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1 CONDOMINIO ESEMPIO 12 APPARTAMENTI CON RISCALDAMENTO ED ACQUA CALDA SANITARIA Indirizzo INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE IN UN EDIFICIO ESISTENTE. RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO EX ARTICOLO 26 COMMA 3 L10/1991 Modello di progetto relativamente ai sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore in impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria Questo modello completo deve essere personalizzato per il caso specifico ed integrato con: - sezioni di progetto che riguardano altri interventi contestuali (isolamenti, cambio caldaia, ecc.) - modello di relazione tecnica di cui al DM 26/06/2015 ove richiesto (o analoghi modelli regionali) In generale l'installazione di termoregolazione e contabilizzazione non richiede il rispetto di vincoli alla prestazione energetica dell'edificio e degli impianti. L'installazione della termoregolazione si configura come riqualificazione e dal punto di vista dell'uso standard consente un miglioramento della prestazione energetica per riscaldamento del 10…15% (esempio riferito al caso comune di installazione di valvole termostatiche od altra regolazione per singolo ambiente in un impianto prima dotato di mera compensazione climatica). I campi in rosa, come questo, sono istruzioni generiche I testi in fondo giallo sono i principali campi da adattare COPYRIGHT ed AVVERTENZE Questo modello è prodotto da ANTA Associazione Nazionale Termotecnici ed Aerotecnici, www.antainrete.org ed è reso disponibile gratuitamente senza alcuna garanzia di correttezza e completezza. Può essere modificato ed utilizzato liberamente per redigere singoli progetti da parte di operatori abilitati a tale scopo a condizione di citare la fonte ed il riferimento al modello originale. Può essere redistribuito a terzi, da parte di singoli, associazioni ed organizzazioni a condizione di citare la fonte, il riferimento al modello originale e la precisazione se sia stato modificato o meno. La fonte deve essere citata come "ANTA www.antainrete.org" Il modello originale si trova in "/www.antainrete.org/docs/Progetto esempio 12 app risc acs - 2015-12-12..pdf"

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CONDOMINIO ESEMPIO 12 APPARTAMENTI

CON RISCALDAMENTO ED ACQUA CALDA SANITARIA

Indirizzo

INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE

IN UN EDIFICIO ESISTENTE.

RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO EX ARTICOLO 26 COMMA 3 L10/1991

Modello di progetto relativamente ai sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore in impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria

Questo modello completo deve essere personalizzato per il caso specifico ed integrato con:

- sezioni di progetto che riguardano altri interventi contestuali (isolamenti, cambio caldaia, ecc.)

- modello di relazione tecnica di cui al DM 26/06/2015 ove richiesto (o analoghi modelli regionali)

In generale l'installazione di termoregolazione e contabilizzazione non richiede il rispetto di vincoli alla prestazione energetica dell'edificio e degli impianti.

L'installazione della termoregolazione si configura come riqualificazione e dal punto di vista dell'uso standard consente un miglioramento della prestazione energetica per riscaldamento del 10…15% (esempio riferito al caso comune di installazione di valvole termostatiche od altra regolazione per singolo ambiente in un impianto prima dotato di mera compensazione climatica).

I campi in rosa, come questo, sono istruzioni generiche

I testi in fondo giallo sono i principali campi da adattare

COPYRIGHT ed AVVERTENZE

Questo modello è prodotto da ANTA Associazione Nazionale Termotecnici ed Aerotecnici, www.antainrete.org ed è reso disponibile gratuitamente senza alcuna garanzia di correttezza e completezza.

Può essere modificato ed utilizzato liberamente per redigere singoli progetti da parte di operatori abilitati a tale scopo a condizione di citare la fonte ed il riferimento al modello originale.

Può essere redistribuito a terzi, da parte di singoli, associazioni ed organizzazioni a condizione di citare la fonte, il riferimento al modello originale e la precisazione se sia stato modificato o meno.

La fonte deve essere citata come "ANTA – www.antainrete.org"

Il modello originale si trova in "/www.antainrete.org/docs/Progetto esempio 12 app risc acs - 2015-12-12..pdf"

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Sommario

1 Introduzione ............................................................................................................................. 3

2 Riferimenti legislativi e normativi .............................................................................................. 6

3 Disposizioni di legge applicabili all'intervento ........................................................................... 6

4 Svolgimento dell'incarico .......................................................................................................... 8

5 Identificazione della potenza dei corpi scaldanti ....................................................................... 9

6 Dimensionamento e criteri di posa delle apparecchiature ...................................................... 10

6.1 Termoregolazione dell'impianto di riscaldamento ............................................................ 10

6.1.1 Descrizione del sistema di termoregolazione ........................................................................10

6.1.2 Dimensionamento ed installazione delle valvole termostatiche .............................................11

6.1.3 Dimensionamento della pompa di circolazione .....................................................................11

6.1.4 Altri interventi sulla rete di distribuzione ................................................................................12

6.2 Contabilizzazione del servizio riscaldamento .................................................................. 13

6.2.1 Descrizione del sistema di contabilizzazione ........................................................................13

6.2.2 Posizionamento dei ripartitori ...............................................................................................13

6.2.3 Parametrizzazione dei ripartitori ...........................................................................................13

6.2.4 Contatore del consumo totale di energia termica per riscaldamento......................................14

6.3 Contabilizzazione del servizio acqua calda sanitaria ....................................................... 14

6.3.1 Descrizione del sistema .......................................................................................................14

6.3.2 Contatore del consumo totale di energia termica per acqua calda sanitaria ..........................14

6.3.3 Contatori del volume di acqua calda sanitaria prelevato dalle unità immobiliari .....................15

6.3.4 Contatore del consumo totale di acqua calda sanitaria .........................................................15

7 Criteri di ripartizione (UNI 10200) ........................................................................................... 16

7.1 Determinazione della nuova tabella millesimale per riscaldamento ................................. 16

7.2 Determinazione della nuova tabella millesimale per acqua calda sanitaria ..................... 17

7.3 Determinazione del consumo totale per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria..................................................................................................................................... 18

7.4 Rendimento medio stagionale di generazione................................................................. 19

7.5 Determinazione dei consumi volontari ed involontari per acqua calda sanitaria .............. 20

7.5.1 Consumi volontari per acqua calda sanitaria ........................................................................20

7.5.2 Consumi involontari per acqua calda sanitaria ......................................................................20

7.5.3 Determinazione dei consumi involontari per acqua calda sanitaria Errore. Il segnalibro non è definito.

7.6 Determinazione dei consumi involontari per riscaldamento ............................................. 21

7.7 Determinazione dei consumi di energia elettrica ............................................................. 21

7.8 Contabilizzazione dei bollitori termoelettrici ..................................................................... 22

8 Calcolo esempio di ripartizione 1° anno ................................................................................. 23

9 Calcolo della ripartizione delle spese negli anni successivi .................................................... 24

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1 Introduzione

Questo capitolo descrive l'ambito del progetto: su cosa si interviene e cosa si fa.

Il presente progetto si riferisce all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale del calore nel condominio ____________ situato in Via ___________, n°___ a ________________________.

L'edificio comprende __XX__ unità immobiliari distribuite su _X_ piani.

Il riscaldamento è di tipo centralizzato con rete di distribuzione a colonne montanti.

L'impianto di riscaldamento attuale è dotato di mera compensazione climatica con sonda esterna

agente sulla temperatura di mandata per mezzo di una valvola miscelatrice

agente sulla temperatura di mandata della caldaia (temperatura scorrevole)

Il sistema di generazione del generatore è composto da

una caldaia e da un bruciatore di tipo soffiato, alimentato con gas naturale di rete

una caldaia tipo a condensazione

altri tipi di generatori di calore…

Aggiornare le descrizione dell'impianto di riscaldamento in base allo stato di fatto

La ripartizione delle spese di riscaldamento avviene in base ad una tabella millesimale fissa in quanto non sono installati dispositivi di termoregolazione contabilizzazione.

oppure

L'edificio e l'impianto è già dotato di contabilizzazione e termoregolazione del riscaldamento con contatori di calore / ripartitori / altri sistemi. Il presente progetto riguarda l'adeguamento del criterio di riparto per uniformarsi alle disposizioni del Dlgs 102/14.

