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Comune di Villafranca di Verona Proposta di Deliberazione N° : 12 del 09/01/2013 AREA IV - SERVIZI TECNICI Unità URBANISTICA OGGETTO: CONFERMA DELLA VARIANTE PARZIALE AL PRG COMUNALE DI ADEGUAMENTO ALL’ART. 4 “AREE AEROPORTUALI” DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO D’AREA QUADRANTE EUROPA, L.R.V. 11/04, ART. 48, C. 1 TER. AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI RISCHIO DELL'AEROPORTO VALERIO CATULLO DI VERONA VILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLARIO CATULLO DI VERONA VILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLATE RICADENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA - TESTATA SUD (TESTATA RWY 04) E AREE LATERALI - D.LGS 96/05 E SS MM. E II. - ART. 707 IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: Con il decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, e relative disposizioni correttive e integrative di cui al decreto legislativo 15 marzo 2006 n. 151, è stata operata la revisione della parte aeronautica del Codice della navigazione. In particolare il capo III del Codice introduce vincoli alla proprietà privata nelle aree limitrofe agli aeroporti ed in particolare l’art.707 prevede l’adozione di appositi Piani di Rischio con lo scopo di “rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti”. I Piani di rischio sono i documenti contenenti le indicazioni e le prescrizioni da recepire negli strumenti urbanistici dei singoli Comuni e rappresentano lo strumento per la tutela del territorio da un eventuale incidente aereo; il loro scopo è quello di rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti. La procedura contenuta nel Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti e nella circolare Enac del 30/8/2010 serie APT-33 prevede che l’elaborazione del documento possa avvenire nell’ambito di un percorso concertato con la competente Direzione Centrale Regolazione Aeroporti dell’Enac, che, a conclusione della propria istruttoria, emette il parere di competenza evidenziando anche la condivisione delle scelte di pianificazione urbanistica adottate per garantire la tutela del territorio dal rischio generato dall’attività di volo. Infine i Comuni, a seguito del parere dell’Enac, adottano il piano di rischio introducendone le previsioni nei propri strumenti urbanistici. Il Comune di Villafranca di Verona aveva già provveduto a redigere il Piano di Rischio per la Testata Sud (Testata RWY 04) dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca in conformità al Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti approvato con emendamento dell’Enac n. 4 del 30/01/08, che all’epoca della redazione (maggio 2010) prevedeva l’individuazione di tre sole zone di tutela A, B e C in corrispondenza alla testata sud della pista aeroportuale. Con nota prot. 0126733/ENAC/IPP del 25.10.2010 l’Enac ha comunicato il parere favorevole al Piano di Rischio per la Testata RWY 04 dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca. Ottenuto il parere favorevole dell’Enac, l’Amministrazione Comunale di Villafranca di Verona ha quindi provveduto ad adottare il piano di rischio ed a introdurre delle relative previsioni nel proprio strumento Pag. 1 di 14

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Comune di Villafranca di Verona

Proposta di Deliberazione N° : 12 del 09/01/2013

AREA IV - SERVIZI TECNICIUnità URBANISTICA

OGGETTO: CONFERMA DELLA VARIANTE PARZIALE AL PRG COMUNALE DIADEGUAMENTO ALL’ART. 4 “AREE AEROPORTUALI” DELLE NORME TECNICHE DIATTUAZIONE DEL PIANO D’AREA QUADRANTE EUROPA, L.R.V. 11/04, ART. 48, C. 1 TER.

AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI RISCHIO DELL'AEROPORTO VALERIO CATULLO DIVERONA VILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLARIO CATULLO DI VERONAVILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLATE RICADENTI NEL TERRITORIO DELCOMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA - TESTATA SUD (TESTATA RWY 04) E AREELATERALI - D.LGS 96/05 E SS MM. E II. - ART. 707

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: Con il decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, e relative disposizioni correttive e integrative di cui al

decreto legislativo 15 marzo 2006 n. 151, è stata operata la revisione della parte aeronautica del Codicedella navigazione. In particolare il capo III del Codice introduce vincoli alla proprietà privata nelle areelimitrofe agli aeroporti ed in particolare l’art.707 prevede l’adozione di appositi Piani di Rischio con loscopo di “rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofeagli aeroporti”.

I Piani di rischio sono i documenti contenenti le indicazioni e le prescrizioni da recepire negli strumentiurbanistici dei singoli Comuni e rappresentano lo strumento per la tutela del territorio da un eventualeincidente aereo; il loro scopo è quello di rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livellidi tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti.

La procedura contenuta nel Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti e nella circolareEnac del 30/8/2010 serie APT-33 prevede che l’elaborazione del documento possa avvenire nell’ambitodi un percorso concertato con la competente Direzione Centrale Regolazione Aeroporti dell’Enac, che, aconclusione della propria istruttoria, emette il parere di competenza evidenziando anche la condivisionedelle scelte di pianificazione urbanistica adottate per garantire la tutela del territorio dal rischio generatodall’attività di volo. Infine i Comuni, a seguito del parere dell’Enac, adottano il piano di rischiointroducendone le previsioni nei propri strumenti urbanistici.

Il Comune di Villafranca di Verona aveva già provveduto a redigere il Piano di Rischio per la Testata Sud(Testata RWY 04) dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca in conformità al Regolamentoper la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti approvato con emendamento dell’Enac n. 4 del 30/01/08,che all’epoca della redazione (maggio 2010) prevedeva l’individuazione di tre sole zone di tutela A, B eC in corrispondenza alla testata sud della pista aeroportuale. Con nota prot. 0126733/ENAC/IPP del25.10.2010 l’Enac ha comunicato il parere favorevole al Piano di Rischio per la Testata RWY 04dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca.

