corso certificatore energetico per edifici norma tecnica uni ts 11300 – parte 2 1

34
CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

Upload: paolino-morelli

Post on 01-May-2015

224 views

Category:

Documents


4 download

TRANSCRIPT

Page 1: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICINorma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2

1

Page 2: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

2

Energia termica utile alla produzione di ACS Qh,w

Per determinare la quantità di energia Qh,w necessaria a variare la temperatura di una massa MW di acqua, di uno intervallo ΔT, conoscendo il suo calore specifico cW, è sufficiente moltiplicare questi fattori fra loro:

La temperatura di rete dell'acquedotto, che rappresenta la temperatura di ingresso, è 15°C, mentre per la temperatura di erogazione utilizziamo il valore standard di 40°C, per un salto risultante di 25°C.

Se l'ente erogatore fornisce dati mensili sulla temperatura di distribuzione, è buona norma l'utilizzo di questi al posto del dato fisso 15°C, determinando diversi fabbisogni mensili a parità di consumo volumetrico di acqua

Page 3: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

3

Il volume giornaliero assorbito da una comune utenza (litri/giorno), può essere espresso in funzione del fabbisogno specifico a e della destinazione d'uso, rappresentata da un particolare coefficiente, NU:

Nel caso di abitazioni il coefficiente NU corrisponde alla superficie utile SU e, in questi casi, si utilizza la seguente tabella, da cui si ricavano i valori di a:

Fabbisogno ACS altre destinazioni Volume Giornaliero Vw

Page 4: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

4

Page 5: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

5

Per destinazioni d'uso che non siano quelle di civile abitazione, la determinazione del fabbisogno specifico deve essere effettuata su base mensile, tenendo conto del consumo giornaliero e del numero di giorni effettivi di occupazione nell'arco del mese. Il valore di Nu viene invece ad assumere significati differenti, in accordo con la seguente tabella:

Fabbisogno ACS altre destinazioni Vw= ax Nu

Page 6: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

6

Fabbisogno ACS altre destinazioni Vw= ax Nu

Page 7: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

g

hpnd

QQ

,

7

Indice di prestazione energetica

Il D.M. 26 giugno 2009, tra le altre tipologie di calcolo, annovera una procedura semplificata, che prevede il calcolo dell'indice di prestazione secondo la seguente formula:

Il rapporto tra il fabbisogno di energia utile e il rendimento medio stagionale g dell'impianto, è il fabbisogno di energia primaria:

risc

ndi A

QEP

Page 8: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

8

Page 9: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

9

Gli Impianti Termici Rendimenti e Perdite

Determinare le perdite per i vari sottosistemi dell’impianto in funzione dei rendimenti di tali sottosistemi che la norma fornisce.Tali perdite andranno sommate al Fabbisogno di Energia utile calcolato.

Page 10: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

10

Gli Impianti Termici Rendimenti e Perdite

Definire i rendimenti dei singoli sottosistemi che formano l'intero impianto termico.

Se indichiamo con il pedice “x” il generico sottosistema e lo analizziamo dal punto di vista termico, sulla base dell'energia utile da fornire Qout,x e delle caratteristiche del sottosistema nelle condizioni di funzionamento dell'impianto, possiamo definire le seguenti caratteristiche:

Qin,xIl fabbisogno di energia entrante del sottosistema

Qaux,xL'energia ausiliaria richiesta

Ql,xLe perdite

Qlrh,xLe perdite recuperate

Qaux,lrh,

x

Le perdite recuperate dai sistemi ausiliari elettrici

Page 11: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

11

Gli Impianti Termici Rendimenti e Perdite

Queste quantità concorrono tutte nel bilancio termico del sottosistema:

Page 12: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

12

Gli Impianti Termici Rendimenti e Perdite

In entrambi i casi, il punto di partenza è la suddivisione in due macrosistemi:Riscaldamento Produzione di acqua calda e si considerano i seguenti sottosistemi:

La norma UNI/TS 11300 -2 offre due possibili percorsi:

il primo porta a determinare i rendimenti dei singoli sottosistemi, dunque le perdite in termini di calore ed energia, tramite una tabelle e prospetti, in funzione della tipologia del sottosistema e dei suoi parametri caratteristici.

Il secondo percorso, prevede il calcolo dei rendimenti tramite procedimenti analitici.

