corda - ronco alpinismo

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CORDA CHF 5.— Euro 3.50 $ 3.—

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Mammut è una tra le aziende leader nell’offerta

di soluzioni per l’alpinismo di elevata qualità, sia-

no essi abbigliamento, zaini, sacchi a pelo, imbra-

cature, scarpe da arrampicata o corde.

Da oltre 140 anni le corde Mammut sono l’esem-

pio più evidente di una qualità senza compromes-

si, che traspare nella produzione di tutta la nostra

gamma: solo se i nostri clienti sono soddisfatti lo

siamo anche noi.

Il nostro intendimento – però – non è solo la mes-

sa in produzione del miglior prodotto possibile,

ma anche una chiara e completa informazione sul

corretto utilizzo dello stesso, oltre alla spiegazio-

ne dei potenziali pericoli che deriverebbero da un

utilizzo improprio.

Abbiamo deciso di redigere questa guida – ricca di

diversi consigli utili nella fase dell’acquisto, nella

cura e nell’utilizzo pratico – proprio per garantire

l’ottimale utilizzo dei prodotti di alta qualità fir-

mati Mammut.

Descriviamo la tecnica dei materiali, i processi di

costruzione, i test, le normative e… tanto altro;

inoltre – affinché le spiegazione siano ancora più

facilmente comprensibili, tutti i termini contras-

segnati da > sono dettagliatamente spiegati nel-

la legenda a pagina 30.

Il Vostro Team Mammut in collaborazione con Ronco Alpinismo

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QUALITAQualità svizzer 2

Dov’è la differenza 4

CONSIGLI PER L’ACQUISTOQual è la corda giusta 8

Per cosa uso la mia corda 10Quali tipi di corde esistono 12

USO DELL A CORDAConsigli pratici 14

DANNEGGIAMENTICome evitare i danneggiamenti alla corda 20

Durata della corda – Quando sostituirla 24

NORMECondizioni delle norme 25

Cosa viene testato 26

GLOSSARIO A – Z 30

Page 4: CORDA - RONCO ALPINISMO

Ogni corda viene testata – metro per metro –alla ricerca di ogni minima imperfezione.Nella nostra “torre di caduta” le corde vengo-no sottoposte a regolari controlli sulle loroperformance. Ovviamente, tutte le cordeMammut non solo sono conformi alle rigide>norme previste, ma le superano ampia-mente. Il nostro sistema di qualità a norma>ISO 9001 assicura a tutte le corde prodottela stessa eccezionale qualità. L’utilità praticadel prodotto rimane naturalmente l’obiettivocentrale nello sviluppo delle nostre corde.Prima di essere commercializzarla, la “nuova”corda viene testata da esperti istruttori di gui-de alpine, da atleti professionisti, da arram-picatori sportivi e, non da ultimo, dal nostroappassionato “staff aziendale”, che la provanelle situazioni più estreme.

Q U A L I TA ’ S V I Z Z E R A

Chi affida la propria vita ad una corda Mammut si attende – a ragione – un prodotto di altissi-ma qualità, e a questa aspettativa ci sentiamo obbligati.Tutte le nostre corde sono prodotte esclusivamente in Svizzera, e la nostra produzione giorna-liera di fibre di poliammide (>filamenti) è tale da corrispondere all’incirca alla circonferenzadella Terra.

Torre della Mammut AG

Balanced Rope ConceptLa produzione di una corda costituisce sem-

pre un compromesso tra un alto numero di

cadute normate ed un peso leggero, quindi

una piccola forza d’arresto ed un allunga-

mento minimo. Da anni Mammut persegue la

filosofia della Corda Bilanciata (Balanced

Ropes), secondo la quale un´ottima corda non

si distingue solo per un´unica caratteristica

con valori eccezionali, ma per una somma

equilibrata di tutte le sue componenti.

Page 5: CORDA - RONCO ALPINISMO

Produzione

1. Mammut utilizza come materia prima >fila-menti di poliammide 6 di alta qualità (nylon).

2. Per prima cosa vengono attorcigliati da 2 a 6>filamenti per ottenere la fibra (o “filo direfe”).

3. Successivamente, vengono avvolti da 4 fino a6 fibre per costituire un trefolo; più trefolivanno a formare il nucleo. Tale procedura dàal nucleo una caratteristica simile a quella diuna spirale, che conferisce alla corda partedella sua elasticità.

4. Ulteriore elasticità viene data dal successivotrattamento chimico e dalla contrazione ter-mica dei trefoli.

5. Al termine del processo il nucleo viene rico-perto da una guaina esterna di fili intrecciati(calza).

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D O V E È L A D I F F E R E N Z A

Per esempio, il >coating finish, un processoesclusivo sviluppato ed impiegato daMammut: oltre a essere l‘esempio della sua“forza innovativa” (che spesso comporta perle corde Mammut un vero e proprio vantaggiotecnologico), le garantisce una posizione ditrendsetter in fatto di sicurezza e funzionalitá. Con il >coating finish vengono >teflonate lesingole fibre, riducendo sensibilmente il loroattrito ed aumentandone lo scorrimento.Conseguentemente >l’energia generata (peresempio da una caduta) viene ripartita uni-formemente su tutte le fibre; ogni singolo >filamento contribuisce ad una performanceottimale. Grazie a tale tecnologia, Mammut èin grado di produrre corde più leggere man-tenendo invariato il >numero di cadute o – aparità di peso – offrire una maggiore resi-stenza su >spigoli vivi (sharpe edge resi-stance).

Oltre ad una migliore performance nei testsnormati, il >coating finish offre ulteriori van-taggi: minor attrito sulla roccia, minor assor-bimento di sporco, maggiore maneggevolez-za, minor assorbimento di umidità e maggioredurata. Mammut usa oggi la tecnologia deldomani.

Le nostre corde non solo si contraddistinguono da una qualità svizzera ai massimi livelli e daun’affidabilità totale per un lungo periodo di vita: i nostri ingegneri sviluppano continuamentenuove soluzioni innovative, che le qualificano come “lo stato dell’arte” e che ci hanno permes-so di conseguire diversi ed importanti riconoscimenti in numerosi test neutrali.

senza coating finish

con coating finish

Page 7: CORDA - RONCO ALPINISMO

Duodess

La distinzione indelebile della metà-corda èimportante sia per la discesa che nelle opera-zioni di avvolgimento della corda, ma soprat-tutto per la valutazione della lunghezza rima-nente. Le marcature con nastro adesivo pos-sono staccarsi ed infastidire nell’utilizzo,quelle con pennarelli possono interagire chi-micamente con le fibre delle corde, danneg-giandole. Grazie al sistema brevettatoDuodess, Mammut cambia a metà-corda latrama della calza, distinguendo così le dueparti in maniera evidente e duratura, senzaalterarne la qualità e l’utilizzo.

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Triodess

Gli ultimi 5–7 metri di una corda rappresenta-no una zona critica, a volte fonte di un poten-ziale pericolo. Il nuovo design Triodess, appli-cato su corde Super Safe, lo previene; graziead una trama della calza diversa, gli ultimi cri-tici sette metri sono infatti facilmente rico-noscibili.In arrampicata alpina il capocordata sa cosìche è tempo di trovare un punto per faresosta. Anche durante la discesa in corda dop-pia Triodess evidenzia la necessità di trovareun nuovo ancoraggio. Calando un compagnosu vie lunghe di arrampicate sportive la pro-babilità di incidenti è maggiore se la corda ètroppo corta, e se si superano senza accor-gersene gli ultimi metri… Tecnologia innovati-va al servizio della sicurezza.

