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CSSMAGAZINE 3 | 2014 Come si delinea lo sviluppo dei premi? Domanda 24 Gli energy drink aumentano la prestazione? Domanda 27 Dossier: Cosa c’è di interessante da dire sul tema acqua? Domanda 5 –15 3 | 2014 Sani e ben assicurati – 32 domande e risposte MAGAZINE CSS

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Page 1: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Come si delinea lo sviluppo dei premi?Domanda 24

Gli energy drink aumentano la prestazione?Domanda 27

Dossier:

Cosa c’è di interessante da dire sul tema acqua?Domanda 5  –15

3 | 2014

Sani e ben assicurati – 32 domande e risposteMAGAZINECSS

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Tutto soltanto acqua?

Cara lettrice, caro lettore

Per il filosofo greco Talete di Mileto (624–546 a.C.) era chiaro. Tutte

le sostanze di questo mondo rappresentano soltanto i diversi aspetti della

sostanza primordiale acqua. Nonostante dall’odierno punto di vista

questa rappresentazione fosse molto imprecisa, essa cela un nocciolo di

verità. Poiché cosa sarebbe la Terra senza acqua e soprattutto: cosa

saremmo noi esseri umani senza questa sostanza necessaria per vivere?

Anche se in casi estremi siamo capaci di vivere senza nutrimento

per settimane, senza acqua andiamo «a fondo» entro pochi giorni.

I punti di vista dai quali si può osservare il tema acqua sono altrettanto molte-

plici quanto l’importanza che ricopre l’acqua stessa per la nostra esis-

tenza. Ne abbiamo selezionati alcuni per il presente Magazine. Per esempio,

abbiamo accompagnato un pescatore professionale e vi diciamo cosa

occorre affinché l’acqua fluisca nella forma più pura dai nostri rubinetti.

Lasciatevi sorprendere anche voi da tale molteplicità.

Roland Hügi

Caporedattore

Come contattare la CSS Assicurazione?Per domande relative ai prodotti

I consulenti sono volentieri a vostra disposizione.

Trova Agenzia: www.css.ch /agenzia

Per domande relative a prestazioni e fatture

La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì,

dalle 8 alle 18. 0844 277 277 (tariffa locale rete fissa svizzera),

[email protected]

Per emergenze 24h e consulenza medica

La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso

di domande mediche 24 ore su 24, 7 giorni

la settimana: +41 (0)58 277 77 77

Modifiche di indirizzi

Le modifiche di indirizzi possono essere comunicate

tramite mail ([email protected]) oppure

tramite telefono alla Serviceline della CSS (0844 277 277).

01Domanda

Chi l’ha fatto?CSS Magazine 3 | 2014Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.

Tiratura complessiva: 780 000 esemplari Società del Gruppo CSS: CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA, INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA e Arcosana SA.Editore e indirizzo della redazione: CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568, 6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12, [email protected]: Roland Hügi (caporedattore), Eveline Franz (redazione finale)Collaborazione permanente: Manuela SpeckerRedazione CSS Esclusiva: Diana BruggmannTraduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence Barbezat, Massimo GobberConcetto: Infel AG, ZurigoGrafica, produzione: Niki Bossert, Silvia TschümperlinCommissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler, Franziska Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler, Bruno SchmidStampa: swissprinters AG, ZofingenCarta: UPM Star, FSC Mixed SourcesMagazine CSS online: UPM Star, www.css-magazine.ch

Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto con indicazione della fonte. Solo i testi definiti comunicazione ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.

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Cosa contiene?

Dossier Acqua05 Parto in acqua? Rischio o sollievo?

06 Le scarpe vi stanno strette?

07 Ma esistono le vene acquifere?

08 Cosa ci dice l’urina?

09 Cosa c’è d’interessante da sapere sull’acqua?

10 L’acqua termale ha effetti lenitivi?

11 Soffione doccia a risparmio idrico?

12 Dal rubinetto o dalla bottiglia?

13 Quasi solo acqua?

14 Un tragitto lungo per l’acqua?

15 L’acqua in eccesso può essere letale?

Alimentazione & Movimento03 Cosa devo sapere sulle vitamine liposolubili?

16 Quali sono i vantaggi dei bastoni da trekking?

19 Il pesce indigeno è più buono?

27 Gli energy drink aumentano la prestazione?

Salute & Prevenzione21 Sport e asma: una contraddizione?

28 Demenza o difetto della vista?

30 Molto sale, pressione arteriosa più alta?

31 Qual è il fungo più velenoso?

Politica & Economia20 Come creare una concorrenza reale?

24 Come si delinea lo sviluppo dei premi?

25 Perché ci piace tanto sedere vicino al camino?

29 Abuso assicurativo: cosa fa la CSS?

Prestazioni & Offerte01 Come contattare la CSS Assicurazione?

02 Ma come si dorme nelle capanne del CAS?

04 È necessario il riconoscimento sul posto di lavoro?

17 Fare i conti con il peggio?

18 Soddisfatti e prezzo imbattibile?

22 Cosa fare contro la depressione?

23 Medicina cinese presso la CSS?

26 La CSS paga i corsi di Aqua-fit?

32 Lei lo sa?

Domanda

19

Domanda

14

Approfitti delle offerte

esclusive del nostro Club

Clienti CSS EsclusivaCopertina: Julie e Peter Foto: Matthias Jurt

Domanda

09Trovate i seguenti simboli

nell’illustrazione

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Soprattutto i bambini si divertono a pernottare

nelle capanne CAS.

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Nel caso della capanna Krönten, comfort non vuol

dire tuttavia camere doppie con WC e docce calde

bensì sette camere semplici ma luminose, le quali

possono contenere fino a 11 letti per un totale di

oltre 70 posti, soggiorno e sala da pranzo ariosi e

accoglienti e, soprattutto, una cucina bene attrezza-

ta. Certo, niente lussi per Markus e Irene Wyrsch, che

nel periodo giugno–ottobre accolgo-

no i loro ospiti dalla mattina presto fino

a tarda notte, tutti i giorni. Durante la

stagione, arrivano a pernottare e a far-

si viziare dalla cucina di Irene Wyrsch

fino a 3000 visitatori.

La capanna è stata ristrutturata lo

scorso inverno. È dunque una delle nu-

merose capanne del CAS rinnovate

negli ultimi anni. «E ogni anno se ne

aggiunge una mezza dozzina» dice

Markus Wyrsch. A fronte di questa evo-

luzione, di tanto in tanto si sente dire

polemicamente che le capanne CAS

sono diventate hotel di montagna, ma

questa critica lascia i coniugi Wyrsch

piuttosto indifferenti. «Anzitutto, siamo ben lontani

dal comfort di un hotel», dice Markus. «In secondo

luogo, nessuno potrà mai rimproverarci di trattare

ancora meglio i nostri ospiti grazie a una migliore

infrastruttura» aggiunge Irene.

P.S. Per l’autore di questo articolo, l’esperienza decisiva di

pernottare in un dormitorio non è stata possibile. Quel giorno,

infatti, a causa delle pessime condizioni del tempo, solo un paio di

escursionisti hanno pernottato alla capanna Krönten, dunque

l’autore ha avuto a disposizione una stanza a più letti tutta per lui.

Le capanne del CAS sono strette, i dormitori odorano

di muffa, le coperte di lana sono ruvide e il vitto è

modesto. Forse questa visione delle capanne CAS

e del relativo livello di comfort poteva essere vera

qualche decennio fa. Ma nel frattempo le cose sono

decisamente cambiate un po’ovunque. Anche alla

Capanna Krönten, in fondo alla Valle di Erstfeld, nel

Canton Uri. Markus Wyrsch, che da 35 anni gestisce

questa capanna situata a 1900 m di altitudine insieme

alla moglie Irene, ricorda ancora perfettamente la

pallida luce diffusa da fumose lampade a petrolio, il

cibo cotto sul fuoco a legna e gli ospiti addormentati

sotto le ben note coperte di lana con la croce svizzera.

Una vera, romantica capanna, si potrebbe pensare.

Ma oggi sempre meno

persone apprezzerebbe-

ro questo tipo di roman-

ticismo. «Il 90 % dei tu-

risti che alloggiano in

una capanna del CAS –

come dimostra la nostra

esperienza – magari si

aspetta meno idillio e

più comfort», puntualiz-

za Irene Wyrsch.

Ma come si dorme nelle capanne del CAS?Tutti gli assicurati presso la CSS possono pernottare a prezzi agevolati in ben 80 delle 152 capanne del CAS. Ma come si dorme in queste capanne? – Abbiamo voluto provarlo personalmente.Testo e foto: Roland Hügi

02Domanda

La Kröntenhütte in fondo all’Erst- feldertal

Pernottare a prezzo ridottoIl CAS e la CSS hanno

pubblicato la cartina

«Capanne delle Alpi

Svizzere» contenente

tutte le 152 capanne CAS.

In 80 di queste, gli assi-

curati CSS pernottano

alle condizioni dei soci

del CAS (mostrare la

tessera assicurativa).

Ordinazione della cartina:

www.css.ch/esclusiva/cas

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L’organismo riceve le vitamine tramite l’alimentazione.

La vitamina D costituisce un’eccezione, dato che viene

prodotta dall’organismo stesso tramite l’esposizione

Domanda

Cosa devo sape- re sulle vitamine liposolubili?Necessitiamo delle vitamine liposolubili per il rinnovamento delle cellule e per la coagulazione del sangue. L’assunzione supplementare di quantità elevate può tuttavia nuocere alla salute. Testo: Franziska Guggisberg

03sufficiente alla luce del sole. Le vitamine non servono

all’approvvigionamento energetico, sono bensì ne-

cessarie per altre importanti funzioni vitali. In caso di

apporto insufficiente si manifestano fenomeni da ca-

renza. Per l’essere umano sono rilevanti complessiva-

mente 13 vitamine. Nove di queste sono idrosolubili

(vitamine C e B) e quattro sono liposolubili (A, D, E e K).

