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Conferenza stampa TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE” Roma, 22 maggio 2014 Intermedia s.r.l. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B Fax 030 24 20 472 [email protected] www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org 25124 Brescia Tel. 030 22 61 05 Rassegna Stampa

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Conferenza stampa TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE”

Roma, 22 maggio 2014

Intermedia s.r.l. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata

Via Malta, 12/B

Fax 030 24 20 472

[email protected] www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org

25124 Brescia Tel. 030 22 61 05

Rassegna Stampa

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22-05-2014

LETTORI

495.000

TUMORE PANCREAS 'NEGLETTO', 40% ITALIANI NON LO CONOSCE

IGNORATI FATTORI PREVENZIONE, DA FUMO A ESERCIZIO

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato in occasione di 'Pancrea', una campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro, presentato oggi a Roma, Secondo i numeri presentati il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. Ancora più grave, ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma, è l'ignoranza dei fattori di prevenzione. Metá dei 1500 intervistati, ad esempio, ha affermato che uno stile di vita equilibrato serve a poco. ''Forse non sanno - afferma Cognetti - che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: il 23% del campione fuma, inoltre il 55% non fa esercizio fisico e solo uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura''. In Italia sono 12mila le diagnosi ogni anno, di cui 1150 nel Lazio. La sopravvivenza è bassa, ma anche grazie ai nuovi farmaci si stanno facendo passi avanti. Una volta avuta una diagnosi è fondamentale la chirurgia. ''È importante che i pazienti vengano curati in centri che vedono molti casi - ha spiegato Gianluca Grazi, chirurgo del Regina Elena - sia perchè l'intervento ha un esito migliore, sia perchè si può poi fare ricerca sui tessuti''. La campagna si basa anche su due opuscoli su come prevenire e affrontare il tumore. ''Sappiamo che per malati l'informazione è fondamentale - spiega Francesco De Lorenzo, presidente delle associazioni Di pazienti Favo e Aimac - vogliamo occuparci sempre di più di tumori negletti come quello del pancreas''. (ANSA).

https://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/pro/

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News 22.05.201413:00 Medicina: 10 'campanelli d'allarme' sistema immunitario in tilt

12:52 Tumori: nel Lazio 1150 nuovi casi pancreas l'anno, cittadini poco informati (2)

12:52 Tumori: nel Lazio 1150 nuovi casi pancreas l'anno, cittadini poco informati

12:50 Medicina: batteri sotto accusa per parti prematuri

12:44 Sesso: 75% italiani teme calo desiderio, vacilla mito 'latin lover' (2)

12:44 Sesso: 75% italiani teme calo desiderio, vacilla mito 'latin lover'

12:37 Medicina: sistema immunitario in tilt per 5 mila italiani, 70% senza diagnosi (2)

12:37 Medicina: sistema immunitario in tilt per 5 mila italiani, 70% senza diagnosi

12:31 Scoperto il gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3

12:25 Salute: medico Piazza di Siena, spalla e ginocchio tallone d'Achille cavalieri (2)

12:24 Salute: medico Piazza di Siena, spalla e ginocchio tallone d'Achille cavalieri

12:22 Ricerca: scoperto gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3 (2)

12:22 Ricerca: scoperto gene del 'genitore chioccia', ce l'ha una persona su 3

12:16 Farmaceutica: sito web Dompe' vince Interactive Key Award

12:13 Farmaci: Janssen, via libera europeo a nuovo anti-epatite C

11:49 In arrivo la protezione solare da bere, 4 ore di 'schermo'

11:23 Salute: alimentazione e lavoro, incontro Sipro alla Sapienza

11:22 Salute: in arrivo protezione solare da bere, 4 ore di 'schermo'

11:21 Ricerca: allarme esperti, forti rischi da super virus manipolati in laboratorio (2)

11:21 Ricerca: allarme esperti, forti rischi da super virus manipolati in laboratorio

11:11 Sanita': Ordine medici Milano, nuovo Codice grave attacco all'autonomia (2)

11:11 Sanita': Ordine medici Milano, nuovo Codice grave attacco all'autonomia

News 21.05.201420:06 Stamina: Mantovani, inviero' a Napolitano nuova richiesta di intervento (2)

