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VENETO FESTIVAL 2019 49. mo Festival Internazionale G. Tartini dedicato a Claudio Scimone solistiveneti.it 4 Maggio - 15 Ottobre 2019 Musica, arte e architettura dal Veneto al Mondo COMUNE DI PADOVA Assessorato alla Cultura REGIONE del VENETO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO I SOLISTI VENETI 60. mo ANNIVERSARIO

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VENETOFESTIVAL 201949.mo Festival Internazionale G. Tartini

dedicato a Claudio Scimone

solistiveneti.it

4 Maggio - 15 Ottobre 2019Musica, arte e architettura dal Veneto al Mondo

COMUNE DI PADOVAAssessorato alla Cultura

REGIONE del VENETO

MINISTERO DEI BENIE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

E DEL TURISMO

I SOLISTI VENETI60.mo ANNIVERSARIO

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È con un misto di gioia e malinconia che porgo il saluto e ilringraziamento mio e della città a “I Solisti Veneti” in occasio-ne del Veneto Festival 2019 – 49° Festival InternazionaleGiuseppe Tartini.

Non possiamo nasconderci che questa edizione del Festivalsia diversa da tutte le altre. Non abbiamo più con noi ilMaestro Claudio Scimone, e questo ci pare ancora impossi-bile. Dobbiamo alla sua passione e tenacia la fondazione, 60 anni fa, de “I Solisti Veneti” ed è quindi naturale che que-sta edizione del Festival sia dedicata a lui, grandissimo musi-cista e grandissimo padovano che ricorderemo sempre conimmenso affetto e riconoscenza.

Ma se la sua prematura scomparsa accompagna questa edi-zione con un velo di malinconia, non possiamo non esserefelici per il grandissimo programma del Festival che quest’an-no presenta solisti di assoluta fama a partire da Uto Ughi eAnna Tifu e propone prime esecuzioni ed appuntamentiimperdibili, non solo in tutto il Veneto.

Rivolgo un caloroso benvenuto al Maestro Giuliano Carellanuovo Direttore Principale de “I Solisti Veneti”.

Con lui si apre una nuova stagione nella vita di questaOrchestra davvero unica che, sono certo, continuerà ad esse-re un patrimonio prezioso non solo della nostra Città, ma ditutta la cultura musicale italiana e continuerà a distinguersi perla qualità, l’originalità e il rigore della propria attività.

Un augurio quindi al nuovo Direttore, ai musicisti del-l’Orchestra e a tutti quelli che hanno lavorato per offrirci anchequest’anno, una splendida edizione del Veneto Festival.

Sergio GiordaniSindaco di Padova

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CALENDARIO GENERALE DEL VENETO FESTIVAL 201949.mo Festival Internazionale “Giuseppe Tartini”

maggioSa 4 Venzone - Duomo di S. Andrea Apostolo: “Ai preât” - “I Solisti Veneti” Sa 18 Padova - Basilica di Sant’Antonio: “Omaggio a Giuseppe Tartini e a Claudio Scimone” - “I Solisti Veneti” Ve 31 Padova - Chiesa degli Eremitani

Concerto Inaugurale Tartini - Sinfonia in sol maggiore, Concerto in re maggiore D 28 per violino e orchestra, “Salve Regina” a quattro voci Mozart - “Krönungs-Messe” (Messa dell´Incoronazione)Anna Dennis, sopranoLeyla Martinucci, mezzosopranoAldo Caputo, tenoreGiovanni Furlanetto, basso“Ensemble Vocal Renaissance” di Martigny diretto da Damien Luy“I Solisti Veneti” Direttore: Giuliano Carella

giugnoGi 6 Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore - Fondazione Giorgio Cini, Sala degli Arazzi - ore 20.30: “Magia del Violino”

“I Solisti Veneti” con Uto Ughi, violinoMe 12 Padova - Chiesa di Santa Caterina: “Tartini, Maestro del Virtuosismo strumentale” - “I Solisti Veneti” Gi 20 Conegliano - Chiostro di San Francesco “Musica sulle orme dei Ciardi”

in occasione della Mostra “I Ciardi viaggiatori in Europa. Paesaggi e giardini” - “I Solisti Veneti” Gi 27 Cuneo - Complesso Monumentale di San Francesco: “Le Quattro Stagioni” - “I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi”

luglioDo 7 Maser - Villa di Maser - ore 18.30: “Ricordando Diamante, la Magia del Flauto”

“I Solisti Veneti” con Massimo Mercelli, flautoMa 16 Treviso - Chiesa di Santa Caterina: “Fantasie d’archi” - “I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi”Do 21 Feltre - Teatro de la Sena: “Nella Piccola Fenice risorta”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” con Alessandro Cesaro, pianoforteMe 24 Padova - Castello dei Carraresi: “Il Mondo della Luna” in occasione del 50.mo anniversario del primo uomo sulla luna

“I Solisti Veneti” diretti da Giuliano Carella con Aldo Caputo, tenoreVe 26 San Polo di Piave - Castello Papadopoli Giol: “Il Flauto di Pan nel magico Castello”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” con Andreea Chira, flauto di PanSa 27 Vipiteno - Teatro Comunale - ore 20.30: “Il Flauto di Pan, strumento virtuoso”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” con Andreea Chira, flauto di Pan

agostoVe 2 Asiago - Duomo: “Violino mistico” - “I Solisti Veneti” con Anna Tifu, violinoSa 10 Belluno - Chiostro di San Pietro: “Fantasie musicali nel Chiostro incantato”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” Me 14 Assisi - Chiostro di Sisto IV del Sacro Convento - ore 21.15: “Nel Sacro Convento”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi”Sa 17 Merano - Pavillon des Fleurs: “Trasparenze musicali” - “I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” Ma 27 Padova - Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann - Concerto Finale dell’Accademia de “I Solisti Veneti”

“I Solisti Veneti” con i giovani solisti dell’Accademia de “I Solisti Veneti”Gi 29 Bressanone - Chiesa di San Michele - ore 20.30 “Armonia e Virtuosismo sulle rive dell’Isarco”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi”Sa 31 Pirano - Chiesa di San Giorgio: “Nella Patria del Maestro delle Nazioni” - “I Solisti Veneti”

settembreVe 6 Padova - Auditorium Pollini: “Omaggio a Claudio Scimone ad un anno dalla morte” - “I Solisti Veneti” Gi 12 Padova - Chiesa di Santa Caterina: “Ensemble Terzo Suono” del “Tartini Festival di Pirano”Ve 13 Bagnolo di Lonigo - Villa Pisani Bonetti: “Tango, Follie, Streghe”

“I Solisti Veneti” - “Ensemble Vivaldi” con Oleg Vereshchagin, fisarmonica russa (bayan)

ottobreMa 15 Faenza - Teatro Comunale Angelo Masini: “Virtuosismi, Sinfonie, Folletti, Fantasie” - “I Solisti Veneti”

N.B. Tutti i dati del presente fascicolo sono soggetti a modifiche senza preavviso. Lo svolgimento dei concerti nelle Chiese èsubordinato all’autorizzazione dell’Autorità Ecclesiastica. Salvo diversa indicazione i concerti avranno inizio alle ore 21.

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VENETO FESTIVAL 201949.mo FESTIVAL INTERNAZIONALE “GIUSEPPE TARTINI”Musica, arte e architettura dal Veneto al MondoPresidente Onorario: Il Sindaco di Padova: Sergio GIORDANIAssessore alla Cultura del Comune di Padova: Andrea COLASIOIl Festival è organizzato dall’Ente “I Solisti Veneti” e dal Comune di Padova (Assessorato allaCultura), in collaborazione con l’Accademia Tartiniana di Padova, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale dello Spettacolo, con il contributo della Regione Veneto e dell’Amministrazione Provinciale di Padova.

Per le singole manifestazioni, inoltre, il Festival è stato organizzato in collaborazione con:A.r.c.i. VipitenoAsolo MusicaAssociazione “Tartini 2020”Azienda di Promozione Turistica di MeranoBarchessa di Villa Pisani BonettiBiblioteca AntonianaBressanone TurismoBrusegan PianofortiCappella Musicale San Francesco d’AssisiCastello Papadopoli Giol - San Polo di PiaveCittà di ConeglianoComune di AsiagoComune di AssisiComune di Belluno - Assessorato alla CulturaComune di BressanoneComune di FeltreComune di LonigoComune di Merano - Assessorato alla CulturaComune di PiranoComune di San Polo di PiaveComune di TrevisoConsorzio Turistico VicènzaCuneo Classica FestivalEmilia Romagna FestivalFondazione Antonveneta - Banca MPSFondazione Giorgio Cini OnlusFondazione G.E. Ghirardi Onlus Villa Contarini - Piazzola sul BrentaInner Wheel Padova C.A.R.F.Istituto Regionale per le Ville VeneteOpera Immacolata Concezione OnlusPadova Ospitale OnlusParrocchia del Duomo di San’Andrea Apostolo - VenzonePontificia Basilica di Sant’AntonioPro Cultura BressanonePro Loco di VenzonePromo CuneoProvincia autonoma di Bolzano - Ufficio Cultura ItalianaProvincia di Padova - Reteventi CulturaProvincia di Treviso - Reteventi CulturaRegione del VenetoRotary Club PadovaRepubblica Slovena - Ministero della CulturaSportello Informazioni Turistiche di Asiago Tartini Festival di PiranoUfficio del Turismo del Comune di Asiago

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in collaborazione con la Parrocchia di Venzonee con la Pro Loco di Venzone

AI PREÂT

Antonio VIVALDI Sonata a quattro in mi bemolle maggiore RV 130 (1678 - 1741) “Al Santo Sepolcro” (*)

Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” Concerto n. 8 in la minore per due violini e archi

AllegroLarghettoAllegro

Chiara PARRINI, Francesco COMISSO, violini

Giovanni Battista PERGOLESI Concertino per archi n.1 in sol maggiore (1710 - 1736) Grave - Allegro

Grave, staccatoAllegro

Tomaso Antonio VITALI Ciaccona in sol minore per violino e archi(1663 - 1745) Lucio DEGANI, violino

Bepi DE MARZI Trasparenze su “Ai Preât” (1935) (dedicato a “I Solisti Veneti”)

Giuseppe VERDI Dall’Opera “I Lombardi alla prima Crociata”(1813 - 1901) Introduzione al Terzo Atto

per violino e orchestraLucio DEGANI, violino

Girolamo SALIERI Introduzione e Variazioni per clarinetto e archi(1794 - 1838) su un tema dell'Opera “Edoardo e Cristina”

di RossiniLorenzo GUZZONI, clarinetto

(*) omaggio al luogo sacro

“I SOLISTI VENETI”

Sabato 4 maggio - ore 21VENZONE - DUOMO DI S. ANDREA APOSTOLO

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Sabato 18 maggio - ore 21PADOVA - BASILICA DI SANT’ANTONIO

in collaborazione con la Pontificia Basilica di Sant’Antonio con la Biblioteca Antonianacon l’Associazione “Tartini 2020”e con il sostegno di Elleemmepi srl, Suono Vivo srl, Gallo Fine Art srl

OMAGGIO A GIUSEPPE TARTINI E A CLAUDIO SCIMONE

Giuseppe TARTINI(1692 - 1770)

Sonata a quattro in sol maggiore per archiPresto

AndanteAllegro assai

Concerto in la maggiore D 96 per violino e archiAllegroAdagioPresto

Largo andante(A rivi a fonti a fiumi, correte amare lagrime,sin tanto che consumi l’acerbo mio dolor)

