corso di formazione il percorso di armonizzazione

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www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] Il percorso di armonizzazione contabile negli EE.LL. I principi cardine e le indicazioni emergenti dalla sperimentazione in atto 1 Corso di formazione 1° incontro: L’armonizzazione contabile negli EE.LL.: il percorso di sperimentazione e la struttura del nuovo bilancio Brescia, 26 ottobre 2012 Prof. Luca Bisio: Professore di Economia e gestione delle imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, esperto di programmazione, contabilità e controllo negli Enti locali, già componente dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali (Ministero dell’Interno). www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 2 Lo scenario di riferimento Gli elementi portanti del nuovo sistema contabile Il quadro normativo e gli strumenti operativi Il percorso di sperimentazione 1 2 3 Sommario 4 LO SCENARIO DI RIFERIMENTO E IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE

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Page 1: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected]

Il percorso di armonizzazione

contabile negli EE.LL. I principi cardine e le indicazioni emergenti dalla

sperimentazione in atto

1

Corso di formazione

1° incontro: L’armonizzazione contabile negli

EE.LL.: il percorso di sperimentazione e la struttura

del nuovo bilancio

Brescia, 26 ottobre 2012

Prof. Luca Bisio: Professore di Economia e gestione delle imprese presso la Facoltà

di Economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, esperto di

programmazione, contabilità e controllo negli Enti locali, già componente

dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali (Ministero dell’Interno).

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 2

Lo scenario di riferimento

Gli elementi portanti del nuovo sistema contabile

Il quadro normativo e gli strumenti operativi

Il percorso di sperimentazione

1

2

3

Sommario

4

LO SCENARIO DI RIFERIMENTO E IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE

Page 2: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 3

Lo scenario di riferimento

1

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 4

Una riforma prioritaria nel quadro europeo

«È in discussione in Parlamento una proposta di legge costituzionale per introdurre un vincolo di bilancio in pareggio per le amministrazioni pubbliche, in coerenza con gli impegni presi nell'ambito dell'Eurogruppo.

[…]

Sarà anche necessario attuare rapidamente l'armonizzazione dei bilanci delle amministrazioni pubbliche. Opportunamente la proposta di legge in discussione in Parlamento già prevede l'assegnazione allo Stato della potestà legislativa esclusiva in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici. Nell'immediato daremo piena attuazione alle manovre varate nel corso dell'estate, completandole attraverso interventi in linea con la lettera di intenti inviata alle autorità europee»

Discorso di Monti per la fiducia in Senato – 17/11/2011

L. Cost. 1/12

Page 3: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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Le direttrici del percorso di riforma

1. Raccordo con le esigenze di

governance europea dei conti pubblici

2. Federalismo fiscale e pareggio di bilancio

costituzionale

3. Armonizzazione tra sistemi contabili dei

diversi comparti della PA

4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

5. Convergenza con i principi contabili del

settore privato Armonizza

zione

contabile

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected]

«Nell’ultimo anno, l’esigenza di migliorare i conti

pubblici è diventata ancora più pressante, in

quanto la Commissione europea ha rafforzato

la statistical governance dell’Unione, al fine di

garantire che la qualità dei dati sia assicurata a

ogni livello della filiera di produzione delle

statistiche di finanza pubblica».

6

1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Dott. Mario Canzio

Ragioniere Generale dello Stato

Convegno 12/04/2012

1

2

3 Maggiore omogeneità dei sistemi di classificazione adottati dalle PA

Maggiore trasparenza in materia di produzione di dati

4

Migliore qualità nella produzione delle statistiche di finanza pubblica

Migliore rappresentazione della situazione economico-finanziaria degli enti della PA con sistemi più rispondenti alle esigenze di stakeholder e decisori politici

Page 4: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

La Commissione europea ha inteso rafforzare la statistical governance

dell’Unione al fine di migliorare la qualità dei dati soggiacenti il calcolo dei

saldi di finanza pubblica rilevanti ai fini della valutazione delle politiche

economiche intraprese dagli Stati aderenti all’UEM.

Six Pack

Procedura

disavanzi

eccessivi (Reg. 479/09 e s.m.i.)

Pacchetto legislativo composto da 5 regolamenti e una direttiva finalizzato a:

• riformare la governance economica europea e introdurre una normativa più rigorosa in materia di politiche di bilancio;

• rafforzare il Patto di stabilità e crescita, permettendo un controllo più rapido delle politiche fiscali;

• innovare il sistema di governance con azioni preventive e azioni correttive per correggere gli squilibri macroeconomici nell’UE;

• introdurre meccanismi che sorvegliano e prevengono una crescita smisurata dei debiti sovrani e del deficit negli Stati membri;

• garantire maggiore trasparenza e democraticità nel processo decisionale;

• migliorare la qualità e l'attendibilità delle statistiche.

