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Contratti di rete modelli organizzativi e misure di incentivazione
Articolo 27072015
di Enzo Maria Tripodi
Pubblicato il 27072015
SOMMARIO 1 Premessa ndash 2 I modelli organizzativi le tipologie di
rete ndash 3 Verso gli ecosistemi di rete pochi appunti ndash 4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave
ed i contratti di rete agricoli ndash 41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete ndash 42 I contratti di
rete nel settore agricolo ndash 5 Segue gli incentivi ndash 51 Gli incentivi nazionali ndash 52 Gli incentivi regionali
1 Premessa
I contratti di rete comrsquoegrave noto sono previsti e disciplinati dallrsquoart 3 comma 4 ter e ss dl 10 febbraio
2009 n 5 (convertito con modificazioni dalla l 9 aprile 2009 n 33) e successive modificazioni
rispetto alle quali vanno sottolineate quelle di cui alla l 7 agosto 2012 n 134 e al successivo dl 18
ottobre 2012 n 179 (convertito con modificazioni dalla l 17 dicembre 2012 n 221)[1]
Con i provvedimenti da ultimo citati si prevede la facoltagrave per le imprese partecipanti ad un contratto di
rete di far acquisire alla rete stessa soggettivitagrave giuridica aprendo cosigrave nuovi interessanti scenari ma
anche alcune (fondate) perplessitagrave rispetto ai ldquofondamentalirdquo circa il ldquoriconoscimentordquo di nuovi soggetti
giuridici di matrice societaria
Non egrave un caso che si parli al plurale di contratti di rete dato ndash come si diragrave ndash lrsquoestrema varietagrave che puograve
assumere questa forma di collaborazione e di aggregazione tra imprese[2] Anche in questa notazione si
evidenziano due diversi gradienti in cui alla base del rapporto crsquoegrave sempre la collaborazione mentre al
livello piugrave elevato si colloca una forma di ldquocomunanzardquo analoga a quella societaria[3]
Al momento in cui scriviamo secondo i dati desunti dal Registro delle imprese si contano 2254
contratti di rete sottoscritti da 11454 soggetti[4] segno di un indiscutibile successo della normativa
seppur riguarda ancora un numero ancora troppo esiguo delle micro e piccole imprese che costituisco il
substrato economico del nostro paese[5]
Nel presente contributo sono brevemente descritte alcune direttrici che ci pare di cogliere ed
attraverso le quali puograve focalizzarsi la crescita di tale tipologia di ldquoaggregazionerdquo tra imprese
a) la prima egrave quella della numerositagrave dei modelli organizzativi attraverso i quali puograve essere
strutturata una rete
b) la seconda egrave quella dellrsquordquoambienterdquo che le reti al loro interno ed allrsquoesterno tenderanno a creare
gli ecosistemi drsquoimpresa
c) la terza direttrice egrave individuata in interventi del legislatore per cosigrave dire ldquospecialirdquo percheacute
modificano (a vantaggio delle reti) alcuni aspetti Distacco e codatorialitagrave da una parte e reti
ldquoagricolerdquo dallrsquoaltra
d) la quarta ed ultima direttrice egrave quella dellrsquoincentivazione le cui previsioni sono frequentemente
ldquoinnervaterdquo dal richiamo ai contratti di rete
2 I modelli organizzativi le tipologie di rete
Dalla attuale definizione normativa ndash che non serve qui richiamare ndash emerge con chiarezza non solo la
possibilitagrave di utilizzare lo schema del contratto di rete in molteplici settori ma anche la possibilitagrave di
costruire differenti tipologie di rete ove lrsquointensitagrave qualitativa e quantitativa della collaborazione
cresce progressivamente
Si avranno cosigrave
a) reti cd leggere incentrate essenzialmente sullo scambio di informazioni eo prestazioni
b) reti ad aggregazione intermedia aventi ad oggetto vere e proprie forme di collaborazione
c) reti cd pesanti che presentano un elevato livello di coesione necessario allrsquoesercizio in comune di
una attivitagrave[6]
I contratti di rete oltre che rispetto ai ldquocontenutirdquo possono dar luogo a diverse configurazioni con
riferimento ai rapporti tra i contraenti
Si avranno allora in termini meramente esemplificativi
a) reti orizzontali (o condivise) nelle quali ndash almeno in termini astratti ndash i partecipanti hanno ldquopari
dignitagraverdquo e quindi condividono un disegno organizzativo e gestionale paritario Tra queste possiamo
menzionare per es
- le reti di approvvigionamento (co-purchase)
- le reti di innovazione sia di prodottoservizio sia di processo (co-ResearchampDevelopment)
- le reti di produzione (co-production)
- le reti per lacquisizione eo lerogazione di beni e servizi strumentali comuni
- le reti di marketing e commercializzazione (co-marketing)
b) reti verticali (o gerarchiche) nelle quali oltre a differenze marcate di leadership i partecipanti
sono collocati a diversi livelli con riferimento per es alle fasi operative del programma ldquodi reterdquo (per
es fornendo servizi come quelli logistici) oppure si situano a fasi diverse del circuito distributivo (la
fattispecie tipica consta nellrsquoorganizzazione di una filiera)
c) reti ldquomisterdquo in cui convivono livelli gestionali e di ldquoposizionerdquo dei partecipanti alla rete che
appartengono alle due precedenti tipologie[7]
Unrsquoaltra classificazione fa riferimento ai ldquocontenutirdquo e quindi al piugrave o meno marcato livello del rapporto
tra le parti Si parla allora di Reti di coordinamento Reti di scambio e Reti di tipo associativo[8]
1 Rete di coordinamento si configura come un semplice accordo di collaborazione mediante il quale le
imprese aderenti possono operare in modo disgiunto seguendo perograve criteri prestabiliti Un esempio egrave il
caso in cui piugrave imprese raggiungono un accordo per la partecipazione congiunta (conseguendo la
disponibilitagrave di un unico stand) a fiere nazionali e internazionali in cui i costi economici e gli sforzi
organizzativi sono troppo elevati per una singola MPMI
2 Rete di scambio si caratterizza per lo scambio di informazioni o prestazioni reciproche Un esempio
di questo caso spesso presente nella pratica egrave rappresentato dalle imprese che hanno giagrave dei rapporti
informali da tempo e vogliono aumentare il grado di sicurezza e stabilitagrave di tale rapporto
formalizzandolo contrattualmente
Questi due modelli rientrano nella tipologia delle cosiddette ldquoreti burocraticherdquo Sono caratterizzati da
forme leggere di collaborazione tra imprenditori che potrebbero anche non prevedere la costituzione
di un fondo patrimoniale e organo comune quando lo scopo-mezzo egrave riferito ad attivitagrave non complesse
3 Rete associativa si caratterizza per lo svolgimento di una o piugrave attivitagrave in comune Questo modello egrave
sicuramente piugrave impegnativo dei precedenti percheacute ldquodeverdquo prevedere la costituzione di un fondo
comune per finanziare le attivitagrave da svolgere un organo comune per gestire la parte organizzativa e la
rappresentanza della rete per instaurare dei rapporti con i terzi Esso rappresenta lo schema
organizzativo dotato di maggiori potenzialitagrave operative addirittura concorrenziale rispetto alle figure
del consorzio (anche con attivitagrave esterna) e alle altre forme di aggregazione di imprese posto che lo
scopo di lucro caratteristico delle societagrave (art 2247 cc) e quello consortile (2602 cc) non siano
incompatibili con lo scopo-fine di incrementare la competitivitagrave delle imprese di cui anzi costituiscono
una peculiare manifestazione[9]
Nella rete associativa la rappresentanza esterna assume una rilevante importanza percheacute funge da
autonomo centro di diritti e obblighi ponendosi con i terzi come una nuova figura unitaria e puograve
presentarsi sul mercato attraverso lrsquounione della forza competitiva dei due o piugrave marchi appartenenti
alle imprese della rete Questa configurazione di rete quindi non egrave una mera aggregazione di piugrave
imprenditori ma una struttura autonoma a seacute stante adatta per le imprese che desiderano realizzare
una forma di integrazione delle attivitagrave creando una collaborazione piugrave duratura e complessa
Il contratto di rete come tale non prevede lrsquoacquisizione della soggettivitagrave giuridica autonoma
(sebbene sia comunque un ldquosoggettordquo) che puograve essere acquistata sia originariamente che in un
momento successivo ricorrendone le condizioni di legge[10]
Conseguentemente si distinguono usualmente
a) le reti-contratto
b) le reti-soggetto
La rete-contratto ndash che egrave lrsquoipotesi ldquotipicardquo (ammesso che si possa parlare di ldquotipicitagraverdquo nei contratti di
rete) ndash si configura in virtugrave del legame che si crea tra le imprese retiste La rete quindi come tale non
ha una autonoma personalitagrave giuridica situazione dalla quale si traggono quali conseguenze che gli atti
posti in essere in esecuzione del programma di rete producono i loro effetti direttamente nelle sfere
giuridico-soggettive dei partecipanti alla rete Il fondo comune se esistente costituisce un complesso
di beni e diritti destinato alla realizzazione del programma di rete
Nella rete-contratto la titolaritagrave di beni diritti obblighi ed atti egrave riferibile pro-quota alle singole
imprese partecipanti La titolaritagrave delle situazioni giuridiche rimane individuale dei singoli partecipanti
sebbene lrsquoorgano comune possa esercitare una rappresentanza unitaria nei confronti dei terzi
(riconducibile alla figura del mandato con rappresentanza)
Da quanto abbiamo detto quindi possono realizzarsi
a) reti-contratto senza fondo patrimoniale ed organo comune
b) reti contratto senza fondo patrimoniale ma con organo comune
c) reti-contratto con fondo patrimoniale ed organo comune
La rete-soggetto egrave invece un ldquonuovordquo soggetto che si distingue dai partecipanti essendo divenuto un
autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici La stessa diventa anche un autonomo
soggetto passivo di imposta con tutti i conseguenti obblighi tributari previsti ex lege in materia di
imposte dirette ed indirette Nasce ndash non senza profili problematici ndash quando le parti avendo dotato la
rete di un fondo patrimoniale (e di un organo comune)[11] scelgono di ldquoiscrivererdquo il contratto presso la
sezione ordinaria del Registro delle imprese nella circoscrizione territoriale in cui egrave la sede della
rete[12]
Come egrave stato giustamente notato possono aggiungersi anche altre tipologie di soggetti ldquocollegatirdquo alle
reti (rendendole quindi reti ldquocomplesserdquo) Una ipotesi egrave quella dellrsquoorgano di gestione o del manager di
rete svolto da terzi soggetti in forma societaria ldquoNulla impedisce infine di costituire fra le imprese
partecipanti al contratto di rete - e per cosigrave dire a valle in mancanza di iscrizione nel registro delle
imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave della rete - una societagrave strumentale allattuazione del
programma cioegrave una joint-venture company dedicata specificamente ed esclusivamente alle attivitagrave
previste in contratto Con lobiettivo di dare stabilitagrave allimpresa di rete affidandole la (sola)
gestione degli investimenti direttamente realizzati dalle imprese partecipanti (per non rinunciare ai
benefici fiscali) di renderla autonoma e riconoscibile sul mercato (agevolandone il finanziamento e
lattivitagrave esterna) e di limitare egualmente il rischio patrimoniale dei partecipanti
La societagrave a servizio della rete (da non confondere ovviamente con la rete-societagrave) dovrebbe operare
perciograve sotto il controllo congiunto delle imprese riunite in virtugrave di apposite clausole parasociali e
sarebbe soggetta a direzione e coordinamento da parte dellorgano comune delle imprese
partecipanti alla rete con tutte le conseguenze di legge in punto di responsabilitagrave trasparenza
pubblicitagrave organizzazione ecc (artt 2497 ss cc)rdquo[13]
Nello stesso senso possono annoverarsi quelle reti che contrattualmente (o con altre forme
convenzionali) stipulano accordi di collaborazione con altre reti ovvero con soggetti che non possono
giuridicamente farne parte associazioni fondazioni onlus universitagrave centri di ricerca etc
3 Verso gli ecosistemi di rete pochi appunti
Le imprese sono solite ldquoragionarerdquo in termini egoistici specie se hanno la ldquoforzardquo per imporsi sul
(proprio) mercato di riferimento Questa situazione nel nostro paese al di lagrave di considerazioni etiche
egrave molto difficile a causa della ridotta dimensione che contraddistingue il nostro tessuto
imprenditoriale
La collaborazione per conseguire risultati che siano di beneficio comune specie se non raggiungibili in
forma individuale egrave uno (se non il principale) dei ldquomotivirdquo che sono alla base dei contratti di rete
Questa constatazione molto prossima ai confini della fatica dellrsquoovvio diventa uno dei capisaldi per
guidare lrsquoaggregazione cioegrave uno dei ldquovalorirdquo condivisi dalle imprese viste come ldquogruppordquo (cioegrave come
ldquoreterdquo)
Per costruire lrsquoaggregazione ndash oltre ad una idea ldquoportanterdquo (che egrave lrsquoobiettivo che si intende raggiungere
quale indicato nellrsquooggetto del contratto di rete) ndash serve la costruzione di ldquolegamirdquo che possono trovare
un nesso diretto nelle chiavi interpretative suggerite dagli studiosi delle interconnessioni sociali tra gli
individui
Secondo una lettura detti legami si distinguono in forti e deboli a seconda del piugrave o meno ampio raggio
di ldquocomunanzardquo Questi legami fanno sorgere delle reti compatte (per esempio quando parliamo di
relazioni basate sullrsquoappartenenza ad una stessa famiglia) ovvero delle reti a bassa intensitagrave (quando si
includono nella rete anche i conoscenti) [14]
Contrariamente a quello che si puograve ritenere le reti a bassa intensitagrave sono maggiormente profittevoli
percheacute riconducono le leve della conoscenza (come sintesi dei ldquosaperirdquo individuali) ad una comunitagrave piugrave
ampia nella quale la ldquorelazionerdquo egrave vista come un valore condiviso che arreca benessere e sviluppo in un
ambito territoriale personale ed imprenditoriale necessariamente piugrave ampio
La condivisione ndash che possiamo porre sicuramente alla base della collaborazione ndash egrave stata riconosciuta
come uno degli effetti positivi della ldquoprossimitagraverdquo Ersquo il caso dei distretti industriali laddove gioca un
ruolo fondamentale il vantaggio della ldquospenditardquo dellrsquoidentitagrave economica derivante dalla localizzazione
territoriale[15] La ldquovicinanzardquo egrave peraltro necessaria quando lo scambio delle informazioni si basa sulla
condivisione della relativa infrastruttura collocata nella medesima circoscrizione territoriale
Tuttavia al di lagrave della localizzazione si presentano molte differenze nelle modalitagrave in cui la
collaborazione viene strutturata Da una parte abbiamo i sistemi gerarchici (le reti verticali ovvero
orizzontali ma ldquocentratirdquo su una leadership) in cui le relazioni si basano sullrsquoasimmetria informativa e
sul perseguimento degli interessi dellrsquoimpresa leader Allrsquoaltro estremo abbiamo i network eterarchici
in cui il fulcro egrave la condivisione di processi decisionali ed operativi strutturati per il raggiungimento di
un obiettivo comune
Come si diceva piugrave sopra indipendentemente dallobiettivo lo spirito di condivisione costituisce un
valore sia dentro la rete che allrsquoesterno con riferimento al contesto in cui opera (il ldquocontestordquo ndash va
sottolineato ndash non ha rilevanza in termini ldquoterritorialirdquo) E il contesto egrave radicalmente mutato con
lrsquoavvento delle infrastrutture comunicative di scala planetaria (Internet e le altre reti digitali) rispetto
alle quali se lrsquoaccesso in termini economici ha un costo contenuto molto piugrave gravoso egrave invece quello
organizzativo poicheacute ora lrsquoimpresa deve rapportarsi ad un ambiente tecnico economico e sociale
caratterizzato da una estrema complessitagrave delle interrelazioni
Lrsquoaumento della complessitagrave egrave contraddistinto dalla non prevedibilitagrave dei fenomeni che richiedono
pertanto un approccio organizzativo e gestionale improntato alla massima duttilitagrave Ersquo quindi richiesta
una propensione allrsquoincremento della velocitagrave della ldquoreazionerdquo posto che gli elementi sopra indicati
(tecnici economici e sociali) non consentono ndash senza un radicale adeguamento degli strumenti e delle
tecniche ndash di poter sviluppare assetti previsionali affidabili come invece era possibile solo dieci anni
fa
Tutti i cambiamenti fanno leva su un mercato in cui la principale risorsa sono lrsquoinformazione e la
conoscenza per il cui impiego profittevole anche i sistemi drsquoimpresa devono strutturarsi sulla base di
ldquologicherdquo prese a prestito dalle teorizzazioni scientifiche che vedono negli esseri viventi (ad ogni livello
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
c) la terza direttrice egrave individuata in interventi del legislatore per cosigrave dire ldquospecialirdquo percheacute
modificano (a vantaggio delle reti) alcuni aspetti Distacco e codatorialitagrave da una parte e reti
ldquoagricolerdquo dallrsquoaltra
d) la quarta ed ultima direttrice egrave quella dellrsquoincentivazione le cui previsioni sono frequentemente
ldquoinnervaterdquo dal richiamo ai contratti di rete
2 I modelli organizzativi le tipologie di rete
Dalla attuale definizione normativa ndash che non serve qui richiamare ndash emerge con chiarezza non solo la
possibilitagrave di utilizzare lo schema del contratto di rete in molteplici settori ma anche la possibilitagrave di
costruire differenti tipologie di rete ove lrsquointensitagrave qualitativa e quantitativa della collaborazione
cresce progressivamente
Si avranno cosigrave
a) reti cd leggere incentrate essenzialmente sullo scambio di informazioni eo prestazioni
b) reti ad aggregazione intermedia aventi ad oggetto vere e proprie forme di collaborazione
c) reti cd pesanti che presentano un elevato livello di coesione necessario allrsquoesercizio in comune di
una attivitagrave[6]
I contratti di rete oltre che rispetto ai ldquocontenutirdquo possono dar luogo a diverse configurazioni con
riferimento ai rapporti tra i contraenti
Si avranno allora in termini meramente esemplificativi
a) reti orizzontali (o condivise) nelle quali ndash almeno in termini astratti ndash i partecipanti hanno ldquopari
dignitagraverdquo e quindi condividono un disegno organizzativo e gestionale paritario Tra queste possiamo
menzionare per es
- le reti di approvvigionamento (co-purchase)
- le reti di innovazione sia di prodottoservizio sia di processo (co-ResearchampDevelopment)
- le reti di produzione (co-production)
- le reti per lacquisizione eo lerogazione di beni e servizi strumentali comuni
- le reti di marketing e commercializzazione (co-marketing)
b) reti verticali (o gerarchiche) nelle quali oltre a differenze marcate di leadership i partecipanti
sono collocati a diversi livelli con riferimento per es alle fasi operative del programma ldquodi reterdquo (per
es fornendo servizi come quelli logistici) oppure si situano a fasi diverse del circuito distributivo (la
fattispecie tipica consta nellrsquoorganizzazione di una filiera)
c) reti ldquomisterdquo in cui convivono livelli gestionali e di ldquoposizionerdquo dei partecipanti alla rete che
appartengono alle due precedenti tipologie[7]
Unrsquoaltra classificazione fa riferimento ai ldquocontenutirdquo e quindi al piugrave o meno marcato livello del rapporto
tra le parti Si parla allora di Reti di coordinamento Reti di scambio e Reti di tipo associativo[8]
1 Rete di coordinamento si configura come un semplice accordo di collaborazione mediante il quale le
imprese aderenti possono operare in modo disgiunto seguendo perograve criteri prestabiliti Un esempio egrave il
caso in cui piugrave imprese raggiungono un accordo per la partecipazione congiunta (conseguendo la
disponibilitagrave di un unico stand) a fiere nazionali e internazionali in cui i costi economici e gli sforzi
organizzativi sono troppo elevati per una singola MPMI
2 Rete di scambio si caratterizza per lo scambio di informazioni o prestazioni reciproche Un esempio
di questo caso spesso presente nella pratica egrave rappresentato dalle imprese che hanno giagrave dei rapporti
informali da tempo e vogliono aumentare il grado di sicurezza e stabilitagrave di tale rapporto
formalizzandolo contrattualmente
Questi due modelli rientrano nella tipologia delle cosiddette ldquoreti burocraticherdquo Sono caratterizzati da
forme leggere di collaborazione tra imprenditori che potrebbero anche non prevedere la costituzione
di un fondo patrimoniale e organo comune quando lo scopo-mezzo egrave riferito ad attivitagrave non complesse
3 Rete associativa si caratterizza per lo svolgimento di una o piugrave attivitagrave in comune Questo modello egrave
sicuramente piugrave impegnativo dei precedenti percheacute ldquodeverdquo prevedere la costituzione di un fondo
comune per finanziare le attivitagrave da svolgere un organo comune per gestire la parte organizzativa e la
rappresentanza della rete per instaurare dei rapporti con i terzi Esso rappresenta lo schema
organizzativo dotato di maggiori potenzialitagrave operative addirittura concorrenziale rispetto alle figure
del consorzio (anche con attivitagrave esterna) e alle altre forme di aggregazione di imprese posto che lo
scopo di lucro caratteristico delle societagrave (art 2247 cc) e quello consortile (2602 cc) non siano
incompatibili con lo scopo-fine di incrementare la competitivitagrave delle imprese di cui anzi costituiscono
una peculiare manifestazione[9]
