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PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Dicembre 2015 Estensori: SPES Consulting Srl Galleria Mazzini, 3/3 16121 Genova Adriano Pessina ________________________________________________ NETCON Srl Via G. Porzio n. 4 Centro Direzionale Isola G7 Francesco Pelella ________________________________________ Comune di Qualiano Provincia di Napoli

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PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Dicembre 2015

Estensori:

SPES Consulting Srl

Galleria Mazzini, 3/3 16121 Genova

Adriano Pessina

________________________________________________

NETCON Srl

Via G. Porzio n. 4 Centro Direzionale Isola G7

Francesco Pelella

________________________________________

Comune di

Qualiano Provincia di Napoli

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Gruppo di lavoro

Supporto del Comune di Qualiano

Ludovico De Luca_ sindaco

Gli estensori:

Spes Consulting S.r.l:

Adriano Pessina

Chiara Tavella

Lorenza Falco

Netcon S.r.l.:

Francesco Pelella

Saverio Perrella

Cristian Russello

Alessandro Stasi

Roberto Squillante

Craveb:

Nicola Massarotti

Laura Vanoli

Giuseppina De Luca

Salvatore Fabozzi

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Indice

Sommario

1. INTRODUZIONE 7

1.1 ARTICOLAZIONE DEL PAES DI QUALIANO 8

1.2 VISION DEL COMUNE DI QUALIANO 10

1.3 L’ADESIONE DEL COMUNE AL PATTO DEI SINDACI 10

2. CARATTERISTICHE SOCIOECONOMICHE DEL TERRITORIO 12

2.1 IL COMUNE DI QUALIANO 12

2.2 I DATI SOCIO ECONOMICI DI INQUADRAMENTO DELLA CITTA ' 14 2.2.1 Demografia del territorio 14 2.2.2 Gli addetti e le attività terziarie-industriali 16 2.2.3 Mobilità 17

2.3 EVOLUZIONE STORICA E URBANISTICA DEL TERRITORIO 19 2.3.1 Il sistema terziario comunale 19 2.3.2 Il sistema insediativo e la caratterizzazione energetica dell’edificato residenziale 22 2.3.3 Il sistema infrastrutturale 23

2.4 LA REGOLAMENTAZIONE DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO 2 6 2.4.1 Il Piano Regolatore Generale 26

3. STRUTTURA DEL BEI 29 3.1.1 Metodologia per il calcolo delle emissioni nel settore pubblico 30 3.1.2 Metodologia per il calcolo delle emissioni nel settore privato 32

3.2 DATI DI CONSUMO 36 3.2.1 I consumi energetici del settore pubblico 36 3.2.2 I consumi degli Impianti di pubblica illuminazione 40 3.2.3 I consumi del parco veicoli comunale 43 3.2.4 I consumi del settore privato 44 3.2.5 I consumi di energia elettrica del settore pubblico e privato rilevati dal distributore 45 3.2.6 I consumi di gas naturale rilevati dal distributore 45

3.3 ANALISI DELLA PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA 45 3.3.1 Produzione locale di energia elettrica 46

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3.3.2 La produzione locale di energia termica 47

3.4 BEI: L’INVENTARIO ENERGETICO-EMISSIVO DI BASE 47 3.4.1 I consumi energetici finali 47 3.4.2 Le emissioni totali 49

4. DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO DI CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI AL 2020 53

4.1 SCENARIO BUSINESS AS USUAL E OBIETTIVO MINIMO D EL PATTO DEI SINDACI 53 4.1.1 La valutazione degli incrementi delle emissioni al 2020 53 4.1.2 Il calcolo dell’obiettivo di riduzione delle emissioni 54

5. AZIONI DEL PAES 56

5.1 FINANZIAMENTI E FORME DI INCENTIVI PER L’ATTUAZ IONE DELLE AZIONI 57

5.2 SCHEDE DELLE AZIONI 60 5.2.1 Riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica nel settore terziario 63 5.2.2 Riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici residenziali 64 5.2.3 Interventi di efficientamento energetico del parco lampade per l’illuminazione pubblica 77 5.2.4 Interventi nel settore produttivo 79 5.2.5 Interventi nel settore della mobilità 80 5.2.6 Interventi nel settore della pianificazione 83

5.3 RISULTATI OTTENUTI 87

6. MONITORAGGIO 90

6.1 RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE 90

6.2 LO STRUMENTO DI MONITORAGGIO: IL SOFTWARE CO20 91

7. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE 94

7.1 CORSO PER LA FORMAZIONE DEL RESPONSABILE DEL BI LANCIO ENERGETICO COMUNALE 94

7.2 INCONTRI INFORMATIVI NELLE SCUOLE 98

7.3 ADESIONE A CAMPAGNE PER LA SENSIBILIZZAZIONE SU TEMI ENERGETICO-AMBIENTALI 99

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1. INTRODUZIONE

Al giorno d’oggi i problemi energetici hanno assunto una grande rilevanza nell’ambito politico,

economico, sociale ed ambientale. Il cambiamento nel rapporto uomo-energia-ambiente, ha

comportato una maggiore attenzione all’uso razionale dell’energia nonché all’utilizzo di tecnologie

di conversione più efficienti. Inoltre, i cambiamenti climatici e l’aumento considerevole delle

emissioni di gas serra sul pianeta hanno spinto l’Europa a dotarsi di strumenti che tutelino l’ambiente

e che diano l’indirizzo verso una pianificazione energetica sostenibile.

E’ proprio all’interno di questo contesto che va inquadrato il “Patto dei Sindaci”, ossia la prima

iniziativa della Commissione europea rivolta direttamente agli enti locali ed ai loro cittadini affinché

essi svolgano un ruolo di rilievo nella lotta contro il riscaldamento globale. Le Amministrazioni

firmatarie del patto quindi hanno il vincolo di dotarsi di un Piano d’Azione dell’Energia Sostenibile

(PAES) per raggiungere e superare gli ambiziosi traguardi del “pacchetto 20-20-20”. Il PAES si

articola in tre parti: l’Inventario delle Emissioni (BEI), il Piano d’Azione e il Monitoraggio (MEI).

Il JRC (Joint Research Centre), che ha formulato delle linee guida per la redazione di PAES, indica

per il BEI i concetti chiave per ottenere una corretta stesura, stabilendo quali sono le indagini da

effettuare e i compartimenti specifici da prendere in considerazione.

