crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme...

37
1 INDICE INTRODUZIONE I. ASPETTO SOCIALE 1.1 Democrazia digitale 1.2 E-voting 1.3 Vantaggi 1.4 Svantaggi 1.5 La sicurezza del voto II. ASPETTI TECNICI 2.1 Vari tipi di voto elettronico 2.2 Come funziona il voto elettronico III. SPERIMENTAZIONE 3.1 Sperimentazione nel mondo 3.2 Sperimentazione in Europa 3.3 Sperimentazione in Italia IV. Conclusioni V. Bibliografia NOTA REDAZIONALE LA PRESENTE TESI SI COMPONE DI 37 PAGINE

Upload: others

Post on 10-Oct-2020

7 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

1

INDICE

INTRODUZIONE

I. ASPETTO SOCIALE

1.1 Democrazia digitale

1.2 E-voting

1.3 Vantaggi

1.4 Svantaggi

1.5 La sicurezza del voto

II. ASPETTI TECNICI

2.1 Vari tipi di voto elettronico

2.2 Come funziona il voto elettronico

III. SPERIMENTAZIONE

3.1 Sperimentazione nel mondo

3.2 Sperimentazione in Europa

3.3 Sperimentazione in Italia

IV. Conclusioni

V. Bibliografia

NNOOTTAA RREEDDAAZZIIOONNAALLEE LLAA PPRREESSEENNTTEE TTEESSII SSII CCOOMMPPOONNEE DDII 3377 PPAAGGIINNEE

Page 2: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

2

INTRODUZIONE

L’intento di questa tesi è quello di affrontare le problematiche derivanti dall’utilizzo

di procedure elettroniche che permettano al cittadino di esercitare i diritti politici.

Lo strumento elettronico apre la strada alle nuove opportunità e alle nuove forme di

democrazia e come tale si è rilevato un potente mezzo in grado di favorire la

partecipazione attiva della popolazione al processo di voto.

In particolare verrà analizzato l'e-Voting, conosciuto anche come “voto elettronico”,

che non vuol essere un sostituto ai metodi tradizionali di voto, ma semplicemente

un'alternativa per superare ostacoli e limiti fisici alla possibilità di partecipare alla vita

politica e sociale della comunità di appartenenza, con lo scopo di capire se esso sia in

grado di ottenere o meno la fiducia dei cittadini.

Inoltre verranno analizzate le varie problematiche che l'e-Voting produce in questo

ambito (problemi e modalità tecnologiche e organizzative) al fine di utilizzare in modo

sicuro sistemi di consultazione e votazione su Internet; verranno analizzati anche i profili

sociali e tecnici, i vantaggi e gli svantaggi derivati dal voto elettronico: la fase di

sperimentazione, le esperienze reali di voto elettronico, vantaggi economici e funzionali

rispetto al sistema cartaceo dell’uso della tessera elettorale elettronica.

Si cercherà inoltre di studiare e comprendere il perché in Italia non ci sia alcun

dibattito riguardo al voto elettronico mentre in altre realtà il dibattito è acceso più che

mai sull' opportunità di votare elettronicamente.

Page 3: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

3

I. ASPETTO SOCIALE

1.1 DEMOCRAZIA DIGITALE Nel XXI secolo la democrazia, si prospetta in una forma diversa da quella che aveva

nei secoli precedenti: mutano i significati di rappresentanza e di sovranità, avanza una

nuova democrazia di massa, che rompe le cerchie chiuse delle élite al potere, obbligando,

i rappresentanti della volontà popolare a scendere sulla piazza telematica e a confrontarsi

direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica.

L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori, più efficaci le scelte di governo,

più rapidi i controlli (richieste, prescrizioni, dati esatti diffusi in tempi brevi migliorano i

rapporti tra autorità e cittadini, tra cittadini e Palazzo). 1

La nuova democrazia ha già ricevuto diverse denominazioni: democrazia

“elettronica”, “virtuale” , di “massa”, e Essa ha avuto opposte valutazioni, i suoi

interpreti si dividono in due schiere: l’una di sostenitori e l’altra di detrattori, separati

sulla questione di fondo. La dialettica dei giudizi sulla nuova forma di democrazia, che si

annuncia all’alba del XXI secolo, è però fondata su un presupposto comune di

discussione: il superamento dell’attuale democrazia di tipo rappresentativo-parlamentare.

Anche la cosiddetta “democrazia elettorale” , quella fondata sul meccanismo del voto, sta

già subendo delle trasformazioni in seguito allo sviluppo tecnologico delle società

contemporanee.

Adesso i mutamenti riguardano essenzialmente le tecniche di votazione, ovvero il

“come si vota”. La scheda elettorale cartacea sulla quale si appone la propria scelta

politica sta per essere messa da parte. È già in fase di sperimentazione, specialmente

negli Stati Uniti, il cosiddetto “voto elettronico”, che prevede l’effettuazione del voto

tramite i computer: anziché porre un segno con la matita sulla scheda elettorale, basta

pigiare il tasto della tastiera di un computer nel cui video viene riprodotta la scheda

elettorale elettronica ed esprimere così il proprio voto e la propria preferenza politica.

Questa tecnica di votazione, che si presenta semplice da realizzarsi nel caso del voto per i

referendum, dovendo scegliere solo tra un “sì” e un “no”, consente di avere i risultati

elettorali in brevissimo tempo una volta chiuse le votazioni e di evitare defatiganti calcoli

e scrutini, peraltro sempre soggetti al rischio di brogli elettorali. È in fase di

1 Frosoni TE. Le votazioni. In: La democrazia dalla A alla Z. Ed La Terza. 2002,184.

Page 4: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

4

sperimentazione anche lo scrutinio elettronico dei voti, che si prefigge di semplificare e

accelerare le operazioni di scrutinio dei voti.

Gli scenari futuri della democrazia elettorale non si arrestano al voto elettronico

tradizionale, infatti, volendo spingersi un po’ più in là con la fantasia, si potrebbe

prevedere il voto attraverso il proprio “home computer”, oppure addirittura attraverso il

televisore con l’ausilio del telecomando, si potrebbe così esprimere il voto stando

comodamente a casa propria.

Tale tecnica di votazione “casalinga”, se da un lato ridurrebbe di molto

l’astensionismo e di sicuro le spese elettorali, dall’altro, però, imporrebbe la fissazione di

tutta una serie di garanzie sopratutto di carattere tecnico per la salvaguardia della libertà

di voto, che soprattutto nell’epoca della politica “tecnologizzata” e “globalizzata”,

rimane sempre un valore costituzionale da custodire gelosamente.

A tale scopo possiamo affermare che l’e-Voting è un rinnovato progresso della civiltà

e della nuova democrazia tecnologica del XXI secolo, che si fonda sulla libera iniziativa

individuale, sulla responsabilità del cittadino come persona e sulla sua facoltà di scelta e

di decisione. È una democrazia non delegante ma partecipativa, che manifesta una nuova

forma di libertà segnata dalla partecipazione del cittadino alla vita della collettività in

forma di partecipazione al potere politico.

Il voto individuale viene a essere protetto e potenziato nella sua collocazione

telematica, in quanto vengono eliminate le manipolazioni, gli errori e i brogli dei sistemi

cartacei, e si ha una possibilità di scelta con il voto disgiunto o alternativo o di riserva,

che può essere controllato e calcolato con l’ausilio del computer.

Il meccanismo elettorale deve ammettere al voto solo quelli che ne hanno diritto e,

ovviamente, garantire la veridicità dei risultati e la segretezza del voto.

Il buon funzionamento del meccanismo elettorale è di fondamentale importanza ai fini

dei risultati del voto, errori o brogli elettorali possono attribuire il potere politico a chi

non ne avrebbe diritto. Quindi il problema fondamentale del meccanismo elettorale, non

è come sempre si è creduto un problema tecnico che, in quanto tale, sarebbe riservato a

pochi, ma è invece il rispetto della democrazia e come tale merita di essere ben compreso

ed accettato da tutti noi.

Già da qualche tempo si comincia a sperimentare il voto elettronico dalle schede

cartacee scrutinate pubblicamente, si è passati ad un tipo di voto evoluto

tecnologicamente che ha permesso di rendere più veloce ed affidabile lo scrutinio del

voto. Detto questo appare strano che in Italia, nonostante ci siano alcuni isolati tentativi

Page 5: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

5

di sperimentazione, non sia acceso il dibattito riguardo al voto elettronico mentre in molti

dei Paesi del mondo, più sviluppati di noi sotto questo profilo, c'è un acceso dibattito sull'

opportunità di votare elettronicamente; per esempio gli Stati Uniti non hanno ancora

utilizzato il voto elettronico su larga scala, pur avendo le possibilità economiche o le

competenze tecniche.

In Italia il dibattito è assente perché crediamo, ma è solo un illusione, che il voto

elettronico ponga solo problemi tecnici, ignorando che invece è la natura stessa del voto

che costituisce un ostacolo “politico" all' uso combinato dell' elettronica e dell'

informatica nello svolgimento del processo elettorale.

