Luglio 2017 www.parita-svizzera.ch

Scheda informativa 9

Dati sulla violenza domestica

in Svizzera

Violenza domestica – Scheda informativa

9 Dati sulla violenza domestica in Svizzera 2

Questa scheda informativa si limita a esporre cifre sulla violenza domestica in Svizzera senza peraltro

addentrarsi in analisi o in riflessioni più approfondite. I dati emersi dalle statistiche e dagli studi effettuati in altri

Paesi sono riportati nella scheda informativa 10 «Dati sulla violenza domestica a livello internazionale»1. A

titolo di integrazione si raccomanda la lettura della scheda informativa 16 «Lo stato attuale della ricerca sulle

vittime e gli autori/le autrici di violenza domestica»2 in cui vengono esaminati i diversi approcci adottati dagli

studi sui casi denunciati e sui casi sommersi, e la diversa incidenza della violenza domestica su donne e

uomini.

A. Problemi legati alle statistiche e agli studi di prevalenza

Le indicazioni che le persone forniscono ai/alle ricercatori/ricercatrici o alla polizia riguardo alle loro esperienze

di violenza domestica sono influenzate da diversi fattori, tra cui:

la paura di essere stigmatizzate dalla società e di subire ripercussioni negative (per esempio nella propria cerchia di conoscenze, nella propria famiglia, da parte delle autorità o dei datori di lavoro ecc.);

le diverse definizioni e concezioni di violenza e forme di violenza;

il diverso grado di tabuizzazione o di accettazione della violenza;

l’età delle persone intervistate;

le competenze linguistiche e comunicative delle persone intervistate;

il tipo di intervista (telefonica, scritta, personale, interrogatorio);

la formazione delle persone che conducono l’inchiesta e il tipo di domande poste.

Tutti questi fattori limitano la rilevanza di cifre e statistiche. Senza dimenticare che un certo numero di casi

non viene mai alla luce in nessuna statistica e in nessuna intervista (i cosiddetti casi non segnalati).

B. Statistiche

1. Statistica criminale di polizia 2016

Ufficio federale di statistica UST, Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia

e polizia CDDGP. Statistica criminale di polizia (SCP) – Rapporto annuale 2016, Neuchâtel, 2017.

Dal 2009, la Statistica criminale di polizia (SCP) rileva i reati segnalati alla polizia e indica anche il tipo di

rapporto che intercorre tra le vittime e gli autori o le autrici. Ciò consente di valutare separatamente i casi di

violenza domestica. Nella SCP, per violenza domestica si intende «la minaccia o l’impiego della violenza tra

1 Scheda informativa 10 «Dati sulla violenza domestica a livello internazionale» consultabile all’indirizzo www.parita-svizzera.ch, Violenza domestica. 2 Scheda informativa 16 «Lo stato attuale della ricerca sulle vittime e gli autori/le autrici di violenza domestica» consultabile all’indirizzo www.parita-sviz-

zera.ch, Violenza domestica.

Violenza domestica – Scheda informativa

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due persone che sono o sono state legate da un rapporto matrimoniale o di partenariato, tra genitori (inclusi

patrigno, matrigna e genitori affidatari) e figli o tra persone legate tra loro da un altro legame di parentela».

Nel 2016, i reati registrati nella categoria violenza domestica sono stati 17’685 ossia il 38 per cento di tutti i reati rilevanti per l’ambito domestico.

Nel 48,8 per cento dei casi di violenza domestica, la persona danneggiata e la persona accusata vivevano un rapporto di coppia; nel 25,8 per cento dei casi erano ex partner.

I casi di violenza domestica commessa da genitori contro i propri figli o da questi ultimi contro i propri genitori costituivano il 15,4 per cento delle segnalazioni.

I reati più frequenti sono stati le vie di fatto (5’412), le minacce (4’189), le ingiurie (2’916) e le lesioni semplici (2’017).

Riguardo alle fattispecie penali spesso associate allo stalking, ossia l’ingiuria e l’abuso di impianti di tele-comunicazioni, i casi segnalati sono stati rispettivamente 2’916 e 6123.

Nell’ambito della violenza domestica anche i delitti più gravi come la coazione (739), il sequestro di per-sona e il rapimento (130), la messa in pericolo della vita altrui (121), le lesioni gravi (98) nonché gli omicidi tentati (52) e consumati (19) sono stati numerosi.