Page 13: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

13

Gli Impianti Termici Rendimenti e Perdite

I due macrosistemi, possono essere alimentati con energia primaria da combustibili fossili, da energie rinnovabili/alternative o infine da un mix di entrambe le fonti.

Page 14: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

14

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Emissione-Il sottosistema di emissione è il sistema finale dell'impianto termico, costituisce la sezione terminale di erogazione del calore, ad esempio in un sistema con caldaia e radiatori, il sistema di emissione è proprio il termosifone.

La determinazione delle perdite di questo sottosistema è notevolmente influenzata dalle geometrie dell'ambiente climatizzato, sopratutto dall'altezza. Proprio per questo i prospetti forniti dalla norma sono due: 1)locali di altezza inferiore ai 4 metri 2)locali con altezze comprese tra 4 e 14 metri.

Page 15: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

15

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Emissione-

Page 16: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

16

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Emissione-Per i locali di altezza compresa tra 4 e 14 m,

Page 17: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

17

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Regolazione-Nel computo delle aliquote di energia perse a causa di una scorretta regolazione della temperatura interna ad un ambiente, rientrano le analisi di diverse tecnologie, in accoppiamento con differenti unità terminali.

La regolazione climatica si riferisce ad un riscaldamento dell'edificio basata sulla misurazione della temperatura esterna, della temperatura interna (temperatura della singola zona termica).Sistemi di regolazione centralizzata con compensazione climatica, non garantiscono un elevato rendimento, dato che non tengono conto delle aliquote gratuite.

Page 18: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

18

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Regolazione-

Page 19: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

19

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Distribuzione-

Il sottosistema di distribuzione è quello in cui si realizzano le perdite più evidenti di calore e dunque energia.

Per questa sua rilevanza, la norma definisce dei criteri per la determinazione delle perdite di distribuzione:

1.Ricorso a dati pre-calcolati, in funzione della tipologia impiantistica

2.Metodi analitici

Page 20: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

20

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Distribuzione-Per valutazioni energetiche di progetto si utilizzano i metodi analitici.

Il metodo 1 deve essere utilizzato solo per valutazioni standard per le quali non sia disponibile alcun altro dato riguardante la realizzazione della rete di distribuzione e quando si utilizza questo metodo ci si pone nella condizione più sfavorevole possibile, nella quale tutte le perdite recuperabili non vengono di fatto recuperate, ottenendo dunque un fabbisogno più alto di quello che risulterebbe nella realtà.

Page 21: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

21

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Distribuzione-

Page 22: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

22

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Distribuzione-

Page 23: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

23

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Accumulo-Se l'impianto di riscaldamento è dotato di un accumulo, in questo si verificano perdite di calore direttamente proporzionali all'estensione della sua superficie disperdente S e alla differenza di temperatura tra la superficie stessa e l'ambiente esterno, mentre risultano ovviamente inversamente proporzionale allo spessore dello strato isolante ds.

Dove con λs abbiamo inteso la conduttività dello strato isolante e con ts la durata dell'intervallo di tempo considerato .

Page 24: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

24

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Generazione-

In ordine di importanza, subito dopo l'analisi del sistema di distribuzione, si colloca quella del sistema di generazione.Il generatore può essere dedicato ad un singolo scopo o avere una duplice valenza: produrre calore per il riscaldamento ambiente e acqua calda sanitaria.

In quest'ultimo caso, il fabbisogno di energia termica totale richiesto al sottosistema di generazione (Qp,H,W) è la somma del fabbisogno per il riscaldamento (Qp,H) e di quello per la produzione di ACS (Qp,W):

Page 25: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

25

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Generazione-

Nel generatore si realizzano perdite che non dipendono solo dallo specifico modello, ma anche dalle modalità di installazione e soprattutto del suo corretto dimensionamento nei confronti dei fabbisogni dell'edificio a cui è dedicato.

Anche in questo caso la norma UNI/TS 11300 -1 indica due possibili metodi di calcolo, la cui scelta deve essere riportata nella relazione di calcolo:Tramite prospetti, che si riferiscono alle tipologie più comuni di generatore, al loro dimensionamento e alle condizioni di installazione

Mediante i metodi di calcolo riportati in appendice B

I valori dei prospetti sono effettivamente calcolati con i metodi analitici, ma si riferiscono a valori medi che possono risultare sin troppo cautelativi necessitando comunque di alcune precisazioni che riguardano i fattori di correzione del valore di rendimento di base:

Page 26: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

26

Rendimenti e perdite dei sottosistemi di riscaldamento- Generazione-

Page 27: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

27

Il rendimento medio stagionale degli impianti termici

Il rendimento medio stagionale, può riguardare singolarmente il solo impianto di riscaldamento, quello di produzione di ACS o globalmente l'intero impianto termico di riscaldamento e produzione di ACS.