Il documento che segue costituisce l’Inventario delle Emissioni (BEI) che delinea il profilo

energetico e inquinante del Comune di Qualiano. Nello specifico il BEI si pone l’obiettivo di

fotografare e quantificare la situazione sulle emissioni inquinanti riferite ai vari settori del Comune

di Qualiano in un determinato anno di riferimento.

Particolare importanza rivestono sicuramente le emissioni del settore residenziale, del terziario e dei

trasporti su cui sono state effettuate analisi dettagliate.

Seguono al BEI il Piano d’Azione, ove sono indicati i provvedimenti che il Comune intende adottare

per limitare le emissioni di CO2, e il Documento Monitoring Emission Inventory (MEI) redatto dopo

due anni dall’attuazione del PAES. Lo stesso JRC ricorda che gli inventari MEI effettuati negli anni

successivi all’attuazione del PAES permettono di valutare il livello di riduzione di CO2 e, se

necessario, ulteriori provvedimenti oltre a quelli indicati nel Piano d’Azione.

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L’analisi energetica del territorio di Qualiano condotta in collaborazione con l’ente Comunale

permette di individuare i settori maggiormente energivori e i consumi dei principali vettori energetici

per l’anno di riferimento 2010. A partire da tali consumi, mediante l’utilizzo dei “fattori di

emissione”, ovvero indici che rappresentano l'emissione riferita all'unità di attività della sorgente, è

possibile ottenere le quantità di emissioni di CO2 rilasciate in atmosfera dalle attività produttive sito

presenti sul territorio.

A valle della formalizzazione dell’adesione al patto dei sindaci, l’inventario delle emissioni di base

è il primo documento in prodotto in ordine temporale poiché rappresenta la base sulla quale

sviluppare una corretta programmazione delle azioni che si intendono intraprendere nell’ambito del

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

1.1 ARTICOLAZIONE DEL PAES DI QUALIANO

Il PAES di Qualiano è stato redatto sulla base delle indicazioni fornite dalle linee guida elaborate dal

JRC. Lo schema di sviluppo del Piano è riportato in figura 1. Il primo passo verso la redazione del

PAES è rappresentato dall’ inventario di base delle emissioni relativo ad un determinato anno di

riferimento.

Figura 1.Il processo di stesura del PAES

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I successivi steps dipendono fortemente da quanto rilevato in questa prima fase, infatti solo dopo

un’attenta analisi del BEI è possibile programmare le azioni volte alla riduzione dei consumi e all’

efficientamento energetico per i settori caratterizzati da elevate quantità di CO2 emessa.

Un altro aspetto fondamentale, come del resto è più volte ribadito nelle linee guida, è quello relativo

alla concertazione del PAES. Il successo e l’attuazione del Piano sono assicurati solo se lo stesso

viene condiviso con i cittadini e le azioni dei cittadini e dell’autorità locale sono tra loro coordinate

ed in sinergia. Nella figura 2 vengono illustrate le principali azioni da intraprendere per la

concertazione del PAES del Comune di Qualiano. E’ facile intuire come assume un ruolo centrale la

comunicazione e il coinvolgimento delle parti interessate (gli stakehoder) nonché la formazione di

un gruppo tecnico interno all’amministrazione, che possa gestire le attività di monitoraggio

successive all’approvazione del PAES.

Figura 2. Le fasi di stesura di un PAES

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1.2 VISION DEL COMUNE DI QUALIANO

Un futuro basato sull’impiego di energia sostenibile, ovvero sulla produzione e l’uso dell'energia che

permette uno sviluppo sostenibile, è l’obiettivo di ogni autorità locale che volontariamente redige il

PAES. La Vision indica la direzione che l’autorità locale vuole seguire. L’orizzonte temporale del

PAES è relativo al 2020, e dunque presuppone che il Piano individui le linee di indirizzo strategico

a lungo termine e le azioni a breve termine affinché si possa ottenere la riduzione dei consumi di

energia prodotta da fossile limitando le emissioni di anidride carbonica in questo breve arco

temporale.

Il Comune di Qualiano ha stabilito, rispetto all’anno di riferimento 2010, un valore di riduzione delle

emissioni di CO2 pari al 30 % attraverso due azioni:

• Maggiore efficienza e risparmio energetico in tutti i settori di consumo e per tutta l’area

urbana. La strategia comprende diverse azioni, a partire dalla riqualificazione energetica

degli edifici esistenti fino alla riduzione delle emissioni nei trasporti;

• Campagna di informazione sulle buone pratiche ambientali ed energetiche, sulle azioni di

contenimento dei consumi e della produzione locale di energia che il Comune intende

attivare affinché vi sia da parte dei cittadini partecipazione attiva alla realizzazione delle

azioni.

1.3 L’ADESIONE DEL COMUNE AL PATTO DEI SINDACI

Il Comune di Qualiano, in data 29/04/2013, ha aderito al Patto dei Sindaci, iniziativa promossa dalla

Commissione Europea per coinvolgere direttamente le amministrazioni pubbliche, i soggetti pubblici

e privati e la società civile nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Al fine di ottemperare agli obblighi del patto il Comune deve mettere in atto politiche per:

• ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2 rispetto ad un preciso anno base;

• aumentare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili;

• aumentare del 20% l’efficienza e il risparmio energetico nel proprio territorio.