Page 8: CORDA - RONCO ALPINISMO

Fine corda

Durante l’uso, il nucleo e la calza possonoscorrere in modo diverso. Ciò può determina-re uno sfilacciamento in prossimità del fine-corda, creando così un fastidioso problema.Con le corde Mammut, invece, ciò non accade.Tramite un sistema ad >ultrasuoni, infatti, ifine-corda sono perfettamente saldati inmodo duraturo: nucleo e calza vengono cosìindissolubilmente uniti, una volta per tutte.

Superdry

Le corde bagnate sono più difficili da utilizzare;inoltre, se si “congelano”, la loro capacità dina-mica peggiora notevolmente. Per questo motivole corde impregnate rappresentano, in arram-picate alpine (soprattutto su ghiaccio, fondomisto ed in inverno), una sicurezza aggiuntiva.Mentre le lavorazioni di tipo Dry trattano solita-mente solo la calza, Mammut tratta sia l’animache la calza, cioè la corda nel suo insieme. Ciòrende il trattamento Superdry più efficiente eduraturo, ottimizzando contemporaneamentemaneggevolezza (>handling), basso attrito eprotezione contro la >sporcizia.

Marcature della metà-corda

Tutte le corde dinamiche Mammut hanno lametà-corda marcata in colore resistente allosfregamento. Nella scelta di tale procedurauna particolare attenzione è stata rivolta allascelta di materiali, che non alterano né animané calza.

Calza della corda

Un uso particolarmente intenso (per esempio>Top-Rope – in palestre o durante i corsi – o iltentativo ripetuto dello stesso passaggio) com-porta una particolare abrasione della calza, conconseguente usura più rapida della corda. Perqueste esigenze Mammut offre prodotti specifi-ci con calza più spessa. Abitualmente il rappor-to del peso calza/nucleo è del 35–45%: i pro-dotti della linea Endurance, specificatamentesviluppati per questo uso, hanno invece un rela-zione di almeno il 45%, garantendo così unamaggiore durata.

D O V E È L A D I F F E R E N Z A

Page 9: CORDA - RONCO ALPINISMO

Info-Tex

L’acquirente di una corda Mammut riceve unprodotto di qualità originale, testato e ri-scontrabile. Ogni nostra corda – nel suonucleo – ha infatti una sottile fettuccia cheriporta tutti i dati più importanti: produttore,norma, periodo di produzione, certificazioneUIAA e centro prove CE. Una caratteristicaimprescindibile per una produzione di altaqualità svizzera.

Coating finish

Quando una corda qualsiasi viene sottopostaa sollecitazione (per esempio durante unacaduta), l’allungamento delle fibre assorbeparte dell’energia liberata. A causa dell’attri-to tra le fibre, l’allungamento non viene dis-tribuito uniformemente, impedendo così uncorretto sfruttamento delle potenzialità dellacorda. Il trattamento al >Teflon – esclusivodella nostra tecnologia Coating Finish – ridu-ce l’attrito tra le fibre, garantendo una distri-buzione uniforme del carico e rendendo pos-sibili corde più leggere e resistenti.

Lunghezza della corda

Ogni corda si accorcia con l’uso: ciò è dovutoalla particolare >costruzione nucleo-calzadelle corde moderne. A secondo delle condi-zioni atmosferiche (temperatura, umidità),del terreno (polvere, sabbia) e dell’uso (cordadi chi guida, Top-Rope), una corda può accor-ciarsi, nei casi limite, fino ad un 5-10%. Perovviare a tale eventualità, tutte le nostre cor-de vengono prodotte con una lunghezzasuperiore del 2,5% a quanto dichiarato.

Resistenza sugli “spigoli vivi”

In condizioni di uso normale, le corde moder-ne possono rompersi quasi unicamente sesollecitate su uno >“spigolo vivo”. Solopoche corde resistono ad una caduta norma-ta su “spigolo vivo” con un raggio di 0,75 mm.Nella produzione Mammut, invece, troveretediverse corde contrassegnate “sharp-edgeresistant” (resistenti allo “spigolo vivo”). Lecorde con queste caratteristiche soddisfanogià oggi le nuove >norme UIAA.

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Q U A L E ’ L A C O R D A G I U S TA

LINEA CHALLENGE – corde leggereTecnologia innovativa ad alto livello: quando ogni gram-

mo in meno fa la differenza. La linea Challenge combina

peso e diametro minimo con alta resistenza allo strappo

e maneggevolezza. Ogni corda è trattata Coating Finish,

un trattamento al >teflon sviluppato dal nostro centro

ricerche e sviluppo. Queste corde sono insuperabili in

maneggevolezza, scorrono “quasi” senza attrito e assor-

bono sensibilmente meno >sporcizia. Un “must” per gli

specialisti più esigenti.

Ottimale

Non ottimale

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1. fase: Quale utilizzo prevedo per la mia corda ?

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OLINEA BALANCE – corde versatiliQueste corde convincono l’utilizzatore per le loro carat-

teristiche equilibrate. Elevata resistenza, peso contenu-

to, ottima maneggevolezza ed una lunga durata sono

combinati in modo perfetto. Da anni, migliaia di utilizza-

tori si affidano a queste corde “allround”: in sintesi, una

soluzione ideale quando si desidera una sola corda da

impiegare nelle situazione più disparate.

LINEA ENDURANCE – corde robusteLe corde della linea Endurance vantano caratteristiche

di primissima qualità, in particolar modo per quanto

concerne la loro robustezza. Rocce con >“spigoli vivi”,

vie “Big Wall” con forte attrito, frequenti Top-Rope: tut-

to ciò significa stress continuo per la corda. Grazie alla

loro particolare costruzione, le corde della linea

Endurance soddisfano pienamente il loro utilizzatore

anche in queste situazioni. Una particolare resistenza

all’abrasione e un alto >numero di cadute pur in pre-

senza di una spiccata maneggevolezza caratterizzano

questa linea, la miglior scelta per gli impieghi più duri.

INFINITY Ø 9.5 mm

ETERNITY Ø 10.0 mm

PHOENIX Ø 8.0 mm

TWILIGHT Ø 7.5 mm

FLASH Ø 10.5 mm

GALAXY Ø 10.0 mm

TUSK Ø 9.8 mm

GENESIS Ø 8.5 mm

SUPERSAFE Ø 10.2 mm

FLEX Ø 11.0 mm

DUROFLEX Ø 10.2 mm

UNIVERSE Ø 9.0 mm

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LINEA CHALLENGE

LINEA BALANCE

LINEA ENDURANCE corde particolarmente robuste

corde particolarmente leggere

corde particolarmente versatili

corda singola

corda gemellare

mezza corda

2. fase: quale tipo di corda scegliere ?

3. fase: quale caratteristica è prioritaria ?

4. fase: scelta della corda giusta

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Arrampicata alpinaad es.: Dolomiti, Grigna, ecc.Appena ci si arrampica su rocce difficili condifficoltà omogenee e dove è possibile cade-re in ogni momento, bisogna arrampicare inmodo classico (da sosta a sosta). Utilizzarecorde singole, gemellari o mezze corde dipen-de soprattutto se si scende in arrampicata o acorda doppia. Roccia scalinata richiede spes-so tiri di corda corti.

Lunghe vie su ghiaccio o su terreno mistoad es.: Sperone Walker, vie difficili con pas-saggi bagnati, ecc.Solo corde gemellari o mezze corde garantis-cono quella maggiore sicurezza che permettedi affrontare con tranquillità lunghe discesesu terreni difficili. Trattamento Super-Dry,maneggevolezza e peso leggero assicurano alrocciatore – nella discesa – rapidità senzadispendio energetico. Tiri di corde lunghi, inparticolare su pareti di ghiaccio, permettonodi ridurre il numero di soste e di arrampicarepiù velocemente.