Entrato in vigore il 12/12/2011

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1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Six

Pack

Reg. 1173/2011 Sorveglianza

di bilancio

nella zona

euro

Reg. 1174/2011 Correzione

squilibri

macroecono

mici eccessivi

Reg. 1175/2011 Rafforzamento

sorveglianza

bilancio e

politiche

economiche

Reg. 1176/2011 Prevenzione e

correzione

squilibri

macroeconom

ici

Reg. 1177/2011 Accelerazione

e chiarimento

procedura

disavanzi

eccessivi

Direttiva 2011/85

Requisiti per i

quadri di

bilancio degli

Stati membri

Procedura

disavanzi

eccessivi (Reg. 479/09 e s.m.i.)

Page 5: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Direttiva 2011/85: Requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

1. Gli Stati membri si dotano di sistemi di contabilità pubblica che coprono

in modo completo e uniforme tutti i sottosettori dell’amministrazione pubblica e contengono le informazioni necessarie per generare dati

fondati sul principio di competenza al fine di predisporre i dati basati sulle

norme SEC 95. Detti sistemi di contabilità pubblica sono soggetti a

controllo interno e audit indipendente.

2. Gli Stati membri assicurano che i dati di bilancio di tutti i sottosettori

dell’amministrazione pubblica siano disponibili al pubblico

tempestivamente e regolarmente come stabilito dal regolamento (CE) n.

2223/96:

• dati sulla contabilità di cassa (o dati equivalenti della contabilità

pubblica se i dati sulla contabilità di cassa non sono disponibili);

• tabella di riconciliazione dettagliata in cui figurano la metodologia di

transizione tra tali dati e quelli basati sulle norme SEC95.

Art. 3

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 10

1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Direttiva 2011/85: Requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

Serie di disposizioni, procedure, norme e istituzioni

inerenti alla conduzione delle politiche di bilancio

dell’amministrazione pubblica

Art. 2

Quadro

di

bilancio

Sistemi di bilancio e statistiche

Previsioni per la programmazione

di bilancio

Regole numeriche di bilancio (PSI)

Quadri di bilancio a medio

termine

Procedure per la formazione dei

bilanci

Monitoraggio e trasparenza dei

sistemi di bilancio

Meccanismi di coordinamento tra sottosettori della PA

Page 6: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Direttiva 2011/85: Requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

Gli Stati membri assicurano che

tutte le misure adottate per

conformarsi […] si applichino in

modo coerente e riguardino tutti i

sottosettori dell’amministrazione

pubblica. Ciò richiede in

particolare l’uniformità delle

norme e procedure contabili

nonché l’integrità dei sistemi di

raccolta e elaborazione dati

sottostanti.

Art. 12 Art. 15

Gli Stati membri mettono in vigore

le disposizioni necessarie per

conformarsi alla presente

direttiva entro il 31 dicembre

2013. Essi comunicano

immediatamente alla

Commissione il testo di tali

disposizioni.

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 12

1. Il raccordo con le esigenze di governance europea

Due direttrici di fondo

Armonizzazione dei conti

pubblici al sistema europeo di

classificazione dei conti (SEC

95)

Armonizzazione delle procedure

e dei controlli per assicurare la

qualità dei dati utilizzati per il

consolidamento dei conti

pubblici

Page 7: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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2. Federalismo fiscale e pareggio di bilancio costituzionale

Coordinamento

finanza

pubblica

Unitarietà

economica della

Repubblica

Armonizzazione

bilanci pubblici

Attuazione del Federalismo fiscale

Mantenendo

Pareggio di

bilancio

costituzionale

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2. Federalismo fiscale e pareggio di bilancio costituzionale

«[…] Il quarto ed ultimo punto riguarda l’assetto istituzionale del nostro Paese, riferendoci con ciò alla ripartizione delle funzioni che ogni livello di governo è chiamato a svolgere. Sembrerebbe logico definire prima i compiti di ogni

ente (“chi fa che cosa”) e successivamente impostare la struttura di finanziamento degli stessi (“come finanziare le funzioni”), ma nell’ultimo decennio le discussioni relative al federalismo fiscale e a quello “istituzionale” sono procedute in parallelo, generando una certa dose di confusione ed

incertezza.

