coseriu - linguistica del testo

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  • 5/23/2018 COSERIU - linguistica del testo

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    EUGENIO COSERIU, UNA LINGUISTICA DEL TESTO

    PREMESSA: Introduzione alla linguistica testuale

    Il testo la forma primaria in cui si manifesta il linguaggio umano, parlato o scritto: dalla telefonata alla

    lettera o alle-mail, dalla trasmissione televisiva al trattato scientifico o al romanzo.

    La linguistica testuale studia questa realt estremamente variegata ed eterogenea degli innumerevoli testi

    e tipi di testo. Dobbiamo distinguere per due accezioni diverse di testo, che danno luogo a due

    concezioni diverse della linguistica testuale.

    La grammatica testuale(o grammatica transfrastica) studia le regolarit grammaticali che vanno oltre la

    singola frase. In questo senso la grammatica testuale fa parte della descrizione di una singola lingua.

    Possiamo constatare, per esempio, che la ripresa pronominale, uno dei procedimenti pi caratteristici della

    concatenazione di singole frasi, funziona secondo regole molto diverse in italiano e in tedesco. In modo

    analogo anche i tempi verbali possono assumere un ruolo diverso per la costituzione del testo a seconda

    delle singole lingue.

    La linguistica testuale in senso stretto (o linguistica del senso), invece, studia quelle regolarit nellastrutturazione dei testi che sono indipendenti dalla grammatica delle singole lingue. Questo secondo

    approccio da un lato si concentra sugli specifici procedimenti con cui si genera il senso di un testo (e si

    tratta quindi, come ha messo in rilievo il Coseriu, essenzialmente di una ermeneutica), dallaltro lato si

    interessa dei singoli tipi di testo (tradizioni discorsive). Accanto alle norme linguistiche propriamente dette,

    come sono codificate nelle grammatiche dellitaliano, del francese, ecc., le nostre manifestazioni

    linguistiche sono regolate da specifiche tradizioni a livello testuale, che sono altrettanto indispensabili per

    la produzione e la ricezione dei testi.

    INTRODUZIONE

    La Linguistica del testodi Eugenio Coseriu contiene loriginale proposta teorica del linguista rumeno,proposta che anche uno schema interpretativo valido per ogni tipo di testo.

    Coseriu individua tre piani differenti nel linguaggio:

    1. Un piano universale del parlare2. Un piano storico, delle lingue3. Un piano del testo

    A questi tre piani distinti corrispondono tre competenze:

    1. Una competenza universale, parlare in modo chiaro, logico, coerente, ecc.2. Una competenza determinata storicamente, ossia il saper parlare una lingua3.

    Una competenza particolare, ossia il saper produrre determinati testiIl porre il piano del testo come piano autonomo la vera chiave di volta della teoria di Coseriu. La

    legittimit di questa operazione, a suo dire, testimoniata da molti fenomeni: ad esempio, per motivi

    interni al testo si pu deviare dalle regole della grammatica, possono esistere (ed esistono) testi plurilingui.

    alcuni tipi di testi possono avere una tradizione autonoma (pensiamo ai generi letterari).

    Ognuno di questi tre piani possiede delle funzioni autonome. Giusto per fare un esempio, la categoria

    extra-linguistica dellagente, appartiene al piano del parlare universale, tuttavia essa pu essere espressa

    da funzioni della lingua differenti (soggetto o complemento dagente).

    A queste funzioni autonome corrispondono livelli semantici autonomi:

    1. Alle funzioni del parlare in generale corrisponde la designazione2. Alle funzioni della lingua corrisponde il significato3. Alle funzioni del testo corrisponde i senso

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    Designazione e significato, considerati unitariamente, costituiscono il significantedel senso unit di ordine

    differente. Nei testi sussiste sempre questo rapporto duplice che pu portare ad una corretta

    comprensione del significante senza tuttavia comprendere nulla del senso.

    Cos intesa la linguistica del testo si configura come ermeneutica del senso.