Uno dei principali ostacoli all’uso di qualsiasi tecnologia nei processi elettorali è' la

natura "segreta" del voto elettorale: il problema è che se il voto è segreto allora per

poterne verificare i risultati dovrà non esserlo il modo di scrutinarlo. Il problema vero,

essendo "politico" e non tecnologico, non è certo trascurabile .

Il voto elettronico è il risultato di una combinazione di impulsi elettrici che vengono

elaborati da una macchina che memorizza un dato “elettorale” su un supporto

informatico, non è quindi controllabile il voto "fisico" come nelle elezioni tradizionali, l'

unico modo di verificare i risultati è quello di controllare e scrutinare i codici

memorizzati durante il voto e non si possono controllare i verbali delle sezioni perché

non si hanno a disposizione le singole schede. L’unica cosa che si può fare infatti è solo

confermare quanto è memorizzato nei supporti informatici con il voto elettronico ma non

quanto riportato nei verbali come invece avviene nel caso del voto tradizionale.

Il problema che l’analisi della procedura di votazione informatica ci pone è quello di

non trascurare il fatto che qualsiasi dato memorizzato in qualsiasi computer può, in

qualsiasi modo e momento essere modificato, es. ad opera del gestore “infedele”del

computer, ma soprattutto che questo può essere fatto in maniera tale che, nessuno possa

mai accorgersi di tali modifiche.

Da ciò si deduce che in linea di massima nessun risultato del voto elettronico sarà mai

certo, ne sindacabile, perché non si potrà mai provare che qualcuno abbia agito

intervenendo sul supporto di memorizzazione alterandone i dati, i dati memorizzati dagli

impulsi elettrici dei singoli voti sono infatti persi per sempre, ma ancor peggio risultano

sostituiti da dati della stessa specie e con le stesse caratteristiche che, però, rappresentano

una distorsione della realtà e della preferenza elettorale.

Un ulteriore problema è quello della segretezza del voto infatti potremmo pensare di

risolvere il problema utilizzando quegli strumenti tecnologici che da molto tempo, ormai,

Page 6: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

6

utilizziamo per le normali transazioni elettroniche (bancomat, carte di credito). Ma in

realtà non possiamo perché gli strumenti utilizzati per le transazioni commerciali e quelli

invece utilizzati per quelle elettorali sono differenti sotto vari profili: non si può

impiegare l' uso degli stessi sistemi tecnici per le une e le altre perché si sacrificherebbe

il principio costituzionale della segretezza del voto. Se si vuole garantire la libertà di

voto, che deve essere anonima: non si deve mai associare l’identità dell’elettore al voto

da lui espresso.

Un altro problema riguarda il fatto che gli elettori non possono essere certi che il loro

voto sia stato attribuito proprio al partito che hanno scelto, e ancora come fa la

collettività ad essere sicura che i risultati elettorali siano proprio quelli espressi dagli

elettori?

L’unica soluzione è adottare procedure di voto e scrutinio assolutamente trasparenti,

pubbliche, ripetibili per le opportune verifiche in caso di contestazioni. Solo così è

possibile garantire l’anonimato dei voti scrutinati e contemporaneamente rendere sicuri e

certi i risultati.

Page 7: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

7

1.2 E -VOTING L’elettronica - e in particolare le reti telematiche - sono uno strumento di diffusione di

informazioni, di sperimentazione, ma anche di diffusione e sedimentazione di

democrazia.

Nel nostro caso si parla di democrazia digitale in riferimento soprattutto a quegli

aspetti che identificano la democrazia computerizzata e democrazia diretta come

possibilità per tutti di intervenire in modo più o meno vincolante nei processi decisionali:

un esempio è proprio il voto elettronico.

Le recenti normative circa la firma digitale, l’utilizzo di posta elettronica certificata, la

carta d’identità elettronica, le regole per l’archiviazione ottica, rappresentano una grande

evoluzione della Pubblica Amministrazione. Anche il progetto di sperimentazione del

voto elettronico si inserisce in questo scenario tecnico e legislativo in continua

evoluzione.

Oggi più che mai attraverso l’uso di queste nuove tecnologie di Information

Technology, si rende efficace ed efficiente l’azione amministrativa. Attraverso Internet e

le reti della Pubblica Amministrazione si possono attivare servizi on-line e scambiare

informazioni e documenti in tempo reale. Incrementando l’uso di tali strumenti la

Pubblica Amministrazione viene incontro al cittadino.

Riducendo i documenti cartacei vengono meno anche i problemi di archiviazione e di

reperimento delle pratiche.

La sperimentazione del voto elettronico vuole inserirsi proprio in tale contesto.

Uno dei suoi obiettivi è proprio quello di verificare se il metodo elettorale elettronico

comporti dei vantaggi economici e funzionali rispetto al sistema cartaceo tradizionale.

Quando si parla dell’evoluzione della democrazia elettronica si fa l’errore di

confondere due diversi livelli, complementari ma distinti:

1. il voto digitale semplice, quello espresso tramite un computer, che può però

essere installato in un seggio tradizionale;

2. il voto on line vero e proprio, che si esprime a distanza, usando la Rete, a

prescindere dal luogo da cui ci si collega.

Entrambi i sistemi richiedono forme di identificazione digitali e pongono analoghi

problemi di sicurezza. Diversi esperimenti in Italia e all'estero hanno già avuto successo.

Si studia un metodo che possa integrare i due sistemi in modo da assecondare le

diverse esigenze degli elettori. Si potrà votare dal salotto di casa o dal nostro posto di

villeggiatura; per coloro che non disporranno di un collegamento ad Internet saranno

Page 8: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

8

predisposte delle urne, ma all’interno del seggio, invece che la solita vecchia matita

copiativa, troveranno un computer.

Un altro aspetto da sottolineare è quello della democrazia digitale sotto il profilo del

rapporto esistente tra voto elettronico e democrazia rappresentativa.

Se ciò che si vuole è mettere la tecnologia al servizio della democrazia, allora

dobbiamo cercare di capire se, in questo caso, la disponibilità delle tecnologie sia più

avanti rispetto alla preparazione della società a poterle gestire con efficacia.

Non si deve però dimenticare che nei paesi in via di sviluppo, così come

nell’occidente industrializzato, esiste un gap profondissimo tra chi trae beneficio dalle

nuove tecnologie e chi non ha accesso ad esse per motivi economici o culturali.

I rischi di tale sistema sono stati sottolineati anche da Roberto D'Alicandro, direttore

commerciale del settore Pubblica Amministrazione di Siemens e coordinatore

internazionale del progetto in occasione dell'esperimento di voto elettronico di Avellino.

Così egli ha commentato l'esperienza avellinese: «Il voto elettronico potrebbe

rappresentare un “digital divide” se non introdotto adeguatamente; perché bisogna

pensare che a votare vengono anche persone molto anziane, o semi - analfabete, o

portatori di handicap. Quindi abbiamo curato in particolar modo l'ergonomia, la facilità

d'uso e la comunicazione. Tutti gli elettori che partecipano alle sperimentazioni, in Italia

come in Francia, hanno ricevuto a casa, insieme alla carta a microchip, uno stampato e

una videocassetta con un cartone animato, in cui il personaggio spiega e simula

l'operazione di voto. Sono stati trasmessi anche dalle televisioni locali appositi spot.»

Per risolvere tale problema è necessario adottare un modello di approccio che possa

servire per interventi concreti e realmente utili per restringere tale divide.2

2 www.voto-elettronico.it

Page 9: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

9

1.3 VANTAGGI

I vantaggi del voto elettronico possiamo suddividerli in:

1. riduzione dei costi della macchina elettorale, in quanto esso risulta senza

dubbio più economico del metodo cartaceo: il voto elettronico fa risparmiare alle

casse statali tempo e risorse umane. Si stima mediamente una riduzione dei costi

di circa 50 milioni di euro per ogni elezione.

2. riduzione dei tempi impiegati per lo scrutinio: una volta digitalizzata la propria

preferenza, ci vogliono pochi minuti per fare le somme e ottenere i risultati. Con

il voto elettronico non ci sarà più bisogno di tutti quegli scrutatori che vengono di

volta in volta nominati e pagati.

3. riduzione del numero di seggi predisposti: questo strumento molto diffuso

soprattutto tra i giovanissimi dovrebbe far crescere l'affluenza alle urne.

4. certezza dei risultati: nessun conteggio manuale potrà mai assicurare una tale

precisione. tramite lo scrutinio a mano vi è infatti il rischio di errori di conta.

Con una recente normativa il Parlamento ha accordato il diritto di voto a chi vive

lontano dai seggi, come gli italiani all'estero. La votazione in questo caso avviene per

posta ma con questo nuovo metodo potrebbero farlo sul computer di ambasciate e

consolati, oppure direttamente sul proprio, previa autenticazione digitale.

Page 10: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

10

1.4 SVANTAGGI

Il voto elettronico pone due tipi di problemi:

1.