Federalismo «fiscale» e federalismo «istituzionale»

*Filippo Tosi, Il federalismo fiscale a due anni dalla legge delega, Giugno 2011- www.portale federalismofiscale.gov.it

Carta delle

autonomie

Accorpamento

piccoli comuni

(Unioni)

Soppressione/

accorpamento

Province

Soppressione

Comunità

montane

Esercizio associato

funzioni

Page 8: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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3. Armonizzazione tra sistemi contabili dei comparti della PA

La situazione attuale è caratterizzata da una notevole eterogeneità

dei sistemi contabili adottati dai diversi comparti del settore

pubblico, frutto di riforme che, a partire dagli anni ’90, si sono spesso

stratificate e sovrapposte tra loro

Stato (Lg. 94/97 –

D.Lgs. 279/97)

EE.LL. (D.Lgs. 77/95 -

TUEL)

Regioni (D.Lgs. 76/00)

ASL (D.Lgs. 502/92)

Enti pubblici non economici (D.P.R. 97/03)

Disomogeneità

Nelle classificazioni e negli schemi di

bilancio

Nei sistemi contabili adottati

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3. Armonizzazione tra sistemi contabili dei comparti della PA

Lg. 196/09 Lg. 42/09

Il percorso di armonizzazione interna delineato

D.Lgs. 91/11 D.Lgs. 118/11

Amministrazioni Pubbliche di

cui all'art. 1, c. 2, della legge 31

dicembre 2009, n. 196(elenco

annuale ISTAT), ad esclusione

delle regioni, degli enti locali,

dei loro enti ed organismi

strumentali e degli enti del

Servizio sanitario nazionale.

Regioni, enti locali di cui

all'articolo 2 del TUEL, loro enti

ed organismi strumentali (Tit. I).

Enti coinvolti nella gestione

della spesa finanziata con le

risorse destinate al Servizio

sanitario nazionale (Tit. II)

Page 9: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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3. Armonizzazione tra sistemi contabili dei comparti della PA

Art. 2, c. 2 lett.

h) Lg. 42/09

I criteri per l’armonizzazione

• Regole contabili uniformi e comune piano dei conti integrato

• Comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti UE;

• Bilancio consolidato, secondo uno schema comune

• Affiancamento, a fini conoscitivi, al sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale ispirati a comuni criteri di contabilizzazione

• Raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio con quelli adottati in ambito europeo ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi

• Tassonomia per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio per le PA tenute al regime di contabilità civilistica, ai fini del raccordo con le regole contabili uniformi

• Sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai programmi del bilancio

Cfr. art. 2, c. 2 Lg. 196/09

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4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

Si innesta su un percorso di evoluzione delle regole e delle prassi contabili maturate a livello internazionale, grazie alla diffusione degli IPSAS, con le quali l’esperienza italiana deve

trovare necessariamente punti di dialogo e di raccordo

L’armonizzazione contabile degli enti territoriali…

Tiene conto dell’esperienza realizzata dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli EE.LL. nell’elaborazione dei postulati e dei principi contabili per gli enti locali

Deve trarre spunto dalle criticità incontrate nell’attuazione delle precedenti riforme dell’ordinamento finanziario e contabile, da parte degli enti coinvolti

Page 10: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

• Enfasi sul concetto di “sistema di bilancio”, visto come un

complesso organico di documenti coerenti,

interdipendenti ed integrati tra loro, che supportano le fasi

di programmazione, previsione, gestione e

rendicontazione

• Valenza pluriennale del sistema e visione non solo

contabile delle informazioni e dei processi che

caratterizzano le scelte di bilancio

• Attenzione ai ruoli e alle responsabilità organizzative

• Orientamento ad una pluralità di portatori di interessi

differenziata

B) L’esperienza dei principi contabili degli EE.LL.

Punti di

forza

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4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

• Scarsa diffusione di tali principi nella prassi, probabilmente

anche a causa del loro carattere non cogente , che ha

spinto molti enti a non prestare attenzione alle indicazioni

ed agli spunti forniti dall’Osservatorio

• Approccio «timido» al raccordo con i principi contabili internazionali (IPSAS), che si fondano su un sistema

contabile accrual. I PCEL rimangono imperniati sul sistema

di contabilità finanziaria la quale, a sua volta, si fonda su

una logica di tipo burocratico.

B) L’esperienza dei principi contabili degli EE.LL.

Alcune

critiche

Page 11: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

• Il percorso di armonizzazione contabile impatta su una realtà che ha

recepito solo parzialmente le spinte innovatrici pervenute dalle riforme

normative e dalla progressiva affermazione dei principi contabili.

