dante alighieri la commedia: inferno. struttura dellopera tre cantiche, dedicate ognuna a un regno...
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Dante Alighieri
La Commedia: Inferno
Struttura dell’opera• tre cantiche, dedicate ognuna a un regno ultraterreno: Inferno,
Purgatorio, Paradiso • ogni cantica è composta di 33 canti (+ 1 introduttivo nell’Inferno)• totale 100 canti: simmetria costruita sulla combinazione dei numeri
3 e 10• metro: terzina di endecasillabi (metro di invenzione dantesca) a rima
incatenata ABA-BCB-CDC [metro che chiude la terzina e la incatena alla successiva quindi adatto alla narrazione perché “spinge in avanti” il discorso]
e.f.
struttura rigorosa che rispecchia l’ordine delle cose ultraterrene descritte nell’opera (paragonata a una cattedrale medievale)
il ritmo narrativo domina sulle “leggi della statica” che sovrintendono alla struttura (V. Sermonti)
e.f.
Convinzione che nel mondo ultraterreno ci sia perfetta corrispondenza con le norme morali che definiscono l’agire umano in vista della salvezza.
PECCATO PUNIZIONE
BENE COMPIUTO PREMIO
La cosmologia dantescaCosmologia aristotelico-tolemaica
IL CONTRAPPASSO: le pene corrispondono ai peccati per somiglianza o per contrasto
e.f.
Il cosmo di Dante
e.f.
Rappresentazione dell’Inferno
e.f.
Durata del viaggio: dal venerdì Santo al mercoledì dopo Pasqua dell’anno 1300 (Giubileo)
• Virgilio guida dell’Inferno e del Purgatorio;
• Beatrice e san Bernardo del Paradiso
e.f.
Virgilio: è ragione e complesso di valori che il mondo pagano aveva raggiunto prima della Rivelazione
Beatrice è la fede, la teologia, la Verità rivelata;San Bernardo è il teologo mistico che accompagna Dante alla visione di Dio
Inferno : la divisione dei peccati deriva dall’etica aristotelico-tomistica
• Antinferno• I Limbo• II Lussuriosi• III Golosi• IV Avari e prodighi• V Iracondi e accidiosi• VI Eretici• VII Violenti• VIII Fraudolenti• IX Traditori
• Incontinenza
• Violenza (matta bestialitade)
• Frode o malizia (uso distorto della ragione)
e.f.
Quando/dove fu composta e titolo Nell’arco di 13 anni• 1304-08 Inferno (5 anni dopo l’esilio)• 1310-13 Purgatorio• 1314-21 Paradiso (tra Verona e Ravenna)
e.f.
Dante stesso, nell’Ep. XIII a Cangrande, la definisce Comedìa perché “la materia all’inizio è paurosa e fetida perché tratta dell’Inferno, ma ha una fine buona, desiderabile e gradita perché parla del Paradiso.”
•Boccaccio nella biografia su Dante vi aggiunse l’aggettivo DIVINA, per correggere la definizione “BASSA” di un testo che invece era sublime per contenuti e stile [nel M.E. il termine commedia rimanda al concetto di “comico” = argomento non elevato]•L’aggettivo fu reso stabile da Ludovico Dolce nel 1555 con l’edizione a stampa
e.f.
Stile grave medio Umile
Opera Eneide Georgiche Bucoliche
Protagonista guerriero contadino pastore
Personaggio Enea, Turno Trittolemo, Celio Titiro, Melibeo
Animale cavallo bue pecora
Utensile spada aratro bastone
Luogo città, accampamento campo pascolo
Vegetazione lauro, cedro alberi da frutta faggio
I tre stili di Virgilio
La teoria della divisione degli stili sarà ripresa da Dante, che parlerà di stile “tragico” (grave), “comico” (medio) ed “elegiaco” (umile). De vulgari eloquentia
•Forme letterarie maggiori e minori in base all’argomento: lo stile corrisponde alla materia trattata.•Teoria dei genera dicendi•Due aree: stile alto (poesia “cortese”) e basso (poesia comico realistica, spesso parodica)
Congruenza tra materia e stile
Varietà e mescolanza
PLURISTILISMO• Per trattare temi tanto
variegati occorrono TUTTI GLI STILI
• C’è un innalzamento del tono poetico dall’Inferno al Paradiso, ma anche qui, se l’efficacia lo richiede, si utilizza lessico basso, aspro, sarcastico.
PLURILINGUISMO• Base: fiorentino municipale • Aperture verticali: latinismi (termini
filosofico-scientifici); provenzalismi; francesismi.
• Aperture orizzontali: dialettismi da volgari toscani, settentrionali, meridionali; neologismi
• Uso di allotropi: mangiare – manducare – manicare; imagine – imago - image
e.f.
vocabolo italiano: vecchioInferno Caronte è vecchioPurgatorio Catone è veglioParadiso s.Bernardo è sene
Significato dell’opera• Ep. XIII “Il fine di tutta l’opera (…) consiste
nell’allontanare quelli che vivono questa vita dallo stato di miseria e condurli a uno stato di felicità”.
• Dante compone una summa del mondo medievale quando i due poteri universali (papato – impero ) sono in declino, proponendo un rinnovamento civile collegato ad una conversione morale e spirituale.
• Il viaggio oltremondano addìta al lettore i valori evangelici, fondamenti necessari per la costruzione di una società più giusta.
e.f.
Il viaggio di Dante
• Dante agens/viator = personaggio in evoluzione, che affronta il viaggio come un processo di apprendimento.
• Ha valenza storica e paradigmatica (percorso dal peccato alla salvezza) > come tutti i personaggi (storici-biblici-mitologici)
• Dante auctor = autore che rimedita e commenta le vicende, investito della MISSIONE di riferire ai contemporanei le dure verità che ha potuto vedere di persona grazie a un privilegio concesso da Dio, prima di lui, solo a Enea e S.Paolo
e.f.
La dimensione figurale
• Personaggi e fatti dell’opera hanno realtà storica e significato allegorico: la loro realtà terrena è FIGURA (= anticipazione) della realtà eterna (che adempie la prima).
“La struttura figurale conserva il fatto storico mentre lo interpreta rivelandolo, e che lo può interpretare soltanto se lo conserva”. (E. Auerbach)
e.f.