Ottenuto il parere favorevole dell’Enac, l’Amministrazione Comunale di Villafranca di Verona ha quindiprovveduto ad adottare il piano di rischio ed a introdurre delle relative previsioni nel proprio strumento

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urbanistico con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 / 2011 del 25/01/2011, adottando laVariante al PRG.

La Regione del Veneto - Direzione Urbanistica e paesaggio con nota del 25.08.2011 prot. 397150,pervenuta in Comune in data 26.08.2011 prot. n. 24013 ha comunicato il parere favorevole alla citatavariante al Piano Regolatore Generale.

Considerato che: con nota del 10.03.2011 l’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali – ANCAI comunicava che era in

fase di revisione la normativa inerente alle modalità ed alle prescrizioni concernenti la redazione dei pianidi rischio aeroportuali, allegando le proposte di modifica dell’Enac al Regolamento dei Piani di Rischio.

Nel corso del procedimento sopra descritto l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – Enac aveva attivatole procedure per una modifica al Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti per quantoriguarda i Piani di Rischio Aeroportuali.

Infine l’Enac con Emendamento 7 del 20 ottobre 2011 ha modificato il Regolamento per la costruzione el’esercizio degli aeroporti, prevedendo un’ampia estensione delle aree di vincolo dei Piani di Rischio eintegrando le specifiche normative. In particolare con la modifica regolamentare vengono ampliate inmodo rilevante le aree di vincolo laterali alla pista aeroportuale per una larghezza di 1000 m dall’assedella pista per ogni lato, individuando due nuove zone di tutela C e D.

Essendo stata modificata in maniera significativa e determinante la regolamentazione per la disciplina deiPiani di Rischio Aeroportuale ed essendo necessario l’adeguamento della strumentazione urbanisticacomunale alle nuove disposizioni regolamentari approvate con Emendamento Enac n. 7 del 20 ottobre2011, è stata sospesa la variante parziale al PRG precedentemente adottata con D.C.C. n. 4 / 2011 del25/01/2011, in quanto la precedente normativa era ritenuta ormai superata dalle modifiche intercorse.L’Amministrazione comunale ha quindi incaricato l’Ufficio Urbanistica a redigere l’Aggiornamento delPiano di Rischio dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativo alle aree vincolatericadenti nel territorio del Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud (Testata RWY 04) e areelaterali, ed a trasmettere lo stesso all’Enac.

Con la Deliberazione della Giunta Comunale n° 73 / 2012 del 01/06/2012 l’Amministrazione Comunaledi Villafranca di Verona ha disposto la trasmissione all’Enac della documentazione predisposta dalpersonale dell’Area Tecnica, costituente l’Aggiornamento del Piano di Rischio dell’Aeroporto ValerioCatullo di Verona Villafranca relativo alle aree vincolate ricadenti nel territorio del Comune diVillafranca di Verona - Testata Sud (Testata RWY 04) e aree laterali.

con note prot. 0108710/IPP del 28/08/2012 e prot. 0124264/IPP del 28/09/2012 l’Enac ha comunicato pergli aspetti di competenza il parere favorevole con alcune prescrizioni sull’aggiornamento del piano dirischio aeroportuale del Comune di Villafranca di Verona.

l’Aggiornamento del Piano di Rischio dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativo allearee vincolate ricadenti nel territorio del Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud (Testata RWY04) e aree laterali, approvato dall’Enac, è costituito dalla seguente documentazione:

- P01 – elaborato grafico “Inquadramento territoriale e Zone di tutela” - 1:5000;- P02 - elaborato grafico “ Previsioni urbanistiche nelle zone di tutela” - 1:5000;- R01 - Relazione Tecnica e Norme di Attuazione – Appendici 1, 2 e 3;- Elaborato - 13 3 3.2 95 del PRG vigente con evidenziate le zone F80.

Il suddetto Piano di Rischio Aeroportuale prevede l’origine dell’impronta delle zone di tutela attestata incorrispondenza dello STRIP, relativo alla configurazione della pista prevista nel Piano di sviluppo, cheprevede interventi di riqualifica della pista di volo con un contenuto spostamento del limite delle strisciadi sicurezza (STRIP) lato testata RWY 04 verso il territorio del Comune di Villafranca di Verona. Lezone di tutela A, B e C si estendono, in asse con la pista dell’aeroporto, per una lunghezza di 3000 mtsino a terminare a ovest della Zona Industriale Artigianale di Villafranca denominata Polo Postumia. Lezone di tutela C e D relative alle aree laterali alla pista aeroportuale si estendono fino ad una larghezza di1000 m a partire dall’asse della pista lungo entrambi i lati della pista.

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Visti: Il comma 1 ter dell’art. 48 – Disposizioni transitorie - della Legge Regionale del Veneto n. 11/04 “Norme

per il Governo del Territorio” che precisa: “In deroga al divieto previsto dal comma 1, finoall’approvazione del primo PAT, sono consentite, anche in assenza dei requisiti di cui al comma 9dell’articolo 50 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e successive modificazioni e con leprocedure dei commi 10, 11, 12, 13 e 14 del medesimo articolo 50, le varianti allo strumento urbanisticogenerale finalizzate all’adeguamento al piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC), ai pianiterritoriali di coordinamento provinciale (PTCP), ai piani di assetto del territorio intercomunale (PATI)aventi ad oggetto i singoli tematismi di cui al comma 1, dell’articolo 16, riferiti agli ambiti e previsionidi cui al comma 2, lettere a) e b) del medesimo articolo 16 limitatamente a temi di interesse pubblico o dipubblica utilità, ai piani di area ed ai piani ambientali di cui all’articolo 9 della legge regionale 16agosto 1984, n. 40 ”.