    Linguistica del testosi rivolge al testo individuato come piano autonomo del linguaggio. Ha il compito di

    interpretare significato e significante di lingua quali espressione del senso (ermeneutica del senso)

    CAPITOLO 1: INTRODUZIONE ALLA PROBLEMATICA DI UNA LINGUISTICA DEL TESTO

    Definizione di testo:deve essere definito in correlazione a una lingua.

    Applicazione delle regole di una lingua determinata in un insieme chiuso; Concetto allinterno del quale si operano distinzioni come romanzo tragedia

    commedia, senza far entrare in gioco le regole di una lingua determinata

    Definizione di linguaggio: il linguaggio unattivit universalmente umana che,realizzata individualmente,viene esercitata da ogni uomo, mentre, per converso, ogni singolo segue norme storicamente date, fondate

    su tradizioni comuni

    Tre livelli nell'ambito linguistico:

    1) Livello universale, il parlare o il linguaggio in generale;2) Livello storico, ossia il livello delle singole lingue storiche;3) Livello dei testi ossia il livello degli atti linguistici e delle compagini di atti linguistici che vengono

    realizzati da un certo parlante in una certa situazione, cosa che pu avvenire sia in forma orale sia

    in forma scritta

    I greci conoscevano quattro discipline linguistiche delle quali tre avevano un proprio nome.

    Grammatica, retorica e dialetticaTrivio

    Aritmetica, geometria, astronomia e musicaQuadrivio

    1) Grammaticatutto ci che ha validit indipendentemente da una qualunque situazioneimmaginabile del parlare;

    2) Retoricastudio dell'uso linguistico collegato alla situazione: uso linguistico dovuto a trecoordinate fondamentali:

    a.

    i parlanti e coloro i quali indirizzata la parola, i soggetti che comunicano;b. le circostanze del parlare, ossia la situazione in cui parlare si realizza;c. l'oggetto di cui si parla

    3) Dialetticastudio di un particolare uso del linguaggio nella scienza, concepita come ricerca dellaverit. Esso costituisce qualcosa di simile a una teoria del linguaggio scientifico e della discussione

    scientifica, (modo in cui possono essere formulate e difese le tesi contro eventuali obiezioni)

    Giustificazione della grammatica transfrastica: i problemi del testo

    Elenco di fenomeni che hanno adito alla costituzione di una forma moderna di linguistica del testo

    1) topicalizzazionelaccento posto su una parola di una frasefa s che cambi il suo significato2) formule (cera una volta)3) ellissi

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    4) costruzioni regolari, virtualmente possibili e tuttavia presumibilmente non esistenti nella lingua:Einstein fu un famoso astronauta.

    5) Domanda e risposta: riconosciamo se qualcosa o no una risposta in relazione al testo.Riconosciamo anche che tipo di risposta (studia? Legge).

    6) Sostituzione: i pronomi ad esempio stanno al posto del nome, ma vero anche il contrario cosalegge Coseriu? sta per cosa leggo io ?

    NB: Tutti questi esempi oltrepassano il confine della frasesi possono estendere a testi interi

    I livelli di strutturazione idiolinguistica

    Idiolinguistico fenomeno che ha valore per una determinata lingua senza pensare che possa essere

    considerato universale per tutte le lingue del mondo.

    o Testoo Fraseo Clausola (naturalmentelo ha fatto)o Sintagma (no latino)o Parola (no latino)o Elementi minimi(significativi), universali.

    casas = in spagn case, in lat. Acc plur le case: forma =, significato = dato per da due funzioni diverse.

    i diversi tipi di linguistica del testo

    una distinzione preliminare:

    1) LINGUISTICA VERA E PROPRIA: ha come oggetto testi che compaiono a un livello autonomo dellasfera linguistica. Anteriore alle singole lingue. Linguistica del testo concepito come piano del

    linguaggio in generale.