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Per raggiungere tali obiettivi il Comune si è impegnato a:

� predisporre un Inventario Base delle Emissioni (BEI) che quantifichi le emissioni generate

nel proprio territorio;

� elaborare, redigere, implementare ed approvare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

(PAES), quale strumento di pianificazione non attuativo ma di supporto alla

programmazione e pianificazione territoriale, che individui concrete misure per ridurre le

emissioni climalteranti al 2020;

� elaborare, redigere e pubblicare, con cadenza biennale fino al 2020, un Rapporto

sull’Attuazione del Piano che, attraverso le attività di monitoraggio e di verifica, descriva il

grado di realizzazione degli interventi ed i risultati intermedi raggiunti;

� attivare la società civile al fine di avviare un processo di implementazione continua delle

politiche e delle misure da adottare per l'attuazione ed il superamento degli obiettivi di piano;

� organizzare, anche in collaborazione con la Commissione Europea, eventi specifici di

educazione all’uso intelligente dell’energia e delle risorse;

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2. CARATTERISTICHE

SOCIOECONOMICHE DEL TERRITORIO

Le caratteristiche socioeconomiche del territorio comunale permettono di comprendere i fattori e le

variabili che ne determinano i consumi energetici. Una conoscenza approfondita del territorio e delle

abitudini dei cittadini consente di valutare in fase di pianificazione le possibili conseguenze degli

interventi previsti, gli impatti a breve e a lungo termine. Le azioni da prevedere nel PAES possono

modificare in modo significativo il territorio e le abitudini dei cittadini, per tale ragione prima di

inserire un qualsiasi intervento nel piano ne va verificata la compatibilità dei risultati ottenibili con

il tessuto socio-economico del Comune. Inoltre, lo studio del territorio consente di individuare e

quantificare le risorse che possono essere impiegate nello sviluppo sostenibile del Comune.

L’andamento della popolazione, il numero di attività terziario-industriali e il parco veicolare

dell’intera zona comunale invece rappresentano quegli elementi che permettono di comprendere le

criticità del contesto in cui si opera.

Inoltre, la conoscenza del sistema di regolamentazione del territorio e della relativa evoluzione

temporale permettono di analizzare le scelte pianificatrici assunte in passato dall’amministrazione

necessarie per indirizzare le scelte future del Comune.

2.1 IL COMUNE DI QUALIANO

La città di Qualiano ha un’estensione di 7,43 km².

Come emerge dai dati ISTAT al 31-07-2015 presenta una popolazione pari a 25582 abitanti con una

densità abitativa di 3443,07 ab/km2. Sorge fra l'agro Napoletano e le propaggini dei Campi Flegrei.

Qualiano occupa il settore sud-occidentale della periferia napoletana denominato comprensorio

giuglianese o sub flegreo. Confina con i comuni di Mugnano di Napoli, Calvizzano, Villaricca,

Marano di Napoli e Giugliano in Campania.

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Figura 3. Estensione territoriale e dell’agglomerato urbano del Comune di Qualiano.

Il territorio si presenta in gran parte pianeggiante, ma punteggiato da rilievi isolati che rendono molto

varia e complessa la geografia dell’area. Qualiano fa parte del settore meridionale della piana

Campana, un territorio pianeggiante ma che degrada leggermente da nord verso sud, risentendo della

presenza, a circa 5 km in linea d’aria verso sud, dei rilievi dei Campi Flegrei e delle colline dei

Camaldoli, che separano l’area del giuglianese da Napoli.

L’escursione altimetrica del territorio comunale varia da 48 a 113 metri s.l.m., mentre il centro abitato

è situato ad una quota di circa 100 metri.

Il comune risulta essere a rischio sismico di pericolosità media, (la città è identificata come zona

sismica di tipo 2, secondo l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003,

aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 5447 del 7.11.2002) dove

possono quindi verificarsi terremoti con intensità da media a molto forte.

Per quanto riguarda la classificazione climatica, Qualiano è situata in zona C, avendo riportato un

valore di Gradi Giorno GG, come definiti dal DPR 412/93, pari a 1213. Il periodo di accensione degli

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impianti termici va dal 15 novembre al 31 marzo (10 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal

Sindaco.

2.2 I DATI SOCIO ECONOMICI DI INQUADRAMENTO

DELLA CITTA'

2.2.1 Demografia del territorio

Sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione residente nel Comune di Qualiano riferiti agli

anni 1861-2011, è possibile riscontrare un progressivo aumento della popolazione, il cui massimo

della crescita demografica corrisponde a circa 24744 abitanti. Negli anni successivi, il Comune di

Qualiano ha subito un arresto della crescita demografica mantenendo costante nel tempo il numero

della popolazione residente (Figura 4).

Figura 4. Popolazione residente nel Comune di Qualiano dal 1861 al 2011. Fonte dati: ISTAT, Elaborazione: Craveb

Nella Figura 5 si riporta la variazione percentuale rispetto al decennio precedente della popolazione

residente nel Comune (dati censimenti del Comune di Qualiano), nella Provincia di Napoli e in

0

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

30,000

1861 1881 1901 1921 1941 1961 1981 2001

TREND DELLA POPOLAZIONE DAL 1861 AL 2011

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Regione Campania. Coerentemente con l’andamento della popolazione riportato in Figura 4, si nota

una variazione percentuale positiva nel corso degli anni e in particolare dal 1921 al 1981.

Figura 5. Variazione percentuale della popolazione residente in Campania, Napoli (PRV), Qualiano. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

In Figura 6 si è riportato l’andamento della popolazione residente nel Comune dal 2001 al 2011; nel

periodo esaminato si nota un andamento pressocchè costante.

Figura 6. Andamento della popolazione dal 2001 al 2011. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

0.00

10.00

20.00

30.00

40.00

50.00

1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011

VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE

QUALIANO NAPOLI CAMPANIA

15,000

17,000

19,000

21,000

23,000

25,000

27,000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

TREND DELLA POPOLAZIONE 2001-2011

2001-2011

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2.2.2 Gli addetti e le attività terziarie-industriali

Sulla base dei dati raccolti durante l’ultimo censimento ISTAT del 2011, è stato possibile ricavare il

numero di imprese presenti sul territorio, suddivise per settore.

I dati relativi agli anni precedenti al 2011 sono ripartiti secondo un criterio diverso da quello utilizzato

oggi (ATECO 2007) e dunque non è stato possibile effettuare un’analisi circa l’evoluzione temporale

di questo ambito. Dalla Figura 7 si può notare come delle 1074 imprese attive sul territorio del

Comune di Qualiano la quota maggiore (44%) sia da attribuire alla categoria “commercio

all’ingrosso e al dettaglio, vendita di autoveicoli e di motocicli”. Una quota comunque significativa

è rappresentata anche dal settore delle attività tecniche e scientifiche (9%) e delle attività

manifatturiere (8%) oltre che dalle attività di alloggio e di ristorazione (6%) pressoché quasi nulle le

attività di servizio di informazione e comunicazione, fornitura di acqua reti fognarie, attività di

gestione dei rifiuti e risanamento (1%).

