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CONSORZIO PER L’APPLICAZIONE DELLA RICERCA E LA CREAZIONE DI AZIENDE INNOVATIVE Antonio Massara Comunicare la Ricerca #1

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CONSORZIO PER L’APPLICAZIONE DELLA

RICERCA E LA CREAZIONE DI

AZIENDE INNOVATIVE

Antonio Massara

Comunicare la Ricerca #1

convergenza 1

cultura e tecnologia: convergenza.

convergenza 2

media convergenti:

TV, stampa, web, Social, editoria, youtube, chat, app, etc etc

tutti verso un’unica “cosa” che funziona in Html5 su DISPOSITIVI MOBILI

mezzi

ora sappiamo cosa abbiamo disposizione per lavorare sulla cultura

allora scriviamo ogni 3 secondi su Fb:

venite al workshop/museo/mostra!

non funziona

perchè?indizio:

il comico che dice al pubblico “ridete” non fa ridere.

Quindi il comico fa un’altra cosa. Cosa?

cos’è questo?

cos’è questo?

Alle 10,12 di piovosa giornata genovese, una indaffarata avvocatessa si avvia alla Cancelleria del Tribunale per consegnare un pezzo di carta, frutto di 48 ore di indefesso lavoro. Piove da due giorni e dai monti un’ondata di piena si abbatte sul fiume. Lei è in pericolo. Il Bisagno potrebbe trascinarla in mare.

cos’è questo?

• Abbiamo la foto e il nome di chi scrive, il testo con luogo e ora, e un tizio che può intervenire

• Un messaggio? No, di più • Una notizia? No, lo era • Un commento personale? • E allora perché precisare luogo e ora • C’è mistero? Attesa? Destino?

cos’è questo?

Abbiamo un protagonista, un media e uno spettatore che può intervenire.

cos’è questo?

NARRATIVA MULTIMEDIALE INTERATTIVA

cos’è questo?

sinossi: messaggero in pericolo

cos’è questo?

TUTTO quello che vediamo, sentiamo, guardiamo e vediamo

è UNA STORIA.

nei media

le storie vivono nel nostro cervello e sono proposte dai media convergenti.

NEI MEDIA CI SONO STORIE.

media

esempio di media privo di contenuto narrativo

storie

Potreste dire che sono gli uomini a cambiare il mondo, non le storie.

storie potenti

chi ha inventato il Natale? chi ha inventato il Robot?

e il Grande Fratello?

storie potenti

le storie sono potenti e cambiano il mondo.

Perché?

storie potenti - indizi

le storie piacciono,

perché?

storie potenti - indizi

storie potenti - indizi

Effetto  Kuleshov  https://www.youtube.com/watch?v=_gGl3LJ7vHc

storie potenti - indizi - Heider e Simmel 1944

https://www.youtube.com/watch?v=76p64j3H1Ng

neuroni a specchio e cervello narrativo

• riproduco quello che vedo • attribuisco le emozioni soggettive • m’invento una storia con quello che vedo

e che sento • e in tutto ciò mi diverto e imparo un

sacco

neuroni a specchio e cervello narrativo

Dio creò l’uomo perché gli piacciono le storie.

(Wiesel)

anch’io, a specchio

• dovete fare vivere le storie nella mente della gente, dovete estraniarvi, uscire dal vostro mondo entrare in quello del narratore che crea mondi da far vivere alla gente;

• la tecnica è un incidente di percorso (cit)

• Quasi ogni storia che funziona è un viaggio dell’eroe, studiate J. Campbell

C. Vogler, lettura

il viaggio dell’eroe (lettura)

conseguenze:

• qualunque testo, immagine, video o suono sul web è una storia, parla di chi lo produce e lo condivide —-> CONSAPEVOLEZZA

• se raccontate storie che FUNZIONANO, raggiungerete i vostri obiettivi —-> CONSAPEVOLEZZA

• se condividete male (storie stupide, insulti etc) vi fate del male per sempre perché non sono fogli di carta, rimangono lì per sempre —-> CONSAPEVOLEZZA

storytelling

Tutto ciò che abbiamo visto finora si chiama

STORYTELLING

esercizio

La micro placca siculo iblea forma un arco tra Pantelleria, Ferdinandea, Ustica, Isole Eolie e l’Etna. E forse galleggia su un’unica fontana di lava.

Descrivere la scoperta in: • due righe • quattro parole

Tempo: mezz’ora

content

Ogni storia, o brano di storia, in Rete si chiama Content.

CONTENT

“CONTENT” una parola orribile per definire una creazione artistica narrativa in rete.

E’ una CREAZIONE perchè prima non c’era adesso c’è,

è ARTISTICA perchè riguarda una delle possibili arti narrative finora note,

è NARRATIVA perchè tutto è storia.