    2) GRAMMATICA TRANSFRASTICA: Linguistica del testo inteso come uno dei piani della strutturazioneidiolinguistica.

    3) LINGUISTICA INTERA i testi stessi come punto di partenza. Le funzioni idiolinguistiche vengonodefinite a partire dalle funzioni testuali. Esempio: articolo: IL indica qualcosa gi nominato nel testo(preinformazione); UN invece indica qualcosa di nuovo (informazione successiva). = per i tempi

    verbali funziona allo stesso modo. Questa terza linguistica divide i testi in enunciazione (passato

    prossimo) e narrazione (preterito, alias p. remoto).

    Corretto dire che esprimersi linguisticamente significa comporre testi e che, per comprendere la

    grammatica di una data lingua, sia necessario e produttivo partire dagli stessi testi. sbagliato

    invece credere che la competenza della lingua (storicamente intesa) e quella di produrre testi

    siano lo stesso.

    MA!! Questa linguistica equipara in modo ingiustificato le funzioni testuali alle funzioni della lingua.Ci non certo ammissibile per tutte le lingue.

    La terza linguistica, assolutizzando il testo assumendolo come base, non una linguistica del testo,quanto una linguistica delle lingue; deve essere perci considerata una FALSA PISTA della linguistica

    del testo.

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    Lassunto dellautonomia del piano dei testi e la legittimazione della prima linguistica del testo

    Linguistica del testo come ermeneutica e filologia rettamente intesa

    1) Piano del parlare in generale: fenomeni comuni a tutto il parlare e ad ogni lingua. Riconducibili adue fattori generali:

    possibilit di riferirsi ad una realt extra-linguistica facolt universale del parlare, non determinata storicamente, che possediamo come

    parlanti. Due fenomeni in questo saper parlare:

    i. principi del pensiero (identit, non contraddizione..)si presuppone nellaltro unacognizione delle cose (l sulla strada);

    ii. cognizione delle cosesi presuppone una cognizione umana (un sole, una luna,due mani..)

    2) Piano delle lingue3) Piano del testo:elementi che ne giustificano lautonomia:

    testi plurilingui; dei testi oltrepassano le regole della lingua (mizu, mizustile dei telegrammi ecc); sono condizionati dalluniverso del discorso (mitologia, logica, scienza.); sono condizionati dalla situazione (due da settecento e due da tremila); tradizioni indipendenti.

    I tre piani del linguaggio come gradi del sapere linguistico

    Coseriu chiama saperi ci che costituisce lo sfondo di tradizionalit cui attinge il parlante: noi la

    chiameremmo competenza. A questi tre saperi corrispondono tre piani e tre valutazioni.

    Piani

    Universale

    Storico

    Riferito al testo

    Gradi

    Locutivo

    Idiomatico

    Espressivo

    Valutazione

    Congruente

    Corretto/esemplare

    adeguato

    Sapere elocuzionale 2. Sapere idiomatico

    Sapere espressivo

    1. SAPERE ELOCUZIONALERiguarda il sapere della lingua in generale, ci che vale per ogni lingua.

    Quando pensiamo a certe discussioni molto vive dentro certi paradigmi teorici, spesso si presentano conle

    frasi che vengono giudicate poco accettabili da un punto di vista logico, semantico3

    Fa riferimento a dei principi del pensiero al saper parlare in generale (una frase sintatticamente

    accettabile, deve essere accettabile anche semanticamente).

    quel sapere a cui facciamo riferimento quando pensiamo allenciclopedia del parlante universale.

    Ci sono restrizioni sintattiche che nascono da questo saper parlare in generale.Competenza che riguarda leloquio. Si pone ad un livello pi generale di accettabilit .

    C un altro tipo di competenza nella quale c la nozione di errore.

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    2. SAPERE IDIOMATICOSapere storico, attestato nel dominio di una certa lingua. Sapere di chi parla una lingua specifica.

    Generalmente la grammatica e la linguistica delle lingue si concentrano su questo livello.