Integratori vitaminici: attenzione al dosaggio!Le vitamine liposolubili non si disciolgono in acqua e

possono essere assimilate solo in combinazione con il

grasso (ad esempio: olio dell’insalata o burro). Di rego-

la si accumulano nel fegato e non possono essere

espulse con l’urina, come invece è il caso per le vita-

mine idrosolubili. Per questo il pericolo di dosaggio

eccessivo esiste soprattutto per le vitamine liposolubi-

li. Chi assume integratori vitaminici ad alto dosaggio

può oltrepassare il tasso di tolleranza superiore. Un

dosaggio eccessivo di questo genere (ipervitaminosi)

può essere acuto (con una dose giornaliera da 50 a

100 volte superiore) oppure cronico (con l’assunzione

a lungo termine di dosi leggermente eccessive). Per

i bambini valgono limiti più bassi. In particolare l’as-

sunzione di vitamina A può causare numerosi effetti

collaterali come, ad esempio, capogiri, vomito o

emorragia delle mucose.

La vita lavorativa si basa sulla reciprocità: le persone

mettono a disposizione la loro forza lavoro. Come

contropartita ricevono ricompense sotto forma di

salario, stima e possibilità di carriera. Un numero

sempre maggiore di lavoratori percepisce però una

discrepanza fra il proprio rendimento e quel che ri-

ceve in cambio. Il sociologo della medicina svizzero

Johannes Siegrist ha coniato in questo

quadro il termine «crisi di gratificazio-

ne». Questa si manifesta quando il pro-

prio impegno (p. es. nel senso di sforzo,

È necessario il ri-conoscimento sul posto di lavoro?Se sul posto di lavoro mancano il riconoscimento e la stima aumenta il rischio di ammalarsi. Gli specialisti parlano di una «crisi di gratifica- zione professionale».Testo: Daniela Witschi

04Domanda

tempo, identificazione, nozioni) non viene ricono-

sciuto e dunque compensato in misura sufficiente.

In particolare, ne è interessato chi esercita profes-

sioni che richiedono una bassa qualificazione.

Johannes Siegrist è riuscito anche a mostrare come

lo squilibrio fra quanto si pretenderebbe e gli effet-

tivi riconoscimenti nella vita professionale può cau-

sare reazioni di stress e, in ultima istanza, persino

malattie cardiache. Questo può accadere soprattut-

to quando questo squilibrio dura per molto tempo

ed è fortemente pronunciato.

La CSS può offrire un sostegnoEvitare crisi di gratificazione è un aspetto importante

del management della salute in azienda. In questi

casi la vivit, il Centro di competenze per la salute e la

prevenzione della CSS, può fornire un aiuto impor-

tante. La vivit dispone di un’ampia gamma di servizi

(redazione di analisi, check-up della salute, work-

shop ecc.) nonché di una grande rete di specialisti

interni ed esterni.

www.vivit.ch

Oltre al salario anche

la stima ha un

ruolo fondamentale. stima

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Dossier Acqua

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Domanda

06Le scarpe vi stanno strette?Di sera sono molte le persone che hanno la sgra-devole sensazione di avere le gambe o le cavi- glie gonfie. Istintivamente poggiamo i piedi rialzati, un riflesso sensato. Ma cosa si può fare d’altro? Testo: Stefanie Meier

Gli accumuli di liquidi nei tessuti, definiti «edemi»

dalla medicina, derivano dalla ritenzione di liquidi

del sistema vascolare.

Le cause sono molteplici. Nelle gambe

e nelle caviglie gli edemi si manifestano

spesso dopo essere stati seduti o in piedi

per lungo tempo. Possono però anche

essere dovuti a varie malattie. Inoltre, gli

edemi possono essere di origine ormo-

nale, dipendenti dal ciclo mestruale

e manifestarsi dopo un gravidanza. Se ci sono i re-

lativi sintomi patologici è consigliabile rivolgersi al

medico e intraprendere una cura farmacologica. In

contemporanea ci sono altre attività che possono

essere utili: ad esempio il linfodrenaggio o il pres-

somassaggio, il raffreddamento delle gambe o l’im-

piego di calze di compressione. Aiutano anche gli

esercizi di respirazione e il movimento.

Molta frutta e verduraIl fatto che sia utile assumere costantemente cibi

disidratanti come il riso o gli asparagi, riducendo il

consumo di sale, è controverso. È consigliabile in

ogni caso mangiare cibi integrali e ricchi di vitamine

come la frutta e la verdura. I rimedi naturali utili sono

l’ippocastano, il meliloto e le bacche di ginepro.

Domanda

05Parto in acqua? Rischio o sollievo? L’immagine di partorire in acqua, di procurare alla mamma, in questo modo, un parto rilassante e al nascituro un inizio di vita dolce, è allettante. Cosa occorre osservare?Testo: Stefanie Meier

I parti in acqua si praticavano già nell’antico Egitto. In

Europa venivano applicati già nel 19° Secolo, mentre in

Svizzera sono approdati soltanto negli anni 80. I van-

taggi sono dati da meno dolori, un numero ridotto di

episiotomie e lacerazioni del perineo nonché da una

maggiore libertà di movimento per le partorienti. In ge-

nerale l’acqua calda dà sollievo durante le contrazioni.

Inoltre, questo metodo di parto rappresenta per il na-

scituro una passaggio più dolce dal liquido amniotico

alla vita. In caso di incertezze chiedete alla vostra leva-

trice oppure parlatene con altre mamme che hanno

già avuto l’esperienza di un parto in acqua. Nel caso

abbiate deciso per tale metodo è importante cercare il

prima possibile una casa di parto o una clinica che

mette a disposizione questa possibilità e che abbia le

necessarie esperienze. Tale metodo è indicato soltanto

per i parti con un basso rischio sia per la mamma che

per il bambino. Il parto deve essere accompagnato

passo dopo passo dal medico e dalla levatrice e l’acqua

e la vasca devono essere permanentemente monitora-

te a livello batteriologico.

Il ginepro può aiutare in caso di gambe gonfie dovute ad un accumulo di acqua.

Meno dolori e più libertà di movimento sono due fra i vantaggi

del parto in acqua.

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Bernhard Wehrli, Professore di chimica

acquatica all’ETH

Domanda ci sono energie negative emesse

dalle acque del sottosuolo.» Af-

fermare invece che schermando

prodotti e apparecchi, spendendo

molto, contro le emissioni delle

vene acquifere, si ottiene un son-

no migliore, è pura ciarlataneria.

Anche per la ricerca dell’acqua

nel sottosuolo il professore zuri-

ghese preferisce affidarsi a metodi scientifici e non a

rabdomanti e pendoli. Con la tecnica odierna le alte-

razioni nelle correnti delle acque del sottosuolo si

possono addirittura rilevare dallo spazio. «E il metodo

più sicuro per stabilire la posizione e la velocità di flus-

so delle acque del sottosuolo è costituito da trivella-

zioni coadiuvate da modelli computerizzati.»

«Leggete un libro» Ma cosa faccio se invece sono convinto del disturbo

di una vena acquifera? Berhard Wehrli ha un approc-

cio al problema del tutto pragmatico, dato che a di-

sturbare il sonno difficilmente è una vena acquifera.

«Fate attenzione che la temperatura in camera da

letto sia fresca, evitate di cenare abbondantemente e

se tutto questo non aiuta, sfruttate l’insonnia per leg-

gere un buon libro.»

Nel nostro sottosuolo scorre acqua quasi dappertut-

to. Cosa c’è dunque di vero nel fatto che le vene ac-

quifere emettono energia negativa e ci rubano il sonno?

Bernhard Wehrli, professore di chimica acquatica

all’ETH, è categorico: «Dal punto di vista scientifico non

Ma esistono le vene acquifere?Sembra che molte persone dormono male perché il loro letto è posto sopra una vena acquifera. Per questo spesso si spende molto denaro per pro- teggersi dalle supposte emissioni nocive. Cosa dice la scienza in merito? Testo: Roland Hügi

07

Domanda

La striscia reattiva dice moltoPer gli esami di routine si impie-

gano spesso i test rapidi. La stri-

scetta del test indica tramite le

colorazioni le eventuali diver-

genze dai valori normali. Per una

valutazione più precisa è ne-

cessaria un’analisi microscopica

dell’urina. A tale scopo si impiega

la parte centrale del getto dell’uri-

na affinché il campione da ana-

lizzare non sia alterato inavverti-

tamente dalla flora

cutanea.

La minzione, te-

nendo conto che

l’urina è costituita ef-

fettivamente per il

95 per cento da ac-

qua, svolge l’importante funzione di

depurare l’organismo. In questo modo

esso espelle, oltre all’acqua, anche sostanze derivanti

dal metabolismo delle quali non ha più bisogno. Di

queste fanno parte l’urea o l’acido urico, ma anche

sostanze tossiche che vengono assunte tramite

l’alimentazione, oppure i residui dei medicamenti.

Chi non beve abbastanza espelle

meno urina e di colore più scuro. Il

colore, l’odore e la quantità non di-

pendono però soltanto da quanto si

beve e dai cibi; le alterazioni possono

anche indicare una malattia. Nei di-

sturbi del metabolismo come il diabe-

te, l’urina è tendenzialmente più chiara,

mentre il sangue nell’urina può essere, per esempio,

la conseguenza di un’infezione o di un danno ai reni,

all’uretere o alla vescica. L’esame dell’urina chiarisce

il problema e i relativi valori indicano le eventuali

malattie oppure il loro decorso.

Cosa ci dice l’urina?L’urina è un buon indicatore di quando nell’organismo qualcosa non va. Testo: Manuela Specker

08

Tramite l’urina ven-

gono espulse sostanze

derivanti dal meta-

bolismo, di cui il corpo

non necessita più.

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09Domanda

Cosa c’è d’interessante da sapere sull’acqua?Testo: Roland Hügi, illustrazione: Marianne Schönfeld, w-4.ch

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Dossier Acqua

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Il castello d’acqua 1 Nelle montagne svizzere si trova,

tra l’altro, l’origine del Reno,

del Rodano e del Danubio.

2 I ghiacciai fanno parte della

riserva di acqua svizzera – ma essi

si dissolvono rapidamente.

Consumo giornaliero di acqua 3 Sciacquone (40 litri)

4 Cucinare e bere (5 litri)

5 Fare il bagno e la doccia (38 litri)

6 Lavastoviglie (8 litri)

7 Annaffiare i fiori (5 litri)

Consumo virtuale* 8 Hamburger (2400 litri)

9 Jeans (11 000 litri)

10 1 tazza di caffè (162 litri)

11 Auto (400 000 litri)

* Acqua virtuale = acqua utilizzata

per fabbricare un prodotto.

Energia/smaltimento 12 Quasi il 60 percento dell’energia

svizzera proviene dall’energia

idraulica

13 circa il 97 % della popolazione

è collegato a uno dei 900 impianti

di depurazione

Varie 14 Circa 1500 tonnellate dei pesci

commestibili provengono

dalla pesca svizzera. Numerose

specie di pesci sono però

in via d’estinzione (non a causa

della pesca).