Aggiornare le descrizione del sistema di ripartizione dei costi del riscaldamento nello stato attuale

La produzione di acqua calda sanitaria avviene con generatori autonomi nelle singole unità immobiliari.

La produzione di acqua calda sanitaria è centralizzata per mezzo di un bollitore in centrale termica. Il prelievo di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare è misurato da dei contalitri installati….

La produzione di acqua calda sanitaria avviene con generatori autonomi nelle singole unità immobiliari, collegati all'impianto di riscaldamento per il funzionamento invernale (bollitori termoelettrici).

La produzione di acqua calda sanitaria è centralizzata per mezzo di un bollitore in centrale termica. la rete di distribuzione dell'acqua calda sanitaria è del tipo a colonne montanti ed il prelievo di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare non è misurato.

Aggiornare le descrizione dell'impianto di produzione dell'acqua calda sanitaria in base allo stato di fatto

La ripartizione delle spese per la produzione di acqua calda sanitaria avviene in base alle letture dei contalitri di ciascuna unità immobiliare.

La ripartizione delle spese per la produzione di acqua calda sanitaria avviene in base ad una tabella millesimale fissa in quanto non sono installati dispositivi di misura del prelievo di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare.

Aggiornare le descrizione del sistema attuale di ripartizione dei costi dell'acqua calda sanitaria

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Il presente progetto riguarda l’intervento di:

installazione di un sistema di termoregolazione del calore erogato agli ambienti abitati, mediante sostituzione delle valvole manuali installate su ogni radiatore con valvole termostatiche a bassa inerzia termica;

sostituzione dell’elettropompa di circolazione con altra di tipo elettronico a giri variabili per il corretto funzionamento dell'impianto alla portata variabile imposta dalle valvole termostatiche;

installazione di un sistema di contabilizzazione indiretta dei consumi per riscaldamento costituito da un ripartitore su ogni radiatore e di concentratori di piano per la lettura.

installazione di un sistema di contabilizzazione indiretta dei consumi per riscaldamento costituito da ….. (altri sistemi conformi a UNI 9019 ed UNI TR 10388).

installazione di un sistema di termoregolazione del calore erogato agli ambienti abitati, mediante installazione di un termostato e valvola di zona per ciascuna unità immobiliare;

installazione di un sistema di contabilizzazione diretta dei consumi per riscaldamento costituito da un contatore di energia termica prelevata da ciascuna unità immobiliare.

installazione di contatori volumetrici dell'acqua calda sanitaria, dotati di trasmissione della lettura via radio

sostituzione dei contatori volumetrici dell'acqua calda sanitaria con contatori nuovi, dotati di trasmissione della lettura via radio

installazione di un contatore generale dell'acqua calda sanitaria prodotta

Installazione di contacalorie per la determinazione dell'energia utile erogata per riscaldamento ed acqua calda sanitaria

Mantenere nella lista solo gli interventi realmente effettuati.

Aggiungere o correggere descrizioni mancanti od imprecise.

Il presente progetto comprende :

il dimensionamento delle apparecchiature da installare;

l'indicazione di un procedimento specifico di ripartizione dei costi di riscaldamento ed acqua calda sanitaria conforme alla norma UNI 10200 per il condominio oggetto del progetto

la determinazione dei parametri necessari all'applicazione del procedimento di ripartizione dei costi del servizio riscaldamento ed acqua calda sanitaria individuata;

la determinazione di una ripartizione previsionale dei costi dei servizi riscaldamento ed acqua calda sanitaria sulla base di un uso standard dell'edificio.

I parametri necessari all'applicazione del procedimento di ripartizione dei costi del servizio riscaldamento definita nella norma UNI 10200 comprendono in particolare:

la determinazione della potenza di ciascun corpo scaldante installato, ai fini del proporzionamento delle unità di ripartizione generate dal rispettivo ripartitore;

la determinazione dei fabbisogni di energia utile per riscaldamento di ciascuna unità immobiliare ai fini della compilazione della nuova tabella millesimale per la ripartizione delle spese fisse di riscaldamento (millesimi di riscaldamento);

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la determinazione dei fabbisogni di energia utile per acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare ai fini della compilazione della nuova tabella millesimale per la ripartizione delle spese fisse per la produzione di acqua calda sanitaria (millesimi di acqua calda sanitaria);

la determinazione del rendimento medio stagionale del generatore, ai fini del calcolo dell'energia utile prodotta ogni anno;

la definizione del procedimento di calcolo anno per anno, dei consumi involontari per riscaldamento (da inserire nella cosiddetta "quota fissa"),da ripartirsi in base ai millesimi di riscaldamento;

la determinazione della proporzionalità fra m³ di acqua calda sanitaria prelevata e corrispondente consumo volontario di energia.

Mantenere nella lista i dati che effettivamente servono per il progetto specifico

Nota

Per quanto riguarda il costo dell'energia, la norma UNI 10200 prevede che per ogni periodo di competenza (di regola annualmente), in sequenza:

si determini il "consumo totale" espresso in kWh per riscaldamento e per acqua calda sanitaria, cioè il calore utile prodotto dal/i generatore/i per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria ed immesso nelle reti di distribuzione del riscaldamento e nel sistema di produzione dell'acqua calda sanitaria;

si determini il costo energetico del consumo totale per riscaldamento ed acqua calda sanitaria espresso in €, costituito dal costo del combustibile e dell'energia elettrica (cioè da tutti i vettori energetici) utilizzati nel periodo di competenza per i diversi servizi;

si determini il costo specifico del consumo totale per riscaldamento ed acqua calda sanitaria, espresso in €;/kWh; Il costo specifico può essere diverso per i vari servizi se sono prodotti da generatori diversi oppure se vi sono integrazioni da fonti rinnovabili limitate ad alcuni servizi, come per esempio la presenza di solare termico per acqua calda sanitaria che riduce il costo di produzione dell'acqua calda sanitaria;

si suddivida il consumo totale per riscaldamento in due quote:

il cosiddetto "consumo volontario per riscaldamento", cioè il calore erogato dei corpi scaldanti che può essere deciso liberamente dall'utente agendo sui dispositivi di regolazione (valvole termostatiche, termostato ambiente, ecc.), il cui costo deve essere ripartito in proporzione alle indicazioni delle apparecchiature di contabilizzazione (ripartitori installati sui radiatori o contacalorie)

il cosiddetto "consumo involontario per riscaldamento", cioè il calore disperso dalla rete di distribuzione, il cui costo deve essere ripartito in proporzione alla tabella millesimale di riscaldamento .

si suddivida il consumo totale per acqua calda sanitaria in due quote:

il cosiddetto "consumo volontario per acqua calda sanitaria", cioè il calore necessario a riscaldare l'acqua calda sanitaria prelevata dall'utente dalla temperatura della rete idrica pubblica (acqua fredda sanitaria) alla temperatura della rete di distribuzione del condominio, il cui costo deve essere ripartito in proporzione alle indicazioni dei contatori volumetrici di ciascun utente;

il cosiddetto "consumo involontario per acqua calda sanitaria", cioè il calore disperso dalla rete di distribuzione e dal bollitore, il cui costo deve essere ripartito in base alla tabella millesimale di acqua calda sanitaria.

Il procedimento riportato come esempio è una traccia valida nella maggior parte dei casi.

In alcuni casi occorre adeguarlo (ad esempio, in presenza di solare termico occorre determinare due prezzi distinti per l'energia utile per riscaldamento e per produzione di acqua calda sanitaria).

Può essere semplificato nel caso sia presente un solo servizio (riscaldamento o acqua calda sanitaria).

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2 Riferimenti legislativi e normativi

Questo capitolo contiene i riferimenti alle leggi e norme tecniche applicabili in generale all'intervento progettato

L'intervento progettato è soggetto alle seguenti leggi e norme tecniche.