Figura 7. Distribuzione per attività economica delle Imprese iscritte al Registro Imprese 2011 del Comune di Qualiano. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

agricoltura, silvicoltura e pesca

0%

attività manifatturiere

8%

fornitura di acqua reti fognarie,

attività di gestione dei rifiuti e

risanamento0%

costruzioni14%

commercio all'ingrosso e al

dettaglio, riparazione di autoveicoli e

motocicli44%

trasporto e magazzinaggio

2%

attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

6%

servizi di informazione e comunicazione

1%

attività finanziarie e assicurative

1%

attività professionali, scientifiche e

tecniche9%

noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle

imprese2%

sanità e assistenza sociale

5%

attività artistiche, sportive, di

intrattenimento e divertimento

1% altre attività di servizi

4%

IMPRESE ATTIVE AL 2011

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Nella Figura 8 che segue sono riportati il numero di impiegati in termini di addetti suddivisi per

categoria produttiva. I dati mostrano che di 2341 addetti il 33%, pari a circa 773, sono impiegati

nella categoria “commercio all’ingrosso e al dettaglio, vendita di autoveicoli e di motocicli”,

mentre il 20 %, ovvero 468 addetti, sono allocati nel settore delle costruzioni e il 16% nel settore

delle attività manifatturiere.

Figura 8.Suddivisione per categoria attività economica addetti del Comune di Qualiano anno 2011. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

2.2.3 Mobilità

In Figura 9 è riportato, suddiviso per categoria, il dato relativo al numero di veicoli registrati negli

anni 2010 e 2014 del Comune di Qualiano. Nel periodo preso in esame si sono verificati lievi

agricoltura, silvicoltura e pesca

0%

attività manifatturiere

16%

fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti

e risanamento3%costruzioni

20%

commercio all'ingrosso e al

dettaglio, riparazione di autoveicoli e

motocicli33%

trasporto e magazzinaggio

4%

attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

5%

attività finanziarie e assicurative

1%

attività professionali, scientifiche e

tecniche5%

noleggio, agenzie di viaggio, servizi di

supporto alle imprese

4%

sanità e assistenza sociale

4%

attività artistiche, sportive, di

intrattenimento e divertimento

1%

altre attività di servizi

3%

ADDETTI AL 2011

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decrementi del numero di motocicli (+7,05 %, pari a 124 mezzi), di autovetture (+1,69 %, pari a 390

mezzi) e di veicoli (+2,58 %).

Nell’anno di riferimento del BEI, il numero medio comunale pro-capite di veicoli e di automobili è

inferiore rispettivamente del 10% e del 32% se confrontato con quello medio provinciale e regionale.

Figura 9.Suddivisione parco veicolare del Comune di Qualiano, dati del 2010 e 2014. Fonte: ACI, Elaborazione: Craveb

Nella successiva Figura 10 si riporta il numero di veicoli suddivisi per categoria veicolare e per classe

di omologazione (secondo la direttiva europea relativa ai limiti di emissioni di inquinanti

atmosferici), relativi alla provincia di Napoli per l’anno 2011 (ACI non ha reso disponibile i dati

relativi alla classe di omologazione 2010, anno di riferimento del BEI). È possibile notare che

prevalgono nettamente le auto a benzina con una consistenza di 1.017.780 mezzi, seguono quelle a

gasolio con 617.552 mezzi. Il numero dei veicoli classificati Euro 6 ed Euro 5 è ancora molto esiguo

infatti i primi non incidono sul parco veicolare provinciale, mentre i secondi ne rappresentano il

1,849

244

23,385

212

1,882

14

39

77

63

27,779

1,630

252

22,995

204

1,758

14

52

88

72

27,079

AUTOCARRI TRASPORTO MERCI

AUTOVEICOLI SPECIALI / SPECIFICI

AUTOVETTURE

MOTOCARRI E QUADRICICLI TRASPORTO MERCI

MOTOCICLI

MOTOVEICOLI E QUADRICICLI SPECIALI /SPECIFICI

RIMORCHI E SEMIRIMORCHI SPECIALI / SPECIFICI

RIMORCHI E SEMIRIMORCHI TRASPORTO MERCI

TRATTORI STRADALI O MOTRICI

TOTALE

PARCO VEICOLARE 2010-2014

2014 2010

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3.3%; gli autoveicoli a benzina Euro 0 e quelli a gasolio Euro 4 risultano le categorie con il più

elevato numero di veicoli rappresentando circa il 23% sull’intero parco.

Figura 10. Parco veicolare per classe di omologazione e categoria nella provincia di Napoli, dati del 2011. Fonte: ACI, Elaborazione: Craveb

2.3 EVOLUZIONE STORICA E URBANISTICA DEL

TERRITORIO

2.3.1 Il sistema terziario comunale

Il Comune di Qualiano è caratterizzato da un patrimonio pubblico di circa 21 edifici. Nell’archivio

munito dall’Amministrazione Comunale per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica sono

presenti 18 POD; mentre sono presenti 13 PRD per gli edifici alimentati da gas naturale.

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Figura 11. Patrimonio comunale di Qualiano in base alle tipologie ed al numero delle utenze. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

In Tabella 1 sono riportate le caratteristiche degli impianti di riscaldamento dei 12 edifici scolastici

del Comune di Qualiano. Le scuole sono tutte alimentate a gas naturale, ma l’amministrazione non

ha ancora fornito la potenza nominale delle caldaia di alimentazione.

0%

11%

0%

0%

0%

61%

11%

NUMERO DI POD PER DESTINAZIONE D'USO

E.1 Edifici adibiti a residenza eassimilabili

E.2 Uffici e assimilabili

E.3 Ospedale, clinica o casa di cura eassimilabili

E.4 (1) Cinema,teatri, sale riunioniper congressi

E.4 (2) Mostre, musei e biblioteche,luoghi di culto

E.5 Attività commerciali eassimilabili

E.6 (1) Piscina, sauna e assimilabili

E.6 (2) Palestra e assimilabili

E.7 Attività scolastiche a tutti i livellie assimilabili

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EDIFICI SCOLASTICI DEL COMUNE DI QUALIANO

Istituto scolastico Indirizzo

Superficie

calpestabile [m2]

Vettore energetico al 2010

Caldaia

Anno di installazi

one (Potenza

(kW)) Scuola Elementare e

Materna Rione Principe Via

Costantino 5600

Gas naturale

Caldaia a basamento

n.d.