15 Dopo 25 anni, nel 2014 la lontra

è ritornata in Svizzera.

16 Quantità di pioggia massima in

Svizzera (455 litri/m2, Camedo TI,

1935)

17 Il Säntis è il luogo più bagnato della

Svizzera (2837 litri/m2/anno)

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Dossier Acqua

Domanda

10L’acqua termale ha effetti lenitivi?I bagni termali svizzeri hanno una lunga tradizione. Già gli antichi Romani apprezzavano l’effetto curativo delle acque calde ospitate in falde profonde.Testo: Roland Hügi

A dire il vero, 2000 anni fa nessuno parlava ancora di

wellness, né di cure termali. Ma già allora i legionari

romani di Vindonissa (Windisch) sapeva-

no cosa faceva bene ai loro corpi spesso

strapazzati: un bagno nelle vicine terme

di Baden. Queste sorgenti d’acqua calda

vengono sfruttate ancora oggi e in nume-

rose altre località svizzere sono sorti negli ultimi anni

e decenni altri bagni termali, talora spettacolari.

Un aiuto per le malattie cronicheLe cure termali possono essere benefiche per varie

malattie croniche, ad esempio per i reumatismi o i

disturbi alle articolazioni. «Ma l’acqua termale può

essere lenitiva anche per le malattie cutanee», dice il

professor Günther Hofbauer, primario della Clinica di

dermatologia dell’Ospedale universitario di Zurigo.

In questo contesto, la composizione dell’acqua ha

una determinata importanza. L’acqua del Mar Morto,

per esempio, ha un contenuto di magnesio superiore

Le cure termali

posso aiutare in caso

di malattie croniche.

a quello di tutti i mari del mondo «e dunque è parti-

colarmente benefica per la psoriasi», dice Hofbauer.

Ma la temperatura è comunque indicata come il fat-

tore più importante. «Lenisce i dolori e il prurito e ha

effetti immunosoppressivi, vale a dire che attenua le

forti reazioni immunitarie dell’organismo». In ogni

modo precisa che non esistono dimostrazioni scien-

tifiche dell’efficacia di una terapia balneare. In fin dei

conti potrebbero esserci altri fattori che rendono

tanto benefico un bagno termale, «ad esempio l’am-

biente rilassante e l’assenza dal posto di lavoro».

Il nuovo bagno minerale e SPA Rigi-Kaltbad è uno fra le numerose e spettacolari infrastrutture termali e di wellness in Svizzera.

Soffione doccia a risparmio idrico?

11

I soffioni doccia e i rubinetti a risparmio idrico ridu-

cono fortemente il flusso d’acqua. Con un soffione

doccia a risparmio idrico fluiscono, ad esempio, solo

9 litri d’acqua, anziché 18 litri, per minuto dal

tubo della doccia. Con una durata media della doccia

di circa otto minuti si consumano dunque 72 litri

d’acqua in meno. Chi vuole veramente fare qualcosa

a favore dell’ambiente dovrebbe comunque rispar-

miare in primo luogo sull’acqua calda, perché la sua

preparazione è una vera divoratrice di energia.

L’acqua della caldaia ha in sé 150 volte più energia

dell’acqua fresca. La cosa migliore è dunque

avere un soffione doccia a risparmio idrico e ridurre

a quattro minuti il tempo della doccia.

Consumare meno acqua? La CSS offre il 25 per cento

di sconto su tutta la gamma Aquaclic

www.aquaclic.ch/css

Domanda

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Per poter essere definita come «acqua minerale na-

turale», l’acqua deve, a differenza di quella semplice

potabile, provenire da fonti naturali o risorse idriche

sotterranee e avere un contenuto minerale costante.

Non possono essere aggiunte o tolte sostanze mine-

rali. Il contenuto di anidride carbonica (acido carbo-

nico) può però essere aumentato o ridotto. Per que-

sto è spesso possibile ottenere tre diversi tipi di

acqua dalla stessa sorgente: «acqua liscia» (non gas-

sata), leggermente gassata o gassata. Le acque

minerali provenienti da sorgenti diverse si distinguo-

no essenzialmente per il loro contenuto di sostanze

minerali.

Dunque l’acqua minerale offre un determinato va-

lore aggiunto nei confronti dell’acqua potabile sempli-

ce. Ma comunque, per quanto riguarda il contenuto di

sostanze minerali, la maggior parte delle acque mine-

rali sono comparabili all’acqua del rubinetto. Inoltre, la

qualità di quest’ultima è descritta accuratamente dalla

legislazione federale e soddisfa i requisiti più elevati.

Per questo, dal punto di vista ecologico, il consumo di

acqua in bottiglia è insensato: più lungo è il trasporto,

più viene raffreddata e quanto più speciale è l’imbal-

laggio, tanto maggiore è l’impatto ambientale. Persino

nella comparazione con l’acqua minerale della stessa

regione, l’acqua del rubinetto risulta 100 volte più

«rispettosa dell’ambiente».

Dal rubinetto o dalla bottiglia?In molti ristoranti si ha l’impressione che l’acqua di qualità debba provenire dall’Italia o dalla Francia per essere apprezzabile agli occhi critici dei consumatori. Per cortesia, anche a casa agli ospiti spesso non viene servita acqua del rubinetto. E invece l’alta qualità dell’acqua del rubinetto svizzera è uno dei grandi vantaggi del nostro paese. Testo: Stefanie Meier

12Domanda

Domanda

Quasi solo acqua?

13

Cosa sarebbe l’essere umano senza acqua? Quasi

nulla. Il nostro corpo è infatti costituito per circa due

terzi di acqua. Questa parte è notevolmente più

elevata alla nascita e diminuisce fortemente nella vec-

chiaia. Il contenuto d’acqua nel nostro corpo varia

molto. Mentre i denti ne contengono soltanto in mi-

sura del 10 per cento, un globo oculare è costituito

quasi al 100 per cento di acqua. Per le ossa si tratta di

circa il 25 per cento, la pelle ne contiene il 70 per

cento e gli organi interni, come il cuore, i reni o il fe-

gato, circa l’80 per cento. Le percentuali degli altri

componenti sono, con riferimento a un individuo di

peso normale, le seguenti: proteine (circa il 20 per

cento), lipidi (10 per cento), sostanze minerali (4 per

cento), oltre a carboidrati e vitamine.© A

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Lo sciabordio lieve dell’acqua è sovrastato dal fragore

della ventilazione. Le colonne bianche nell’immenso

padiglione hanno un alone di sacralità. Sembra quasi di

trovarsi in un antico impianto termale, nel quale però

nessuno ha mai fatto il bagno. Per questo sarebbe an-

che troppo freddo: la temperatura dell’acqua, che viene

captata a un profondità di 30 metri dal Lago di Zurigo, la

cui riva dista 500 metri, varia da quattro a otto gradi.

L’acqua viene pompata qui attraverso una tubazione

lunga 1,2 chilometri e nella quale un uomo potrebbe

praticamente stare in piedi: nella centrale idrica lacustre

Lengg, a fianco della centrale idrica lacustre Moos e

della centrale idrica artesiana Hardhof, ossia la «spina

dorsale» dell’approvvigionamento idrico di Zurigo.

Ogni giorno Zurigo ha bisogno di 150 milioni di litri d’acqua. Il 70 per cento di questi proven-gono dal lago. Dietro le quinte di uno dei maggiori approvvigionamenti idrici della Svizzera.Testo: Roland Hügi

Un tragitto lungo per l’acqua?

Domanda

14L’impianto, quasi deserto, si trova 50 metri

sopra il livello del lago. «Qui l’acqua captata

dal lago viene tramutata in acqua potabi-

le», dice Hans Gonella dell’approvvigio-

namento idrico di Zurigo. Qui va consi-

derato che, anche senza depurazione,

l’acqua ha già una buona qualità, ma non

ancora quella richiesta per l’acqua pota-

bile. Complessivamente nella centrale

Lengg l’acqua del lago passa attraverso

sette livelli di depurazione. «Grazie a questo sistema

multibarriera la qualità dell’acqua è garantita anche in

caso di inquinamento dell’acqua del lago oppure di

guasto di uno dei livelli di trattamento», dice Gonella.

Filtri immensiIl nucleo del trattamento dell’acqua sono gli immensi

padiglioni di filtraggio, grandi come campi da calcio.

In un certo numero di questi padiglioni confluiscono

ogni giorno, nella centrale Lengg, fino a 250 milioni

di litri d’acqua che passano attraverso il filtro lento,

l’ultimo livello del trattamento dell’acqua. Prima

l’acqua è stata trattata con ozono ed è passata attra-

verso un filtro rapido di pomice e sabbia di quarzo,

come pure attraverso un filtro di carbone attivo. «I fil-

tri lenti, in totale 14, hanno una su-

perficie di oltre 15 000 metri quadra-

ti», spiega Hans Gonella. «I batteri

depuratori svolgono la depurazione

fine dell’acqua.» Qui l’acqua fluisce

attraverso un letto di sabbia spesso

80 centimetri dieci volte più lenta-

mente che nei filtri rapidi. Una volta

concluso l’ultimo livello di tratta-

mento, cinque pompe spingono

1600 chilometriL’approvvigionamento idrico

di Zurigo gestisce 3 cent-

rali idriche, 29 stazioni di pom-

paggio, 21 serbatoi,

1200 fontane e 9300 idranti.

Le tubazioni hanno

una lunghezza complessiva

di 1600 chilometri.

La sala filtraggio della centrale idrica Lengg del lago di Zurigo ha un che di sacrale.

Dossier Acqua

Page 13: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Normalmente una persona adulta ha bisogno da uno

a due litri d’acqua al giorno, meglio se sotto forma di

bevande non zuccherate. L’acqua spegne la sete e

apporta il liquido necessario all’organismo. Funge

inoltre da mezzo di trasporto e di diluizione, come

pure da elemento per la regolazione della tempera-

tura corporea (sudorazione). A seconda dell’attività

fisica e delle condizioni climatiche il fabbisogno

d’acqua di una persona può aumentare fortemente.

Ma attenzione: a partire da un determinato limite

l’assunzione esagerata di acqua può non

essere soltanto insana, ma addirittura le-

tale. È quanto indica l’esempio di una

donna americana ventottenne che nel

2007, durante una gara di ingestione

d’acqua, ha perso la vita.