Tra i delitti sessuali commessi in un contesto di violenza domestica sono i casi di atti sessuali con fanciulli (359), violenza carnale (210) e coazione sessuale (214).

2. Casi di violenza domestica registrati dalla polizia 2009-2016 sulla base della SCP

Ufficio federale di statistica UST. Pagine Internet sulla violenza domestica, Neuchâtel, 2017 (in francese e

tedesco).

L’Ufficio federale di statistica UST mette a disposizione informazioni statistiche dettagliate sui reati registrati dalla polizia e sulle persone danneggiate o imputate in ambito domestico. I grafici e le tabelle si basano sui dati della Statistica criminale di polizia (SCP). Questa analisi approfondita dei dati de lla SCP evidenzia l’evo-luzione dei reati di violenza domestica dall’inizio del loro rilevamento nel 2009.

Nel 2016, la polizia ha registrato 17’685 casi di violenza domestica, pari a un aumento del 2% (+388 reati) rispetto all’anno precedente.

Nel 2016, il 42,2 per cento degli omicidi chiariti è stato commesso nell’ambito domestico, così come il 45 per cento degli stupri e il 50 per cento delle vie di fatto.

Nello stesso anno, la violenza domestica ha causato 19 vittime perlopiù donne (95%) e persone adulte (95%). Il 63 per cento di questi omicidi è avvenuto nel rapporto di coppia. A commetterli sono state 20 per-sone e il 90 per cento degli autori era di sesso maschile.

Le persone danneggiate (uomini e donne) erano per il 52 per cento cittadini/e svizzeri/e e per il 42 per cento stranieri/e residenti permanenti.

Nel 2016, le persone danneggiate sono state 10’040. Il 73 per cento era di sesso femminile.

3 Sulla violazione di domicilio, frequente in caso di stalking, non sono disponibili cifre, in quanto trattandosi di un reato che può essere associato anche al

furto, per una questione di costi si è preferito rinunciare alla registrazione obbligatoria del rapporto esistente tra persona sospettata e persona danneggiata.

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Le persone accusate erano per il 46 per cento cittadini/e svizzeri/e e per il 46 per cento stranieri/e residenti permanenti.

Nel 2016, le persone accusate sono state 9'578. Il 76 per cento di esse era di sesso maschile.

Tra il 2012 e il 2016, il 17 per cento delle persone imputate sono state registrate più volte dalla polizia per violenza domestica.

Delle coppie in corso in cui è stata commessa violenza domestica il 1 per centro era omosessuale, mentre delle ex copie lo era il 1 per centro.

Nel 2016, 1’040 delle persone registrate dalla polizia avevano danneggiato i propri figli. Tali persone erano per il 72 per cento uomini e per il 28 per cento donne.

Nel 2016, la polizia ha registrato 407 persone che avevano usato violenza sui propri genitori. Tali persone erano per l’74 per cento uomini e per il 26 per cento donne.

3. Studio sui reati di omicidio nell’ambito della violenza domestica

Ufficio federale di statistica UST, Isabel Zoder, Gabriela Maurer, Reati di omicidio. Studio sulla violenza do-

mestica – Casi registrati dalla polizia dal 2000 al 2004, Neuchâtel, 2006.

Nel 2006, in Svizzera è stata effettuata la prima rilevazione speciale per raccogliere dati dettagliati sugli omicidi

tentati e consumati registrati dalla polizia dal 2000 al 2004. Tali dati sono stati analizzati in base alle caratteri-

stiche sociodemografiche delle persone coinvolte e ai vari tipi di rapporti che intercorrono tra le vittime e le

persone sospettate.

Nello studio citato, per rapporto domestico si intendono non solo i rapporti di coppia in corso o precedenti, ma anche quelli con membri della famiglia o del parentado acquisito, con (ex) partner di familiari o con nuovi partner dell’ex o dell’attuale partner del/della presunto/a autore/autrice.

In Svizzera, tra il 2000 e il 2004, la polizia ha registrato 859 omicidi tentati o consumati. Nel 40 per cento dei casi la vittima era di sesso femminile, nel 60 per cento di sesso maschile. Il gruppo di popolazione con il tasso di vittime più alto è risultato quello degli uomini di nazionalità straniera tra i 20 e i 24 anni. 381 persone (ossia il 36%) sono decedute in seguito all’atto. Le persone sospettate registrate erano 934, e per l’88 per cento di sesso maschile.