Dlgs 4 luglio 2014 n°102 "Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE"

Norma UNI 10200:2013: impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria: criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria.

Legge n. 10 del 09.01.1991: “Norme per l’attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso nazionale dell’energia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”.

Specifica tecnica UNI TS 11300: Calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.

D.Lgs. 19.08.2005 n. 192: “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”.

D.Lgs. 29.12.2006 n. 311: “disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 192”.

Legge di conversione 03.08.2013 n. 90 "Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia …"

DM 26/06/2015 Ministero dello Sviluppo Economico - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici;

DM 26/06/2015 Ministero dello Sviluppo Economico - Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell'applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici.

Decreto 22 gennaio 2008, n. 37: Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (sostituisce la legge 46/90 ed il relativo regolamento di attuazione DPR 447/91)

3 Disposizioni di legge applicabili all'intervento

Specificare gli obblighi specifici vigenti nel caso dell'intervento progettato sulla base dei riferimenti riportati nel capitolo precedente (cioè la pratica applicazione dei riferimenti legislativi e normativi all'intervento progettato).

In questo edificio, ai sensi del Dlgs 102/14:

trova applicazione l'obbligo di installazione di contacalorie per le singole unità immobiliari ai sensi dell'art. 9. comma 5, lettera b) in quanto la rete è del tipo a zone e l'installazione dei contatori risulta fattibile ed economicamente efficace.

non trova applicazione l'obbligo di installazione di contacalorie per le singole unità immobiliari ai sensi dell'art. 9. comma 5, lettera b) in quanto la rete è del tipo a zone ma l'installazione dei contatori risulta non fattibile o non conveniente economicamente.

Ad esempio, zone non corrispondenti alle unità immobiliari oppure richieste opere murarie complesse e modifiche pesanti alle tubazioni.

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non trova applicazione l'obbligo di installazione di contacalorie per le singole unità immobiliari ai sensi dell'art. 9. comma 5, lettera b) in quanto la rete è del tipo a colonne montanti e quindi non risulta fattibile ed economicamente efficace.

trova applicazione l'obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore erogato dai singoli corpi scaldanti utilizzando dispositivi conformi ad una norma tecnica vigente in quanto fattibile ed economicamente efficace (art. 9. comma 5, lettera c).

trova applicazione l'obbligo di installazione di contatori volumetrici dell'acqua calda sanitaria per le singole unità immobiliari

non trova applicazione l'obbligo di installazione di contatori volumetrici dell'acqua calda sanitaria per le singole unità immobiliari in quanto l'installazione sarebbe eccessivamente onerosa rispetto ai risparmi conseguibili con la contabilizzazione del servizio acqua calda sanitaria.

vige l'obbligo di ripartire l'importo complessivo delle spese per il servizio riscaldamento ed acqua calda sanitaria in base agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile ed ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti (art. 9. comma 5, lettera d)).

Ciò vale per i servizi per i quali è prevista la contabilizzazione individuale

le spese per il riscaldamento servizio acqua calda sanitaria possono continuare ad essere ripartite integralmente in base alla vigente tabella millesimale, in quanto la misura dei prelievi volontari non è attuabile.

Se per un servizio non è attuabile la contabilizzazione individuale, decade anche il conseguente obbligo di ripartizione in conformità ad una metodologia specifica (lettera d) e quindi si continua a far riferimento alle disposizioni generali del CC che sono derogabili.

In tal caso deve essere prodotta la giustificazione a firma di tecnico abilitato che l'amministrazione del condominio terrà in archivio.

Se riguarda uno solo dei servizi mentre l'altro è contabilizzato, la giustificazione può essere compresa nel progetto complessivo.

Ai sensi del DM 37/08:

l'intervento si configura come "modifica dell'impianto", classificabile come "altro", in quanto viene modificato il sottosistema di regolazione e viene aggiunta la funzione di contabilizzazione individuale del calore;

l'intervento è relativo ad un impianto classificato all'art. 1 lettera c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie …

Ai sensi del Dlgs 192/2005 e del DM 26/06/2015 l'intervento si configura come "riqualificazione energetica". Poiché non vi è ristrutturazione di impianto termico né viene sostituito il generatore di calore, non vi sono requisiti di prestazione energetica specifici applicabili. Poiché viene sostituto il generatore di calore, occorre verificare le condizioni di cui alle lettere a), b) e c) oppure le condizioni semplificate di cui alla lettera d) del punto 5.3.1 dell'allegato 1 al DM 26/06/2015.

Da adattare in presenza di regolamentazione regionale ai requisiti di prestazione energetica locali (Emilia Romagna, Liguria…).

Se contestualmente viene sostituito il generatore di calore occorre rispettare requisiti di prestazione energetica.

Ai sensi della legge 10/91:

vige l'obbligo di progettazione ai sensi del art. 26, comma 3;

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l'intervento è classificato come "innovazione" ai sensi dell'art. 26 comma 5;

l'art. 26 comma 5 prevede dalla termoregolazione e contabilizzazione consegua l'adozione di un sistema di riparto degli oneri in base al consumo effettivamente registrato.

NOTA. L'art. 26 comma 5 recita: 5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide a maggioranza in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile. (L'ultima parte deve essere interpretata alla luce della recente modifica del codice del condominio).

In applicazione delle leggi citate, il presente progetto:

Mantenere i dati che effettivamente servono

prevede l'installazione di un sistema di termoregolazione con valvole termostatiche;

prevede l'installazione di un sistema di termoregolazione con valvole elettriche sui singoli corpi scaldanti;

prevede l'installazione di un sistema di termoregolazione con termostati ambiente per singola unità immobiliare / zona termica agenti su valvole di zona;

prevede l'installazione di un sistema di contabilizzazione del calore erogato dai singoli corpi scaldanti con ripartitori conformi alla norma EN 834;

prevede l'installazione di un sistema di contabilizzazione del calore erogato dai singoli corpi scaldanti con sistemi conformi alla norma UNI 9019 / UNI/TR 10388;

prevede l'installazione di contacalorie per la misura del prelievo effettivo di calore per riscaldamento di ciascuna unità immobiliare;

prevede l'installazione di contatori volumetrici per la misura del prelievo effettivo di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare;

comprende il dimensionamento delle apparecchiature in modo da garantire il corretto funzionamento dell'impianto e la minimizzazione dei consumi energetici;

fornisce tutti gli elementi necessari all'adozione, da parte dell'assemblea condominiale, di un criterio di riparto della spesa per riscaldamento ed acqua calda sanitaria conforme alla norma UNI 10200:2013 "Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria - Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria" così come richiesto dal Dlgs 102/14.

4 Svolgimento dell'incarico

Questo capitolo è utile per delimitare l'incarico e le relative responsabilità.

In particolare, il rilievo materiale dei corpi scaldanti potrebbe essere effettuato dall'installatore ed utilizzato dal progettista per la determinazione delle potenze dei corpi scaldanti.

Il progettista che sottoscrive il progetto rimane comunque responsabile del calcolo e della correttezza del rilievo (in effetti non c'è differenza fra il rilievo a cura di un collaboratore del tecnico ed un altro soggetto, il tecnico che sottoscrive è tenuto al controllo). A nostro avviso, in caso di rilievo fornito da terzi, che effettua il calcolo è tenuto almeno ad una verifica a campione.

Questo procedimento e ripartizione dei compiti evita un'inutile duplicazione di accessi e quindi riduce i costi complessivi di installazione ma richiede la corretta collaborazione e reciproca fiducia fra installatore (ed il relativo personale) e progettista.

Questo tema della collaborazione fra figure professionali coinvolte è fondamentale per la corretta riuscita dell'intervento di termoregolazione e contabilizzazione e non è limitato al rilievo dei corpi scaldanti. Si pensi al corretto dimensionamento della pompa di circolazione.

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Soluzioni a costo minimo sono estremamente rischiose.

Eventuali problemi come rumorosità impianto e/o errate ripartizioni non si risolvono da soli ma richiedono il rifacimento del lavoro con aumento dei costi.