Equilibrio fortemente disturbatoSe si beve troppa acqua si verifica la cosiddetta iperi-

dratazione (intossicazione da acqua), a seconda delle

circostanze anche un forte disturbo dell’equilibrio

elettrolitico nell’organismo. I sintomi sono capogiri,

mal di testa, crampi, nausea e vomito. Nei casi estre-

mi si verifica un blocco renale oppure un danno or-

ganico che possono condurre addirittura al decesso.

L’iperidratazione si verifica in particolare nei marato-

neti. Le ricerche fatte indicano che fino al trenta per

cento dei maratoneti beve troppo. Credono che pri-

ma e durante la gara si debba assumere quanto più

liquido possibile. In particolare i principianti devono

perciò fare esperienza fino a trovare il giusto equili-

brio e sapere come bere nella giusta misura e che gli

elettroliti sono a loro volta importanti.

L’acqua in ec-cesso può esse-re letale?Bere a sufficienza è di vitale importanza. Ma anche qui c’è il «troppo». In casi estremi l’assunzione esagerata di acqua può addirittura essere letale.Testo: Roland Hügi

15Domanda

l’acqua trattata, adesso potabile, in una

condotta di convogliamento. «Questa

collega tra di loro tutte le centrali id-

riche e i grandi serbatoi della città di

Zurigo», dice Hans Gonella. Da qui il

prezioso liquido si avvia già verso le

economie domestiche zurighesi. E

quando facciamo la doccia, puliamo i

denti o laviamo i piatti, quasi nessuno di

noi si chiede di cosa c’è bisogno affin-

ché dal rubinetto esca acqua di prima

qualità.

«Impianto d’allarme» viventePer garantire in ogni momento la buona

qualità dell’acqua potabile, l’approvvigio-

namento idrico di Zurigo dispone di un

laboratorio ben attrezzato. Che si tratti di

mercurio, di pesticidi, di residui di medi-

camenti o di droghe, di mezzo di contra-

sto per radiografie o di batteri intestinali:

nulla potrebbe sfuggire ai 25 collabo-

ratori che analizzano ogni anno circa

8000 campioni. Questi vengono prele-

vati direttamente nelle centrali idriche

o nella rete di distribuzione dell’approv-

vigionamento idrico e quindi analizzati

nei quattro laboratori (microbiologia,

limnologia, chimica e microelementi)

sulla base di 120 000 diversi parametri.

«In contemporanea si svolge un proce-

dimento analitico automatizzato che ga-

rantisce una sorveglianza senza lacune

dell’acqua potabile 24 ore su 24», dice

Hans Peter Kaiser, responsabile del labo-

ratorio. Se uno dei 250 apparecchi di

misurazione rileva un’anomalia, scatta

un allarme automatico nella centrale di

comando. Ma nonostante tutta l’alta

tecnologia, si impiegano anche metodi

di controllo con sperimentazione diretta.

In diverse ubicazioni ci sono impianti

biologici di prova, dove nuotano trote o

piccoli granchi. Questi animali sono alta-

mente sensibili alle sostanze anomale e

rappresentano un «impianto d’allarme»

vivente e altamente efficiente.

antenne

occhio composto

uova/embrioni

pungiglione

Fonte: mikroskopieren.de

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n, G

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Nell’ambito di una

gara di ingestione

d’acqua nel 2007 vi è

stato un caso di

decesso.

La pulce d’acqua(Lunghezza da 1 fino a 4 mm)

Page 14: CSSM 3 2014 I

Quali sono i vantaggi dei basto-ni da trekking?Una volta erano ridicolizzati, oggi sono la maggioranza: i sentieristi che camminano con i bastoni. Ma questo mezzo di supporto non è idoneo in ogni caso. Testo: Manuela Specker

16Domanda I bastoni per escursione

non solo offrono supporto, bensì allenano anche il

tronco e la muscolatura delle braccia.

do. Nelle tratte in piano il braccio e l’avambraccio

dovrebbero formare un angolo retto. In salita biso-

gnerebbe accorciare i bastoni e in discesa allungar-

li di conseguenza. Si aumenta l’equilibrio e si sgra-

vano le articolazioni soltanto adeguando i bastoni

al terreno.

L’impugnaturaL’importanza dell’impugnatura non dovrebbe esse-

re sottovalutata, dato che se non aderisce bene alla

mano può causare vesciche. Sono raccomandate in

particolare le impugnature in sughero o in schiu-

mato rigido. Esse assorbono il sudore, non si raf-

freddano in caso di pioggia e freddo e sono antisci-

volo.

Il materialeGrazie a materiali come la fibra di carbonio o l’allu-

minio i bastoni da trekking hanno un peso esiguo

ma resistono a forti sollecitazioni. Mentre i bastoni

in fibra di carbonio sono più leggeri, quelli in al-

luminio sono più duttili e stabili. I bastoni da

trekking sono di regola articolati in tre o

quattro parti, di modo che si possono ri-

piegare per il trasporto. Hanno dato

buona prova di sé in particolare

quelli con sistema di bloccaggio.

Non sempre basta avere un paio di scarpe adatte

per camminare con sicurezza su terreni scoscesi o

su fondo bagnato. Per questo i sentieristi impiega-

no i cosiddetti bastoni telescopici, la cui lunghezza

può variare a seconda delle esigenze. In questo

modo avanzano con maggiore scioltezza e si stan-

cano di meno. Ad esempio, quando si porta uno

zaino pesante, si distribuisce meglio il carico se si

impiegano i bastoni da trekking. Nel contempo si

allena anche il busto e la muscolatura delle braccia,

parti del corpo quindi, che altrimenti sarebbero

poco sollecitate nel sentierismo.

Non perdere il senso dell’equilibrioCiò nonostante, i bastoni da trekking non sono

sempre opportuni. Chi cammina esclusivamente

con i due bastoni, trascura fino a un determinato

grado il proprio senso dell’equilibrio e la sua capa-

cità di coordinamento. Per questo è consigliabile

lasciare da parte i bastoni di tanto in tanto, a meno

che le articolazioni non debbano essere sgravate a

causa di lesioni precedenti oppure si debba portare

uno zaino pesante.

Nei punti di difficile transito, dove ci si deve aiu-

tare con le mani, i bastoni da trekking diventano un

ingombro e devono prima essere riposti nello zaino.

Sono poco adatti anche su terreno roccioso, dato

che scivolano facilmente e questo comporta un no-

tevole rischio di caduta e di lesione.

Ma, tutto sommato, prevalgono i vantaggi. I ba-

stoni da trekking oggi in commercio sono diventati

nel frattempo sofisticati attrezzi di alta tecnologia, ai

quali sono stati apportati numerosi miglioramenti.

Ecco a cosa devono fare specialmente attenzione i

sentieristi:

La lunghezzaSe regolati all’altezza giusta i bastoni da trekking

sostengono la postura eretta del corpo camminan- © T

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n, T

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Page 15: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Soddisfatti e prez-zo imbattibile?

18Domanda

Gli assicurati sono soddisfatti dell’Assicurazione

per responsabilità civile privata e della mobilia dom-

estica della CSS. Ciò è quanto dimostra un

sondaggio svolto dal servizio di confronto Internet

comparis.ch nella primavera 2014 presso circa

2100 utenti. La CSS ha ottenuto un posto di punta

con un voto totale del 5.0. Che la CSS sia top

anche per quanto riguarda il prezzo, lo dimostra un

confronto riportato nella rivista «Haus & Garten»

nel 2013: l’Assicurazione della mobilia domestica del-

la CSS si è posizionata ai primi posti in tutte e tre

le categorie verificate (economia domestica single,

economia domestica di coppia e di quattro

persone). Sul sito web

della CSS è possibile cal-

colare celermente e

in modo semplice il premio.

www.css.ch/domestica

Chi non conosce il seguente scenario: si è in giro in

macchina o in motocicletta – una piccola distrazione

ed è già successo l’incidente. Non sempre questi inci-

denti sono privi di conseguenze. Nel solo 2013, se-

condo l’Ufficio federale delle strade circa 21 000 per-

sone sono state infortunate, oltre 4000 di esse in

modo grave. 269 persone sono morte. In totale, ogni

anno, si infortunano, secondo delle stime dell’Ufficio

Fare i conti con il peggio?Nessuno nella propria vita vuole fare i conti con il peggio. Se il destino tuttavia si dimostra avver-so, l’Assicurazione per decesso o invalidità da infortunio dona almeno sollievo finanziario.Testo: Roland Hügi

17Domanda prevenzione infortuni (upi), un milione di persone

nel tempo libero. A queste cifre si aggiungono

270 000 infortuni professionali. Benché neanche la

migliore copertura assicurativa possa placare il dolore

fisico provocato da un infortunio, essa aiuta almeno a

ridurre le conseguenze finanziarie.

Premi molto convenientiCon l’Assicurazione per decesso o invalidità da infor-

tunio la CSS offre una soluzione conveniente con

diversi tipi di copertura. Una persona adulta

maschile può assicurarsi già a partire da un premio

mensile di CHF 2.10 (donne: CHF 1.60). Grazie ad

una forte progressione, in caso d’invalidità a seguito di

un infortunio, vengono erogate prestazioni per un

importo ampiamente maggiore alla somma assicura-

tiva. In caso di un grado d’invalidità maggiore del

25 percento, il capitale d’invalidità aumenta progressi-

vamente fino al 350 percento della somma concor-

data. Chi p.es. stipula una somma assicurativa di

200 000 franchi, ottiene in caso di invalidità integrale

un importo di 700 000 franchi, ciò indipendentemen-

te dalle prestazioni erogate da parte di altri assicura-

tori per lo stesso rischio. Tutte le varianti assicurative

dell’ADI sono riassunte in modo chiaro sul rispettivo

promemoria. Basta qualche clic per calcolare online il

premio delle diverse varianti di copertura.

www.css.ch/idi

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n, T

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ck

Sono consigliabili delle impugnature in sughero (immagine) o in spugna.

Soddisfazione clienti 03/2014

Assicurazioni mobilia domestica e RC

buono: 5.0

Page 16: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Il pesce è richiestoNegli ultimi anni il consumo di pesce è fortemente au-

mentato. Secondo il WWF attualmente ogni svizzero

consuma all’anno oltre 9 chilogrammi di pesce; si trat-

ta del 60 per cento in più di 25 anni fa. Il pesce è con-

siderato una preziosa fonte di proteine e contiene tutti

gli amminoacidi essenziali. Ma proprio nella sua qualità

di pescatore professionista di lago, Andreas Hofer

adotta un punto di vista differenziato invece di definire

il pesce «sano» di per sé.