Arrampicata su ghiaccio/DrytoolingLe esigenze sono simili a quelle dell’arrampi-cata sportiva, ma il trattamento Super-Drydella corda è fondamentale. Su vie miste chi-odate una corda singola può offrire una mag-giore maneggevolezza; su roccia con spigolivivi la maggiore sicurezza delle corde gemel-lari rappresenta spesso la “differenza”. Su viemiste friabili con scarsa e malsicura chioda-tura la tecnica delle mezze corde distribuiscepiù uniformemente, sulla catena di sicurezza,l’eventuale sollecitazione in caso di caduta.

Arrampicate in alta montagnaad es.: Jungfrau, Cervino, Biancograt, ecc.Su vie classiche con terreni misti e singolipassaggi di 4° e 5° grado normalmente siscende in arrampicata e non ci si cala in dop-pia. Risulta quindi più vantaggioso l’uso diuna corda singola o di una mezza corda presadoppia, in quest’ultimo caso però utilizzandometà corda. La corda singola è più facile dausare della mezza corda o della gemellare.Anche in questo caso si consiglia una cordaSuper Dry.

P E R Q U A L E U T I L I Z Z O M I S E R V E

Il tipo di impiego determina qual è la corda ottimale, e può risultare opportuno utilizzare cor-de diverse a seconda dell’uso previsto. Ad esempio, in arrampicate dove la corda è soggetta aforte abrasione, o durante ripetuti tentativi di passaggio, oppure nell’impiego >Top Rope èimportante usare una corda con calza relativamente spessa. Per un utilizzo alpino (soprattuttosu ghiaccio) è consigliata una corda Super-Dry; su roccia con spigoli molto taglienti o su disceselunghe a corda doppia l’ideale sono corde gemellari o mezze corde. Di seguito sono illustrati alcuni casi di utilizzo-tipo delle diverse corde.

Page 13: CORDA - RONCO ALPINISMO

Arrampicata sportiva alpinaad es.: Collodri, ecc.Le corde gemellari garantiscono una sicurezzaaggiuntiva e discese a corda doppia piùlunghe. Il trattamento Super Dry risulta parti-colarmente utile in caso di peggioramentodelle condizioni meteo. La resistenza sugli>“spigoli vivi” viene ulteriormente incre-mentata con l’uso di corde gemellari o mezzecorde.

Arrampicata sportivaad es.: Arco, Francia meridionale, Tailandia, ecc.Cadute occasionali richiedono l’uso di unacorda affidabile. La forza d’arresto può esse-re limitata con appropriate tecniche facendosicura dinamica. Maneggevolezza e pesodevono essere quindi ottimali per “prestazio-ni estreme”. Corde più lunghe (70/80 metri)diventano necessarie in molte “palestre” diarrampicata sportiva con discesa dal >verti-ce della sosta.

Arrampicata in palestra artificialeLe resine sintetiche utilizzate nelle palestreusurano in modo più rapido una corda: sononecessarie corde più robuste e con una calzapiù spessa.

Workout con molte cadutead es.: Allenamento in falesiaFrequenti cadute usurano fortemente la cor-da. Per questi scopi sono richieste corde resi-stenti come “muli”.

Top Rope/CorsiMolto attrito, forte usura: sono determinanticalze progettate per essere particolarmenterobuste. Quando sono possibili solo caduteda secondo di cordata, può essere usata unamezza corda.

Arrampicata Big Wallad es. El Capitan, Val di Mello, ecc.La tecnica Big Wall richiede, normalmente,una corda singola per l’arrampicata ed unacorda statica per il recupero del sacco-mate-riale. E´indicata una corda che offre un ampiomargine di sicurezza e con una calza partico-larmente robusta. Sono avvantaggiate le cor-de testate per resistere su >“spigolo vivo”.

Soccorsoad es. soccorso alpinoLe corde per il soccorso alpino necessitano,come caratteristiche principali, di un altissi-mo grado di sicurezza e di un allungamentoridotto.

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Nel mondo delle corde dinamiche esistonoprincipalmente tre tipi di corde, ciascunadelle quali adatta ad un diverso uso e testa-te secondo diverse norme.

Corde Singole

Le corde singole sono lo “standard normale”di una corda da arrampicata. A seconda deldiametro e della lunghezza si utilizzano nellamaggior parte dei casi. Il vantaggio principa-le è l’estrema maneggevolezza. Uno svantag-gio è però rappresentato dal fatto che – incaso di distanze fra i punti di sosta maggiorealla metà della lunghezza della corda – nonpossono essere scalate mantenendo la possi-bilità di successiva discesa a corda doppia.

Le corde singole vengono prodotte con dia-metri da 9,4 a 11 millimetri e pesano da 57 a82 grammi per metro. Sono progettate perreggere ad almeno 5 cadute normate (conpeso di caduta di 80 kg).

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Le corde singole sonomolto facili da usare etrovano un ampio impie-go (a parte su vie moltolunghe).

La nastratura in prossi-mità del fine-corda indi-ca il tipo di corda dina-mica.

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Corde gemellari

Le corde gemellari vengono usate in coppiaagganciando sempre entrambe le corde inogni rinvio (tecnica gemellare). Le cordegemellari offrono una sicurezza aggiuntiva(>ridondanza), garantendo così – in partico-lare su >“spigoli vivi” – una maggiore sicu-rezza in caso di caduta. Risultano inoltre par-ticolarmente indicate per arrampicate alpineo vie impegnative, facilitando un’eventualeritirata. Offrono massima sicurezza e permet-tono discese a corda doppia per tutta lalunghezza. Vengono prodotte con diametriche vanno da 7,5 a 8 millimetri e pesi che vari-ano da 38 a 45 grammi per metro. Usate dop-pie pesano tanto quanto le corde singole piùpesanti. Per norma devono garantire in cop-pia 12 cadute normate (con peso di caduta di80 kg).

Mezze-corde

Le mezze-corde – per quanto riguarda robu-stezza e peso – sono a “metà strada” tra lecorde singole e quelle gemellari, ed offronostandard di sicurezza solo se usate in coppia.Possono venire utilizzate sia come cordegemellari – facendole passare in coppia neglistessi punti di sicura – oppure con la tecnicadella mezza corda, alternando il rinvio suipunti di ancoraggio. Tale tecnica riduce l’at-trito in caso di rinvii lontani e non allineati,limita la forza d’arresto e può essere partico-larmente utile in caso di vie “pulite” che pos-sono solo essere assicurate con dadi o simili.Con le mezze corde deve essere usato unmetodo di sicura che permetta lo scorrimentoindipendente delle due corde. Le mezze cor-de, usate singolarmente, devono sostenere 5 cadute normate (con peso di caduta di 55 kg).Vengono prodotte con diametri da 8 a 9 milli-metri e pesi da 42 a 55 grammi per metro.Sono particolarmente indicate – se usate sin-golarmente – per la sicura dei due secondi dicordata.

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Le mezze-corde permet-tono di effettuare un rin-vio alterno su vie conancoraggi distanti tra diloro.

Le corde gemellari of-frono alta sicurezza.