Nella rete associativa la rappresentanza esterna assume una rilevante importanza percheacute funge da
autonomo centro di diritti e obblighi ponendosi con i terzi come una nuova figura unitaria e puograve
presentarsi sul mercato attraverso lrsquounione della forza competitiva dei due o piugrave marchi appartenenti
alle imprese della rete Questa configurazione di rete quindi non egrave una mera aggregazione di piugrave
imprenditori ma una struttura autonoma a seacute stante adatta per le imprese che desiderano realizzare
una forma di integrazione delle attivitagrave creando una collaborazione piugrave duratura e complessa
Il contratto di rete come tale non prevede lrsquoacquisizione della soggettivitagrave giuridica autonoma
(sebbene sia comunque un ldquosoggettordquo) che puograve essere acquistata sia originariamente che in un
momento successivo ricorrendone le condizioni di legge[10]
Conseguentemente si distinguono usualmente
a) le reti-contratto
b) le reti-soggetto
La rete-contratto ndash che egrave lrsquoipotesi ldquotipicardquo (ammesso che si possa parlare di ldquotipicitagraverdquo nei contratti di
rete) ndash si configura in virtugrave del legame che si crea tra le imprese retiste La rete quindi come tale non
ha una autonoma personalitagrave giuridica situazione dalla quale si traggono quali conseguenze che gli atti
posti in essere in esecuzione del programma di rete producono i loro effetti direttamente nelle sfere
giuridico-soggettive dei partecipanti alla rete Il fondo comune se esistente costituisce un complesso
di beni e diritti destinato alla realizzazione del programma di rete
Nella rete-contratto la titolaritagrave di beni diritti obblighi ed atti egrave riferibile pro-quota alle singole
imprese partecipanti La titolaritagrave delle situazioni giuridiche rimane individuale dei singoli partecipanti
sebbene lrsquoorgano comune possa esercitare una rappresentanza unitaria nei confronti dei terzi
(riconducibile alla figura del mandato con rappresentanza)
Da quanto abbiamo detto quindi possono realizzarsi
a) reti-contratto senza fondo patrimoniale ed organo comune
b) reti contratto senza fondo patrimoniale ma con organo comune
c) reti-contratto con fondo patrimoniale ed organo comune
La rete-soggetto egrave invece un ldquonuovordquo soggetto che si distingue dai partecipanti essendo divenuto un
autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici La stessa diventa anche un autonomo
soggetto passivo di imposta con tutti i conseguenti obblighi tributari previsti ex lege in materia di
imposte dirette ed indirette Nasce ndash non senza profili problematici ndash quando le parti avendo dotato la
rete di un fondo patrimoniale (e di un organo comune)[11] scelgono di ldquoiscrivererdquo il contratto presso la
sezione ordinaria del Registro delle imprese nella circoscrizione territoriale in cui egrave la sede della
rete[12]
Come egrave stato giustamente notato possono aggiungersi anche altre tipologie di soggetti ldquocollegatirdquo alle
reti (rendendole quindi reti ldquocomplesserdquo) Una ipotesi egrave quella dellrsquoorgano di gestione o del manager di
rete svolto da terzi soggetti in forma societaria ldquoNulla impedisce infine di costituire fra le imprese
partecipanti al contratto di rete - e per cosigrave dire a valle in mancanza di iscrizione nel registro delle
imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave della rete - una societagrave strumentale allattuazione del
programma cioegrave una joint-venture company dedicata specificamente ed esclusivamente alle attivitagrave
previste in contratto Con lobiettivo di dare stabilitagrave allimpresa di rete affidandole la (sola)
gestione degli investimenti direttamente realizzati dalle imprese partecipanti (per non rinunciare ai
benefici fiscali) di renderla autonoma e riconoscibile sul mercato (agevolandone il finanziamento e
lattivitagrave esterna) e di limitare egualmente il rischio patrimoniale dei partecipanti
La societagrave a servizio della rete (da non confondere ovviamente con la rete-societagrave) dovrebbe operare
perciograve sotto il controllo congiunto delle imprese riunite in virtugrave di apposite clausole parasociali e
sarebbe soggetta a direzione e coordinamento da parte dellorgano comune delle imprese
partecipanti alla rete con tutte le conseguenze di legge in punto di responsabilitagrave trasparenza
pubblicitagrave organizzazione ecc (artt 2497 ss cc)rdquo[13]
Nello stesso senso possono annoverarsi quelle reti che contrattualmente (o con altre forme
convenzionali) stipulano accordi di collaborazione con altre reti ovvero con soggetti che non possono
giuridicamente farne parte associazioni fondazioni onlus universitagrave centri di ricerca etc
3 Verso gli ecosistemi di rete pochi appunti
Le imprese sono solite ldquoragionarerdquo in termini egoistici specie se hanno la ldquoforzardquo per imporsi sul
(proprio) mercato di riferimento Questa situazione nel nostro paese al di lagrave di considerazioni etiche
egrave molto difficile a causa della ridotta dimensione che contraddistingue il nostro tessuto
imprenditoriale
La collaborazione per conseguire risultati che siano di beneficio comune specie se non raggiungibili in
forma individuale egrave uno (se non il principale) dei ldquomotivirdquo che sono alla base dei contratti di rete
Questa constatazione molto prossima ai confini della fatica dellrsquoovvio diventa uno dei capisaldi per
guidare lrsquoaggregazione cioegrave uno dei ldquovalorirdquo condivisi dalle imprese viste come ldquogruppordquo (cioegrave come
ldquoreterdquo)
Per costruire lrsquoaggregazione ndash oltre ad una idea ldquoportanterdquo (che egrave lrsquoobiettivo che si intende raggiungere
quale indicato nellrsquooggetto del contratto di rete) ndash serve la costruzione di ldquolegamirdquo che possono trovare
un nesso diretto nelle chiavi interpretative suggerite dagli studiosi delle interconnessioni sociali tra gli
individui
Secondo una lettura detti legami si distinguono in forti e deboli a seconda del piugrave o meno ampio raggio
di ldquocomunanzardquo Questi legami fanno sorgere delle reti compatte (per esempio quando parliamo di
relazioni basate sullrsquoappartenenza ad una stessa famiglia) ovvero delle reti a bassa intensitagrave (quando si
includono nella rete anche i conoscenti) [14]
Contrariamente a quello che si puograve ritenere le reti a bassa intensitagrave sono maggiormente profittevoli
percheacute riconducono le leve della conoscenza (come sintesi dei ldquosaperirdquo individuali) ad una comunitagrave piugrave
ampia nella quale la ldquorelazionerdquo egrave vista come un valore condiviso che arreca benessere e sviluppo in un
ambito territoriale personale ed imprenditoriale necessariamente piugrave ampio
La condivisione ndash che possiamo porre sicuramente alla base della collaborazione ndash egrave stata riconosciuta
come uno degli effetti positivi della ldquoprossimitagraverdquo Ersquo il caso dei distretti industriali laddove gioca un
ruolo fondamentale il vantaggio della ldquospenditardquo dellrsquoidentitagrave economica derivante dalla localizzazione
territoriale[15] La ldquovicinanzardquo egrave peraltro necessaria quando lo scambio delle informazioni si basa sulla
condivisione della relativa infrastruttura collocata nella medesima circoscrizione territoriale
Tuttavia al di lagrave della localizzazione si presentano molte differenze nelle modalitagrave in cui la
collaborazione viene strutturata Da una parte abbiamo i sistemi gerarchici (le reti verticali ovvero
orizzontali ma ldquocentratirdquo su una leadership) in cui le relazioni si basano sullrsquoasimmetria informativa e
sul perseguimento degli interessi dellrsquoimpresa leader Allrsquoaltro estremo abbiamo i network eterarchici
in cui il fulcro egrave la condivisione di processi decisionali ed operativi strutturati per il raggiungimento di
un obiettivo comune
Come si diceva piugrave sopra indipendentemente dallobiettivo lo spirito di condivisione costituisce un
valore sia dentro la rete che allrsquoesterno con riferimento al contesto in cui opera (il ldquocontestordquo ndash va
sottolineato ndash non ha rilevanza in termini ldquoterritorialirdquo) E il contesto egrave radicalmente mutato con
lrsquoavvento delle infrastrutture comunicative di scala planetaria (Internet e le altre reti digitali) rispetto
alle quali se lrsquoaccesso in termini economici ha un costo contenuto molto piugrave gravoso egrave invece quello
organizzativo poicheacute ora lrsquoimpresa deve rapportarsi ad un ambiente tecnico economico e sociale
caratterizzato da una estrema complessitagrave delle interrelazioni
Lrsquoaumento della complessitagrave egrave contraddistinto dalla non prevedibilitagrave dei fenomeni che richiedono
pertanto un approccio organizzativo e gestionale improntato alla massima duttilitagrave Ersquo quindi richiesta
una propensione allrsquoincremento della velocitagrave della ldquoreazionerdquo posto che gli elementi sopra indicati
(tecnici economici e sociali) non consentono ndash senza un radicale adeguamento degli strumenti e delle
tecniche ndash di poter sviluppare assetti previsionali affidabili come invece era possibile solo dieci anni
fa
Tutti i cambiamenti fanno leva su un mercato in cui la principale risorsa sono lrsquoinformazione e la
conoscenza per il cui impiego profittevole anche i sistemi drsquoimpresa devono strutturarsi sulla base di
ldquologicherdquo prese a prestito dalle teorizzazioni scientifiche che vedono negli esseri viventi (ad ogni livello
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
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() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Unrsquoaltra classificazione fa riferimento ai ldquocontenutirdquo e quindi al piugrave o meno marcato livello del rapporto
tra le parti Si parla allora di Reti di coordinamento Reti di scambio e Reti di tipo associativo[8]
1 Rete di coordinamento si configura come un semplice accordo di collaborazione mediante il quale le
imprese aderenti possono operare in modo disgiunto seguendo perograve criteri prestabiliti Un esempio egrave il
caso in cui piugrave imprese raggiungono un accordo per la partecipazione congiunta (conseguendo la
disponibilitagrave di un unico stand) a fiere nazionali e internazionali in cui i costi economici e gli sforzi
organizzativi sono troppo elevati per una singola MPMI
2 Rete di scambio si caratterizza per lo scambio di informazioni o prestazioni reciproche Un esempio
di questo caso spesso presente nella pratica egrave rappresentato dalle imprese che hanno giagrave dei rapporti
informali da tempo e vogliono aumentare il grado di sicurezza e stabilitagrave di tale rapporto
formalizzandolo contrattualmente
Questi due modelli rientrano nella tipologia delle cosiddette ldquoreti burocraticherdquo Sono caratterizzati da
forme leggere di collaborazione tra imprenditori che potrebbero anche non prevedere la costituzione
di un fondo patrimoniale e organo comune quando lo scopo-mezzo egrave riferito ad attivitagrave non complesse
3 Rete associativa si caratterizza per lo svolgimento di una o piugrave attivitagrave in comune Questo modello egrave
sicuramente piugrave impegnativo dei precedenti percheacute ldquodeverdquo prevedere la costituzione di un fondo
comune per finanziare le attivitagrave da svolgere un organo comune per gestire la parte organizzativa e la
rappresentanza della rete per instaurare dei rapporti con i terzi Esso rappresenta lo schema
organizzativo dotato di maggiori potenzialitagrave operative addirittura concorrenziale rispetto alle figure
del consorzio (anche con attivitagrave esterna) e alle altre forme di aggregazione di imprese posto che lo
scopo di lucro caratteristico delle societagrave (art 2247 cc) e quello consortile (2602 cc) non siano
incompatibili con lo scopo-fine di incrementare la competitivitagrave delle imprese di cui anzi costituiscono
una peculiare manifestazione[9]
Nella rete associativa la rappresentanza esterna assume una rilevante importanza percheacute funge da
autonomo centro di diritti e obblighi ponendosi con i terzi come una nuova figura unitaria e puograve
presentarsi sul mercato attraverso lrsquounione della forza competitiva dei due o piugrave marchi appartenenti
alle imprese della rete Questa configurazione di rete quindi non egrave una mera aggregazione di piugrave
imprenditori ma una struttura autonoma a seacute stante adatta per le imprese che desiderano realizzare
una forma di integrazione delle attivitagrave creando una collaborazione piugrave duratura e complessa
Il contratto di rete come tale non prevede lrsquoacquisizione della soggettivitagrave giuridica autonoma
(sebbene sia comunque un ldquosoggettordquo) che puograve essere acquistata sia originariamente che in un
momento successivo ricorrendone le condizioni di legge[10]
Conseguentemente si distinguono usualmente
a) le reti-contratto
b) le reti-soggetto
La rete-contratto ndash che egrave lrsquoipotesi ldquotipicardquo (ammesso che si possa parlare di ldquotipicitagraverdquo nei contratti di
rete) ndash si configura in virtugrave del legame che si crea tra le imprese retiste La rete quindi come tale non
ha una autonoma personalitagrave giuridica situazione dalla quale si traggono quali conseguenze che gli atti
posti in essere in esecuzione del programma di rete producono i loro effetti direttamente nelle sfere
giuridico-soggettive dei partecipanti alla rete Il fondo comune se esistente costituisce un complesso
di beni e diritti destinato alla realizzazione del programma di rete
Nella rete-contratto la titolaritagrave di beni diritti obblighi ed atti egrave riferibile pro-quota alle singole
imprese partecipanti La titolaritagrave delle situazioni giuridiche rimane individuale dei singoli partecipanti
sebbene lrsquoorgano comune possa esercitare una rappresentanza unitaria nei confronti dei terzi
(riconducibile alla figura del mandato con rappresentanza)
Da quanto abbiamo detto quindi possono realizzarsi
a) reti-contratto senza fondo patrimoniale ed organo comune
b) reti contratto senza fondo patrimoniale ma con organo comune
c) reti-contratto con fondo patrimoniale ed organo comune
La rete-soggetto egrave invece un ldquonuovordquo soggetto che si distingue dai partecipanti essendo divenuto un
autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici La stessa diventa anche un autonomo
soggetto passivo di imposta con tutti i conseguenti obblighi tributari previsti ex lege in materia di
imposte dirette ed indirette Nasce ndash non senza profili problematici ndash quando le parti avendo dotato la
rete di un fondo patrimoniale (e di un organo comune)[11] scelgono di ldquoiscrivererdquo il contratto presso la
sezione ordinaria del Registro delle imprese nella circoscrizione territoriale in cui egrave la sede della
rete[12]
Come egrave stato giustamente notato possono aggiungersi anche altre tipologie di soggetti ldquocollegatirdquo alle
reti (rendendole quindi reti ldquocomplesserdquo) Una ipotesi egrave quella dellrsquoorgano di gestione o del manager di
rete svolto da terzi soggetti in forma societaria ldquoNulla impedisce infine di costituire fra le imprese
partecipanti al contratto di rete - e per cosigrave dire a valle in mancanza di iscrizione nel registro delle
imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave della rete - una societagrave strumentale allattuazione del
programma cioegrave una joint-venture company dedicata specificamente ed esclusivamente alle attivitagrave
previste in contratto Con lobiettivo di dare stabilitagrave allimpresa di rete affidandole la (sola)
gestione degli investimenti direttamente realizzati dalle imprese partecipanti (per non rinunciare ai
benefici fiscali) di renderla autonoma e riconoscibile sul mercato (agevolandone il finanziamento e
lattivitagrave esterna) e di limitare egualmente il rischio patrimoniale dei partecipanti
La societagrave a servizio della rete (da non confondere ovviamente con la rete-societagrave) dovrebbe operare
perciograve sotto il controllo congiunto delle imprese riunite in virtugrave di apposite clausole parasociali e
sarebbe soggetta a direzione e coordinamento da parte dellorgano comune delle imprese
partecipanti alla rete con tutte le conseguenze di legge in punto di responsabilitagrave trasparenza
pubblicitagrave organizzazione ecc (artt 2497 ss cc)rdquo[13]
Nello stesso senso possono annoverarsi quelle reti che contrattualmente (o con altre forme
convenzionali) stipulano accordi di collaborazione con altre reti ovvero con soggetti che non possono
giuridicamente farne parte associazioni fondazioni onlus universitagrave centri di ricerca etc
3 Verso gli ecosistemi di rete pochi appunti
Le imprese sono solite ldquoragionarerdquo in termini egoistici specie se hanno la ldquoforzardquo per imporsi sul
(proprio) mercato di riferimento Questa situazione nel nostro paese al di lagrave di considerazioni etiche
egrave molto difficile a causa della ridotta dimensione che contraddistingue il nostro tessuto
imprenditoriale
La collaborazione per conseguire risultati che siano di beneficio comune specie se non raggiungibili in
forma individuale egrave uno (se non il principale) dei ldquomotivirdquo che sono alla base dei contratti di rete
Questa constatazione molto prossima ai confini della fatica dellrsquoovvio diventa uno dei capisaldi per
guidare lrsquoaggregazione cioegrave uno dei ldquovalorirdquo condivisi dalle imprese viste come ldquogruppordquo (cioegrave come
ldquoreterdquo)
Per costruire lrsquoaggregazione ndash oltre ad una idea ldquoportanterdquo (che egrave lrsquoobiettivo che si intende raggiungere
quale indicato nellrsquooggetto del contratto di rete) ndash serve la costruzione di ldquolegamirdquo che possono trovare
un nesso diretto nelle chiavi interpretative suggerite dagli studiosi delle interconnessioni sociali tra gli
individui
Secondo una lettura detti legami si distinguono in forti e deboli a seconda del piugrave o meno ampio raggio
di ldquocomunanzardquo Questi legami fanno sorgere delle reti compatte (per esempio quando parliamo di
relazioni basate sullrsquoappartenenza ad una stessa famiglia) ovvero delle reti a bassa intensitagrave (quando si
includono nella rete anche i conoscenti) [14]
Contrariamente a quello che si puograve ritenere le reti a bassa intensitagrave sono maggiormente profittevoli
percheacute riconducono le leve della conoscenza (come sintesi dei ldquosaperirdquo individuali) ad una comunitagrave piugrave
ampia nella quale la ldquorelazionerdquo egrave vista come un valore condiviso che arreca benessere e sviluppo in un
ambito territoriale personale ed imprenditoriale necessariamente piugrave ampio
La condivisione ndash che possiamo porre sicuramente alla base della collaborazione ndash egrave stata riconosciuta
come uno degli effetti positivi della ldquoprossimitagraverdquo Ersquo il caso dei distretti industriali laddove gioca un
ruolo fondamentale il vantaggio della ldquospenditardquo dellrsquoidentitagrave economica derivante dalla localizzazione
territoriale[15] La ldquovicinanzardquo egrave peraltro necessaria quando lo scambio delle informazioni si basa sulla
condivisione della relativa infrastruttura collocata nella medesima circoscrizione territoriale
Tuttavia al di lagrave della localizzazione si presentano molte differenze nelle modalitagrave in cui la
collaborazione viene strutturata Da una parte abbiamo i sistemi gerarchici (le reti verticali ovvero
orizzontali ma ldquocentratirdquo su una leadership) in cui le relazioni si basano sullrsquoasimmetria informativa e
sul perseguimento degli interessi dellrsquoimpresa leader Allrsquoaltro estremo abbiamo i network eterarchici
in cui il fulcro egrave la condivisione di processi decisionali ed operativi strutturati per il raggiungimento di
un obiettivo comune
Come si diceva piugrave sopra indipendentemente dallobiettivo lo spirito di condivisione costituisce un
valore sia dentro la rete che allrsquoesterno con riferimento al contesto in cui opera (il ldquocontestordquo ndash va
sottolineato ndash non ha rilevanza in termini ldquoterritorialirdquo) E il contesto egrave radicalmente mutato con
lrsquoavvento delle infrastrutture comunicative di scala planetaria (Internet e le altre reti digitali) rispetto
alle quali se lrsquoaccesso in termini economici ha un costo contenuto molto piugrave gravoso egrave invece quello
organizzativo poicheacute ora lrsquoimpresa deve rapportarsi ad un ambiente tecnico economico e sociale
caratterizzato da una estrema complessitagrave delle interrelazioni
Lrsquoaumento della complessitagrave egrave contraddistinto dalla non prevedibilitagrave dei fenomeni che richiedono
pertanto un approccio organizzativo e gestionale improntato alla massima duttilitagrave Ersquo quindi richiesta
una propensione allrsquoincremento della velocitagrave della ldquoreazionerdquo posto che gli elementi sopra indicati
(tecnici economici e sociali) non consentono ndash senza un radicale adeguamento degli strumenti e delle
tecniche ndash di poter sviluppare assetti previsionali affidabili come invece era possibile solo dieci anni
fa
Tutti i cambiamenti fanno leva su un mercato in cui la principale risorsa sono lrsquoinformazione e la
conoscenza per il cui impiego profittevole anche i sistemi drsquoimpresa devono strutturarsi sulla base di
ldquologicherdquo prese a prestito dalle teorizzazioni scientifiche che vedono negli esseri viventi (ad ogni livello
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Nella rete-contratto la titolaritagrave di beni diritti obblighi ed atti egrave riferibile pro-quota alle singole
imprese partecipanti La titolaritagrave delle situazioni giuridiche rimane individuale dei singoli partecipanti