Io sottoscritto __________________________________, iscritto al ______________________ con iscrizione al n° __________, con riferimento all’incarico ricevuto, dichiaro:

di aver redatto con diligenza la presente relazione tecnica in base alle mie conoscenze tecniche nel settore Termotecnico;

di aver seguito la normativa tecnica applicabile all’impiego e precedentemente citata;

di aver preso visione dell'edificio e degli impianti;

di aver utilizzato per i calcoli di prestazione energetica il software di calcolo validato dal CTI _________________________;

Dal sopralluogo effettuato sull'edificio sono stati rilevati i seguenti dati:

tipologia di strutture edilizie opache e trasparenti disperdenti termicamente;

stato degli impianti, comprendente tipologia di generatore di calore, schema e disposizione della rete di distribuzione, stato di isolamento delle tubazioni, caratteristiche dei circolatori esistenti;

• rilievo dimensionale dei corpi scaldanti installati nei locali delle singole unità immobiliari.

Mantenere i dati che effettivamente servono.

Il rilievo dei corpi scaldanti potrebbe essere eseguito materialmente dall'installatore ma il progettista rimane responsabile della corretta esecuzione dei conteggi, quindi deve verificare almeno a campione i dati forniti .

A seguito dell’affidamento dell’incarico è stato fornito dall'amministrazione del condominio il seguente materiale cartaceo e/o in formato digitale:

• planimetrie dell’intero complesso edilizio, dal piano terra fino all’ultimo piano;

• dati del consumo di gas metano delle ultime due stagioni di riscaldamento;

• rilievo dimensionale dei corpi scaldanti installati nei locali delle singole unità immobiliari fornito da ____________.

Mantenere i dati che effettivamente servono.

Vedi nota precedente sul rilievo dei corpi scaldanti.

Sulla base dei rilievi e della documentazione sopra citata, in conformità alle norme tecniche ed alla legislazione vigente sono stati effettuati il dimensionamento degli impianti ed il calcolo dei parametri necessari alla realizzazione ed utilizzazione del sistema di contabilizzazione dei consumi per riscaldamento ed acqua calda sanitaria.

In particolare è stata fatta una verifica a campione (____ corpi scaldanti di ____ unità immobiliari) sul rilievo dei corpi scaldanti effettuato da __________, riscontrando la correttezza del rilievo / la necessità di ripetere il rileivo.

Riportare l'esito della verifica e le conseguenze (OK / rifatto in parte / rifatto tutto), se il rilievo era di altri.

5 Identificazione della potenza dei corpi scaldanti

Questo capitolo è richiesto solo per la contabilizzazione indiretta del servizio riscaldamento

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Il dato di base per il dimensionamento dell'impianto di termoregolazione e per la valorizzazione dalle unità di ripartizione fornite dai ripartitori installati è la potenza nominale di ciascun corpo scaldante, riferita ad un ΔT di 60 °C.

La potenza dei corpi scaldanti è stata calcolata in conformità alla norma UNI 10200 in base a:

dati dichiarati dal costruttore in base alla norma EN 442 per corpi scaldanti marchiati CE

dati risultanti da certificati di prova emessi in base a norme termiche di paesi UE

metodo dimensionale della norma UNI 10200

dati ricavati per similitudine con corpi scaldanti i cui dati siano noti (ad esempio corpi scaldanti identici tuttora prodotti ed immessi sul mercato)

dati ricavati da cataloghi dei rispettivi costruttori in assenza delle informazioni di cui sopra.

Dimensioni e tipologia dei corpi scaldanti sono stati forniti dal Committente e sono stati validati mediante verifica a campione.

Vedi nota precedente relativa al rilievo dei corpi scaldanti.

E' opportuna una verifica a campione dei dati in caso di rilievo da parte di terzi.

Le dimensioni e le potenze dei corpi scaldanti così determinate sono riportate nell'allegato n°1.

6 Dimensionamento e criteri di posa delle apparecchiature

Questo capitolo è di interesse soprattutto per l'installatore.

Ogni modifica deve essere validata dal progettista (in caso contrario non può essere garantita la funzionalità e la fornitura può essere oggetto di contestazione) ed il progetto deve essere aggiornato di conseguenza in modo da essere valido riferimento come "schema di impianto realizzato" da allegare alla dichiarazione di conformità a fine lavori.

Il progetto aggiornato ("as-built", cioè "come eseguito") deve essere archiviato dall'amministrazione del condominio in quanto

- in generale è la definizione dei criterio di riparto che l'assemblea adotta (altrimenti dovrebbe essere riscritto e riportato nella delibera)

- l'elenco dei corpi scaldanti e la relativa potenza è la base del calcolo del calore volontario attribuito ai singoli condomini, quindi elemento essenziale per giustificare il riparto.

6.1 Termoregolazione dell'impianto di riscaldamento

6.1.1 Descrizione del sistema di termoregolazione

Il nuovo sistema di regolazione del riscaldamento consiste in una valvola termostatica su ciascun corpo scaldante, da installarsi in sostituzione della valvola manuale esistente.

Le nuove valvole termostatiche dovranno essere dotate di preregolazione, impostata in modo da limitare la portata del singolo corpo scaldante a quella necessaria per l'erogazione della sua potenza nominale.

Il dimensionamento delle valvole e della pompa di circolazione sono eseguiti in modo da mettere in grado l'impianto di erogare la piena potenza nominale dei corpi scaldanti.

oppure (utilizzare o adattare, in alternativa, i testi sopra e sotto)

Il nuovo sistema di regolazione del riscaldamento consiste in una valvola elettrica da installarsi su ciascun corpo scaldante in sostituzione della valvola manuale esistente ed azionata dal sistema centralizzato di termoregolazione.

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oppure, in caso di contabilizzazione diretta

Il nuovo sistema di termoregolazione consiste in un termostato per ciascuna zona termica, agente ciascuno su una valvola di zona.

Vi è una zona termica per unità immobiliare

oppure

In ogni unità immobiliare vi sono più zone termiche

In presenza di contabilizzazione diretta, non è obbligatoria la regolazione per singolo ambiente né l'uso di valvole termostatiche

6.1.2 Dimensionamento ed installazione delle valvole sui singoli corpi scaldanti

La tabella in allegato n°2 riporta il valore di preregolazione che dovrà essere impostato su ciascuna valvola termostatica. Il valore determinato si riferisce alle valvole di marca XXXXX modello YYYY. In caso di modifica del tipo di valvole installate la tabella deve essere aggiornata, previa verifica dell'idoneità delle caratteristiche idrauliche delle valvole proposte in alternativa.

Le valvole termostatiche devono essere montate su tutti i corpi scaldanti, con l'asse del sensore termostatico orizzontale.

Sulle valvole che si trovano in una posizione in cui:

la circolazione dell'aria è impedita;

ovvero la temperatura non è rappresentativa del locale di installazione;

(ad esempio, sotto mensole, in nicchie, sotto copritermo, ecc.) dovranno essere installate teste termostatiche con sensore a distanza oppure con comando e sensore a distanza.

6.1.3 Dimensionamento delle valvole di zona

Da utilizzare nel caso venga installata una termoregolazione in un impianto a zone con contabilizzazione diretta.

6.1.4 Dimensionamento della pompa di circolazione

La pompa di circolazione esistente deve essere sostituita con una nuova di tipo elettronico.

Il punto di lavoro di progetto per la selezione della pompa è il seguente:

Portata di progetto m³/h 5,6

Prevalenza richiesta alla portata di progetto m c.a. 3,7

Prevalenza massima della pompa alla fine della curva passante per il punto di progetto m c.a. < 4,0

Pompa selezionata: XXXXXXXXXXXXX o equivalente

Il punto di lavoro di progetto della pompa selezionata è quello indicato:

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Il punto di lavoro di progetto riportato sulla caratteristica della pompa XXXXXXXXXX

La pompa di circolazione dovrà essere parametrizzata nella maniera seguente:

Regolazione a pressione proporzionale alla portata;

Prevalenza di _3,8_ m c.a alla portata di _7_ m³/h.