Il 45 per cento delle vittime (476 persone, 317 donne e 159 uomini) aveva un rapporto domestico con la persona sospettata. Le donne erano sovrarappresentate tra le vittime di omicidi commessi in un rapporto domestico, gli uomini tra le vittime di omicidi commessi in tutti gli altri ambiti (rapporto non domestico, nessun rapporto o rapporto non noto: 479 uomini contro 112 donne).

Nell’ambito domestico, il 79,7 per cento delle persone sospettate era di sesso maschile e il 20,3 per cento di sesso femminile.

176 delle 476 vittime di violenza domestica di età superiore ai 14 anni sono decedute in seguito all’atto, di queste il 72 per cento era di sesso femminile e il 28 per cento di sesso maschile.

In media, ogni anno, nell’ambito della violenza domestica sono state uccise 25 donne di età superiore ai 14 anni, ossia due donne al mese. Tra gli uomini, la media annuale è di dieci vittime.

I/Le bambini/e e gli/le adolescenti fino a 14 anni costituiscono il 12 per cento delle vittime di omicidi tentati e consumati in ambito domestico senza alcuna differenza significativa tra i due sessi. Per contro, le vittime di oltre 14 anni che non hanno un rapporto di coppia con la persona sospettata sono per la maggior parte

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ragazzi o uomini. In questi casi, lo scenario più frequente è quello della violenza diretta contro il nuovo partner di una ex oppure contro il partner di un membro della famiglia inviso a quest’ultima.

4. Studio sugli omicidi nei rapporti di coppia

Ufficio federale di statistica UST, Isabel Zoder, Homicides dans le couple. Affaires enregistrées par la police

de 2000 à 2004, Neuchâtel, 2008.

Sulla scorta dei dati della rilevazione speciale del 2006, è stata effettuata un’analisi approfondita degli episodi

verificatisi nei rapporti di coppia nel tentativo di individuare i gruppi di popolazione particolarmente a rischio,

le situazioni di rischio concrete e il potenziale di prevenzione.

In questo studio, per coppia non si intendono unicamente le coppie coniugate, bensì tutte le coppie etero e omosessuali, comprese quelle di breve durata.

Nel 28 per cento degli omicidi tentati o consumati dal 2000 al 2004, l’autore o l’autrice era l’attuale partner o un/una ex partner della vittima.

In media, ogni anno 22 donne e 4 uomini hanno perso la vita per mano del/della partner attuale o di uno/una ex partner.

La percentuale più alta di vittime si registra tra le donne dai 20 ai 39 anni. Tra le donne svizzere, la fascia di età maggiormente a rischio è quella dei 35-39 anni, tra le donne straniere, quella dei 20-29 anni. Nel complesso, il tasso di vittime tra le donne straniere è maggiore rispetto a quello tra le donne svizzere (1 vittima svizzera ogni 2,4 straniere).

Le giovani donne coniugate sono molto spesso vittime di omicidi tentati e consumati, e il fatto che in questo gruppo di popolazione le donne straniere siano sovra rappresentate (tra le 20-24enni, il 6% delle svizzere è coniugato contro il 42% delle straniere; tra le 25-29enni, il 29% contro il 66%) potrebbe spiegare la loro maggiore vittimizzazione. Dall’indagine emerge che soprattutto le coppie coniugate molto giovani sono confrontate con problemi suscettibili di innescare più frequentemente situazioni di conflitto.

Nella maggior parte delle coppie i due partner hanno la medesima nazionalità (il 41% quella svizzera e il 26% una straniera), mentre nel 28 per cento dei casi, vittima e autore/autrice hanno una nazionalità di-versa.

Tra i sospettati di sesso maschile, la quota degli stranieri è superiore a quella degli svizzeri.

La maggior parte degli omicidi tentati o consumati avviene durante la separazione di una coppia. La per-centuale di vittime decedute in seguito alle ferite riportate è particolarmente alta proprio in questa fase.

Circa la metà delle vittime di sesso femminile era già stata minacciata o aggredita dal proprio partner prima del reato. Nel 39 per cento dei casi, questi episodi erano stati segnalati alla polizia.

Il 46 per cento degli uomini sospettati di omicidio (il 62% di quelli stranieri e il 50% di quelli svizzeri) era già stato registrato dalla polizia, perlopiù in relazione a reati di violenza (60%).

