conoscenza di mondi diversi: la strada per una vita …...montessori il piccolo "rivela se...
TRANSCRIPT
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
CONOSCENZA DI MONDI DIVERSI: LA STRADA PER UNA VITA
MIGLIORE.
Progetto della tirocinante Giulia Cattaneo
Il progetto di tirocinio che ho deciso di svolgere con i bambini delle classi prime si fonda
sull’importanza dell’integrazione e sulla conoscenza di mondi diversi dal nostro. Ho svolto
varie attività per raggiungere questi obiettivi e, ho trovato i bambini molto entusiasti di
questo.
Ho iniziato il progetto portando a scuola svariati libri inerenti all’integrazione, all’amicizia e
alla diversità e disponendoli sui vari tavoli. Ognuno di loro poteva osservare i libri disposti
sul tavolo e farne ciò che voleva: c’era chi leggeva, chi sfogliava e commentava con il
compagno le immagini, chi decideva di scrivere il titolo e di disegnare una parte del libro.
Inoltre, qualcuno mi ha chiesto esplicitamente di leggerlo. Ho diviso le due classi in due
gruppi per lasciare a loro più tempo di sfogliare, leggere e osservare. Credo che questa
prima fase di esplorazione sia stata molto importante in quanto ho visto i bambini molto
entusiasti, curiosi e volenterosi di capire di cosa parlavano i testi e come mai c’erano tutti
gli animali e tutti i luoghi che loro non conoscevano così bene. Come sostiene Maria
Montessori il piccolo "rivela se stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non
quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente
esteriore". È solo così, secondo la pedagogista, che il bambino impara ad autoregolarsi.
Questa prima fase, infatti, è stata importante per me, mi ha permesso di osservare i
comportamenti dei bambini e di capire le dinamiche da loro utilizzate per sfogliare i vari
libri presentati davanti a loro. Da questo ho notato che ognuno dei bambini ha usato
metodologie diversi ma tutti alla fine hanno risposto allo stesso modo alla mia domanda,
ossia: “Di cosa parlano questi libri? Che storie sono?”
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
Da soli sono arrivati a capire che alcuni libri parlavano di integrazione e di persone che si
sentivano diverse ma che dovevano essere accolte allo stesso modo degli altri perché
nessuno di noi è uguale; altri testi, invece, narravano di storie e leggende provenienti da
altri paesi o erano state scritte da persone che avevano una cultura diversa dalla nostra. I
bambini hanno intuito ciò grazie agli animali, ai nomi e ai luoghi in cui queste piccole
favole sono state scritte e raccontate.
Con tutti e quattro i gruppi, quindi, abbiamo avuto un piccolo momento di confronto in cui
io volevo capire che cosa era stato trasmesso dai libri che con cura li avevano osservati.
Ho deciso, poi, di continuare l’attività dividendo la classe in 5/6 gruppi da quattro persone
ciascuno. La scelta di far lavorare i bambini in gruppo è stata mirata, in quanto, essendo in
prima, non sono mai stati abituati a farlo. Abbiamo preso tutto, inizialmente, come un
esperimento. Ad ogni gruppo ho distribuito un libro diverso, scelto da me, tenendo più o
meno conto delle richieste fatte nella fase di esplorazione. La consegna richiesta ad ogni
bambino è stata quella creare a coppie chi la copertina, chi il titolo del libro, scegliendo
anche particolari all’interno del testo, lasciando liberi di scrivere spontaneamente (senza
rispettare, ad esempio, le regole corrette dell’andare a capo) e sprigionando la loro
fantasia. Ho spiegato loro che questi due disegni sarebbero stati incollati su cartelloni, uno
per gruppo, piegati come libri, che avrebbero fatto da copertina al loro lavoro. Questi
cartelloni conterranno tutto ciò che verrà sviluppato dal gruppo durante il mio progetto e in
ogni libro inserirò, sempre anche la mia documentazione e le mie osservazioni. Dopo aver
disegnato la copertina di ogni cartellone ho deciso di dedicare un’attività alla lettura e
all’analisi delle storie e dei libri presentati ai bambini. Credo che la fase di comprensione
del testo sia molto importante nei bambini che iniziano ad approcciarsi con il mondo della
lettura, della scrittura e dei testi. Per svolgere quest’attività ho chiamato un gruppo per
volta i bambini fuori dalla classe e ho iniziato leggendo la storia del libro a loro assegnato
in precedenza. Sono stata molto contenta dell’attenzione dimostrata nell’ascolto della
storia.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
I bambini non hanno perso una parola di ciò che ho loro raccontato.