Lucio DEGANI, violino

Concerto in la maggiore per violoncello e archiAllegroLargoAllegro

Giuseppe BARUTTI, violoncello

Concerto in sol maggiore D 83 per violino e archiAllegro

Grave (Oh, Dio che pena)Allegro (Se tutti i mali miei)Chiara PARRINI, violino

Sonata in sol minore g5 “Il Trillo del Diavolo”per violino e archi

Larghetto affettuosoAllegro (Tempo giusto della scuola Tartinista)

AndanteAllegro

Lucio DEGANI, violino

Concerto in re maggiore “Sant’Antonio” per tromba e archiAllegroAdagioPresto

Roberto RIGO, tromba

“I SOLISTI VENETI”

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Venerdì 31 maggio - ore 21PADOVA - CHIESA DEGLI EREMITANI

in collaborazione con

e con l’associazione “Tartini 2020”

CONCERTO INAUGURALEdedicato a

CLAUDIO SCIMONE

Giuseppe TARTINI(1692 - 1770)

Sinfonia in sol maggioreAllegro - Andante - Presto

Concerto in re maggiore D 28 per violino e orchestra(prima esecuzione basata sull’edizione critica

a cura di Tommaso Luison)Allegro - Largo - Allegro Assai

Lucio DEGANI, violino

“Salve Regina” a quattro voci(revisione di Claudio Scimone)

Wolfgang Amadeus MOZART(1756 - 1791)

“KRÖNUNGS-MESSE” (Messa dell’Incoronazione)

in do maggiore K 317 per soli, coro e orchestraKyrie - Gloria - Credo - Sanctus - Benedictus - Agnus Dei

Anna DENNIS, sopranoLeyla MARTINUCCI, mezzosoprano

Aldo CAPUTO, tenoreGiovanni FURLANETTO, basso

“ENSEMBLE VOCAL RENAISSANCE” di MARTIGNYdiretto da DAMIEN LUY

“I SOLISTI VENETI”Direttore: GIULIANO CARELLA

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Wolfgang Amadeus MOZARTMessa dell’Incoronazione

KYRIEKyrie eleisonChriste eleisonKyrie eleison

GLORIAGloria in excelsis Deo, et in terra pax hominibus bonae voluntatis. Laudamus te. Benedicimus te. Adoramus te. Glorificamus te. Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam. Domine Deus, Rex caelestis, Deus Pater omnipotens. Domine Fili Unigenite, Jesu Christe. Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris. Qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram. Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis. Quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus, tu solus altissimus, Jesu Christe. Cum Sancto Spiritu in gloria Dei Patris. Amen.

CREDOCredo in unum Deum, Patrem omnipotentem, factorem coeli et terrae, visibilium omnium et invisibilium. Et in unum Dominum Jesum Christum, FiliumDei, unigenitum. Et ex Patre natum ante omnia saecula. Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo vero.Genitum, non factum consubstantialem Patri, per quem omnia facta sunt.

Qui propter nos homines, et propter nostram salutem descendit de coelis. Et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine: et homo factus est. Crucifixus etiam pro nobis sub Pontio Filato,passus et sepultus est. Et resurrexit tertia die, secundum scripturas. Et ascendit in coelum, sedet ad dexteram Patris, et iterum venturus est cum gloria judicare vivos et mortuos, cujus regni non erit finis. Et in Spiritum Sanctum, Dominum, et vivificantem, qui ex Patre Filioque procedit. Qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur, qui locutus est per Prophetas. Et unam sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Confiteor unum baptisma, in remissionem peccatorum. Et expecto resurrectionem mortuorum, et vitam venturi saeculi. Amen.

SANCTUSSanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus, Sabaoth. Pleni sunt caeli et terra gloria tua,Hosanna in excelsis.

BENEDICTUSBenedictus, qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.

AGNUS DEIAgnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.

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Giuseppe TARTINIL’originale e le imitazioni

L’edizione 2019 del Veneto Festival si apre conun omaggio a Giuseppe Tartini in continuità conl’instancabile attività di riscoperta e valorizzazionedi questo compositore da parte di ClaudioScimone. Come è noto Tartini trascorse aPadova la maggior parte della propria vita, primaper motivi di studio all’Università e poi, dal 1721,nel ruolo di “Primo violino e capo di concerto”presso la Basilica del Santo. A Padova fondò lasua scuola di violino definita “scuola delle nazio-ni” perché, grazie a un approccio didattico inno-vativo, era frequentata da musicisti provenienti daogni parte d’Europa. Oggi i manoscritti dellemusiche di Tartini sono custoditi in molte bibliote-che d’Europa e Stati Uniti, ma il fondo più signifi-cativo si trova a Padova nell’Archivio musicaledella Cappella Antoniana. Un patrimonio di musi-che che sta vivendo in questi anni una riscopertagrazie alla collaborazione tra diverse realtà musi-cali e istituzionali in preparazione del 250° anni-versario della morte di Tartini (Pirano d’Istria 1692- Padova 1770). I Solisti Veneti sono tra i promo-tori di queste iniziative e inseriscono nel pro-gramma di apertura del Festival tre opere diTartini, differenti nel carattere e nel genere musi-cale. La Sinfonia a 4 in Sol maggiore appartiene a unacollezione di manoscritti e musiche a stampa set-tecentesche conservate a Stoccolma presso laStatens Musikbibliotek - Kunglika MusikaliskaAkademiens Bibliotek. I manoscritti di Tartini lìconservati furono raccolti per la maggior parte daPatrick Alströmer (1733-1804), fondatoredell'Accademia di musica di Stoccolma, dilettan-te di musica, mecenate e amante delle arti. Ilfondo comprende concerti per violino e per flau-to e alcune composizioni a 4 parti per soli archi,genericamente definite “sinfonie”. Queste ultimesono di autenticità dubbia, ma la loro attribuzionea Tartini testimonia come il “brand” del piranesefosse conosciuto in ogni parte d’Europa e meri-tasse di essere imitato, se non addirittura falsifi-cato! La Sinfonia a 4 in programma è di fatto unasinfonia a 3, visto che nel manoscritto è presen-te, ma vuoto, il rigo della viola. I violini primi esecondi spesso procedono all’unisono o perterze, come di frequente nelle sinfonie di Vivaldi edi altri compositori dell’epoca, e questo rendel’opera simile a tratti a una sonata col basso, maamplificata dai volumi orchestrali. Lo stesso procedimento di amplificazione sonorasembra essere alla base del concerto per violinoe orchestra D 28, tra i più originali di Tartini perquanto riguarda l’organico strumentale. I concer-ti del piranese normalmente presentano solostrumenti ad arco e basso continuo. Le parti delD 28 conservate presso la Biblioteca della cap-

pella musicale antoniana comprendono oltre agliarchi anche due trombe, due corni e i timpani.Non si tratta di manoscritti autografi ma l’analisidella carta e della grafia riconduce l’opera aglianni Quaranta e all’ambiente antoniano, epocadella maturità di Tartini come compositore eprimo violino. È dunque plausibile che Tartiniabbia approvato l’utilizzo dei fiati nell’organicoorchestrale. Il concerto ha sempre attirato l’atten-zione degli studiosi, da Pierluigi Petrobelli aLeonardo Frasson: quest’ultimo ha ipotizzatoche si tratti di una composizione scritta perun’occasione solenne, forse il trasporto delle reli-quie del Santo dalla sacrestia al nuovo Santuarionel 1745. Nelle festività più solenni l’orchestra delSanto veniva ampliata con strumentisti aggiunti(archi e fiati). L’approfondimento musicologico sul concerto D28 si inserisce nel più ampio progetto di Edizionenazionale delle opere musicali di Giuseppe Tartiniche è stato approvato dal Ministero nel 2018 eche si è avviato nel 2018 con la preparazione deiprimi volumi per l’editore Bärenreiter di Kassel. Isette Concerti per i quali esistono fonti con stru-menti a fiato saranno riuniti in un unico volume diprossima edizione. Si tratta in molti casi di operecopiate e/o rivedute da allievi che modificano l’or-chestrazione originale per adattarla a un gustomusicale in via di evoluzione. In tutte le fonti laparte del violino principale rimane immutata manell’orchestrazione, nell’uso di strumenti a fiato enella rielaborazione delle parti interne si coglie lavolontà di rendere il tessuto musicale dell’orche-stra più intenso e vario rispetto all’essenzialitàdella scrittura tartiniana e dell’orchestra di soliarchi. Del concerto D 28 ad esempio esiste unaversione con corni da caccia di gusto “francese”,totalmente diversa da quella padovana e realiz-zata probabilmente dall’allievo André Noël Pagin,poi attivo a Parigi. Si tratta dunque di un reperto-rio ripreso, trasformato e divenuto fonte di ispira-zione per allievi di diverse nazioni che esprimonola propria personalità artistica anche attraverso larivisitazione dell’opera del Maestro. Il Salve Regina è tradizionalmente (e ragionevol-mente) considerato l’ultima composizione delMaestro. È scritto a 4 voci nella tonalità di miminore e l’utilizzo del testo in lingua latina sugge-risce la sua destinazione a esecuzioni nell’ambitodi cappelle musicali, piuttosto che alla devozionepopolare. Si tratta di una composizione nello stileessenziale dell’ultimo periodo: un Tartini anziano,chiuso nella speculazione filosofica e alla ricercadell’estrema semplificazione del linguaggio musi-cale. Il Salve Regina conclude un ristretto reper-torio tartiniano legato alla devozione mariana eche comprende lo Stabat Mater e quattro Laudispirituali dedicate alla Madonna.

Tommaso Luison

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Prossimo concerto dei Solisti Veneti alla Fondazione Pierre Gianadda a MartignyCon l’Ensemble Vocal Renaissance – Lunedi 19 novembre 2018

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Fondation Pierre GianaddaMartigny

8 février – 16 juin 2019Tous les jours de 10 h à 18 h Suisse

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Wolfgang Amadeus MOZARTMessa dell’Incoronazione

I musicologi se la son sempre presa conl’Arcivescovo Principe di Salisburgo che impone-va al suo servitore Wolfgang Amadeus Mozartinterventi brevi per le messe cantate. Esigenze dirito, con fedeli frettolosi. E lui, costretto a misura-re l’arte e la devozione con l’orologio. Adesso nelDuemila, almeno in Occidente, adoratori paganidella fretta e ammiratori colti della sintesi, qualisiamo, abbiamo un poco più di comprensioneper l’Arcivescovo, per di più ci incantano quellerapide messe dei primi anni di Mozart composi-tore accreditato nella sua severa città, come laMessa “Pastorale” dove trova modo di carezzar-ci con le movenze idilliche da teatro comico, o la“Credo Messe” in cui la dichiarazione di fede,“Credo!”, ritorna perentoria a scuoterci da ognidistrazione ed a sfidare ogni dubbiosa debolezza.In fondo l’Arcivescovo non poteva sapere quelloche sappiamo noi o in ogni caso capiremo sta-sera, che il tempo si può invece misurare conmaggiore profitto sulla musica di Mozart, cheprocede netta e rapida per natura e si costruiscefra continuità, contrasti, sorprese e rimandi perfare alla fine un tutt’uno come in un gesto solo, inuna sola parola.Mozart aveva ventitre anni, immaginatelo ragaz-zo, ritornato da un giro per l’Europa, da Monacoa Parigi, pieno di successi e di affetti e povero didenaro e lavoro, a riprendere il compito d’organi-sta e maestro di concerti, fra quelle case a ridos-so della roccia e quelle teste di conservatoriaccaniti e riottosi. Questa volta c’è l’occasione –e non sappiamo con certezza quale, forse ladedica ad una Madonna Incoronata che fa i mira-coli, forse la visita prevista dell’Imperatore, forsealtro ancora a dare il nome “Messadell’Incoronazione” – per un discorso più ampio epiù solenne. In giro per l’Europa il ragazzo hapreso conoscenza di orchestre di prim’ordine maanche di corti meno bacchettone; ha avuto leprime grandi iniziazioni della vita, all’amore e aldolore, con l’allegria sessuale della cuginetta e ilrifiuto sdegnoso dell’amata Aloysia; ha vissuto lamorte della madre quando era solo con lei aParigi; e in compagnia della famiglia Weber hatrovato l’amicizia, valore e sentimento definitivonella sua vita. Ripiombato nel grigiore salisburghese, si potevaperdere d’animo. No. Al di là d’ogni stato d’ani-mo, crea mettendo insieme spontaneamente,anzi come per necessità, tutte le verità della suamusica e della sua esistenza, purificandole efacendole diventare leggere, da bravo allievodella lezione alchemica della massoneria, fruttodell’incontro con l’amico Schikaneder, il futuro