Scuola Materna Viale Europa

Viale Europa 110 Gas

naturale Caldaia Murale n.d.

Scuola Elementare T. Cacciapuoto

Via S. Pollice 1350 Gas

naturale Caldaia a basamento

n.d.

Scuola Elementare e Materna Don Bosco

Via Leopardi 4500 Gas

naturale n.d. n.d.

Scuola Elementare S. Chiara

Via G. Di Vittorio 4800

Gas naturale

n.d. n.d.

Scuola Materna Via Di Vittorio Via G. Di

Vittorio n.d. Gas

naturale

Caldaia a Basamento + n°1 Caldaia

Murale

n.d.

Scuola Elementare Can. Migliaccio

Via Conte Sifola 1600

Gas naturale

Caldaia a Basamento

n.d.

Scuola Media G. Verdi Via S. Pellico 2400 Gas

naturale Caldaia a

Basamento n.d.

Scuola Media S. Di Giacomo Via B. Croce 3400

Gas naturale

Caldaia a basamento

n.d.

Succ. Scuola Media S. Di Giacomo Via Macello 1800

Gas naturale

Caldaia a basamento

n.d.

SCUOLA MEDIA Di Giacomo Macello SNC n.d. n.d. n.d.

n.d.

Scuola Media G. Verdi Silivio Pellico n.d. n.d. n.d. n.d.

Tabella 1. Elenco impianti installati negli edifici scolastici nel Comune di Qualiano. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

In Tabella 2 sono rappresentate alcune informazioni riguardo l’ufficio del comune di Qualiano.

UFFICIO DEL COMUNE DI QUALIANO

Utenza Indirizzo Superficie calpestabile (m2)

Vettore energetico

Generatore di calore

Anno di installazione (Potenza

(kW)) COMUNE

CENTRALE Piazza del

popolo 4000

Gas naturale

n.d n.d

Tabella 2. Elenco impianti installati presso alcuni uffici comunali nel Comune di Qualiano. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

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2.3.2 Il sistema insediativo e la caratterizzazione energetica

dell’edificato residenziale

Le prime tracce dell’esistenza del centro di Qualiano risalgono all’epoca romana, i reperti

archeologici ritrovati in diverse aree del territorio comunale testimoniano, infatti, la presenza di un

nucleo già tra il IV e il III secolo a.C. Qualiano, come altri centri dell’hinterland napoletano, è sorta

lungo la strada di comunicazione - l’antica strada Consolare Campana- che da Roma, attraverso

Capua, giungeva fino a Cuma; svolgeva la funzione di “Stazio romana” ossia un centro di

stazionamento sia per le legioni di soldati che per le famiglie patrizie. Le aree del territorio comunale

interessate dai ritrovamenti di reperti archeologici sono quelle che gravitano intorno l’asse viario di

via Cavour e la località S. Pietro in Aram, compresa tra l’Alveo dei Camaldoli e la località Pioppitelli

(attuale via Palumbo) lungo la strada Consolare Campana.

Durante il periodo medioevale non sono state reperite testimonianze scritte sull’evoluzione del

territorio di Qualiano; risalgono alla metà del 1330 le prime notizie che indicano il territorio come

feudo del Monastero di S.Chiara di Napoli, nonché diversi documenti indicano l’appartenenza di

Qualiano al comune di Panicocoli (oggi Villaricca) nel periodo tra il 1806 e il 1836, anno in cui il re

Ferdinando II conferì l’autonomia amministrativa al centro. Durante il secondo periodo di

dominazione borbonica (1815-1860) Qualiano ha conosciuto un’epoca di splendore e forte crescita

anche urbanistica. La ricostruzione dell’evoluzione storica del territorio fa riferimento a carte

storiche, quali ad esempio l’Atlante Geografico del Regno di Napoli (1781-1812) oltre a documenti

di epoca più recente, come la Carta Tecnica Regionale e Ortofoto Comunale (2004-2010), ricoprendo

un lasso temporale abbastanza lungo, a partire dalla fine del XVIII Secolo ad oggi.

L’evoluzione territoriale di Qualiano ha mostrato nel tempo una elevata pressione antropica,

divenendo un comune intensamente urbanizzato. Un così elevato tasso di urbanizzazione ha

cancellato grandi estensioni di suoli agricoli e naturali, sebbene il comune di Qualiano conserva

ancora distese di spazi agricoli, salvaguardati per tutelare la storica vocazione agricola del territorio.

Il Comune, che presenta un unico agglomerato urbano, è costituito dall’edificato territoriale riportato

in Tabella 3, ricavato dall’analisi dei dati ISTAT. Dunque, è possibile affermare che a partire dal

1970 il numero di edifici è cresciuto nel corso degli anni, in particolar modo nel periodo 1971-1990.

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Inoltre, rapportando il numero di abitazioni occupate da residenti al 2011 a quello totale degli edifici

nello stesso anno, è possibile conoscere il numero medio di abitazioni per edifici pari a circa 3.1.

NUMERO EDIFICI RESIDENZIALI ABITAZIONI OCCUPATE

DA RESIDENTI

AL 2011

Epoca di costruzione

fino al 1970

1971-1990

1991-2000

2001-2005

2006-2011 TOTALE

Qualiano 600 1681 199 23 3 2506 7764

Tabella 3. Numero di edifici classificati per epoca di costruzione e numero di abitazione occupate da residenti al 2011. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

Infine, possiamo notare dalla Tabella 4 che la maggior parte (45 %) dell’edificato al 2011 risultava

composto da edifici con due piani.

NUMERO DI EDIFICI RESIDENZIALE PER NUMERO DI PIANI AL 2011

Numero di piani fuori terra 1 2 3 ≥ 4 TOTALE

Qualiano 618 1131 573 184 2506

Tabella 4. Numero di edifici residenziali per numero di piani al 2011. Fonte: ISTAT, Elaborazione: Craveb

2.3.3 Il sistema infrastrutturale

Il territorio comunale è interessato dalle seguenti infrastrutture primarie:

• rete fognaria abbracciante l’intero nucleo urbanizzato;

• rete idrica di distribuzione di acqua potabile;

• rete di distribuzione del gas metano;

• rete per la pubblica illuminazione;

• rete telefonica;

• rete stradale primaria (Asse Mediano, Circumvallazione Esterna, Asse viario di

collegamento alla grande viabilità);

• rete stradale interna.