• In sostanza, a fronte dell’imminente avvio di un nuovo processo di

riforma dei sistemi contabili, una parte consistente e significativa degli

enti locali non ha ancora pienamente assorbito ed interiorizzato gli

impatti delle riforme avviate negli anni ’90, soprattutto se si interpreta

tale percorso in termini sostanziali e non formali.

C) Spunti dalle precedenti riforme…

*Ricerca «La contabilità dei comuni italiani alla vigilia della riforma federale», 2009, disponibile

sul sito dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, http://osservatorio.interno.it

(Osservatorio – Università di Cagliari).

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4. Evoluzione nel quadro dei principi contabili pubblici

C) Spunti dalle precedenti riforme…

La ricerca evidenzia come il confronto tra le prassi operative dei comuni e le aspettative riposte nel processo di riforma dell’ordinamento contabile avviato sull’onda del New public financial management presenti una realtà ancora prevalentemente ancorata al tradizionale approccio formale e dell’adempimento burocratico.

Page 12: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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5. Convergenza con i principi contabili del settore privato

Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria

«La competenza economica dei fatti gestionali direttamente collegati ad un processo di scambio sul mercato (acquisizione, trasformazione e vendita) che danno luogo a costi o ricavi, è riconducibile al principio contabile n. 11 dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) che stabilisce che “l’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi

movimenti di numerario (incassi e pagamenti)”»

Principio di competenza

economica (Punto 2)

Per quanto non specificatamente previsto nel presente documento si fa

rinvio ai principi del codice civile nonché ai principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).

Principio finale (Punto 8)

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Gli elementi portanti del nuovo sistema contabile

2

Page 13: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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Gli elementi portanti del nuovo sistema contabile

D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 (Tit. I)

Gli enti interessati

I principali elementi di novità

Il percorso di attuazione

1

2

3

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1. Gli enti interessati

Regioni ed enti locali

Organismi

strumentali (es. Istituzioni ex

art. 114 TUEL)

Enti

strumentali (es. Consorzi,

aziende speciali)

Adottano il medesimo sistema contabile dell'amministrazione di cui fanno parte (art. 2, c. 3)

Adottano la contabilità finanziaria cui affiancano, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali (art. 2, c.1 D.Lgs.118/11)

Che adottano la contabilità finanziaria

Che adottano la contabilità economico patrimoniale

Affiancano alla stessa, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali (art. 2, c. 2)

Conformano la propria gestione ai principi contabili generali (All. 1 D.Lgs. 118/11) e ai principi del codice civile (art. 3, c. 3)

Page 14: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

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2. I principali elementi di novità

1

2

Sperimentazione «dal basso»

Criteri omogenei di classificazione delle entrate e delle spese

3 Schemi di bilancio omogenei

4 Obbligo di conformazione ai principi contabili

5 Contabilità finanziaria ed

economico patrimoniale integrate

6 Principio di competenza finanziaria «potenziato»

7

8

Verso il (ritorno al) bilancio di cassa

Piano dei conti integrato

9 Transazione elementare

10 Bilancio consolidato

11 Sistema di indicatori di risultato

12 Rendiconto semplificato al cittadino

Come cambia il sistema contabile degli EE.LL…

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 28

2. I principali elementi di novità

Per la prima volta, le norme del nuovo ordinamento contabile

entreranno in vigore solo successivamente ad un percorso di

sperimentazione della durata di due anni che coinvolge un

campione di enti rappresentativo per tipologia, dimensioni e

collocazione geografica.

Nel corso della sperimentazione sarà possibile testare, ed

eventualmente modificare ed integrare, le norme, i principi e gli

strumenti operativi che caratterizzano il sistema contabile delineato

dal D.Lgs. 118/11.

La disciplina definitiva del sistema contabile verrà rilasciata tramite

appositi decreti legislativi emanati al termine, e sulla base degli esiti,

del percorso di sperimentazione.

1. Sperimentazione «dal basso»

Page 15: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 29

2. I principali elementi di novità

La struttura del bilancio viene ridisegnata mediante l’introduzione di

criteri per la classificazione delle spese e delle entrate omogenei con

quelli adottati dalle altre pubbliche amministrazioni, a livello nazionale

e comunitario (artt. 12, 13, 14, 15).

2. Criteri omogenei di classificazione delle entrate e delle

spese

Adozione di comuni schemi di bilancio finanziari, economici e

patrimoniali e comuni schemi di bilancio consolidato con i propri enti

ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate e

altri organismi controllati (art. 11, c. 1).