6.1.5 Altri interventi sulla rete di distribuzione

Non sono richiesti altri interventi sulla rete di distribuzione.

… o, in alternativa…

Si provvederà alla coibentazione delle tubazioni collettrici correnti nel cantinato con isolante di tipo _________ avente spessore di ________________ mm.

Si provvederà alla coibentazione delle tubazioni collettrici correnti nel sottotetto con isolante di tipo _______________ avente spessore di ___________ mm.

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6.2 Contabilizzazione del servizio riscaldamento

6.2.1 Descrizione del sistema di contabilizzazione

Il sistema di contabilizzazione è di tipo diretto / indiretto

Il sistema di contabilizzazione indiretto è costituito da ripartitori montati sui singoli corpi scaldanti.

I ripartitori saranno del tipo a singolo sensore di temperatura (solo radiatore).

I ripartitori saranno del tipo a due sensori di temperatura (radiatore ed ambiente).

I ripartitori dovranno avere le seguenti caratteristiche:

Tmin < ___ °C, temperatura media in condizioni di progetto

Tmax > ___ °C, temperatura di mandata in condizioni di progetto

6.2.2 Posizionamento dei ripartitori

NOTA: in alternativa a questo punto, nel caso di impianti con contabilizzazione diretta, ci sarà il dimensionamento dei contacalorie delle singole unità immobiliari.

Ciascun ripartitore dovrà essere posizionato nella seguente maniera:

sulla mezzeria del corpo scaldante;

ad una quota pari alla percentuale dell'altezza specificata dal costruttore dell'apparecchiatura

come indicato nello schema nella figura seguente.

La quota Hrip deve essere una frazione costante di Href, uguale per tutti i radiatori e specificata dal costruttore dl ripartitore.

Lateralmente, il ripartitore deve essere installato al centro del radiatore.

Nel caso di corpi scaldanti di larghezza maggiore di 2 metri, dovranno essere montati 2 ripartitori, ciascuno sulla mezzeria del rispettivo mezzo radiatore.

Per ulteriori informazioni ovvero per condizioni di montaggio specifiche si faccia riferimento alle istruzioni di montaggio fornite dal costruttore.

6.2.3 Parametrizzazione dei ripartitori

I ripartitori dovranno essere programmati mediante inserimento dei seguenti parametri:

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Kq, potenza nominale del corpo scaldante indicata nella tabella in allegato n°2;

Kc, fattore di correzione dell'accoppiamento fra ripartitore e radiatore, indicato nella tabella in allegato n°2.

6.2.4 Contatore del consumo totale di energia termica per riscaldamento

Cancellare questo paragrafo se non è prevista l'installazione di un contatore

Se non è previsto un contatore dell'energia utile per riscaldamento occorre specificare in apposito paragrafo il rendimento del generatore di calore.

Si deve installare un contatore di calore per la misura del consumo totale di energia termica per riscaldamento.

La portata di progetto nel punto di inserimento del contatore volumetrico è di _5,6_ m³/h.

Le caratteristiche del contatore previsto sono le seguenti:

• Marca XXXXXXXXXX

• Modello XXXXXXXXXX

• Diametro nominale DN XXX

• Portata nominale Qn XXX m³/h

• Perdita di carico alla portata nominale _1,2_ m c.a.

• Perdita di carico alla portata di progetto _0,4_ m c.a.

Il contatore verrà installato nella posizione indicata nello schema funzionale in allegato n°7.

L'installazione del contatore dovrà avvenire in conformità alle istruzioni del costruttore, allegate al presente progetto. In caso di cambio di marca o modello di contatore, se ne dovrà verificare il dimensionamento.

6.3 Contabilizzazione del servizio acqua calda sanitaria

6.3.1 Descrizione del sistema

Il sistema di contabilizzazione è costituito da

• un contatore del consumo totale di energia per acqua calda sanitaria, posto all'ingresso dello scambiatore di riscaldamento del bollitore

Eliminare questa voce se non ne è prevista l'installazione… sconsigliato eliminarlo!

• contatori volumetrici per misurare il prelievo di acqua calda sanitaria posti all'ingresso di ciascuna unità immobiliare

• un contatore dell'acqua calda sanitaria complessivamente erogata al condominio, installato sull'ingresso dell'acqua fredda sanitaria al bollitore

Eliminare questa voce se non ne è prevista l'installazione…

6.3.2 Contatore del consumo totale di energia termica per acqua calda sanitaria

Cancellare questo paragrafo se non è prevista l'installazione di un contatore dell'energia utile prodotta per acqua calda sanitaria (se l'impianto centralizzato fornisce solo il servizio riscaldamento).

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NOTA: in presenza di produzione di acqua calda sanitaria, è assolutamente preferibile installare un contacalorie dell'energia utile prodotta per acqua calda sanitaria. Si sconsiglia di stimare l'energia utile prodotta per acqua calda sanitaria in base al consumo ed al rendimento medio stagionale.

Si deve installare un contatore di calore per la misura del consumo totale di energia termica per acqua calda sanitaria.

La portata di progetto nel punto di inserimento del contatore volumetrico è di ____ m³/h.

Le caratteristiche del contatore previsto sono le seguenti:

• Marca XXXXXXXXXX

• Modello XXXXXXXXXX

• Diametro nominale DN XXX

• Portata nominale Qn XXX m³/h

• Perdita di carico alla portata nominale XXX m c.a.

• Perdita di carico alla portata di progetto XXX m c.a.

Il contatore verrà installato nella posizione indicata nello schema in allegato n°7.

Indicare la posizione del contatore volumetrico e dei sensori di temperatura su uno schema funzionale allegato al progetto.

L'installazione del contatore dovrà avvenire in conformità alle istruzioni del costruttore, allegate al presente progetto. In caso di cambio di marca o modello di contatore, se ne dovrà verificare il dimensionamento.

6.3.3 Contatori del volume di acqua calda sanitaria prelevato dalle unità immobiliari

I contatori volumetrici esistenti possono rimanere in esercizio, previa verifica.

oppure

Sulla derivazione dell'acqua calda sanitaria verso ciascun appartamento, in posizione non interessata dal ricircolo dell'acqua calda sanitaria, si installerà un contatore volumetrico dell'acqua calda sanitaria avente le seguenti caratteristiche

• Marca XXXXXXXXXX

• Modello XXXXXXXXXX

• Diametro nominale DN XXX

• Portata nominale Qn XXX m³/h

• Perdita di carico alla portata nominale XXX m c.a.

• Perdita di carico alla portata di progetto XXX m c.a.

I contatori verranno installati nelle posizioni indicate nello schema in allegato n°7.

L'installazione dei contatori dovrà avvenire in conformità alle istruzioni del costruttore, allegata al presente progetto. In caso di cambio di marca o modello di contatore, se ne dovrà verificare il dimensionamento.

6.3.4 Contatore del consumo totale di acqua calda sanitaria

Cancellare questo paragrafo se non è prevista l'installazione di un contatore del volume totale di acqua calda sanitaria prodotta

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Sull'ingresso dell'acqua fredda sanitaria nel bollitore, si deve installare un contatore volumetrico per la misura del consumo totale di acqua calda sanitaria del condominio. Le caratteristiche del contatore sono le seguenti:

• Marca XXXXXXXXXX

• Modello XXXXXXXXXX

• Diametro nominale DN XXX

• Portata nominale Qn XXX m³/h

Il contatore verrà installato nella posizione indicata nello schema in allegato n°7, all'ingresso del bollitore ed in posizione non interessata dal ricircolo dell'acqua calda sanitaria.

L'installazione del contatore dovrà avvenire in conformità alle istruzioni del costruttore, allegate al presente progetto. In caso di cambio di marca o modello di contatore, se ne dovrà verificare il dimensionamento.

6.4 Misura del consumo elettrico dell'impianto di riscaldamento

Scegliere il caso adatto

L'alimentazione elettrica dell'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è fornita attraverso un contatore dedicato.

… oppure …

L'alimentazione elettrica dell'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è comune con altri servizi condominiali (luci parti comuni, ascensore, …).

