esercizio: l’indicatore è passato dal 58,53% nel 2012 al 60,33% nel 2013.

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1.8.3. Analisi delle spese

Il totale delle spese di competenza ha fatto registrare impegni per euro

4.995.552.130,80, dei quali 4.565.052.191,23 derivano dall’attività della provincia ed euro 430.499.939,57 corrispondono a partite di giro. I pagamenti finali di competenza sono stati invece pari ad euro 3.343.262.754,16 dei quali 3.029.763.276,94 derivano dall’attività della provincia ed euro 313.499.477,22 corrispondono a partite di giro.

La composizione per titoli rispettivamente degli impegni e dei pagamenti, al netto delle partite di giro, ha subito le seguenti evoluzioni rispetto all’anno precedente:

Tabella 17: suddivisione per titoli impegni finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

1. SPESE C OR R EN TI 2 .8 6 4 .6 9 9 .0 78 ,0 7 2 .8 54 .8 3 2 .4 73 ,9 5 2 .8 71.9 4 7.58 9 ,4 9 -0,34% 0,60%

% su totale 62,01% 61,69% 62,91%

2 . SPESE IN C ON TO C A PITA LE 1.750 .2 8 0 .718 ,0 9 1.76 7.76 5.73 6 ,9 0 1.6 8 8 .0 3 8 .8 75,2 4 1,00% -4,51%

% su totale 37,89% 38,20% 36,98%

3 . SPESE PER R IM B OR SO D I PR ESTIT I4 .8 3 5.4 9 3 ,0 4 4 .8 3 2 .3 8 3 ,15 5.0 6 5.72 6 ,50 -0,06% 4,83%

% su totale 0,10% 0,10% 0,11%

TOT. GEN ER A LE SPESE

( escluse part it e d i g iro )4 .6 19 .8 15.2 8 9 ,2 0 4 .6 2 7.4 3 0 .59 4 ,0 0 4 .56 5.0 52 .19 1,2 3 0 ,16 % - 1,3 5%

SPESE/ T it o li

V ariaz ioni anno precedent eImpegni f inali d i compet enza

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Tabella 18: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

1. SPESE C OR R EN TI 2 .56 0 .6 3 2 .18 5,54 2 .4 9 3 .16 0 .3 71,73 2 .58 7.773 .0 52 ,78 -2,63% 3,79%

% su totale 78,62% 83,85% 85,41%

2 . SPESE IN C ON TO C A PITA LE 6 9 1.53 5.0 2 9 ,8 7 4 75.4 4 5.12 9 ,51 4 3 6 .9 2 4 .4 9 7,6 6 -31,25% -8,10%

% su totale 21,23% 15,99% 14,42%

3 . SPESE PER R IM B OR SO D I PR ESTIT I4 .8 3 5.4 9 3 ,0 4 4 .8 3 2 .3 8 3 ,15 5.0 6 5.72 6 ,50 -0,06% 4,83%

% su totale 0,15% 0,16% 0,17%

TOT. GEN ER A LE SPESE

( escluse part it e d i g iro )3 .2 57.0 0 2 .70 8 ,4 5 2 .9 73 .4 3 7.8 8 4 ,3 9 3 .0 2 9 .76 3 .2 76 ,9 4 - 8 ,71% 1,8 9 %

V ariaz ioni anno precedent e

SPESE/ T it o li

Pagament i f inali d i compet enza

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Gli impegni riferiti al titolo I sono rimasti pressoché costanti rispetto allo scorso

esercizio, mentre quelli relativi al titolo II e al tiolo III hanno subito rispettivamente una diminuzione del 4,56% e un incremento del 4,83% (nel complesso si registra una diminuzione dell’1,35%).

I pagamenti registrano invece un lieve incremento rispetto al 2012 (+1,89%), che

ha interessato sia le spese correnti (+3,79%, pari in valore assoluto a 94,61 milioni) che le spese per rimborso di prestiti (+4,83%, pari in valore assoluto a 0,23 milioni). I pagamenti relativi alle spese in conto capitale subiscono una diminuzione (-8,10%, pari in valore assoluto a 38,52 milioni). La Provincia ha fatto presente che l ’andamento dei

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pagamenti in conto capitale, come nell’anno precedente, è stato fortemente condizionato dai vincoli imposti dal patto di stabilità con lo Stato72.

Le seguenti tabelle mostrano la ripartizione delle spese (impegni e pagamenti) per funzione obiettivo, evidenziandone le variazioni rispetto all’anno precedente e l’incidenza di ciascuna voce sul totale nel triennio 2011-2013:

Tabella 19: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

FU N ZION A M EN TO D EGLI OR GA N I

IST ITU Z ION A LI14 .759 .4 17,4 9 16 .9 6 1.8 3 3 ,8 7 13 .3 74 .4 9 9 ,8 4 14,92% -21,15%

% su totale 0,32% 0,37% 0,29%

SER V IZ I GEN ER A LI 2 13 .79 5.0 8 7,4 4 159 .778 .556 ,6 8 14 0 .4 0 1.9 4 4 ,4 2 -25,27% -12,13%

% su totale 4,63% 3,45% 3,08%

F IN A N ZA LOC A LE 558 .2 6 4 .8 2 5,9 9 4 6 3 .9 54 .3 3 2 ,2 2 557.3 6 5.18 3 ,8 1 -16,89% 20,13%

% su totale 12,08% 10,03% 12,21%

SC U OLA E FOR M A ZION E 76 9 .50 1.4 8 5,3 8 757.0 18 .550 ,18 73 0 .9 14 .54 0 ,6 3 -1,62% -3,45%

% su totale 16,66% 16,36% 16,01%

ISTR U ZION E U N IV ER SITA R IA E R IC ER C A 2 8 0 .3 9 2 .2 50 ,4 5 2 9 0 .6 0 5.78 7,4 7 2 6 6 .73 3 .3 9 0 ,79 3,64% -8,21%

% su totale 6,07% 6,28% 5,84%

C U LTU R A E SPOR T 8 9 .9 6 4 .3 2 9 ,3 3 10 0 .2 8 9 .52 4 ,76 9 1.2 8 0 .2 14 ,2 3 11,48% -8,98%

% su totale 1,95% 2,17% 2,00%

POLIT IC HE SOC IA LI 3 2 0 .4 3 1.3 4 6 ,9 3 3 19 .0 0 2 .19 0 ,0 3 2 9 1.9 4 1.0 76 ,3 2 -0,45% -8,48%

% su totale 6,94% 6,89% 6,40%

SA N ITA ' 1.2 19 .4 6 6 .3 78 ,55 1.2 2 5.553 .754 ,15 1.2 12 .6 2 0 .6 0 5,4 6 0,50% -1,06%

% su totale 26,40% 26,48% 26,56%

A GR IC OLTU R A 9 3 .2 6 8 .3 10 ,9 8 8 2 .4 9 1.76 1,3 7 8 4 .58 7.6 2 2 ,14 -11,55% 2,54%

% su totale 2,02% 1,78% 1,85%

POLIT IC HE PR OD U TT IV E E PER LO SV ILU PPO

LOC A LE4 10 .9 14 .6 3 2 ,9 2 3 9 0 .52 7.9 19 ,4 6 3 4 0 .0 2 3 .2 3 1,2 7 -4,96% -12,93%

% su totale 8,89% 8,44% 7,45%

ED ILIZ IA A B ITA T IV A 9 4 .9 3 4 .8 58 ,75 114 .3 10 .79 3 ,10 12 1.4 2 1.2 0 8 ,4 5 20,41% 6,22%

% su totale 2,05% 2,47% 2,66%

IN FR A STR U TTU R E PER M OB ILITA ' E R ET I 2 9 6 .8 12 .2 4 9 ,50 3 0 7.4 0 7.6 10 ,2 8 2 6 6 .4 79 .70 3 ,8 7 3,57% -13,31%

% su totale 6,42% 6,64% 5,84%

GOV ER N O D EL TER R ITOR IO 2 0 1.2 2 2 .3 2 1,6 5 176 .774 .50 3 ,73 16 2 .58 8 .12 0 ,70 -12,15% -8,03%

% su totale 4,36% 3,82% 3,56%

ON ER I N ON R IPA R TIB ILI 56 .0 8 7.79 3 ,8 4 55.753 .4 76 ,70 79 .9 2 0 .8 4 9 ,3 0 -0,60% 43,35%

% su totale 1,21% 1,20% 1,75%

FON D I D I R ISER V A E PER N U OV E LEGGI 0 ,0 0 16 7.0 0 0 .0 0 0 ,0 0 2 0 5.4 0 0 .0 0 0 ,0 0 0,00% 22,99%

% su totale 0,00% 3,61% 4,50%

TOT. GEN ER A LE SPESE

( escluse part it e d i g iro )4 .6 19 .8 15.2 8 9 ,2 0 4 .6 2 7.4 3 0 .59 4 ,0 0 4 .56 5.0 52 .19 1,2 3 0 ,16 % - 1,3 5%

SPESE/ Funz ione ob iet t ivoV ariaz ioni anno p recedent eImpegni f inali d i compet enza

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

72 Si veda la relazione “Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio

finanziario 2013”, pag. 25 inviata in data 10 giugno 2014 mediante posta certificata.

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57

Figura 3: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza

0 500 1.000 1.500

Funzionamento degli organi istituzionali

Servizi generali

Finanza locale

Scuola e formazione

Istruzione universitaria e ricerca

Cultura e sport

Politiche sociali

Sanità

Agricoltura

Politiche produttive e per lo sviluppo…

Edilizia abitativa

Infrastrutture per mobilità e reti

Governo del territorio

Oneri non ripartibili

Fondi di riserva e per nuove leggi

milioni di euro

Composizione impegni

2013

2012

2011

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Tabella 20: suddivisione per funzione-obiettivo pagamenti finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

FU N ZION A M EN TO D EGLI OR GA N I

IST ITU Z ION A LI12 .8 9 2 .6 76 ,4 8 14 .8 57.8 3 1,8 3 11.9 2 6 .6 2 7,3 8 15,24% -19,73%

% su totale 0,40% 0,50% 0,39%

SER V IZ I GEN ER A LI 112 .2 2 1.19 6 ,70 10 8 .52 2 .754 ,6 1 10 6 .0 3 6 .10 9 ,4 6 -3,30% -2,29%

% su totale 3,45% 3,65% 3,50%

F IN A N ZA LOC A LE 3 71.4 8 1.8 12 ,0 9 3 0 1.79 8 .10 9 ,3 1 3 6 9 .12 3 .19 6 ,2 5 -18,76% 22,31%

% su totale 11,41% 10,15% 12,18%

SC U OLA E FOR M A ZION E 70 3 .3 73 .56 9 ,0 2 6 8 6 .8 9 9 .12 5,8 5 6 8 6 .0 6 1.4 9 9 ,4 0 -2,34% -0,12%

% su totale 21,60% 23,10% 22,64%

ISTR U ZION E U N IV ER SITA R IA E R IC ER C A 14 3 .8 0 3 .4 14 ,70 10 0 .8 3 0 .72 4 ,2 5 111.4 4 3 .2 9 9 ,6 3 -29,88% 10,53%

% su totale 4,42% 3,39% 3,68%

C U LTU R A E SPOR T 4 8 .73 7.2 70 ,9 3 4 8 .9 0 4 .4 6 9 ,2 7 52 .53 8 .8 59 ,9 8 0,34% 7,43%

% su totale 1,50% 1,64% 1,73%

POLIT IC HE SOC IA LI 2 6 1.0 16 .0 3 6 ,52 2 4 4 .6 9 6 .778 ,6 5 2 0 6 .4 3 0 .8 8 4 ,0 8 -6,25% -15,64%

% su totale 8,01% 8,23% 6,81%

SA N ITA ' 1.0 2 7.710 .13 9 ,0 4 9 8 4 .6 3 4 .10 5,77 1.0 50 .9 76 .74 0 ,6 6 -4,19% 6,74%

% su totale 31,55% 33,11% 34,69%

A GR IC OLTU R A 3 6 .113 .574 ,2 6 3 4 .2 0 3 .2 73 ,3 0 3 8 .6 3 3 .6 2 6 ,8 2 -5,29% 12,95%

% su totale 1,11% 1,15% 1,28%

POLIT IC HE PR OD U TT IV E E PER LO SV ILU PPO

LOC A LE171.4 0 0 .4 3 7,4 1 9 0 .0 51.0 2 1,58 78 .6 2 1.4 53 ,3 9 -47,46% -12,69%

% su totale 5,26% 3,03% 2,59%

ED ILIZ IA A B ITA T IV A 4 9 .79 7.3 54 ,16 57.8 16 .8 6 2 ,8 4 3 6 .59 1.0 3 0 ,18 16,10% -36,71%

% su totale 1,53% 1,94% 1,21%

IN FR A STR U TTU R E PER M OB ILITA ' E R ET I 172 .2 2 4 .4 50 ,77 16 5.3 8 0 .76 1,0 2 151.6 8 3 .4 76 ,4 7 -3,97% -8,28%

% su totale 5,29% 5,56% 5,01%

GOV ER N O D EL TER R ITOR IO 116 .2 0 3 .6 4 6 ,75 10 7.13 2 .9 12 ,2 4 10 0 .6 9 8 .53 8 ,9 7 -7,81% -6,01%

% su totale 3,57% 3,60% 3,32%

ON ER I N ON R IPA R TIB ILI 3 0 .0 2 7.12 9 ,6 2 2 7.70 9 .153 ,8 7 2 8 .9 9 7.9 3 4 ,2 7 -7,72% 4,65%

% su totale 0,92% 0,93% 0,96%

FON D I D I R ISER V A E PER N U OV E LEGGI 0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0 0,00% 0,00%

% su totale 0,00% 0,00% 0,00%

TOT. GEN ER A LE SPESE

( escluse part it e d i g iro )3 .2 57.0 0 2 .70 8 ,4 5 2 .9 73 .4 3 7.8 8 4 ,3 9 3 .0 2 9 .76 3 .2 76 ,9 4 - 8 ,71% 1,8 9 %

V ariaz ioni anno p recedent eSPESE/ Funz ione ob iet t ivo

Pagament i f inali d i compet enza

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

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Figura 4: suddivisione per funzione- obiettivo pagamenti finali di competenza

0 500 1.000 1.500

Funzionamento degli organi…

Servizi generali

Finanza locale

Scuola e formazione

Istruzione universitaria e ricerca

Cultura e sport

Politiche sociali

Sanità

Agricoltura

Politiche produttive e per lo…

Edilizia abitativa

Infrastrutture per mobilità e reti

Governo del territorio

Oneri non ripartibili

milioni di euro

Composizione pagamenti

2013

2012

2011

Come nei precedenti esercizi, oltre la metà della spesa di competenza impegnata (54,78%) si riferisce alle funzioni obiettivo sanità (26,56%), scuola e formazione

(16,01%) e finanza locale (12,21%).

In particolare, la f.o. finanza locale registra un incremento del 20,13% rispetto allo scorso esercizio, riscontrabile nelle spese correnti (+26,81%), nelle spese in conto capitale (+10,16%) e nelle spese per rimborso prestiti (+7,64%).

La f.o. sanità presenta un livello di impegni inferiore dell’1,06% (-12,93 milioni di euro) rispetto al 2012. Ancora più consistente risulta la contrazione delle spese inerenti la f.o. scuola e formazione (-3,49%, pari in valore assoluto a -26,10 milioni di euro).

Per quanto riguarda gli altri ambiti di spesa, i principali incrementi si riscontrano

nelle f.o. oneri non ripartibili (+43,35%, pari in valore assoluto a 24,17 milioni di euro), fondi di riserva e per nuove leggi (+22,99%, pari in valore assoluto a 38,4 milioni di euro), agricoltura (+2,54%, pari in valore assoluto a 2,10 milioni di euro)), edilizia abitativa (+6,22%, pari in valore assoluto a 7,11 milioni di euro).

1.8.4. Indici della gestione delle spese

Di seguito si presentano i principali indicatori della gestione di competenza per il

triennio 2011-2013.

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Tabella 21: indici della gestione delle spese

Ind icat o r i 2 0 11 2 0 12 2 0 13

C apacit à d i impegno

(impegni/previsioni f inali di competenza)99,16% 99,57% 99,20%

C apacit à d i spesa t o t ale

(pagamenti totali/ residui al 1° gennaio + previsioni f inali di competenza)61,14% 53,18% 52,90%

C apacit à d i pagament o

(pagamenti/previsioni f inali di competenza)69,91% 63,98% 65,84%

V elocit à d i pagament o

(pagamenti/ impegni f inali di competenza)70,50% 64,26% 66,37%

Ind ice d i var iaz ione

(previsioni f inali di competenza – previsioni iniziali)/previsioni iniziali1,06% 0,22% 2,26%

SPESA C OR R EN TE 2 0 11 2 0 12 2 0 13

C apacit à d i impegno

(impegni/previsioni f inali di competenza)99,76% 99,83% 99,80%

C apacit à d i spesa t o t ale

(pagamenti totali/ residui al 1° gennaio + previsioni f inali di competenza)83,74% 82,85% 87,84%

C apacit à d i pagament o

(pagamenti/previsioni f inali di competenza)89,17% 87,18% 89,93%

V elocit à d i pagament o

(pagamenti/ impegni f inali di competenza)89,39% 87,33% 90,11%

Ind ice d i var iaz ione

(previsioni f inali di competenza – previsioni iniziali)/previsioni iniziali1,09% -0,06% 0,22%

SPESA IN C ON TO C A PITA LE 2 0 11 2 0 12 2 0 13

C apacit à d i impegno

(impegni/previsioni f inali di competenza)98,19% 99,17% 98,21%

C apacit à d i spesa t o t ale

(pagamenti totali/ residui al 1° gennaio + previsioni f inali di competenza)40,66% 27,95% 26,35%

C apacit à d i pagament o

(pagamenti/previsioni f inali di competenza)38,79% 26,67% 25,42%

V elocit à d i pagament o

(pagamenti/ impegni f inali di competenza)39,51% 26,90% 25,88%

Ind ice d i var iaz ione

(previsioni f inali di competenza – previsioni iniziali)/previsioni iniziali1,02% 0,68% 5,89%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Il primo indicatore considerato è la capacità di impegno, calcolata come rapporto tra gli impegni di competenza e gli stanziamenti finali di competenza. Esso consente di verificare la capacità dell’ente di tradurre le previsioni di bilancio in azioni concrete. A livello di spese complessive tale indicatore presenta un valore pari al 99,20%, inferiore di quasi mezzo punto percentuale rispetto al valore registrato nel 2012. Si evidenzia inoltre che con riferimento alle spese correnti l’indicatore è quasi pari al 100%, denotando elevato grado di utilizzo delle risorse, comune a tutte le principali funzioni-obiettivo.

Nel complesso le economie registrate nell’esercizio 2013 sono pari a 36,81 milioni di euro.

Nel 2013, l’indice di variazione segnala inoltre uno scostamento (2,26%) tra previsioni iniziali e finali superiore a quello registrato nel 2012 (0,22%).

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Gli indicatori che mettono in luce la dinamica dei pagamenti di competenza, ovvero capacità e velocità di pagamento, mostrano entrambi un lieve miglioramento rispetto al

2012. Tale andamento è riscontrabile con riferimento ai pagamenti connessi alle spese correnti: sia la velocità che la capacità di pagamento mostrano infatti un incremento di due punti percentuali. Con riferimento, invece alle spese in conto capitale, tali indicatori subiscono una lieve contrazione di un punto percentuale. Anche a tale riguardo la Provincia ha evidenziato che l’andamento dei pagamenti in conto capitale è condizionato dal patto di stabilità. Limitatamente al diverso profilo (non attinente alla significatività dei predetti indicatori) della “tempestività dei pagamenti”, l’Amministrazione ha evidenziato73 di aver effettuato nel 2013 oltre il 93% dei pagamenti entro un tempo medio di 10 giorni (nel 2012 la percentuale era pari al 91%).

In relazione alle singole funzioni-obiettivo, si rileva una notevole variabilità degli indici, ascrivibile prevalentemente alla diversa disciplina dei procedimenti di spesa e pagamento previsti dalle normative settoriali. In particolare, denotano un elevato valore degli indicatori le f.o. scuola e formazione (la capacità di pagamento è pari al 93,76% mentre la velocità di pagamento è pari al 93,86%), funzionamento degli organi

istituzionali (sia la capacità di pagamento che la velocità di pagamento sono pari all’89,17%) e sanità (la capacità di pagamento è pari all’86,66% mentre la velocità di pagamento è pari all’86,67%).

Al contrario, mostrano una bassa capacità di tradurre stanziamenti ed impegni in pagamenti effettivi, con un ulteriore peggioramento rispetto agli scorsi esercizi, le f.o. politiche produttive e per lo sviluppo locale (la capacità di pagamento è passata dal 22,97% al 22,92% mentre la velocità di pagamento è passata dal 23,06% al 23,12%), edilizia abitativa (la capacità di pagamento è passata dal 49,84% al 29,02% mentre la velocità di pagamento è passata dal 50,58% al 30,14%) e oneri non ripartibili (la

capacità di pagamento è passata dal 45,19% al 34,24% mentre la velocità di pagamento è passata dal 49,70% al 36,28%).

La capacità di spesa complessiva, data dal rapporto tra pagamenti complessivi e massa spendibile, presenta un peggioramento rispetto ai precedenti esercizi ascrivibile

alla spesa in conto capitale: si tratta del valore più basso degli ultimi cinque anni.

Per completare l’analisi per indici, si calcolano di seguito degli indicatori che mettono in relazione la gestione delle entrate di competenza con la gestione delle spese, analizzandone l’evoluzione nell’ultimo triennio:

Tabella 22: indici di relazione tra entrate e spese

Ind icat ori 2 0 11 2 0 12 2 0 13

Impegni/ A ccert ament i 102,80% 105,11% 98,99%

Pagament i/ R iscossioni 82,61% 78,52% 72,91%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

73 Questionario compilato allegato alla nota prot. n. PAT/D317-2014-276293 del 22 maggio 2014 (da risposta al

quesito n. 2.11 SEZIONE II).

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Nel corso dell’anno 2013, le entrate di competenza accertate hanno riscontrato un incremento del 4,75% rispetto allo scorso esercizio, mentre le spese di competenza

impegnate hanno riscontrato una diminuzione dell’1,35%. Tali fattori hanno determinato un peggioramento del rapporto tra impegni ed accertamenti. Il valore dell’indicatore inferiore al 100% (98,99%) segnala che nel 2013 la gestione di competenza si è conclusa con un risultato positivo.

La gestione di cassa mostra, in analogia con la gestione di competenza, una contrazione nel rapporto tra pagamenti e riscossioni. Le riscossioni hanno infatti subito un incremento (4,75%, pari in valore assoluto a 368,64 milioni) superiore rispetto alla incremento del livello dei pagamenti (1,89%, pari in valore assoluto a 56,23 milioni). L’indicatore presenta un valore notevolmente inferiore al 100% (72,91%), denotando che le risorse affluite nell’esercizio considerato sono risultate più che sufficienti per far fronte al fabbisogno di cassa riferibile all’esercizio stesso.

1.9. Interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, altre spese. Stato del

contenzioso.

L’Amministrazione provinciale ha fornito l’entità dei conti riguardanti: interessi di mora per ritardato pagamento, interessi legali e rivalutazione per il ritardato pagamento

delle indennità di buonuscita, spese per liti e atti legali, spese per risarcimento danni, spese di rappresentanza e sponsorizzazioni, spese per campagne pubblicitarie, spese per pubblicità74.

Il quadro che ne è risultato è rappresentato nella tabella seguente:

74 L’aggregazione dei dati forniti dalle singole strutture provinciali è stata inviata dall’Amministrazione in

allegato alla nota prot. n. PAT/S015/2014/240178 di data 6 magio 2014 in risposta al quesito n. 29 della nota

istruttoria n. 157/2014.

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Tabella 23: costi per interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, per altre spese

T IPOLOGIA PA GA M EN TO LIQU ID A ZION I 2 0 12 LIQU ID A ZION I 2 0 13 D IFF . 2 0 13 SU 2 0 12

interessi di mora per ritardato pagamento (*) 6.638,54 9.016,70 2.378,16

interessi legali e rivalutazione per il ritardato

pagamento delle indennità di buonuscita0,00 0,00 0,00

spese per lit i e att i legali, dei risarcimenti danni 1.652.367,41 1.425.393,36 -226.974,05

spese di rappresentanza e sponsorizzazioni 149.987,54 92.769,30 -57.218,24

spese per campagne pubblicitarie 947.548,73 723.221,11 -224.327,62

spese per pubblicità 1.899.308,74 2.392.956,24 493.647,50

TOTA LE 4 .6 55.8 50 ,9 6 4 .6 4 3 .3 56 ,71 - 12 .4 9 4 ,2 5

(*) somme dovute prevalentemente a interessi sul pagamento di arretrat i di pensione, interessi per rivalutazione monetaria da sentenza e

interessi di rivalsa

Fonte: tabella complessiva inviata dal Servizio Bilancio e Ragioneria.

Con riguardo, in particolare, alle spese per liti e risarcimento danni, si segnala che

non risultano trasmessi alla Corte dei conti nel corso del 2013 provvedimenti di riconoscimento di debito, ai sensi dell’art. 23, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003). La normativa provinciale non contiene una disciplina specifica della procedura di riconoscimento di eventuali debiti fuori bilancio, ma la Corte Costituzionale, con sentenza n. 64/2005, ha interpretato la norma soprarichiamata come “…espressione di un principio fondamentale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica, tendente a soddisfare esigenze di contenimento della spesa pubblica e di rispetto del patto di stabilità interno”, definendola “conforme al principio di buon andamento delle pubbliche amministrazioni”

Per quanto riguarda il contenzioso pendente, questa Corte ha formulato alcuni quesiti istruttori finalizzati ad acquisire elementi informativi in merito sia al contenzioso costituzionale, sia in ordine al contenzioso ordinario o amministrativo. In particolare, è stata richiesta una valutazione prognostica della spesa complessiva che potrebbe gravare negli esercizi futuri in seguito ad un eventuale esito sfavorevole delle liti in essere.

L’Amministrazione provinciale ha trasmesso una nota75, dalla quale emergono alcune vertenze particolarmente significative, tra le quali si segnalano:

- il contenzioso instaurato con Enel e Hydro Dolomiti che evidenzia una sommatoria dei petita particolarmente rilevante (euro 25 milioni), a fronte delle domande avanzate

dalla Provincia per quasi 13 milioni di euro. In proposito, l’Avvocatura della Provincia ha riferito che tali cause potrebbero essere definite (a spese compensate) con una

75 Nota dell’Avvocatura della Provincia prot. n. B001-av 78/2014-325309 di data 16 giugno 2014.

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transazione, peraltro allo studio ormai da anni, con un introito finale per la Provincia di 77 mila euro;

- il contenzioso relativo alle opposizioni alle indennità di esproprio, per le quali assumono dimensioni significative i dati relativi all’assunzione di maggiori spese conseguenti all’accertamento del diritto ad una maggiore indennità di esproprio (euro 924.869,78 nel 2013 ed euro 3.760.923,73 nel 2012). In proposito, aggiunge

l’Avvocatura della Provincia che per il 2014 non dovrebbe verificarsi uno scostamento rispetto ai valori rilevati nel 2013;

Quanto invece alla valutazione prognostica per il 2014 dell’andamento della spesa per risarcimenti danni, la Provincia ha comunicato di aver provveduto, ad oggi, al pagamento di somme per un importo complessivo di euro 12.132.

L’Avvocatura della Provincia ha riferito altresì che un’importante causa contro lo Stato è stata vinta in 1° grado e pende attualmente in appello davanti al Tribunale superiore delle acque (petitum di circa 7,680 milioni di euro).

Per quanto riguarda il contenzioso costituzionale si riporta quanto trasmesso dalla Provincia:

- “con riferimento alle riserve all’erario di maggiori e nuovi gettiti di tributi erariali, la Corte Costituzionale nel 2012 ha dichiarato l’illegittimità delle riserve previste dalle

manovre del 2011 (sentenza n. 241/2012) che peraltro prudenzialmente la Provincia non aveva iscritto a bilancio; conseguentemente le riserve 2013 non sono state applicate dando origine a maggiori accertamenti di entrata, mentre per quelle del 2012 la Provincia vanta un credito nei confronti dello Stato che, quando verrà incassato, darà origine ad un maggiore accertamento di entrata. Inoltre la legge di stabilità 2014 ha riconfermato per

un quinquennio (dal 2014 al 2018) le predette riserve prevedendo peraltro la possibilità di un accordo tra la Provincia e lo Stato per la sostituzione delle riserve con misure alternative. Sulla base della predetta disciplina la Provincia nella definizione delle entrate del bilancio 2014-2016 non ha tenuto conto del maggiore importo corrispondente alle riserve all’erario”;

- “quanto agli accantonamenti a valere sulle devoluzioni di tributi erariali le somme afferenti gli accantonamenti in esame risultano iscritte tra le entrate erariali su ciascuno degli esercizi del bilancio della Provincia; corrispondentemente peraltro su ciascuno degli esercizi del bilancio, su un apposito capitolo di spesa, è stato accantonato un analogo

volume di risorse vincolato fino alla ridefinizione dei rapporti finanziari con lo stato e sottratto quindi dalla disponibilità per le politiche di spesa della Provincia. Le somme oggetto di accantonamento ammontano a 168 milioni nel 2012 ed a 205 milioni nel 2013. Per gli anni successivi sono stati stimati in 270 milioni di euro annui.”.

Comunica, infine, l’Avvocatura della Provincia, che sul contenzioso costituzionale è stata avviata una trattativa con lo Stato che potrebbe portare ad un imminente accordo ai sensi dell’art. 1, commi 515 e 516, Legge n. 147/2013.

In conclusione, la valutazione prognostica relativa alla spesa complessiva che potrà

gravare sugli esercizi futuri in seguito al contenzioso pendente, a detta dell’Avvocatura provinciale, dovrebbe mantenersi nell’ambito del trend registrato negli anni 2012-2013, salvo il verificarsi di eventi eccezionali ed imprevedibili.

Va tuttavia evidenziata la necessità di un continuo monitoraggio del contenzioso in essere al fine di valutare costantemente i possibili impatti sugli equilibri di bilancio

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connessi ad eventuali esiti sfavorevoli di liti particolarmente significative dal punto di vista finanziario.

Infine, con riferimento agli stanziamenti nei fondi di riserva, si rileva che gli stessi sono genericamente destinati alla copertura di spese aventi carattere obbligatorio o d’ordine, ovvero impreviste, e non sono quindi specificamente finalizzati alla copertura di eventuali esiti sfavorevoli del contenzioso in essere, evidenziando perciò uno

stanziamento che potrebbe non essere adeguato alla potenziale esposizione debitoria.

1.10. Entrate e spese per servizi in conto terzi

Nel rendiconto 2013 si riscontra la corrispondenza tra accertamenti di entrata ed impegni di spesa relativi alle partite di giro. L’importo contabilizzato, pari ad euro 430.499.939,57, risulta di poco inferiore (-2,84%) al corrispondente valore contabilizzato nel 2012 (pari ad euro 443.088.475,87).

Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga gli accertamenti e gli impegni per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013, arrotondati alle migliaia di euro:

Tabella 24: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro)

2012 2013 2013/2012 2012 2013 2012/2011

Ritenute previdenziali e assistenziali 65.924 66.537 0,93% 68.454 69.005 0,80%

Ritenute erariali 155.156 152.644 -1,62% 111.534 152.644 36,86%

Altre ritenute al personale c/terzi 3.487 4.072 16,78% 3.506 4.085 16,51%

Versamenti ai /c della tesoreria 0 0 0 0

Costituzione/Reintegro fondi economali e

carte aziendali1.205 1.197 -0,66% 1.205 1.197 -0,66%

Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi

cauzionali0 0 0 0

Rimborso per spese per servizi per conto

di terzi2.846 2.808 -1,34% 0 0

Depositi per spese contrattuali 1.511 1.601 5,96% 1.511 1.601 5,96%

Sistema di tesoreria Provinciale 0 0 0 0

Emissione/Reintegro ordini di

accreditamento ai funzionari delegati0 0 0 0

Anticipazioni sanità/Rimborsi anticipazioni

sanità0 0 0 0

Sospesi di tesoreria da regolarizzare 0 0 0 0

Altre partite di giro 199.366 197.994 -0,69% 243.284 198.319 -18,48%

Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi

anticipazioni di tesoreria13.595 3.648 -73,17% 13.595 3.648 -73,17%

443.088 430.500 -2,84% 443.088 430.450 -2,85%

SPESA

ImpegniServizi conto terzi

ENTRATA

Accertamenti

Fonte: dati comunicati dalla Pat-in risposta alla nota prot n. 289/2014 – SEZIONE III –GESTIONE CONTABILE –

punto 3.5 - tabella 8.6.1 –contabilità speciali del questionario.

Come è possibile notare la corrispondenza riscontrata nel totale, non è invece

rilevabile in alcune sottovoci (Ritenute previdenziali e assistenziali, Altre ritenute al personale c/terzi, Rimborso per spese per servizi per conto di terzi, Altre partite di giro).

Le principali variazioni in diminuzione hanno interessato la voce “Anticipazioni di tesoreria” sia per gli accertamenti che per gli impegni (gli importi in tale voce

corrispondono) e le “Altre partite di giro” per gli impegni (che non sono allineati agli

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accertamenti). La voce “ritenute erariali” subisce un notevole aumento riguardo gli impegni (+36,86%).

In riferimento alle riscossioni e ai pagamenti delle partite di giro si registra un saldo positivo di 12.362 milioni di euro. Le riscossioni in conto competenza contabilizzate nell’esercizio considerato relativamente ai servizi in conto terzi sono pari a 325.861.394,06 (con una riduzione del 15,99% rispetto al 2012), a fronte di pagamenti

pari ad euro 313.499.477,22 (con una riduzione del 14,79% rispetto al 2012).

Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga le riscossioni e i pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013:

Tabella 25: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro)

2012 2013 2013/2012 2012 2013 2013/2012

Ritenute previdenziali e assistenziali 65.923 66.537 0,93% 67.301 67.887 0,87%

Ritenute erariali 155.114 152.542 -1,66% 94.148 131.297 39,46%

Altre ritenute al personale c/terzi 3.487 3.267 -6,31% 4.626 4.363 -5,69%

Versamenti ai /c della tesoreria 0 0 0 0

Costituzione/Reintegro fondi economali e

carte aziendali0 0 1.205 1.197 -0,66%

Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi

cauzionali0 0 0 0

Rimborso per spese per servizi per conto

di terzi1.750 832 -52,46% 0 0

Depositi per spese contrattuali 1.215 1.089 -10,37% 1.367 1.059 -22,53%

Sistema di tesoreria Provinciale 0 0 0 0

Emissione/Reintegro ordini di

accreditamento ai funzionari delegati0 0 0 0

Anticipazioni sanità/Rimborsi anticipazioni

sanità0 0 0 0

Sospesi di tesoreria da regolarizzare 0 0 0 0

Altre partite di giro 146.790 97.945 -33,28% 185.683 104.048 -43,96%

Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi

anticipazioni di tesoreria13.595 3.648 -73,17% 13.595 3.648 -73,17%

387.872 325.861 15,99% 367.926 313.499 14,79%

Servizi conto terzi

ENTRATA SPESA

Riscossioni Pagamenti

Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 – SEZIONE III –GESTIONE CONTABILE –

punto 3.5 - tabella 8.6.2 –contabilità speciali del questionario.

La sottovoce “ritenute erariali” influenza in particolare il saldo positivo rilevato in precedenza.

Come è possibile notare per le riscossioni e per i pagamenti in conto competenza le

principali variazioni in diminuzione hanno interessato la voce residuale “Altre partite di giro”76. Solo in merito ai pagamenti è da rilevare un aumento consistente nella voce “ritenute erariali”. (+39,46%).

La Provincia autonoma di Trento, ai sensi dell'art. 32 della L.P. 7/79 iscrive le

anticipazioni di tesoreria tra le partite di giro, anziché nel titolo IV dell’entrata e nel titolo III della spesa. Si rileva che nell’ultimo quinquennio ad esse si è fatto ricorso in quattro esercizi su cinque (solo nel 2011 la Provincia non ha fatto ricorso ad anticipazioni).

76 Le sotto-voci relative ad “altre partite di giro” indicate dalla Pat sono 18 per le entrate e 19 per le uscite.

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Considerando anche le riscossioni ed i pagamenti su residui, le riscossioni totali risultano pari a 364.819.959,81, con una riduzione del 17,45% rispetto al 2012, mentre i

pagamenti totali risultano pari ad euro 382.000.864,75, con una riduzione dell’14,32% rispetto al 2012.

Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga le riscossioni e i pagamenti in conto competenza e in conto residui per servizi in

conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013:

Tabella 26: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in migliaia di euro)

2012 2013 2013/2012 2012 2013 2013/2012

Ritenute previdenziali e assistenziali 65.923 66.538 0,93% 67.351 67.919 0,84%

Ritenute erariali 155.170 152.584 -1,67% 110.693 154.478 39,56%

Altre ritenute al personale c/terzi 3.487 3.267 -6,31% 4.630 4.364 -5,75%

Versamenti ai /c della tesoreria 0 0 0 0

Costituzione/Reintegro fondi economali e

carte aziendali1.205 1.205 1.205 1.197 -0,66%

Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi

cauzionali0 0 0 0

Rimborso per spese per servizi per conto

di terzi2.271 11.782 418,80% 207 680 228,50%

Depositi per spese contrattuali 1.408 1.315 -6,61% 1.762 1.183 -32,86%

Sistema di tesoreria Provinciale 0 0 0 0

Emissione/Reintegro ordini di

accreditamento ai funzionari delegati0 0 0 0

Anticipazioni sanità/Rimborsi anticipazioni

sanità0 0 0 0

Sospesi di tesoreria da regolarizzare 0 0 0 0

Altre partite di giro 198.903 124.480 -37,42% 246.428 148.532 -39,73%

Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi

anticipazioni di tesoreria13.595 3.648 -73,17% 13.595 3.648 -73,17%

441.961 364.820 17,45% 445.871 382.001 14,32%

Servizi conto terzi

ENTRATA SPESA

Riscossioni Pagamenti

Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 – SEZIONE III –GESTIONE CONTABILE –

punto 3.5 - tabella 8.6.3 –contabilità speciali del questionario.

Il saldo netto delle contabilità speciali nella gestione di cassa risulta negativo (- 17.181 migliaia di euro) anche per il 2013, così come nel biennio precedente. La sottovoce “altre partite di giro” influenza in particolare il saldo negativo rilevato.

Come è possibile notare per le riscossioni e per i pagamenti le principali variazioni hanno interessato la voce residuale “Altre partite di giro” (-37,42% nelle riscossioni e -39,73% nei pagamenti) e la voce “Rimborso per spese per servizi per conto terzi”

(+418,80% nelle riscossioni e +228,50% nei pagamenti).

L’Amministrazione ha trasmesso77, al fine di una valutazione dell'effettiva natura delle operazioni registrate, quattro tabelle di dettaglio relativi alla voce “servizi per conto terzi” e "altre partite di giro" (due tabelle per le riscossioni e due tabelle per i

pagamenti).

Per le riscossioni le voci relative ai “servizi conto terzi” per un totale di 11.782.219,05 euro, sono le seguenti:

77 Questionario allegato alla nota prot. n. PAT/D317/2014/276293 del 22 maggio 2014 (– SEZIONE III –

GESTIONE CONTABILE – punto 3.5.

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- rimborso di somme pagate per lavori di viabilità statale affidati dall’ANAS prima del 1 luglio 1998 (9.523.086,80 euro);

- recupero somme anticipate agli operai forestali per trattamenti economici dovuti dagli istituti previdenziali ed assicurativi (2.227.518,46 euro);

- addizionale IRPEF di cui all’art. 1, c. 3 D.Lgs. n. 360/1998 da corrispondere ai Comuni (31.613,79 euro).

Per i pagamenti le voci relative ai “servizi conto terzi” per un totale di 679.820,56 euro, sono le seguenti:

- anticipazioni spese sviluppo banda larga (678.852,57 euro);

- anticipazioni somme lavori viabilità statale (967,99 euro).

La seguente tabella riporta invece le sottovoci delle “altre partite di giro” relative alle entrate (gestione di cassa, competenza più residui), pari a 124.879.880,52 euro, in ordine decrescente.

Tabella 27: dettaglio voce “altre partite di giro” – RISCOSSIONI TOTALI

Tipologie di entrata - voce "altre partite di giro" 2013

Entrate derivanti da versamenti di competenza delle agenzie della PAT 55.675.746,06

Trasferimenti erariali ai comuni derivanti da esenzione imposte comunali 12.442.618,62

Ammortamento operazioni di Swap 11.288.567,11

Fondo per il federalismo municipale 10.709.767,64

Rimborso oneri personale comandato 8.036.354,31

Revisione straordinaria residui passivi 7.767.884,22

Rimborso dell'indennità premio di fine servizio di competenza dell'Inpdap 7.611.684,93

Entrate derivanti da trattenute su stipendi personale scuola 2.481.763,88

Anticipazioni varie rifondibili 2.348.868,50

Rimborsi quote tributi erariali ai sensi dell'art.43 bis legge di contabilità 2.256.518,11

Rimborso dallo Stato anticipazioni per interventi a favore di popolazioni Nord Africa 1.982.068,13

Rimborso anticipazioni per conto della CEE e dello STATO 1.095.660,89

Entrate per cessioni di beni tramite permute 343.159,87

Rimborso anticipazioni per la concessione di anticipi sulle indennità di missione e relative

spese viaggio342.041,42

Rimborsi e insoluti sistema OPENKAT 54.314,88

Recupero contribuzione pensionistica a carico di Assessori 18.018,79

Riscossione di mandati di pagamento non completamente estinti 12.552,17

Entrate da attivazioni di procedure di esproprio 12.290,99

Totale 124.479.880,52 Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 – SEZIONE III –GESTIONE CONTABILE –

punto 3.5 del questionario.

La seguente tabella riporta invece le sottovoci delle “altre partite di giro” relative alle spese (gestione di cassa, competenza più residui), pari a 148.532.352,89 euro, in ordine decrescente.

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Tabella 28: dettaglio voce “altre partite di giro” – PAGAMENTI TOTALI

Tipologie di spesa - voce "altre partite di giro" 2013

Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia (DL 24

gennaio 2012 n. 1, art.35, comma 8)58.158.746,06

Revisione straordinaria residui (art. 71 della LP 7/1979 e art. 28 del DPP 18/2005) 30.976.945,37

Anticipazione personale comandato e messo a disposizione (art.. 11 LP 8/2002 e art. 8 LP

7/1997)22.312.585,55

Spese operazioni SWAP 12.439.055,00

T.F.R. di competenza dell'INPDAP e quota a carico PAT (art.197 LP 12/1983 e art. 9 LP

2/1997)7.125.668,89

Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società 3.808.625,50

Fondo federalismo municipale (deliberazione n. 2059 dd. 28/09/2012 e deliberazione n.

2601 dd. 30/11/2012)3.705.919,86

Anticipazioni varie rifondibili 2.565.054,39

Rimborso quote tributi erariali 2.256.518,11

Anticipazioni INPS e INAIL 2.163.325,58

Anticipazioni interventi profughi siriani 995.669,25

Rimborso ai Comuni delle minori entrate derivanti dall'esenzione delle imposte comunali

(art. 10 L. 448 e art. 2 L. 206/2003)747.752,18

Anticipazioni interventi popolazioni Nord Africa (OPCM 3933 dd. 13/04/2011 e OPCM 3991

dd. 30/12/2011)501.256,14

Anticipazioni varie (indennità di missione, spese di viaggio) art. 78 LP 5/1992 e art. 7 LP

23/2007)343.804,13

Acquisizioni tramite permute (art. 26 del regolamento di contabilità della LP n. 7/1979) 343.159,87

Rimborsi e insoluti sistema Openkat 53.693,85

Ritenute a carico Assessori 18.018,79

Riemissione mandati inestinti (art. 61 LP n. 7/1979) 8.708,50

Premio bontà "Fiorenzo e Sofia Clauser" 7.845,87

Totale 148.532.352,89 Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 – SEZIONE III –GESTIONE CONTABILE –

punto 3.5 del questionario.

Va quindi evidenziato lo squilibrio tra le spese per “altre partite di giro”, corrispondenti ad euro 148.532.352,89, e le entrate inerenti alla medesima voce, pari ad

euro 124.879.880,52, che ha determinato un differenziale negativo di euro 23.652.472,37.

Infine, va rilevato che nella generica voce “altre partite di giro” sono comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità

speciali. In particolare, risultano impropriamente contabilizzati pagamenti per “Rimborsi ed insoluti sistema Openkat”, “Anticipazioni varie rifondibili”, “Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia”, “Premio bontà Fiorenzo e Sofia Clauser”, “Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società”, “Spese operazioni Swap” e “Revisione straordinaria residui”.

Sul punto, in fase istruttoria, l’Amministrazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle suddette atipiche contabilizzazioni, evidenziando altresì che tali poste non sono suscettibili di produrre alterazioni negli equilibri di bilancio78.

Nondimeno, si ritiene di dover comunque segnalare che in base a consolidati

principi contabili i servizi per conto di terzi hanno un effetto meramente figurativo, vale a dire danno luogo alla contemporanea insorgenza di un credito e di un debito di corrispondente ammontare. Si tratta, in sostanza, di entrate che fanno sorgere per l’ente che le ha riscosse l’impegno a pagare al creditore la medesima somma e, analogamente,

78 Nota dell’Amministrazione prot. n. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014.

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di spese che fanno sorgere per l’ente che le ha pagate il diritto ad ottenere, dal debitore, il rimborso della stessa somma corrisposta. Invero, rientrano in tale categoria di entrata

e spesa quelle operazioni o attività realizzate dall'Ente senza perseguire un interesse diretto e proprio, ma piuttosto in qualità di semplice strumento di realizzazione degli interessi di un altro soggetto. In tal senso, i capitoli delle entrate e delle spese in parola non sono lasciati alla discrezionale determinazione dell’Ente, ma devono corrispondere alla logica contabile appena evidenziata. Quindi, deve trattarsi – per poter essere correttamente considerati servizi per conto di terzi – di entrate che per il solo fatto della riscossione fanno sorgere automaticamente per l’ente l’impegno a pagare ad un determinato creditore immediatamente la stessa somma riscossa; ed, analogamente, di spese che, per il solo fatto dell’avvenuto pagamento, fanno sorgere il diritto ad ottenere il rimborso immediato della somma da un determinato debitore.

Ne deriva che, l’eventuale inserimento di poste atipiche tra le partite di giro potrebbe comportare il rischio di inficiare l’attendibilità del bilancio.

1.11. La gestione dei residui attivi e passivi

Il totale dei residui attivi, escluso le partite di giro, a fine 2013 è pari a euro 3.274.381.355 e si compone di euro 455.758.172,48 originati dall’esercizio di competenza ed euro 2.818.623.182,52 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro

157.264.019,00 proveniente da esercizi precedenti il 2009. Il totale dei residui attivi rappresenta il 71% del totale delle entrate accertate nell’esercizio, pari a euro 4.611.486.145,48.

Il totale dei residui passivi, escluso partite di giro, a fine 2013 è pari a euro

3.702.749.782,36 e si compone di euro 1.535.288.914,29 originati dall’esercizio di competenza ed euro 2.167.460.868,07 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro 206.321.256,00 provenienti da esercizi precedenti il 2009. Il totale dei residui passivi rappresenta oltre l’81% del totale delle spese impegnate nell’esercizio, pari a euro 4.565.052.191,23.

La tabella seguente riporta l’anzianità dei residui (compreso le partite di giro).

Tabella 29: evoluzione residui finali di competenza Rendiconto

Esercizi Preced.

Rendiconto

2009

Rendiconto

2010

Rendiconto

2011

Rendiconto

2012

Rendiconto

2013Totale

143.086 276.318.418 1.359.836.009 229.275.803 518.766.969 355.124.668 2.739.464.953

3.937.665 15.948 191.174 62.177 60.282 100.100 4.367.346

31.278.996 2.260.228 10.192.154 3.039.270 4.710.553 7.347.426 58.828.627

121.887.003 58.791.234 52.838.790 83.875.563 61.124.593 93.185.978 471.703.161

17.269 0 0 0 0 0 17.269

157.264.019 337.385.827 1.423.058.127 316.252.813 584.662.397 455.758.172 3.274.381.355

26.325.135 14.738.526 28.854.320 25.065.730 21.488.176 104.638.546 221.110.433

183.589.154 352.124.354 1.451.912.447 341.318.542 606.150.573 1.016.154.890 6.769.873.143

5.193.004 61.341.825 12.625.944 17.363.566 26.760.546 284.174.537 407.459.422

201.128.252 129.349.074 232.309.490 548.387.118 933.002.049 1.251.114.378 3.295.290.360

0 0 0

206.321.256 190.690.899 244.935.434 565.750.684 959.762.595 1.535.288.914 3.702.749.782

69.708.071 40.929.938 85.398.216 11.728.461 33.271.103 117.000.462 358.036.252

482.350.583 422.311.736 575.269.084 1.143.229.830 1.952.796.293 3.187.578.291 7.763.535.817Totale Passivi

Attivi Tit.VI

Totale Attivi

Passivi Tit. I

Passivi Tit. II

Passivi Tit. III

Passivi Tit. IV

Residui

Attivi Tit. I

Attivi Tit. II

Attivi Tit. III

Attivi Tit. IV

Attivi Tit.V

Totale Attivi (escluso

partite di giro)

Totale Passivi (escluso

partite di giro)

Fonte: tabella 8.7.5 del questionario compilato dalla PAT.

Si tratterà di seguito più in dettaglio separatamente i residui di competenza da quelli derivanti dai residui.

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1.11.1. Residui di competenza

La gestione di competenza ha generato residui attivi e passivi per gli importi di seguito specificati:

Tabella 30: evoluzione residui finali di competenza

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

R ESID U I A TT IV I 551.458.865,31 615.223.228,45 455.758.172,48 11,56% -25,92%

R ESID U I PA SSIV I 1.362.812.580,75 1.653.992.709,61 1.535.288.914,29 21,37% -7,18%

V arianzione anno prec.

T ipo log ia

R esidui f inali d i compet enza

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Per quanto concerne i residui attivi, si rileva una diminuzione rispetto allo scorso

esercizio (-25,92%), imputabile al miglioramento nel livello delle riscossioni relative alle entrate devolute per tributi erariali in quota fissa.

Anche i residui passivi hanno subito una diminuzione (-7,18%), determinato da un miglioramento nel livello dei pagamenti. A tale contrazione dei residui passivi di competenza hanno contribuito in modo particolare la f.o. scuola e formazione, che registra una contrazione pari a 25,27 milioni di euro (-36,03%), la f.o. servizi generali, che registra una contrazione pari a 16,89 milioni di euro (-32,95%) e la f.o. sanità, che registra una contrazione pari a 79,28 milioni di euro (-32,91%).

Di seguito si presenta il calcolo dell’incidenza dei residui attivi e passivi rispettivamente sugli accertamenti e sugli impegni di competenza:

Tabella 31: incidenza dei residui finali di competenza

Ind icat ori 2 0 11 2 0 12 2 0 13

IN C ID EN ZA D EI R ESID U I

A TTIV I12,27% 13,98% 9,88%

IN C ID EN ZA D EI R ESID U I

PA SSIV I29,50% 35,74% 33,63%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

L’incidenza dei residui attivi è diminuita rispetto allo scorso esercizio e il valore risulta inferiore anche rispetto al 2011. L’indice denota una buona capacità dell’ente di riscuotere prontamente (entro l’esercizio) le somme accertate. Infatti, solamente il

9,88% delle somme accertate nel 2013 non sono state riscosse nel medesimo esercizio, andando ad alimentare i residui.

L’incidenza dei residui passivi di competenza è leggermente diminuita rispetto all’esercizio 2012, ma aumentata rispetto all’esercizio 2011. Nel 2013 quasi il 34% delle

somme impegnate non sono state pagate nell’esercizio di riferimento, andando ad incrementare i residui. La capacità di pagamento delle somme impegnate nel breve periodo è comunque tendenzialmente stazionaria nel triennio e si attesta su buoni valori.

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1.11.2. Residui esercizi precedenti

Per quanto riguarda la gestione dei residui degli anni precedenti, si riportano di

seguito le variazioni intervenute per maggiori o minori accertamenti di entrate e per economie di spesa, in modo da evidenziare l’andamento dell’eccedenza attiva o passiva. Nel 2013 si rileva una eccedenza passiva dei residui sia riguardo alla consistenza iniziale, che riguardo alla consistenza riaccertata dei residui. In fase di riaccertamento tale

eccedenza è però diminuita in valore assoluto di 30.998.244,34 euro. Tale valore misura anche lo scarto tra le economie dei residui passivi, pari a -41.634.262,54 euro e la diminuzione dei residui attivi iniziali -10.636.018,20.

Tabella 32: variazione residui anni precedenti

R ESID U IC ON SISTEN ZA

IN IZ IA LE

C ON SISTEN ZA

R IA C C ER TA TAV A R IA ZION I

ATTIVI 3.403.348.177,89 3.392.712.159,69 -10.636.018,20

PASSIVI 3.724.646.080,45 3.683.011.817,91 -41.634.262,54

DIFFERENZA -321.297.902,56 -290.299.658,22 30.998.244,34

Fonte: dati rendiconto PAT 2013.

La diminuzione dei residui passivi riaccertati rispetto alla consistenza iniziale (-41.634.262,54) è maggiore della diminuzione dei residui attivi riaccertati rispetto alla consistenza iniziale (-10.636.018,20).

Le due tabelle seguenti riportano in dettaglio i minori residui derivanti dall’operazione di riaccertamento disaggregata per gestione contabile di origine.

Tabella 33: gestione contabile di origine dei minori residui attivi

Minori residui attivi

318.038

18.201

2.211.799

8.088.547

10.636.585

- Gestione servizi c/terzi

- Altro

TOTALE MINORI RESIDUI

ATTIVI

Insussistenze derivanti da:

- Gestione corrente non

vincolata

- Gestione corrente vincolata

- Gestione in conto capitale

Fonte: Tabella 8.7.3 del questionario compilato dalla PAT.

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Tabella 34: gestione contabile di origine dei minori residui passivi

Minori residui passivi

Insussistenze*

6.568.072

0

25.309.480

0

9.756.710

41.634.263

Insussistenze derivanti da:

- Gestione corrente non

vincolata

- Gestione corrente vincolata

- Gestione in conto capitale

- Gestione servizi c/terzi

- Altro

TOTALE MINORI RESIDUI

PASSIVI

Fonte: Tabella 8.7.7 del questionario compilato dalla PAT.

Il totale dei residui attivi e passivi derivanti dalle gestioni relative agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro, è esposto nella tabella sottostante con riferimento al triennio 2011-2013:

Tabella 35: residui finali relativi agli esercizi precedenti

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

R ESID U I A TT IV I 2.615.933.345,31 2.624.606.325,27 2.818.623.182,52 0,33% 7,39%

R ESID U I PA SSIV I 1.432.301.970,42 1.751.359.483,88 2.167.460.868,07 22,28% 23,76%

Tipo log ia

R esidui f inali su residui V arianzione anno prec.

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

I residui attivi nel 2013 hanno subito un lieve incremento rispetto al 2012. L’ammontare nel 2012 era rimasto pressoché invariato rispetto al 2011.

I residui attivi iniziali accertati erano pari a 3.239.829.553,72. A seguito di minori accertamenti per euro 2.547.847,45 sono stati riaccertati residui per un importo pari ad euro 3.237.281.706,27. Di questi ne sono stati riscossi nel corso del 2013 per un importo pari a 418.658.523,75 euro e, conseguentemente, risultano da riscuotere

2.818.623.182,52 euro. Circa l’annuale attività di accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi, con la delibera n. 262 del 20 febbraio 2014, si è proceduto all’annullamento dei residui attivi relativi a crediti riconosciuti inesigibili, ai sensi dell'art. 53, della legge provinciale n.7/197979, nonché a redigere l'elenco dei residui attivi per singola posizione creditoria. In particolare, nel questionario-relazione al rendiconto 2013

certificato dalla Dirigente Generale del Dipartimento Affari Finanziari e trasmesso alla Corte dei conti, lo stesso ha dichiarato che sono state applicate procedure atte a verificare che la conservazione dei residui attivi è avvenuta nel rispetto della normativa

79 L’art. 53 della LP 7/79 prevede che l’accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi

avvenga annualmente in sede di rendiconto. A tal fine, entro il 15 aprile di ogni anno, possono essere definite le

procedure per l’accertamento delle entrate di competenza del precedente esercizio; entro il successivo 30

aprile, la Giunta provinciale assume la deliberazione relativa alla ricognizione dei residui attivi da trasportare nel

nuovo esercizio. Gli articoli 22 e 23 del Regolamento di contabilità individuano le strutture istituzionalmente

competenti alla promozione delle entrate e al relativo controllo. Annualmente con circolare del Presidente

relativa alla chiusura dell’esercizio finanziario, è richiesta la collaborazione di tutte le strutture della Provincia al

fine di controllare gli accertamenti e i residui delle posizioni finanziarie a loro istituzionalmente attribuite.

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vigente e sulla base dei presupposti sostanziali di ciascun credito80. Nel dettaglio, le minori entrate sono pari a 10.636.584,51 euro81, costituite da crediti riconosciuti

inesigibili, crediti per i quali si rinuncia alla riscossione e altre rettifiche.

Al riguardo questa Corte ribadisce quanto già evidenziato in occasione della precedente parificazione (rendiconto 2012), ossia che: “l’accertamento definitivo delle somme da conservare tra i residui postula una verifica puntuale delle condizioni del

permanere dell’accertamento da parte dei responsabili dei servizi competenti, da effettuarsi prima della deliberazione del rendiconto, ai fini del mantenimento, in tutto o in parte, dei crediti accertati. Tali operazioni di revisione devono condurre a una verifica delle singole posizioni creditorie ed all’eventuale eliminazione, totale o parziale, dei residui attivi riconosciuti insussistenti, per estinzione o per indebito o erroneo accertamento o di dubbia esigibilità82. In quest’ultimo caso – nel rispetto anche dei principi contabili per gli enti locali dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell’Interno - i responsabili dei vari servizi devono dare adeguata motivazione…”.

Entrando nel dettaglio dei singoli titoli di entrata, la seguente tabella riporta l’analisi dell’anzianità dei residui riferiti agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro:

Tabella 36: analisi anzianità residui attivi relativi agli esercizi precedenti

Residui Es. prec. 2009 2010 2011 2012 Totale

Attivi Tit. I 143.086,01 276.318.417,67 1.359.836.008,57 229.275.802,62 518.766.969,24 2.384.340.284,11

Attivi Tit. II 3.937.665,19 15.948,18 191.174,02 62.176,50 60.281,74 4.267.245,63

Attivi Tit. III 31.278.995,56 2.260.227,79 10.192.154,28 3.039.270,13 4.710.552,80 51.481.200,56

Attivi Tit. IV 121.887.003,08 58.791.233,53 52.838.790,03 83.875.563,38 61.124.593,01 378.517.183,03

Attivi Tit. V 17.269,19 0,00 0,00 0,00 0,00 17.269,19

Totale attivi 157.264.019,03 337.385.827,17 1.423.058.126,90 316.252.812,63 584.662.396,79 2.818.623.182,52

Fonte: dati estrapolati dalla tabella 8.7.5 del questionario compilato dalla PAT.

80 Nota del Dipartimento affari Finanziari della Provincia autonoma di Trento– prot. 276293 del 22 maggio 2014

e questionario sul rendiconto 2013 (q. 2.17). 81 La deliberazione n. 262/2014 distingue i crediti riconosciuti inesigibili per le seguenti 12 motivazioni: per

crediti accertati in ammontare arrotondato (10,97 euro); per revoca o modifica dell’atto di accertamento

(2.281.865,39 euro); per accertamenti rivelatisi insussistenti (crediti presunti o privi di presupposto)

(109.263,22 euro); per accertamenti di natura tributaria rivelatisi insussistenti (84.217,50 euro); per importi

già incassati in esercizi precedenti e/o imputati a capitoli differenti per carenze informative sui titoli concernenti

il credito (34.411,90 euro); ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 689/1981 (11.966,05 euro); a seguito di ricorsi

accolti dalle autorità giudiziarie (78 euro); a seguito sopravvenuta insussistenza del titolo giuridico (3.800,08

euro); per aggio della riscossione a favore del concessionario ai sensi dell’art. 17, comma 3, d.lgs. 112/1999 e

ai sensi dell’art. 9 contratto di servizio 40446 del 22 marzo 2011 (5.151,80 euro); per rettifiche contabili ed

oggetto di successive o riaccertamento per il medesimo importo (impatto contabile nullo) (566,31 euro); a

seguito della predisposizione di economie di spesa sul corrispondente cap. di uscite (partite di giro)

(8.079.083,53 euro).

Il tabulato allegato alla delibera riporta come totale generale: i crediti esigibili (3.493.075.097,14 euro); i

crediti in corso di riscossione (2.416.691,04 euro); le somme da riportare a residui attivi (3.494.491.788,18

euro); i maggiori accertamenti su residui es. precedenti (566,31 euro); i crediti inesigibili (10.636.584,51

euro). 82 Cfr. anche la recente sentenza della Corte costituzionale n. 138 del 5 giugno 2013.

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Oltre il 48% dei residui attivi relativi agli esercizi precedenti si riferisce a residui di competenza dell’esercizio 2010 inerenti il titolo I, ed in particolare a devoluzioni di tributi

erariali in quota fissa non riscossi.

Solamente il 6% del totale riguarda invece residui riferiti ad esercizi anteriori al 2009 (157,2 milioni di euro). Di questi 121,9 milioni sono imputabili al titolo IV, mentre solo 143 mila imputabili al titolo I.

Delle somme iscritte a ruolo all’1 gennaio 2013 per residui antecedenti all’esercizio 2009 (8.306 migliaia di euro), sono stati effettivamente riscossi solo 56 migliaia di euro, corrispondenti ad appena lo 0,7%. Inoltre, si rileva che questa parte di residui iscritti a ruolo risulta molto bassa rispetto alla massa complessiva dei residui vetusti (5%).

Tabella 37:movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante 2009. (in migliaia di euro)

8.306

56

1

8.249

Rendiconto 2013Residui attivi iscritti a ruolo ante

2009

Somme iscritte a ruolo al 01/01/2013

Somme riscosse nell’anno 2013

Sgravi richiesti nell’anno 2013

Somme conservate al 31/12/2013

Fonte: questionario compilato dalla PAT (tab 8.7.2)

Dalla complessiva analisi dei residui attivi si può desumere la difficoltà di riscossione dei crediti di lontana formazione atteso che gli stessi hanno subito una scarsa movimentazione nel corso del tempo e lasciano quindi emergere dubbi sulla loro effettiva esigibilità. Tuttavia, l’importo dei residui attivi vetusti (ante 2009) non appare particolarmente significativo rispetto alla massa totale dei crediti vantati

dall’Amministrazione.

In proposito, va comunque richiamato quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 138/2013 che ha sottolineato l’importanza dell’accertamento contabile, in particolare delle risorse provenienti dagli esercizi

precedenti, al fine di garantire attendibilità e veridicità al risultato di amministrazione. La Consulta ha evidenziando che è opportuno prevenire pratiche contabili – ancorché formalizzate in atti di natura legislativa – suscettibili di alterare la consistenza dei risultati economico-finanziari degli enti territoriali, trattandosi di un obiettivo prioritario al centro dell’evoluzione legislativa determinatasi in materia. Infatti, a far data dall’esercizio 2014

– ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 e 38, comma 1, del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L. 5 maggio 2009, n. 42), e dell’art. 7, allegato 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 dicembre 2011 (Sperimentazione della disciplina

concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) – l’accertamento delle partite attive provenienti da esercizi precedenti dovrà essere ancora più limitato e rigoroso di quanto previsto dall’art. 21 della legge quadro sulla

finanza regionale n. 76 del 2000, per effetto dell’obbligatoria istituzione di una posta

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correttiva in diminuzione, cosiddetto “fondo svalutazione crediti”, proporzionale alla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti, alla loro natura e all’andamento del

fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata – art. 7, comma 1, allegato 2, punto 3.3)83. In sostanza la parte attiva del bilancio, inerente ai residui attivi, già soggetta ad accertamento secondo quanto in precedenza specificato, dovrebbe essere compensata da una ulteriore decurtazione, secondo un coefficiente proporzionale alla capacità media di realizzazione dei crediti del quinquennio precedente.

L’Amministrazione ha fornito le ragioni del mantenimento di residui attivi derivanti dagli esercizi successivi al 2008 per ogni titolo di entrata84, in particolare:

- per il titolo I riguardano le spettanze di tributi erariali di competenza di ciascun anno non ancora erogati dallo Stato, in particolare per il 2012 e il 2013 i residui comprendono gli accantonamenti disposti dallo Stato, residui che trovano corrispondenza anche nei residui passivi. Il 2010 è l'anno di entrata in vigore del nuovo ordinamento finanziario come modificato dall'Accordo di Milano. In tale anno il MEF ha erogato prevalentemente risorse riferite agli esercizi precedenti generando così una elevata mole di residui attivi che permarranno a bilancio fino all'erogazione dei saldi da parte del MEF;

- per il titolo II le assegnazioni di parte corrente dello Stato che sono in attesa di erogazione del saldo o corrispondenti a versamenti di limiti di impegno;

- per il titolo III l’emissione di ruolo coattivo, i provvedimenti di rateazione, le procedure concorsuali in essere, i solleciti di pagamento, i ricorsi presso le autorità giudiziarie competenti in attesa di definizione, le vertenze in via transattiva in corso di definizione, le somme oggetto di richieste non ancora riscosse;

- per il titolo IV i trasferimenti in conto capitale dello Stato, in fase di rendicontazione o in attesa di erogazione del saldo, i trasferimenti dell'Unione Europea: progetti ed obiettivi finanziati con fondi europei ancora operativi, in fase di rendicontazione o in attesa di saldo, i trasferimenti per funzioni delegate definite con l'Accordo di Milano (lo Stato si è impegnato ad erogare 50 milioni all'anno coprendo i

residui dal 2003. Nel 2013 è stato coperto il residuo 2006).

Nel corso dell’attività istruttoria questa Corte dei conti ha svolto verifiche riguardo al rapporto tra le voci attive del rendiconto provinciale e le corrispondenti voci passive del bilancio dello Stato.

Secondo quanto indicato nel rendiconto 2013, ammontano complessivamente a 2.711,1 milioni di euro i residui indicati all’area omogenea (quote fisse di tributi erariali) del titolo I del bilancio provinciale (354 milioni di euro per residui del 2013 e 2.357 milioni di euro per residui degli esercizi precedenti), a 27,5 milioni di euro il totale dei

residui all’area omogenea (quota variabile di tributi erariali) del titolo I del bilancio (zero

83 Per quanto riguarda gli enti locali, si veda l’art. 6, c. 17, del D.L. n. 95/2012, convertito in Legge n.

135/2012, in base al quale, a decorrere dall’esercizio finanziario 2012, nelle more dell'entrata in vigore

dell'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al D.lgs. n. 118/2011 gli enti locali

iscrivono nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25 per cento dei residui attivi,

di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni. Previo parere motivato dell'organo

di revisione, possono essere esclusi dalla base di calcolo i residui attivi per i quali i responsabili dei servizi

competenti abbiano analiticamente certificato la perdurante sussistenza delle ragioni del credito e l'elevato

tasso di riscuotibilità. 84 Tabella del Servizio Entrate, finanza e credito allegata alla nota prot. PAT/S015/2014/240178 in risposta al

quesito n. 4 della nota prot. 157/2014.

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milioni di euro per residui del 2013 e 27,5 milioni di euro per residui degli esercizi precedenti) e a 427,2 milioni di euro il totale dei residui all’area omogenea (trasferimenti

dallo Stato) del titolo II del bilancio (76,7 milioni di euro per residui del 2013 e 350,5 milioni di euro per residui degli esercizi precedenti).

Questa Corte ha richiesto in argomento informazioni al dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato al fine di verificare la coincidenza tra i residui attivi

iscritti nel rendiconto della Provincia autonoma e quelli passivi inseriti nel rendiconto dello Stato, allegando tabelle con il dettaglio degli importi sopra descritti85.

La nota di riscontro del Ragioniere Generale dello Stato86 espone, in sintesi, quanto segue: “I residui passivi iscritti nel bilancio dello Stato a fronte delle somme da erogare alla Provincia per la devoluzione dei tributi erariali, pur essendo riferiti alle singole compartecipazioni statutarie riconosciute, sono imputati sinteticamente alle spettanze arretrate. Alla data del 31 dicembre 2013, a favore della Provincia autonoma di Trento risultano iscritti nel bilancio dello Stato circa 1.052 milioni di euro sul conto residui del capitolo n. 2790, piano di gestione 4, e 40 milioni di euro sul conto residui del capitolo 2790, piano di gestione 6, dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, risultano in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio, circa 1.854 milioni di euro relativi al piano di gestione 4, e 507 milioni di euro relativi al piano di gestione 6, rispettivamente di provenienza dell’esercizio 2010 e 2009. In particolare, si evidenzia che i predetti importi sono determinati in via prudenziale in quanto comprensivi di spettanze, quali il gettito IRPEF riscosso fuori relativo agli anni dal 2007 al 2009, la quota variabile relativa agli anni dal 2006 al 2009, per la cui quantificazione è prevista la sottoscrizione di un accordo con la Provincia autonoma. Si fa presente, inoltre, che le spettanze provinciali relative ai conguagli derivanti dal meccanismo della riscossione diretta delle

entrate tributarie sono determinate in via provvisoria, nelle more della comunicazione da parte dei componenti uffici prevista dal decreto 20 luglio 2011 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per quanto attiene alle assegnazioni statali per le funzioni delegate, si comunica che questa Amministrazione a decorrere dall’anno 2010 provvede

all’erogazione in favore della Provincia autonoma dell’importo di 50 milioni annui per gli anni 2003 e successivi, ai sensi dell’articolo 2, comma 112, della legge 23 dicembre 2009, n. 191. Per quanto riguarda il cofinanziamento statale di interventi comunitari si comunica che l’importo dei residui attivi della Provincia non può essere riscontrato essendo correlato alle rendicontazioni di spesa non ancora presentate alla Commissione

europea, a programmi non ancora chiusi o a contenziosi non ancora definiti. Circa i residui attivi della Provincia derivanti dalla area “trasferimenti dallo Stato” si fa presente che gli elementi informativi potranno essere richiesti da codesta Corte dei conti direttamente alle Amministrazioni competenti”.

Quanto indicato nella nota è rilevabile dal rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2013 parificato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti in data 26 giugno 2014. Tale rendiconto evidenzia una somma complessiva di 2.008.502.165,73 euro sul conto residui del capitolo n. 2790 (devoluzione alle Regioni a statuto speciale del gettito di entrate erariali alle stesse spettanti in quota fissa e

variabile) – piano di gestione 4 (devoluzione alle Province autonome di Trento e di

85 Nota n.538 del 29 maggio 2014, trasmessa alla Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per la

Finanza- Ministero dell’Economia e delle Finanze. 86 Nota MEF – RGS Prot. 49306 del 6/6/2014, acquisita al protocollo della Sezione di controllo di Trento n. 586

del 17/6/2014.

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Bolzano del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa). L’importo a favore della Provincia autonoma di Trento è quantificato, secondo la nota, in circa 1.052 milioni.

Sul conto residui del piano di gestione 6 (devoluzione alle province autonome di Trento e Bolzano di quote di entrate attribuite in misura variabile) i residui finali ammontano a 40.000.000 di euro (Trento e Bolzano). Nel rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio 2013 l’importo a favore della stessa è quantificato in 27.500.000 euro. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, sono indicati in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio con riguardo alla Provincia autonoma di Trento 2.361.424.818,44 euro (spettanze arretrate 2009: 507.014.917,67 e spettanze arretrate 2010: 1.854.409.900,77). L’ammontare complessivo dei residui (di competenza e perenti) da riferirsi alla Provincia autonoma di Trento, secondo quanto riportato nel rendiconto dello Stato, è, pertanto, pari a 3.440

milioni di euro.

Anche i residui passivi relativi agli esercizi precedenti presentano un aumento rispetto allo scorso esercizio, in misura oltretutto maggiore rispetto ai residui attivi (+23,76%). In particolare, i residui iniziali accertati erano pari ad euro

3.405.352.193,49. A seguito di economie per euro 31.877.552,55, sono stati riaccertati residui passivi per euro 3.373.474.640,94. I pagamenti in conto residui effettuati nell’esercizio, pari ad euro 1.206.013.772,87, hanno determinato la presenza di residui finali su residui, che dovranno essere pagati nei successivi esercizi, per un importo totale pari ad euro 2.167.460.868,07.

Entrando nel dettaglio dei singoli titoli di spesa, la seguente tabella riporta l’analisi dell’anzianità dei residui riferiti agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro:

Tabella 38: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti

Residui Es. prec. 2009 2010 2011 2012 Totale

Passivi Tit. I 5.193.004,23 61.341.825,30 12.625.944,03 17.363.565,72 26.760.546,07 123.284.885,35

Passivi Tit. II 201.128.252,10 129.349.073,61 232.309.489,71 548.387.118,44 933.002.048,86 2.044.175.982,72

Passivi Tit. III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale passivi 206.321.256,33 190.690.898,91 244.935.433,74 565.750.684,16 959.762.594,93 2.167.460.868,07

Fonte: dati estrapolati dalla tabella 8.7.5 del questionario compilato dalla PAT.

Oltre il 94% dei residui passivi si riferisce a spese in conto capitale, ed in gran parte sono relativi agli esercizi più recenti (2011 e 2012).

I residui passivi riferiti ad esercizi anteriori al 2009 sono pari a 206,32 milioni di euro e rappresentano il 9,52% del totale. Si tratta quasi esclusivamente di spese relative

al titolo II.

Si ricorda che l’art. 71, comma 5 della legge provinciale 7/79 prevede che la Giunta provinciale provveda all’annullamento dei residui a fronte dei quali non sussistono obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, nel rispetto di quanto previsto dal

regolamento di contabilità. In particolare l’art. 28 del D.P.P. 18-48/Leg. di data 29 settembre 2005 ha disciplinato la materia87.

