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• Il percorso nasce dall’osservazione del gruppo classe (3-5 anni) che a gennaio dimostra di essere ancora poco interessato all’esperienza grafica. Le insegnanti, interrogandosi sulle motivazioni, ipotizzano le seguenti cause: la significativa predominanza di maschi (12 su 18), spontaneamente più interessati al gioco fisico e l’elevato numero di bambini di tre anni (7 su 18).
• Si decide di proporre al gruppo un percorso strutturato, dedicato ai segni più semplici, il punto e la linea, che interessi, incuriosisca e faccia sentire competenti i bambini.
• Di seguito la documentazione.
Per iniziare… “mettiamo” le linee
Linee verticali, nero su bianco
(Matteo, 3 anni e 10 mesi)
Linee orizzontali, bianco su nero
Prove di linee, dopo una conversazione con il gruppo classe sui tipi di linee esistenti.
I bambini, spontaneamente, tendono a suddividere il foglio in
spazi definiti tramite le linee, per poi occuparli.
Federico C., 4 anni e 4 mesi
Andrea, 5 anni e 6 mesi
Qualcuno inizia spontaneamente ad incrociare le linee, formando un reticolato
C’è chi si accorge che alcune lettere sono fatte di linee (Andrea, 5 anni e 6 mesi)
C’è chi dopo aver fatto il reticolato, riempie di linee i quadrati formati
Ognuno gioca con le linee a modo suo
I bambini si accorgono che nel disegno di Federico F. le linee sono sia dritte che curve.
E si continua a “disegnare” ragionando sulle linee
Edoardo (3 anni e 3 mesi) riflette a voce alta che una linea curva è anche così!
Paolo (3 anni e 6 mesi) vuole rifarla, poi la osserva e dice: «Guarda: la casa della lumaca senza lumaca!»
Di colori e dimensioni diverse (Giorgia, 4 anni e 3 mesi)
Punti grandi e vicini, di un unico colore (Paolo 3 anni e 6 mesi)
Con le linee e i punti è stata raggiunta una certa confidenza e si può giocare ad arricchire l’esperienza, offrendo la sperimentazione di strumenti grafici diversi ed insoliti.
Linee e punti realizzati con strumenti diversi, a scelta
Con la matita intinta nella tempera Con i cotton fioc
Attraverso la videoproiezione, vengono presentati ai bambini quadri di pittori astratti,
P. Mondrian e V. Kandinskji, che hanno tratto ispirazione dai segni, dalle linee, dai
punti e dagli incontri cromatici.
“Il punto è l’elemento originario della pittura […] e la linea è la traccia del punto in movimento” [W.
Kandinsky, Punto linea superficie, 1926]
I bambini giocano a riconoscere i vari tipi di linee (dritte, curve, a zig zag, orizzontali, verticali, incrociate) e di punti.
Spontaneamente, nasce il gioco di ricalcare con i colori le immagini che si riproducono sui visi.
Un quadro “Stile Kandinsky “ e’ stato realizzato su un foglio bianco di grande
dimensioni, appeso alla vetrata della classe. Sul vetro sono state posizionate delle forme di carta acetata colorata, poi ricalcate
dai bambini con dei pastelli acquarellabili.
Nell’angolo della classe dedicato al laboratorio delle carte, di ispirazione Munariana, i bambini vengono
invitati a realizzare delle forme con linee di cartoncino.
Linee di carta utilizzate per disegnare
Carlotta, 4 anni e 10 mesi Giorgia, 4 anni e 9 mesi
Beatrice, 5 anni e 6 mesi
“Leone con i puntini” Lorenzo 3 anni e 7 mesi
“Blocchi di ghiaccio” Alessandro, 4 anni e 8 mesi
“Una barca a motore” Edoardo, 3 anni e 3 mesi
“Pistola” Federico F., 4 anni e 4 mesi
Animali realizzati con linee e forme di cartoncino, osservando il libro “Chi c’è tra i ritagli” di S. Bonardo, Ed. Minibombo
Si prosegue sperimentando i giochi creati con le linee, il riempimento di spazi,
la realizzazione di colori nuovi attraverso il mischiamento dei colori primari,
la magia degli accostamenti cromatici…
Nell’angolo linguistico e grafico vengono inseriti cartoncini, disegnati con percorsi di linee da ricalcare
con pedine di sughero
I bambini sono stati invitati a riprodurre graficamente dei brani di musica classica, caratterizzati da ritmi
differenti
Infine, per consolidare un passaggio dal segno al disegno è stato proposto ai bambini il libro “Il punto”. Il libro è stato
riprodotto dal gruppo classe: i “piccoli” si sono occupati della riproduzione dei punti semplici,
“i medi e i grandi” dei disegni più complessi
Il percorso sulle linee e i punti sembra aver portato:
Linee di…pensiero
Ins.: <<Cos’e’ la linea secondo voi?>>
Beatrice: <<La linea e’ uno scotch>>
Giorgia: <<E’ anche un armadio>>
Carlotta: <<La linea e’ pure la bocca>>
Giorgia: <<Una linea curva però>>
Tutti: <<Sì!>>
Andrea: <<La linea sono alcune strade>>
Ale: <<La linea è pure una scala>>
Carlotta: <<Anche la zeta sono linee>>
Ins.: <<La Felicità possiamo disegnarla con un punto o una linea?>>
Ale: <<Una linea!>>
Ins.: <<Di che colore è una linea felice?>>
Antonio: <<Di tutti i colori, come l’arcobaleno>>
Ale: <<Quindi una linea curva>>
Carlotta: <<Sì, ma anche con il rosa>>
Ins.: <<Giovanni, tu come la disegni la felicità? Con un punto o una linea?>>
Giovanni: <<Con un punto Blu>>
TANTE LINEE
DISEGNA UNA LINEA PIATTA E LA PIANURA E’ FATTA DISEGNA UNA LINEA MOLLE ED AVRAI FATTO IL COLLE; UNA A FORMA DI PONTE ED AVRAI FATTO UN MONTE. MA ATTENTO A NON SBAGLIARE PERCHE’ E’ PIATTO ANCHE IL MARE, E’ MOLLE ANCHE LA SCHIENA DI UN CAMMELLO ED E’ A FORMA DI PONTE ANCHE UN CAPPELLO. (R. PIUMINI)
Conclusioni e verifica: Il gruppo classe ha dimostrato di essersi interessato al riconoscimento, riproduzione e elaborazione degli «elementi linee e punti». L’intero gruppo classe ha sviluppato un interesse maggiore rispetto al disegno e l’angolo grafico-pittorico si è «popolato», i bambini hanno spesso spontaneamente riprodotto i segni osservati, riconoscendoli e utilizzandoli per reinventare. Il gruppo dei piccoli ha iniziato a dar maggior valore ai propri scarabocchi, riconoscendovi elementi noti e imparando a determinarli. Il gruppo dei medi e grandi ha raggiunto una maggiore consapevolezza e controllo delle capacità grafiche già acquisite e ha scoperto potenzialità di cui non era ancora consapevole. L’intero gruppo classe ha familiarizzato con alcune operazioni importanti: osservare – cogliere; trasformare – reinventare; trasferire – sperimentare; progettare intenzionalmente-valorizzare. Inoltre si è avvicinato all’arte, all’utilizzo di strumenti grafici diversi, all’occupazione dello spazio e al suo riempimento rispettando i confini, al pregrafismo e alle sperimentazioni cromatiche.