20:05 Stamina: Mantovani, inviero' a Napolitano nuova richiesta di intervento

19:52 Ricerca: farmaco sperimentale cura sintomi Alzheimer nei topi

19:34 Sanita': Delrio, Qatar Foundation inverte dati deprimenti fondi sovrani

19:32 Sanita' Lombardia: Regione, confermata assegnazione risorse aggiuntive

19:24 Ricerca: cervello puo' essere 'allenato' a emozioni, prima volta al mondo

19:02 Sanita': Renzi, accordo con Qatar Foundation da 1 mld per mille posti lavoro

19:00

Piattaforma Multimediale Adnkronos Chiudi

SalusTv

Accordo Gemelli - Bambino Gesu' per continuità assistenziale ai pazienti cronici

SalusTg

Fascia gialla anti-errore e spille sui camici, progetto al Bambino Gesu'

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Danneggiati da trasfusioni e farmaci manifestano a Roma davanti a ministero

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22/05/2014http://www1.adnkronos.com/Salute/TutteLeNotizie/

fabrizio
Linea
fabrizio
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22-05-2014

TUMORI: NEL LAZIO 1150 NUOVI CASI PANCREAS L'ANNO, CITTADINI POCO INFORMATI

Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione 'PanCrea: creiamo informazione', che tocca oggi Roma, voluta in 7 Regioni dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dalla Fondazione 'Insieme contro il cancro', unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa 100 nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto nazionale tumori 'Regina Elena' di Roma - il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme".

All'interno della campagna 'PanCrea' sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere poco frequente per il 43% degli oncologi", afferma Gianluca Grazi, direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del Regina Elena. "Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno - aggiunge - in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". "Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un male incurabile - dice Andrea Salvetti, presidente Società italiana di medicina generale (Simg) di Grosseto - Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare - evidenzia Michele Milella, oncologo del Regina Elena - è stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude Cognetti - perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal Ssn, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014". http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2014/05/22/tumori-nel-lazio-nuovi-casi-pancreas-anno-cittadini-poco-informati_pD3wawu43rAikl8rGFxftJ.html 

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22-05-2014

LETTORI

495.000

TUMORI: AIOM, 97% ITALIANI MAI PARLATO CON MEDICO DI PANCREAS

(AGI) - Roma, 22 mag. - Il 97% degli italiani non ha mai parlato col proprio medico del tumore al pancreas e l'88% non ha mai letto nulla in proposito, ma l'81% vorrebbe maggiori informazioni su questa patologia tumorale, dato che il 77% non ne conosce i sintomi e il 62% pensa che non sia guaribile. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato (su un campione di 1500 italiani) dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), insieme alla Fondazione Insieme contro il cancro, nell'ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione". I risultati dell'indagine sono stati presentati questa mattina, in occasione della tappa laziale della campagna, presso l'Istituto italiano tumori Regina Elena di Roma, durante la quale e' stato ricordato come questa patologia tumorale colpisca circa 12.200 persone l'anno nel nostro Paese, 1.150 solo nel Lazio, e faccia registrare tassi di mortalita' tra i piu' elevati (7%) e di sopravvivenza tra i piu' bassi (il 7% degli uomini e il 9% delle donne e' vivo a cinque anni dalla chirurgia). Aiom e Fondazione Insieme contro il cancro hanno interpellato anche 560 oncologi per approfondire la loro conoscenza del tumore al pancreas. E' emerso che il 57% sa che e' la quarta causa di morte nelle eta' centrali e che ha una bassa sopravvivenza a cinque anni dall'intervento. Solo il 43% avvicina la propria valutazione dell'incidenza (11.500) a quella reale (12.200). L'86% pensa che la chemioterapia adiuvante prolunghi la sopravvivenza rispetto alla sola chirurgia, il 79% sa che non sono ancora state individuate terapie a bersaglio molecolare, il 64% e' a conoscenza delle recenti terapie innovative introdotte, ma solo il 43% utilizza un approccio multidisciplinare. La quasi totalita', infine, ritiene che sarebbero necessarie campagne di educazione e informazione dei cittadini. A questo proposito, Francesco Cognetti ha sottolineato come "il tour della campagna 'PanCrea: creiamo informazione' e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando di parla di una malattia molto difficile da curare come questa. Seguire uno stile di vita sano - ha proseguito l'oncologo - e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Per aumentare il numero di pazienti raggiunti, anche attraverso la collaborazione con i medici di famiglia, nell'ambito della campagna sono stati realizzati e diffusi due opuscoli con l'obiettivo di intervenire sugli stili di vita. Il presidente di Favo (Fondazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) e di Aimac (Associazione italiana malati di cancro), Francesco De Lorenzo, ha tenuto a sottolineare l'importanza e la necessita' di informare i cittadini, sia riguardo alla prevenzione che riguardo a come affrontare l'eventuale malattia. "Favo, Aimac e Fondazione Insieme contro il cancro affrontano questi temi a 360 gradi. Vogliamo occuparci i sempre piu' di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, ma che rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi - ha concluso - in stretta collaborazione con le istituzioni e con il mondo medico perche' per i malati di cancro, ma anche per i cittadini, l'informazione e' fondamentale".