Il numero di casi con vittime di sesso maschile era troppo esiguo per consentire l’allestimento di statistiche affidabili nell’ottica di un confronto tra le vittime e le persone sospettate dei due sessi.

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5. Statistica dell’aiuto alle vittime di reati nel 2016

Ufficio federale di statistica UST. Statistica dell’aiuto alle vittime di reati nel 2016.

La statistica dell’aiuto alle vittime di reati stilata dall’Ufficio federale di statistica UST censisce le vittime o le La

statistica dell’aiuto alle vittime (OHS) stilata dall’Ufficio federale di statistica UST censisce le vittime o le per-

sone a esse equiparabili che si sono rivolte a un servizio per l’aiuto alle vittime di reati, nonché le domande e

le decisioni di riparazione morale e di indennizzo nell’ambito di tale aiuto. Inoltre, fornisce indicazioni sui reati

non segnalati alla polizia: l’utilizzo dei servizi citati, infatti, non presuppone né comporta alcun obbligo di de-

nuncia alla polizia. Tuttavia, dato che una parte delle vittime si rivolge sia alla polizia sia ai servizi di aiuto alle

vittime di reati, le statistiche criminali di polizia e quelle dell’aiuto alle vittime sono complementari ai fini di una

valutazione della situazione sul fronte della di criminalità.

Nel 2016, i servizi di aiuto alle vittime di reati riconosciuti hanno trattato 35'189 casi.

Nel 2016 è stata prestata consulenza in 15'706 casi in cui le vittime hanno subito violenza da parte dei propri partner, famiglia o parenti.

A chiedere una consulenza sono state prevalentemente vittime donne (74%).

Nel 49,3 per cento dei casi, la vittima ha subito lesioni corporali o vie di fatto.

Al momento del reato il 26% delle vittime era minorenne e di queste il 61% di un reato sessuale, quasi sempre (96% dei casi) perpetrato da un membro della famiglia o della parentela.

6. Rapporto sulla violenza domestica nel Cantone di Berna nel 2016

Secrétariat général de la Direction de la police et des affaires militaires du canton de Berne, Service de lutte

contre la violence domestique (éd.). 2017. Violence domestique dans le canton de Berne, statistique annuelle

2016.

Questa pubblicazione fornisce uno sguardo statistico agli interventi effettuati dalle autorità, dai servizi e dalle

istituzioni del Cantone di Berna nei casi di violenza domestica.

Nel 2016, la polizia del Cantone di Berna ha eseguito ogni giorno tre interventi per violenza domestica.

Nel 2016, la polizia ha registrato 426 episodi di recidiva (60%) e nel 62 per cento dei casi ha ravvisato un rischio in tal senso. In un intervento su dieci, l’autore/autrice della violenza ha fatto uso di armi o di altri oggetti pericolosi.

Nella maggior parte dei casi (70%), la violenza è stata commessa da uno dei due partner, perlopiù dall’uomo.

In un quarto dei casi, la polizia ha constatato che almeno uno dei due partner aveva fatto uso di alcol e/o droghe.

Nel 2016, 696 bambini vivevano nelle famiglie in cui la polizia ha dovuto intervenire per violenza dome-stica; quasi il 90 per cento era presente all’arrivo degli agenti e il 43 per cento di questi piccoli testimoni aveva tra 0 e 6 anni.

Violenza domestica – Scheda informativa

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7. Rapporto sulla violenza domestica nel Cantone di Ginevra nel 2016

Office cantonal de la statistique OCSTAT Genève (a cura di), La violence domestique en chiffres, année 2016,

Ginevra, 2017.

Questo rapporto include i dati forniti dalle statistiche di polizia e dall’Observatoire genevois des violences

domestiques.

Statistiche di polizia:

Nel 2016, la polizia cantonale è intervenuta 588 volte per episodi di violenza domestica e ha ordinato 53 misure di allontanamento (50 uomini e 3 donne).

Nel 2016, sono stati denunciati 1719 reati attribuibili alla sfera della violenza domestica, ovvero l’2,6 per cento in meno rispetto all’anno precedente.

Dati dell’Observatoire genevois des violences domestiques:

Nel 2016, 6’649 persone (vittime e autori/autrici di violenza domestica), ossia l’1,4 per cento della popola-zione ginevrina, sono entrate in contatto con almeno una delle 14 istituzioni della Commission consultative sur les violences domestiques CCVD.