3. Schemi di bilancio omogenei

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 30

2. I principali elementi di novità

Obbligo di conformare la gestione delle amministrazioni pubbliche e

degli enti strumentali a principi contabili generali definiti in allegato al

decreto stesso e a quelli che scaturiranno in seguito al percorso di

sperimentazione del nuovo ordinamento contabile (art. 3)

4. Obbligo di conformazione ai principi contabili

Mantenimento della contabilità finanziaria cui si affianca

obbligatoriamente, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità

economico-patrimoniale. Va inoltre garantita la rilevazione unitaria

dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo

economico-patrimoniale (art. 2, c. 1)

5. Contabilità finanziaria e contabilità economico pa-

trimoniale integrate

Page 16: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 31

2. I principali elementi di novità

Sperimentazione di una configurazione del principio della

competenza finanziaria, secondo la quale le obbligazioni attive e

passive giuridicamente perfezionate, che danno luogo a entrate e

spese per l'ente di riferimento sono registrate nelle scritture contabili

con l'imputazione all'esercizio nel quale esse vengono a scadenza

(l’obbligazione è esigibile).

Per le attività di investimento che comportano impegni di spesa che

vengono a scadenza in più esercizi finanziari, rimane ferma la

necessità di predisporre, sin dal primo anno, la copertura finanziaria

per l'effettuazione della complessiva spesa dell'investimento (art. 36,

c. 2)

6. Principio di competenza finanziaria «potenziato»

È una delle novità più importanti dell’intera riforma e il tema

principale del percorso di sperimentazione in atto

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 32

2. I principali elementi di novità

6. Principio di competenza finanziaria «potenziato»

Principio di competenza

finanziaria attuale

Principio di competenza

finanziaria potenziato

Es. n Es. n + 1

Obbligazione

giuridicamente

perfezionata

Obbligazione

in scadenza

(esigibile)

Manifestazione

numeraria

Rilevazione

Imputazione

contabile

Es. n Es. n + 1

Obbligazione

giuridicamente

perfezionata

Obbligazione

in scadenza

(esigibile)

Manifestazione

numeraria

Rilevazione Imputazione

contabile

Page 17: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 33

2. I principali elementi di novità

Graduale estensione agli enti locali del percorso di transizione al

bilancio di cassa, in armonia con quanto delineato, per lo Stato,

dall’art. 42, Lg. 196/09 (art. 2, c. 4).

7. Verso il (ritorno al) bilancio di cassa

Art. 3, c. 2 Direttiva UE 2011/85: Requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri

Gli Stati membri assicurano che i dati di bilancio di tutti i sottosettori dell’amministrazione pubblica

siano disponibili al pubblico tempestivamente e regolarmente come stabilito dal regolamento (CE)

n. 2223/96:

- dati sulla contabilità di cassa (o dati equivalenti della contabilità pubblica se i dati sulla

contabilità di cassa non sono disponibili);

- […]

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 34

2. I principali elementi di novità

Adozione di un piano dei conti integrato che migliori la raccordabilità dei

conti delle amministrazioni pubbliche con il Sistema europeo dei conti

nazionali e che consenta, al tempo stesso, un dettaglio a livello di singolo

comparto per coglierne le specificità (art. 4).

Le codifiche SIOPE saranno definite in modo da garantirne la coerenza con la

struttura del piano dei conti integrato (art. 8)

8. Piano dei conti integrato

Introduzione del concetto di transazione elementare, che si genera in

relazione ad ogni atto gestionale, a cui deve essere attribuita una codifica

completa e definita secondo criteri di omogeneità per tutte le pubbliche

amministrazioni (artt. 5, 6, 7)

9. Transazione elementare

Page 18: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 35

2. I principali elementi di novità

Viene introdotto l’obbligo dell’adozione del bilancio consolidato con enti ed

organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate e altri

organismi controllati (art. 11, c. 1). Sono esclusi da tale obbligo i comuni <

5.000 abitanti.

10. Bilancio consolidato

Viene prevista l’introduzione di metodologie comuni ai diversi enti per la

costruzione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai

programmi del bilancio. Tali metodologie saranno definite nell’ambito della

sperimentazione di cui all’art. 36, c. 5 (art. 11, c. 3).

11. Sistema di indicatori di risultato

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 36

2. I principali elementi di novità

Viene introdotto l’obbligo di redazione di un rendiconto semplificato

per il cittadino, da divulgare sul proprio sito internet, recante una

esposizione sintetica dei dati di bilancio, delle risorse, delle finalità e

dei risultati raggiunti in termini di livelli di copertura e di qualità dei

servizi (art. 11, c. 2)

12. Rendiconto semplificato al cittadino

Page 19: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 37

3. Il percorso di attuazione

2009 2010 2011 2012 2013 2014

Principi

riforma

contabilità

pubblica

Deleghe

(art. 2, c. 2

lett. h) Lg.