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Da oltre 140 anni impieghiamo tutta la nostra esperienza e la nostra competenza per produrrele migliori corde possibili. Ogni corda lascia la nostra azienda dopo aver superato una serie dirigidi test, e con la distribuzione nei migliori negozi finisce la nostra sfera di influenza sul pro-dotto. Con l’acquisto da parte del consumatore inizia la vita della corda. Ma inizia anche la re-sponsabilità dell’utilizzatore, perché la migliore corda può garantire le migliore performancesolo se viene impiegata in modo corretto e trattata adeguatamente. Le corde Mammut nonnecessitano di particolare >manutenzione, ma alcune regole fondamentali dovrebbero essereseguite da ogni arrampicatore o alpinista. Tutto ciò per far sì che il suo mezzo di sicurezza piùimportante gli garantisca un lungo divertimento.

Cura della cordaOgni corda è un prodotto di consumo, e dun-que soggetto a usura. Tale usura differisceperò in modo sensibile a seconda di come vie-ne usata la corda. Se utilizzata in modo clas-sico (arrampicata in modo alternato) e senzacadute, la corda subisce la sollecitazioneminore. In questi casi solo la calza – dopoalcuni anni – diventa più sottile, in quantosoggetta ad attrito su roccia o ghiaccio. L’uso ripetuto in arrampicata con tiri moltoangolati o recuperi su spigoli è causa di unamaggiore usura e di attorcigliamento; anchele discese – per esempio nel >Top-Rope –aumentano molto l’usura: nelle discese èfortemente consigliabile una velocità costan-te e moderata invece di una discesa veloce ea strappi.

C O N S I G L I P R AT I C I

›Prima del primo utiliz-zo, ogni nuova cordadeve essere svolta aso-la per asola per evitaregli attorcigliamenti.

››Il “sacco corda” è il piùsemplice e efficacemezzo di protezionedalla >sporcizia.

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Svolgimento della corda – La prima voltaAl termine del processo di produzione la cor-da viene avvolta, senza attorcigliamenti, inuna matassa, ed in tale stato viene anche di-stribuita. Prima di utilizzarla per la prima vol-ta, bisogna aprire la matassa e svolgere lacorda, in maniera da escludere la comparsa diattorcigliamenti. Per fare ciò occorre aprire laconfezione inserendo nella matassa entram-bi gli avambracci in opposizione, e ruotarli inmodo da far scendere il fine corda sul pavi-mento. Quando la corda sarà completamenteaperta, riprenderla in mano, sfilarla metro permetro per tutta la lunghezza e scuoterla pertogliere eventuali attorcigliamenti, ripetendol’operazione due o tre volte. A questo punto la corda è pronta per il tra-sporto o per essere inserita in un “sacco cor-da”. E’ consigliabile effettuare le suddetteoperazioni direttamente sul “sacco corda” oin un ambiente pulito (ad es. appartamento),in modo da proteggere fin da subito la cordada un’inutile sporcizia.

Sacco corda – Protezione e trasportoPer l’arrampicata sportiva il “sacco corda” è ilmezzo migliore per proteggere e trasportarela corda. Un fine-corda viene fissato a un’a-sola del sacco, e la corda viene introdottametro per metro. Il secondo fine-corda è libe-ro per essere usato, e per il trasporto vienefissato alla seconda asola. Un altro vantaggiodel “sacco corda”: se il secondo fine-corda èfissato al sacco (per esempio con un nodoguida) non potrà scivolare per errore attra-verso la sicura in caso di corda troppo corta,un’evenienza purtroppo non rara nell’arram-picata sportiva.

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Uso della corda nelle sosteIn sosta, particolarmente su cascate (maanche su vie di roccia e con forte vento), èimportante che la corda non penda in grosseasole, in modo da non impigliarsi tra rocce oghiacciuoli. I più esperti avvolgono la cordauna volta a destra ed una volta a sinistra del-la propria sicura, sopra la coscia o un piede,in modo da averne un continuo controllo. Incaso di cordata con unico capocordata èimportante far scorrere – dopo ogni tiro – l’in-tera corda in modo da garantirne lo scorri-mento senza intoppi.

Tempo di recupero dopo una cadutaE’ consigliabile, in caso di caduta in arrampi-cata sportiva, far riposare la corda per un bre-ve periodo. In caso di caduta più violenta èbene far sempre riposare la corda e – se pos-sibile – annodarsi all’altro fine-corda: in talmodo le fibre possono rigenerarsi senzapenalizzarne la durata. Un ulteriore consiglio

può essere – dopo una caduta in un pas-saggio – di non rimanere appeso alla cordama di agganciarsi direttamente al rinvio.

Come condurre la cordaCondurre la corda in modo corretto diminui-sce l’attrito e garantisce un’arrampicata piùsicura. Bisogna evitare, laddove possibile, difar passare la corda su >spigoli, in fessure odietro sporgenze; si potrebbe incastrare,usurarsi oltremodo o rompersi in caso dicaduta. Rinvii intermedi posizionati conattenzione possono prevenire tale problema.E’ bene ricordarsi di allungare con fettucce irinvii lontani dalla linea ottimale: se, anchecosì, non si riesce ad ottimizzare la conduzio-ne della corda, è consigliabile adottare –soprattutto su vie con protezioni naturali – latecnica a mezza corda.

C O N S I G L I P R AT I C I

‹Un attento utilizzo dellacorda nelle soste su viecon più tiri favorisce unmiglior >“handling”.

›In caso di uso di cordacorta è vitale che vengafissata nell’asoladell’imbragatura.

››In alcune situazione èpiù sicuro calare il com-pagno che scendere entrambi in doppia.

Page 19: CORDA - RONCO ALPINISMO

La corda cortaPer passaggi facili, brevi e senza rischio dicaduta la corda può essere portata dai mem-bri della cordata sulle spalle. Per fare ciò,ogni scalatore si avvolge una serie di anelli“a tracolla”, bloccandoli mediante bulino emoschettone a ghiera nell’asola dell’imbra-gatura. Tale fissaggio evita che in caso dicaduta la corda si avvolga allo scalatore,strangolandolo. La corda dovrà essere poisvolta un anello alla volta, per evitare attor-cigliamenti o nodi. Usare la “corda corta” inpassaggi brevi e insidiosi è particolarmentepericoloso per i non-professionisti: per loro ilconsiglio è assicurarsi correttamente oppureandare senza corda.

Discesa a corda doppiaNella discesa a >corda doppia, su terreniscalinati o con vento, esiste la possibilità chela corda lanciata si fermi o si impigli; inoltre,se buttata in modo sbagliato, potrebbero for-marsi dei nodi. Per evitare ciò, oppure anchein caso di una doppia obliqua, si consiglia dicalare prima il compagno. In caso di discesacon sicura a mezzo barcaiolo, prestare atten-zione che le corde scendano parallelamentein modo che non si attorciglino.

Arrampicata a treSu vie lunghe – non di rado – le cordate sonocomposte da tre alpinisti, con il capocordatache recupera contemporaneamente i due cheseguono. Qualora vengano usate due cordesingole, il capocordata non dovrà mai far pas-sare entrambe le corde negli stessi punti dirinvio, altrimenti un’eventuale caduta genere-rebbe un pericoloso aumento della forza d’ar-resto. Per cordate a tre si possono utilizzareanche mezze-corde, ma mai corde gemellari.

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Recupero della cordaE’ consigliabile recuperare la corda tirando laparte a contatto (o più vicina) alla roccia, inmodo da evitare che il fine-corda possa esse-re bloccato dall’anello di sicura.