A queste istituzioni si sono rivolte prevalentemente donne (61%) e persone tra i 18 e i 64 anni (58%).

Le persone prese a carico erano per il 62 per cento vittime dirette, per il 23 per cento autori/autrici e per il 23 per cento vittime indirette.

La violenza domestica è stata subita o esercitata prevalentemente in un contesto coniugale, in seno alla coppia (35%) o dopo la separazione (14%). Per il 49 per cento delle persone censite si trattava di violenze subite o esercitate tra genitori e figli minorenni.

L’84 per cento delle persone prese a carico ha riferito di violenza psicologica e il 62 per cento di violenza fisica.

Office cantonal de la statistique OCSTAT Genève (a cura di). La violence domestique en chiffres: Année 2012.

Études et documents, N°54, Ginevra, 2013.

Il rapporto sui dati del 2012 include la prima indagine cantonale di vittimizzazione realizzata dall’Istituto di

criminologia dell’Università di Zurigo su un campione casuale di 1’381 persone, alle quali sono state poste

domande relative alla violenza domestica subita negli ultimi cinque anni (2008-2012).

Complessivamente, il 14 per cento delle donne e il 7,3 per cento degli uomini interpellati hanno affermato di avere subito violenza domestica negli ultimi 5 anni; il 9,7 per cento delle donne e il 3,9 per cento degli uomini sono stati coinvolti in atti di violenza all’interno di un rapporto di coppia esistente o precedente.

La prevalenza della violenza domestica nel corso della vita è del 38,2 per cento per le donne e del 25 per cento per gli uomini.

Negli ultimi 5 anni, il 10 per cento delle donne e il 4,5 per cento degli uomini ha subito violenza psicologica.

Il 22,7 per cento delle vittime maschili e il 16,3 per cento di quelle femminili hanno dichiarato che l’autore o l’autrice delle violenze ha agito sotto l’effetto di alcool o droghe.

Violenza domestica – Scheda informativa

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Il 70,2 per cento delle donne vittime di violenza da parte di un (ex) partner e/o di un membro della famiglia è a conoscenza di altri atti di violenza commessi da questi ultimi fuori dal contesto familiare.

8. Valutazione delle misure di protezione ordinate dalla polizia nel Cantone di Zurigo

IST Interventionsstelle gegen Häusliche Gewalt (a cura di), Häusliche Gewalt im Kanton Zürich. Evaluation

der polizeilichen Schutzmassnahmen im Kanton Zürich gemäss kantonalem Gewaltschutzgesetz für den Zeit-

raum der Inkraftsetzung des Gesetzes vom 1. April 2007 – 31. Dezember 2009, rapporto redatto da Jêrome

Endrass, Astrid Rossegger e Frank Urbaniok del Psychiatrisch-Psychologischer Dienst della Direktion der

Justiz und des Innern, Zurigo, 2012.

La valutazione considera tutti gli episodi di violenza domestica segnalati alla polizia dal 1° aprile 2007 al 31 di-

cembre 2009 e tutte le persone potenzialmente pericolose (2’642 uomini e 184 donne), colpite nel periodo in

questione da un ordine della polizia ai sensi della legge per la prevenzione della violenza, e affidate al consul-

torio per uomini mannebüro züri o ai servizi di assistenza riabilitativa (Bewährungs- und Vollzugs-dienste) del

Cantone di Zurigo.

In tre casi su quattro la violenza domestica perpetrata da uomini è stata di tipo fisico (75,7%), in uno su dieci la violenza è avvenuta alla presenza di bambini (10,3%); nel 16,2 per cento dei casi la vittima è stata strangolata e nel 18,6 per cento l’autore della violenza ha utilizzato una pistola o si è servito di un altro oggetto contundente.

Il 70,5 per cento degli uomini potenzialmente pericolosi era iscritto nel casellario giudiziale.

In quattro casi su cinque la violenza perpetrata da donne è stata di tipo fisico (81,7%), in un caso su otto la violenza è avvenuta alla presenza di bambini (12,7%); nel 4,6 per cento dei casi la vittima è stata stran-golata e nel 22 per cento l’autrice della violenza ha utilizzato una pistola o si è servita di un altro oggetto contundente.

Il 35,3 per cento delle donne potenzialmente pericolose era iscritto nel casellario giudiziale.