librettista del Flauto magico. Così, questa Messatanto esplosiva e tanto lieve insieme, che correvoluttuosa e sembra darci sùbito tutto, è, nellasua sostanza, intricata e complessa ed un’analisiimpegna gli studiosi a individuare le ragioni delperché i contrasti non sembrino mai né interru-zioni né contraddizioni e perché l’enfasi dell’entu-siasmo o la solennità della celebrazione possanolasciar spazio anche talora fulmineamente a tantaintimità che potremmo chiamare tenerezza.Anche senza riuscire ad analizzare tecnicamentela varia ed esatta fantasia del linguaggio, ci sonoalmeno tre percorsi, da seguire, tre prospettive.Una è la costruzione musicale: il finale di ogniparte prepara l’inizio dell’altra; e non va dimenti-cato che fra l’una e l’altra non c’era la pausettadel concerto con il muoversi sulle sedie e loschiarirsi delle gole, ma la celebrazione dellaMessa; era come una musica a puntate, conl’obbligo di lasciare la memoria orientata verso ilseguito. A dare questa impronta di coerenza eunità c’è inoltre il legame dei temi, che si intrec-ciano e si richiamano, l’irrefrenabile peregrinarecome per forza di natura anche in tonalità diver-se, e la dialettica appassionante degli strumentiin lotta o in colloquio tra loro. Una seconda pro-spettiva è la costruzione drammaturgica, con unavera vicenda che si svolge, dove gli stessi prota-gonisti hanno ruoli specifici, il coro come presen-za entusiasta d’una folla partecipe, il quartettodei solisti come rivelatori di emozioni pudiche, ele voci sole fiduciose d’una semplice, affettuosalibertà. La terza è la conquista della parola: acominciare da “pace” che arriva nel Gloria, “paxhominibus bonae voluntatis” come un’intesasegreta in mezzo all’inebriamento del “Gloria inexcelsis Deo” per finire, nell’Agnus, dove, ripren-dendo il tema lirico del Kyrie, si alza confidentenelle voci soliste e si scatena trionfale come in unfinale d’opera nell’orchestra e nel coro, “donanobis pacem”.È sempre il Mozart libero, amante della vita, chepochi mesi prima parodiava maliziosamente ilCredo scrivendo alla cuginetta “Bacio tutto quel-lo che mi lasciate baciare, visibilia et invisibilia”,ma ora fa sul serio e queste ultime parole sonscandite come se il coro le potesse scrivere sullapietra, culmine d’una frase potente cominciataall’unisono che sovrasta l’incalzare degli stru-menti, si apre al cospetto del Padre Onnipotente,e si placa nella grandezza dell’universo visibile einvisibile. E che non ha paura d’invocare la pacecon la semplice melodia come la intonerebbenell’opera buffa una giovinetta innocente. Il mododi pregare di Mozart può atteggiarsi a penitenzia-le, può mostrarsi drammatico e dolente, ma fini-sce per guardare il mondo con amore, mettersiinsomma dalla parte di Dio.

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Pino DONAGGIO“Effetto Notte” (2019 - dedicata a “I Solisti Veneti” in memoria di Claudio Scimone)per clarinetto e archi– prima esecuzione assoluta –

Un giorno, parlando di progetti con Claudio, lui mi disse: “Perché non scrivi un pezzo perLorenzo?” (Lorenzo Guzzoni è il fenomenale clarinettista dei “Solisti”)Ho raccolto l’invito e ho iniziato a scrivere il pezzo ispirandomi, come mi è capitato piùvolte, alla notte veneziana: acqua ferma evocata dagli armonici misteriosi degli archi su cuiil clarinetto vaga, come per calli, senza meta.E come nel film di Truffaut, in cui gli attori sono annodati in relazioni problematiche, il mioprotagonista affronta varie fasi musicali, in un pellegrinaggio travagliato che coglie la suarisoluzione solo alla fine.Da qui il titolo “Effetto Notte”: un omaggio a Claudio, suo ispiratore, e insieme anche albellissimo film di Truffaut.

Pino Donaggio (2019)

ndr. Pino Donaggio, noto cantautore e compositore di colonne sonore di fama mondiale,ha registrato in questi giorni con “I Solisti Veneti” il nuovo CD (il secondo, dopo “Lettere”,di questa ormai consolidata collaborazione) intitolato “Dal Cinema alla Classica” in uscitanei prossimi mesi e composto esclusivamente da brani inediti, tra i quali “Effetto Notte”,scritti e dedicati al Maestro Scimone e alla sua Orchestra.

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in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini

MAGIA DEL VIOLINO

Johann Sebastian BACH Prima Suite in do maggiore BWV 1066(1685 - 1750) per due oboi, fagotto e archi

OuvertureCouranteGavotteForlaneMenuettBourréePassapied

Paolo GRAZIA, Silvano SCANZIANI, oboi Roberto GIACCAGLIA, fagotto

Antonio VIVALDI Concerto in si bemolle maggiore RV 501“La Notte”(1678 - 1741) per fagotto e archi

Introduzione - FantasmiIl sonnoSorge l’aurora

Roberto GIACCAGLIA, fagotto

Pino DONAGGIO “Effetto notte” per clarinetto e archi(1941) (2019 - dedicato a “I Solisti Veneti”

in memoria di Claudio Scimone)– prima esecuzione assoluta –Lorenzo GUZZONI, clarinetto

Ludwig Van BEETHOVEN Romanza in fa maggiore op. 50 (1770 - 1827) per violino e orchestra

Uto UGHI, violino

Wolfgang Amadeus MOZART Concerto in la maggiore K 219(1756 - 1791) per violino e orchestra

Allegro apertoAdagio K 261 (*)Tempo di Menuetto

Uto UGHI, violino

Pablo de SARASATE “Fantasia sulla Carmen” op. 25 (1844 - 1908) per violino e orchestra

Uto UGHI, violino

(*) Questo Adagio è stato composto successivamente da Mozart per essere inserito nelConcerto K 219 (al posto di quello precedentemente composto) in occasione di un’esecu-zione da parte del suo amico Brunetti, violino principale dell’Orchestra di Salisburgo.

“I SOLISTI VENETI” con la partecipazione di Uto UGHI, violino

Giovedì 6 giugno - ore 20.30VENEZIA, ISOLA DI SAN GIORGIO MAGGIORE

FONDAZIONE GIORGIO CINI, SALA DEGLI ARAZZI

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TARTINI, MAESTRO DEL VIRTUOSISMO STRUMENTALEnella Chiesa dove Giuseppe Tartini è sepolto

Giuseppe TARTINI Sonata a quattro in sol maggiore (1692 - 1770) per archi

PrestoAndanteAllegro assai

Concerto in sol minore D 86 per violino e archi

Allegro GraveAllegro

Lucio DEGANI, violino

Leopold MOZART (nel 300.mo anniversario della nascita)(1719 - 1787) Divertimento in sol maggiore n. 1

per archiAllegro AndanteMenuet

Giuseppe TARTINI Concerto in mi minore D 56 (1692 - 1770) per violino e archi

AllegroAdagio (Bagna le piume in Lete

o placido, placido sonno,e me le spargi in voltoe me le spargi in sen.)

Allegro (Se a me non vieni,se a te non tornoe qual conforto.)

Francesco COMISSO, violino

Sonata in sol minore g5 “Il Trillo del Diavolo”per violino e archi

Larghetto affettuosoAllegro (Tempo giusto della scuola Tartinista)AndanteAllegro

Lucio DEGANI, violino

“I SOLISTI VENETI”

Mercoledì 12 giugno - ore 21PADOVA - CHIESA DI SANTA CATERINA

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Giuseppe TARTINISonata in sol minore g5 “Il Trillo del Diavolo”

La Sonata per violino e basso continuo g5 detta“Il Trillo del Diavolo” è l’opera più famosa del“Maestro delle Nazioni” Giuseppe Tartini, quellache egli considerava “la migliore ch’io abbia maiscritto” ed è quella che gli ha assicurato la popo-larità anche nel periodo ottocentesco che hacancellato la memoria delle opere di molti deisuoi più illustri contemporanei, fra cui Vivaldi eAlbinoni. È stata addirittura nell’Ottocento ogget-to di opere teatrali o di balletti, particolarmente inFrancia (e in tempi recenti oggetto perfino di unfumetto di Dylan Dog…). Curiosamente propriodi quest’opera che ancora oggi rende popolare ilnome del compositore non è giunto a noi l’auto-grafo ma essa è comunque ben nota attraversonumerose copie dell’epoca e soprattutto per lapubblicazione a stampa ne “L’Art du violon” di J.B. Cartier (Parigi) 1798 che dichiara di avernericevuto il manoscritto dal grande vionista Baillotallievo di Nardini a sua volta allievo di Tartini (èsingolare l’indicazione di tempo riportata nell’edi-zione di Cartier per il primo Allegro: “Tempo giu-sto della scuola tartinista”). La leggenda del sogno è nota solo attraverso latestimonianza dello scienziato francese JérômeDe Lalande che nel suo “Voyage en Italie” pubbli-cato nel 1769 dice di averne avuto il racconto daTartini stesso che ne attribuiva la composizioneall’anno 1713 con le seguenti parole: “Una nottesognai che avevo fatto un patto e che il diavoloera al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo imiei desideri e le mie volontà erano sempre esau-dite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dar-gli il mio violino per vedere se fosse arrivato asuonarmi qualche bella aria, ma quale fu il miostupore quando ascoltai una sonata così singola-re e bella, eseguita con tanta superiorità e intelli-genza che non potevo concepire nulla che lestesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapi-mento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fuisvegliato da questa violenta sensazione e presiall’istante il mio violino, nella speranza di ritrovareuna parte della musica che avevo appena ascol-tato, ma invano. Il brano che composi è, in veritàil migliore che abbia mai scritto, ma è talmente aldi sotto di quello che m’aveva così emozionatoche avrei spaccato in due il mio violino e abban-donato per sempre la musica se mi fosse stato

possibile privarmi delle gioie che mi procurava”.Se da un lato è difficile mettere in dubbio l’esat-tezza della narrazione di uno scienziato seriocome De Lalande è chiaro peraltro che il raccon-to leggendario di Tartini nasconde una realtà benpiù profonda. Innanzitutto è certezza concorde ditutti gli studiosi su basi stilistiche che questaSonata è stata composta almeno due decennidopo la data menzionata. In secondo luogo laforma della Sonata medesima è totalmente diver-sa da quella che era normalmente quella delleSonate tartiniane. Ed ancora il meraviglioso temadell’ultimo fra i tempi lenti della Sonata ricorreanche nel secondo tempo Concerto D 67 delcompositore contraddistinto dal motto “Misterioanima mia” (nel quale la parola “mia” è scrittanei particolari caratteri cifrati usati da Tartini, ilche significa che egli non voleva che nessunone comprendesse il carattere di rivelazione inti-ma), dato che certo non può essere casuale madeve essere certo rivelatore di una realtà piùsuggestiva. Ci sembra evidente quindi che la Sonata e la leg-genda che l’accompagna abbiano un chiarovalore simbolico. Durante la seconda metà dellasua vita Tartini sembra guidato da un senso dicolpa, relativo a vicende della prima parte dellasua esistenza che egli sente di dover espiareattraverso la sua attività nella Basilica del Santo(anche con la rinuncia a onorifici e lucrosi incari-chi presso nobili stranieri motivata proprio con ilriferimento ad un obbligo di coscienza) e attra-verso l’affettuosa attenzione ad una moglie il cuicarattere assolutamente impervio era noto a tutti,ma che egli aveva trascurato abbandonandolatroppo spesso negli anni della sua ascesa.Questo ed altri elementi musicali e biografici ciinducono a pensare che il Diavolo del “sogno” siail simbolo del violino, strumento di dannazioneche nella prima parte dell’esistenza ha attrattoTartini lungi dagli studi religiosi e dalla famiglia,strumento di dannazione che nella seconda partedella vita egli ha voluto trasformare in strumentodi redenzione dedicandolo sempre più esclusiva-mente a Sant’Antonio. Quest’opera, la cui realiz-zazione ha dunque assunto un’importanza esi-stenziale ed ha accompagnato il compositore perun lungo periodo della sua vita, ci sembra quindirivestire per Giuseppe Tartini, “Maestro delleNazioni”, il senso di una sintesi simbolica deldramma nascosto della propria esistenza.