87 “Art. 28 Annullamento dei residui passivi

1.Fermo restando quanto disposto dall'articolo 72, comma 3 delle legge provinciale di contabilità in materia di

riaccertamento delle somme da conservare tra i residui passivi, al fine di definire i residui passivi, a f ronte dei

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

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Nel corso del 2013 è stata effettuata la revisione straordinaria sui residui passivi prevista dall’art. 72 della legge di contabilità88. Tale revisione ha riguardato tutti i residui

passivi iscritti in bilancio fino al 2011 (per un importo impegnato di quasi 1.646 milioni di euro), per i quali le strutture provinciali hanno comunicato l’esistenza di obbligazioni giuridiche che ne consentiva il mantenimento a bilancio. Gli importi da transitare in economia sono stati pari a quasi 17 milioni di euro.

1.11.3. Evoluzione dei residui passivi

Di seguito si riporta il dettaglio dell’evoluzione dei residui passivi finali e la suddivisione degli stessi tra parte corrente e conto capitale: Di seguito si riporta il

dettaglio dell’evoluzione dei residui passivi finali e la suddivisione degli stessi tra parte corrente e conto capitale:

quali non sussistono obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, da annullare ai sensi dell'articolo 71 della

legge provinciale di contabilità, ferme restando le disposizioni in materia di prescrizione, la Giunta provinciale

deve uniformarsi ai seguenti criteri:

a) annullamento dei residui relativi a contributi o trasferimenti finanziari già concessi e per i quali siano scaduti i

termini di avvio, completamento o rendicontazione degli interventi, salvo che entro tali termini il beneficiario

abbia presentato domanda motivata di proroga, concedibile secondo i criteri stabiliti dalla Giunta provinciale;

b) annullamento dei residui relativi ad altre spese per i quali non sono state ancora assunte le relative

obbligazioni giuridiche, né attivate le procedure per assumere tali obbligazioni, fatte salve le eccezioni previste

dalla normativa vigente per l'utilizzo di somme già impegnate e fatta salva la necessità di mantenere a residuo

importi destinati all'attuazione di interventi finanziati o cofinanziati dall'Unione europea, dallo Stato o dalla

Regione o comunque relativi a rapporti finanziari con l'Unione europea, lo Stato e la Regione non ancora

compiutamente definiti.

2.Nel caso in cui non siano state assunte obbligazioni giuridiche per l'intero importo del residuo, i criteri di cui al

comma 1 possono anche prevedere modalità per la riduzione dei residui passivi nei limiti delle obbligazioni

giuridiche effettivamente assunte oppure, in caso di realizzazione di opere pubbliche, la possibilità di mantenere

a residuo somme, previste nel progetto definitivo o esecutivo approvato o in relative varianti, per le quali non

siano state assunte obbligazioni né siano in corso le procedure di assunzione delle stesse, ma necessarie per il

completamento degli interventi.

3.Ai fini dell'effettuazione della verifica dei residui passivi da annullare la Giunta provinciale stabilisce con

propria deliberazione l'esercizio finanziario entro il quale si sono formati i residui oggetto di verifica nonché le

modalità e i tempi cui devono attenersi le competenti strutture provinciali per l'effettuazione della verifica

medesima.” 88 A tal fine il Servizio Bilancio e Ragioneria ha predisposto apposita delibera (n. 1103 di data 27 maggio 2011)

di definizione delle direttive per rendere permanente la possibilità di effettuare la verifica, da attivarsi solo a

seguito di apposita circolare del Presidente della Provincia, con riferimento ai residui formatisi di norma entro il

terzo esercizio precedente a quello della sua attivazione. Per il 2013 tale verifica (per i residui passivi iscritti a

bilancio fino all’anno 2011) è stata attivata con circolare del Presidente (prot. n. 487229 di data 9 settembre

2013) con la quale sono stati inviati a tutte le strutture interessate files appositamente predisposti.

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Tabella 39: evoluzione dei residui passivi

2 0 11 2 0 12 2 0 13

R ESID U I PA SSIV I D A ESER C IZ I

PR EC ED EN TI ( a)1.432.301.970,42 1.751.359.483,88 2.167.460.868,07

R ESID U I PA SSIV I D I N U OV A

FOR M A ZION E ( b )1.362.812.580,75 1.653.992.709,61 1.535.288.914,29

R ESID U I PA SSIV I TOTA LI A L 3 1.12

( a+b )2 .79 5.114 .551,17 3 .4 0 5.3 52 .19 3 ,4 9 3 .70 2 .74 9 .78 2 ,3 6

R ESID U I PA SSIV I ELIM IN A TI A L 3 1.12 12.814.924,51 59.372.843,41 31.877.552,55

R ESID U I PA SSIV I D I PA R TE C OR R EN TE

A L 3 1.12554.304.924,81 573.478.581,66 407.459.422,06

R ESID U I PA SSIV I IN C ON TO C A PITA LE

A L 3 1.122.240.809.626,36 2.831.873.611,83 3.295.290.360,30

T ipo log ia

R esidui f inali t o t ali

Fonte: dati rendiconto PAT 2011 ,2012, 2013.

I residui passivi finali complessivi al 31/12 sono pari a 3.702.749.782,36, con un incremento del 21,83% rispetto allo scorso esercizio. Di essi, il 58,54% deriva dai precedenti esercizi (euro 2.167.460.868,07), mentre il 41,46% sono stati generati dalla gestione di competenza (euro 1.535.288.914,29). Lo scorso esercizio la gestione di

competenza aveva inciso sulla determinazione dei residui passivi finali complessivi in misura maggiore (48,57%).

Per quanto riguarda la composizione dei residui totali, essi si riferiscono per l’11% alle spese correnti (euro 407.459.422,06) e per l’89% alle spese in conto capitale (euro

3.295.290.360,30). Tali percentuali riflettono la minore velocità di pagamento che caratterizza le spese in conto capitale.

1.11.4. Indici dei residui

Di seguito si riportano i principali indicatori della gestione dei residui:

Tabella 40: indici della gestione dei residui attivi

Ind icat ori 2 0 11 2 0 12 2 0 13

IN D IC E D I SM A LTIM EN TO D EI R ESID U I

A TTIV I22,37% 16,96% 12,92%

IN D IC E D I A C C U M U LA ZION E D EI

R ESID U I A TTIV I-6,06% 2,29% 1,07%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011 ,2012, 2013.

L’indice di smaltimento dei residui attivi, dato dal rapporto tra le riscossioni in conto

residui ed i residui attivi iniziali, presenta negli ultimi due esercizi, una progressiva diminuzione rispetto alla percentuale rilevata nell’esercizio 2011 (di oltre 5 punti percentuali nel 2012 e di oltre 4 punti percentuali nel 2013). Questo denota un peggioramento nella capacità dell’ente di riscuotere le somme accertate negli esercizi

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

81

precedenti. In particolare in merito ai residui attivi vetusti ante 2009 relativi al titolo I e al titolo III, l’indice di smaltimento è pari rispettivamente all’1,36%89 e al 2,21%90.

La tabella seguente ne riporta le risultanze.

Tabella 41: movimentazione residui ante 2009 (tit. I, tit. III, tit. VI) (in migliaia di euro)

Titolo I Titolo III

Titolo VI

(esclusi

depositi

cauzionali)

147 32.026 37.676

2 709 11.213

2 38 137

143 31.279 26.325Totale finali da riscuotere

Residui attivi ante 2009

Iniziali da riscuotere (+)

Riscossi (-)

Stralciati o cancellati (-)

Fonte: questionario compilato dalla Pat (tab 8.7.1)

L’indice di accumulazione dei residui misura invece la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio, per effetto della gestione di competenza. Negli ultimi due esercizi l’indice mostra un valore positivo. Ciò significa che la formazione di nuovi residui per effetto della gestione di competenza è aumentata negli ultimi due

anni.

Tabella 42: indici della gestione dei residui passivi

Ind icat ori 2 0 11 2 0 12 2 0 13

IN D IC E D I SM A LTIM EN TO D EI R ESID U I

PA SSIV I45,82% 35,22% 35,42%

IN D IC E D I A C C U M U LA ZION E D EI

R ESID U I PA SSIV I4,79% 21,83% 8,73%

IN D IC E D I SM A LTIM EN TO D EI R ESID U I

PA SSIV I C OR R EN TI57,95% 60,51% 77,36%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011 ,2012, 2013.

Anche l’indice di smaltimento dei residui passivi, dato dal rapporto tra i pagamenti

in conto residui ed i residui passivi iniziali, presenta un peggioramento rispetto allo scorso esercizio. Poco più di un terzo dei residui relativi agli esercizi precedenti hanno concluso le fasi della spesa attraverso il pagamento.

Se si confrontano i valori dell’indice in riferimento alla sola spesa corrente si ha

invece un miglioramento.

89 Per il titolo I: 2 migliaia di euro (Riscossioni)/ 147 migliaia di euro ( Residui iniziali). Per il titolo III: 709

migliaia di euro (Riscossioni)/ 32.026 migliaia di euro ( Residui iniziali). Confrontare tab. 8.7.1 del questionario

compilato dalla PAT. 90 A tal fine il Servizio Bilancio e Ragioneria ha predisposto apposita delibera (n. 1103 di data 27 maggio 2011)

di definizione delle direttive per rendere permanente la possibilità di effettuare la verifica, da attivarsi solo a

seguito di apposita circolare del Presidente della Provincia, con riferimento ai residui formatisi di norma entro il

terzo esercizio precedente a quello della sua attivazione. Per il 2013 tale verifica (per i residui passivi iscritti a

bilancio fino all’anno 2011) è stata attivata con circolare del Presidente (prot. n. 487229 di data 9 settembre

2013) con la quale sono stati inviati a tutte le strutture interessate files appositamente predisposti.

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

82

L’indice di accumulazione dei residui passivi, che misura invece la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio per effetto della gestione di

competenza, è pari all’8,73%. Tale percentuale riflette l’incremento dei residui passivi finali rispetto al 2012, sia per effetto della gestione di competenza che per effetto della gestione in conto residui.

1.11.5. Residui perenti esercizi precedenti

L’istituto della perenzione amministrativa è stato eliminato a partire dai residui dell’esercizio 200491.

La consistenza totale dei residui perenti all’inizio dell’esercizio 2013 ammontava ad euro 2.761.860,95 (tutti relativi a spese in conto capitale). Alla fine dello stesso esercizio la consistenza totale si è ridotta ad euro 2.080.021,17. La differenza, che è pari ad euro 681.839,78, è stata determinata da riassegnazioni in bilancio per un totale di con utilizzo degli appositi fondi. Non risulta alcun importo per pagamento diretto sui capitoli attuali e

per insussistenze di debiti già inclusi tra i residui perenti.

In conclusione si riepiloga, qui di seguito, l’evoluzione dei residui perenti nell’ultimo triennio, ponendone in evidenza la progressiva riduzione:

Tabella 43: residui perenti

2 0 11 2 0 12 2 0 13 2 0 12 / 2 0 11 2 0 13 / 2 0 12

C OR R EN TI 0,00 0,00 0,00 0 0

C ON TO C A PITA LE 4.208.349,57 2.761.860,95 2.080.021,17 -34,37% -24,69%

TOTA LI 4 .2 0 8 .3 4 9 ,57 2 .76 1.8 6 0 ,9 5 2 .0 8 0 .0 2 1,17 - 3 4 ,3 7% - 2 4 ,6 9 %

Tipo log ia

R esidui f inali perent i V arianzione anno prec.

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Come è noto il fenomeno della perenzione non incide in alcun modo sulla sottostante obbligazione giuridica che resta pertanto valida ed efficace sino all’eventuale compimento della prescrizione civilistica (artt. 2934 e ss. c.c.) o di qualsiasi altra causa di

estinzione. In tal senso, si deve ritenere che i residui passivi perenti debbano essere rifinanziati al fine di garantire la disponibilità delle risorse necessarie per onorare le obbligazioni che nel corso del tempo verranno a scadenza.

La tabella seguente riporta il grado di copertura dei residui perenti relativi agli esercizi finanziari dal 2008 al 2013.

91 L’istituto della perenzione amministrativa è stato abolito dalla Legge provinciale n. 9 del 23 novembre 2004.

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83

Tabella 44: grado di copertura dei residui perenti

Esercizio

finanziario

Consistenza

dei residui

passivi

perenti alla

fine

dell'esercizio

Esercizio

finanziario

successivo

Copertura

iniziale dei

residui

passivi

perenti (*)

% grado

di

copertura

dei

residui

perenti

Somme

reclamate

Copertura

finale dei

residui

passivi

perenti

pagamenti

di residui

perenti (*)

%

pagamenti

su fondi

perenti

finali

%

pagamenti

su

consistenza

iniziale

2008 9.051.397 2009 5.000.000 55,24 371.820 371.820 4,11

2009 8.348.749 2010 1.905.000 22,82 1.433.138 1.433.138 17,17 15,83

2010 6.870.412 2011 1.000.000 14,56 2.124.954 2.124.954 30,93 25,45

2011 4.208.350 2012 1.000.000 23,76 539.132 539.132 12,81 7,85

2012 2.761.861 2013 100.000 3,62 681.840 681.840 24,69 16,20

2013 2.080.021 2014 0 0,00 Fonte: questionario compilato dalla PAT (tab 8.7.8.)

(*) Pagamenti per riassegnazioni in bilancio ai sensi degli articoli 20 e 21 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 e

successive modificazioni e dell'articolo 2, comma 27 della L.P. 23 novembre 2004, n. 9 sia con utilizzo di

appositi fondi sia direttamente sui capitoli.

Dai dati riportati emerge quindi che l’Amministrazione non ha mai dato completa copertura ai residui perenti determinando in tal modo l’eliminazione – solamente contabile – di una parte delle poste passive di bilancio.

Come è stato rilevato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 70/2012 il grado di copertura dei residui passivi caduti in perenzione deve essere il più alto possibile, potendosi determinare, altrimenti, nel corso delle varie gestioni, eventuali riflessi negativi sugli equilibri di bilancio.

Nello stesso senso si è anche pronunciata la Sezione delle Autonomie con la deliberazione n. 14/AUT/2006 affermando che in base a criteri di prudenzialità, al fine di apprestare una sufficiente garanzia di assolvimento delle obbligazioni assunte, la

dotazione del fondo residui perenti dovrebbe avere una consistenza tale da assicurare un margine di copertura pari al 70% degli stessi.

La Provincia autonoma di Trento, pur esponendo una quota non particolarmente significativa di residui perenti ed avendo eliminato la perenzione sin dal 2004, non si è

mai adeguata a tale criterio prudenziale garantendo un grado di copertura degli stessi molto basso.

1.11.6. Gli equilibri di bilancio

In linea generale, va rilevato che l’equilibrio di bilancio non è altro che uno dei corollari del principio di buon andamento dell’amministrazione (art. 97 Cost.), che la vincola all’utilizzazione ottimale e prudente delle risorse pubbliche. Di recente il legislatore nazionale, sulla spinta della normativa comunitaria, ha ritenuto di dover

intervenire al più alto livello normativo prevedendo in Costituzione l’obbligo del rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio. Il riferimento è alla Legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, in seguito attuata con la Legge 24 dicembre 2012, n. 243, in base alla quale vari articoli della Costituzione sono stati novellati. In particolare, il primo comma del

nuovo art. 97 dispone oggi che “Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico”. Parimenti è stato modificato il primo comma dell’art. 119 Cost., che ora stabilisce che “I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e

concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

84

dall'ordinamento dell'Unione europea”. Inoltre, l’art. 9 della L. n. 243/2012 dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, i bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle

città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano:

a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali;

b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti.

La verifica degli equilibri si trova peraltro già prevista nell’art. 7, comma 7, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, attuativa delle riforma del Titolo V della Costituzione. Da

ultimo, l’esigenza del presidio di questo fondamentale momento della gestione degli enti territoriali è stato ribadito con forza anche dal D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/201292.

A livello locale la disciplina dell’equilibrio del bilancio di competenza è contenuta

nell’art. 15, c. 1, della L.P. n. 7/7993. L’equilibrio è stato raggiunto in relazione al bilancio preventivo (5.157 milioni di euro) attraverso l’applicazione dell’avanzo di consuntivo (presunto) di 260 milioni di euro. In proposito, va ribadito quanto già osservato nel paragrafo dedicato al bilancio preventivo, ossia che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 70/2012 e n. 192/2012 ha ritenuto incostituzionale la copertura di spese attraverso

l’applicazione al bilancio preventivo dell’avanzo presunto.

Le variazioni apportate nel corso della gestione sono state meramente compensative (prelievi dai fondi di riserva, variazioni fra capitoli della stessa unità previsionale di base, ecc.). L’importo di tali variazioni è pari a 1.386.864.803,08 euro.

L’equilibrio economico, di cui all’art. 15, secondo comma della legge di contabilità provinciale n. 7/197994, è indicato nella tabella riportata nel bilancio giuridico. La differenza tra il totale delle entrate al netto delle voci richiamate nella normativa (4.085.657.057,88 euro) e il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso

prestiti (2.876.781.557,90 euro) risulta pari a 1.208.875.499,98 euro. Anche l’analoga tabella relativa ai dati a consuntivo, riportata nel rendiconto, ne consente la dimostrazione in relazione alle previsioni finali e agli accertamenti/impegni. In tale prospetto il saldo passa da 1.204.021.336,52 euro relativo alle previsioni finali a 1.510.896.200,04 euro relativo agli accertamenti/impegni.

92 Si veda in proposito l’art. 1, c. 3, della Legge n. 213/2012, in base alla quale le Sezioni regionali di controllo

della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi delle regioni e degli enti che

compongono il Servizio sanitario nazionale, con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi

166 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti

dal patto di stabilità interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo 119,

sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarità suscettibili di

pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti. 93 Il testo del comma 1 dell’art. 15 citato è il seguente: “Nel bilancio annuale il totale delle spese di cui si

autorizza l’impegno, aumentato dell’eventuale disavanzo di consuntivo deve essere uguale al totale delle

entrate di cui si prevede l’accertamento, comprese quelle derivanti dai nuovi mutui autorizzati ai sensi dell’art.

31, aumentato dell’eventuale avanzo di consuntivo”. 94 La norma cita che: “il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti non supera il totale delle

entrate proprie, ad eccezione di quelle derivanti dall’alienazione di beni patrimoniali e dal rimborso di crediti,

delle entrate per devoluzione di tributi erariali nonché delle entrate derivanti da trasferimenti ad esclusione

delle assegnazioni destinate al finanziamento di spese in conto capitale”.

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Relativamente all’equilibrio di cassa la tabella riportata nel rendiconto evidenzia il rispetto dell’equilibrio a consuntivo. In particolare l’art. 4 della legge provinciale 26/2012

ha determinato in 4.500 milioni di euro il totale delle entrate di cui è prevista la riscossione ed il totale delle spese di cui è autorizzato il pagamento per l’esercizio finanziario 2013, ad esclusione dei movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria. Il totale dei pagamenti effettivi (4.329.274.444,42)95 ha prodotto, rispetto ai pagamenti autorizzati, un residuo disponibile di 170.725.555,58 euro.

Per quanto riguarda le risultanze finali, la gestione di competenza ha prodotto come risultato differenziale fra il totale delle entrate accertate nel corso dell’esercizio ed il totale delle spese impegnate un importo di segno positivo pari ad euro 46.433.954,25 come di seguito rappresentato:

Tabella 45: calcolo risultato gestione di competenza 2013

TOTALE DELLE ENTRATE ACCERTATE 5.041.986.085,05

TOTALE DELLE SPESE IM PEGNATE 4.995.552.130,80

DIFFERENZA 46.433.954,25

C A LC OLO R ISU LTA TO GESTION E D I C OM PETEN ZA 2 0 13

Fonte: dati rendiconto PAT 2013.

Si presentano di seguito le risultanze degli ultimi tre esercizi:

Tabella 46: risultato triennale della gestione di competenza

A N N OR ISU LTA TO D ELLA GESTION E D I

C OM PETEN ZA

2011 -125.803.542,48

2012 -225.118.046,53

2013 46.433.954,25

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e 2013.

Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di competenza.

95 L’importo rappresenta la differenza tra il totale dei pagamenti come da rendiconto (4.617.777.914,56) e i

movimenti finanziari da escludere (288.503.470,14) come da prospetto riportato nel rendiconto ai sensi dell’art.

4, comma 4, del regolamento di contabilità.

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Tabella 47: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza

(accertamenti/impegni) Gestione di competenza

(accertamenti/impegni)

Rendiconto

2011

Rendiconto

2012

Rendiconto

2013

ENTRATE Titoli I, II e III (A) 4.349.500.396 4.289.493.726 4.387.909.516

di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province

autonome(B)33.307.812 32.333.100 30.601.100

Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont.

spec. (C)

Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità

speciali (D)

Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 4.349.500.396 4.289.493.726 4.387.909.516

Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: Titolo

IV (F)144.511.351 112.818.822 223.576.629

di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre

Regioni e Province Autonome (G)7.607.000 9.637.000 14.133.000

di cui: Riscossione crediti (H) 9.487.393 9.351.336 66.881.536

Accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 0

di cui: Anticipazioni di cassa (J)

Totale entrate in conto capitale: (F+I)=(K) 144.511.351 112.818.822 223.576.629

Contabilità speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) 477.580.052 443.088.476 430.499.940

Totale Entrate (E+K+L)=(M) 4.971.591.798 4.845.401.023 5.041.986.085

Spese di parte corrente: Titolo I (N) 2.864.699.078 2.854.832.474 2.871.947.589

di cui: spesa corrente sanitaria (N1) 1.120.358.109 1.151.752.687 1.124.431.444

di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province

autonome(O)0 0 0

Altre somme per Spesa corrente Sanitaria

registrate nelle contabilità speciali (P)0 0 0

Altre somme per Spesa corrente registrate nelle

contabilità speciali (Q)0 0 0

Rimborso di prestiti: Titolo III (R) 4.835.493 4.832.383 5.065.727

di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0 0 0

Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) 2.869.534.571 2.859.664.857 2.877.013.316

Spese in conto capitale: Titolo II (U) 1.750.280.718 1.767.765.737 1.688.038.875

di cui: concessioni di crediti (V) 25.000.000 22.000.000 40.000.000

di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre

Regioni e Prov. Autonome (W)40.000.000 40.000.000 40.000.000

Spese per contabilità speciali al netto di (P+Q):

Titolo IV (X)477.580.052 443.088.476 430.499.940

Totale delle Spese (T+U+X)=Y 5.097.395.341 5.070.519.070 4.995.552.131

Saldo netto di parte corrente (E – (T- S)) 1.479.965.824 1.429.828.869 1.510.896.200

Saldo netto c/capitale (K-H-J)–(U-V) -1.590.256.760 -1.642.298.251 -1.491.343.782

Saldo netto cont. Spec. (L–X) 0 0 0

Saldo entrate-spese (M-Y) -125.803.542 -225.118.047 46.433.954 Fonte: tabella 8.5.1 del questionario compilata dalla PAT.

Va evidenziato lo squilibrio di parte capitale, per quanto in lieve miglioramento. È invece in equilibrio la parte corrente.

Per quanto riguarda la gestione di cassa (residui esclusi), il totale delle riscossioni in conto competenza ammonta ad euro 4.481.589.367, mentre il totale dei pagamenti in conto competenza corrispondeva ad euro 3.343.262.754. Il saldo di cassa risulta positivo, pari a euro 1.138.326.613.

Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di cassa in conto competenza.

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Tabella 48: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità’ speciali - gestione di cassa

(riscossioni/pagamenti di competenza)

Gestione di cassa

(risc./pag. di competenza)

Rendiconto

2011

Rendiconto

2012

Rendiconto

2013

Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) 3.912.998.872 3.756.929.289 4.025.337.321

di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province

autonome (B)33.232.712 32.246.750 30.501.000

Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont.

spec. (C)

Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità

speciali (D)

Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 3.912.998.872 3.756.929.289 4.025.337.321

Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale,

riscossioni di crediti: Titolo IV (F)29.554.009 30.160.030 130.390.652

di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre

Regioni e Province Autonome (G)7.607.000 9.637.000 14.133.000

di cui: Riscossione crediti (H) 7.969.856 8.078.943 65.657.712

Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 0 0

di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0 0

Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) 29.554.009 30.160.030 130.390.652

Riscoss. da contabilità speciali al netto di

(C+D):Titolo VI (L)397.574.186 387.872.438 325.861.394

Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) 4.340.127.067 4.174.961.757 4.481.589.367

Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) 2.560.632.186 2.493.160.372 2.587.773.053

di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria

(N1)1.012.058.748 976.447.703 1.046.501.753

di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province

autonome (O)

Altre somme per Spesa corrente Sanitaria

registrate nelle contabilità speciali (P)

Altre somme per Spesa corrente registrate nelle

contabilità speciali (Q)

Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) 4.835.493 4.832.383 5.065.727

di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S)

Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) 2.565.467.679 2.497.992.755 2.592.838.779

Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) 691.535.030 475.445.130 436.924.498

di cui: concessioni di crediti (V) 25.000.000 15.000.000 40.000.000

di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre

Regioni e Prov. Autonome (W)40.000.000 0 0

Pagamenti per contabilità speciali al netto di

(P+Q):Titolo IV (X)385.724.456 367.925.839 313.499.477

Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y 3.642.727.164 3.341.363.723 3.343.262.754

Saldo netto di parte corrente (E – (T- S)) 1.347.531.193 1.258.936.534 1.432.498.542

Saldo netto c/capitale (K-H-J)–(U-V) -644.950.877 -438.364.042 -332.191.558

Saldo netto cont. Spec. (L–X) 11.849.730 19.946.599 12.361.917

Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) 697.399.903 833.598.034 1.138.326.613 Fonte: tabella 8.5.2 del questionario compilata dalla PAT.

Anche da tale analisi emerge lo squilibrio di parte capitale, mentre è in equilibrio la parte corrente.

Considerando anche la gestione dei residui l’equilibrio di cassa peggiora, restando comunque positivo (321.428.542 euro).

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Tabella 49: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità’ speciali (gestione di cassa totale)

Gestione di cassa

(risc./pag. tot.: residui + competenza)

Rendiconto

2011

Rendiconto

2012

Rendiconto

2013

Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) 4.582.289.916 4.196.399.600 4.342.641.238

di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province

autonome (B)33.232.712 32.626.069 30.580.928

Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont.

spec. (C)

Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità

speciali (D)

Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 4.582.289.916 4.196.399.600 4.342.641.238

Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale,

riscossioni di crediti: Titolo IV (F)114.637.273 127.935.419 231.745.259

di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre

Regioni e Province Autonome (G)7.607.000 9.637.000 14.133.000

di cui: Riscossione crediti (H) 7.971.395 9.596.479 66.930.105

Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I)

di cui: Anticipazioni di cassa (J)

Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) 114.637.273 127.935.419 231.745.259

Riscoss. da contabilità speciali al netto di

(C+D):Titolo VI (L)460.027.081 441.960.710 364.819.960

Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) 5.156.954.270 4.766.295.730 4.939.206.457

Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) 2.911.272.640 2.828.570.781 3.031.398.677

di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria

(N1)1.132.878.835 1.099.021.961 1.221.707.724

di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province

autonome (O)

Altre somme per Spesa corrente Sanitaria

registrate nelle contabilità speciali (P)

Altre somme per Spesa corrente registrate nelle

contabilità speciali (Q)

Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) 4.835.493 4.832.383 5.065.727

di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S)

Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) 2.916.108.133 2.833.403.164 3.036.464.403

Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) 1.563.206.839 1.124.416.944 1.199.312.647

di cui: concessioni di crediti (V) 25.000.000 15.000.000 47.000.000

di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre

Regioni e Prov. Autonome (W)81.611.272 2.074.237 1.709.412

Pagamenti per contabilità speciali al netto di

(P+Q):Titolo IV (X)484.662.092 445.870.652 382.000.865

Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y 4.963.977.064 4.403.690.760 4.617.777.915

Saldo netto di parte corrente (E – (T- S)) 1.666.181.783 1.362.996.436 1.306.176.835

Saldo netto c/capitale (K-H-J)–(U-V) -1.431.540.961 -991.078.004 -987.497.493

Saldo netto cont. Spec. (L–X) -24.635.011 -3.909.942 -17.180.905

Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) 192.977.206 362.604.969 321.428.542 Fonte: tabella 8.5.3 del questionario compilata dalla PAT.

Anche da tale tabella emerge lo squilibrio della parte capitale, e – in tale analisi – anche delle contabilità speciali, mentre risulta confermato l’equilibrio di parte corrente.

1.12. Il risultato finanziario complessivo

Il risultato finanziario complessivo (avanzo di consuntivo) alla chiusura dell’esercizio 2013 ammonta ad euro 372.214.191,38. Tale importo deriva dalla differenza fra residui attivi (3.495.491.788,18 euro) e residui passivi (4.060.786.034,15 euro) pari ad euro 565.294.245,97, sommato al risultato della gestione di cassa che ha fatto registrare un

avanzo pari ad euro 937.508.437,35. Il risultato finanziario complessivo (avanzo di consuntivo) alla chiusura dell’esercizio 2013 ammonta ad euro 372.214.191,38. Tale importo deriva dalla differenza fra residui attivi (3.495.491.788,18 euro) e residui passivi (4.060.786.034,15 euro) pari ad euro 565.294.245,97, sommato al risultato della gestione di cassa che ha fatto registrare un avanzo pari ad euro 937.508.437,35.

Rispetto al risultato del 2012 (294.781.992,79 euro), si registra una incremento del

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26,27% (77.432.198,59 euro). Il risultato finanziario complessivo così calcolato è evidenziato nella seguente tabella.

Tabella 50: calcolo risultato finanziario complessivo 2013

Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013

Fondo di cassa iniziale (+) 60.497.720,26 253.474.926,11 616.079.895,35

Riscossioni (+) 5.156.954.269,60 4.766.295.729,69 4.939.206.456,56

Pagamenti (-) 4.963.977.063,75 4.403.690.760,45 4.617.777.914,56

Fondo di cassa finale 253.474.926,11 616.079.895,35 937.508.437,35

di cui:

Quota vincolata

(Riferimenti SIOPE COD. 1450:

Consistenza alla fine del mese di

riferimento, delle giacenze del

conto corrente di tesoreria

intestato all'ente vinoclate per

pignoramenti. L'importo cui fa

riferimento la presente voce

costituisce un "di cui" dell'importo

di cui al codice 1400)

0,00 0,00 0,00

Fondo di cassa finale netto 253.474.926,11 616.079.895,35 937.508.437,35

Residui attivi (+) 3.353.451.544,37 3.403.348.177,89 3.495.491.788,18

Residui passivi (-) 3.142.497.248,45 3.724.646.080,45 4.060.786.034,15

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 464.429.222,03 294.781.992,79 372.214.191,38

SOMME VINCOLATE DA REISCRIVERE

IN COMPETENZA0,00 0,00 0,00

Altri vincoli eventualemente

presenti sull'avanzo di

amministrazione

0,00 0,00 0,00

ALTRE POSTE RETTIFICATIVE 0,00 0,00 0,00

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

netto464.429.222,03 294.781.992,79 372.214.191,38

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

formalmente approvato464.429.222,03 294.781.992,79 372.214.191,38

Residui perenti non coperti dal

fondo di copertura, ove sia

inserito nelle somme vincolate

0,00 0,00 0,00

Fonte: tabella 8.4 del questionario compilata dalla PAT.

Il risultato finanziario complessivo, pertanto, continua a mostrare un segno positivo. La flessione registrata nel 2012 (- 36,53%) sembra quindi essersi arrestata.

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90

L’art. 36 del regolamento di contabilità disciplina la distinzione in fondi vincolati e non vincolati dell’avanzo di consuntivo96.

La comparazione di tale distinzione negli esercizi 2011/2013 è rappresentata dalla seguente tabella:

Tabella 51: fondi vincolati e fondi non vincolati

A N N O FON D I V IN C OLA TIFON D I N ON

V IN C OLA TI

2011 0,00 464.429.222,03

2012 0,00 294.781.992,79

2013 0,00 372.214.191,38

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e 2013.

Va perciò evidenziato che l’Amministrazione provinciale continua a non vincolare

l’avanzo di amministrazione. In proposito, deve essere rilevato che, al di là di quanto previsto dall’art. 36 del Regolamento di contabilità provinciale (D.P.P. 18-48/Leg. Del 29/9/2005), in base all’applicazione di elementari principi contabili prudenziali, sarebbe opportuno che l’Amministrazione apponga dei vincoli sulla quota prevalente del risultato

di amministrazione al fine, ad esempio, di far fronte a passività potenziali (o debiti fuori bilancio), oppure per coprire la parte rimanente dei residui perenti ovvero ancora per far fronte a minori entrate derivanti dall’eventuale mancato incasso di residui attivi, specie se vetusti97.

96 L’art. 36 richiamato cita: “Avanzo e disavanzo di consuntivo:

1. L'avanzo di consuntivo è distinto in fondi non vincolati e in fondi vincolati.

2. I fondi vincolati si riferiscono alla differenza tra gli accertamenti di entrate derivanti da assegnazioni vincolate

a scopi specifici, previste dall'articolo 27, comma 1, della legge provinciale di contabilità e i corrispondenti

impegni di spesa, nonché da variazioni intervenute nei relativi residui.

3. Gli importi di cui al comma 2 sono applicati in aggiunta all'eventuale disavanzo di consuntivo.

4. I fondi vincolati di cui al comma 2 sono riassegnati per le medesime finalità in relazione ai presumibili tempi

di utilizzo dei fondi.

5. In sede di applicazione del presunto avanzo o dell'avanzo risultante dal rendiconto generale possono essere

distintamente individuate le quote dell'avanzo presunto o definitivo derivanti dall'applicazione dell'articolo 71,

quinto comma della legge provinciale di contabilità relativo all'annullamento dei residui passivi di cui all'articolo

28.” 97 Si veda, per un utile raffronto, il punto 60, dei principi contabili per gli enti locali, in base al quale il risultato

di amministrazione deve essere misurato nel rispetto del principio della prudenza, così come definito dal

documento Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali. Pertanto, l’ente analizza il risultato finale di

amministrazione, dettagliandolo per anno di formazione, ed in caso di risultato positivo, evidenzia quanta parte

è formata da residui da incassare con l’evidenziazione della loro anzianità, in modo da rendere evidenti le

eventuali difficoltà di incasso di alcuni residui attivi, e ove vi sia una presenza significativa di residui con elevato

grado di anzianità, sia possibile condizionarne l’impiego al loro effettivo realizzo (lett. d). Inoltre, in base al

punto 67 dei medesimi principi contabili, l’avanzo d’amministrazione non vincolato è opportuno sia utilizzato

secondo le seguenti priorità:

a. per finanziamento debiti fuori bilancio;

b. al riequilibrio della gestione corrente;

c. per accantonamenti per passività potenziali,

d. al finanziamento di maggiori spese del titolo II e/o estinzione anticipata di prestiti;

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91

1.13. Il conto cassa

La gestione di cassa (comprensiva delle contabilità speciali) ha prodotto riscossioni totali per 4.939.206.456,56 euro, di cui 4.481.589.367,06 euro riguardanti l’esercizio di competenza e 457.617.089,50 euro derivanti dai residui ed ha comportato pagamenti per complessivi 4.617.777.914,56 euro, di cui 3.343.262.754,16 euro riguardanti l’esercizio di competenza e 1.274.515.160,40 euro con riferimento ai residui passivi.

La differenza di segno positivo tra l’ammontare complessivo delle riscossioni e quello dei pagamenti, pari in valore assoluto a 321.428.542,00 euro, sommata algebricamente al precedente avanzo di cassa, definitivamente riscontrato in 616.079.895,35 euro, ha comportato un avanzo di cassa alla fine dell’esercizio 2013 pari

a 937.508.437,35.

La tabella seguente riporta i risultati degli ultimi tre anni:

Tabella 52: fondo cassa 2011, 2012, 2013

A N N O FON D O C A SSA

2011 253.474.926,11

2012 616.079.895,35

2013 937.508.437,35

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e 2013.

In relazione al fondo cassa 2013 è stato richiesto al Servizio Tesoreria della Provincia di confermare l’allineamento dei dati della giacenza di cassa al 1° gennaio 2013 con i corrispondenti dati del rendiconto provinciale 2013 e quelli del SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici),

La tabella seguente evidenzia i dati comunicati alla Corte98 e l’allineamento con i

dati presenti nel SIOPE.

98 importi comunicati dal Servizio di Tesoreria in data 20 giugno 2014 in risposta alla nota prot. 397 di data 6

maggio 2014.

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Tabella 53: corrispondenza gestione cassa 2013

Giacenza di Cassa al

01.01.2013

Competenza Residui Competenza Residui Competenza Residui

Entrate - Riscossioni

TITOLO I - Entrate

tributarie 3.869.175.720,03 308.556.819,60 3.869.175.720,03 308.556.819,60 3.869.175.720,03 308.556.819,60

TITOLO II- Entrate da

trasferimenti dell’Unione

europea, dello Stato e di

altri soggetti

54.117.371,35 3.942.023,38 54.117.371,35 3.942.023,38 54.117.371,35 3.942.023,38

TITOLO III - Entrate

extratributarie 102.044.229,84 4.805.073,79 102.044.229,84 4.805.073,79 102.044.229,84 4.805.073,79

Totale entrate

correnti 4.025.337.321,22 317.303.916,77 4.025.337.321,22 317.303.916,77 4.025.337.321,22 317.303.916,77

TITOLO IV - Entrate da

alienazione di beni

patrimoniali, da

trasferimenti di capitali

e dalla riscossione di

crediti

130.390.651,78 101.354.606,98 130.390.651,78 101.354.606,98 130.390.651,78 101.354.606,98

TITOLO V - Entrate da

mutui, prestiti o altre

operazioni creditizie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Di cui entrate per

anticipazioni di cassa0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale entrate in

conto capitale

TITOLO VI - Entrate per

contabilità speciali 325.861.394,06 38.958.565,75 325.861.394,06 38.958.565,75 325.861.394,06 38.958.565,75

Totale delle entrate 4.481.589.367,06 457.617.089,50 4.481.589.367,06 457.617.089,50 4.481.589.367,06 457.617.089,50

Spese - Pagamenti

TITOLO I - Spese

correnti 2.587.773.052,78 443.625.623,85 2.587.773.052,78 443.625.623,85 2.587.773.052,78 443.625.623,85

TITOLO II - Spese in

conto capitale 436.924.497,66 762.388.149,02 436.924.497,66 762.388.149,02 436.924.497,66 762.388.149,02

TITOLO III - Spese per

il rimborso di mutui e

prestiti

5.065.726,50 0,00 5.065.726,50 0,00 5.065.726,50 0,00

Di cui spese per

rimborsi di anticipazioni

di cassa

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale spese per

rimborso prestiti al

netto dei rimborsi

per anticipazioni di

cassa

5.065.726,50 0,00 5.065.726,50 0,00 5.065.726,50 0,00

TITOLO IV - Spese per

contabilità speciali 313.499.477,22 68.501.387,53 313.499.477,22 68.501.387,53 313.499.477,22 68.501.387,53

Totale generale

spese 3.343.262.754,16 1.274.515.160,40 3.343.262.754,16 1.274.515.160,40 3.343.262.754,16 1.274.515.160,40

Da conto del Tesoriere

616.079.895,35 616.079.895,35 616.079.895,35

Da rendiconto Da SIOPE

Fonte: dati rendiconto PAT 2013, SIOPE e Tesoriere della PAT.

1.14. Il conto del patrimonio

1.14.1. Normativa di riferimento

La gestione dei beni immobili della Provincia è disciplinata dalla legge provinciale 19 luglio 1990, n. 2399.

99 Tale legge provinciale distingue (art. 40) i beni della Provincia in più categorie: beni demaniali, beni

patrimoniali indisponibili e beni patrimoniali disponibili, in base alle disposizioni contenute nello Statuto di

autonomia e nelle norme di attuazione, nonché nelle leggi speciali.

I beni demaniali ed i beni del patrimonio indisponibile sono destinati all’uso pubblico secondo la disciplina

prevista nelle leggi che li riguardano e nell’interesse della collettività provinciale (art. 43). I beni del demanio, in

relazione alla loro natura, possono essere destinati ad uso pubblico ovvero ad usi particolari in quanto

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In tema di contabilizzazione del patrimonio, con l’art. 2 della legge provinciale 23 novembre 2004, n. 9 sono state introdotte alcune modifiche alla legge provinciale 14

settembre 1979, n. 7 (legge di contabilità). In particolare, il periodo aggiunto al comma 7 dell’art. 73 della L.P. 7/79 dispone che, con regolamento, la Giunta fissi i criteri e le modalità di valutazione delle attività e delle passività finanziarie, patrimoniali e demaniali. Tali criteri devono essere differenziati in ragione delle tipologie delle diverse componenti del patrimonio, tenendo conto dei principi contabili valevoli per il settore pubblico, delle norme del codice civile e delle norme fiscali in vigore.

Al riguardo, la Corte dei conti aveva già evidenziato100 la mancata applicazione del regolamento (CE) n. 2223/1996, del Consiglio del 25 giugno 1996, istitutivo del “Sistema europeo dei conti nazionali e regionali della comunità” (SEC 95). L’Amministrazione aveva motivato tale inadempimento con la necessità della previa adozione di un regolamento provinciale esplicativo delle procedure di valutazione a valore di mercato dei beni immobili da inserire nel conto patrimoniale.

Nel corso dell’istruttoria inerente la parifica del rendiconto della Provincia per l’esercizio 2013, l’Amministrazione ha fatto presente che, pur essendo stato approntato già dal 2011 il nuovo programma per la gestione dei beni immobili della Provincia tramite il sistema informatico SAP, programma che prevede la classificazione dei beni immobili secondo i criteri indicati dal sistema SEC’95 o similari, “l’apposito regolamento sarà sottoposto all’approvazione da parte della Giunta provinciale entro il prossimo autunno”101.

Ad avviso di questa Corte non è possibile, tuttavia, ritenere in tal modo giustificata la perdurante disapplicazione da parte dell’Amministrazione di un Regolamento comunitario. Si evidenzia, infatti, che i regolamenti comunitari sono atti normativi direttamente applicabili in ciascun Stato membro e che le disposizioni amministrative della Provincia autonoma non possono in alcun modo rinviarne l’immediata applicazione.

Si consideri, infatti, che tutti i soggetti pubblici dell’Ordinamento chiamati a dare esecuzioni alle leggi – compresi gli organi amministrativi - sono tenuti all’obbligo generale di disapplicazione della fonte interna qualora constatino un’incompatibilità tra la normativa nazionale o regionale e l’ordinamento comunitario (Consiglio di Stato IV, 5 giugno 1998 n. 918, Corte di Giustizia delle Comunità europee 22 giugno 1989) e che ai sensi dell’art. 2 delle Norme di Attuazione statutarie di cui al d.lgs. n. 266/1992 resta ferma in ogni caso l’immediata applicabilità nel territorio regionale delle norme comunitarie direttamente applicabili. In caso di inosservanza degli obblighi comunitari si può incorrere, pertanto, nella responsabilità amministrativa per danni all’erario, con consequenziali provvedimenti a carico dei funzionari che vi hanno dato causa.

compatibili con l’interesse generale e nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Giunta provinciale. 100 Sezioni riunite nella Regione Trentino Alto Adige, decisione n. 2/PARI/2013 del 28 giugno 2013. 101 Nota prot. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014.

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1.14.2. Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a.

Tabella 54: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a.

V OC E PA TR IM ON IA LEC ON SISTEN ZA A LL'

1.1.2 0 13

V A R IA Z ION I IN

A U M EN TO

V A R IA Z ION I IN

D IM IN U ZION E

C ON SISTEN ZA A L

3 1.12 .2 0 13R ED D ITO PR OD OTTO

TERRENI 108.949.721,85 0,00 14.714.778,40 94.234.943,45 738.221,60

FABBRICATI 228.229.838,35 80.724.678,24 2.053.049,13 306.901.467,46 182.624,17

TOTA LE B EN I

IM M OB ILI3 3 7.179 .56 0 ,2 0 8 0 .72 4 .6 78 ,2 4 16 .76 7.8 2 7,53 4 0 1.13 6 .4 10 ,9 1 9 2 0 .8 4 5,77

BENI M OBILI PROPRIETA'

PAT22.932,00 0,00 516,00 22.416,00 -

BENI M OBILI PROPRIETA'

PATRIM ONIO DEL

TRENTINO S.P.A.

743.986,97 1.395.753,45 37.037,14 2.102.703,28 -

TOTA LE B EN I M OB ILI 76 6 .9 18 ,9 7 1.3 9 5.753 ,4 5 3 7.553 ,14 2 .12 5.119 ,2 8 -

TOTA LE 3 3 7.9 4 6 .4 79 ,17 8 2 .12 0 .4 3 1,6 9 16 .8 0 5.3 8 0 ,6 7 4 0 3 .2 6 1.53 0 ,19 9 2 0 .8 4 5,77

Fonte: dati inviati dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. .

Al 31/12/2013 la consistenza del patrimonio gestito dalla Patrimonio del Trentino S.p.A. ha un valore pari ad euro 403.261.530,19, con un incremento netto rispetto

all’1/1/2013 pari ad euro 65.315.051,02.

I beni immobili registrano un valore al 31/12/2013 pari ad euro 401.136.410,91. La società ha inviato un prospetto contenente l’inventario beni immobili disponibili102.

Entrando nel dettaglio, il valore dei terreni al 31/12/2013 è pari ad euro

94.234.943,45. Nell’esercizio considerato non sono state effettuate nuove acquisizioni, mentre è stata effettuata la cessione dei terreni denominati “polo meccatronica” a Rovereto ed “area ex Monopolio” a Coredo, per un valore complessivo pari ad euro 14.714.778,40. Dai prospetti inviati dalla società le operazioni risultano aver generato plusvalenze pari rispettivamente ad euro 553.000,00 ed euro 185.221,60.

Il valore dei fabbricati al 31/12/2013 è pari ad euro 306.901.467,46, con un incremento netto rispetto all’1/1 pari ad euro 78.671.629,11.

Per quanto concerne i beni mobili, essi hanno un valore al 31/12/2013 pari ad euro

2.125.119,28 (22.416,00 di proprietà della Provincia e 2.102.703,28 di proprietà della società), con un incremento netto complessivo rispetto all’1/1 pari ad euro 1.358.200,31.

Si evidenzia che il valore dei beni della Patrimonio del Trentino S.p.A. non è riportato nel rendiconto della Provincia in quanto nello stesso è già ricompreso il valore

della partecipazione provinciale nella società.

102 Nel prospetto i beni immobili disponibili sono distinti fra: terreni, elencati in base al comune di appartenenza,

indicando in particolare l’anno di acquisizione, la superficie e il valore a inizio e fine anno, con le relative

variazioni e il reddito prodotto; fabbricati, classificati in base al comune di appartenenza alla categoria ed anche

in questo caso con l’indicazione del valore a inizio e fine anno e il reddito prodotto.

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95

1.14.3. Le risultanze del conto generale del patrimonio

Tabella 55: conto generale del patrimonio

C ON SISTEN ZA A L

3 1.12 .2 0 12

C ON SISTEN ZA A L

3 1.12 .2 0 13V A R IA Z ION I

FINANZIARIE 4.019.428.073,24 4.433.000.225,53 413.572.152,29

BENI M OBILI ED IM M OBILI 2.523.605.655,11 2.510.075.960,10 -13.529.695,01

ATTIVITA’ DIVERSE POSTE

RETTIFICATIVE2.015.189.209,04 1.927.448.043,18 -87.741.165,86

TOTA LE A TT IV ITA ’ 8 .558 .2 2 2 .9 3 7,3 9 8 .8 70 .52 4 .2 2 8 ,8 1 3 12 .3 0 1.2 9 1,4 2

FINANZIARIE 3.724.646.080,45 4.060.786.034,15 336.139.953,70

PASSIVITA’ DIVERSE POSTE

RETTIFICATIVE816.827.235,39 684.619.761,63 -132.207.473,76

TOTA LE PA SSIV ITA ’ 4 .54 1.4 73 .3 15,8 4 4 .74 5.4 0 5.79 5,78 2 0 3 .9 3 2 .4 79 ,9 4

PA TR IM ON IO N ETTO 4 .0 16 .74 9 .6 2 1,55 4 .12 5.118 .4 3 3 ,0 3 10 8 .3 6 8 .8 11,4 8

A TT IV ITA ’

PA SSIV ITA ’

Fonte: dati rendiconto PAT 2013.

Il Conto generale del patrimonio presenta al 31 dicembre 2013 un patrimonio netto pari ad euro 4.125.118.433,03, con un incremento netto, rispetto al 31 dicembre 2012, di euro 108.368.811,48, in percentuale pari al 2,7%.

Il miglioramento patrimoniale deriva da un incremento netto delle attività (pari ad euro 312.301.291,42) superiore rispetto al corrispondente incremento netto delle passività (pari ad euro 203.932.479,94). Le attività sono infatti passate da euro 8.558.222.937.39 ad euro 8.870.524.228,81, mentre le passività sono passate da euro

4.541.473.315,84 ad euro 4.745.405.795,78.

Scendendo nel dettaglio, a fine esercizio, le attività finanziarie, nella cui composizione rientrano come nel 2012 sia i residui attivi (pari ad euro 3.495.491.788,18) che la giacenza di cassa (pari ad euro 937.508.437,35), ammontano complessivamente ad euro 4.433.000.225,53 (4.019.428.073,24 nel 2012).

Le passività finanziarie, nella cui composizione rientrano, come nel 2012, solo i residui passivi, ammontano invece ad euro 4.060.786.034.15 (3.724.646.080,45 nel 2012). Il raffronto tra attività e passività finanziarie produce un’eccedenza attiva finanziaria al 31 dicembre 2013 pari ad euro 372.214.191,38 (294.781.992,79 nel 2012), in incremento rispetto all’esercizio precedente.

Le attività patrimoniali non finanziarie ammontano complessivamente ad euro 4.437.524.003,28 (4.538.794.864,15 nel 2012) di cui euro 2.510.075.960,10 riferite a

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beni mobili e immobili ed euro 1.927.448.043,18 riferite ad attività diverse e poste rettificative.

In relazione ai beni mobili ed immobili, che sono passati da un ammontare all’inizio dell’esercizio pari ad euro 2.523.605.655,11 ad una consistenza alla fine dell’esercizio pari ad euro 2.510.075.960,10, si è registrato un decremento netto pari ad euro 13.529.695,01 (-0,54%). In particolare i beni immobili patrimoniali disponibili sono

aumentati di euro 1.547.530,94 (+0,58%), passando ad una consistenza finale di euro 270.494.340,86 rispetto alla consistenza iniziale di euro 268.946.809,92, mentre i beni immobili patrimoniali indisponibili sono diminuiti di euro 15.181.344,42 (-0,79%)103; infine i beni mobili di uso pubblico mostrano un incremento pari ad euro 104.118,47 (+0,03%)104.

Le attività diverse e poste rettificative (comprensive di azioni, quote di partecipazione, fondi dotazione, crediti diversi, quota del fondo TFR di competenza dell’INPDAP, sottoconti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2013 ammontano ad euro 1.927.448.043,18 (erano pari ad euro 2.015.189.209.04 al 31 dicembre 2012).

Fra le voci che compongono la massa delle attività diverse e poste rettificative deve evidenziarsi, come già rilevato nei precedenti referti, un aumento nell’ammontare delle azioni e quote di partecipazione, pari nel 2013 ad euro 28.964.780,68 (+3,65%)105.

Si riscontra inoltre un aumento della quota del fondo TFR di competenza dell’INPDAP (+7.214.250,25) e una diminuzione dei sottoconti di tesoreria (-144.536,34). Considerevole, per il terzo anno consecutivo, risulta l’aumento dei crediti diversi (+78.128.585,68). Infine i valori di terzi in deposito hanno subito nel 2013 una diminuzione pari ad euro -201.904.246,13 (-34,20%).

Le passività diverse e poste rettificative (comprensive di debiti diversi, residui passivi perenti, fondo TFR, sottoconti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2013 sono risultate pari ad euro 684.619.761,63 (erano pari ad euro 816.827.235,39 al 31 dicembre 2012). La contrazione è interamente imputabile alla voce

“Valori di terzi in deposito”, di cui si è già detto in quanto, analogamente alla voce “Sottoconti di tesoreria” trova esatta corrispondenza con l’analoga voce dell’attivo.

In relazione al patrimonio immobiliare della Provincia, va evidenziato che a fronte della presenza di numerosi edifici non utilizzati (soprattutto perché bisognosi di

ristrutturazione), la Provincia ha speso nel 2013, per canoni di locazione comprendenti affitti di edifici e terreni, un importo pari ad euro 11.332.666,02.

Appare opportuna, al riguardo, una costante attività di monitoraggio e razionalizzazione da parte dell’Amministrazione provinciale.

La spesa per canoni di locazione registra comunque un decremento, rispetto all’esercizio 2012 (euro 11.661.925).

103 La Provincia ha segnalato (risposta al quesito 46) quale evento particolarmente significativo che ha inciso

sulla consistenza patrimoniale l’ acquisizione del complesso immobiliare individuato catastalmente e

tavolarmente dalle pp.ed. 676, 677 e 599, tutte C.C. Giustino, in P.T. 690, nell'ambito del progetto inerente la

realizzazione della circonvallazione di Pinzolo, per un importo pari a euro 4.414.320,00 104 La consistenza finale dei beni mobili di uso pubblico include i dati del patrimonio mobiliare relativi alle

Fondazioni Mach e Fondazione Kessler che, per effetto della normativa provinciale vigente, nell’anno 2008 sono

transitati nel patrimonio provinciale. 105 Per ulteriori dettagli in merito si rinvia al paragrafo 2.4.4.

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97

1.14.4. Le gestioni fuori bilancio

Il comma 3 dell’art. 17 della legge provinciale di contabilità vieta le gestioni di fondi

al di fuori del bilancio, salvo nei casi autorizzati da leggi speciali il cui elenco è allegato al bilancio di previsione e che è stato trasmesso dalla Provincia106.

Le gestioni fuori bilancio costituiscono la voce “crediti diversi” delle “attività e poste rettificative” nel Conto generale del Patrimonio all’interno del Rendiconto generale della

P.A.T. Tale voce ha subito nel rendiconto 2013 complessivamente variazioni in aumento per euro 165.827.428,40, di cui euro 137.902.835,83 fuori bilancio, e variazioni in diminuzione pari ad euro 87.698842,78, di cui euro 79.819.086,06 fuori bilancio.

Da evidenziare che in nota al prospetto “elenco dei crediti e debiti diversi” allegato

al rendiconto 2013 si specifica che “all’atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale”.

Al riguardo, si sottolinea che il ricorso a tale istituto, che di per sé si caratterizza

come una gestione di denaro pubblico senza l’osservanza degli ordinari principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente rappresentati nei documenti contabili dell’Amministrazione (e, quindi, nel rendiconto generale), dovrebbe essere del tutto eccezionale.

Anche quando nelle norme provinciali autorizzative viene fatto riferimento all’istituzione di un “fondo”, va ricordato che tale locuzione di per sé, in assenza di altre specificazioni legislative, indica solamente una provvista finalizzata di denaro, la quale quindi non è sufficiente a identificare l’esistenza di un istituto eccezionale qual è una gestione fuori bilancio, anche in considerazione del fatto che lo stesso legislatore

provinciale la utilizza, in altri contesti, con riferimento a stanziamenti veri e propri di capitoli del bilancio.

106 L’elenco trasmesso in allegato alla nota prot. PAT/D317/2014-299146 rileva 26 gestioni fuori bilancio.

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Tabella 56: elenco gestioni fuori bilancio 2013

D EB IT OR E LEGGI A UT OR IZ Z A T IVE GEST ION I F UOR I B ILA N C IO

VA R IA Z ION I IN

A UM EN T O F UOR I

B ILA N C IO

VA R IA Z ION I IN

D IM IN UZ ION E

F UOR I B ILA N C IO

Commissione forestaleFondo forestale L.P. 23 novembre 1978, n. 48 (art.

27)3.143.812,61 2.699.197,58

Trentino Sviluppo S.p.A. - RoveretoFondo premi di specializzazione, nuova imprenditorialità e

promozione L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 20, 21 e 24)297.927,26 2.287.088,42

Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo immobiliare e aree L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 25, 33 e 34) 107.043.958,45 41.310.812,35

Trentino Sviluppo S.p.A. - RoveretoFondo marketing L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 33, comma 1, lettera

a bis)24.456.468,06 24.220.301,45

Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo brevetti L.P. 2 agosto 2005, n. 14 (art. 25) 74.712,09 108.457,62

Trentino Sviluppo S.p.A. - RoveretoFondo per il sostegno all'innovazione - Seed M oney L.P. 13 dicembre

1999, n. 6 (art. 24bis)400.291,39 2.084.574,25

Trentino Sviluppo S.p.A. - RoveretoGestione fondi FAS per la ristrutturazione "ex M anifattura Tabacchi"

e per "Progetto Baite"6.520,99 42.340,62

Cooperativa artigiana di garanziaFondo cassa integrazione guadagni L.P. 3

febbraio 1995, n. 1 (art. 57)647,64 10.394,67

Confidimpresa Trentino (ex Terfidi) Fondo c.i.g.s. L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) 3.111,51 758,63

Confidimpresa Trentino (ex Confidi)Fondo "anticipazioni c.i.g. straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34

(art. 3)10.760,46 388.198,26

Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi)Fondo "anticipazioni c.i.g. straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34

(art. 3)- 114.126,50

Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi)Fondo immobiliare L.P. 18 novembre 1988, n.36 (art. 15) e L.P. 10

febbraio 2005, n. 1 (art. 26)- 811.102,88

M ediocredito Trentino - A lto Adige S.p.A.Fondo di ro tazione L.R. 28 novembre 1993, n. 20 (art. 1) e L.R. 16 luglio

2004, n.1 (art. 2)- -

UniCredit S.p.A. (ex Credito Fondiario T-AA S.p.A.)Fondo di ro tazione L.R. 9 febbraio 1991, n. 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio

2004, n. 1 (art. 2)0,11 -

M ediocredito Trentino - A lto Adige S.p.A.Fondo di ro tazione L.R. 9 febbraio 1991, n 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004,

n. 1 (art. 2)- -

M ediocredito Trentino - A lto Adige S.p.A.Fondo di ro tazione L.R. 28 novembre 1993, n. 21 (art. 1) e L.R. 16 luglio

2004, n. 1 (art. 2)- -

UniCredit M ediocredito Centrale S.p.A.Fondo di cui alla L. 28 novembre 1965, n. 1329 e L.P. 13 dicembre 1999,

n. 6 (art. 40)486,22 102,70

Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A.Operazioni di swap d'ammortamento L.P. 14

settembre 1979, n. 7 (art. 31ter comma 2)- -

Cassa del Trentino S.p.A.Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani L.P.

29 dicembre 2005, n. 20 (art. 59)1.683.717,06 5.082.808,41

Tecnofin Trentina S.p.A.

Concessione di crediti a società contro llate L.P. 28 marzo 2009, n. 2

(art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011, n.

18 (art. 15)

- -

Trentino Trasporti S.p.A.Concessione di crediti a società contro llate L.P. 28 marzo 2009, n. 2

(art. 18)- -

Trentino Network S.p.A.Concessione di crediti a società contro llate L.P. 28 marzo 2009, n. 2

(art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25)- -

Trentino Trasporti Esercizio S.p.A.Concessione di crediti a società contro llate L.P. 28 marzo 2009, n. 2

(art. 18)- -

Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto

Concessione di crediti a società contro llate L.P. 28 dicembre 2009, n.

19 (art. 8), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011,

n. 18 (art. 15)

- -

Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto (ex Centro

europeo di impresa e di innovazione (Ceii) Trentino)

Fondo interventi diretti a qualificare l'attività

artigiana L.P. 1 agosto 2002, n. 11 (art. 17)130.921,98 658.821,72

Patrimonio del Trentino S.p.A. L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 14, comma 5.1) 649.500,00 -

T OT A LE 137.902.835,83 79.819.086,06

Fonte: dati rendiconto PAT 2013 e dati trasmessi dalla PAT.

Al 31 dicembre la consistenza dei crediti diversi è pari a euro 555.287.370,20. Non risultano debiti fuori bilancio.

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99

Capitolo 2

Organizzazione e gestione delle risorse

2.1. La struttura organizzativa della Provincia e gli enti funzionali

Con la legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (“Norme in materia di governo dell’autonomia del trentino”) si è disciplinata la riorganizzazione dell’apparato

provinciale107

. A tale normativa si affiancano le disposizioni contenute nella legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 (“Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia autonoma di Trento”).

Le attribuzioni dei dipartimenti e della Direzione generale della Provincia, nonché l’individuazione dei Servizi (compreso l’individuazione del numero dei Servizi e del numero degli Uffici) sono disciplinate con atti organizzativi approvati con deliberazione della Giunta provinciale108.

L’articolazione dell’assetto provinciale al 1° gennaio 2013 è la seguente109:

Tabella 57: struttura organizzativa della Provincia al 1° gennaio 2013

Serviz i U f f iciIncarichi speciali

art . 3 2

Inc. d ir igenziali

art . 2 7Proget t i speciali

1 Direzione generale 5 10 3 2 1

10 Dipart imenti 39 153 15 15 5

1 Avvocatura della Provincia 3 2

12 Agenzie 11 46 4 3

TOTA LE 55 2 12 2 4 2 0 6

Fonte: dati trasmessi dall’Amministrazione provinciale.

107 L’art. 28 di tale norma individua le seguenti articolazioni della Provincia:

- direzione generale della Provincia

- i dipartimenti

- l’avvocatura della Provincia

- le agenzie.

L’art. 29 disciplina più in dettaglio alcuni aspetti inerenti la direzione generale della Provincia, i dipartimenti e

l’avvocatura della Provincia, mentre l’art. 32 tratta aspetti sulle agenzie. 108 La deliberazione n. 1596 del 25 giugno 2009 ha provveduto a fissare in 60 unità il numero massimo di

Servizi comprensivi delle articolazioni di secondo livello delle strutture equiparate a dipartimento e in 236 unità

il numero massimo degli uffici. 109 Al 1°gennaio 2013 esistevano i seguenti Dipartimenti: “Affari istituzionali e legislativi”; “Affari finanziari e

programmazione”; “Agricoltura turismo commercio e promozione”; “Industria e artigianato”; “della

conoscenza”; “Lavori pubblici e mobilità”; “”Organizzazione personale e affari generali”; “Lavoro e welfare”;

“Protezione civile”; “Territorio e ambiente”. Le 11 Agenzie esistenti erano: l’Agenzia provinciale per la

protezione dell’ambiente (APPA); l’Agenzia per le risorse idriche ed energetiche (APRIAE); l’Agenzia provinciale

per l’incentivazione delle attività economiche (APIAE); l’agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP);

l’Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza

(APAPI); l’Agenzia del lavoro; l’Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l’Agenzia per la depurazione

(ADEP); l’Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); il Centro per la formazione continua e

l’aggiornamento del personale insegnante e l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche

giovanili (APF).

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

100

Al 31 dicembre 2013 erano presenti le seguenti strutture110:

Tabella 58: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre 2013

Serviz i U f f iciIncarichi speciali

art . 3 2

Inc. d ir igenziali

art . 2 7Proget t i speciali

1 Direzione generale 6 10 1 2 1

10 Dipart imenti 39 144 23 14 4

1 Avvocatura della Provincia 3 2

12 Agenzie 11 44 7 3

TOTA LE 56 2 0 1 3 3 19 5

Fonte: dati trasmessi dall’Amministrazione provinciale.

Anche considerando le variazioni intervenute nel corso del 2013111 il numero dei numero di Servizi al 31 dicembre 2013 risulta inferiore al numero massimo di Servizi (sessanta) consentito dalla normativa provinciale.

2.2. Le risorse strumentali e l’informatizzazione

La spesa complessiva impegnata per le risorse strumentali individuabile nel rendiconto è pari a euro 475.000,00. Tale spesa è stata destinata per il 38,53%

all’acquisto e progettazione di mobili ed arredi per gli uffici provinciali e per altri locali di proprietà provinciale o adibiti a servizi provinciali112, per il 38,74% per l’acquisto di mezzi di trasporto113 e per il 22,74% all’acquisto di attrezzature d’ufficio, di fotocopiatrici, di strumentazioni, macchine e attrezzature speciali114.

La gestione del sistema informatico provinciale (S.I.E.P.)115 è affidata, mediante convenzione, ad Informatica Trentina S.p.a. e alla società Trentino Network S.r.l..

110 Al 31 dicembre 2013 esistevano i seguenti Dipartimenti: “Affari istituzionali e legislativi”; “Affari finanziari e

programmazione”; “Agricoltura turismo commercio e promozione”; “Industria e artigianato”; “della

conoscenza”; “Lavori pubblici e mobilità”; “”Organizzazione personale e affari generali”; “Lavoro e welfare”;

“Protezione civile”; “Territorio e ambiente”. Le 12 Agenzie esistenti erano: l’Agenzia provinciale per la

protezione dell’ambiente (APPA); l’Agenzia provinciale per l’energia (APE); l’Agenzia provinciale per

l’incentivazione delle attività economiche (APIAE); l’agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP); l’Agenzia

provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l’Agenzia provinciale per l’asssistenza e la previdenza (APAPI);

l’Agenzia del lavoro; l’Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l’Agenzia per la depurazione (ADEP);

l’Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); il Centro per la formazione continua e l’aggiornamento

del personale insegnante e l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF). 111 Il numero dei Servizi è aumentato di una unità; 112 Capitolo di spesa n. 153000. 113 Capitolo di spesa n. 153050. 114 Capitolo di spesa n. 153100. 115 L’affidamento in concessione dell’incarico relativo alla gestione del Sistema Informativo Elettronico

Provinciale (S.I.E.P.), nonché l’affidamento degli incarichi di attuazione degli altri interventi previsti dall’articolo

2 della legge provinciale 6 maggio 1980, n. 10 e successive modifiche, sono disciplinati:

- dalla convenzione n. di racc. 42376 di data 24 maggio 2013 stipulata fra la Provincia autonoma di Trento ed

Informatica Trentina S.p.a.;

- dalla convenzione n. di racc. 38578 del 18 maggio 2009 e dal primo atto aggiuntivo n. di racc. 39915 del 18

maggio 2009, stipulati fra la Provincia autonoma di Trento e Trentino Network S.r.l. (la convenzione decorrere

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

101

L’impegno finanziario a favore di Informatica Trentina S.p.a., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2013, ad euro 30.500.000,00 (euro 17.515.943,26116 per spese

correnti e 12.984.056,74117 per spese in conto capitale)118 Tale spesa è stata destinata per la maggior parte all’Amministrazione provinciale (72,64%) e per la restante parte, alle attività culturali (4,50%), ai trasporti pubblici (4,55%), alle scuole (4,43%), al catasto e al libro fondiario (3,49%) e alle autonomie locali (0,02%).

L’impegno finanziario a favore di Trentino Network S.r.l., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2013, ad euro 526.937,22119 per spese correnti e euro 4.056.933,26120 per spese in conto capitale121. La Provincia ha precisato122 che per quanto riguarda la gestione dei servizi di supporto alla rete trasmissione dati della Protezione Civile denominata TETRA, la spesa impegnata per l’anno 2013 è pari a euro 2.554.737,50 (al lordo iva) e che tali oneri sono a carico della Cassa Provinciale Antincendi123. Pertanto per quanto riguarda la spesa derivante dalla gestione delle telecomunicazioni il costo complessivo è pari ad euro 7.386.162,37.

2.3. Le risorse umane

2.3.1. Organico

La dotazione complessiva del personale del comparto autonomie locali è stata

determinata124 dall’art. 58, comma 1 lett. a), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2

dal 1° gennaio 2009 fino al 31 dicembre 2020).

A seguito della citata Convenzione stipulata nel 2009, la società Trentino Network S.r.L. ha erogato, con

decorrenza 1 gennaio 2009, oltre ai servizi di telecomunicazione sia ordinari che in banda larga, i servizi relativi

al sistema telematico a supporto della Protezione Civile (Sistema Tetra) i servizi di fonia Voip ed i connessi

servizi professionali. 116 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono: n. 154500/002 (Provincia autonoma

di Trento); n. 154500/001 (attività culturali); n. 203050 (Autonomie locali); n. 801800 (Catasto e libro

fondiario). 117 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese in conto capitale sono: n. 155000/002 (Provincia

autonoma di Trento); n. 352000/003 (attività culturali); n. 746000/001 (Trasporti Pubblici); n. 252750

(Scuole). 118 Comprendono le spese per il servizio di supporto agli applicativi informatici e dell’esercizio dei server

centralizzati, dei servizi sui clienti e su server decentralizzati, del noleggio operativo, dei servizi di

telecomunicazione, dei servizi di customer service desk (CSD), dei servizi professionali, degli oneri e delle spese

dirette e della gestione della Carta provinciale dei servizi 119 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono; n. 154500/003 (Provincia autonoma

di Trento); n. 203050 (Autonomie locali); n. 801800 (Catasto e libro fondiario); n. 801600-002 e n. 151550-

006 (Fonia). 120 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese in conto capitale sono: n. 155000/008 (Provincia

autonoma di Trento); n. 155000-008 (Catasto e Libro Fondiario); n. 205360 (Autonomie locali); n. 807920/002

(Protezione civile); n. 746000/001 (Trasporti Pubblici); n. 252755 (Scuole). 121 Tale spesa è stata destinata per la maggior parte all’Amministrazione provinciale (37,51%) e per la restante

parte alle autonomie locali (34,62%), alle scuole (10,75%), al servizio Reti e Telecomunicazioni (6,61%), ai

trasporti pubblici (6,13%), alle attività culturali (2,26%), alla protezione civile (1,89%) e al catasto e al libro

fondiario (0,24%). 122 Nota prot. PAT/S015/2014/221633 del 18 aprile 2014 (risposta a quesito 35 della nota prot. 157/2014). 123Ai sensi del comma 6 dell’articolo 25 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 e in conformità a quanto

disposto dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 2217 di data 28 ottobre 2011 e n. 2271 di data 26

ottobre 2012. 124 Secondo l’art. 63 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, “Dotazione complessiva del personale”:

- la dotazione complessiva del personale provinciale assunto con contratto a tempo indeterminato, escluso il

personale insegnante della scuola a carattere statale, è stabilita dalla legge finanziaria. La legge finanziaria fissa

altresì la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, prevedendo la possibilità di integrare

la predetta spesa entro determinati limiti, consentendo, comunque, l’inquadramento del personale trasferito

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

102

in 4.315 unità equivalenti per l’anno 2009 e per gli anni seguenti. Per gli anni 2011, 2012 e 2013 non ci sono state modifiche alla norma sopra citata125. Il numero massimo delle

unità di personale equivalente stabilito dalla norma si riferisce al personale dipendente della Provincia che opera presso le strutture organizzative provinciali comprendendo, indistintamente, oltre al personale del comparto autonomie locali, anche il personale del comparto ricerca assegnato alle strutture provinciali. Vengono escluse pertanto le seguenti tipologie di personale di ruolo:

- collocato a disposizione presso l’ITEA S.p.A.;

- collocato a disposizione presso le Aziende di Promozione Turistica;

- collocato a disposizione presso la Fondazione Kessler;

- collocato a disposizione presso la Fondazione Mach;

- in posizione di comando presso altri Enti;

- assegnato a società ed enti.

Il totale complessivo delle unità a tempo indeterminato126 della Provincia, escludendo il personale insegnante della scuola a carattere statale e del comparto scuola, ma includendo le tipologie di personale sopra elencate, è pari a n. 4.962 unità fisiche al 1° gennaio 2013 e pari a n. 4.994 unità al 31 dicembre 2013127.

La dotazione complessiva del personale del comparto scuola è stata determinata128 dall’art. 58, comma 1 lett. b), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2, in n. 2.560

dallo Stato, dalle Regioni e dagli altri enti pubblici in applicazione di disposizioni legislative statali, regionali e

provinciali (comma 1);

- nell'ambito della dotazione complessiva, la Giunta provinciale determina la distribuzione di personale fra le

diverse qualifiche e categorie. La distribuzione tiene conto anche delle modifiche che si intendono apportare alla

composizione qualitativa della distribuzione del personale e alle modalità per il rientro di personale dal tempo

parziale temporaneo al tempo pieno nel caso di momentanea carenza di posti nella dotazione complessiva, con

successivo riassorbimento entro la dotazione (comma 2). 125 Al comma 1 dell’art. 17 della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27 si cita: “.. nel rispeto dei limiti per il

contenimento delle dotazioni di personale previsti dagli articoli 58 e 60 della legge provinciale n. 2 del 2009, le

cui disposizioni sono confermate per il triennio 2011-2013”. 126 La finanziaria provinciale 2013 (legge provinciale 27 dicembre 2012 n. 25) all’art. 24, comma 3 cita: “Per

l'anno 2013 la Provincia non procede ad assunzioni di personale a tempo indeterminato del comparto delle

autonomie locali e del comparto ricerca“. 127 Quantità indicata nelle tabelle trasmesse in allegato (Dipartimento Organizzazione. Personale e affari

generali) alla nota del Servizio Bilancio e Ragioneria prot. n. PAT/S015/2014/240178 di data 6 maggio 2014 in

risposta al quesito n. 39 della nota prot. 157 del 24 febbraio 2014. 128 Secondo l’art. 85, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, “Dotazione complessiva del personale

dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario nonché assistente educatore”:

- La Provincia determina la dotazione complessiva del personale assegnato alle istituzioni scolastiche e

formative provinciali nonché la relativa spesa massima, ispirandosi al principio dell'utilizzazione razionale delle

risorse in relazione alla qualità del servizio educativo (comma 1);

- La legge finanziaria provinciale stabilisce: a) la dotazione complessiva dei dirigenti, dei docenti e del personale

amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore delle istituzioni scolastiche e formative provinciali

assunto con contratto a tempo indeterminato; b) la spesa massima per il personale delle istituzioni scolastiche

e formative provinciali, ivi compreso quello assunto a tempo determinato; per l'integrazione della spesa resta

fermo quanto previsto dall'articolo 63, comma 1, della legge provinciale n. 7 del 1997 (comma 2);

- In aggiunta al personale assegnato, le istituzioni scolastiche e formative provinciali, utilizzando risorse del

proprio bilancio, possono stipulare, per periodi determinati, contratti di prestazione d'opera con esperti in

discipline e insegnamenti non obbligatori, secondo i criteri e le modalità stabiliti dal consiglio dell'istituzione, in

particolare per l'introduzione o la sperimentazione di nuove discipline di studio o di metodologie innovative, per

l'ampliamento e la qualificazione dell'offerta formativa o per far fronte a esigenze connesse con il disagio, con

particolari tipi di difficoltà, con l'inserimento degli studenti appartenenti a famiglie di recente immigrazione

(comma 3).