In un caso su quattro, la violenza domestica era legata all’abuso di alcol, sia tra le donne (24,3%) che tra gli uomini (24,5%).

9. Rapporto sul progetto di monitoraggio della violenza domestica nel Cantone di Basilea Città

Justiz- und Sicherheitsdepartement des Kantons Basel-Stadt (a cura di), „Monitoring Häusliche Gewalt“ im

Kanton Basel-Stadt – Berichterstattung an den Departementsvorsteher, Regierungsrat Hanspeter Gass, Ba-

silea, 2012.

Redatto a conclusione del progetto di monitoraggio della violenza domestica (Monitoring Häusliche Gewalt)

del Cantone di Basilea Città, nel corso del quale è stata per la prima volta effettuata una valutazione sistema-

tica dei dati relativi a episodi di violenza domestica, il rapporto rileva e interpreta dati statistici su casi di vio-

lenza di coppia, coniugale e familiare, descrive la relativa gestione da parte dei vari uffici e servizi specializzati

e identifica i gruppi di persone coinvolti.

Da settembre 2011 ad agosto 2012, la polizia cantonale ha effettuato 306 interventi per violenza dome-stica, 118 dei quali per episodi reiterati nelle stesse famiglie.

Violenza domestica – Scheda informativa

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Nel 77 per cento dei casi si è trattato di violenza commessa da uomini su donne, nel 10 per cento di violenza reciproca, nel 9 per cento di violenza commessa da donne su uomini e, nel 4 per cento di violenza tra persone dello stesso sesso (tra donne o tra uomini).

Il 54 per cento delle persone vittime e il 59 per cento delle persone autrici di violenza erano straniere.

Ogni mese, tra le vittime di violenza domestica registrate dalla polizia durante i suoi interventi figuravano in media venti bambini; il 42 per cento di essi era in età prescolare e, di questi, la metà circa aveva 3 o meno anni.

L’80 per cento dei procedimenti per violenza domestica avviati dal pubblico ministero nel periodo giudizia-rio 2011 è stato archiviato, nel 54 per cento dei casi senza indicarne il motivo.

10. Statistica medica della clinica di ginecologia e ostetricia del Triemlispital di Zurigo

Büro für die Gleichstellung von Frau und Mann der Stadt Zürich e Maternité Inselhof Triemli Zürich (a cura di),

Frauen, Gesundheit und Gewalt im sozialen Nahraum – Repräsentativbefragung bei Patientinnen der Mater-

nité Inselhof Triemli, Klinik für Geburtshilfe und Gynäkologie, Berna, 2004.

Indagine sull’insorgenza della violenza da parte di persone vicine alla vittima (partner, ex partner, parenti) a

partire dai 15 anni, condotta tramite un questionario scritto tra tra 1’772 pazienti stazionarie e ambulatoriali di

età compresa tra i 18 e i 63 anni.

Tre donne su quattro (76,8%) hanno subito almeno una volta in età adulta violenze psicologiche e com-portamenti di controllo da parte di una persona a loro vicina. Il 43,6 per cento ha già vissuto almeno una volta atti di violenza fisica e minacce. Una donna su otto (12,9%) ha subito violenza sessuale da parte di un partner o di un parente.

Una donna su cinque non ha mai subito violenza da parte di una persona a lei vicina (partner, ex partner, parenti), poco più di una su quattro ha subito violenze di lieve entità (esclusivamente psicologiche), quasi una su quattro violenze di media entità (psicologiche, fisiche e/o sessuali lievi) e poco più di una su quattro violenze di maggiore entità, ossia violenze psicologiche, fisiche e/o sessuali gravi.

Spesso la maggiore entità è associata anche a una durata maggiore della violenza: in quasi un caso di violenza grave su tre, la situazione di violenza si protraeva già da tre o più anni.

Nel 48,12 per cento dei casi di violenza psicologica o comportamenti di controllo, l’autore era il partner del momento e nel 66 per cento uno precedente.

Nel 15,7 per cento dei casi di violenza fisica e minacce, l’autore era il partner del momento e nel 29,9 per cento uno precedente.

Nel 2,4 per cento dei casi di violenza sessuale, l’autore era il partner attuale e nel 14,4 per cento un ex partner.

La violenza domestica è un fenomeno che tocca tutti gli ambienti socioculturali e strutturali, e tutte le fasce di età: non sono emerse differenze significative riguardo a nazionalità, livello di istruzione e reddito delle donne intervistate.