42/09)

Lg. 196/09

Lg. 42/09

D.Lgs.

118/11

Principi e

regole del

nuovo

sistema

contabile

EE.TT.

Sperimentazione

D.Lgs.

«Integrativi e

correttivi» (art. 2, c. 7 Lg.

42/09)

2 D.P.C.M.

28/12/11

(soggetti e

modalità)

Entrata in vigore

del nuovo sistema

contabile

Studio

Direttiva UE 2011/85

Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni necessarie per

conformarsi alla presente direttiva entro il 31 dicembre 2013.

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 38

Il quadro normativo e gli strumenti operativi

3

Page 20: Corso di formazione Il percorso di armonizzazione

www.lucabisio.it Luca Bisio [email protected] 39

Il quadro normativo e gli strumenti operativi

Lg. 42/09

D.Lgs. 118/11

Principi contabili

generali (All. 1)

Quadro normativo Sperimentazione (Modalità e strumenti operativi)

D.P.C.M. 28/12/11

«Sperimentazione»

D.P.C.M. 28/12/11

«Partecipanti»

Integrazioni e

rettifiche

(D.P.C.M. 25/5/12-

Decr. MEF 13/7/12)

1. Principio contabile generale sperimentale

della competenza finanziaria

2. Principio contabile applicato sperimentale

della contabilità finanziaria

3. Principio contabile applicato sperimentale

della contabilità economica

4. Principio contabile applicato sperimentale

del bilancio consolidato

Schemi di bilancio, di rendiconto e di

bilancio consolidato

Portale ARCONET – GLOSSARI E FAQ

Delega e criteri generali

Disciplina di riferimento

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Il quadro normativo e gli strumenti operativi

TITOLO I

Principi contabili generali e applicati per le regioni, le province autonome e gli enti locali

TITOLO II

Principi contabili generali e applicati per il settore sanitario

TITOLO III

Disposizioni finali e transitorie

All. 1 Principi generali o postulati

All. 2 Schemi di bilancio del SSN

D.Lgs. 118/11

• Definisce i principi e le norme

che caratterizzano

l’ordinamento contabile

armonizzato degli EE.TT.

• Le disposizioni del Titolo I si

applicano a decorrere dal

2014, sulla base degli esiti della

sperimentazione di cui all’art 36

(Tit. III)

• Le disposizioni del Titolo II si

applicano a decorrere

dall'anno successivo (2012) a

quello di entrata in vigore del

D.Lgs. 118/11.

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Il quadro normativo e gli strumenti operativi

1. Principio dell'annualità

2. Principio dell'unità

3. Principio dell'universalità

4. Principio dell'integrità

5. Principio della veridicità, attendibilità,

correttezza e comprensibilità

6. Principio della significatività e rilevanza

7. Principio della flessibilità

8. Principio della congruità

9. Principio della prudenza

10. Principio della coerenza

11. Principio della continuità e della costanza

12. Principio della comparabilità e della

verificabilità

13. Principio della neutralità

14. Principio della pubblicità

15. Principio dell'equilibrio di bilancio

16. Principio della competenza finanziaria

17. Principio della competenza economica

18. Principio della prevalenza della sostanza

sulla forma

Principi contabili generali

• Traggono spunto dall’esperienza dei principi generali e postulati dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli EE.LL., con alcuni tratti evolutivi significativi

• Avranno valore cogente («obbligo di conformarsi») a decorrere dal

2014 (unitamente ai principi contabili applicati che scaturiranno dal percorso di sperimentazione);

• Il Principio generale della competenza finanziaria avrà una sua sistematizzazione completa e definitiva a seguito del percorso di sperimentazione

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Il quadro normativo e gli strumenti operativi

D.P.C.M.

28/12/11

D.P.C.M. Attuativi della sperimentazione

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

TITOLO II ENTI IN CONTABILITA’ FINANZIARIA E ECONOMICO-PATRIMONIALE

TITOLO III ENTI IN CONTABILITA’ ECONOMICO PATRIMONIALE

TITOLO IV PIANO DEGLI INDICATORI DI BILANCIO

TITOLO V BILANCIO CONSOLIDATO

TITOLO VI DISPOSIZIONI FINALI

• Definisce le modalità operative della sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei

loro enti ed organismi, di cui all’art. 36, c. 5 del D.Lgs. 118/11.