sebbene lrsquoorgano comune possa esercitare una rappresentanza unitaria nei confronti dei terzi
(riconducibile alla figura del mandato con rappresentanza)
Da quanto abbiamo detto quindi possono realizzarsi
a) reti-contratto senza fondo patrimoniale ed organo comune
b) reti contratto senza fondo patrimoniale ma con organo comune
c) reti-contratto con fondo patrimoniale ed organo comune
La rete-soggetto egrave invece un ldquonuovordquo soggetto che si distingue dai partecipanti essendo divenuto un
autonomo centro di imputazione di interessi e rapporti giuridici La stessa diventa anche un autonomo
soggetto passivo di imposta con tutti i conseguenti obblighi tributari previsti ex lege in materia di
imposte dirette ed indirette Nasce ndash non senza profili problematici ndash quando le parti avendo dotato la
rete di un fondo patrimoniale (e di un organo comune)[11] scelgono di ldquoiscrivererdquo il contratto presso la
sezione ordinaria del Registro delle imprese nella circoscrizione territoriale in cui egrave la sede della
rete[12]
Come egrave stato giustamente notato possono aggiungersi anche altre tipologie di soggetti ldquocollegatirdquo alle
reti (rendendole quindi reti ldquocomplesserdquo) Una ipotesi egrave quella dellrsquoorgano di gestione o del manager di
rete svolto da terzi soggetti in forma societaria ldquoNulla impedisce infine di costituire fra le imprese
partecipanti al contratto di rete - e per cosigrave dire a valle in mancanza di iscrizione nel registro delle
imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave della rete - una societagrave strumentale allattuazione del
programma cioegrave una joint-venture company dedicata specificamente ed esclusivamente alle attivitagrave
previste in contratto Con lobiettivo di dare stabilitagrave allimpresa di rete affidandole la (sola)
gestione degli investimenti direttamente realizzati dalle imprese partecipanti (per non rinunciare ai
benefici fiscali) di renderla autonoma e riconoscibile sul mercato (agevolandone il finanziamento e
lattivitagrave esterna) e di limitare egualmente il rischio patrimoniale dei partecipanti
La societagrave a servizio della rete (da non confondere ovviamente con la rete-societagrave) dovrebbe operare
perciograve sotto il controllo congiunto delle imprese riunite in virtugrave di apposite clausole parasociali e
sarebbe soggetta a direzione e coordinamento da parte dellorgano comune delle imprese
partecipanti alla rete con tutte le conseguenze di legge in punto di responsabilitagrave trasparenza
pubblicitagrave organizzazione ecc (artt 2497 ss cc)rdquo[13]
Nello stesso senso possono annoverarsi quelle reti che contrattualmente (o con altre forme
convenzionali) stipulano accordi di collaborazione con altre reti ovvero con soggetti che non possono
giuridicamente farne parte associazioni fondazioni onlus universitagrave centri di ricerca etc
3 Verso gli ecosistemi di rete pochi appunti
Le imprese sono solite ldquoragionarerdquo in termini egoistici specie se hanno la ldquoforzardquo per imporsi sul
(proprio) mercato di riferimento Questa situazione nel nostro paese al di lagrave di considerazioni etiche
egrave molto difficile a causa della ridotta dimensione che contraddistingue il nostro tessuto
imprenditoriale
La collaborazione per conseguire risultati che siano di beneficio comune specie se non raggiungibili in
forma individuale egrave uno (se non il principale) dei ldquomotivirdquo che sono alla base dei contratti di rete
Questa constatazione molto prossima ai confini della fatica dellrsquoovvio diventa uno dei capisaldi per
guidare lrsquoaggregazione cioegrave uno dei ldquovalorirdquo condivisi dalle imprese viste come ldquogruppordquo (cioegrave come
ldquoreterdquo)
Per costruire lrsquoaggregazione ndash oltre ad una idea ldquoportanterdquo (che egrave lrsquoobiettivo che si intende raggiungere
quale indicato nellrsquooggetto del contratto di rete) ndash serve la costruzione di ldquolegamirdquo che possono trovare
un nesso diretto nelle chiavi interpretative suggerite dagli studiosi delle interconnessioni sociali tra gli
individui
Secondo una lettura detti legami si distinguono in forti e deboli a seconda del piugrave o meno ampio raggio
di ldquocomunanzardquo Questi legami fanno sorgere delle reti compatte (per esempio quando parliamo di
relazioni basate sullrsquoappartenenza ad una stessa famiglia) ovvero delle reti a bassa intensitagrave (quando si
includono nella rete anche i conoscenti) [14]
Contrariamente a quello che si puograve ritenere le reti a bassa intensitagrave sono maggiormente profittevoli
percheacute riconducono le leve della conoscenza (come sintesi dei ldquosaperirdquo individuali) ad una comunitagrave piugrave
ampia nella quale la ldquorelazionerdquo egrave vista come un valore condiviso che arreca benessere e sviluppo in un
ambito territoriale personale ed imprenditoriale necessariamente piugrave ampio
La condivisione ndash che possiamo porre sicuramente alla base della collaborazione ndash egrave stata riconosciuta
come uno degli effetti positivi della ldquoprossimitagraverdquo Ersquo il caso dei distretti industriali laddove gioca un
ruolo fondamentale il vantaggio della ldquospenditardquo dellrsquoidentitagrave economica derivante dalla localizzazione
territoriale[15] La ldquovicinanzardquo egrave peraltro necessaria quando lo scambio delle informazioni si basa sulla
condivisione della relativa infrastruttura collocata nella medesima circoscrizione territoriale
Tuttavia al di lagrave della localizzazione si presentano molte differenze nelle modalitagrave in cui la
collaborazione viene strutturata Da una parte abbiamo i sistemi gerarchici (le reti verticali ovvero
orizzontali ma ldquocentratirdquo su una leadership) in cui le relazioni si basano sullrsquoasimmetria informativa e
sul perseguimento degli interessi dellrsquoimpresa leader Allrsquoaltro estremo abbiamo i network eterarchici
in cui il fulcro egrave la condivisione di processi decisionali ed operativi strutturati per il raggiungimento di
un obiettivo comune
Come si diceva piugrave sopra indipendentemente dallobiettivo lo spirito di condivisione costituisce un
valore sia dentro la rete che allrsquoesterno con riferimento al contesto in cui opera (il ldquocontestordquo ndash va
sottolineato ndash non ha rilevanza in termini ldquoterritorialirdquo) E il contesto egrave radicalmente mutato con
lrsquoavvento delle infrastrutture comunicative di scala planetaria (Internet e le altre reti digitali) rispetto
alle quali se lrsquoaccesso in termini economici ha un costo contenuto molto piugrave gravoso egrave invece quello
organizzativo poicheacute ora lrsquoimpresa deve rapportarsi ad un ambiente tecnico economico e sociale
caratterizzato da una estrema complessitagrave delle interrelazioni
Lrsquoaumento della complessitagrave egrave contraddistinto dalla non prevedibilitagrave dei fenomeni che richiedono
pertanto un approccio organizzativo e gestionale improntato alla massima duttilitagrave Ersquo quindi richiesta
una propensione allrsquoincremento della velocitagrave della ldquoreazionerdquo posto che gli elementi sopra indicati
(tecnici economici e sociali) non consentono ndash senza un radicale adeguamento degli strumenti e delle
tecniche ndash di poter sviluppare assetti previsionali affidabili come invece era possibile solo dieci anni
fa
Tutti i cambiamenti fanno leva su un mercato in cui la principale risorsa sono lrsquoinformazione e la
conoscenza per il cui impiego profittevole anche i sistemi drsquoimpresa devono strutturarsi sulla base di
ldquologicherdquo prese a prestito dalle teorizzazioni scientifiche che vedono negli esseri viventi (ad ogni livello
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Questa constatazione molto prossima ai confini della fatica dellrsquoovvio diventa uno dei capisaldi per
guidare lrsquoaggregazione cioegrave uno dei ldquovalorirdquo condivisi dalle imprese viste come ldquogruppordquo (cioegrave come
ldquoreterdquo)
Per costruire lrsquoaggregazione ndash oltre ad una idea ldquoportanterdquo (che egrave lrsquoobiettivo che si intende raggiungere
quale indicato nellrsquooggetto del contratto di rete) ndash serve la costruzione di ldquolegamirdquo che possono trovare
un nesso diretto nelle chiavi interpretative suggerite dagli studiosi delle interconnessioni sociali tra gli
individui
Secondo una lettura detti legami si distinguono in forti e deboli a seconda del piugrave o meno ampio raggio
di ldquocomunanzardquo Questi legami fanno sorgere delle reti compatte (per esempio quando parliamo di
relazioni basate sullrsquoappartenenza ad una stessa famiglia) ovvero delle reti a bassa intensitagrave (quando si
includono nella rete anche i conoscenti) [14]
Contrariamente a quello che si puograve ritenere le reti a bassa intensitagrave sono maggiormente profittevoli
percheacute riconducono le leve della conoscenza (come sintesi dei ldquosaperirdquo individuali) ad una comunitagrave piugrave
ampia nella quale la ldquorelazionerdquo egrave vista come un valore condiviso che arreca benessere e sviluppo in un
ambito territoriale personale ed imprenditoriale necessariamente piugrave ampio
La condivisione ndash che possiamo porre sicuramente alla base della collaborazione ndash egrave stata riconosciuta
come uno degli effetti positivi della ldquoprossimitagraverdquo Ersquo il caso dei distretti industriali laddove gioca un
ruolo fondamentale il vantaggio della ldquospenditardquo dellrsquoidentitagrave economica derivante dalla localizzazione
territoriale[15] La ldquovicinanzardquo egrave peraltro necessaria quando lo scambio delle informazioni si basa sulla
condivisione della relativa infrastruttura collocata nella medesima circoscrizione territoriale
Tuttavia al di lagrave della localizzazione si presentano molte differenze nelle modalitagrave in cui la
collaborazione viene strutturata Da una parte abbiamo i sistemi gerarchici (le reti verticali ovvero
orizzontali ma ldquocentratirdquo su una leadership) in cui le relazioni si basano sullrsquoasimmetria informativa e
sul perseguimento degli interessi dellrsquoimpresa leader Allrsquoaltro estremo abbiamo i network eterarchici
in cui il fulcro egrave la condivisione di processi decisionali ed operativi strutturati per il raggiungimento di
un obiettivo comune
Come si diceva piugrave sopra indipendentemente dallobiettivo lo spirito di condivisione costituisce un
valore sia dentro la rete che allrsquoesterno con riferimento al contesto in cui opera (il ldquocontestordquo ndash va
sottolineato ndash non ha rilevanza in termini ldquoterritorialirdquo) E il contesto egrave radicalmente mutato con
lrsquoavvento delle infrastrutture comunicative di scala planetaria (Internet e le altre reti digitali) rispetto
alle quali se lrsquoaccesso in termini economici ha un costo contenuto molto piugrave gravoso egrave invece quello
organizzativo poicheacute ora lrsquoimpresa deve rapportarsi ad un ambiente tecnico economico e sociale
caratterizzato da una estrema complessitagrave delle interrelazioni
Lrsquoaumento della complessitagrave egrave contraddistinto dalla non prevedibilitagrave dei fenomeni che richiedono
pertanto un approccio organizzativo e gestionale improntato alla massima duttilitagrave Ersquo quindi richiesta
una propensione allrsquoincremento della velocitagrave della ldquoreazionerdquo posto che gli elementi sopra indicati
(tecnici economici e sociali) non consentono ndash senza un radicale adeguamento degli strumenti e delle
tecniche ndash di poter sviluppare assetti previsionali affidabili come invece era possibile solo dieci anni
fa
Tutti i cambiamenti fanno leva su un mercato in cui la principale risorsa sono lrsquoinformazione e la
conoscenza per il cui impiego profittevole anche i sistemi drsquoimpresa devono strutturarsi sulla base di
ldquologicherdquo prese a prestito dalle teorizzazioni scientifiche che vedono negli esseri viventi (ad ogni livello
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
biologico) delle ldquoconnessionirdquo che rispondono ai concetti della matematica delle complessitagrave e delle
dinamiche non lineari[16]
Emergono nuovi sistemi di ldquoragionamentordquo che miscelano tanto i modelli di tipo gerarchico quanto quelli
in cui la qualitagrave egrave costituita proprio dallrsquoassenza di una logica ldquodirezionalerdquo Del resto se non si conosce
in quale direzione andare appare difficile dare il relativo ldquocomandordquo
La ldquoterza viardquo prende le mosse dallo studio dei sistemi vitali complessi in cui le valutazioni sulle funzioni
di una ldquoparterdquo vengono correlate alle relazioni con le altre al fine di ldquoleggererdquo la realtagrave come un unico
insieme di fattori integrati che agiscono nellrsquoambito di un sistema necessariamente complesso Si parla
in questo caso di approccio olonico laddove rapportando la riflessione di Arthur Koestler ai network
di reti di imprese avremmo che le singole imprese (o le ldquofunzionirdquo che queste rendono disponibili alla
condivisione) operano come ldquoolonirdquo[17]
Per Koestler lrsquoolone va inteso come un intero che egrave parte di un piugrave ampio tutto e che comprende
simultaneamente gli elementi o sottoparti che lo costituiscono e gli attribuiscono il significato
strutturale e funzionale (come i frattali)
Gli oloni agiscono come entitagrave autonome e allo stesso tempo cooperano alla formazione di gerarchie
(chiamate olarchie) apparentemente auto-realizzanti di sistemi e subsistemi[18] Una olarchia puograve
essere dunque definita come una gerarchia di oloni auto-regolanti che funzionano come interi autonomi
sopra ordinati rispetto alle proprie parti o come parti dipendenti in subordinazione al controllo dei
livelli superiori e comunque sempre coordinati con il proprio ambiente[19]
Quello che vale per il livello ldquointernordquo alle reti di imprese vale a maggior ragione quando questi network
si rapportano sullrsquoesterno laddove vi trovano un ldquoreticolordquo di relazioni sia con singole imprese con altre
reti (anche di ldquomatricerdquo societaria come i gruppi di imprese i consorzi etc) noncheacute con tutti gli
operatori siano essi pubblici che privati[20] Questo ldquoreticolordquo egrave il sistema costituito dalle tipologie di
legami che si creano tra tutti i soggetti che ne fanno parte e che costituiscono il ldquocapitale complessivordquo
del sistema[21]
Secondo una lettura condivisibile[22] tali relazioni possono essere differenziate nei seguenti termini
a) bonding social capital sono legami forti molto radicati tra soggetti che si ritengono simili negli
aspetti fondanti
b) bridging social capital sono legami che fanno da ponte che uniscono soggetti che sono legati da
relazioni piugrave deboli meno fitte ma piugrave trasversali
c) linking social capital sono legami basati su norme di rispetto e reti di fiducia tra persone che
interagiscono attraverso relazioni di potere esplicite formali o istituzionalizzate o su diversi livelli di
autoritagrave sociale come le relazioni tra persone con diversi gradi di potere o status[23]
Tutte queste relazioni innervano il sistema costituendo quellrsquordquoecosistemardquo in cui ciascuna parte nella
sua complessitagrave rende possibile il tutto che va quindi visto in una dimensione necessariamente
organica Siccheacute non ha senso trattare i temi relativi alle imprese come se questi possano essere isolati
(ed operare) indipendentemente dalle istituzioni dai privati cittadini dai lavoratori dalle
organizzazioni non lucrative dalle associazioni portatrici di interessi etc
In questa dimensione la rete di impresa (quale sistema anche di governance) egrave parte di un ecosistema
in cui non ha piugrave senso neacute la configurazione territoriale (posto che le imprese in rete possono essere
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
situate in ogni parte del mondo) neacute tantomeno le logiche di filiera considerato che la filiera per via
della sua fisiologica natura ldquoescludenterdquo egrave antitetica al concetto stesso di ldquoecosistemardquo[24]
Il collante della rete in un ldquoambienterdquo come quello sommariamente descritto egrave ndash va ribadito ndash il
substrato informativo a sua volta veicolato dalle tecnologie ICT In effetti la ldquoformalizzazionerdquo e
diffusione ldquocircolarerdquo delle informazioni egrave uno ndash se non il piugrave importante ndash elemento costitutivo tanto
delle reti di impresa quanto degli ecosistemi
Nella predisposizione del programma di rete pertanto dovrebbe essere dedicato uno spazio di rilievo
alla previsione degli strumenti di creazione gestione diffusione e monitoraggio delle informazioni
(siano esse esterne che interne alla rete) magari secondo le dinamiche della Business Intelligence Non
mancano esperienze simili al riguardo Se si fa riferimento alle reti in franchising ogni esperto del
settore potragrave dirvi quanto la gestione dellrsquoinformazione sia parte rilevante del successo Nulla di nuovo
sotto il sole dunque Ovviamente bisogna tener conto della differenza tra una gestione che promana
necessariamente dallrsquoalto (dallrsquoaffiliante) da una che invece sorge ed egrave gestita da ldquonodirdquo informativi in
cui non egrave la gerarchia il tratto caratteristico
4 Una ldquospintardquo alle aggregazioni la codatorialitagrave ed i contratti di rete agricoli
La disciplina sul contratto di rete egrave stata agevolata da successivi provvedimenti che hanno ldquoritagliatordquo
degli ulteriori strumenti Tra questi oltre agli incentivi (di cui si tratteragrave nel paragrafo successivo)
degni di nota appaiono quelli legati alle dinamiche ldquolavoristicherdquo noncheacute quelli che fanno riferimento ad
un settore particolare lrsquoagricoltura[25]
41 Distacco e codatorialitagrave nel contratto di rete
Il dl n 762013 (convertito in legge n 992013) ha apportato significative modifiche allistituto del
distacco del lavoratore disciplinando lo stesso con riferimento ai contratti di rete tra imprese ed al
principio della codatorialitagrave[26]
Il distacco egrave quellrsquorsquoistituto disciplinato per la prima volta con lrsquoart 30 del dlgs n 2762003 (cd
ldquoLegge Biagirdquo) in virtugrave del quale un datore di lavoro al fine di soddisfare un proprio interesse pone
temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di un altro soggetto per lrsquoesecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n 3 del 15 gennaio 2004 ha
riconosciuto che i requisiti di legittimitagrave del distacco sono da rinvenire nellrsquoesistenza di uno specifico
interesse del datore di lavoro distaccante (sussistente per tutta la durata del distacco) nella
temporaneitagrave del distacco (ovverosia nella non definitivitagrave del medesimo) e nella esecuzione di una
determinata attivitagrave lavorativa da parte del lavoratore distaccato[27]
Lrsquoart 30 prevede che ldquo1 Lipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro per soddisfare
un proprio interesse pone temporaneamente uno o piugrave lavoratori a disposizione di altro soggetto per
lesecuzione di una determinata attivitagrave lavorativa
2 In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a
favore del lavoratore
3 Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore
interessato Quando comporti un trasferimento a una unitagrave produttiva sita a piugrave di 50 km da quella in
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
cui il lavoratore egrave adibito il distacco puograve avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche
organizzative produttive o sostitutiverdquo
Tanto premesso lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 ha inserito nellrsquoart 30 del citato DLgs
n 2762003 un comma 4-ter che recita ldquoQualora il distacco di personale avvenga tra aziende che
abbiano sottoscritto un contratto di rete di impresa che abbia validitagrave ai sensi del decreto-legge 10
febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 linteresse della
parte distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della rete fatte salve le norme in
materia di mobilitagrave dei lavoratori previste dallarticolo 2103 del codice civile Inoltre per le stesse
imprese egrave ammessa la codatorialitagrave dei dipendenti ingaggiati con regole stabilite attraverso il contratto
di rete stessordquo
La disposizione prevede due fattispecie
La prima egrave quella della possibilitagrave di distacco di lavoratori tra imprese legate tra loro da un contratto di
rete in cui lrsquointeresse della parte distaccante egrave stabilito dalla norma stessa ldquolinteresse della parte
distaccante sorge automaticamente in forza delloperare della reterdquo[28] Tale distacco di cui egrave presunto
lrsquointeresse nel caso di reti di impresa soggiace comunque ai limiti fissati dallrsquoart 2103 cc[29] Tale
norma prevede che un dipendente non possa essere trasferito da unrsquounitagrave produttiva ad unrsquoaltra se non
in presenza di comprovate esigenze di natura tecnica organizzativa e produttiva Ciograve significa che
anche nel caso di contratto di rete se lrsquointeresse del distaccante egrave presunto nondimeno occorre
verificare la presenza delle ldquocomprovate esigenzerdquo che rendono necessario il distacco del lavoratore
La seconda egrave quella della codatorialitagrave situazione che si verifica allorquando il rapporto di lavoro
intercorra tra un lavoratore e piugrave datori di lavoro contitolari del medesimo rapporto La codatorialitagrave
nel contratto di rete egrave ammessa se questa sia una previsione esplicitamente prevista dal contratto Per
inciso seppur la codatorialitagrave sia un istituto di derivazione giurisprudenziale (riferito ai gruppi di
imprese)[30] ha ricevuto una sua ldquoufficialitagraverdquo solo nel caso di reti di impresa costituire con il relativo