La violenza domestica lascia uno strascico diretto evidente a livello fisico, psichico e psicosomatico. Più le violenze subite dalle pazienti intervistate sono gravi, maggiore è la frequenza dei problemi di salute plurimi riscontrati. Tra le donne che non hanno mai subito violenza, solo il 5 per cento soffre di disturbi fisici evidenti, mentre tra quelle che hanno subito violenze gravi, questo valore si situa al 24,4 per cento (quasi il quintuplo). Il divario è altrettanto netto anche per quanto riguarda i disturbi psicosomatici: mentre

Violenza domestica – Scheda informativa

9 Dati sulla violenza domestica in Svizzera 10

tra le donne senza alcuna esperienza di violenza ne è affetto il 10,2 per cento, tra le vittime di violenze gravi lo è ben il 36,2 per cento (il triplo).

Tra le donne senza esperienze di violenza, il 9,1 per cento ha pensieri suicidari e l’1,7 per cento ha già tentato una volta il suicidio, mentre tra le donne vittime di violenze gravi questi valori si attestano su livelli nettamente superiori (pensieri suicidari: 35,8%; un tentativo di suicidio: 10,7%).

C. Ricerche empiriche

1. Prima indagine rappresentativa sulla violenza domestica (Gillioz 1997)

Gillioz Lucienne, De Puy Jacqueline et Ducret Véronique, Domination et violence envers la femme dans le

couple, Losanna, 1997.

La prima indagine rappresentativa sulla violenza domestica in Svizzera è stata condotta nel 1994. Sono state

intervistate telefonicamente 1’500 donne dai 20 ai 60 anni che, al momento del sondaggio o nei dodici mesi

precedenti, vivevano una relazione di coppia.

I risultati indicano che, nel corso della loro vita, il 20,7 per cento delle donne intervistate aveva sperimentato

violenza fisica e/o sessuale ad opera di un partner. Oltre la metà aveva subito unicamente o anche violenza

sessuale. Le forme di violenza fisica più frequenti erano: spingere, afferrare, scrollare, picchiare.

Se si considera anche la violenza psicologica, circa il 40 per cento delle donne intervistate aveva subito vio-

lenze. Dall’indagine è risultato che nell’87 per cento dei casi la violenza fisica era accompagnata anche dalla

violenza psicologica. Viceversa, solo nel 17 per cento dei casi la violenza psicologica era accompagnata an-

che dalla violenza fisica. Le forme più frequenti di violenza psicologica erano gli insulti e le offese. Da studi

analoghi condotti in altri Paesi (Paesi Bassi, Canada, Stati Uniti) sono emerse cifre due volte superiori a quelle

scaturite dallo studio svizzero.

2. Indagine condotta nel 2003 su un campione rappresentativo (Killias 2004)

Killias Martin, Simonin Mathieu et De Puy Jacqueline, Violence experienced by women in Switzerland over

their lifespan. Results oft he International Violence against Women Survey, Losanna, 2004.

Nel 2003 è stata effettuata una seconda indagine su un campione rappresentativo di donne (1’975) tra i 18 e

i 70 anni intervistate telefonicamente.

Secondo i risultati dell’indagine, il 39,4 per cento delle donne (2 su 5) ha subito violenze fisiche o sessuali

almeno una volta in età adulta. Nel corso della propria vita, più di una donna su quattro ha sperimentato la

violenza fisica, la violenza sessuale e, soprattutto, gli approcci indesiderati. Almeno una volta nella vita il

5,6 per cento delle donne è stato vittima di uno stupro, il 6,8 per cento di un tentativo di stupro e circa una su

dieci di violenza fisica nel rapporto di coppia.

Un dato sorprendente che emerge da questa indagine è l’alta percentuale (32%) di atti violenti commessi da

conoscenti o sconosciuti a fronte di una quota di violenze domestiche piuttosto esigua (10,5%). L’indagine

rileva inoltre un numero particolarmente elevato di violenze in situazioni di separazione, ossia di atti violenti

Violenza domestica – Scheda informativa

9 Dati sulla violenza domestica in Svizzera 11

commessi da ex partner. Sia nei casi di violenza fisica che in quelli di violenza sessuale in ambito domestico,

gli autori sono per la maggior parte ex partner.