• Contiene disposizioni specifiche in merito ad alcuni strumenti che caratterizzano il nuovo sistema contabile in fase di sperimentazione (piano degli indicatori di bilancio – bilancio consolidato).

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Il quadro normativo e gli strumenti operativi

Definiscono le regole contabili che

gli enti in sperimentazione devono

applicare ai propri bilanci.

Sono applicati, unitamente alle

disposizioni del D.Lgs. 118/11 e del

D.P.C.M. 28/12/11, “in via

esclusiva”, in sostituzione di quelle

previste dal sistema contabile

previgente.

Sono oggetto di modifica ed

integrazione nel corso della

sperimentazione

Le regole e gli strumenti a supporto della

sperimentazione

1. PC generale sperimentale

della competenza finanziaria

2. PC applicato sperimentale

della contabilità finanziaria

3. PC applicato sperimentale

della contabilità economica

4. PC applicato sperimentale

del bilancio consolidato

Principi

contabili

sperimentali

Schemi di bilancio, di rendiconto

e di bilancio consolidato

Gli enti in sperimentazione

redigono prospetti di bilancio e di

rendiconto previsti in allegato al

D.P.C.M. 28/12/11 sono redatti «in

parallelo» a quelli previsti dal D.p.r.

194/96

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Il quadro normativo e gli strumenti operativi

È il portale della Ragioneria generale dello Stato

dedicato al percorso di armonizzazione contabile

degli enti territoriali.

Contiene la normativa, i documenti e le notizie in

merito al percorso di sperimentazione in atto,

rappresentando uno strumento di lavoro per gli enti

aderenti ed un supporto informativo per tutti gli

interessati.

http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-

GOVERNME1/ARCONET/

Le regole e gli strumenti a supporto della

sperimentazione

Le domande e le risposte contenute in ARCONET:

• chiariscono i dubbi degli enti in sperimentazione in

merito ad aspetti specifici della normativa, del

percorso di sperimentazione e degli strumenti

adottati;

• contribuiscono ad integrare e modificare i principi

contabili sperimentali, gli schemi e i modelli

adottati dagli enti in sperimentazione.

Portale ARCONET

FAQ

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Il percorso di sperimentazione

4

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Il percorso di sperimentazione

Il percorso di sperimentazione è stato delineato grazie al lavoro del

gruppo “Bilanci” costituito presso la Commissione tecnica paritetica

per il federalismo fiscale (COPAFF), dai rappresentanti della

Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e

dai rappresentanti di A.N.C.I. ed U.P.I..

Il gruppo di lavoro ha definito due schemi di D.P.C.M., oggetto di

apposite intese nel corso della seduta della Conferenza Unificata del

27 ottobre 2011, mediante i quali:

• sono state dettate le modalità di attuazione della sperimentazione

e gli strumenti di supporto alla stessa;

• sono stati individuati gli enti coinvolti nel percorso di

sperimentazione.

I due D.P.C.M. sono stati approvati il 28 dicembre 2011.

Le fasi preparatorie

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Il percorso di sperimentazione

Gli enti coinvolti

I temi oggetto di sperimentazione

Le modalità applicative e le fasi attuative

1

2

3

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1. Gli enti coinvolti

6 Regioni 12

Province

68

Comuni

Di cui 6 hanno rinunciato

13 enti

strumentali in

contabilità

finanziaria

8 enti

strumentali in

contabilità

economica

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1. Gli enti coinvolti

Nel corso della sperimentazione si sono ritirati i Comuni di Torino, Grazzanise, Sospirolo, Napoli, Frosinone, Porto Cesareo (Decr. MEF 13/07/2012)

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2. I temi oggetto di sperimentazione

1. Bilancio annuale

di competenza e di

cassa

2. Principio di competenza

finanziaria

3. Principi contabili

4. Piano dei conti integrato

5. Transazione elementare

6. Schemi di bilancio

7. Classificazioni di entrate e spese

8. Indicatori di risultato

9. Piccoli comuni

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

Nel corso della sperimentazione gli enti partecipanti si adeguano alle

disposizioni di cui al Tit. I del D.Lgs. 118, a quelle del D.P.C.M. 28/12/11,

nonché alle discipline contabili vigenti alla data di entrata in vigore del

D.Lgs. 118/11, per quanto con esse compatibili.

Le disposizioni riguardanti la sperimentazione sono applicate “in via esclusiva”, in sostituzione di quelle previste dal sistema contabile previgente, con particolare riguardo al principio contabile generale della competenza finanziaria e al principio contabile applicato della contabilità finanziaria.