Per la misura dei consumi elettrici si installa un contatore dedicato nel quadro ….. sulla linea …..

Il contatore avrà le seguenti caratteristiche

contatore modulare, n° ___ moduli

tensione nominale 220 V monofase

corrente nominale 5 A

oppure

L'alimentazione elettrica dell'impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria è comune con altri servizi condominiali (luci parti comuni, ascensore, …).

Non si ritiene economicamente efficace installare un contatore dedicato, per cui il consumo elettrico viene determinato forfettariamente al punto 7.XXX del presente progetto

7 Criteri di ripartizione (UNI 10200)

In questo capitolo vengono determinati i dati ed i parametri necessari alla ripartizione delle spese di riscaldamento secondo norma UNI 10200 affinchè possano essere adottati dall'assemblea.

Questo è il capitolo destinato all'amministratore ed al fornitore del servizio di contabilizzazione ovvero a chi curerà l'esercizio dell'impianto.

Fornisce e giustifica i dati necessari per la procedura di ripartizione, definita al capitolo 9 di questo progetto.

7.1 Determinazione della nuova tabella millesimale per riscaldamento

La norma UNI 10.200 prevede che le seguenti spese per il servizio riscaldamento :

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consumo involontario di energia;

spese gestionali (conduzione, esercizio, ripartizione delle spese, servizio di terzo responsabile e manutenzione ordinaria)

vengano ripartite in base ad una tabella millesimale di riscaldamento.

Nel caso di impianto dotato di sistema di termoregolazione, la norma UNI 10200 prevede che la tabella millesimale per riscaldamento sia determinata sulla base dei fabbisogni di energia utile per riscaldamento delle singole unità immobiliari.

Il calcolo è stato effettuato utilizzando la specifica tecnica UNI-TS 11300-1.

Il risultato è riportato nella tabella seguente.

Calcolo millesimi di riscaldamento

da fabbisogni di energia utile per riscaldamento

Int Descrizione QH,nd

Millesimi riscaldamento

kWh ‰

1 Appartamento 1 9.703 99,5

2 Appartamento 2 8.222 84,3

3 Appartamento 3 9.578 98,2

4 Appartamento 4 11.070 113,5

5 Appartamento 5 5.823 59,7

6 Appartamento 6 6.256 64,2

7 Appartamento 7 7.355 75,4

8 Appartamento 8 6.698 68,7

9 Appartamento 9 8.393 86,1

10 Appartamento 10 6.933 71,1

11 Appartamento 11 7.982 81,9

12 Appartamento 12 9.503 97,5

TOTALE 97.516 1.000

Il dettaglio dei calcoli è riportato nell'allegato n°3.

Le unità immobiliari sono indentificate nello schema planimetrico in allegato n°5

Il calcolo ai fini della determinazione dei millesimi

è riferito alla situazione originaria presumibile del fabbricato;

tiene conto delle opere effettuate sulle parti comuni

Eventuali modifiche della tabella millesimale a seguito di modifiche effettuate sulle parti private (ad esempio, cambio di finestre, isolamento dall'interno) dovranno essere richieste dal singolo condomino e potranno essere tenute in conto solo se tali da ridurre del 20% la propria quota millesimale.

7.2 Determinazione della nuova tabella millesimale per acqua calda sanitaria

Nel caso di impianto centralizzato di produzione di acqua calda sanitaria, la norma UNI 10200 prevede che le seguenti spese per il servizio acqua calda sanitaria:

consumo di energia involontario;

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spese gestionali e di manutenzione ordinaria

siano ripartite in base ad una tabella millesimale per acqua calda sanitaria determinata sulla base dei fabbisogni di energia utile per la produzione di acqua calda sanitaria delle singole unità immobiliari.

Il calcolo è stato effettuato utilizzando la specifica tecnica UNI-TS 11300-2.

Il risultato è riportato nella tabella seguente.

Calcolo millesimi di acqua calda sanitaria

da fabbisogni di energia utile per acqua calda sanitaria

Int. Descrizione QW,nd

Millesimi acqua calda sanitaria

kWh ‰

1 Appartamento 1 1.397 89,1

2 Appartamento 2 1.175 74,9

3 Appartamento 3 1.270 81,0

4 Appartamento 4 1.482 94,5

5 Appartamento 5 1.397 89,1

6 Appartamento 6 1.175 74,9

7 Appartamento 7 1.270 81,0

8 Appartamento 8 1.482 94,5

9 Appartamento 9 1.397 89,1

10 Appartamento 10 1.048 66,8

11 Appartamento 11 1.111 70,9

12 Appartamento 12 1.482 94,5

TOTALE 15.687 1.000

Il dettaglio dei calcoli è riportato nell'allegato n°3.

7.3 Determinazione del consumo totale per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria

Sono possibili 3 alternative a seconda della strumentazione prevista a progetto.

La prima è quella preferita.

Soluzione 1: installati 2 contacalorie, uno per riscaldamento ed uno per acqua calda sanitaria

Soluzione consigliata

I consumi totali di calore:

• per riscaldamento Qcli

• per acqua calda sanitaria Qacs

devono essere ricavati ogni anno dalle letture annuali dei rispettivi contatori.

In presenza di solare termico, occorre anche un contatore del calore immesso dall'impianto solare termico nel bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria ovvero il calcolo delle dispersioni della rete di distribuzione dell'acqua calda sanitaria

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Soluzione 2: installato solo il contacalorie per l'acqua calda sanitaria

Soluzione da riservare a casi particolari quali piccoli condomini

Il consumo di energia totale per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria Qtot verrà determinato anno per anno sulla base del consumo di metano utilizzando la formula:

Qtot = G x PCI x ηth

• G è il consumo totale di gas

• PCI è il potere calorifico del gas, pari a 9,45 kWh/Sm³

• ηth è il rendimento termico di generazione definito al paragrafo successivo

Il consumo totale di energia termica per acqua calda sanitaria Qacs verrà determinato anno per anno in base alle letture del contatore

Il consumo totale di energia termica per riscaldamento Qcli verrà determinato anno per anno come:

Qcli = Qtot – Qacs

Soluzione 3: non è installato nessun contacalorie

Soluzione da sconsigliare in ogni caso

Il consumo di energia totale per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria Qtot verrà determinato anno per anno sulla base del consumo di metano utilizzando la formula:

Qtot = G x PCI x ηth

• G è il consumo totale di gas

• PCI è il potere calorifico del gas, pari a 9,45 kWh/Sm³

• ηth è il rendimento termico di generazione definito al paragrafo successivo

Il consumo totale di energia termica per acqua calda sanitaria Qacs verrà determinato anno per anno in base come:

Qacs = Qinv,acs + Qvol, acs

• Q inv,acs è il consumo involontario per la produzione di acqua calda sanitaria determinato al successivo paragrafo 7.6

• Q vol,acs è il consumo volontario per la produzione di acqua calda sanitaria, determinato come somma dei prelievi volontari delle singole unità immobiliari

7.4 Rendimento medio stagionale di generazione

In mancanza di un contacalorie che misuri l'energia utile prodotta dal generatore di calore, questa deve essere determinata anno per anno effettuando il prodotto:

del consumo di combustibile Gcb risultante dalle fatture relative al periodo

per il potere calorifico convenzionale del metano, pari a 9,45 kWh/m³

per rendimento medio stagionale di generazione .

Il rendimento medio stagionale di generazione è stato determinato con riferimento ad un uso standard dell'edificio. Il suo valore è pari a 1,026.

I dettagli del calcolo sono riportati in allegato n°4.

Conservare questo paragrafo solo quando l'energia prodotta dai generatori di calore non sia determinabile sulla base delle letture dei contatori di calore di centrale.