La fase successiva a questa, quella che mi ha incuriosito di più, è stata un’analisi
elementare del testo.
Ho chiesto ad ogni gruppo: “Come è la copertina? E il titolo?”. Ogni gruppo mi ha dato
svariate risposte e, per quanto riguarda questo primo aspetto, difficilmente i bambini non
erano in accordo tra loro. Tendevano, infatti, a dire cosa c’era rappresentato sul libro,
come era scritto il titolo, che colori erano stati utilizzati e se l’immagine disegnata
corrispondeva e “chiariva” il titolo. Ho chiesto, poi, ai bambini di osservare le immagini dei
libri. Qui, spesso, ho trovato risposte diverse all’interno dei bambini dello stesso gruppo.
C’era chi mi diceva: “secondo me sono immagini poco reali, sembrano quasi cartoni
animati. Guarda come viene disegnato l’orso, ha delle zampe piccolissime e una panciona
gigante”. Qualcun altro, dello stesso gruppo affermava: “in realtà non sono così finte come
immagini. Guarda come sono disegnati chiari animali che diventano amici dell’orso e la
sua grotta”. Queste differenze nel modo di pensare non pesavano molto sui bambini
poiché avevo detto loro, come premessa, l’importanza di condividere i pensieri di tutti e
che non per forza dovevano essere tutti uguali, anzi, più varietà di pensieri porta ad un
arricchimento maggiore.
Abbiamo osservato poi se le immagini corrispondevano a ciò che veniva scritto e se nei
dialoghi tra i personaggi si capiva sempre chi parlava.
Dopo questa attività, svolta con calma con tutti i bambini di entrambe le classi, siamo
tornati a lavorare nei gruppi ma in un lavoro, per così dire, individuale. Abbiamo creato una
scritta per ogni gruppo: “abbiamo letto questo libro e…”. Questa era da colorare e faceva
da copertina ad un libro in cui abbiamo incollato le foto dei bambini e i loro pensieri,
raccolti in mini racconti, sul libro, su perché era o non era piaciuto, su quale parte avevano
preferito. Alcuni bambini hanno puntato sull’emozione che il libro aveva suscitato in loro,
altri, si sono concentrati sulla storia e hanno riportato un pezzo di frase o di testo che li
aveva colpiti maggiormente per qualche motivo. A questo, ogni bambino aggiungeva un
disegno che rispecchiava totalmente ciò che era stato scritto.
Una delle attività che mi è piaciuta di più è stata la visita delle mamme.
Le mamme venute a farci visita sono state: la mamma di Xhesika, albanese con marito e
figlia dello stesso paese, trasferitisi in Italia da un anno, e la mamma di Caterina,
dell’Ecuador ma con marito e figlia nati in Italia. Lei si è trasferita qui anni fa per cercare
lavoro. Entrambe sono partite dalla cartina geografica mostrando ai bambini il loro paese,
la distanza tra questo e l’Italia e spiegando loro i mezzi migliori per raggiungerlo.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
La prima mamma che ha parlato è stata quella dell’Ecuador, la quale ha iniziato
presentando ai bambini un libro, scritto in spagnolo, in cui c’era raccontata una storia,
proveniente dal suo paese d’origine. La mamma, ovviamente, ha deciso di raccontare la
storia in italiano, ma, i bambini, dopo averla ascoltata hanno chiesto esplicitamente di
poterla leggere anche in spagnolo. Volevano capire se comprendevano qualche parola
come significato. Sono stati molto attenti e curiosi e, alla fine, hanno capito che la lingua
che si parla in quel paese, ossia lo spagnolo, assomiglia per certi versi al nostro italiano.
La mamma, poi, ha raccontato il clima del suo paese, dicendo ai bambini che piove molto,
ma che c’è sempre caldo. Inoltre, un aspetto che ha molto incuriosito i piccoli è stato il
parlare della scuola, delle abitudini e degli orari che si svolgevano. I bambini sono rimasti
stupiti quando le mamme hanno detto loro che non si insegnava italiano. Così, abbiamo
spiegato che lì, al posto della lingua parlata da noi, si imparava lo spagnolo da una parte e
l’albanese dall’altra.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
La mamma di Xhesika, invece, ha cominciato subito a parlare del suo paese, delle feste
che si celebrano e, in particolare della tradizione della festa di primavera in cui i bambini
vengono lavati con fiori e uova. Un’altra festività che ha molto incuriosito i bambini è la
festa delle maestre, celebrata il 7 marzo, prima della festa delle donne. Qui, vengono
portati doni agli insegnanti considerati i secondi genitori dei bambini. Aspetto curioso e di
fondamentale importanza per il tema affrontato è il festeggiamento delle festività delle
religioni di altri paesi.