Con riferimento ai soli schemi di bilancio la sperimentazione è effettuata “in parallelo”:

a. Nel 2012 gli enti affiancano ai propri bilanci, che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, quelli «armonizzati»;

b. Nel 2013 gli enti affiancano ai propri bilanci che conservano solo funzione

conoscitiva, quelli «armonizzati» assumono valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria.

Norme e principi Schemi di bilancio

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

Gennaio

2012

Esercizio

2012

Avvio della sperimentazione.

Ciascuna regione e ente locale coinvolge nella sperimentazione almeno un proprio ente strumentale in contabilità finanziaria, uno in contabilità economico-patrimoniale (Art. 4, c. 3 DPCM 28/12/11).

Adozione schemi di bilancio.

Gli enti aderenti alla sperimentazione affiancano ai propri bilanci definiti secondo l’ordinamento attuale, che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, i nuovi schemi di bilancio. Il nuovo “bilancio armonizzato” va presentato al Consiglio, ma non è oggetto di approvazione . Se gli enti hanno già approvato il bilancio di previsione con i vecchi modelli, è possibile, solo per il 2012, trasmettere successivamente il “nuovo bilancio armonizzato” al

Consiglio, entro il termine fissato per l’approvazione dei bilanci di previsione. Entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione, gli enti devono presentare anche il “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio”.

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

Esercizio

2012

Transizione al nuovo principio di competenza finanziaria.

Gli enti aderenti alla sperimentazione effettuano tutte le operazioni previste dall’art. 14 del D.P.C.M. 28/12/11:

• il riaccertamento dei residui attivi e passivi utilizzando i nuovi principi;

• eventuale costituzione in entrata del Fondo pluriennale vincolato;

• conseguente determinazione del risultato di amministrazione al

31 dicembre del primo anno di sperimentazione

• fondo svalutazione crediti

• re-impegno e ri-accertamento delle spese e delle entrate eliminate a seguito del riaccertamento dei residui

Tali operazioni sono finalizzate a garantire il corretto passaggio al nuovo principio di competenza finanziaria.

Esercizio

2012

Contabilità economico patrimoniale, piano dei conti integrato e bilancio consolidato.

Gli enti aderenti alla sperimentazione possono rinviare al 2013 l’attuazione delle disposizioni riguardanti la contabilità economico-patrimoniale, il piano integrato dei conti ed il bilancio consolidato.

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

Fine 2012

Oggi

Prima verifica della sperimentazione.

Ai fini dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2013, dei bilanci «armonizzati» con funzione autorizzatoria, il “Gruppo bilanci” costituito presso la COPAFF verifica lo stato di avanzamento delle attività poste in essere dagli enti in sperimentazione;

Esercizio

2013

Bilancio «armonizzato» autorizzatorio.

Nel 2013 i nuovi schemi di bilancio sperimentati assumono valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria. Tuttavia gli enti continuano ad affiancare i bilanci redatti secondo l’ordinamento attuale, i quali conservano solo funzione conoscitiva.

Fine 2012

Relazione alle Camere.

Nel 2013 i nuovi schemi di bilancio sperimentati assumono valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria. Tuttavia gli enti continuano ad affiancare i bilanci redatti secondo l’ordinamento attuale, i quali conservano solo funzione conoscitiva.

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

Fine 2013

Verifica finale della sperimentazione.

Nella relazione relativa all'ultimo semestre della sperimentazione il Governo fornisce una valutazione sulle risultanze della medesima sperimentazione.

Emanazione decreti legislativi (art. 2, c. 7 Lg. 42/09).

In considerazione degli esiti della sperimentazione, vengono emanati i decreti legislativi (art. 2, c. 7, Lg. 42/09), con cui sono definiti:

• i contenuti specifici del principio della competenza finanziaria;

• l’eventuale aggiornamento principi contabili generali e i principi contabili applicati;

• il livello minimo di articolazione del piano dei conti integrato comune e del piano dei conti integrato di ciascun comparto;

• la codifica della transazione elementare;

• gli schemi di bilancio;

• i criteri di individuazione dei Programmi sottostanti le Missioni;

• le metodologie comuni ai diversi enti per la costruzione del sistema di indicatori di risultato;

• le modalità di attuazione della classificazione per missioni e pro-grammi, nonché della definizione di spese rimodulabili e non ri-modulabili.

.

Fine 2013

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3. Le modalità applicative e le fasi attuative

2014

Entrata in vigore

Il nuovo ordinamento contabile entra in vigore viene applicato a tutti gli enti locali.