L’art. 4 – Aree aeroportuali - del Titolo II delle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.Q.E., approvatocon D.C.R.V. n. 69 del 20.10.1999 e ss. mm. e ii., che prevede nelle direttive: “i Comuni, in sede diadeguamento degli strumenti urbanistici al piano di area, provvedono a regolare l'edificabilità inconformità alla legislazione vigente e specificatamente con riferimento alla sicurezza e alla funzionalitàdelle strutture aeroportuali, anche individuando eventuali ambiti ove vietare l'edificazione”. Inoltre nellePrescrizioni e vincoli del medesimo articolo viene indicato che nelle direzioni di atterraggiodell'Aeroporto Catullo vigono le limitazioni di cui all'articolo 715 del Codice della Navigazione comemodificato dalla legge 4 febbraio 1963, n.58.

L’Art. 13 “Ambito di applicazione delle norme sulla partecipazione” della Legge 7 agosto 1990, n. 241che precisa che non si applicano le disposizioni contenute nel capo III “Partecipazione al procedimentoamministrativo” nei confronti dell’attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di attinormativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme leparticolari norme che ne regolano la formazione.Infatti la procedura della Variante parziale al P.R.G. Comunale permette le massime garanzie dipubblicità e di possibilità di osservazioni da parte dei Soggetti proprietari degli immobili interessati dallelimitazioni del Piano di Rischio Aeroportuale e in generale da chiunque ne abbia interesse.

La deliberazione di Giunta Regionale Veneto n. 2768 del 21/06/1994 di approvazione definitiva dellaVariante Generale al Piano Regolatore Generale del Comune di Villafranca di Verona, pubblicata sulB.U.R. n. 62 del 29/07/1994, efficace dal 14/08/1994, e successive modificazioni.

Considerato che: attualmente è ancora in corso la redazione del piano di assetto del territorio (P.A.T.) del Comune di

Villafranca di Verona, ai sensi della Legge Regionale del Veneto n. 11 del 23 aprile 2004 "Norme per ilgoverno del territorio".

L’Ufficio Tecnico Comunale ha redatto la Variante al PRG Comunale finalizzata all’adeguamento delPRG Comunale all’art. 4 “Aree Aeroportuali” delle Norme Tecniche di Attuazione del PAQE, cheprevede l’introduzione delle prescrizioni e dei vincoli dell’Aggiornamento del Piano di Rischiodell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativo alle aree vincolate ricadenti nel territoriodel Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud (Testata RWY 04) e aree laterali approvato dall’Enac.La Variante parziale al PRG Comunale è costituita dalla seguente documentazione:

- Relazione illustrativa;

- Norme Tecniche di Attuazione;

- Elaborato del PRG vigente: tav. 13 1 3/89, scala 1:5000 – P.R.G. zone significative – Dossobuono;

- Elaborato del PRG variante: tav. VAR 13 1 3/89, scala 1:5000 – P.R.G. zone significative –Dossobuono;

- Aggiornamento del Piano di Rischio dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativoalle aree vincolate ricadenti nel territorio del Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud(Testata RWY 04) e aree laterali, approvato con i seguenti pareri, nota del 28/08/2012 prot.0108710/IPP - nota del 28/09/2012 prot. 0124264/IPP, costituito dalla seguente documentazione:

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P01 – elaborato grafico “Inquadramento territoriale e zone di tutela” - 1:5000; P02 - elaborato grafico “ Previsioni urbanistiche nelle zone di tutela” - 1:5000; R01 - Relazione Tecnica e Norme di Attuazione – Appendici 1, 2 e 3; Elaborato - 13 3 3.2 95 del PRG vigente con evidenziate le zone F80;

- Rapporto Ambientale Preliminare per la verifica di assoggettabilità a VAS-VINCA;

- Asseverazione della non-necessità della valutazione idraulica ai sensi della D.G.R.V. n. 2948 del06/10/2009.

Con nota del 30/08/2012 prot. n. 24327 è stata trasmessa al Genio civile l’asseverazione della non-necessità della valutazione idraulica ai sensi della D.G.R.V. n. 2948 del 6 ottobre 2009.Con nota del 14/09/2012 prot. n. 413455 il Dirigente Responsabile della Regione Veneto – SegreteriaRegionale per l’Ambiente – Genio Civile di Verona ha preso atto dell’asseverazione dalla quale emergeche la variante in argomento non comporta trasformazioni che possano modificare il regime idraulico delterritorio e che pertanto non si ritiene necessaria la valutazione di compatibilità idraulica.

Con nota del 09/07/2012 prot. n. 19712 è stata trasmessa alla Regione del Veneto la documentazionenecessaria ai fini dell'attivazione della Verifica di Assoggettabilità a VAS.

Con nota del 15/11/2012 prot. n. 518928 il Dirigente Responsabile della U.P. Coord. Commissioni(VAS–VINCA–NUVV) ha trasmesso il parere della Commissione Regionale VAS n. 113 del 30/10/2012di NON assoggettare alla procedura V.A.S. il Piano di Rischio aeroportuale e la conseguente variante alPRG, con l’inserimento nelle Norme del Piano della seguente raccomandazione:“Atteso che il piano riduce il potenziale aumento di consumo del suolo e favorisce il mantenimento dellespecificità ecologiche e la conservazione del paesaggio rurale, al fine di promuovere l’evoluzione delpaesaggio stesso verso obiettivi di migliore qualità, si suggerisce di potenziare l’inserimento di aree averde limitrofe ai centri abitati e alle zone residenziali e di potenziare gli aspetti ecologici del paesaggiocon la riqualificazione a verde delle sponde dei canali irrigui con specie vegetali autoctone, nonché dipotenziare le qualità ecologiche con l’introduzione, dove è possibile, di zone a rimboschimento”.

La presente Variante al PRG Comunale provvede a disciplinare le limitazioni ai nuovi insediamenti edalle nuove attività nelle zone di tutela, e non incide sul dimensionamento del P.R.G. o sulla relativaprevisione di superfici a standard.