2. la "sicurezza" inerente l' azione del voto: può votare solo chi ne ha diritto e

tutti gli aventi diritto devono poter votare, i voti devono essere presi e trasmessi senza

frode alcuna, i voti devono essere assolutamente anonimi

3.

4. la "certezza" inerente il modo in cui i voti raccolti sono contati.

Uno degli interrogativi che l’elettore si pone riguarda il fatto che egli si possa fidare o

meno dei risultati e di conseguenza accettare i risultati annunciati.

Per affrontare i problemi di certezza sono in via di studio e in fasi di sviluppo

prototipi che diano agli elettori un modo per verificare che il voto memorizzato nel

computer - che poi esegue le somme - sia proprio quello che loro hanno dato.

Ciò può essere fatto in vari modi, forse anche salvaguardando la segretezza del voto.

Ma a che cosa serve verificare che il voto memorizzato sia proprio quello che

abbiamo dato? Se il voto dovesse risultare diverso da quello che abbiamo dato, allora

possiamo cercare di contestarlo, ma se il nostro voto è proprio quello che abbiamo dato,

siamo certi che sia esso che quello di tutti gli altri elettori sia stato esattamente contato.

Non sarebbe difficile mostrare agli elettori i loro veri voti e poi dare un qualsiasi

risultato che non sia quindi la vera somma dei voti.

Per poter certificare la correttezza dei risultati, è necessario che il software che

esegue la somma dei voti sia onesto, sicuro e veritiero e che tutti gli elettori verifichino

contemporaneamente ciascuno il proprio voto, nel preciso istante in cui si eseguono le

somme.

Nel corso dei secoli le persone, ed i gruppi di persone, hanno fatto sempre le peggiori

azioni per conquistare il potere, non possiamo fidarci di nessuna organizzazione

elettorale (pubblica o privata, centrale o locale) indipendentemente dal paese in cui

viviamo. Se l' organizzazione che effettua le procedure di voto fosse assolutamente

onesta, affidabile e sicura, allora non avremmo alcun problema di "certezza", ma

rimarrebbero sempre alcuni dei problemi di "sicurezza".

Page 11: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

11

1.5 LA SICUREZZA DEL VOTO A causa dei rischi informatici che l'introduzione della votazione elettronica comporta,

in nessun Paese del mondo il voto elettronico e via Internet è ancora stato codificato sul

piano normativo. Gli esperti sono ancora divisi sul fatto che usando il computer, e

creando dunque un file con la propria preferenza, sia messa a repentaglio la segretezza

del voto sancita dalla Costituzione. Sono divisi anche sul fatto che sia possibile

intervenire sulle schede, cambiandole senza lasciare tracce di brogli elettronici.

I computer nel sistema elettorale sono ormai una tecnologia consolidata, sia che

vengano usati nei sistemi centralizzati di conteggio basati su schede perforate o lettori

ottici, sia che si tratti di sistemi di conteggio ai seggi basati su macchine per votazione

elettroniche a lettura ottica o a registrazione diretta.

Nel corso degli ultimi anni si è affermata una importante tendenza a migliorare le

macchine per la votazione (che vengono presentate al comitato) per ottenere

l’approvazione all’utilizzo nei seggi per la votazione elettronica. Si tratta della

sostituzione del software realizzato “ad hoc” con software standard preconfezionato,

solitamente esso non è altro che una qualche variante di Windows basata largamente su

Microsoft Office. Tutto il software realizzato ad hoc è soggetto ad una verifica condotta

da terzi indipendenti.

Il motivo di preoccupazione è che siamo testimoni del fenomeno per cui una

percentuale sempre maggiore del software contenuto nei sistemi di voto è costituita da

prodotti proprietari di terze parti, non soggetti al requisito della disponibilità dei sorgenti

per un esame del codice. Inoltre, le dimensioni dei sistemi operativi commerciali sono

enormi, per cui è molto difficile immaginare la possibilità di un controllo efficace.

Chiunque esperto d’informatica e con la capacità di saper modificare il codice

sorgente, volesse influire sul risultato di un’elezione, non quella in corso ma quella che si

terrà fra quattro anni, potrebbe ipoteticamente lasciare il proprio impiego di bravo

programmatore presso l’azienda in cui opera, per andare a lavorare per Microsoft,

cercando di inserirsi nel gruppo che cura la manutenzione degli elementi chiave

dell’interfaccia utente la cosiddetta window manager (interfaccia grafica che si appoggia

sul sistema operativo e ne sfrutta le funzionalità ed i servizi).

L’operazione dovrebbe essere la seguente: si deve modificare il codice che crea

un’istanza dell’elemento dell'interfaccia utente chiamato "pulsante di scelta" (radio

button) in una finestra presente sullo schermo.

Page 12: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

12

La funzione che si deve aggiungere in particolare è la seguente. Ad esempio se voglio

modificare il risultato elettorale in America tra i democratici e i liberali, se la data

coincide con quella del giorno in cui si svolgeranno le elezioni e se la finestra contiene

un testo che comprende la stringa "straight party", e se inoltre il radio button (sono quei

piccoli cerchietti che tante volte troviamo nei moduli di richiesta di informazioni)

contiene almeno le due stringhe "Democrat" e "Republican" allora una volta su dieci, in

modo casuale, scambia l’etichetta che identifica il pulsante contenente la stringa

"Democrat" con una qualsiasi altra etichetta, anche questa scelta a caso. Naturalmente

bisognerebbe fare ogni sforzo per rendere incomprensibile il codice scritto. La scrittura

di programmi illeggibili (obfuscated code) è un’arte che ha raggiunto un alto grado di

sofisticazione. Effettuate queste modifiche sarei provvisto di una versione di Windows

che distribuisce il 10 per cento dei voti diretti espressi per il Partito democratico agli altri

partiti, in modo casuale. Ciò sarebbe estremamente difficile da rilevare nei risultati

elettorali, correrebbe un basso rischio di essere scoperto durante i controlli e, nonostante

ciò, potrebbe influenzare il risultato di molte elezioni!Questo è solo un esempio dei

possibili attacchi. Potrebbero esistere vulnerabilità di tipo analogo, ad esempio, nei

database commerciali che vengono usati per la memorizzazione e il conteggio dei voti

espressi.

Questo esempio non deve essere inteso come semplice ostilità nei confronti di

Microsoft, ma è vero che il software di questa azienda viene usato nella grande

maggioranza dei nuovi sistemi di votazione. Questo genere di minacce non richiede

alcuna collaborazione da parte del produttore del window manager o di altri componenti

di terze parti non soggetti ad ispezione del codice sorgente. Esso richiede unicamente una

talpa, che possa insinuarsi all’interno dell’azienda produttrice e realizzare del codice che

non venga rilevato dalle procedure interne di verifica e ispezione. La scrittura di

programmi illeggibili è facile, e l’arte delle "uova di Pasqua" nei prodotti software

commerciali rende più che chiaro il fatto che molte caratteristiche non riconosciute

ufficialmente vengono inserite ogni giorno in pacchetti software disponibili in

commercio senza la collaborazione dei produttori del software stesso, anche se, in alcuni

casi, le "uova di Pasqua" godono dell’approvazione ufficiale del produttore.

Ciò detto, è opportuno notare che vi sono ottimi motivi per considerare i programmi

software proprietari, prodotti da un’entità schierata, con grande sospetto nel momento in

cui vengono inseriti in un sistema di votazione.

Page 13: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

13

Per risolvere questo problema i professionisti dell’informatica si stanno adoperando

per un cambiamento nelle linee guida relative alle macchine per votazione, facendo in

modo che tutto il software compreso in tali macchine sia open source (software con

licenza gratuita il cui codice sorgente è visionabile) e aperto al pubblico scrutinio, o

almeno aperto allo scrutinio da parte di un’autorità di controllo terza e indipendente. Non

esistono ostacoli di natura tecnica perché ciò avvenga! Sono disponibili molti sistemi

operativi open source perfettamente funzionanti come Linux (sistema operativo open

source), FreeBSD (sistema operativo avanzato) e diversi altri, compatibili con l’hardware

intorno al quale vengono costruite le macchine per votazione moderne.3

Tuttavia, questo non risolve completamente il problema., perché è difficile dimostrare,

il fatto, che il software contenuto nella macchina per la votazione sia lo stesso approvato

dal comitato di controllo e sottoposto a verifica da parte dell’autorità di controllo

indipendente, per adesso nessuna macchina moderna è realizzata con l’obiettivo reale di

consentire una dimostrazione di questo genere, anche se diversi produttori promettono di

mettere a disposizione una copia del codice sorgente da loro usato presso un ente

depositario in caso di contestazioni.