Controllo e verifica della cordaSi consiglia di controllare la corda ad inter-valli regolari e comunque dopo sforzi partico-lari (caduta di sassi, contatto con ramponi,cadute, ecc.). Per fare ciò, far scorrere la cor-da tra le mani, metro dopo metro, alla ricercadi eventuali ingrossamenti, irrigidimenti oaltro, effettuando contemporaneamente uncontrollo visivo. In caso di spessori diversi, dipunti particolarmente usurati o tagli nellacalza bisognerà sostituire la corda. Nel dub-bio, un negozio specializzato potrà aiutarvinella valutazione.

C O N S I G L I P R AT I C I

›Avvolgendo la corda conil metodo Lap Coiling sievitano attorcigliamenti.

Per recuperare la cordasenza problemi, il nododeve stare dalla partedella roccia.

Controllare regolarmen-te la corda con le manie con gli occhi.

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Avvolgere la corda – un’asola a sinistra, unaa destraPer trasportare la corda (senza sacco-corda) èopportuno avvolgerla correttamente utiliz-zando il metodo Lap Coiling. A propria discre-zione, è possibile impugnarla dalla metà, daentrambi i capi o da un solo, e può venireavvolta su una mano, sul collo o su una co-scia. Prestare attenzione a non avvolgerla inanelli ma in asole, che pendano a sinistra e adestra. Quando tutta la corda è avvolta, siprende la matassa e si avvolgono due o tregiri attorno alla sua metà: per bloccarli si fapassare un’asola prima per “l’occhio” dellamatassa e poi per la “testa” e – infine – si tira-no i capi-corda. Se si usa tale metodo con idue capi della corda, la stessa potrà esseretrasportata come uno zaino. Al prossimo uti-lizzo, per evitare di ritrovarsi con la cordaaggrovigliata, svolgerla facendola scorrere frale mani per tutta la sua lunghezza.

Lavare la corda – anche in lavatriceLa >sporcizia riduce la qualità di una cordae ne limita la maneggevolezza. Se, nonostan-te il sacco, la corda si sporca, è possibilelavarla a mano con acqua tiepida nella vascada bagno o, addirittura, in una normale lava-trice. Un lavaggio saltuario permette un mi-glior >“handling” della corda e ne aumentala durata. Per non rovinare la corda, si racco-manda di utilizzare un detersivo sinteticodelicato, di selezionare il programma delica-to-lana e di non centrifugare mai! Per asciu-garla, riporre la corda aperta in un luogo fre-sco e al buio, non appesa.

ConservazionePer rallentare >l’invecchiamento della cor-da, riporla su una superficie piana in un luo-go fresco, asciutto ed al buio. Mai appenderela corda ad un capo, eventualmente avvolger-la con una fettuccia o cordino e appenderlaper quest’ultima/o. Evitare assolutamente difar entrare la corda in contatto con prodottichimici, soprattutto acidi (ad es. batterie diauto)!

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E V I TA R E D A N N E G G I A M E N T I A L L A C O R D A

Danneggiamenti da agenti chimici

I rari casi in cui una corda si spezza sonodovuti, oltre che a cadute su spigoli vivi, adanneggiamenti con agenti chimici, in parti-colare acidi. L’acido solforico delle batterie diun’auto, in particolar modo, intacca le fibre diuna corda causandone la scomposizione.Purtroppo un tale danneggiamento non è visi-bile dall’esterno; il colore della calza cambiasolo in modo limitato anche se il nucleo è giàscomposto. Perciò una corda non deve maiessere riposta vicino ad agenti chimici.Il danneggiamento da solventi risulta partico-larmente difficile da valutare; per questomotivo la metà-corda non dovrà mai esserecontrassegnata con pennarelli o simili.

Una corda è un bene di consumo. Ogni utilizzo, pertanto, ne diminuisce la durata. Anche la mi-glior corda raggiunge – ad un certo punto – una condizione dove le riserve di sicurezza sonotroppo basse. Spesso però ha perso così tanto delle proprie caratteristiche che, già prima di rag-giungere questo limite, viene sostituita. Sollecitazioni estreme possono rendere parte o tuttala corda inutilizzabile. Se il danneggiamento è limitato in prossimità di un fine-corda, la si po-trà tagliare ricordandosi, però, che in tale caso la marcatura di metà corda non è più corretta.Per rendersi conto dello stato effettivo della corda e quanto, eventualmente, le riserve di sicu-rezza siano state intaccate, è necessario valutare diversi fattori.

Sollecitazioni da caduta

Piccole cadute durante l’arrampicata sportivadanneggiano la corda in misura limitata, tan-to da sopportarne centinaia. Anche cadute didieci o quindici metri non significano già “lafine” di una corda, premesso che si sia stataeffettuata una sicura dinamica. Decisivi sonosia il >fattore di caduta che la forza d’arre-sto. Una grande caduta di fattore maggiore a1, bloccata bruscamente, può ridurre notevol-mente le riserve di sicurezza di una corda. Intale caso, potrà resistere ancora a cadute suvie di arrampicata sportiva, ma potrà spez-zarsi su uno spigolo molto prima di una cor-da nuova. Non dovrebbe essere più usata su roccia o falesie con >spigoli accentuati,mentre sono molti gli utilizzatori che sosti-tuiscono una corda dopo una caduta partico-larmente brusca.

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Danneggiamenti meccanici

Spigoli vivi, caduta di sassi o una “piccozza-ta” possono “ferire” in modo letale una zonaprecisa della corda. Qualora la calza vengadanneggiata in modo che il nucleo diventivisibile o addirittura che fibre del nucleorisultino danneggiate, va senz’altro sostitui-ta. E´consigliabile una particolare cautela incaso di utilizzo di corde singole, poiché nonsono >ridondanti (non vantano cioè unasicurezza aggiuntiva).Consigli pratici: Nel Top-Rope su ghiaccio puòsuccedere che la piccozza urti la corda; conpunte a mezzo tubo la corda può addiritturavenir tranciata. Per maggiore sicurezza potràessere fatto un nodo-guida a due metri dalfine corda, facendo un secondo nodo-guidanell’asola risultante e infilando quest’ultimaasola nel moschettone agganciato all’imbra-gatura.

La vecchia regola “non calpestare la corda” ètutt’oggi valida, anche se dei danneggiamen-ti sono possibili solo in casi particolari: noncalpestando la corda si evita – comunque – disporcarla inutilmente.

Attrito

L’attrito contro la roccia o quello prodotto dalmoschettone usura l’intera lunghezza dellacalza. Il danneggiamento aumenta con la for-za della sollecitazione e con l’angolo dellospigolo. I cristalli di quarzo presenti nel gra-nito e nell’arenaria comportano un’abrasionemaggiore del calcare; le rocce erose dall’ac-qua sono più aggressive delle placche; lasollecitazione durante la calata o la discesa acorda doppia usura la corda più della norma-le arrampicata. Un punto di riferimento: ladiscesa a corda doppia comporta un’usura dadue a tre volte maggiore dell’arrampicarsi;>calare o Top-Rope aumentano l’usura da 5a 10 volte. L’attrito comporta la rottura di pic-coli >filamenti della calza, che diventa piùruvida ed è soggetta a peeling, e ciò può com-portare una riduzione della maneggevolezzaed un aumento dell’assorbimento di acqua.Qualora la calza risulti usurata in modo taleda rompersi in alcuni tratti o da rendere visi-bile il nucleo, deve essere assolutamentesostituita.

Consiglio pratico: la sollecitazione dovuta adattrito nella fase di calata è minore se la cor-da passa tra due moschettoni. Qualora il pun-to di rinvio si trovi dietro uno spigolo roccio-so, si consiglia di allungarlo con una fettucciain modo da evitare che la corda sfreghi su talespigolo.