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unità equivalenti per gli anni scolastici 2009-2010 e successivi. Il totale complessivo delle unità a tempo indeterminato del comparto scuola è pari a 2.487 unità fisiche al 1°

gennaio 2013 e pari a 2.469 al 31 dicembre 2013129

2.3.2. Personale comandato e distaccato130

Nel 2013 vi sono state 70 unità di personale comandate presso la Provincia131 e si sono avuti 11 nuovi inquadramenti presso la Provincia di personale comandato da altri enti, oltre a 4 cessazioni di comando. Riguardo al personale provinciale comandato presso altri enti, il numero dei comandi nel 2013 è stato pari a 94 unità132. E’ stato registrato un nuovo inquadramento presso altri enti, e si sono avute 12 cessazioni di

comando. La messa a disposizione presso altri enti è basata sulla specifica normativa correlata all’Ente presso il quale avviene il comando133. Il personale distaccato ammonta a 605 unità134 e si sono avute 30 cessazioni di distacco.

129 Quantità indicata nelle tabelle trasmesse in allegato (Dipartimento Organizzazione. Personale e affari

generali) alla nota del Servizio Bilancio e Ragioneria prot. n. PAT/S015/2014/240178 di data 6 maggio 2014 in

risposta al quesito n. 39 della nota prot. 157 del 24 febbraio 2014. 130 La disciplina che regola l’istituto del comando, si rinviene nell’art. 8, comma 3 della L.P. n. 7 del 1997. 131 In particolare 18 unità dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari (di cui 6 a carico del fondo sanitario

provinciale), 13 unità provenienti da Comuni, 9 unità dalle Comunità di Valle, 8 unità da altre province e

regioni, 5 unità da Ministeri, 5 unità dal Consiglio provinciale, 5 unità da società provinciali (4 da Trentino

Network srl e 1 da Trentino Trasporti spa). 132 Dei quali in particolare 34 unità alle Comunità di Valle, 10 unità alla Corte dei conti ,7 unità destinati al

Consiglio provinciale, 6 unità all’ Azienda provinciale per i servizi sanitari, 5 unità ai Comuni, 5 unità al

Università degli studi di Trento e 4 unità all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento. 133 In particolare la messa a disposizione presso altri enti è basata sulla seguente normativa: per l’Agenzia

provinciale per la protonterapia (ATreP) l’’art. 11 D.P.G.P. 16/9/2003 n. 26-147/Leg.; per l'Azienda sanitaria

l’art. 56 della L.P. 1 aprile 1993, n. 10; per le Aziende per il Turismo l’art. 11 della L.P. 11 giugno 2002, n. 8;

per Trentino School of management e le S.p.a. Cassa del Trentino, Trentino riscossioni, Trentino sviluppo e

Informatica Trentina l’ art. 7 della L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 e l’art. 53 della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per il

Comune di Cembra (supplenza sede segretarile) l’art. 25 L.P. 8 settembre 1997, n. 13 e s.m.; per la

Fondazione Bruno Kessler l’art. 28, comma 4, L.P. n. 14/2005 e s.m.; per la Fondazione Edmund Mach l’art. 29,

comma 10 e all’art. 30, comma 3, L.P. n. 14/2005 e s.m.; per l'I.P.R.A.S.E. l’art. 11 L.P. 3 maggio 1990, n.

15;per l’I.T.E.A. S.p.A. l’art. 7, comma 7, L.P. n. 15/2005 e l’art. 40 del relativo Regolamento di esecuzione;

per l’Istituto Cimbro l’art. 8 bis della L.P. 23 luglio 2004, n. 7; per l'ente Museo Castello del Buonconsiglio l’art.

6 L.P. 11 maggio 2000, n. 5; per il Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio la convenzione approvata con

Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare n. 112/08 di data 17 marzo 2008; per la Fondazione

Accademia della montagna e per Trentino Network S.r.l. l’art. 53 della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per la

Cooperativa “La Strada” l’art. 37 bis della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per la Procura e Procura generale della

Repubblica l’art. 15 della L.P. 11 aprile 1998, n. 10.

Per quanto riguarda la Commissione Europea, il distacco è regolato dal "Regime applicabile agli Esperti

Nazionali Distaccati e agli esperti nazionali in formazione professionale presso i servizi della Commissione"

approvato dalla Commissione Europea con decisione del 12 novembre 2008 - C(2008) 6866 final; mentre per

l’Unione Europea – il distacco presso la Rappresentanza permanente è disciplinata dall’articolo 168 del dPR 5

gennaio 1967, n. 18 e dall’art. 58, comma 2 della legge 6 febbraio 1996, n. 52 e per il Parlamento Europeo, il

distacco è regolato dal “regime applicabile agli Esperti Nazionali Distaccati (END) presso il Parlamento Europeo,

approvato con decisione dell’11 maggio 2009. 134 La dislocazione del personale in distacco rileva le seguenti maggiori ripartizioni: 184 unità sono distaccate

presso la Fondazione Edmund Mach, 89 unità presso la Fondazione Bruno Kessler, 88 unità presso l’I.T.E.A.

s.p.a, 53 unità all’Azienda del turismo e 64 al Museo Castello del Buonconsiglio.

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2.3.3. Lavoro straordinario

Ogni anno la Provincia adotta una delibera per individuare il limite massimo di

spesa per lavoro straordinario, per viaggi di missione e per l’adozione dei relativi budget di spesa per ciascun responsabile di struttura provinciale, prevedendone la modifica durante l’anno a fronte di richieste motivate da parte dei responsabili delle strutture medesime.

Per il 2013 è stato stabilito il tetto di spesa annuale per il lavoro straordinario e i viaggi di missione135 dei Dipartimenti/Agenzie, alla luce dell’art. 3, comma 1 della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27 (legge finanziaria provinciale 2011).

Nel 2012 era stato approvato il progetto di razionalizzazione dell’uso degli

autoveicoli di proprietà provinciale da parte del personale, mediante condivisione dell’uso degli stessi tra le varie strutture provinciali (“car sharing interno”). L’utilizzo di dette auto era stato addebitato al budget assegnato, nel 2012, alle varie strutture utilizzatrici del servizio, in quanto il servizio era stato in parola attivato nel corso dell’anno. Per l’anno 2013 è stato proposto di escludere l’utilizzo di detto servizio dalle spese in addebito sul

budget di spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione.

Il limite di spesa per straordinario e per viaggi di missione fissato per il 2013 è pari a 4.290.000,00 euro136.

La Provincia ha determinato la riduzione dei budget di spesa del 10% della spesa per le medesime tipologie di voci di competenza dell’anno 2012137.

Si attende, al riguardo, l’adempimento di quanto disposto con delibera n. 855/2013, la quale prevede che il Servizio per il personale della Provincia predisponga una reportistica per il controllo dell’andamento della spesa e del conseguente utilizzo del

budget138. Ad oggi, infatti, non risulta ancora adottato atto con l’indicazione del budget provvisorio per lavoro straordinario e missione per il 2014 e quindi non è si hanno dati disponibili con riguardo alla spesa effettiva relativa al precedente esercizio.

In sede istruttoria è stato richiesto all’Amministrazione di indicare il numero

complessivo dei dipendenti autorizzati a prestare lavoro straordinario e l’ammontare della relativa spesa, nonché il numero di missioni autorizzato, la spesa e il dettaglio delle eventuali indennità chilometriche corrisposte al personale dipendente.

I dipendenti provinciali (personale amministrativo e assistente educatore della

scuola con esclusione del personale in comando o a disposizione di enti o società) autorizzati all’effettuazione di lavoro straordinario sono stati 2881, per una spesa complessiva di € 2.506.451,06. Nel dato è compreso il lavoro straordinario prestato per fronteggiare eventi straordinari139.

135 La del. n. 855 di data 10 maggio 2013 ha fissato il limite massimo di spesa e i budget di spesa per le

strutture della Provincia, revocando il limite massimo provvisorio e i budget provvisori individuati per il 2013

con la del. n. 2902 di data 27 dicembre 2012 (delibera adottata prima dell’entrata in vigore della legge

finanziaria provinciale 2013). 136 Riguarda il personale delle strutture della Provincia ed il personale messo a disposizione presso enti pubblici

strumentali e altre amministrazioni. 137 Per la spesa 2012 la Giunta provinciale aveva stabilito una riduzione del 5% rispetto al limite precedente di

5.263.651,00. 138 Infatti il punto 6 della delibera n. 855 cita “i Dirigenti sono tenuti al rispetto del budget di spesa assegnato. A

tale proposito il Servizio per il Personale della Provincia predisporrà una reportistica per il controllo

dell’andamento della spesa e del conseguente utilizzo del budget medesimo”. 139 Per quanto riguarda il numero di autorizzazioni, i dati si riferiscono ai pagamenti effettuati dal Servizio per il

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La Provincia ha liquidato compensi per lavoro straordinario in relazione a varie aree contrattuali140.

Nella tabella seguente viene riportato l’importo liquidato141, con indicazione del numero dei dipendenti che hanno prestato il lavoro straordinario. L’Amministrazione ha precisato che il dato dello straordinario non è riferito a tutto lo straordinario prestato dal personale nel 2013, in quanto non è ricompreso in tale calcolo lo straordinario relativo al

dicembre 2012, pagato in tempi successivi all’elaborazione142.

Tabella 59: compensi per lavoro straordinario

2012 2013 2012 2013 2012 2013

Autonomie locali 2.233 1.847 2.137.259 1.850.568 957 1.002

Personale della scuola 398 412 88.361 93.395 222 227

Insegnanti C.F.P. 222 221 253.424 111.188 1.142 503

Assistenti educatori 7 2 1.291 497 184 248

Insegnanti scuole infanzia 169 64 7.804 2.829 1.142 503

Vigili del fuoco 162 181 426.005 330.303 2.630 1.825

Qualifiche forestali 163 147 152.564 97.083 936 660

Giornalisti 7 7 23.335 20.588 - 2.941

TOTALI 3.361 2.881 3.090.043 2.506.451 7.212 7.910

TIPOLOGIA DI

PERSONALE

NUMERO

DIPENDENTI SPESA COMPLESSIVA

SPESA MEDIA PRO-

CAPITE

Fonte: riepilogo dati trasmessi dall’Amministrazione provinciale.

Riguardo ai viaggi di missione l’Amministrazione ha fornito143 le informazioni riportate di seguito.

“Le missioni autorizzate per i dipendenti provinciali, compreso il personale amministrativo e assistente educatore della scuola, ed escluso il personale in comando o a disposizione di enti o società, sono state 67.111, per una spese complessiva di € 1.485.730,83 per il personale PAT e € 68.610,61 per il personale scuola144. Per il personale amministrativo degli Istituti scolastici nonché per i docenti dei centri di formazione professionale dal 1 gennaio 2012 vengono operati dal servizio competente i rimborsi dei soli importi soggetti a ritenuta previdenziale e fiscale (vale a dire, le missioni effettuate nel comune sede di lavoro), mentre le altre missioni esenti da imposizione contributiva e fiscale sono pagate dalle scuole con imputazione al loro bilancio.

I rimborsi chilometrici di competenza anno 2013 rimborsati alla data di elaborazione dati (27 marzo 2014) sono stati pari complessivamente a € 816.997,21 (per un totale di 1.344.249,00 di Km).

personale e pertanto non comprende eventuali autorizzazioni effettuate dai dirigenti di altre strutture della Pat

per le quali non è ancora pervenuta al Servizio per il Personale la richiesta di liquidazione. 140 Autonomie locali, forestali, vigili del fuoco, insegnanti scuole infanzia, insegnanti scuole Centri di formazione

professionale, personale della scuola, assistenti educatori, giornalisti. 141 I dati 2013 si riferiscono ai pagamenti effettuati fino alla data del 27 marzo 2014. 142 Le strutture possono inviare i fogli viaggio e le richieste di pagamento per prestazione lavoro straordinario

2013 anche nel 2014. 143 Con nota prot. n. PAT/S015/2013/240178 di data 6 maggio 2014 (risposta allegata del Servizio per il

Personale), in risposta al quesito n. 43 della nota istruttoria n. 157/2014. 144 Per quanto riguarda il numero di autorizzazioni, i dati si riferiscono ai pagamenti effettuati dal Servizio per il

personale e pertanto non comprende eventuali autorizzazioni effettuate dai dirigenti di altre strutture della Pat

per le quali non è ancora pervenuta al Servizio per il Personale la richiesta di liquidazione.

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I criteri per il calcolo dell’indennità chilometrica corrisposta ai dipendenti provinciali sono riportati nell’allegato E/8 del CCPL 2002/2005 del 20.10.2003”145:

Si precisa che nei dati sopra riportati non è compreso il personale docente della scuola, in quanto per loro non è previsto l’istituto del lavoro straordinario così come regolamentato per il restante personale della Provincia, mentre i rimborsi per missioni, (escluse competenze non significative pagate ai docenti in utilizzo), sono rimborsate

direttamente dalle Istituzioni scolastiche con imputazione al bilancio delle singole scuole.

2.3.4. Attività di formazione e aggiornamento

Nell'ambito del processo di riorganizzazione delle istituzioni provinciali e locali previsto dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3, la Provincia partecipa ad una società di capitali consortile per la realizzazione di programmi di attività di formazione rivolta ai propri dipendenti e a quelli dei rispettivi enti funzionali, delle società o consorzi dalla stessa controllati, anche in relazione ai fabbisogni formativi connessi al

reclutamento di nuovo personale (art. 35 legge provinciale 3/2006)146. Alla struttura provinciale competente in materia di formazione147 spetta l’attività di pianificazione concernente la formazione e l’aggiornamento del personale e la programmazione148, anche a mezzo di soggetti terzi. Sulla base della convenzione in essere tra la Provincia e la TSM- Trentino School of management l’attività di formazione viene quasi

completamente svolta dalla suddetta società tranne alcune attività che sono rimaste in capo alla struttura competente in materia di formazione149.

La spesa complessiva sostenuta nell’anno 2013 per la stretta attività di formazione prevista nel programma annuale, compresa la formazione ad oggetto settoriale, la

formazione trasversale e le iniziative individuali, è pari ad Euro 660.059,63 (805.880,47 nel 2012). Le altre spese sostenute nel corso del 2013 per oneri connessi alla formazione

145 Si riporta il testo:“nel caso di utilizzo di automezzo proprio è attribuita una indennità chilometrica forfetaria

nella misura di un terzo del costo della benzina verde vigente al primo giorno di ogni mese. Tale indennità è

decurtata di Euro 0,0155 al chilometro per cilindrate superiori a 1.000 cc. e di Euro 0,0310 per cilindrate pari o

inferiori, con arrotondamento al centesimo di Euro superiore. L'indennità chilometrica corrisposta per

spostamenti nell'ambito del territorio comunale della sede di servizio è lordizzata sulla base dell'aliquota media

prevista al primo giorno di ogni anno per un reddito annuo lordo di Euro 16.000,00.” 146 Ai sensi del sopra richiamato art. 35, è stata costituita la Società permanente per la formazione del

personale TSM- Trentino School of management, con la quale la Provincia autonoma di Trento, dopo averne

acquistato parte delle quote, ha stipulato una Convenzione, n. racc. 36717 di data 20 luglio 2007, e primo atto

aggiuntivo n. racc. 37889 dd. 24 settembre 2008, avente ad oggetto la realizzazione di programmi di attività di

formazione rivolta ai dipendenti della Provincia, nonché di altre attività formative e di divulgazione di cui all'art.

35 della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3. 147 Il Servizio per il Personale dal marzo 2009. 148 Con deliberazione n. 2299 di data 26 ottobre 2012, la Giunta provinciale, ha approvato il Piano Trienneale di

formazione 2013-2015 ed il Programma annuale di formazione 2013. 149 Nell’anno 2013, come nell’anno precedente, sono rimasti in capo al Servizio per il Personale la prima fase e

la verifica finale della formazione in materia di primo soccorso, realizzata dall’Azienda Provinciale per i Servizi

Sanitari e della formazione antincendio, i cui corsi sono svolti dalla Scuola Antincendio. Mentre per la

formazione in materia di sicurezza in montagna, per i corsi realizzati dalla Polizia di Stato di Moena, rimane in

capo alla struttura solo la parte amministrativo-contabile, mentre la parte organizzativa è realizzata da tsm-

Trentino School of management. La gestione della formazione in ambito linguistico, riguardo alla quale ogni

singolo dipendente provvede ad iscriversi personalmente a soggetti formatori esterni e la provincia provvede a

rimborsare una parte del costo del corso, è completamente a capo del Servizio per il Personale. Il rilascio

dell’autorizzazione alla formazione individuale a titolo oneroso vengono rilasciate dal Responsabile del Servizio

per il Personale. A tal proposito sono stati istituiti due budget: uno destinato alla formazione dei dirigenti e

l’altro destinato alla formazione del personale provinciale esclusi i dirigenti.

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(principalmente i costi del personale messo a disposizione da TSM) ammontano ad Euro 264.098,84 (210.025,00 nel 2012). Parte delle attività formative sono state progettate in

via sperimentale con modalità in formazione a distanza (FAD). Tale modalità di formazione risulta in ulteriore incremento nel 2013 rispetto agli anni precedenti.

2.3.5. La spesa del personale per il personale: raffronto tra la legge

finanziaria provinciale, le previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto

L’art. 25 della legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (finanziaria relativa al preventivo 2013) ha fissato il limite della spesa per il personale che, per l’anno 2013 è

pari originariamente ad euro 212.181.000 ai sensi dell’art. 63 della legge provinciale n. 7/1997150 (comparto autonomie locali) e ad euro 482.431.403 ai sensi dell’art. 85, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (comparto scuola)151. L’articolo della finanziaria specifica che entrambi gli importi vengono incrementati dalle somme previste dall’articolo 3, comma 2, della legge provinciale n. 27 del 2010152 (Fo.R.E.G.).

Di seguito si metteranno a raffronto le componenti della spesa per il personale, distinta per comparti in sede di preventivo iniziale e di preventivo definitivo, indicando poi successivamente l’entità prelevata dal fondo di riserva (limite 2% della spesa stabilita in finanziaria)153:

150 L’art. 63 della legge provinciale del 3 aprile 1997, n. 7, al comma 1 prevede che “Ai fini del contenimento

della spesa corrente, la dotazione complessiva del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, con

esclusione del personale insegnante della scuola a carattere statale, è stabilita dalla legge finanziaria; la

medesima legge fissa altresì la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, ivi compreso

quello assunto a tempo determinato, in comando o messo a disposizione. Eventuali integrazioni alla predetta

spesa mediante prelievi dal fondo di riserva di cui all'articolo 20 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7

(Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento), come da ultimo

modificato dagli articoli 2 e 7 della legge provinciale 23 febbraio 1998, n. 3, possono essere effettuati in misura

non superiore al 2 per cento. E' comunque consentito l'inquadramento del personale trasferito dallo Stato, dalle

regioni e dagli altri enti pubblici in applicazione di disposizioni legislative statali, regionali e provinciali.” La

finanziaria 2013 non ha specificato, come avveniva in passato, che la somma fissata esclude gli oneri relativi al

personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di

particolari norme di settore. 151 L’art. 85 della legge provinciale del 7 agosto 2006, n. 51, ai commi 1 e 2 prevede che “1. La Provincia

determina la dotazione complessiva del personale assegnato alle istituzioni scolastiche e formative provinciali

nonché la relativa spesa massima, ispirandosi al principio dell'utilizzazione razionale delle risorse in relazione

alla qualità del servizio educativo. 2. La legge finanziaria provinciale stabilisce: a) la dotazione complessiva dei

dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore delle istituzioni

scolastiche e formative provinciali assunto con contratto a tempo indeterminato; b) la spesa massima per il

personale delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, ivi compreso quello assunto a tempo determinato;

per l'integrazione della spesa resta fermo quanto previsto dall'articolo 63, comma 1, della legge provinciale n. 7

del 1997, come integrata dall’art. 53 della Lp n. 16/2008”. 152 L’art. 3 della legge provinciale n. 27/2010, al comma 2 prevede che “2. Per i fini previsti dal comma 1,

lettera a), nonché per quelli relativi al raggiungimento degli obiettivi dell'amministrazione in materia di

riorganizzazione e di efficienza gestionale desumibili dall'articolo 1, comma 7, della legge provinciale 21

dicembre 2007, n. 23, e dall'articolo 2, comma 4, della legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11, la Giunta

provinciale è autorizzata a prelevare le risorse necessarie dal fondo globale previsto dall'unità previsionale di

base 95.5.110 per integrare gli stanziamenti di competenza dei capitoli o degli articoli riferiti alle spese per

l'adeguamento delle retribuzioni, anche con riferimento agli anni compresi nel periodo di validità del bilancio

pluriennale. L'elenco dei capitoli relativi alle spese per il personale e ai trasferimenti che possono essere

integrati secondo quanto previsto da questo comma è allegato al documento tecnico di accompagnamento e di

specificazione del bilancio 2011-2013.” Si rammenta che la numerazione del capitolo per il bilancio 2013 in cui

vengono imputate le somme è variata (dal n. 156010 al n. 906030). 153 Nella tabella sottoriportata non è stato incluso lo stanziamento di 150.000 euro del capitolo 741150 in

quanto trattasi di spese relative alle retribuzioni di operai assunti con contratto di diritto privato. Le leggi

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Tabella 60: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale

CAPITOLO OGGETTO previsioni iniziali previsioni finali % var

959500 Personale servizi 206.069.000 205.069.000 -0,49%

155500 Personale comandato in Provincia 2.112.000 3.112.000 47,35%

155600 Anticipo trattamento fine rapporto 4.000.000 4.900.000 22,50%

156000 Fondo contrattazione dipendenti provinciali 0 0

TOTALE 212.181.000 213.081.000 0,42%

CAPITOLO OGGETTO previsioni iniziali previsioni finali % var

259600/1 Personale insegnante scuole 369.121.403 368.370.030 -0,20%

259600/2 Sostegno specifiche disabilità 284.000 229.438 -19,21%

259630 TFR scuola - interventi ordinari 1.780.000 1.780.000 0,00%

259500 Personale non insegnante della scuola 111.246.000 111.113.884 -0,12%

259700 Fondo contrattazione personale scuole 0 0

TOTALE 482.431.403 481.493.352 -0,19%

Comparto AA.LL.- Variazione importo art. 63 L.P. 7/79

Comparto scuola - Variazione importo art. 85, L.P. 5/2006

Fonte: dati bilancio previsione e rendiconto PAT 2013.

Le variazioni apportate ai capitoli relativi al comparto Autonomie locali sono state pari a euro 900.000,00154 e quelle relative al comparto scuola (in diminuzione) sono state pari a euro -938.051,00155. Le variazioni sono state rispettivamente dello 0,42% e del -0,19%.

I due prospetti relativi alla spesa per il personale, allegati rispettivamente al bilancio preventivo ed al rendiconto generale156, rilevano, rispettivamente a preventivo iniziale una spesa totale di euro 698.264.403 (comparto scuola euro 482.431.403 e comparto autonomie locali euro 215.833.000) e a preventivo finale una spesa totale di

euro 698.226.352 (comparto scuola euro 481.493.352 e comparto autonomie locali euro 216.733.000). Rispetto agli importi fissati dalla finanziaria, per il comparto autonomie vengono comprese le pensioni, l’indennità premio servizio e la spesa per la manodopera e relative assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da effettuarsi su strade provinciali statali157.

finanziarie antecedenti il 2013 che fissavano la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale,

come previsto dal comma 1 dell’articolo 63 sopra citato, stabilivano che nella spesa non rientrassero gli oneri

relativi al personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività

sulla base di particolari norme di settore. Nella finanziaria 2013 tale precisazione è stata tolta, ma

implicitamente è stata comunque ritenuta valida negli stanziamenti. 154 Nel corso del 2013 è stato effettuato sul capitolo 959500 uno storno di euro 1.000.000,00 per assegnazione

fondi al capitolo 155500 di contenuto omogeneo ai sensi dell’art. 27, comma 4 lettera b della Lp n. 7/79. Il

capitolo 155600 è stato incrementato di euro 900.000,00 per prelievo dal fondo di riserva per spese impreviste

ai sensi dell’art. 22 della Lp n. 7/79. 155 Nel corso del 2013 sono state effettuate, sul capitolo 259600-001 due operazioni di storno fra capitoli

appartenenti a unità previsionali di base diverse della stessa funzione obiettivo (-1.226.000 euro e + 70.065

euro ), poi un prelievo di euro 350.000 dal fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine ai sensi dell’art.

20, comma 2 (spesa corrente) della Lp n. 7/79 e infine uno storno di euro - 54.562,49 a favore dell’articolo 2

del medesimo capitolo. Sul capitolo 259600-002 uno storno di euro 54.562,49 dall’art. 1 del medesimo capitolo

ai sensi dell’art. 19 comma 3 della Lp n. 7/79. Sul capitolo 259500 uno storno di euro -132.116 a favore di

capitoli di un’unità previsionale di base diverse della stessa funzione obiettivo. 156 L’art. 78 bis della legge di contabilità, al comma 1, prevede che il bilancio pluriennale della Provincia indichi

apposite parti descrittive, l'ammontare globale della spesa di personale a qualsiasi titolo prevista in ciascun

anno di riferimento con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi. Il successivo comma 2 prevede altresì

che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo

corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. 157 Importi riferiti ai capitoli n.156500-001 “T.F.R. e indennità premio servizio”, n. 156500-002 “imposta

sostitutiva rivalutazione del T.F.R.” (voce indennità premio e servizio), n. 156600 “”Spesa per il rimborso

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Si indicano di seguito gli andamenti nel triennio 2011-2013 della spesa corrente e della spesa del personale per le previsioni finali, dai quali emergerebbe una stabilità

dell’incidenza di quest’ultima sulla spesa corrente (circa 24 punti percentuali). Si evidenzia che la spesa per il personale, per gli anni 2011 e 2012, comprende l’aumento per la corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale. Nel 2013 non è stata prevista la corresponsione dell’indennità158.

Si evidenzia che la spesa corrente prevista è diminuita dal 2011 al 2012 (-11.847.986,43) e aumentata dal 2011 al 2013 (+ 6.124.017,20). Invece per la spesa personale gli importi previsti segnalano una progressiva diminuzione (-11.273.312,00 dal 2011 al 2012 e -18.426.201,00 dal 2012 al 2013). Gli importi evidenziati della spesa del personale non includono le somme previste dall’art. 3, comma 2 della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27, come riportato nel riquadro allegato al rendiconto 2013 sulla spesa per il personale159.

Tabella 61: andamento spesa corrente e spesa per il personale – previsioni finali

PR EV ISION I F IN A LI 2 0 11 2 0 12 2 0 13

Spesa corrent e ( a) 2.871.473.289,07 2.859.625.302,64 2.877.597.306,27

Spesa personale ( b ) 716.652.553,00 705.379.241,00 698.226.352,00

( b ) / ( a) 25,15% 24,67% 24,26%

Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, 2013.

Gli importi soprariportati si riferiscono alle previsioni finali.

L’Amministrazione ha, peraltro, comunicato160 un’incidenza del 39,8% della spesa di personale sulla spesa corrente al netto della spesa sanitaria ed ha evidenziato in una tabella la diminuzione della spesa complessiva per il personale 2012-2013 (con riferimento agli stanziamenti definitivi) dell’1,01% (dell’1,60% per il comparto autonomie

locali e dello 0,75% per il comparto scuola). Gli importi delle previsioni finali coincidono con quelli riportati nella tabella precedente.

Per gli impegni si registra quanto sotto evidenziato.

all’INPDAP delle quote di pensione connesse con i miglioramenti contrattuali attribuiti al personale cessato dal

servizio” e n. 741150 “Spesa per la manodopera e relative assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da

effettuarsi su strade provinciali e statali”. 158 Il comma 1 dell’art. 24 della legge finanziaria 2013 cita:” Relativamente agli anni 2013 e 2014 la Giunta

dispone il blocco dei rinnovi dei contratti collettivi provinciali di lavoro per tutto il personale della Provincia e

degli enti strumentali pubblici, di tutti i comparti e le aree di contrattazione, per l’aggiornamento delle

retribuzioni tabellari. Nello stesso periodo non può essere prevista la corresponsione di ulteriori indennità di

vacanza contrattuale.” 159 Le spese per l’utilizzo del Fondo per l’efficienza organizzativa e gestionale (Fo.R.E.G) sono imputate al

capitolo n. 906030/001 per il comparto autonomie locali e al capitolo 906030/002 per il comparto scuola. Il

capitolo n. 156010 presente nel rendiconto 2012 ha cambiato infatti numerazione. La ripartizione negli anni

2011/2012 è stata effettuata con delibera n. 2977 di data 30 dicembre 2011, modificata con delibera n. 2900 di

data 27 dicembre 2012. Per il 2013 con delibera n. 2284 di data 24 ottobre 2013 è stata effettuata

l’attribuzione del fondo ai diversi comparti di contrattazione. L’importo attribuito nel 2013 al comparto

autonomie locali è pari a euro 3.700.000,00 e al comparto scuola è pari a euro 8.200.000. non risulta effettuato

alcun pagamento. 160 Questionario compilato trasmesso con nota prot. PAT/D317-2014 – 276293 di data 22 maggio 2014.

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Tabella 62: andamento spesa corrente e spesa per il personale – impegni

IM PEGN I 2 0 11 2 0 12 2 0 13

Spesa corrent e ( a) 2.864.699.078,07 2.854.832.473,95 2.871.947.589,49

Spesa personale ( b ) 716.592.553,00 705.343.241,00 698.226.352,00

( b ) / ( a) 25,01% 24,71% 24,31%

Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, 2013.

Il prospetto allegato al rendiconto generale indica, oltre alle previsioni finali, anche

gli importi relativi ai pagamenti totali, distinguendo quelli in conto competenza e in conto residui. Quelli in conto competenza sono pari a euro 667.723.269,95 (comparto scuola euro 465.399.893,64 e comparto autonomie locali euro 202.323.376,31). Si riporta di seguito la tabella distinta per comparti simile a quella precedente con le risultanze relative ai pagamenti.

Tabella 63: spese per il personale - pagamenti

competenza residui totali

959500 Personale servizi 193.728.943 14.836.723 208.565.666

155500 Personale comandato in Provincia 1.670.999 857.883 2.528.883

155600 Anticipo trattamento fine rapporto 3.984.566 10.000 3.994.566

156000 Fondo contrattazione dipendenti provinciali 0 0 0

Totale parziale 199.384.508 15.704.607 215.089.115

156500-001 TFR e indennità premio servizio 2.157.323 0 2.157.323

156500-002 Imposta sostitutiva rivalutazioni del TFR 686.034 0 686.034

156600 "Rimborso INPDAP" 0 310.539 310.539

741150 "Personale assunto con contratto di diritto

privato per la realizzazione di lavori,

interventi o attività sulla base di particolari

norme di settore" 95.511 35.462 130.973

TOTALE COMPARTO AA.LL. 202.323.376 16.050.607 218.373.984

Comparto scuola

CAPITOLO OGGETTO competenza residui totali

259600/1 Personale insegnante scuole 354.969.376 6.381.830 361.351.206

259600/2 Sostegno specifiche disabilità 154.934 73.866 228.800

259630 TFR scuola - interventi ordinari 1.727.427 11.469 1.738.895

259500 Personale non insegnante della scuola 108.548.157 4.346.733 112.894.890

259700 Fondo contrattazione personale scuole 0 0 0

TOTALE COMPARTO SCUOLA 465.399.894 10.813.897 476.213.791

Comparto AA.LL.

CAPITOLO OGGETTOpagamenti

Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, 2013.

Si indicano di seguito gli andamenti nel triennio 2011-2013 relativi ai pagamenti per spesa corrente e spesa del personale.

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Tabella 64: andamento spesa corrente e spesa per il personale – pagamenti

PA GA M EN TI 2 0 11 2 0 12 2 0 13

C OM PETEN ZA

Pagament i ( spese corrent i)

( a1)2.560.632.185,54 2.493.160.371,73 2.587.773.052,78

Pagament i relat ivi al

personale ( b1)686.753.740,32 679.166.017,89 667.723.269,95

( b1) / ( a1) 26,82% 27,24% 25,80%

R ESID U I

Pagament i ( spese corrent i)

( a2 )350.640.454,13 335.410.409,09 443.625.623,85

Pagament i relat ivi al

personale ( b2 )25.631.265,26 31.511.554,71 26.864.504,30

( b2 ) / ( a2 ) 7,31% 9,39% 6,06%

C OM PLESSIV I

Pagament i t o t ali corrent i

( a)2.911.272.639,67 2.828.570.780,82 3.031.398.676,63

Pagament i t o t ali relat ivi al

personale ( b )712.385.005,58 710.677.572,60 694.587.774,25

( b ) / ( a) 24,47% 25,12% 22,91%

Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, 2013.

L’incidenza dei pagamenti sul totale della spesa corrente era del 24,47% nel 2011, del 25,12% nel 2012, attestandosi al 22,91% nel 2013161.

161 Si precisa che da una verifica con i dati di rendiconto, i capitoli relativi alla spesa per il personale indicata

nelle tabelle per gli impegni e i pagamenti sono il n. 155500 “spese dirette e rimborso allo Stato e ad altri enti

pubblici degli oneri relativi al personale comandato a prestare servizio presso la Provincia o messo a

disposizione della stessa”, il n. 155550 “spese per il personale comandato e messo a disposizione presso altri

enti pubblici”, il n. 156600 “spesa per il rimborso all’INPDAP delle quote di pensione connesse con i

miglioramenti contrattuali attribuiti al personale cessato dal servizio”, il n. 259500 “spese per il personale non

insegnante della scuola, insegnante della scuola dell’infanzia e della formazione professionale, assistente

educatore”, il n. 259600-001 “spese per il personale insegnante della scuola”, il n. 259600-002 “interventi di

sostegno su specifiche disabilità mediante convenzioni”, il n. 741150 “spesa per la manodopera e relative

assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da effettuarsi su strade provinciali statali”, il n. 959500 “spese

per il personale”,156500-001 “T.F.R. e indennità premio servizio”, il n. 156500-002 “imposta sostitutiva

rivalutazione del T.F.R.”, il n. 155600 “spesa per la concessione al personale dell’anticipazione del trattamento

di fine rapporto“, il n. 259630 “spesa per la concessione al personale della scuola dell’anticipazione del

trattamento di fine rapporto“ e parzialmente, per gli importi 2011 e 2012,

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112

2.4. Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria

dalla Provincia

2.4.1. Agenzie

2.4.1.1. Inquadramento

L’art. 2, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 “Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino” definisce l’agenzia come “struttura organizzativa della Provincia istituita con legge provinciale, disciplinata dalla legge e da regolamento e dotata di autonomia amministrativa e contabile per lo svolgimento in amministrazione diretta di servizi pubblici o di attività a carattere tecnico o scientifico riservati al livello

provinciale”. L’art. 32, comma 1, della medesima legge stabilisce che “per lo svolgimento di attività di servizio pubblico oppure di supporto tecnico o scientifico che necessitano di un elevato grado di autonomia tecnica, operativa, amministrativa e contabile la Provincia si avvale delle agenzie individuate dall'allegato A, quali organi alle dirette dipendenze della Provincia.” Secondo quanto previsto dall’art. 32 citato, l’istituzione delle singole agenzie è disposta con legge provinciale, che individua le attività e i compiti di ciascuna agenzia. Dopo la costituzione, l’eventuale trasformazione, soppressione o accorpamento delle agenzie o l’eventuale modifica o integrazione delle attività e dei compiti delle stesse può essere disposta con atto organizzativo approvato con deliberazione della Giunta provinciale. Tale atto organizzativo162 definisce, assieme alla legge, l’ordinamento delle

agenzie163.

Per quanto concerne la disciplina del personale, dei contratti e della contabilità dell’agenzia, il comma 7 stabilisce che, salvo quanto stabilito dall’art. 32 della L.P. 3/2006, si applica la normativa provinciale vigente in materia.

Di seguito si riporta il riepilogo delle Agenzie operanti con proprio bilancio presenti al 31/12/2013, con l’indicazione del settore d’intervento, l’attività e il servizio svolto, la legge istitutiva e l’atto organizzativo:

162 Nel testo originale dell’art. 32 era previsto che l’ordinamento delle agenzie fosse disciplinato dalla legge e dai

regolamenti di esecuzione della stessa. 163 Nel dettaglio, il comma 4 dell’art. 32 prevede che l’atto organizzativo disciplini per ciascuna agenzia:

a)gli organi, il loro funzionamento e le loro attribuzioni.

La L.P. 3/2006 prevede che tra gli organi siano comunque previsti il dirigente e i revisori dei conti;

b) la struttura dell'organizzazione e il funzionamento delle strutture operative;

c) le modalità per l'utilizzo del personale e dei beni anche immobili e delle relative attrezzature della Provincia,

nonché la facoltà di assunzione diretta di personale e di acquisizione di beni e di altre risorse organizzative;

d) gli strumenti di programmazione dell'attività, compresi i bilanci;

e) gli strumenti di verifica dei risultati dell'attività rispetto agli obiettivi prefissati anche sotto il profilo

finanziario, compresi i conti consuntivi;

f) i poteri di direttiva, d'indirizzo, sostitutivi e di controllo della Giunta provinciale, anche individuando gli atti

soggetti all'approvazione della Giunta;

g) i rapporti organizzativi e funzionali, nonché quelli giuridici ed economici tra la Provincia e l'agenzia;

h) la stipula di un contratto di servizio o l'approvazione di un programma di attività che prevede obiettivi,

standard di servizio, prestazioni, risorse, modalità di verifica e valutazione dei risultati.

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Tabella 65: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel 2013

AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI

Agenzia provinciale per i

pagamenti (APPAG)Sostegno delle attività economiche

Attività di autorizzazione, controllo,

erogazione e contabilizzazione delle

misure di sostegno previste dalla

politica agricola della Comunità

europea, in qualità di organismo

pagatore

Art. 57 L.P. 4/2003 (modificato

da ultimo con la L.P. 18/2011)

Del. 3193/2010: "Modificazione delle

competenze dell'Agenzia provinciale

per i pagamenti (APPAG) ai sensi

dell'articolo 57 della legge

provinciale 28 marzo 2003, n. 4 e

conseguente approvazione dell'atto

organizzativo. Ridefinizione della

declaratoria delle strutture della

medesima nonché del Dipartimento

Agricoltura e alimentazione e delle

strutture di secondo e terzo livello in

esso incardinate."

Agenzia provinciale per

l'incentivazione delle attività

economiche (APIAE)

Sostegno delle attività economiche

Attività di concessione ed

erogazione di aiuti, di contributi e di

agevolazioni finanziarie a favore di

imprenditori e degli altri soggetti

operanti in tutti i settori economici,

ad eccezione di quello agricolo.

Attività di verifica e controllo

connesse.

Art. 39ter L.P. 3/2006

(introdotto dall'art. 54, comma

4 della L.P. 2/2009)

Del. 1510/2009: "Approvazione

dell'atto organizzativo dell'Agenzia

provinciale per l'incentivazione delle

attività economiche (APIAE) istituita

ai sensi dell'articolo 39 ter della

legge provinciale 16 giugno 2006, n.

3 e conseguenti disposizioni

sull'attivazione, l'organizzazione e il

funzionamento della stessa. ",

modificato con del. 557/2012

Agenzia provinciale per

l'assistenza e previdenza

integrativa (APAPI)

AssistenzaAttività di erogazione di sussidi

economici a sostegno del reddito

Art. 34 e segg. L.P. 23/1993

(modificato da ultimo con la

L.P. 15/2012)

D.P.P. 4-55Leg/2001 "Regolamento

in materia di bilancio, contabilità,

servizio di tesoreria, entrate e spese

dell'agenzia provinciale per

l'assistenza e la previdenza

integrativa (legge provinciale 3

settembre 1993, n. 23 - articolo 34,

comma 8)"

Agenzia del lavoro Mercato del lavoro

Servizio pubblico per l'accesso nel

mercato del lavoro e il

mantenimento del lavoro.

Interventi di sostegno nei confronti

dei lavoratori sospesi dal lavoro o

disoccupati.

Art. 7 e segg. L.P. 19/1983

(modificato da ultimo con la

L.P. 1/2014)

Agenzia per la protonterapia

(ATREP)Ricerca scientifica

Progettazione, realizzazione e

attivazione di un Centro di

Protonterapia medica

Art. 22 L.P. 5/2003

D.P.P. 26-147Leg/2003

"Regolamento di attuazione

dell'articolo 22 della legge

provinciale 1 agosto 2003, n. 5,

concernente l'istituzione dell'agenzia

provinciale per la progettazione, la

realizzazione e l'attivazione di un

centro di protonterapia medica"

Agenzia provinciale per la

protezione dell'ambiente

(APPA)

Valorizzazione e tutela del

territorio, protezione civile

Attività tecniche e amministrative di

prevenzione, di vigilanza e di

controllo in materia ambientale e di

rilievo igienico-sanitario

L.P. 11/1995 (modificata da

ultimo con la L.P. 5/2013)

Agenzia per la depurazione

(ADEP)

Valorizzazione e tutela del

territorio, protezione civile

Attività connesse con la

depurazione delle acque reflue.

Competenze in materia di rifiuti,

compresi quelli speciali e pericolosi,

impianti di raccolta, trattamento e

smaltimento, bonifica e ripristino

ambientale.

Art. 39quater L.P. 3/2006

(introdotto dall'art. 57 della L.P.

2/2009 modificato da ultimo

con la L.P. 17/2012)

Del. 1128/2011 "Approvazione del

nuovo atto organizzativo

dell'Agenzia per la depurazione

(ADEP) ai sensi della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3

"Norme in materia di governo

dell'autonomia del Trentino".

Ridefinizione delle declaratorie delle

strutture della medesima. Modifica

della declaratoria del Dipartimento

Edilizia pubblica e trasporti.

Soppressione del Servizio per le

Politiche di risanamento dei siti

inquinati e di gestione dei rifiuti. ",

modificato con del. 2241/2011.

Agenzia provinciale delle

foreste demaniali (APROFOD)

Valorizzazione e tutela del

territorio, protezione civile

Conservazione e valorizzazione

foreste demaniali

Art. 68 L.P. 11/2007

(modificato da ultimo con la

L.P. 27/2010)

D.P.P. 34-141Leg/2008

"Regolamento concernente

l'organizzazione, il funzionamento e

i compiti dell'Agenzia provinciale

delle foreste demaniali (articolo 68

della legge provinciale 23 maggio

2007, n. 11)"

Cassa provinciale antincendi

(serv. antincendi e

protezione civile)

Valorizzazione e tutela del

territorio, protezione civile

Gestione amministrativa del Corpo

permanente dei vigili del fuoco di

Trento e della scuola provinciale

antincendi.

L.P. 26/1988

Istituto di statistica della

provincia di Trento

Servizi di supporto alle attività

istituzionali

Esercizio delle funzioni in materia di

statistica per il territorio provincialeL.P. 6/1981

Centro per la formazione

continua e l'aggiornamento

del personale insegnante

Istruzione e formazione

Programmazione, realizzazione,

verifica e monitoraggio di iniziative

di formazione rivolte agli insegnanti

Art. 42 bis , L.P. 5/2006

D.P.P. 12-119Leg/2008

"Regolamento concernente

l'ordinamento e il funzionamento del

centro per la formazione continua e

l'aggiornamento del personale

insegnante (articolo 42 bis della

legge provinciale 7 agosto 2006, n.

5"

Fonte: elaborazione dati PAT.

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In relazione alle Agenzie sopra citate si precisa che l’art. 44, comma 20, della L.P. 25/2012 (legge finanziaria provinciale 2013) ha disposto l’accorpamento del Centro per la

formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante con l’IPRASE. La soppressione del Centro è stata approvata con la deliberazione di Giunta provinciale n. 565 del 28 marzo 2013.

Inoltre, l’art. 31 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria provinciale 2012) ha previsto

la soppressione dell’Agenzia per la protonterapia a decorrere dal 1° gennaio 2014, ovvero dalla precedente data individuata dalla Giunta provinciale in relazione alla consegna dell’impianto funzionante, disponendo che da tale data l’Azienda provinciale per i servizi sanitari subentri in tutti i rapporti giuridici della soppressa Agenzia. Invero, con deliberazione n. 2812 di data 30 dicembre 2013 è stata disposta la soppressione dell’anzidetta Agenzia a far data dal 1° gennaio 2014.

Oltre alle sopra descritte Agenzie operanti con proprio bilancio, si riporta di seguito, per completezza espositiva, anche il riepilogo delle Agenzie per le cui spese di intervento e funzionamento si provvede a carico diretto del bilancio provinciale con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie164:

Tabella 66: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel 2013.

AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI

Agenzia provinciale per gli

appalti e i contratti (APAC)

(ex Agenzia per i servizi)

Servizi di supporto alle attività

istituzionaliAttività contrattuale

Art. 39bis L.P. 3/2006

(introdotto dall'art. 23 della L.P.

23/2007 e modificato da ultimo

con la L.P. 25/2012)

Del. 972/2009: "Approvazione

dell'atto organizzativo dell'Agenzia

per i servizi istituita ai sensi

dell'articolo 39 bis della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e

conseguenti disposizioni

sull'attivazione, l'organizzazione e il

funzionamento della stessa. "

Agenzia per le opere

pubbliche (APOP)

Servizi di supporto alle attività

istituzionaliGestione opere pubbliche

Art. 39novies L.P. 3/2006

(introdotto dall'art. 23 L.P.

18/2011)

Del. 469/2012: "Approvazione

dell'atto organizzativo dell'Agenzia

provinciale per le opere pubbliche

(APOP) ai sensi della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3

"Norme in materia di governo

dell'autonomia del Trentino".

Disposizioni sull'attivazione,

l'organizzazione e il funzionamento

della stessa. "

Agenzia provinciale per le

risorse idriche e l'energia

(APRIE)

(ex Agenzia provinciale per

l'energia)

Sostegno delle attività economicheAttività nel settore energetico e

idrico

Art. 39 L.P. 3/2006 (modificato

da ultimo con la L.P. 25/2012)

Del. 2991/2012: "Modificazione

dell'atto organizzativo dell'Agenzia

provinciale per l'energia (APE),

approvato con deliberazione della

Giunta provinciale n. 556 del 23

marzo 2012, ai sensi della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3"

Agenzia provinciale per la

famiglia, la natalità e le

politiche giovanili (APF)

AssistenzaAttività di coordinamento delle

politiche di sostegno alla famiglia

Art. 39octies L.P. 3/2006

(introdotto dall'art. 38 L.P.

1/2011 modificato da ultimo

con la L.P. 18/2011)

Del. 609/2013 "Approvazione del

nuovo atto organizzativo

dell'Agenzia provinciale per la

famiglia, la natalità e le politiche

giovanili (APF) ai sensi della legge

provinciale 16 giugno 2006, n. 3

"Norme in materia di governo

dell'autonomia del Trentino, ai sensi

della legge provinciale 16 giugno

2006, n. 3. "

Fonte: elaborazione dati PAT.

164 L.P. 3/2006, art. 32, comma 9bis: “Per ragioni di semplificazione operativa la Giunta provinciale può disporre

che alle spese di intervento e funzionamento dell'agenzia si provveda a carico diretto del bilancio provinciale,

con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie, intendendosi sostituito l'organo dell'agenzia a

quello della Provincia. In tal caso l'agenzia non adotta i documenti contabili previsti dal comma 4, lettera d), e

non è attivo l'organo previsto dal comma 6, lettera b). Per le agenzie individuate dalla Giunta provinciale

l'adozione degli atti di competenza della Giunta è proposta direttamente dal dirigente dell'agenzia.”

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

115

2.4.1.2. Dati contabili

Al fine di poter disporre di un quadro più completo della finanza provinciale è stato

richiesto all’Amministrazione di trasmettere le relazioni al rendiconto 2012 e 2013 delle Agenzie della Provincia165. E’ stato inoltre richiesto di inserire per via informatica nell’applicativo SiQuEL-Corte dei conti i dati contabili e tutte le altre informazioni richieste con riferimento a tutti gli organismi partecipati dalla Provincia, comprese le Agenzie166.

La Provincia non ha ottemperato a nessuno dei due adempimenti sopra richiesti167, con ciò contravvenendo a precisi obblighi informativi di natura costituzionale.

Risultano disponibili solo dati riferibili all’esercizio 2012 desumibili dalla relazione di sintesi dell’Organismo di valutazione, la quale, peraltro, riporta solo parzialmente i dati di

bilancio e non contiene nessuna analisi né valutazione degli stessi.

Si riportano tali dati a mero fine statistico, non potendosi considerare gli stessi come utilmente forniti ai fini propri della presente relazione.

Tabella 67: entrate di competenza delle Agenzie

2011 2012 Var % 2011 2012 Var % 2011 2012 Var %

A genzia pro vinciale per i

pagamenti (A P P A G)35 14.019.667,47 15.720.847,42 12,13% 13.737.791,89 3.078.376,76 -77,59% 621.948,18 464.087,76 -25,38%

A genzia pro vinciale per

l' incentivazio ne delle

att ività eco no miche

(A P IA E)

68 179.637.982,00 255.323.232,00 42,13% 160.009.056,00 241.115.866,00 50,69% 1.076.344,00 65.908,59 -93,88%

A genzia pro vinciale per

l'assistenza e previdenza

integrat iva (A P A P I)

37 178.660.790,02 206.351.417,76 15,50% 161.184.589,70 194.808.756,82 20,86% 158.682.115,91 174.509.747,53 9,97%

A genzia del lavo ro 190 36.657.191,58 41.808.272,18 14,05% 33.564.237,83 37.856.713,24 12,79% 18.121.337,51 10.169.787,82 -43,88%

A genzia per la

pro to nterapia (A T R EP )6 11.144.807,28 16.547.129,72 48,47% 8.950.000,00 16.250.200,00 81,57% - 110,74 #DIV/0!

A genzia pro vinciale per la

pro tezio ne dell'ambiente

(A P P A )

144 4.087.000,00 3.826.000,00 -6,39% 3.488.543,85 3.188.227,76 -8,61% 1.831.927,83 1.070.878,23 -41,54%

A genzia per la

depurazio ne (A D EP )66 109.403.838,73 49.182.808,00 -55,04% 104.970.645,73 47.104.714,54 -55,13% 39.153.762,02 14.554.515,35 -62,83%

A genzia pro vinciale delle

fo reste demaniali

(A P R OF OD )

57 3.496.715,44 3.861.898,28 10,44% 3.653.243,23 3.288.625,85 -9,98% 1.165.812,18 2.138.183,65 83,41%

C assa pro vinciale

ant incendi (serv.

ant incendi e pro tezio ne

civile)

6 32.717.015,02 42.471.511,28 29,81% 18.569.862,85 28.898.168,23 55,62% 18.078.210,93 15.452.365,33 -14,52%

Ist ituto di stat ist ica della

pro vincia di T rento46 1.443.342,26 1.767.260,03 22,44% 922.592,81 904.069,43 -2,01% 181.592,81 208.397,68 14,76%

C entro per la fo rmazio ne

co ntinua e

l'aggio rnamento del

perso nale insegnante

11 3.396.669,03 3.212.549,98 -5,42% 3.124.590,00 2.055.857,63 -34,20% 653.091,98 308.853,63 -52,71%

T OT A LE A GEN Z IE 666 574.665.018,83 640.072.926,65 11,38% 512.175.153,89 578.549.576,26 12,96% 239.566.143,35 218.942.836,31 -8,61%

A genzia

Stanziamenti A ccertamenti R isco ssio ni

N . dip

Fonte: elaborazione dati PAT.

165 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014,quesito 22. 166 Nota prot. 236 del 12 marzo 2014. 167 In risposta al quesito 22 della nota prot. 157/2014 la Provincia ha inviato solamente la relazione

dell’Organismo di valutazione di sintesi circa i dati afferenti la gestione finanziaria o economico patrimoniale di

ciascun ente, mentre nell’applicativo SiQuEL sono stati inseriti solo i dati relativi alle partecipazioni dirette della

Provincia.

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116

Tabella 68: spese di competenza delle Agenzie

2011 2012 Var % 2011 2012 Var % 2011 2012 Var %

A genzia pro vinciale per i

pagamenti (A P P A G)35 14.019.667,47 15.720.847,42 12,13% 1.400.149,37 15.285.115,69 991,68% 760.085,53 6.470.765,57 751,32%

A genzia pro vinciale per

l' incentivazio ne delle

att ività eco no miche

(A P IA E)

68 179.637.982,00 255.323.232,00 42,13% 169.106.256,00 231.919.975,00 37,14% 47.806.581,00 79.755.227,00 66,83%

A genzia pro vinciale per

l'assistenza e previdenza

integrat iva (A P A P I)

37 178.660.790,02 206.351.417,76 15,50% 165.159.445,92 189.624.218,65 14,81% 161.414.326,92 184.881.087,51 14,54%

A genzia del lavo ro 190 36.657.191,58 41.808.272,18 14,05% 35.542.071,67 40.031.139,20 12,63% 18.452.616,18 20.941.259,32 13,49%

A genzia per la

pro to nterapia (A T R EP )6 11.144.807,28 16.547.129,72 48,47% 10.898.669,92 16.075.600,10 47,50% 889.614,09 681.967,49 -23,34%

A genzia pro vinciale per la

pro tezio ne dell'ambiente

(A P P A )

144 4.087.000,00 3.826.000,00 -6,39% 3.582.971,67 2.959.642,65 -17,40% 2.408.877,93 1.774.107,71 -26,35%

A genzia per la

depurazio ne (A D EP )66 109.403.838,73 49.182.808,00 -55,04% 107.145.426,34 45.245.082,28 -57,77% 25.582.974,88 25.708.308,10 0,49%

A genzia pro vinciale delle

fo reste demaniali

(A P R OF OD )

57 3.496.715,44 3.861.898,28 10,44% 3.465.314,81 3.753.447,00 8,31% 2.232.577,29 2.246.864,50 0,64%

C assa pro vinciale

ant incendi (serv.

ant incendi e pro tezio ne

civile)

6 32.717.015,02 42.471.511,28 29,81% 19.809.502,46 22.245.646,71 12,30% 10.089.566,22 10.235.781,55 1,45%

Ist ituto di stat ist ica della

pro vincia di T rento46 1.443.342,26 1.767.260,03 22,44% 762.677,74 1.022.745,35 34,10% 453.226,04 648.263,94 43,03%

C entro per la fo rmazio ne

co ntinua e

l'aggio rnamento del

perso nale insegnante

11 3.396.669,03 3.212.549,98 -5,42% 2.268.632,43 1.629.564,72 -28,17% 856.506,28 679.964,58 -20,61%

T OT A LE A GEN Z IE 666 574.665.018,83 640.072.926,65 11,38% 519.141.118,33 569.792.177,35 9 ,76% 270.946.952,36 334.023.597,27 23,28%

N . dipA genzia

Stanziamenti Impegni P agamenti

Fonte: elaborazione dati PAT.

Tabella 69: risultati ed indicatori riferiti alle Agenzie

2011 2012 Var % 2011 2012 Var %C apacità

accertam.

Velo cità

risco ss.

C apacità

impegno

Velo cità

pagam.

Entrate

pro prie/ to tali

A genzia pro vinciale per i

pagamenti (A P P A G)12.337.642,52 12.206.738,93- -198,94% 12.643.213,76 483.438,30 -96,18% 19,58% 15,08% 97,23% 42,33% 7,28%

A genzia pro vinciale per

l' incentivazio ne delle

att ività eco no miche

(A P IA E)

9.097.200,00- 9.198.891,00 201,12% 10.502.245,00 38.568.616,00 267,24% 94,44% 0,03% 90,83% 34,39% 2,26%

A genzia pro vinciale per

l'assistenza e previdenza

integrat iva (A P A P I)

3.974.856,22- 5.184.538,17 230,43% 10.289.455,76 15.900.666,55 54,53% 94,41% 89,58% 91,89% 97,50% 5,18%

A genzia del lavo ro 1.977.833,84- 2.174.425,96- -9,94% 3.764.607,80 5.744.810,21 52,60% 90,55% 26,86% 95,75% 52,31% 5,25%

A genzia per la

pro to nterapia (A T R EP )1.948.669,92- 174.599,90 -108,96% 295.129,72 568.016,61 92,46% 98,21% 0,00% 97,15% 4,24% 0,00%

A genzia pro vinciale per la

pro tezio ne dell'ambiente

(A P P A )

94.427,82- 228.585,11 342,07% 611.058,25 943.560,53 54,41% 83,33% 33,59% 77,36% 59,94% 8,67%

A genzia per la

depurazio ne (A D EP )2.174.780,61- 1.859.632,26 185,51% 2.462.356,42 6.687.674,74 171,60% 95,77% 30,90% 91,99% 56,82% 65,69%

A genzia pro vinciale delle

fo reste demaniali

(A P R OF OD )

187.928,42 464.821,15- -347,34% 921.398,28 529.294,22 -42,56% 85,16% 65,02% 97,19% 59,86% 38,94%

C assa pro vinciale

ant incendi (serv.

ant incendi e pro tezio ne

civile)

1.239.639,61- 6.652.539,52 636,65% 12.286.287,28 19.304.838,38 57,13% 68,04% 53,47% 52,38% 46,01% 5,25%

Ist ituto di stat ist ica della

pro vincia di T rento159.915,07 118.675,92- -174,21% 886.335,03 768.515,64 -13,29% 51,16% 23,05% 57,87% 63,38% 23,05%

C entro per la fo rmazio ne

co ntinua e

l'aggio rnamento del

perso nale insegnante

855.957,57 426.292,91 -50,20% 1.156.692,67 1.676.643,08 44,95% 63,99% 15,02% 50,72% 41,73% 80,54%

T OT A LE A GEN Z IE 6.965.964,44- 8.760.416,91 225,76% 55.818.779,97 91.176.074,26 63,34% 90,39% 37,84% 89,02% 58,62% 9,27%

A genzia

R isultato gest io ne co mpetenza R isultato di amministrazio ne Indici gest io ne co mpetenza

Fonte: elaborazione dati PAT.

A livello aggregato le Agenzie della Provincia hanno previsto stanziamenti per euro

640.072.926,65, con un incremento dell’11,38% rispetto all’esercizio precedente, ed hanno accertato entrate pari ad euro 578.549.576,26, con un incremento del 12,96% rispetto al 2011.

Si evidenzia che rispetto al totale delle entrate, le entrate proprie rappresentano

solo circa il 9%.

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117

Le riscossioni di competenza, pari ad euro 218.942.836,31, in calo dell’8,61% rispetto al 2011, rappresentano meno del 38% delle entrate accertate.

In relazione ai risultati della gestione di cassa la Provincia ha evidenziato che le Agenzie sono assoggettate al regime di tesoreria unica provinciale. Tale sistema prevede l’erogazione alle Agenzie delle assegnazioni provinciali su un sottoconto di tesoreria intestato a queste ultime dal quale il tesoriere dell’Agenzia preleva giornalmente le

somme necessarie per far fronte ai pagamenti disposti dalla stessa, solo dopo aver utilizzato le entrate “diverse dai trasferimenti provinciali” affluite sul conto di tesoreria dell’Agenzia.

Per quanto concerne le spese, a livello complessivo gli impegni di competenza delle Agenzie sono risultati pari ad euro 569.792.177,35 (+9,76% rispetto al 2011), mentre i pagamenti hanno rilevato un importo pari ad euro 334.023.597,27 (+23,28% rispetto al 2011).

La velocità di pagamento, ovvero il rapporto tra somme pagate ed impegnate, si attesta al 58,62%, con un miglioramento di oltre 6 punti percentuali rispetto al 2011.

Nel complesso il risultato aggregato della gestione di competenza, negativo nell’esercizio 2011, mostra un netto miglioramento (+225,76%) e presenta un valore pari ad euro 8.760.416,91. Tale risultato ha contribuito al miglioramento del risultato di amministrazione a livello aggregato (+63,34%), pari nel 2012 ad euro 91.176.074,26.

Con riferimento ai soprariportati dati delle singole Agenzie relativi alla gestione 2012, si può comunque osservare quanto segue:

- l’Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG) ha presentato un risultato negativo della gestione di competenza (-12.206.739,93 euro), con un peggioramento del 200%

rispetto al 2011. Tale risultato è stato influenzato sia da un rilevante decremento delle entrate accertate (-77,59%), che da un notevole incremento delle spese impegnate (+991,68%). Il risultato della gestione di competenza ha comportato una riduzione superiore al 96% del risultato di amministrazione, quasi completamente eroso;

- l’Agenzia del lavoro, che aveva chiuso l’esercizio 2011 con un risultato negativo della gestione di competenza (-1.977.833,84 euro), ha riscontrato nel 2012 un ulteriore risultato negativo (-2.174.425,96 euro). Ciò nonostante, il risultato di amministrazione presenta un incremento del 52,60%, determinato dalla gestione dei residui;

- l’Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD) ha presentato nel 2012 un risultato della gestione di competenza negativo (-464.821,15 euro), determinato sia da una riduzione degli accertamenti (-9,98%) che da un incremento degli impegni (+8,31%). Il risultato della gestione di competenza ha comportato una riduzione pari al 42,56% del risultato di amministrazione;

- l’Istituto di statistica della provincia di Trento ha chiuso l’esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza (-118.675,92), causato principalmente da un notevole incremento delle spese impegnate (+34,10%). Il risultato della gestione di competenza ha influenzato negativamente il risultato di amministrazione, che si è ridotto

del 13,29%.

La Corte rileva, al riguardo, che nella relazione presentata dalla Provincia non è presente alcuna valutazione rispetto a quanto evidenziato.

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118

2.4.1.3. Verifica rispetto direttive provinciali

L’art. 7 della L.P. 4/2004 prevede che la Giunta provinciale adotti direttive nei

confronti delle agenzie e degli enti funzionali per garantire il concorso degli stessi al perseguimento degli obiettivi provinciali in materia di patto di stabilità nonché per il coordinamento delle loro scelte con gli obiettivi della programmazione provinciale.

La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione

dell’art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale – fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica - ed ha quindi reso la Provincia medesima pienamente responsabile del concorso di tali enti agli obiettivi complessivi di finanza pubblica.

Nel dettaglio, l’art. 2 della L.P. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti funzionali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità che per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Tali direttive devono disciplinare anche le

modalità di verifica e di monitoraggio del rispetto delle stesse, nonché le sanzioni da applicare per il mancato rispetto.

Con riferimento all’esercizio 2012 si segnala per le Agenzie la delibera 2479/2011 “Direttive per la definizione del bilancio per l'esercizio finanziario 2012 e bilancio

pluriennale 2012 - 2014 delle Agenzie della Provincia e degli enti pubblici strumentali”, come modificata dalla delibera 9/2012.

Tale provvedimento assegna un importante ruolo ai revisori dei conti, ai quali è richiesto di:

- predisporre una relazione al bilancio di previsione attestante la conformità alle direttive, che dovrà poi essere trasmessa, unitamente al bilancio, alla Giunta provinciale per l’approvazione;

- vigliare nel corso della gestione sul rispetto delle direttive, effettuando opportune

verifiche in sede di controlli periodici;

- dare evidenza nella relazione al rendiconto dell’avvenuto rispetto delle direttive stesse.

In caso di mancato rispetto delle direttive è prevista quale sanzione la riduzione dei trasferimenti di parte capitale, previsti sul bilancio provinciale per gli esercizi futuri, a favore delle agenzie e degli enti inadempienti.

Non essendo state trasmesse le relazioni ai rendiconti delle Agenzie, va evidenziato che a fronte delle puntuali richieste formulate da questa Corte in fase istruttoria la

Provincia non ha dato adeguato riscontro, inviando unicamente la relazione dell’Organismo di valutazione. Inoltre, non sono stati ineriti nel sistema SiQuEL-Corte dei conti i dati contabili delle Agenzie, ma solo alcuni dati relativi alle partecipazioni dirette della Provincia. Per quanto riguarda la relazione dell’Organismo di valutazione va rilevata

la sinteticità e la carenza informativa che la caratterizza, atteso che in essa sono riportati solo parzialmente i dati di bilancio – peraltro riferiti all’esercizio 2012 –, nonché l’assoluta mancanza di analisi e valutazioni critiche.

Non è stato perciò possibile effettuare un compiuto esame della situazione economico-finanziaria delle Agenzie né in termini prettamente contabili, né in riferimento

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119

alle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate dall’Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola Agenzia.

Direttive che, tuttavia, va detto, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi.

2.4.2. Enti pubblici strumentali

2.4.2.1. Inquadramento

L’art. 2, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 “Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino” definisce gli enti strumentali come “enti pubblici, anche economici, il cui ordinamento è disciplinato dalla legge e da regolamento nonché enti privati quali fondazioni, associazioni e società di capitali disciplinati dal codice civile e istituiti sulla base della legge, per l'organizzazione e la gestione esternalizzata di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché di servizi o attività, anche a carattere tecnico, strumentali alle attività istituzionali”.

L’art. 33, comma 1 della medesima legge, stabilisce che: “nel rispetto del diritto comunitario, fermo restando quanto previsto dall'articolo 13, per l'esercizio di funzioni e per l'organizzazione e per la gestione di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché per lo svolgimento di attività di servizio strumentali alle attività istituzionali, salvo che ricorra alla concessione di servizi a soggetti terzi da individuare a mezzo di gara, la Provincia si avvale, sulla base di contratto di servizio che precisa, in particolare, le funzioni, i servizi, le attività e i compiti affidati, dei seguenti soggetti esterni, indicati

dall'allegato A di questa legge:

a) enti pubblici;

b) fondazioni o associazioni;

c) società di capitali”.

Di seguito si considerano esclusivamente gli enti pubblici strumentali. Per quanto riguarda gli enti di diritto privato si rinvia agli appositi paragrafi.

Il comma 2 dell’art 33 della L.P. 3/2006 stabilisce che l’ordinamento degli enti

pubblici strumentali, ai quali è comunque riconosciuta personalità giuridica e autonomia organizzativa, sia disciplinato, in quanto compatibile, dalle disposizioni previste per le agenzie dall’art. 32, commi da 4 a 9.

Il comma 3 prevede infine che l’istituzione di nuovi enti pubblici , nonché la loro

trasformazione, fusione o scioglimento, siano disposti con legge provinciale.

Di seguito si riporta l’elenco deli enti pubblici strumentali esistenti alla data del 31/12/2013 con l’indicazione del settore d’intervento, attività e servizio svolto e la legge istitutiva:

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

120

Tabella 70: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel 2013 ENTI PUBBLICI

STRUMENTALI

SETTORE

D'INTERVERNTOATTIVITA' E SERVIZI LEGGE ISTITUTIVA REGOLAMENTO

Istituto provinciale di

ricerca, aggiornamento,

sperimentazione educativi

(IPRASE)

Istruzione e

formazione

Promozione e realizzazione della

ricerca, della sperimentazione,

della documentazione , dello studio

e dell'approfondimento delle

tematiche educative e formative.

L.P. 9 novembre 1990, n. 29,

ridisciplinato dalla L.P. 7 agosto

2006, n. 5, art. 42.

D.P.P. 3 aprile 2008, n. 10-

117/Leg di data 3 aprile 2008

"Regolamento concernente

l'ordinamento ed il funzionamento

dell'Istituto provinciale per la

ricerca e la sperimentazione

educativa (IPRASE) e la

composizione ed il funzionamento

dell'osservatorio permanente sulla

condizione dell'infanzia e dei

giovani "

Opera universitariaIstruzione e

formazione

Attività di supporto e di assistenza

a favore degli studenti universitariL.P. 24 maggio 1991, n. 9.

Museo delle scienzeBeni e attività

culturali

Creazione di un centro di cultura

nel acmpo delle scienze, con

particolare attenzione alla storia

naturale e al paesaggio montano,

alla scienza e all'innovazione.

L.P. 27 novembre 1964, n. 14,

ora sostituita da L.P. 3 ottobre

2007, n. 15, art. 25.

D.P.P. 11 marzo 2011, n. 4-62/Leg

"Regolamento concernente

"Disciplina del Museo delle

scienze""

Museo degli usi e costumi

della gente trentina

Beni e attività

culturali

Creazione di un centro di cultura

nel campo etnografico.

L.P. 31 gennaio 1972, n. 1, ora

sostituita da L.P. 3 ottobre

2007, n. 15, art. 25.

D.P.P. 11 marzo 2011, n. 4-62/Leg

"Regolamento concernente

"Disciplina del Museo degli usi e

costumi della gente trentina""

Museo d'arte moderna e

contemporanea

Beni e attività

culturali

Custodia, conservazione,

valorizzazione e promozione dello

studio e della conoscenza dell'arte

moderna e contemporanea.

L.P. 23 novembre 1987, n. 32,

ora sostituita da L.P. 3 ottobre

2007, n. 15, art. 25.

D.P.P. 11 marzo 2011, n. 6-64/Leg

"Disciplina del Museo d'arte

moderna e contemporanea - MART"

Museo "Castello del

Buonconsiglio - monumenti

e collezioni provinciali"

Beni e attività

culturali

Raccolta, ordine, conservazione,

studio, documentazione e

valorizzazione dei beni culturali

messi a disposizione dalla

Provincia.

L.P. 11 maggio 2000, n. 5, ora

sostituita da L.P. 3 ottobre

2007, n. 15, art. 25.

D.P.P. 11 marzo 2011, n. 3-61/Leg

"Regolamento concernente

"Disciplina del museo Castello del

Buonconsiglio, monumenti e

collezioni provinciali""

Centro servizi culturali S.

Chiara

Beni e attività

culturali

Promozione dell'offerta culturale e

della produzione di iniziative e

spettacoli.

L.P. 19 gennaio 1988, n. 37,

ora sostituita da L.P. 3 ottobre

2007, n. 15, art. 22.

D.P.P. 31 dicembre 2008, n. 54-

2/Leg "Regolamento di

organizzazione e funzionamento del

Centro servizi culturali S. Chiara "

Istituto culturale ladino

Tutela delle

minoranze

linguistiche

Conservazione, difesa e

valorizzazione della cultura, delle

tradizioni, della parlata e degli altri

elementi della civiltà ladina del

Trentino.

L.P. 14 agosto 1975, n. 29 e

s.m. Oggi disciplinato da L.P.

19 giugno 2008, n. 6.

Istituto mocheno

Tutela delle

minoranze

linguistiche

Tutela e valorizzare del patrimonio

etnografico e culturale delle

popolazioni germanofone dei

comuni di Palù del Fersina, Fierozzo

e Frassilongo.

L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e

s.m.. Oggi disciplinato da L.P.

19 giugno 2008, n. 6.

Istituto cimbro

Tutela delle

minoranze

linguistiche

Tutela e valorizzare del patrimonio

etnografico e culturale delle

popolazioni germanofone del

comune di Luserna.

L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e

s.m.. Oggi disciplinato da L.P.

19 giugno 2008, n. 6.

Parco Adamello - Brenta

Valorizzazione e

tutela del territorio,

protezione civile

Gestione dei parchi demaniali

provinciali

Parco Paneveggio - Pale di

San Martino

Valorizzazione e

tutela del territorio,

protezione civile

Gestione dei parchi demaniali

provinciali

L.P. 6 maggio 1988, n. 18, poi

sostituita dalla L.P. 23 maggio

2007, n. 11.

D.P.P. 21 gennaio 2010, n. 3-

35/Leg "Regolamento concernente

l'organizzazione ed il

funzionamento dei parchi naturali

provinciali, nonché la procedura

per l'approvazione del piano del

parco " Fonte: elaborazione dati PAT.

Come già segnalato, l’art. 44, comma 20, della L.P. 25/2012 (legge finanziaria provinciale 2013) ha disposto l’accorpamento del Centro per la formazione continua e

l’aggiornamento del personale insegnante e l’IPRASE.

2.4.2.2. Dati contabili

La provincia ha segnalato168 che attualmente non sono ancora disponibili i dati relativi all’anno 2013. I predetti dati potranno essere comunicati solo in seguito alla approvazione del rendiconto 2013 per ogni ente. L’analisi che segue sarà dunque focalizzata sull’esercizio 2012.

168 Nota prot. PAT/S015/2014/240178-52-2014-1, risposta a quesito n. 20.

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121

Inoltre, va aggiunto che non essendo state trasmesse le relazioni dei revisori dei conti ai rendiconti 2012 degli enti169, i dati disponibili sono risultati esclusivamente quelli

contenuti nella tabella riepilogativa inviata in risposta al quesito n. 20 della nota istruttoria170 e le risultanze desumibili dalla relazione di sintesi dell’Organismo di valutazione.

Si riepilogano dunque i principali dati afferenti le gestioni di competenza 2011 e

2012 degli Enti pubblici strumentali della Provincia (parte prima del bilancio), il risultato di amministrazione ed alcuni indicatori. Non sono presenti i dati relativi al Centro Servizi Culturali S. Chiara in quanto (incomprensibilmente) non ricompresi nella relazione di sintesi dell’Organismo di valutazione.

Tabella 71: entrate di competenza degli Enti pubblici strumentali

2011 2012 Var % 2011 2012 Var % 2011 2012 Var %

Ist ituto pro vinciale di

ricerca, aggio rnamento ,

sperimentazio ne educat ivi

( IP R A SE)

21 3.461.412,95 1.730.962,14 -49,99% 3.222.449,77 1.463.035,96 -54,60% 769.873,58 69.951,72 -90,91%

Opera universitaria 41 31.985.155,59 33.076.701,24 3,41% 30.687.111,38 31.520.280,68 2,72% 15.435.205,05 17.743.294,25 14,95%

M useo delle scienze 65 10.316.651,22 19.470.583,23 88,73% 9.789.282,34 18.645.334,25 90,47% 5.279.975,48 3.430.237,30 -35,03%

M useo degli usi e co stumi

della gente trent ina16 2.057.666,64 1.532.081,40 -25,54% 1.987.713,75 1.460.733,16 -26,51% 1.169.311,63 1.208.756,51 3,37%

M useo d'arte mo derna e

co ntempo ranea62 13.376.292,85 10.745.499,00 -19,67% 13.026.696,26 10.143.884,90 -22,13% 6.531.789,87 5.013.113,01 -23,25%

M useo "C astello del

B uo nco nsiglio -

mo numenti e co llezio ni

pro vinciali"

60 5.189.162,59 6.068.676,90 16,95% 4.293.100,39 5.225.057,41 21,71% 1.407.066,72 1.274.587,74 -9,42%

C entro servizi culturali S.

C hiaraN.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.