Siamo passati, poi, a parlare dell’alfabeto e del numero di lettere che compone questo.
I bambini ad un certo punto, hanno chiesto esplicitamente ad entrambe le mamme di
tradurre alcune parole e, ancora, di cantare qualche canzoncina o recitare qualche
filastrocca nella lingua d’origine.
È stata un’esperienza fantastica sia per i bambini che per noi adulti, un vero e proprio
arricchimento che ci ha potato a conoscere e a vedere il mondo con curiosità.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
L’attività di questa fase l’ho svolta per capire le minoranze linguistiche e dialettali presenti
all’interno della classe in modo da mostrare ai bambini la varietà di linguaggi in cui viviamo
pur non essendone sempre a conoscenza.
Ho chiamato singolarmente ogni bambino e ho fatto a loro un’intervista strutturata in
questo modo:
E’ stato molto interessante osservare le risposte dei bambini. Alcuni non si ricordavano
dove erano nati i genitori, altri parlano qualche parola di dialetto anche se questo è
principalmente parlato dai genitori tra di loro o con i nonni. I bambini lo comprendono ma
lo parlano poco o niente. Vi sono, inoltre bambini che a casa parlano una lingua con la
mamma e una diversa con il papà e bambini che, invece, hanno genitori che parlano una
lingua straniera entrambi.
IO
CHE LINGUA PARLO CON
MIA SORELLA/FRATELLO
E CHE LINGUA LUI/LEI
PARLA CON ME.
QUANTI ANNI HANNO?
CHE LINGUA PARLO CON
I MIEI AMICI. E LORO CON
ME?
CHE LINGUA
PARLO CON LA
MAMMA? E LEI
CON ME?
CHE LINGUA
PARLO CON IL
PAPA’? E LUI CON
ME?
DOVE E’ NATA LA
MAMMA?
DOVE E’ NATO IL
PAPA’?
CHE LINGUA
PARLANO TRA DI
LORO?
CHE LINGUA PARLO CON
I NONNI? LORO CON ME?
CHE LINGUA PARLANO
CON LA MAMMA E IL
PAPA’?
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
L’ultima attività molto interessante svolta con i bambini è stata la costruzione, in gruppo, di
una storia, partendo da immagini date come stimolo. Le immagini rappresentavano case
diverse, bambini di tutto il mondo, luoghi e animali di tutti i tipi. I bambini, in gruppo,
dovevano inventare un titolo e costruire un piccolo racconto e, poi, rappresentare il tutto.
La difficoltà maggiore è quella che la storia deve essere solo una, quindi, i bambini devono
collaborare e decidere insieme cosa creare.
Questa fase di collaborazione è andata benissimo per alcuni gruppi che non hanno avuto
bisogno del mio intervento, e, invece, meno bene per altri in cui ho dovuto fare da
mediatrice trovando soluzioni ai vari problemi che si erano creati.
È stato bello osservare i risultati finali di questi racconti, tutti trattavano di amicizia e di
aiuto e comprensione tra personaggi con caratteristiche diverse. I bambini, quindi, sono
riusciti a comprendere il senso profondo dell’argomento senza che questo venisse
esplicitato in modo chiaro.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016
Ho lasciato i bambini ad una scrittura spontanea e creativa, senza basare la mia
attenzione sulle forme grammaticali e lessicali, ma osservando il significato del testo e
dando importanza alla scrittura in sé, come mezzo di comunicazione.
Questo progetto da me svolto mi ha arricchito molto e, soprattutto mi ha permesso di
ottenere i risultati sperati.
Tutti i lavori di ogni gruppo si trovano nei cartelloni-libro presenti in classe.
Ecco alcuni piccoli esempi delle storie e dei disegni creati dai bambini.
Istituto Comprensivo Camozzi Scuola G. Rosa Classi 1°A e 1°B a.s. 2015-2016