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in collaborazione con la Regione del Veneto con la Città di Conegliano e con la Provincia di Treviso - Reteventi Cultura

MUSICA SULLE ORME DEI CIARDIin occasione della Mostra “I Ciardi viaggiatori in Europa. Paesaggi e giardini”

Jeremiah CLARKE “The Prince of Denmark’s march” (Inghilterra)(1674 - 1707) per tromba e archi

Roberto RIGO, tromba

Arcangelo CORELLI Concerto Grosso in re maggiore op. 6 n. 1 (Roma - Italia)(1653 - 1713) Largo - Allegro

Largo - AllegroLargo - Allegro

Alessandro MARCELLO Concerto in do minore (Venezia - Italia) (1684 - 1750) per oboe e archi

Allegro moderatoAdagioAllegro

Rossana CALVI, oboe

Giovanni Battista SAMMARTINI Sinfonia n. 16 in la maggiore (Milano - Italia)(1701 - 1775) Vivace

Largo sempre pianoAllegro

Johann Sebastian BACH Sinfonia dalla Cantata(1685 - 1750) “Ich steh’ mit einem Fuss im Grabe” BWV 156 (Germania))

Rossana CALVI, oboe

Charles Auguste de BÉRIOT “Scène de ballet” op. 100 per violino e archi (Belgio)(1802 - 1870) Lucio DEGANI, violino

Camille SAINT-SAËNS Da “Le Carnaval des animaux” - Le Cigne (Francia)(1835 - 1921) per violoncello e archi

Giuseppe BARUTTI, violoncello

Edward ELGAR “Serenade for strings” in mi minore op. 20 (Inghilterra)(1857 - 1934) Allegro piacevole

LarghettoAllegretto

Joaquìn TURINA “La Oracion del Torero” (Spagna) (1882 - 1949) per archi

Jean-Baptiste ARBAN “Variations sur le Carnaval de Venise” (Francia)(1825 - 1889) per tromba e archi

Roberto RIGO, tromba“I SOLISTI VENETI”

Giovedì 20 giugno - ore 21CONEGLIANO - CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO

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Giovedì 27 giugno - ore 21CUNEO - COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO

organizzato da Promo Cuneo nell’ambito del

LE QUATTRO STAGIONIAntonio VIVALDI Dall’Opera Ottava “Il Cimento dell'Armonia e dell’Invenzione”(1678 - 1741) Quattro Concerti per violino, archi e basso continuo detti

“Le Quattro Stagioni”Concerto n. 1 in mi maggiore “La Primavera”

Allegro (Giunt’è la Primavera)Largo (Il Capraro che dorme

Mormorio di Fronde) Allegro (Danza pastorale)

Lucio DEGANI, violino

Concerto n. 2 in sol minore “L’Estate”Allegro non molto (Languidezza per il caldo

Gli uccelli e i ventiIl pianto del villanello)

Adagio (Il sonno - Il timore dei lampi e tuoni) Presto (Tempo impetuoso d'estate)

Chiara PARRINI, violino

Concerto n. 3 in fa maggiore “L’Autunno”Allegro (Ballo e canto dei villanelli - L’Ubriaco)Adagio molto (Ubriachi dormienti)Allegro (La caccia)

Chiara PARRINI, violino

Concerto n. 4 in fa minore “L’Inverno”Allegro non molto (Agghiacciato tremar

Orrido ventoCorrer e batter i piedi)

Largo (La gioia del focolare - Fuori piove) Allegro (Camminar sopra il ghiaccio

I venti in guerra)Lucio DEGANI, violino

Antonio VIVALDI Concerto in la minore RV 419 per violoncello e archi(1678 - 1741) Allegro - Andante - Allegro

Giuseppe BARUTTI, violoncello

Gioachino ROSSINI Terza Sonata in do maggiore per archi(1792 - 1868) Allegro - Andante - Moderato

Giovanni BOTTESINI Gran Duo concertante per violino, contrabbasso e archi(1821 - 1889) Lucio DEGANI, violino

Gabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, Enzo LIGRESTI, violini - Fabio MERLINI, violaGiuseppe BARUTTI, violoncello - Gabriele RAGGHIANTI, contrabbassoFabiano MERLANTE, arciliuto e chitarra barocca

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Antonio VIVALDI Dall’Opera Ottava “Il Cimento dell’Armonia e

dell’Invenzione”

“Le Quattro Stagioni”

Le Stagioni di Antonio Vivaldi, una delle opere piùpopolari e più amate dagli ascoltatori di oggi,erano già diventate famosissime all’epoca, primache la musica di Vivaldi fosse seppellita dall’oblioromantico durato oltre un secolo: sono il prodot-to di un’epoca felice per il compositore, giuntoormai al vertice della carriera, nell’ambiente dellaVenezia del Settecento in cui raffinatezza, ele-ganza, amore per l’arte si univano alla gioia divivere di un mondo pieno di benessere anche segià prossimo al tramonto (“le peuple y jouit

ensemble avec la noblesse” scriveva un famosocronista dell’epoca parlando dei Teatri d’operaveneziani).Questi quattro Concerti descrittivi sono stati daVivaldi inseriti al primo posto nella raccolta didodici Concerti denominata Il Cimento

dell’Armonia e dell’Invenzione (la competizionefra la musica e la fantasia artistica) pubblicata adAmsterdam intorno al 1725 da Michele Carlo LeCene, membro di una famiglia di editori geniali emaestri nella diffusione europea delle opere delloro catalogo (già in una prefazione all’edizionedell’Opera Terza L’Estro Armonico Vivaldi diceche i concerti hanno avuto “il loro maggiore

avvantaggio di essere scolpiti dalla mano famosa

di Monsieur Estienne Roger” suocero di Le Cene.Come risulta dal frontespizio della stampa (la“consacrazione” dell’Opera Ottava a Venceslao,Conte di Morzin o Marzin, in cui Vivaldi si qualifi-ca “Maestro in Italia dell’Illustris.mo Signor Conte

Sudetto”), Vivaldi a quell’epoca divideva la suaattività fra il Pio Ospedale della Pietà in Venezia,come “Maestro de’ Concerti” e la Corte diMantova nella quale era Maestro di Cappella diSua Altezza Serenissima il Principe FilippoLangravio di Assa e Darmstadt, posto che deten-ne dal 1718 al 1720. Dalla manierata ma spirito-sa dedica a Venceslao di Morzin, apprendiamoche Vivaldi aveva eseguito Le Stagioni più volte

davanti al Conte medesimo, con grandissimodiletto di questi. Ascoltando questi dodici mirabilipiccoli bozzetti di vita nella natura ci sembra pro-prio di vedere il potente e aristocratico condottie-ro seduto di fronte al violinista-compositoreVivaldi ascoltare con un sorriso compiaciuto l’im-mortale e fresca creazione della sublime venapoetica e della sottile ironia del genio veneziano.Il successo delle Stagioni è stato subito grandis-simo e probabilmente aveva preceduto di moltola data della stampa: molti compositori le hannoimitate o addirittura ritrascritte (il franceseCorrette ha trasformato parte de La Primavera inun salmo per soli, coro e orchestra!).Ordinato sacerdote nel 1704 (era detto il Prete

Rosso, probabilmente – secondo taluni – per ilcolore dell’abito proprio dei sacerdoti che inse-gnavano musica negli Ospedali), ma ben prestoesonerato dall’incarico di celebrare la Messa perun’infermità da lui definita strettezza di petto,Vivaldi era stato assunto nell’Ospedale dellaPietà (dove si educavano trovatelle veneziane),con l’incarico di insegnante di violino e Maestrodei Concerti e approfittò di questa posizione percreare una delle più famose scuole di musica chela storia ricordi: ad ascoltare le Messe domenicalie i concerti delle fanciulle della Pietà venivanoviaggiatori entusiasti da tutta l’Europa fra cui isovrani e i massimi musicisti dell’epoca. In segui-to diede sempre maggiore importanza alla suaattività di operista scrivendo più di novantaquat-tro opere, svolgendo per circa un quarto di seco-lo l’attività di impresario di un Teatro famoso (ilTeatro Sant’Angelo), vivendo inoltre a lungo conuna cantante di successo (la famosa Anna Girò).Molte delle innovazioni portate da Vivaldi nelcampo della musica strumentale provengonoproprio dalla sua esperienza nel mondo dellamusica teatrale, iniziata sicuramente nella vestedi strumentista ben prima che iniziasse a com-porre per la scena. Nella sua pratica di teatro ealtrove Vivaldi frequentava i più grandi letterati,pittori, architetti della sua epoca (le sue sceno-grafie sono firmate da artisti quali Canaletto eBibiena, i suoi testi talora dallo stesso Goldoni) e