Ist ituto culturale ladino 10 1.266.664,45 1.120.040,35 -11,58% 1.158.320,37 967.808,24 -16,45% 694.138,85 609.281,29 -12,22%

Ist ituto mo cheno 8 1.266.729,00 1.263.727,91 -0,24% 652.901,58 678.156,14 3,87% 176.525,06 429.067,75 143,06%

Ist ituto cimbro 5 587.650,40 532.516,09 -9,38% 471.359,80 427.782,48 -9,25% 240.270,69 235.507,50 -1,98%

P arco A damello - B renta 127 6.127.916,08 5.035.188,00 -17,83% 5.357.857,85 5.338.334,70 -0,36% 1.453.684,44 1.725.264,28 18,68%

P arco P aneveggio - P ale

di San M art ino55 3.188.865,16 3.066.718,34 -3,83% 2.495.067,52 2.615.300,36 4,82% 1.589.568,28 1.258.538,82 -20,83%

T OT A LE EN T I P UB B LIC I 470 78.824.166,93 83.642.694,60 6 ,11% 73.141.861,01 78.485.708,28 7 ,31% 34.747.409,65 32.997.600,17 -5 ,04%

Ente pubblico strumentale N . dip

Stanziamenti A ccertamenti R isco ssio ni

Fonte: elaborazione dati PAT.

169 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014,quesito 22. 170 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014.

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122

Tabella 72: spese di competenza degli Enti pubblici strumentali

2011 2012 Var % 2011 2012 Var % 2011 2012 Var %

Ist ituto pro vinciale di

ricerca, aggio rnamento ,

sperimentazio ne educat ivi

( IP R A SE)

21 3.461.412,95 1.730.962,14 -49,99% 3.249.049,92 1.315.166,56 -59,52% 1.421.501,01 322.177,82 -77,34%

Opera universitaria 41 31.985.155,59 33.076.701,24 3,41% 31.667.004,79 32.452.091,50 2,48% 24.470.544,76 26.941.373,10 10,10%

M useo delle scienze 65 10.316.651,22 19.470.583,23 88,73% 9.674.860,54 18.886.326,07 95,21% 5.285.921,65 5.700.074,49 7,84%

M useo degli usi e co stumi

della gente trent ina16 2.057.666,64 1.532.081,40 -25,54% 2.014.218,67 1.515.064,99 -24,78% 1.256.427,89 1.221.410,02 -2,79%

M useo d'arte mo derna e

co ntempo ranea62 13.376.292,85 10.745.499,00 -19,67% 13.218.098,74 10.498.161,77 -20,58% 8.662.349,49 7.539.130,62 -12,97%

M useo "C astello del

B uo nco nsiglio -

mo numenti e co llezio ni

pro vinciali"

60 5.189.162,59 6.068.676,90 16,95% 4.631.987,81 5.707.317,97 23,22% 2.198.125,37 2.735.553,18 24,45%

C entro servizi culturali S.

C hiaraN.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.

Ist ituto culturale ladino 10 1.266.664,45 1.120.040,35 -11,58% 1.140.825,69 1.063.181,39 -6,81% 893.353,72 827.371,50 -7,39%

Ist ituto mo cheno 8 1.266.729,00 1.263.727,91 -0,24% 733.541,57 731.845,44 -0,23% 498.141,88 514.355,21 3,25%

Ist ituto cimbro 5 587.650,40 532.516,09 -9,38% 500.540,74 467.775,07 -6,55% 323.106,66 279.569,31 -13,47%

P arco A damello - B renta 127 6.127.916,08 5.692.037,41 -7,11% 5.760.288,46 5.628.603,04 -2,29% 3.438.582,79 3.597.817,54 4,63%

P arco P aneveggio - P ale

di San M art ino55 3.188.865,16 3.066.718,34 -3,83% 2.786.986,70 2.760.053,70 -0,97% 2.166.632,86 2.061.660,14 -4,84%

T OT A LE EN T I P UB B LIC I 470 78.824.166,93 84.299.544,01 6 ,95% 75.377.403,63 81.025.587,50 7 ,49% 50.614.688,08 51.740.492,93 2 ,22%

Ente pubblico strumentale N . dip

Stanziamenti Impegni P agamenti

Fonte: elaborazione dati PAT.

Tabella 73: risultati ed indicatori riferiti agli Enti pubblici strumentali

2011 2012 Var % 2011 2012 Var %C apacità

accertam.

Velo cità

risco ss.

C apacità

impegno

Velo cità

pagam.

Entrate

pro prie/ to tali

Ist ituto pro vinciale di

ricerca, aggio rnamento ,

sperimentazio ne educat ivi

( IP R A SE)

26.600,15- 147.869,40 655,90% 263.289,14 477.224,20 81,25% 84,52% 4,78% 75,98% 24,50% 1,81%

Opera universitaria 979.893,41- 931.810,82- 4,91% 1.303.433,98 449.937,57 -65,48% 95,29% 56,29% 98,11% 83,02% 21,97%

M useo delle scienze 114.421,80 240.991,82- -310,62% 419.661,78 429.403,89 2,32% 95,76% 18,40% 97,00% 30,18% 4,70%

M useo degli usi e

co stumi della gente 26.504,92- 54.331,83- -104,99% 61.376,73 13.292,13 -78,34% 95,34% 82,75% 98,89% 80,62% 5,45%

M useo d'arte mo derna e

co ntempo ranea191.402,48- 354.276,87- -85,10% 677.391,90 409.213,03 -39,59% 94,40% 49,42% 97,70% 71,81% 16,84%

M useo "C astello del

B uo nco nsiglio -

mo numenti e co llezio ni

pro vinciali"

338.887,42- 482.260,56- -42,31% 957.727,90 803.658,90 -16,09% 86,10% 24,39% 94,05% 47,93% 22,87%

C entro servizi culturali S.

C hiaraN.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.

Ist ituto culturale ladino 17.494,68 95.373,15- -645,16% 159.563,47 86.944,18 -45,51% 86,41% 62,95% 94,92% 77,82% 18,23%

Ist ituto mo cheno 80.639,99- 53.689,30- 33,42% 586.626,03 547.156,96 -6,73% 53,66% 63,27% 57,91% 70,28% 38,98%

Ist ituto cimbro 29.180,94- 39.992,59- -37,05% 110.398,14 73.100,55 -33,78% 80,33% 55,05% 87,84% 59,77% 13,31%

P arco A damello - B renta - 402.430,61 - 290.268,34 27,87% N.D. N.D. N.D. 106,02% 32,32% 98,89% 63,92% 17,39%

P arco P aneveggio - P ale

di San M art ino291.919,18- - 144.753,34 50,41% 480.616,97 480.617,97 0,00% 85,28% 48,12% 90,00% 74,70% 17,39%

T OT A LE EN T I P UB B LIC I 2.235.542,62- 2.539.879,22- -13,61% 5.020.086,04 3.770.549,38 -24,89% 93,83% 42,04% 96,12% 63,86% 16,17%

R isultato gest io ne co mpetenza R isultato di amministrazio ne Indici gest io ne co mpetenza

Ente pubblico strumentale

Fonte: elaborazione dati PAT.

A livello aggregato gli Enti pubblici strumentali della Provincia hanno previsto stanziamenti per euro 83.642.694,60, con un incremento del 6,11% rispetto all’esercizio precedente, ed hanno accertato entrate pari ad euro 78.485.708,28, con un incremento del 7,31% rispetto al 2011. L’incremento è interamente imputabile al Museo delle scienze, mentre gran parte degli altri enti ha registrato una contrazione negli

accertamenti.

Page 128: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

123

Si evidenzia che rispetto al totale entrate, le entrate proprie rappresentano circa il 16,17%. La percentuale massima, pari al 38,98% è riferita all’Istituto mocheno, mentre

la percentuale minima, pari all’1,81% è riferita all’IPRASE.

Le riscossioni di competenza, pari ad euro 32.997.600,17, in calo del 5,04% rispetto al 2011, rappresentano circa il 42% delle entrate accertate.

In relazione ai risultati della gestione di cassa la Provincia ha evidenziato che anche

gli Enti, al pari delle Agenzie, sono assoggettati al regime di tesoreria unica provinciale. Tale sistema prevede l’erogazione agli Enti delle assegnazioni provinciali su un sottoconto di tesoreria intestato a questi ultimi dal quale il tesoriere di ogni singolo Ente preleva giornalmente le somme necessarie per far fronte ai pagamenti disposti dallo stesso, solo dopo aver utilizzato le entrate “diverse dai trasferimenti provinciali” affluite sul conto di tesoreria dell’Ente. Ne consegue che gli indici di riscossione sono tanto più legati a quelli di pagamento quanto minore è l’autonomia finanziaria degli Enti dai trasferimenti provinciali.

Per quanto concerne le spese, a livello complessivo gli impegni di competenza degli

Enti sono risultati pari ad euro 81.025.587,50 (+7,49% rispetto al 2011), mentre i pagamenti hanno rilevato un importo pari ad euro 51.740.492,93 (+2,22% rispetto al 2011). Anche dal lato della spesa l’incremento è interamente imputabile al Museo delle scienze, che ha quasi raddoppiato la somma impegnata rispetto all’esercizio precedente.

La capacità di impegno, ovvero il rapporto tra stanziamenti e somme effettivamente impegnate, è risultata pari, a livello complessivo, al 96,12%, mentre la velocità di pagamento, ovvero il rapporto tra somme pagate ed impegnate, si è attestata al 63,86%. Entrambe le percentuali sono risultate pressoché invariate rispetto all’anno precedente.

Il risultato aggregato della gestione di competenza è di segno negativo (-2.394.364,22 euro), al pari del risultato della gestione 2011 (-2.125.031,19 euro).

Tale risultato ha contribuito al peggioramento del risultato di amministrazione a

livello aggregato (-22,72), pari nel 2012 ad euro 4.251.167,35.

Con riferimento ai singoli Enti si segnala che tutti gli Enti considerati, ad eccezione dell’IPRASE, hanno chiuso l’esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza, avendo impegnato spese in quantità superiore rispetto alle entrate accertate. Si evidenzia inoltre che la maggior parte degli enti aveva chiuso in disavanzo

anche l’esercizio 2011. Si assiste ad una progressiva erosione dei risultati di amministrazione.

Particolarmente critica appare la situazione dell’Opera universitaria e del Museo degli usi e costumi della gente trentina, che hanno subito rispettivamente nel 2012 una

riduzione del risultato di amministrazione del 65,48% e del 78,34%. Un ulteriore risultato negativo nella gestione 2013 (allo stato attuale non noto), al pari di quello dei due esercizi precedenti, condurrebbe verosimilmente ad un risultato di amministrazione di segno negativo.

Si evidenzia che nessuna osservazione né delucidazione in merito a tali risultati è presente nella relazione dell’Organismo di valutazione.

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2.4.2.3. Verifica rispetto direttive provinciali

Per quanto concerne l’emanazione, da parte della Giunta provinciale, di apposite

direttive nei confronti degli enti pubblici strumentali e per i contenuti della citata delibera 2479/2011, si rinvia a quanto già riportato nel paragrafo precedente in relazione alle Agenzie.

Con riferimento agli Enti pubblici strumentali, ulteriori disposizioni per l’anno 2012

in materia di personale sono state introdotte dalla deliberazione 223/2012 “Direttive in materia di personale degli enti strumentali della Provincia e della Camera di Commercio I.A.A. di Trento e altre disposizioni per l'anno 2012”.

Di seguito si riportano gli esiti delle verifiche effettuate dalla Provincia e contenute

nella relazione dell’Organismo di valutazione, con riferimento ai principali punti previsti dalle delibere.

1) ENTRATE

La Provincia ha verificato che gli Enti abbiano iscritto in bilancio i trasferimenti

provinciali in misura corrispondente alle somme stanziate sul bilancio provinciale e non ha riscontrato irregolarità.

Per quanto concerne le entrate derivanti da corrispettivi e canoni, gli Enti, in linea con l’impostazione della manovra finanziaria della Provincia, non hanno operato aumenti,

ad eccezione:

- del Parco Adamello-Brenta, che ha operato aumenti sui servizi di mobilità alternativa e parcheggio come conseguenza degli aumenti operati dai fornitori del servizio di traporto;

- del Museo d’arte moderna e contemporanea che, a seguito di una delibera del CdA, ha provveduto ad aumentare le tariffe dei servizi archivistici in linea con i prezzi applicati dalle principali istituzioni museali italiane.

Infine gli Enti non hanno fatto ricorso ad operazioni creditizie diverse dalla

anticipazioni di cassa.

2) SPESE

a) Spesa corrente

In merito al contenimento della spesa corrente, gli Enti, al pari delle Agenzie, dovevano adottare uno dei due criteri di contenimento previsti dalla delibera 2479/2011:

la spesa corrente al netto delle spese di personale, che includono anche quelle afferenti i contratti di collaborazione, non doveva superare il 95% della corrispondente

spesa 2011, fatte salve le spese una tantum. Qualora l’ente fosse risultato beneficiario nel 2012 di maggiori trasferimenti provinciali di parte corrente rispetto al 2011, poteva aumentare la spesa corrente di un importo non superiore a tali maggiori trasferimenti;

garantire un saldo di parte corrente maggiore o uguale a quello conseguito nel

2011, compensando minori trasferimenti provinciali di parte corrente con maggiori entrate proprie di parte corrente ed utilizzando in parte corrente eventuali ulteriori maggiori entrate proprie nel limite massimo del 60%.

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Nella relazione dell’Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto dei limiti, ma solo a livello aggregato. Non sono stati forniti i dati relativi ai

singoli Enti.

b) Spesa per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza

La direttiva prevedeva che non potessero essere affidati nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza per un importo complessivo superiore al 35% delle corrispondenti

spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e 2009. Dai limiti erano escluse le spese indispensabili, purché connesse all’attività istituzionale dell’Ente, in relazione alle quali doveva essere data adeguata motivazione nella relazione accompagnatoria al bilancio, e le spese sostenute per la realizzazione di interventi cofinanziati per almeno il 50% da soggetti esterni, in particolare a valere sui fondi finanziati dall’Unione Europea.

Nella relazione dell’Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per nuovi incarichi pari ad euro 94.668,23, con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media 2008-2009 (euro 570.293,74) pari all’83%. Non sono però stati forniti i dati

relativi ai singoli Enti, né è stato detto nulla in merito alle motivazioni addotte in relazione all’esclusione delle spese indispensabili, pari complessivamente ad euro 367.657,42.

c) Spese discrezionali

Con riferimento alle spese discrezionali (in particolare spese per mostre, convegni, manifestazioni, sponsorizzazioni, pubblicazioni e iniziative di comunicazioni), la delibera stabiliva che esse non potessero essere autorizzate in misura superiore al 65% del valore medio del triennio 2008-2010. Dai limiti sono state escluse le spese sostenute per

l’attività di ricerca, le spese indispensabili, purché connesse all’attività istituzionale dell’Ente, in relazione alle quali doveva essere data adeguata motivazione nella relazione accompagnatoria al bilancio, e le spese sostenute per la realizzazione di interventi cofinanziati per almeno il 50% da soggetti esterni, in particolare a valere sui fondi finanziati dall’Unione Europea.

Nella relazione dell’Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per spese discrezionali pari ad euro 706.677,14, con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media 2008-2010 (euro 1.391.253,90) pari al 49%. Non sono però stati forniti

i dati relativi ai singoli Enti, né è stato detto nulla in merito alle motivazioni addotte in relazione all’esclusione delle spese indispensabili, pari complessivamente ad euro 4.131.448,82.

d) Acquisto di beni e servizi

In merito alle direttive in materia di acquisto di beni e servizi, l’Organismo di valutazione ha sola genericamente riscontrato che gli Enti nel corso del 2012 hanno utilizzato le convenzioni attivate dall’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti per i servizi disponibili sul sito www.mercurio.provincia.tn.it ogni qualvolta hanno riscontrato la

presenza di servizi usufruibili e la convenienza economica.

e) Spesa per gli organi istituzionali

Con riferimento alla spesa per gli organi istituzionali, l’Organismo di valutazione ha solo genericamente rilevato il rispetto dei limiti alle misure dei compensi degli organi di

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amministrazione, di controllo e consuntivi. Nessuna informazione relativa all’entità di tali compensi è stata fornita, né a livello aggregato né con riferimento ai singoli Enti.

f) Spesa per il personale

In relazione al contenimento della spesa per il personale l’Organismo di valutazione ha segnalato quanto segue:

- nel 2012 gli Enti hanno disposto il blocco dei contratti collettivi per il personale di tutti i comparti e le aree di contrattazione;

- complessivamente la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione, pari ad euro 234.191, è stata ridotta del 21% rispetto al valore medio degli anni 2009-2010 (pari

ad euro 297.178), a fronte del 5% previsto in direttiva.

- complessivamente la spesa per incarichi di collaborazione 2012, pari ad euro 2.006.379, non ha superato quella sostenuta nel 2011, tenuto conto di eventuali stabilizzazioni e fatte salve le ridefinizioni del limite ad opera della Giunta provinciale per maggiori necessità connesse all’attività istituzionale;

- la spesa per il personale, inclusa quella afferente le collaborazioni, al netto di eventuali maggiori oneri connessi alla stabilizzazione di personale precario autorizzate dalla Giunta provinciale, di maggiori oneri derivanti da eventuali deroghe per incarichi di collaborazione, di eventuali maggiori spese connesse alla sostituzione di figure

indispensabili per il funzionamento dell’Ente, nonché dei maggiori oneri afferenti il FOREG, ha registrato nel 2012 un valore pari ad euro 11.891.162, inferiore al corrispondente valore 2011, pari ad euro 12.572.488;

- sono state rispettate tutte le altre direttive in materia di personale.

Con riferimento all’esercizio 2013, le direttive per la formazione del bilancio di previsione degli Enti pubblici strumentali della Provincia sono state emanate con la deliberazione 2505/2012. Tale delibera ha inoltre previsto, in attuazione di quanto stabilito dall’art. 3 della L.P. 10/2012, l’adozione anche da parte degli enti e soggetti

finanziati in via ordinaria dalla Provincia di un piano di miglioramento coerente con gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, oltre che di incremento della produttività, previsti dal piano provinciale.

In conclusione, sugli enti pubblici strumentali, si ribadisce quanto già osservato per le Agenzie. Va qui, tuttavia, aggiunto che tutti gli Enti considerati, ad eccezione dell’IPRASE, hanno chiuso l’esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza, avendo impegnato spese in quantità superiore rispetto alle entrate accertate. Va anche evidenziato che la maggior parte degli enti, alla chiusura dell’esercizio 2011, aveva registrato un disavanzo potendosi rilevare da tale trend una

progressiva erosione dei risultati di amministrazione.

Come già detto, particolarmente critica appare la situazione dell’Opera universitaria e del Museo degli usi e costumi della gente trentina, che hanno subito rispettivamente, nel 2012, una riduzione del risultato di amministrazione del 65,48% e del 78,34%.

Qualora anche l’esercizio 2013 dovesse riportare un ulteriore risultato negativo si potrebbe presumere che il risultato di amministrazione si converta in negativo.

Infine, si evidenzia ancora una volta che nessuna osservazione né delucidazione in merito a tali risultati è stata formulata dall’Organismo di valutazione. Per quanto riguarda

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le misure di miglioramento e spending review va altresì aggiunto che le analisi di detto Organismo si sono limitate ai dati aggregati e non alle risultanze per singoli enti.

2.4.3. Fondazioni e associazioni

Secondo quanto stabilito dall’art. 33, comma 4, della L.P. 3/2006, la partecipazione

della Provincia in fondazioni o in associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale, salvo le eccezioni espressamente stabilite171 .

Di seguito si presenta l’elenco dei fondi di dotazione della Provincia al 31/12/2013, con l’indicazione dell’attività svolta, della legge di riferimento e del valore iscritto nel rendiconto al 31/12/2012 e 31/12/2013:

Tabella 74: elenco Fondazioni presenti nel 2013.

FONDAZIONI ATTIVITA' SVOLTALEGGE DI

RIFERIMENTO

SITUAZIONE AL

31/12/2012

SITUAZIONE AL

31/12/2013

Centro di Servizi e

Documentazione per la

Cooperazione Economica

Internazionale - INFORMEST

Promioozione sviluppo

economico e processi

d'internazionalizzazione

L. 19/1991 143.568,50 131.608,18

Fondazione Bruno Kessler

(già Istituto trentino di

cultura)

Attività di ricerca scientifica e

tecnologica in settori d'interesse

per lo sviluppo provinciale

L.P. 14/2005,

art. 5 80.092.000,00 80.092.000,00

Fondazione Trentina Alcide

De Gasperi

Valorizzare il patrimonio storico

e politico costituito dalla figura di

Alcide De Gasperi

L.P. 3/2006,

art. 35 bis 100.000,00 100.000,00

Fondazione Museo Storico

del Trentino

Realizzazione e organizzazione

di attività di esposizione

permenaenti e temporanee di

tema storico

L.P. 3/2006,

art. 35 ter 150.000,00 150.000,00

Fondazione Accademia della

Montagna

Salvaguardia e valorizzazione

dell'ambiente montano

L.P. 3/2006,

art. 35 quater 80.000,00 80.000,00

Fondazione Dolomiti UnescoSalvaguardia e valorizzazione

dell'ambiente

L.P. 3/2006,

art. 39 sexies 10.000,00 10.000,00

Fondazione don Lorenzo

Guetti Centro studi sulla

cooperazione Onlus

Valorizzare il patrimonio storico,

politico , socio-culturale e

imprenditoriale costituito dalla

figura di don Lorenzo Guetti

L.P. 3/2006,

art. 35

quinquies

- 50.000,00

Fondazione Franco Demarchi

Finanziamento di interventi e

attività di promozione della

ricerca in ambito sociale,

educativo e culturale.

L.P. 25/2012,

art. 48 - 30.000,00

Fonte: elaborazione dati PAT.

Nel corso del 2013 sono state poste in essere le seguenti operazioni, che hanno determinato modifiche nei fondi di dotazione detenuti dalla Provincia:

171 Nel dettaglio l’art. 33, comma 4 della L.P. 3/2006 recita:” La partecipazione della Provincia in fondazioni o in

associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale. La legge definisce

le condizioni e i vincoli, compresi gli eventuali contenuti dello statuto e dell'atto costitutivo, in base ai quali il

Presidente è autorizzato a porre in essere tutti gli atti necessari per la costituzione. La legge non è richiesta

per autorizzare l'adesione o la partecipazione alle attività di fondazioni, di associazioni e di altri soggetti privati

senza fini di lucro nel caso in cui ricorra una delle seguenti condizioni:

a) un apporto finanziario annuo per la Provincia non superiore a 50.000 euro;

b) l'esclusione per la Provincia di una posizione dominante o della qualità di socio fondatore;

c) la garanzia di una posizione paritaria con gli altri aderenti in relazione agli impegni finanziari, comunque

denominati.

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a) conferimento di euro 50.000,00 al fondo di dotazione della costituenda “Fondazione don Lorenzo Guetti Centro studi sulla cooperazione Onlus”, in attuazione della

delibera di Giunta provinciale 720/2012;

b) conferimento di euro 30.000,00 al fondo di dotazione della costituenda “Fondazione Franco Demarchi”, in attuazione della delibera di Giunta provinciale 1181/2013;

c) riduzione della quota del fondo di dotazione della Provincia in “Centro di Servizi e

Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale – INFORMEST” per la copertura della quota di competenza della perdita di esercizio 2012 per l’importo di Euro 11.960,32.

Oltre alle fondazioni sopra citate, si segnala la presenza della Fondazione Edmund

Mach, istituita con l’art. 9 della L.P. 14/2005, che non risulta iscritta nel patrimonio provinciale.

Con riferimento alle fondazioni, le direttive per l’esercizio 2012 sono state assunte con la deliberazione n. 2777/2011. Nella relazione dell’Organismo di valutazione sono

esposti i principali dati economico-finanziari di ciascuna fondazione ed è attestato a livello aggregato il rispetto delle direttive provinciali. Vale, pertanto, anche per le fondazioni ed associazioni quanto già osservato sulle Agenzie e in ordine agli enti pubblici strumentali.

2.4.4. Società

2.4.4.1. Inquadramento

Secondo quanto stabilito dall’art. 33, comma 5, della L.P. 3/2006, l’acquisizione, anche mediante il conferimento di beni mobili e immobili, o l’alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con legge provinciale, salvo eccezioni espressamente stabilite concernenti operazioni che non incidono sugli assetti azionari172. Qualora vengano compiute le operazioni previste dai commi 5 e 7, la Giunta provinciale

ne da notizia al Consiglio entro quindici giorni dalla definizione, indicando tutti gli elementi utili per l’esercizio della sua funzione di controllo.

La disposizione del comma 5 è inoltre derogabile per espressa previsione dell’art. 18, comma 3 bis, della L.P. 1/2005 (legge finanziaria 2006) che autorizza la Giunta

172 Nel dettaglio l’art. 33, comma 5 della L.P. 3/2006 recita:” L'acquisizione, anche mediante conferimento di

beni mobili e immobili, o l'alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con

legge provinciale. La Giunta provinciale è comunque autorizzata ad acquistare, a sottoscrivere e ad alienare

azioni o quote di società di capitali, anche in assenza di specifiche disposizioni di legge, qualora tale acquisto,

sottoscrizione o alienazione di azioni o quote non comporti per la Provincia:

a) l'acquisizione o la perdita della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria della società;

b) l'acquisizione o la perdita dell'esercizio di almeno un quinto dei voti, o di un decimo dei voti nel caso di

società quotata in borsa, nell'assemblea ordinaria della società”.

Inoltre il comma 7 del medesimo articolo prevede un’ulteriore eccezione: “L'autorizzazione con legge provinciale

non è richiesta qualora le azioni o quote di società possedute dalla Provincia vengano alienate o conferite a

società nelle quali la Provincia medesima detiene almeno la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea

ordinaria nonché qualora la Provincia acquisti dalle predette società azioni o quote di società da esse possedute.

Nei soli casi di alienazione o di conferimento, la Giunta provinciale può disporre nei confronti della società

cessionaria o conferitaria limiti al trasferimento delle predette azioni o quote di società attraverso specifiche

direttive, emanate ai sensi dell'articolo 18 (Disposizioni in materia di società partecipate dalla Provincia) della

legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1. Fermo restando il solo limite previsto dalla lettera a) del comma 5,

non è richiesta l'autorizzazione legislativa per l'alienazione o l'acquisto di azioni o di quote di società di capitali

nei confronti dei soggetti che la legge provinciale individua quali partecipanti alla società.”

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provinciale ad effettuare o promuovere le operazioni di riorganizzazione delle società da essa controllate, anche mediante acquisti o alienazioni di azioni o di quote, se richieste

da esigenze di adeguamento all’art. 13 del D.L. 223/2006 e al vigente ordinamento statale e comunitario in materia di servizi pubblici.

In data 30 dicembre 2010, con la deliberazione n. 3093 la Giunta provinciale ha adottato il provvedimento di ricognizione delle partecipazioni societarie della Provincia

autonoma di Trento, secondo quanto previsto dell’art. 3, comma 27 e seguenti della Legge n. 244/2007 e successive modifiche173. Nella parte motiva della delibera è stato evidenziato che, in base alla norma statale, ”le amministrazioni pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della sussistenza della “stretta necessità” richiesta dalla legge o, in alternativa, a provare che la produzione del servizio tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello regionale”.

Tuttavia, di tale esplicita valutazione non vi è traccia nel provvedimento, giacché la Giunta provinciale si è semplicemente limitata a richiamare il testo dell’art. 24, c. 1, della L.P. n. 27 del 27 dicembre 2010 (approvata solo tre giorni prima dell’atto ricognitivo) in base al quale, secondo l’interpretazione dell’organo esecutivo provinciale, la ricorrenza dei presupposti prescritti dall’art. 3, comma 27 della L. n. 244/2007 risulta dimostrata per tutte le società partecipate dalla Provincia, atteso che le stesse trovano sempre il loro fondamento in una espressa previsione normativa statale o provinciale174.

La “copertura legislativa” in tal modo predisposta dalla Provincia, che le consentirebbe – in tesi – di mantenere integre tutte le proprie partecipazioni societarie, senza entrare nel merito delle specifiche attività svolte dalle società e senza perciò valutare la stretta necessarietà ai fini istituzionali, non appare, a giudizio di questa Corte, conforme alla logica ed alla ratio della norma statale di coordinamento.

Va quindi evidenziato che la Provincia dovrà effettuare una seria e concreta valutazione della ricorrenza dei parametri individuati dal legislatore nazionale al fine dell’eventuale mantenimento delle numerose partecipazioni societarie in essere,

173 In particolare, l’articolo 3, comma 27, della legge n. 244 del 2008 dispone che le predette amministrazioni,

tra le quali va annoverata anche la Provincia di Trento, “non possono costituire società aventi per oggetto

attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità

istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”

ammettendo comunque sempre “la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che

forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo

di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici (…) e l’assunzione di partecipazioni in tali società”.

Al fine di assicurare il rispetto delle suddette prescrizioni, il successivo comma 28 del citato articolo 3 stabilisce

che l’assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’organo

competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. Se non

sussistono i requisiti previsti dal comma 27 le amministrazioni pubbliche devono provvedere ad attivare, entro

36 mesi dall’entrata in vigore della legge finanziaria 2008, un processo di dismissione delle partecipazioni

vietate nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica (art. 3, comma 29). Pertanto, le amministrazioni

pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della

sussistenza della “stretta necessità” richiesta dalla legge o, in alternativa, provare che la produzione del servizio

tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello

regionale. 174 Recita l’art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010: “La Provincia e gli enti locali possono costituire e partecipare a

società a condizione che rispettino quanto previsto dall'articolo 3, commi 27, 28, 29, 30, 31, 32 e 32 ter della

legge 24 dicembre 2007, n. 244, e da questo articolo. Se la partecipazione o la specifica attività da svolgere

sono previste dalla normativa statale o provinciale, le condizioni dell'articolo 3, comma 27, della legge n. 244

del 2007, si intendono in ogni caso rispettate. La costituzione di società è subordinata alla verifica della

sostenibilità economica, patrimoniale e finanziaria dell'attività svolta nonché all'accettazione di un costante

monitoraggio della medesima, nel caso di società in house”.

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considerando che il requisito della “stretta necessità” implica una valutazione di funzionalità (o strumentalità) particolarmente qualificata, da interpretarsi come una

“condicio sine qua non”: una vera e propria impossibilità per l’ente pubblico di raggiungere l’obiettivo (finalità istituzionale perseguita) senza l’ausilio di quella partecipazione in quella particolare società. In altre parole, perché la partecipazione sia consentita, è necessario che lo svolgimento di quell’attività, tramite quella specifica società, si configuri come assolutamente indispensabile per l’ente locale: è evidente che tale ipotesi non dovrebbe verificarsi frequentemente e dovrebbe, comunque, essere adeguatamente motivata circa i presupposti della sua ricorrenza.

La delibera citata menziona comunque un impegno della Provincia a procedere ad un riordino e ad una razionalizzazione delle proprie partecipazioni societarie.

Con l’adozione del “Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per il periodo 2012-2016”, è stata esplicitamente prevista la riorganizzazione delle società di sistema attraverso la revisione degli attuali modelli organizzativi delle attività e delle

funzioni svolte dalle società controllate dalla Provincia. A tal fine è stata approvata la deliberazione 479/2012: "Approvazione del Programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia. Legge Provinciale n. 1/2005, articolo 18, comma 3bis." Tale programma di riorganizzazione prevedeva 4 principali operazioni:

a) Incorporazione di Tecnofin Trentina SpA in Cassa del Trentino SpA;

b) Fusione per incorporazione di Trentino Marketing SpA in Trentino Sviluppo SpA; c) Riorganizzazione di Trentino sviluppo SpA;

d) Incorporazione della Funivia Trento-Sardagna Srl in Trentino Trasporti SpA;

La fusione per incorporazione di Trentino Marketing S.p.a. in Trentino Sviluppo è stata perfezionata in data 1 dicembre 2012, mentre la fusione per incorporazione di Funivia Trento-Sardagna S.r.l. ha avuto effetto con decorrenza 15 novembre 2012.

Per quanto riguarda l’operazione di incorporazione di Tecnofin Trentina S.p.a. in Cassa del Trentino S.p.a., in data 27 dicembre 2012 era stata deliberata dall’assemblea ordinaria di Tecnofin Trentina S.p.a. l’assegnazione alla Provincia, quale distribuzione di dividendo in natura, dell’intera partecipazione in Tecnofin Immobiliare S.r.l., per un valore nominale di euro 2.200.000,00.

Successivamente, con la deliberazione di Giunta provinciale 19/2013 “Aggiornamento del Programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia. Legge Provinciale n. 1/2005, articolo 18, comma 3bis.", è stata approvata una modifica del percorso inizialmente individuato, dovuta alla complessità dell’operazione

prospettata in conseguenza dei diversi principi contabili di redazione dei bilanci e delle conseguenti implicazioni in termini di impatti e di oneri amministrativi e burocratici.

Nel dettaglio il nuovo percorso prevedeva la preventiva razionalizzazione delle partecipazioni in capo a Tecnofin con particolare riferimento a Tecnofin Immobiliare S.r.l.

(già traferita), Informatica Trentina S.p.a. e Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., da realizzare attraverso la riduzione del capitale sociale mediante l’annullamento delle azioni proprie e la conseguente distribuzione di dividendi in natura alla Provincia. Con riferimento a Tecnofin Immobiliare l’attribuzione della partecipazione alla Provincia era finalizzata al successivo conferimento in Patrimonio del Trentino S.p.a.. Relativamente ad

Informatica Trentina S.p.a era prevista l’attribuzione della partecipazione alla Provincia

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per l’implementazione delle successive operazioni di ristrutturazione. Infine, per quanto concerne la partecipazione in Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., l’attribuzione in capo alla

Provincia, che già partecipava direttamente nello stesso, risultava funzionale alla razionalizzazione dell’assetto delle partecipazioni provinciali. Successivamente era prevista l’enucleazione delle altre partecipazioni detenute da Tecnofin Trentina, con la sola esclusione dell’intera partecipazione in Findolomiti Energia S.r.l., della marginale partecipazione in Infracis S.r.l. e del prestito obbligazionario (sottoscritto da APAPI) di 50 milioni di euro, in una Newco destinata ad essere incorporata in Cassa del Trentino. Secondo la Giunta provinciale gli assetti residuanti in Tecnofin Trentina, per i quali non risulta opportuno né l’acquisizione da Cassa del Trentino, causa le già citate complessità tecnico-contabili, né l’attribuzione alla Provincia o ad altra società controllata dalla stessa in relazione al quadro normativo vigente e alla razionalizzazione degli ambiti delle società

operata con il programma, garantiscono l’equilibrio economico-finanziario della società.

In attuazione di quanto stabilito dalla deliberazione 19/2013, nel corso del 2013 sono state poste in essere le seguenti operazioni, che hanno determinato modifiche nelle quote di partecipazione detenute dalla Provincia:

a) acquisizione a titolo gratuito da Tecnofin Trentina S.p.a., mediante la distribuzione di un dividendo in natura, di n. 137.346 azioni del valore nominale di euro 22,00 della società Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., per un valore complessivo di euro 3.021.612,00;

b) acquisizione a titolo gratuito da Tecnofin Trentina S.p.a., mediante la distribuzione di un dividendo in natura, di n. 1.389.853 del valore nominale di euro 1,00 della società Informatica Trentina S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro 1.389.853,00;

c) conferimento di n. 47.555.650 azioni del valore nominale di euro 1,00 di Tecnofin Trentina S.p.a. a Cassa del Trentino S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro 47.555.650,00;

d) acquisizione di n. 47.555.650 nuove azioni del valore nominale di euro 1,00 di

Cassa del Trentino S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro 47.555.650,00. Nel dettaglio, con atto notarile unico di scissione e fusione di data 30 ottobre 2013 è stato stabilito l’annullamento delle azioni detenute dall’incorporata nell’incorporante, con conseguente riduzione del capitale sociale di quest’ultima da euro 7.600.000,00 ad euro 5.000.000,00 e la fusione, con conseguente aumento di capitale dell’incorporante di euro 47.555.650,00;

e) sottoscrizione di n. 26.167.000 di nuove azioni emesse da Patrimonio del Trentino S.p.a. a seguito di aumento di capitale, con conferimento di beni in natura, per un importo complessivo pari ad euro 26.167.000,00. Nel dettaglio la Provincia ha conferito alla società la partecipazione totalitaria in Tecnofin Immobiliare S.r.l., per un valore nominale di euro 2.200.000,00, in previsione della futura fusione delle due società, e l’Imperial Grand Hotel di Levico unitamente alla dipendenza denominata “Villa Sissi”, in attuazione del protocollo d’intesa per la realizzazione di infrastrutture turistiche e per la valorizzazione di beni immobili a valenza turistica

nel territorio dei comuni di Levico Terme, Pergine Valsugana e Roncegno terme.

Oltre alle operazioni poste in essere in attuazione del programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia, nel corso del 2013 sono state

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

132

poste in essere ulteriori operazioni sul capitale delle società partecipate dalla Provincia, diversamente motivate:

f) acquisizione a titolo gratuito dal Comprensorio della Valle dell’Adige di n. 13.759 azioni di Informatica Trentina, per un valore nominale complessivo pari ad euro 13.759,00, a seguito della liquidazione del Comprensorio stesso;

g) sottoscrizione di n. 2.074.644 nuove azioni di Tunnel Ferroviario del Brennero

S.p.a., per un importo complessivo pari ad euro 2.074.644,00, a seguito di aumento di capitale della società e conseguente esercizio del diritto di opzione da parte della Provincia, oltre all’esercizio del diritto di prelazione pro-quota sulle azioni rimaste inoptate da parte della Provincia di Verona;

h) cessione a titolo oneroso da parte della Provincia di n. 300 azioni del valore nominale di euro 5.164,00 di S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia S.p.a. (pari all’intera partecipazione detenuta) alla società stessa, per un valore nominale complessivo pari ad euro 1.549.200,00, oltre ad un plusvalore di euro 108.660,00;

i) cessione a titolo gratuito da parte della Provincia di n. 17.427 azioni di Trentino Riscossioni S.p.a., per un valore nominale complessivo pari ad euro 17.427,00, ad alcuni Comuni e Comunità trentini sottoscrittori della Convenzione per la governance della società stessa;

j) liquidazione dell’Osservatorio permanente per l’economia, il lavoro e la valutazione della domanda sociale (OPES) e conseguente restituzione della quota di spettanza della Provincia pari ad euro 3.500,00

Di seguito si presenta l’elenco delle società in cui la Provincia detiene partecipazioni al 31/12/2013, in conseguenza alle operazioni sopra descritte, distinguendo tra le società

su cui la Provincia esercita l’attività di direzione e coordinamento e le altre società, con l’indicazione di: quota al 31/12/2012 ed al 31/12/2013, oggetto sociale, legge che ha autorizzato l’assunzione della partecipazione, e partecipazioni di secondo livello.

Non essendo stati inseriti nell’applicativo SiQuEL, i dati, nemmeno anagrafici, delle

società indirettamente partecipate dalla Provincia, tali informazioni sono state desunte dai dati depositati presso la Camera di Commercio.

Tabella 75: elenco Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/2013

PROG SOCIETA'

DIRETTAM,

PARTECIPATE

QUOTA PAT AL 31/12/2012

QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO

SOCIALE

LEGGE DI

RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM,

PARTECIPATE Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

1

Aeroporto “Gianni

Caproni” S.p.A.

86,75% 2.232.356 86,75% 2.232.356 Gestione del servizio pubblico

areoportuale

L.P. 11/1986,

artt. 2 e 3

2

Cassa del

Trentino S.p.A.

65,79% 5.000.000 100,00% 52.555.650

Concessione di finanziamenti ad enti pubblici o

soggetti senza fine di lucro collegati alla finanza provinciale, incluse

le fondazioni operanti nel contesto istituzionale della

Provincia, nonché a società partecipate dalla Provincia o dai

predetti soggetti.

L.P. 13/1973, artt. 1 e 8bis e

L.P. 16/2008 art. 21, comma 5

Infracis S.r.l. (19,89%) Uni IT S.r.l. (49%) Paros S.r.l. (100%) Terfin S.r.l. (18,52%)

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133

PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL

31/12/2012

QUOTA PAT AL

31/12/2013 OGGETTO SOCIALE

LEGGE DI RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE

Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

3

Centro tecnico-finanziario

per lo sviluppo economico della

Provincia di Trento – Tecnofin trentina

S.p.A.

100,00% 67.555.650 100,00% 20.000.000

Concorrere allo

sviluppo economico e sociale del Trentino, mediante

la costituzione e la partecipazione in società che abbiano il compito

di produrre o erogare beni e servizi strumentali all'attività della

Provincia Autonoma di Trento

L.P. 13/1973, artt. 1 e 8

Infracis S.r.l. (0,2%) Findolomiti Energia S.r.l. (33,33%)

4 Informatica Trentina

S.p.A.

47,42% 1.659.762 87,52% 3.063.374

Progettazione, sviluppo e gestione del

sistema infomativo elettronico trentino

L.P. 10/1980, art. 2 e L.P.

2/1984, art. 6

5

Interbrennero – Interporto

Servizi doganali e intermodali del Brennero

S.p.A.

62,92% 8.694.930 62,92% 8.694.930

Realizzazione e gestione di centri interportuali con le relative

infrastrutture e servizi, attività di logistica, trasporto

e spedizione, sia in Italia che all'estero.

L.P. 54/1978,

art. 1, L.P. 17/1983, L.P. 13/1997, art. 18

Interporto Padova S.p.a. (0,09%) IBG S.r.l in liquidazione (55%) Interporto servizi S.p.a. (54,78%) Terminale Ferroviario Valpolicella S.p.a. (5,48%) Interporto servizi doganali S.r.l. (80%) Uirnet S.p.a. (2,30%)

6

Istituto

Trentino per l'Edilizia Abitativa - ITEA S.p.A.

100,00% 3.412.077 100,00% 3.412.077 Esercizio del servizio pubblico di edilizia abitativa

L.P. 15/2005, art. 7

Distretto Tecnologico Trentino Scarl (0,35%)

7 Patrimonio del Trentino S.p.A.

100,00% 277.503.425 100,00% 303.670.425

Acquisizione, riqualificazione, valorizzazione, conservazione,

gestione, manutenzione, alienazione e sviluppo dei beni,

della Provincia Autonoma di Trento

L.P. 1/2005, art. 14

8 Trentino

Network S.r.l. 100,00% 19.090.890 100,00% 19.090.890

Progettazione,

sviluppo, lmanutenzione ed esercizio dell'infrastruttura

e del Sistema di comunicazione Elettronico Pubblico

L.P.10/1980,

artt. 1 e 2, L.P. 10/2004, artt. 19 e 19,1,

deliberazione 941/2008, deliberazione 2609/2008

9 Trentino NGN

S.r.l. 52,16% 50.095.000 52,16% 50.095.000

Attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e

fornitura di rete ottica di accesso (rete passiva) agli Operatori

L.P. 10/2004, artt. 19 e 19,1, deliberazione

2204/2010, deliberazione 2811/2010

10 Trentino Riscossioni

S.p.A.

94,31% 943.097 92,57% 925.670

Accertamento, liquidazione e

riscossione spontanea delle entrate della Provincia

Autonoma di Trento e dei suoi enti strumentali, nonchè gli enti ad

ordinamento provinciale e

L.P. 3/2006,

art. 34

Page 139: Delibera 3 2014 Pari

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134

PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL

31/12/2012

QUOTA PAT AL

31/12/2013 OGGETTO SOCIALE

LEGGE DI RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE

Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

regionale ed altri

enti pubblici

11

Trentino

School of Management S.r.l.

57,60% 350.000 57,60% 350.000

Progettazione, gestione, valutazione e

certificazione di attività formative, anche di carattere tecnico o

addestrativo

L.P. 3/2006, art. 35

12 Trentino Sviluppo S.p.A.

99,96% 193.479.385 99,96% 193.479.385

Attività

strumentali al sostegno ed allo sviluppo delle attività

economiche in trentino

L.P. 6/1999

Pejo Funivie S.p.a. (49,39%) Funivie Alpe Cermis (40%) Carosello SKI Folgaria S.p.a. (62,48%) Funivie Pinzolo S.p.a. (38,85%) Paganella 2001 S.p.a. (35,35%) S.I.F.- Impianti Funiviari - Lusia S.p.a. (24,43%) Società Imp Turistici Rolle S.r.l. (2%) Monte Baldo servizi S.p.a. in liq (54,55%) Funivia Col Margherita S.p.a. (52,13%) IGF S.p.a. (74,88%) Carosello Tonale S.p.a. (34,12%) Turismo Lavarone S.p.a. (39,8%) Nuova Panarotta S.p.a. (1,22%) Altipiani Val di Non (1,33%) Funivie Lagorai S.p.a. (0,07%) Trento Funivie S.p.a. (71,25%) Garniga Terme S.p.a. (34,48%) Tesinogroup 2847 S.p.a. (57,57%) Interservice S.p.a. (46,69%) Lido di Riva del Garda S.r.l. (42,88%) Trentino Sprint Scarl in liq (40%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (1,77%) Pervoice S.p.a. (9,51%) Consortile Passo S. Pellegrino - Falcade S.p.a. (49,21%) Fly S.p.a. (59,01%) Ter System S.r.l. (49,9%) Baldo Garda S.p.a. (71,03%) Salumificio Marsilli 1914 S.p.a. in liquidazione (<0,005%) Arca Casa Legno S.r.l. (100%) Distretto del porfido e delle pietre trentine S.r.l. (100%) Progetto Manifattura S.r.l. (100%) Alpe di Folgaria consortile S.p.a. (32,92%) Supernordicskipass Scarl (49,9%) Trentino Golf Scarl (49,25%) Paganella Servizi Scarl (29,31%) Trentino Invest S.r.l. (49,15%) Doleda Imp Funiviari S.p.a. (49%) Sal Marsilli S.p.a. in liqu (0,06%) Impianti Maso S.p.a. (41,73%)

13

Trentino Trasporti Esercizio

S.p.A.

96,04% 288.119 96,04% 288.119 Gestione del trasporto pubblico

locale

L.P. 16/1993, art. 46 e deliberazione

2424/2008

14

Trentino

Trasporti S.p.A.

73,75% 17.707.554 73,75% 17.707.554

Manutenzione, acquisto e gestione i tutti i beni strumentali

all'esercizio del servizio pubblico di trasporto provinciale

L.P. 16/1993,

art. 4

Riva del Garda Fierecongressi S.p.a. (6,52%) A.P.T Trento, M. Bondone, Valle dei laghi Scarl (0,71%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (1,77%)

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135

PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL

31/12/2012

QUOTA PAT AL

31/12/2013 OGGETTO SOCIALE

LEGGE DI RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE

Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

15 Trento Fiere

S.p.A. 70,40% 8.205.070 70,40% 8.205.070

Promozione di

manifestazioni, fiere ed esposizioni volte alla diffusione

delle produzioni dell'economia con particolare riferimento a

quelle locali

D.P.R. 115/1973, art.

12, L.P. 1/2002, art. 38

Iniziative turistiche per la montagna S.r.l. (22,43%) A.P.T Trento, M. Bondone, Valle dei laghi Scarl (19,31%)

TOTALE 656.217.315 683.770.500

Fonte: elaborazione dati PAT.

Per quanto concerne le società partecipate per la maggioranza del capitale, nel corso del 2013 si sono verificate nel complesso variazioni in aumento per euro 75.126.262 e variazioni in diminuzione per euro 49.773.077.

Tabella 76: elenco altre Società partecipate dalla Provincia al 31/12/2013

PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL 31/12/2012

QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO

SOCIALE LEGGE DI

RIFERIMENTO SOCIETA' INDIRETTAM,

PARTECIPATE Valore

% Valore in

euro Valore

% Valore in

euro

16

Aeroporto “V. Catullo” di

Verona Villafranca S.p.A.

12,77% 4.422.946,00 21,46% 7.444.558,00

Sviluppo,

progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione,

manutenzione ed uso degli impianti e infrastrutture

per l'esercizio dell'attività aeroportuale

L.P. 11/1986, artt. 1 e 3

Aeroporto Gabriele d'Annunzio s.p.a. (100%) Avio handling in liquidazione(100%) A.D.G. Engineering in liquidazione (100%) Verona cargo center in liquidazione (89%) Quadrante servizi srl (3%) Consiorzio "lago di Garda E'.." Veronamercato s.p.a. (0,1%)

17 Autostrada del Brennero

S.p.A.

5,34% 2.959.962,00 5,34% 2.959.962,00

Progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione

dell'autostrada Brennero - Verona - Modena

L.P. 14/1962, L.P. 1/1970, art. 1, L.P.

18/1971, art. 1, L.P. 8/1980, art. 93.

S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia s.p.a. (100%) Consorzio autostrade italiane energia (4,07%) Confederazione autostrade spa (16,67%) MC-link (1,12%) Interbrennero (3,31%) Brennercom (2,71%) Autostrada regionale cispadana (51%) Centro ricerche stradali (10%) Stazione autostradale doganale di confine del brennero (100%) Istituto per innovazioni tecnologiche Bolzano (36,21%) Auto - Plose Sadobre srl (52%)

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136

PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL

31/12/2012

QUOTA PAT AL

31/12/2013 OGGETTO SOCIALE

LEGGE DI RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE

Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

18

Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo

del Nord Est S.p.A.

4,96% 6.968.000,00 4,96% 6.968.000,00

Attività bancaria ed altre attività

finanziarie

L.P. 9/2002, art. 4

Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (1,65%) Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a (<0,005%) Funivie Ale Cermis S.p.a. (2%) Paganella 2001 S.p.a. (0,72%) Assicura Cooperazione Trentina S.r.l. (39%) Interbrennero S.p.a. (1,26%) Finest S.p.a. (0,12%) Iccrea Holding S.p.a. (2,9%) Promocoop Trentina S.p.a. (6%) Coopersviluppo s.p.a. (15%) Bio Energia Fiemme S.p.a. (3%) Alto Garda Servizi S.p.a. (0,81%) Graffiti 2000 S.r.l. (7,5%) Essedi strategie d'impresa S.r.l. (16,2%) Emmeci Group S.p.a. (0,51%) Centrale Trading S.r.l. (32,5%) Tassullo Energia S.p.a. (0,02%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (22,21%) Phoenix Informatica Bancaria s.p.a. (0,01%) Casse Rurali-Raiffeisen Finanziaria S.p.a. (50%) Tempo Libero Folgaria S.r.l. (1,83%) Informatica Bancaria Finanziaria S.p.a. (43,34%) Finanziaria Trentina della cooperazione (4,08%) Centrale Leasing Nord Est S.p.a. (100%) Partecipazioni Trentine S.r.l. (10%) Centrale Credit & Real Estate Solutions S.r.l. (100%) Centrale Gestione Immobiliare S.r.l. (10%) San Martino e Primiero Dolomiti trasporti a fune s.p.a. in liquidazione (4,22%) Pensplan Invest SGR S.p.a. (4,44%) Assicura Group S.r.l. (10%) Scouting S.p.a. (8,26%) Trevefin S.p.a. (7,55%) SIA S.p.a. (0,03%) Colleganza S.r.l. (8,18%) Etica SGR S.p.a. (9,22%)

19 Mediocredito Trentino-Alto Adige S.p.A.

17,49% 10.228.140,00 17,49% 10.228.140,00

Attività

bancaria, in via prevalente a medio-lungo termine

L.P. 11/1977, art. 1 e L.P. 54/1978, art. 4

Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (0,03%) Cassa Centrale Banca S.p.a. (0,03%) Sws Group S.p.a. (14,97%) Alto Garda Servizi S.p.a. (6,05%) Biorendena S.p.a. (20%) Essedi Strategie D'impresa S.r.l. (31,87%) Trentino Volley S.p.a. (5,35%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (0,04%) Enercoop S.r.l. (15%) Paradisidue S.r.l. (100%) Hotel Lido Palace S.p.a. (4,84%) Valsugana Energia S.p.a. (12%) Alto garda Servizi Teleriscaldamento S.p.a. (16,13%) Trevefin S.p.a. (3,69%) Lineapiù S.p.a. (1,67%) Piteco S.p.a. (10%) Green Hunter Group S.p.a. (3,82%) SIA S.p.a. (<0,005%) P.b. S.r.l. in liquidazione (0,82%)

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PROG SOCIETA'

DIRETTAM, PARTECIPATE

QUOTA PAT AL

31/12/2012

QUOTA PAT AL

31/12/2013 OGGETTO SOCIALE

LEGGE DI RIFERIMENTO

SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE

Valore %

Valore in euro

Valore %

Valore in euro

20 SET Distribuzione S.p.A.

15,74% 16.913.335,00 15,63% 16.913.335,00

Gestione degli impianti e fornitura del

servizio di distribuzione dell'energia elettrica in

provincia di Trento

D.P.R. 235/1977,

artt.11 e 13, L.P. 3/2000, art. 18, L.P.

1/2005, art. 16

21

Società

Finanziaria di Promozione della Cooperazione

economica con i Paesi dell’Est – FINEST S.p.A.

1,18% 1.611.841,55 1,18% 1.611.841,55

Agevolare lo sviluppo delle attività economiche e

della cooperazione internazionale nel territorio.

L. 19/1991, art. 2, L. 212/1992, art.6, L.P.

23/1993, art. 32 e L.P. 8/1995, art. 6

22

Tunnel Ferroviario del Brennero

- Società di Partecipazioni Spa

6,26% 10.215.866,00 6,28% 12.290.510,00

Gestione della

partecipazione al capitale sociale di galleria di

base del Brennero - Brenner basistunnel

BBT

L.P. 20/2005,

art. 20 Galleria di base del Brennero (50%)

TOTALE 53.320.091 58.416.347

Fonte: elaborazione dati PAT.

Con riferimento alle società in cui la Provincia detiene una partecipazione minoritaria, nel corso del 2013 si sono verificate variazioni in aumento pari complessivamente ad euro 5.096.256 e variazioni in diminuzione pari ad euro 1.549.200,00.

Si ricorda che nel Piano di Miglioramento è prevista anche l’effettuazione di una valutazione di opportunità, tempi e modalità, per la dismissione/privatizzazione totale o parziale delle società partecipate dalla Provincia che operano in settori di mercato. Al 31/12/2013 tali partecipazioni appaiono ancora numerose.

Nel complesso al 31 dicembre 2013 la Provincia detiene partecipazioni in 22 società (erano 25 al 31 dicembre 2012), delle quali 15 risultano direttamente controllate dalla Provincia.

Il valore complessivo di iscrizione nel conto del patrimonio che, si ricorda,

corrisponde al valore nominale delle partecipazioni (non vengono infatti applicati i criteri civilistici del costo o del patrimonio netto), è pari nel complesso ad euro 742.186.847,35 (nel 2012 era pari a 713.290.106,35).

2.4.4.2. Dati contabili

Di seguito si espongono i principali dati contabili delle società partecipate direttamente dalla Provincia autonoma di Trento, estratti dall’applicativo SiQuEL.

Page 143: Delibera 3 2014 Pari

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138

Si premette che vengono esposti solamente i dati delle partecipazioni dirette in quanto i dati delle società partecipate indirettamente non sono stati inseriti da parte della

Provincia.

Si segnala, inoltre, che i dati esposti sono riferiti all’esercizio 2012, in quanto non sono ancora stati resi disponibili i dati relativi all’esercizio 2013. Si è scelto, in ogni caso, di esporre nelle tabelle che seguono solamente le risultanze delle società nelle quali

permane una partecipazione della Provincia al 31/12/2013, tralasciando le società dismesse in seguito a fusione nell’ultimo esercizio (S.T.R. – Brennero Trasporto Rotaia S.p.a., Tecnofin Immobiliare S.r.l, Tecnofin Trentina S.p.a. (parte scissa)). Per quanto riguarda la parte rimasta di Tecnofin Trentina S.p.a., essa ha mantenuto la precedente denominazione ma ha variato la partita IVA. Trattandosi di società di nuova costituzione, i bilanci saranno disponibili a partire dall’esercizio 2014.

La prima tabella focalizza l’attenzione sulla gestione operativa delle società, riportando il valore della produzione, con specifica evidenza delle somme erogate dalla Provincia a titolo di contropartita per la prestazione di servizi ed a titolo di contributi in c/esercizio, il costo della produzione, con specifica evidenza del costo del personale, ed il margine della gestione operativa.

La seconda tabella espone alcune componenti del patrimonio delle società quali capitale sociale, patrimonio netto complessivo, debiti e crediti, con specifica evidenza dei

rapporti nei confronti dell’ente controllante. Inoltre vengono riportati alcuni indicatori di redditività (ROI e ROE) ed il rapporto di indebitamento.

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

139

Tabella 77: dati contabili riferiti alla gestione operativa 2012

TOTALE

di cui somme

erogate dalla

PAT per

prest.di servizi

di cui somme

erogate dalla

PAT per cont.

in c/esercizio

TOTALEdi cui costi del

personale

A ero po rto “ Gianni

C apro ni” S.p.A .86,75% 8 1.657.929,00 13.578,00 715.000,00 1.686.991,00 429.768,00 -29.062,00 -1,75

A ero po rto “ V. C atullo ” di

Vero na Villafranca S.p.A .21,46% 156 41.260.179,00 45.671.461,00 9.209.313,00 -4.411.282,00 -10,69

A uto strada del B rennero

S.p.A .5,34% 956 340.869.628,00 265.941.182,00 71.261.549,00 74.928.446,00 21,98

C assa C entrale B anca

C redito C o o perat ivo del

N o rd Est S.p.A ..

4,96% 207 168.242.372,00 142.901.786,00 14.675.498,00 25.340.586,00 15,06

C assa del T rent ino S.p.A . 100,00% 14 56.714.374,00 312.610,00 44.565.141,00 1.056.871,83 12.149.233,00 21,42

F IN EST S.p.A . 1,18% 32 5.241.341,00 4.136.503,00 2.165.363,00 1.104.838,00 21,08

Info rmatica T rent ina

S.p.A .87,52% 310 59.054.223,00 51.096.091,57 55.558.684,00 16.968.677,00 3.495.539,00 5,92

Interbrennero S.p.A . 62,92% 33 2.917.810,00 4.218.643,00 1.343.811,00 -1.300.833,00 -44,58

IT EA S.p.A . 100,00% 154 51.622.920,00 6.308.740,03 42.844.201,00 8.121.214,00 8.778.719,00 17,01

M edio credito T rent ino -

A lto A dige S.p.A .17,49% 76 61.197.938,00 44.428.350,00 7.064.917,00 16.769.588,00 27,40

P atrimo nio del T rent ino

S.p.A .100,00% 16 8.847.756,00 1.861.972,00 8.358.260,00 1.019.799,00 489.496,00 5,53

SET D istribuzio ne S.p.A . 15,63% 289 89.563.773,00 73.024.683,00 17.002.339,00 16.539.090,00 18,47

T ecno fin trent ina S.p.A . 100,00%

T rent ino N etwo rk S.r.l. 100,00% 58 17.402.348,00 9.999.700,13 472.500,00 17.274.488,00 3.685.862,00 127.860,00 0,73

T rent ino N GN S.r.l. 52,16% 47 0,00 1.737.885,90 1.335.748,00 1.532.152,00 -1.335.748,00

T rent ino R isco ssio ni

S.p.A .92,57% 0 2.808.947,00 2.671.578,00 137.369,00 4,89

T rent ino Scho o l o f

M anagement S.r.l. 57,60% 34 4.556.681,00 2.281.105,93 1.471.000,00 4.493.919,00 1.675.167,00 62.762,00 1,38

T rent ino Sviluppo S.p.A . 99,96% 124 43.551.491,00 29.886.278,46 44.073.886,00 7.040.737,00 -522.395,00 -1,20

T rent ino T raspo rt i

Esercizio S.p.A .96,04% 1.126 93.737.859,00 5.806,00 51.767.665,05 93.529.930,00 51.856.190,00 207.929,00 0,22

T rent ino T raspo rt i S.p.A . 73,75% 102 15.369.950,00 101.552,00 754.347,00 16.336.707,00 5.460.731,00 -966.757,00 -6 ,29

T rento F iere S.p.A . 70,40% 3 1.499.201,00 32.542,00 1.352.409,00 153.101,00 146.792,00 9,79

T unnel F erro viario del

B rennero Spa6,28% 0 0,00 71.750,00 0,00 -71.750,00

Ebit

margin

N .

addett i

Valo re pro duzio ne C o sto pro duzio ne

D eno minazio ne

o rganismo

Quo ta

P A T

D ifferenza

tra Valo re

e C o sto

pro duzio ne

Fonte: elaborazione dati PAT.

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

140

Tabella 78: principali dati patrimoniali ed indici di redditività riferiti all’esercizio 2012

TOTALEverso Ente

contro llanteTOTALE

verso Ente

contro llante

A ero po rto “ Gianni

C apro ni” S.p.A .2.573.424,00 3.946.187,00 478.472 229.216 772.211,00 440.905 -3 .471,00 -0,09 -0,32 19,57

A ero po rto “ V. C atullo ” di

Vero na Villafranca S.p.A .34.642.256,00 32.762.112,00 44.839.691 79.826.459,00 -11.570.838,00 -35,32 -3,55 243,66

A uto strada del B rennero

S.p.A .55.472.175,00 577.633.305,00 137.171.254 102.929.928,00 71.843.589,00 12,44 5,86 17,82

C assa C entrale B anca

C redito C o o perat ivo del

N o rd Est S.p.A ..

140.400.000,00 214.598.032,00 5.755.843.391 8.028.153.205,00 14.316.234,00 6,67 0,29 3.741,02

C assa del T rent ino S.p.A . 7.600.000,00 42.434.729,30 1.306.155.116 1.259.806.313 1.600.764.609,54 785.046 6.009.320,00 14,16 0,74 3.772,30

F IN EST S.p.A . 137.176.770,00 149.705.811,00 43.274.050 2.942.789,00 -10.606.068,00 -7,08 0,69 1,97

Info rmatica T rent ina

S.p.A .3.500.000,00 21.268.559,00 45.352.400 37.849.572 35.185.861,00 12.765.865 2.847.220,00 13,39 5,64 165,44

Interbrennero S.p.A . 13.818.933,00 60.754.914,00 1.888.043 0 3.066.440,00 0 -1.463.940,00 -2,41 -2,02 5,05

IT EA S.p.A . 3.412.077,00 921.291.515,00 238.588.876 224.586.472 292.513.711,00 115.513.793 888.742,00 0,10 0,65 31,75

M edio credito T rent ino -

A lto A dige S.p.A .58.484.608,00 191.879.939,64 1.430.543.269 929.666.860,00 2.959.968,64 1,54 0,91 484,50

P atrimo nio del T rent ino

S.p.A .277.503.425,00 287.894.390,00 211.369.634 199.471.352 122.793.936,00 118.330 3.388.400,00 1,18 0,08 42,65

SET D istribuzio ne S.p.A . 107.483.783,00 116.522.061,00 53.668.931 775.612 167.466.351,00 0 5.916.806,00 5,08 4,75 143,72

T ecno fin trent ina S.p.A .

T rent ino N etwo rk S.r.l. 19.090.890,00 17.196.321,00 31.884.954 8.958.642 121.662.802,00 24.000.000 140.501,00 0,82 0,09 707,49

T rent ino N GN S.r.l. 96.043.000,00 94.888.262,00 1.036.064 372.528 96.302,00 979.922 -1.150.197,00 -1,21 -1,41 0,10

T rent ino R isco ssio ni

S.p.A .1.000.000,00 2.048.403,00 8.334.404 0 6.347.240,00 0 256.787,00 12,54 1,39 309,86

T rent ino Scho o l o f

M anagement S.r.l. 607.673,00 640.823,00 1.803.339 1.330.183 1.880.197,00 634.099 2.519,00 0,39 2,24 293,40

T rent ino Sviluppo S.p.A . 193.553.726,00 199.168.171,00 17.750.630 10.272.202 112.935.502,00 96.970.274 215.388,00 0,11 -0 ,16 56,70

T rent ino T raspo rt i

Esercizio S.p.A .300.000,00 1.276.828,00 24.268.260 8.900.543 16.216.900,00 2.000.000 147.778,00 11,57 0,51 1.270,09

T rent ino T raspo rt i S.p.A . 24.010.094,00 60.107.324,00 33.502.111 21.511.721 58.028.724,00 31.751.425 182.733,00 0,30 -0 ,80 96,54

T rento F iere S.p.A . 11.655.139,00 11.754.674,00 565.274 0 423.110,00 0 132.835,00 1,13 1,19 3,60

T unnel F erro viario del

B rennero Spa163.290.910,00 164.245.813,00 79.481 22.824 53.861,00 327.072,00 0,20 -0 ,04 0,03

R OE R OI

R app di

indebita

mento

D eno minazio ne

o rganismo

C apitale

so ciale

P atrimo nio

netto

C redit i D ebit i

R isultato

esercizio 2012

Fonte: elaborazione dati PAT.

Per quanto riguarda, innanzitutto, le società che esercitano un’attività di natura finanziaria e che non redigono un bilancio secondo la direttiva CEE, ovvero Cassa del trentino, Trentino Riscossioni, Mediocredito Trentino Alto Adige, Cassa Centrale e Finest, la Provincia ha specificato i valori inseriti nelle seguenti voci:

- valore della produzione: interessi attivi e proventi assimilati, commissioni attive, dividendi e proventi simili;

- costi della produzione: interessi passivi e assimilati, commissioni passive e spese amministrative/costi operativi;

- crediti: crediti verso banche, verso clientela, verso enti creditizi e verso enti finanziatori;

- debiti: debiti verso banche, verso clientela, verso enti creditizi e verso enti finanziatori.

Le citate società finanziarie presentano, ad eccezione di Finest, una buona

redditività. Gli elevatissimi rapporti di indebitamento risultano strutturali, in quanto

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

141

connessi all’attività svolta. Al valore dei debiti corrisponde infatti un altrettanto elevato valore dei crediti.

Con riferimento a Finest, si evidenzia che, avendo la società stabilito la scadenza dell’esercizio al 30/06, i dati comunicati si riferiscono all’esercizio chiuso al 30/06/2012. Risulta però già depositato presso la Camera di commercio il bilancio chiuso al 30/06/2013, che mostra un utile di esercizio pari ad euro 4.011.779,00.

Con riguardo a Cassa del trentino, si ricorda che la società nel corso del 2013 è stata oggetto dell’importante operazione di fusione con Tecnofin Trentina S.p.a., che ha portato un incremento del capitale sociale della società ad euro 52.555.650,00. Migliori apprezzamenti sulla situazione economico-finanziaria della società potranno dunque essere effettuati nei futuri esercizi. Si evidenzia, comunque, che l’indebitamento della società, partecipata al 100% della Provincia, pari nel 2012 ad euro 1.600.764.609, è nella sostanza indebitamento provinciale.

Per quanto concerne l’indebitamento di Trentino Riscossioni, si evidenzia che trattasi per la maggior parte di debito a breve termine determinato da incassi da

riversare.

Passando ad analizzare le altre società, si evidenzia che sono risultate 7 le società con Ebit Margin negativo (o non calcolabile nel caso di Tunnel Ferroviario del Brennero e Trentino Ngn in presenza di valore della produzione nullo): Aeroporto “Gianni Caproni”

S.p.A., Aeroporto “V. Catullo” di Verona Villafranca S.p.A., Interbrennero S.p.A., Trentino Sviluppo S.p.A. e Trentino Trasporti S.p.A..

L’Ebit Margin, calcolato come rapporto tra il risultato operativo e il valore della produzione, indica la capacità dell’ente di coprire con i ricavi derivanti dall’attività per cui

la società è sorta, i costi della gestione caratteristica.

La società Aeroporto “Gianni Caproni” S.p.A. presenta un valore della produzione pari ad euro 1.657.929, determinato per circa il 44% da contributi provinciali per prestazioni di servizi e per contributi in c/esercizio (considerando anche i contributi in

c/capitale i contributi provinciali rappresentano oltre il 65% del valore della produzione). I costi della produzione sono cresciti di circa il 6% rispetto al 2011 e sono in gran parte rappresentati da costi del personale (euro 429.768) ed ammortamenti (531.048). La differenza tra valore e costi della produzione è pari, nel 2012, ad euro -29.062. Per effetto della gestione finanziaria e straordinaria, la perdita a fine esercizio si riduce ad

euro -3.471.

La società Aeroporto “V. Catullo” di Verona Villafranca S.p.A. presenta nel 2012 una forte perdita (euro 11.570.838), che ha eroso il capitale sociale. Già l’esercizio 2011 era stato chiuso con una perdita pari ad euro 26.615.018 e nel 2012 è stato sottoscritto un

aumento di capitale. Sia la società di revisione che il collegio sindacale segnalano che la perdita, oltre ad altri elementi presenti in nota integrativa, indicano l’esistenza di un’incertezza rilevante che può far sorgere dubbi circa la continuità aziendale. Tuttavia la definizione del Piano Industriale 2013-2022, con l’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario nel medio-lungo periodo, e l’accordo raggiunto con

gli Istituiti di Credito rappresentano gli elementi alla base per garantire il presupposto della continuità aziendale.

La Provincia nel corso del 2013 non ha erogato somme a nessun titolo alla società, e l’aumento della quota di partecipazione è avvenuto a titolo gratuito (assegnazione della

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142

quota di Tecnofin), mentre nel corso del 2012 aveva partecipato all’aumento di capitale della società, sostenendo una spesa complessiva pari ad euro 999.998.

I costi della produzione della società Interbrennero S.p.A. superano il valore della produzione della società stessa di oltre il 44%. Nel complesso l’esercizio 2012 si è chiuso con una perdita pari ad euro -1.463.940, che potrebbe però risultare non preoccupante, considerato che la società è ben patrimonializzata.

La società Trentino Sviluppo presenta nell’esercizio 2012 un forte incremento sia dei ricavi che dei costi della gestione caratteristica, conseguente all’incorporazione di Trentino Marketing S.p.a.. Il risultato della gestione operativa è negativo e pari ad euro -522.395, con una redditività del capitale investito (ROI) pari a -0,16%. Grazie alla gestione finanziaria e straordinaria il risultato di esercizio è stato positivo e pari ad euro 215.388, con una redditività dei mezzi propri dello 0,11%.

La società Trentino Trasporti presenta un Ebit Margin pari a -6,29% ed un ROI pari a -0,80. L’esercizio 2012 si è chiuso con un utile pari ad euro 182.733, grazie ai proventi della gestione straordinaria. Come comunicato dagli amministratori nella relazione sulla

gestione e ribadito dal collegio sindacale, la continuità dell’attività aziendale è legata al presupposto che la Provincia autonoma di Trento fornisca, anche in futuro, gli opportuni mezzi finanziari attraverso l’erogazione dei contributi in conto impianti.

Per le società Tunnel Ferroviario del Brennero e Trentino Ngn il risultato della

gestione operativa è fisiologicamente negativo, essendo il valore della produzione nullo. La società Tunnel Ferroviario del Brennero, nata con lo scopo di gestire la partecipazione al capitale sociale di galleria di base del Brennero - Brenner basistunnel BBT, non svolge attività operativa. Il saldo della gestione finanziaria della società è risultato però positivo e l’esercizio 2012 è stato chiuso un con utile di euro 327.072.

La società Trentino Ngn è stata costituita in data 16/12/2010 ed ha iniziato l’operatività in data 08/06/2012. Gli amministratori, nella relazione sulla gestione, segnalano che nella seconda parte dell’anno l’operatività della società è stata sostanzialmente sospesa alla luce dell’avvio da parte della Commissione Europea del

procedimento di cui all’art. 108, paragrafo 2, Trattato UE, volto ad appurare l’eventuale esistenza, nell’ambito degli accordi che hanno portato alla costituzione della Società, di misure che possano comportare un aiuto di Stato.

Dall’ultimo aggiornamento presente in Camera di commercio (03/03/2014) la

Provincia non risulta più essere parte della compagine sociale, che è ora partecipata per il 97,4% da Telecom Italia S.p.a..

2.4.4.3. Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate

Si riportano nella tabella che segue i dati relativi all’entità dell’impegno finanziario dell’Ente derivante dalle partecipazioni in organismi e società partecipate, come comunicato dalla Provincia nel questionario inerente la “Relazione alla Sezione regionale

di controllo della Corte dei conti del Responsabile dell’ufficio bilancio della Provincia175”:

175 Questionario inviato con nota prot. PAT/317-2014-276293.

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143

Tabella 79: impegno finanziario dell’Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate

Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti

76.660.257 38.125.978 59.753.586 33.491.619 54.685.403 30.692.746

54.517.351 46.906.477 66.572.187 55.656.063 58.863.618 46.969.382

39.771.870 22.661.250 64.006.013 34.145.800 42.149.076 30.631.988

25.000.000 25.000.000 22.000.000 15.000.000

34.000.000 0 23.200.000 999.988

135.352 241.512 374.552 317.209 354.170 381.968

230.084.830 132.935.217 235.906.338 139.610.678 156.052.267 108.676.083

A ccertamenti R isco ssio ni A ccertamenti R isco ssio ni A ccertamenti R isco ssio ni

6.394.321

A ltro

T OT A LE

F lussi in entrata

R endico nto esercizio 2011 R endico nto esercizio 2012 R endico nto esercizio 2013

D IVID EN D I A C C ER T A T I5.100.610 5.100.610 9.631.351 9.631.351 6.394.321

P er trasferimenti in

co nto capitale

P er co pertura di

disavanzi o perdite

P er acquisizio ne di

capitale

P er aumenti di capitale

no n per perdite

A ltro

F lussi in uscitaR endico nto esercizio 2011 R endico nto esercizio 2012 R endico nto esercizio 2013

P er co ntratt i di servizio

P er trasferimenti in

co nto esercizio

Fonte: elaborazione dati PAT.

Come è possibile notare, le somme impegnate dalla Provincia a favore delle proprie società partecipate sono calate nel 2013 del 33,85% rispetto al 2012 e del 32,18% rispetto al 2011. La contrazione ha riguardato prevalentemente i flussi in uscita per contratti di servizio.