3. Studio rappresentativo sugli abusi sessuali compiuti su bambini/e e adolescenti in Sviz-zera

Averdijk Margit, Müller-Johnson Katrin, Eisner Manuel, Sexual Victimisation of Children and Adolescents in

Switzerland. Final Report for the UBS Optimus Foundation, Zurigo, 2012.

Nel biennio 2009/2010, 6’700 studenti e studentesse di età compresa tra i 15 e i 17 anni di tutta la Svizzera

sono stati intervistati in merito alle loro esperienze in materia di abusi sessuali. A queste informazioni si sono

aggiunte le indicazioni fornite da 324 istituzioni attive nel campo della protezione dell’infanzia e della gioventù

riguardanti casi loro segnalati.

Il 28 per cento dei ragazzi e il 62 per cento delle ragazze intervistate hanno già subito almeno una vitti-mizzazione sessuale.

Le forme di più frequenti di abusi sessuali sono, nell’ordine, la cibervittimizzazione (18%), le molestie verbali o scritte (15%) e i palpeggiamenti/baci indesiderati da parte di terzi (12%).

Una ragazza su cinque (217 su 1’000) e otto ragazzi su 100 (81 su 1’000) hanno subito un abuso sessuale con contatto fisico.

Tra gli/le adolescenti, le vittimizzazioni sono perlopiù opera di coetanei/e, spesso nell’ambito di un rapporto di coppia o di un corteggiamento4, ma anche di colleghi/e del proprio entourage.

Il 16 per cento delle ragazze e il 10 per cento dei ragazzi intervistati sono già stati vittima almeno una volta di violenza sessuale ad opera di un/una ex partner.

Nel 60 per cento dei casi di violenza sessuale in cui la vittima era di sesso maschile, l’autore della violenza era una donna, mentre nell’89 per cento di quelli in cui la vittima era di sesso femminile, l’autore della violenza era un uomo.

4. Studio sugli uomini vittime di violenza di coppia che si sono rivolti all’unità di medicina delle violenze del CHUV tra il 2006 e il 2012

Romain-Glassey, De Puy Jacqueline et Abt Maryline, Etude portant sur les hommes victimes de violence de

couple ayant consulté l’Unité de médecine des violences du CHUV entre 2006 et 2012. Centre hospitalier

universitaire vaudois, Losanna, 2015.

Tra il 2006 e il 2012, l’unità di medicina delle violenze (UMV) del CHUV ha aperto 112 dossier riguardanti 115 uomini vittime di violenza domestica. I casi registrati rappresentano il 12,5 per cento di tutti i dossier per violenza di coppia e il 3,5 per cento di quelli per violenza interpersonale.

Nell’84 per cento dei casi, l’autore/autrice è il/la partner attuale e nel 16 per cento un/una ex partner. L’81,7 per cento delle vittime ha già subito un’aggressione a opera della stessa persona.

4 Cfr. anche Scheda informativa 18 «Violenza nei rapporti di coppia fra giovani» consultabile all’indirizzo www.parita-svizzera.ch, Violenza domestica.

Violenza domestica – Scheda informativa

9 Dati sulla violenza domestica in Svizzera 12

Il 67,8 per cento delle vittime esercita un’attività lucrativa, il 26,1 per cento non svolge alcuna attività professionale, il 5,2 per cento segue una formazione professionale e il restante 0,9 per cento percepisce una rendita AI, AVS, oppure indennità di disoccupazione o l’aiuto sociale.

Poco meno della metà (48,7%) è costituita da padri con almeno un figlio minorenne. Nel 77,5 per cento dei casi, l’autore è la madre di almeno uno dei figli; nel 37 per cento sono coinvolti bambini e in due terzi di questi casi essi sono stati esposti all’aggressione.

Le vittime hanno in media 37 anni, mentre gli autori/le autrici hanno tra i 35 e i 44 anni. Nel 37,5 per cento dei casi, la differenza di età è di almeno 10 anni. Svizzeri/e e stranieri/e sono equamente rappresentati.

Un follow-up longitudinale di 38 delle 115 vittime, da 2 a 9 anni dopo i fatti, mostra che la maggior parte di esse si separa definitivamente dal/dalla partner violento/a.

Lo studio evidenzia in particolare l’esistenza sia di lacune sia di rischi di stigmatizzazione nella presa a carico degli uomini vittime di violenza domestica.

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