3 www.cs.uiowa.edu/~jones/voting/

Page 14: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

14

II. Aspetto tecnico

2.1 Vari tipi di voto elettronico

• Touch-screen: Gli elettori esprimono il proprio voto toccando con un dito uno

dei simboli visualizzati sullo schermo sensibile di un computer locale collegato a

quello centrale tramite una rete informatica – ove è riprodotta una scheda

elettorale “virtuale” corrispondente a quella reale – si può dare il proprio voto alla

lista o al candidato prescelto; come nel voto tradizionale, c’è la possibilità di

esprimere un voto disgiunto o di votare scheda bianca. C’è un’opzione in più,

consentita dalla flessibilità della tecnologia, ed una in meno (ma non è detto che

sia un male). Non si può rendere nullo un voto, come si potrebbe fare segnando

una scheda cartacea o scrivendoci sopra ma si può tornare, in un certo senso, sulle

proprie decisioni. Anche dopo aver espresso e confermato il proprio voto, nella

schermata finale che compare per visualizzare il riepilogo delle scelte fatte, c’è

l’opzione per confermare o tornare indietro per modificare la scelta. In questo

modo si salvaguardia il rischio di errori dovuti a scelte affrettate o a poca

attenzione.

Page 15: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

15

• Conteggio Informatizzato del Voto. Il Conteggio Informatizzato del Voto

consiste nell’automazione della procedura di spoglio delle schede elettorali

tramite un sistema elettronico di acquisizione dei dati del voto. L’operazione di

acquisizione elettronica si svolge parallelamente allo scrutinio ufficiale e

comprende la registrazione delle due componenti del voto: simbolo e preferenza.

Al termine dello spoglio i dati acquisiti saranno oggetto di successive analisi e

consultazioni.

• Macchina elettorale (utilizzata per le votazioni in India): è una scatola

elettorale grande quanto una tastiera di computer con dei bottoni blu, uno per

candidato. L’elettore schiaccia il bottone accanto al suo candidato, dopo di che

si accende una luce rossa, seguita da un segnale, un “bip” acustico che da

conferma dell’avvenuto voto.

Page 16: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

16

2.2 Come funziona il voto elettronico Il Seggio Telematico

La cabina elettorale è composta di due componenti software: un browser web

dedicato provvede ad eseguire una applicazione ASP che presenta all’elettore la scheda

elettorale e permette l’espressione di voti e preferenze. L’interfaccia utente è

estremamente semplice e non necessita di addestramento specifico. Il governo della

cabina è costituito da una applicazione residente (daemon) che comunica tramite socket

TCP/IP (protocollo di comunicazione tra server e client) con la console del presidente e

tramite COM (Abbreviazione di COMmunication è il nome delle porte seriali per la

trasmissione di dati tra computer e periferiche) con il sistema di voto. Tramite un

protocollo applicativo specifico, la console del presidente invia comandi e riceve

informazioni di stato dalla cabina.

Il sistema di governo provvede ad abilitare al voto la cabina e ad inibirla al voto

espresso. Informa inoltre la console del presidente dei cambiamenti di stato (inizio voto,

voto espresso, richiesta assistenza). La console del presidente si compone di tre

componenti software:il sistema di accesso controlla l’accesso all’intero sistema di voto,

garantendo l’utilizzo solo agli operatori in possesso di opportuna smart-card. Permette

l’apertura e la chiusura del seggio, l’interruzione temporanea delle operazioni e il

consenso allo spoglio elettorale. Il cruscotto è un’applicazione di tipo taskbar (barra di

stato) che fornisce al presidente di seggio una immediata visibilità sullo stato delle

cabine. Comunica tramite TCP/IP con i sistemi di governo delle cabine. Il software

della stazione di servizio, infine, accede al servente database tramite ADO (Active Data

Object, cioè il posto in cui sono eseguite quasi tutte le attività di gestione del database)

e gestisce le seguenti funzioni: gestione dei casi speciali, verbalizzazione, stampa dei

verbali, spoglio, statistiche e istogrammi, comunicazione dei risultati elettorali e dei

verbali alle autorità preposte.

Page 17: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

17

Scrutinio elettronico

Page 18: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

18

III. Sperimentazione

Il voto elettronico propriamente detto, ovvero quello realizzato a distanza

mediante l'utilizzo della rete è stato sperimentato per la prima volta in Arizona nel

marzo 2000 per le elezione del rappresentante dei democratici alla Presidenza degli

Stati Uniti d'America. Sono seguite le sperimentazioni in Gran Bretagna, in Francia

Il primo test di voto elettronico in Italia si è svolto ad Avellino il 7 ottobre 2001,

in occasione del referendum federativo. Per la prima volta tutti i votanti di un'intera

sezione elettorale, la N° 1 presso la Scuola Elementare "Regina Margherita" di

Avellino, sono stati chiamati, su base volontaria, ad esprimere il proprio voto anche in

un innovativo punto elettorale, il "seggio elettronico". Infatti, in occasione di questa

prima fase di sperimentazione i cittadini hanno effettuato una doppia votazione - in

modo tradizionale e con le nuove modalità elettroniche - anche se l'unico voto valido

restava ancora quello espresso sulla scheda elettorale. Un secondo punto elettorale era

stato installato anche presso i locali del Comune. In pratica il cittadino poteva votare

da una postazione diversa dalla sezione elettorale di appartenenza senza essere

obbligato a recarsi presso un seggio prestabilito. La sperimentazione è avvenuta

nell'ambito del progetto E-POLL, co-finanziato dalla Commissione Europea, che vede

all'opera il consorzio internazionale costituito da sei partner: il Ministero dell'Interno;

Siemens Informatica (società del Gruppo Siemens Business Services), che agisce da

coordinatore; Ancitel (la struttura tecnica dell'ANCI, Associazione Nazionale Comuni

d'Italia); France Telecom; Aquitaine European Communication e Municipium. 4

Nei giorni precedenti la consultazione elettorale i cittadini appartenenti alla

sezione identificata sono stati invitati dal Comune di Avellino a ritirare, presso gli

uffici comunali, la tessera elettorale elettronica E-POLL, sulla quale sono stati

memorizzati i dati anagrafici e l'impronta dell'indice della mano destra. Al momento

del voto il riconoscimento dell'elettore è avvenuto effettuando il controllo tra

l'impronta memorizzata sulla carta e quella che l'elettore appone su uno speciale

lettore, sostituendo il riconoscimento solitamente fatto dal presidente di seggio e

abilitando il cittadino al voto elettronico.

4 Dati Ministero per l’innovazione e le tecnologie

Page 19: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

19

I voti espressi sono stati criptati senza alcun riferimento all'elettore e acquisiti per

via telematica dal Ministero dell'Interno, gestore dell'urna virtuale, per essere scrutinati

dopo la chiusura delle urne prevista per le ore 22.

Questa prima fase pilota è stata successivamente riproposta e sperimentata, nel

periodo Gennaio-Giugno 2002, presso i comuni di Campobasso, Cremona e Merignac

(Francia), in occasione di diverse consultazioni elettorali. Durante queste diverse

sessioni pilota sono state gradualmente introdotte tutte le funzionalità previste dal

progetto, che si è concluso contemporaneamente a Cremona e a Merignac. In

quest'ultima occasione sono state simulate le elezioni del Parlamento Europeo.

Page 20: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

20

3.1 Sperimentazione nel mondo

INDIA

Dal 20 aprile al 3 maggio 2004 in India 670 milioni di cittadini sono stati chiamati a

scegliere tra sei partiti nazionali, decine di partiti regioni e migliaia di candidati con un

nuovo vestito tecnologico. Dopo aver votato per decenni su schede cartacee gli indiani

votano usando la macchina elettorale elettronica. Un milione e 75 mila macchine anno

sostituito le oltre 8 mila tonnellate di carta usate nelle precedenti edizioni per fabbricare

le schede e risparmiato la vita a circa 16 milioni di alberi. Non mancano tuttavia le

critiche: «Fantasmi dentro la macchina» è il titolo uscito il 26 aprile 2004

sull’Hindustitan Time, il quotidiano più venduto di Nuova Delhi, che giudica poco

affidale il voto elettronico indiano: «Principio fondamentale dell’ingegneria informatica

- così l’articolo – è che qualsiasi software sia sottoposto a test rigorosi prima dell’uso.

Delle macchine elettorali indiane, però, nessuno, al di fuori delle ditte produttrici

conosce nei dettagli il software».

Un problema perché il software se difettoso può far sbagliare la macchina, per

esempio spostando il voto da un candidato all’altro, com’è accaduto in California dove

un computer tarato male assegnava i voti al candidato sbagliato. Ma in California se ne

sono resi conti e la gente è tornata a votare. In India accorgersene non sarà facile. La

macchina elettorale indiana è una scatola elettorale grande quanto una tastiera di

computer con dei bottoni blu, uno per candidato. L’elettore schiaccia il bottone accanto

al suo candidato , dopo di che si accende una luce rossa, seguita da un segnale, un “bip”

acustico che da conferma dell’avvenuto voto.

Secondo l’Election Commission of India, l’organismo indipendente col compito di

vigilare sulle elezioni, queste «indicazioni sonore e visive assicurano all’elettore la

registrazione del voto». Ma qualche indicazione forse non guasterebbe.

«Il problema principale del voto elettronico, sostiene David Dill, professore di

informatica della Stanford Univesity della California, è la sua scarsa attendibilità. E’

impossibile sapere se la macchina stia registrando il voto nella maniera corretta. In

India, dove si parlano lingue diverse e dove in molti sono analfabeti (circa mezzo

miliardo) il fenomeno del voto elettronico è ancora più attraente ma non più sicuro che

altrove».