Hofer, che dal 2007 fa parte del Parlamento canto-

nale di Lucerna nel partito dei Verdi, afferma che in

effetti è decisiva l’origine dei pesci e le

condizioni nelle quali vengono tenuti. In

altre parole, chi mangia un pangasio

proveniente dai vivai vietnamiti dovreb-

be sapere che spesso i pesci sono tenuti

ammassati gli uni contro gli altri in vasche troppo pic-

cole. Di conseguenza gli allevatori devono impiegare

una dose ordinaria di antibiotici per evitare malattie.

Contingenti minacciati dall’estinzioneA questo si aggiunge l’aspetto ecologico. In ampi tratti

di mare ormai non c’è più pesce. E la coscienza ecolo-

gica non può essere messa a tacere neanche dai pesci

provenienti dai vivai. «Questi pesci vengono nutriti con

farina di pesce», dice Andreas Hofer. Molte specie di

pesci allevati nei vivai necessitano di una quantità di al-

tro pesce nel mangime pari a tre volte il loro peso. Se-

condo l’associazione «Fair Fish» nel mondo si pescano

ogni anno 91,3 milioni di tonnellate di pesce, di queste

21,7 milioni di tonnellate servono unicamente come

mangime per i vivai di pesci. Considerando questo sce-

nario il pesce indigeno pescato in acque naturali è

effettivamente più buono, ma va ugualmente conside-

rato che oltre il 90 per cento di quello che si consuma

in Svizzera è importato.

Sono le cinque di un mattino mite, quasi non spira

vento: condizioni ideali per Andreas Hofer che spinge

la sua barca da pesca sul lago di Sempach, verso le reti

galleggianti che ha gettato il giorno precedente. Tra-

mite l’avvolgitore a motore ritira le reti metro dopo

metro raccogliendo la loro preziosa preda: i coregoni.

Dopo il colpo obbligatorio sulla testa i pesci ven-

gono messi nel ghiaccio tritato che Andreas Hofer

porta con sé sulla barca. Solo in questo modo può

garantire che la catena del freddo non venga interrot-

ta. Questo è anche il mo-

tivo per il quale, soprat-

tutto nei mesi estivi, esce

sul lago prestissimo al

mattino, quando non fa

ancora caldo. In questo

periodo dell’anno può

addirittura accadere che

Andreas Hofer, prepari la

sua barca per partire già

alle 3.30. Anche se non

è mattiniero di natura,

si è abituato rapidamente a questi orari. Anche in

inverno esce sul lago al più tardi alle ore 6.00, perché

presto si presenteranno i primi clienti che vengono a

ritirare il pesce fresco. La maggior parte di loro vuole

filetti, «i pesci interi non sono quasi più richiesti» dice

il cinquantenne, che assieme a suo fratello Thomas

Hofer rappresenta la terza generazione che gestisce

la loro pescheria a Oberkirch LU.

Il pesce indigeno è più buono?Il pesce è sano, lo sa ogni bambino. Ma in questa generalizzazione c’è un però. A pesca con il pescatore professionista Andreas Hofer sul Lago di Sempach (LU). Testo e foto: Manuela Specker

19Domanda

Andato nella rete: un coregone

Più del 90 percento

dei pesci consumati in

Svizzera è importato.

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Come creare una concorrenza reale?

Una moltitudine di casse in forte

competizione tra di loro è molto

meglio di una cassa unica. Oggi

tuttavia la competizione è com-

pletamente castrata dalla legge.

«Per motivi di solidarietà» ogni

cassa deve conteggiare ai propri

clienti oltre i 25 anni e provenien-

ti dalla stessa regione gli stessi

premi, indipendentemente che

siano uomini, donne, giovani, an-

ziani, malati o sani. I premi non

rispecchiano quindi il rischio.

Affinché le casse non si specializzino su clienti sani

con costi bassi, oltrepassando così l’obiettivo di soli-

darietà, lo Stato li ha regolati a livello globale: la com-

pensazione del rischio tra le casse bilancia le differen-

ze di età, sesso e di costi. La direttiva del catalogo

delle prestazioni, dell’aliquota percentuale, delle fran-

chigie nonché dei rispettivi ribassi dei premi, il divieto

di prestazioni supplementari, l’obbligo di ammissione

e il divieto di utili inusuali riducono gli stimoli e le pos-

sibilità delle casse a esercitare la selezione dei rischi.

Naturalmente queste direttive sopprimono anche la

concorrenza utile e lo spirito d’innovazione.

Per una migliore qualità e costi più bassi nel setto-

re sanitario vi è bisogno di competizione reale. A que-

sto scopo sono necessarie due cose: primo l’annulla-

mento del premio unitario e il passaggio a premi che

corrispondano agli effettivi rischi. Inoltre i premi per

anziani, donne e malati potrebbero essere aumentati.

Migliore ancora è la mia proposta del «premio equiva-

lente». Si dovrebbe permettere alle casse di concede-

re ribassi particolarmente elevati a persone meno

sane se passano a modelli assicurativi orientati verso il

risparmio come p.es. l’HMO – equivalentemente al

loro contributo di risparmio. In questo modo si avreb-

bero finalmente quelle persone nei modelli assicurati-

vi orientati al risparmio per i cui trattamenti si può

realmente risparmiare. In secondo luogo la compen-

sazione dei rischi deve essere ulteriormente sviluppa-

ta. Ma di questo proposito ne parleremo un’altra

volta.

* Nella presente rubrica si esprime Reiner Eichenber-

ger. Egli è professore di teoria di politica finanziaria

ed economica all’Università di Friburgo.

20Domanda della rubrica

Reiner

Eichenberger* Chi pensa adesso che Andreas Hofer si esprime con-

tro la pesca industriale per interesse proprio, per au-

mentare la propria cifra d’affari con il pesce pescato

in acque indigene, si sbaglia. «Potremmo vendere

molto più pesce di quello che peschiamo.» La sua

cifra d’affari non dipende dunque assolutamente

dalla domanda, bensì unicamente da quello che

si riesce a pescare. Nel lago di Sempach i fratelli

Hofer sostengono la riproduzione dei contingenti

in modo naturale: fanno parte dei pochi pescatori

in Svizzera che praticano direttamente la riproduzio-

ne. Soltanto lo scorso anno nella loro azienda sono

state fecondate oltre 50 milioni di uova di coregone.

«Noi ci consideriamo pescatori, non predatori», dice

Andreas Hofer.

Un airone come accompagnatoreAll’inizio come pescatore professionista Andreas Hofer

portava sempre una radio con sé, tanto irreale era il

silenzio sul lago di Sempach all’alba. Oggi non vor-

rebbe rinunciare a quei

momenti di quiete per

nulla al mondo. Quando

non ha un ospite a bordo

come in questo dolce

mattino d’estate senza

vento, sulla prua della

barca da pesca si posa

sempre un airone che gli

fa compagnia. Ovviamen-

te con secondi fini.

Quantitativi di pesca 2012 kg

Coregone 967 243

Pesce persico 297 844

Leucisco rosso 159 364

Luccio 58 744

Salmerino di lago 18 958

Agone 14 556

Fonte: Ufficio federale di statistica

Andreas Hofer pone la sua pesca nelle casse

da trasporto.

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Domanda

21Proprio chi soffre di asma dovrebbe fare sport. L’attività fisica contribuisce a rinforzare la funzione polmonare e a lenire i sintomi.Testo: Manuela Specker

Sport e asma: una contraddizione?

Gli sport di resistenza

rinforzano la funzione

polmonare.

Barbara Weber,

addetta stampa della Lega

polmonare svizzera

Autogestione migliorataPraticare lo sport aiuta le persone in questione ad avere

meglio l’asma sotto controllo. «Chi pratica un’attività

fisica, percepisce meglio il proprio corpo. E questo aiu-

ta anche a riconoscere tempestivamente i segni di un

peggioramento», dice Barbara Weber.

Con la cosiddetta asma da sforzo la persona

asmatica rischia un attacco quando raggiunge il limi-

te della sua capacità di prestazione fisica. Nel peg-

giore dei casi le persone asmatiche

che non praticano nessuna attività

fisica subiscono un attacco di asma

già salendo le scale. Quelle che si

tengono in forma innalzano di con-

seguenza il loro limite di prestazione. Dunque lo

sport non è consigliabile nonostante l’asma, bensì

proprio contro l’asma.

Fare attenzione al corpo e al tempoCon il corretto trattamento medico gli asmatici possono

fondamentalmente praticare qualsiasi disciplina spor-

tiva, escluse le immersioni subacquee perché l’inspira-

zione di aria fredda e secca provoca attacchi di asma. In

generale gli asmatici dovrebbero dunque fare attenzio-

ne al tempo e alle condizioni climatiche. «È importante

che i malati di asma ascoltino il loro corpo e che nella

pratica sportiva abbiano sempre un farmaco broncodi-

latatore a portata di mano», afferma Barbara Weber.

L’ex maratoneta di classe mondiale Anita Weyermann

lo ha dimostrato in modo impressionante: l’asma non è

un ostacolo per le alte prestazioni sportive. Ai campio-

nati mondiali di cross del 1995, una volta giunta al tra-

guardo, è crollata e in seguito ha scoperto che soffriva

di asma. Con il trattamento giusto ha ricondotto il suo

problema sotto controllo e già due anni dopo ha rag-

giunto il livello mondiale nella mezza maratona.

Dunque, se una persona asmatica può realizzare

prestazioni sportive di punta, un’attività fisica semplice

e regolare non fa sicuramente male, al contrario: le di-

scipline sportive di resistenza come il nuoto, il canot-

taggio, il jogging o il ciclismo rafforzano la funzione

polmonare e riducono quindi il pericolo di attacchi.

Una supposizione errataMa nell’immaginario popolare c’è ancora la convinzio-

ne che sport e asma siano in contraddizione. «Soprat-

tutto i bambini che soffrono di asma si muovono spes-

so troppo poco per il timore di una dispnea», dice

Barbara Weber, addetta stampa della Lega polmonare

svizzera. Un circolo vizioso, dato che come conse-

guenza perdono la fiducia nella propria capacità di pre-

stazione fisica ed evitano ancora di più gli sforzi. Per i

bambini che soffrono di asma è dunque fondamentale

essere stimolati a dare seguito alla loro esuberanza ci-

netica, invece di essere dispensati, come in passato,

dalla lezione di ginnastica e lasciati a guardare gli altri

bambini.