Il rendimento medio stagionale dell'impianto di riscaldamento ηg,H, in maniera analoga a quanto detto prima, è definibile come:

Qp,H È il fabbisogno di energia primaria, considerando soltanto i termini relativi al riscaldamento

Qh È il fabbisogno di energia termica utile per il riscaldamento

g

hpnd

QQ

,

nd

hpg Q

Q ,

Page 28: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

28

Il rendimento medio stagionale degli impianti termici

Variando soltanto i pedici, possiamo definire il rendimento medio stagionale dell'impianto di produzione di ACS ηg,W .

Qp,W È il fabbisogno di energia primaria, ricavabile in base all'espressione relativa, considerando soltanto i termini relativi alla produzione di ACS

Qh,W È il fabbisogno di energia termica utile per per la produzione di ACS

Il rendimento globale medio stagionale, è il rapporto tra le somme dei singoli numeratori e dei singoli denominatori delle espressioni precedenti:

Wp

WhWg Q

Q

,

,,

HpWp

WhhpWg QQ

QQ

,,

,,,

Page 29: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

29

Il fabbisogno di Energia Primaria

Il fabbisogno energetico di un impianto è composto da più aliquote sotto svariate forme: - una caldaia che consuma, ad esempio, gas combustibile per generare calore, - elettricità per le funzioni di regolazione - perdite di energia sottoforma di calore per conduzione, convezione e irraggiamento.

Per comodità le norme internazionali sanciscono allora di convertire tutte queste aliquote in un fabbisogno complessivo di energia primaria.

In un determinato intervallo di tempo, il fabbisogno di energia primaria dell'impianto termico (Qp,H,W) è dato da:

Page 30: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

30

Il fabbisogno di Energia Primaria

QH,c,iÈ il fabbisogno di energia per il riscaldamento, che se ottenuto da diversi vettori energetici, diventa una sommatoria. Le quantità di combustibile devono essere moltiplicate per il PCI, mentre nel caso di energia elettrica basta la quantità utilizzata.

fp,i ; fp,jÈ il fattore di conversione in energia primaria del generico vettore “i” o “j”.

QW,c,jÈ il fabbisogno di energia per la produzione di ACS, che se ottenuto da diversi vettori energetici, diventa una sommatoria. Le quantità di combustibile devono essere moltiplicate per il PCI, mentre nel caso di energia elettrica basta la quantità utilizzata.

QH,auxÈ il fabbisogno di energia elettrica per i sistemi ausiliari degli impianti di riscaldamento

QW,auxÈ il fabbisogno di energia elettrica per i sistemi ausiliari degli impianti di produzione di ACS

QINT,au

x

È il fabbisogno di energia elettrica per i sistemi ausiliari di eventuali sistemi che utilizzino energie rinnovabili o cogenerazione

Qel,expÈ l'energia elettricità esportata dal sistema, tramite impianti fotovoltaici o di cogenerazione

fp,elÈ il fattore di conversione in energia primaria dell'energia ausiliaria elettrica

Page 31: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

31

Il fabbisogno di Energia Primaria

I fattori di conversione sono vincolati dall'autorità dell'energia per l'energia elettrica; attualmente si assume come fattore di conversione il seguente:

Si assume come periodo di calcolo la stagione di riscaldamento per la climatizzazione invernale, mentre si utilizza l'intero anno per la produzione di ACS.

Page 32: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

32

Schema Procedimento di Calcolo –Bilancio Energetico

RiscaldamentoUNI/TS 11300:2008 -1

Page 33: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

33

Schema Procedimento di Calcolo –Bilancio Energetico

RiscaldamentoUNI/TS 11300:2008 -1

Page 34: CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI Norma Tecnica UNI TS 11300 – Parte 2 1

CORSO CERTIFICATORE ENERGETICO PER EDIFICI

34

Schema Procedimento di Calcolo –Bilancio Energetico