    Saussure chiama questo sapere linguistica interna.

    C una tendenza a chiudere la competenza del parlante a questo (sapere idiomatico), senza distinguerla

    dal sapere elocuzionale e da quello espressivo.

    3. SAPERE ESPRESSIVOIl sapere che concerne la formazione specifica dei testi.

    Relativo al livello individuale dellatto linguistico e della serie di atti linguistici di un individuo in una

    situazione determinata. Mi permette di dare un giudizio di conformit. Un testo il prodotto di questo tipo

    di atto linguistico (i due poli di questo sapere sono: il grido e un testo molto elaborato).

    RIASSUMENDOtre piani: universale, storico, riferito al testo

    tre gradi (o tecniche): locutivo, idiomatico, espressivotre valutazioni: congruente, a)corretto b) esemplare, adeguato

    Vale anche qui il principio della determinazione progressiva: adeguatezza pu superare (aufheben) la

    correttezza. Tre valori di contenuto corrispondenti ai tre piani del linguaggio:

    1. universale -> extralinguistico-metalinguistico (esempio del categoria agente)2. storico (significato) -> soggetto, strumentale, agentivo..3. testo -> esortazione, risposta, preghiera, obiezione, scherzo..

    DAL COSERIU: Il complesso delle funzioni del linguaggio, del parlare in generale, ossia il complesso delle

    funzioni che concernono la designazione di oggetti e stati di cose nel mondo, pu essere considerato una

    specie di contenuto linguistico. Chiamiamo questa specie di contenuto DESIGNAZIONE. Il complesso di ciche una determinata lingua pu esprimere come tale, il complesso di ci che viene compreso solo mediante

    la lingua, mediante una lingua determinata, pu a sua volta essere considerato una particolare specie di

    contenuto. questa la specie di contenuto che chiameremo SIGNIFICATO. Infine, il complesso delle funzioni

    testuali, il complesso di ci che pu essere compreso mediante e solo mediante il testo, ovvero il

    complesso dei contenuti che sono dati solo come contenuti testuali, lo chiameremo SENSO.

    I TRE TIPI DI CONTENUTO

    Designazione quei concetti che sono intuitivi, universali, che costituiscono il contenuto della lingua

    (rinvio allextralinguistico).Significato traduzione letterale.

    Senso quando traduciamo facciamo a volte loperazione di tradurre letteralmente (per significato) altre

    volte si traduce per senso (non corrispondenza 1:1 ma 1:2, 1:3, ecc. delle parole).

    Sono i termini che indicano ci che un linguista (Coseriu) pensa del contenuto del segno linguistico quando

    si trova a fare indagini sul significato semantico.

    Mondo Designazione

    Lingua Significato

    Testo Senso

    Sul senso: doppio rapporto segnico. Come in Saussure. Nel linguaggio tecnico designazione e significato

    sono spesso lo stesso, anche il senso talvolta: cosa significa? esattamente quello che ho detto

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    CAPITOLO 2: LINGUISTICA DEL TESTO COME LINGUISTICA DEL SENSO

    Critica alla teoria dello scarto: (dalla norma, da qualcosa di usuale)

    1. Ogni testo possiede senso (non solo i testi poetici o letterari)2. La lingua o il testo poetico non deviano dal testo normale3. Scarto un concetto relazionale, bisogna dire da cosa si devia.

    Karl Buhler, il modello strumentale:

    Karl Bhler propose un modello per spiegare le relazioni fondamentali del segno linguistico allinterno di un

    modello di comunicazione, chiamato modello di linguaggio come organo

    Segno linguistico per lui innanzitutto un fatto materiale e ha un rapporto triadico con ci che lo circonda

    (funziona come segno proprio grazie a questo rapporto)

    Parlante che esprime il segno linguistico: MITTENTE

    Ascoltatore che lo riceve: DESTINATARIOOggetti e gli stati di cose dei quali si parla: OGGETTI

    Parolarganonstrumento con cui il parlante comunica allascoltatore qualcosa sugli oggetti

    Mittente: Il segno notifica di uno stato psichico (successivamente sostituir notifica con espressione)

    Destinatario: il segno richiama (in seguito B. dir appella). Ricevere il segno e interpretarlo.