Ritenuto di provvedere all’adeguamento della strumentazione urbanistica comunale alle nuove disposizioniregolamentari approvate con Emendamento Enac n. 7 del 20 ottobre 2011, procedendo con l’adozione dellapresente Variante parziale al PRG Comunale finalizzata all’adeguamento del PRG Comunale all’art. 4 “AreeAeroportuali” delle Norme Tecniche di Attuazione del PAQE, relativamente all’Aggiornamento del Piano diRischio dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativo alle aree vincolate ricadenti nel territoriodel Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud (Testata RWY 04) e aree laterali, approvato dall’Enac con iseguenti pareri, nota del 28/08/2012 prot. 0108710/IPP - nota del 28/09/2012 prot. 0124264/IPP, e con laraccomandazione della Commissione Regionale VAS n. 113 del 30/10/2012.

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 / 2012 del 28/11/2012, ad oggetto “VARIANTEPARZIALE AL PRG COMUNALE DI ADEGUAMENTO ALL'ART. 4 "AREE AEROPORTUALI" DELLENORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO D'AREA QUADRANTE EUROPA, L.R.V. 11/04,ART. 48, C. 1 TER. ADOZIONE. APPROVAZIONE DELL'AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI RISCHIODELL'AEROPORTO VALERIO CATULLO DI VERONA VILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREEVINCOLATE RICADENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA -TESTATA SUD (TESTATA RWY 04) E AREE LATERALI - D.LGS 96/05 E SS MM. E II. - ART. 707”;

Preso atto che: le Norme Tecniche di Attuazione della presente Variante parziale al PRG all’art. 12 prevedono quanto

segue: “… Se previsti dalla strumentazione urbanistica e dalla regolamentazione comunale, sonoammessi gli interventi di sviluppo del territorio e gli ampliamenti degli edifici esistenti in conformità alladisciplina contenuta nelle presenti Norme Tecniche di Attuazione ed a condizione che gli stessi non

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comportino un incremento del carico antropico superiore a quello asserito nel documento denominato“appendice n. 3 - Piano di Rischio Aeroportuale” approvato dall’Enac. Potranno essere effettuati eventuali aggiornamenti e modificazioni del documento denominato“appendice n. 3 - Piano di Rischio Aeroportuale” solamente a seguito del parere favorevole dell’Enac esenza che ciò costituisca Variante al Piano di Rischio Aeroportuale ed alla strumentazione urbanisticacomunale. …”;

il Comune con nota del 11/10/2012 prot. n. 28414 ha trasmesso in sostituzione della Appendice 3 inviatacon nota del 02/08/2012, la documentazione denominata “Appendice 3 - Adeguamento Ottobre 2012”,che tiene conto degli incrementi del carico antropico derivanti dal redigendo Piano di Assetto delTerritorio, dagli ampliamenti degli edifici adibiti ad uso residenziale e non residenziale, e dagliinsediamenti nelle zone agricole, richiedendo il parere Enac sulla conformità con il vigente Regolamentoper la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti.

L’Enac con nota del 13.12.2012 prot. n. 0159777/IPP, pervenuto al protocollo comunale al n. 35205 indata 18.12.2012, ha comunicato il parere favorevole, precisando che “… l’unica area di tutela in cui sonostati riscontrati considerevoli incrementi, è l’area di tutela D. Essendo tale area caratterizzata da unlivello minimo di tutela, l’incremento del carico antropico dichiarato può essere considerato ammissibilesoltanto nel caso in cui non si realizzino, come prescritto nel Regolamento, interventi puntuali ad elevatoaffollamento sia di tipo residenziale che di tipo non residenziale, come stadi, centri commerciali, ediliziaintensiva ecc..”.

Precisato che: gli Uffici per le rispettive competenze hanno provveduto a dare corso alle procedure di adozione in

esecuzione a quanto disposto dal comma 1 ter dell’art. 48 – Disposizioni transitorie - della L.R.V. n.11/04 “Norme per il Governo del Territorio” e dall’art. 50 della L.R.V. n. 61/85 ;

è stata data adeguata notizia al pubblico dell’avvenuto deposito mediante avviso pubblicato all’AlboPretorio del Comune e della Provincia e mediante l’affissione di manifesti pubblicitari;

non è pervenuta alcuna osservazione alla presente Variante al P.R.G.;

in data 04/12/2012 al prot. n. 33903 è pervenuta la nota del 03/12/2012 della Provincia di Verona adoggetto “comunicazione di avvio del procedimento di pubblicazione della Variante al PRG all’albo online della Provincia adottato con provvedimento n. 66 del 28/11/2012. Aree aeroportuali – aggiornamentoPiano di Rischio dell’Aeroporto;

la L.R.V. n. 61/85 all’art. 50, c. 11, dispone che: “Il consiglio comunale entro trenta giorni dalla scadenzadel termine stabilito per la presentazione delle osservazioni, si pronuncia sulla variante confermandola oapportando le modifiche conseguenti all’accoglimento delle osservazioni pertinenti e, senza necessità diprocedere alla ripubblicazione degli atti, trasmette la variante in Regione per l’acquisizione del parereprevisto al comma 12”.

Visti: il Dlgs 9 maggio 2005 n. 96, modificato e integrato dal Dlgs 15 marzo 2006 n.151; il Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento n.