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suonava circondato dalle opere dei grandi artistidei periodi precedenti. Secondo la concezioneveneziana dell’unità delle arti la musica di Vivaldiè nata in simbiosi con la grandiosa arte veneta diTintoretto, Veronese, Tiziano, Canaletto; nellasua arte si riflettono i colori radiosi dei cieli diTiepolo e le geniali e armoniose architetture diPalladio. Il suo entusiasmo creativo lo ha portatoproprio come dice il titolo Il Cimento dell’Armonia

e dell’Invenzione a misurarsi con i genii delle altrearti per dimostrare che la musica aveva eguale eancor maggiore valore espressivo e descrittivoed è proprio l’intento descrittivo che porta Vivaldia scoprire nuovi orizzonti anche sul piano dellacreazione puramente musicale, facendo delleStagioni il primo grande capolavoro della storiadel Concerto solista (quello in cui uno strumentosolista si contrappone al Tutti dell’orchestra in undialogo dominato dal suo virtuosismo e dalle suecapacità espressive: una delle forme dominantidella storia della musica strumentale fino ai giorninostri). Anche se non si può ascrivere a Vivaldi lacreazione del Concerto solista, il “Prete Rosso” ècerto colui che ha portato subito questa formacon Le Stagioni al suo massimo splendore dopoaverne già determinato il trionfo con l’OperaTerza L’Estro Armonico (nella quale ben quattrovolte a un Concerto per quattro violini solisti eorchestra e a uno per due violini solisti e orche-stra fa seguito, culmine dell’invenzione musicale,un concerto per un violino solo e orchestra sot-tolineando così l’avvento del solista unico!). Manel caso delle Stagioni l’intento descrittivo portaVivaldi, via via che prosegue con l’opera, a stabi-lire un discorso musicale sempre più liberouscendo completamente nell’ultimo tempodell’Inverno dallo schema formale (usuale nella

nuova forma di Concerto) di un rapporto ciclicoSolo-Tutti basato sul ripetersi nel Tutti di un temafondamentale: la forma si crea qui battuta perbattuta. Ognuno dei quattro Concerti ha unoschema formale diverso dal precedente.Nel pubblicare l’opera Vivaldi ha pensato, dimo-strandosi anche genialissimo “comunicatore” nelsenso moderno del termine, di arricchire l’edizio-ne con quattro Sonetti (quasi sicuramente com-posti da lui stesso) in cui ci mostra, con un finis-simo senso dell’humor tipicamente veneto e unavena poetica sorprendente, come la musicadescriva in ogni suo momento la vita degli uomi-ni e della natura nelle singole stagioni: ai versi deiSonetti sono affiancate delle lettere che corri-spondono ai vari punti della partitura e, d’altraparte, Vivaldi ha annotato dei richiami taloraancora più espliciti nello stesso testo musicale,alcuni dei quali di una precisione molto spiritosa.Fu un contemporaneo francese di Vivaldi (FrançoisRaguenet) a notare che “quando gli italiani descri-

vono una tempesta”, come Vivaldi nel terzo tempodell’Estate, “non solo si avvicinano ma di gran

lunga superano la naturale, sconvolgente furia

degli elementi così che la musica rassomiglia di più

alla natura che non la natura a se stessa”.Nella loro esecuzione “I Solisti Veneti” hanno cor-retto alcuni errori di interpretazioni tradizionali:valga per tutti l’inizio del Concerto La Primavera

che normalmente gli esecutori moderni suonano“staccato” mentre il medesimo inizio appare nelCoro che apre l’Opera Dorilla in tempe il che rive-la nel modo più evidente la natura cantabile diquesta famosa frase che va quindi eseguita contale espressione.

Claudio Scimone

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in collaborazione con la Regione del Veneto

RICORDANDO DIAMANTE, LA MAGIA DEL FLAUTO

Antonio VIVALDI Sinfonia dall’Opera “Dorilla in Tempe” (1678 - 1741)

Concerto in fa maggiore op. 10 n. 1“La Tempesta di mare” per flauto e archi

AllegroLargoPresto

Massimo MERCELLI, flauto

Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” Concerto n. 8 in la minore per due violini e archi

AllegroLarghettoAllegro

Chiara PARRINI, Francesco COMISSO, violini

Concerto in re maggiore op. 10 n. 3 “Il Gardellino”per flauto e archi

AllegroCantabileAllegro

Massimo MERCELLI, flauto

* * * * * * * *

Wolfgang Amadeus MOZART Divertimento in re maggiore K 136 (1756 - 1791) Allegro

AndantePresto

Antonio BAZZINI Fantasia sulla “Traviata” op. 50 per violino e archi(1818 - 1897) Lucio DEGANI, violino

Giuseppe TARTINI Concerto in sol maggiore per flauto e archi(1692 - 1770) Allegro

GraveAllegro

Massimo MERCELLI, flauto

Diamante Luling Buschetti (1946-2018) fu proprietaria dell'amata Villa di Maser di cuicondivise generosamente la bellezza contribuendo alla diffusione nel mondo della cultura del Rinascimento Veneziano.

“I SOLISTI VENETI”con la partecipazione di Massimo MERCELLI, flauto

Domenica 7 luglio - ore 18.30MASER - VILLA DI MASER

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Antonio VIVALDI Dall’Opera Decima Concerto in fa maggiore n. 1 per flauto e archi“La Tempesta di mare”Concerto in re maggiore n. 3 per flauto e archi“Il Gardellino”

Se Antonio Vivaldi, il famoso Prete Rosso erainnanzitutto uno dei più straordinari e rinomativiolinisti della sua epoca (l’architetto tedescoUffenbach dopo averlo sentito in Venezia scrisseche “non si era mai suonato così per il passato enon si suonerà mai così per il futuro”) e la partepreponderante della sua opera strumentale ècostituita da Concerti per violino e orchestra oSonate per violino, pure il suo contributo alla let-teratura musicale per flauto e orchestra rappre-senta una parte importantissima del granderepertorio del flauto: a quanto ci è dato oggisapere, Vivaldi ha scritto almeno una quindicinadi Concerti per flauto traverso a cui si aggiungo-no almeno cinque concerti per flauto diritto e unConcerto per due flauti, senza contare lo straor-dinario Solo nell’Aria “Si, da Te mio dolce amore”dell’opera “Orlando Furioso” che è uno dei branipiù acrobatici mai scritti per lo strumento. L’Opera Decima, pubblicata intorno al 1728 aAmsterdam dal grande editore Michele Carlo LeCene, rappresenta con almeno altre due raccoltevivaldiane stampate dallo stesso editore o dalsuo suocero Estienne Roger (e cioè l’Opera Terza“L’Estro Armonico” e l’Opera Ottava “Il Cimentodell’Armonia e dell’Invenzione”) uno dei verticidella storia della musica. Le raccolte di Concertierano normalmente, nella prassi dell’epoca, rag-

gruppate in uno o due Libri che contenevano seiConcerti ciascuno. L’Opera Decima comprendesei Concerti, ciascuno dei quali è un capolavoro,che formano un insieme di una incredibile varietàsotto il profilo formale, espressivo, tecnico ebasterebbero da soli a documentare l’incredibilegenialità di un Artista la cui musica ha conquista-to il mondo due volte a due secoli di distanza.La necessità commerciale di immettere sul mer-cato per ogni raccolta opere aventi la stessadestinazione strumentale ha spinto Vivaldi a tra-scrivere per flauto, archi e continuo quattroConcerti scritti precedentemente per organicidiversi (“Il Gardellino”, “La Tempesta di Mare” e inumeri 5 e 6) e di cui Vivaldi aveva evidentemen-te già sperimentato il successo. Il numero 2 “LaNotte” è stato invece oggetto di due elaborazioniprobabilmente successive, una per flauto, fagot-to e archi e una (certo più nota e almeno altret-tanto stupenda) per fagotto e archi. Lo spiritopubblicitario che ispirava già allora il commerciodelle edizioni musicali, ha indotto l’editore (comegià per l’Opera Ottava) a porre ai primi posti dellaraccolta i Concerti descrittivi, che hanno qui titoliparticolarmente affascinanti e cioè “La Tempestadi Mare” (n. 1), “La Notte” (n. 2), “Il Gardellino” (n.3). Si aggiunga che proprio nel 1728 all’Ospedaledella Pietà, la prestigiosa scuola di musica in cuisi educavano le trovatelle e che vantava nel suocorpo insegnante il nome di Vivaldi, veniva nomi-nato un “Maestro di traversie’” (cioè insegnantedi flauto) nella persona dello strumentista IgnazioSiber “con l’auspicio che possi essere moltoaddattato à render perfetta l’armonia de concertidi questo nostro Choro”.

Paolo Veronese: “Le Suonatrici”, Villa di Maser.

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in collaborazione con Asolo Musicacon il Comune di Trevisoe con la Provincia di Treviso - Reteventi Cultura

FANTASIE D’ARCHI

Luigi BOCCHERINI Concerto n. 3 in sol maggiore G 480 (1743 - 1805) per violoncello e archi

Allegro AdagioAllegro

“La musica notturna delle strade di Madrid” G 324Ave Maria del quartiereAve Maria delle ParrocchieMinuetto de’ ciechiRosarioLos ManolosRitirata (con variazioni)

Franz SCHUBERT Quintetto in do maggiore op. 163(1797 - 1828) per archi

Allegro ma non troppoAdagioScherzo Presto - Trio Andante sostenutoAllegretto

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, violini Giancarlo DI VACRI, viola Giuseppe BARUTTI, Enrico MADERNI, violoncelli

Martedì 16 luglio - ore 21TREVISO - CHIESA DI SANTA CATERINA

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Con il Pianoforte100 Anni di Storia Musicale

dal 1919

www.bruseganpianoforti.com

pianoforti brusegan

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in collaborazione con la Regione del Veneto con il Comune di Feltree con Brusegan Pianoforti

NELLA “PICCOLA FENICE” RISORTAin occasione dei 100 anni della Casa Musicale Brusegan

Franz Joseph HAYDN Trio in re maggiore (1732 - 1809) per violino, viola d’amore e violoncello

AdagioMinuetto Finale (Presto)

Concerto in re maggiore Hob. XVIII:11per pianoforte e archi

VivaceUn poco AdagioRondo all’Ungherese Allegro assai

Muzio CLEMENTI Fantasia con Variazioni sull’Aria (1752 - 1832) “Au clair de la Lune” op. 48 (*)

per pianoforte solo

Camille SAINT-SAËNS “Wedding-Cake” Caprice-Valse op. 76(1835 - 1921) per pianoforte e archi

Fryderyk CHOPIN Grande Polacca brillante op. 22(1810 - 1849) per pianoforte e archi

Andante spianatoPolacca

(*) nel 50.mo anniversario del primo uomo sulla luna

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”con la partecipazione di Alessandro CESARO, pianoforte

Lucio DEGANI, violino Chiara PARRINI, violino e viola d’amoreSilvestro FAVERO, violaGianantonio VIERO, violoncelloGabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Domenica 21 luglio - ore 21FELTRE - TEATRO DE LA SENA

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in collaborazione con la Regione del Veneto

IL MONDO DELLA LUNA (*)nel 50.mo anniversario del primo uomo sulla luna

Baldassare GALUPPI Sinfonia dall’Opera “Il Mondo della Luna”(1706 - 1785)

Vincenzo BELLINI “Vaga luna che inargenti”(1801 - 1835) per tenore e orchestra

Aldo CAPUTO, tenore

Niccolò PICCINNI Sinfonia dall’Opera “Il Regno della Luna”(1728 - 1800)

Franz SCHUBERT “An den Mond” D 193(1797 - 1828) per tenore e orchestra

Aldo CAPUTO, tenore

Giovanni PAISIELLO Sinfonia dall’Opera “La Luna abitata”(1740 - 1816)

Robert SCHUMANN “Mondnacht” op. 39 n. 5(1810 - 1856) per tenore e orchestra

Aldo CAPUTO, tenore

Franz Joseph HAYDN Sinfonia dall’Opera “Il Mondo della Luna”(1732 - 1809)

Gabriel FAURÉ “Claire de lune” op. 46 n. 2(1845 - 1924) per tenore e orchestra

Aldo CAPUTO, tenore

Francesco Paolo TOSTI “Luna d’estate” (1846 - 1916) per tenore e orchestra

Aldo CAPUTO, tenore

Gioachino ROSSINI Da “Les soirées musicales” - “La Danza” (1792 - 1868) (“Già la luna è in mezzo al mare”)

per tenore e orchestraAldo CAPUTO, tenore

(*) titolo del Libretto di Carlo Goldoni scritto per il Dramma giocoso di BaldassareGaluppi, successivamente ripreso da Franz Joseph Haydn e Giovanni Paisiello.