    Oggetti o stati di cose: il segno rappresenta (funzione principale e, tranne in casi limite, mai eliminabile)

    Il segno dunque simbolo(degli oggetti), sintomo(del mittente), segnale(nel suo appellarsi al destinatario)

    FUNZIONI:Mittentefunzione di NOTIFICA

    Destinatariofunzione di RICHIAMO

    Oggettofunzione di RAPPRESENTAZIONE

    Jakobson: estensione del modello buhleriano

    Jakobson tiene il mittente e il destinatario di Buhler. Sostituisce gli oggetti e stati di cosecon il contesto ed

    aggiunge il messaggio, il codice (lingua) e il contatto. A questi sei caratteristiche del segno linguistico

    corrispondono 6 funzioni: emotiva (notifica), conativa (richiamo), referenziale (rappresentazione), ftica,poetica, metalinguistica.

    Jakobson individua sei funzioni del linguaggio, corrispondenti ciascuna a uno degli elementi presenti nella

    comunicazione:

    1. Funzione emotiva, evidente quando si fa attenzione al mittentedell'atto di comunicazione;2. Funzione ftica, legata al canaleattraverso il quale passa il messaggio;3. Funzione conativa, legata al destinatarioche partecipa alla comunicazione con una sua reazione;4. Funzione poetica, legata al messaggiostesso e maggiormanete evidente nel linguaggio estetico;5. Funzione metalinguistica, legata al codicecondiviso tra mittente e destinatario perch si produca

    significazione;6. Funzione referenziale,legata al contestoin cui si svolge la comunicazione.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Referenzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Referenzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Referenzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Comunicazione
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    Coseriu critica la poeticail come, lattenzione alla forma viene vista comunque come comunicazione. La

    funzione verrebbe a divenire un semplice fatto di estetica.

    Excursus sulla comunicazione: di due tipi:

    Comunicarsi a qualcuno o comunicare qualcosa qualcuno Entrare in relazione con laltro

    dimensione alterit del linguaggio nella poesia questa dimensione non intaccata inquanto si parla, al contrario, di obiettivizzazione del soggetto

    Larte viene realizzata conformemente a un suo peculiare dover essere

    Critica inoltre luniversalit delle funzioni fatiche e metalinguistiche.

    Le funzioni fatica e metalinguistica sono solo due casi del richiamo e della rappresentazione!

    Ma possiamo salvare due importanti intuizioni in Jakobson:

    1) intuizione sul poetico inteso come rivolgersi a quel che detto2) Ha notato che nel modello bhleriano le funzioni non solo funzioni del segno linguistico, bens

    funzione del segno nel suo uso (ossia dellatto linguistico).

    Ritornando a Bhler: vero che la parola (il segno in Bhler) organon (strumento)? B. dimentica il concetto

    (come dicevano gli stoici) o significato ossia il cosa si sta comunicando.

    Differenza tra ci che appartiene al segno (sintomo e segnale) e ci che lo precede (il simbolo che gi tale

    anche solo nel pensiero)

    Ulteriore critica: Friedrich Kainz critica che le funzioni bhleriane non sono coordinabili, non si tratta di

    funzioni dello stesso tipo. Notifica e richiamo sono funzioni del segno nel suo impiego concreto. Egli

    introduce il termine RESOCONTO atto a indicare il rendimento rappresentativo del segno appunto nellatto

    linguistico concreto. Inoltre secondo Kainz, Bhler non distingue in modo chiaro tra le funzioni del segno

    nella linguasegno virtuale, d del segno nel testosegno attuale

    Il segno linguistico nel testo: altri tipi di relazioni

    Il senso emerge anche in relazioni ad altri fattori.