contratto Di conseguenza non egrave possibile estendere la nozione di ldquocodatorialitagraverdquo di detta norma al altre
forma organizzate di integrazioneaggregazione di imprese[31]
La differenza sostanziale tra listituto della codatorialitagrave e quello del distacco va individuato con
riferimento alla titolaritagrave del rapporto di lavoro mentre nel caso del distacco il rapporto rimane in capo
al distaccante nella codatorialitagrave la peculiaritagrave egrave proprio quella della titolaritagrave congiunta del rapporto
di lavoro tra i piugrave datori di lavoro secondo la disciplina concreta del rapporto quale indicata dalle parti
nel contratto di rete Si tratta di una novitagrave posto che la giurisprudenza aveva sempre negato la
possibilitagrave che di fronte ad una identica pretesa lavorativa potessero esserci contestualmente due
diversi datori di lavoro[32]
Il Ministero del Lavoro egrave intervenuto sullrsquoargomento con la circolare n 35 del 29 agosto 2013
(contenente indicazioni operative per il personale ispettivo in merito al dl n 762013) chiarendo tra
lrsquoaltro che la formulazione dellrsquoappena riportata disposizione normativa egrave da considerare nel senso che
ldquoin relazione a tale personale il potere direttivo potragrave essere esercitato da ciascun imprenditore che
partecipa al contratto di reterdquo
La rilevanza di questa possibilitagrave ulteriore per le reti di impresa egrave evidente Il contratto di rete non
serve ora solo per una aggregazione delle imprese (come soggetti collettivi) ma anche come elemento di
aggregazione e di regolazione delle attivitagrave lavorative dei loro dipendenti Le reti che si avvalgono di
questa possibilitagrave-potenzialitagrave ritengono che lrsquoinnalzamento della capacitagrave competitiva oltre che per
una maggiore efficienza produttiva ed organizzativa del processi passi anche dalla valorizzazione del
capitale costituito dalle risorse umane
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Fin qui ovviamente le buone intenzioni Non mancano infatti le note critiche Come per la disciplina di
molti aspetti del rapporto nascente dal contratto di rete anche per la codatorialitagrave dei lavoratori il
legislatore ha omesso di fornire un bencheacute minimo quadro definitorio dellrsquoistituto ovvero limiti e
condizioni al suo impiego[33] Lasciando la sua regolazione in concreto al contratto ndash ossia alla decisioni
delle parti[34] ndash non egrave chiaro se in assenza di una esplicita previsione quello che egrave uno strumento di
organizzazione possa essere ldquorivendicatordquo in sede giudiziaria da quei lavoratori che pur impiegati
dalle imprese che compongono la rete (tutte o parte) non sono ldquoinquadratirdquo in una regolamentazione
specifica seppur contrattuale[35]
42 I contratti di rete nel settore agricolo
Con lrsquoobiettivo di promuovere e sostenere i processi di riorganizzazione e modernizzazione del settore
la capacitagrave innovativa e la competitivitagrave dellrsquoimprenditorialitagrave agricola iI contratto di rete ha ricevuto
alcune particolari specificazioni[36]
Anzitutto lrsquoart 45 comma 3 dl n 832012 (come convertito dalla l n 1342012) ha disposto che ldquoAl
contratto di rete () non si applicano le disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1982 n 203rdquo
Evidentemente al fine di evitare eventuali profili di incompatibilitagrave tra contratto di rete e la disciplina
sui contratti agrari che vieta i contratti associativi
I contratti agrari infatti si caratterizzano per la concessione dei terreni ai fini del loro sfruttamento
e per lrsquoassociazione a scopo di allevamento costituiscono quindi fattori di produzione necessari per
lrsquoagricoltura (ciograve almeno in termini generali visto il fenomeno della cd agricoltura ldquosenza terrardquo)
Ersquo stato giustamente osservato che ldquo() mentre nei contratti agrari la collaborazione fra le imprese egrave
finalizzata a procurare ed organizzare i fattori di produzione necessari per esercitare lrsquoattivitagrave di
impresa agricola nel contratto di rete la collaborazione e cooperazione fra le imprese agricole egrave
finalizzata ad accrescere una attivitagrave economica e produttiva giagrave esistente la quale acquista una
diversa dimensione e configurazione per aver organizzato in modo differente lrsquoattivitagrave
imprenditoriale Ne consegue che il contratto di rete rappresenta una nuova formula di organizzazione
per quelle realtagrave produttive che pur mantenendo la propria autonomia possono dare forma e sostanza
in modo nuovo e flessibile ad un nuovo modello imprenditorialerdquo[37]
Non si possono tuttavia tacere i problemi che possono sorgere allorquando le parti realizzano un
contratto di rete simulato impiegando detto schema proprio per realizzare un contratto agrario di tipo
ldquoassociativordquo vietato dalla l n 2031982
Lrsquoart 36 comma 5 dl n 1792012 come convertito dalla l n 2212012 prevede inoltre quanto segue
Presso lrsquoISMEA egrave stato poi istituito un Fondo mutualistico nazionale per la stabilizzazione dei redditi
delle imprese agricole
Il Fondo egrave costituito dai contributi volontari degli agricoltori e puograve beneficiare di contributi pubblici
compatibili con la normativa europea in materia di aiuti di Stato Il contratto di rete puograve prevedere ai
fini della stabilizzazione delle relazioni contrattuali tra i contraenti la costituzione di un fondo di
mutualitagrave tra gli stessi per il quale si applicano le medesime regole e agevolazioni previste per il fondo
patrimoniale Il suddetto fondo di mutualitagrave partecipa al Fondo Mutualistico Nazionale per la
stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole
Con riferimento agli adempimenti pubblicitari il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere
sottoscritto dalle parti con lrsquoassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellrsquoaccordo Questa
possibilitagrave ha un margine di applicazione molto relativo poicheacute la disposizione non specifica esattamente
quando un contratto di rete faccia o meno riferimento al ldquosettore agricolordquo se in particolare
ldquolrsquoappartenenza al settore sia conseguenza dellrsquooggetto (e cosigrave del prodotto oggetto di produzione
trasformazione o commercializzazione ad opera delle imprese partecipi) ovvero della natura dei
soggetti partecipanti se potragrave sicuramente dirsi appartenere al settore agricolo una rete composta
esclusivamente da imprenditori agricoli non altrettanto potragrave dirsi quando una o piugrave delle imprese
partecipanti alla rete non siano agricoltori o quando il prodotto oggetto del contratto non sia
agricolordquo[38]
Lrsquoart 9 comma 11 dm 28 giugno 2013 n 76 (come convertito dalla l 9 agosto 2013 n 99) ha poi
introdotto un riferimento ai profili giuslavoristici del contratto di rete permettendo lrsquoassunzione
congiunta di lavoratori da parte di imprese legate da un contratto di rete quando almeno il 50 di esse
siano imprese agricole[39]
Piugrave esattamente nellrsquoart 31 comma 3 del DLgs n 2762003 sono stati aggiunte le seguenti
fattispecie ldquo3-bis Le imprese agricole ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa
appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1 ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a
soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinitagrave entro il terzo grado possono procedere
congiuntamente allassunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative
presso le relative aziende
3-ter Lassunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis puograve essere effettuata anche da imprese
legate da un contratto di rete quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricolerdquo
Il favor per il settore agricolo appare confermato da questa disposizione Mentre per la codatorialitagrave
(anche in agricoltura) egrave necessario che le modalitagrave concrete dello svolgimento del rapporto siano
disciplinate nel contratto di rete quando si tratta di assunzione ldquocongiuntardquo egrave sufficiente la sola
presenza di un contratto di rete Non egrave mancato chi ha osservato che la disciplina in luogo della
ldquocrescitardquo della competitivitagrave delle imprese sia stata una soluzione per un mercato del lavoro in cui
sono molto presenti profili marcati e diffusi di illegalitagrave[40]
Con decreto del Ministro del lavoro sono definite le modalitagrave con le quali si procede a tali assunzioni
congiunte Con il decreto 14 gennaio 2014 detto Ministro ha stabilito le indicazioni per le comunicazioni
da parte del soggetto incaricato di gestire tale attivitagrave per conto della rete
Si ricorda che tra le novitagrave ai sensi dellrsquoart 31 comma 3-quinquies DLgs n 2762003 egrave previsto che
i datori di lavoro rispondano in solido delle obbligazioni contrattuali previdenziali e di legge che
scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con tale modalitagrave previste dal commi 3-bis e 3-ter
In ordine ai requisiti soggettivi il contratto di rete ldquoagricolordquo deve essere formato da sole imprese
agricole singole o associate di cui allrsquoart 2135 cc definite come piccole e medie (PMI) ai sensi del
regolamento CE n 8002008 e cioegrave quelle che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo
non supera i 50 milioni di euro
Per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave in forma collettiva possono partecipare alla rete anche le figure
giuridiche societarie che rispondono ai requisiti di cui allrsquoart 2 del Dlgs n 992004 (nella sua attuale
formulazione) ossia le societagrave che recano nel loro oggetto sociale lrsquoesclusivo esercizio delle attivitagrave
previste dal suddetto art 2135 cc e contengono nella propria denominazione o ragione sociale la
locuzione di ldquosocietagrave agricolardquo
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Nel contratto di rete tra gli obiettivi possono essere indicati tanto lrsquoimpegno delle parti contraenti
alla realizzazione di una produzione agricola quanto lrsquoesercizio in comune di detta attivitagrave
Nel primo caso la produzione egrave il risultato del contributo di ciascuna impresa aderente alla rete ovvero
ottenuta dalla sommatoria di una varietagrave di competenze specifiche e fattori produttivi (es
attrezzature strumenti strutture produttive know-how) messe a beneficio della collettivitagrave degli
aderenti alla rete
Nel secondo caso invece si realizza una forma organizzativa di impresa destinata allrsquoesercizio ldquoin
comunerdquo di coltivazione di allevamento di animali di silvicoltura e di prima trasformazione e
manipolazione finalizzato alla crescita imprenditoriale delle imprese facenti parte della rete Il
prodotto risultante dallrsquoattivitagrave ldquocomunerdquo (secondo quanto previsto dal contratto) ldquopuograve essere diviso in
natura cioegrave ripartito fra i contraenti secondo quote determinate stabilite dal contratto di rete con
conseguente attribuzione a titolo originario del prodotto medesimo In altri termini non si dagrave luogo ad
alcuna cessione o trasferimento a titolo particolare di beni da un soggetto allrsquoaltro ma si ha
lrsquoattribuzione diretta e immediata del bene prodotto in capo a ciascun componente la reterdquo[41]
In relazione ai contratti di rete nel settore agricolo si segnala una nota del Ministero dello Sviluppo
economico che ha chiarito la possibilitagrave circa la partecipazione alla stipulazione di un contratto di rete
tra imprese agricole anche di una impresa non appartenente a detto settore (nel caso di specie tale
impresa presta servizi di consulenza contabile e fiscale ma egrave partecipata quasi al 100 da soggetti del
mondo agricolo) [42]
Secondo il Ministero il Legislatore non ha precisato lo specifico ambito di attivitagrave dellimpresa o della
societagrave limitandosi ad identificare il settore merceologico di riferimento (quello agricolo) senza
entrare nel merito della prevalente attivitagrave dellimpresa
Ne consegue che purcheacute le imprese contraenti rientrino nel settore in parola qual che sia lattivitagrave
fattualmente esercitata (coltivazione trasformazione attivitagrave complementari strumentali ed
accessorie) trova applicazione la speciale previsione normativa richiamata
Nel citato comma 5 dellrsquoart 36 si afferma infatti semplicemente che ldquoil contratto di rete nel settore
agricolo puograve essere sottoscritto dalle parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali
agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale
dellaccordordquo
Pertanto ldquola fattispecie dedotta consistendo in unattivitagrave non direttamente di esercizio agricolo ma
strumentale ed ancillare allagricoltura rientra nel ldquosettore agricolordquo e pertanto nellambito
soggettivo interessato dalla normardquo
I contratti di rete in agricoltura hanno inoltre una diretta incidenza su quanto stabilito in sede
comunitaria per lrsquoagricoltura che comrsquoegrave noto egrave un settore fortemente regolamentato a livello
sovranazionale per la particolare situazione di detto mercato e degli operatori che in esso vi operano
In questo senso ci si egrave interrogati sui rapporti tra i contratti di rete e fenomeni aggregativi (sia
orizzontali che verticali) giagrave presenti nel panorama dellrsquoimprenditoria agricola
Le reti di impresa di tipo orizzontale si distinguono dalle organizzazioni dei produttori agricoli (OP)
quantomeno per la veste strutturale posto che le OP devono assumere una forma societaria mentre la
soggettivizzazione del contratto di rete egrave una delle eventualitagrave[43]
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Le reti di impresa di tipo verticale differiscono poi dalle organizzazioni interprofessionali (OI) che a
cagione della natura di associazione di diritto privato non possono svolgere alcuna attivitagrave operativa
(sia essa di produzione di trasformazione o di commercializzazione) La disciplina delle organizzazioni
interprofessionali egrave comunque sottratta al legislatore nazionale trovando un suo quadro di riferimento
nel diritto comunitario[44]
Sempre in tema di particolaritagrave per le reti di impresa agricole si segnalano le disposizioni del dl 24
giugno 2014 n 91 (come convertito dalla l 11 agosto 2014 n 116)
a) lrsquoart 1- bis comma 3 ha introdotto una innovativa previsione ossia che ldquoPer le imprese agricole
definite come piccole e medie ai sensi del regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6
agosto 2008 nei contratti di rete di cui allrsquoart 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n
5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni formati
da imprese agricole singole ed associate la produzione agricola derivante dallrsquoesercizio in comune delle
attivitagrave secondo il programma comune di rete puograve essere divisa fra i contraenti in natura con lrsquo
attribuzione a ciascuno a titolo originario della quota di prodotto convenuta nel contratto di reterdquo
b) con lrsquoart 6-bis egrave stato aggiunto un comma allrsquoart 1 comma 361 della l 30 dicembre 2004 n 311 con
il seguente testo rdquo3611 Le risorse di cui al comma 354 sono destinate anche al finanziamento
agevolato di investimenti in ricerca e innovazione tecnologica effettuati da imprese agricole forestali
e agroalimentari che partecipano ad un contratto di rete di cui allarticolo 3 comma 4-ter del
decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e
successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo contratto di reterdquo
Il citato art 6-bis comma 2 stabilisce inoltre che Fatti salvi i limiti previsti dallordinamento
europeo le imprese agricole forestali e agroalimentari organizzate con il contratto di rete di cui
allarticolo 3 comma 4-ter del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito con modificazioni
dalla legge 9 aprile 2009 n 33 e successive modificazioni per le finalitagrave proprie del medesimo
contratto di rete a paritagrave delle altre condizioni stabilite da ciascun documento di programmazione
acquisiscono prioritagrave nellaccesso ai finanziamenti previsti dalle misure dei programmi di sviluppo rurale
regionali e nazionali relativi alla programmazione 2014-2020
5 Segue gli incentivi
51 Gli incentivi nazionali
a) La sospensione drsquoimposta
Al fine di favorire sin dal suo avvio il nuovo strumento organizzativo-negoziale la disciplina ldquobaserdquo
prevede(va) alcuni incentivi per i contratti di rete[45]
Lrsquoart 3 comma 4-quinquies dl n 52009 stabilisce che alle reti di impresa previa autorizzazione
rilasciata con decreto adottato di concerto tra il Ministro dellrsquoeconomia e quello dello Sviluppo
economico entro sei mesi dalla richiesta siano estese le misure in materia amministrativa finanziaria
noncheacute di ricerca e sviluppo relative ai distretti previste dallrsquoart 1 comma 368 lett c)-d) della Legge
Finanziaria per il 2006 (l 23 dicembre 2005 n 266)
Lrsquoart 42 comma 2-quater dl n 782010 (come convertito dalla l n 1222010) prevedeva una
sospensione drsquoimposta ndash fino al 31dicembre 2012 ndash per le imprese che sottoscrivendo o aderendo ad un
contratto di rete abbiano conferito una parte degli utili (non superiore ad un milione di euro) nel fondo
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
patrimoniale comune di una rete al fine di realizzare entro lrsquoesercizio finanziario successivo gli
investimenti previsti nel programma comune di rete[46]
Tale agevolazione egrave subordinata alla ldquoasseverazionerdquo del programma di rete da parte di organismi
costituiti dalle associazioni di categoria che siano in possesso dei requisiti definiti dal Ministero
dellrsquoeconomia con apposito decreto Lrsquoasseverazione egrave rilasciata ldquoprevio riscontro della sussistenza nel
caso specifico degli elementi propri del contratto di rete e dei relativi requisiti di partecipazione in
capo alle imprese che lo hanno sottoscrittordquo[47]
LrsquoAgenzia delle entrate vigila sulla corrispondenza tra lrsquoattivitagrave effettivamente svolta dalla rete ed il
programma asseverato con il potere di revocare i benefici eventualmente fruiti
Tali agevolazioni sono inoltre ndash secondo quanto disposto dal comma 2-septies ndash subordinate
ldquoallrsquoautorizzazione della Commissione europea con le procedure previste dallrsquoarticolo 108 par 3 del
Trattato sul funzionamento dellrsquoUnione europeardquo
La Commissione Europea con la decisione C (2010)8939 ha giudicato che tale previsione non costituisce
aiuto di Stato anche sulla base tra le altre della considerazione per cui ldquole autoritagrave italiane hanno
chiarito che la rete di imprese non avragrave personalitagrave giuridica autonomardquo [48]
b) Contributi per lrsquointernazionalizzazione delle imprese
Il dl n 832012 come convertito dalla l n 1342012 ha previsto che i consorzi per
lrsquointernazionalizzazione di cui allrsquoart 42 del medesimo decreto possano svolgere la loro attivitagrave
beneficiando dei relativi contributi statali anche stipulando contratti di rete con piccole e medie
imprese pur non consorziate[49] La determinazione dei requisiti soggettivi dei criteri e delle modalitagrave
per la concessione dei contributi egrave stata definita con il dm 22 novembre 2012[50]
Sono agevolabili le seguenti iniziative
- partecipazione a fiere e saloni internazionali
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- laquoshow-roomraquo temporanei
- laquoincomingraquo di operatori esteri incontri bilaterali fra operatori
- laquoworkshopraquo eo seminari in Italia con operatori esteri e allestero
- azioni di comunicazione sul mercato estero
- attivitagrave di formazione specialistica per linternazionalizzazione
- realizzazione e registrazione del marchio consortile
Con decreto direttoriale del dirigente della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo economico sono individuate le spese
ammissibili e non ammissibili e possono essere individuate ulteriori iniziative meritevoli di
contribuzione secondo le direttive del Ministro[51]
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Con Decreto del competente Direttore generale del 1 luglio 2015 sulla base del Decreto
interministeriale 7 aprile 2015 sono state definite le modalitagrave e i termini per la richiesta e la
concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei consorzi per lrsquointernazionalizzazione finalizzati
a sostenere le PMI nei mercati esteri a favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
noncheacute ad incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori
internazionali per contrastare il fenomeno dellrsquoitalian sounding e della contraffazione dei prodotti
agroalimentari[52]
Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali allrsquoestero ammontano a
favore dei consorzi multiregionali a 3 milioni di euro per lrsquoanno 2015 stanziate con Legge di stabilitagrave
2015
Le iniziative promozionali finanziabili previste nellrsquoart 4 del sopraindicato Decreto Direttoriale
devono essere strutturate sotto forma di Progetto per lrsquointernazionalizzazione - di valore non inferiore
a 50000 euro e non superiore a 400000 euro - e devono essere realizzate nel periodo dal 1deg gennaio al
31 dicembre 2015
La domanda di contributo con i relativi allegati deve essere presentata esclusivamente tramite posta
elettronica certificata firmata digitalmente dal legale rappresentante del consorzio a partire dal
giorno 11 luglio 2015[53] ed entro e non oltre il 1deg agosto 2015 allrsquoindirizzo PEC
dgpipsconsorzipecmisegovit secondo quanto stabilito dallrsquoart 7 del bando
Nel sito del Ministero egrave disponibile il bando che fornisce tutte le indicazioni e le precisazioni in merito