“I SOLISTI VENETI” diretti da Giuliano CARELLAcon la partecipazione di Aldo CAPUTO, tenore

Mercoledì 24 luglio - ore 21PADOVA - CASTELLO DEI CARRARESI

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Castello Papadopoli Giol, San Polo di Piave (TV)

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in collaborazione con il Comune di San Polo di Piavecon la Provincia di Treviso – Reteventi Culturae con il Castello Papadopoli Giol

IL FLAUTO DI PAN NEL MAGICO CASTELLO

Johann Sebastian BACH Quinta Suite in sol minore BWV 1070 per archi(1685 - 1750) Larghetto - Un poco Allegro(Attribuzione) Torneo

AriaMinuettoCapriccio

Antonio VIVALDI Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” (1678 - 1741) Concerto n. 6 in la minore per flauto di Pan e archi (*)

AllegroLargoPresto

Carl STAMITZ Dal Concerto in sol maggiore per flauto e archi(1745 - 1801) I Movimento Allegro

Niccolò PAGANINI Variazioni sul "Carnevale di Venezia" op. 10(1782 - 1840) per violino e archi

Franz SCHUBERT “Fünf Deutsche Tänze” per archi(1797 - 1828) (“Cinque Danze Tedesche”)

Béla BARTÓK Danze popolari rumene(1881 - 1945) per flauto di Pan e archi

Ennio MORRICONE Da “Mission” - Tema di Gabriel(1928) per flauto di Pan e archi (**)

Grigoras DINICU “Hora staccato”(1889 - 1949) per flauto di Pan e archi (*)

(*) dal violino(**) dall’oboe

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”con la partecipazione di Andreea CHIRA, flauto di Pan

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, violiniGiancarlo DI VACRI, violaGianantonio VIERO, violoncelloGabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Venerdì 26 luglio - ore 21SAN POLO DI PIAVE - CASTELLO PAPADOPOLI GIOL

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in collaborazione con l’A.r.c.i. Vipiteno e con la Provincia autonoma di Bolzano - Ufficio Cultura Italiana

IL FLAUTO DI PAN, STRUMENTO VIRTUOSO

Antonio VIVALDI Concerto in re minore RV 127(1678 - 1741) per archi

AllegroLargoAllegro

Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” Concerto n. 6 in la minore per flauto di Pan e archi (*)

AllegroLargoPresto

Carl STAMITZ Dal Concerto in sol maggiore per flauto e archi(1745 - 1801) I Movimento Allegro

Niccolò PAGANINI “Le Streghe” (1782 - 1840) Variazioni op. 8 su un tema di Süssmayr

per violino e archi

Antonio BAZZINI “La Ronde des lutins” op. 25(1818 - 1897) (“La ridda dei folletti”)

per violino e archi

Béla BARTÓK Danze popolari rumene(1881 - 1945) per flauto di Pan e archi

Ennio MORRICONE Da “Mission” - Tema di Gabriel(1928) per flauto di Pan e archi (**)

Grigoras DINICU “Hora staccato”(1889 - 1949) per flauto di Pan e archi (*)

(*) dal violino(**) dall’oboe

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”con la partecipazione di Andreea CHIRA, flauto di Pan

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, violini - Giancarlo DI VACRI, violaGianantonio VIERO, violoncello - Gabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Sabato 27 luglio - ore 20.30VIPITENO - TEATRO COMUNALE

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in collaborazione con il Comune di Asiagoe con l’Ufficio del Turismo del Comune di Asiago

VIOLINO MISTICO

Antonio VIVALDI Sinfonia dall’Opera “La Verità in Cimento” (1678 - 1741)

Concerto in sol maggiore RV 413 per violoncello e archi

AllegroLargoAllegro

Giuseppe BARUTTI, violoncello

Bepi DE MARZI Meditazione per archi su “Signore delle cime” (1935) (2010 - dedicata a “I Solisti Veneti”)

Johann Sebastian BACH Concerto in la minore BWV 1041(1685 - 1750) per violino e archi

Allegro non tantoAndanteAllegro assai

Anna TIFU, violino

Concerto in re minore BWV 1043per due violini e archi

VivaceLargo, ma non tantoAllegro

Anna TIFU, Lucio DEGANI, violini

Pablo de SARASATE “Zigeunerweisen” (“Zingaresca”) op. 20 (1844 - 1908) per violino e archi

Anna TIFU, violino

“I SOLISTI VENETI”con la partecipazione di Anna TIFU, violino

Venerdì 2 agosto - ore 21ASIAGO - DUOMO

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in collaborazione con il Comune di Belluno - Assessorato alla Cultura

FANTASIE MUSICALI NEL CHIOSTRO INCANTATO

Baldassare GALUPPI Sonata a quattro in re maggiore Rossi A.3.1.2 (*)(1706 - 1785) Maestoso

AllegroAndantino

Tomaso ALBINONI Concerto in re minore op. 9 n. 2 Rossi I.9.2 (**)(1671 - 1750) per oboe e archi

Allegro e non prestoAdagioAllegro

Antonio VIVALDI Concerto in re minore RV 394(1678 - 1741) per viola d'amore e archi

Allegro Largo Allegro

Wolfgang Amadeus MOZART Adagio in do maggiore K 580a(1756 - 1791) sul tema dell’“Ave Verum” K 618

per corno inglese e archi

Giovanni BOTTESINI Fantasia su “La Sonnambula” di Bellini (1821 - 1889) per contrabbasso e archi

Antonio BAZZINI “Fantasia sulla Traviata” op. 50(1818 - 1897) per violino e archi

“La Ronde des lutins” op. 25(“La ridda dei folletti”)per violino e archi

(*) la numerazione è quella del Catalogo delle Opere di Galuppi a cura di FrancoRossi in “Edizioni de I Solisti Veneti”;(**) la numerazione è quella del Catalogo delle Opere di Albinoni a cura di FrancoRossi in “Edizioni de I Solisti Veneti”.

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, violino - Chiara PARRINI, violino e viola d’amoreGiancarlo DI VACRI, viola - Gianantonio VIERO, violoncelloGabriele RAGGHIANTI, contrabbasso - Paolo GRAZIA, oboe e corno inglese

Sabato 10 agosto - ore 21BELLUNO - CHIOSTRO DI SAN PIETRO

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in collaborazione con la Cappella Musicale di San Francesco d’Assisie con il Comune di Assisinell’ambito di “Note d’In...chiostro”

NEL SACRO CONVENTO

Giuseppe TARTINI Sonata a quattro in sol maggiore (1692 - 1770) per archi

PrestoAndanteAllegro assai

Leopold MOZART (nel 300.mo anniversario della nascita)(1719 - 1787) Divertimento in re maggiore n. 3

per archiAllegro AdagioAllegro

Franz Joseph HAYDN Trio in re maggiore (1732 - 1809) per violino, viola d’amore e violoncello

AdagioMinuetto Finale (Presto)

Giacomo PUCCINI “Crisantemi” (1858 - 1924)

Joaquìn TURINA “La Oracion del Torero” per archi(1882 - 1949) (“La preghiera del torero”)

Anton WEBERN “Langsamer Satz” WoO 6(1883 - 1945)

Philip GLASS Quartetto n. 2 per archi (1937)

Riz ORTOLANI “Fratello Sole, Sorella Luna”(1926 - 2014) dal “Cantico delle Creature”

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, violinoChiara PARRINI, violino e viola d’amoreGiancarlo DI VACRI, violaGiuseppe BARUTTI, violoncello

Mercoledì 14 agosto - ore 21.15ASSISI - CHIOSTRO DI SISTO IV DEL SACRO CONVENTO

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in collaborazione con il Comune di Merano - Assessorato alla Culturae con l’Azienda di Promozione Turistica di Merano

TRASPARENZE MUSICALI

Wolfgang Amadeus MOZART Divertimento in fa maggiore K 138 (1756 - 1791) per archi

AllegroAndantePresto

Franz Joseph HAYDN Trio in re maggiore (1732 - 1809) per violino, viola d’amore e violoncello

AdagioMinuetto Finale (Presto)

Leopold MOZART (nel 300.mo anniversario della nascita)(1719 - 1787) Divertimento in sol maggiore n. 1

per archiAllegro AndanteMenuet

Richard WAGNER Adagio in re bemolle maggiore(1813 - 1883) (Attribuzione) per clarinetto e archi

Giacomo PUCCINI Quartetto per archi(1858 - 1924) Allegro moderato

AdagioScherzo Allegro vivoAllegro vivo

Gioachino ROSSINI Variazioni in mi bemolle maggiore (1792 - 1868) per clarinetto e archi

su temi di “Mosè in Egitto” e de “La Donna del Lago”

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, violinoChiara PARRINI, violino e viola d’amoreGiancarlo DI VACRI, violaGiuseppe BARUTTI, violoncelloLorenzo GUZZONI, clarinetto

Sabato 17 agosto - ore 21MERANO - PAVILLON DES FLEURS

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Concerto finale dell’Accademia de “I Solisti Veneti”organizzato in collaborazione con la

Fondazione G. E. Ghirardi Onlus Villa Contarini - Piazzola sul Brenta

Antonio VIVALDI Concerto in si bemolle maggiore RV 553(1678 - 1741) per quattro violini e archi

Allegro Largo Allegro

Concerto in la minore RV 419 per violoncello e archi

AllegroAndanteAllegro

Concerto in mi minore op. 11 n. 2 “Il Favorito”per violino e archi

AllegroAndanteAllegro

Domenico DRAGONETTI Concerto in la maggiore (1763 - 1846) per contrabbasso e archi

Allegro moderatoAndanteAllegro giusto

Giuseppe TARTINI Concerto in re minore D 45 (1692 - 1770) per violino e archi

AllegroGravePresto

“I SOLISTI VENETI”con i giovani solisti dell’Accademia de “I Solisti Veneti”

Martedì 27 agosto - ore 21PADOVA - TEATRO GIARDINO DI PALAZZO ZUCKERMANN

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in collaborazione con il Comune di Bressanonecon Pro Cultura Bressanonee con Bressanone Turismo

ARMONIA E VIRTUOSISMO SULLE RIVE DELL’ISARCO

Luigi BOCCHERINI Sinfonia dallo “Stabat Mater” (*)(1743 - 1805)

Antonio VIVALDI Concerto in re maggiore RV 93 (1678 - 1741) per mandolino e archi

AllegroLargoAllegro

Sinfonia dall’Opera “Arsilda, Regina di Ponto”

Concerto in re maggiore RV 208 “Grosso Mogul”per violino e archi

AllegroRecitativoAllegro

Dall'Opera Ottava “Il Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione”Concerto n. 9 in re minore per oboe e archi

AllegroLargoAllegro

Leopold MOZART (nel 300.mo anniversario della nascita)(1719 - 1787) Divertimento in re maggiore n. 3

per archiAllegro AdagioAllegro

Niccolò PAGANINI Variazioni di bravura sulla quarta corda per violino e archi(1782 - 1840) sul tema della Preghiera “Dal Tuo stellato soglio”

dal “Mosè” di Rossini

Amilcare PONCHIELLI “Capriccio” per oboe e archi(1834 - 1886)

(*) omaggio al luogo sacro

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, violini - Silvestro FAVERO, violaGiuseppe BARUTTI, violoncello - Paolo GRAZIA, oboeUgo ORLANDI, mandolino

Giovedì 29 agosto - ore 20.30BRESSANONE - CHIESA DI SAN MICHELE

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in collaborazione con il “Tartini Festival” di Pirano (*) e con il Comune di Pirano

NELLA PATRIA DEL MAESTRO DELLE NAZIONITomaso ALBINONI Concerto in fa maggiore op. 5 n. 2 Rossi I.5.2 (**)(1671 - 1750) Allegro

LargoAllegro assai

Giuseppe TARTINI Concerto in la maggiore D 96 (1692 - 1770) per violino e archi

AllegroLargo Andante (A rivi a fonti a fiumi

correte amare lagrime,sin tanto che consumil’acerbo mio dolor)

Presto Francesco COMISSO, violino

Concerto in la maggiore per violoncello e archi

AllegroLargo Allegro

Giuseppe BARUTTI, violoncello

Ottorino RESPIGHI “Pastorale” per violino e archi(1879 - 1936) (su un originale per violino e basso continuo

di Giuseppe Tartini)GraveAllegroPastorale

Lucio DEGANI, violino

Niccolò PAGANINI Variazioni di bravura su una corda sul tema della(1782 - 1840) Preghiera “Dal Tuo stellato soglio” dal “Mosè” di Rossini

per contrabbasso e archi (***)Gabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Giuseppe TARTINI Concerto in re minore D 45 (1692 - 1770) per violino e archi

AllegroGravePresto

Lucio DEGANI, violino

(*) nell’ambito della collaborazione fra il “Tartini Festival” di Pirano e il “Veneto Festival”(Festival Internazionale “G. Tartini”)(**) la numerazione è quella del Catalogo delle Opere di Albinoni a cura di FrancoRossi in “Edizioni de I Solisti Veneti”(***) dal violino

“I SOLISTI VENETI”

Sabato 31 agosto - ore 21PIRANO - CHIESA DI SAN GIORGIO

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in collaborazione con la Regione del Veneto con il Rotary Club Padovae con Inner Wheel Padova C.A.R.F.