COME SI FA IL CONTENT

BISOGNA LAVORARE IN MODO CREATIVO

FARE CONTENT NON È UNO SCHERZO, ALL’ESTERO LO SANNO BENE. IN ITALIA, COMPRESSI TRA DANTE E FACEBOOK, ANCORA NON SI È CAPITO NULLA. IL CONTENT CREATOR, IL CONTENT MANAGER, IL WEB EDITOR SONO TUTTE PROFESSIONI IN PIENO SVILUPPO, STA A VOI COLTIVARLE.

CLASSIFICAZIONE DEL CONTENT

• Brevi: 140 battute, un’immagine, 15” di video.

• Lunghi: 2000 parole, una galleria, da 60” di video in poi.

• LEGARE, MAGNETIZZARE, COLLEGARE

• Il vantaggio di questa classificazione è che tiene conto del tempo sia dal lato dei fruitori che dei creatori del content.

QUANTO CONTENT?

• forse Google potrebbe rispondere, noi ci fidiamo del nostro naso.

• siamo subissati da frames, sinossi, trame, stringate: cip cip, sms, msg, mmm, ooo, ;))); MORMORII per non morire.

• il Content Lungo è una chimera, e chi lo sa fare bene e sa farsi vedere ottiene molto più credito donando un’oasi di pace.

IL CONTENT LUNGO

LETTURA:

Graham Greene: prefazione a “ Il terzo uomo”

IL CONTENT LUNGO legato a puntate

A partire dal 1831 Honoré de Balzac decise di anticipare sui giornali alcuni capitoli dei romanzi che stava scrivendo.

Lo ritenne un buon mezzo per creare l'attesa nel pubblico prima dell'uscita dell'opera completa in formato libro.

(wiki su romanzo d’appendice)

IL CONTENT NASCE LUNGO E SI DIVIDE

E’ meglio avere tutta la storia, e poi sceneggiarla, spezzettarla, creando suspence, avventura, generare domande, aspettative, suspence.

IL CONTENT NASCE LUNGO E SI DIVIDE

• occorre “fare un mondo” • per farlo ancora più grande (Romanzo,

sito, ebook) • per farlo “a pezzi” (Post su Blog) • a pezzettini (Tweet) • per farlo “vedere” (sceneggiatura e

storyboard) • per farlo “gustare” (Media convergenti)

CONTENT: come e dove

• mobile • social network, youtube,

ebook

DIGRAPH!

CONTENT PER DIGRAPH

DIGRAPH: OGGETTO narrativo

multimediale interattivo per

dispositivi mobili.

RIASSUMENDO

Per fare storytelling su mobile dobbiamo realizzare Digraph.

I digraph lunghi si chiamano ebook.

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

Le mostre e i musei sono luoghi pieni di storie. Non è possibile capire ciò che si vede se non si sa. Purtroppo però le storie languono, come mai?

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

Le mostre “mostrano” oggetti che sono simulacri di storie, le storie invece non ci sono.

Occorre proporle in altro modo, prima, durante e dopo.

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

La comunicazione divulgativa della mostra offre la storia “prima” e fa da magnete attrattore della visita.

E’ l’incipit del romanzo

PRIMA

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

L’incipit non racconta la storia, fa nascere il desiderio di saperne di più. (non fate mostre “virtuali”, non fate web site “completi”)

Per ogni storia si possono realizzare molti digraph “incipit” dal sapore diverso

INCIPIT

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

Condividere gli incipit della mostra con un Piano Editoriale da congegnare assai prima che la Mostra sia inaugurata, con ogni tipo di “scusa”: - allestimento - personaggi - immagini - problematiche - altro - sempre in digitale, evitare carta.

INCIPIT

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

I visitatori vogliono vedere la mostra, quindi: - niente video - niente totem

durante la visita

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

Funzionano: - pannelli verbali - digraph strettamente mobile - eventuali Qrcode - wifi free!

durante la visita

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

- app (IOS e/o Android) - web app (siti web responsive) - si può differenziare il sito dalla web

app da visionare “in situ”. - ebook

durante la visita: digraph

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

- dopo, il visitatore vuole portare via qualcosa di valore: puntate su un aspetto e offrite approfondimento e link;

- non dite tutto di tutto, potrebbero aver voglia di tornare;

- fate di tutto per avere una mail

dopo: un approfondimento di carattere

MOSTRE E MUSEI STRUMENTI DIGITALI

- la visita è una scoperta, non rivelatela prima;

- la visita è una sorpresa, siate generosi con le infos “dentro”

- dopo la visita è un ricordo interessante, da rinnovare con la newsletter

in generale

le app e la cultura

qualche esempio

Grazie per l’attenzione