L’analisi della rete infrastrutturale comunale si concentra sulle principali vie d’ accesso al comune,

in relazione all’ambito territoriale e la classificazione delle infrastrutture stradali comunali dal punto

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di vista funzionale e geometrico, in applicazione del D.M. 5/11/2001 (Norme funzionali e

geometriche per la costruzione delle strade).

Figura 12. Rete infrastrutturale comunale

L’inquadramento territoriale, attraverso la classificazione dell’uso del suolo, mostra la sostanziale

contiguità del tessuto urbano di Qualiano a quello di Villaricca e Giugliano, mentre le aree non

urbanizzate sono classificate come zone agricole, in gran parte costituite da “colture permanenti” e

solo in piccola parte da “foraggere” e “seminativi”.

La localizzazione delle attrezzature di livello locale, mostra come esse si distribuiscono in modo

abbastanza uniforme sul territorio, senza denotare particolari concentrazioni.

La dotazione di reti di trasporto è nettamente sbilanciata a favore delle infrastrutture stradali: la

crescita dell’area a Nord di Napoli, negli anni dal dopoguerra ad oggi, è stata supportata dalla

costruzione di numerose strade a scorrimento veloce: in particolare la “Circumvallazione esterna di

Napoli” (SP1), la cui realizzazione risale agli anni 60, e il più recente “Asse mediano” (SP ex SS162

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NC), entrambe con percorso est-ovest, che si uniscono proprio in territorio di Qualiano, per poi

procedere affiancate verso ovest.

L’area risente di una cronica carenza di infrastrutture ferroviarie, a cui si è posto rimedio solo in parte

con l’inaugurazione, avvenuta fra il 2005 e il 2009, della metropolitana Piscinola-Aversa, la quale

però non interessa direttamente il comune, essendo la stazione più vicina, quella di Mugnano, situata

a circa 9 km dal centro di Qualiano. Di maggiore influenza è invece la stazione di Giugliano-

Qualiano, situata a poche centinaia di metri oltre il confine comunale, nei pressi dell’area industriale

di Ponte Riccio, a 5 km dal centro.

Dal punto di vista della classificazione funzionale, si nota come la rete principale destinata a servire

gli spostamenti a lungo raggio, sia rappresentata dalla Circumvallazione Esterna e dall’ Asse

Mediano, la rete secondaria corrisponde invece agli assi stradali storici di via S. Maria a Cubito e

Corso Campano, che si incrociano nel centro abitato di Qualiano, a cui si sono aggiunte nel tempo

via di Vittorio, via Ripuaria e l’asse di collegamento fra quest’ ultima e la Circumvallazione.

La restante parte delle strade appartiene alla rete di livello locale, svolgendo unicamente funzione di

accesso.

La classificazione geometrica basta sulle dimensioni della sede stradale, numero di carreggiate e

corsie, mostra come le infrastrutture con maggiori capacità di trasporto siano la Circumvallazione,

l’Asse Mediano e l’arteria fra quest’ultimo e via Ripuaria, classificate B (extraurbane principali), in

virtù della loro conformazione, che prevede due corsie per senso di marcia e carreggiate separate.

Corso Campano e il tratto di via S. Maria a Cubito sono riconducibili alla categoria E (urbane di

quartiere), mentre le altre appartengono alla categoria F (locali urbane o extraurbane). E’ infine da

segnalare l’esistenza di strade interpoderali, che collegano via Ripuaria e via di Vittorio a via

Falcone.

Il confronto fra la classificazione funzionale e quella geometrica della rete stradale comunale,

restituisce, come spesso avviene, l’immagine di incongruenza esistente fra la funzione svolta da

ciascun asse stradale e le sue caratteristiche geometriche, spesso insufficienti ad offrire un adeguato

livello di servizio.

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2.4 LA REGOLAMENTAZIONE DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO

2.4.1 Il Piano Regolatore Generale

Lo strumento urbanistico attualmente vigente nel comune di Qualiano è il Piano Regolatore

Generale, adottato con deliberazione Consiliare n.36 del 08/06/1999 pubblicato il 12.07.1999,

aggiornato con deliberazione Consiliare n.59 del 20.11.2000, modificato con deliberazione di

Consiglio Comunale n.6 del 22.02.2007, approvato con Decreto n.697 del 07.09.2007 del Presidente

della Provincia di Napoli e pubblicato sul B.U.R.C. n.54 del 15.10.2000. Il piano classifica il

territorio urbanizzato come zone A “Centro Storico” e A1 “Residenziale satura”. La zona A

corrisponde all’area di più antica urbanizzazione, delimitata ad ovest da via de Gasperi, a nord da

Corso Campano e Via S. Maria a Cubito, ad est da Via G. Mameli e Via Camaldoli, anche se gli

edifici che si ritrovano in questo perimetro sono spesso il risultato di sostituzioni, rifacimenti ed

alterazioni anche sostanziali del patrimonio edilizio originario, che ne compromette il reale valore

storico.

All’esterno del nucleo abitato, il piano indica la localizzazione di vaste aree destinate ad attrezzature

e servizi pubblici, con la previsione di una nuova rete stradale di supporto, la cui localizzazione è

impensabile all’interno del centro urbano; tuttavia tali previsioni sono rimaste in larga parte inattuate.

Nel settore occidentale del territorio comunale il piano disegna un asse stradale con tracciato nord-

sud, che connette la circumvallazione a Via Ripuaria, per poi proseguire verso il comune di Villaricca

a sud, tale infrastruttura, ancora senza denominazione, è stata recentemente realizzata solo nel primo

tratto. Lungo tale asse stradale, in prossimità dell’intersezione con la Circumvallazione, il piano

prevede ancora un’area destinata a standard urbanistici adiacente all’area “Artigianale di iniziativa

pubblica” (DI); entrambe queste previsioni sono ad oggi disattese.

Le aree agricole non sono differenziate in modo dettagliato, se si esclude la presenza di un’area Es

“Agricola speciale” che circonda una ex masseria situata nei pressi di via Falcone. Alcune masserie

o ex masserie, con relative immediate aree di pertinenza, sono classificate come aree G “casali

soggetti a recupero o restauro conservativo”.

