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Page 1: Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Il microcredito Giulio Tagliavini - Massimo Regalli

CorsoCorso di Economiadi Economia degli Intermediaridegli Intermediari

FinanziariFinanziari

Il microcredito

Giulio Tagliavini - Massimo Regalli

Page 2: Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Il microcredito Giulio Tagliavini - Massimo Regalli

Ma i poveri risparmiano ?

Si osservi la seguente tabella (ripresa dal sito www.manitese.it)

Popolazione mondialeReddito (30.000

miliardi $)Risparmio (7.000

miliardi $)Credito (13.000

miliardi di $)

20% 82,7% 80,5% 94,6%(24.810 mil. $) (5.635 mil. $) (12.298 mil. $)

60% 16,9% 18,5% 5,2%(5.070 mil. $) (1.295 mil. $) (676 mil. $)

20% 1,4% 1,0% 0,2%(420 mil. $) (70 mil. $) (26 mil. $)

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Il risparmio dei poveri….

Anche i più poveririescono a risparmiare…..

…..ma il risparmio non ritorna a loro sotto forma di credito.

Quale può essere il motivo ?

Popolazione mondialeReddito (30.000

miliardi $)Risparmio (7.000

miliardi $)Credito (13.000

miliardi di $)

20% 82,7% 80,5% 94,6%(24.810 mil. $) (5.635 mil. $) (12.298 mil. $)

60% 16,9% 18,5% 5,2%(5.070 mil. $) (1.295 mil. $) (676 mil. $)

20% 1,4% 1,0% 0,2%(420 mil. $) (70 mil. $) (26 mil. $)

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I clienti “poveri” sono bancabili ?

Il principale motivo per cui i poveri non ottengono credito è riconducibile al fatto che non hanno garanzie da fornire;

Non sono quindi i clienti “tradizionali” delle banche “tradizionali”;

La microfinanza, ed il microcredito in particolare, si occupano di trovare soluzioni (anche tecniche) per finanziare queste persone.

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E le garanzie ?

E’ vero che il povero non ha garanzie…..o meglio….. non ha le garanzie che vuole la banca tradizionale;

Ne possiede altre…..Quali ? il suo onore; la solidarietà e la stima del villaggio (talvolta molto

rilevante); la consapevolezza che non restituendo (o

restituendo in ritardo): altri non riceveranno il prestito; verranno aumentati i tassi di erogazione del prestito.

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Microcredito: gli obiettivi

Fornire servizi finanziari adeguati ad una determinata fascia di popolazione: a basso reddito; rivolta ad iniziative imprenditoriali.

Istituire ed aiutare l’istituzione di intermediari in grado di veicolare il risparmio nelle fasce più povere della popolazione;

Scopo: migliorare l’economia locale e di conseguenza le condizioni di vita.

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Microcredito: un po’ di storia Nel giugno ’95 la Banca Mondiale avvia un

programma per promuovere e sostenere progetti di Microcredito;

Nel febbraio ’97 si tiene il World Microcredit Summit; viene lanciato un programma che prevede di sviluppare programmi di microcredito per raggiungere 100 milioni di famiglie entro il 2005;

Nel dicembre ’97 le Nazioni Unite approvano una risoluzione sull’importanza del microcredito come strumento per sradicare la povertà: viene riconosciuta ufficialmente per la prima volta il ruolo del microcredito nel combattere la povertà.

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Microcredito: alcuni dati

Questi sono alcuni dati…… (ripresi dal sito www.microfinanza.it)

…. Ma ci sono ancora circa 1 mld di persone che vivono con meno di $ 1 al giorno e circa 3 mld che vivono con meno di $ 2.

Categoria N° programmi N° clientiN° clienti tra i più

poveri

N° donne raggiunte tra i più

poveri

Africa 455 3.833.565 2.617.861 1.526.267Asia 352 18.427.125 10.498.656 8.316.313America Latina e Caraibi 152 1.109.708 531.228 355.253Medio Oriente 16 46.925 28.807 15.680Totale PVS 975 23.417.323 13.676.552 10.213.513Nord America 48 46.925 28.807 15.680Europa e Nis 42 43.750 18.519 13.022Totale mondo industrial. 90 138.366 103.320 60.387Totale Mondo 1.065 23.555.689 13.779.872 10.273.900

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L’esperienza più importante: la Grameen bank

Fondata nel 1976 in Bangladesh;

Il fondatore è stato Muhammad Yunus, professore di economia;

Si trattava di una banca rurale che concedeva prestito ai più poveri;

Caratteristiche del prestito: piccoli importi; rivolto a fasce povere della popolazione; senza pretesa di garanzie.