Page 21: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

21

Altrove il fenomeno è trattato con cautela, anche negli Stati Uniti dove grazie ai 3,9

miliardi di dollari stanziati nel 2002 per la transizione a sistemi di voto elettronico, alle

presidenziali di novembre 2004 voteranno con la macchina elettronica, secondo

l’Election Data Service di Washington, 50 milioni di persone.

Se ne preoccupa il professor David Dill che nel suo sito www.VerifiedVoting.org

raccoglie adesioni per una campagna sul voto sicuro.

«Temo - spega Dill - la fede nella tecnologia e in chi la implementa. Le macchine

possono sbagliare e perciò vanno sottoposte ad un controllo severo». Tra i possibili

controlli c’è quello proposto da VoteHere, ditta americana costruttrice di software per

macchine elettorali. «La nostra teconologia - spiega Jim Adler, fondatore di VoteHere -

offre all’elettore uno scontrino, una ricevuta segreta che gli permette di verificare la

correttezza del voto». Di scontrini le macchine indiane non ne rilasciano. Offrono, al

loro posto, il “bip” e la luce rossa sopra descritti. «Produciamo anche macchine con

l’optional dello scontrino» spiega M. P Mohammed, dirigente di Bharat electronics ltd.,

una delle due aziende pubbliche - l’altra è la Electronics corporation of India limited -

che hanno prodotto le macchine indiane. Ma l’Election Commission of India ha

preferito ha preferito accontentarsi di un prodotto un po’ più rozzo, risparmiando. «il

costo di una macchina per il voto elettronico - si legge nel sito Internet della

commissione per il voto indiano, www.eci.gov.in era nel 1989, di 5.500 rupie». Ossia

cento dollari, contro i tremila dollari delle macchine elettorali americane. «Adottando

macchine elettroniche - dice Mohammed - la commissione elettorale ha risparmiato i

molti soldi che un tempo andavano spesi in produzione, trasporto e scrutinio delle

schede cartacee». Oltre che sulla qualità la commissione ha risparmiato pure sul numero

delle macchine elettorali, che a Nuova Delhi scarseggiano. La capitale Indiana secondo

il Times of India, il quotidiano inglese più diffuso nelle grandi città indiane, ha troppi

elettori e troppe poche macchine. Nessun problema: alcuni stati dell’India hanno già

votato e la commissione elettorale può quindi prendere le loro macchine trasferendole a

Nuova Delhi. Rimane ancora da vedere se la commissione sarà in grado di garantire ad

ogni elettore il corretto funzionamento del voto elettronico. 5

5 Margiocco F. Voto elettronico Visnù ci protegga

Page 22: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

22

AMERICA

Il 10 settembre le elezioni primarie della Florida hanno confermato il fiasco tecnico

ed organizzativo delle elezioni presidenziali del 2000 che ha portato alla discussa

nomina di George W. Bush, quale presidente degli Stati Uniti, nonostante Al Gore si

fosse aggiudicato la maggioranza dei voti popolari. Le contee di Miami-Dade e

Broward hanno speso rispettivamente 24.5 milioni di dollari e 17.2 milioni di dollari per

eliminare le vecchie macchine che punzonavano le schede cartacee e che avevano

creato tante difficoltà e contestazioni. Election System & Software di Omaha si è

aggiudicata le due commesse.

Sono stati distribuiti nei seggi elettorali centinaia di computer del tipo touch-screen,

quelli nei quali è sufficiente toccare lo schermo per selezionare una funzione e una

risposta. Centinaia di impiegati e volontari (retribuiti a giornata) hanno frequentato un

corso accelerato di poche ore. I risultati sono stati giudicati “indecenti” dagli osservatori

e dai media.

La società ES&S (Election Systems & Software, una delle più importanti aziende di

sistemi elettronici di votazione nel mondo) ha ammesso che molti computer forniti

avevano le “flash memory cards” che contenevano il nuovo software installate male e

questo dipendeva dal fatto che si era reso necessario intervenire all’ultimo momento sui

programmi per evitare errori nel calcolo delle votazioni. In parte questa situazione era

stata determinata dalla richiesta delle autorità delle contee di inserire le istruzioni per il

voto in inglese, spagnolo e creolo (una sorta di francese imbastardito). Lo scopo era

quello di aggiudicarsi i voti dei residenti che non sanno esprimersi in inglese e che si

sono sempre tenuti lontani dai seggi elettorali.

Secondo David Carr, che ha condotto una ricerca per un sito chiamato Baseline, le

azioni che si devono evitare quando si imposta una rivoluzione informatica nel settore

elettorale sono:

1) non farsi prendere dalla fretta senza avere pianificato con molta attenzione

l’addestramento del personale, la documentazione delle macchine e tutte le

procedure operative;

2) non mettere a punto un sistema su larga scala senza avere prima testato

attentamente un campione su scala molto più limitata;

3)

Page 23: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

23

preparare un piano “fallback” nel caso in cui si possano verificare degli

inconvenienti gravi nel funzionamento dell’intero sistema o in parti di esso;

4) stabilire delle scadenze definitive per il training degli operatori e le

applicazioni tecnologiche, attribuendone alla azienda fornitrice la completa

responsabilità in caso di fallimento;

5) non cambiare il precedente sistema di votazione in un colpo solo, ma

procedere per gradi nella sostituzione con le nuove tecnologie elettroniche.

Ma il rinnovato fiasco della Florida dello scorso settembre, rispetto a quello su larga

scala delle elezioni presidenziali del 2000, è stato ancora più massiccio, in quanto non

vi è stata alcuna possibilità di recupero dei voti errati o mancanti che sono stati

cancellati dai computer.

Come si può leggere in un rapporto pubblicato da American Civil Liberties Union vi

è un ulteriore elemento di preoccupazione nel panorama delle aziende specializzate

nella fornitura di sistemi elettronici di votazione. Si viene così a sapere che Elections

Systems & Software viene rifornita di schede di controllo dalla Vikant di Chicago il cui

presidente, Alex Kantarovich, ha rifiutato di dire dove queste schede sono prodotte,

anche se ha dovuto ammettere che non sono fabbricate negli Stati Uniti. In più sembra

che le macchine della ES&S siano dotate di modem che non solo dialogano tra loro ma

possono dialogare anche tramite satellite, con possibilità di manipolazione dei risultati

elettorali.

Quanto all’altro concorrente si tratta della società Sequoia, il cui presidente ha

confessato recentemente di avere distribuito dieci milioni di dollari a politici e

funzionari corrotti per aggiudicarsi il lavoro in giro per l’America. Il Washington Post

del 20 ottobre ha pubblicato un ampio servizio sulle elezioni nella Montgo-mery County

che si sono tenute il 10 settembre e che hanno rappresentato anche in questa contea un

solenne disastro organizzativo per quanto riguarda il voto elettronico. Basti pensare che

i presidenti dei seggi elettorali hanno dovuto lavorare fino alle due del mattino, dopo la

chiusura delle urne elettroniche, per poi recarsi allo Election Board, fare lunghe file, e

consegnare i dischi con i dati, in quanto i computer non erano stati dotati di modem.

Forse proprio per evitare che vi fossero manipolazioni elettroniche. Ben 2.800 scrutatori

e membri dei seggi hanno rifiutato di ripresentarsi alle elezioni del 5 novembre.

Page 24: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

24

A complicare la situazione ci si mette di mezzo anche l’alta percentuale di elettori

ispanici, molti dei quali non parlano o non vogliono parlare inglese. E questo la dice

lunga sul rapido cambiamento della società americana. Gli ispanici sono rappresentati

da stuoli di agguerriti avvocati ed hanno una grande capacità di impatto sulle autorità ed

i media. 6

6 Batoli O. Il voto negli Stati Uniti, anche il computer sbaglia

Page 25: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

25

3.2 Sperimentazione in Europa

PORTOGALLO

Il Portogallo non sembra destinato a convertirsi rapidamente a nuovi sistemi di voto

elettronico. Secondo la direttrice generale dello Stape, Maria Fatima Ribeiro Mendes,

“il sistema elettorale attuale ha dato buona prova di sé” da quando è in vigore, cioè, con

alcuni aggiornamenti posteriori, da poco dopo la rivoluzione dei garofani del 1974.

“Esso, aggiunge, è sufficientemente rapido e affidabile nel fornire i risultati globali e

non ha dato adito a polemiche e dubbi’’. “Attualmente, prosegue la direttrice generale,

il Portogallo segue l’evoluzione in corso, che vede il voto elettronico come un sistema

che tende a diffondersi in Europa e altrove, e partecipa alle riunioni indette

sull’argomento per esempio dal Consiglio d’Europa. Ma sarà necessario modificare la

legge elettorale. E’ quindi, precisa, una decisione politica del governo e del parlamento,

che potrà venire in futuro, come deliberazione autonoma del paese o nell’ambito di

un’iniziativa congiunta europea, ma per ora non ci sono cambiamenti immediati in

vistà’.