ai criteri e alle modalitagrave di accesso al contributo pubblico noncheacute alle modalitagrave di erogazione dello
stesso[54]
c) Contributi alle reti turistiche
Lrsquoart 66 del citato decreto n 832012 stabilisce inoltre per il settore del turismo la possibilitagrave dei
contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti pilota di reti tra imprese e di filiere
promossi da aziende del comparto turistico del territorio nazionale Con uno o piugrave decreti del Ministro
per gli Affari regionali il turismo e lo sport drsquointesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti criteri le modalitagrave ed i
contributi (pari a 8 milioni di euro per lrsquoanno 2012) per la realizzazione di progetti pilota
Detti progetti concernono interventi finalizzati
a) alla messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione di gestione e di prenotazione dei
servizi turistici
b) alla attivazione di iniziative di formazione e riqualificazione del personale
c) alla promozione integrata sul territorio nazionale
d) alla promozione unitaria sui mercati internazionali
Le attivitagrave promozionali sono state inoltre coerenziate con quelle dellrsquoENIT ndash Agenzia Nazionale per il
Turismo Restano inoltre salve le competenze in materia delle Regioni[55]
Le regole per la concessione dei contributi sono state dettate con il dm 8 gennaio 2013[56] mentre la
comunicazione dellrsquoavvio della procedura egrave contenuta nellrsquoAvviso emanato dal Ministero dei beni e delle
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
attivitagrave culturali e del turismo il 7 febbraio 2014[57] La ricezione delle domande si egrave completata il 9
maggio 2014
d) Credito drsquoimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo
Lrsquoart 1 commi 95-97 della l n 2282012 prevedono una ulteriore misura agevolativa di carattere
fiscale ldquoA decorrere dallrsquoanno 2013 egrave istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo
per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo secondo criteri e modalitagrave
definiti di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo
economico con particolare riferimento alle piccole e medie imprese noncheacute per la riduzione del cuneo
fiscale finanziato mediante le risorse derivanti dalla progressiva riduzione degli stanziamenti di parte
corrente e di conto capitale iscritti in bilancio destinati ai trasferimenti e ai contributi alle impreserdquo
(comma 95)
Tale credito di imposta - recita il comma 96 dellrsquoart citato - ldquoegrave riservato alle imprese e alle reti di
impresa che affidano attivitagrave di ricerca e sviluppo a universitagrave enti pubblici di ricerca o organismi di
ricerca ovvero che realizzano direttamente investimenti in ricerca e sviluppordquo
Con il dm 8 marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero
dellrsquoEconomia ha stabilito che gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile (di cui allrsquoart 23
comma 3 dl 22 giugno 2012 n 83) sono definiti secondo le modalitagrave attuative di cui allrsquoart 15 e nel
rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato attraverso bandi o direttive nellrsquoambito
dei quali sono attribuite specifiche prioritagrave ai programmi
ldquoa) realizzati congiuntamente da piugrave imprese tramite il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione (hellip)rdquo (art 11 comma 2)
Successivamente ai fini del riordino del sistema delle garanzie per laccesso al credito delle famiglie e
delle imprese del piugrave efficiente utilizzo delle risorse pubbliche e della garanzia dello Stato anche in
sinergia con i sistemi locali di garanzia con la Legge di stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147)
allrsquoart 1 comma 48 lett b) egrave stata istituita Sezione speciale di garanzia per progetti di Ricerca e
Innovazione nellambito del Fondo di garanzia di cui al comma 48 lett a)
La Sezione ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro a valere sulle disponibilitagrave del medesimo
Fondo
La Sezione egrave destinata alla concessione a titolo oneroso di garanzie a copertura delle prime perdite su
portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a 500 milioni di euro costituiti da
finanziamenti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) direttamente o attraverso
banche e intermediari finanziari per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e linnovazione
industriale posti in essere da imprese di qualsiasi dimensione con particolare riguardo alle piccole e
medie imprese alle reti di imprese e ai raggruppamenti di imprese individuati sulla base di uno specifico
accordo-quadro di collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico il Ministero delleconomia e
la BEI
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro delleconomia sono
definiti i criteri le modalitagrave di selezione e le caratteristiche dei progetti da includere nel portafoglio
le tipologie di operazioni ammissibili e la misura massima della garanzia in relazione al portafoglio
garantito noncheacute le modalitagrave di concessione di gestione e di escussione della medesima garanzia Le
risorse della Sezione speciale possono essere incrementate anche da quota parte delle risorse della
programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Sempre in materia di ricerca e sviluppo lrsquoart 3 del dl 23 dicembre 2013 n 145 (conv con
modificazioni dalla l 21 febbraio 2014 n 9) prevedeva un credito di imposta a favore delle imprese
che investono in attivitagrave di ricerca e sviluppo Tuttavia tale previsione non si egrave concretizzata per la
mancata emanazione del decreto di attuazione
Daccheacute tale articolo egrave stato abolito dallrsquoart 1 comma 35 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23
dicembre 2014 n 190) e sostituito con il seguente
ldquoArt 3 - (Credito dimposta per attivitagrave di ricerca e sviluppo) - 1 A tutte le imprese
indipendentemente dalla forma giuridica dal settore economico in cui operano noncheacute dal regime
contabile adottato che effettuano investimenti in attivitagrave di ricerca e sviluppo a decorrere dal
periodo di imposta successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 egrave attribuito un credito dimposta nella
misura del 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi
investimenti realizzati nei tre periodi dimposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre2015
2 Per le imprese in attivitagrave da meno di tre periodi dimposta la media degli investimenti in attivitagrave di
ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale egrave calcolata sul minor periodo a
decorrere dal periodo di costituzione
3 Il credito dimposta di cui al comma 1 egrave riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 5
milioni per ciascun beneficiario a condizione che siano sostenute spese per attivitagrave di ricerca e sviluppo
almeno pari a euro 30000
4 Sono ammissibili al credito dimposta le seguenti attivitagrave di ricerca e sviluppo ()rdquo
Rispetto alla versione originaria la nuova misura agevolativa avragrave durata quinquennale (2015-2019)
anzicheacute triennale (2014-2016) consentendo quindi una maggiore programmazione delle attivitagrave di
investimento
Le attivitagrave di RampS ammesse a beneficiare del credito dimposta sono
a) lavori sperimentali o teorici aventi quale principale finalitagrave principale lacquisizione di nuove
conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili senza la previsione di applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette (cd ricerca di base)
b) ricerca pianificata o indagini critiche dirette ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare al fine di
mettere a punto nuovi prodotti processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti processi
o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca
industriale con lesclusione dei prototipi
c) acquisizione combinazione strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacitagrave esistenti di natura
scientifica tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani progetti o disegni per prodotti
processi o servizi nuovi modificati o migliorati Rientrano in tale tipologia di attivitagrave anche quelle
destinate alla definizione concettuale pianificazione e documentazione riferite a nuovi prodotti
processi e servizi compresa lelaborazione di progetti disegni piani o altra documentazione (purcheacute
non destinati a uso commerciale) alla realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali o
progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (quando il prototipo egrave
necessariamente il prodotto commerciale finale ed il relativo costo di fabbricazione sia troppo elevato
per poterlo utilizzare solo con finalitagrave di dimostrazione e di convalida)
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
d) produzione e collaudo di prodotti processi e servizi a condizione che non siano impiegati o
trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalitagrave commerciali
Sono invece escluse dal novero dellattivitagrave di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche
apportate a prodotti linee di produzione processi di fabbricazione servizi esistenti e altre operazioni
in corso anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti
Dal punto di vista soggettivo il bonus egrave destinato alla generalitagrave delle imprese indipendentemente dalla
forma giuridica dal settore di attivitagrave dal regime contabile e dalle dimensioni Originariamente invece
il beneficio era destinato alle imprese con fatturato non superiore a 500 milioni di euro In sostanza
quindi potranno accedere alla misura tutte le imprese incluse quelle di maggiori dimensioni
Linvestimento minimo agevolabile egrave stato ridotto da 50 mila a 30 mila euro mentre il tetto massimo
del bonus annuale egrave stato raddoppiato da 25 a 5 milioni di euro Per le realtagrave piugrave piccole invece la
riduzione della soglia dellinvestimento minimo agevolabile va accolta con favore sebbene alla luce
dellattuale formulazione normativa non sembra possibile raggiungere la soglia dellinvestimento minimo
cumulando i singoli investimenti da parte di piugrave imprese legate da un contratto di rete Rispetto alla
versione originaria non egrave stata riprodotta infatti la formulazione normativa che consentiva appunto il
conteggio cumulato per le imprese legate da un rapporto di rete
Quanto alle tipologie di spesa agevolabili si tratta di
a) personale altamente qualificato impiegato nellattivitagrave di ricerca e sviluppo
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di
laboratorio nei limiti dellimporto risultante dallapplicazione dei coefficienti di cui al dm 31 dicembre
1988 in relazione alla misura ed al periodo di utilizzo per lattivitagrave di ricerca e sviluppo e comunque con
costo unitario non inferiore a 2000 euro (al netto dellIVA)
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con universitagrave enti di ricerca e organismi equiparati e
con altre imprese comprese le start-up innovative
d) competenze tecniche e privative industriali relative ad uninvenzione industriale o biotecnologica a
una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietagrave vegetale anche acquisite da fonti
esterne
Con riferimento alle spese per il personale altamente qualificato e quelle per i contratti di ricerca il
bonus fiscale spetta in misura doppia e pari al 50
Le spese relative ai beni strumentali non comprendono gli oneri per lutilizzazione degli spazi necessari
per lo svolgimento delle attivitagrave
La struttura dellagevolazione resta comunque caratterizzata dal computo dellinvestimento
incrementale ossia delle spese sostenute nel periodo di vigenza del bonus in eccedenza rispetto alla
media dei medesimi investimenti nei tre periodi dimposta precedenti (coincidenti con gli anni dal 2012
al 2014 per i soggetti con esercizio coincidente con lanno solare)
Si confida che questa iniziativa venga attuata anche percheacute le imprese che hanno fatto investimenti
contando sulla normativa del dl n 1452013 non solo non percepiranno alcun incentivo ma in piugrave detti
investimenti ndash che saranno conteggiati nella media storica ndash ridurranno lrsquoinvestimento incrementale
agevolabile nel periodo 2015-2019
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
e) Misure per favorire la crescita dei confidi
Nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) egrave compresa anche una previsione dedicata a
favorire la crescita dei confidi compresi quelli che stipulano contratti di rete
Lrsquoart 1 comma 54 prevede che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro
delleconomia previa notifica alla Commissione europea e autorizzazione da parte della stessa
definisce con proprio decreto misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di
rafforzamento della soliditagrave patrimoniale dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) sottoposti
alla vigilanza della Banca dItalia ovvero di quelli che realizzano operazioni di fusione finalizzate
alliscrizione nellelenco o nellalbo degli intermediari vigilati dalla Banca dItalia e di quelli che
stipulano contratti di rete finalizzati al miglioramento dellefficienza e dellefficacia operativa dei
confidi aderenti i quali nel loro complesso erogano garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di
euro
Allattuazione delle misure si provvede a valere sulle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese di cui allarticolo 2 comma 100 lett a) della legge 23 dicembre 1996 n 662 nei limiti
dellimporto di 225 milioni di euro
Le disponibilitagrave finanziarie indicate possono essere incrementate da eventuali risorse messe a
disposizione da Regioni da enti pubblici e dalle Camere di commercio sulla base di convenzioni stipulate
con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delleconomia noncheacute da risorse derivanti
dalla programmazione dellUnione europea per il periodo 2014-2020
f) Beneficio su utilizzo di gas ed energia a fini industriali anche per le reti dimprese
Sempre nella Legge di Stabilitagrave 2014 (l 27 dicembre 2013 n 147) lrsquoart 1 comma 324 stabilisce che
ldquoAl fine di estendere il beneficio di cui allarticolo 4 del decreto-legge 1ordm ottobre 2001 n 356
convertito con modificazioni dalla legge 30 novembre 2001 n 418 in favore delle reti e dei consorzi
di imprese utilizzatori di gas ed energia a fini industriali i quali abbiano almeno per una percentuale
pari all80 per cento la propria unitagrave produttiva ubicata nei distretti industriali individuati ai sensi della
legge 5 ottobre 1991 n 317 noncheacute ai sensi delle normative regionali vigenti considerati utente unico
anche se con punti di fornitura multipla egrave autorizzata la spesa nel limite massimo di 2 milioni di euro
per lanno 2014 e di 5 milioni di euro a decorrere dallanno 2015 Con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono stabilite le modalitagrave attuative
della presente disposizionerdquo
g) Sostegno al Made in Italy
Nellrsquoambito del dl 24 giugno 2014 n 91 (conv con modificazioni dalla l 11 agosto 2014 n 116)
recante ldquoDisposizioni urgenti per il settore agricolo la tutela ambientale e lefficientamento
energetico delledilizia scolastica e universitaria il rilancio e lo sviluppo delle imprese il contenimento
dei costi gravanti sulle tariffe elettriche noncheacute per la definizione immediata di adempimenti derivanti
dalla normativa europeardquo egrave previsto anche un intervento per il sostegno del Made in Italy
Lrsquoart 3 (rubricato ldquoInterventi per il sostegno del Made in Italyrdquo) prevede che ldquo3 Al fine di
incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attivitagrave da parte di reti
di imprese giagrave esistenti alle imprese che producono prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di
cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea noncheacute alle piccole e medie
imprese come definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 che
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
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() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato
I anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi egrave riconosciuto nel limite di spesa di cui
al comma 5 lettera b) un credito dimposta nella misura del 40 per cento delle spese per i nuovi
investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute per la
cooperazione di filiera e comunque non superiore a 400000 euro nel periodo dimposta in corso al 31
dicembre 2014 e nei due successivi
4 Il credito dimposta di cui al comma 3 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo
dimposta per il quale egrave concesso ed egrave utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dellarticolo
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241 e successive modificazioni Esso non concorre alla
formazione del reddito e del valore della produzione ai fini dellimposta regionale sulle attivitagrave
produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n 917 Con
decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delleconomia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono stabilite le condizioni i termini e le modalitagrave di
applicazione del comma 3 e del presente comma anche con riguardo alla fruizione del credito dimposta
al fine del rispetto del previsto limite di spesa e al relativo monitoraggio
4-bis Le disposizioni dei commi 1 e 3 per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come
definite dal regolamento (CE) n 8002008 della Commissione del 6 agosto 2008 si applicano nei limiti
previsti dai regolamenti (UE) nn 14072013 e 14082013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e
dal regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativi allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti de minimis
5 Agli oneri derivanti dallattuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si provvede ai sensi
dellarticolo 8 comma 2
a) nel limite di 500000 euro per lanno 2014 di 2 milioni di euro per lanno 2015 e di 1 milione di euro
per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 1
b) nel limite di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12 milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di
euro per lanno 2016 per lattuazione delle disposizioni di cui al comma 3
6 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali effettua gli adempimenti conseguenti ai
regolamenti dellUnione europea in materia di aiuti compatibili con il mercato internordquo
Alla previsione indicata si egrave data attuazione con il dm 13 gennaio 2015[58]
Possono concorrere allrsquoassegnazione delle agevolazione le singole imprese anche se costituite in forma
cooperativa o riunite in consorzi aderenti ad un contratto di rete (giagrave costituito al momento della
presentazione della domanda) titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono
a) prodotti agricoli della pesca e dellacquacoltura di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea
b) che siano piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che producono
prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi nel predetto Allegato I
Le aggregazioni devono essere formate pena linammissibilitagrave da piugrave imprese fra loro indipendenti
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
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(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Secondo lrsquoart 3 del citato decreto sono agevolabili le seguenti spese per nuovi investimenti compresi in
un programma comune di rete per lo sviluppo di nuovi prodotti pratiche processi e tecnologie noncheacute
per la cooperazione di filiera
a) costi per attivitagrave di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
allaggregazione in rete per la costituzione della rete per la redazione del programma di rete e
sviluppo del progetto
b) costi in attivi materiali per la costruzione acquisizione o miglioramento di beni immobili e per
lacquisto di materiali e attrezzature
c) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in
rete
d) costi di ricerca e sperimentazione
e) costi per lacquisizione di brevetti licenze diritti dautore e marchi commerciali
f) costi per la formazione dei titolari dazienda e del personale dipendente impiegato nelle attivitagrave di
progetto
g) costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera
h) costi per la comunicazione e la pubblicitagrave riferiti alle attivitagrave della rete nei limiti della disciplina
comunitaria ldquode minimisrdquo[59]
Sono ammissibili allagevolazione i nuovi investimenti realizzati dopo lentrata in vigore del decreto a
decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi
Lrsquoart 3 comma 4 del decreto cit specifica che ldquoIl credito dimposta compete per ciascuno dei periodi
dimposta agevolabili in funzione dellattivitagrave prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA
e delle dimensioni dellimpresa
a) nella misura del 40 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli investimenti realizzati
in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie imprese operanti nella produzione
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul
funzionamento dellUnione europea () Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle
imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della
Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle
imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del suddetto Regolamento (UE) n 7022014
b) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 operanti nella trasformazione
e commercializzazione di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento