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E V I TA R E D A N N E G G I A M E N T I

Calore

Un danneggiamento particolare è quello cau-sato dal calore. Ciò può accadere se due cor-de si sfregano tra di loro (per esempio con leattrezzature per sicura in caso di bruschecadute), o qualora – per errore – due cordevengono passate nello stesso punto di sosta.Tali conseguenze sono riconoscibili sullacalza da tracce vitree-trasparenti o da brucia-ture scure. In tali zone la corda diventa piùrigida, è più difficile da maneggiare ed èmeno performante. In caso di bruciature rile-vanti la corda va senz’altro sostituita.In caso di calata troppo veloce il >frenodiventa così caldo che la corda può presenta-re punti di bruciatura; è quindi consigliabile…limitare la velocitá!Attenzione in falesie molto frequentate: qua-lora due cordate debbano usare lo stessopunto di sosta, non devono assolutamente farpassare contemporaneamente le corde nellostesso moschettone, in modo da evitare ilcontatto. Una cordata dovrà far passare lacorda in un punto fisso del rinvio, eventual-mente aggiungendo due express contrappo-sti. Anche le corde verso il basso non devonoincrociarsi.

Sporcizia

Una corda “sporca” comporta soprattutto unadiminuzione della maneggevolezza, rendendola corda più rigida, viscida e “attaccaticcia”.Se la corda è molto sporca (a causa di olio,grasso o catrame) e non si riesce a pulirla conun lavaggio, si consiglia la sostituzione, e nonsolo per un problema di natura estetico.Particolarmente pericoloso è lo sporco dovu-to a polvere di granito e di sabbia; i cristalli diquarzo possono erodere le fibre del nucleo ediminuire la robustezza della corda, in modoparticolare nel calare e nel calarsi. Tale dan-neggiamento è riscontrabile notando spesso-ri diversi e zone meno compatte.

Corde bagnate

Una corda bagnata è più pesante e più diffici-le da maneggiare. Qualora congeli, anche leperformance ne risentono. Le corde ghiaccia-te garantiscono solo la metà delle >cadutenormate superate da corde asciutte, e sonoparticolarmente difficili da passare negli at-trezzi per sicura. Situazioni che possano crea-re tali problemi sono i ghiacciai soleggiati, icambiamenti di tempo improvvisi e le cascatedove l’acqua scorre sul ghiaccio.

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Attorcigliamento

Gli attorcigliamenti sono torsioni a forma dispirale. Una corda con forti attorcigliamentirisulterà più difficile da usare, e durante ladiscesa in corda doppia potrà attorcigliarsi inmodo tale da impedirne il recupero. Alcunecorde sono più soggette a tale fenomeno, cheaumenta con l’invecchiamento. Spesso peròl’attorcigliamento è dovuto ad un uso nonappropriato. Ad esempio, avvolgere la cordain forma anulare comporta un attorcigliamen-to, così come la calata obliqua su >spigoli osu moschettoni malmessi comporta una tor-sione della corda. Un impiego attento eviteràil sorgere di questo problema.

Consiglio pratico: fare attenzione che la cor-da scorra in modo “pulito”, senza pieghe enella fase di avvolgimento usare la tecnicaLap Coiling. Usando il mezzo barcaiolo le duecorde devono scorrere in modo parallelo. Pertogliere eventuali attorcigliamenti farla pen-dere liberamente. Sfilare la corda diverse vol-te, possibilmente su un punto di sosta, puòessere utile (attenzione che la corda vengapassata senza avvolgimenti).

Raggi UV

I raggi UV comportano un’alterazione deicolori (che “sbiadiscono”) ed un aumentodell’invecchiamento della corda. I raggi aiquali una corda è sottoposta normalmenteinfluiscono relativamente sulla sua robustez-za, ma a lungo andare le fibre perdono però dielasticità e la corda diviene più rigida.Fettucce o cordini già in loco, particolarmen-te sbiaditi, possono apparire pericolosi, ma inpratica resistono alle sollecitazioni statiche.Particolare attenzione dovrà però essere pre-stata qualora vi siano zone danneggiate o contracce di bruciatura.

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D U R ATA D I U N A C O R D A – Q U A N D O S O S T I T U I R L A

Una piccola caduta durante un’arrampicatasportiva può essere sopportata anche da unacorda vecchia. Su uno >spigolo vivo ancheuna corda nuovissima può invece tranciarsi.Conseguentemente, definire la durata di unacorda non è semplice, dipende infatti da peri-odo e modo d’uso, >numero di cadute e daaltri fattori di indebolimento. Nell’uso da par-te del privato è il suo senso di responsabilitàche decide: se viene a mancare la fiducia inuna corda che presenta peeling o tracce nonuniformi, è meglio sostituirla o destinarla adaltro uso (per esempio Top-Rope). Per gli uti-lizzatori professionali risulterà utile redigereuna sorta di >diario.

Alcune indicazioni sulla durata di una cordasono riportate nella seguente tabella:

Indipendentemente dall’uso che ne è statofatto, una corda dovrebbe essere sostituitase:

1. è venuta a contatto con agenti chimici, inparticolare acidi

2. la calza è danneggiata ed il nucleo risultavisibile

3. la calza è particolarmente usurata o pre-senta un peeling molto accentuato

4. quando la calza scorre eccessivamentesul nucleo

5. in presenza di particolari deformazioni6. è stata sottoposta a particolari sollecita-

zioni (per esempio brusche cadute con un>fattore di caduta maggiore a 1)

7. è particolarmente sporca (grasso, olio,catrame)

8. presenta bruciature dovute a calore oattrito

Frequenza d’uso durata indicativa

mai al massimo 10 anni

uso raro: 1-2 volte all’anno fino a 7 anni

uso saltuario: 1 volta al mese fino a 5 anni

regolare: più volte al mese fino a 3 anni

frequente: ogni settimana fino a 1 anno

permanente: quasi giornalmente meno di 1 anno

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N O R M E

Le norme internazionali garantiscono che solo attrezzature sicure possono essere immesse sulmercato. Ogni nostra corda non solo soddisfa le specifiche norme EN 892 e le ancor più rigidenorme UIAA, ma addirittura le supera. Ma quali sono le singole norme e quale significato han-no i relativi simboli?

Conformità CE

Tale simbolo viene apportato dal produttoresotto la propria responsabilità; non si trattadi un vero e proprio marchio di qualità, marappresenta una sorta di “passaporto” per lalibera circolazione all’interno della ComunitàEuropea. Tale simbolo certifica che le normeEN vengono rispettate e che il prodotto è cer-tificato. Il numero seguente la dicitura CEindica il centro prove (per esempio CE 0123Tüv corrisponde a Monaco di Baviera).

ISO

Nell’ISO (International Organization forStandardization) sono raggruppati, a livellointernazionale, gli enti che hanno il potere diemanare norme. La norma ISO 9001 definisceper tutti i settori norme per il management diqualità, garantendo parametri costanti perprodotti e servizi. La certificazione vieneeffettuata da enti esterni (per esempio il TÜV).

EN

Le norme EN sono previste specificatamenteper i prodotti ai quali devono essere associa-te. Perciò oltre all’indicazione EN vi è sempreil numero (ad es. 892 per le corde dinamiche).I prodotti con tale simbolo devono essereconformi alla norma ed aver superato i relati-vi test, effettuati presso i più qualificati cen-tri.

UIAA

Questo simbolo viene attribuito se il prodot-to soddisfa le norme UIAA. Tale ente(l’Associazione Internazionale dei Club Alpini)è il pioniere nella definizione di norme che piùsi avvicinano alla realtà. Per questo motivo lenorme UIAA sono più severe di quelle EN.Ogni corda Mammut soddisfa e supera tuttele norme UIAA, anche le più recenti.