Innanzi tutto, precisiamo che cosa è lo Stape, una sigla che sta, traducendo in italiano

per “segretariato tecnico per le questioni relative al processo elettorale”. E’ una

direzione distaccata del ministero dell’Interno, che sovrintende al processo elettorale dal

punto di vista tecnico, la costituiscono appena una quindicina di funzionari esperti del

settore. Jorge Migueis, vicedirettore generale dello Stape, fa parte dell’organismo fin

dalla sua fondazione, ed è con ogni probabilità il massimo esperto in materia.

I circa 13mila seggi elettorali del paese, spiega Migueis, comunicano generalmente

per telefono i risultati del voto nelle loro sezioni, determinati da scrutatori e da

rappresentanti di lista, ai municipi o al governo civile di ogni distretto. I governi civili,

organi equivalenti alle prefetture, inviano i risultati a Lisbona, dove i dati sono

centralizzati ed elaborati dallo Stape in collaborazione con i servizi informatici del

ministero della Giustizia. L’elettronica dunque entra in questa fase e nella fase

immediatamente precedente, cioè la trasmissione dei risultati dalle periferie al centro,

fatta attraverso linee speciali di computer rigorosamente protette.

Page 26: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

26

Il voto comunque rimane cartaceo, cioè gli elettori segnano la loro preferenza

politica sulle schede, su pezzi di carta che vengono inseriti in un’urna di legno, tutto

normale, insomma. Nel corso della nottata successiva alla giornata elettorale, che è

sempre una sola, lo Stape pubblica i risultati provvisori. Ora è chiaro che i moderni

sistemi di sondaggio, gli exit poll (il portoghese, più restio dell’italiano a cedere senza

resistenza all’inglese, li chiama sondaggi “a boca da urnà”), permettono alle televisioni

di dare proiezioni generalmente corrette pochi minuti dopo la fine del voto. Comunque,

i risultati provvisori risolvono nel giro di poche ore incertezze e tolgono i dubbi residui.

I risultati definitivi ufficiali arrivano solo parecchi giorni dopo, pubblicati dalla

Commissione nazionale delle elezioni che ha esaminato e risolto i casi controversi. In

genere, i numeri ufficiali presentano sempre piccole differenze in rapporto ai numeri

provvisori dello Stape, ma senza mai alterare il risultato globale. L’informatica

comunque è stata presente a titolo volontario e sperimentale in alcune elezioni

portoghesi.

Nelle amministrative del dicembre 2001 è stato fatto un esperimento in due seggi

elettorali dell’interno del paese, uno presso Lisbona e un altro nel nord, e nelle

amministrative di quattro anni prima era stata fatta un’esperienza analoga in un seggio

di Lisbona. In tutti i casi, che peraltro hanno coinvolto poche centinaia di elettori, il

risultato è stato positivo. Parecchi votanti hanno accettato di ripetere in forma

elettronica il loro voto cartaceo, ricevendo una tessera con un chip incorporato da usare

davanti a uno schermo di computer analogo a quello del Bancomat, dove hanno toccato

con il dito il simbolo o la sigla del partito favorito (in Portogallo si vota solo la lista,

senza preferenze) e consegnando poi la carta elettronica a un’urna che registrava

immediatamente il voto. E’ un sistema analogo a quello che viene usato parzialmente in

Belgio, fra i vari esempi di esperienze già fatte in diversi paesi europei.

Il problema, spiegano i responsabili dello Stape, è che equipaggiare con un numero

adeguato di computer, più l’infrastruttura e i servizi tecnici annessi a questo sistema,

tutti i seggi elettorali, costerebbe moltissimo denaro. Una piccola ulteriore

complicazione potrebbe sorgere con le oscillazioni di tensione della corrente elettrica

che ancora si registrano in certe zone meno avanzate del Portogallo.

Certo il voto elettronico darebbe garanzie di rapidità e correttezza del voto, ma,

implicando sempre uno spostamento fisico dell’elettore, non risolverebbe il serio

problema dell’astensione.

Page 27: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

27

Circa altri sistemi più avveniristici - come votare attraverso l’Internet, il telefono

cellulare o addirittura la carta del Bancomat - essi sono tecnicamente possibili, dicono i

responsabili dello Stape, ma possono abbracciare inevitabilmente solo una parte della

popolazione. 7

GRAN BRETAGNA

Il sistema di voto in Gran Bretagna appare strano all’osservatore italiano. Tanto per

cominciare, carte d’identità e residenza non sono requisiti richiesti; entrambi sono

infatti istintivamente considerati dai britannici come l’attrezzatura di base di uno stato

poliziesco. I sudditi di Sua Maestà, sono inclini a credere di conoscere già la propria

identità senza interferenze esterne; e il luogo in cui essi scelgano di vivere non riguarda

nessun altro, sono fatti loro e basta.

Ogni sei mesi perciò ogni abitazione riceve un modulo con una busta con

affrancatura prepagata per la risposta in cui si richiede al padrone di casa (householder)

di compilare una lista con i nomi di tutti coloro che stanno nell’abitazione e hanno

diritto di voto o hanno 17 anni oppure sono cittadini dell’Unione europea. Questi ultimi

possono votare solo alle elezioni europee. Gli studenti possono decidere di votare a casa

dei genitori o all’indirizzo della propria università, che nella stragrande maggioranza dei

casi si trova in una città diversa.

La lista elettorale viene compilata ogni sei mesi perché non solo i giovani se ne

vanno di casa e cambiano indirizzo di frequente, ma anche la famiglia tipica britannica

cambia casa e in genere città ogni sette anni, in prevalenza per esigenze di lavoro. Un

mese prima di una elezione “locale” (cioè comunale o provinciale) o politica, arriva per

posta un certificato elettorale a forma di cartolina per ogni elettore avente diritto, con

sopra un numero e l’indicazione del seggio elettorale. Non è necessario portarsi dietro il

certificato al seggio elettorale per poter votare; però gli attivisti di partito seduti o

stazionati fuori preferiscono vedere il numero stampato sopra perché così possono

controllare se i “loro” elettori sono già venuti a votare o se invece abbiano bisogno di

una visita di sollecitazione o magari di un passaggio.

Il seggio elettorale può essere dentro una scuola, una chiesa o una biblioteca, ma può

anche essere in un qualsiasi edificio disponibile, compreso un pub e addirittura una

roulotte.

7 Crucci R. Elezioni e voto elettronico:lo scetticismo di Lisbona

Page 28: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

28

Tuttavia la più recente “invenzione” è stata escogitata in occasione delle elezioni per

il sindaco di Londra, durante le quali è stato sperimentato con gran successo l’uso dei

supermercati come seggi elettorali per rendere le cabine a portata degli elettori. Una

volta dentro, si danno nome e indirizzo e i funzionari del “governo locale” mettono una

crocetta accanto al tuo nome e ti consegnano una scheda. Si va in una cabina che è fatta

da quattro assi ed è aperta, si posa la croce accanto a uno dei tre nomi (o quattro) e la si

mette nell’urna. Non essendoci documenti, la parola è sufficiente. Non c’è ovviamente

traccia di polizia né di esercito. Dato che il giorno delle elezioni è sempre il giovedì,

dalle 8 alle 21, parecchie persone sono via per lavoro e quindi possono far domanda per

il voto postale o per una delega in modo da votare per qualcuno che sia incapacitato ad

uscire o sia assente. Le domande a questo scopo vanno consegnate fino a un minimo di

10 giorni in anticipo, prima della data fissata per le elezioni.

In alcuni posti come le Highlands e le isole della Scozia, con popolazione scarsa e

sparsa, ogni forma di voto avviene solo per posta.

Ora, nello sforzo di aumentare la partecipazione elettorale, circa una trentina di

consigli comunali e di contea per le elezioni per gli enti locali del maggio 2002 hanno

istituito votazioni interamente per posta. Il risultato è stato positivo. La commissione

elettorale ha valutato un aumento in media del 28% nella partecipazione nelle elezioni

che hanno avuto luogo solo con il voto postale.

Esperimenti con voto telefonico e via internet hanno avuto effetti meno rilevanti.

Ciononostante anche questo si prevede aumenterà quando diventerà parte dell’e-

government, programma al momento in via di attuazione e che porterà tutte le attività

governative “on line” entro il 2005. Processo che darà origine all’ “UKon-line”.

I servizi governativi nazionali, come quelli locali, diverranno interattivi e fruibili da

casa o dalle biblioteche pubbliche, che hanno tutte terminali multipli per accesso

internet. Le tessere delle biblioteche diventeranno “smart card”, con possibilità di

accesso a ogni servizio e permetteranno pure di votare semplicemente inserendo la

tessera. Tuttavia, dato che potrebbero essere viste come simili alle paventate carte

d’identità introdotte dalla porta di servizio, è difficile che il loro uso diventi

obbligatorio. 8

8 Newbury R. Gran Bretagna in lotta contro l’apatia elettorale

Page 29: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

29

3.3 Sperimentazione in Italia La prima esperienza di voto elettronico in Italia è stata applicata con successo dal

Comune di San Benedetto del Tronto in occasione delle consultazioni regionali del 16

aprile 2000. La sezione elettorale in cui si è votato elettronicamente era composta da un

campione di 468 donne (54%) contro 404 uomini (46%) e la popolazione di età

superiore ai 60 anni era il 34% dell’elettorato attivo della sezione. Gli elettori hanno

utilizzato tessere elettorali elettroniche. Il tempo medio di voto è stato di 47 secondi.