    1)

    RELAZIONI CON SINGOLI SEGNI

    Relazioni tra un segno ed un altro:

    sotto ilprofilo materiale(rima, allitterazione) sotto il profilo del contenuto (la parola pipistrello rimanda a cose differenti in ogni

    linguaanche se in italiano abbiamo un diminutivo ello per un pipistro, termine non

    documentato.

    2) RELAZIONI CON GRUPPI O CATEGORIE DI SEGNITra un segno ed un insieme o gruppo di segni (genere e sesso ad es. luna, sole, morte (maschili o femminilidi volta in volta)

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    Sesso e generela morte: in italiano femminile, vi nellimmaginario comune la donna-morte, mentre in

    tedesco, essendo un termine maschile, essa rappresentata da un uomo. Molti collegamenti genere-sesso,

    anche se al momento non ci sembrano giustificabili, derivano da un passato in cui si tendeva a allegorizzare

    e antropomorfizzare concetti, animali, strumenti in maniera pi capillare (tavolomaschile)

    Altro esempio i nomi degli aggettivi italiani indicanti temperatura sono al participio passivi quelli

    designati come molto freddi (ghiacciato, gelato), participi attivi quelli molto caldi (bollente, scottante).

    Inoltre i colori coincidono con normalissimi aggettivi qualificativi. In rumeno invece, si tende a far derivare il

    colore dalloggetto appunto di quel colore: fumuriucolor fumogrigio.

    3) RELAZIONI CON LINTERO SISTEMA DI SEGNITra un segno e lintero sistema di segni ossia la lingua storica e funzionale.

    HJELMSLEV:

    denotataoggetti e stati di cose designati; connotatasistema di segni a cui la parola appartiene

    Ex tavolo: mobiledenotatum; italianoconnotatum (divenuto poi evocatum)

    Aneddoto di code-switching

    Parlo in spagnolo a Dio, in italiano alle donne, in francese agli uomini, e in tedescoal mio cavallo.

    (CarloV d'Asburgo)

    Lingua dimitazionecaricature sociali (la serva veneziana). I fiorentini vengono imitati aspirando tutte le c

    senza considerare il fatto che la gorgia non sia universalmente accettata.IMITAZIONE APPROSSIMATIVA

    RELAZIONI CON SEGNI IN ALTRI TESTI

    Chiaramente si tratta di testi che hanno un impatto importante nella storia di un dato paese (Don

    Chisciotte per gli spagnoli, i Promessi Sposi per gli italiani ecc)

    1) I DISCORSI RIPETUTI possibilit di utilizzare nei testi i segni in modo tale che debbano essereintesi come allusione a una sequenza di segni gi perfezionata, gi esistente (molti amici, molto

    disonore)

    2) DETTI PROVERBIALI (questo matrimonio non sha da fare) due categorie difficilmentedistinguibili; [In un luogo della Svevia,] il cui nome non voglio ricordare.. (incipit di Don Chisciotte.

    Riconoscibile in Spagna quanto nel mezzo del cammin di questo corso in Italia

    RELAZIONI TRA SEGNI E COSE

    1) imitazione attraverso la sostanza del segno: onomatopea imitazione indiretta attraverso larticolazione sinestesia.

    2) imitazione attraverso la forma del segnodimensione del testo intero.es. Ulisse Joyce dura 24 h quanto la lettura del testo).

    RELAZIONI TRA SEGNI E COGNIZIONI DELLE COSE

    Significati diversi in base allo stato-comunit linguistica in questione.