OMAGGIO A CLAUDIO SCIMONE AD UN ANNO DALLA MORTE

Antonio VIVALDI Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” (1678 - 1741) Concerto n. 10 in si minore

per quattro violini, violoncello e archiAllegroLargo Allegro

Edvar GRIEG “L’ultima primavera”(1843 - 1907) Elegia per archi op. 34

Gioachino ROSSINI Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi(1792 - 1868) su temi di “Mosè in Egitto” e de “La Donna del Lago”

Lorenzo GUZZONI, clarinetto

Gaetano PUGNANI Introduzione e Allegro (1731 - 1798) per violino e archi

Jules MASSENET Da “Thais” - “Meditation”(1842 - 1912) per violino e orchestra

Pablo de SARASATE Fantasia sulla “Carmen” op. 25 (1844 - 1908) per violino e orchestra

“I SOLISTI VENETI”

Venerdì 6 settembre - ore 21PADOVA - AUDITORIUM POLLINI

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in collaborazione con

“ENSEMBLE TERZO SUONO”del “Tartini Festival” di Pirano (*)

Antonio VIVALDI Concerto in fa maggiore RV 100 (1678 - 1741) per flauto, violino, violoncello e basso continuo

Allegro(Largo) Allegro

Giuseppe TARTINI Grave per violoncello e basso continuo(1692 - 1770)

Antonio VIVALDI Concerto in re maggiore RV 91 (1678 - 1741) per flauto, violino, violoncello e basso continuo

AllegroLargo Allegro non molto

Sonata in la minore RV 43 per violoncello e basso continuo

Largo AllegroLargo Allegro

Giuseppe TARTINI Piccola Sonata in sol maggiore (1692 - 1770) per violino e violoncello

Andante cantabile Allegro assaiAndante cantabileAllegro

Antonio VIVALDI Sonata in do maggiore RV 801 (1678 - 1741) per flauto, violino, violoncello e basso continuo

Largo AllegroLargo Allegro

Jasna NADLES, flauto - Gianpiero ZANOCCO, violino Milan VRSAJKOV, violoncello - Ivano ZANENGHI, arciliuto

(*) il concerto si svolge nell’ambito della collaborazione fra il “Tartini Festival” di Piranoe il “Veneto Festival” (Festival Internazionale “G. Tartini”).

Il nome dell’Ensemble si riferisce al fenomeno fisico del Terzo Suono (detto anche “Il Terzo Suono di Tartini”) che Tartini ha scoperto e teorizzato e su cui ha basato unaparte importante delle sue speculazioni matematiche e filosofiche.

Giovedì 12 settembre - ore 21PADOVA - CHIESA DI SANTA CATERINA

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26 Ottobre 1959 - Vicenza, Teatro Olimpico:Primo Concerto de “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone

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in collaborazione con la Barchessa di Villa Pisani Bonettie con il Comune di Lonigo

TANGO, FOLLIE, STREGHE

Antonio VIVALDI Sonata in re minore op. 1 n. 12 “La Follia”(1678 - 1741) per due violini e violoncello

Antonio SALIERI Variazioni su “La Folia di Spagna”(1750 - 1825) per fisarmonica e archi (*)

Antonio VIVALDI Concerto in sol maggiore RV 413 (1678 - 1741) per violoncello e archi

AllegroLargoAllegro

Giovanni BOTTESINI Fantasia su “La Sonnambula” di Bellini (1821 - 1889) per contrabbasso e archi

Niccolò PAGANINI “Le Streghe” (1782 - 1840) Variazioni op. 8 su un tema di Süssmayr

per violino e archi

Nino ROTA Suite da “Il Padrino” (1911 - 1979) per fisarmonica e archi

Astor PIAZZOLLA “Ave Maria” (1921 - 1992)

“Adiós Nonino”

“Oblivion”

“Libertango” per fisarmonica e archi

(*) dall’opera omonima per orchestra

“I SOLISTI VENETI” - “ENSEMBLE VIVALDI”con la partecipazione di Oleg VERESHCHAGHIN, fisarmonica russa (bayan)

Lucio DEGANI, Chiara PARRINI, violiniGiancarlo DI VACRI, violaGiuseppe BARUTTI, violoncelloGabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Venerdì 13 settembre - ore 21BAGNOLO DI LONIGO - VILLA PISANI BONETTI

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Edizioni de“I SOLISTI VENETI”

Pubblicazioni musicologiche

CATALOGHI TEMATICI DI COMPOSITORI VENETIDirettore Artistico: Franco ROSSI

Paul BRAINARD Le sonate per violino di Giuseppe Tartini. Catalogo TematicoAntonio CARLINI Francesco Antonio Bonporti. Catalogo TematicoAlberto JESUE Le opere di Giovanni Benedetto Platti. Catalogo TematicoFrancesco PASSADORE Giuseppe Torelli. Catalogo TematicoFrancesco PASSADORE Evaristo Felice Dall’Abaco. Catalogo TematicoFrancesco PASSADORE Maddalena Lombardini e Ludovico Sirmen. Catalogo TematicoFranco ROSSI Tomaso Albinoni. Catalogo Tematico

Tomo I - Le XII opere strumentali a stampa Tomo II - Le opere strumentali manoscritte, le opere vocali, i libretti Franco ROSSI Baldassare Galuppi. Catalogo Tematico

Parte I - Le opere strumentali a stampa Parte II - Le musica vocale sacra (in preparazione)

Franco ROSSI,Francesco PASSADORE “Armonie deliziose di salmi ed oratori”

Testi e musiche per l’Ospedale della Pietà di Venezia

Franco ROSSASPPAocsceanFrAPPAFrancesco APPAFrancesco

Alberto JESUAntonio CARPaul BRAINA

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AlbinomasoTToSILoanaleddMaEROSSAD

Evaristo FelicASSADOREroTToGiuseppeASSADORE

GLe opere di UEAnFrancescoRLINI

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GIUSEPPE TARTINI: LA MUSICA E LE OPERE TEORICHE

Giuseppe TARTINI Concerti e Sonate di Giuseppe Tartini Collana diretta da Edoardo Farina, 26 volumiGiuseppe TARTINI “De Principj dell’Armonia musicale contenuta nel diatonico genere - Dissertazione” (Ristampa anastatica dell’edizione 1767)Giuseppe TARTINI “Trattato di musica secondo la vera scienza dell’Armonia” (Ristampa anastatica dell’edizione 1754)Giuseppe TARTINI “Scienza platonica fondata nel cerchio” (Edizione prima ed unica)

GIUSEPPE

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E LE OPERE TEORICA

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ll’Armonia musicale de volumi6da Edoardo Farina, 2a

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’Armonia”

Per informazioni Ente “I Solisti Veneti” - Piazzale Pontecorvo, 4/a 35123 PADOVA - ITALIA

Tel. 0039.049.666128 Telefax 0039.049.8752598e-mail - solvenet@tin it

e-mail - sol

eTTeel. 0039.049.666128TTeADOPPA35123

VPer informazioni Ente “I Solisti

net@tin itlve

elefax 0039.049.8752598ALIATTA- IAAVVAO

eneti” - Piazzale Pontecorvo, 4/a VVe

e-mail: [email protected]

Francesco

ROSSI, PASSADORE “Armonie deliziose di salmi ed oratori”Testi e musiche per l’Ospedale della Pietà di Venezia

Giuseppe TARTINI La raccolta di Sonate autografe per violino(Fac-simile del manoscritto autografo)

Catalogo 2019

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organizzato da Emilia Romagna Festival

VIRTUOSISMI, SINFONIE, FOLLETTI, FANTASIEConcerto Inaugurale dell’Emilia Romagna Festival Winter

Antonio VIVALDI Sinfonia dalla “Dorilla in Tempe” (1678 - 1741)

Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico” Concerto n. 11 in re minore per due violini, violoncello e archi

Allegro - Adagio spiccato - AllegroLargo e spiccatoAllegro

Chiara PARRINI, Enzo LIGRESTI, violiniGianantonio VIERO, violoncello

Concerto in re maggiore RV 208 “Grosso Mogul”per violino e archi

AllegroRecitativoAllegro

Lucio DEGANI, violino

Giuseppe VERDI Quartetto in mi minore(1813 - 1901) (Versione dell’Autore per orchestra d’archi)

AllegroAndantinoPrestissimoScherzo Fuga (Allegro assai mosso)

Giovanni BOTTESINI Fantasia su “La Sonnambula” di Bellini (1821 - 1889) per contrabbasso e archi

Gabriele RAGGHIANTI, contrabbasso

Antonio BAZZINI “La Ronde des lutins” op. 25(1818 - 1897) (“La ridda dei folletti”)

per violino e archiLucio DEGANI, violino

“I SOLISTI VENETI”

Martedì 15 ottobre - ore 21FAENZA - TEATRO COMUNALE ANGELO MASINI

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Venerdì 4 maggio - ore 21VENZONE - DUOMO DI S. ANDREA APOSTOLO