In conclusione, l’attuale piano tenta di porre un freno all’indiscriminata espansione del nucleo

residenziale, riuscendovi parzialmente, mentre le aree a standard, come spesso avviene per questo

tipo di previsioni, troppo onerose ed impegnative per le amministrazioni comunali, sono rimaste

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sostanzialmente inattuate. Stesso destino ha avuto l’area per insediamenti artigianali, prevista nelle

vicinanze dell’Area di Sviluppo Industriale di Giugliano-Qualiano. Questa, a sua volta, risulta non

completamente utilizzata.

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Figura 13 Inquadramento assetti fisici e funzionali

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3. STRUTTURA DEL BEI

L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE o, per l’acronimo inglese BEI) quantifica la CO2 emessa

nel territorio dell’autorità locale ovvero del Firmatario del Patto nell’anno di riferimento. Il

documento permette di identificare le principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di

assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di riduzione. A discrezione dell’autorità locale

nella redazione del BEI possono anche essere considerate le emissioni di CH4 e N2O. Tale scelta è

subordinata all’inclusione di azioni all’interno del PAES volti alla riduzione di questi composti, e

alla scelta dei fattori di emissione che si vogliono adottare (approccio standard (IPCC) o valutazione

del ciclo di vita (LCA)). Il BEI riporta i consumi energetici del patrimonio edilizio pubblico,

dell’illuminazione pubblica, del trasporto pubblico locale e del parco veicolare a servizio degli

impiegati comunali, oltre che a quelli del parco edilizio privato, del terziario, delle piccole e medie

imprese (non ETS) e del trasporto privato in ambito urbano.

3.1. METODOLOGIA OPERATIVA

La metodologia che andrebbe adottata per la realizzazione di un inventario emissioni dovrebbe

prevedere la quantificazione diretta (approccio "analitico"), tramite misurazioni dirette, di tutte le

emissioni delle diverse tipologie di sorgenti per l'area e il periodo di interesse. È evidente che questo

approccio non è applicabile nella pratica in quanto gli inventari generalmente riguardano territori

estremamente vasti (ad esempio un'intera regione) e per giunta alcune tipologie di emissioni (ad

esempio quelle delle attività agricole) per loro stessa natura sono difficilmente quantificabili

mediante misurazioni.

L'approccio "analitico", dunque, è uno strumento utilizzabile solo per alcune particolari tipologie di

sorgenti; ad esempio nel caso di grandi impianti industriali (centrali termoelettriche, inceneritori,

cementifici), le cui emissioni sono generalmente molto rilevanti e localizzate, è pratica consueta, se

non obbligatoria, quantificare le emissioni mediante sistemi di monitoraggio in continuo.

L’elaborazione di tali dati restituisce informazioni precise in merito all'emissione complessiva della

sorgente. Ricavare informazioni altrettanto precise per impianti industriali di minori dimensioni è

invece più problematico in quanto i dati derivano da misure periodiche, spesso poco frequenti per

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via dei costi e delle difficoltà operative, e condotti con altre finalità, quali la verifica dei limiti alle

emissioni imposti dalle normative. In passato, i dati raccolti nei catasti delle emissioni su base

provinciale contenevano informazioni sul rispetto dei limiti normativi senza esplicitare il quantitativo

di emissioni rilasciate in atmosfera dall’impianto; in tal caso era possibile effettuare la sola stima

delle massime emissioni ammesse dalle normative che potevano rilevarsi poco realistiche se le

emissioni reali erano basse e lontane dai massimi consentiti. Con l'utilizzo dei dati derivanti dagli

autocontrolli previsti dalle autorizzazioni AIA-IPCC, il numero e la rappresentatività dei dati di

emissioni misurati presso gli impianti è aumentato, anche se una buona parte degli impianti

industriali esistenti non sono obbligati al monitoraggio o comunque a non registrare tutti gli

inquinanti oggetto dell'inventario emissioni; ciò comporterebbe, nel caso si ci affidasse a tale

metodologia, delle mancanze di informazione nel BEI.

Per le ragioni di cui sopra le metodologie di calcolo delle emissioni adottate sono differenti

dall’approccio analitico e basate su delle stime. Segue nei paragrafi seguenti la descrizione dettagliata

delle metodologie impiegate per il calcolo delle emissioni nel settore pubblico e in quello privato.

3.1.1 Metodologia per il calcolo delle emissioni nel settore pubblico

Nel caso del settore pubblico è stato adottato il metodo dei fattori di emissione che effettua la stima

delle emissioni basandosi su indicatori che caratterizzano l'attività della sorgente (ad esempio

quantità prodotta, consumo di combustibile, numero di capi di bestiame etc.) e di un fattore di

emissione, specifico del tipo di sorgente, del processo industriale e della tecnologia di depurazione

adottata. Il metodo si basa su una relazione di tipo lineare fra l'attività della sorgente e il quantitativo

d'emissione CO2 per unità di produzione della sorgente:

�� = �� ∗ ��� [ 1]

In cui:

� = emissione dell’inquinante i [t/anno];

� �� = indicatore dell'attività (ad es. quantità prodotta, consumo di combustibile, numero di

capi);

� =fattore di emissione dell'inquinante i (ad es. g/t prodotta, kg/kg di solvente,

g/abitante).

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La bontà di tale metodologia dipende dalla precisione dei "fattori di emissione”, quanto più l’analisi

dei processi produttivi è dettagliata tanto più si ha la possibilità di utilizzare specifici fattori di

emissione e di effettuare una stima realistica. Nella maggior parte dei casi si impiega un unico fattore

di emissione “generico” per l’intero ciclo di produzione che spesso comporta errori grossolani nella

stima delle emissioni dei gas serra.

Nel caso dei processi di combustione viene generalmente scelto come indicatore di attività il

consumo di combustibile (Nm3 per il gas naturale, litri per il gasolio, etc), mentre per i processi

industriali più complessi, dove è complicato individuare i consumi delle singole attività della catena

di produzione, gli indicatori privilegiati diventano la quantità di prodotto processata nell'unità di

tempo o il numero di addetti nel settore di cui si vuole stimare l'emissione.