Per quanto concerne la distribuzione delle risorse tra le singole società, si

rappresentano di seguito le risultanze dei dati inseriti nell’applicativo SiQuEL con riferimento all’esercizio 2013:

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Tabella 80: impegno finanziario dell’Ente nei confronti delle singole società partecipate

D eno minazio ne T o tale ImpegniT ito lo I

Impegni

T ito lo II

Impegni

T o tale

P agamenti

T ito lo I

P agamenti

T ito lo II

P agamenti

A ero po rto “ Gianni C apro ni” S.p.A . 782.000,00 782.000,00 0 802.412,80 745.556,00 56.856,80

A uto strada del B rennero S.p.A . 8.376,47 8.376,47 0 47.264,31 47.264,31 0,00

C assa C entrale B anca C redito

C o o perat ivo del N o rd Est S.p.A ..68.149,50 68.149,50 0 123.027,95 123.027,95 0,00

C assa del T rent ino S.p.A . 526.653,29 526.653,29 0 353.606,19 353.606,19 0,00

Info rmatica T rent ina S.p.A . 41.609.319,10 41.609.319,10 0 44.259.010,52 44.259.010,52 0,00

IT EA S.p.A . 22.715.965,93 2.972.107,74 19.743.858,19 23.405.800,87 469.514,33 22.936.286,54

P atrimo nio del T rent ino S.p.A . 16.260.614,51 108.314,51 16.152.300,00 18.157.434,96 774.391,26 17.383.043,70

T ecno fin trent ina S.p.A . 115.125,00 115.125,00 0 273.006,25 273.006,25 0,00

T rentino N etwo rk S.r.l. 10.344.094,09 8.835.741,39 1.508.352,70 15.715.805,05 7.094.314,57 8.621.490,48

T rentino R isco ssio ni S.p.A . 1.998.920,00 1.998.920,00 0 1.862.460,00 1.862.460,00 0

T rentino Scho o l o f M anagement S.r.l. 3.577.262,07 3.577.262,07 0 3.828.490,89 3.828.490,89 0

T rentino Sviluppo S.p.A . 0 0 5.870.288,07 5.870.288,07 0

T rentino T raspo rt i Esercizio S.p.A . 52.974.750,63 52.974.750,63 0 49.348.085,60 49.316.405,60 31.680,00

T rentino T raspo rt i S.p.A . 5.039.930,78 295.365,39 4.744.565,39 16.415.833,28 1.709.155,91 14.706.677,37

T rento F iere S.p.A . 29.045,68 29.045,68 0 43.610,01 43.610,01 0

T unnel F erro viario del B rennero Spa 0,00 0 2.074.644,00 2.074.644,00 0

T OT A LE 156.050.207,05 113.901.130,77 42.149.076,28 182.580.780,75 118.844.745,86 63.736.034,89

Fonte: elaborazione dati PAT.

Come appare evidente, la maggior parte delle risorse sono destinate a Trentino Trasporti Esercizio S.p.a ed Informatica Trentina S.p.a.. Dai dati di bilancio 2012 delle società era evidente che più della metà del valore della produzione delle stesse derivava da contributi provinciali.

Consistenti risultano inoltre le risorse assegnate a ITEA S.p.a., Patrimonio del Trentino S.p.a. e Trentino Network S.r.l..

2.4.4.4. Verifica rispetto direttive provinciali

Per quanto riguarda le società controllate, l’art. 18 della L.P. 1/2005 prevede le modalità e le procedure attraverso le quali la Provincia esercita l’attività direzione e

coordinamento delle stesse176.

176

L.P. 1/2005, art. 18, commi 1 e 2: “1. La Provincia, in qualità di socio, indirizza e coordina l'attività delle

società di capitali da essa controllate, nel rispetto del codice civile, secondo una logica di gruppo societario. A

tal fine la Giunta provinciale definisce un'organizzazione interna per la gestione coordinata delle partecipazioni e

approva, fatta salva l'autonomia delle singole società, linee strategiche di gruppo orientate ad assicurare:

a) le sinergie operative tra le società del gruppo;

b) la valutazione e l'analisi dei bilanci e la predisposizione del bilancio consolidato;

c) lo svolgimento dei compiti propri del capogruppo;

d) il coordinamento degli statuti delle società controllate e del loro sistema di governo;

e) il coordinamento dell'attività delle società controllate per un efficace perseguimento degli obiettivi strategici

della Provincia.

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La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione dell’art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il

coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale – fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica – ed ha quindi reso anche la Provincia pienamente responsabile del concorso di tali enti agli obiettivi complessivi di finanza pubblica.

In particolare, l’art. 2 della L.P. n. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti strumentali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità che per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Tali direttive177 devono disciplinare anche le modalità di verifica e di monitoraggio del rispetto delle stesse, nonché le sanzioni da applicare per il mancato rispetto.

Le direttive prevedono una serie di obblighi pubblicitari, di informativa, di valutazione da parte della Provincia delle operazioni straordinarie, di adozione e trasmissione di alcuni strumenti di programmazione e reporting, oltre ad altre disposizioni specifiche sul contenimento delle spese.

Per quanto concerne il monitoraggio del rispetto delle direttive, è previsto che esso venga effettuato dalla Provincia nell’ambito del controllo successivo sulla gestione dei medesimi enti e agenzie, ai sensi dell’art 79 dello Statuto, e che degli esiti sia data

notizia alla Corte dei conti. In relazione alla tempistica, la Provincia, con la deliberazione n. 628 del 13 aprile 2013, ha disposto l’avvio dell’attività in materia di controllo successivo sulla gestione e di verifica del rispetto del patto di stabilità degli enti ai sensi della art. 79 dello Statuto a decorrere dall’anno 2013 con riferimento alla gestione 2012.

È in ogni caso previsto che gli amministratori, i quali rispondono del rispetto delle direttive, diano conto nella relazione sulla gestione o nella nota integrativa del rispetto delle medesime, dettagliando le azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle direttive in parola ed evidenziando i principali effetti conseguiti.

Inoltre il collegio sindacale ha il compito di vigilare sul rispetto delle direttive,

effettuando le opportune verifiche in sede di controlli periodici e dandone evidenza nell’ambito della relazione al bilancio.

Non essendo state trasmesse le relazioni sulla gestione delle società partecipate, si riportano di seguito gli esiti delle verifiche effettuate dalla Provincia e contenuti nella

relazione dell’Organismo di valutazione, con riferimento ai principali punti previsti dalle delibere 413/2012 e 223/2012.

La Provincia ha specificato che Interbrennero e Trento Fiere, pur non essendo Enti strumentali ai sensi dell’art. 33 della legge 3/2006, in quanto non hanno le caratteristiche

per essere considerate in house, non essendo destinatarie dell’affidamento diretto di servizi pubblici o di attività strumentali, essendo comunque controllate dalla Provincia, sono state assoggettate alle sopra citate direttive con le sole esclusioni dai vincoli di spesa si personale e di straordinario e viaggi di missione, nonché dall’obbligo di richiesta di autorizzazione al Dipartimento Organizzazione e Personale e dalle previsioni relative

2. Per i fini di quest'articolo la Giunta provinciale promuove l'adozione delle necessarie modifiche agli statuti

delle società controllate, volte anche a prevedere l'obbligo di osservare le direttive e gli indirizzi formulati dalla

Provincia, nell'ambito dei programmi di attività e nell'adozione degli atti di disposizione dei beni.” 177 Con riferimento all’esercizio 2012 si segnala la delibera 413/2012: “Direttive alle società partecipate dalla

Provincia per la maggioranza del capitale.”

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alle assunzioni a tempo determinato o per le prestazioni in somministrazione di lavoro a carattere urgente.

a) Organi sociali

L’Organismo di valutazione ha segnalato che tutte le società hanno rispettato in

sede di nomina degli organi sociali i limiti alle misure dei compensi agli amministratori previsti dalle deliberazioni di Giunta provinciale n. 787/2007, 2538/2007, 1661/2009 e 2640/2010. Inoltre ha segnalato che nessuna società si è trovata nella condizione di dover applicare la direttiva di riduzione dei compensi nella misura del 5% per importi lordi annui superiori a 90.000 euro e del 10% per importi lordi annui superiori a 150.000

euro.

Nessuna informazione in merito all’entità di tali compensi è stata però fornita, né a livello aggregato né con riferimento alle singole società.

Dall’esame dei compensi degli amministratori nominati dalla Provincia quale socio

pubblico, pubblicati sul sito della Provincia stessa, sembra però siano presenti, almeno per 3 società178, compensi superiori a 90.000 euro. Gli amministratori di tali società, nella relazione sulla gestione, hanno infatti comunicato di aver apportato le riduzioni previste.

Si evidenzia inoltre che la direttiva prevede, anche al fine di implementare il

registro delle cariche istituito dalla L.P. 10/2010 e disciplinato dalla deliberazione n. 2940/2010, che le società trasmettano alla Provincia l’ammontare dei compensi spettanti, al netto degli oneri fiscale e previdenziali, agli amministratori suddivisi per: indennità di carica, indennità per deleghe o incarichi speciali, gettoni di presenza. Tale suddivisione non è attualmente presente nei dati pubblicati sul sito della Provincia.

b) Strumenti di programmazione e reporting

L’Organismo di valutazione ha segnalato che le società hanno redatto e trasmesso

alla Provincia un piano strategico industriale comprensivo dell’esercizio 2012 e le eventuali modifiche allo stesso, con le seguenti eccezioni:

- Aeroporto Gianni Caproni è soggetta ad un disciplinare di gestione, in vigore fino al 31/12/2014, che prevede che le scelte strategiche vengano definite anno per anno;

- Trentino School of Management non è in grado di fornire un documento di programmazione pluriennale in quanto la sua attività viene definita annualmente con la Provincia coerentemente alla programmazione della formazione;

- Trentino Trasporti Esercizio fa riferimento ad un Comitato di Indirizzo che, riconoscendo limiti e vincoli anche giuridici e di rapporto con gli enti concedenti non è in grado di fornire indicazioni o indirizzi strategici superiori all’anno tali da consentire una programmazione pluriennale.

L’Organismo di valutazione ha inoltre evidenziato che tutte le società hanno redatto

e trasmesso alla Provincia il budget con le previsioni economico e finanziarie per l’esercizio 2012 ed hanno verificato l’andamento della gestione ed il grado di progressivo realizzo del budget alla data del 30 giugno e del 30 settembre evidenziando eventuali

178 Trentino Trasporti S.p.a, Trentino Network e Tecnofin Trentina S.p.a..

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scostamenti rispetto alle previsioni nonché eventuali situazioni di disequilibrio trasmettendo alla Provincia copia della verifica approvata dagli amministratori.

Nessuna informazione sugli esiti di tali verifiche è stata però fornita nella relazione dell’Organismo di valutazione.

c) Consulenze e incarichi

L’Organismo di valutazione ha rilevato che le società hanno applicato gli atti organizzativi, adottati dalle stesse, che disciplinano criteri e modalità per l’affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità e hanno trasmesso alla Provincia le informazioni relative alle spese sostenute per la pubblicazione sul sito della Provincia. Per le osservazioni in merito ai dati

pubblicati sul sito PAT si rinvia al paragrafo inerente alle consulenze ed agli incarichi e all’analisi del campione.

L’Organismo di valutazione ha inoltre attestato che le società, complessivamente considerate, hanno ridotto le spese per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza,

escluse le spese indispensabili connesse allo svolgimento dell’attività istituzionale ovvero costituenti diretto espletamento della mission aziendale, del 71% a fronte del 65% previsto dalla direttiva, rispetto alle medesime spese riferite al valore medio degli esercizi 2008-2009.

Nessun dato riferito alle singole società e però stato fornito e la tabella presente nella relazione risulta illeggibile.

d) Spese discrezionali

La delibera 413/2012 prevedeva che le società dovessero informare i propri

comportamenti gestionali a criteri di sobrietà. In particolare esse erano tenute a favorire il controllo, il contenimento e la razionalizzazione delle spese di natura discrezionale, quali le spese concernenti mostre e relative pubblicazioni e attività promozionali; convegni , manifestazioni, pubblicità, iniziative di comunicazione; realizzazione e acquisto di pubblicazioni, anche on-line, produzioni audiovisive, progetti grafici; sponsorizzazioni,

che dal 2012 dovevano essere ridotte di almeno il 35% rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e 2010. Dall’obbligo di riduzione sono state escluse le spese costituenti diretto espletamento dell’oggetto sociale e le spese legate all’attività di comunicazione e/o informazione strettamente funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali.

Nella relazione dell’Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per spese discrezionali pari ad euro 78.728, con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media 2008-2010 (euro 410.122) pari all’81%. Si evidenzia che le spese escluse

ammontano ad euro 411.235. Non sono inoltre stati forniti i dati relativi alle singole società. Dal totale complessivo è poi esclusa Trentino Sviluppo che, a seguito dell’operazione straordinaria di fusione con Trentino Marketing, ha visto rientrare nel proprio oggetto sociale le attività di promozione, informazione, propaganda e pubblicità e

la promozione e coordinamento di attività, manifestazioni e convegni.

e) Acquisto di beni e servizi

La relazione dell’Organismo di valutazione sintetizza gli acquisti effettuati dalle società utilizzando la struttura di acquisti centralizzata istituita dalla Provincia ed i beni e

servizi acquistati dalle altre società del gruppo.

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f) Spesa per il personale

In relazione alla spesa per il personale, l’Organismo di valutazione evidenzia,

sempre a livello aggregato, il rispetto delle direttive stabilite. In particolare:

- le società hanno disposto il blocco del rinnovo dei contratti aziendali integrativi, con congelamento delle integrazioni economiche al 31 ottobre 2010, fatte salve quelle previste per il rafforzamento dell’efficienza gestionale nei limiti indicati nella delibera

della Giunta provinciale n. 223/2012;

- le società hanno rispettato il limite massimo al trattamento economico stabilito con deliberazione n. 2640/2010 e non hanno corrisposto ai medesimi una retribuzione complessiva superiore alla misura in godimento al 31 ottobre 2010, fatto salvo quanto

stabilito nei contratti individuali di lavoro;

- complessivamente la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione, pari ad euro 2.685.225, è stata ridotta del 10% rispetto al valore medio degli anni 2009-2010 (pari ad euro 2.828.209), a fronte del 5% previsto in direttiva. Con riferimento a 3 società la

spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione è risultata in crescita e l’Organismo di valutazione ne ha riportato le motivazioni nella relazione;

- complessivamente la spesa per il personale, al netto degli oneri derivanti dall’applicazione degli istituti contrattuali previsti dalla contrattazione collettiva nazionale

di riferimento, della maggiore spesa conseguente a nuove assunzioni autorizzate dal Dipartimento organizzazione e personale nonché dei maggiori oneri una tantum corrisposti per il rafforzamento dell’efficienza gestionale, ha registrato nel 2012 un valore pari ad euro 96.964.528, inferiore al corrispondente valore 2011, pari ad euro 99.127.020;

- le società hanno rispettato le disposizioni sul reclutamento di nuovo personale a tempo determinato e indeterminato.

Con riferimento all’esercizio 2013, le direttive alle società controllate dalla Provincia sono state assegnate con la deliberazione 2505/2012. Tale delibera ha inoltre previsto, in

attuazione di quanto stabilito dall’art. 3 della L.P. 10/2012, l’adozione anche da parte degli enti strumentali della Provincia di un piano di miglioramento coerente con gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, oltre che di incremento della produttività, previsti dal piano provinciale.

In conclusione, sulle società, va evidenziato, in primo luogo, che non è ancora stata disposta dalla Provincia un’effettiva ricognizione delle partecipazioni possedute, essendosi limitata la Giunta provinciale, nella richiamata deliberazione n. 3093 del 30 dicembre 2010, a confermare il mantenimento di tutte le partecipazioni possedute, senza valutare la sussistenza dei presupposti prescritti dalla normativa nazionale (art. 3, c. 27, L.

n.244/2007), ma unicamente richiamando l’art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010.

Va pertanto rimarcata la necessità di effettuare (da parte della Giunta o del Consiglio provinciale) un approfondito esame in ordine al mantenimento o meno delle partecipazioni della Provincia, valutando non solo l’attinenza (in concreto) dell’oggetto

sociale con le finalità istituzionali (con particolare riferimento, ad esempio agli istituti di credito, quali Mediocredito e Cassa centrale), ma soprattutto l’efficacia, l’efficienza e l’economicità, quali corollari del principio di buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione, delle gestioni partecipate nell’ottica della sana gestione finanziaria e di tutela sia delle pubbliche finanze che della collettività amministrata. Volendo

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esemplificare, non appare conforme ai principi costituzionali di buon andamento detenere partecipazioni in enti con valori della produzione nulli o ripetutamente inferiori rispetto ai

costi della produzione, ovvero ancora che abbiano evidenziato continue perdite di esercizio. In tali fattispecie, la gestione della partecipazione, tanto più se onerosa per l’ente pubblico, costituirebbe unicamente un centro-fattore di costo incapace di produrre nuova ricchezza in termini di maggiori ed efficienti servizi per la collettività.

Per quanto riguarda la relazione dell’Organismo di valutazione va ribadito, anche per le società, la sinteticità e la carenza informativa che la caratterizza, atteso che in essa sono riportati solo parzialmente i dati di bilancio – peraltro riferiti all’esercizio 2012 –, nonché l’assoluta mancanza di analisi e valutazioni critiche.

Non è stato possibile effettuare una compiuta verifica in ordine al rispetto delle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate dall’Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola società. Direttive che, tuttavia, va detto, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi molto meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi. In proposito va anche rilevato che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 61/2014 e 148/2012, ha statuito che varie norme del D.L. n. 78/2010 (tra le quali l’art. 9, c. 29, in tema di assunzioni di personale delle società partecipate) attengono alla materia dell’ordinamento civile di competenza primaria ed esclusiva dello Stato a cui, quindi, la Provincia autonoma può solo adeguarsi.

2.4.5. L’Azienda Provinciale per i servizi sanitari

In base all’articolo 8 dello statuto speciale di autonomia, alla Provincia autonoma di Trento è attribuita potestà legislativa di emanare norme “in materia di igiene e sanità, ivi compresa l’assistenza sanitaria e ospedaliera”.

Attualmente l’ambito è disciplinato dalla nuova legge provinciale 23 luglio 2010, n.16 “Legge provinciale sulla tutela della salute”, che ha abrogato e sostituito la legge provinciale 1 aprile 1993, n. 10 preesistente, ad eccezione dell’art. 54 quater “Strumenti d'integrazione di attività sanitarie a rilevanza sociale”.

L’art. 27 della L.P. 16/2010 stabilisce che, alla gestione coordinata delle attività

sanitarie e socio-sanitarie per l'intero territorio provinciale, secondo quanto disposto dal piano provinciale per la salute, dagli indirizzi e dalle disposizioni della Giunta provinciale, sia preposta l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ente strumentale della Provincia dotato di autonomia imprenditoriale e di personalità giuridica di diritto pubblico.

Gli organi dell'azienda, sempre secondo l’art. 27, sono il direttore generale, il consiglio di direzione e il collegio sindacale. Il direttore generale, in base al dettato dell’art. 28, comma 5, è nominato dalla Giunta provinciale, con procedure da essa stabilite, tra persone in possesso dei seguenti requisiti:

a) diploma di laurea;

b) esperienza almeno quinquennale di direzione in enti, aziende, strutture pubbliche o private di media o grande dimensione, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei

dieci anni precedenti l'attivazione delle procedure per la nomina;

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c) assenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità e di altre condizioni impeditive previste dalla normativa statale vigente; l'esistenza di un rapporto di lavoro dipendente

dall'azienda non costituisce causa di incompatibilità alla nomina a direttore generale.

Al direttore generale compete poi la nomina del direttore sanitario, del direttore amministrativo, del direttore per l'integrazione socio-sanitaria e dei responsabili delle articolazioni organizzative aziendali.

La Giunta provinciale stabilisce inoltre criteri e modalità per la valutazione dell'attività del direttore generale, con riferimento agli obiettivi assegnatigli e alla qualità complessiva dell'offerta assistenziale assicurata dall'azienda179.

Per quanto concerne l’esercizio 2013, gli obiettivi al Direttore Generale sono stati

assegnati con la deliberazione della Giunta provinciale n. 109 del 25 gennaio 2013, mentre non risulta ancora effettuata da parte della Giunta la verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi stessi.180

In relazione alla programmazione sanitaria, la legge provinciale n. 16/2010

delegifica l’approvazione del Piano sanitario, definendo le modalità di elaborazione, da parte della Giunta provinciale, ed il successivo iter di approvazione. Il servizio provinciale competente aveva segnalato già lo scorso anno che era stato elaborato il progetto di piano sanitario provinciale per la XIV Legislatura e che erano stati illustrati al consiglio sanitario provinciale e ai consigli per la salute i suoi contenuti generali. Tale piano non

risulta essere stato approvato.

Il bilancio di previsione dell’Azienda per l’esercizio 2013 è stato adottato dal Consiglio di Direzione dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari con la deliberazione n. 7 del 18 dicembre 2012 "Adozione Bilancio di Previsione 2013, Programma di Attività e

Relazione Illustrativa, nonché Bilancio Pluriennale 2013-2015". Il bilancio è stato successivamente approvato con la deliberazione di Giunta provinciale n. 108 del 25 gennaio 2013.

Per quanto concerne il bilancio d’esercizio 2013, esso è stato adottato con delibera

del Consiglio di Direzione dell'Azienda n. 3 del 30 aprile 2014 e successivamente approvato dalla Giunta provinciale con delibera n. 887 del 30 maggio 2014, parzialmente modificata con delibera n. 1006 del 23 giugno 2014.

Con riferimento a quanto contabilizzato nel rendiconto provinciale, l’insieme dei servizi sanitari resi sul territorio ha inciso sulla spesa complessiva della Provincia per il

26,56 % (lo scorso anno la percentuale era pari al 26,48%).

Rispetto allo scorso esercizio le somme impegnate sono calate dell’1,06%, passando da euro 1.225.553.754,15 ad euro 1.212.620.605,46. Il decremento ha interessato esclusivamente le spese correnti (-28 milioni di euro) mentre le spese per

investimenti hanno registrato un incremento (+15 milioni di euro).

In relazione all’adeguamento del bilancio provinciale previsto dall’art. 20, comma 1, del D. Lgs. 118/2011, ai fini della trasparenza dei conti sanitari e finalizzazione delle risorse al finanziamento dei singoli servizi sanitari provinciali, la Provincia ha ricordato181

179 In istruttoria la Provincia ha specificato che non vengono assegnati da parte della Giunta specifici obiettivi al

Direttore sanitario, bensì al Direttore Generale dell’Azienda. 180 La verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi 2012 è stata effettuata con la delibera di Giunta

provinciale n. 911 del 9 giugno 2014. 181 Si veda la risposta al quesito 7.4 della nota istruttoria n. 289 di data 15 aprile 2014, trasmessa

dall’Amministrazione con nota prot. n. PAT/D317/2014-276293 di data 22 maggio 2014.

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che, a norma dell’art. 34 della L. 724/1994, essa provvede al finanziamento del servizio sanitario nel proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato e

pertanto non partecipa alla ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale. Poiché utilizza, per il finanziamento del servizio sanitario, le entrate derivanti da tributi propri e parte delle entrate derivanti da devoluzioni di tributi erariali, non è prevista una ripartizione dei capitoli d’entrata tale da dare evidenza delle grandezze previste dal comma 1 dell’art. 20 del D. Lgs. 118/2011. Per quanto riguarda la spesa, invece, vi è un’articolazione dei capitoli in linea con la norma considerata, ovvero:

- capitoli che fanno capo al F.S.P. (fondo sanitario provinciale per il finanziamento dei L.E.A. e la mobilità passiva);

- capitoli che fanno capo al F.A.I. (fondo per l’assistenza integrata per il finanziamento dei L.E.A. aggiuntivi e per tutta l’area socio-sanitaria);

- capitoli destinati al finanziamento degli investimenti di edilizia sanitaria e di attrezzature sanitarie;

- capitolo per il finanziamento dei saldi pregressi di mobilità sanitaria interregionale.

La Provincia ha inoltre segnalato182 di aver impegnato tutte le somme stanziate sui capitoli correnti del bilancio provinciale destinati al finanziamento corrente del servizio sanitario provinciale e di aver proceduto ad erogare per cassa in via anticipata all’Azienda

un importo pari al 90% delle somme ripartite ed assegnate183. Il residuo 10% viene invece erogato a saldo su presentazione delle contabilità analitiche relative alle prestazioni rese agli utenti del servizio sanitario provinciale.

Per quanto riguarda la parte in conto capitale, in particolare quella riferita all’edilizia sanitaria, a decorrere dal 1° gennaio 2010, a norma dell’art. 2, comma 109 della legge

109/2009, la Provincia autonoma di Trento non può più accedere ai finanziamenti statali ripartiti ai sensi dell’art. 20 della legge 67/1988 e finalizzati agli interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Nel complesso le risorse impegnate nell’esercizio 2013 per investimenti

destinati all’edilizia sanitaria ammontano ad euro 23.929.754,30.

Si segnala inoltre che alcune spese destinate al finanziamento del Servizio Sanitario provinciale sono gestite direttamente dalla Provincia. Si tratta in particolare di:

- spese di formazione;

- spese per consulenze sanitarie, per prestazioni di servizio e per rimborsi umanitari;

- spese per l’assegno di cura (L.P. 15/2012);

- spese per gli indennizzi di cui alla L. 210/1192.

Ad oggi la Provincia non ha istituito la Gestione Sanitaria Accentrata prevista dal D. Lgs. 118/2011 in quanto tale decreto, come affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 178/2012, non risulta direttamente applicabile agli enti ad autonomia speciale, senza il recepimento nel proprio ordinamento attraverso norme di attuazione

statutaria.

182 Si vedano le risposte ai quesiti 7.5 e 7.6 della nota istruttoria n. 289 di data 15 aprile 2014, trasmessa

dall’Amministrazione con nota prot. n. PAT/D317/2014-276293 di data 22 maggio 2014. 183 Deliberazioni di Giunta provinciale n. 2678/2012, 2818/2012, 807/2013, 1213/2013 e 2527/2013.

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Per quanto concerne i risultati di bilancio dell’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari ed il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità e la

razionalizzazione e qualificazione delle spesa, nel rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale, si rinvia all’apposita relazione che verrà approvata dalla sezione di controllo di Trento nei prossimi mesi.

2.4.6. Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento)

Come più volte ricordato, l’art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia stabilisce che “fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica, spetta alle province stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali, ai propri enti e organismi strumentali, alle aziende sanitarie, alle università non statali di cui all’articolo 17, comma 120, della

legge 15 maggio 1997, n. 127, alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e agli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria.”

Nell’ambito della legge finanziaria provinciale per il 2011 (L.P. 27/2010), in

particolare con l’articolo 2, sono state individuate precise disposizioni per la disciplina del patto di stabilità, e quindi per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica degli enti e soggetti del sistema pubblico provinciale, attraverso un rafforzamento degli strumenti già approntati dalla Provincia.

Per quanto concerne gli enti considerati nel presente paragrafo, in relazione all’esercizio 2012 sono state adottate le seguenti deliberazioni:

- deliberazioni n. 2825/2011 e 223/2012 per la Camera di Commercio di Trento;

- deliberazione n. 1085/2012 per l’Università degli studi di Trento.

Per quanto riguarda l’Università degli studi di Trento, si rinvia alle considerazioni effettuate nella relazione approvata con la deliberazione n. 16/2013 della Sezione di controllo di Trento.

Con riferimento, invece, alla Camera di Commercio di Trento, la Giunta provinciale

ha preso atto, con la deliberazione n. 1793 del 30/08/2013, della conformità del bilancio dell’Ente alle direttive provinciali.

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153

Capitolo 3

Attività legislativa e amministrativa

3.1. Leggi e regolamenti emanati nel corso del 2013

Si evidenziano, in via preliminare, le novelle legislative che hanno modificato le norme di attuazione dello Statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol (d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670).

Nel corso del 2013 è stato emanato un unico decreto concernente le norme di attuazione dello Statuto speciale:

- il d.lgs. 5 marzo 2013, n. 28184 concernente diposizioni per l’attuazione della delega in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità, conferita

dall’articolo 2, comma 124, della legge 23 dicembre 2009, n. 191.

Per quanto riguarda la produzione normativa locale, nel corso del 2013 sono state emanate diciannove leggi provinciali a fronte delle ventisei emanate nel 2012 e delle diciannove emanate nel 2011.

La Corte costituzionale nel 2013 ha dichiarato illegittime le seguenti disposizioni provinciali:

- L.P. 18/2012 inerenti l’art. 11, comma 1, lettera c), comma 2 e comma 3, l’art. 16, comma 1 lettera a) e b), comma 3 (sentenza n. 187/2013);

- L.P. 21/2012 inerenti l’art. 3, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “e identifica le zone in cui collocare le nuove farmacie”, l’art. 4 limitatamente al comma 1 dell’art. 59-bis della L.P. n. 29/83, così come modificato dall’art. 56 della L.P. 25/2012 (sentenza n. 255/2013).

Al 31 dicembre 2013 sono pendenti tre ricorsi promossi dal Presidente del Consiglio aventi come oggetto articoli della L.P. n. 18/2011 (legge finanziaria 2012) 185, della L.P. 20/2012 “Legge provinciale sull'energia e attuazione dell'articolo 13 della direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione

dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE” 186 e della L.P. 4/2013 “Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti e della legge finanziaria provinciale 2013” 187.

Delle leggi entrate in vigore nel corso del 2013, due hanno avuto ad oggetto il bilancio preventivo 2014 (leggi provinciali 9 agosto 2013, n. 16188 e n. 17189); inoltre con

184 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 aprile 2013, n. 78. 185 Art. 9, comma 5, art. 16, comma 1, art. 17, comma 1, art. 21, comma 11, art. 27, comma 4, art. 27,

comma 6, lettera c, art. 51, commi 4, 9, 12 e 18, art. 57, comma 4 e 5, art. 77. 186 Art. 14, art. 15, art. 18 comma 1, art. 25 comma 1 e art. 37 comma 1. 187 Art. 19 \. 188 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Provincia Autonoma

di Trento (legge finanziaria provinciale 2014)”, pubblicata sul B.U. 13 agosto 2013, n. 33- supplemento n. 3; 189 “Bilancio di previsione della Provincia Autonoma di Trento per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio

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la legge provinciale 14 marzo 2013, n.1190 e con la legge provinciale 17 settembre 2013, n. 18191 sono stati approvati rispettivamente il Rendiconto generale della Provincia

Autonoma di Trento relativo all’esercizio finanziario 2011 e all’esercizio finanziario 2012.

La normativa provinciale ha disciplinato diversi settori di attività.192 I disegni di legge riferiti a due leggi provinciali (escludendo le quattro leggi citate sopra) sono stati presentati dalla Giunta provinciale. Si rammenta che il comma 3 dell’art. 92 del

regolamento interno del Consiglio provinciale193 prevede che i disegni di legge di iniziativa della Giunta siano accompagnati da una relazione tecnica sull'impatto finanziario, organizzativo e procedurale delle norme, e dalle note esplicative. Tale procedimento non pare essere stato costantemente adottato in base alla documentazione disponibile concernente le leggi approvate nel corso dell’esercizio 2013 dalla Provincia autonoma di Trento, cosicché non tutte le disposizioni normative (quali ad esempio quelle relative alla LP 13/2013) appaiono supportate da idonea documentazione tecnica che ne accerti la copertura finanziaria. A riguardo L’Amministrazione ha comunicato194 che “la Provincia si è dotata di una stretta e rigorosa disciplina relativa alla predisposizione di atti normativi, rivista da ultimo nel corso del 2013 – deliberazione della Giunta provinciale n. 1444 del

pluriennale 2014-2016”, pubblicata sul B.U. 13 agosto 2013, n. 33- supplemento n. 3; 190 Pubblicata sul B.U. 19 marzo 2013, n. 12. 191 Pubblicata sul B.U. 24 settembre 2013, n.39 - supplemento n. 1. 192 Legge provinciale 14 marzo 2013, n. 2 “Prevenzione e contrasto del mobbing e promozione del benessere

organizzativo sul luogo di lavoro e modificazioni della legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13, in materia di pari

opportunità” ;

- Legge provinciale 20 marzo 2013, n. 3 “Modificazioni dell'articolo 8 della legge elettorale provinciale, in

materia di composizione della Giunta provinciale” ;

- Legge provinciale 27 marzo 2013, n. 4 “Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione

della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli

inquinamenti e della legge finanziaria provinciale 2013” ;

- Legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5 “Controllo sull'attuazione delle leggi provinciali e valutazione degli

effetti delle politiche pubbliche. Modificazioni e razionalizzazione delle leggi provinciali che prevedono obblighi in

materia” ;

- Legge provinciale 16 aprile 2013, n. 6 “Modificazioni della legge provinciale 20 giugno 2008, n. 7 (Disciplina

della cremazione e altre disposizioni in materia cimiteriale)”;

- Legge provinciale 22 aprile 2013, n. 7 “Norme in materia di discipline bionaturali”;

- Legge provinciale 22 aprile 2013, n. 8 “Integrazione della legge provinciale sull'attività amministrativa:

accesso agli atti da parte dei consiglieri provinciali “;

- Legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 “Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle

famiglie”;

- Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 10 “Interventi per favorire l'apprendimento permanente e la certificazione

delle competenze“;

- Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 11 “Modificazioni della legge provinciale sulle attività culturali: interventi a

favore dello spettacolo” ;

- Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 12 “Realizzazione di alloggi sopraelevati. Integrazione della legge

provinciale sui campeggi 2012” ;

- Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 13 “Misure per la trasparenza nelle concessioni idroelettriche. Integrazione

della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l'attuazione del decreto del Presidente della

Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell'azienda speciale provinciale per l'energia, disciplina

dell'utilizzo dell'energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell'articolo 13 dello statuto speciale per il

Trentino-Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15

dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7)” ;

- Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 14 “Modificazioni della legge provinciale sugli incentivi alle imprese “;

- Legge provinciale 22 luglio 2013, n. 15 “Modificazioni della legge provinciale 28 maggio 2009, n. 7 (Istituzione

del consiglio provinciale dei giovani)”;

- Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 19 “Disciplina provinciale della valutazione dell'impatto ambientale.

Modificazioni della legislazione in materia di ambiente e territorio e della legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9

(Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie)”. 193 Deliberazione del Consiglio provinciale del 6 febbraio 1991, n. 3. 194 Nota prot. PAT/FRD317-2014-325430 del 16 giugno 2014.

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155

19 luglio 2013 che prevede espressamente che ciascun disegno di legge sia corredato da una relazione tecnica nella quale venga effettuata un’attenta analisi finanziaria delle

norme, indicante in particolare gli eventuali effetti sul bilancio della Provincia in termini di spesa e di entrata, l’indicazione della natura delle eventuali spese (una tantum/ricorrente), e delle fonti di copertura degli eventuali oneri di spesa (necessità di risorse aggiuntive, acquisizione di maggiori entrate, possibilità di risparmi di spesa su altri interventi, ecc)”.

La Corte, al riguardo, ribadisce quanto più volte evidenziato dalla propria giurisprudenza195: che la copertura delle leggi deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale ed ancorata a criteri di prudenza, affidabilità e appropriatezza; che solo per le spese continuative e correnti è consentita, per le regioni, l’individuazione dei relativi mezzi di copertura al momento della redazione e dell’approvazione del bilancio annuale; che “…la declaratoria di assenza di onere non vale di per sé a rendere dimostrato il rispetto dell’obbligo di copertura”; che “…anche per le leggi regionali è essenziale che la relazione tecnica indichi ogni elemento utile per assicurare l’attendibilità delle quantificazioni”.

Per quanto riguarda l’attività regolamentare, nel corso dell’anno 2013 sono stati emanati dal Presidente della Giunta provinciale ventotto regolamenti196 (nel 2012 erano

195 Da ultimo: Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n.5/SSRRCO/RQ/13 del 8 maggio 2013. 196 I regolamenti emanati dalla Provincia nell’anno 2013 sono i seguenti:

- D.P.P. del 18 gennaio 2013, n. 1-103/Leg “Abrogazione di disposizioni regolamentari provinciali”;

- D.P.P. del 15 febbraio 2013, n. 2-104/Leg “Modifiche dell'articolo 63 (offerte anomale) del D.P.P. 11 maggio

2012, n. 9-84/Leg recante "Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26

concernente "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti"”;

- D.P.P. del 1 marzo 2013, n. 3-105/Leg “Modificazioni del decreto del Presidente della Provincia 28 dicembre

2006, n. 27-80/Leg "Regolamento per la formazione e per l'utilizzo delle graduatorie provinciali per titoli del

personale docente delle scuole provinciali a carattere statale della provincia di Trento (articolo 92 della legge

provinciale 7 agosto 2006, n. 5)";

- D.P.P. del 23 aprile 2013, n. 6-108/Leg “Regolamento di esecuzione concernente l'esercizio del commercio al

dettaglio e all'ingrosso (legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17)”;

- D.P.P. del 11 giugno 2013, n. 7-109/Leg “Regolamento in materia di autorizzazioni allo svolgimento nel solo

ambito provinciale dei servizi di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione

professionale, ai sensi dell'art. 17 ter della legge provinciale 16 giugno 1983, n. 19”;

- D.P.P. del 13 giugno 2013, n. 8-110/Leg “Regolamento recante "Modificazioni del D.P.G.P. 14 aprile 1977, n.

9- 96/Legisl. Legge regionale 16 aprile 1968, n. 3. Approvazione del nuovo regolamento di esecuzione ed

abrogazione del D.P.G.R. 14 novembre 1968, n. 4/Legisl.";

- D.P.P. del 19 giugno 2013, n. 9-111/Leg “Regolamento recante "Modificazioni del decreto del Presidente della

Provincia 6 agosto 2003 n. 18-139/Leg (Regolamento di esecuzione della legge provinciale 11 giugno 2002, n.

8 "Disciplina della promozione turistica in provincia di Trento";

- D.P.P. del 21 giugno 2013, n. 10-112/Leg “Modifica al decreto del Presidente della Provincia 30 luglio 2010, n.

20-52/Leg avente ad oggetto "Regolamento concernente le funzioni, la composizione e le modalità di accesso al

corpo permanente dei vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento (articolo 67 bis legge provinciale 3

aprile 1997, n. 7 " (legge sul personale della Provincia))" ;

- D.P.P. del 4 luglio 2013, n. 11-113/Leg “Regolamento concernente la mobilità volontaria interna del personale

dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, in attuazione dell'articolo 9, comma 4 bis, della legge provinciale 3

aprile 1997, n. 7 (legge sul personale della Provincia);

- D.P.P. del 15 luglio 2013, n. 12-114/Leg “Regolamento di esecuzione della legge provinciale 4 ottobre 2012,

n. 19 concernente la ricezione turistica all'aperto”;

- D.P.P. del 26 luglio 2013, n. 13-115/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 13 luglio

2010, n. 18-50/Leg, recante "Disposizioni regolamentari di attuazione della legge provinciale 4 marzo 2008, n.

1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)";

- D.P.P. del 7 agosto 2013, n. 14-116/Leg “Modifiche al D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg recante

"Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia di

lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti"”

- D.P.P. del 13 agosto 2013, n. 15-117/Leg “Regolamento concernente "Modificazioni al decreto del Presidente

della Provincia 13 marzo 2003, n. 5-126/Leg "Regolamento di esecuzione del capo II della legge provinciale 19

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stati ventisei), escludendo i decreti inerenti la ripartizione degli affari tra gli assessori e la

dicembre 2001, n. 10 (Disciplina delle strade del vino e delle strade dei sapori) relativo all'esercizio dell'attività

agrituristica"" ;

- D.P.P. del 13 agosto 2013, n. 16-118/Leg “Approvazione del regolamento concernente "Modificazioni al

decreto del Presidente della Provincia 3 settembre 2002, n. 22-112/Leg, "Regolamento di esecuzione del capo

III della legge provinciale 19 dicembre 2001, n. 10, recante "Disciplina delle strade del vino e delle strade dei

sapori"";

- D.P.P. del 14 agosto 2013, n. 17-119/Leg “Regolamento concernente l'accesso all'impiego del personale

sanitario presso l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e la costituzione, il funzionamento e la corresponsione

dei compensi delle commissioni esaminatrici, in attuazione dell'articolo 44, comma 10, della legge provinciale

23 luglio 2010, n. 16 (legge provinciale sulla tutela della salute)”;

- D.P.P. del 14 agosto 2013, n. 18-120/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 24 giugno

2008 n. 23-130/Leg "Regolamento concernente incarichi a tempo determinato e supplenze temporanee nelle

istituzioni scolastiche provinciali a carattere statale (articolo 93 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)";

- D.P.P. del 28 agosto 2013, n. 19-121/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 3 aprile

2008, n. 10-117/Leg "Regolamento concernente l'ordinamento ed il funzionamento dell'Istituto provinciale per

la ricerca e la sperimentazione educativa (IPRASE) e la composizione ed il funzionamento dell'osservatorio

permanente sulla condizione dell'infanzia e dei giovani (articolo 42 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 e

articolo 11 della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5)" ;

- D.P.P. del 28 agosto 2013, n. 20-122/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 10 luglio

2007, n. 18-98/Leg "Regolamento per il funzionamento e la composizione del comitato provinciale di

valutazione del sistema educativo nonché per l'individuazione delle forme di raccordo con il sistema nazionale di

valutazione (articolo 43 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)" ;

- D.P.P. del 6 settembre 2013, n. 21-123/Leg “Modificazione del decreto del Presidente della Provincia 27 aprile

2010, n. 13-45/Leg "Regolamento in materia di vincolo idrogeologico (articoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20 e 23

della legge provinciale 23 maggio 2007 n. 11)", del decreto del Presidente della Provincia 26 agosto 2008, n.

35-142/Leg "Regolamento concernente la procedura di approvazione dei piani forestali e montani, dei piani di

gestione forestale aziendale e dei piani semplificati di coltivazione e dei piani degli interventi d'interesse

pubblico nonché dei piani per la difesa dei boschi dagli incendi (articoli 2, 6, 57, 85 e 86 della legge provinciale

23 maggio 2007 n. 11)", nonché del decreto del Presidente della Provincia 14 aprile 2011, n. 8-66/Leg

"Regolamento concernente le disposizioni forestali in attuazione degli articoli 98 e 111 della legge provinciale 23

maggio 2007 n. 11";

- D.P.P. del 20 settembre 2013, n. 22-124/Leg “Regolamento di attuazione del capo I della legge provinciale 8

luglio 1976, n. 18 (Legge provinciale sulle acque pubbliche) in materia di demanio idrico provinciale

Decreto del presidente della provincia 20 settembre 2013, n. 23-125/Leg “Regolamento recante: "Disposizioni

regolamentari per l'applicazione della legge provinciale 28 marzo 2012, n. 4 (Protezione degli animali di

affezione e prevenzione del randagismo)" ;

- D.P.P. del 26 settembre 2013, n. 24-126/Leg “Regolamento concernente il contributo per l'esercizio

dell'attività di cava (art. 15 della legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7”;

- D.P.P. del 26 settembre 2013, n. 25-127/Leg “Modificazioni ed integrazioni al decreto del Presidente della

Provincia 5 giugno 2003, n. 10-131/Leg concernente "Regolamento di attuazione della legge provinciale 18

febbraio 1988, n. 6 (Interventi per il settore minerario nel Trentino)" ;

- D.P.P. del 26 settembre 2013, n. 26-128/Leg “Regolamento recante "Integrazioni al decreto del Presidente

Provincia 29 settembre 2005, n. 18-48/Leg afferente il regolamento di contabilità di cui all'articolo 78 ter della

legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e s. m. (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della

Provincia autonoma di Trento)";

- D.P.P. del 8 ottobre 2013, n. 27-129/Leg “Approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e

giudiziari, ai sensi degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di

protezione dei dati personali)”;

- D.P.P. del 23 ottobre 2013, n. 28-130/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 30 luglio

2008, n 29-136/Leg (Regolamento recante la disciplina della caratteristiche merceologiche e delle modalità di

impiego dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico (art. 10 del decreto del

Presidente della Giunta provinciale 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.))”;

- D.P.P. del 24 ottobre 2013, n. 29-131/Leg “Regolamento di attuazione dell'articolo 68, comma 1, lettera d),

della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio) in materia di

criteri per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per la posa di cartelli e altri mezzi pubblicitari ;

- D.P.P. del 17 dicembre 2013, n. 31-2/Leg “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 13 maggio

2002, n. 9-99/Leg (Disposizioni regolamentari per la prima applicazione in ambito provinciale di norme statali in

materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, ai sensi dell'articolo 55 della legge provinciale 19 febbraio

2002, n. 1) e disposizione attuativa dell'articolo 28 della legge provinciale 17 settembre 2013, n. 19 (legge

provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale 2013)”.

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loro nomina197. Dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 166/2011 i regolamenti provinciali non sono più soggetti al controllo della Corte dei conti.

3.2. Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento

Le spese per il funzionamento del Consiglio198 e della Giunta provinciale199 sono

evidenziate dalla tabella che segue.

Tabella 81: Funzionamento del Consiglio provinciale

Incidenza sulle spese

correnti di competenza

(titolo I)

Impegni Pagamenti Impegni in %

2009 11.708.636,03 10.208.636,03 0,43%

2010 10.843.346,00 9.593.346,00 0,38%

2011 10.580.000,00 9.330.000,00 0,37%

2012 10.768.000,00 9.268.000,00 0,38%

2013 9.290.892,64 8.074.000,00 0,32%

Esercizio

Spese correnti per l’organizzazione e il

funzionamento del Consiglio provinciale

Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento.

Tabella 82: Funzionamento della Giunta provinciale

Incidenza sulle spese

correnti di competenza

(titolo I)

Impegni Pagamenti Impegni in %

2009 2.400.700,00 1.938.621,53 0,09%

2010 2.426.950,00 1.954.310,07 0,08%

2011 2.426.950,00 1.963.801,09 0,08%

2012 2.200.960,00 1.952.359,54 0,08%

2013 2.279.000,00 2.147.812,68 0,08%

EsercizioSpese correnti riferite alla Giunta provinciale

Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento.

Si registra, rispetto all’esercizio precedente, un leggero calo dell’incidenza della spesa sostenuta dal Consiglio provinciale rispetto agli impegni complessivi di competenza

197 D.P.P. del 28 marzo 2013, n. 3-106/Leg; D.P.P. del 15 aprile 2013, n. 5-107/Leg ;D.P.P. del 11 novembre

2013, n. 30-1/Leg. 198 Capitolo n. 122000 “Spese per il Consiglio provinciale”. 199 U.P.B. n. 12.5.120 “Oneri di funzionamento della Giunta provinciale” che include: capitolo n. 12500

“Indennità di carica al Presidente ed agli assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale”, capitolo n.

125550 “Spese inerenti le funzioni di competente della Giunta provinciale”, capitolo n. 125600 “Spese riservate

al Presidente della Provincia” e capitolo n. 125650 “Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli

Assessori provinciali per spese di rappresentanza”.

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del Titolo I, mentre l’incidenza della spesa sostenuta dalla Giunta provinciale è rimasta pressoché invariata.

In valore assoluto, la spesa impegnata per il funzionamento del Consiglio provinciale è calata, rispetto alla gestione 2012, del 13,72%, mentre la spesa impegnata per il funzionamento della Giunta ha registrato un incremento del 3,55%.

Entrando nel dettaglio delle spese relative alla Giunta, l’incremento è interamente

imputabile alle spese per “Indennità di carica al Presidente ed agli Assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale”, che hanno registrato un incremento del 12,65%, passando da euro 1.776.250 ad euro 2.001.000. La voce “Spese inerenti le funzioni di componente della Giunta provinciale” è invece calata, rispetto al 2012, del 62,45%, passando da euro 199.710 ad euro 75.000.

Le spese per attività di rappresentanza del Presidente della Giunta e degli assessori provinciali (impegni pari ad euro 164.000 e pagamenti in conto competenza pari ad euro 48.350,05)200 sono calate del 9,89% (nel 2012 sono stati registrati impegni pari ad euro 182.000 e pagamenti in conto competenza pari ad euro 101.852,36 mentre nel 2011

impegni pari ad euro 182.000 e pagamenti in conto competenza pari ad euro 101.578,67). Le liquidazioni relative a tali spese sono state controllate nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (campionamento) di alcuni capitoli di spesa effettuato dalla Sezione di controllo di Trento. I relativi esiti sono esposti nel paragrafo

5.1 del referto.

Analogamente, si rinvia all’apposito paragrafo inerente l’accertamento selettivo con riferimento alle “Spese riservate del Presidente della Provincia”.

Per quanto riguarda le spese per il Consiglio provinciale, si ricorda che in base

all’art. 12 del Regolamento sul trattamento economico dei Consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari201, il Consiglio provinciale eroga ai gruppi consiliari un contributo annuale finalizzato al sostegno della loro attività istituzionale.

I rendiconti dei gruppi consiliari inerenti il periodo 1 gennaio-21 novembre 2013

sono stati per la prima volta sottoposti al controllo della Corte dei conti, come previsto dall’art. 14 del Regolamento.

Con la deliberazione n. 5/2014 la Sezione di controllo, a seguito dell’analisi della documentazione pervenuta, ha assegnato un termine pari a 30 giorni per la regolarizzazione dei rendiconti, l’integrazione della documentazione e per fornire i

chiarimenti richiesti.

Gli esiti conclusivi del controllo, che ha riscontrato diffuse irregolarità, sono dettagliatamente esposti nella deliberazione n. 11/2014 della Sezione di controllo di Trento.

200 Capitolo n. 125650 “Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli assessori provinciali per

spese di rappresentanza”. 201 Approvato con deliberazione consiliare n. 6 di data 11 aprile 2013.

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3.3. Attività contrattuale

Nell’esercizio 2011 la competenza generale sugli appalti è stata affidata all’Agenzia per i servizi202, istituita ed operante già dal 2009 e che ora è stata ridenominata Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC).

Detta Agenzia cura l’effettuazione di tutte le procedure di selezione del contraente

per quanto riguarda i lavori pubblici sia per quanto riguarda i lavori sopra e sotto soglia comunitaria, compresa la quasi totalità dei cottimi fiduciari. Rimangono di competenza delle strutture organizzative di riferimento i cosiddetti “micro appalti”, cioè quelli per i quali la normativa consente procedure semplificate o a trattativa diretta.

Per gli appalti di servizi di progettazione/tecnici l’Agenzia cura le sole procedure

sopra soglia comunitaria, mentre le selezioni semplificate e gli affidamenti diretti sono curate direttamente dalle strutture di merito. Altrettanto accade per gli altri appalti di servizi e forniture per le procedure di scelta del contraente ad evidenza pubblica.

A seguito di richiesta istruttoria203, i singoli dipartimenti e servizi della Provincia,

nonché l’APAC, hanno comunicato i dati inerenti l’attività contrattuale per appalti di lavori, forniture e servizi affidati nel corso dell’anno 2013.

I dati comunicati non sempre risultano omogenei, in particolare quelli comunicati dall’APAC204. I dati delle altre strutture sono stati comunque aggregati per avere un

202 L'agenzia, ai sensi dell’articolo 39 bis della legge provinciale n. 3 del 2006, svolge le seguenti attività e

compiti:

a) acquisizione di servizi e di forniture, anche nelle forme previste dall'articolo 39 bis, comma 1, lettere b) e c),

della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 (Disciplina dell'attività contrattuale e dell'amministrazione dei beni

della Provincia autonoma di Trento);

b) a seguito di procedure per la scelta del contraente, aggiudicazione di lavori e di opere e affidamento di

incarichi di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di

esecuzione;

c) assistenza e consulenza ai candidati e agli offerenti per l'aggiudicazione di un contratto pubblico,

relativamente alle informazioni sulle norme vigenti nel luogo di affidamento e di esecuzione del contratto, sugli

obblighi fiscali, sulla tutela dell'ambiente, sulle disposizioni in materia di sicurezza e condizioni di lavoro e su

tutte le altre norme da rispettare nell'esecuzione del contratto;

c bis) assistenza e consulenza a favore delle amministrazioni aggiudicatrici in materia di esecuzione di contratti

di lavori pubblici, anche a mezzo di idoneo organismo individuato ai sensi dell'articolo 32, comma 5, lettera a);

L'agenzia opera, altresì, come centrale di committenza relativamente alle attività e ai compiti previsti dalle

sopracitate lettere a) e b).

L'agenzia svolge i propri servizi a favore:

a) della Provincia e degli enti strumentali previsti dall'articolo 33, comma 1, lettera a);

b) degli enti strumentali previsti dall'articolo 33, comma 1, lettere b) e c) - escluse le funzioni previste dal

comma 2, lettera d) - per il personale assunto con contratto di diritto privato;

c) dei comuni e delle comunità, previa convenzione;

d) delle aziende pubbliche di servizi alla persona, previa convenzione;

e) degli organismi di diritto pubblico a cui è applicabile la normativa provinciale sui lavori pubblici, previa

convenzione.

Il servizio Contratti e gestioni generali, quale struttura provinciale cura le attività e gli adempimenti concernenti

la scritturazione e la stipulazione dei contratti, anche a favore delle Agenzie della Provincia, su richiesta

motivata di queste, in conformità al dispositivo dei provvedimenti a contrarre nonché ai verbali di

aggiudicazione delle gare, apportando agli schemi contrattuali le eventuali specificazioni necessarie ad una

migliore definizione degli elementi essenziali, avuta presente la natura dell'atto contrattuale, l'individuazione

delle parti ed il regime fiscale. 203 Quesito n. 53 richiesto con nota n. 157 di data 24 febbraio 2014 della Sezione di controllo di Trento. 204 Il Servizio appalti lavori pubblici dell’APAC ha comunicato, anziché l’importo impegnato, l’importo di

aggiudicazione (pari in totale a euro 294.082.659,50 per i lavori, 42 milioni di euro per forniture e euro

111.218.301,97 per servizi). Mentre non ha comunicato il pagato, “in quanto i dati non sono in possesso del

servizio”. Il Servizio contratti, appalti servizi e forniture dell’APAC ha comunicato gli importi relativi ai servizi di

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quadro approssimativo dell’attività contrattuale. Gli esiti sono riportati nelle tabelle seguenti, distinte secondo l’oggetto dell’affidamento (lavori, forniture, servizi). Nelle

singole tabelle i contratti vengono raggruppati per procedura di scelta del contraente secondo le categorie generali stabilite dal “Codice dei contratti pubblici”:

Tabella 83: contratti di affidamento lavori

Impegnato P agato Impegnato su

esercizi successivi

PROCEDURA APERTA 4 222.327,17 1.121.239,27 5.600.000,00

PROCEDURA RISTRETTA 1 20.000 - 8.318.840

APPALTO CONCORSO - - - -

PROCEDURA NEGOZIATA

E AFFIDAM ENTO DIRETTO 497 19.510.365 12.075.103 1.081.995

IN ECONOM IA 3.539 19.855.342 17.394.746 2.067.562

T OT A LE 4.041 39.608.035 30.591.089 17.068.397

C ON T R A T T I R ELA T IVI A LA VOR I

Impo rto

N r. P ro cedure

T IP OLOGIA

P R OC ED UR A

Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali.

In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per lavori: 50,1% in economia; 49,3% procedura negoziata; 0,6% procedura aperta; 0,1% procedura ristretta.

assicurazione ( pari in totale a circa euro 1.225.400 impegnati nel 2013, a euro 1.151.966,19 pagati nel 2013 e

a euro 536.567,5 impegnati negli anni successivi) e una serie di altri contratti per i quali non ha distinto

l’impegnato dal pagato.

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Tabella 84: contratti per forniture

Impegnato P agato Impegnato su

esercizi successivi

PROCEDURA APERTA 21 4.445.669 1.756.057 -

PROCEDURA RISTRETTA - - - -

APPALTO CONCORSO - - - -

PROCEDURA NEGOZIATA

E AFFIDAM ENTO DIRETTO 248 4.528.710 3.048.815 -

IN ECONOM IA 4.649 9.135.229 7.421.854 11.860

T OT A LE 4.918 18.109.608 12.226.726 11.860

T IP OLOGIA

P R OC ED UR A

C ON T R A T T I P ER F OR N IT UR E

N r. P ro cedure

Impo rto

Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali.

In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per forniture: 24,5% procedura

aperta, 23,1% in economia; 11,4% procedura negoziata.

Tabella 85: contratti per servizi

Impegnato P agato Impegnato su

esercizi successivi

PROCEDURA APERTA 2.464 3.627.577 1.211.758 13.033.078

PROCEDURA RISTRETTA 1 40.260 - 40.260

APPALTO CONCORSO - - - -

PROCEDURA NEGOZIATA

E AFFIDAM ENTO DIRETTO 384 14.807.835 12.459.266 8.065.492

IN ECONOM IA 1.155 2.224.382 1.557.373 23.131

T OT A LE 4.004 20.700.054 15.228.397 21.161.960

T IP OLOGIA

P R OC ED UR A

C ON T R A T T I P ER SER VIZ I

N r. P ro cedure

Impo rto

Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali.

In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per servizi: 71,5% procedura negoziata; 17,5% procedura aperta; 10,7% in economia; 0,2% procedura ristretta.

In relazione agli affidamenti dei servizi pubblici locali si ricorda che l’art. 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138, convertito in legge 14 settembre 2011, n. 148, comporta un obbligo di adeguamento della legislazione provinciale ai princìpi di gestione

concorrenziale e al perseguimento della liberalizzazione delle attività economiche

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“…compatibilmente con le caratteristiche di universalità e accessibilità del servizio e limitando, negli altri casi, l'attribuzione di diritti di esclusiva alle ipotesi in cui, in base ad

una analisi di mercato, la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità”.

Con riguardo all’attività contrattuale inerente la gestione del patrimonio, si riportano di seguito i dati comunicati dalla struttura competente205. Sono evidenziati

separatamente i contratti di locazione attiva e passiva non gestiti direttamente dalla struttura competente e comunicati con modalità espositive differenti da altre strutture206.

Nel corso dell’anno sono stati stipulati 10 contratti di acquisto di immobili per un importo complessivo di euro 23.515.000,40, 32 contratti di vendita di immobili per un introito complessivo pari ad euro 468.638,00. Inoltre, sono stati stipulati 6 contratti di cessione gratuita, il cui valore complessivo ai fini fiscali ammonta a euro 2.932.760 e 2 contratti di acquisizione a titolo gratuito il cui valore complessivo ai fini fiscali ammonta a euro 1.437.368,93.

Alla data del 31 dicembre 2013 erano in corso 17 contratti di locazione attiva (di cui

n. 8 occupazioni) per un canone totale di euro 311.745,01; 14 contratti di fitto fondo rustico a coltivatore diretto con un introito complessivo di euro 12.306,59; 41 concessioni a titolo gratuito e 49 a canone ricognitorio o a canone minimo con un introito complessivo pari ad euro 3.544,49. In aggiunta a tali dati comunicati dalla struttura

competente, altre strutture hanno indicato ulteriori contratti in corso di locazione attiva207.

Riguardo ai contratti passivi, al 31 dicembre 2013 erano in corso 204 (erano 216 nel 2012) contratti di locazione passiva con Società, Persone ed Enti e Comuni, per una spesa complessiva pari ad euro 11.332.666,02 (erano 11.661.925,30 nel 2012). Tra questi citati, risultano in essere n. 118 contratti di locazione immobili ad uso ufficio208 con canone annuo complessivo pari ad euro 7.252.321,23.

Al 31 dicembre 2013 erano in corso 7 contratti di concessione e/o comodato passivo stipulati a canone zero o con importo equivalente a canone simbolico e 9

contratti per l’occupazione permanente di suolo pubblico a servizio di diversi immobili, sede di uffici o strutture pubbliche. In aggiunta a tali dati comunicati dalla struttura

205 Risposte date dal Servizio Gestioni Patrimoniali e logistica ai quesiti n. 48, 49, 50, 51 richiesti con nota n.

157 di data 24 febbraio 2014 della Sezione di controllo di Trento. 206 Le strutture che hanno comunicato ulteriori informazioni riguardo al q. 50 della nota n. 157/2014 sono:

Servizio foreste e fauna (c/o Dipartimento foreste e fauna), Servizio bacini montani (c/o Dipartimento Foreste e

Fauna), Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale (c/o Dipartimento Territorio, Ambiente

e Foreste), , Dipartimento Lavori pubblici e mobilità, Dipartimento salute e solidarietà sociale, Dipartimento

Affari istituzionali e legislativi, Progetto innovazione (c/o Direzione generale), il Servizio Industria e Artigianato

(c/o Dipartimento Industria e Artigianato), il Servizio Gestione strade (c/o Dipartimento Infrastrutture e

mobilità). Il Servizio Istruzione (c/o Dipartimento della conoscenza), Servizio Politiche sociali (c/o Dipartimento

salute e solidarietà sociale), la Soprintendenza beni architettonici e archeologici (c/o Dipartimento cultura

turismo sport), non hanno esplicitato nel dettaglio la tipologia (attiva o passiva). 207 Le ulteriori informazioni sono le seguenti: dal Serv. Bacini Montani n. 4 contratti locazione (di cui 2 titolo

gratuito e 2 a titolo oneroso con introito annuo di euro 9.067,06 ; dal Serv. Conservazione della natura e

valorizzazione ambientale n. 1 comodato gratuito attivo e una concessione gratuita; dal Serv Industria e

artigianato n. 13 contratti di concessione terreni per un importo pari a euro 27.319,67; dal Dipartimento lavori

pubblici e mobilità n. 9 locazioni attive; dal Servizio per la promozione delle minoranze linguistiche n. 1

contratto di concessione in comodato gratuito; dal Serv. Gestione e Strade n. 2 concessioni attive a titolo

gratuito; dal Progetto innovazione n. 10 contratti di ospitalità radio. 208 Il Servizio Gestioni Patrimoniali e logistica ha prodotto l’elenco degli immobili destinati ad uso ufficio

localizzati presso ciascun Comprensorio nonché fuori provincia, con l’evidenza dei singoli contratti.

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competente, altre strutture hanno indicato ulteriori contratti in corso di locazione passiva209.

In relazione infine alle procedure espropriative, nel corso del 2013 sono state emanate 740 determinazioni del Dirigente del Servizio Espropriazioni e Gestioni Patrimoniali relative a tali attività210. Tra queste, le determinazioni di esproprio/asservimento definitivo, risultano pari a 457, per complessive indennità ai fini

fiscali pari ad euro 15.629.987,33. Relativamente a tali provvedimenti di esproprio/asservimento è stata pagata un’imposta di registro, per la Provincia, pari a complessivi euro 346.109,00, mentre per i Comuni ed Enti vari è stata anticipata un’imposta di registro pari a complessivi euro 622.750,00.

3.4. Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca

Con riferimento alle Collaborazioni esterne ed agli incarichi di consulenza, studi e ricerca è stato richiesto alla Provincia di fornire due distinte informazioni:

a) copia dei dati trasmessi alle autorità centrali circa la spesa disaggregata sostenuta per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa ai conferimenti ai pubblici dipendenti e a quelli a tempo determinato, ai sensi del comma 5-bis dell’art. 1 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125211;

b) elencazione delle collaborazioni esterne (persone fisiche e giuridiche, ivi compresi gli incarichi attinenti al ciclo di realizzazione di opere pubbliche, al patrocinio legale, ecc.), e degli incarichi di consulenza, con indicazione dell’entità complessiva della spesa sostenuta, in termini sia di impegni che di pagamenti, per l’Amministrazione provinciale, per gli enti strumentali e per gli organismi partecipati dalla stessa in ragione pari o superiore al 50% (anni 2011, 2012, 2013)212.

In relazione al primo quesito, la Provincia ha comunicato che non sono stati inviati i dati contemplati dal comma 5 bis dell’art. 1 del D.L. 31 agosto 2013, n 101, finalizzati alla verifica puntuale delle percentuali di abbattimento della spesa previsti dal comma 5 del medesimo articolo, in quanto, avendo la Provincia una propria regolamentazione degli istituti relativi agli affidamenti di incarichi di consulenza e collaborazione, determina annualmente in via autonoma, a mezzo di deliberazioni della Giunta provinciale, l’entità delle riduzioni di spesa corrente riferibili a quegli istituti.

Tuttavia, al fine di dare attuazione al principio di leale collaborazione tra Stato e Provincia, con la legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, entrata in vigore il 4 giugno 2014, è stata sancita in modo inequivocabile, a decorrere dal 2014, l’adesione alla normativa statale. L’art. 11, comma 5, della legge citata prevede infatti che “All’onere informativo previsto dall’art. 1, comma 5 bis, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101

209 Le ulteriori informazioni sono le seguenti: dal Serv. Foreste e Fauna n. 1 contratto di locazione passiva per

un importo di euro 2.556,19, n. 16 contratti passivi di comodato gratuito; dal Serv. Conservazione della natura

e valorizzazione ambientale n. 1 comodato gratuito passivo. 210 Queste risultano suddivise fra determinazioni di autorizzazione al piano delle espropriazioni di cui all’art 6

della legge provinciale n. 6/93, determinazioni di esproprio/asservimento definitivo di cui agli artt. 8, 10 e 31

della legge provinciale n. 6/93, determinazioni di occupazione temporanea di cui all’art. 28, e determinazioni di

occupazione anticipata di cui agli artt. 29 e 29 bis e d’urgenza di cui all’art. 30 della L.P. n. 6/93, nonché le

determinazioni di rettifica e/o integrazione di atti già emessi, dovuti principalmente a modifiche tavolari

intervenute tra l’emissione del decreto di esproprio e la presentazione dell’istanza tavolare. 211 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014, quesito n. 30. 212 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014, quesito n. 31.

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(Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, si

provvede entro tre mesi dall’entrata in vigore di questa legge”.

Con riferimento al preesistente obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica della spesa sostenuta per studi ed incarichi di consulenza, la disciplina fondamentale della materia a livello di ordinamento generale era contenuta nel comma

127, articolo 1, della legge n. 662/1996213 e nel comma 18, dell’articolo 3 della legge n. 244/2007, ora abrogati dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

Nell’ordinamento provinciale la materia è disciplinata dal Capo I-bis della legge provinciale n. 23/1990. In particolare, l’art. 39-undecies del citato Capo I bis ha istituito l’elenco degli incarichi previsti dal capo stesso. Il testo dell’articolo è stato recentemente modificato dall'art. 6 della L.P. 30 maggio 2014, n. 4.

In relazione agli incarichi affidati nel 2013, l’Amministrazione ha comunicato i seguenti dati, di cui si riportano anche gli scostamenti rispetto all’anno precedente:

Tabella 86: Incarichi comunicati al Dipartimento della funzione pubblica

T ipo 2010 2011 2012 2013% variazio ne

2013/ 2012

Collaborazione 3.931.407,01 3.541.034,89 2.549.931,00 1.456.811,00 -42,87%

Consulenza3.467.202,48

2.661.876,52 2.142.981,00 1.424.872,00 -33,51%

Incarico di studio e ricerca 689.106,78 441.415,26 498.183,00 352.156,00 -29,31%

T o tale co mplessivo 8.087.716,27 6 .644.326,67 5.191.095,00 3.233.839,00 -37,70%

Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento.

I dati pubblicati sul sito istituzionale e trasmessi alle autorità centrali riguardano i corrispettivi lordi pattuiti.

Nel dettaglio, la Provincia ha specificato che per le co.co.co e per le collaborazioni occasionali viene comunicato il compenso lordo (al netto della quota Inps e Inail a carico della Provincia), per quanto riguarda il lavoro autonomo professionale (partita iva) viene comunicato il compenso lordo comprensivo di IVA e oneri previdenziali. Non sono

compresi eventuali rimborsi spese.

I dati esposti, inoltre, comprendono gli incarichi affidati dalle Agenzie dotate di autonomia contabile, ma si riferiscono esclusivamente agli incarichi affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990.

In proposito, va evidenziato che rimangono escluse dall’applicazione delle disposizioni del Capo I bis della legge provinciale n. 23/90 diversi tipi di incarichi. In particolare si segnalano gli incarichi per la rappresentanza in giudizio e il patrocinio dell’Amministrazione, nonché per il ricorso alle funzioni notarili; incarichi affidati ai sensi

dell’art. 20 della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 “Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti”; gli incarichi affidati a

213 Il quale prevede che le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano

incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi

provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare

erogato. Copia degli elenchi è trasmessa semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica.

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seguito di confronto concorrenziale, ai quali si applicano le disposizioni in materia di acquisto di beni e di fornitura di servizi di cui al Capo I della legge provinciale n.

23/1990.

Non risultano, inoltre, pubblicati i dati relativi agli incarichi affidati dagli enti pubblici strumentali della Provincia, mentre per quanto concerne le società controllate i dati pubblicati sono espressamente indicati come “corrispettivi al netto di IVA ed oneri”.

Ne deriva, perciò, che gran parte degli incarichi affidati dall’Amministrazione provinciale, in quanto disciplinati da norme diverse dal capo I bis della L.P. 23/1990, vengono impropriamente esclusi dall’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. Si può quindi affermare che non risulta pienamente garantito l’obbligo di trasparenza, a favore della collettività, in merito ai destinatari di consulenze e collaborazioni affidate dall’Amministrazione provinciale e dei relativi corrispettivi percepiti dagli stessi. Inoltre, va aggiunto che le recenti modifiche introdotte dalla L.P. 4/2014 non sembrano, ad un primo esame, aver apportato significativi elementi correttivi in tal senso.

Si evidenzia l’opportunità che la Provincia consenta una totale trasparenza ed

un’integrale accessibilità dei dati relativi agli incarichi affidati sia dall’Amministrazione, sia dagli enti collegati alla finanza provinciale, provvedendo alla pubblicazione dei dati in forma omogenea (corrispettivi lordi).

Va inoltre rilevato che l’esclusione dei dati indicati non può ritenersi conforme al

dettato dell’art. 15, commi 2 e 3, del D.lgs. n. 33/2013, che prevede obblighi di comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica degli estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza “a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali è previsto un compenso”, sancendo che “in caso di omessa pubblicazione … il pagamento del corrispettivo determina la responsabilità del dirigente che l'ha disposto”214.

Ciò detto in merito, principalmente, agli obblighi di trasparenza, risulta ora

necessario valutare il carico finanziario della spesa complessiva per consulenze e collaborazioni affidate dalla Provincia autonoma di Trento.

Poiché i dati pubblicati risultano parziali e incompleti, e comunque, trattandosi di corrispettivi, non corrispondono alla spesa complessiva sostenuta dalla Provincia per incarichi di consulenza e collaborazione, è stato richiesto alla Provincia in sede istruttoria

di fornire l’esatta determinazione della spesa complessivamente impegnata in tale ambito.

L’importo complessivamente impegnato, indicato dalla Provincia, comprensivo anche di rimborsi spese e di quote Inps e Inail a carico della Provincia stessa, escluse le

Agenzie con proprio bilancio, è esposto nella tabella che segue215:

214 Si veda la Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica del 14

febbraio 2014, n. 1/2014 avente ad oggetto “Ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione delle regole di

trasparenza di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33: in

particolare, agli enti economici e le società controllate e partecipate”. 215 Per quanto riguarda il patrocinio legale, l'Avvocatura ha specificato che al momento dell'affidamento

dell'incarico vi è impegno di spesa solo per la costituzione di un "fondo spese" a favore del legale. Trattandosi

di incarichi di assistenza legale (i quali ordinariamente non giungono a conclusione entro il medesimo anno nel

quale sono stati aperti e il cui compenso varia a seconda dell'andamento del giudizio), per ogni incarico

conferito vi è un secondo impegno di spesa al momento dell'esaurimento dell'incarico, previa presentazione di

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Tabella 87: Spesa complessivamente impegnata per incarichi da parte della Provincia

TIPOLOGIA INCARICO IMPEGNI PAGAMENTI

Incarichi capo I bis LP 23/1990 2.334.164,00 825.575,00

Incarichi art. 20 LP 26/93 4.225.949,57 1.248.581,47

Incarichi affidati mediante confronto

concorrenziale capo I LP 23/90435.475,89 151.402,77

Incarichi attività defensionale 115.121,30 115.121,30

TOTALE 7.110.710,77 2.340.680,54

Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento.

Questa Sezione di controllo, nelle proprie “Sintesi delle osservazioni sugli esiti istruttori ai fini della parificazione del rendiconto 2013 della Provincia autonoma di Trento”, ha evidenziato la difficoltà di ricostruire e quantificare, l’esatto ammontare della spesa per incarichi esterni, sollecitando l’istituzione di un unico capitolo di bilancio in cui includere tutte le spese per collaborazioni/consulenze, al fine di garantire una completa

rintracciabilità e trasparenza in tale ambito gestionale.

La Provincia, nelle proprie controdeduzioni scritte216, ha evidenziato che le direttive per il contenimento delle spese discrezionali, approvate dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 2945 del 30 dicembre 2011, in applicazione dell’art. 2 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria per il 2012) prevedono che tali spese, a partire dall’esercizio finanziario 2012, siano imputate esclusivamente su specifici capitoli di bilancio.

Si riportano nella tabella che segue gli importi impegnati nel 2013 sui capitoli indicati dalla Provincia:

Tabella 88: Spesa impegnata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi

CAPITOLO IMPEGNI (competenza) PAGAMENTI (competenza)

905400/001: Spese per incarichi di studio,

ricerca e consulenze (parte corrente)302.667,76 226.023,64

905400/002: Spese per collaborazioni (parte

corrente)355.513,32 275.032,32

907400/001: Spese per incarichi di studio,

ricerca e consulenze (c/capitale)400.828,68 20.190,19

905400/002: Spese per collaborazioni

(c/capitale)127.328,20 31.285,80

TOTALE 1.186.337,96 552.531,95 Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento.

Come appare evidente, gli importi complessivamente impegnati sui capitoli dedicati agli incarichi (pari a 1.186.337,96) sono solo una minima parte (circa il 16,7%) della spesa effettivamente sostenuta dalla Provincia per consulenze e collaborazioni. Invero, come segnalato anche dalla Provincia stessa, su tali capitoli vengono imputate unicamente le spese per consulenze, collaborazioni, studi e ricerche aventi carattere discrezionale. Sono dunque esclusi tutti gli incarichi non affidati ai sensi del capo I bis

della L.P. 23/1990, oltre che alcuni incarichi che, pur regolati da tale normativa, sono

una notula. L'importo di € 115.121,30 riguarda esclusivamente la spesa relativa ad incarichi affidati nel 2013

(pertanto si tratta solo di costituzione fondo spese). L'impegno di spesa sia per costituzione di fondo spese sia

per pagamento di parcelle ad esaurimento dell'incarico (ossia a fine giudizio in relazione ad incarichi affidati

prima dell'anno 2013), ammonta ad euro € 543.024,61, mentre il pagamento ammonta ad euro € 594.106,2. 216 Nota prot. PAT/FRD317-2014-325430 del 16 giugno 2014.

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ritenuti di natura istituzionale e dunque, assumerebbero un carattere di obbligatorietà, risultando imputati sui capitoli di settore.

Non sono, dunque, superate le osservazioni della Corte, che ribadisce la necessità di individuare un’opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici di tutte le spese per consulenze e collaborazioni, in modo da evidenziarle con sufficiente chiarezza e consentire la necessaria verifica del rispetto dei limiti di spesa previsti dal piano di

miglioramento provinciale.