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La Grameen bank

Principio: non devono essere i clienti ad andare in banca, ma la banca ad andare dai clienti;

Si punta alla massima semplicità di funzionamento;

Principale tecnica utilizzata: Prestito con scadenza 1 anno; Rimborso con quota capitale del 2% a settimana per

50 settimane; Inizio rimborso: dopo 1 settimana dalla concessione

del prestito; Tasso di interesse: 20% Alto ?Alto ?

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La Grameen bank

Alcune cifre: i soci: circa 2,5 milioni di soci; caratteristiche: oltre il 95% sono donne;

filiali: circa 1.100 filiali; villaggi serviti: circa 40.000 (circa la metà di

quelli del Bangladesh);

importo medio dei prestiti: circa 160 dollari; recupero dei prestiti: più del 95%.

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La definizione ? !

Durante il World Microcredit Summit è stata adottata la seguente definizione: Microcredito: sostantivo; programmi che estendono

piccoli prestiti a persone molto povere per progetti di autoimpiego che creano reddito, permettendo loro di sostenere se stessi e le proprie famiglie.

Il target è quindi costituito da: Microimprenditori; Residenti nelle aree urbane e rurali; Spesso donne.

Per Yunus il microcredito è: un piccolo prestito conferito ai poveri, in particolare alle donne, per avviarli ad una attività.

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Modelli operativi

I destinatari possono essere

Individui: possono essere richieste garanzie reali o personali; il prestito è accompagnato da servizi di formazione e di assistenza che generalmente hanno carattere continuativo;

Gruppi: il credito viene affidato ad un insieme di persone che risultano solidali nella restituzione del prestito. Se uno non paga, pagano gli altri membri del gruppo.

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I prestiti ai gruppiIn particolare si possono avere:

Solidarity groupsSolidarity groups: puntano sull'offerta di servizi a grandi numeri di persone cercando di raggiungere l'autosufficienza finanziaria. Questo attraverso il credito, la formazione e la realizzazione dell'assetto organizzativo della microimpresa;

Credit UnionsCredit Unions: si tratta di cooperative di credito e risparmio finanziate dai risparmi locali. Svolgono un'attiva funzione d'intermediazione finanziaria, in particolare dalle aree urbane o semi urbane a quelle rurali. Il vantaggio principale è quello di assicurare una permanenza delle risorse di prestito all'interno della comunità. Le credit union rappresentano quindi il livello base delle istituzioni finanziarie che offrono servizi di risparmio e credito ai singoli membri.

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I prestiti ai gruppi

In particolare si possono avere: Village bankingVillage banking: si tratta di un'associazione di credito e

prestito gestita a livello comunitario. L’obiettivo è quello di facilitare l'accesso ai servizi finanziari, alla creazione di un comunity self-group, e come sostegno alla raccolta di risparmi da parte di membri. L’obiettivo principale è quello della riduzione della povertà, permettendo un immediato accesso al credito, con prestiti indirizzati allo sviluppo d'attività che generino reddito, e con incentivi al risparmio, di supporto mutuale a gruppi di trenta-cinquanta persone;

Community-based organizationsCommunity-based organizations: sono organizzazioni la cui finalità principale è quella di raggiungere l’indipendenza per i beneficiari, sia dai programmi di microcredito che dalle istituzioni esterne.

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Servizi aggiuntivi

I programmi di microcredito spesso prevedono, accanto ai finanziamenti, anche altri servizi come:

la formazione, tecnica e gestionale; la creazione di reti commerciali; le condizioni per la raccolta di risparmio (utile

per la sostenibilità dell’iniziativa).

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A chi serve il microcredito ?

Certamente alle persone che hanno migliorato la loro esistenza grazie alle piccole imprese nate/sviluppate grazie al microcredito;

Quale però l’impatto a livello di comunità ? E nel lungo termine ?

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I prestiti vengono restituiti ?

I tassi di recupero sono vicini al 100%; In alcuni casi più alti di quelli del sistema

bancario tradizionale.

Ma i clienti non erano giudicati poco affidabili ?

Un ruolo positivo è svolto dal fatto che: la possibilità di avere altri prestiti è l’unica

possibilità di “sviluppo” per quelle persone; esiste la pressione del gruppo al rimborso.

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Profili di gestione

Abbiamo identificato il prenditore di fondi (i poveri !), ma chi sono i datori di fondi ?

Si possono identificare 3 stadi di finanziamento:

la prima, in cui si deve avere un garante (le stesse ONG ?);

la seconda, in cui si riesce a creare un piccolo fondo (le stesse persone che hanno ricevuto un prestito ?);

la terza, in cui si lavora in una logica di mercato.