A Campobasso, invece, alle recenti elezioni amministrative di maggio 2002, si è

sperimentato il voto elettronico nella sezione 41, con carta d’identità elettronica al posto

della tradizionale scheda, così come già sperimentato a San Benedetto del Tronto ed

anche ad Avellino nel 2001. Sono bastati 4 minuti per la trasmissione dei dati definitivi

dalla sezione elettorale al Ministero dell’Interno. Un dato da sottolineare riguarda l'85

per cento di coloro che hanno scelto di usare anche il nuovo mezzo e che ha giudicato

l'esperienza del voto elettronico positiva o molto positiva; il 59 per cento auspica che il

voto elettronico diventi normalità.

In occasione del Election day il 12 e 13 giugno 2004 è decollata la sperimentazione dello

scrutinio elettronico, in questa occasione il computer è entrato per la prima volta nel

seggio elettorale per la gestione delle complesse operazioni di scrutinio dei voti e di

trasmissione dei risultati. L'operazione sperimentale, ha interessato 1.500 sezioni in 49

province su tutto il territorio nazionale (tutti capoluoghi di provincia del sud più quelli di

regione del centro-nord) ed oltre un milione di elettori.

La sperimentazione è consistita nello sviluppo di un processo di acquisizione elettronica

del dato di voto (nelle sue due componenti di simbolo e preferenza) ad opera di

"operatori informatici" nominati dal MIT (all’interno del quale era presente anche

un’azienda produttrice di software sarda, la Ales srl.).

"Questa sperimentazione, in linea con le diverse iniziative in atto per la modernizzazione

del Paese, porta l'Italia all'avanguardia in Europa in questo settore e rappresenta la più

grande sperimentazione a livello continentale. La sperimentazione ha riguardato solo la

fase dello scrutinio e non il momento della manifestazione della preferenza. Inoltre lo

scrutinio informatizzato non ha avuto alcun valore legale o giuridico". 9

9 Lucio Stanca: Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

Page 30: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

30

A fronte dei nove passaggi del processo tradizionale di scrutinio, che partendo dalla

verbalizzazione dei dati della sezione si conclude con la trasmissione elettronica degli

stessi al ministero dell'Interno, il nuovo metodo permette di effettuare lo stesso "tragitto"

limitando le operazioni a soli tre passaggi.

L’utilizzo dell’elettronica è stato apprezzato soprattutto nella fase successiva allo

spoglio, ossia in quella di inoltro telematico dei risultati direttamente al Viminale,

saltando ben sei procedure e, soprattutto, eliminando la trascrizione dei dati e il trasporto

materiale delle schede, operazioni onerose e spesso causa di ritardi e talvolta di errori.

Page 31: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

31

In questa fase sperimentale, accanto alle procedure tradizionali che hanno continuato ad

essere le uniche a certificare ufficialmente la validità dei risultati elettorali, i dati di ogni

singola scheda sono stati acquisiti con un lettore ottico e trasferiti su un computer.

L'immissione del voto e della preferenza sono stati contemporaneamente visualizzati

anche su un monitor a disposizione del presidente di seggio e degli scrutinatori che così

hanno potuto controllare che il voto registrato sia stato effettivamente corrispondente a

quello espresso dall'elettore. I risultati digitali, trasferiti in una speciale chiave portatile

Usb dotata di crittografia, sono stati immessi nel computer centrale di quella sede

elettorale e da qui, on line, inviati in tempo reale al sistema centrale.

Il conteggio informatizzato del voto è una sperimentazione finalizzata alla valutazione

dell'efficienza ed applicabilità delle tecnologie informatiche alle operazioni di scrutinio

al fine di:

• semplificare e accelerare le operazioni di scrutinio ottenendo una contrazione dei

tempi del 70% rispetto alla procedura tradizionale,

• facilitare i conteggi riducendo inoltre al minimo la possibilità di eventuali errori

di trascrizione.

• rendere più veloce e sicura la trasmissione dei risultati elettorali

• migliorare l'efficienza delle consultazioni elettorali

• ottenere una importante riduzione dei costi con un risparmio, una volta a regime,

di circa il 50% sulle spese elettorali".

I dati elettronici memorizzati in forma criptata su un apposito supporto informatico al

termine dello spoglio elettorale tradizionale sono stati trasmessi da ciascun operatore

informatico di sezione al coordinatore di plesso che ha effettuato l'invio attraverso linee

riservate direttamente e senza ulteriori passaggi al sistema del Centro di Servizio

Nazionale del Ministero dell'Interno.

Page 32: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

32

Il Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha tenuto a precisare che in questo modo non

si è voluto "assolutamente toccare l'espressione del voto dei cittadini, sovvertire le loro

abitudini ed intervenire con nuove procedure tecnologiche nel momento più delicato

della partecipazione democratica, ma vogliamo invece cominciare a modernizzare il

conteggio dei voti e la successiva trasmissione dei risultati alle sedi istituzionali".

Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha spiegato che "si è

deciso di intervenire su un'operazione come il conteggio dei voti, che ha un alto

contenuto di manualità, attraverso la cui automazione si ottengono significativi benefici

dovuti al fatto che a valle di tale operazione ogni attività è stata effettuata per via

elettronica e senza ulteriori interventi manuali di trascrizione e quadratura dei totali,

garantendo così la correttezza dei dati finali, con grossi benefici per quanto riguarda

l'efficienza ed i tempi di queste operazioni".

Per quanto riguarda il conteggio ufficiale e la trasmissione dei voti, pur restando

invariate le attuali procedure, la fase sperimentale ha previsto, in particolare, che una

volta che i componenti del seggio abbiano concluso l'analisi della scheda un operatore

acquisisca i dati di voto e li immetta nel computer. Contestualmente, gli stessi dati di

voto vengono visualizzati su un altro schermo a disposizione di tutti i componenti del

seggio in modo che essi possano verificarne la correttezza. Tutte le successive fasi di

totalizzazione, quadratura, verbalizzazione e trasmissione dati avverranno in maniera

automatica e, quindi, in modo veloce e sicuro. L'operazione di "interpretazione della

volontà dell'elettore" resta prerogativa del Presidente del seggio.

Ulteriore vantaggio è offerto dalla possibilità di trasmettere per via telematica i

risultati alle sedi istituzionali entro pochi minuti dalla conclusione dello scrutinio rispetto

ai tempi assai più lunghi attualmente impiegati

Il provvedimento ha previsto, tra l'altro, la costituzione di una Commissione di

valutazione dei risultati di questa sperimentazione allo scopo di accertarne il grado di

efficienza e le eventuali problematicità al fine di preordinare gli aggiustamenti necessari

in vista di un allargamento della sperimentazione ad un numero superiore di seggi nelle

successive tornate elettorali. 10

10 www.innovazione.gov.it

Page 33: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

33

IV. CONCLUSIONI

La comunicazione è strumento essenziale della politica in ogni tipo di regime.

Governi e amministrazioni comunicano prescrizioni e notizie ai cittadini, mentre questi

esprimono richieste, consensi o dissensi per influenzare gli organi rappresentativi e

modificarne eventualmente orientamenti e composizione. Per analizzare i meccanismi

della comunicazione, esaminiamo gli strumenti relativi e la loro diffusione.

Comunicare in rete offre grandi vantaggi:

• I messaggi sono trasmessi in modo asincrono: non li riceviamo subito, ma li

troviamo registrati nel computer del nodo cui ci colleghiamo per telefono.

• Il costo è quello minimo di una telefonata urbana breve, data l'alta velocità di

trasmissione

• Il tempo fra trasmissione e ricezione va da pochi minuti a poche ore (meglio della

posta celere).

• Riceviamo messaggi alfanumerici o grafici direttamente nel nostro computer.

Possiamo, quindi, rielaborarli o ritrasmetterli, senza bisogno di copiarli.

• Possiamo inserirci in sistemi informativi culturali, accademici, commerciali,

estrarne dati, operare in modo interattivo sui grossi computer di quei sistemi,

collegarci con gruppi di interessi simili a nostri che registrano messaggi su Bbs

(Bulletin board systems cioè Bacheche elettroniche aperte).

Fra il 1989 e 1993 il Cern di Ginevra ha sviluppato il World wide web (Www), una

rete telematica adatta a scambiare informazioni multimediali (scritti, disegni, diagrammi,

foto). L'Università dell'Illinois ha contribuito allo sviluppo del Www realizzando Mosaic,

un sistema software per reperire informazioni multimediali ovunque si trovino

geograficamente nella rete. Non esiste, né è fattibile un centro di controllo di Internet: la

E-mail è privata e i gestori dei nodi non possono leggerla. Ogni Bbs ha un supervisore

che inibisce l'accesso ulteriore a chi si comporta male trasmettendo messaggi osceni,

scervellati o mirati al profitto (se il canale prescelto lo vieta).