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EN 892

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C O S A V I E N E T E S TATO

Cosa viene testato e come? E cosa significa-no i risultati per le caratteristiche di una cor-da?

Peso per metro

Le corde singole classiche pesano da 60 a 85 grammi per metro, le mezze-corde circa 50 grammi e le corde gemellari circa 45 gram-mi. Mammut, con la sua linea Challenge conCoating Finish, propone corde particolarmen-te leggere. La corda singola Infinity pesa 58 grammi con 7 cadute normate; la mezza-corda Phoenix pesa 42 grammi e la cordagemellare Twilight 38 grammi (con 2 cadutenormate su spigolo vivo!). 2 grammi in meno, per una corda da 50 metri,si traducono in 100 grammi in meno nello zai-no: se si vuole, un tavoletta di cioccolata inpiù oppure un po’ di fatica in meno!

Diametro

Il diametro di una corda viene misurato appli-cando alla stessa un carico predefinito: è danotare che alcune corde disponibili sul mer-cato presentano forti divergenze fra i risulta-ti della misura e quanto indicato dal produt-tore.Nella pratica il diametro non ha grande influ-enza: è però importante verificare, in caso dicorde troppo sottili, la funzionalità di alcunifreni o >bloccanti, che devono essere utiliz-zati solo con una sicura aggiuntiva. Questoper poter sfruttare al meglio i vantaggi di cor-de che si contraddistinguono per la loro leg-gerezza e per il loro minor attrito.

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Numero di cadute

E’ il punto cruciale dei test sulle corde.Questa prova controlla il numero di cadutenormate massime sopportabili. Una caduta anorma con >fattore di caduta 1,75 rappre-senta una sollecitazione estrema, difficilmen-te riscontrabile nell’uso quotidiano; grazieperò alla severità di questo test viene garan-tita una “riserva” di sicurezza. Per il test viene fatto cadere un peso di 80 chili (per corde singole o gemellari) o di 55 chili (per mezze-corde): le corde gemellarivengono testate in coppia mentre le singole ele mezze-corde singolarmente.La norma prescrive che le corde singole e le mezze-corde debbano superare almeno 5 cadute, mentre le corde gemellari in coppiaalmeno 12 cadute. Corde singole che reggonoda 5 a 9 cadute vengono anche chiamate corde normate, corde con oltre 9 cadute>corde multi-cadute.Il numero di cadute è la misura diretta dellariserva di sicurezza della corda. Una corda nuova non si rompe in caso dicaduta, premesso che sia in buone condizio-ni e abbia uno scorrimento “pulito”. La capa-cità di resistenza di una corda cala con:>invecchiamento, abrasione, umidità esoprattutto ghiaccio (che riduce il numerodelle cadute normate).

Forza d’arresto

La forza d’arresto è la forza massima che agi-sce sul corpo durante una caduta normata,mentre la corda – per mezzo del suo allunga-mento – assorbe >l’energia prodotta dallacaduta stessa. E’ il “metro” di misura della“durezza” di una caduta. Corde con un’alta forza d’arresto “scaricano”sul corpo e sulla >catena di sicurezza mag-giori energie. La forza d’arresto, nei test normati, non devesuperare i 1200 >daN per le corde singole egemellari e gli 800 daN (circa 800 kg) per lemezze-corde.

La rilevanza agli effetti pratici è relativa, in quan-to tale test viene effettuato staticamente, cioècon la corda fissata in modo da non poter scor-rere. Nella realtà quotidiana l’eventuale caduta vieneperò sempre frenata in modo dinamico: inoltrel’attrezzo di sicura (HMS, otto, ATC, o altro)garantisce un certo scorrimento e l’imbragaturastessa offre un’ulteriore effetto dinamico. Graziealla >sicura dinamica gran parte dell’energia dicaduta viene assorbita e la forza d’arresto vie-ne così ridotta. Prove effettuate da Mammut persimulare le più comuni cadute in arrampicatasportiva hanno dimostrato che, in presenza diuna sicura dinamica, la differenza tra due cordecon diversi valori di forza d’arresto si riducefortemente.

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C O S A V I E N E T E S TATO

Allungamento

L’allungamento della corda indica l’elasticitàdella stessa se sollecitata staticamente. Uno spezzone di corda, già sottoposto ad uncarico di 5 kg, viene sollecitato con ulteriori80 kg: l’allungamento per le corde singole ogemellari non può superare il 10%, per lemezze-corde il 12%.L’allungamento caratterizza prevalentementeil comfort della corda nel >Top-Rope e nelrecupero di materiale in arrampicate tipo BigWall. È spiacevole dover sprecare molta piùenergia a causa di un allungamento esagera-to oppure, dopo avere superato un passaggioimpegnativo con sicura dall’alto, riposarsiappesi alla corda e ritrovarsi … sotto al puntodi partenza! Agli effetti della sicurezza risulta importantel’allungamento in caduta (vedi prossimo para-grafo), in quanto incide direttamente su dovesi “atterra” (se nel vuoto oppure, ad esempio,su una cengia). Esiste infatti una relazione trail valore dell’allungamento statico e la forzad’arresto generata dall’allungamento dinami-co.

Allungamento nellaprima caduta

Questo valore indica l’allungamento subitodalla corda nella prima caduta normata. Ilvalore massimo accettato per tale prova è del40%. Questo valore è più significativo, per ilcomportamento della corda, rispetto a quellodell’allungamento statico. Con un valore mol-to alto il pericolo di andare a “sbattere” èmaggiore. Tutte le corde Mammut, già oggi,soddisfano le condizioni poste dalla rigidanorma EN di prossima introduzione. Infatti, con valori tra il 28% e il 32%, si posi-zionano nettamente al di sotto della sogliamassima consentita del 40%.

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Scorrimento della calza

Per realizzare questo test viene fatta passareuno spezzone di due metri di corda per cinquevolte attraverso un particolare tester, capacedi sviluppare forti movimenti tra calza enucleo: la calza non deve scorrere più di 20 millimetri.Qualora – nell’utilizzo – si verifichino sposta-menti tra calza e nucleo, la corda presenteràrigonfiamenti e noduli; nel caso – invece – chei fine corda non fossero stati saldati a regolad’arte, calza e nucleo possono “staccarsi”. Tuttavia – nelle corde moderne – il fenomenodello scorrimento è raro.

Annodabilità

Un nodo semplice viene caricato con una for-za di 10 >daN e poi rilasciato a 1 >daN. Dopo tale prova il diametro interno della“luce” del nodo non può superare di 1,1 voltail diametro della corda.L’annodabilità è un punto di riferimento per larigidità di una corda: corde “rigide” non per-mettono di “stringere” il nodo così comeconsentito da corde più “morbide”. Bisogna però notare che il valore dell’an-nodabilità dipende molto dalla cura della cor-da e dalle situazioni atmosferiche.

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G L O S S A R I O

AAbrasione 6, 9, 21, 27Acidi 19, 20, 24Allungamento da caduta 28Annodabilità 29Attorcigliamento 23Attrito 21Avvolgimento 19

BBalanced Rope Concept 2Bloccanti 26

Attrezzi che si bloccano sulla corda in modostatico (per esempio nella risalita di una cordafissa) o impiegati per soccorso (sostituti delnodo Prusik,), come per esempio Tibloc,Ropeman e Jümar.