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7.5 Determinazione dei consumi volontari ed involontari per acqua calda sanitaria

7.5.1 Consumi volontari per acqua calda sanitaria

I consumi volontari per acqua calda sanitaria Qvol,acs,i di ciascuna unità immobiliare, si ricavano come

Qvol,acs,i = Vacs,i x CP x (Tacs – Tfredda) = Vacs,i x Kacs

• Vacs,i è il volume di acqua calda sanitaria prelevato dall'unità immobiliare i nel periodo di contabilizzazione

• CP è il calore specifico dell'acqua, pari a 1,16 kWh/m³ °C

• Tacs è la temperatura dell'acqua calda sanitaria al punto di consegna alle unità immobiliari, pari a _50_ °C

• Tfredda è la temperatura media annuale dell'acqua in arrivo al bollitore per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria, che si assuma pari alla temperatura media annuale dell'aria esterna pari a _13_°C.

La Tacs è determinata dalle impostazioni delle regolazioni dell'impianto di produzione dell'acqua calda sanitaria

La Tfredda è dichiarata in fattura dal fornitore dell'acqua. In alternativa può essere considerata uguale alla temperatura media annuale sulle 24 ore della temperatura esterna

Il conduttore ed il manutentore dovranno verificare periodicamente che la temperatura di erogazione dell'acqua calda sanitaria sia cosante. Eventuali variazioni devono essere concordate preventivamente e comunicate all'amministrazione per poter procedere alla correzione del calcolo del consumo volontario per acqua calda sanitaria.

Per l'edificio oggetto di questo progetto, con le temperature indicate dell'acqua calda sanitaria e dell'acqua fredda sanitaria, risulta Kacs = 42,92 kWh/m³

Questo valore dovrebbe essere normalmente compreso fra 40 e 45 kWh/m³ con riferimento ad un clima con circa 2400 GG ed acqua calda prodotta a 48°C.

Valori un po' più elevati sono possibili nelle zone montane in conseguenza della ridotta temperatura dell'acqua fredda sanitaria.

7.5.2 Consumi involontari per acqua calda sanitaria

In generale i consumi involontari per acqua calda sanitaria si ricav ano per differenza fra consumo totale e volontario.

I consumi involontari per acqua calda sanitaria sono dati da:

Qinv,acs = Qtot,acs – Qvol,acs

• Qtot,acs sono i consumi totali per acqua calda sanitaria

• Qvol,acs è la somma dei consumi volontari per acqua calda sanitaria delle unità immobiliari Σi Qvol,acs,i

… oppure in casi specifici, ad esempio in mancanza di un contatore del calore utile immesso in rete da un sistema solare termico, si utilizza il seguente testo in alternativa.

Non essendo prevista l'installazione di contacalorie per la misura del consumo totale per acqua calda sanitaria Qacs, il consumo involontario per acqua calda sanitaria Qinv,acs è stato determinato con il calcolo analitico in conformità alla norma UNI 11300-2 e vale _______ kWh/anno, che dovranno essere addebitati ai condomini in base ai millesimi di acqua calda sanitaria

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Il consumo totale per acqua calda sanitaria Qtot,acs è dato da

Qtot,acs = Qinv,acs + Qvol,acs

7.6 Determinazione dei consumi volontarie ed involontari per riscaldamento

In caso di contabilizzazione indiretta

Trattandosi un impianto colonne montanti di tipo previso nel prospetto 10 della norma UNI 10200:2013, il consumo involontario è determinato come una frazione kinv del fabbisogno di energia utile.

Nel caso specifico il consumo involontario per riscaldamento Qinv,cli è pari al 25% del fabbisogno di energia utile ideale, cioè 97.516 x 0,25 = 24.379 kWh/anno che dovranno essere addebitati ai

condomini in base ai millesimi di riscaldamento.

Nel caso di reti di tipo non previsto dal prospetto 10 della norma UNI 10200:2013, il consumo involontario verrà determinato con il calcolo analitico.

Si deve determinare la dispersione totale della rete di distribuzione e non le sole dispersioni non recuperate.

Il consumo volontario per riscaldamento Qvol,cli è dato anno per anno da:

Qvol,cli = Qtot,cli – Qinv,cli

In caso di contabilizzazione diretta

Il consumo volontario totale per riscaldamento Qvol,cli è dato dalla somma dei prelievi di calore registrati dai contatori individuali.

Il consumo involontario per riscaldamento Qinv,cli è dato anno per anno da:

Qinv,cli = Qtot,cli – Qvol,cli

7.7 Determinazione dei consumi di energia elettrica

Sono i consumi elettrici della caldaia e delle pompe di circolazione.

Poiché non è installato un contaore elettrico, il consumo è stato stimato per calcolo in 654 kWh/anno.

oppure

Il consumo di energia elettrica ausiliaria si determina leggendo il contatore di energia elettrica

dedicato di cui al punto 6.XXX del presente progetto.

In presenza di servizio riscaldamento ed acqua calda sanitaria che condividono il generatore di calore, si assumerà un unico costo dell'energia, risultante dalla somma dei costi per il combustibile e per l'energia elettrica.

In caso di utilizzo di generatori di calore specifici per i diversi servizi, si stimerà la quota di energia elettrica da attribuire a ciascun servizio, in vista della determinazione di un costo specifico diverso per ciascun servizio.

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7.8 Ripartizione delle spese gestionali fra riscaldamento ed acqua calda sanitaria

Da utilizzare in caso di presenza di entrambi i servizi

I costi di esercizio e manutenzione ordinaria verranno ripartiti nelle seguenti proporzioni fra i servizi riscaldamento ed acqua calda sanitaria:

kcli = _0,80_ frazione da attribuire al servizio riscaldamento e da ripartire fra i condomini in

base alla tabella millesimale di riscaldamento kacs = _0,20_ frazione da attribuire al servizio acqua calda sanitaria e da ripartire fra i

condomini in base alla tabella millesimale di acqua calda sanitaria

Questo rapporto è determinato dal rapporto dei fabbisogni di energia utile ideale per riscaldamento ed acqua calda sanitaria

7.9 Contabilizzazione dei bollitori termoelettrici

Cancellare se non ne sono presenti

I bollitori termoelettrici prelevano calore dalla rete di riscaldamento quando questa è attiva. Quando il riscaldamento non è attivo oppure la temperatura di mandata è insufficiente per la corretta produzione di acqua calda sanitaria, una resistenza elettrica provvede all'integrazione

necessaria. Ogni singolo condomino può scegliere se:

mantenere allacciato il bollitore termoelettrico alla rete di riscaldamento condominiale.

disconnettere definitivamente il bollitore termoelettrico alla rete di riscaldamento condominiale.

Ciascun bollitore termoelettrico che rimane allacciato alla rete del riscaldamento dovrà essere equipaggiato, a spese del singolo condomino, con i seguenti componenti:

valvola termostatica, per l'interruzione della circolazione quando il bollitore è in

temperatura detentore, per limitare la portata di acqua prelevata dall'impianto

contatore di calore per la misura del calore prelevato

CI sono valvole termostatiche autoazionate specifiche per questa applicazione, che vanno tarate a circa 50 °C.

Le caratteristiche del contatore previsto sono le seguenti:

• Marca XXXXXXXXXX

• Modello XXXXXXXXXX

• Diametro nominale DN XXX

• Portata nominale Qn XXX m³/h

• Perdita di carico alla portata nominale XXX m c.a.

• Perdita di carico alla portata di progetto XXX m c.a.

Il dimensionamento di questo contacalorie sarà il più piccolo possibile

7.10 Casi particolari

Verranno date qui, ovvero nelle pertinenti parti del progetto, le istruzioni per casi speciali.

Ad esempio, in presenza di alcuni corpi scaldanti come ventilconvettori in una rete ove sono presenti radiatori, si può installare un contacalorie per i ventilconvettori e ripartitori sui radiatori. La

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determinazione del consumo totale ed in volontario rimane la stessa prevista per la contabilizzazione indiretta ma una volta determinato il consumo volontario totale, il consumo volontario rilevato dal contacalorie verrà addebitato senz'altro ai rispetti condomini e la rimannza (consumo volontario totale – volontario misurato dai contacalorie) verrà ripartito fra i restanti condomini in base alle indicazioni dei ripartitori. In questi casi occorre fare molta attenzione alla corretta determinazione del consumo involontario totale.

8 Calcolo esempio di ripartizione 1° anno

I destinatari principali di questo capitolo sono i condomini.