http://scm.agi.it/index.phtml

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22-05-2014

TUMORE PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO SOLO NEL LAZIO

Roma, 22 mag. (TMNews) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi.

 

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22-05-2014

LETTORI

9.500

TUMORI: PANCREAS, 12MILA NUOVI CASI L'ANNO IN ITALIA. 1.150 NEL LAZIO

(ASCA) - Roma, 22 mag 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il cancro'', unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori ''Regina Elena'' di Roma -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. ''Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del ''Regina Elena'' -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. ''Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un ''male incurabile' - aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. E' un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perche' ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico''.

 

http://www.asca.it/salute/internoCopertina‐Salute‐Tumori__Pancreas__12mila_nuovi_casi_l_anno_in_Italia__1_150_nel_Lazio‐

1390059‐1.html 

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22-05-2014

Tumore pancreas, arriva a Roma tour nazionale sensibilizzazione (AIS) Roma,  21 mag  2014  ‐  L’associazione  Italiana di Oncologia Medica  (Aiom) ha  lanciato  PanCrea:  creiamo 

informazione, la prima campagna nazionale di sensibilizzazione sul tumore del pancreas. Si tratta di un progetto 

importante che prevede la distribuzione di opuscoli, sondaggi tra medici, cittadini e pazienti e un tour di incontri 

pubblici in 7 Regioni italiane. 

Il tour arriva a Roma per la sua terza tappa: giovedì 22 maggio 2014 presso l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena”, (via Elio Chianesi 53, ore 11.30 – 13.00), con la partecipazione in conferenza stampa, tra gli altri, del prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’INT; del prof. Francesco De Lorenzo, Presidente di FAVO e AIMaC e del prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena”. Verranno presentati anche i dati locali di incidenza del tumore.

http://www.ais‐sanita.it/organizzazione‐e‐gestione‐sanitaria/17841‐tumore‐pancreas‐arriva‐a‐roma‐tour‐nazionale‐

sensibilizzazione.html 

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22-05-2014

LETTORI

222.000

TUMORE PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO SOLO NEL LAZIO

Roma, 22 mag. - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell'oncologia medica A dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma - Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas". Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi.

https://it.notizie.yahoo.com/tumore‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐solo‐093722541.html 

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22-05-2014

LETTORI

24.000

Tumore pancreas 'negletto', 40% italiani non lo conosce

Ignorati fattori prevenzione, da fumo a esercizio

ROMA, 22 MAG - Il tumore al pancreas, pur essendo uno dei più aggressivi, è praticamente sconosciuto alla grande maggioranza degli italiani. Lo afferma un sondaggio realizzato in occasione di 'Pancrea', una campagna di sensibilizzazione promossa da Aiom e fondazione Insieme contro il Cancro, presentato oggi a Roma, Secondo i numeri presentati il 77% degli intervistati non conosce i sintomi del tumore, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico, mentre in generale il 40% non ne ha proprio sentito parlare. Ancora più grave, ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma, è l'ignoranza dei fattori di prevenzione. Metá dei 1500 intervistati, ad esempio, ha affermato che uno stile di vita equilibrato serve a poco. ''Forse non sanno - afferma Cognetti - che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: il 23% del campione fuma, inoltre il 55% non fa esercizio fisico e solo uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura''. In Italia sono 12mila le diagnosi ogni anno, di cui 1150 nel Lazio. La sopravvivenza è bassa, ma anche grazie ai nuovi farmaci si stanno facendo passi avanti. Una volta avuta una diagnosi è fondamentale la chirurgia. ''È importante che i pazienti vengano curati in centri che vedono molti casi - ha spiegato Gianluca Grazi, chirurgo del Regina Elena - sia perchè l'intervento ha un esito migliore, sia perchè si può poi fare ricerca sui tessuti''. La campagna si basa anche su due opuscoli su come prevenire e affrontare il tumore. ''Sappiamo che per malati l'informazione è fondamentale - spiega Francesco De Lorenzo, presidente delle associazioni Di pazienti Favo e Aimac -vogliamo occuparci sempre di più di tumori negletti come quello del pancreas''.