13, 20, 27 ottobre10, 17, 24 novembre

1 dicembre

PADOVAAuditorium “C. Pollini”

ore 11.00

I CONCERTI DELLA DOMENICA

www.solistiveneti.it

I Solisti Veneti

una grande tradizione

“I Solisti Veneti”presentano

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“I SOLISTI VENETI”L’Orchestra de “I Solisti Veneti”, che celebra quest’anno la propria 60.ma stagione concertistica, èstata fondata nel 1959 e sempre diretta da Claudio Scimone; ha raggiunto rapidamente la vetta deivalori mondiali destando l’incondizionato entusiasmo di pubblico e di critica con più di 6.000 con-certi in oltre 90 Paesi, la partecipazione ai massimi Festival Internazionali (oltre 30 concerti al Festivaldi Salisburgo), una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD e DVD, una ricca serie di attività culturali epromozionali e di edizioni musicali e storiche. “I Solisti Veneti” e Claudio Scimone hanno ottenuto ipiù alti riconoscimenti mondiali in campo musicale, dal Premio Grammy di Los Angeles a numerosiGrand Prix du disque dell’Académie Charles Cros di Parigi e quello dell’Académie du Disque Lyrique,numerosi Premi della Critica Dicografica in Italia e in altri Paesi e così via, fino all’originale Premio delFestival Bar con 350.000 voti di pubblico giovanile. Al Teatro La Fenice di Venezia è stato loro asse-gnato nel 2008 il Premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Rubinstein, considerato allora inItalia come il Nobel della musica. Sono stati al centro di importanti programmi televisivi fra cui “LeSette Parole” di Haydn nella Cappella degli Scrovegni di Padova (regia di Ermanno Olmi), “Vivaldipeintre de la musique” di François Reichenbach, ecc. Hanno collaborato con i massimi cantanti esolisti della nostra epoca da Placido Domingo a Josè Carreras, June Anderson, Ruggero Raimondi,Andrea Bocelli, Marylyn Horne, Sam Ramey, Itzaak Perlman, Sviatoslav Richter, Jean Pierre Rampal,James Galway, Salvatore Accardo, Uto Ughi per non citarne che alcuni. Sono stati i primi in Italia findal 1965 a tenere concerti nelle sedi delle scuole con appositi programmi e presentazioni. Hannotenuto master class sull’interpretazione della musica veneta nei Paesi Europei, in Venezuela per il“Sistema” di Josè Abreu, negli USA, in Canada, Cina, Oman e Kenya. Hanno riportato alla luce inconcerto e in teatro, e in parte pubblicato nelle loro edizioni, centinaia di opere sconosciute del gran-de patrimonio musicale italiano, rivelando numerosi “grandi” del passato e curando la pubblicazionedell’opera omnia di Giuseppe Tartini. Eseguendo “Il Nascimento dell’Aurora” e “Il Concilio dei Pianeti”di Tommaso Albinoni nonché il suo intermezzo “Pimpinone” hanno rivelato la bellezza dell’operavocale di Tommaso Albinoni. Molti fra i più noti compositori della nostra epoca, fra cui EnnioMorricone, Giuseppe De Marzi, Bussotti, Donatoni, Malipiero, Halffter, Constant, De Pablo, Corghi,Guaccero, Manzoni, Cadario, hanno dedicato loro musiche a “I Solisti Veneti” e a Claudio Scimonecreando così una importante letteratura per 10 o più archi solisti. Per dimostrare il legame profondoesistente fra la musica veneta, l’architettura e le arti figurative hanno registrato una serie di DVD digrande importanza quali “Le Stagioni di Vivaldi nelle Ville di Palladio” (Arthaus), “Il Gloria e la musicasacra di Vivaldi in San Marco a Venezia e nella Cappella degli Scrovegni in Padova” (Dynamic), “IConcerti per flauto di Vivaldi con James Galway nel Palazzo Ducale di Venezia” (Hardy Classic) emolti altri. Il Parlamento Europeo, in occasione del loro 50.mo anniversario, ha dedicato a “I SolistiVeneti” una targa in cui li ha qualificati “promotori straordinari della cultura al di là delle frontiere”. LeAmbasciate d’Italia di Lussemburgo, Bruxelles, Parigi, Vienna e altre hanno affidato a “I Solisti Veneti”le manifestazioni ufficiali di apertura o di chiusura del Semestre italiano di Presidenza della UE. Nel2015 e nel 2016 Pino Donaggio, che con “I Solisti Veneti” ha esordito come brillante giovane solistaagli inizi dell’attività dell’Orchestra, ha dedicato loro una serie molto varia di composizioni raccolta inun CD edito dalla Warner intitolato “Lettere”. Nel 2019, in occasione del 60.mo anniversario dei“Solisti”, il noto cantautore e compositore di colonne sonore ha scritto ulteriori sette brani a loro dedi-cati che faranno parte del CD “Dal Cinema alla Classica” prossimamente in uscita. Nel nome e nelsegno del loro fondatore e Direttore, scomparso nel 2018, “I Solisti Veneti”, il Direttore ArtisticoClementine Hoogendoorn Scimone e il Direttore Principale Giuliano Carella continuano a perpetuarel’eredità spirituale ed estetica del Maestro Claudio Scimone.

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“I SOLISTI VENETI”60.mo anniversario

per il “Veneto Festival 2019”49.mo Festival Internazionale“Giuseppe Tartini”

Lucio DEGANI - violino principale

Chiara PARRINI, Francesco COMISSO, Stefano FURINI, Marco BRONZI, Glauco BERTAGNIN, Enzo LIGRESTI, Michelangelo LENTINI, Luca FALASCA, Stefano ZANCHETTA, Antonella DEFRENZA,Francesco ZANCHETTA - violini

Giancarlo DI VACRI, Silvestro FAVERO,Fabio MERLINI - viole

Gianantonio VIERO, Giuseppe BARUTTI,Francesco FERRARINI, Ludovico ARMELLINI, Enrico MADERNI - violoncelli

Gabriele RAGGHIANTI, Franco PIANIGIANI, Luca STEVANATO - contrabbassi

Alessia DALL’ASTA, Chiara MARIO - flauti

Paolo GRAZIA, Rossana CALVI, Marco GIRONI, Silvano SCANZIANI - oboi

Lorenzo GUZZONI - clarinetto

Roberto GIACCAGLIA, Paolo CARLINI, Marco GIANI, Giulia GINESTRINI,Christian Maria GALASSO - fagotti

Stefano PIGNATELLI, Simone BARONCINI, Guido CORTI, Nilo CARACRISTI, Andrea MASTINI, Sergio BONI - corni

Roberto RIGO, Daniele GRECO D’ALCEO, Fabio CODELUPPI - trombe

Alberto PEDRETTI, Emanuele QUARANTA,Stefano BELOTTI - tromboni

Denis ZUPIN - timpani

Ugo ORLANDI - mandolino

Ivano ZANENGHI, Fabiano MERLANTE- arciliuto

Fabio MERLINI - organo e clavicembalo

ENTE “I SOLISTI VENETI”

PRESIDENTE ONORARIOLÉONARD GIANADDA

PRESIDENTEVITTORIO DALLE ORE

DIRETTORE ARTISTICOCLEMENTINE HOOGENDOORN SCIMONE

DIRETTORE PRINCIPALEGIULIANO CARELLA

CONSIGLIO DIRETTIVOAMBROGIO FASSINA(Amministratore Delegato)GIULIANO CARELLAANTONIO CORTELLAZZOANTONIA VON GEBSATTEL

REVISORI DEI CONTIANTONIO GUARNIERIENZO NALLI

SEGRETERIA GENERALE E ARTISTICAADALBERTO ZANELLA

COORDINAMENTOMAURIZIO CAVAGNINI

UFFICIO AMMINISTRAZIONEFEDERICA GIUSTI

SEGRETERIA LORENZA CHIABRERA

UFFICIO STAMPABARBARA CODOGNOcell. 349 5319262

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BIGLIETTI

4 maggio: Per informazioni rivolgersi a VENZONE presso Associazione Pro Loco ProVenzone (Via Glizoio di Mels 5/4 - tel. 0432 985034, e-mail: [email protected]; dal gio-vedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00); a GEMO-NA presso Associazione Pro Loco Pro Glemona (Via Bini, 7 - tel. 0432 981441); a PADOVApresso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, [email protected])

18 maggio: Per informazioni rivolgersi a: PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

31 maggio: Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 0498751166) ed Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo 4/a - tel. 049 666128).

6 giugno: Biglietti a VENEZIA presso Hello Venezia call center 041 2424, e-mail: [email protected] e presso i punti vendita di VENEZIA UNICA: Tronchetto, Piazzale RomaAgenzia, Stazione S. Lucia fronte binario 2, Stazione S. Lucia biglietteria approdo linea 2,Rialto biglietteria approdo linea 2, Piazza S. Marco ufficio IAT, LIDO S.M. Elisabetta bigliette-ria approdo Actv - MESTRE Via Lazzari, 32 (P.le Cialdini) - SOTTOMARINA P.le Europa 2/c- DOLO Via Matteotti, 15H; a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A- tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

12 giugno: Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 0498751166) ed Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo 4/a - tel. 049 666128, e-mail:[email protected]).

20 giugno: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a CONEGLIANO presso LibreriaCanova (Via Cavour, 6 - tel. 0438 22680) e Libreria Tralerighe (Corte delle Rose, 74 - tel.0438 1840514); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049666128, e-mail: [email protected]).

27 giugno: Biglietti acquistabili dal sito internet http://promocuneo.it/cuneo-classica-festi-val-2019.

7 luglio: Biglietti INTERI € 16,00 - RIDOTTI € 12,00 a MASER presso la Villa di Maser (tel.0423 923004 e-mail [email protected]); a ASOLO presso APT di Asolo (tel. 0423 529046);a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail:[email protected]).

16 luglio: Per informazioni rivolgersi a TREVISO presso Mezzoforte (Via Pascoli, 11 - tel.0422 540365); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049666128, e-mail: [email protected]).

21 luglio: Per informazioni rivolgersi a FELTRE presso Comune di Feltre - Ufficio Cultura -tel. 0439 885257, 0439 885365; a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo4/a - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

24 luglio: Biglietti INTERI: € 15,00 - RIDOTTI: € 10,00 a PADOVA presso Gabbia (Via Dante,8 - tel. 049 8751166) ed Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo 4/a - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

26 luglio: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a SAN POLO DI PIAVE pressoCartoleria Daniel (Via Roma, 42 - tel. 0422 856035); a ODERZO presso Libreria Becco Giallo(Via Umberto I, 29 - tel. 0422 712472); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

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27 luglio: Biglietti a VIPITENO presso Associazione Turistica Vipiteno (Piazza Città, 3 - tel.0472 765325); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049666128, e-mail: [email protected]).

2 agosto: Per informazioni rivolgersi ad ASIAGO presso Sportello Informazioni Turistiche(Piazza Carli, 56 - tel. 0424 462221); a VICENZA presso Libreria Traverso (C.so Palladio, 172- tel. 0444 324389); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel.049 666128, e-mail: [email protected]).

10 agosto: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a BELLUNO presso G-One-Viaggi(Galleria Caffi - tel. 0437 942726); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo 4/A - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

14 agosto: Biglietti ad ASSISI presso la Basilica di San Francesco (Piazza San Francesco,2 - tel. 075 819160); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel.049 666128, e-mail: [email protected]).

17 agosto: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a MERANO presso Azienda diSoggiorno di Merano (Corso Libertà, 45 - tel. 0473 272000), e presso Kurhaus &Stadttheater - Teatro Puccini (Corso Libertà, 33 - tel. 0473 238149) la sera del concerto dalleore 19; a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049 666128,e-mail: [email protected]).

27 agosto: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a PADOVA presso Gabbia (ViaDante, 8 - tel. 049 8751166) ed Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo 4/a - tel. 049666128, e-mail: [email protected]).

29 agosto: Per informazioni rivolgersi a BRESSANONE presso Bressanone Turismo (VialeRatisbona, 9 - tel. 0472 836401); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo 4/a - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

31 agosto: Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

6 settembre: Biglietti a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 049 8751166) ed Ente ISolisti Veneti (Piazzale Pontecorvo 4/a - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

12 settembre: Per informazioni rivolgersi a PADOVA presso Gabbia (Via Dante, 8 - tel. 0498751166) e presso Ente I Solisti Veneti (Piazzale Pontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail:[email protected]).

13 settembre: Biglietti INTERI € 15,00 - RIDOTTI € 10,00 a LONIGO presso la Barchessadi Villa Pisani Bonetti (Via Risaie, 1 - tel. 0444 831207) e Libreria Mazzai (Via Garibaldi, 17 -tel. 0444 830979 e-mail [email protected]); a VICENZA presso Libreria Traverso (C.soPalladio, 172 - tel. 0444 324389); a PADOVA presso Ente I Solisti Veneti (PiazzalePontecorvo, 4/A - tel. 049 666128, e-mail: [email protected]).

15 ottobre: Biglietti acquistabili dal sito internet www.emiliaromagnafestival.it

Ente “I SOLISTI VENETI” - Piazzale Pontecorvo, 4/a - 35121 PADOVA - Tel. 049.666128www.solistiveneti.it - [email protected]

I Solisti Veneti

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