Boulder di una via (Workout) 11Tentativo di effettuare tutti i passaggi di unavia sequenza per sequenza, con cadute e ripo-si intermedi. Abituale stile per arrampicatasportiva su vie al limite delle capacità indivi-duali. Comporta una maggiore sollecitazionedella corda.

CCaduta a norma 27Calare 17, 21, 22

Colui che fa sicura cala il compagno facendosicura dall’alto o, eventualmente, anche dalbasso facendo scorrere la corda per il verticedella sosta. Aumenta l’abrasione e l’usura.

Calore 22Calpestio della corda

>danneggiamenti meccaniciCatena di sicurezza 27

Tutti gli elementi tecnici che assorbono lacaduta, come attrezzo frenante, corda, sicuraintermedia, imbragatura. L’elemento più debo-le determina la sicurezza totale. La maggioresollecitazione si concentra sull’ultimo rinviomoschettonato, dove si sommano le forze dichi cade e di chi fa sicura.

Coating Finish 4, 7Controllo 18Corde con cadute multiple 27Corda corta 17

Corde dinamiche 12, 25Corde costruite in modo da assorbire – tramiteallungamento >l’energia rilasciata dallacaduta, riducendo così anche la forza d’arre-sto. Per la sicura di chi arrampica da primo dicordata possono essere usate solo corde dina-miche.

Corde doppia >mezze-corde 13Corde gemellari (tecnica) 13Corde singole 12Corde statiche

Più esattamente corde mezze-statiche.Si tratta di corde con poco allungamento, ide-ali come corde fisse per soccorso o recuperodei sacchi porta-materiale. Non può essereusata da chi arrampica con la corda dal basso.

Costruzione nucleo-calzaMetodo di produzione di corde dinamiche peralpinismo, dove il nucleo portante è ricopertoda una calza protettiva. Sul >processo di pro-duzione vedi pagina 3

DdaN 27, 29

unità tecnica di forza: corrisponde a circa 1 kgDanneggiamento chimico 20Diametro 26Diario 24

Importante soprattutto per uso professionaleo per le corde a noleggio, visualizza l’intensitàd’uso di una corda. Vengono inseriti i giornid’uso, i metri arrampicati (moltiplicati per0,33), i metri calati, le discese a corda doppiae Top-Rope (moltiplicati per 1,66). La sommacorrisponde ai metri d’uso. Corde con cadutenormate da 5 a 7 possono essere usate per1.500 – 5.000 metri d’uso, con cadute da 7 finoa 9 per 5.000 – 10.000 metri d’uso, con oltre 9 cadute per 10.000 – 20.000 metri d’uso.

Discesa a corda doppia 17Scendere autonomamente a corda doppia conl’ausilio di un freno.

Duodess 5Durata di una corda 24

EEnergia da caduta 27

E’ l’energia sviluppata da un corpo che cade

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secondo la formula “E = m x g x h” (peso delcorpo x forza di gravità x altezza della caduta).Viene assorbita dall’attrito (del freno, dellesicure intermedie e della roccia), dall’allunga-mento (della corda, che determina la forzad’arresto) e dalla deformazione (impatto).

F Fattore di caduta 27

Misura la forza della caduta. Si calcola divi-dendo l’altezza della caduta con la lunghezzadella corda data. Cadute con fattori superiori a1 ed altezze oltre i 5–7 metri sono consideratecadute forti. Cadute con fattore 2 (cadute nel-la sosta) determinano fortissime sollecitazionisia per chi cade sia per chi fa sicura; è perciòconsigliabile effettuare – subito dopo esserepartiti dalla sosta – una sicura intermedia. Suvie ferrate possono verificarsi cadute con fat-tore maggiore di 2 (cadute di qualche metrocon spezzone di corda lungo 1 metro); è perciònecessario usare un dissipatore per una frena-ta più dinamica.

Fibre >FilamentiFilamenti 3, 4

Le sottili fibre che compongono una corda. Dadue a sei >filamenti compongono una fibra,da quattro a 6 sei fibre un trefolo, più trefoli ilnucleo. Mammut usa poliammide 6 (Nylon)

Forza d’arresto 27Freno 22, 27

Moschettone o marchingegno particolare conil quale viene fatta sicura (HMS, ATC, Otto,Grigri); influisce sull’azione frenante e sull’u-sura

HHandling 6, 19

Identifica le caratteristiche di una corda: non ènormabile e dipendente dalle preferenze per-sonali.

IInvecchiamento 19, 27

L’usura della corda viene influenzata da moltifattori: utilizzo, sollecitazione, terreno, fattoriesterni (>diario, durata)

ISO 9001 25

LLap Coiling 19, 23Lavaggio 19Lunghezza della corda 7Lunghezza di corda 10

Distanza tra un punto di sosta e l’altro. Su ter-reni dove sono possibili frequenti punti disosta può essere impiegata una corda relativa-mente corta con conseguente risparmio dipeso.

MManagement di Qualità 25Manutenzione 14–23

Consigli per un uso appropriatoMezze-corde 13

NNorme 25Norme UIAA 25Numero di cadute 27

Il numero delle cadute normate che una cordariesce a sopportare.

PPausa

>Tempo di recuperoPassaggio della corda per il vertice della sosta 11

(per calare o arrampicare Top Rope): Aumental’usura.

Peso per metro 26

RRaggi UV 23Ridondanza 13

Sicurezza aggiuntiva, per esempio cintura +bretelle. Principio da adottare per aumentarela sicurezza in situazioni particolari. La basedella >tecnica a corde gemelle.

Rigidità >annodabilità 29Riserve di sicurezza 20, 27

SSacco corda 15Scorrimento della calza 29Sicura a corpo

Metodo con il quale l’attrezzo per la sicura èagganciato all’imbragatura di colui che fa sicu-

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ra. Agevola >la sicura dinamica, ma può cau-sare lesioni a colui che fa sicura se questi vienesbalzato in aria o verso la roccia.

Sicura dinamica 11, 27Simbolo di conformità CE 25Sollecitazione da caduta 20Sollecitazione sullo spigolo >SpigoloSostituzione della corda 24Spigolo vivo 7, 10, 20

Gli spigoli vivi tipici del granito e la roccia cal-carea erosa causano forti usure e il rischio dirottura in caso di caduta.

Sporcizia 22Abrasione meccanica. Nella corda è particolar-mente pericolosa l’abrasione interna delle fi-bre del nucleo dovute a cristalli di quarzo o disabbia

Svolgimento 15Super-Dry 6

TTecnica a corda doppia 13, 17

Anche denominata tecnica a mezze cordeTecnica a corda gemelleri 13Tecnica a corda singola 26Teflonatura 4

Il teflon è un’unione di fluoro ed idrocarburi:nel processo Coating Finish di Mammut limital’attrito fra le fibre.

Tempo di recupero 16Top-Rope 6, 11, 14, 21

Arrampicarsi assicurati con la corda dall’alto(abitualmente con il passaggio della corda sulvertice della sosta). Comporta una maggioreusura della corda.

Torre di caduta 2Trefolo 3Triodess 5

UUltrasuoni 6

Onde ad alta frequenza non percepibilidall’uomo; con esse si possono riscaldare esaldare fibre sintetiche.

Utilizzo della corda 16

VVertice della sosta: 11

Moschettone, anello in metallo (o simile) supunto fisso, nel quale viene passata la cordaper la calata o per l’arrampicata Top-Rope. Lasosta deve essere solida ed affidabile ed ilpunto di rinvio libero da spigoli e da sgancia-mento fortuito. Per il vertice della sosta nondevono mai scorrere due corde (pericolo dibruciatura della corda).

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