dellUnione europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del
18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
c) nella misura del 40 per cento e nel limite di 15000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese per le quali non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a) e per le imprese diverse dalle
piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n 6512014 che operano nel settore della
produzione primaria di prodotti agricoli di cui allAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione
europea alle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) n 14082013 della Commissione del 18 dicembre
2013 relativo allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione
europea agli aiuti laquode minimisraquo nel settore agricolo
d) nella misura del 40 per cento e nel limite di 30000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese e per le imprese diverse dalle piccole e medie imprese come definite dal Regolamento (UE) n
6512014 operanti nella produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e
dellacquacoltura di cui allart 5 lettere a) e b) del Regolamento (UE) n 13792013 alle condizioni
stabilite dal Regolamento (UE) n 7172014 della Commissione del 27 giugno 2014 relativo
allapplicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti
laquode minimisraquo nel settore della pesca e dellacquacoltura
e) nella misura del 40 per cento e nel limite di 200000 euro nellarco di tre esercizi finanziari
dellimporto degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () per le piccole e medie
imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 14072013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo allapplicazione degli
articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dellUnione europea agli aiuti laquode minimisraquo
f) nella misura del 20 per cento e del 10 per cento e nel limite di 400000 euro dellimporto degli
investimenti realizzati in ciascuno dei periodi indicati () rispettivamente per le piccole imprese e per
le medie imprese che producono prodotti agroalimentari della pesca e dellacquacoltura non ricompresi
nellAllegato I del Trattato sul funzionamento dellUnione europea alle condizioni stabilite dal
Regolamento (UE) n 6512014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di
aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato
Lagevolazione di cui alla presente lettera non egrave concessa alle imprese destinatarie di un ordine di
recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli
aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno e alle imprese in difficoltagrave ai sensi dellart 1 del
suddetto Regolamento (UE) n 6512014rdquo
Leffettivitagrave del sostenimento delle spese e della destinazione per la realizzazione del programma
comune di rete deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal Presidente del collegio sindacale
ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto
nellalbo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nellalbo dei periti commerciali ovvero
dal responsabile del centro di assistenza fiscale
Dal 20 febbraio al 28 febbraio dellanno successivo a quello di realizzazione degli investimenti le
imprese partecipanti al contratto di rete tramite limpresa capofila presentano al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali apposita domanda per il riconoscimento del credito dimposta di
cui allart 1 secondo modalitagrave telematiche definite con atto del Ministero non ancora emanato al
momento in cui scriviamo
Le disponibilitagrave finanziarie per i crediti dimposta sono di 45 milioni di euro per lanno 2014 di 12
milioni di euro per lanno 2015 e di 9 milioni di euro per lanno 2016 e fino ad esaurimento delle risorse
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
disponibili in ciascuno dei predetti anni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione
vigente al momento dellautorizzazione alla fruizione del beneficio
h) Sostegno alle reti innovative ed allrsquoartigianato digitale
Con lrsquoart 1 comma 6 della Legge di stabilitagrave per il 2015 (l 23 dicembre 2014 n 190) sono state
apportate delle modifiche allrsquoart 1 commi 56 e 57 del DLgs n 1472013 il cui testo risulta ora il
seguente ldquo56 E istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico un fondo con
una dotazione pari a 5 milioni di euro per lanno 2014 e 10 milioni di euro per lanno 2015 destinato al
sostegno delle imprese composte da almeno 15 individui che si uniscono in associazione temporanea di
imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di imprese aventi nel
programma comune di rete lo sviluppo di attivitagrave innovative al fine di operare su manifattura sostenibile
e artigianato digitale alla promozione ricerca e sviluppo di software e hardware e allideazione di
modelli di attivitagrave di vendita non convenzionali e forme di collaborazione tra tali realtagrave produttive
57 Le risorse del fondo sono erogate ai soggetti di cui al comma 56 ammessi attraverso procedure
selettive indette dal Ministero dello sviluppo economico tenute a valorizzare le collaborazioni con
istituti di ricerca pubblici universitagrave e istituzioni scolastiche autonome sulla base di progetti della
durata di almeno due anni volti a sviluppare i seguenti princigravepi e contenuti a) creazione di centri di
sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di
conoscenze alle scuole alla cittadinanza agli artigiani e alle microimprese b) creazione di centri per
lrsquoincubazione di realtagrave innovative nel mondo dellrsquoartigianato digitale c) creazione di centri per servizi di
fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese d) messa a disposizione di tecnologie di
fabbricazione digitale da parte dei soggetti di cui al comma 56 e) creazione di nuove realtagrave artigianali
o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitalerdquo
Per questo tema lrsquoattuazione egrave stata disposta con il dm 17 febbraio 2015[60]
i) I contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo fanno riferimento alla disciplina delineata in termini generali dallrsquoart 43 del dl
25 giugno 2008 n 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n 133 riguardante la
semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo dimpresa
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione su iniziativa di una o piugrave imprese di un
programma di sviluppo negli seguenti ambiti attivitagrave industriale tutela ambientale ed attivitagrave
turistiche
La prima attuazione egrave stata compiuta con il dm 24 settembre 2010[61] al quale egrave seguito il dm 11
maggio 2011 che ha dettato gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo[62]
Dopo una prima fase di finanziamento lrsquoart 3 comma 4 del dl 21 giugno 2013 n 69 (conv con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n 98) ha previsto il rifinanziamento di tali contratti previa
una loro ldquoridefinizionerdquo anche al fine ldquodi accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni
di favorire la rapida realizzazione dei programmi dinvestimento e di prevedere specifiche prioritagrave in
favore dei programmi che ricadono nei territori oggetto di accordi stipulati dal Ministero dello
sviluppo economico per lo sviluppo e la riconversione di aree interessate dalla crisi di specifici comparti
produttivi o di rilevanti complessi aziendalirdquo
La riforma dei contratti di sviluppo egrave stata disposta con il dm 14 febbraio 2014[63]
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto ndash come si egrave detto - la realizzazione su iniziativa di una o piugrave
imprese di uno dei seguenti programmi di sviluppo
a) programma di sviluppo industriale
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale
c) programma di sviluppo di attivitagrave turistiche
I programmi di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali materiali e
immateriali funzionali alle finalitagrave dei programmi di sviluppo Gli oneri relativi alle suddette opere
compresi quelli di progettazione sono integralmente a carico delle risorse pubbliche Solo ove sia
accertata la carenza totale o parziale di risorse di carattere generale destinabili alla realizzazione
delle infrastrutture da parte degli enti pubblici competenti la relativa copertura puograve essere garantita
attraverso le risorse riservate ai contratti di sviluppo
Limporto complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di
sviluppo con esclusione del costo di opere infrastrutturali se previste non deve essere inferiore a 20
milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente attivitagrave di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
I beneficiari delle agevolazioni regolate dal presente decreto sono limpresa che promuove liniziativa
denominata ldquosoggetto proponenterdquo e le eventuali altre imprese partecipanti ai progetti dinvestimento
denominate ldquoaderentirdquo In caso di programmi di sviluppo realizzati da piugrave imprese il proponente ne
assume la responsabilitagrave verso lAmministrazione anche ai fini della coerenza tecnica ed economica
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di
concessione delle agevolazioni ovvero entro un termine piugrave breve ove reso necessario dalla normativa di
riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie
Gli incentivi sono concessi attraverso un contributo
minus a fondo perduto in conto impianti
minus a fondo perduto alla spesa
minus agevolato
minus in conto interessi
Il programma di sviluppo industriale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale finalizzata alla
produzione di beni eo servizi per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti dinvestimento
ed eventualmente progetti di ricerca sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di
loro in relazione ai prodotti e servizi finali
Il programma di sviluppo per la tutela ambientale deve riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata alla salvaguardia dellambiente per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave progetti per
la tutela ambientale ed eventualmente progetti di progetti di ricerca sviluppo e innovazione
strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione allobiettivo di salvaguardia ambientale del
programma
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Il programma di sviluppo di attivitagrave turistiche deve infine riguardare uniniziativa imprenditoriale
finalizzata allo sviluppo dellofferta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della
qualitagrave dellofferta ricettiva ed eventualmente delle attivitagrave integrative dei servizi di supporto alla
fruizione del prodotto turistico e per un importo non superiore al 20 per cento del totale degli
investimenti da realizzare delle attivitagrave commerciali per la cui realizzazione sono necessari uno o piugrave
progetti dinvestimento ed eventualmente progetti di innovazione dellorganizzazione o innovazione di
processo strettamente connessi e funzionali a una migliore fruizione del prodotto turistico e alla
caratterizzazione del territorio di riferimento
Fermo restando il rispetto dellimporto complessivo del programma di sviluppo (che si ricorda non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro ovvero 75 milioni di euro qualora il programma riguardi
esclusivamente attivitagrave di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) i progetti del
soggetto proponente a parte eventuali progetti di innovazione devono prevedere spese ammissibili di
importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro
I progetti dinvestimento del soggetto proponente a parte eventuali progetti di ricerca sviluppo e
innovazione devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 10 milioni di
euro ovvero 3 milioni di euro se il programma riguarda esclusivamente attivitagrave di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli Nellrsquoambito di questo limite (minimo) limporto di ciascun
progetto dei soggetti aderenti (se progetto ldquocollettivordquo) non puograve essere inferiore a 15 milioni di euro
Il programma di sviluppo puograve essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo
strumento del contratto di rete In questo caso il contratto di rete deve configurare una
collaborazione effettiva stabile e coerente rispetto allarticolazione delle attivitagrave espressamente
finalizzata alla realizzazione del progetto proposto In particolare il contratto deve prevedere
a) la suddivisione delle competenze dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante
b) la nomina obbligatoria dellorgano comune che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
attraverso il conferimento da parte dei medesimi con atto pubblico o scrittura privata autenticata di
un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero egrave in capo allo stesso
organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali
c) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione la definizione degli aspetti relativi alla proprietagrave
allutilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo
d) per i soli progetti di ricerca sviluppo e innovazione una clausola con la quale le parti nel caso di
recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale si
impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo prevedendo una ripartizione
delle attivitagrave e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo se necessario a servizi di
consulenza
Nel caso in cui il programma di sviluppo sia proposto da piugrave soggetti in forma congiunta tramite lo
strumento del contratto di rete i limiti complessivi per i progetti dinvestimento sono riferiti
allinsieme dei progetti proposti
Ersquo prevista la possibilitagrave di specifici accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo
economico e dalle Regioni dagli enti pubblici dalle imprese interessati per destinare una quota parte
delle risorse disponibili per lattuazione di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla
competitivitagrave del sistema produttivo dei territori cui le iniziative stesse si riferiscono
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
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e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
A seguito dellrsquoemanazione del Regolamento (UE) della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in attuazione degli artt 107 e 108 del
Trattato UE[64] il citato decreto egrave stato ldquoadeguatordquo con il dm 9 dicembre 2014[65]
Con la delibera 20 febbraio 2015 n 332015 il CIPE ha provveduto al ldquoRifinanziamento dei contratti di
sviluppo del Ministero dello sviluppo economico a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione
programmazione 2014-2020rdquo[66]
Le risorse disponibili sono complessivamente 250 milioni di euro che nel rispetto del vincolo di
ripartizione territoriale vigente (80 Mezzogiorno e 20 alle regioni del Centro-Nord) sono suddivise
in 25 milioni di euro per lanno 2015 e in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2018
Il Ministero dello Sviluppo economico con il decr dirett 29 aprile 2015 ha fissato nelle ore 12 del 10
giugno 2015 il termine iniziale per la presentazione delle domande al soggetto ldquogestorerdquo (lAgenzia
nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA ndash Invitalia)
Dette domande ndash da parte dellrsquoimpresa ldquoproponenterdquo ndash sono presentate secondo le modalitagrave ed i modelli
indicati nellapposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dellAgenzia
medesima[67]
52 Gli incentivi regionali
Anche a livello regionale si assiste ad una grande attenzione sul fenomeno delle reti di impresa e dei
contratti di rete con specifiche iniziative legislative che nellrsquoambito della incentivazione alla loro
costituzione individuano quali attivitagrave ldquoprivilegiaterdquo quelle relative a
a) migliorare lefficienza operativa e lorganizzazione logistica delle imprese aderenti anche
attraverso processi progressivamente volti alla loro crescita dimensionale
b) sviluppare anche mettendo in comune esperienze e saperi dei singoli partecipanti funzioni avanzate
e condivise quali a titolo esemplificativo quelle concernenti la progettazione la produzione la logistica
e la distribuzione
c) accrescere la loro visibilitagrave sul mercato anche mediante lacquisizione di certificazioni
internazionalmente riconosciute e lattuazione di appropriate strategie di marketing
d) creare ovvero consolidare reti comuni per lacquisto di beni o servizi ivi compresi quelli di assistenza
gestionale ambientale energetica e tecnologica ovvero quelli finalizzati allottenimento di un rating di
filiera per migliorare laccesso al credito
e) favorire investimenti finalizzati alla ricerca allinnovazione incrementale ovvero alla
industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale
f) incoraggiare ladozione e lintegrazione di soluzioni digitali avanzate nel campo delle tecnologie della
comunicazione e dellinformazione
g) promuovere la partecipazione delle imprese femminili di quelle giovanili e di quelle di nuova
costituzione noncheacute ladozione di soluzioni infotelematiche anche sperimentali che concorrano a
migliorare la condizione dei lavoratori disabili[68]
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Non mancano peraltro indicazioni per reti ldquospecializzaterdquo come quelle per il commercio (nella Regione
Lombardia)[69] o per lrsquointernazionalizzazione[70] ovvero per ldquofilierardquo[71]
La Conferenza delle Regioni in collaborazione con RetImpresa ha realizzato una ricognizione per
raccogliere ed elaborare le informazioni relative agli interventi regionali a favore delle reti drsquoimpresa
con lrsquoobiettivo di delineare un quadro completo delle agevolazioni attivate dagli enti pubblici
Lrsquoanalisi comprende tutti gli interventi regionali attivati nel periodo 2010-2013 che prevedono
esplicitamente tra i soggetti beneficiari le imprese aggregate sotto forma di contratto di rete
Sono stati considerati sia gli interventi rivolti esclusivamente alle imprese aggregate sotto forma di
contratto di rete sia gli interventi che prevedono tra le diverse categorie di soggetti beneficiari anche
le imprese aggregate tramite contratto di rete Non sono stati invece considerati i bandi rivolti
esclusivamente ad altre forme di raggruppamenti di impresa quali consorzi o associazioni temporanee
di imprese
Dalla rilevazione sono stati individuati 77 interventi con stanziamenti complessivi che hanno raggiunto
lrsquoimporto di 128 miliardi di euro a cui corrispondono concessioni per un valore di 584 milioni di euro
Lrsquoimporto delle agevolazioni concesse alle imprese in rete egrave pari a 92 milioni di euro a fronte di 202
milioni gli investimenti attivati[72]
Per approfondimenti
E-Commerce Dal comparative shopping al cloud computing allinternet delle cose agli acquisti
e pagamenti tramite smartphoneTripodi Enzo Maria Altalex Editore 2015
(Altalex 27 luglio 2015 Articolo di Enzo Maria Tripodi)
_______________________________
() Il presente articolo ripropone ndash ad eccezione del par 3 ndash alcuni degli argomenti trattati in v EM
TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete Altalex 2015
[1] Piugrave nel dettaglio lrsquoart 6-bis della l n 1332008 di conversione del dl n 1122008 prevedeva che
con decreto del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dellrsquoeconomia si
sarebbe individuata la forma giuridica delle reti di imprese Tale disposizione estendeva alle reti cosigrave
individuate i benefici previsti a favore dei distretti industriali dalla legge finanziaria 2006
(agevolazioni amministrative finanziarie e per la ricerca) Successivamente la l n 332009 di
conversione del dl n 52009 (cd Decreto incentivi) recante ldquoMisure urgenti a sostegno dei settori
industriali in crisirdquo ha disciplinato il contratto di rete di imprese
Da un punto di vista economico le reti continuano a essere una libera aggregazione di imprese ma sul
piano giuridico egrave formalmente disciplinato il contratto attraverso cui egrave possibile costituire tali
aggregazioni e gli obiettivi che con esse si possono realizzare Con la l n 992009 (cd Legge Sviluppo)
egrave stato abrogato il citato art 6-bis della L n 1332008 e sono state introdotte significative correzioni
alla disciplina del contratto di rete
Il dl n 782010 convertito dalla l n 1222010 ha reso facoltativa lrsquoistituzione del fondo
patrimoniale prima obbligatoria per la costituzione di una rete Inoltre ha previsto un beneficio ldquouna
quota degli utili dellrsquoesercizio destinati [hellip] al fondo patrimoniale comune [hellip]rdquo potranno non concorrere
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
alla formazione del reddito drsquoimpresa e sostanzialmente costituire un beneficio fiscale per le imprese
partecipanti alla rete
Lrsquoart 45 del dl n 832012 convertito dalla l n 1342012 (cd Decreto Crescita) prevede ulteriori
modifiche soprattutto verso la semplificazione della realizzazione dei contratti di rete Ersquo stata
prevista lrsquointroduzione di un contratto standard sulla base di un modello standard tipizzato (la cui
redazione compete con apposito decreto al Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro
dellrsquoEconomia e con il Ministro dello Sviluppo economico ossia il dm 10 aprile 2014 n 122 Regolamento
recante la tipizzazione del modello standard per la trasmissione del contratto di rete al registro delle
imprese al quale egrave seguito il D Dirett MISE 7 gennaio 2015 con il quale sono state approvate le
specifiche tecniche per liscrizione al Registro delle imprese dei contratti di rete sottoscritti con
firma digitale senza assistenza del notaio)