http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2014/05_maggio/22/tumore_pancreas_negletto_40percento_italiani_ non_lo_conosce,42617679.html?pmk=rss 

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22-05-2014

TUMORE AL PANCREAS. LAZIO, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO. A ROMA LA CAMPAGNA “PANCREA: CREIAMO INFORMAZIONE”

Per sensibilizzare cittadini, clinici e istituzioni sul cancro arriva nella Capitale la campagna di informazione tocca

sette città italiane. Un'iniziativa di Aiom e “Insieme contro il cancro”. Cognetti: “Combattiamo la neoplasia sul

territorio con l’aiuto dei camici bianchi, sentinelle della salute”

22 MAG - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono questi i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”. “Il nostro è un centro di riferimento – afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Istituto nazionale tumori “Regina Elena” di Roma – e ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Gianluca Grazi, Direttore

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della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” – dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”.

http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=21651

 

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas: 1.150 nuovi casi all’anno solo nel Lazio  

Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una

forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77%

non conosce i sintomi, l`88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il

proprio medico di famiglia. Ma l`81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio

promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca

oggi Roma, voluta in sette Regioni dall`Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla

Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni

anno trattiamo circa cento nuovi casi – spiega in una nota Francesco Cognetti, direttore dell`oncologia

medica A dell`istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma – Il tour è fondamentale perché punta a

informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di

una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di

cancro, anche del pancreas”. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre

1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più

grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con

regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti

non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l`aiuto dei medici di famiglia: loro sono in

grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell`ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile

grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno

dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo

aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la

collaborazione con altri specialisti: l`approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta

invece essere `poco frequente` per il 43% degli oncologi.

http://www.meteoweb.eu/2014/05/tumore‐pancreas‐1‐150‐casi‐allanno‐nel‐lazio/285462/ 

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22-05-2014

LETTORI

158.000

TUMORI: PANCREAS, 12MILA NUOVI CASI L'ANNO IN ITALIA. 1.150 NEL LAZIO

Roma, 22 mag 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il cancro'', unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori ''Regina Elena'' di Roma -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. ''Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del ''Regina Elena'' -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. ''Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un ''male incurabile' - aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. E' un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perche' ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico''.

 

 http://247.libero.it/focus/29173200/0/tumori‐pancreas‐12mila‐nuovi‐casi‐l‐anno‐in‐italia‐1‐150‐nel‐lazio/l 

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22-05-2014

Tumore al pancreas. Lazio, 1.150 nuovi casi all’anno. A Roma la campagna “PanCrea: creiamo informazione” Per sensibilizzare cittadini, clinici e istituzioni sul cancro arriva nella Capitale la campagna di informazione tocca sette città italiane. Un'iniziativa di Aiom e “Insieme contro il cancro”. Cognetti: “Combattiamo la neoplasia sul territorio con l’aiuto dei camici bianchi, sentinelle della salute” 22 MAG -Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono questi i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”. “Il nostro è un centro di riferimento – afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Istituto nazionale tumori “Regina Elena” di Roma – e ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” – dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge Andrea Salvetti, Presidente Simg Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “Favo, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea Francesco De Lorenzo, Presidente Favo e AIMaC – vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti

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come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”.  

http://www.ilfarmacistaonline.it/mobile/articolo.php?articolo_id=21651

 

 

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22-05-2014

LETTORI

27.000

TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL’ANNO NEL LAZIO. GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE”

Roma, 22 maggio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150

circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano

esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne

ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i

dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo

informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia

Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un

centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti,

Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è

fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente

importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è

necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che

ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad

esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55%

non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di

frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei

medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della

campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati

due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli

oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore,

dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme

metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca

Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo

rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono

perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di

prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra

specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno

sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male

incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)

di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve

sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di

famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di

malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il

management delle persone in carico.

Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO,

AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof.

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Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti

come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza

sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta

collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando

significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il

dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per

questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già

disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in

ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il

prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo

che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro

la fine del 2014”.

http://www.medinews.it/news,17130 

 

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: "Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione" - 22/05/2014 Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione

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culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”.

http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=167 

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all�anno nel Lazio. Gli Oncologi:

�Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione�

Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”.

http://www.innovareinoncologia.net/news.php?ID=143

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all�anno

nel Lazio. Gli Oncologi: "Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione" Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia,

1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non

sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e

il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a

saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione

“PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione

Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo

genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il

prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina

Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla

prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare.

Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,

secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata

serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il

23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su

dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui

dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i

primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al

contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla

prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le

diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la

collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta

invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore

della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche

al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la

storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”.

Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e

‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno

paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’

– aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di

Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve

sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di

famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di

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malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul

territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di

una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il

cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e

AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano

poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve

essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo

medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie

del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del

“Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel

(paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del

cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di

nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof.

Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo

che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già

entro la fine del 2014”.

http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=394

 

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22-05-2014

22-05-2014; TUMORE DEL PANCREAS, 1.150 NUOVI CASI ALL'ANNO NEL LAZIO. GLI ONCOLOGI: “MEDICI DI FAMIGLIA NOSTRI ALLEATI NELLA PREVENZIONE” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell'ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente' per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile' – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro' affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci

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sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”.

http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2286 

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: “Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://sempredonna.net/2014/05/22/tumore‐del‐pancreas‐1‐150‐nuovi‐casi‐allanno‐nel‐lazio‐gli‐oncologi‐medici‐di‐famiglia‐nostri‐alleati‐nella‐prevenzione/  

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all’anno nel Lazio. Gli Oncologi: “Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione” Roma, 22 maggio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del “Regina Elena” –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Cognetti –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”. http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=3189&ID_CAT=5  

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas, 1.150 nuovi casi all'anno nel Lazio. Gli Oncologi: 'Medici di famiglia nostri alleati nella prevenzione' Roma, 22 maggio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi - afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell'Oncologia Medica A dell'Istituto Nazionale Tumori "Regina Elena" di Roma -. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire, soprattutto con l'aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del "Regina Elena" -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e 'camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. "Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un 'male incurabile' - aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto -. Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con 'PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta". "FAVO, AIMaC e la Fondazione 'Insieme contro il cancro' affrontano questi temi a 360° - sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC -. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata

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alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare - spiega il dott. Michele Milella, oncologo del "Regina Elena" -. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "Rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude il prof. Cognetti -, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014".

http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Tumore+del+pancreas%2C+1.150+nuovi+casi+all%27anno+nel+Lazio.+Gli+Oncologi%3A+%27Medici+di+famiglia+nostri+alleati+nella+prevenzione%27/1,3911,0, 

 

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22-05-2014

Tumore del pancreas: allarme nel Lazio. Gli esperti riuniti a Roma

Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 12mila persone in Italia, 1.150 circa nel Lazio. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Roma, voluta in sette Regioni dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”, unica nel suo genere”.

“Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa cento nuovi casi – afferma il prof. Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di una malattia molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che ha risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e soltanto uno su dieci consuma le porzioni raccomandate di frutta e verdura. Comportamenti non corretti su cui dobbiamo intervenire soprattutto con l’aiuto dei medici di famiglia: loro sono in grado di notare i primi campanelli di allarme”, avverte Cognetti.

“Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il prof. Gianluca Grazi, Direttore della Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatico del "Regina Elena" –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”.

Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti,

Page 31: Conferenza stampa...Roma, 22 maggio 2014 Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B Fax 030 24 20 472 intermedia@intermedianews.it 25124 Brescia Tel. 030 22 61

Presidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere.

“FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO e AIMaC –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”.

“La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Michele Milella, oncologo del “Regina Elena” –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”.

A concludere, l’augurio del prof. Cognetti: “Il farmaco rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza del 27%. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, già entro la fine del 2014”.

 

http://www.piusanipiubelli.it/tumore-del-pancreas-allarme-nel-lazio-esperti-riuniti-a-roma.htm