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Gli elementi “chiave”

Gli elementi sulla base dei quali impostare la struttura del piano: la chiarezzala chiarezza: occorre conoscere il contesto e la cultura

locale. Questa deve essere adeguata e pronta. Altrimenti i progetti devono essere anticipati da programmi di formazione. Importante che al credito si aggiunga anche il risparmio. Questo

per garantire la continuità del progetto e la “comprensibilità” dello stesso (evitare il rischio che si confonda con un “regalo”);

I tassi di interesseI tassi di interesse: devono essere adeguati. Questo sotto diversi profili: per pagare i costi; per coprire l’inflazione; per far fronte ai mancati rimborsi.

Valgono le regole economiche di gestione degli intermediari !

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L’autosostenibilità (1)

Queste iniziative sono autosostenibili ? Si tratta della capacità di sganciarsi dalle

donazioni ed avviare una attività che abbia un differenziale positivo tra ricavi e costi;

Si è soliti dire che occorrono 5-10 anni; Fino ad oggi quante sono giudicate/giudicabili

iniziative sostenibili ? Poche !

Quale è la variabile chiave ?Il tasso di interesse.

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L’autosostenibilità (2)

Spesso i tassi effettivi sono più elevati di quelli dichiarati. Questo perchè:

ci sono le spese/commissioni; si prevede che una parte della somma concessa

rimanga depositata presso “l’intermediario”; viene sempre calcolato sull’ammontare

originario concesso (anche dopo i periodici rimborsi) – flat interest charge; Sono evidenti le differenze con la soluzione

“tradizionale” già vista, declining balance, che tiene conto della restituzione del debito.

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L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi

Il seguente debito paga l’8% di interesse……….

Debito residuo D. per interessi Quota capitale Quota interessi Rata (Qc + Qi)

100.000,00 100.000,00- 1 90.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 2 80.000,00 90.000,00 10.000,00 7.200,00 17.200,00 3 70.000,00 80.000,00 10.000,00 6.400,00 16.400,00 4 60.000,00 70.000,00 10.000,00 5.600,00 15.600,00 5 50.000,00 60.000,00 10.000,00 4.800,00 14.800,00 6 40.000,00 50.000,00 10.000,00 4.000,00 14.000,00 7 30.000,00 40.000,00 10.000,00 3.200,00 13.200,00 8 20.000,00 30.000,00 10.000,00 2.400,00 12.400,00 9 10.000,00 20.000,00 10.000,00 1.600,00 11.600,00

10 - 10.000,00 10.000,00 800,00 10.800,00 100.000,00 44.000,00 144.000,00

Tasso 8,0%

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L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi

……. anche per il seguente debito è richiesto l’8%……….

Debito residuo D. per interessi Quota capitale Quota interessi Rata (Qc + Qi)

100.000,00 100.000,00- 1 93.097,05 100.000,00 6.902,95 8.000,00 14.902,95 2 85.641,87 93.097,05 7.455,18 7.447,76 14.902,95 3 77.590,27 85.641,87 8.051,60 6.851,35 14.902,95 4 68.894,54 77.590,27 8.695,73 6.207,22 14.902,95 5 59.503,15 68.894,54 9.391,39 5.511,56 14.902,95 6 49.360,46 59.503,15 10.142,70 4.760,25 14.902,95 7 38.406,34 49.360,46 10.954,11 3.948,84 14.902,95 8 26.575,90 38.406,34 11.830,44 3.072,51 14.902,95 9 13.799,03 26.575,90 12.776,88 2.126,07 14.902,95

10 0,00- 13.799,03 13.799,03 1.103,92 14.902,95 100.000,00 49.029,49 149.029,49

Tasso 8,0%

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L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi

… ma anche per il seguente debito è richiesto l’8% ?

Debito residuo D. per interessi Quota capitale Quota interessi Rata (Qc + Qi)

100.000,00 100.000,00- 1 90.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 2 80.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 3 70.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 4 60.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 5 50.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 6 40.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 7 30.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 8 20.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 9 10.000,00 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00

10 - 100.000,00 10.000,00 8.000,00 18.000,00 100.000,00 80.000,00 180.000,00

Tasso 12,4%

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L’autosostenibilità (3)

Tassi alti sono sufficienti ? Quanto devono essere alti ? Perché devono essere alti ?

L’obiettivo è: aiutare i poveri-imprenditori; puntare alla autosostenibilità.

I due “obiettivi” possono essere confliggenti;

Se prevale il secondo, i rischi sono: di finanziare solo le iniziative che offrono

“maggiori garanzie” (e non i più poveri!); di finanziare più iniziative possibili, anche le

meno “interessanti” .

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L’autosostenibilità (4)

Si deve inoltre considerare che: i costi del microcredito sono elevati. Perché:

si tratta di operare in zone disagiate; vi sono progetti “collaterali” (es. formazione) da

portare avanti. Le stesse banche tradizionali, in contesti più

facili, non basano il loro “successo economico” solo sul differenziale tra tassi attivi e tassi passivi;

L’autosostenibilità è quindi difficile da raggiungere.