Tali limiti, infatti, non possono riguardare solamente le spese definite “discrezionali”, sia perché tale valutazione implica essa stessa, inevitabilmente, un carattere di discrezionalità, sia perché, trattandosi di una piccola parte della spesa complessiva, potrebbe non risultare garantito un effettivo risparmio di spesa.

Per completare l’analisi, è stato richiesto alla Provincia di fornire anche gli importi complessivamente impegnati e pagati dalle Agenzie, dagli enti strumentali e dagli organismi partecipati in misura pari o superiore al 50%, di modo da rilevare l’ammontare complessivo della spesa per l’affidamento di incarichi esterni sostenuta dall’intero

comparto provinciale:

Tabella 89: Spesa complessivamente sostenuta per incarichi dal comparto Provinciale

ENTE IMPEGNI PAGAMENTI

Provincia 7.110.710,77 2.340.680,54

Agenzie 1.393.067,06 943.492,53

Enti pubblici 3.448.226,00 N.D

APSS 4.751.566,00 N.D

Società controllate 2.887.615,00

TOTALE 19.591.184,83 Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento.

Dai dati pervenuti, la spesa per incarichi complessivamente sostenuta dal comparto provinciale è risultata pari ad euro 19.591.184,83217.

Va tuttavia rilevato che tale importo ha un valore solamente indicativo e risulta certamente sottostimato per molteplici fattori, che di seguito si evidenziano sinteticamente:

- per l’A.P.S.S., che detiene una contabilità di tipo economico, non è chiaro se l’importo comunicato corrisponda effettivamente al costo complessivo di competenza dell’esercizio;

- per le società partecipate, che parimenti hanno una contabilità economica, il dato comunicato non è il costo complessivo di competenza sostenuto dalla società ma il totale dei corrispettivi totali pattuiti contrattualmente, al netto di IVA ed oneri. L’importo complessivo risulterebbe quindi nettamente superiore;

217 Si evidenzia che il recentissimo D.L. n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modificazioni nella Legge n. 89

del 23 giugno 2014 all’art. 14 ha previsto ulteriori disposizioni finalizzate al controllo ed al contenimento della

spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa

affidati dalle Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione

elaborato dall’Istat.

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- non sono considerati nella tabella soprastante gli altri enti indicati dall’art. 79 dello Statuto, quali, ad esempio, le Fondazioni, la Camera di Commercio, l’Università degli

studi di Trento.

Infine, va ribadito ancora, che in ragione della evidenziata disomogeneità e carenza dei dati acquisiti in istruttoria, non è stato possibile valutare il rispetto degli obbiettivi di contenimento delle spese di cui trattasi sanciti dal piano di miglioramento approvato con

deliberazione della Giunta provinciale n. 124 del 1 febbraio 2013. Giudizio che, peraltro, risulta vieppiù complesso in ragione della quantomeno opinabile distinzione effettuata dalla Provincia tra spese di natura discrezionale e spese di natura istituzionale, ovvero tra incarichi ex L.P. n. 23/1990 ed ex L.P. n. 26/1993, atteso che pur sempre di consulenze e collaborazioni si tratta. Sarebbe quindi opportuno che l’Ente individui un parametro certo (e controllabile, anche dall’esterno) di contenimento della spesa sostenuta in tale ambito, senza adottare sofisticate, quanto dubbie, interpretazioni della vigente normativa che sembrano avere come unica finalità quella di scorporare voci di spesa oggettivamente omogenee.

3.4.1. Controllo a campione incarichi Provincia

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) degli

incarichi di consulenza e collaborazione affidati dalla Provincia, è stato richiesto di fornire copia della delibera o determina d’incarico, dell’atto di liquidazione e del mandato di pagamento, della lettera o contratto di incarico relativi ad un campione di n. 23 consulenze, collaborazioni ed incarichi di studio e ricerca espressamente individuate, delle quali 17 affidate da strutture della Provincia e 5 affidate da Agenzie dotate di

proprio bilancio.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono stati inviate ed esaminate 5 delibere e 22 determine dirigenziali. In 4 casi sono intervenute determine modificative di una decisione precedente;

per ciascun incarico è stata fornita ed esaminata la lettera o contratto d’incarico;

per ciascun incarico è stata fornita ed esaminata copia di tutte le liquidazioni effettuate nel corso del 2013.

I principali dati rilevati dai documenti pervenuti sono riepilogati nelle tabelle che seguono, distinte tra incarichi affidati dalla Provincia ed incarichi affidati dalle Agenzie con proprio bilancio:

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Tabella 90: Campione incarichi affidati dalla Provincia

PR

OG

SOGGETTO

AFFIDANTE

DEL/DET

D'INCARICO N°

SOGGETTO

AFFIDATARIO

DURATA

INCARICO

OGGETTO (PUBBLICATO)

IMPORTO

PUBBLICATO

IMPORTO

IMPEGNATO

LIQ.

IMPORTO

LIQUIDAZIONE

CAPITO

LO

1

Agenzia provincia

le Opere pubblich

e

Det. 548/2013

Pederzolli Rino

30 giorni

Incarico di supporto al

progettista per la predisposizione degli elaborati grafici e relazioni tecniche di

competenza del progettista per

l'adeguamento del progetto preliminare dei lavori relativi al

collegamento "Loppio-Alto

Garda" sulla statale S.S. 240, nonchè gestione del medesimo

tratto e dei tratti limitrofi

NON

PUBBLICATO

55.573,44 - 0,00 743150-

001

2

Servizio

Geologico

Det. 45/2012

Montresor Laura

7 mesi

Incarico per attività di controllo

e di aggiornamento della banca dati Foglio n. 42 'Male’' - Carta

di Sintesi della Pericolosità

53.872,10 53.872,10 12287 18604

26.426,40

807970

(Residui 2012)

3

Servizio

Geologico

Det. 42/2012

Det. 53/2012

Dolomiti

Project Srl 6 mesi

Incarico per attività di controllo e aggiornamento banca dato F.

n. 60 Trento - inerente Progetto Carta di Sintesi della

Pericolosità

51.994,31 51.994,31 23521

23622 8.540,00

807970

(Residui 2012)

4 Servizio Geologic

o

Det.

51/2012

Land Technology

& Services

6 mesi

Attività di controllo e aggiornamento banca dati F.

Tione di Trento - Carta pericolosità'

51.987,05 51.987,05 12275 8.470,00 807970 (Residui

2012)

5

Agenzia provinciale Opere

pubbliche

Det. 547/2013

Florenzano Damiano

30 giorni

Incarico di supporto al Responsabile del procedimento

e al progettista nella predisposizione degli elaborati amministrativi e di gara del

progetto preliminare dei lavori

relativi al collegamento "Loppio-Alto Garda" sulla statale S.S. 240, nonchè

gestione del medesimo tratto e

dei tratti limitrofi

NON PUBBLICA

TO

50.752,00 - 0,00 743150-

001

6

I.S. per

la Programmazione

di

Protezione Civile

Det. 10/2013

Cainelli Oscar

16 mesi Incarico di consulenza tecnico-scientifica per applicazioni del modello idrologico GeoTransf

49.421,14 49.421,14 11268 14.723,28 617830 (Residui 2012)

7

Serv. Politiche sanitarie

e per la non

autosufficienza

Det. 80/2013

Det. 94/2013

Scuola

Superiore Sant'anna

02/08-

31/12/2013

Implementazione sistema

valutazione sistema sanitario 36.600,00 36.600,00

20347

28583 36.450,00

905400-

001

8

Dip.

Organizzaz.

Personale e Affari

Generali

Del. 1183/2013

Rizzi Paolo 12 mesi Svolgimento di attività di supporto alla Procura di

Rovereto 35.314,00 40.000,00 23117 9.869,88

907400-002

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170

PR

OG

SOGGETTO

AFFIDANTE

DEL/DET

D'INCARICO N°

SOGGETTO

AFFIDATARIO

DURATA

INCARICO

OGGETTO (PUBBLICATO)

IMPORTO

PUBBLICATO

IMPORTO

IMPEGNATO

LIQ.

IMPORTO

LIQUIDAZIONE

CAPITO

LO

9

Agenzia Provincia

le per la Famiglia

la Natalità

e le Politiche Giovanili

Del. 2884/2012

Tellone Barbara

12 mesi

Incarico per attuazione Accordo di programma quadro

cofinanziamento stato sulle

politiche giovanili

31.543,00 34.543,00

3354, 5158,

7661, 10070, 13516, 15002,

17315, 19538, 21523, 24538

24.975,34 904080

10

I.D. per la

Realizza

zione di Grandi Eventi

Det.

437/2013 Eyder Siiri 12 mesi

Supporto delle attività del Gect

‘Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino

30.750,00 38.000,00

11860 13966 15917 18407

20142 23624 24962

27829

21.653,24 905400-

002

11

Serv.

Agricoltura

Det. 732/2013

Det. 935/2013

Associazione

Nazionale

Allevatori Bovini Razza

Rendena

20 mesi

L.P. 19 luglio 1990 n. 23 CAPO I bis - Affidamento incarico

studio e ricerca per valutazione genetica caratteri produttivi e funzionali nella Razza Rendena

30.012,00 30.012,00 - 0,00 907400-

001

12 Serv.

Istruzione

Det. 157/2012

Frisanco Mauro

12 mesi

Consulenza definizione piani di studio f.p.e. definizione figure

alta formazione professionale di cui alla det. 157 d.d.

19/11/2012

30.000,00 67.400,00 - 0,00 907400-

001

13 Serv.

Gestione Strade

Del. 656/2013

Merler Giacomo

12 mesi

Attività di supporto tecnico

‘Weather Service Tecnical supervisor’ nella gestione del

progetto ‘Clean Roads’ Programma Europeo Life 2007-

2013

30.000,00 34.000,00 15320 18906 23192

15.565,12

617625-002

(residui 2012)

14 Serv.

Gestione

Strade

Del.

655/2013

Pretto

Ilaria 12 mesi

Attività di supporto tecnico 'Road Management service

Project Manager’ nella gestione

del progetto ‘Clean Roads’ Programma Europeo Life 2007-

2013

30.000,00 34.000,00

15453 15454

18415 23191

15.457,40

617625-002

(residui 2012)

15

Serv.

Valutazione

Ambientale

Det. 450/2013

Detassis Carlo

10 mesi

Collaborazione per supporto al Servizio Valutazione ambientale

nella gestione di procedimenti di valutazione ambientale

strategica e in materia ambientale

28.330,00 29.983,20 14424 20429

17.677,92 907400-

002

16

Serv. Contratti

e Approvvigioname

nti

Del. 28/2013

Puddu

Maria Grazia

9 mesi

Incarico di Co.Co.Co. supporto delle attività di Audit sui Fondi

strutturali europei previste dall'art. 62 reg. CE n.

1083/2006 relativamente prog. 2007-2013

28.485,47 29.485,47

3408 5903 9008 11433

13345 15202 18171 19690

21968

26.569,97 617560-

001

17 Serv.

Gestione Strade

Det. 32/2013

Mengon Elena

12 mesi

Attività di supporto amministrativo-contabile nella gestione del progetto ‘Clean

Roads Programma Europeo Life

2007-2013

10.000,00 12.000,00

15245 18393 23193

28277

6.678,64

617625-002

(residui

2012)

Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia

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171

Tabella 91: Campione incarichi affidati dalle Agenzie della Provincia

PROG

SOGGETTO AFFIDANTE

DEL/DE

T D'INCARICO

SOGGETTO

AFFIDATARIO

DUR

ATA INCARICO

OGGETTO (PUBBLICATO)

IMPORTO PUBBLIC

ATO

IMPORTO IMPEGNA

TO N° LIQ.

IMPORTO LIQUIDAZIONE

CAPITOLO

18

Agenzia

provinciale per la

Protonterapia

Det. 1/2013

Antonio Tognotti

12 mesi

Controllo e gestione appalti complessi

per costruzione centro protonterapia

di Trento

88.037,66 88.037,66

71, 103, 139, 196,

237, 267, 342, 349, 395, 453 524, 525

88.572,06 2100

19

Agenzia provinciale per

la Protonterapia

Det.

2/2013

Piffer

Valentina

12

mesi

Attività specialistica

di assistenza alla direzione generale

38.400,00 49.000,00

51, 86, 126, 162, 227, 263,

297, 335, 367, 426, 505, 518

31.200,00 2100

1330

20

Centro per la Formazione Continua e

l'Aggiornament

o del Personale Insegnante/

IPRASE

Det. 5/2013

Decarli Barbara

12 mesi

Supporto gestione progetti FSE

34.473,41 34.473,41

74, 75, 76, 126,

127, 144, 145, 232, 233, 234, 235, 323,

324, 419, 420, 478, 514, 563, 624, 711

27.279,73

5100, 5200, 5700

(Centro)

1491 (IPRASE)

21

Agenzia Provinciale per la Protezione

Ambiente

Det. 35/2013

Tovazzi Mirko

21 mesi

Consulenza tecnica

per l'aggiornamento del PTA con

riferimento all'analisi delle pressioni e

degli impatti carichi inquinanti puntuali e

diffusi

33.095,92 33.095,92 1449 21.950,24 3500-001

22

Agenzia

Provinciale per i Pagamenti

Det.

12/2013

Brunello

Barbara

12

mesi

Collaborazione coordinata e

continuativa per

l'attività di supporto dell'Ufficio Sistema

Informativo di APPAG

32.649,00 35.649,00 39, 57,

82 24.151,42 1500

23 Serv. Statistica

Det.

20/2013 Det.

24/2013

Centro Assistenza

Imprese - Coldiretti

del Trentino

05/06-

31/08/2013

Indagine statistica

RICA-REA anno contabile 2012

29.500,00 91.554,00 24 31.222,24 2510-02

Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia

Si riepiloga di seguito quanto riscontrato:

si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita;

è stata riscontrata congruenza tra gli importi impegnati e gli importi pubblicati sul sito istituzionale. La mancata coincidenza tra i due importi è riconducibile alle seguenti fattispecie:

a) assenza di pubblicazione sul sito istituzionale degli incarichi affidati ai sensi della L.P. 26/1993 (prog. 1 e 5). Dell’impropria esclusione dall’obbligo di pubblicazione di tali incarichi si è già trattato nel paragrafo 3.4;

b) presenza di ulteriori importi impegnati a titolo di eventuale rimborso spese,

IRAP e/o di contributo integrativo 4% non pubblicati (prog. 8, 9, 10, 13, 14, 15, 16, 17, 22);

c) determina relativa all’approvazione di programmi di spesa in economia che impegnano somme complessive relative a più incarichi. La successiva

assegnazione dei singoli incarichi è avvenuta nella forma dello scambio di

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172

corrispondenza o scrittura privata. L’importo pubblicato è quello contenuto nella lettera di affidamento dell’incarico (prog. 12);

d) determina di affidamento di un medesimo incarico a più soggetti, impegnando la spesa a livello complessivo (prog.23).

Si segnala che l’importo pubblicato comprende anche gli importi impegnati su anni successivi al 2013 (si veda ad esempio prog. 11):

per quanto riguarda i capitoli sui quali le spese per incarichi sono state impegnate, si evidenzia che tra i 17 incarichi affidati dalla Provincia solamente 6 (prog. 7, 8, 10, 11, 12, 15) sono stati imputati ad uno dei 4 capitoli espressamente dedicati alle spese per collaborazioni/consulenze218, mentre gli altri 11 sono rimasti imputati ai

capitoli di settore. Sulla necessità di individuare un’opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici si rinvia alle considerazioni contenute nel paragrafo 3.4;

è stata riscontrata congruenza tra gli importi impegnati e gli importi liquidati. In 4 casi (1, 5, 11 e 12) non sono stati riscontrati importi liquidati nel 2013, in molti altri

casi l’importo impegnato è stato liquidato solo parzialmente nell’esercizio considerato.

3.4.2. Controllo a campione incarichi società partecipate

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) degli incarichi di consulenza e collaborazione affidati da società controllate dalla Provincia, è stato richiesto di fornire la lettera di incarico o l’eventuale contratto, nonché copia della documentazione attestante il pagamento in relazione ad 8 incarichi, selezionati dall’elenco del primo semestre 2013 pubblicato sul sito internet istituzionale della Provincia.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono stati inviati ed esaminati 8 contratti variamente denominati, ma sostanzialmente riconducibili in 4 casi a co.co.co o collaborazioni occasionali e negli altri 4 a prestazioni da lavoro autonomo professionale (partita Iva) o incarichi conferiti a società. Stati verificati: l’oggetto, la durata contrattuale, il corrispettivo pattuito, le motivazioni alla base della stipula del contratto e della scelta del

contraente;

per ciascun incarico è stata fornita copia dei giustificativi a supporto dei pagamenti effettuati, ovvero fatture e buste paga, dai quali è stato desunto l’importo dei corrispettivi lordi e di eventuali rimborsi spese;

per ciascun incarico è stata fornita copia dei bonifici effettuati ai beneficiari.

I principali dati rilevati dai documenti pervenuti sono riepilogati nella tabella che segue:

218 905400/001 “Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (parte corrente)”, 905400/002 “Spese per

collaborazioni”, 907400/001, “Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (c/capitale)”, 907400/002

“Spese per collaborazioni (c/capitale)”.

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Tabella 92: Campione incarichi affidati dalle società controllate dalla Provincia

PROG.SOCIETA'

AFFIDANTE

SOGGETTO

AFFIDATARIOOGGETTO (PUBBLICATO)

DURATA

INCARICO

CORRISPETTIVO

PATTUITO

IM PORTO

PUBBLICATO

COM PENSO

LORDO

FATTURATO

RIM BORSO

SPESE

IM PORTO

NETTO

PAGATO

1

CASSA DEL

TRENTINO

S.P.A.

Andrea M azzella

“ Incarico di co llaborazione per

lo sviluppo di operazioni di

partenariato pubblico privato"

2 ANNI

(1/03/2012-

28/02/2014), con un

impegno di 150

giornate all'anno

400 euro + IVA e contributi

per ciascuna giornata

lavorativa, ovvero max

60.000 euro +IVA e

contributi

32.800,00 41.275,52 34.715,52

2

INFORM ATICA

TRENTINA

S.P.A.

Lara Torghele

“ Supporto alle attività di

gestione progetti Central Lab

nell'ambito del programma

central Europe

01/05/2012-

31/10/201431.500,00 euro lordi annui 31.500,00 31.500,00 890,00 21.715,37

3TRENTINO

SVILUPPO S.P.A.

Unione italiana

vini

“ Collaborazione per sviluppo

piano di promozione dei vini 01/01/2013-31/12/2013 50.000 euro + IVA 50.000,00 36.300,00 36.300,00

4TRENTINO

SVILUPPO S.P.A.

Delo itte

Consulting

“ Studio di fattibilità per lo

sviluppo di un database”

9 settimane dalla

stipula80.000 euro + IVA 80.000,00 96.800,00 96.800,00

5TRENTINO

SVILUPPO S.P.A.Sabrina Pesarini

“ Consulenza per

l’affiancamento operativo per

la messa in opera delle attività

approvate in seguito allo studio

del piano strategico di digital

1/05/2013-31/12/2013,

con un impegno

massimo di 90

giornate

650 euro + IVA per ciascuna

giornata lavorata, ovvero

max 58.500 euro + IVA

60.000,00 68.181,36 56.959,76

6TRENTINO

SVILUPPO S.P.A.Zumiani Laura

“ Contratto di co llaborazione a

progetto per attività film

commission 2013”

17/06/2013-

31/12/201332.600 euro lordi 32.600,00 32.600,00 952,39 22.606,00

7TRENTINO

SVILUPPO S.P.A.Ferrario Luca

“ Contratto di co llaborazione a

progetto per attività film

commission 2013”

17/06/2013-

31/12/201334.583 euro lordi 34.583,00 34.583,00 769,75 17.323,00

8

TRENTINO

TRASPORTI

S.P.A.

Bellè M assimo

“ Progettazione e realizzazione

del servizio certificato di

manutenzione del materiale

rotabile, soggetto a

certificazione ANSF di Trentino

18/06/2013-

17/06/201466.000 euro lordi 66.000,00 33.000,00 190,75 22.958,27

Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia

Si rileva di seguito quanto riscontrato:

dalla lettura dei contratti stipulati risulta chiaro e dettagliatamente esplicitato l’oggetto del contratto stesso, mentre non sempre risultano chiare le motivazioni del ricorso ad incarichi esterni per lo svolgimento di attività apparentemente

configurabili quali ordinarie;

nel caso dei contratti di cui ai prog. 6 e 7 non risultano inoltre chiare le ragioni per cui tali contratti siano stati stipulati da Trentino Sviluppo anziché dalla Provincia stessa;

per quanto riguarda la scelta del contraente, solo in alcuni casi emerge espressamente dal contratto il ricorso ad una procedura selettiva, mentre nella maggior parte dei casi la scelta risulta essere stata effettuata sulla base delle specifiche competenze e professionalità del contraente, peraltro nella maggior parte dei casi non suffragate dall’allegazione del curriculum vitae;

solo in 3 casi nel contratto sono specificate le motivazioni per le quali non è stato possibile fronteggiare le esigenze sopravvenute con il personale interno;

si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto dei

pagamenti effettuati (fatture, buste paga, bonifici). Non risulta invece fornita (seppur non espressamente richiesta) la documentazione costituente presupposto della liquidazione (ad esempio relazione sull’attività svolta dal consulente);

confrontando i dati pubblicati con i corrispettivi lordi desumibili dai giustificativi

(fatture, buste paga) è stata riscontrata una sostanziale disomogeneità dei dati pubblicati. In particolare, ancorché gli importi pubblicati riportino la dicitura “corrispettivo (importo al netto di IVA ed oneri)”, nel caso delle prestazioni da lavoro autonomo professionale (partita Iva) l’importo pubblicato è effettivamente il corrispettivo netto, mentre nel caso di co.co.co o collaborazioni occasionali l’importo

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174

pubblicato è risultato essere il corrispettivo lordo. Inoltre, nel caso di cui al prog. 5 non è stata riscontrata la corrispondenza dell’importo pubblicato né con il

corrispettivo lordo, né con il corrispettivo netto.

3.5. Misure adottate in tema di trasparenza

In riferimento ai quesiti della Corte posti con nota prot. 157 del 24 febbraio 2014 l’Amministrazione non ha fornito copia del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, di cui al decreto legislativo n. 33/2013 (da adottarsi entro il 31 gennaio 2014).

A tale riguardo la Provincia, con risposta prot. 410 del 6 maggio 2014, ha esposto il

quadro normativo che configura le proprie azioni in ambito di trasparenza, precisando che “seguirà un proprio percorso normativo-gestionale difforme dal quadro di adempimenti discendente dal disposto della legge n. 190/2012 e dal D.lgs. n. 33/2013”219, aggiungendo che “Per il momento quindi, relativamente alla pubblicazione dei dati, la Provincia osserva il disposto dell’articolo 31 bis della legge provinciale n. 23

del 1992220, …, e si adegua alla normativa statale solamente per quanto concerne l’ambito dei lavori pubblici. Non è prevista, di conseguenza, la predisposizione del piano triennale per la trasparenza e l’integrità” e, infine, concludendo che “in data 4 aprile

219 Art. 13 comma 4 legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 “ …la Provincia adegua la propria legislazione ai

principi in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche

amministrazioni individuate ai sensi della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la

repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione), entro i termini previsti dall'articolo

2 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto

Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di

indirizzo e coordinamento). Il predetto adeguamento riguarda anche le società in house e le aziende della

Provincia e degli enti pubblici a ordinamento provinciale, nonché, fatti salvi gli aspetti di competenza della

Regione, gli enti locali e i rispettivi enti strumentali pubblici e privati. Fino all'adeguamento, resta ferma

l'applicazione della disciplina provinciale vigente in materia. 220 Legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23, Art. 31 bis:

1. Per le finalità indicate negli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della

disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche

amministrazioni), a decorrere dal 1° gennaio 2014, con riferimento alle concessioni di sovvenzioni, contributi,

sussidi e ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti

pubblici e privati, la Provincia e i propri enti strumentali, pubblici e privati, nonché le comunità assicurano la

pubblicità sulla rete internet dei seguenti dati:

a) il nome e i dati fiscali del soggetto beneficiario;

b) l'importo;

c) la norma o il titolo alla base dell'attribuzione;

d) la struttura e il responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e) la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario.

2. Nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali, il piano di miglioramento previsto

dall'articolo 3 della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la

competitività del Trentino), e gli atti indicati nel comma 3 del medesimo articolo, definiscono le azioni

necessarie e i tempi per l'effettuazione degli adempimenti indicati nel comma 1, nonché gli eventuali altri dati

oggetto di pubblicazione. In materia di amministrazione aperta i comuni e le comunità applicano quanto

previsto per i comuni dalla normativa regionale a decorrere dal 1° gennaio 2014.

2 bis. E' esclusa la pubblicazione dei dati identificativi delle persone fisiche destinatarie dei provvedimenti di cui

al presente articolo, se da tali dati è possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute o alla situazione

di disagio economico-sociale degli interessati.

3. A decorrere dal termine indicato nel comma 1, la pubblicazione effettuata in base a quest'articolo

costituisce condizione legale di efficacia del titolo legittimante delle concessioni e attribuzioni di importo

complessivo superiore a 1.000 euro nel corso dell'anno solare.

4. Restano fermi gli obblighi di trasparenza previsti dall'articolo 31, dalla legge provinciale 19 novembre

1979, n. 10 (Istituzione di una anagrafe degli interventi finanziari provinciali), e dall'articolo 39 undecies della

legge sui contratti e sui beni provinciali.

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175

2014, con propria deliberazione la Giunta provinciale ha approvato il nuovo disegno di legge recante “Approvazione del disegno di legge concernente “Disposizioni riguardanti

gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni” 221 222”.

In ultima analisi la Provincia comunica che per il 2013 l’ambito della trasparenza è definito:

- dall’art. 31 bis della legge provinciale n. 23 del 1992 (legge provinciale sull’attività

amministrativa)223; - dal piano di miglioramento previsto dall’art. 3 della legge provinciale 31 maggio

2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino);

- in generale dall’art. 31 (Pubblicità degli atti) della legge provinciale n. 23 del 1992 (legge provinciale sull’attività amministrativa).

Nel corso del 2013 la Provincia ha adottato, quindi, una serie di misure legislative e amministrative in tema di trasparenza e anticorruzione sintetizzate nelle seguenti:

- legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 “Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie” il cui art. 13 “Disposizioni in materia di obblighi di pubblicità e trasparenza, modificazioni della legge provinciale 23 novembre 1992, n. 23 (legge provinciale sull'attività amministrativa) e inserimento dell'articolo 4 bis nella legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la

crescita e la competitività del Trentino)” al comma 4 fissa i termini di adeguamento ai principi in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;

- deliberazione 322 del 22 febbraio 2013 “Individuazione, ai sensi dell'art. 1, della Legge 6 novembre 2012, n. 190, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", del responsabile della prevenzione della corruzione per la Provincia autonoma di Trento”;

- deliberazione 581 del 28 marzo 2013 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi della Legge 6 novembre 2012, n. 190”;

- individuazione del responsabile per la trasparenza con nota del Vicepresidente della Provincia di data 15 luglio 2013, prot. n. D319/13/391014/4.3.1/12-13;

- deliberazione 2675 del 20 dicembre 2013 “Prime disposizioni per l’attuazione degli adempimenti previsti dall’art. 31 bis della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 – Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all’azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo – in materia di amministrazione aperta” e conseguente circolare del Dirigente del Dipartimento Organizzazione Personale e Affari generali del 30 dicembre 2013 prot. n. D319/13/707439/1.1.2/10-13/1.1.2/;

- deliberazione n. 2739 del 20 dicembre 2013, recante: “Definizione delle modalità

operative per l'applicazione dell'articolo 4 bis della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10, recante: "Obblighi di trasparenza in capo alle stazioni appaltanti: adeguamento all'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione)" e conseguente circolare del Dirigente del

221 Cosi nella risposta prot. 410 del 6 maggio 2014. 222 Disegno di legge poi divenuto legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4 “Disposizioni riguardanti gli obblighi di

pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5.

(b.u. 3 giugno 2014, n. 22, suppl. n. 2). 223 Per il contenuto dell’art. 31 bis si rimanda alla nota precedente.

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Dipartimento Organizzazione Personale e Affari generali del 27 dicembre 2013 prot. n. 709936/1.1.2/10-13;

- deliberazione n. 2236 del 17 ottobre 2013 “Approvazione del disegno di legge concernente "Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni"”.

La Provincia, in relazione al quest’ultimo punto, ha comunicato che

“Contestualmente alla presentazione del disegno di legge in materia di amministrazione trasparente, avvenuta in data 4 aprile 2014224, i competenti uffici provinciali hanno implementato il portale amministrazione trasparente, in ciò anticipando gli esiti del dibattito consiliare”225. In sostanza la Provincia ha provveduto a creare sul proprio sito istituzionale una apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente”, la cui struttura segue quella prevista dall’allegato al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Una verifica sul sito istituzionale della Provincia evidenzia la presenza di un’articolata sezione dedicata alla trasparenza, nella quale ogni sotto sezione riporta una sintetica descrizione del relativo contenuto.

La sezione Amministrazione trasparente, all’interno del sito della Provincia, riporta anche il collegamento al sito del Ministero della Funzione Pubblica “Bussola della

trasparenza”, in particolare allo strumento di verifica automatica del livello di trasparenza dei portali. Lo strumento fornisce i seguenti risultati:

- 66 su 67 indicatori soddisfano il requisito della corrispondenza semantica e sintattica;

- 98,51 % percentuale di aderenza del sito ai contenuti minimi, definiti nelle linee guida.

Il sito della Provincia, con riferimento alla sua struttura, soddisfa quasi pienamente i requisiti minimi previsti dal decreto legislativo 33/2013. Da segnalare che i requisiti minimi verificati dal sito La bussola della trasparenza si riferiscono solo all’esistenza delle

pagine web sintatticamente corrispondenti a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013.

La situazione in relazione ai contenuti della sezione Amministrazione trasparente pubblicata sul sito istituzionale della Provincia al 12 giugno 2014 è, invece, esemplificata

nella seguente tabella.

Tabella 93: Verifica della sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale PAT.

Denominazione

sotto-sezione 1

livello

Denominazione sotto-

sezione 2 livello

Contenuti

(riferimento al d. lgs.

33/2213)

Presenza dati e

documenti sul sito PAT

Home page

Amministrazione

trasparente

Presente

Disposizioni generali Programma per la

Trasparenza e l'integrità

Art. 10, c. 8, lett. a Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

224 Il disegno di legge è stato ripresentato nella nuova legislatura. 225 Cosi nella risposta prot. 410 del 6 maggio 2014.

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Denominazione

sotto-sezione 1

livello

Denominazione sotto-

sezione 2 livello

Contenuti

(riferimento al d. lgs.

33/2213)

Presenza dati e

documenti sul sito PAT

Atti generali Art. 12, c. 1,2 Presente - diversi

documenti, manca

scadenziario obblighi

amm.vi

Oneri informativi per

cittadini e imprese

Art. 34, c. 1,2 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Organizzazione Organi di indirizzo politico-

amministrativo

Art. 13, c. 1, lett. a Presente - diversi

documenti e rimandi a link

di altri siti istituzionali

Art. 14 Presente - come sopra

Sanzioni per mancata

comunicazione dei dati

Art. 47 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Rendiconti gruppi consiliari

regionali/provinciali

Art. 28, c. 1 Link a sito Consiglio

Provinciale - presenti

diversi documenti-

mancano atti degli organi

di controllo

Articolazione degli uffici Art. 13, c. 1, lett. b, c Parziale - link a pagine

struttura amministrativa.

Manca riferimento a risorse

a disposizione

Telefono e posta

elettronica

Art. 13, c. 1, lett. d Presente link ad indirizzi e-

mail

Consulenti e

collaboratori

Art. 15, c. 1,2 Parziale - presenti elenchi

di incarichi con dati parziali

Personale Incarichi amministrativi di

vertice

Art. 15, c. 1,2 Parziale

Presenti elenchi di

retribuzioni

Art. 41, c. 2, 3 -

Dirigenti Art. 10, c. 8, lett. d Parziale - Presenti solo

elenchi di retribuzioni

(2010-2011-2012)

Art. 15, c. 1,2,5 Parziale - Vedi sopra

Art. 41, c. 2, 3 Parziale - Vedi sopra

Posizioni organizzative Art. 10, c. 8, lett. d Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Dotazione organica Art. 16, c. 1,2 Parziale - presenti i dati di

dotazione organica ma

solo medie per le

retribuzioni (mancano dati

per uffici di organi politici)

Personale non a tempo

indeterminato

Art. 17, c. 1,2 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

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Denominazione

sotto-sezione 1

livello

Denominazione sotto-

sezione 2 livello

Contenuti

(riferimento al d. lgs.

33/2213)

Presenza dati e

documenti sul sito PAT

Tassi di assenza Art. 16, c. 3 Parziale – dati distinti per

comparto contrattuale ma

non per uffici di livello

dirigenziale

Incarichi conferiti e

autorizzati ai dipendenti

Art. 18, c. 1 Presente - pubblicati gli

incarichi conferiti

Contrattazione collettiva Art. 21, c. 1 Presente - link a sito

Agenzia provinciale

contrattazione

Contrattazione integrativa Art. 21, c. 2 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

OIV Art. 10, c. 8, lett. c Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Bandi di concorso Art. 19 Presente – link alle vari

sezioni dedicate del sito

Performance Piano della Performance Art. 10, c. 8, lett. b Presente – pubblicati

Programma di gestione e

Piano di miglioramento

Relazione sulla

Performance

Art. 10, c. 8, lett. b Presente – link a

pubblicazione Rapporto di

gestione

Ammontare complessivo

dei premi

Art. 20, c. 1 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Benessere organizzativo Art. 20, c. 3 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Enti controllati Enti pubblici vigilati Art. 22, c. 1, lett. a Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Art. 22, c. 2, 3 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Società partecipate

Art. 22, c. 1, lett. b Parziale –dati incompleti

Art. 22, c. 2, 3 Parziale –dati incompleti

Enti di diritto privato

controllati

Art. 22, c. 1, lett. c Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Art. 22, c. 2, 3 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Rappresentazione grafica Art. 22, c. 1, lett. d Parziale –dati incompleti

Attività e procedimenti Dati aggregati attività

amministrativa

Art. 24, c. 1 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Tipologie di procedimento Art. 35, c. 1,2 Parziale –dati incompleti

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Denominazione

sotto-sezione 1

livello

Denominazione sotto-

sezione 2 livello

Contenuti

(riferimento al d. lgs.

33/2213)

Presenza dati e

documenti sul sito PAT

Monitoraggio tempi

procedimentali

Art. 24, c. 2 Presente

Dichiarazioni sostitutive e

acquisizione d'ufficio dei

dati

Art. 35, c. 3 Parziale – presente link a

sezione sito dedicata alle

dichiarazioni sostitutive

Provvedimenti Provvedimenti organi

indirizzo politico

Art. 23 Parziale – pubblicati link a

motori di ricerca dei

provvedimenti

Provvedimenti dirigenti Art. 23 Parziale – pubblicati link a

motori di ricerca dei

provvedimenti

Controlli sulle imprese Art. 25 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Bandi di gara e

contratti

Art. 37, c. 1,2 Parziale – presente link

alle varie sezioni del sito

dell’Agenzia provinciale per

gli appalti e i contratti

Sovvenzioni, contributi,

sussidi, vantaggi

economici

Criteri e modalità Art. 26, c. 1 Presente - link a pagina

ricerca ed elenco atti del

2014

Atti di concessione Art. 26, c. 2 Presente – link a pagina di

ricerca che riporta gli atti

del 2014 (limite a 1000

documenti)

Art. 27 Parziale – presente solo

link al motore di ricerca dei

beneficiari delle

concessioni

Bilanci Bilancio preventivo e

consuntivo

Art. 29, c. 1 Parziale – mancano

rappresentazioni sintetiche

e grafiche

Piano degli indicatori e

risultati attesi di bilancio

Art. 29, c. 2 Parziale (per non perfetta

corrispondenza tra

documenti previsti dalla

norma nazionale e

documenti PAT)

Beni immobili e

gestione patrimonio

Patrimonio immobiliare Art. 30 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Canoni di locazione o

affitto

Art. 30 Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

Controlli e rilievi

sull'amministrazione

Art. 31, c. 1 Nessuna pubblicazione -

presente solo un link a sito

Corte dei Conti

Servizi erogati Carta dei servizi e

standard di qualità

Art. 32, c. 1 Parziale – presenti link ad

alcune carte dei servizi in

siti di Agenzie, Società ed

enti funzionali PAT

Costi contabilizzati

Art. 32, c. 2, lett. A

Nessuna pubblicazione -

Pagina in allestimento

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180

Denominazione

sotto-sezione 1

livello

Denominazione sotto-

sezione 2 livello

Contenuti

(riferimento al d. lgs.

33/2213)

Presenza dati e

documenti sul sito PAT

Art. 10, c. 5 Nessuna pubblicazione -

Come sopra

Tempi medi di erogazione

dei servizi

Art. 32, c. 2, lett. b Parziale – link a tempi

medi di attesa dell’Azienda

sanitaria

Liste di attesa Art. 41, c. 6 Parziale – link a tempi

medi di attesa dell’Azienda

sanitaria

Pagamenti

dell'amministrazione

Indicatore di tempestività

dei pagamenti

Art. 33 Presente

IBAN e pagamenti

informatici

Art. 36 Parziale – presente link

sezione pagamento sito

Trentino riscossioni

Opere pubbliche Art. 38 Parziale – presenti link a

siti: Osservatorio Contratti

pubblici ; Dipartimento

Lavori pubblici e mobilità;

Ferrovia del Brennero

Pianificazione e governo

del territorio

Art. 39 Parziale – presenti link a

siti e relativi documenti -

Servizio Urbanistica e

tutela del paesaggio

Informazioni ambientali Art. 40 Presente – link a varie

sezioni siti APPA con dati

ambientali e siti altre

strutture con dati

ambientali

Strutture sanitarie

private accreditate

Art. 41, c. 4 Non funziona il link al sito

strutture accreditate

Interventi straordinari e

di emergenza

Art. 42 Parziale – presenza solo

link a modulistica rimborsi

per emergenze

Altri contenuti Presente – link a vari

contenti: anticorruzione,

open data, servizi on line

Fonte: informazioni estratte dal sito istituzionale PAT.

Delle varie sezioni di cui è composto il sito, ventuno non hanno alcuna

pubblicazione di dati o link (“pagina in allestimento”), ventisette presentano dati parziali e incompleti rispetto a ciò che prevede il decreto legislativo 33/2013 oppure presentano link che non portano direttamente ai dati previsti, in diciassette casi i dati sono presenti oppure c’è un link che porta direttamente al dato previsto, in un caso il link proposto non funziona.

Da sottolineare che l’allegato A al decreto legislativo 33/2013 prevede la possibilità che, in luogo dei dati previsti, ove questi siano già pubblicati in altre parti del sito istituzionale, sia pubblicato un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi, ciò al fine di evitare duplicazioni di informazioni. Lo stesso allegato precisa, però, che “l’utente deve

comunque poter accedere ai contenuti di interesse … senza dover effettuare operazioni

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aggiuntive”. Quest’ultima prescrizione non è sempre soddisfatta dal sito della Provincia, laddove i link rimandano a motori di ricerca di documenti o di pubblicazioni il cui utilizzo

presuppone quindi numerose operazioni aggiuntive al fine di visualizzare i dati previsti per la sezione.

Il sito provinciale dedicato all’amministrazione trasparente, pertanto, risulta ancora parzialmente in fase di allestimento, e anche se per quanto riguarda la struttura è già

rispondente a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013, è in ogni caso da notare che molte delle sezioni che erano già state pubblicate in precedenza, sulla base delle norme provinciali in vigore226, in altre pagine del sito istituzionale provinciale, non riportano tutti dati e le informazioni così come previsto dalle norme del decreto legislativo 33/2013.

In definitiva l’ambito della trasparenza per la Provincia di Trento è stato ridefinito dall’approvazione, nei primi mesi del 2014, della legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4 “Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5.

La nuova normativa provinciale, per quanto riguarda il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, dispone che “Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore di questa legge la Giunta provinciale adotta un piano che definisce i tempi e le modalità necessari per assicurare l'attuazione degli obblighi da essa previsti e la relativa

decorrenza, secondo un criterio di progressiva estensione dei dati pubblicati, garantendo comunque la pubblicazione dei dati previsti da questa legge entro il 1° gennaio 2015. Il piano è periodicamente aggiornato e tiene luogo del programma triennale per la trasparenza e l'integrità previsto dal decreto legislativo n. 33 del 2013”227.

226 Norme richiamate ai fini della trasparenza dall’art. 2 della legge provinciale 30 maggio n. 4. 227 Art. 11 comma 1 della legge provinciale 30 maggio 2014 n. 4.

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Capitolo 4

Valutazione risultati

4.1. Quadro generale dei controlli interni

Il quadro generale dei controlli interni è stato delineato dalla Provincia richiamando quanto previsto dal DPP 4 luglio 2008, n. 24-131/Leg. “Regolamento avente ad oggetto Sistema dei controlli interni sull'attività amministrativa della Provincia autonoma di

Trento”.

Tale decreto dispone, all’art. 2, che il sistema dei controlli interni sia costituito da:

a) controlli di cui all’art. 20 della LP 3 aprile 1997/n. 7228:

- controllo di gestione;

- controlli ispettivi; a loro volta distinti in:

- controllo sulla trasparenza e legalità dell’azione amministrativa (art.

10);

- controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11);

- controllo sull’adeguatezza dei comportamenti (art. 12);

b) altri controlli già previsti da leggi o regolamenti provinciali:

- controllo di regolarità contabile (LP n. 7/1979)229

- esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di

programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria

provinciale;

- valutazione e controllo strategico.

4.2. Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e

controllo strategico.

4.2.1. Controllo di gestione

La Provincia ha reso operativo il controllo di gestione nel 2007. Con propria deliberazione n. 2650 del 26 novembre 2010 ha stabilito le principali procedure operative

e le caratteristiche del sistema informativo:

a) il controllo di gestione è sviluppato secondo il modello teorico della Balanced Scorecard230;

228 Legge sul personale della Provincia, rubricata “Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia

autonoma di Trento”. 229 Legge provinciale di contabilità, rubricata “Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della

Provincia autonoma di Trento”. 230 La delibera 1517 del 2 luglio 2004 “Approvazione dello stato di attuazione e delle linee evolutive del progetto

per l'introduzione del controllo di gestione all'interno della Provincia” riporta che “Nel corso della prima fase,

coincidente con il 2000, è stato individuato uno specifico sistema di controllo, ispirato al modello della Balanced

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b) gli indicatori del controllo di gestione sono rilevati a livello di Dipartimento, di Servizio, nonché di incarichi di natura tecnico-professionale per l’elaborazione e

conduzione di progetti specifici;

c) gli indicatori potranno essere impostati su due livelli distinti: il primo livello per indicatori di dettaglio destinati al supporto informativo e gestionale del dirigente di servizio, il secondo, rivolto ai dirigenti di dipartimento, con indicatori aventi lo scopo di

fornire una lettura globale e di sintesi delle attività dei servizi;

d) le spese sostenute dall’amministrazione sono classificate per natura mediante un piano dei conti;

e) le informazioni sono rilevate con frequenza minima annuale;

f) i dati del controllo di gestione sono comunicati ai soggetti individuati all’articolo 6 del Regolamento e al Nucleo di valutazione della dirigenza ai sensi dell’art. 19, comma 4, della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7.

La delibera, quindi ha preso atto di una serie di procedure operative già in essere,

definendo i seguenti aspetti:

a) le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa;

b) le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti;

c) gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità;

d) la frequenza di rilevazione delle informazioni;

e) i soggetti cui sono trasmessi i dati e le informazioni rilevate nello svolgimento della funzione di controllo di gestione.

Per quanto riguarda, in particolare, il punto c), la citata delibera precisa che “L’efficienza, efficacia ed economicità delle strutture viene misurata, in particolare nel

report processi interni, utilizzando indicatori di dettaglio, destinati al supporto informativo e gestionale del dirigente (cosiddetti indicatori di primo livello). In particolare per ciascuna struttura vengono monitorate le principali attività svolte (attività rilevanti), associando, ove ciò risulti significativo, un parametro numerico e/o un parametro

monetario espressivo dei risultati raggiunti nell’anno di riferimento”

Le procedure specificano, quindi, che ove il valore di questi parametri sia rilevato a consuntivo per un determinato anno, debba anche essere stimato a preventivo per l’anno successivo. Accanto a questi parametri, possono essere individuati alcuni parametri cosiddetti di secondo livello, rivolti ai dirigenti di dipartimento, con lo scopo di fornire una

lettura globale e di sintesi delle attività dei servizi. Per questi parametri le procedure

Scorecard, identificato da P.Norton e R.Kaplan, presso la Harvard Business School. La Scorecard o “Scheda di

valutazione bilanciata” è, in estrema sintesi, una tecnica che consente di presidiare e controllare

simultaneamente, mediante specifici indicatori, quattro prospettive interdipendenti, fondamentali per la

strategia di ogni organizzazione: economico-finanziaria, processi interni, utenti e risorse umane. La logica è

quella di cogliere, accanto ai tradizionali valori economici e finanziari, il patrimonio di competenze, rilevanti per

il successo dell’organizzazione. È proprio utilizzando tali indicatori che si intende impostare il complessivo

processo di programmazione e controllo.”

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prevedono che possano essere utilizzati per la comunicazione esterna e per integrare i contenuti del Rapporto annuale di gestione231.

Con riguardo, invece, ai soggetti cui sono trasmessi i dati e le informazioni rilevate nello svolgimento della funzione di controllo di gestione, di cui al punto e), le procedure indicate nella delibera prevedono che l’accesso ai dati avvenga secondo il principio di organizzazione gerarchica dell’amministrazione provinciale, per cui ogni struttura accede

solo ai dati di competenza. I dati del controllo di gestione possono essere trasmessi al Comitato guida per il controllo di gestione232 e al Nucleo di valutazione della dirigenza ai sensi dell’art. 19, comma 4, della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7233.

Per quanto riguarda l’attestazione del funzionamento del sistema informativo del controllo di gestione e dell’aggiornamento dei vari report, la Provincia ha, quindi, comunicato alla Corte di aver rispettato le suindicate procedure operative per il funzionamento del controllo di gestione.

La verifica sul sito istituzione della Provincia ha permesso di confermare la pubblicazione di un report, per l’anno 2012, che riporta un elenco di 211 attività,

riconducibili ai Dipartimenti e alle strutture provinciali responsabili, misurate con 193 “parametri numerici”, 140 “parametri monetari” e 27 “parametri monetari 2”. Da segnalare che i dati pubblicati non riportano nessuna informazione riguardo il contenuto delle attività misurate e i metodi di misurazione dei valori assegnati ai parametri, che di

volta in volta misurano aspetti delle molteplici attività svolte dalla Provincia234.

Infine, la Provincia ha comunicato che “anche nel 2013 gli obiettivi gestionali del programma di gestione (quelli riferiti alle attività ordinarie della struttura), sono stati sostituiti dalle attività rilevanti del controllo di gestione, realizzando una notevole semplificazione dell’attività amministrativa a carico delle strutture provinciali ed una significativa integrazione tra gli strumenti di programmazione e controllo. Ogni dirigente provvede quindi a rendicontare i risultati raggiunti con riferimento alle attività ordinarie direttamente nella relazione sull’attività prevista dall’articolo 18 della legge sul personale. La rendicontazione viene effettuata anche avvalendosi dei dati del controllo di gestione”235.

231 Il Rapporto annuale di gestione è previsto dall’art. 26 della legge sulla programmazione provinciale (l.p. 8

luglio 1996 n. 4): “La Giunta provinciale, in sede di presentazione del rendiconto generale, trasmette al

Consiglio provinciale un rapporto sulla situazione economica e sociale della Provincia e un rapporto di gestione

relativo allo stato di attuazione delle politiche d'intervento, ai risultati conseguiti e agli effetti dell'intervento

pubblico”. 232 Previsto dall’art. 6, comma 3, del DPP n. 24-131/LEG “Sistema dei controlli interni sull’attività

amministrativa della Provincia autonoma di Trento”. 233 Legge sul personale della Provincia. 234 A titolo di esempio nell’elenco compaiono molte attività denominate “progettazione” (es. Progettazione

interventi settore opere civili, settore depurazione, settore rifiuti, interventi diretti), riconducibili a differenti

strutture responsabili i cui parametri numerici variano da Mq progettati a Nr progettazioni a Nr interventi, o i cui

parametri monetari variano da Valore aree progettate a Valore progettazione a Valore interventi. Tali differenti

espressioni nelle denominazioni dei parametri di misurazione fanno presupporre differenti modalità nella

misurazione dei valori rappresentativi delle attività. 235 Art. 18, comma 1, della Legge provinciale sul personale - Responsabilità dirigenziali: Ferme restando le

responsabilità penale, civile, amministrativa e disciplinare, i dirigenti generali e i dirigenti di servizio sono

responsabili, per gli ambiti e le funzioni attribuiti, del raggiungimento degli obiettivi assegnati, della

realizzazione dei progetti, dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa,

incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale, nonché del buon andamento dell'attività delle

strutture cui sono preposti. Annualmente i dirigenti di servizio nonché i dirigenti cui sono attribuiti gli incarichi

di cui all'articolo 27 presentano al dirigente generale, e questi alla Giunta, una relazione nella quale viene reso

conto dello stato di avanzamento dell'attività amministrativa nella struttura di rispettiva competenza, del grado

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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In ultima analisi la Provincia comunica la descrizione del funzionamento di un articolato e vasto sistema di controllo di gestione236. Illustra le modalità con le quali i dati

del sistema informativo del controllo di gestione vengono utilizzati nel processo di programmazione e di fissazione degli obiettivi alla dirigenza e finanche di valutazione della stessa. Da conto degli esisti della conduzione del processo stesso.

Non comunica, tuttavia, gli esiti di tale processo, vale a dire della misurazione dei risultati, dell’analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all’iniziale fissazione degli stessi237, richiamando, in tal senso, la responsabilità dei dirigenti nell’utilizzo dei dati del controllo di gestione: “Come previsto dal Regolamento sui controlli interni cui si rinvia per maggiori dettagli, il controllo di gestione è una funzione propria dei Dipartimenti che sono titolari e responsabili della gestione dei dati. Relativamente ai processi interni, si evidenzia che il sistema

informativo del controllo di gestione mette a disposizione di ciascuna struttura report con lo scostamento tra dati consuntivi previsionali. Ogni dirigente utilizza quindi questi dati per realizzare una migliore programmazione negli esercizi futuri”238.

4.2.2. Controlli ispettivi:

I controlli ispettivi sono menzionati al Capo II del regolamento sui controlli interni e si distinguono in:

- controllo sulla trasparenza e legalità dell’azione amministrativa (art. 10);

- controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11);

- controllo sull’adeguatezza dei comportamenti (art. 12).

Il controllo sulla trasparenza e legalità dell’azione amministrativa è volto a garantire la legittimità, la regolarità e correttezza dell’azione amministrativa e si esplica sia mediante il controllo collaborativo previsto per i casi in cui si riscontrino vizi diversi da quelli di regolarità contabile, sia mediante un controllo a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di regolarità contabile. Controllo a campione

volto a verificare la conformità dei provvedimenti amministrativi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali239.

di coerenza tra gli indirizzi assegnati, delle ragioni degli scostamenti eventualmente registrati e delle misure

adottate, o che si intendono adottare, per porvi rimedio. 236 Le procedure operative prevedono che la reportistica sia predisposta per tutte le strutture a cui risultino

formalmente assegnati dei dipendenti, prevedendo che i costi degli stessi siano attribuiti alle medesime

strutture. Si tratta di un sistema informativo che coinvolge la quasi totalità delle migliaia di dipendenti

provinciali. 237 L’art. 5 del regolamento provinciale sui controlli interni prevede un vero e proprio processo del controllo di

gestione: “ Il controllo di gestione è un processo ciclico che prevede la fissazione degli obiettivi di efficacia,

efficienza ed economicità, la misurazione dei risultati, l’analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la

riprogrammazione degli obiettivi. 238 Risposta al quesito 4.2.7 dello “Schema per la relazione annuale del presidente della regione sulla regolarità

della gestione nonché sull’efficacia e sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni”, allegato alla nota prot.

PAT/D317/2014-299146 di data 4 giugno 2014 239 Così recita l’art. 10 del DPP 4 luglio 2008 n. 24-131/Leg. (Regolamento sui controlli interni):

“1. Il controllo ispettivo sulla trasparenza e sulla legalità dell’azione amministrativa, volto a garantire la

legittimità, la regolarità e correttezza dell’azione amministrativa, si esplica sia mediante il controllo collaborativo

eventuale di cui all’articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia

di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento) nonché attraverso il controllo sui

provvedimenti amministrativi disciplinato dai commi 2, 3 e 4.

2. Il controllo é effettuato a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di

regolarità contabile di cui all’articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e verifica

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Con riguardo all’effettuazione di tale controllo la Provincia non ha fornito notizie alla Corte.

Il controllo sul funzionamento della struttura organizzativa avviene attraverso la valutazione della dirigenza, come evidenziato più oltre.

Il controllo sull’adeguatezza dei comportamenti è svolto con riferimento al codice di comportamento e ai doveri dei dipendenti e viene attivato d’ufficio o su richiesta del responsabile della struttura. Il controllo è svolto dalla struttura competente in materia di personale. Al riguardo, la Provincia ha comunicato che i controlli sull’adeguatezza dei comportamenti dei dipendenti sono stati attuati tramite i procedimenti disciplinari e con le procedure di verifica sull’osservanza degli istituti contrattuali relativi al rapporto di lavoro, dei quali sono stati forniti gli esiti alla Corte (attivazione di trenta procedimenti

disciplinari e di verifiche sull’osservanza degli istituti contrattuali con l’accertamento, tra l’altro, di ventisette casi di irregolari assenze per malattie, cinquantotto usi impropri di buoni pasto)

4.2.3. Controllo di regolarità contabile

Le verifiche di regolarità contabile sono effettuate dal Servizio Bilancio e ragioneria e dal Servizio entrate e credito, ai sensi dell’art. 56 della LP n. 7/1979, sui provvedimenti

amministrativi (della Giunta e dei Dirigenti) concernenti accertamenti di entrata e impegni di spesa, nonché sulle liquidazioni e sui titoli di spesa240.

In merito agli esiti dell’attività di controllo di regolarità contabile241 l’Amministrazione ha comunicato gli esiti242, segnalando alcune irregolarità nella verifica

dei titoli di spesa243 e delle procedure di liquidazione della spesa244.

la conformità degli stessi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali.

3. Nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, la Giunta provinciale individua la struttura

competente all’effettuazione del controllo previsto dal presente articolo e determina il campione minimo, la

tipologia di provvedimenti da assoggettare al controllo, nonché le modalità di svolgimento dello stesso. Con il

medesimo provvedimento è stabilita la data a decorrere dalla quale trova applicazione il presente articolo.

4. I risultati del controllo sui provvedimenti amministrativi possono essere utilizzati dal nucleo di valutazione

per la validazione della valutazione dei dirigenti effettuata ai sensi dell’art. 19 della legge provinciale 3 aprile

1997, n. 7.” 240 Considerato che la Provincia ha impostato un sistema contabile decentrato, nel quale le strutture rilevano

contabilmente i dati sia dei provvedimenti che delle liquidazioni, il Servizio bilancio e ragioneria e il Servizio

Entrate e credito effettuano verifiche sistematiche in sede di controllo dei provvedimenti, nonché verifiche

periodiche in particolare sulle rilevazioni contabili degli impegni e degli accertamenti. Inoltre, in sede di verifica

delle liquidazioni per l’emissione del mandato, il Servizio bilancio e ragioneria verifica, sulla base delle evidenze

riportate sulla liquidazione informatica, la corretta imputazione al capitolo e all’impegno nonché registra

eventuali economie a saldo. 241 Il controllo è esercitato dai competenti Servizi del Dipartimento Affari Finanziari sugli atti amministrativi

attinenti accertamenti di entrate o impegni di spesa, nonché sugli atti di liquidazione e sui titoli di spesa ai sensi

dell’art. 56 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 e art. 39 e seguenti del DPP 29 settembre 2005, n. 18-48/Leg (di

seguito regolamento di contabilità. 242 Approvate 2.854 deliberazioni della Giunta provinciale di cui 1.541 soggette al controllo contabile del

Servizio Bilancio e ragioneria e 169 soggette al controllo del servizio Entrate Finanza Credito; 16.534

determinazioni dei Responsabili delle strutture provinciali, di cui 7.188 soggette al controllo contabile Servizio

Bilancio e ragioneria e 919 soggette al controllo contabile del servizio entrate Finanza Credito; 28.144

liquidazioni firmate relative a 68.805 poste di liquidazione, di cui 730 restituite. Le proposte di deliberazioni

restituite dal Servizio Bilancio e Ragioneria242 sono state 4, mentre le determinazioni sono 238. Le proposte di

determinazioni restituite dal Servizio entrate Finanza credito sono state 29. 243 Errato importo da liquidare; errata imputazione della spesa (capitolo errato, errata indicazione

dell’impegno/sub-impegno, imputazione alla competenza e ai residui); mancata o erronea applicazione delle

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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Il Servizio bilancio e ragioneria effettua anche il controllo contabile di tutti i rendiconti predisposti dai servizi di cassa e economato per le spese sostenute in via

anticipata. Per quanto riguarda le spese sostenute dagli stessi, ma già autorizzate con appositi provvedimenti, il Servizio bilancio e ragioneria verifica la regolarità del servizio di cassa ed economato attraverso accertamenti periodici, per riscontrare l’esistenza presso gli incaricati delle somme prelevate, la regolarità dei pagamenti disposti, la regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e l’osservanza delle altre disposizioni stabilite dal regolamento che disciplina la spesa provinciale tramite i servizi di cassa ed economato245.

I funzionari delegati hanno l’obbligo di redigere il rendiconto almeno con cadenza semestrale, al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Tali rendiconti son presentati con tutta la documentazione giustificativa al Servizio bilancio e ragioneria per il riscontro amministrativo contabile entro i 15 giorni del secondo mese successivo al periodo a cui si riferiscono. Nel caso invece che il controllo sull’attività del funzionario delegato sia affidato ad un collegio dei revisori dei conti, i rendiconti sono inviati al Servizio bilancio e ragioneria vistati dal collegio, senza la documentazione giustificativa, entro 90 giorni

dalla scadenza del periodo di riferimento. Il dirigente del Servizio bilancio e ragioneria dispone accertamenti periodici presso i funzionari delegati, in ordine alla regolarità dei pagamenti disposti, alla regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e all’osservanza, in sede di gestione, delle prescrizioni previste dal regolamento. Tali verifiche vengono effettuate di norma una volta all’anno.

Per gli agenti contabili della riscossione di cui all’art. 46-49 della LP 7/1979, le informazioni di cassa vengono acquisite dal Servizio Entrate, Finanza e Credito, attraverso l’invio mensile degli estratti dei registri degli introiti o mediante lo scarico dei dati dagli appositi applicativi di cassa. I relativi versamenti vengono riscontrati e imputati

ai pertinenti capitoli di bilancio. Annualmente si riscontrano i conti giudiziali inviati dagli agenti della riscossione per il successivo inoltro alla Corte dei Conti. Periodicamente vengono eseguiti controlli presso gli agenti contabili come previsto dall’art. 25 del Regolamento di Contabilità.

Per il Tesoriere, ai sensi dell’art.6 Lp 4 gennaio 1975 n. 4, vengono verificati il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali, l’allineamento dei dati di bilancio per il controllo

ritenute fiscali; errori nei dati anagrafici del beneficiario e mandati restituiti dal Tesoriere relativi a pagamenti

diretti non incassati dal beneficiario ovvero per problematiche connesse alle coordinate bancarie (coordinate

errate, c/c inesistente o estinto, c/c non intestato al beneficiario, anagrafica del beneficiario diversa rispetto a

quella del conto corrente…); mancanza di evidenze o presenza di evidenze che necessitano di integrazione o

modifica; mancanza di presupposti per liquidare (mancata adozione di atti propedeutici,

mancanza/integrazione/esecutività di atti propedeutici, mancanza o non coerenza della documentazione che si

evince dalla mancanza di evidenze o evidenze non esaustive, incongruenti, discordanti). 244 Relativamente alle poste di cui sopra, gli esiti sono stati i seguenti: 4.248 poste con esito positivo; 185

poste con evidenza di problematiche che non richiedevano ulteriori atti da parte delle struttura in quanto non

inficiavano la correttezza della liquidazione; 26 poste con problematiche che richiedevano attività da parte della

struttura liquidante. Per quanto riguarda le 185 poste con evidenza di problematiche che non richiedevano

ulteriori atti da parte delle strutture, si rappresenta che le principali problematiche sono state l’errata

indicazione della documentazione citata (numero, data), la mancata o imprecisa elencazione tra le evidenze

della documentazione, regolarmente rinvenuta nelle pratiche, errori materiali nell’inserimento dei dati per le

verifiche presso Equitalia ai sensi del DPR 620/1973. Per quanto riguarda le 26 poste con problematiche che

richiedevano atti da parte della struttura liquidante, si segnalano in particolare le verifiche sull’anagrafica del

beneficiario, la documentazione mancante o incompleta, la non corretta quantificazione della spesa ammessa

ed il conseguente pagamento difforme dalla somma dovuta. In tali casi il Servizio Bilancio e Ragioneria ha

verificato l’adozione degli atti necessari, soprattutto in merito all’avvenuto recupero delle somme pagate

erroneamente in eccedenza, nonché alle verifiche sul buon fine del pagamento. 245 Il regolamento è stato approvato con DPGP 10 luglio 2000, n. 16-34/Leg.

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188

di capienza dei capitoli di spesa, la produzione di tutta la documentazione prevista, la corretta rendicontazione dei titoli in custodia, l’esatta impostazione delle varie procedure

automatiche, il riscontro dei dati contenuti nella periodica dichiarazione di cassa, ecc. Annualmente vengono riscontrati i dati contenuti nel conto giudiziale del Tesoriere con quelli risultanti dalle scritture contabili della Provincia, per il successivo inoltro alla Corte dei Conti.

Al riguardo, va rilevato che non risulta depositato presso la Sezione giurisdizionale di Trento il conto giudiziale del Tesoriere della Provincia autonoma di Trento riferito all’esercizio 2013.

4.2.4. Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale.

In materia, l’art. 14 del DPP 4 luglio 2008, n. 24-131 Leg. (regolamento provinciale

sui controlli interni) rimanda alla disciplina definita all’art. 24 della legge provinciale 8 luglio 1996 n. 4 (Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di contabilità e di zone svantaggiate) e alle relative deliberazioni attuative246.

Per quanto riguarda gli esiti del controllo la Provincia segnala che “il Servizio Programmazione ha svolto l’attività di esame preventivo di tutti gli atti a contenuto programmatico trasmessi dalle strutture, che alla data del 31 dicembre 2013, risultavano pari a 115 relativi a piani, programmi, progetti e delibere di criteri, nonché 10 proposte disegni di legge e schemi di regolamenti”247.

Non si hanno segnalazioni riguardo all’esito dei controlli stessi (numero di casi in cui sono stati formulati pareri con osservazioni e conseguente recepimento, o meno, delle stesse)

4.2.5. Valutazione e controllo strategico.

Valutazione e controllo strategico sono previsti dall’art. 15 del già citato DPP 4 luglio 2008 relativo ai controlli interni della Provincia, il quale al comma 1 precisa che le

relative attività siano finalizzate “alla verifica dell’effettiva attuazione, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, delle scelte definite negli strumenti di programmazione provinciale disciplinati dalla legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, con particolare riferimento al programma di sviluppo provinciale e al relativo documento di attuazione, e di eventuali altri atti di indirizzo e linee guida concernenti la

definizione delle strategie di intervento provinciali. In particolare, l’attività di cui al presente comma, relativa alla valutazione delle politiche, è svolta a sostegno della programmazione per lo sviluppo”248. La norma citata prevede, inoltre, che la Giunta

246 L’esame di conformità agli obiettivi alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee

della politica finanziaria provinciale è disciplinata nelle modalità dalla deliberazione n. 40 del 22 gennaio 2010,

mentre per l’esame preventivo di disegni di legge e di regolamenti la disciplina di riferimento è la deliberazione

n. 1444 del 2013. 247 La Provincia ha rilevato che i tempi medi di risposta sono stati pari a 9 giorni di calendario, un termine medio

inferiore a quello fissato dalla Giunta che è di 30 giorni (riducibili a 15 in particolari situazioni). 248 Il medesimo articolo prevede al comma successivo che l’attività venga svolta “con il supporto della struttura

competente in materia di programmazione, avvalendosi anche del sistema informativo del controllo di gestione,

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provinciale fissi “i tempi e le modalità per lo svolgimento dell’attività di valutazione e controllo strategico anche in relazione ai tempi e alle modalità della messa a regime del

controllo di gestione”249. A tale riguardo il Presidente della Provincia ha segnalato250 che “anche in assenza di una formale attivazione del controllo strategico, la valutazione e il controllo strategico costituiscono parte integrante del sistema di programmazione provinciale, consentendo alla Giunta provinciale di effettuare, con particolare riferimento agli obiettivi di livello strategico, il monitoraggio e la verifica dei risultati delle politiche di intervento, a supporto del processo di programmazione e di indirizzo politico. Al riguardo, la Provincia ha assicurato anche per il 2013 tale attività attraverso un’ampia e articolata strumentazione che, nel complesso, risponde alle finalità di questa forma di controllo interno.”

La Provincia, in riferimento alla misura con cui il controllo strategico riesce ad integrarsi nel sistema di governance provinciale adeguandone i processi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo, attesta che di quanto emerge dai rapporti, dai sistemi di verifica e monitoraggio e dalle valutazioni contenute nei documenti sopracitati si tiene conto nei processi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo stessi.

In riferimento all’integrazione tra controllo strategico e controllo di gestione, viene comunicato che: “Il controllo di gestione fornisce supporto informativo alle attività di monitoraggio e verifica dei risultati dell’attività amministrativa. Il riferimento è, anzitutto, all’utilizzo da parte della dirigenza degli indicatori e dei parametri del controllo di gestione per la stesura delle relazioni sullo stato di avanzamento dell’attività di cui all’art. 18 della

legge sul personale”, e proseguendo confermando che “ciascun Dirigente generale ha a disposizione i parametri di secondo livello del controllo di gestione, cioè degli indicatori di performance che costituiscono supporto per la verifica dei risultati raggiunti dall’azione amministrativa”251.

Si viene quindi a delineare la presenza di un certo numero di strumenti adatti, o adattati, a svolgere la funzione di valutazione e controllo strategico, ma si conferma la mancanza di una formale attivazione di tali funzioni, nonché di un referto finale che consenta una valutazione dei risultati conseguiti anche in base ad indicatori prestabiliti e

a target predeterminati di performance dei servizi.

4.3. Controllo del nucleo di valutazione

Il controllo ispettivo sul funzionamento della struttura organizzativa è realizzato attraverso la valutazione della dirigenza. Per la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività svolta dalla dirigenza alle prescrizioni e agli obiettivi stabiliti dalle disposizioni

tenuto conto dello stato di attuazione delle politiche d’intervento risultante dal rapporto di gestione di cui all’art.

26 del legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, delle relazioni sullo stato di avanzamento dell'attività

amministrativa di cui all’articolo 18 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, nonché di specifiche analisi su

politiche, piani e programmi effettuate su richiesta della Giunta provinciale”. La legge provinciale 8 luglio 1996

n. 4 è rubricata “Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di

contabilità e di zone svantaggiate”. 249 Il quarto comma del medesimo articolo stabilisce, infine, che “La struttura competente in materia di

programmazione presenta periodicamente alla Giunta provinciale, secondo le modalità individuate con la

deliberazione di cui al comma 3, relazioni sui risultati delle attività effettuate, con eventuali proposte di

miglioramento”. 250 Relazione annuale del Presidente della Provincia sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e adeguatezza

dei sistemi di controllo interno, inviata alla Sezione di controllo di Trento in data 4 giugno 2014. 251 I parametri di secondo livello del controllo di gestione sono pubblicati sul sito Internet della Provincia, come

già confermato nel paragrafo relativo al controllo di gestione.

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normative e ai programmi della Giunta provinciale, nonché alla corretta ed economica gestione delle risorse, all'imparzialità e al buon andamento dell'azione amministrativa, la

Giunta si avvale di un apposito nucleo di valutazione252. Anche la valutazione dell'attività svolta dai direttori è effettuata dal nucleo di valutazione253.

I criteri per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo collegano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd. piano di

miglioramento, ma va rilevato che la metodologia di valutazione non prevede una connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione254 .

L’impegno di spesa per l’anno 2013255 a favore dei componenti del Nucleo di valutazione256 è pari a euro 101.000,00 euro, di cui:

252 L’incarico ai componenti del nucleo di valutazione è stato conferito dal 1 ottobre 2012 al 30 giugno 2014 con

deliberazione n. 2087 di data 5 ottobre 2012. 253 L’art. 19 della Lp n. 7/1997 intitolato “Nucleo di valutazione dei dirigenti”, a seguito della modificata

apportata dall’art. 12 della LP 29 ottobre 2010, n. 22, prevede l’emanazione di una delibera della Giunta

provinciale per la definizione dei criteri e procedure per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo. A

tal fine sono state emanate le deliberazioni n. 1146 di data 8 giugno 2012 e n. 693 di data 19 aprile 2013. I

nuovi criteri approvati legano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd.

piano di miglioramento “.. In particolare con l’ultimo atto riportato, è stata rimessa in capo al Direttore

generale la fissazione dei termini per l’effettuazione delle diverse operazioni che costituiscono il processo di

valutazione: ciò in quanto, soprattutto a partire dall’anno di valutazione 2012, l’organismo non ha potuto

rispettare i termini previsti dalla metodologia a causa dello slittamento dell’adozione del Programma di Gestione

e della riorganizzazione delle strutture provinciali. Sempre con tale provvedimento sono state definite precise

indicazioni circa il funzionamento del Nucleo e il supporto operativo al medesimo. Si rammenta che

l’amministrazione ha specificato che la metodologia di valutazione non prevede una connessione con le verifiche

effettuate dal controllo di gestione (q. 4.3.3 della relazione del Presidente). 254 q. 4.3.3 della relazione del Presidente trasmessa in allegato alla nota prot. PAT/D317/2014-299146 di data 4

giugno 2014. 255 Importi impegnati con deliberazione n. 2087 di data 5 ottobre 2012 sul capitolo n. 905400-004 “Spese per

comitati e missioni”. 256 L’Amministrazione ha comunicato nei termini seguenti le attività del Nucleo di valutazione: nel 2013

l’organismo ha complessivamente analizzato e validato, con riferimento all’anno di valutazione 2012, 313

schede di cui: n. 105 schede per la Dirigenza (n. 25 schede relative ai Dirigenti generali, n. 64 schede relative

ai Dirigenti di servizio, n. 16 schede per i dirigenti con incarico speciale); n. 208 schede relative ai Direttori

(nello specifico n. 181 schede per i Direttori d’ufficio e n. 27 schede per i Direttori con Incarico speciale).

Per quanto riguarda il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati:

- per i dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento economico equiparato, solo 1 ha raggiunto la

valutazione piena (100%), mentre tutti gli altri (24) li hanno raggiunti in misura tra l’80% e il 99%;

- per i Dirigenti, l’8,75% li ha raggiunti pienamente (100%) mentre il 91,25% ha ottenuto un risultato

inferiore a 100;

- per i Direttori, l’11,06% li ha raggiunti in maniera piena (100%) mentre l’88,94% in misura inferiore a 100.

Per quanto riguarda l’entità di assegnazione dei budget è stato comunicato che:

- per tutti i dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento economico equiparato il budget assegnato

è pari a 100;

- al 55% dei Dirigenti era stato assegnato un budget pari a 100, al 28,75% maggiore di 100 (tra 101 e 113) e

al 16,25% un budget inferiore a 100 (tra 65 e 98);

- al 53,37% dei direttori era stato assegnato un budget pari a 100, al 23,56% maggiore di 100 (da 101 a

130) e al 23,08% un budget inferiore a 100 (da 65 a 98).

Per quanto riguarda il grado di raggiungimento degli obiettivi in considerazione del budget attribuito:

- solo un Dirigente generale o con progetto speciale o trattamento economico equiparato ha conseguito un

risultato pari al 100%, mentre gli altri 23 hanno conseguito un risultato inferiore a 100%, nello specifico da un

minimo dell’80% ad un massimo del 99%;.

- il 18,75% dei Dirigenti ha conseguito un risultato superiore ai 100 punti (tra 100,19 e 108,37), mentre

l’8,75%% un risultato pari a 100 e il 72,50% un risultato inferiore a 100 (tra 52, e 99,55);

- il 16,83% dei Direttori ha conseguito un risultato superiore a 100 punti (tra 100,94 e ,126,36), ment re il

8,65% un punteggio pari a 100 e il 74,52% un grado inferiore 100 (tra 60,76 e 99,44).

Con riferimento all’anno di valutazione 2013, il nucleo di valutazione ha attivato e validato 309 schede iniziali

riferite a Dirigenti generali, Dirigenti e Direttori, nello specifico:

- n. 105 schede relative alla Dirigenza, di cui n. 22 Dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento

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- euro 25.000,00 quale indennità di carica lorda per il Presidente; - euro 54.000,00 quale indennità complessiva lorda per gli altri componenti (euro

18.000 per singolo componente); - euro 22.000,00 quale ammontare massimo per rimborso spese ed eventuali

ulteriori oneri fiscali, previdenziali assicurativi a altre spese previste per legge.

4.4. Controlli dell’Organismo di valutazione di cui all’art. 20, comma 3-ter, L.P. n.

7/1977

L’ultimo periodo dell’art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, come modificato dall’accordo di Milano del 2009, prevede che le province vigilino sul raggiungimento degli

obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al medesimo comma ed esercitino sugli stessi il controllo successivo sulla gestione, dando notizia degli esiti alla competente sezione della Corte dei conti.