7 del 20 ottobre 2011; la circolare Enac del 30/8/2010 serie APT-33; l’art. 48, c. 1 ter, della L.R.V. n. 11 del 23 aprile 2004 e ss. mm. e ii.; la legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 e ss. mm. e ii.; la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 e ss. mm. e ii.; l’art. 4 – Titolo II delle N.T.A. del P.A.Q.E., approvato con D.C.R.V. n. 69 del 20.10.1999 e ss. mm. e ii.; la Legge 7 agosto 1990, n. 241;

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DELIBERA

1. di prendere atto, per le motivazioni in premessa, del parere favorevole dell’Enac, espresso nella nota del13.12.2012 prot. n. 0159777/IPP, alla sostituzione della precedente Appendice 3 con la nuovadocumentazione denominata “Appendice 3 - Adeguamento Ottobre 2012”, in conformità all’art. 12 delleNorme Tecniche di Attuazione della presente Variante parziale al PRG;

2. di confermare, ai sensi dell’art. 48 comma 1 ter della L.R.V. n. 11 del 23 aprile 2004 e ss. mm. e ii.“Norme per il governo del territorio”, la Variante Parziale al PRG Comunale di adeguamento all’art. 4“aree aeroportuali” delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano d’Area Quadrante Europa, che prevedel’introduzione delle indicazioni, delle prescrizioni e dei vincoli dell'aggiornamento del Piano di Rischioper la Testata RWY 04 e aree laterali dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca approvatodall’Enac e con la raccomandazione della Commissione Regionale VAS n. 113 del 30/10/2012, compostadai seguenti elaborati tecnici:

- Relazione illustrativa;

- Norme Tecniche di Attuazione;

- Elaborato del PRG vigente: tav. 13 1 3/89, scala 1:5000 – P.R.G. zone significative – Dossobuono;

- Elaborato del PRG variante: tav. VAR 13 1 3/89, scala 1:5000 – P.R.G. zone significative –Dossobuono;

- Aggiornamento del Piano di Rischio dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca relativoalle aree vincolate ricadenti nel territorio del Comune di Villafranca di Verona - Testata Sud(Testata RWY 04) e aree laterali, approvato dall’Enac con i seguenti pareri, nota del 28/08/2012prot. 0108710/IPP - nota del 28/09/2012 prot. 0124264/IPP, e con la raccomandazione dellaCommissione Regionale VAS n. 113 del 30/10/2012, costituito dalla seguente documentazione: P01 – elaborato grafico “Inquadramento territoriale e zone di tutela” - 1:5000; P02 - elaborato grafico “ Previsioni urbanistiche nelle zone di tutela” - 1:5000; R01 - Relazione Tecnica e Norme di Attuazione – Appendici 1, 2 e 3 - Adeguamento Ottobre

2012; Elaborato - 13 3 3.2 95 del PRG vigente con evidenziate le zone F80.

- Rapporto Ambientale Preliminare per la verifica di assoggettabilità a VAS-VINCA;

- asseverazione della non-necessità della valutazione idraulica ai sensi della D.G.R.V. n. 2948 del06/10/2009.

3. di trasmettere alla Regione Veneto la presente Variante Parziale al P.R.G. Comunale per l’acquisizionedel parere previsto al comma 12 dell’art. 50 della L.R.V. n. 61/85.

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SETTORE AREA IV - SERVIZI TECNICIUNITA’ URBANISTICA

Relazione inerente il parere, in ordine alla sola regolarita' tecnica, di cui all’art. 49 del Dlgs 267/2000

Visto il DL 174/2012 che ha riformulato l’art. 49 del Dlgs 267/2000 come segue: (Testo in vigore dal: 11-10-2012)((1. Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzodeve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarita' tecnica, del responsabile del servizio interessatoe, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimoniodell'ente,del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarita' contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione. 2. Nel caso in cui l'ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere e' espresso dal segretario dell'ente, inrelazione alle sue competenze. 3. I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi. 4. Ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ai pareri di cui al presente articolo, devono darneadeguata motivazione nel testo della deliberazione.))

In riferimento alla proposta di Deliberazione relativa alla VARIANTE PARZIALE AL PRG COMUNALE DIADEGUAMENTO ALL’ART. 4 “AREE AEROPORTUALI” DELLE NORME TECNICHE DIATTUAZIONE DEL PIANO D’AREA QUADRANTE EUROPA, L.R.V. 11/04, ART. 48, C. 1 TER.AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI RISCHIO DELL’AEROPORTO VALERIO CATULLO DI VERONAVILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLATE RICADENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNEDI VILLAFRANCA DI VERONA - TESTATA SUD (TESTATA RWY 04) E AREE LATERALI – D.LGS96/05 E SS MM. E II. – ART. 707”, visto l’art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000 ed essendo state eseguite tutte leprocedure previste per la fattispecie, si esprime parere favorevole in ordine alla sola regolarità tecnica.

Si comunica al responsabile di ragioneria, che dovrà esprimere il parere di regolarità contabile, quanto segue:“La presente Variante al PRG Comunale è finalizzata all’adeguamento del PRG Comunale all’art. 4 “AreeAeroportuali” delle Norme Tecniche di Attuazione del PAQE, nello specifico all’introduzione delle indicazionie delle prescrizioni e dei vincoli dell’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI RISCHIO DELL’AEROPORTOVALERIO CATULLO DI VERONA VILLAFRANCA RELATIVO ALLE AREE VINCOLATE RICADENTI NELTERRITORIO DEL COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA - TESTATA SUD (TESTATA RWY 04) E AREELATERALI approvato dall’Enac.In tale Piano si prevede esclusivamente la determinazione di vincoli per le zone soggette a limitazioni (zone ditutela A, B, C e D) al fine di mitigare le eventuali conseguenze di un incidente aereo. La mitigazione delleconseguenze si basa sulla limitazione della presenza umana e sull’individuazione di attività non compatibili(pericolose e sensibili) nelle zone di tutela.Non potranno essere rilasciate le autorizzazioni edilizie comunali in contrasto con quanto stabilito nella citatadeliberazione e relativi allegati, e conseguentemente non potranno essere introitati gli oneri connessi aipermessi di costruire. Non potranno essere inoltre introitati gli altri eventuali canoni o indennizzi derivanti daaltro tipo di autorizzazione comunale che possano comportare un carico antropico in contrasto con ladisciplina contenuta nella deliberazione. Inoltre si evidenzia che l’Ufficio Comunale competente - UfficioTributi dovrà valutare se i vincoli disciplinati con la presente deliberazione possano comportare unarideterminazione delle aliquote e detrazioni IMU o di altre forme di tributi.Infine si ritiene che l’Ufficio Comunale competente - Comando della Polizia Municipale – Ufficio ProtezioneCivile debba prevedere le spese per la redazione e gestione del Piano di Emergenza della Protezione Civilerelativamente all’Aeroporto e per lo svolgimento delle conseguenti azioni di competenza.