Il Decreto Crescita prevede altresigrave specifiche modalitagrave per lrsquoiscrizione al Registro delle imprese delle
modifiche al contratto di rete Le nuove disposizioni consentono una semplificazione delle modalitagrave di
iscrizione al Registro delle Imprese dei contratti di rete che possono ora essere redatti ai fini
pubblicitari oltrecheacute per atto pubblico o per scrittura privata anche per atto firmato digitalmente a
norma dellrsquoarticolo 25 del Codice dellrsquoAmministrazione digitale
La L n 2212012 di conversione del dl n 1792012 (cd Decreto Sviluppo bis) allart 36 contiene
interventi importanti che contribuiscono a delineare con maggior precisione il quadro complessivo della
normativa sul ldquoContratto di reterdquo Tra lrsquoaltro si interviene sul Codice degli appalti per prevedere la
possibilitagrave di partecipazione dei ldquocontratti di reterdquo a gare e appalti pubblici
Al comma 5 dellart 36 si stabilisce poi che Ai fini degli adempimenti pubblicitari di cui al comma 4-
quater dellarticolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009 n 5 convertito dalla legge 9 aprile 2009 n
3 e successive modificazioni il contratto di rete nel settore agricolo puograve essere sottoscritto dalle
parti con lassistenza di una o piugrave organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a
livello nazionale che hanno partecipato alla redazione finale dellaccordo Conferendo una sorta di
ldquospecialitagraverdquo ai contratti di rete nel settore agroalimentare
Con la Legge di Stabilitagrave per il 2013 (l 24 dicembre 2012 n 228) egrave stato introdotto un credito
drsquoimposta per le imprese e le reti drsquoimpresa che investono direttamente in ricerca e sviluppo o affidano
attivitagrave di tale ambito a Universitagrave enti pubblici di ricerca organismi di ricerca
Lrsquoart 7 comma 2 lett 0a) del dl n 762013 convertito con modificazioni dalla l n 992013 ha
inserito un comma 4-ter nellrsquoart 30 del Dlgs n 2762003 (cd Riforma Biagi) in tema di distacco e
codatorialitagrave per i contratti di rete noncheacute lart 6-bis sui contratti di rete nel settore agricolo
Per un resoconto piugrave analitico v da ultimo EM TRIPODI Guida essenziale ai contratti di rete op cit
e in sintesi E BREDARIOL Evoluzione legislativa ed attuale assetto della disciplina del contratto di
rete in T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese Milano
2015 p 67 ss
[2] Allinterno della generale categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo si parla
infatti di ldquoun modello negoziale generico molto variegato e flessibile cioegrave di un tipo polimorfico
idoneo a ricomprendere fenomeni e gradi di collaborazione interaziendale assai diversi fra loro ma -
probabilmente - non sino al punto da confondersi con le figure contermini che regolano nella legge e
nella prassi la cooperazione tra impreserdquo (F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili
organizzativi in Contratti 2014 p 397)
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[3] R SANTAGATA Il ldquocontratto di reterdquo fra (comunione di) impresa e societagrave (consortile) in Riv dir
civ 2011 I p 339 ss secondo il quale la definizione del contratto di rete sembra contemplare anche
una sua piugrave complessa configurazione in termini di societagrave consortile di diritto speciale
Sul contratto di rete nellrsquoambito di una bibliografia molto ampia v T TREU (a cura di) Contratto di
rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit EM TRIPODI Contratto di rete in F
MACARIO A ADDANTE (a cura di) Contratti Formulario commentato Profili civilistici e tributari II
ed Milano 2014 p 1269 ss MT CARINCI (a cura di) Dallrsquoimpresa a rete alle reti drsquoimpresa Milano
2014 S DI DIEGO F MICOZZI (a cura di) Le reti drsquoimpresa SantrsquoArcangelo di Romagna 2013 T
CERETTA G VECCHIATO Fare rete tra imprese Manuale per costruire governare e valutare le reti
drsquoimpresa Milano 2012 AAVV Il contratto di rete per la crescita delle imprese a cura di F
CAFAGGI P IAMICELI GD MOSCO Milano 2012 AAVV Le reti di impresa Una guida operativa
per lrsquoavvio di partnership imprenditoriali a cura di L ZANNI M BELLAVISTA Milano 2012 P
ZANELLI Reti e contratto di rete Padova 2012 EM TRIPODI S RONDINELLI I contratti di rete
le prospettive di un nuovo strumento imprenditoriale in Discipl comm e servizi n 42010 p 27 ss
AAVV Il contratto di rete Commentario a cura di F CAFAGGI Bologna 2009
[4] httpcontrattidireteregistroimpreseitreti allrsquointerno del quale egrave possibile verificare lrsquoevoluzione
quantitativa delle reti e delle imprese aderenti I dati riportati nel testo sono alla data del 3 luglio
2015
[5] La disciplina del contratti di rete egrave stata oggetto di alcune audizioni informali presso la
Commissione X della Camera dei Deputati in relazione alla proposta di Risoluzione n 7-00574 (On
Taranto ed altri) in tema di valorizzazione del contratto di rete Il testo egrave in
httpwwwinfoparlamentoitcamera-dei-deputati-7-00574-risoluzione-presentata-dallon-taranto-pd-
ed-altri-il-19-gennaio-2015
[6] La gerarchia di soluzioni egrave la seguente
a) collaborazione ldquoin forme e in ambiti predeterminati attinenti allrsquoesercizio delle proprie impreserdquo
b) scambio di informazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
c) scambio di prestazioni ldquodi natura industriale commerciale tecnica o tecnologicardquo
d) esercizio in comune ldquodi una o piugrave attivitagrave rientranti nellrsquooggetto della propria impresardquo
e) istituzione di ldquoun fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire in
nome e per conto dei partecipantirdquo
f) una o piugrave (anche tutte) le attivitagrave di cui alle precedenti lett da a) a d)
g) quanto previsto alle precedenti lett f) ed e)
Nellrsquoambito di una prevalente configurazione come reti orizzontali la ricognizione sugli ldquooggettirdquo dei
contratti di rete attualmente attivi evidenzia i seguenti
- Gestione di servizi integrati di rete
- Innovazione e competitivitagrave
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
- Progettazione anche a sfondo industriale
- Internazionalizzazione e proiezione sui mercati esteri
- Commercializzazione e logistica
- Collaborazione su progetti in comune
- Sviluppo tecnologico e applicazioni web
- Promozione e marketing
- Energia e ambiente
- Qualitagrave delle produzioni
- Agroalimentare e filiera turistica
- Politiche di filiera
- RampS e brevetti
- Sostenibilitagrave
- Progetti di automazione
- Applicazioni biomedicali e farmaceutiche
- Altre motivazioni
[7] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi a cura di EM TRIPODI Unioncamere Roma 2013 p 7
[8] INDIS - Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi Reti di impresa nel commercio e nei servizi
Unrsquoanalisi dei modelli organizzativi op cit p 48 s
[9] ldquoVero egrave perograve che sulla distinzione tra rete e consorzio non si egrave fatta sufficientemente chiarezza al
di lagrave della rilevanza legale del programma degli obiettivi e della misurazione del loro
conseguimento Il consorzio infatti costituisce pur sempre lo strumento giuridico attraverso cui i
consorziati perseguono i loro singolari interessi imprenditoriali appropriandosi delle utilitagrave prodotte
dallattivitagrave consortile sia direttamente in capo agli stessi sia indirettamente tramite linstaurazione
di rapporti di scambio e la partecipazione agli utili generati dallattivitagrave esterna rivolta al mercato E
in effetti egrave molto labile la distinzione tra interesse consortile e interesse della rete (quandanche
entificata) poicheacute concettualmente entrambi questi interessi si affiancano senza assorbirli a quelli
individuali delle imprese riunite queste fruiscono in proprio dei benefici della gestione comune (se
pure nel caso del contratto di rete possa trattarsi di una gestione piugrave direttamente partecipata)rdquo
Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 400
[10] M MILELLA La soggettivitagrave nel contratto di rete tra imprese in Contratti 2013 p 403 ss
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[11] Nonostante la norma parli della sola previsione del fondo patrimoniale riteniamo che sia sempre
necessaria anche la presenza di un organo comune Secondo F Guerrera Il contratto di rete tra
imprese profili organizzativi cit dal momento che i partecipanti ad una rete (anche non soggettivata)
per lrsquoattuazione del programma di rete debbono realizzare anche una complessa e ad articolata attivitagrave
ldquointernardquo ldquola dimensione intersoggettiva del rapporto non contraddice e anzi generalmente esige
listituzione di un organo comunerdquo
[12] Giustamente A ZANARDO (Contratto di rete di imprese e accesso al credito considerazioni in
materia di rating e di finanziamento in Contr Impresa 2013 p 10 nota 17) fa presente che ldquoCome ben
rilevato da G MERUZZI Notazioni in tema di soggettivitagrave giuridica della rete [in AAVV Il contratto
di rete Dalla teoria giuridica alla realtagrave operativa a cura dello stesso Meruzzi 2012 in
httpofficinadelleretiitwp-contentuploads201411Il-Contratto-di-Retepdf] pp 16-17 se non vi
egrave dubbio che le reti di imprese siano prive di personalitagrave giuridica (hellip) altrettanto non poteva dirsi con
riguardo alla soggettivitagrave la quale si pone in rapporto di genus a species con la prima differenziandosi
rispetto ad essa qualitativamente non quantitativamente Secondo lrsquoAutore la condizione necessaria
ma anche sufficiente affincheacute possa riconoscersi soggettivitagrave giuridica alla rete egrave che i suoi aderenti
assumano la qualifica di gruppo organizzato circostanza questrsquoultima che si verificherebbe nellrsquoipotesi
in cui la rete si fosse dotata di un fondo patrimoniale comune e di un ufficio comune per lrsquoesecuzione
del contratto di rete La conclusione ben piugrave felice di quella cui egrave di recente pervenuto il legislatore in
spregio ai consolidati e tradizionali insegnamenti in materia egrave che la presenza della soggettivitagrave non egrave
un effetto normale della stipulazione del contratto ma dipende da come il rapporto contrattuale egrave
stato organizzatordquo
ldquoQuando con il contratto di rete sia stato programmato lesercizio in comune di una o piugrave attivitagrave ma
non se ne sia richiesta liscrizione nel registro delle imprese ai fini dellacquisto della soggettivitagrave esso
dagrave vita a una impresa collettiva non societaria cioegrave a un modello residuale dominato dai principi di
autonomia privata e di atipicitagrave che puograve riprendere dal punto di vista organizzativo elementi propri
del consorzio o della associazione non riconosciuta o piugrave raramente delle societagrave commerciali di
persone o di capitali e delle cooperative richiedendo alloccorrenza il ricorso all analogia jurisrdquo (F
Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 403)
[13] Cosigrave F Guerrera Il contratto di rete tra imprese profili organizzativi cit p 404
[14] M GRANOVETTER The Strength of Weak Ties A Network Theory Revisited in 1 Sociological
Theory (1983) p 201 ss
[15] G BECATTINI E RULLANI Sistema locale e mercato globale in Econ e pol industriale n 80
1993 p 25 ss
Sulle distinzioni esistenti tra reti di imprese e distretti v G Villa Reti di imprese e contratto
plurilaterale in Giur comm 2010 I p 944 ss C ALTOBELLI P CARNAZZA Nuove configurazioni
distrettuali e reti di impresa le strategie per rafforzare la competitivitagrave in A ZAZZARO (a cura di)
Reti di impresa e territorio Bologna 2010 p 77 ss
Per un quadro della situazione v UNIONCAMERE FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI
Osservatorio nazionale distretti italiani Rapporto 2014 Roma 2014
[16] Per tutti cfr F CAPRA La scienza della vita Le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri
viventi Milano 2002 p 133 ss
[17] A KOESTLER The Ghost in the Machine London 1967 (trad it SEI Torino 1970)
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[18] Alla voce Olone dellrsquoEnciclopedia Treccani on line (httpwwwtreccaniitenciclopediaolone) si
legge ldquoTermine introdotto nel 1968 dallrsquoungherese A Koestler per indicare unrsquounitagrave di base di sistemi
biologici e sociali
Nellrsquoingegneria gestionale entitagrave di un sistema organizzato in grado di prendere decisioni e attuarle
interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale Lrsquoo ha due caratteristiche
fondamentali egrave unrsquoentitagrave ben identificabile separabile dal resto del sistema e con una precisa identitagrave
egrave parte di un sistema complessivo senza il quale non egrave in grado di operare e da cui trae almeno in parte
obiettivi di azione e vincoli di comportamento e puograve a sua volta essere formato da parti piugrave elementari
A partire da tale significato il termine si egrave diffuso tra i progettisti di sistemi di produzione
manifatturiera per indicare entitagrave di tali sistemi con significative caratteristiche di autonomia Insieme
si egrave diffuso lrsquouso di alcuni suoi derivati quali olarchia (holarchy) sistema di o in grado di cooperare per
il raggiungimento di un obiettivo olonomia (holonomy) quando unrsquoentitagrave di un sistema organizzato
mostra attributi olonici sistema olonico sistema basato sugli o in grado di prendere decisioni e
attuarle interagendo con gli altri elementi del sistema su base negoziale I filoni collegati a questa
terminologia sono spesso indicati anche come holonic manufacturing systems (HMS) intelligent
manufacturing systems (IMS) autonomous agent systems distributed production systemsrdquo
[19] P MELLA La Rivoluzione Olonica oloni olarchie e reti oloniche Il fantasma del kosmos produttivo
Milano 2005 MG CEPPATELLI Dai Sistemi Informativi allrsquoImpresa Olonica Padova 2004
[20] S SACCHETTI R SUGDEN The Organisation of Production and its Publics Mental proximity
Markets and Hierarchies in 67 Rev of Social Econ 3 (2009) p 289 ss
[21] R PROVASI Il sistema evoluto delle reti di impresa il sistema olonico in
httpwwwrebelallianceeuuploads92929292963il_sistema_evoluto_delle_reti_dimpresa_prov
asipdf
[22] RD PUTNAM (edited by) Democracies in Flux The Evolution of Social Capital in Contemporary
Society Oxford University Press New York 2002 p 11 ss
[23] S SACCHETTI R SUGDEN The Governance of Networks and Economic Power The Nature and
Impact of Subcontracting Relationships in 17 J of Econ Surveys 5 (2003) p 669 ss
[24] Se si volesse fare un parallelo le filiere sono una sommatoria di sistemi gerarchici mentre gli
ecosistemi sono la sintesi di sistemi olonici
[25] Per tutti v A Jannarelli I prodotti agricoli tra alimenti e merci alle radici moderne dellrsquoldquo
eccezionalitagrave rdquo agricola in Riv dir agr 2013 I p 405 ss
[26] T TREU (a cura di) Contratto di rete Trasformazione del lavoro e reti di imprese op cit S
CANALI DE ROSSI Collegamento societario e imputabilitagrave dei rapporti di lavoro in Dir prat lav
2014 R BETTI V PICARELLI Il distacco del personale nelle reti di impresa in Amm amp fin 2014
MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa in Arg dir lav 2014 p 380 ss G
GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo in Nuove
leggi civ comm 2014 p 63 ss
[27] Questi requisiti erano stati individuati come condizioni di legittimitagrave del distacco dalla Cassazione
(v Cass Sez lav 21 marzo 1998 n 5102) Sul punto si v anche Min Lav note nn 52581470VA e
526183 rispettivamente dellrsquo8 marzo 2001 e dellrsquo11 aprile 2001
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[28] Si ricorda comunque che la giurisprudenza pone comunque dei limiti al distacco V per es Cass 25
novembre 2010 n 23933 secondo cui il distacco egrave configurabile quando sussista ldquooltre allrsquointeresse del
datore di lavoro a che il lavoratore presti la propria opera presso il soggetto distaccatario anche la
temporaneitagrave de distacco che non richiede una predeterminazione della durata piugrave o meno lunga ma
solo la coincidenza della durata stessa con lrsquointeresse del datore di lavoro allo svolgimento da parte del
proprio dipendente della sua opera a favore di un terzordquo
[29] Questo richiamo ai vincoli codicistici contrasta con la posizione di chi ritiene che nel caso di
partecipazione ad un contratto di rete sia stata introdotta una presunzione assoluta di esistenza
dellrsquointeresse al distacco in capo al distaccante (MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di
impresa cit p 389) Appare a nostro avviso piugrave corretta la posizione di chi invece ravvisa ldquouna
tipizzazione legale del presupposto di legittimitagrave del negozio di distacco relativo al requisito
dellrsquoldquointeresse della parte distaccanterdquo (D VENTURI La disciplina del distacco e le nuove regole sulla
codatorialitagrave nelle reti di imprese in AAVV Il lavoro riformato a cura di M TIRABOSCHI Milano
2013 p 205)
[30] A PERULLI Gruppi di imprese reti di imprese e codatorialitagrave Una prospettiva comparata in Riv
giur lav 2013 I p 83 ss MG Greco La ricerca del datore di lavoro nellrsquoimpresa di gruppo la
codatorialitagrave al vaglio della giurisprudenza in Riv giur lav 2013 I p 117 ss
[31] ldquoTuttavia resta intatta la possibilitagrave di ravvisare ipotesi di codatorialitagrave nelle attivitagrave produttive
organizzate nelle varie forme del collegamento fra imprese desumendole dalle concrete modalitagrave di
svolgimento della prestazione e dellrsquoesercizio individuale o congiunto del potere direttivo secondo le
indicazioni che sotto tale profilo provengono da parte della dottrina e da alcune pronunce della
giurisprudenza Infatti non pare che la formulazione della norma imponga di ritenere che il legislatore
abbia inteso escludere ogni altra possibilitagrave di codatorialitagrave al di fuori di questa specifica previsionerdquo
(MG GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[32] ldquo() in relazione ad identiche (hellip) prestazioni di lavoro deve essere esclusa la configurabilitagrave di due
diversi datori di lavorordquo (Cass Sez un 26 ottobre 2006 n 22910 in Giust civ 2007 I p 75 ss)
ldquoPartendo da unrsquointerpretazione letterale della norma ci si puograve soffermare sulla circostanza che il
legislatore usa il termine ldquocodatorialitagraverdquo e non quello di ldquocontitolaritagraverdquo del rapporto di lavoro
Secondo alcuni ciograve non egrave casuale percheacute le due espressioni descrivono situazioni diverse La
contitolaritagrave esprimerebbe lrsquoacquisizione congiunta della qualitagrave di datore sulla base del contratto di
lavoro mentre la codatorialitagrave farebbe riferimento allrsquoesercizio congiunto del potere direttivo e della
gestione della prestazione lavorativa
Questa tesi che distingue nettamente la valenza giuridica dei due termini ndash che la giurisprudenza usa
indifferentemente e spesso come sinonimi ndash trascura il fatto che nel diritto del lavoro vige il principio
che lrsquoesercizio di fatto dei poteri direttivi e di gestione della prestazione fa acquisire lo status di
datore di lavoro e quindi di titolare del rapporto indipendentemente dallrsquoesistenza o meno di un
regolamento contrattuale Egrave preferibile un diverso approccio che tenga preliminarmente conto da un
lato delle finalitagrave del legislatore che ha inteso favorire la circolazione della forza lavoro fra le
imprese stipulanti il contratto di rete fornendo uno strumento che consente un uso in comune dei
lavoratori al di lagrave delle ipotesi di distacco preservandole dal rischio di incorrere in una ipotesi di
illegittima somministrazione e dallrsquoaltro delle esigenze di tutela del lavoratore subordinato sottoposto
ai poteri di due o piugrave datori Infatti non puograve trascurarsi che la codatorialitagrave egrave soprattutto un istituto
finalizzato a prevedere delle forme di tutela per i lavoratori coinvolti Egrave a tal fine che la giurisprudenza
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
ha individuato la fattispecie nei gruppi di impresa e a questa finalitagrave egrave diretta la regolamentazione
normativa dellrsquoistituto in alcuni paesi dellrsquoUnione Europea anche con riferimento alle reti di impresa (hellip)
In un primo approccio teorico deve ribadirsi che anche nella codatorialitagrave unico egrave il rapporto di lavoro
anche se la prestazione egrave resa a vantaggio di piugrave imprese collegate in rete La fattispecie realizza
ldquounrsquoobbligazione soggettivamente complessardquo in base alla quale ad un unico lavoratore e ad unrsquounica
obbligazione (di lavoro) corrisponde una pluralitagrave di creditori (datori di lavoro)
Da ciograve discendono alcune conseguenze
In primo luogo dallrsquounicitagrave del rapporto deriva che nel caso in cui uno soltanto dei datori in rete risolve
il contratto di lavoro il rapporto si estingue anche nei confronti degli altri datorirdquo (MG GRECO
Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[33] ldquoUno dei problemi principali che pone il nuovo istituto riguarda lrsquoesercizio dei poteri del datore di
lavoro
Proprio per la sua funzione di tutela la codatorialitagrave non puograve costituire un aggravio della subordinazione
e quindi puograve essere di difficile realizzazione pratica la costituzione di un rapporto di lavoro che veda
un prestatore di lavoro sottoposto contemporaneamente allrsquoesercizio del potere direttivo e disciplinare
di piugrave datori che potrebbero anche impartire direttive contrastanti e sovrapponibili salvo che
lrsquoesercizio congiunto dei poteri non sia disciplinato in modo specifico dal contratto di reterdquo (MG
GRECO Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa cit)
[34] Non senza la presenza delle rappresentanze sindacali per il loro ruolo della contrattazione
collettiva decentrata V T Treu Trasformazioni delle imprese reti di imprese e regolazione del