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    Regionespazio che racchiude un segno funzionante in determinati sistemi semantici

    1) Zone2) Ambiti3) Ambienti

    INTORNI

    CONTESTOambiente puramente linguistico del segno nel testo, il gi detto. Pu essere IDIOLINGUISTICO

    (la lingua stessa con cui si parla, i segni utilizzati nellatto linguistico stesso), DI DISCORSO (testo stesso

    come intorno di ciascuna delle sue parti), EXTRALINGUISTICO (circostanze non linguistiche che vengono

    percepite direttamente dai parlanti pu essere empirico, occasionale [occasione del parlare, congiuntura

    soggettiva o oggettiva dellatto del discorso],storico, culturale o naturale)

    SITUAZIONE ambiente non linguistico del segno o della sequenza di segni, circostanze che

    accompagnano latto linguistico, eventualmente anche certe informazioni che il parlante presuppone

    tacitamente allascoltatore. Pu essere DIRETTA(il parlante qui, adesso) o INDIRETTA (io narrante)Bhler (che evidentemente non si sa fare i fattacci suoi) introduce una distinzione tra intorno sinsematico,

    sinfisiconovit, alias contesto fisico, e simpratico)

    UNIVERSO DEL DISCORSO sistema universale di significati di cui fa parte un testo e mediante il quale

    questultimo acquista validit e un senso specifico. costituito da ogni forma di interpretazione del mondo

    un mondo specifico

    (schema pag. 122123). Da notare: il contesto procede e segue, contesto extra-linguistico naturale.

    senso combinazione di tutte le relazioni segniche, riunibili sotto il nome di evocazione che va ad

    aggiungersi a rappresentazione, notifica ed appello

    IL SENSO COME COMBINAZIONE DI TUTTE LE RELAZIONI SEGNICHE

    Hjelmslev: la lingua un sistema denotativo nel senso della funzione rappresentativa.

    Lingua denotativa sistema di segni in cui n lespressione n il contenuto considerati isolamente

    hanno funzione segnica. Infatti questa pu esserci solo con la reciprocit dei due piani.

    Lingua connotativalingua in cui espressione e contenuto, considerati in s e per s, possono assumere

    carattere segnico e rendersi indipendenti

    Metalingualingua in cui il piano del contenuto diventa a sua volta una lingua.

    Con notatore

    elemento segnico sul piano dellespressione. Un testo potrebbe essere non-unitario sotto iseguenti aspetti:

    a. Stileb. Specie di stilec. Stile di valored. Genere di stilee. Disposizionef. idioma

    su Hjelmslev e Johansenp.135guarda schema

    forma & sostanza dellespressione e del contenutocome smembrare un segno

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    EVOCAZIONE E SENSO: FUNZIONE SEGNICA E FUNZIONE TESTUALE

    Non solo levocazione esaurisce il senso ma tutte le funzioni segniche

    LINGUAGGIO E POESIA

    Poesia:

    1) Tutte le relazione segniche non sono specifiche della poesia2) Le relazioni segniche hanno nella poesia la loro piena attualizzazione3) Non una modalit tra le altre ma il linguaggio per eccellenza4) quindi contro Jakobson5) linguaggio nella sua piena funzionalit. Contro la concezione del segno come strumento nel

    linguaggio poetico

    ESISTE UN METODO ADEGUATO PER INTERPRETARE I TESTI

    non esiste una tecnica universalmente valida per interpretare un testo

    non si da scienza dellindividuale

    tuttavia il metodo commutativoapplicato normalmente nella linguistica senza aggettivo il metodo

    corretto. Esso, applicato il pi delle volte inconsapevolmente, deve tenere conto di tutte le relazioni sopra

    riportate (molte di pi rispetto alle lingue). In sostanza si sostituiscono parti dellespressione di un segno

    per stabilire se il contenuto muta. Applicato sia sui testi che sulle lingue.

    NON ESISTE UN PROCEDIMENTO UNIVERSALMENTE VALIDO PER SCOPRIRE IL SENSO OBIETTIVATO

    I COMPITI DESCRITTIVI E STORICI DELLA LINGUISTICA DEL TESTO

    Compito della linguistica del testoregistrazione e ordinamento della molteplicit infinita di testi concreti

    sulla base di tratti comuni a pi testi.individuazione di specie testuali.