Villafranca di Verona, IL RESPONSABILE DELL’UNITA’URBANISTICA

(Arch. Gloria Vanzini)

IL DIRIGENTE (Arch. Arnaldo Toffali)

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IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Vista la predetta proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 49 comma 1° del D.Lgs. n. 267/2000, esprime parere …………………………….. in ordine alla regolarità contabile.

Villafranca di Verona, ……………………………… IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

(…………………….)

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Appendice 3Adeguamento Ottobre 2012

STIMA DEL CARICO ANTROPICO ESISTENTE E PREVISTO SULLE AREE DI TUTELA

PremesseIl carico antropico di seguito determinato è stato calcolato in modo da verificare le diverse possibili procedure di sviluppodel territorio ammesse dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Rischio Aeroportuale.Sono stati infatti evidenziati i contributi e gli incrementi al carico antropico che possono intervenire in caso di:1. stima del carico antropico esistente e previsto dal vigente PRG.2. stima del carico antropico derivante dalla redazione del Piano di Assetto del Territorio che determina nuove linee

di sviluppo insediativo.3. stima del carico antropico determinata per gli ampliamenti degli edifici adibiti ad uso residenziale e non

residenziale previsti dalla normativa vigente e dalla regolamentazione edilizia comunale (Piano Casa).4. tabella complessiva: stima del carico antropico esistente e previsto

Al termine del documento è indicata una tabella complessiva che riassume complessivamente i potenziali incrementi delcarico antropico sul territorio.La stima del carico antropico contenuta nel presente documento potrà essere soggetto a variazioni e modificazioni in casodi modificazioni e variazioni alle previsioni di sviluppo del territorio, previo parere favorevole dell’Enac.

1. stima del carico antropico esistente e previsto dal vigente PRG.

La seguente tabella n. App. 3/a riassuntiva rappresenta una stima del carico antropico esistente e previsto dal vigente PRGComunale sulle aree di tutela del Piano di Rischio Aeroportuale, suddiviso per zone di tutela e in residenziale e nonresidenziale.

Tabella n. App. 3/a - stima del carico antropico esistente e previsto dal vigente PRG Comunale

carico antropicoesistente - residenziale

(n. per.)

carico antropicoesistente - non

residenziale (n. per.)

carico antropicoprevisto - residenziale

(n. per.)

carico antropicoprevisto - non

residenziale (n. per.)

Zona A – testatasud (testata RWY

04) 5 0 0 0

Zona B – testatasud (testata RWY

04) 155,6 0 31,9 0

Zona C – testatasud (testata RWY

04) 216,2 115,6 0,0 58,3

Zona C – areelaterali alla pista

910,1 336,5 125,5 119,0

Zona D – areelaterali alla pista

2.074,3 1.539,4 314,2 * 6.490,7

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*di cui n. 5.096,8 persone sono quantificate, in via provvisoria e del tutto indicativa, nelle aree a servizi aeroportuali inassenza di una precisa individuazione delle destinazioni d’uso che verranno insediate.

La stima del carico antropico deriva dalle analisi delle singole zone territoriali omogenee riportate nella Tab. n. App. 3/e -Analisi delle singole zone territoriali omogenee individuate nel vigente PRG e Ampliamento degli edifici esistenti - e dalleseguenti considerazioni:

a) i dati acquisiti da CTR possono essere passibili di errori ed incertezze da rilevamento aerofotogrammetrico.

b) al fine della determinazione del carico antropico esistente e previsto relativamente alla destinazione residenziale è statautilizzata la formula utilizzata per determinare il carico antropico ed il dimensionamento nella strumentazione urbanisticadel Comune di Villafranca di Verona, ipotizzando un'abitante ogni 150 mc di volume residenziale: n. pers. = Vol.res/(150mc/abitante)

c) al fine della determinazione del carico antropico esistente e previsto relativamente alla destinazione non residenziale si èritenuto di suddividere le attività non residenziali come segue:

1. Attività commerciali: premesso che le attività commerciali presenti nel territorio sono di diversa dimensione e natura(alimentare e non, attività di punto vendita e all’ingrosso, spazi espositivi e di deposito), si ritiene di difficile applicazionela previsione di un numero di persone presenti costantemente nelle varie attività. Al fine di determinare un metodo chepossa garantire una coerente quantificazione delle persone, si ritiene di procedere utilizzando quanto stabilito dallaCircolare VV.F. n.5210/4118/4 del 17.02.1975 “Chiarimenti riguardanti l'applicazione del punto 97 dell'elenco allegato alDecreto Interministeriale n. 1973 del 27 settembre 1965 - Parziali modifiche alla Circolare n. 75 del 3 luglio 1967”, cheprevede per le attività commerciali un indice di affollamento ammissibile variabile da 0,1 a 0,4 persone per mq in funzionedelle diverse caratteristiche delle attività. Tenendo conto che il decreto si riferisce alle superficie di vendita delle attivitàcommerciali e non agli spazi di servizio e di deposito, si ritiene di assumere quindi a titolo “indicativo” il valore pari a 0,2persone al mq di superficie. Si procede quindi dividendo la volumetria per un’altezza interpiano propria per gli edificicommerciali pari a 4 m, e poi si moltiplica per il valor medio assunto, come segue: n. persone = Vol. (comm.) / 4 x 0,2