Page 19: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Ogni allenamento do-

vrebbe iniziare con un

riscaldamento leggero, an-

ziché spingere subito l’attività

al limite. «Chi conosce bene sé

stesso, la sua asma e i relativi sin-

tomi può prevenire le dispnee e

reagire nel modo giusto in caso di

emergenza.»

Offerta della Lega polmonare svizzeraSovente i pazienti malati di asma non sono

sufficientemente informati in merito alla loro

malattia, ai sintomi e alle relative terapie. Per

questo la Lega polmonare svizzera tiene corsi in me-

rito. Molto apprezzati sono anche i corsi di nuoto e

di canottaggio per asmatici, o la scuola dell’asma

per bambini. Con questi

provvedimenti la Lega

polmonare intende mo-

tivare i malati, in partico-

lare i bambini a praticare

lo sport e a migliorare la

loro autogestione dell’as-

ma. Utili nel trattamento dell’asma si sono rivelati

soprattutto il nuoto e il canottaggio e in generale lo

sport di resistenza (marcia nordica, ciclismo, jogging).

«A complemento sono indicati gli sport con palla o

l’allenamento dell’abilità, dato che, se praticano poco

sport, spesso i bambini asmatici non sviluppano a suffi-

cienza il senso dell’equilibrio», dice Barbara Weber

della Lega polmonare. Maggiori informazioni:

www.legapolmonare.ch/asma.

Asma: ecco cosa accade in caso di attacco

Nessun’altra malattia cronica è tanto diffusa tra i bambini come

l’asma. Si stima che ne soffra un bambino su dieci, mentre

tra gli adulti i malati di asma sono il 7 per cento. Il fattore scate-

nante di un attacco di asma è spesso un’allergia, per citare

solo tre esempi: ai peli di animali, al polline o agli acari della pol-

vere domestica. Con i loro bronchi ipersensibili gli asmatici

reagiscono però anche agli sforzi, al freddo o allo stress. I sintomi

tipici di un attacco di asma sono la dispnea e la sensazione di

oppressione al petto. Per capire ciò che significa per i malati, tura-

tevi il naso e respirate attraverso una pagliuzza. Gli asmatici

hanno difficoltà soprattutto a espirare, perché a tratti le loro vie

respiratorie si restringono a causa della muscolatura cont-

ratta dei bronchi, dell’infiammazione e gonfiore della mucosa

bronchiale. I medicamenti, che di regola si inalano, dilatano i

bronchi e inibiscono l’infiammazione.

10 % Asma dei bambini

Un bambino su dieci in Svizzera è affetto da Asma.

Fonte: Lega polmonare svizzera

Per i bambini che soffrono di asma è dunque fon- damentale essere stimolati a dare seguito alla loro esuberanza cinetica.

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

C’è stato un periodo durante il quale C.K. (66) non

usciva più di casa. «Non appena mi sedevo in auto-

mobile non sapevo più dove volevo andare.» Non

poteva più prendere decisioni, era come prigioniera

in una voragine scura. Oggi, cinque anni dopo, vive

di nuovo pienamente la sua vita. Il merito va anche

alle telefonate mensili con un’assistente del pro-

gramma «AnyCare Prospettiva» che la CSS offre ai

suoi assicurati che soffrono di depressioni (vedi ri-

quadro).

Prima il ginocchio e dopo lo spiritoPer C.K., i crescenti problemi psichici sono ini-

ziati con i dolori a un ginocchio. Dopo infrut-

tuose terapie, ha dovuto farsi inseri-

re un’articolazione artificiale del

ginocchio. Dopo l’intervento, c’è vo-

luto un anno e mezzo prima di recu-

perare la piena capacità lavorativa.

Tuttavia, al suo posto di lavoro, una

clinica privata ambulatoriale nella

quale aveva lavorato per oltre 20 anni, questa infer-

miera chirurgica non era più desiderata. Da quel

momento è andata sempre peggio. Così è iniziata la

sua grave depressione.

Una depressione viene raramente da solaC.K. ha cercato l’aiuto di uno psichiatra. Ha poi sapu-

to dell’esistenza di «AnyCare Prospettiva». Ha colto

l’offerta della CSS senza esitare, per poter parlare al

telefono una volta al mese con una psicologa. Ed è

stata la sua fortuna, perché improvvisamente sono

cominciati i disturbi anche al ginocchio destro. A

causa di forti emicranie è scivolata contemporanea-

mente in una dipendenza da medicamenti. «Le con-

versazioni al telefono mi hanno aiutato a venirne

fuori senza dover essere ricoverata in una clinica di

disassuefazione.»

C.K. non vede assolutamente come uno svan-

taggio il fatto di non incontrare la psicologa di

persona e di parlare con lei unicamente al telefono.

«Prima, quando mi sedevo davanti allo psichiatra,

mi sentivo imbarazzata, sotto pressione.» Ripen-

sando a quei momenti, per C.K. è chiaro che

senza il sostegno della sua assicurazione

malattia la sua vita sarebbe uscita dai

binari.

Cosa fare contro la depressione?Una cliente della CSS ci racconta come è uscita dalla sua depressione e qual è stato il ruolo svolto dal programma di assistenza «AnyCare Prospettiva». Testo: Manuela Specker, illustrazione: Daniel Stolle

22Domanda Aiuto in caso di

depressioneIl programma di assistenza «AnyCare Pros-

pettiva» è gratuito per tutti gli assicurati della

CSS che dispongono di almeno un’assicura-

zione complementare. Specialisti con apposita

formazione assistono regolarmente le per-

sone colpite con consigli telefonici. Di questa

offerta di sostegno, e di facile accesso,

possono beneficiare le persone che sono vit-

time di una depressione. Supporta l’auto-

aiuto anche al di fuori degli orari di servizio e

può essere integrata in modo semplice

nella vita quotidiana. Il programma non sosti-

tuisce la visita dal medico. Grazie all’assis-

tenza di AnyCare, però, lo spesso temuto con-

tatto con il terapista può essere preparato

accuratamente. Il programma è offerto soltan-

to in lingua tedesca. Troverete ulteriori

informazioni sotto

www.css.ch/programmadiassistenza

«Appena mi sedevo in

macchina, non sapevo

più dove volevo recarmi

inizialmente.»

Page 21: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

La medicina tradizionale

cinese intende il corpo

umano come un sistema

di collegamenti.

La medicina tradizionale cinese (MTC) intende il cor-

po umano come un sistema di collegamenti. Tutte le

parti del corpo, organi e apparati organici, sono

collegati da canali energetici. Una persona è sana

quando l’energia è distribuita in modo

armonioso ed equilibrato. Nella medi-

cina tradizionale cinese le malattie e

i sintomi sono causati da disturbi del

flusso di energia del corpo.

Vari metodi di trattamentoLa medicina cinese comprende diversi metodi di

trattamento per correggere questi squilibri nel flusso

di energia e per reindirizzare quest’ultima nella dire-

zione giusta. Sono conosciuti in particolare l’ago-

puntura e la coppettazione. Per la medicina cinese la

CSS collabora, oltre che con ChinaMed, anche con

i centri MediQi e Sinomedica

Alle domande relative all’estensione delle presta-

zioni dei singoli prodotti risponde la Serviceline della

CSS al numero 0844 277 277.

www.chinamed.ch

www.mediqi.ch

www.sinomedica.ch

Domanda

Medicina cinese presso la CSS?La medicina tradizionale cinese (MTC) può essere un buon complemento alla medicina con- venzionale. Per questo la CSS collabora con tre offerenti di medicina tradizionale cinese. Testo: Barbara Zemp

23Come si delinea lo sviluppo dei premi?

Georg Portmann, secondo

l’Ufficio federale della sanità

pubblica (UFSP) nel 2013 in

Svizzera i costi lordi nell’assi-

curazione di base sono

aumentati del 6,7 percento.

Per il 2015 dobbiamo

attenderci un massiccio rincaro

dei premi?

GEORG PORTMANN: Presso la

CSS, nel 2013 l’aumento dei costi

è stato lievemente inferiore al dato del 6,7 percento

comunicato dall’UFSP. Comunque, dopo il 2013, an-

che nel 2014 la spirale dei costi continua a girare in

tutta la Svizzera. Nel 2015, perciò, dovremo aumenta-

re i premi in misura più marcata di quanto non abbia-

mo fatto negli ultimi due anni.

I sostenitori di una cassa unica partono dal pre-

supposto che le assicurazioni malattie, in vista della

votazione sulla «cassa malati pubblica» manter-

ranno consapevolmente basso tale aumento dei

premi. Qual è la sua opinione in merito?

Noi organizziamo i nostri premi con un senso di re-

sponsabilità economica e indipendentemente da

quanto prevede l’agenda politica a breve termine.

Un’assicurazione non farebbe un gran servizio a se

stessa se contenesse di proposito i premi per un anno,

per poi l’anno seguente far seguire un aumento molto

più marcato. Giustamente, questo non piacerebbe

agli assicurati.

I premi si basano quindi sul reale sviluppo dei

costi nel sistema sanitario. Cosa significa questo

a medio termine?

Nel passato avevamo visto per un lungo periodo

aumenti dei premi intorno al 5 percento. A causa del

rapido sviluppo dei costi nel sistema sanitario svizze-

ro, parto dal presupposto che i futuri incrementi dei

premi si muoveranno in questo ordine di grandezza.

Peraltro, una cassa unica non potrebbe apportare

mutamenti a questa situazione, anch’essa si oriente-

rebbe in base allo sviluppo dei costi. Per tale motivo, il

Consiglio federale è dell’opinione che con una solu-

zione «unitaria» l’incremento dei premi sarebbe

quantomeno identico.

Georg Portmann (59) è Presidente della Direzione

generale del Gruppo CSS

24Domanda

In Cina la coppet- tazione viene sovente praticata.

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Page 22: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Perché ci piace tanto sedere vicino al camino?«Con i nostri prodotti e le nostre prestazioni di servizio posso contribuire a impiegare in modo ancora più efficiente le risorse energe-tiche», dice Martin Kaufmann, direttore della ditta Walter Meier (Klima Schweiz) AG con sede nel comune zurighese di Schwerzenbach. Questo gruppo commerciale e di servizio è atti- vo in tutta la Svizzera nei settori del riscalda-mento, della ventilazione e del raffreddamento.Intervista: Serge Hediger, foto: Marco Sieber

Signor Kaufmann, primavera, estate, autunno,

lei risente delle stagioni nell’andamento dell’azienda?