L’art. 6, comma 3 bis, del D.P.R. 305/1988, come aggiunto dall’art. 1, comma 2,

del D.Lgs. 166/2011, stabilisce inoltre che “in attuazione e per le finalità di cui all'articolo 79 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, sono esercitati rispettivamente dalla Provincia di Trento e dalla Provincia di Bolzano i controlli, anche di natura collaborativa, funzionali all'attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e il controllo successivo sulla sana gestione relativi agli enti locali e agli altri enti e organismi individuati dall'articolo 79, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972; degli esiti dei controlli è data notizia alla competente sezione della Corte dei conti”.

Per dare attuazione a tale disposizione, l’art. 20, comma 3 bis, della L.P. 7/1997, introdotto dall’art. 21, comma 5, della L.P. 18/2011, ha previsto che, con deliberazione della Giunta provinciale, da sottoporre al parere della competente commissione consiliare, siano definiti i criteri, le modalità anche organizzative e le procedure per lo svolgimento da parte della Provincia delle attribuzioni riconosciute in materia di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e di controllo successivo sulla gestione, relativamente agli enti locali, agli altri enti e organismi da essi controllati,

all'Università degli studi di Trento, agli altri enti e organismi indicati nell'articolo 79 dello Statuto speciale.

L’art. 20, comma 3 ter, della stessa norma ha poi previsto, ai fini di un esercizio indipendente dei controlli sopra indicati, l’istituzione di un organo collegiale, definito

Organismo di valutazione, composto da cinque componenti scelti tra esperti di elevata professionalità nelle materie relative agli ambiti del controllo, anche estranei all'amministrazione provinciale.

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 628 di data 12 aprile 2013 sono stati adottati i criteri e le modalità organizzative per l’espletamento da parte della Provincia

economico equiparato, n. 62 schede relative a Dirigenti di Servizio e n. 16 schede per i dirigenti con Incarico

speciale;

- n. 209 schede relative ai Direttori, di cui n. 180 schede relative a Direttori d’ufficio e n. 29 schede per i

Direttori con incarico speciale.

Per quanto attiene il budget - ˗ i Dirigenti generali o con progetto speciale o trattamento economico equiparato presentano tutti un

budget uguale a 100; - ˗ per quanto attiene i Dirigenti di Servizio e con Incarico speciale, il 17,95% ha un budget superiore a 100

(tra 102 a 110), il 74,36 pari a 100 e l’7,69% inferiore a 100 (tra 89 e 98); - ˗ per quanto riguarda i Direttori e Direttori con incarico speciale, il 22,48 ha un budget superiore a 100

(nello specifico tra 101 e 130), il 58,37% pari a 100 e il 19,14 inferiore a 100% (nello specifico tra 65 e 98).

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delle funzioni sopra descritte. Nello specifico, con riferimento alle agenzie e agli enti strumentali della Provincia i criteri prevedono la raccolta, l’analisi e l’aggregazione dei

dati afferenti la gestione finanziaria o economico-patrimoniale estrapolati dai bilanci o rendiconti degli enti strumentali nonché da documentazione aggiuntiva richiesta. Avvalendosi delle relazioni ai bilanci/rendiconti, nonché delle relazioni dei revisori/collegi sindacali viene altresì verificato il rispetto delle direttive della Giunta provinciale. E’ prevista inoltre la redazione di una sintetica relazione in ordine ai dati e agli esiti delle verifiche svolte, corredata dai dati necessari, che verrà presentata dall’organismo di valutazione alla Giunta provinciale e alla Corte dei Conti.

Con deliberazione n. 629 del 12 aprile 2013 è stato altresì nominato l’Organismo di valutazione, specificando che sarebbe rimasto in carica fino alla scadenza della XIV legislatura, avvenuta a novembre 2013.

Gli enti soggetti al controllo dell’Organismo di valutazione, ai sensi dell’art. 79, comma 3 dello Statuto sono dunque: - Enti locali; - Agenzie della provincia;

- Enti pubblici strumentali; - Fondazioni; - Società controllate; - Azienda provinciale per i Servizi Sanitari; - Università degli studi di Trento;

- Istituzioni scolastiche e formative provinciali; - Aziende pubbliche di servizi alla persona; - Camera di Commercio Industria artigianato e agricoltura di Trento.

La Provincia ha comunicato257 che l’Organismo di valutazione nel corso del 2013 si è riunito 5 volte ed ha svolto, con il supporto delle strutture competenti, le seguenti attività

con riferimento all’esercizio 2012: raccolta, analisi e aggregazione dei dati afferenti la gestione finanziaria o

economico-patrimoniale; verifica del rispetto delle direttive impartite dalla Giunta provinciale, avvalendosi

delle relazioni ai rendiconti e ai bilanci di esercizio, nonché delle relazioni dei

revisori dei conti/collegi sindacali redazione di una relazione di sintesi a commento dei risultati da inviare alla Giunta

provinciale e alla Corte dei Conti.

In merito all’ultimo punto, risultano pervenute alla Sezione regionale di controllo le seguenti relazioni: - “Relazione di sintesi sull’attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di

finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell’esercizio 2012: delle Agenzie, degli Enti pubblici strumentali, delle Fondazioni, delle Società della Provincia”;

- “Relazione di sintesi sull’attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell’esercizio 2012 dell’Università degli studi di Trento”;

- “Relazione di sintesi sull’attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di

finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell’esercizio 2012 della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura”;

257 Nota prot. PAT/S015/2014/240178 del 6 maggio 2014, risposta a quesito n. 23.

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- “Relazione di sintesi sull’attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell’esercizio 2012

dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari”.

Al riguardo, premettendo che tali relazioni possono assumere, con riferimento al giudizio di parificazione del rendiconto per l’esercizio 2013, una rilevanza meramente statistica, si rileva che la prima delle relazioni sopracitate si limita a riportare una

descrizione della legge istitutiva e dell’attività svolta da ciascun ente ed un riepilogo dei principali dati di bilancio. Non è possibile, quindi, riscontrarvi alcuna analisi o osservazione del revisore, e manca un giudizio sull’andamento delle gestioni e un rilievo sulle eventuali criticità. Anche il verificato rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale risulta solo a livello aggregato e non per singolo ente. Solo in limitatissimi casi

sono riportate osservazione specifiche.

Si evidenzia inoltre che nulla è pervenuto alla Sezione regionale di controllo con riferimento al controllo svolto dall’Organismo di valutazione in relazione agli altri enti previsti dall’art. 79 dello Statuto, in particolare agli enti locali.

4.5. Controlli nell’ambito dell’attuazione dei programmi comunitari

La Corte dei conti europea opera il controllo esterno delle finanze dell'UE. Il lavoro

di audit della Corte è incentrato sulla rendicontazione finanziaria dell’UE, nonché sull'esecuzione del bilancio e l’attuazione delle politiche dell’UE258. Come le altre istituzioni superiori di controllo, la Corte espleta tre diversi tipi di audit: audit finanziario, audit di conformità e controllo sulla gestione259.

Gli argomenti degli audit vengono selezionati sulla base del rischio, dell’interesse della collettività e del probabile impatto, cercando al contempo di ottimizzare l’impiego delle risorse della Corte.

Nel corso del 2013 nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca la Corte dei conti europea ha svolto una missione di audit in Italia. La selezione del campione da sottoporre a controllo a portato all’individuazione di diversi progetti nell’ambito dei Programmi riguardanti la PA di Trento, la Regione Emilia Romagna e la Regione siciliana.

La visita della Corte dei conti europea, accompagnata dalla Corte italiana, si è svolta nei giorni 22 e 23 maggio 2013260. L’obiettivo condotto doveva rispondere ai

258 Il processo di audit si articola nelle seguenti fasi principali: 1)programmazione pluriennale e annuale:

determina le priorità di audit sulla base di un’analisi del rischio e di un’analisi strategica, nonché della direzione

strategica complessiva della Corte; 2) studio preliminare: valuta la fattibilità di una proposta di audit ed il suo

probabile impatto; 3)piano d'indagine: stabilisce nel dettaglio le fasi di audit, per far sì che il processo sia

efficiente ed efficace; 4)attività di audit sul campo: mira a ottenere in modo diretto, sul posto, elementi

probatori utili ai fini dell’audit, nel corso di visite presso istituzioni, agenzie ed organismi decentrati dell’UE,

amministrazioni nazionali e altri destinatari di fondi UE; 5)procedura di verifica in contraddittorio con l'entità

controllata: verifica i fatti con l’entità controllata e conferma la qualità delle osservazioni; 6) pubblicazione della

relazione di audit: enuncia le constatazioni di audit, le conclusioni e le raccomandazioni, insieme alle risposte

della/e entità controllata/e; 6) follow-up: dopo due o tre anni, controlla in che misura le raccomandazioni sono

state attuate. 259 In particolare i quesiti tipici degli audit del controllo sulla gestione sono i seguenti: i fondi UE sono stat i

utilizzati in modo ottimale sotto il profilo del rapporto costi/benefici? Sono stati utilizzati meno fondi possibili

(economia)? I risultati sono stati ottenuti con meno risorse possibile (efficienza)? Gli obiettivi della spesa o della

politica sono stati conseguiti (efficacia)?. 260 La struttura provinciale coinvolta è stata il Servizio Agricoltura, mentre la struttura lo Stato informata della

visita è stata il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

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seguenti quesiti : 1) Le misure a titolo del Fondo europeo per la pesca (FEP), nel contesto del sostegno UE a uno sviluppo sostenibile dell’acquacoltura, sono state ben concepite e

attuate. 2) i progetti finanziati dal FEP hanno utilizzato in maniera ottimale le risorse e sostenuto lo sviluppo duraturo dell’acquacoltura.

Al momento sono stati già elaborati il documento della Corte dei conti europea relativo ai risultati dell’audit261 e le relative controdeduzioni del Ministero delle Politiche

agricole262, nonché un’analisi delle risposte alle constatazioni da parte della Corte dei conti europea263.

L’attività istruttoria, alla data di chiusura della presente relazione, risulta ancora in corso264.

261 Trasmesso della Corte dei conti europea con nota di data 26.07.2013 alla Corte dei Conti italiana. 262 Trasmesse dal Ministero delle Politiche agricole con nota di data 25.09.2013 alla Corte dei Conti italiana. 263 Trasmesse dalla Corte di conti europea con nota di data 15.11.2013 alla Corte dei Conti italiana. 264 Cfr. pag. 136 della Relazione annuale approvata dalla Sezione di controllo Affari comunitari e internazionali

con deliberazione n. 11/2013. Attualmente sul sito della Corte dei conti europea non appare alcuna relazione o

parere in proposito a tale audit. Si precisa che le relazioni di audit della Corte enunciano in maniera chiara e

concisa le constatazioni, le conclusioni e le raccomandazioni della Corte, assieme alle risposte delle entità

controllate. Esse contribuiscono ad assicurare la trasparenza del processo di audit e forniscono un importante

contributo alla catena di responsabilità dell’UE. Le relazioni dalla Corte sono utilizzate dal Parlamento europeo e

dal Consiglio, nell’ambito della procedura annuale di discarico, per far sì che i responsabili della gestione del

bilancio dell'UE rispondano del loro operato.

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Capitolo 5

Esito dei controlli a campione

Le verifiche sulla regolarità della gestione contabile, sono state condotte anche con l’utilizzo di questionari e con il ricorso al metodo del campionamento degli aggregati contabili, selezionando in base a criteri in parte casuali e in parte basati sull’esperienza professionale, i capitoli di seguito indicati.

5.1. Capitolo 125650: “Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli

assessori provinciali per spese di rappresentanza”

Il capitolo 125650: “Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli

assessori provinciali per spese di rappresentanza” è stato istituito con la L.P. 31 agosto 1987, n. 19. L’art. 6 della predetta legge stabilisce infatti che: “La Giunta provinciale, il Presidente e i componenti della Giunta provinciale possono assumere spese di rappresentanza connesse alle funzioni da essi esercitate, secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla Giunta provinciale con propria deliberazione”, mentre l’art. 14 prevede che: “Per i fini di cui agli articoli 4, 5 e 6 sono costituiti fondi, a partire dall'esercizio finanziario 1988, il cui ammontare viene determinato annualmente con legge di bilancio in misura comunque non superiore alle previsioni recate dal bilancio pluriennale. Per l'esercizio finanziario 1987 si provvede nel limite degli stanziamenti iscritti in bilancio per i fini previsti dai medesimi articoli.”

In attuazione di tale disposizione la disciplina specifica delle spese di rappresentanza è stata approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 86 del 26 gennaio 2007, recentemente sostituita dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 221

del 21 febbraio 2014, in vigore dal 1° marzo 2014, attuativa dell’art. 7 della L.P. n. 16 del 9 agosto 2013.

L’art. 1, comma 1, dei criteri per l’assunzione di spese di rappresentanza approvato con la citata deliberazione n. 86/2007 dispone che possono qualificarsi come tali quelle “sostenute per mantenere o accrescere il prestigio dell’Amministrazione, inteso quale elevata considerazione, anche sul piano formale, del ruolo e della presenza attiva della medesima nel contesto sociale, interno ed internazionale”. Il comma 4 specifica poi che “possono essere ricomprese nella nozione di spese di rappresentanza quelle spese che da un lato concorrono in via diretta ed esclusiva ai fini istituzionali dell’ente, senza peraltro essere sproporzionate allo scopo e dall’altro non rappresentano un mero atto di liberalità e cioè un depauperamento dell’ente pubblico al solo fine di arricchire un soggetto diverso”. Il comma 5 stabilisce conseguentemente che deve ritenersi esclusa ogni forma di rappresentatività all’interno dell’ente, tra i suoi organi, ovvero tra essi ed i suoi dipendenti o altre persone fisiche istituzionalmente operanti nel suo ambito265.

Entrando nel merito delle spese ammissibili, l’art. 2 del provvedimento in esame (delibera n. 86/2007) le suddivide in 5 tipologie, di seguito riepilogate:

265 Tali disposizioni si trovano esattamente riprodotte anche nei criteri approvati con la recente deliberazione n.

221/2014.

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a) acquisti di coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, oggetti simbolici per l’immagine della Provincia e similari.

Per tale tipologia di spesa è previsto, ai fini dell’ammissibilità, un importo massimo unitario, al netto degli oneri fiscali, pari a 200 euro;

b) prodotti tipici o caratteristici dell’economia trentina, giocattoli e altri beni da regalo, ivi compresi oggetti di antiquariato od artistici, in occasione di manifestazioni ed

iniziative di particolare rilievo ai fini dell’attività di rappresentanza.

Per tale tipologia di spesa è previsto, ai fini dell’ammissibilità, un importo massimo unitario, al netto degli oneri fiscali, pari a 350 euro;

c) spese per forme di ospitalità, ivi compreso il trasporto, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, per colazioni e rinfreschi (da tenersi anche all’estero, sia in pubblici esercizi, sia nei locali di rappresentanza della Provincia) inerenti all’attività di rappresentanza.

Tale tipologia di spesa può essere riferita anche alla partecipazione alle iniziative di

rappresentanza di funzionari provinciali qualora la loro presenza sia strettamente necessaria per un corretto o migliore esito delle iniziative.

Inoltre si specifica che l’indennità giornaliera di trasferta all’estero, eventualmente percepita dai componenti della Giunta provinciale, non può cumularsi con il

rimborso, a titolo di spese di rappresentanza, di eventuali spese per la consumazione di pasti fra i quali rientra anche il proprio. In tal caso la spesa di rappresentanza può essere liquidata/rimborsata con deduzione della spesa riferita alla propria consumazione;

d) spese per:

1. corone di alloro, necrologi, in occasione degli onori funebri a dipendenti scomparsi e personalità rappresentative;

2. omaggi floreali e spese per l’approntamento e l’inoltro a personalità rappresentative

delle istituzioni pubbliche di biglietti augurali in occasione di particolari festività o evenienze;

e) spese minute derivanti da doveri di ospitalità (caffè, thè, bevande ecc.)266.

266 L’art. 2 dei criteri approvati con la deliberazione n. 221/2014 espone un elenco di spese di rappresentanza in

parte differente rispetto a quello appena visto. In particolare, sono state eliminate le spese minute derivanti da

doveri di ospitalità (caffè, thé, bevande, ecc.) di cui alla lett. e). Il nuovo articolo 2 indica quali spese

ammissibili le seguenti:

a) piccoli doni come coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, beni da regalo, oggetti

simbolici per l'immagine della Provincia e similari;

b) prodotti tipici o caratteristici dell'economia trentina, ivi compresi oggetti di antiquariato, artistici o

enogastronomici in occasione di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell'attività di

rappresentanza;

c) spese inerenti all'attività di rappresentanza per forme di ospitalità, compreso il trasporto, per atti di cortesia

a contenuto prevalentemente simbolico, compresi colazioni e rinfreschi da tenersi anche all’estero, sia in

pubblici

esercizi, sia in locali di rappresentanza della Provincia;

d) spese da sostenere in occasione di cerimonie e commemorazioni, attestazioni di cordoglio per la scomparsa

di dipendenti o di personalità rappresentative nonché per omaggi floreali e biglietti augurali in particolari

occasioni a personalità rappresentative delle istituzioni;

e) ogni altra spesa per iniziative volte a promuovere e valorizzare il ruolo e l’immagine della Provincia.

Inoltre, è stato specificato nel nuovo provvedimento che le spese di rappresentanza ai fini dell’ammissibilità non

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L’art. 3 stabilisce infine espressamente la non ammissibilità delle seguenti spese:

a) quelle costituenti mera liberalità (sussidi ecc.);

b) quelle dirette esclusivamente a soggetti appartenenti alla Provincia e alle sue Agenzie, ivi comprese le erogazioni a favore di dipendenti non contemplate da apposite norme, ovvero a favore di membri di comitati, commissioni ed organismi aventi titolo a indennità, gettoni di presenza, o trattamento economico di missione

a carico della Provincia267.

Per quanto riguarda la procedura di liquidazione, essa è stata adeguatamente descritta dal Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale. La disciplina applicabile nel corso dell’esercizio 2013 era contenuta nell’art. 4 della ridetta deliberazione n. 86/2007 (oggi nel medesimo art. 4 della deliberazione n. 221/2014) in base al quale il Presidente e gli Assessori assumono tali spese sotto la propria responsabilità e nel rispetto dei criteri previsti per ciascuna tipologia.

Le segreterie del Presidente e degli Assessori provvedono a formalizzare la liquidazione di tali spese, compilando un apposito modello cartaceo dove viene indicata,

oltre alla tipologia di spesa, la natura della stessa. A tale liquidazione cartacea vanno allegati tutti i giustificativi.

A tal punto la liquidazione viene trasmessa al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale che provvede al suo inoltro nel sistema contabile SAP per la successiva

emissione del mandato di pagamento da parte del Servizio Ragioneria della Provincia.

Nel caso in cui il Presidente o l’Assessore abbia provveduto direttamente al pagamento delle spese, lo stesso richiede il rimborso all’Ufficio economato della Provincia che successivamente chiederà lo storno al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale

che gestisce il pertinente capitolo di spesa.

Inoltre, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1893/2002, il Presidente e gli Assessori possono pagare le spese di rappresentanza con apposita carta di credito. In tal caso, dietro presentazione di apposito rendiconto delle spese sostenute e della

documentazione giustificativa, il Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale provvede a rimborsare la somma al tesoriere sempre a mezzo del sistema contabile SAP.

Per quanto concerne l’esercizio 2013, con la deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2013 la Giunta ha approvato nell’importo di euro 164.000,00 il programma periodico di

dovranno risultare, per singolo bene (nella precedente deliberazione era indicato “unitariamente”), di importo

superiori ad euro 200,00, per quelle della lettera a) e ad euro 350,00 per quelle della lettera b) (importi al netto

degli oneri fiscali).

Va anche aggiunto che l’art. 7 della L.P. n. 16/2013 ha disposto che rientrano tra le spese di rappresentanza:

a) piccoli doni come coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, beni da regalo, oggetti

simbolici per l'immagine della Provincia e similari;

b) prodotti tipici o caratteristici dell'economia trentina, ivi compresi oggetti di antiquariato o artistici, in

occasioni di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell'attività di rappresentanza;

c) spese per forme di ospitalità, trasporto compreso, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente

simbolico, anche per colazioni e rinfreschi da tenersi anche all'estero, sia in pubblici esercizi, sia in locali di

rappresentanza della Provincia, inerenti l'attività di rappresentanza;

d) spese da sostenere in occasione di cerimonie e commemorazioni, attestazioni di cordoglio per la scomparsa

di dipendenti e personalità rappresentative nonché per omaggi floreali e biglietti augurali in particolari occasioni

a personalità rappresentative delle istituzioni;

e) ogni altra spesa per iniziative volte a promuovere e valorizzare il ruolo e l'immagine della Provincia 267 La lettera b) è stata riformulata dalla citata deliberazione 221/2014 estendendo, in sostanza, l’esclusione

anche ai soggetti appartenenti al complesso degli organismi provinciali (Agenzie, Fondazioni, Società controllate

e partecipate, Enti strumentali).

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spesa relativo ad acquisti in economia per spese di rappresentanza per l’anno 2013, impegnando la spesa sul capitolo 125650 del bilancio provinciale268.

Nel corso dell’anno 2013 sono state liquidate in conto competenza spese di rappresentanza per euro 48.350,05, mentre il restante importo di euro 115.649,95 è stato iscritto tra i residui di fine esercizio.

Oltre alle spese in conto competenza, nel corso dell’esercizio 2013 sono state

liquidate spese di rappresentanza in conto residui riferite ad impegni dell’anno 2012 per l’importo di euro 48.135,18, pari al totale dei residui 2012 riaccertati ed a fronte di residui passivi iniziali accertati per un importo di 80.147,64.

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio

alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo 125650, è stata fornita copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (sia in conto competenza che in conto residui), correlati dalla relativa documentazione giustificativa.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono stati inviati ed esaminati 143 documenti di inoltro liquidazioni di spese di rappresentanza riferiti alla gestione di competenza e 36 relativi ai residui, ciascuno composto da numerose poste di liquidazione;

con riferimento a ciascuna posta è stata verificata alternativamente la presenza dei

modelli cartacei di:

- liquidazione delle spese e richiesta di emissione del titolo di pagamento (modello A);

- richiesta di rimborso delle spese anticipate e da rimborsare (modello B);

- rendiconto delle spese pagate utilizzando la carta di credito (modello C);

è stata verificata la presenza della dichiarazione, sotto la propria responsabilità, del Presidente/Assessore in relazione ai seguenti fatti:

- la connessione ai fini istituzionali delle spese sostenute in relazione alle funzioni esercitate in qualità di membro della Giunta provinciale;

- la qualificazione come spese di rappresentanza ai sensi della vigente legislazione e della disciplina approvata con deliberazione della Giunta provinciale;

- la sussistenza dei presupposti necessari alla liquidazione in base alla legge, all’atto di impegno e agli eventuali atti successivi, ed in particolare l’avvenuta regolare effettuazione delle prestazioni, la completezza e la regolarità della documentazione allegata, nonché la sussistenza di fondi disponibili sul budget di cassa di riferimento e il

rispetto dei limiti di spesa fissati dalla disciplina delle spese di rappresentanza;

è stata verificata la presenza dei giustificativi relativi a ciascuna spesa e la corrispondenza degli importi con quelli delle liquidazioni;

è stata valutata la riferibilità di ciascuna spesa ad una delle cinque tipologie di

spese ammesse e la presenza di un’adeguata motivazione;

268 L’Amministrazione ha comunicato, con la nota prot. n. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014, che nel

2014 lo stanziamento del capitolo per spese di rappresentanza è stato ridotto del 30% rispetto al 2012,

riportando un importo di euro 127.400 (nel 2012 erano ivi stanziati euro 182.000).

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per le spese ascrivibili alle tipologie a) e b) è stato verificato il rispetto dei singoli tetti di spesa.

Per quanto concerne gli esiti del controllo effettuato e le criticità emerse, e salvo ulteriori approfondimenti eventualmente possibili in seguito ad una specifica indagine di gestione ex art. 3, c. 4, della Legge n. 20/1994, si rileva quanto segue:

l’importo totale delle liquidazioni analizzate, sia in conto competenza che in conto residui, coincide con l’importo iscritto nel rendiconto;

sulla base delle informazioni disponibili è stata elaborata la seguente suddivisione

delle spese in conto competenza ed in conto residui:

a)

€ 11.329,81

23,43%

b)

€ 12.249,17

25,33%c)

€ 11.512,88

23,81%

d)

€ 3.368,52

6,97%

e)

€ 9.889,67

20,45%

Capitolo 125650: spese in conto competenza

a)

€ 20.185,24

45,44%

b)

€ 8.619,54

19,40%

c)

€ 9.592,34

21,60%

d)

€ 3.877,14

8,73%

e)

€ 2.144,99

4,83%

Capitolo 125650: spese in conto residui

si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto della liquidazione. In particolare sono sempre presenti i modelli cartacei di richiesta liquidazione, rimborso spese o rendiconto spese pagate con carta di credito. Si

riscontra in n. 1 caso269 l’assenza del giustificativo alla base della spesa, in quanto smarrito, ed in un altro caso la presentazione del giustificativo in copia270, causa lo smarrimento del documento originale. Essendo state però entrambe le spese sostenute con carta di credito, è stata riscontrata la presenza della ricevuta

rilasciata al momento dell’utilizzo della carta nonché l’estratto del Tesoriere. Da entrambi questi ultimi documenti risulta l’effettuazione del pagamento e la corrispondenza con la spesa dichiarata;

tuttavia, in relazione alla corrispondenza delle spese di rappresentanza alle tipologie ammesse, la valutazione non è risultata semplice.

Raramente, infatti, è stata citata nella liquidazione la voce di spesa ammissibile di cui all’art. 2, comma 1, della deliberazione 86/2007, alla quale la spesa assunta era ipoteticamente riferibile.

In alcuni casi essa è risultata comunque evincibile dall’oggetto della spesa (anche se con possibili margini di opinabilità), ma non sempre tale deduzione è apparsa agevole.

269 Si fa riferimento al documento di inoltro liquidazione spese di rappresentanza n. 2412. 270 Si fa riferimento al documento di inoltro liquidazione spese di rappresentanza n. 3445.

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Si segnala, inoltre, che, nonostante i modelli271 predisposti dalla Provincia per la liquidazione delle spese di rappresentanza prevedano esplicitamente la

specificazione da parte del Presidente/Assessore di circostanze, tempi, luoghi dell’attività di rappresentanza e quant’altro previsto dall’art. 2 della deliberazione pro tempore vigente (n. 86/2007), tali informazioni in molti casi non risultano fornite.

In numerosi altri casi la motivazione delle spese è risultata del tutto generica e meramente “di stile” rendendo impossibile valutare l’effettiva corrispondenza della spesa sostenuta alle finalità di rappresentanza (Si veda allegato n. 1).

Infine, per quanto riguarda i tetti di spesa previsti dalla più volte citata deliberazione n. 86/2007 per le spese delle tipologie a e b (art. 2, c. 5), nonché per gli acquisti preventivi e cumulativi (art. 2, c. 4) va rilevato che in vari casi detti limiti sono stati superati.

In conclusione, dall’esame a campione effettuato sono emerse le seguenti esigenze di riforma. In via preliminare, appare utile evidenziare che tali spese, per poter essere

legittimamente ricondotte alla funzione di rappresentanza, devono risultare direttamente quanto esclusivamente funzionali al compimento dei fini istituzionali della Provincia autonoma (come peraltro rimarcato dall’art. 7 della L.P. n. 16/2013) sul cui erario vanno a gravare, ovverosia consistere in attività di promozione dell’immagine o dei fini dell’Ente

che possono estrinsecarsi anche in forme di ospitalità o atti di cortesia, di contenuto e valore sostanzialmente simbolico, a carattere ufficiale tra organi dell’Amministrazione con precisa veste rappresentativa e organi e soggetti estranei, anch’essi dotati di rappresentatività. Ne consegue che tutte le spese effettuate non a scopo promozionale (es. spese di ristoro a beneficio degli organi collegiali dell’ente, in occasione delle riunioni istituzionali dello stesso ovvero spese per ristoranti in occasione di c.d. “pranzi di lavoro”), oppure aventi lo scopo di promuovere non tanto l’Ente, quanto i singoli amministratori, non rientrano in tale categoria (il tipico caso, emerso dalla giurisprudenza contabile, è quello degli opuscoli informativi finalizzati non tanto a pubblicizzare l’attività dell’ente ed i servizi offerti dall’Ente, bensì a fornire un’immagine positiva dei vertici

istituzionali dell’Ente connessa all’attività politica). Ma oltre allo scopo promozionale, tali tipologie di spese devono rispettare ulteriori requisiti, quali l’inerenza ai fini istituzionali, la congruità e la sobrietà della spesa, l’ufficialità della spesa (cioè che siano destinate a finanziare manifestazioni ufficiali, idonee ad attrarre l’attenzione di ambienti qualificati o dei cittadini), il carattere eccezionale rispetto all’ordinaria attività amministrativa, la

riconducibilità della spesa agli organi di vertice rappresentativi dell’Ente e la destinazione ad autorità o a soggetti esterni particolarmente qualificati giacché istituzionalmente rappresentativi dell’Ente di appartenenza.

Inoltre, con riferimento agli aspetti formali e sostanziali connessi agli adempimenti

amministrativi e gestionali (atti di impegno, liquidazione, pagamento, e relative idonee allegazioni documentali, ecc.), appare necessario che gli atti medesimi (soprattutto i modelli di liquidazione approvati con deliberazione della Giunta provinciale) contengano una chiara esplicitazione delle ragioni specifiche e delle concrete circostanze fattuali (accadimenti), tempi e luoghi che determinano la spesa, nonché la qualificazione pubblica

e/o la rilevanza sociale del destinatario dell’attività di rappresentanza, in modo tale da consentire un’inequivocabile qualificazione della spesa come di rappresentanza. Il tanto al

271 I modelli sono allegati alla deliberazione n. 86/2007. Tali modelli sono stati modificati con la deliberazione n.

221/2014.

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fine della verifica documentale della pertinenza ed appropriatezza delle spese sostenute, senza ovviamente incidere in alcun modo sul merito discrezionale delle scelte

istituzionali.

Ancora, sul punto, si ritiene non appropriata per le spese di rappresentanza la procedura di impegno preventivo sulla base di un programma di spesa (ex art. 32 della LP n. 23/1990), considerato che tale tipologia di spesa si caratterizza, come appena

detto, per la natura straordinaria rispetto alla normale e ripetitiva attività amministrativa. Pertanto, le spese di cui trattasi dovrebbero essere impegnate solo in occasione dello specifico evento istituzionale ed a fine esercizio le somme stanziate, ed eventualmente non utilizzate, dovrebbero confluire nel risultato di amministrazione quali economie di spesa, senza possibilità di formazione, sostanzialmente automatica con il meccanismo dell'impegno preventivo, di impropri residui passivi.

Infine, in merito ai limiti quantitativi previsti per alcune tipologie di spese di rappresentanza, stabiliti concretamente da deliberazioni della Giunta provinciale (n.

86/2007, recentemente sostituita dalla delibera n. 221/2014 – si vedano gli articoli 3, c. 4 e c. 5), deve essere evidenziato che l’unica interpretazione dotata di un fondamento logico-sistematico impone di ritenere tali limiti riferibili esclusivamente all’intera categoria di spesa e giammai al singolo bene (quale, ad esempio, la coppa, la medaglia, il diploma,

la targa, il libro, ecc.). A favore di tale tesi sovviene anche lo stesso articolo 7, c. 4, lett. a), della L.P. n. 16/2013, laddove il legislatore provinciale ha delegato la Giunta a definire le spese ammissibili (ancorché nell’ambito di quelle già elencate dalla legge medesima) con possibile individuazione di limiti di spesa che, pertanto, non possono che essere riferiti, secondo la lettera e la ratio della norma, ad alcune tipologie di spesa e non di certo a singoli beni.

5.2. Capitolo 125600 “Spese riservate Presidente della Provincia”

Il capitolo 125600: “Spese riservate al Presidente della Provincia” è stato istituito, secondo quanto indicato nel rendiconto, con l’art. 6 della L.P. 31 agosto 1987, n. 19.

Tale norma, come peraltro già specificato nella relazione di questa Corte al rendiconto della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio 2012, si riferisce nella sua

stessa rubrica (“attività di rappresentanza”) alle spese di rappresentanza che “la Giunta provinciale, il Presidente e i componenti della Giunta provinciale possono assumere” quando siano “connesse alle funzioni da essi esercitate, secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla Giunta provinciale con propria deliberazione”, non menzionando alcuna tipologia di “spese riservate al Presidente della Provincia”.

Per quanto concerne l’esercizio 2013, con la deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2013 la Giunta ha impegnato sul capitolo 125600 l’importo di euro 39.000,00 ed ha altresì autorizzato il versamento di tale somma su apposito conto corrente intestato al Presidente della Provincia aperto presso il Tesoriere della Provincia.

L’Amministrazione ha segnalato272 che dell’importo stanziato risulta speso l’importo di euro 18.445,36 e non utilizzato l’importo di euro 20.554,64. Non appare, tuttavia,

272 Nota prot. PAT/D317-2014-204563 dell’11 aprile 2014.

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chiaro come tali risorse non utilizzate siano confluite nuovamente nel bilancio provinciale273.

Per quanto concerne la richiesta274 di acquisire copia della documentazione giustificativa attinente alle spese rendicontate sul capitolo 125600, essa è risultata priva di riscontro. Nel corso dell’attività istruttoria inerente alla parificazione del rendiconto della Provincia autonoma di Trento per l’esercizio 2012, l’Amministrazione aveva

comunicato alla Corte275 che “non è prevista rendicontazione per le spese riservate del Presidente della Provincia”. Nell’ambito del presente procedimento di controllo la Provincia ha ribadito276 che tali spese “sono strettamente correlate alla carica pubblica rivestita e sono effettuate in via diretta ed esclusiva per fini connessi alla carica e per esigenze specifiche individuate dal Presidente stesso”.

L’Amministrazione ha infine evidenziato che per l’anno 2014 non ha ritenuto di prevedere un fondo per le spese riservate del Presidente e di conseguenza nel bilancio di previsione 2014 il capitolo 125600 non presenta alcuno stanziamento. In fase di controdeduzioni istruttorie l’Ente ha altresì precisato, in riscontro alla sollecitazione contenuta nel documento di sintesi degli esiti istruttori elaborato da questa Sezione di controllo al fine del contraddittorio orale con l’Amministrazione, che “tale capitolo verrà definitivamente cancellato dal bilancio 2015”.

5.3. Capitolo 151560: “Spese per pubblicità e comunicazione istituzionale”

Il capitolo 151560: “Spese per pubblicità e comunicazione istituzionale” è stato istituito ai sensi dell’art. 5, comma 2, della L.P. 31 agosto 1987, n. 19, il quale prevede che “La Giunta provinciale provvede altresì a diffondere la conoscenza su problemi,

situazioni, provvedimenti che interessano la Provincia, attraverso la stampa e gli altri mezzi di informazione, anche realizzando e distribuendo pubblicazioni e materiali fotografici ed audiovisivi ed attuando manifestazioni ed incontri.”.

La competenza sulla gestione del capitolo è dell’Ufficio Stampa.

Il capitolo è stato compreso nel campionamento anche in relazione alla parifica del rendiconto 2012 della Provincia.

L’Ufficio Stampa, in relazione al rendiconto 2012 aveva comunicato277 che “il criterio generale che ispira la gestione del capitolo è collegato al fatto che a fronte di una

riduzione delle spese di comunicazione dell’ufficio stesso (dal 2007 al 2012 di circa il 40%) si è assistito ad un incremento dell’attività conseguente i compiti di coordinamento e di supporto della comunicazione di tutti i soggetti del sistema pubblico provinciale (Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni, Società). Tutti gli “strumenti” di comunicazione realizzati con i fondi del capitolo 151560 sono, infatti, a disposizione di tali soggetti attraverso il “Tavolo della Comunicazione” attivato nel 2008 con l’obiettivo di pianificare le principali azioni informative e promozionali allo scopo di evitare sovrapposizioni ed innescare economie di scala”.

273 Nella nota prot. n. PAT/D317/2014-340524 del 24 giugno 2014 l’Amministrazione si è limitata a riferire che

l’importo delle somme non utilizzate sono state restituite alle casse del bilancio provinciale con “bolletta” n.

22855 del 13/05/2014 senza tuttavia trasmettere la reversale d’incasso. 274 Nota prot. n. 250 del 21 marzo 2014. 275 Nota della Segreteria della Giunta ed Elettorale prot. n. S003/13/341969 del 18 giugno 2013. 276 Nota prot. n. PAT/D317-2014-204563. 277 In allegato alla nota prot. n. PAT/S015/2014/247220 di data 3 maggio 2013.

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In relazione al rendiconto 2013, il medesimo Ufficio ha aggiunto278 che “Anche nel 2013 l’Ufficio stampa ha offerto supporto per esprimere azioni comunicative a favore di

enti funzionali e Strutture della Provincia i cui budget sono stati ridimensionati, mettendo una serie di strumenti a disposizione dei soggetti del sistema pubblico provinciale”.

Per quanto concerne l’esercizio 2013, sono stati complessivamente impegnati euro 1.334.063,00 (a fronte di euro 1.372.079,98 impegnati nel 2012), tramite i seguenti

provvedimenti di impegno:

1) Determinazione del Dirigente n. 20 del 24 settembre 2012, avente ad oggetto “Convenzione tra la Provincia Autonoma di Trento e l’Agenzia ANSA di Roma per il servizio di assistenza informativa per il periodo 01/01/2012-31/12/2014”, modificata con determinazione n. 21 del 17 ottobre 2012. Con tali determinazioni sono stati impegnati sul bilancio 2013 euro 175.318,36. I pagamenti in conto competenza sostenuti nel 2013 ammontano ad euro 87.659,18;

2) Determinazione del Dirigente n. 26 del 3 dicembre 2012, avente ad oggetto “L.P. 31 agosto 1987, n. 19, art. 5: assunzione di un programma di spesa per il 2013 per

comunicazione e informazione istituzionale per l’importo di Euro 1.054.000,00”. L’Ufficio Stampa ha comunicato che le spese sono state assunte nell’ambito di un programma di spesa in economia (ai sensi dell’art. 32 della L.P. 23/1990) in quanto le peculiarità dei servizi richiedono strumenti e modalità in grado di corrispondere

con grande celerità alle dinamiche della comunicazione. La suddivisione della spesa è la seguente:

tipologia h): abbonamenti a riviste e periodici, rilegature di libri e stampe, acquisto o predisposizione di volumi, pubblicazioni, materiale audiovisivo e similari: euro 150.000,00;

tipologia i): trasporti, spedizioni, facchinaggio: euro 100.000,00;

tipologia m): spese per la comunicazione e divulgazione dell’attività della Provincia: euro 774.000,00;

tipologia o): compensi e ospitalità, anche sotto forma di rimborso spese a relatori, partecipanti a iniziative provinciali e incaricati di attività specifiche o similari, secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta provinciale: euro 30.000,00.

I pagamenti sostenuti nel 2013 ammontano ad euro 756.862,29;

3) Determinazione del Dirigente n. 6 del 18 febbraio 2013, avente ad oggetto “Affidamento incarico per la stampa della rivista “Il Trentino” per l’anno 2013”. Con tale determina, seguita a procedura di confronto concorrenziale, sono stati impegnati euro 104.744,64. L’Ufficio Stampa ha comunicato che tale impegno

prevedeva la realizzazione di 10 numeri della rivista; ne sono stati realizzati 6 per l’importo complessivo di euro 61.894,57. I pagamenti sostenuti nel 2013 ammontano ad euro 41.421,75;

Le liquidazioni complessivamente effettuate in conto competenza nell’anno 2013

ammontano ad euro 885.943,22, mentre il restante importo di euro 448.119,78 è stato iscritto tra i residui di fine esercizio.

Oltre alle spese in conto competenza, nel corso dell’esercizio 2013 sono state liquidate spese per pubblicità e comunicazione istituzionale in conto residui riferite ad

278 In allegato alla nota prot. n. PAT/D317/2014/204563 di data 11 aprile 2014.

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impegni degli anni 2012, 2011 per l’importo complessivo di euro 463.194,91. Rimangono da pagare in conto residui euro 25.672,03 relativi a impegni effettuati nel 2012.

I pagamenti effettuati nel 2013 ammontano ad euro 797.463,99.

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo 151560, è stata fornita copia di tutte le determinazioni di impegno, di tutti gli atti di liquidazione emessi

nel 2013 (sia in conto competenza che in conto residui), della relativa documentazione giustificativa e della documentazione inerente i confronti concorrenziali esperiti nel 2013.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono stati inviate ed esaminate 133 liquidazioni di spese per pubblicità e comunicazione istituzionale riferite alla gestione di competenza e 32 relative ai residui, ciascuna composta da numerose poste di liquidazione;

è stata verificata la presenza dei giustificativi relativi a ciascuna spesa e la corrispondenza degli importi con quelli delle liquidazioni;

è stata verificata la presenza, qualora richiesta, della lettera d’offerta, della lettera d’incarico e dell’eventuale accettazione;

è stata verificata la presenza dell’attestazione del funzionario incaricato in ordine alla regolare esecuzione della prestazione;

riguardo alle spese in economia sono stati verificati particolari aspetti, quali: la presenza della situazione aggiornata delle spese assunte sul programma periodico di spesa nell’ultima liquidazione delle spese in economia (delibera n. 26/2012); il rispetto del limite indicato al comma 3 dell’art. 32 della L.P. n. 23/1990 (euro

44.400,00) e i nominativi degli intestatari delle liquidazioni.

Per quanto concerne gli esiti, è stato riscontrato quanto segue:

l’importo totale delle liquidazioni analizzate, sia in conto competenza che in conto

residui, coincide con l’importo iscritto nel rendiconto;

si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto della liquidazione;

sono state rispettate le previsioni di spesa per ciascuna voce del programma di

spesa in economia (del. n. 26/2012), come indicato nel prospetto seguente:

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205

tipologia spesa ( ai sensi comma 2 art . 3 2

lp n. 2 3 / 19 9 0 ) tipologia spesa budget tot liquidati

lettera h

abbonamenti a riviste e periodici,

rilegature di libri e stampe, acquisto o

predisposizione di volumi, pubblicazioni,

materiale audiovisivo e similari

€ 150.000,00 € 84.889,68

lettera i trasporti, spedizioni e facchinaggio € 100.000,00 € 85.338,05

lettera m

spese per la comunicazione e

divulgazione dell'attività della Provincia € 774.000,00 € 568.722,75

lettera o

compensi e ospitalità, anche sotto

forma di rimborso spese a relatori,

partecipanti a iniziative provinciali e

incaricati di attività specifiche o similari,

secondo criteri e modalità stabiliti dalla

giunta provinciale

€ 30.000,00 € 17.911,81

l’importo di ciascuna liquidazione riferito al programma di spesa in economia risulta inferiore all’importo indicato al comma 3 dell’art. 32 della L.P. n. 23/1990 (euro 44.400,00);

gli intestatari delle liquidazioni riferite al programma di spesa in economia risultano 87, di cui 46 destinatari di più liquidazioni;

in particolare per 4 beneficiari è stato erogato un importo totale nel 2013 superiore al limite euro 44.400,00 prescritto dal citato art. 32, c. 3, della L.P. n. 23/1990279. Si evidenzia, in proposito, che tale aspetto potrebbe denotare un artificioso frazionamento degli incarichi, per cui si raccomanda di rispettare la soglia di spesa stabilita dalla suddetta norma considerando in un’unica voce di spesa gli affidamenti analoghi o ripetitivi(art.32, comma 4 della L.P. 23/1990).

5.4. Capitolo 407000/002 "Contributi" relativi alle "Spese per la realizzazione di interventi nel settore della solidarietà internazionale"

Il capitolo, di competenza del Servizio emigrazione e solidarietà internazionale, è

stato istituito con le seguenti leggi:

- L.P. 17 marzo 1988, n. 10 “Sostengo alla cooperazione per lo sviluppo”, art. 2; - L.P. 15 marzo 2005, n. 4 “Azioni ed interventi di solidarietà internazionale della

Provincia autonoma di Trento”, art. 9; - L.P. 27 dicembre 2012 n. 25 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale

2013 e pluriennale 2013-2015 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale 2013)”, art. 67, c. 3280.

279 Comunicare Oltre srl (euro 133.243,53), Media Plus (euro 108.313,29), Poste italiane spa (euro 54.491,80),

Tandem Pubblicità srl (48.314,09). 280 L’art. 17 c. 1 della L.P. 15 marzo 2005, n. 4 “Legge provinciale sulla solidarietà internazionale” abroga

integralmente la L.P. 17 marzo 1988, n. 10 “Sostegno alla cooperazione per lo viluppo”, subordinando l’efficacia

della stessa al verificarsi della condizione indicata nel comma 1 dell’art. 17, vale a dire l’approvazione del

regolamento di esecuzione della legge stessa. La L.P. 17 marzo 1988 n. 10 è, quindi, tuttora in vigore. La Corte

costituzionale, con sentenza 17 maggio 2006, n. 211 (Gazz. Uff. 7 giugno 2006, n. 23 - prima serie speciale),

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Il capitolo è relativo alla concessione di contributi ad organismi volontari di cooperazione allo sviluppo, operanti nella Provincia di Trento, per la realizzazione di

interventi di solidarietà internazionale nei paesi inclusi nella lista DAC (Development Assistance Commitee). Il medesimo capitolo, inoltre, include le poste inerenti alla concessione di contributi al Centro per la formazione alla solidarietà internazionale, la cui costituzione è stata prevista dall’art. 9-bis della L.P. 15 marzo 2005 n. 4 (Azioni ed interventi di solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento) al fine di realizzare percorsi di formazione rivolti agli operatori della solidarietà internazionale ed attività di ricerca e sensibilizzazione sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo, della pace, dei diritti umani e dello sviluppo locale sostenibile281.

I tipi di interventi di solidarietà internazionale, per i quali sono approvate graduatorie di concessione di contributi, si possono riassumere nei seguenti:

- Progetti di cooperazione allo sviluppo distinti in:

o Annnuali,

o Pluriennali,

o In ambito sanitario (a loro volta, annuali o pluriennali);

- Microazioni di cooperazione allo sviluppo, distinti in ambito:

o Sanitario,

o Non sanitario;

- Interventi di educazione allo sviluppo:

o Annuali;

ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dei seguenti articoli della L.P. 15 marzo 2005, n. 4 “Azioni ed interventi

di solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento”: art. 3 Soggetti della cooperazione

internazionale di solidarietà, art. 4 Criteri generali per l’individuazione delle iniziative provinciali di solidarietà

internazionale, art. 5 Tipologia delle azioni e degli interventi di solidarietà internazionale e art. 7 Programmi di

cooperazione decentrata. Per la maggior parte degli interventi relativi alla cooperazione internazionale rimane,

quindi, in vigore la L.P. 17 marzo 1988 n. 10. 281 Si riporta di seguito il testo dell’art 9 bis della L.P. n. 4/2005 rubricato “Centro per la formazione alla

solidarietà internazionale”:

1. Per realizzare percorsi di formazione rivolti agli operatori della solidarietà internazionale, in particolare sulle

tematiche della cooperazione allo sviluppo, della pace, dei diritti umani e dello sviluppo locale sostenibile, la

Provincia può promuovere l'attivazione di una scuola, denominata "Centro per la formazione alla solidarietà

internazionale", attraverso la costituzione di un'associazione con soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro.

L'associazione può promuovere anche attività di ricerca e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle

medesime tematiche. L'adesione della Provincia all'associazione è condizionata alla preventiva approvazione

dello statuto da parte della Giunta provinciale; lo statuto deve prevedere adeguate forme di informazione, di

coordinamento e di collaborazione con il Forum trentino per la pace e i diritti umani, istituito dalla legge

provinciale 10 giugno 1991, n. 11 (Promozione e diffusione della cultura della pace).

2. La Provincia può concedere all'associazione un contributo fino alla misura del 100 per cento delle spese

ammesse per le attività indicate nel comma 1, secondo criteri e modalità stabilite con deliberazione della Giunta

provinciale. La deliberazione disciplina anche le modalità di rendicontazione e i casi di revoca del contributo.

2 bis. La Provincia, inoltre, può mettere a disposizione dell'associazione indicata nel comma 1, per

l'espletamento delle sue finalità, proprio personale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente,

mantenendo il relativo onere, in tutto o in parte, a proprio carico. Allo stesso modo può mettere a disposizione

dell'associazione i beni mobili, immobili e le attrezzature necessari al suo buon funzionamento.

2 ter. La Provincia può affidare al centro per la formazione alla solidarietà internazionale la valutazione dei

progetti di cooperazione solidale, perché verifichi la sussistenza dei requisiti per l'ammissibilità delle iniziative ai

benefici di legge, per la validità e l'idoneità dell'iniziativa sotto il profilo economico-finanziario e della congruità

tecnico-amministrativa della spesa.

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o Biennali.

Secondo i criteri fissati per la concessione e l’erogazione dei contributi282: “Il

progetto di cooperazione allo sviluppo considera la complessità della situazione sulla quale intende intervenire e propone un sistema di azioni adeguate a risolvere i problemi individuati o comunque a migliorare la situazione iniziale”; “Le microazioni sono interventi puntuali, di norma a sostegno di una realtà organizzativa o di un progetto più

ampi, che prevedono ad esempio la fornitura di equipaggiamenti, macchinari, ecc. o la realizzazione di piccole strutture ed infrastrutture”; infine, “Gli interventi di educazione allo sviluppo hanno come finalità generale la crescita e maturazione di una coscienza ed opinione pubblica trentina consapevole dei rapporti e delle dinamiche che si instaurano tra i Paesi e le popolazioni del mondo, tra i più ricchi e i meno ricchi, nel contesto di economie e società sempre più interdipendenti, con lo scopo di conoscere ed agire per l’attenuazione degli squilibri e il miglioramento dei rapporti internazionali.”.

Le modalità di rendicontazione degli interventi sono stabilite dalla L.P. n. 23/1992 (legge provinciale sull’attività amministrativa), in particolare dall’art. 20, c. 2 bis, in base al quale:

“Per la rendicontazione delle agevolazioni concesse ai sensi della legge provinciale 17 marzo 1988, n. 10 (Sostegno alla cooperazione per lo sviluppo), i beneficiari presentano una relazione illustrativa dell'intervento eseguito corredata dal rendiconto

delle entrate e delle uscite e inoltre, alternativamente:

a) dalla documentazione giustificativa della spesa sostenuta, che può essere intestata anche alla controparte di riferimento locale; se non è possibile fornire una parte di questa documentazione, essa può essere sostituita da una dichiarazione del beneficiario, nella quale sono indicati l'oggetto della spesa e il percettore delle somme;

b) da un'attestazione del possesso della documentazione della spesa, fermo restando che la documentazione deve essere conservata dal beneficiario per gli eventuali controlli.”

Il DPGP 5 giugno 2000, n. 9-27/Leg. “Regolamento concernente modalità e termini di rendicontazione e di verifica delle attività, degli interventi e delle opere nonché degli acquisti agevolati dalla Provincia, ai sensi dell’articolo 20 della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23” precisa all’art. 9 del capo IV le modalità di rendicontazione in

materia di cooperazione allo sviluppo e di interventi di emergenza. In particolare, dispone la norma appena citata:

“1. Ai fini dell'erogazione del saldo delle agevolazioni concesse ai sensi della legge provinciale 17 marzo 1988, n. 10 (Sostegno alla cooperazione per lo sviluppo) e

dall'articolo 8 della legge provinciale 29 aprile 1993, n. 14 in materia di interventi per l'emergenza, i beneficiari, indipendentemente dall'importo dell'agevolazione, provvedono alla rendicontazione presentando la seguente documentazione:

a) relazione illustrativa, sottoscritta dal legale rappresentante, contenente la

descrizione dell'attività svolta ammessa ad agevolazione, le modalità di svolgimento e di realizzazione delle attività e delle opere realizzate, nonché gli elementi per la valutazione

282 Si veda la Deliberazione n. 1779 del 19/08/2011 Allegato A “Criteri e modalità per la concessione e

l’erogazione di contributi agli organismi volontari di cooperazione allo sviluppo”.

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del raggiungimento degli obiettivi prefissati e la motivazione delle eventuali modifiche intervenute rispetto alla previsione originaria;

b) rendiconto delle spese sostenute e delle entrate conseguite relative all'intervento ammesso ad agevolazione;

c) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del legale rappresentante dalla quale risulti la regolare esecuzione dell'intervento, l'ammontare delle entrate conseguite

e delle spese sostenute e il possesso della documentazione idonea a comprovare le spese sostenute per un importo comunque non inferiore a quello dell'agevolazione concessa.

2. Ai fini del controllo della veridicità della documentazione è comunque considerata valida la documentazione comprovante le spese sostenute intestata alla controparte di

riferimento avente sede nello Stato in cui viene realizzato l'intervento, anziché al soggetto beneficiario dell'agevolazione provinciale. In tal caso la documentazione intestata alla controparte è ritenuta valida ancorché prodotta in copia semplice qualora accompagnata dalla dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della controparte che attesti che i dati contenuti corrispondono a quelli riportati nella documentazione

originale che deve rimanere depositata presso i propri archivi, specificandone il motivo. In ogni caso, in presenza di documentazione giustificativa della spesa intestata alla controparte, la dichiarazione sostitutiva di cui alla lettera c) del comma 1 dovrà essere integrata dalla dichiarazione che le spese sono da intendersi a carico dell'organismo

beneficiario dell'agevolazione.”

Infine, delibere di Giunta fissano le modalità di concessione, erogazione e rendicontazione specifiche per i diversi tipi di interventi previsti, fissando i requisiti soggettivi per i beneficiari, e per ogni tipo di contributo i termini per la presentazione delle domande, la documentazione necessaria, i criteri di valutazione, le spese ammissibili e le percentuali di contributo, i termini di conclusione e di rendicontazione e le modalità di erogazione intermedie e finali.

Il capitolo eroga contributi in conto competenza e in conto residui a partire dall’anno 2007, riguardanti contributi concessi con provvedimenti approvati sin dal 2006.

I criteri e le modalità di concessione e di erogazione dei contributi hanno subito a partire da quell’anno varie modifiche che hanno riguardato anche i moduli delle domande di liquidazione dei contributi e la modalità di presentazione della documentazione a supporto delle domande stesse. La deliberazione della Giunta provinciale n. 1760 del 01/09/2006, integrata e modificata dalla n. 2309 del 03/01/2006, ha fissato i criteri e le modalità validi fino al 02/09/2010. In seguito – e fino al 18/08/2011 – i criteri medesimi sono stati fissati dalla delibera n. 2038 del 03/09/2010. Dal 19/08/2011 al 25/10/2012 il riferimento normativo è stato quello della deliberazione n. 1779 del 19 agosto 2011 e, infine, per le domande presentate dopo il 26 ottobre 2012, il provvedimento indicante i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione di contributi agli organismi volontari di cooperazione allo sviluppo è la delibera n. 2312 del 26 ottobre 2012 (in seguito modificata dalla delibera n. 2460 del 2012).

Per quanto riguarda l’erogazione di contributi al “Centro per la formazione alla solidarietà internazionale” il referente normativo è invece la deliberazione n. 2698 del 7

dicembre 2012.

Nell’esercizio 2013 la situazione del capitolo 407000-002 “Spese per la realizzazione di interventi nel settore della solidarietà internazionale – Contributi” riportata nel rendiconto è la seguente:

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- Residui passivi iniziali accertati: 4.831.972,16 euro;

- Uscite impegnate nel 2013: 7.283.982,02, che sommate a quelle già comprese nei

residui per euro 4.731.612,38 portano ad un totale di impegni di 12.015.594,40 euro;

- Pagamenti totali nell’anno 2013 euro 6.123.605,51, di cui euro 3.996.690,90 in conto competenze e euro 2.126.914,61 in conto residui;

- Minori uscire impegnate per euro 100.359,78;

- Residui finali: euro 5.891.988,89.

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio

alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti al capitolo, è stata fornita copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (in conto competenza ed in conto residui).

Dall’esame della documentazione inviata (atti di liquidazione, mandati informatici)

non sono emerse differenze tra quanto indicato nel rendiconto e quanto desunto dagli atti di liquidazione esaminati. In particolare, in base ad un mero riscontro contabile, è emerso che gli importi totali delle liquidazioni in conto competenza e in conto residui sono risultati coincidenti con gli importi iscritti nel rendiconto.

5.5. Capitoli 353300 "Concorso agli oneri di gestione del Centro Servizi culturali S. Chiara" e 354300 "Assegnazioni in conto capitale al Centro servizi culturali S. Chiara"

I capitoli 353300 "Concorso agli oneri di gestione del Centro Servizi culturali S. Chiara" e 354300 "Assegnazioni in conto capitale al Centro servizi culturali S. Chiara" sono stati inizialmente istituiti dalla L.P. 18 novembre 1988, n. 37 “Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara”, successivamente abrogata dall’art. 28 della L.P. 3 ottobre 2007, n. 15 “Disciplina delle attività culturali”. Ora trovano il loro fondamento nell’art. 22

della L.P. 15/2007, rubricato “Centro Servizi culturali S. Chiara”.

In base alle previsioni di tale norma, il Centro Servizi culturali S. Chiara è un ente pubblico economico che nelle strutture ad esso affidate promuove l'offerta culturale e la produzione di iniziative e spettacoli. Il centro è disciplinato da un regolamento con il quale sono definiti le attività, l'organizzazione e il funzionamento. Tra le altre cose, tale regolamento stabilisce le modalità di finanziamento da parte della Provincia e degli altri enti pubblici che aderiscono al centro mediante l'affidamento della gestione di strutture o di servizi culturali (L.P. 15/2007, comma 4, lett. c).

Il “Regolamento di organizzazione e funzionamento del Centro servizi culturali S. Chiara” è stato approvato con D.P.P. 31 dicembre 2008, n. 54-2/Leg. L’art. 12 si occupa della gestione e del finanziamento del centro, ed al comma 2 prevede che le entrate del cento sono costituite:

a) dai concorsi sugli oneri di gestione e di investimento assegnati dalla Provincia, dal Comune di Trento e dagli altri enti aderenti al centro;

b) dai finanziamenti e corrispettivi per l'organizzazione e realizzazione di manifestazioni e attività culturali affidate dalla Provincia, dal Comune di Trento, da altri comuni e da

soggetti pubblici e privati;

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c) altre entrate o contributi a qualsiasi titolo affidati al centro.

Il comma 3 del medesimo articolo prevede inoltre che “il centro presenta alla

Provincia, al Comune di Trento e agli eventuali altri aderenti al centro stesso, entro il 31 luglio di ogni anno un documento articolato secondo i contenuti indicati al successivo comma 4, accompagnato da un budget previsionale ai fini della determinazione per l'esercizio successivo degli oneri a carico di ciascuno degli enti aderenti.”

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti i capitoli 353300 e 354300, è stata richiesta e fornita copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (sia in conto competenza che in conto residui), correlati dalla relativa documentazione giustificativa e degli atti di impegno.

Per quanto concerne il capitolo 353300 "Concorso agli oneri di gestione del Centro Servizi culturali S. Chiara" sono pervenute 2 delibere di impegno e 2 liquidazioni. Nel dettaglio:

con la deliberazione n. 2955 del 27 dicembre 2012 la Giunta provinciale ha stabilito di assegnare al Centro Servizi culturali S. Chiara euro 1.087.000,00 in qualità di acconto per l’anno 2013 sui finanziamenti per la gestione dell’ente. Il comma 3 dell’art. 9 bis della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 prevede infatti, al fine di assicurare la continuità dell’attività agli enti destinatari in via continuativa di trasferimenti a

carico del bilancio provinciale, la possibilità di assegnare agli stessi acconti sui finanziamenti per le spese di funzionamento e gestione di importo non superiore al 50% delle assegnazioni disposte per l’anno precedente (pari, nel caso del Centro Servizi culturali S. Chiara ad euro 2.175.113,16). Con la liquidazione n. 2015 del 24 gennaio 2013 è stato liquidato l’intero importo di euro 1.087.000,00, previa presentazione da parte del Centro della delibera n. 1/285/2012 di approvazione del bilancio preventivo 2013 e del fabbisogno di cassa al 22 gennaio 2013;

con la deliberazione n. 1525 del 26 luglio 2013, avente ad oggetto: “Art. 22 L.P. 3 ottobre 2007, n. 15 – Approvazione del bilancio di previsione 2013 e

dell’aggiornamento del programma pluriennale di attività, triennio 2013-2015, del Centro servizi culturali S. Chiara” è stato disposto di assegnare al Centro le ulteriori risorse autorizzate sul bilancio 2013 finalizzate al concorso agli oneri di gestione pari ad euro 979.000,00. Con la liquidazione n. 16839 del 29 luglio 2013 è stato liquidato l’intero importo di euro 979.000,00, previa presentazione da parte del Centro del fabbisogno di cassa al 26 luglio 2013.

Nel complesso l’importo delle liquidazioni analizzate, pari ad euro 2.066.000,00, coincide con l’importo iscritto nel rendiconto e si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita.

Per quanto concerne il capitolo 354300 "Assegnazioni in conto capitale al Centro Servizi culturali S. Chiara" sono pervenute 5 delibere di impegno e 5 liquidazioni. Nel dettaglio:

con la deliberazione n. 2995 del 27 dicembre 2012 la Giunta provinciale ha stabilito di assegnare al Centro Servizi culturali S. Chiara un finanziamento integrativo per l’anno 2012, pari ad euro 97.000, per la copertura dei costi per la realizzazione delle attività e iniziative non ricomprese nel programma di attività del Centro e concordate con la Provincia, secondo quanto previsto dalla convenzione n. 40700 di

data 16 giugno 2011 tra la Provincia e il Centro. La Giunta provinciale ha ritenuto

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necessario procedere, nonostante fosse in atto un’indagine della Procura della Repubblica, all’assegnazione del finanziamento al Centro al fine di consentire la

liquidazione delle spese sostenute dal Centro medesimo per la realizzazione delle iniziative regolarmente concluse, riservandosi la ripetizione nel caso in cui emergessero irregolarità nell’ambito delle iniziative finanziate. Con la liquidazione n. 1620 del 22 gennaio 2013 è stato liquidato, in conto residui 2012, l’intero importo di euro 97.000,00, previa presentazione da parte del Centro del fabbisogno di cassa al 18 gennaio 2013, della convenzione 40700 di data 16 giugno 2011 e della richiesta di integrazione contributo 2012 inviata con nota del 20 dicembre 2012;

con la deliberazione n. 478 del 14 marzo 2013 la Giunta provinciale, vista la situazione economico-finanziaria del Centro dovuta alle irregolarità nella gestione del bilancio oggetto di specifica indagine della Procura della Repubblica e considerato che le verifiche effettuate a seguito dell’avvio dell’indagine hanno fatto emergere una situazione debitoria straordinaria di euro 3.500.000,00, ha stabilito di procedere all’assegnazione al Centro di euro 3.500.000,00 a titolo di fondo di dotazione, imputandone una quota pari ad euro 2.500.000,00 sul bilancio 2013 ed

una quota pari ad euro 1.000.000,00 sul bilancio 2014. Contemporaneamente sono state emanate nei confronti del Centro specifiche direttive per l’organizzazione e per la gestione economico-finanziaria. Con la liquidazione n. 6725 del 19 marzo 2013 è stato liquidato l’importo di euro 2.500.000,00, previa presentazione della nota di richiesta del Centro dell’11 marzo 2013;

con la deliberazione n. 1525 del 26 luglio 2013, avente ad oggetto: “Art. 22 L.P. 3 ottobre 2007, n. 15 – Approvazione del bilancio di previsione 2013 e dell’aggiornamento del programma pluriennale di attività, triennio 2013-2015, del Centro servizi culturali S. Chiara” è stato disposto di assegnare al Centro un

contributo in conto capitale di euro 2.322.000,00 per programmi di investimento e per la realizzazione di attività e iniziative comprese nel programma di attività. Con la liquidazione n. 16862 del 26 luglio 2013 è stato liquidato l’importo di euro 1.651.000,00, previa presentazione da parte del Centro del fabbisogno di cassa al

26 luglio 2013. Con la successiva liquidazione n. 22966 è stato liquidato il restante importo di euro 671.000,00, previa presentazione da parte del Centro del fabbisogno di cassa all’1 ottobre 2013;

con la deliberazione n. 2488 del 29 novembre 2013 la Giunta provinciale ha stabilito di assegnare al Centro Servizi culturali S. Chiara un finanziamento

integrativo per l’anno 2013, pari ad euro 154.000, per la copertura dei costi per la realizzazione di attività e iniziative non ricomprese nel programma di attività del Centro e concordate con la Provincia. Con la liquidazione n. 28765 del 12 dicembre 2013 è stato liquidato, l’intero importo di euro 154.000,00, previa presentazione da

parte del Centro del fabbisogno di cassa all’11 dicembre 2013.

Nel complesso l’importo delle liquidazioni analizzate, pari ad euro 4.976.000,00 in conto competenza ed euro 97.000,00 in conto residui, coincide con l’importo iscritto nel rendiconto e si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita.

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5.6. Capitolo 615605 "Spesa per l'assegnazione di somme in conto capitale a Trentino Sviluppo S.p.a. per l'acquisizione e/o ristrutturazione di aree, immobili

ed impianti da destinare ad attività economiche, nonché per effettuare partecipazioni di capitale"

Il capitolo di competenza del Servizio Industria e artigianato riguarda il finanziamento di una serie di interventi che sinteticamente si possono riassumere in:

- acquisizione e/o apprestamento di “aree e strutture per attività produttive, in armonia con gli strumenti urbanistici in vigore” (art. 25 L.P. 6/1999);

- “realizzazione o la ristrutturazione di aree, di immobili e dei relativi impianti generali, arredi e attrezzature, da destinare ad attività economiche… … comprese le

strutture destinate allo svolgimento di manifestazioni fieristiche e attività connesse, gli impianti a fune a servizio di attività turistiche, gli impianti tecnologici a carattere ambientale… …,nonché per l'assunzione di partecipazioni, anche in forma di finanziamenti da soci e prestiti obbligazionari o di garanzie fideiussorie, funzionali al

sostegno di iniziative economiche anche esterne al territorio provinciale, purché d'interesse per l'economia trentina. … finanziamento, delle attività previste dagli articoli 5 e 6 della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 (legge provinciale sulla promozione turistica).” (art. 33 L.P. 6/1999);

- “…acquisto o realizzazione, ristrutturazione di impianti tecnologici per attività economiche;… … installazione e gestione di impianti di depurazione.” (art. 34 L.P. 6/1999).

L’art. 33 della legge provinciale sugli incentivi alle imprese (L.P. 13/12/1999 n. 6) prevede che detti interventi possano essere affidati alla società provinciale Trentino

Sviluppo Spa e finanziati tramite l’istituzione di un fondo. Il medesimo articolo prevede che un’apposita convenzione regoli i rapporti tra Provincia e Società e definisca tra l’altro le modalità di amministrazione del fondo283.

La convenzione stipulata tra Provincia e Trentino Sviluppo Spa denomina il fondo

“Fondo per gli interventi di tipo economico” e stabilisce, all’art. 2, che lo stesso possa essere alimentato:

a) dalle assegnazioni di risorse in conto capitale della Provincia;

b) dalle somme derivanti dalla cessione in proprietà, nonché dalla concessione in

locazione, anche finanziaria, dei beni acquisiti con il fondo e dei frutti relativi;

c) dagli interessi, al netto delle ritenute obbligatorie, derivanti dalla gestione della liquidità pertinente al fondo;

d) dal recupero di contributi erogati e successivamente revocati, dalle eventuali penali corrisposte dagli acquirenti o affittuari degli immobili;

e) dai finanziamenti, anche infruttiferi, eventualmente assunti da Trentino Sviluppo ai sensi del comma 1 bis) dell’articolo 33 della Legge provinciale n. 6, per le attività di cui

alle sezioni I e II della presente convenzione, ivi compresi quelli a titolo di finanziamento infruttifero in c/soci conferiti al fondo previa specifica delibera della Giunta provinciale che li disponga; 283 La convenzione regola i rapporti intercorrenti tra Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo Spa per

quanto riguarda gli interventi di contesto e strutturali previsti dagli artt. 14, 20, 21, 24, 24bis, 25, 33 e 34 della

legge provinciale sugli incentivi alle imprese (L.P. 13/12/1999 n. 6).

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f) cessione di attivi disposta secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta provinciale ai sensi dell’art.33 comma 1 bis della Legge 6;

g) eventuali ulteriori rimborsi al fondo a qualsiasi titolo”.

La medesima convenzione all’art. 3 stabilisce che le assegnazioni della Provincia siano concesse sulla base di un piano triennale di attività presentato dalla società stessa284.

Infine, l’art. 8 della convenzione regola le modalità di erogazione delle assegnazioni di risorse in conto capitale, stabilendo che: “Le assegnazioni di risorse in conto capitale di cui alla lettera a), dell’articolo 2, sono versate dalla Provincia a Trentino Sviluppo Spa nei limiti dello stanziamento di bilancio e della disponibilità della cassa provinciale, sulla base

della presentazione di fabbisogni periodici di cassa”.

La deliberazione di Giunta n. 2810 del 14 dicembre 2012 ha approvato il “II aggiornamento del Piano triennale 2011-2013” definendo un totale di interventi finanziati di euro 295.392.339,77 e un totale di interventi in area inseribilità di euro

123.732.400,00. La medesima deliberazione ha, quindi, assegnato a titolo di finanziamento a valere sul Fondo per gli interventi di tipo economico (ex. art. 33 e 34 L.P. n. 6/1999) la somma di euro 9.700.000,00 euro impegnando contestualmente la medesima cifra sul capitolo 615605 oggetto del presente campionamento.

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo, è stata fornita copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (in conto residui 2012), correlati alla relativa documentazione giustificativa.

Nel corso del 2013 sul capitolo 615605 non sono state impegnate ulteriori somme;

quindi, le verifiche relative hanno riguardato pagamenti in conto residui dell’anno 2012.

La situazione del capitolo 615605, come riportata nel rendiconto 2013 è la seguente:

- residui passivi iniziali accertati: 9.700.000,00 euro;

- pagamenti: 9.700.000,00 euro;

- residui a fine esercizio: 0,00 euro.

Il totale delle liquidazioni in conto residui è pari a euro 9.700.000,00. I residui riaccertati erano pari a 9.700.000,00 e pertanto tutti i residui sono stati pagati.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono state inviate ed esaminate 2 liquidazioni corredate dei documenti giustificativi

riferiti alla gestione residui 2012;

con riferimento a ciascuna posta è stata verificata la presenza della documentazione citata nella posta stessa, e prevista, per quanto riguarda il Piano triennale e la richiesta di fabbisogno di cassa, dalla convenzione citata:

- convenzione n. 41648 di data 11/06/2012;

284 Il piano è stato approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 1559 del 18 luglio 2011 e, per il

triennio 2001-2013, riporta interventi per 375.836.617,84 euro, di cui totale interventi finanziati

237.492.617,84 euro e interventi previsti in area di inseribilità 138.344.000,00 euro (non ancora finanziati).

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- richiesta fabbisogno di cassa da parte di Trentino Sviluppo Spa;

- pagamento non soggetto a verifica dell’inesistenza di inadempienze ai sensi art. 48-

bis DPR 602/73285

- provvedimento n. 2810 di data 14/12/2012.

In conclusione, si rileva che, nel complesso, l’importo delle liquidazioni analizzate

coincide con l’importo iscritto nel rendiconto.

5.7. Capitolo 615805 "Spesa per l'assegnazione di contributi annui a Trentino Sviluppo S.p.a. per investimenti" (contributi anni pregressi)

Il capitolo è gestito dal Servizio Industria e artigianato e riguarda il finanziamento di una serie di interventi che sinteticamente si possono riassumere in:

- realizzazione o ristrutturazione di aree, di immobili e dei relativi impianti generali;

arredi e attrezzature, da destinare ad attività economiche comprese le strutture destinate allo svolgimento di manifestazioni fieristiche e attività connesse; impianti a fune a servizio di attività turistiche, impianti tecnologici a carattere ambientale; assunzione di partecipazioni, anche in forma di finanziamenti da soci e prestiti obbligazionari o garanzie fideiussorie, funzionali al sostegno di iniziative

economiche anche esterne al territorio provinciale, purché d'interesse per l'economia trentina; finanziamento delle attività previste dagli articoli 5 e 6 della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 sulla promozione turistica (art. 33 L.P. n. 6/1999).

L’art. 33 della legge provinciale sugli incentivi alle imprese (L.P. 13/12/1999 n. 6) prevede che detti interventi possano essere affidati alla società provinciale Trentino Sviluppo Spa e finanziati tramite l’istituzione di un fondo. Il medesimo articolo prevede che un’apposita convenzione regoli i rapporti tra Provincia e Società e definisca tra l’altro le modalità di amministrazione del fondo286.

285 DPR 602/73 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito) art. 48 bis Disposizioni sui pagamenti

delle pubbliche amministrazioni:

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 2, le amministrazioni pubbliche

di cui all’ articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le società a prevalente

partecipazione pubblica, prima di effettuare, a qualunque titolo, il pagamento di un importo superiore a

diecimila euro, verificano, anche in via telematica, se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento

derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale

importo e, in caso affermativo, non procedono al pagamento e segnalano la circostanza all’agente della

riscossione competente per territorio, ai fini dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo.

La presente disposizione non si applica alle aziende o società per le quali sia stato disposto il sequestro o la

confisca ai sensi dell’ articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni,

dalla legge 7 agosto 1992, n. 356, ovvero della legge 31 maggio 1965, n. 575 (242), ovvero che abbiano

ottenuto la dilazione del pagamento ai sensi dell'articolo 19 del presente decreto. (239)

2. Con regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare ai sensi dell’ articolo 17, comma 3,

della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite le modalità di attuazione delle disposizioni di cui al comma 1.

(241)

2-bis. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze, l'importo di cui al

comma 1 può essere aumentato, in misura comunque non superiore al doppio, ovvero diminuito. 286 Per una sintetica descrizione delle modalità di funzionamento della convenzione tra Provincia e Trentino

Sviluppo Spa, di interesse per l’attività del presente campionamento, si rimanda al paragrafo relativo al Capitolo

615605 – Spesa per l’assegnazione di somme in conto capitale a Trentino Sviluppo Spa, per l’acquisizione e/o

ristrutturazione di aree, immobili ed impianti da destinare ad attività economiche, nonché per effettuare

partecipazioni di capitale.