2. Attività industriali/artigianali e logistiche: premesso che non sono stati trovati riferimenti normativi in merito, si ritienedi difficile realizzazione la determinazione di un metodo preciso che garantisca la determinazione del n. di persone presentinelle attività industriali/artigianali e logistiche, in quanto il n. di persone è proprio ed in funzione della specifica attivitàproduttiva che viene eseguita. Inoltre anche le attività produttive dispongono di uffici e di aree a servizio dell’attività. Sievidenzia comunque che, di norma, le attività industriali/artigianali e logistiche debbano prevedere ampi volumi e di altezza(il PRG consente almeno 12 m) superiore rispetto alle altre destinazioni d’uso per l’installazione di macchinari di svariatedimensioni nelle attività, pertanto si ritiene di utilizzare un parametro che preveda un n. di persone inferiore alledestinazioni residenziali. Per i motivi sopra esposti si propone quindi di utilizzare la seguente quantificazione da ritenersiassolutamente “indicativa”, utilizzando un volume di 600 mc per persona ricavato dal medesimo parametro utilizzato per ladestinazione residenziale adeguato alle maggiori altezze delle attività industriali/artigianali e logistiche (12 m): n. pers. =Vol. (industriali/artigianali e logistiche)/(600 mc/persona)

3. Attività direzionale/alberghiera: premesso che le attività direzionali/alberghiere presenti nel territorio sono di diversadimensione e natura, si ritiene di utilizzare quale riferimento i dati di affollamento contenuti nella Circolare VV.F.n.5210/4118/4 del 17.02.1975 “Chiarimenti riguardanti l'applicazione del punto 97 dell'elenco allegato al DecretoInterministeriale n. 1973 del 27 settembre 1965 - Parziali modifiche alla Circolare n. 75 del 3 luglio 1967” che prevede perle aree adibite ad uffici e servizi un n. di persone pari a 0,05 per mq, tenendo conto di un’altezza interpiano pari a 4 m.: n.persone = Vol. (dir./alb.) / 4 x 0,05

4. Aree per impianti ed attrezzature di uso pubblico: si ritiene di difficile realizzazione la determinazione di un metodopreciso che garantisca la determinazione del n. di persone presenti nelle Aree per impianti ed attrezzature di uso pubblico,in quanto il n. di persone è proprio ed in funzione delle differenti attività presenti (ad es. caserma, attività a servizioaeroportuali, scuole, uffici pubblici, aree verde, parcheggi, aree per impianti tecnologici, …). Si individua a titoloindicativo il n. di persone al mq presenti nelle seguenti attività:- Per le scuole, biblioteche, chiese, centri culturali-sociali e uffici pubblici si ritiene di utilizzare un parametro confrontabilecon quello delle attività direzionali: Vol. (servizi pubblici) / 4 x 0,05- Per le attività a servizio aeroportuali, potendo le stesse avere differenti caratteristiche e destinazioni d’uso, qualiparcheggi, uffici ed impianti connessi con le attività aeroportuali, in generale si ritiene che non sia possibile predeterminareil carico antropico che sarà in funzione delle specifiche attività che andranno ad insediarsi, dando atto comunque dellanecessità per l’attuazione di un parere specifico dell’Enac. In via del tutto indicativa si assume il parametro in analogia alladestinazione direzionale: Vol. (servizi aeroportuali) / 4 x 0,05- Per le Caserme, laddove sono individuati nella cartografia gli edifici residenziali, si assume il parametro utilizzato per ladestinazione residenziale, mentre i restanti edifici vengono considerati come deposito in analogia alla destinazioneartigianale-produttiva-logistica.

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- Per le altre attività come aree verdi, parcheggi, aree per impianti tecnologici non è definibile il n. di persone presenti.

d) le attività non residenziali presenti nei centri storici e nelle zone abitative, nella zona agricola E2, e nelle corti anticheorigine sono costituiti da gli annessi rustici, allevamenti e da depositi e da locali per ricovero attrezzi, dove non sonopresenti persone in modo permanente.

e) non è possibile determinare il n. di persone che potrebbero in futuro insediarsi nelle zone abitative ed agricole E2 (aseguito di nuova azienda agricola, ove possibile o di ampliamento con piano casa) in quanto lo sviluppo degli insediamentinelle zone agricole è in funzione delle intenzioni e disponibilità dei proprietari privati dei terreni.

2. stima del carico antropico derivante dalla redazione del Piano di Assetto del Territorio chedetermina nuove linee di sviluppo insediativo.

La sopra citata stima del carico antropico di cui al punto 1) non ha verificato il carico antropico derivante dalle nuove lineedi sviluppo insediativo e/o l’urbanizzazione di nuove aree che potranno essere applicate alla future scelte diprogrammazione territoriale, in quanto dette limitazioni si riferiscono alla possibilità che il Comune nella futuraprogrammazione urbanistica si doti di nuove aree di espansione territoriale.

Presso l’Amministrazione Comunale attualmente è in corso la redazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT), nuovostrumento urbanistico di gestione del territorio, ai sensi della LRV n. 11/2004.Il PAT individua delle macro aree dette ATO – Aree Territoriali Omogenee, dove possono essere individuati nuoviinterventi e trasformazioni urbanistiche sul territorio (si veda Figura n. App. 3/b).Tali trasformazioni urbanistiche non sono indicate puntualmente nel territorio, infatti verranno individuate con ambitispecifici per mezzo di un successivo strumento di pianificazione detto Piano degli Interventi (PI).Nelle zone di tutela del Piano di Rischio Aeroportuale ricadono diverse ATO come individuato nella figura n. App. 3/b.

Figura n. App. 3/b – ATO ricedenti nelle zone di tutela

Il PAT quindi provvede a collocare i nuovi carichi urbanistici del territorio sulle citate macro aree dette ATO.Le sotto indicate tabelle distribuiscono i potenziali carichi antropici ripartendoli proporzionalmente alle aree tenendo contodelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Rischio Aeroportuale.

Tab. n. App. 3/c - Ripartizioni delle superfici delle ATO, previste nel PAT, ricandenti nelle zone di Tutela del Piano diRischio Aeroportuale.