MARTIN KAUFMANN: Moltissimo. In inverno l’argo-

mento centrale è riscaldare, in estate raffreddare. Ma

la nostra stagione principale è l’autunno, quando il

settore edile termina le costruzioni grezze e si inizia-

no le rifiniture interne nei nuovi edifici amministrativi

e abitativi.

Gli impianti di riscaldamento fanno parte dei

campi d’attività più importanti per lei. In Svizzera

un impianto di riscaldamento su due (49,8 %)

è alimentato a nafta. Dove punta la tendenza?

Nel frattempo le nuove costruzioni vengono riscal-

date quasi esclusivamente con pompe di calore, che

nei grandi edifici sono coadiuvate nei momenti di

punta in gennaio da serbatoi di gas. Le pompe di ca-

lore hanno la migliore efficienza energetica.

Anche nei vecchi edifici?

Per motivi di economicità, dove si riscaldava già con

nafta e gas si continua a farlo con combustibili fossi-

li anche dopo il risanamento. Qui la decisione risulta

più complessa e deve tenere conto, oltre che della

disponibilità di mezzi finanziari e delle preferenze

personali, anche dell’età e dello stato della parte

esterna portante dell’edificio.

Cosa consiglia più spesso?

In questioni di questo genere ci manteniamo neutri

in merito alla tecnologia e in Internet abbiamo im-

postato un consulente elettronico per i risanamenti,

per facilitare al committente questa decisione. Fon-

damentalmente non è bene bruciare nafta a fini di

riscaldamento. Quando però non si può evitare, allo-

ra va fatto con la più moderna tec-

nica di combustione e con impianti

modulanti che traggono effettiva-

mente tutto il possibile dal combu-

stibile impiegato. In tal senso può

essere opportuno risanare ogni

vecchio impianto. Noi non voglia-

mo denigrare il riscaldamento a

olio. Con un impianto nuovo e in-

vestendo in nuove finestre il pro-

prietario dell’edificio può innanzi

tutto ridurre il suo consumo annuo

di nafta a 1000 litri. Facciamo in

fretta il calcolo del tempo che im-

piega un’automobile con motore a

benzina o diesel a consumare la

stessa quantità.

Ci dia un suggerimento segreto:

quando è più a buon mercato

l’olio da riscaldamento? Quando

ci conviene comperarlo?

(Sorridendo) Purtroppo il prezzo dell’olio da riscal-

damento non è soggetto a nessun ciclo ricorrente.

La relativa domanda risulta dalla situazione dell’eco-

nomia e i prezzi evolvono in modo poco razionale,

come per la borsa.

Il gas ha recuperato terreno come fonte d’energia.

In Svizzera un impianto di riscaldamento su sei

(15,4 %) è alimentato a gas. Nel contatto con i suoi

clienti lei avverte quando nei paesi produttori

di gas ci sono tensioni politiche?

La sicurezza di approvvigionamento del gas viene

effettivamente considerata nella fase di valutazione,

ma in definitiva i timori sono poco razionali e non

sono decisivi. Ma in particolare i proprietari di una

certa età manifestano un’altra preoccupazione: il gas

fa spesso pensare al pericolo di esplosione. In questi

casi l’argomento di discussione è la sicurezza d’eser-

cizio.

Gas, nafta, pompa di calore ... In tutta sincerità:

il meglio è ancora stare davanti al fuoco di un

camino. Da dove viene questo senso di benessere?

Nell’essere umano il fuoco è percepito di più con

i sensi della vista e del gusto. L’essere umano cono-

25Domanda

sce da millenni il fuoco come fonte di calore, gli impianti

Martin Kaufmann L’economista aziendale

HWV (45) è alla guida della

Walter Meier (Klima

Schweiz AG) come direttore.

Il gruppo commerciale

e di servizio nei settori della

tecnica di climatizzazione

e produzione è stato fondato

nel 1937 e con circa

800 collaboratori consegue

oggi una cifra d’affari

di oltre 300 milioni di CHF.

L’azienda offre conoscen-

ze e prodotti per il ris-

caldamento, la ventilazione,

il raffreddamento, come

pure prestazioni di servizio,

tutto sotto lo stesso tetto.

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La sede principale a Schwerzenbach ZH

Page 23: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

«L’essere umano conosce da millenni il fuoco, il riscaldamento centralizzato, invece, soltanto da 100 anni. Per questo motivo la

sensazione di benessere stando davanti al camino è ancora profondamente ancorata in noi.»

Martin Kaufmann, direttore, Walter Meier AG

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Page 24: CSSM 3 2014 I

centrali di riscaldamento esistono da soli 100 anni.

È qualcosa che portiamo ancora profondamente in

noi.

Riscaldamento, climatizzazione, rivestimenti

degli edifici: lo Stato prescrive, limita, ma promuove

e sostiene anche. Come giudica il ruolo dello Stato

nelle questioni energetiche?

Il nostro settore deve affrontare due problemi.

Da una parte la legislazione in materia energetica

è regolata a livello cantonale, di modo che noi dob-

biamo tenere conto di 24 differenti normative pro-

mozionali. D’altra parte, fatta eccezione per il finan-

ziamento di lancio delle tecnologie molto costose,

noi siamo contrari ai provvedimenti di promozione.

Questi portano, ad esempio come in Germania per

quanto riguarda gli im-

pianti fotovoltaici, a un

boom che prima o poi

collassa su sé stesso.

Questo deforma la con-

correnza ed è pericoloso

per l’industria. La nostra

associazione sostiene per

questo che si deve pro-

muovere un solo valore:

il consumo energeti-

co per metro quadrato.

20 anni fa questo si situava a circa 20 litri di olio o

di gas, oggi, in una costruzione Minergie, si è ridotto

a 3 litri.

Passiamo dall’esterno all’interno dell’azienda:

come deve essere il clima colloquiale in un’azienda

per ottenere il successo?

Costantemente sui 21 °C ... Scherzi a parte: in una

cultura aziendale la trasparenza è enormemente im-

portante. I superiori devono considerare i suggeri-

menti dei dipendenti, prendere sul serio le persone,

conoscere le loro preoccupazioni.

E per che cosa lei fa scintille nella professione?

Io sono ogni giorno a contatto con clienti, collabo-

ratori e fornitori. È quello che mi spinge a voler rea-

lizzare insieme le idee.

La ditta Walter Meier AG forma apprendisti.

Si dice che nelle professioni tecniche ci sono diffi-

coltà a trovare nuove leve. Lei cosa ne pensa?

La maggior parte dei nostri 14 apprendisti saranno im-

piegati commerciali. Si aggiungono un addetto alla

logistica e tre montatori di impianti di climatizzazione.

Effettivamente nelle professioni relative alle installa-

zioni mancano le nuove leve. L’immagine professio-

nale dell’installatore impiantista non è delle migliori.

Ingiustamente! Un installatore impiantista, con o sen-

za formazione specialistica superiore, avrà nei prossi-

mi 20 anni le migliori possibilità sul mercato del lavo-

ro. La nostra associazione ha riconosciuto il problema.

La ditta Walter Meier punta internamente sulla forma-

zione.

Come si presenta il suo work life balance?

Come si rilassa?

Il fine settimana è sacro per me. Mi ritiro nei Grigioni.

In settimana trovo l’equilibrio facendo jogging. Nella

nostra azienda c’è un

gruppo di maratoneti.

Attualmente ci stiamo

allenando per la nostra

prima maratona ...

New York?

Francoforte. Da tempo

corro già la mezza ma-

ratona e il Grand Prix di

Berna ...

Com’è la sua alimentazione? Mangia frutta

e verdura a sufficienza?

Da sempre mi piacciono le insalate e gli ortaggi.

Inoltre, ogni anno, mi nutro durante dieci giorni

esclusivamente con cibi basici rinunciando a caffè,

carne, alcol, ecc.

E cosa fa la Walter Meier AG per la salute

dei suoi dipendenti?

Noi trasmettiamo ai nostri dipendenti la consapevo-

lezza che oltre al lavoro c’è anche un’altra vita. Ma per

quanto riguarda l’attività fisica e l’alimentazione ci

appelliamo soprattutto alla responsabilità personale.

Non dimentichiamo che la metà dei nostri collabora-

tori, 300 tecnici di servizio e 100 venditori, è sempre in

trasferta con l’automobile. Per questo essi ricevono

un’istruzione di guida, nella quale si trattano gli aspetti

come la sicurezza, la guida a risparmio di carburante,

il comfort di guida e il rilassamento nell’automobile.

Per l’Assicurazione d’indennità giornaliera in caso di malattia e per

l’Assicurazione contro gli infortuni dei suoi collaboratori la Walter

Meier AG è cliente della CSS Assicurazione.

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AG

La CSS paga i corsi di Aqua-fit?

26

Aqua-fit è molto più che «fare jogging» in acqua. È uno

sport dolce che non solo migliora la forza, la flessi-

bilità e la resistenza, protegge bensì anche le articola-

zioni. Gli assicurati della CSS, che hanno stipulato

determinate assicurazioni complementari, beneficiano

nell’ambito del Conto della salute di contributi per i

corsi di gruppo di Aqua-fit di offerenti riconosciuti dalla

CSS. A seconda della variante assicurativa stipulata,

la CSS assume il 50 % dei costi fino a un massimo di

350 franchi. Inoltre, nell’ambito del bonus del Conto

della salute, la CSS paga anche il 50 %, fino a un massi-

mo di 100 franchi per anno civile, per una tessera

stagionale in una piscina pubblica coperta o all’aperto.

Troverete ulteriori informazioni sul Conto della

salute e sul bonus del Conto della salute nel sito web

della CSS.

www.css.ch/contodellasalute

Domanda

Già decenni fa i tecnici di assistenza erano mobili

L’azienda occupa 800 collaboratori.