La rete telematica è, dunque, una forma nuova di funzionamento della società. E'

libera, internazionale, costa relativamente poco e offre servizi che possono avere qualità

molto alta e che si usano per rendere più facili compiti antichi e per renderne possibili di

Page 34: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

34

nuovi (acquisire informazione senza libri, né periodici, aggiornarsi in modo istantaneo

non solo su notizie generali e volatili ma anche su questioni professionali e culturali

avanzate, stabilire contatti efficaci con persone note o sconosciute cui ci leghino interessi

comuni). Naturalmente la stessa vastità delle reti interconnesse rende probabile

incontrare anche dati e messaggi irrilevanti, falsi o misti composti da chiacchiericci.

Le reti telematiche ci avvicinano il mondo, e sappiamo che il mondo è imperfetto:

tocca a ciascuno imparare a discriminare il valore di ciò che trova.

I vantaggi superano nettamente svantaggi e rischi. Per questo la popolazione di utenti

delle reti sta crescendo molto velocemente, tanto che è arduo valutarla.

Negli Stati Uniti all'inizio del 1995 pare che gli utenti fossero circa 5 milioni.

In Italia siamo in ritardo: solo poche decine di migliaia, ma già in rapida crescita. Nel

nostro Paese possiamo rallegrarci perché la qualità del servizio telefonico è migliorata

molto negli ultimi anni. La Telecom ha investito a tal fine parecchie decine di migliaia di

miliardi. Però da noi non si discute ancora adeguatamente in pubblico sul diritto a

comunicare a livelli di efficienza più moderni.

Paradossalmente può essere controproducente proporre ai cittadini un uso massiccio

della telematica per attivare i governi (centrali o locali) e aprirli alla partecipazione e al

controllo. Infatti la maggioranza della popolazione è atterrita dal contatto con ogni

prescrizione burocratica (come, ad esempio, la compilazione del modello 740), non ha

familiarità con personal computer e terminali ed è refrattaria a proposte che implichino

studio e aggiornamento culturale. Anche se partecipassero all'impresa, i più mancano

delle conoscenze necessarie anche solo a formulare richieste, a partecipare in alcun

modo, a proporre alcunché.

In una fase iniziale, dunque, l'uso di questi strumenti da parte dei singoli cittadini

potrà essere indiretta. L'assistenza sarà fornita da intermediari addestrati che dispongono

di strumenti informatici e telematici e traducono le richieste di informazioni o servizi

fatte dai cittadini in input informatici precisi.

In una seconda fase di impiego diretto si ricorrerà a strumenti informatici facili da

usare. Fra questi: i sistemi di informazione a menu, in cui fra le opzioni offerte si sceglie

semplicemente toccando con un dito la scritta o l'icona relativa sul video. Già ora lo

sviluppo degli ambienti grafici sui personal e sui terminali facilita la scrittura,

l'archiviazione, il trattamento dei dati e la comunicazione. In avvenire l'uso dei notepad

(tavolette elettroniche che riconoscono parole e numeri scritti a mano) eviterà anche le

difficoltà connesse con le tastiere, ostiche ad alcuni.

Page 35: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

35

Però l'impiego diretto di strumenti informatici darà vantaggi ben maggiori, se si

realizzerà un'opera di riqualificazione capillare per addestrare il pubblico all'uso di

strumenti moderni. Occorre alfabetizzare all'informatica anche gli adulti e continuare con

piani di educazione alla telematica realizzati a molti livelli: dai più elementari ai più

avanzati. Sono ovvie le ricadute positive di una simile impresa in termini di occupazione

nel terziario.

La progettazione tecnica e organizzativa di referendum e votazioni non presenta

difficoltà particolari. Invece di spostarsi fino a un seggio elettorale, il cittadino avrà

accesso a una cabina virtuale connessa in rete. Se dispone di un terminale (computer con

modem) vedrà sullo schermo quali sono le scelte possibili: nomi di candidati e

raggruppamenti o opzioni di referendum. Esprimerà il voto scegliendo una icona sul

menu descritto usando il mouse o il tabulatore. I cittadini che non dispongono di un

computer collegato, potranno votare utilizzando il telefono come terminale. Ascolteranno

messaggi verbali registrati che definiscono le scelte possibili e voteranno componendo

sulla tastiera dell'apparecchio i codici suggeriti

L'espressione del voto non potrà essere simultanea perché l'affollamento degli accessi

congestionerebbe la rete. Potrà avvenire scaglionata lungo una giornata registrando le

scelte di ciascun elettore, previo suo riconoscimento mediante un codice segreto prodotto

in modo automatico. I brogli possono essere evitati per mezzo di codifiche crittografiche

o ricorrendo a opportune chiavi e firme elettroniche. La telematica potrebbe fornire

vantaggi notevoli offrendo ai cittadini informazioni ampie, corrette e facilmente

comprensibili in merito alle questioni da decidere.

Negli Stati Uniti sono state fatte esperienze, munendo di speciali telecomandi i

televisori di un campione di cittadini. L'analisi dei risultati ottenuti ha mostrato che una

porzione significativa del campione era marcatamente influenzata dai messaggi ricevuti

poco prima attraverso il video.

E' facile arguire che l'impiego di canali di comunicazione ottimali (telematici o

video) non può riuscire a informare adeguatamente una popolazione numerosa e

disuniforme nei livelli culturali. Per questa via, dunque, non possiamo sperare di

ottimizzare alcun processo decisionale. Può raggiungere decisioni illuminate (o che

abbiano almeno un'alta percentuale di essere giuste) solo una popolazione che abbia

raggiunto in media un livello culturale abbastanza elevato, purtroppo non si vedono segni

di una svolta culturale di questo tipo.

Page 36: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

36

E' prevedibile, invece, che gli strumenti telematici e informatici futuri renderanno

sempre più facile, veloce e economica la trasmissione di messaggi verbali e scritti,

corredati da immagini, filmati, animazioni.

Questi progressi avranno uno sbocco negativo se i messaggi multimediali sofisticati

veicoleranno solo i contenuti viscerali intesi a colpire le passioni dei destinatari. Sarebbe

triste che i nuovi strumenti telematici così ricchi di promesse facessero la fine di radio e

televisione, largamente ridotte a strumenti commerciali mirati al consumismo o alla

difesa di interessi particolari e, quindi, all'involuzione politica. Gli stessi progressi

potrebbero favorire, invece, lo sviluppo di una cultura sempre più elevata e diffusa.

Questo sarebbe un risultato positivo, in quanto si vedrebbe la democrazia come la

situazione in cui un numero maggiore di persone può compiere un numero maggiore di

scelte informate e non illusorie. 11

Per tutti questi motivi a mio avviso non siamo ancora in grado di avviare una seria

sperimentazione, quella appena conclusa non ha avuto nessun valore legale, infatti i dati

raccolti non sono stati neppure diffusi. Una prova in bianco quindi riservata al solo

conteggio dei voti, per lo scrutinio legale dovremmo ancora aspettare, ed ancora di più

dovremmo aspettare per il voto telematico. Come ho già detto sopra sotto il profilo

tecnico tutto potrebbe funzionare, ma sono le persone a non essere ancora pronte, a

tutt’oggi vi è un'unica certezza: il voto elettronico non si è ancora affermato a livello

internazionale.

11 Vacca R. Nuove tecnologie e qualità del voto

Page 37: Crittografia vuol dire scrittura segreta · direttamente con i rappresentati nelle nuove forme assunte dalla tecnopolitica. L'informatica può rendere più consapevoli gli elettori,

37

V. BIBLIOGRAFIA Materiale utilizzato

1. Batoli O. Il voto negli Stati Uniti, anche il computer sbaglia. In:

Maggioli Editore.Amministrazione civile. Dicembre 2002

2. Crucci R. Elezioni e voto elettronico:lo scetticismo di Lisbona In: Maggioli Editore. Amministrazione civile. Dicembre 2002.

3. Frosoni TE. Le votazioni. In: La democrazia dalla A alla Z. Ed La

Terza. 2002,184.

4. Margiocco F. Voto elettronico Visnù ci protegga; CorrierEconomia,

lunedì 3 maggio 2004

5. Newbury R. Gran Bretagna in lotta contro l’apatia elettorale In: Maggioli Editore.Amministrazione civile. Dicembre 2002.

6. Vacca R. Nuove tecnologie e qualità del voto -(Telèma 1-1995)

7. www.cs.uiowa.edu/~jones/voting/

8. www.e-poll-project.net al 17.04.2004

9. www.voto-elettronico.it al 17.04.2004.

10. www.innovazione.gov.it/ Materiale consultato

1. Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2004 - Legge 8 aprile 2004, n. 90

2. Fishkin J. S. - La nostra voce. Opinione pubblica & democrazia –

Marsilio

3. www.votehere.com