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Tab. n. App. 3/d Ripartizioni del carico antropico derivante dal PAT nelle zone di Tutela del Piano di RischioAeroportuale.

Sarà cura del Comune riformulare la suddivisione dei carichi antropici in sede di predisposizione del Piano degli Interventi– PI quando saranno individuate precisamente le nuove linee di sviluppo urbanistico.

Infine si espone la tabella (Tab. n. App. 3/e) dove viene riportato il nuovo carico antropico derivante dal PAT :

Tab. n. App. 3/e - nuovo carico antropico derivante dal PAT

Nuovo carico antropicoderivante dal PAT -residenziale (n. per.)

Nuovo carico antropicoderivante dal PAT - non-

residenziale (n. per.)Zona A – testata sud (testata RWY 04) ^ 0 ^ 0Zona B – testata sud (testata RWY 04) ^ 0 ^ 0Zona C – testata sud (testata RWY 04) ^ 6,12 ^ 537,13Zona C – aree laterali alla pista ^ 8,29 ^ 0Zona D – aree laterali alla pista ^ 15,04 ^ 73,3

^ la possibilità dell'incremento del carico antropico è solamente a titolo indicativo, in quanto l'ammissibilità di taliinterventi edilizi è limitata nel tempo, e dipende dalla disponibilità, dalle iniziative, e dagli investimenti promossi daiproprietari degli edifici esistenti.

3. stima del carico antropico determinata per gli ampliamenti degli edifici adibiti ad uso residenziale enon residenziale previsti dalla normativa vigente e dalla regolamentazione edilizia comunale(Piano Casa).

La stima del carico antropico di cui al punto 1) deriva dalle analisi delle singole zone territoriali omogenee attualmenteindividuate nel vigente PRG (Tab. n. App. 3/f) sulle quali sono state determinate le volumetrie ammissibili del PRG e diconseguenza il carico antropico.

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La stima non tiene conto del carico antropico derivante dagli ampliamenti degli edifici esistenti adibiti ad uso residenziale enon residenziale previsti dalla normativa vigente e dalla regolamentazione edilizia comunale (ad esempio Piano Casa), inquanto il carico antropico derivante da detti ampliamenti è da ritenersi solo potenziale. Infatti la possibilità dellarealizzazione di tali interventi edilizi non è a tempo indeterminato, anzi è limitata nel tempo (il Piano Casa della RegioneVeneto è infatti efficace fino al 30 novembre 2013), e inoltre potrà essere determinata solamente a seguito delladisponibilità, delle iniziative, e degli investimenti promossi dai proprietari degli edifici esistenti.

Allo scopo di verificare le possibili conseguenze sul carico antropico derivanti dai potenziali ampliamenti degli edificiadibiti ad uso residenziale e non residenziale previsti dalla normativa vigente e dalla regolamentazione edilizia comunale èstata redatta una tabella aggiornata (tab. n. App. 3/f) derivante dall’esame delle singole zone territoriali omogenee.

Tab. n. App. 3/g - Potenziale carico antropico derivante da ampliamenti edifici

Potenziale carico antropicoderivante da ampliamenti edifici

- residenziale (n. per.)

Potenziale carico antropicoderivante da ampliamenti edifici -

non-residenziale (n. per.)Zona A – testata sud (testata RWY 04) 0,00 0,00Zona B – testata sud (testata RWY 04) 31,1 0,00Zona C – testata sud (testata RWY 04) 64,8 52,0Zona C – aree laterali alla pista 238,2 540,6Zona D – aree laterali alla pista 890,6 1965,8

4. stima del carico antropico degli insediamenti nelle zone agricole destinati alla residenza ed astrutture agricolo-produttive.

La normativa vigente e la regolamentazione edilizia comunale ammettono nelle zone agricole degli incrementi volumetriciper lo sviluppo delle aziende agricole senza definirne i parametri di sviluppo.

La stima contenuta nella documentazione di cui al punto 1) non ha tenuto conto del carico antropico derivante dai possibiliinsediamenti nelle zone agricole destinati alla residenza che a strutture agricolo-produttive, in quanto gli incrementi delcarico antropico non possono essere quantificati preventivamente poichè gli interventi sono in funzione delle effettivenecessità delle aziende e delle iniziative ed investimenti dei privati imprenditori agricoli.

Pertanto allo scopo di determinare la possibilità di sviluppo di tali attività nel territorio ricadente nelle zone di tutela inquesto caso si propongono dei limiti al carico antropico che non possono essere oltrepassati come evidenziato nella tabellaseguente (tab. n. App. 3/h).

Tab. n. App. 3/h - Limiti al carico antropico per aziende agricole

Limiti al carico antropicoper aziende agricole -residenziale (n. per.)

Limiti al carico antropicoper aziende agricole -

non-residenziale (n. per.)Zona A – testata sud (testata RWY 04) 0,00 0,00Zona B – testata sud (testata RWY 04) 0,00 0,00Zona C – testata sud (testata RWY 04) 20,00 20,00Zona C – aree laterali alla pista 100,00 100,00Zona D – aree laterali alla pista 300,00 300,00

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5. tabella complessiva: stima del presunto carico antropico esistente e previsto

Tabella complessiva

carico antropicoesistente - residenziale

(n. per.)

carico antropicoesistente - non

residenziale (n. per.)

Potenziale futuroincremento del carico

antropico -residenziale (n. per.)

Potenziale futuroincremento del carico

antropico – nonresidenziale (n. per.)

Zona A – testatasud (testata RWY

04) 5 0 0 0

Zona B – testatasud (testata RWY

04) 155,6 0 63,0 0

Zona C – testatasud (testata RWY

04) 216,2 115,6 70,92 647,43

Zona C – areelaterali alla pista

910,1 336,5 371,99 659,6

Zona D – areelaterali alla pista

2.074,3 1.539,4 12.19,84 8.529,8

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