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Le deliberazioni n. 336 e n. 374 del 23 febbraio 2007, modificate rispettivamente dalle deliberazioni n. 586 e n. 589 del 19 marzo 2010 e infine dalla deliberazione n. 244

del 11 febbraio 2011, citate negli atti di assegnazione dei contributi oggetto del capitolo 615805, contengono le disposizioni attuative dell’articolo 8-bis della Legge provinciale 9 aprile 1973, n. 13 “Partecipazione della Provincia al Centro tecnico-finanziario per lo sviluppo economico della provincia di Trento”, riguardanti l’erogazione dei finanziamenti provinciali per il tramite di Cassa del Trentino Spa. Il citato art. 8-bis della L.P. n. 13/1973, dispone, infatti, che Cassa del Trentino “è la società di sistema, controllata direttamente o indirettamente dalla Provincia”, incaricata, tra l’altro, di “anticipare agli enti e soggetti collegati alla finanza provinciale le somme relative a interventi finanziati con trasferimenti della Provincia, dello Stato, dell'Unione europea o della Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol”. Aggiunge ancora la norma che Cassa del Trentino Spa

può erogare per conto della Provincia, nei limiti fissati da un’apposita convenzione, “finanziamenti previsti dalla normativa provinciale collocati tra le spese di investimento” in favore di una serie di enti e soggetti finanziati dalla Provincia tra le quali le società partecipate dalla stessa e le loro controllate. In quest’ultimo caso, precisa l’art. 8-bis, “le

somme corrispondenti ai finanziamenti a carico del bilancio provinciale, la cui erogazione agli enti e ai soggetti indicati nel comma 1 è affidata alla Cassa, sono assegnate alla Cassa”.

La Giunta provinciale con la deliberazione n. 336 del 23 febbraio 2007 ha effettuato una prima individuazione di finanziamenti la cui erogazione è stata affidata a Cassa del

Trentino comprendendo i contributi in annualità erogati “all’Agenzia per lo sviluppo Spa per la realizzazione di investimenti concessi ai sensi dell’art. 33 della legge provinciale 13 dicembre 1999 n. 6 (Capitolo 615805 del bilancio 2007.2009 della Provincia)”287 288.

In sostanza, quindi, le norme appena citate affidano a Cassa del Trentino Spa

l’erogazione dei finanziamenti provinciali disposti a favore di Trentino Sviluppo Spa, “erogazione che avviene esclusivamente nella forma di agevolazioni in conto capitale utilizzando i contributi in conto capitale assegnati dalla Provincia ed attualizzando, attraverso operazioni di provvista sul mercato finanziario, i contributi annui pure

assegnati dalla Provincia”289.

I criteri approvati con la deliberazione n. 336 del 23 febbraio 2007 stabiliscono che i provvedimenti di concessione dei finanziamenti dovranno rispettare una particolare impostazione: “In specifico, i finanziamenti dovranno essere concessi in favore degli enti e soggetti beneficiari, ma i corrispondenti contributi in conto capitale e in annualità che

ne garantiscono la copertura sul bilancio della Provincia dovranno essere assegnati a Cassa del Trentino”.

Gli stessi criteri stabiliscono che “L’assegnazione a Cassa dei contributi in annualità verrà disposta, sulla base delle richieste della Cassa medesima e su indicazione del

Dirigente generale del Dipartimento Affari Finanziari, con provvedimento del Dirigente della struttura del medesimo Dipartimento competente in materia di rapporti finanziari con Cassa, facendo riferimento agli impegni di spesa assunti dalle competenti strutture (in sede di adozione degli strumenti di programmazione degli interventi o in sede di concessione dei contributi) sui capitoli di bilancio riferiti alle singole leggi di settore.”290.

287 Allegato 1 alla delibera n. 336 del 23 febbraio 2007. 288 In data 27 giugno 2007 l’assemblea straordinaria dei soci di Agenzia per lo Sviluppo Spa ha approvato la

modifica della ragione sociale in Trentino Sviluppo S.p.A. (delibera n. 2101 del 28 settembre 2007). 289 Deliberazione n. 336 del 23 febbraio 2007. 290 I criteri prevedono un’ulteriore modalità secondo cui, per taluni tipi di contributi in annualità, individuati

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Per l’esercizio 2013 con i provvedimenti di seguito indicati è stata impegnata la somma complessiva di euro 20.100.000,00 per contributi a favore di Trentino Sviluppo

Spa, assegnando gli stessi a Cassa del Trentino Spa:

- delibera n. 274 del 08/02/2008 e determina n. 3 del 27/02/2008 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per 7.300.000,00 euro;

- delibera n. 2072 del 21/09/2007 per 700.000,00 euro;

- delibera n. 1658 e determina n. 5 del 09/03/2012 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per euro 3.000.000,00;

- delibera n. 1844 del 24/07/2009 e determina n. 10 del 26/04/2012 e n. 5 del

09/03/2012 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per euro 2.621.792.69;

- delibera n. 1844 del 24/07/2009 e determina n. 21 del 19/11/2010 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per euro 3.178.207,31;

- delibera n. 1844 del 24/07/2009 e determina n. 10 del 26/04/2012 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per euro 1.100.000,00;

- delibera n. 591 del 19/03/2010, n. 753 del 15/04/2011 e determina n. 22 del 7/12/2012 del dirigente del Servizio Sistema finanziario provinciale per euro 2.200.000,00.

In sintesi la situazione del capitolo riportata nel rendiconto PAT 2013 è la seguente:

- residui passivi iniziali: 31.743.585,38 euro suddivisi sui seguenti anni di competenza:

o competenza anno 2010: 5.621.792,69 euro;

o competenza anno 2011: 6.721.792,69 euro;

o competenza anno 2012: 19.400.000,00 euro.

- Uscite impegnate nel 2013: 20.100.000,00 euro, che sommate a quelle già comprese nei residui portano ad un totale di impegni di 51.843.585,38 euro;

- Pagamenti totali per 29.143.585,38 euro di cui:

o 700.000,00 euro in competenza 2013;

o 5.621.792,69 euro in competenza residui 2010;

o 6.721.792,69 euro in competenza residui 2011;

o 16.100.000,00 euro in competenza residui 2012.

- Residui finali: euro 22.700.000,00.

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo, è stata fornita

annualmente dalla Giunta, le assegnazioni a Cassa avvengono in via anticipata “sia rispetto all’adozione dei

provvedimenti di programmazione degli interventi che rispetto ai provvedimenti di concessione dei

finanziamenti” (punto B) Modalità per l’attivazione del modello di finanziamento degli investimenti per il tramite

di cassa, dei criteri fissati con deliberazione n. 336 del 23 febbraio 2007).

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copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (in conto competenza e in conto residui 2010, 2011 e 2012), correlati alla relativa documentazione giustificativa.

Dall’esame della documentazione inviata (atti di liquidazione e mandati informatici e relative evidenze documentali) non sono emerse differenze tra quanto indicato nel rendiconto e quanto desunto dalla documentazione analizzata.

Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate:

sono state inviate ed esaminate 6 liquidazioni, per un totale di 14 poste di liquidazione;

con riferimento a ciascuna posta è stata verificata la presenza della

documentazione citata nella liquidazione (evidenze documentali) e nella posta stessa (provvedimenti) e la corrispondenza delle cifre indicate:

- convenzione che regola i rapporti tra PAT e Cassa del Trentino Spa;

- atti aggiuntivi della convenzione stessa;

- richiesta fabbisogni di cassa da parte di Cassa del Trentino Spa;

- provvedimenti di assegnazione dei contributi a Cassa del Trentino Spa;

- pagamento non soggetto a verifica dell’inesistenza di inadempienze ai sensi

art. 48-bis DPR 602/73.

Dalla verifica delle evidenze documentali sono emerse delle incongruenze per quanto riguarda la corrispondenza tra la documentazione citata nelle richieste di fabbisogno di Cassa del Trentino Spa, in particolare tra le determinazioni di assegnazione

dei contributi richiamate da Cassa del Trentino nelle richieste di erogazione degli stessi e le determinazioni di assegnazione dei contributi indicate nelle singole poste di liquidazione291. In particolare:

- liquidazione n. 2239 del 29/01/2013: tra le evidenze documentali la richiesta di Cassa del Trentino n. 23 del 04/01/2013 fa riferimento ad assegnazioni “ante

2009”, ma sia la delibera di concessione del contributo che la determina di assegnazione dello stesso sono posteriori a tale data, rispettivamente del 24 luglio 2009 la delibera n. 1844 di concessione del contributi a Trentino Sviluppo e del 26 aprile 2012 la determina n. 10 di assegnazione dello stesso a Cassa del Trentino

Spa;

- liquidazione n. 2226 del 29/01/2013: valgono le medesime considerazioni fatte per la liquidazione n. 2239, per cui le determinazioni di assegnazione dei contributi sono posteriori al 2009;

- liquidazione n. 8833 del 17/04/2013: tra le evidenze documentali la richiesta di fabbisogno di Cassa del Trentino n. 570 del 05/04/2014 fa riferimento ai contributi assegnati con la determinazione n. 9 del 15 maggio 2009. Tale provvedimento, nell’allegato a), riporta un elenco di contributi e relativi capitoli del bilancio provinciale non attinenti all’oggetto della liquidazione, che infatti fa espresso

riferimento alla determinazione n. 3 del 27/02/2008;

291 Le determinazioni citate di seguito si riferiscono tutte alle determinazioni del dirigente del Servizio Sistema

finanziario pubblico provinciale.

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- liquidazione n. 9955 del 02/05/2013: tra le evidenze documentali la richiesta di fabbisogno di Cassa del Trentino n. 571 del 05/04/2013 fa riferimento ai contributi

assegnati con determinazione n. 10 del 26/04/2012. Tuttavia, la posta di liquidazione n. 1000022418 fa invece riferimento alla determinazione n. 21 del 19/11/2010, non richiamata nella suddetta richiesta di Cassa del Trentino;

- liquidazione n. 22197 del 11/10/2013: la richiesta di fabbisogno di Cassa del

Trentino n. 1679 del 12/09/2013 fa riferimento ai contributi assegnati con la determinazione n. 15 del 19 ottobre 2011. Tale provvedimento, nell’allegato A), riporta un elenco di contributi e relativi capitoli del bilancio provinciale non attinenti all’oggetto della liquidazione, che infatti fa espresso riferimento alla delibera n. 2072 del 21/09/2007;

- liquidazione n. 22186 del 11/10/2013: la richiesta di fabbisogno di Cassa del Trentino n. 1679 del 12/09/2013 richiama i contributi assegnati con determinazione n. 15 del 19 ottobre 2011. Tale provvedimento, nell’allegato A), riporta un elenco di contributi e relativi capitoli del bilancio provinciale non attinenti all’oggetto della liquidazione, che infatti fa espresso riferimento alla determinazione n. 5 del 09/03/2012.

5.8. Capitolo 743150-001 "Spesa per la realizzazione di opere di viabilità statale -

Interventi di competenza dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche"

Il capitolo, gestito dall’Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche (APOP), riguarda una serie di interventi relativi alla viabilità statale ed opere connesse alla medesima, realizzati o finanziati direttamente dalla Provincia.

Il capitolo è regolato da norme che prevedono interventi di carattere viabilistico riassumibili nei seguenti:

- Art. 19 del DPR 22 marzo 1974 n. 381 che delega alla Provincia le funzioni in materia di viabilità stradale dello Stato e prevede che la stessa predisponga dei piani pluriennali di viabilità e piani triennali per la gestione e l'incremento della rete stradale, nonché assorba le funzione in capo all’Ente nazionale per le strade;

- Art. 29 del DPR 22 marzo 1974 n. 381 che stabilisce il subentro della Provincia nei diritti e negli obblighi relativi agli immobili adibiti ad uffici e relativi arredamenti

nonché il trasferimento in proprietà alla Provincia autonoma competente di tutti i beni immobili, i beni mobili registrati e gli altri beni mobili esistenti nel territorio delle province di Trento e di Bolzano, strumentali all'esercizio delle funzioni delegate, utilizzati alla data del 30 giugno 1998 dal compartimento ANAS di Trento;

- Art. 50 ter della legge provinciale 3 gennaio 1983 n. 2 “Norme per l’esecuzione di lavori pubblici di interesse provinciale” che prevede la realizzazione diretta di opere di viabilità finalizzate alla soppressione di passaggi a livello o la stipula di convenzioni che regolano i rapporti con i soggetti pubblici o privati interessati all’attività e i relativi finanziamenti previsti per tali scopi;

- Art. 36 ter comma 3 della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 “Disciplina dell'attività contrattuale e dell'amministrazione dei beni della Provincia autonoma di Trento” che prevede la realizzazione, nell’ambito dei programmi di opere per viabilità, di una rete di condotti da mettere a disposizione degli enti e delle imprese

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operanti nel settore delle telecomunicazioni o che comunque gestiscono servizi a rete292;

- Art. 43 della legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10 “Misure collegate con l'assestamento del bilancio per l'anno 1998”, in base al quale la Provincia assume in tutto o in parte gli oneri conseguenti al verificarsi di eventi comportanti l'interruzione o la limitazione temporanea della circolazione sulla viabilità di

competenza provinciale e derivanti dalla deviazione del traffico, limitatamente al tratto autostradale alternativo alla rete viaria ordinaria interessata, necessaria a far fronte a situazioni temporanee di grave disagio alla circolazione stessa;

- Art. 13 della legge provinciale 27 agosto 1999, n. 3 “Misure collegate con l'assestamento del bilancio per l'anno 1999” che stabilisce disposizioni finalizzate alla verifica del piano straordinario di opere pubbliche e all’approvazione di un piano di grandi opere per la viabilità;

- Art. 51 della legge provinciale 20 marzo 2000, n. 3 “Misure collegate con la manovra di finanza pubblica per l'anno 2000” che regola gli interventi di

miglioramento della viabilità sui territori confinanti con la provincia di Trento (stipula convenzione e limiti al finanziamento);

- Art. 52 della legge provinciale 20 marzo 2000, n. 3 “Misure collegate con la manovra di finanza pubblica per l'anno 2000” che prevede e regola il piano

provinciale della mobilità come strumento pianificatorio per l’attuazione delle politiche provinciali e per la programmazione delle opere e degli interventi a carattere strategico sotto l'aspetto della mobilità e della mobilità sostenibile, in attuazione del piano urbanistico provinciale e dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, che ha istituito la consulta provinciale delle sicurezza e dell’educazione stradale con il compito di supportare l’attività di pianificazione e promozione delle misure per il miglioramento della sicurezza stradale e per l’educazione stradale da inserire nel piano della mobilità;

- Art. 52 bis della legge provinciale 20 marzo 2000, n. 3 “Misure collegate con la

manovra di finanza pubblica per l'anno 2000” che fissa disposizioni per l’attuazione del piano generale degli interventi per la viabilità.

Per quanto riguarda il rendiconto 2013 la situazione del capitolo è la seguente:

- Previsioni finali di competenza Euro 36.371.811,16;

- Residui passivi inziali accertati Euro36.140.844.35;

- Pagamenti totali 2013 Euro 21.658.354,71 di cui 7.120.495,94 in conto competenza e 14.537.858,77 in conto residui, così distinti:

o 54.482,04 residui anno 2002;

o 96.828,78 residui anno 2004;

o 61.171,05 residui anno 2005;

o 98.192,03 residui anno 2006;

o 160.774,24 residui anno 2007;

292 I cosiddetti “cavidotti” per la banda larga.

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o 583.140,52 residui anno 2008;

o 971.850,29 residui anno 2009;

o 7.660.251,56 residui anno 2010;

o 1.405.606,47 residui anno 2011;

o 3.445.561,79 residui anno 2012.

- Uscite impegnate 2013 euro 72.225.174,65 di cui 36.371.811,16 in competenza e 36.109841,69 in conto residui;

- Residui a fine esercizio Euro 50.566.819,94 di cui 28.994.837,02 relativi al 2013 e 21.571.982,92 relativi ad esercizi precedenti;

Nell’ambito dell’attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell’attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo 743150-001, è stata fornita copia di tutte le determinazioni di impegno, di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (sia in conto competenza che in conto residui), correlati dalla relativa

documentazione giustificativa.

Sono state analizzate 43 liquidazioni, e le relative 87 poste di liquidazione, riferite alla gestione di competenza e 389 liquidazioni, e relative 811 poste di liquidazione, riferite alla gestione residui.

Dall’esame della documentazione inviata (atti di liquidazione e relative evidenze documentali) non sono emerse differenze tra quanto indicato nel rendiconto e quanto desunto dalla documentazione analizzata. In particolare, gli importi totali delle liquidazioni in conto competenza e in conto residui analizzate coincidono con gli importi iscritti nel rendiconto.

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

221

Capitolo 6

Osservazioni ed esigenze di riforma normativa

Ai sensi dell’art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 305/1988 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol per l’istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano), e a fini di ausilio al Consiglio provinciale, la Corte dei conti è chiamata a formulare, in sede di giudizio di parificazione del rendiconto, le osservazioni sul modo con cui

l'amministrazione interessata si è conformata alle leggi, indicando anche le riforme e le variazioni che si ritengono opportune.

Sul piano ordinamentale si evidenzia che non sono state emanate nel corso del 2013 norme di attuazione statutarie, ai sensi dell’art. 27, comma 1, della legge 5 maggio

2009, n. 42 (delega al governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione), per quanto concerne il concorso agli obiettivi di perequazione e di solidarietà da parte della Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol e delle Province autonome di Trento e di Bolzano. Risulta emanata una unica norma di attuazione statutaria (decreto legislativo 5 marzo 2013, n.28), in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità. Il comma 518 dell’art.1 della legge 27 dicembre 2013, n.174 (legge di stabilità 2014), ha disposto, infine, la modifica dell’art.80 dello Statuto di Autonomia attribuendo alle province autonome di Trento e Bolzano competenza legislativa esclusiva in materia di finanza locale, con la possibilità di istituire nuovi tributi locali e la facoltà di disciplinare in maniera difforme i tributi di natura

immobiliare istituiti con legge statale.

La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha indicato, nella delibera n. 14/SEZAUT/2014/INPR del 14 maggio 2014 le linee di orientamento sul giudizio di parificazione che, seppur aventi ad oggetto i rendiconti generali delle Regioni a statuto ordinario, presentano “profili che possono riguardare anche la parificazione dei rendiconti generali delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome, nei cui confronti costituiscono valido supporto operativo, nel rispetto degli ordinamenti giuridici e degli specifici regimi di autonomia differenziata”.

Conformemente alle indicazioni contenute nella soprarichiamata deliberazione, occorre, tra l’altro, segnalare il grado di riscontro fornito alle osservazioni formulate da questa Corte nell’ambito della parifica del rendiconto 2012 (Sezioni Riunite nella Regione Trentino - Alto Adige, decisione n. 2/PARI/2013 del 28 giugno 2013).

Nella relazione unita alla decisione ora citata, la Corte aveva evidenziato l’opportunità di addivenire, in conformità a quanto disposto dall’art. 3 della legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 (che ha attribuito allo Stato competenza esclusiva in materia di “armonizzazione dei bilanci pubblici”), alla definizione della decorrenza e delle modalità di applicazione alla Provincia autonoma di Trento, tramite le procedure “pattizie” previste dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, delle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e dei bilanci pubblici di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, una volta definito compiutamente il quadro normativo complessivo di riferimento.

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

222

La Provincia ha comunicato l’intenzione di adeguare la propria normativa alla legislazione statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici solo al momento

dell’emanazione dei decreti legislativi statali applicativi, quindi al termine della sperimentazione prevista nel decreto legislativo da ultimo richiamato.

Si segnala, in proposito, che la legge costituzionale n. 1/2012 ha attribuito alla competenza esclusiva statale la materia dell’armonizzazione dei bilanci pubblici,

scorporandola da quella del coordinamento della finanza pubblica.

Al riguardo, evidenziando che per il settore sanitario le relative disposizioni di armonizzazione decorrono a partire dall’esercizio 2014, questa Corte ribadisce comunque l’esigenza dell’ immediata modifica normativa dei termini previsti nella legge di contabilità provinciale per l’approvazione del rendiconto in senso conforme a quelli indicati nell’art. 18 del citato decreto legislativo n. 118/2011 che prevede la presentazione del rendiconto, per tutte le amministrazioni pubbliche, entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di gestione.

Tale modifica normativa, unitamente a quella che prescriverebbe il differimento al

31 luglio della data di approvazione del rendiconto da parte del Consiglio, agevolerebbe il controllo intestato a questa Corte, oggi necessariamente svolto nei termini ristretti concessi dalle scadenze della normativa provinciale, certamente non adeguati all’importanza e al ruolo essenziale che riveste la parificazione nel sistema degli

strumenti di controllo della finanza pubblica.

In termini più generali, si attendono le misure di adeguamento anche con riguardo alla legge 24 dicembre 2012, n. 243 (“Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’art. 81, sesto comma, della Costituzione”), in materia di equilibri di bilanci, di ricorso all’indebitamento e di sostenibilità del debito, quantomeno per la parte in cui tale legge non è di immediata applicazione (v. Corte costituzionale n. 88/2014 e, in particolare sull’indebitamento, si veda anche Corte costituzionale 175/2014).

Ulteriore rilievo della Corte in occasione della parificazione della gestione 2012 era stato evidenziato in merito alla mancata applicazione del regolamento (CE) n. 2223/1996

del Consiglio del 25 giugno 1996, istitutivo del “Sistema europeo dei conti nazionali e regionali della comunità” (SEC ‘95), in modo da consentire finalmente una contabilizzazione del patrimonio provinciale conforme a quanto previsto in sede di regolamentazione comunitaria.

Ad oggi, tuttavia, a tale rilievo non si è dato riscontro fattivo, e perdura la disapplicazione da parte della Provincia autonoma di Trento del Regolamento comunitario citato.

Non ha avuto concreto seguito l’avviso espresso da questa Corte circa l’opportunità, ai fini di armonizzazione e trasparenza del bilancio, di una modifica dell'art. 32 della L.P.

7/79, che consente l’iscrizione delle anticipazioni di tesoreria tra le contabilità speciali, che si correlano per loro natura alle partite di giro, anziché nel titolo IV dell’entrata e nel titolo III della spesa. L’Amministrazione si è quindi limitata a confermare la mancanza di modifiche alla normativa richiamata, in attesa dell'adeguamento delle norme contabili

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

223

alla legislazione dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici ai sensi dell'articolo 83 dello Statuto di Autonomia (D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670).

Rilevante appare anche il numero delle disposizioni provinciali autorizzative di gestioni fuori bilancio.

Questa Corte evidenzia che il ricorso a tale istituto deve mantenere il proprio carattere di eccezionalità, trattandosi di gestione di denaro pubblico senza l’osservanza

degli ordinari principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente rappresentati nel rendiconto generale.

Più in generale, appare necessario ricomprendere nel sistema di bilancio tutte le operazioni ed i relativi valori finanziari, economici e patrimoniali, riconducibili all’ente

provinciale, al fine di enucleare una rappresentazione veritiera e corretta dell ’andamento dell’azione e della gestione ad esso imputabile.

Con riguardo al mancato adempimento da parte dell’Amministrazione sia alle

prescrizioni di rango statutario di cui all’art. 6, comma 3-bis, del d.P.R. n. 305/1988, sia al comma 3-bis dell’art. 20 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, introdotto dall’art. 21 della legge provinciale 27 dicembre 2011, n. 18 – inadempimento già segnalato da questa Corte nella relazione relativa al giudizio di parificazione del rendiconto generale

della gestione 2012 - la Provincia ha fatto pervenire alla Corte le controdeduzioni già incluse nella Relazione al disegno di legge (di iniziativa giuntale) di approvazione del rendiconto 2012, di seguito riportate. “Relativamente all’osservazione sul mancato invio alla Corte dei Conti degli esiti del controllo di gestione dei soggetti del sistema pubblico provinciale, si segnala che con deliberazione n. 9/2012 della Sezione di controllo per il Trentino Alto Adige della Corte dei Conti è stato disposto che, per l’anno 2012 con riferimento all’esercizio finanziario 2011, rimaneva fermo il programma annuale di controllo già deliberato dalla Sezione regionale di controllo. Di questa scelta si è tenuto conto in sede di adozione della deliberazione n. 628 del 13 aprile 2013, che ha definito i criteri per l’espletamento del controllo successivo sulla gestione e ha disposto l’avvio

dello stesso a decorrere dall’anno 2013 con riferimento alla gestione 2012”.

Tali controdeduzioni non possono essere condivise da questa Corte.

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 60 del 26 marzo 2013, ha chiaramente

ribadito che il controllo della Corte si pone su un piano distinto da quello ascrivibile alle funzioni di controllo e vigilanza sulla gestione amministrativa spettanti alla Provincia autonoma, essendo finalizzato ad assicurare, in vista della tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, la sana gestione finanziaria del complesso degli enti territoriali, nonché il rispetto del patto di stabilità interno e degli obiettivi di governo dei conti pubblici concordati in sede europea. Ne consegue che il contenuto del programma annuale delle attività della Sezione di controllo di Trento riguarda esclusivamente i controlli ad essa intestati, e risulta del tutto privo di effetti modificativi degli obblighi di controllo e referto intestati da norme statutarie e provinciali all’Organismo di valutazione.

Peraltro, con la citata delibera di Giunta n. 628/2013 sono stati definiti “i criteri, le modalità anche organizzative e le procedure per lo svolgimento da parte della Provincia, a decorrere dall'anno 2012 con riferimento all'esercizio finanziario 2011, delle attribuzioni riconosciute in materia di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e di controllo successivo sulla gestione, relativamente agli enti locali, agli altri enti e

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

224

organismi da essi controllati, all'Università degli studi di Trento, agli altri enti e organismi indicati nell'articolo 79 dello Statuto”.

Anche il menzionato contenuto della suddetta delibera non comporta alcun effetto modificativo degli obblighi di controllo e referto intestati da norme statutarie e provinciali all’Organismo di valutazione; obblighi che non possono, evidentemente, essere considerati idoneamente espletati ove non si risolvano in una puntuale e tempestiva

comunicazione degli esiti del controllo di competenza che possa risultare utile in sede di parificazione del rendiconto della Provincia.

Ne consegue, anche, che gli esiti del controllo in materia di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e di controllo successivo sulla gestione relativa al 2012 degli enti ed organismi indicati all’art. 79 dello Statuto e dell’Università degli Studi di Trento, forniti alla Sezione di controllo di Trento dall’Organismo di valutazione della Provincia in occasione dell’attività istruttoria funzionale alla parifica del rendiconto 2013, non hanno consentito, ai fini di quest’ultima attività, quelle efficaci sinergie funzionali tra controlli interni intestati alla Provincia e controlli esterni affidati alla magistratura contabile evocate nella sentenza della Corte Costituzionale n. 60 del 26 marzo 2013.

Si ravvisa, pertanto, la necessità di una comunicazione alla Corte di tali esiti del controllo, da parte dell’Organismo di valutazione, che sia tempestiva e realmente utile

anche nei contenuti in termini di significative evidenziazioni delle criticità riscontrate per i profili di legittimità, economicità, efficienza ed efficacia delle gestioni valutate.

Va anche evidenziato che la delibera della Giunta provinciale n. 1783 del 30 agosto 2013 ha posticipato al 30 giugno 2014 l’atteso esito delle iniziative previste al fine di estendere il controllo di gestione a tutti i soggetti del sistema pubblico provinciale (Enti, Società controllate e Fondazioni), in modo da garantire la concreta valutazione dei risultati globalmente conseguiti in termini di economicità, efficienza ed efficacia dell’attività amministrativa, nonché l’adozione anche da parte di agenzie, enti strumentali, Università degli studi di Trento e Camera di commercio di un piano di miglioramento analogo a quello provinciale.

Sempre nell’ottica di una positiva e necessaria implementazione delle sinergie tra controlli esterni ed interni alla Provincia, appare necessaria l’istituzione presso la stessa, ai sensi dell’art. 14, comma 1, lett. e) del decreto-legge n. 138/2011 e successive modifiche, di un Collegio dei revisori dei conti, quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica sulla gestione dell’ente, che dovrà operare in raccordo con la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

La norma citata, infatti, consente alla Corte dei conti, il controllo complessivo della finanza pubblica per tutelare l’unità economica della Repubblica (art. 120 Cost.) ed assicurare, da parte dell’amministrazione controllata, il “riesame” diretto a ripristinare la regolarità amministrativa e contabile. Essa, pertanto, si colloca tra quelle disposizioni che “risultano poste dal legislatore nazionale in attuazione di altri precetti costituzionali ovvero nell’esercizio di una potestà legislativa esclusiva” (Corte Costituzionale, sentenza n. 23 del 13 febbraio 2014).

Si evidenzia l’obbligo di adeguamento della legislazione provinciale alle disposizioni di coordinamento della finanza pubblica.

Page 230: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

225

La Corte costituzionale ha più volte ribadito di recente (sentenze nn. 263/2013, 99/2014, 127/2014) che l’art. 79 dello statuto speciale “…detta una specifica disciplina

riguardante il solo patto di stabilità interno; per le altre disposizioni in materia di coordinamento della finanza pubblica… la Regione Trentino- Alto Adige e le Province autonome si conformano alle disposizioni legislative statali…”.

Il vincolo del rispetto dei principi statali di coordinamento della finanza pubblica

connessi ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari, che grava sulle regioni in base all’art. 119 della Costituzione, si impone pertanto anche alle Province autonome nell’esercizio dell’autonomia finanziaria di cui allo statuto speciale.

Con riguardo alle modalità di copertura delle leggi di spesa si richiama quanto previsto nella legge 31 dicembre 2009, n. 196, costituendo tali modalità una diretta espressione dell’art. 81 della Costituzione e trovando, pertanto, applicazione anche nei confronti delle Regioni e delle Province ad autonomia differenziata. A tal proposito, la Corte costituzionale (sentenza 11 febbraio 2013, n. 26) ha ribadito gli obblighi di copertura - distinguendo l’ipotesi di onere pluriennale di conto capitale e di parte corrente - con la previsione di specifica clausola di salvaguardia per la compensazione degli effetti che eccedono le previsioni medesime, ai sensi degli artt. 17 e 19 della legge n. 196/2009: “… in situazioni nelle quali la quantificazione degli oneri non può prescindere da stime economiche presuntive basate su calcoli matematici e statistici, il legislatore prevede...l’obbligo di una relazione tecnica giustificativa degli stanziamenti di bilancio ed illustrativa delle modalità dinamiche attraverso le quali qualsiasi sopravvenienza possa essere gestita in ossequio al principio dell’equilibrio del bilancio”

Circa la natura e alla disciplina delle “spese riservate”, infine, va ancora evidenziato che i princìpi derivanti da diverse norme della Costituzione (artt. 3, 81, 97, 100 e 103) convergono ad escludere l'ipotesi di un potere di spesa di denaro pubblico sottratto ad ogni tipo di controllo neutrale ed esterno sull’operato di chi concretamente dispone le singole spese. Ogni impiego di somme di denaro pubblico, infatti, deve concretizzarsi in modo conforme alle finalità istituzionali quali indicate dalle norme. Sussiste, quindi, un generale obbligo di giustificazione della spesa secondo le precipue finalità istituzionali,

anche in ipotesi di mancanza di una previsione normativa relativa all’obbligo di rendicontazione. Il relativo capitolo inserito, tra l’altro, senza fondamento normativo nel bilancio della Provincia autonoma – e sul quale per il 2014 non è presente alcun stanziamento – andrebbe quindi correttamente eliminato.

Page 231: Delibera 3 2014 Pari

ALLEGATO 1: Spese di rappresentanza (competenza)

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIO

NE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del.

86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

4059 18/02/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Metro spa GENERICA € 145,82 E Rifornimento bar

segreteria Presidente

-snack vari

4182 19/02/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 332,30 E

Rifornimento bar

segreteria Presidente - bibite

4182 19/02/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Trattoria

Orso grigio SPECIFICA € 225,00 C

Cena in occasione

accordo PAT CNR

4182 19/02/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl SPECIFICA € 160,81 E Rifornimento bar

segreteria Presidente

- caffè

4182 19/02/2013

Vicepresidente FF Pacher

Caffè Buonconsiglio

SPECIFICA € 37,50 C Incontro con

giornalisti

4754 18/01/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Sci club

Marcialonga SPECIFICA € 726,00 A

Trofei per

marcialonga

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

4754 18/01/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Fondazione Mach

SPECIFICA € 897,05 E Rifornimento bar

segreteria Presidente

- 66 bottiglie vino

6059 12/03/2013

Vicepresidente FF Pacher

Hotel

Goldener Adler

SPECIFICA € 56,50 C Pranzo con Platter e

interprete

6104 12/03/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Rifornimento bar

segreteria Presidente

- caffè

6104 12/03/2013

Vicepresidente FF Pacher

Metro spa GENERICA € 199,80 E

Rifornimento bar

segreteria Presidente - snack vari

6104 12/03/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 285,80 E

Rifornimento bar

segreteria Presidente

- succhi di frutta

6104 12/03/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Andreatta & Nicoletti

SPECIFICA € 363,00 A Coppe per gara di sci

Superamento

limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2, comma 6

6397 14/03/2013

Vicepresidente FF Pacher

Manzoni e C. SPECIFICA € 203,28 D Necrologio Berti

7096 22/03/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Mediaalpi

pubblicità SPECIFICA € 212,96 D Necrologio Berti

7650 02/04/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 232,07 E Rifornimento bar

segreteria Presidente

- succhi di frutta

8272 10/04/2013

Vicepresidente FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E

Rifornimento bar

segreteria Presidente - caffè

8900 17/04/2013

Vicepresident Fondazione

Mach GENERICA € 472,19 E 36 bottiglie vino

Page 232: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

227

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

e FF Pacher

10076 03/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

10076 03/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 349,69 B

Acquisto campana in

occasione della mostra di bovini di

razza bruna

10076 03/05/2013

Vicepresidente FF Pacher

La Bottega snc

SPECIFICA € 149,99 B

Confezione cesti con

prodotti tipici per manifestazione

10271 07/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Metro spa GENERICA € 169,37 E Snack vari e succhi

10735 13/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Antica Trattoria

della Gigina

SPECIFICA € 200,00 C Pranzo a Bologna

con protezione civile

10852 14/05/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 312,86 E Succhi

11171 16/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Manzoni e C. SPECIFICA € 203,28 D Necrologio Maurina

11171 16/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Le Colonne (Antico

Pozzo)

SPECIFICA € 48,60 C Pranzo con Laterza

per festival economia

11171 16/05/2013

Vicepresidente FF Pacher

Le Colonne

(Antico Pozzo)

SPECIFICA € 77,85 C Pranzo per piano

mobilità Val di fassa

11457 21/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Beverly

Hotel SPECIFICA € 800,00 C

Pernottamento 2

relatori convegno su

protezione civile

11457 21/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Beverly Hotel

SPECIFICA € 400,00 C Pernottamento 4

relatori convegno su

protezione civile

12515 31/05/2013

Vicepresidente FF Pacher

Mediaalpi

pubblicità SPECIFICA € 266,20 D Necrologio Maurina

13244 07/06/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 195,17 E Bibite

13244 07/06/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

13941 18/06/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Euro cafè SPECIFICA € 57,00 C

Acquisto 15 panini incontro con sindacati

per contratto scuole

materne

14446 24/06/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 166,06 E Bibite

15208 04/07/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Olymic snc SPECIFICA € 160,01 A Targhe

manifestazione

poesia

15208 04/07/2013

Vicepresidente FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

Page 233: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

228

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

15208 04/07/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Metro spa GENERICA € 138,16 E Snack vari e bibite

15520 10/07/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Enoteca

grado 12 SPECIFICA € 99,90 B

Vasetti assortiti in occasione visita

ministro agricoltura

palestinese

16783 26/07/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 225,75 E Bibite

17488 06/08/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Cavit Snc GENERICA € 233,00 E 24 bottiglie altemasi

17488 06/08/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 320,58 E Bibite

18638 26/08/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Rizzoli

Francesca SPECIFICA € 150,00 D

Mazzo funebre dott.

Bolognani

18638 26/08/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

18638 26/08/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 235,15 E Bibite

20095 13/09/2013

Vicepresidente FF Pacher

Manzoni e C. SPECIFICA € 203,28 D Necrologio Bisoffi

20098 13/09/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

20634 23/09/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Manzoni e C. SPECIFICA € 203,28 D Necrologio Tartarotti

20634 23/09/2013

Vicepresidente FF Pacher

Metro spa GENERICA € 212,13 E Snack vari e bibite

20634 23/09/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Manzoni e C. SPECIFICA € 203,28 D Necrologio Bolognani

20634 23/09/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Mediaalpi

pubblicità SPECIFICA € 266,20 D Necrologio Bisoffi

20634 23/09/2013

Vicepresidente FF Pacher

Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 400,00 B

Bronzina per

montepremi mostra zootecnica val di sole

21000 25/05/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Bottega d'arte snc

SPECIFICA € 139,15 B

Incorniciatura opera

d'arte già in possesso

per donazione a cardinale in occasione

conferimento cittadinanza onoraria

21074 25/09/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Hoeller Alois SPECIFICA € 300,00 B campana per

montepremi mostra

zootecnica a Roncone

21692 04/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 250,97 E Bibite

21692 04/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

Page 234: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

229

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

21909 08/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Hoeller Alois SPECIFICA € 300,00 B Campana per mostra

bovina S. Matteo

21909 08/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Sattlerei

Trocker SPECIFICA € 300,08 B

Bronzine per montepremi mostra

bovina Cavalese

21909 08/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 300,01 B

Cinghia con bronzina

per mostra bestiame Fiera di primiero

21911 08/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Hoeller Alois SPECIFICA € 300,00 B Bronzine per

montepremi

21911 08/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Media Alpi

Srl SPECIFICA € 266,20 D Necrologio Tartarotti

21911 08/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Media Alpi Srl

SPECIFICA € 266,20 D Necrologio Bolognini

23018 22/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 162,14 E Caffè

23386 25/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Ristorante Forst

SPECIFICA € 191,70 C

Cena offerta a

referenti del CMCC in

occasione della presentazione del

quinto rapporto di

valutazione sul clima

23620 29/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Ristorante

Antico Pozzo SPECIFICA € 57,60 C

Incontro con

referente gruppo RCS

per promozione MUSE e Universiadi

23629 29/10/2013

Vicepresidente FF Pacher

Partesa S.r.l. GENERICA € 270,86 E Acquisto bibite

23889 31/10/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Cavit GENERICA € 181,95 E Acquisto Altemasi -

18 bottiglie

26392 28/11/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Omkafè Srl GENERICA € 162,14 E Caffè

27755 06/12/2013 Presidente

Rossi

A. Manzoni &

C. SPECIFICA € 204,96 D

Necrologio Poletto

(02/10)

27755 06/12/2013 Presidente

Rossi Media Alpi

Srl SPECIFICA € 214,72 D

Necrologio Parolari (30/10)

27755 06/12/2013 Presidente

Rossi

Media Alpi

Srl SPECIFICA € 214,72 D

Necrologio Poletto

(02/10)

27755 06/12/2013 Presidente

Rossi

A. Manzoni &

C. SPECIFICA € 204,96 D

Necrologio Parolari

(30/10)

28449 11/12/2013 Presidente

Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 370,59 E Acquisto bibite

28449 11/12/2013 Presidente

Rossi

Fondazione

Mach GENERICA € 229,07 E Acquisto vini

28449 11/12/2013 Presidente

Rossi Fondazione

Mach GENERICA

€ 1.190,23

E Acquisto vini

28561 11/12/2013

Vicepresident

e FF Pacher

Metro spa GENERICA € 109,23 E Snack vari

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

230

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

4139 19/02/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 163,35 B

Acquisto 3 cornici

per Assemblea

ciclistica di Ala

4139 19/02/2013 Mellarini Fondazione

Mach SPECIFICA € 188,76 B

Acquisto 12 bottiglie

vino per Tour de Ski

5375 05/03/2013 Mellarini Fondazione

Mach SPECIFICA € 78,70 C

Acquisto 6 bottiglie

di vino incontro di lavoro con

Eurodeputato

5375 05/03/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 177,14 A

Coppa per

federazione pro loco

Superamento limite art. 2,

comma 6

5375 05/03/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 383,57 A

Coppe per Trofeo di

sci Broggi

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento

limite art. 2, comma 6

5375 05/03/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 199,65 A

Trofeo per cori in

pista 2013

Superamento

limite art. 2,

comma 6

5375 05/03/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 232,32 A

Coppa per evento Allianz Arena Bayern

Monaco

Superamento limite art. 2,

comma 6

6057 12/03/2013 Mellarini Ristoranti

vari SPECIFICA € 535,39 C

Cene e pranzi vari in occasione di incontri

istituzionali

6393 14/03/2013 Mellarini

Supermercati Poli

GENERICA € 78,76 E

Bibite varie in

occasione di incontri vari

7100 22/03/2013 Mellarini Fondazione

Mach GENERICA € 188,76 E

Acquisto vini 12 bottiglie

7857 04/04/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 230,90 C Cene varie

8897 17/04/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 226,27 A

Trofeo per nomina a cavaliere del lavoro

Armando Simoncelli

Superamento limite art. 2,

comma 6

10245 07/05/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 117,19 A

Coppe trofeo ciclistico città di Ala

Superamento

limite art. 2, comma 6

10245 07/05/2013 Mellarini Fondazione

Mach GENERICA € 66,79 E

Bottiglie di vino per

incontri vari

10736 13/05/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 326,35 C Cene varie

10747 13/05/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 96,80 A

Cornici per gara

ciclistica

Superamento

limite art. 2, comma 6

12030 27/05/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 154,90 C Cene varie

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

231

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

13041 06/06/2013 Mellarini Scala Mario GENERICA € 600,00 A

Acquisto 40 copie libro "Trentino da

scoprire" in occasione di incontri vari

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

13944 18/06/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 57,48 B

Cornice per giornata

ricordo De Zan

Superamento

limite art. 2,

comma 6

14506 24/06/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 110,28 C Cene varie

15519 10/07/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 470,09 A

Acquisto Coppe

memorial Federico Rizzi

Superamento

limite art. 2, comma 5

15519 10/07/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 203,34 A

Acquisto Coppe

memorial Federico Rizzi

17057 31/07/2013 Mellarini Fondazione

Mach GENERICA € 143,02 E

Acquisto 13 bottiglie vino per incontri vari

18086 14/08/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 952,27 A

Acquisto 500

portachiavi e una

cornice per convegno vigili del fuoco

Superamento

limite art. 2, comma 5

18639 26/08/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 84,70 B

Cornice 50^ albergo

Monti Lessini

18927 29/08/2013 Mellarini Ristoranti

vari SPECIFICA € 199,16 C

Cene e pranzi vari in

occasione di incontri

istituzionali

18930 29/08/2013 Mellarini Ristoranti

vari SPECIFICA € 258,33 C

Cene e pranzi vari in occasione di incontri

istituzionali

20626 23/09/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 48,40 A

Cornice per saluto

presidente US Alense

20991 25/09/2013 Mellarini Ristorante

Cavour (VR) SPECIFICA € 180,00 C

Cena con rappresentanti CDA

aeroporto Catullo

23290 24/10/2013 Mellarini Ristorante

Villa

Madruzzo

SPECIFICA € 82,35 C Incontro e pranzo con rappresentanti

CODIPRA

28436 11/12/2013 Mellarini Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 54,90 A

Cornice per 200^

anniversario banda di Borgo

5361 05/03/2013 Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 196,81 E Acqua minerale e

succhi

5366 05/03/2013 Rossi Pavanelli

Gianni SPECIFICA € 181,50 A

Confezione insegne

di cavaliere al merito della Repubblica dott.

Dallapiccola

5367 05/03/2013 Rossi C.A.M.P.

Express GENERICA € 166,40 E

Bevande calde per distributore

automatico

6093 12/03/2013 Rossi Orso grigio SPECIFICA € 51,00 C

Pranzo per incontro

amministratore Vallagarina

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

232

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

6093 12/03/2013 Rossi Osteria Il

Cappello SPECIFICA € 207,00 C

Pranzo per incontro

amministratori Ala e

Avio per casa di soggiorno

6093 12/03/2013 Rossi Osteria Il

Cappello SPECIFICA € 85,50 C

Pranzo per incontro

amministratori

Valsugana per ospedale Borgo

7884 04/04/2013 Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 172,24 E Acqua minerale e

succhi

7884 04/04/2013 Rossi Osteria Il

Cappello SPECIFICA € 96,00 C

Pranzo con gruppo di lavoro in

preparazione a

seminario con OMS di Venezia

7884 04/04/2013 Rossi C.A.M.P.

Express GENERICA € 137,80 E

Bevande calde per

distributore

automatico

10268 07/05/2013 Rossi C.A.M.P.

Express GENERICA € 137,80 E

Bevande calde per distributore

automatico

10268 07/05/2013 Rossi Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 338,80 B

Bronzina per festa di

primavera federazione

provinciale allevatori

10737 13/05/2013 Rossi Ristoranti

vari SPECIFICA € 236,60 C

Cene varie in occasione di incontri

istituzionali

12022 27/05/2013 Rossi Osteria Il

Cappello SPECIFICA € 157,50 C

Pranzo per incontro

con parlamentari trentini

12026 27/05/2013 Rossi

Trattoria

Belvedere Arco

SPECIFICA € 98,50 C

Pranzo per incontro

con organizzatori

convegno su alimentazione

13262 07/06/2013 Rossi Pizzeria La

Pieve SPECIFICA € 23,00 C

Cena per incontro

con amministratori per problemi

ospedale Cavalese

13262 07/06/2013 Rossi Osteria Il

Cappello SPECIFICA € 80,00 C

Pranzo incontro con coordinamento

60&Più (delegata la

reponsabile ufficio di gabinetto a

rappresentarlo)

14459 24/06/2013 Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 123,12 E Acqua minerale

14459 24/06/2013 Rossi C.A.M.P.

Express GENERICA € 83,20 E

Bevande calde per

distributore

automatico

14507 24/06/2013 Rossi Ristorante

Duo Tapas SPECIFICA € 58,20 C

Pranzo con

rappresentante

associazione famiglie numerose

14873 01/07/2013 Rossi Le Colonne

(Antico

Pozzo)

SPECIFICA € 43,20 C

Pranzo incontro rappresentante

cominità terapeutica

per tossicodipendenti

Page 238: Delibera 3 2014 Pari

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

233

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

16845 29/07/2013 Rossi Segata spa SPECIFICA € 355,16 B

Acquisto prodotti

trentini da omaggare

in occasione della giornata dello sport e

pari opportunità AVIS e AIDO

16845 29/07/2013 Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 147,68 E Acqua minerale e

succhi

16845 29/07/2013 Rossi Lunelli spa SPECIFICA € 110,55 B

Acquisto prodotti

trentini da omaggare in occasione del giro

cicilistico per

trapiantati

16845 29/07/2013 Rossi Seven spa SPECIFICA € 91,47 B

Acquisto prodotti trentini da omaggare

in occasione del giro

cicilistico per trapiantati

16845 29/07/2013 Rossi C.A.M.P.

Express GENERICA € 119,60 E

Bevande calde per

distributore

automatico

18763 27/08/2013 Rossi Partesa S.r.l. GENERICA € 155,97 E Acqua minerale e

succhi

18763 27/08/2013 Rossi Osteria 2

Spade SPECIFICA € 90,00 C

Pranzo con

rappresentante

confindustria

18763 27/08/2013 Rossi Ristorante

Villa

Madruzzo

SPECIFICA € 71,50 C Pranzo con

rappresentante

Dolomiti Energia

18763 27/08/2013 Rossi

Ristorante

Villa Madruzzo

SPECIFICA € 110,79 C

Pranzo con

rappresentanti ITAS assicurazioni

19650 09/09/2013 Rossi Hotel

Sartori's SPECIFICA € 65,50 C

Pranzo con

rappresentante associazioni titolare di

farmacia

19668 09/09/2013 Rossi Tombini Ercole

SPECIFICA € 330,00 B Acquisto bronzine

per mostra bovina a

Pinzolo

20993 25/09/2013 Rossi C.A.M.P. Express

GENERICA € 83,20 E

Bevande calde per

distributore automatico

20993 25/09/2013 Rossi Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 998,25 B

Acquisto 3 bronzine

per mostre zootecniche mese di

settembre Val di Sole

Superamento limite art. 2,

comma 5

21909 08/10/2013 Rossi Sattlerei Trocker

SPECIFICA € 350,00 B Acquisto bronzina

per mostra zootecnica

Fiera di primiero

26406 28/11/2013 Rossi Ristorante

Duo Tapas SPECIFICA € 39,00 C

Pranzo con sindaco

comune di Vigolo Vattaro

4051 18/02/2013 Panizza Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 399,30 A

15 Targhe per

premiazione concorso

cori

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento

limite art. 2, comma 6

Page 239: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

234

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

4051 18/02/2013 Panizza Grafic sistem SPECIFICA € 99,99 A

Consegna traofeo in

occasione campionato italiano sci operatori

trasporto infermi

Superamento

limite art. 2, comma 6

4130 19/02/2013 Panizza Ristoranti

vari SPECIFICA € 265,50 C

Pranzi e cene varie in occasione di

incontri istituzionali

5358 05/03/2013 Panizza Eurovending

S.r.l. GENERICA € 80,00 E

Cialde caffè per

distributore automatico

7107 22/03/2013 Panizza Green Tower SPECIFICA € 29,00 C

Pranzo di lavoro per

progetto festival

musicale

7107 22/03/2013 Panizza Green Tower SPECIFICA € 339,50 C Cena con

responsabili della

croce nera tirolese

7574 29/03/2013 Panizza Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 151,25 A

Consegna targa per anniversario

federazione cori

trentino

Superamento limite art. 2,

comma 6

7574 29/03/2013 Panizza Il Podio SPECIFICA € 200,00 A Coppa in occasione

trofeo Filippi

Superamento

limite art. 2, comma 6

8269 10/04/2013 Panizza Agritur Paris

Mirella SPECIFICA € 240,00 C

Cena di lavoro con

comitato promotore festa dell'uva

5360 05/03/2013 Gilmozzi

Le Colonne

(Antico

Pozzo)

SPECIFICA € 122,40 C

Pranzo di lavoro con

presidente PEFC

italiana

5389 05/03/2013 Gilmozzi Osteria del

Pettirosso SPECIFICA € 89,60 C

Cena di lavoro con Annibale Salsa e Prof.

Morelli

6098 12/03/2013 Gilmozzi Sait GENERICA € 11,90 E Orzo cialde

6098 12/03/2013 Gilmozzi Conad GENERICA € 38,39 E Caffè cialde

8270 10/04/2013 Gilmozzi Hotel Alpino SPECIFICA € 395,00 C

Cena di lavoro con sindaci val di fiemme

per gestione associata appalti

11458 21/05/2013 Gilmozzi Indal GENERICA € 32,69 E Dolci assortiti

13942 18/06/2013 Gilmozzi Ristorante Ai

Vicoli SPECIFICA € 160,00 C

Pranzo di lavoro con direttore trentino

marketing e altri

14609 25/06/2013 Gilmozzi Mondo

cavallo srl SPECIFICA € 242,00 B

Coperta per

premiazione mostra cavalli

14609 25/06/2013 Gilmozzi Conad GENERICA € 39,63 E Caffè e bicchieri

14609 25/06/2013 Gilmozzi Le Colonne

(Antico

Pozzo)

SPECIFICA €

1.080,00 C

Pranzo per giornata

di confronto sul piano territoriale delle

comunità, con sindaci

e presidenti comunità

15649 12/07/2013 Gilmozzi Orler GENERICA €

1.139,82 A

Acquisto 30 libri "Silenzi da guardare"

(libro fotografico sul

trentino"

Superamento limite art. 2,

comma 5

Page 240: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

235

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

19444 05/09/2013 Gilmozzi

Le Colonne

(Antico

Pozzo)

SPECIFICA € 103,95 C

Pranzo con direttore

e collaboratore di

transcrime

20094 13/09/2014 Gilmozzi Conad GENERICA € 40,45 E Cialde caffè e salatini

21435 01/10/2013 Gilmozzi Indal GENERICA € 43,00 E Dolci assortiti

21688 04/10/2013 Gilmozzi Hoeller Alois SPECIFICA € 300,00 B Campana per mostra

bovina a Roncone

22246 11/10/2013 Gilmozzi Partesa S.r.l. GENERICA € 40,04 E Acqua minerale

23003 22/10/2013 Gilmozzi Curcu & genovese

SPECIFICA € 297,50 A Acquisto 10 libri "I villaggi dai camini

spenti" Vol. II

Superamento limite art. 2,

comma 5

23003 22/10/2013 Gilmozzi Sattlerei

Trocker SPECIFICA € 300,01 B

Cinghia con bronziana per mostra

bestiame Fiera di

primiero

23003 22/10/2013 Gilmozzi Sattlerei

Trocker SPECIFICA € 300,08 B

Cinghia con bronziana per mostra

bestiame Cavalese

23405 25/10/2013 Gilmozzi Mondo

cavallo srl SPECIFICA € 244,00 B

Materiale e

attrezzatura per rassegna mostra del

cavallo Haflinger e Norico

23809 31/10/2013 Gilmozzi Ristoranti

vari SPECIFICA € 409,50 C

Pranzi e cene varie in occasione di

incontri istituzionali

4046 18/02/2013 Beltrami Mastro 7 SPECIFICA € 390,00 B

26 segnalibri/fiori in

metallo argentati

artigianato locale

Acquisti

preventivi cumulativi non

ammessi per

tale tipologia di spesa (lett. B)

5359 05/03/2013 Beltrami Fondazione

Mach SPECIFICA € 205,70 B

15 bottiglie di grappa e acquavite

Acquisti

preventivi

cumulativi non ammessi per

tale tipologia di

spesa (lett. B)

6055 12/03/2013 Beltrami Ristoranti

vari SPECIFICA € 223,06 C

Pranzi e cene varie in occasione di

incontri istituzionali

6066 12/03/2013 Beltrami Hotel

America SPECIFICA € 254,30 C

Pranzo con

rappresentanti Euregio

6066 12/03/2013 Beltrami Fioreria De

Boni SPECIFICA € 30,00 D

Pianta per omaggiare Suor Cecilia

7583 29/03/2013 Beltrami Paticceria

pinetana SPECIFICA € 116,90 B

Prodotti di pasticceria per

omaggiare

ambasciatrici africane

7859 04/04/2013 Beltrami

Ristornate

Sapori Mediterranei

SPECIFICA € 184,10 C

Pranzo Con

rappresentanti

esercito per progetti in Afghanistan

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

236

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

8273 10/04/2013 Beltrami Mandacarù SPECIFICA € 30,13 B

Cesto solidale per

premiazione mostra

del coniglio riproduttore

10265 07/05/2013 Beltrami Sattlerei

Trocker SPECIFICA € 314,60 B

Bronzina per festa di

primavera

federazione provinciale allevatori

13039 06/06/2013 Beltrami Sait GENERICA € 51,82 E Snack vari

13039 06/06/2013 Beltrami Mandacarù GENERICA € 21,00 E Cioccolatini

14502 24/06/2013 Beltrami Ristoranti

vari SPECIFICA € 387,00 C

Pranzi e cene varie

in occasione di incontri istituzionali

14888 01/07/2013 Beltrami Moser Antonio

SPECIFICA € 106,50 E

Bevande febbraio-

marzo: è presente

dettaglio degli incontri istituzionali in

cui sono state consumate

18086 14/08/2013 Beltrami Cantina

Monfort GENERICA € 130,68 B 12 bottiglie vino

Acquisti preventivi

cumulativi non

ammessi per tale tipologia di

spesa (lett. B)

18779 27/08/2013 Beltrami Sait GENERICA € 57,38 E Snack vari

19443 05/09/2013 Beltrami Moser Antonio

SPECIFICA € 31,80 E

Bevande aprile-

agosto: è presente

dettaglio degli incontri istituzionali in

cui sono state consumate

20992 25/09/2013 Beltrami Ristorante Il

Ritratto SPECIFICA € 184,00 C

Cena con membri associazioni

solidarietà e salute

20998 25/09/2013 Beltrami Hoeller Alois SPECIFICA € 300,00 B

Campana per

premiazione mostra bovina di Roncone

22130 10/10/2013 Beltrami

Antica

trattoria tre

Garofani

SPECIFICA € 450,00 C

Pranzo con relatori e

missionari "Rotte del

Mondo 2013"

22130 10/10/2013 Beltrami Fondazione

Mach GENERICA € 235,95 B 12 bottiglie vino

Acquisti preventivi

cumulativi non

ammessi per tale tipologia di

spesa (lett. B)

22242 11/10/2013 Beltrami Ercamedia

srl GENERICA € 400,00 B

30 cofanetti con 3

dvd promozione trentino ed eventi per

incontri con personalità varie

Acquisti

preventivi cumulativi non

ammessi per

tale tipologia di spesa (lett. B)

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CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

237

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

23289 24/10/2013 Beltrami Hotel Casez SPECIFICA € 227,40 C

Cena con ministro

salute Ghana e

rappresentanti dei comuni

23811 31/10/2013 Beltrami Mastro 7 SPECIFICA € 210,00 B

Fiori in argento e

metallo per omaggi a

personalità dell'esercito

23811 31/10/2013 Beltrami Fondazione

Mach SPECIFICA € 237,90 B

Bottiglie di vino per pranzo esercito

26379 28/11/2013 Beltrami Hotel

America SPECIFICA € 15,00 E

Caffè in occasione di incontro

rappresenatnti esercito

26379 28/11/2013 Beltrami Mandacaru SPECIFICA € 30,04 B

Cesto solidale per

premiazione "Il Km

vertiale sul sentiero SAT 691 Ravina -

Vanezze"

26379 28/11/2013 Beltrami Moser

Antonio SPECIFICA € 15,45 E

Bevande settembre-

ottobre: è presente dettaglio degli

incontri istituzionali in

cui sono state consumate

4132 19/02/2013 Dalmaso Hotel

America SPECIFICA € 104,70 C

Pranzo con referente università di trento

4132 19/02/2013 Dalmaso Sosi GENERICA € 32,17 E Panini e pizza

4132 19/02/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 76,00 E Cialde per bevande

calde

6075 12/03/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 92,00 E Cialde per bevande

calde

6075 12/03/2013 Dalmaso Sci club

marcialonga SPECIFICA € 605,00 A

Trofei per secondi

classificati

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

6075 12/03/2013 Dalmaso Distilleria Marzadro

SPECIFICA € 247,40 B Acquisto grappe in occasione del trofeo

topolino

6396 14/03/2013 Dalmaso Sosi GENERICA € 16,32 E Pizze e panini

6396 14/03/2013 Dalmaso Sosi GENERICA € 31,15 E Pizze e panini

7649 02/04/2013 Dalmaso Il Bucaneve GENERICA € 434,87 A Acquisto 45 taglieri

Superamento

limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2,

comma 6

8896 17/04/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 76,00 E Cialde per bevande

calde

10079 03/05/2013 Dalmaso Orso Grigio SPECIFICA € 161,00 C Pranzo con referenti

federazione

cooperative

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238

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDENTE EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENT

ANZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

13042 06/06/2013 Dalmaso Il Margine GENERICA € 500,00 A Acquisto 50 libri -

titoli vari

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

15517 10/07/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 92,00 E Cialde per bevande

calde

15517 10/07/2013 Dalmaso Il bottigliere GENERICA € 48,00 E Bibite varie

18086 14/08/2013 Dalmaso Il bottigliere GENERICA € 33,30 E Acqua minerale

19441 05/09/2013 Dalmaso Fedel

Annalisa SPECIFICA € 55,00 D

Composizione

floreale per i festeggiamenti della

campionessa Dallapè

20627 23/09/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 92,00 E Cialde per bevande

calde

23004 22/10/2013 Dalmaso Le Colonne

(Antico

Pozzo)

SPECIFICA € 46,35 C Incontro di lavoro

con sig.ra Salvia per

progetto scolastico

23812 31/10/2013 Dalmaso Orso Grigio SPECIFICA € 46,36 C

Incontro di lavoro

con referente sindacale comparto

scuola

23812 31/10/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 22,00 E Cialde per bevande

calde

4756 26/02/2013 Olivi Andreatta &

Nicoletti GENERICA € 559,63 A 25 coppe sportive

Superamento

limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2, comma 6

12517 31/05/2013 Olivi Curcu &

genovese GENERICA € 700,00 A

50 libri "Il dialetto

informa 2"

Superamento limite art. 2,

comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

14431 24/06/2013 Olivi Edizioni

Osiride snc GENERICA

1.050,00 A

35 libri "L'impronta

nel tempo"

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento

limite art. 2, comma 6

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239

ALLEGATO 2: Spese di rappresentanza (residui)

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO

RICHIEDENTE

EMISSIONE TITOLO DI

SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE

CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA (GENERICA/S

PECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGI

A DI SPESA (art. 2,

lett.

A,B,C,D,E, Del.

86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

1617 22/01/2013 Presidente

Dellai Ristoranti

vari SPECIFICA € 624,37 C

Spese per pranzi e

cene vari offerti a margine di incontri

istituzionali -

novembre 2012

1623 22/01/2013 Presidente

Dellai

Incaricato

economato SPECIFICA € 353,30 C

Spese per pranzi e cene vari offerti a

margine di incontri

istituzionali

1623 22/01/2013 Presidente

Dellai

Incaricato

economato SPECIFICA € 106,10 C

Spese per pranzi e cene vari offerti in

previsione di presentazione libri

1631 22/01/2013 Presidente

Dellai Il Podio Snc GENERICA

€ 2.558,40

A

Coppe per varie manifestazioni

sportive - a disposizione di

Presidente e

Assessori

Superamento limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2,

comma 6

1631 22/01/2013 Presidente

Dellai Il Podio Snc GENERICA

2.441,40 A

Coppe per varie manifestazioni

sportive - a

disposizione di Presidente e

Assessori

Superamento limite art. 2,

comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

1636 22/01/2013 Presidente

Dellai

Ottone

Tamanini GENERICA

4.961,00 A

Acquisto 200 penne

con stemma PAT

Superamento limite art. 2,

comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

1638 22/01/2013 Presidente

Dellai

Ottone

Tamanini GENERICA

2.287,50 A

Acquisto 50 penne

con stemma PAT

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento

limite art. 2, comma 6

1638 22/01/2013 Presidente

Dellai

Ottone

Tamanini GENERICA

2.745,00 A

Acquisto 60 penne

con stemma PAT

Superamento

limite art. 2, comma 5

Superamento

limite art. 2, comma 6

1794 23/01/2013 Presidente

Dellai Alimentari

Spa GENERICA € 104,05 B

Acquisto prodotti per

realizzazione zelten

da parte di scuola alberghiera per

omaggi natalizi

1794 23/01/2013 Presidente

Dellai

Osteria & selling Point

Toblino

GENERICA € 207,75 B

Omaggio di prodotti

tipici dell'economia trentina ad autorità

varie

1794 23/01/2013 Presidente

Dellai

Osteria & selling Point

Toblino

GENERICA € 293,46 B

Omaggio di prodotti tipici dell'economia

trentina ad autorità

varie

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

240

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDEN

TE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

1798 23/01/2013 Presidente

Dellai Finardi Dario

Srl GENERICA € 494,72 B

Acquisto prodotti per

realizzazione zelten

da parte di scuola alberghiera per

omaggi natalizi

Superamento

limite art. 2, comma 5

1798 24/01/2013 Presidente

Dellai Marco snc GENERICA € 10,60 B

Nastro per confezioni zelten

1798 25/01/2013 Presidente

Dellai Marco snc GENERICA € 10,60 B

Nastro per confezioni

zelten

1798 25/01/2013 Presidente

Dellai OmKafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

1798 25/01/2013 Presidente

Dellai OmKafè Srl GENERICA € 160,81 E Caffè

1810 23/01/2013 Presidente

Dellai Fondazione

Mach GENERICA

€ 1.168,47

B Omaggi vari per

festività fine anno -

vino e grappa

Superamento limite art. 2,

comma 5

1813 23/01/2013 Presidente

Dellai

Fondazione

Mach GENERICA

1.886,73 B

Omaggi vari per festività fine anno -

vino e grappa

Superamento limite art. 2,

comma 5

1814 23/01/2013 Presidente

Dellai

Fondazione

Mach GENERICA € 511,10 B

Omaggi vari per festività fine anno

personalità Bruxelles-

vino

Superamento limite art. 2,

comma 5

1814 23/01/2013 Presidente

Dellai

Fondazione

Mach GENERICA € 377,52 E

Incontri di personalità in uffici

presidenza per

festività - vino

1814 23/01/2013 Presidente

Dellai

Fondazione

Mach GENERICA € 487,29 B

Omaggio di prodotti tipici dell'economia

trentina ad autorità varie - vino

Superamento

limite art. 2,

comma 5

1815 23/01/2013 Presidente

Dellai

Fondazione

Mach GENERICA € 418,76 E

Incontri di

personalità in uffici

presidenza - vino

1815 23/01/2013 Presidente

Dellai Partesa Srl GENERICA € 166,67 E

Incontri con personalità varie in

uffici presidenza -

succhi di frutta

1815 23/01/2013 Presidente

Dellai

Castello

Buon Consiglio

GENERICA € 600,00 A Catalogo mostra per

omaggi natalizi

Superamento limite art. 2,

comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

1817 23/01/2013 Presidente

Dellai Maso Franch SPECIFICA

3.325,00 C

Servizio di catering per saluto di

commiato Presidnete

Dellai

1861 23/01/2012 Vice

Presidente

Pacher

Dolomatic GENERICA € 54,00 E Rifornimento bar

segreteria Assessore

1861 23/01/2012

Vice

Presidente

Pacher

Cooperativa

Samuele SPECIFICA € 307,50 D Invio auguri natalizi

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

241

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDEN

TE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

2099 25/01/2013 Presidente

Dellai Linea Verde SPECIFICA € 80,00 D Mazzo fiori funebre

2099 25/01/2013

Vice

Presidente FF Pacher

Geodis GENERICA € 96,80 B Spedizione prodotti tipici già in possesso

Indicazione

generica destinatari

2112 25/01/2013 Vice

Presidente

FF Pacher

Consorzio Trentino

Autonoleggiat

ori

SPECIFICA € 541,24 C

Trasporto scritttore

Severgnini in occasione di

presentazione libro

Fattura di euro 547,24

2412 30/01/2013 Presidente

Dellai

Ristoranti

vari SPECIFICA € 239,60 C

Cena e pranzo

offerte a margine di

incontri istituzionali.

1618 22/01/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 188,40 C Cene varie

1663 22/01/2013 Mellarini Fondazione

Mach GENERICA € 78,41 B 9 bottiglie vino

Acquisti

preventivi cumulativi non

previsti per tale

tipologia di spesa (art. 2,

comma 4)

2094 25/01/2013 Mellarini Litografica

editrice

saturnia

SPECIFICA € 822,80 D Predisposizione biglietti augurali

natalizi

3445 11/02/2013 Mellarini Ristoranti

vari GENERICA € 320,03 C Cene varie

3451 11/02/2013 Mellarini Artimedia

sas GENERICA € 596,40 A

Acquisto libro

emozioni in cammino - 42 copie in

occasione di incontri

vari

Superamento

limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2, comma 6

1619 22/01/2013 Rossi Ristoranti

vari SPECIFICA € 476,50 C

Cene varie in

occasione di incontri

istituzionali

1656 22/01/2013 Rossi Hotel

America SPECIFICA € 92,10 C

Pranzo con

rappresentanti

comuità di valle per assegno di cura

3504 11/02/2013 Rossi Cavit GENERICA € 146,88 B

Acquisto 12 bottiglie vino per omaggiare in

sede di incontri

istituzionali

Acquisti

preventivi

cumulativi non previsti per tale

tipologia di spesa (art. 2,

comma 4)

3504 11/02/2013 Rossi Hotel

America SPECIFICA € 34,00 C

Pranzo con presidente ANFFAS

3504 11/02/2013 Rossi Partesa Srl GENERICA € 120,76 E Acqua minerale

3504 11/02/2013 Rossi Osteria 2

Spade SPECIFICA € 250,00 C

Pranzo per incontro

sindaci Rotaliana

3504 11/02/2013 Rossi Le colonne SPECIFICA € 72,45 C Pranzo con

Presidente ANCE

Trento

Page 247: Delibera 3 2014 Pari

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

242

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDEN

TE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

3504 11/02/2013 Rossi Le colonne SPECIFICA € 43,65 C

Pranzo in occasione

incontro preparatorio per 30^ ALFID

1624 22/01/2013 Panizza Ristoranti

vari SPECIFICA € 331,30 C

Pranzi e cene varie

in occasione di incontri istituzionali

1658 22/01/2013 Panizza Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 98,80 A

Trofeo per Giuseppe Zoccante

Superamento

limite art. 2, comma 6

1658 22/01/2013 Panizza Andreatta &

Nicoletti SPECIFICA € 58,08 A

Consegna targa con cornice spettacolo

Andrew Basso

Superamento limite art. 2,

comma 6

2090 25/01/2013 Panizza Ristoranti

vari SPECIFICA € 168,80 C

Pranzi e cene varie in occasione di

incontri istituzionali

2090 25/01/2013 Panizza Cantina

Lavis, Nosio

Spa , Poli

GENERICA € 284,30 E Acquisto vino,

spumante e panettoni

2090 25/01/2013 Panizza Vigolana

ricamificio GENERICA

1.219,68 B

Acquisto 14 opere artistriche per spese

di rappresentanza

Superamento limite art. 2,

comma 5

1629 22/01/2013 Gilmozzi Ristoranti

vari SPECIFICA € 164,80 C

Pranzi e cene varie in occasione di

incontri istituzionali

1849 23/01/2013 Gilmozzi Curcu &

Genovese Srl GENERICA

1.200,00 A

Acquisto 50 libri "Gli

uomini del legno

sull'isola delle rose"

Superamento limite art. 2,

comma 5

Superamento limite art. 2,

comma 6

1849 23/01/2013 Gilmozzi Laboratorio

sociale SPECIFICA € 756,25 D

Biglietti augurali natalizi personalizzati

1849 23/01/2013 Gilmozzi Partesa Srl GENERICA € 115,68 E Acqua minerale

1849 23/01/2013 Gilmozzi Indal GENERICA € 41,70 E Dolci assortiti

1849 23/01/2013 Gilmozzi Le colonne SPECIFICA € 55,35 C

Pranzo di lavoro con

presidente

manifattura domani

1849 23/01/2013 Gilmozzi Balzan

Adarosa SPECIFICA

1.003,09 D

Studio per realizzazione grafica

e acquisto materiale per biglietti di auguri

natalizi

4033 18/02/2013 Gilmozzi Duo tapas SPECIFICA € 112,80 C

Pranzo di lavoro con

sindaci comunità alto garda e ledro.

2093 28/01/2013 Beltrami Scrigno del

duomo SPECIFICA € 341,00 C

Cena con

rappresentanti stampa trentina

2093 28/01/2013 Beltrami

Brando

Francesco

(bar interno regione)

GENERICA € 101,18 E

Consumazioni di

ottobre-novembre

dicembre 2012 (caffè-orzo)!

2093 28/01/2013 Beltrami

Ass. trentina

nuovi

orizzonti

GENERICA €

1.000,00 C

Preparazione piccolo

buffet e disponibilità

sala per incontro

Page 248: Delibera 3 2014 Pari

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Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

243

LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDEN

TE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

18/12/2012 con

personalità locali e

collaboratori

2093 28/01/2013 Beltrami Pasticceria

Pinetana GENERICA € 653,00 B

Acquisto prodotti di pasticceria trentina in

occasione di incontri

istituzionali con personalità varie

Superamento limite art. 2,

comma 5

Acquisti preventivi

cumulativi non

previsti per tale tipologia di

spesa (art. 2, comma 4)

1857 23/01/2013 Dalmaso Casa editrice

panorama GENERICA € 196,45 A

Acquisto 5 copie "Il

grande libro delle

Dolomiti"

Superamento

limite art. 2,

comma 6

1857 23/01/2013 Dalmaso Il Margine srl GENERICA € 89,25 A Acquisto 7 copie "A

onor del vero"

Superamento limite art. 2,

comma 6

3483 11/02/2013 Dalmaso Curcu &

Genovese Srl GENERICA € 114,75 A

Acquisto 3 copie

"Naturalmente

trentino"

Superamento

limite art. 2,

comma 6

3483 11/02/2013 Dalmaso Il Bucaneve GENERICA €

1.020,76 A Acquisto 105 taglieri

Superamento

limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2,

comma 6

3483 11/02/2013 Dalmaso Il Podio Snc GENERICA € 136,00 A Acquisto 3 coppe e

trofei

Superamento

limite art. 2,

comma 6

3483 11/02/2013 Dalmaso

Comitato

italiano Unicef-onlus

GENERICA €

1.011,45 A

Acquisto 100

shopper "uniti per i bambini" con logo

PAT

Superamento limite art. 2,

comma 5 Superamento

limite art. 2,

comma 6

3483 11/02/2013 Dalmaso Giunti al

punto GENERICA € 70,00 A

Acquisto 7 copie "Per questo mi chiamo

Giovanni"

Superamento limite art. 2,

comma 6

3484 11/02/2013 Dalmaso Risto3 SPECIFICA € 660,00 C

Rinfresco

premaizione campioni trentini dello sport

2012

3484 11/02/2013 Dalmaso Dolomatic GENERICA € 114,00 E Cialde per bevande

calde

3484 11/02/2013 Dalmaso Il Bottigliere GENERICA € 28,80 E Acqua minerale

3484 11/02/2013 Dalmaso Vettori Fabio SPECIFICA €

1.250,00 B

Acquisto 9 tele e 85 poster in occasione

della premiazione

campioni trentini dello sport 2012

Superamento

limite art. 2,

comma 5

3484 11/02/2013 Dalmaso Le colonne SPECIFICA € 49,95 C

Pranzo incontro

assessore comunale istuzione Rovereto

1664 22/01/2013 Olivi Hotel

America SPECIFICA € 41,60 C

Incontro con

presidnete Trentini Sviluppo e AD

Page 249: Delibera 3 2014 Pari

CORTE DEI CONTI Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento

Sezioni riunite per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol 2013

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LIQ. N. DATA

LIQUIDAZIONE

SOGGETTO RICHIEDEN

TE EMISSIONE

TITOLO DI SPESA

BENEFICIARIO

INDICAZIONE CIRCOSTANZE RAPPRESENTA

NZA

(GENERICA/SPECIFICA)

IMPORTO FATTURA

IPOTETICA

TIPOLOGIA DI

SPESA (art. 2,

lett. A,B,C,D,E,

Del. 86/2007)

OGGETTO DELL'ACQUISTO

NOTE

Dolomiti energia

3449 11/02/2013 Olivi Cooperativa sociale Iter

SPECIFICA € 907,50 D Biglietti augurali

natalizi