    Anche i testi come le lingue possono essere analizzati nei termini di sincronia e diacronia (come voleva

    Saussure)

    SULLA STILISTICA DELLO SCARTO

    Ricordella: scarto= in riferimento a parole poco poetiche o troppo simili al parlare quotidiano. Si basa

    sullassunto che il linguaggio quotidiano rappresenti un modo NORMALE di parlare, e che quello poeticoinvece rappresenti un modo NON-NORMALE.

    UNA LINGUISTICA DEL TESTO SUSCETTIBILE DI SVILUPPO: LA STILISTICA INTEGRALE DI LEO SPITZER

    I meriti di Spitzer.

    Manca per una enumerazione dei procedimentI costitutivi del senso e larticolazione del senso. Inoltre il

    senso non solo dei testi letterari come bene ha individuato Antonello Pagliaro con la sua critica

    semantica

    Esempi:

    SpitzerDon Chisciotte (nomi plurimi, libro della libertper Spitzer solo Dio conosce i nomi giusti, percile varianti presenti in Cervantes servono a indicare la piccolezza e nullit umana). Errore: non il SENSO del

    romanzo, al massimo il senso di una parte del romanzo.

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    Kafkaleggi

    IL SENSO COME RISULTANTE DI DIVERSE RELAZIONI SEGNICHE. ABBOZZI INTERPRETATIVI DI TESTI DI

    LETTERATURA ALTA E DI LETTERATURA BASSA

    Alceo tempesta (imitazione attraverso la forma)

    Eschilo Agamennone (trasformazione di relazioni (paradigmi) in assenza in relazioni (presenza)

    Saffo Epitalamia (contesto extra-linguistico culturale)

    Saffo Il quinto libro

    Eschilo I persiani contesto linguistico indiretto

    Canzone argentina -> contesto extra-linguistico naturale

    IL CONTESTO TEMATICO

    Il contesto tematico parte del contesto linguistico indiretto (es. cera una volta, il tema in Poe)

    Linguistica del testo e linguistica generale hanno pi comunanze di quanto non si possa credere. Tuttavia

    la linguistica generale pu essere soltanto una disciplina ausiliaria per la linguistica del testo. Essa ad

    esempio utile quando il senso del testo nasce da un procedimento linguistico (men de in Saffo o il per

    del cantico di frate sole) e la lingua comunque sempre il grezzo materiale da cui si origina il senso.

    Linguistica comunque filologia per come era intesa (arte dellinterpretazione dei testi) ed ermeneutica.

    Il decalogo della linguistica del testo: pg. 182183

    3. LINGUISTICA DEL TESTO COME GRAMMATICA TRANSFRASTICA

    Grammatica transfrastica: testo come piano della strutturazione idiolinguistica

    Linguistica del senso: testo come piano del linguaggio in generale

    Il testo pu essere un elemento razionalmente non necessario come piano della strutturazione

    idiolinguistica (il testo in senso generale necessario), tuttavia in ogni lingua finora conosciuta il piano deltesto presente.

    Quattro caratteristiche dei piani: iperordinazione, subordinazione, coordinazione, sostituzione.

    Sostituzione: solitamente ristretta alla pronominalizzazione in realt anche altre forme possono fare da

    pronomi, ad es. le riprese mediante sinonimi e iperonimi o la ripresa implicita (la chiesa)

    coordinazione: al di qua e al di l dei limiti della frase: Gianni e Maria leggono (Gianni legge+ Maria legge )

    competenza locutiva, idiomatica e espressiva sono unite nella pratica ma vanno divise e si lasciano

    distinguere.

    Linguistica transfrastica una scienza ausiliaria indispensabile per la linguistica del testo.

    Lingua fa da piano dellespressione, il testoda piano del contenuto ogni volta di secondo grado.

    retorica antica: inventio, disposito, elocutio, memoria, voxiperordinazione c sempre nel testo. Coordinazione ha delle forme specifiche (da una parte, dallaltra).

    Subordinazione (citazioni).