lavoro in Mercato concorrenza regole 2012 p 21 s
[35] Cfr G GUZZARDI Distacco e codatorialitagrave nelle reti di impresa alla luce del cd ldquodecreto lavorordquo
cit p 69 s
[36] L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura in Riv dir civ 2015 I p 1018 ss M Costantino
Lrsquoimpresa agricola ldquoin reterdquo in AAVV Riflessioni sul contratto di rete Profili privatistici e fiscali a
cura di A Genovese Bari 2013 p 199 ss M COSTANTINO Il contratto di rete tra imprese nel
settore agricolo in Riv dir agr 2013 I p 668 ss
Per la rilevanza del settore agricolo nella politica comunitaria v EURICSE (European Reasearch
Institute on Cooperative and Social Enterprises) La politica agricola comunitaria ed il ruolo delle reti
di impresa Position Paper sulla PAC post 2013 in
httpeuricseeusiteseuricseeufilesdb_uploadsdocuments1322234398_n1858pdf
Per i dati elaborati dal Centro studi di Confagricoltura al 1 marzo 2015 v
httpwwwconfagricolturaititacomunicazioni_centro-studi-confagricolturabollettini-economiciil-
centro-studi-elabora-un-aggiornamento-sui-contratti-di-rete-1php
In una prima valutazione della stessa Confederazione ndash effettuata nel 2014 ndash si evidenziava ldquoun basso
grado di diffusione delle Reti di Imprese nel mondo agricolo peraltro spiegabile con le caratteristiche
del tessuto imprenditoriale del settore primario (alta incidenza di piccole e micro imprese) una
crescente attenzione delle imprese agricole verso le Reti di Imprese testimoniata soprattutto
dallrsquoaumento della partecipazione a nuove Reti nel 2014 rispetto allrsquoanno precedente in controtendenza
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
rispetto al dato generale una crescente partecipazione a Reti di Imprese a composizione mista e con
finalitagrave non strettamente legate alla promozione trasformazione e commercializzazione del prodotto
agricolo (Reti del turismo e della promozione territoriale intersettoriale) una dimensione media delle
Reti (per numero di imprese coinvolte) cui partecipano imprese agricole piugrave elevata della dimensione
media della generalitagrave delle Reti un ancora modesto numero di Reti dedicate prevalentemente alle
attivitagrave connesse con lrsquoagricoltura peraltro compensata dalla crescita di partecipazione di aziende
agricole-agrituristiche a Reti dedicate al turismordquo
[37] M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura in Fisco 2014 p 46 ss
[38] L RUSSO (Il contratto di rete in agricoltura cit) che poi conclude ldquoLrsquoopacitagrave della disposizione
verosimilmente comporteragrave una sostanziale non applicazione della stessa posto che ragionando in
termini di costi-benefici risulteragrave senzrsquoaltro piugrave sicuro per le imprese interessate formalizzare il
contratto di rete mediante atto pubblico o scrittura autenticata senza necessitagrave di ricorrere alla
norma speciale che tra lrsquoaltro appare essere essenzialmente frutto di unrsquoattivitagrave lobbistica ad opera
delle organizzazioni sindacali agricolerdquo
[39] V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura in Lav giur 2013 11 All p 71 ss E
MASSI Assunzioni congiunte in agricoltura modalitagrave e vantaggi in Dir e prat lav n 362014 MR
GHEIDO A CASOTTI Nuovo Job sharing assunzioni congiunte per le imprese agricole in Prat fisc e
prof n 82014
[40] ldquoLa ratio del geniale istituto di multiproprietagrave del lavoro nasce in un mercato particolarissimo
come quello del lavoro in agricoltura dove la soppressione formale dal 1996 del collocamento speciale
ha provocato la proliferazione dello sfruttamento della manodopera ontologicamente precaria che si
accompagna a fenomeni rilevantissimi di lavoro fittizio e alla creazione di posti di lavoro precari
effettivi o simulati che nella maggioranza dei casi vedono le imprese titolari del rapporto di lavoro non
assolvere gli obblighi contributivirdquo (Cosigrave V DE MICHELE Il contratto contestuale in agricoltura cit)
[41] Cosigrave M BAGNOLI N CAPUTO Contratti di rete in agricoltura cit
[42] MISE Nota 4 giugno 2014 prot 104434
[43] Il DLgs 27 maggio 2005 n 102 recante la disciplina dei mercati agroalimentari prevede allrsquoart 2
(rubricato ldquoOrganizzazioni di produttorirdquo) che ldquo1 Le organizzazioni di produttori hanno come scopo
principale la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti per i quali sono riconosciute
ed in particolare di
a) assicurare la programmazione della produzione e ladeguamento della stessa alla domanda sia dal
punto di vista quantitativo che qualitativo
b) concentrare lofferta e commercializzare direttamente la produzione degli associati
c) partecipare alla gestione delle crisi di mercato
d) ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione
e) promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dellambiente e del benessere
degli animali allo scopo di migliorare la qualitagrave delle produzioni e ligiene degli alimenti di tutelare la
qualitagrave delle acque dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversitagrave noncheacute favorire processi di
rintracciabilitagrave anche ai fini dellassolvimento degli obblighi di cui al regolamento (CE) n 1782002
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
f) assicurare la trasparenza e la regolaritagrave dei rapporti economici con gli associati nella determinazione
dei prezzi di vendita dei prodotti
g) realizzare iniziative relative alla logistica
h) adottare tecnologie innovative
i) favorire laccesso a nuovi mercati anche attraverso lapertura di sedi o uffici commerciali
2 Per la realizzazione di programmi finalizzati allattuazione degli scopi di cui al comma 1 le
organizzazioni di produttori costituiscono fondi di esercizio alimentati da contributi degli aderenti
calcolati in base ai quantitativi o al valore dei prodotti effettivamente commercializzati con possibili
integrazioni di finanziamenti pubblici in conformitagrave a quanto disposto in materia di aiuti di Stato
nellagravembito delle risorse allo scopo finalizzate a legislazione vigenterdquo
Quanto alla ldquoforma organizzativardquo lrsquoart 3 comma 1 del decreto citato recita ldquo1 Le organizzazioni di
produttori devono assumere una delle seguenti forme giuridiche societarie
a) societagrave di capitali aventi per oggetto sociale la commercializzazione dei prodotti agricoli il cui
capitale sociale sia sottoscritto da imprenditori agricoli o da societagrave costituite dai medesimi soggetti o
da societagrave cooperative agricole e loro consorzi
b) societagrave cooperative agricole e loro consorzi
c) societagrave consortili di cui allarticolo 2615-ter del codice civile costituiti da imprenditori agricoli o
loro forme societarierdquo
[44] V gli artt 157 ss Del Reg UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 n
1308 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli
Per quanto detto v L RUSSO Il contratto di rete in agricoltura cit che tratta due ulteriori temi di
interesse per le reti agricole
Il primo egrave la somiglianza (almeno in termini funzionali) delle reti con i consorzi di tutela di prodotti DOP
o IGP per poi correttamente concludere della non assimilabilitagrave delle due figure non solo per la
specialitagrave normativa che contraddistingue questi ultimi ma anche per la loro natura per lrsquoappunto di
consorzi
Il secondo tema riguarda invece i contratti di cessione di prodotti agricoli ed alimentari di cui allrsquoart
62 del dl 24 gennaio 2012 n 1 come convertito dalla l 24 marzo 2012 n 27 Con il dm 19 ottobre
2012 n 199 (con il quale egrave stata data attuazione al citato art 62) si esclude lrsquoapplicabilitagrave della nuova
disciplina ai conferimenti dei prodotti agricoli da parte del socio alla cooperativa o allrsquoorganizzazione
dei produttori di cui fa parte in virtugrave della comunione di scopo nel ldquoconferimentordquo Non egrave perograve chiaro se
questa esclusione possa valere o meno per i contratti di rete ldquoagricolirdquo posto che ad essi potrebbero
partecipare anche imprese che appartengono alla distribuzione commerciale ossia proprio quelle
imprese il cui comportamento si egrave inteso stigmatizzare (a torto o a ragione) con detto art 62
Sui contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari v EM TRIPODI D TROMBINO La nuova
disciplina delle attivitagrave economiche Rimini 2012 p 297 ss A Albisinni Cessione di prodotti agricoli e
agroalimentari (o alimentari) ancora un indefinito movimento in Riv dir alim 2012 n 2 p 33 ss L
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
Russo I contratti di cessione dei prodotti agricoli e alimentari (e quelli di cessione del latte crudo)
nuovi tipi contrattuali per il mercato agroalimentare in Nuove leggi civ comm 2013 p 199 ss
[45] Funzionali a rendere complessivamente piugrave efficiente il sistema produttivo li ritiene per es A
GENTILI Il contratto di rete dopo la l n 122 del 2010 in Contratti 2011 p 621 In realtagrave la
dimensione ldquoindustrial-produttivardquo si egrave persa in parte con la revisione disciplinare del contratto di rete
e il suo ldquoraggio operativordquo estremamente ampio
[46] A TRIVOLI L BAIANI I profili tributari del nuovo contratto di rete in AAVV Il contratto di
rete per la crescita delle imprese op cit p 378 ss
[47] Lrsquoasseverazione ndash o meglio lrsquoindividuazione degli organismi in grado di effettuarla ndash egrave stata
disciplina dal Ministero dellrsquoeconomia con il dm 25 febbraio 2011
La finalitagrave dellrsquointervento egrave limitata ai soli incentivi fiscali indicati tuttavia appare un provvedimento
che individuando dei soggetti in grado di svolgere dei controlli di ldquoefficaciardquo del contratto di rete puograve
essere esteso alle ipotesi in cui il legislatore prevederagrave altri incentivi per lrsquoaccesso ai quali egrave richiesto
un giudizio di ldquomeritordquo
Gli organismi di asseverazione sono ldquogli organismi di diritto privato espressione dellassociazionismo
imprenditoriale abilitati alla valutazione del laquoprogramma di reterdquo mentre lrsquordquoasseverazionerdquo consiste
nellrsquordquoatto conclusivo del procedimento mediante il quale gli organismi di asseverazione attestano il
possesso dei requisiti da parte delle imprese aderenti alla rete per fruire dei benefici fiscalirdquo
Lrsquoelenco dei soggetti abilitati allrsquoasseverazione egrave contenuto in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseScheda+informativa+reti+impreseOrganismi+abilitati+rilascio+asseve
razione+programma+di+rete
Per i provvedimenti attuativi v Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201131139 Dir Ag
Entrate provv 14 aprile 2011 prot 201134839 Dir Ag Entrate provv 14 aprile 2011 prot
201154949 Dir Ag Entrate provv 13 giugno 2011 prot 201181521 Dir Ag Entrate provv 14
giugno 2012 prot 201280186 Dir Ag Entrate provv 14 giugno 2013 prot 201372980
I provvedimenti indicati (e la prassi) sono pubblicati in
httpwwwagenziaentrategovitwpscontentNsilibNsiHomeCosaDeviFareRichiedereAgevolazio
niAgevolazioni+Reti+di+impreseNormativa+e+prassi+reti+imprese
[48] COMMISSIONE UE Decisione 26 gennaio 2011 C (2010) 8939 def Aiuto di Stato N 3432010 ndash
Italia Sostegno a favore della costituzione di reti di imprese
Per le questioni relative alla concorrenza v A GENOVESE Contratto di rete e disciplina antitrust in
Contr Impresa 2012 p 703 ss C Osti I limiti posti dalla concorrenza al coordinamento delle
imprese in AAVV Le reti di imprese e i contratti di rete a cura di P Iamiceli Torino 2009 p 133 ss
[49] In particolare il comma 6 dellrsquoart 42 prevede che ldquoAi consorzi per linternazionalizzazione sono
concessi contributi per la copertura di non piugrave del 50 per cento delle spese da essi sostenute per
lesecuzione di progetti per linternazionalizzazione da realizzare anche attraverso contratti di rete
con piccole e medie imprese non consorziate I progetti possono avere durata pluriennale con
ripartizione delle spese per singole annualitagrave Ai contributi si applica con riguardo alle imprese
consorziate ed alle piccole e medie imprese non consorziate rientranti in un contratto di rete il
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
regolamento (CE) n 19982006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modificazioni in
materia di aiuti de minimis fatta salva lapplicazione di regimi piugrave favorevoli Nel caso in cui al progetto
partecipino imprese agricole o ittiche ai fini del contributo si applicano rispettivamente nellambito
del plafond nazionale il regolamento (CE) n 15352007 della Commissione del 20 dicembre 2007 e il
regolamento (CE) n 8752007 della Commissione del 24 luglio 2007 che disciplinano le sovvenzioni
pubbliche che rientrano nella regola de minimis in favore delle imprese attive nella produzione primaria
dei prodotti di cui allallegato I annesso al Trattato sul funzionamento dellUnione europea I
contributi di cui al presente comma sono concessi nellambito delle risorse di bilancio disponibili allo
scopo finalizzate ai sensi del comma 2 Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dello
sviluppo economico da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto sono stabiliti i requisiti soggettivi i criteri e le modalitagrave per la
concessione dei contributi di cui al presente commardquo
[50] In GURI n 17 del 21 gennaio 2013
[51] Per lanno 2013 vedi il Comunicato 21 gennaio 2013 per lanno 2014 vedi il Comunicato 25 gennaio
2014
[52]
httpwwwsviluppoeconomicogovitimagesstoriescommercio_internazionaleconsorzi_2015bando_
consorzi_01_07_2015pdf
Su questo argomento v in anticipo sui tempi INDIS-ASSOCAMERESTERO Percezione e strumenti di
tutela dei prodotti agroalimentari tipici italiani sui mercati esteri Rimini 2005
[53] Il giorno successivo alla pubblicazione dellrsquoavviso relativo al decreto avvenuta sulla GURI n 158 del
10 luglio 2015
[54] httpwwwsviluppoeconomicogovitindexphpitincentivicommercio-internazionaleconsorzi-
attivita-promozionali-anno-2015
[55] V per es DGR Emilia-Romagna 17 marzo 2014 n 336 (in BU n 85 del 24 marzo 2014) DGR
Veneto 15 aprile 2014 n 556 (in BU n 41 del 18 aprile 2014) DGR Piemonte15 aprile 2014 n 18-
7435 (in BU n 15 del 17 aprile 2014) DPresR Lazio 18 aprile 2014 n T00118 (in BU n 32 del 22
aprile 2014) DGR Marche 28 aprile 2014 n 486 (in BU n 47 del 16 maggio 2014)
[56] Sul quale v la trattazione di EM TRIPODI Incentivi alle Reti di impresa nel settore del turismo in
Discipl comm e servizi n 22013 p 17 ss
[57] httpwwwbeniculturaliitmibacexportMiBACsito-
MiBACContenutiMibacUnifComunicativisualizza_assethtml_473079501html
[58] In GURI n 47 del 27 febbraio 2015
[59] Secondo le condizioni stabilite dai Regolamenti (UE) n 14072013 n 14082013 e n 7172014
[60] Recante ldquoAgevolazioni per lo sviluppo dellartigianato digitale e della manifattura sostenibilerdquo
pubblicato in GURI n 82 del 9 aprile 2015 Per i termini e le modalitagrave per la presentazione delle
domande v il Comunicato 20 maggio 2015
[61] Pubblicato nel Suppl ord alla GURI n 300 del 24 dicembre 2010
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[62] In GURI n 176 del 30 luglio 2011
[63] In GURI n 97 del 28 aprile 2014
[64] In GUUE n L 187 del 26 giugno 2014
[65] In GURI n 23 del 29 gennaio 2015
[66] In GURI n 145 del 25 giugno 2015
[67] httpwwwinvitaliaitsitenewhomecosa-facciamososteniamo-grandi-investimenticontratto-
di-sviluppohtml
[68] Cosigrave per es lrsquoart 9 comma 1 lr Basilicata 9 agosto 2012 n 20 recante ldquoMisure finalizzate alla
promozione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di reterdquo in BU n 27 del 9 agosto 2012
Per altri interventi a vario livello di ldquocomplessitagraverdquo v per esempio lrsquoart 24-novies della LP Trentino-
Alto Adige 13 dicembre 1999 n 6 (in Suppl al BU n 56 del 21 dicembre 1999) DGR Marche 16
giugno 2008 n 806 (in BU n 60 del 27 giugno 2008) D Dirett reg Lombardia 22 luglio 2002 n
13923 (Pubblicato nel BU Lombardia 27 agosto 2002 n 35 I SS) DGR Lombardia 26 ottobre 2012
n 94321 (in BU n 45 del 7 novembre 2012) DDirig reg Lombardia 19 febbraio 2013 n 1324 (in
BU n 8 del 22 febbraio 2013) DGR Lombardia 4 aprile 2014 n 101614 (in BU n 15 del 10 aprile
2014) DGR Lombardia 13 giugno 2014 n 101959 (in BU n 25 del 17 giugno 2014)
[69] DGR Lombardia 14 dicembre 2011 n 92666 (in BU n 51 del 19 dicembre 2011) recante
ldquoCostituzione reti di impresa nei settori commercio turismo e servizi (CTS) - Modalitagrave di promozione
della misurardquo
Il provvedimento (il cui bando egrave stato definito con il DDirig reg 12 marzo 2012 n 2046 in BU n 12
del 19 marzo 2012) prevede il sostegno alla realizzazione di progetti di aggregazione
Detti progetti secondo quanto indicato allrsquoart 3 devono ldquo(hellip) favorire processi di specializzazione e
qualificazione del comparto CTS mirati in particolare al sostegno delleconomia territoriale anche
attraverso lerogazione di servizi che per il tramite dellaggregazione possono aumentare la
competitivitagrave sul mercato delle imprese aggregate razionalizzando i costi migliorando e modernizzando
gli spazi di erogazione dei servizi unendo le capacitagrave le competenze le risorse e favorendo lo scambio
di conoscenze funzionali allinnovazione di processo di prodotto di servizio eo organizzativa
I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese
allo sviluppo in aggregazione delle reti informali al consolidamento di aggregazioni giagrave formalmente
costituite a far data dal 1deg gennaio 2011 attraverso indicativamente ma non limitatamente
- lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico organizzativo gestionale nelle tecniche
di animazione del territorio nelle relazioni tra operatori CTS e nei rapporti con i clienti anche
finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati
internazionali
- lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dallaggregazione (progettazione logistica servizi
connessi comunicazione etc) finalizzate allaumento dellefficienza e della produttivitagrave eo
allampliamento della capacitagrave produttiva
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
- la realizzazione di attivitagrave di servizio comuni per linnovazione di prodotto eo di processo delle
imprese
- la valorizzazione a livello delle aggregazioni di imprese dei sistemi di gestione della qualitagrave siano
questi formalizzati in standard riconosciuti (pe ISO 9000 ISO 14000 etc) oppure declinati in
politiche aziendali
- lo sviluppo di prodotti eo di servizi che consentano lampliamento del mercato e dei canali
distributivi anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete
- azioni comuni di creazione eo consolidamento dei marchi e dei brand dellaggregazione (non quindi
delle singole imprese) eo di marchi e brand territoriali ivi compresi i rating per il turismo
Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi suindicati
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi
e gestionali interni (gestione del prodotto delle scorte ordini carte fedeltagrave marchi di rete etc
centrali dacquisto prodotti e importexport) sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei
confronti delle imprese fornitrici
- aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati che siano
utili alla promozione del territorio e per laccesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori
- aggregazioni di imprese per la realizzazione di modelli integrati e condivisi di efficientamento
energetico e per il rispetto ambientale fattori cruciali per lidentitagrave competitiva delle imprese (alcuni
es Rete tra imprese per la realizzazione di un sistema condiviso di compattatori di rifiuti rete per
iniziative comuni di logistica)
- aggregazioni di imprese per la creazione di sistemi di sicurezza integrati nelle aree commerciali e tra
punti vendita allo scopo di prevenire fenomeni criminosi
- aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione
(es di arredo coordinato) e di promozione (es pacchetti di incoming educational tours gestione di
servizi in comune) dellambito territoriale
- aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o simili al fine di incrementare il
potere dacquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo piugrave basso
- aggregazioni tra imprese di tipologie diverse che si costituiscono allo scopo di offrire pacchetti
integrati a specifici target di clienti ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari
- aggregazioni tra imprese - anche di tipologia diversa - per piani di vendita coordinata (ad esempio in
tema di produzioni locali la realizzazione di corner specifici nei negozi convenzioni con alberghi e
ristoranti ecc) e per una specializzazione commerciale piugrave qualificata (es prodotti biologici prodotti
DOC prodotti artigianali prodotti di alta gamma ecc)rdquo
Si tenga conto che per ldquoaggregazionirdquo si intendono oltre ai contratti di rete anche le Associazioni
Temporanee di Imprese (ATI) con mandato speciale con rappresentanza conferito alla capogruppo e i
raggruppamenti di MPMI con contratto di consorzio
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )
[70] V per esempio la DGR Emilia-Romagna 2 luglio 2013 n 905 (in BU n 192 dellrsquo11 luglio 2013) e
la DGR Abruzzo 18 marzo 2013 n 210 (in BU n 38 Suppl speciale del 5 aprile 2013)
[71] Lrsquoart 5-bis comma 2 della LR Liguria 13 agosto 2002 (in BU n 12 parte I del 28 agosto 2002)
prevede che ldquoLe imprese che abbiano stipulato il contratto di rete devono essere in prevalenza di
micro piccola e media dimensione e appartenere alla medesima filiera produttivardquo
[72] Per una lettura della ricerca si rinvia a
httpwwwretimpresaitphocadownloadDOCUMENTIGuide_Librile20regioni
20a20favore20delle20reti20dimpresapdf
( da wwwaltalexcom )