Devono sapere fin dall'inizio quali variazioni comporta presumibilmente il passaggio alla contabilizzazione individuale.

Di seguito viene riportato un calcolo previsionale della ripartizione dei costi del servizio riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria nel caso di uso standard dell'edificio e di adozione del metodo di calcolo previsto dalla norma UNI-TS 11200:2013, così come descritto in questo progetto.

Ai fini del calcolo si è tenuto conto delle seguenti ipotesi:

costo del metano: 0,90 €/m³

consumo di metano stagionale: 14.916 m³

costo dell'energia elettrica: 0,27 €/m³

consumo di elettricità stagionale: 654 kWh

costo del servizio di conduzione, manutenzione e terzo responsabile: 800,00 €/anno

costo del servizio di ripartizione dei consumi : 300,00 €/anno

indicazioni dei ripartitori a fine stagione proporzionali al fabbisogno di energia utile della rispettiva unità immobiliare (uso standard dell'edificio)

consumo di acqua calda sanitaria pari a quello standard.

Gli altri dati sono quelli previsti dal presente progetto.

Il risultato è riportato nella seguente tabella.

Il dettaglio della procedura di calcolo è riportato in allegato n°6.

Ripartizione totale

vol. inv. vol. inv. risc. a.c.s.

€ € € € € € €

Appartamento 1 131,38 111,68 853,71 188,22 77,80 13,58 1.376,36

Appartamento 2 110,48 93,91 723,40 159,49 65,93 11,42 1.164,63

Appartamento 3 119,43 101,53 842,71 185,80 76,80 12,34 1.338,61

Appartamento 4 139,34 118,45 973,98 214,74 88,77 14,40 1.549,67

Appartamento 5 131,38 111,68 512,33 112,96 46,69 13,58 928,61

Appartamento 6 110,48 93,91 550,43 121,35 50,16 11,42 937,75

Appartamento 7 119,43 101,53 647,12 142,67 58,98 12,34 1.082,07

Appartamento 8 139,34 118,45 589,31 129,93 53,71 14,40 1.045,14

Appartamento 9 131,38 111,68 738,45 277,55 114,73 13,58 1.387,36

Appartamento 10 98,53 83,76 609,99 210,28 86,92 10,18 1.099,66

Appartamento 11 104,50 88,84 702,29 237,24 98,07 10,80 1.241,73

Appartamento 12 139,34 118,45 836,11 312,08 129,00 14,40 1.549,38

Totale 14.700,98

a.c.s. Risc. GestioneTOTALE

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9 Calcolo della ripartizione delle spese negli anni successivi

Negli anni successivi, la norma UNI 10200 prevede che la ripartizione delle spese di riscaldamento venga effettuata nel modo seguente.

Procedura da aggiornare per il caso specifico, riportando anche i valori corretti determinati a progetto nel capitolo 7.

Il destinatario sono l'amministrazione ed i condomini.

Rif Calcolo Descrizione

1

Definire il periodo di ripartizione della spesa. Il periodo di ripartizione della spesa deve essere delimitato in un periodo di assenza del servizio riscaldamento (ad esempio, alla prima scadenza di fatturazione del gas

successiva al termine della stagione di riscaldamento).

2 Stot Calcolare la spesa complessiva per acquisto di combustibile ed energia elettrica per la centrale termica Stot nel periodo di ripartizione della spesa.

3 G

Determinare la quantità di gas G espressa in Sm³ e consumata nel periodo di ripartizione della spesa, ricavandola dalle letture del contatore del gas al

termine della stagione di riscaldamento;

In alternativa (non consigliata) ricavare la quantità di gas dalle bollette pertinenti, qualora riportino la lettura effettiva.

4 Qtot

Rilevare le quantità di energia utile prodotte Qtot,cli e Qtot,acs dalla lettura dei contacalorie di produzione e determinare

Qtot = Qcli,tot + Qacs,tot

Alternativa non consigliata, da riservare a piccoli condomini:

- Determinare Qtot per calcolo

- Determinare Qacs,tot in base alla lettura del contatore di energia dell'acqua calda sanitaria (alimentazione del serpentino)

- Determinare Qcli,tot per differenza: Qcli,tot = Qtot - Qacs,tot

5 Cu Determinare il costo unitario dell'energia utile prodotta Cu in [€/kWh] come

Cu = Stot/Qtot

6 Qinv,cli

Il prelievo involontario per riscaldamento Qinv,cli si considera fisso e pari a 21.720 kWh

In presenza di un impianto di riscaldamento a zone e di contabilizzazione diretta, la procedura descritta nelle operazioni da 6 a 11 deve essere modificata. Il consumo volontario totale per riscaldamento sarà dato dalla somma delle letture dei contacalorie ed il consumo involontario totale sarà ricavato per differenza rispetto al consumo totale (Qinv,cli = Qtot,cli – Qvol,cli)

7 Sinv,cli Determinare la spesa complessiva per consumo involontario Sinv,cli

Sinv,cli = Qinv,cli x Cu

8 Sinv,cli,ui Ripartire la spesa per prelievo involontario per riscaldamento Sinv,cli in base ai millesimi di riscaldamento

9 Qvol,cli Determinare il prelievo volontario per riscaldamento Qvol,cli in [kWh] come

Qvol,cli = Qtot,cli – Qinv,cli

10 Svol,cli Determinare la spesa per prelievo volontario Svol,cli in € come

Svol,cli = Qvol,cli x Cu

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11 Svol,cli,ui Ripartire la spesa per prelievo volontario per riscaldamento Svol,cli in base alle letture degli apparecchi di ripartizione

12 Vacs,ui Rilevare i consumi di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare

Vacs,ui

13 Qvol,acs,ui

Determinare i consumi volontari per acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare Qvol,acs,i come

Qvol,acs,ui = Vacs,ui x Kacs (Kacs = 42,92 kWh/m³)

14 Svol,acs,ui

Determinare la spesa per consumi volontari di acqua calda sanitaria di ciascuna unità immobiliare Svol,acs,i come

Svol,acs,ui = Qvol,acs,ui x Cu

15 Qvol,acs

Determinare i consumi volontari totali per acqua calda sanitaria Qvol,acs come somma dei consumi volontari delle unità immobiliari

Qvol,acs = Σi Qvol,acs,ui

16 Qinv,acs Determinare i consumi involontari per acqua calda sanitaria Qinv,acs come

Qinv,acs = Qtot,acs - Qvol,acs

17 Sinv,acs

Determinare la spesa per consumi involontari per acqua calda sanitaria Sinv,acs come

Sinv,acs = Qinv,acs x Cu

18 Sinv,acs,ui Ripartire la spesa per consumi involontari per acqua calda sanitaria in base ai millesimi di acqua calda sanitaria

19 Sgest,cli Sgest,acs

Ripartire la spesa per la gestione e manutenzione ordinaria fra riscaldamento ed acqua calda sanitaria in proporzione ai rispettivi consumi

totali

20 Sgest,cli,ui Sgest,acs,ui

Ripartire le spese per gestione e manutenzione del riscaldamento in base ai rispettivi millesimi.

utilizzando i parametri precedentemente definiti nella presente relazione tecnica.

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Allegati

Allegato n°1 Distinta dei corpi scaldanti di ciascuna unità immobiliare con indicazione delle rispettive potenze e dei parametri dei ripartitori

Allegato n°2 Tabella generale con dimensioni corpi scaldanti, preregolazione valvole ed identificazione ripartitori

Allegato n°3 Rapporto di calcolo dei fabbisogni di energia utile di ciascuna unità immobiliare ai fini della determinazione dei millesimi di riscaldamento secondo la norma UNI TS 11200:2013

Allegato n°4 Rapporto di calcolo dei rendimenti dell'impianto ai fini della determinazione del rendimento di generazione

Allegato n°5 Schemi planimetrici di riferimento delle unità immobiliari

Allegato n°6 Calcolo della ripartizione delle spese in caso di uso standard dell'edificio

Allegato n°7 Schema funzionale della centrale termica con inserimento dei contatori di calore