Page 25: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

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Domanda

27Gli energy drink aumentano la prestazione?Le bevande energetiche si vendono molto bene. Ma il loro effetto di potenziamento della prestazione è controverso.Testo: Manuela Specker

La mattina in treno, la sera alla

festa o sul posto di lavoro la latti-

na è sempre a portata di mano,

proprio per lo sperato effetto sti-

molante. Una ricerca dell’Univer-

sità di Friburgo relativizza questo

effetto: una lattina di Red Bull, ad

esempio, stimola la circolazione,

ma nel contempo ostacola l’ap-

provvigionamento del sangue al

cervello, come ha reso pubblico

l’edizione domenicale dell’NZZ. Da tempo è contro-

verso l’effetto della taurina, una sostanza propria del

corpo (derivato dell’amminoacido), che

fungerebbe da stimolante. Finora questo

effetto non ha potuto essere dimostrato

scientificamente. Il responsabile della cita-

ta ricerca dell’Università di Friburgo, Erik Grasser,

riconduce gli effetti stimolanti delle bevande energe-

tiche soprattutto alla caffeina.

Contenuto glicemico problematico Ma c’è una differenza importante nei confronti del

caffè: una lattina da 250 ml contiene da sette a nove

zollette di zucchero. Questo è a sua volta una fonte di

energia breve termine. Con l’accento sul breve ter-

mine: «Lo zucchero in questa forma fa salire rapida-

mente il tasso glicemico nel sangue, che poi riscende

altrettanto rapidamente. Ne consegue un calo di pre-

stazione», dice Martina Iten, dietista diplomata HF. Per

un apporto di energia a lungo termine e per una

migliore concentrazione si consiglia piuttosto la frutta

secca oppure il pane integrale con formaggio fresco.

Risulta problematico soprattutto mescolare le

bevande energetiche con quelle alcoliche. La caf-

feina sopprime i segni dell’affaticamento, di modo

che in questo

stato i rischi ven-

gono valutati er-

roneamente e si

consumano an-

cora più be-

vande alcoliche,

anche perché la

bevanda dolce co-

pre il sapore dell’alcol.

Occorre buon sensoMartina Iten consiglia un consumo

prudente non solo per questo: le bevande dolci favo-

riscono il sovrappeso e l’elevato contenuto di acidi

attacca lo smalto dentario. Ma non c’è una regola fis-

sa in merito alla quantità da consumare, in questo

contesto decide la personale costituzione fisica. C’è

bisogno, dunque, di molto buon senso.

Martina Iten,

Nutrizionista HF

Uno studio relativizza

l’effetto attivante degli

energy drink.

Una lattina di 250 ml

contiene da sette fino a

nove zollette di

zucchero.

Demenza o difetto della vista?

28

Sono sempre più le persone anziane che devono

affrontare un difetto della vista, con le relative

conseguenze della vita d’ogni giorno: non trovano

più le chiavi, non riconoscono più i conoscenti

per strada oppure hanno difficoltà a orientarsi.

Sovente questi effetti vengono scambiati con un prin-

cipio di demenza. L’Unione centrale svizzera

per il bene dei ciechi (UCBC) si è occupata di questa

problematica nell’ambito di una ricerca. Con-

clusione: se si pronuncia affrettatamente la diagnosi

«demenza», possono verificarsi gravi errori nelle

cure mediche con conseguente trattamento insuffi-

ciente o errato delle persone in questione.

L’UCBC consiglia dunque urgentemente «di proce-

dere ad accertamenti accurati e di non trarre

conclusioni affrettate».

www.szb.ch/it

Domanda

Page 26: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

Domanda

29

Dopo il suo viaggio in Africa, un assicurato CSS inol-

tra alla cassa malati la fattura di un ospedale in Ca-

merun. A causa di incongruenze nella fattura, la CSS

prega un collaboratore del Consolato di verificare la

situazione sul posto. Egli constata che l’ospedale

non esiste. All’indirizzo indicato egli trova invece un

quartiere di baracche. Di conseguenza la CSS rifiuta

di pagare le prestazioni che l’assicurato vuole far

valere e avvia un procedimento penale e civile.

Prima deve sussistere un sospettoOspedali inventati, fatture mediche falsificate, tariffe

fatturate troppo alte – anche gli assicuratori malattie

sono esposti a intenzioni fraudolente. La CSS adesso

procede in maniera sistematica contro la frode assi-

curativa. Essa ha reclutato tre specialisti che insieme

formano il Servizio centrale della lotta all’abuso assi-

curativo. Questi entrano in azione solo

quando dei collaboratori notificano un

caso corrispondente – la CSS agisce

quindi solo in caso di un sospetto con-

creto. «Non siamo guidati da una

sfiducia di fondo. Infatti la grande

maggioranza delle nostre clienti e dei

nostri clienti si comporta corretta-

mente», precisa Patrick Emmenegger, responsabile

del Management dei costi delle prestazioni presso la

CSS. Questa maggioranza merita che i casi singoli

che approfittano del sistema vengano perseguiti.

Obbligo sociale e moraleÈ quindi completamente nell’interesse del collettivo

di assicurati che la CSS reagisca quando viene a

sapere di casi di frode. «In veste di assicuratore ma-

lattie leader desideriamo garantire una gestione

responsabile del denaro dei premi affidatoci», spiega

Patrick Emmenegger. Anche se l’onere contro l’abu-

so assicurativo copre i costi, per la CSS il fattore

primario non è l’utilità economica. «Abbiamo anche

un obbligo sociale e morale.»

Riconoscere tempestivamente l’abusoNell’ambito dei sinistri dovuti a furti o di responsabi-

lità civile, fa parte della prassi standard che in singoli

casi si esamini se i beni rubati siano stati davvero

acquistati al prezzo indicato o se il danno non sia

stato provocato dal proprietario stesso. Allo stesso

modo la CSS sviluppa approcci e strumenti per

l’assicurazione malattie, per riconoscere in modo

affidabile le fatture falsificate, le prestazioni non ero-

gate o non percepite o le indicazioni fuorvianti.

Migliorare i processi e la qualitàL’effetto preventivo di un tale modo di procedere è in-

discutibile. La CSS però non vuole solo mettere

i bastoni nelle ruote dei truffatori in casi concreti.

Si tratta anche di migliorare i processi e i prodotti, affin-

ché le frodi diventino più difficili fino a impossibili. Tan-

to più importante appare che la CSS non tenga sotto-

chiave il suo impegno. Deve spargersi la voce che il

maggiore assicuratore malattie della Svizzera non tol-

lera i comportamenti abusivi. «Questo ha anche effetto

deterrente» sono convinti i responsabili. «Le assicura-

zioni malattie non sono dei negozi selfservice.»

Quando dei singoli clienti ottengono con l’inganno prestazioni a cui non hanno diritto, ne soffre l’intero collettivo di assicurati. La CSS adesso procede in maniera sistematica contro la frode.Testo: Manuela Specker

Abuso assicu- rativo: cosa fa la CSS?

Patrick Emmenegger, responsabile Management dei costi delle prestazioni presso la CSS

È assolutamente

nell’interesse del collet-

tivo di assicurati che

la CSS reagisca quando

viene a sapere di casi

di frode.

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CSSMAGAZINE 3 | 2014

Qual è il fungo più velenoso?31L’autunno è la stagione dei funghi. Ma attenzione:

oltre a molte specie deliziose, nei nostri boschi ci sono

anche numerosi funghi velenosi. Probabilmente,

il più tossico tra questi è l’amanita verde. Questo fungo

è il responsabile della maggior parte degli avve-

lenamenti da funghi con esito mortale. Ciò è dovuto

al gruppo di tossine delle amatossine che, anche

in piccole dosi come quelle contenute in un singolo

Domanda

Domanda

30

Il sale da tavola è costituito da cloruro di sodio (NaCL)

ed è il minerale più importante per l’essere umano e

per gli animali. Nel nostro corpo sono immagazzinati

da 150 a 300 grammi di sale. Di questi ne perdiamo da

3 a 20 grammi ogni giorno, che dobbiamo rimpiazzare.

Il corpo umano si sforza di mantenere una determinata

concentrazione di sale (soluzione fisiologica di sale da

cucina = 0,9 %). Il sale in esubero nel corpo aumenta la

percentuale di acqua ritenuta in quest’ultimo. Il 6° Rap-

porto sull’alimentazione in Svizzera mostra come la

popolazione elvetica assuma una quantità di sale dop-

pia rispetto a quella raccomandata. Soprattutto i pro-

dotti finiti (pane precotto, pizze pronte, ecc) conten-

gono molto sale per insaporirli. Lo stesso vale per

formaggi, salumi e prodotti di macelleria. Fondamen-

talmente, il contenuto elevato di sale rende i generi

alimentari conservabili più a lungo.

Una tesi traballanteLa tesi che collega l’alto consumo

di sale all’ipertensione arteriosa non è

comunque dimostrata ed è sempre più traballante. Le

persone reagiscono in modo diverso all’elevata assun-

zione di sale. È necessario valutare complessivamente

il proprio rischio personale, poiché il bilancio idrico e la

regolazione della pressione arteriosa sono controllati

dai reni, sui quali il sale in eccesso ha effetti negativi,

soprattutto nelle persone che soffrono di malattie re-

nali o di diabete. Anche le persone anziane (dai 65 anni

in poi) reagiscono con maggiore sensibilità al sale, in

seguito alla diminuita efficienza delle funzioni renali.

Inoltre gli anziani si saziano più facilmente e spesso be-

vono troppo poco. La carenza di liquidi e sale, ma an-

che solo di liquidi, rappresenta un disturbo frequente

del bilancio idro-elettrolitico delle persone anziane.

Con l’alimentazione assumiamo più sale del neces-sario. Tuttavia non è dimostrato che un apporto troppo elevato di sale causi l’ipertensione arteriosa.Testo: Franziska Guggisberg

Molto sale, pressione arteriosa più alta?

fungo, possono essere letali. È problematico il fatto

che i primi sintomi di avvelenamento si manifes-

tano solo dopo ore dall’ingerimento. Dopo pochi giorni

si giunge alla completa insufficienza epatica.

A questo stadio solo un trapianto di fegato può salva-

re la vita. In caso di dubbio, è bene far controllare

i funghi raccolti.

www.vapko.ch© M

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Page 28: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

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32Domanda

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CSS Magazine, Tribschenstrasse 21,

Casella postale, 6002 Lucerna

Oppure invii un’e-mail a:

[email protected]

Il vincitore o la vincitrice sarà estrat-

to/a. Le vie legali sono escluse.

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20 settembre 2014.

Soluzione del cruciverba 2/14

Congratulazioni alla vincitrice

Gudrun Bättig, 3075 RüfenachtSoluzione:

Page 29: CSSM 3 2014 I

CSSMAGAZINE 3 | 2014

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