Nel caso specifico del Comune di Qualiano, la metodologia dei fattori di emissione è stata applicata

per ricavare le emissioni di CO2 rilasciate dalle proprietà dell’Amministrazione Comunale. Infatti, a

partire dai consumi di energia elettrica, dai consumi di combustibile impiegato per il riscaldamento

degli edifici scolastici e quelli comunali e dai consumi di combustibile del parco veicolare comunale,

mediante i fattori di emissione (riportati in Tabella 5 con riferimento all’energia primaria), sono state

calcolate le quantità di emissioni di CO2 equivalente emesse nel 2010, riconducibili alla pubblica

amministrazione.

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FATTORE DI EMISSIONE [tCO 2 /MWh]

Vettori FE

Gasolio 0.267

Benzina 0.249

Gas naturale 0.202

Olio combustibile 0.279

Carbone 0.341

GPL 0.227

Rifiuti e biogas 0.330/2

Biomassa 0

Tabella 5 Fattori di emissioni di alcuni tipi di combustibile. Fonte: Linee guida JRC

3.1.2 Metodologia per il calcolo delle emissioni nel settore privato

Nel caso del settore privato, per il quale non è possibile conoscere i consumi energetici a partire dalle

bollette energetiche, è stata impiegata una metodologia differente chiamata comunemente “Top-

down”.

La stima "top-down" è una metodologia di calcolo che restituisce il valore delle emissioni rilasciate

localmente (nel nostro caso a livello comunale) a partire da valori di emissioni calcolati a livello

nazionale, regionale o provinciale a seconda delle informazioni a disposizione attraverso variabili

proxy ovvero indicatori statistici (popolazione, strade, land-use, ...).

Tale procedura è descritta nel manuale EMEP-CORINAIR pubblicato sul sito dell’Agenzia Europea

dell’Ambiente e risulta essere già stata applicata con successo anche in numerosi casi italiani, quali,

a titolo d’esempio:

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� INEMAR : INventario EMissioni ARia, database progettato per realizzare l’inventario

delle emissioni in atmosfera e utilizzato attualmente in sette regioni (Emilia Romagna,

Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Veneto) e in due provincie

autonome (Bolzano e Trento);

� SIRENA: Sistema Informativo Regionale ENergia e Ambiente, sistema per il

monitoraggio della sicurezza, dell’efficienza e della sostenibilità del sistema energetico

lombardo.

Il processo di disaggregazione spaziale avviene attraverso la seguente equazione

����, �, �� = ����, �, �� ∗ �����,�,�,��

∑ �����,�,��� (1)

In cui:

� E= consumo energetico/emissione

� Ind= indicatore (variabile proxy)

� c= comune

� p= provincia

� v= vettore

� s= settore

� a = anno

Risulta evidente come l’approccio semplificato adottato sia suscettibile di un certo margine d’errore,

dipendente dal grado di correlazione presente tra l’indicatore considerato per la disaggregazione e il

dato da disaggregare, quale, in questo caso, il consumo o l’emissione del settore/vettore.

Le emissioni di gas annue in Italia sono riportate da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la

Ricerca Ambientale), ente pubblico di ricerca che predispone banche dati suddivise per anni, per

settore e per provincia. Nelle banche dati 2011 dell’ISPRA è possibile attingere informazioni in

merito alle emissioni di inquinanti rilasciate dal settore edilizio privato, industriale, agricolo e dei

trasporti privati. Per ciascun settore le emissioni risultano suddivise per tipologia di combustibile ad

eccezione del settore industriale ove è fornito un unico valore aggregato. Infatti, la ripartizione delle

emissioni per tipologia di combustibile per tale settore è stata effettuata sulla base dei bilanci

energetici regionali redatti dall’ENEA per l’anno 2008.

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Le emissioni associate al settore terziario fornite da ISTAT comprendono anche quelle relative ai

settori “edifici e impianti comunali” e ”illuminazione pubblica”; poiché queste ultime sono state

calcolate sulla base della metodologia riportata nella sezione 3.1.1, è stato ricavato per differenza il

valore delle emissioni relative al solo comparto terziario privato.

Inoltre, per quanto riguarda il settore industriale, le emissioni provinciali sono stimate da ISPRA al

netto dei dati relativi alle emissioni degli impianti industriali iscritti al registro ETS, escluse

direttamente come macro-settore (01). L’European Union Emissions Trading Scheme (EU ETS) è

un sistema "cap&trade" che fissa un tetto massimo ("cap") del livello totale delle emissioni consentite

a tutti i soggetti vincolati dal sistema, ma consente ai partecipanti di acquistare e vendere sul mercato

("trade") diritti di emissione di CO2 ("quote") secondo le loro necessità, all'interno del limite stabilito.

Le industrie ETS dunque devono essere escluse dal PAES perché già regolate dal meccanismo di

scambio emissioni europeo.

Per ciò che concerne il settore dei trasporti, la stima delle emissioni ha riguardato le sole emissioni

di gas serra relative alla mobilità urbana escludendo la quota riconducibile ai trasporti extra-urbani.

Infine, per quanto concerne il calcolo delle emissioni associate ai consumi di energia elettrica, è stata

adottata una diversa metodologia, in quanto ISPRA non fornisce informazioni a riguardo. In primo

luogo sono stati stimati utilizzando l’equazione (1) i dati di consumo comunali a partire da quelli

provinciali forniti da Terna S.p.A per il 2010 e successivamente calcolate le emissioni di CO2 tramite

un fattore di emissione pari a quello medio nazionale standard al 2010 (0.483 t/MWh – fonte IPCC),

corretto in base alla quota di energia elettrica rinnovabile prodotta localmente e/o agli acquisti di

energia elettrica verde certificata. Tale fattore è stato calcolato secondo la seguente espressione:

( ) 2 2− − ⋅ + += CTE PLE AEV FENEE CO PLE CO AEVFEE

CTE (2)

dove:

FEE=fattore di emissione locale per l’elettricità (t/MWhe);

CTE=consumo totale di elettricità nel territorio dell’autorità locale (MWhe);

PLE=produzione locale di elettricità (MWhe);

AEV=acquisti di energia elettrica verde da parte dell’Autorità locale (MWhe);

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FENEE=fattore di emissione nazionale per l’elettricità (t/MWhe);

CO2PLE=emissioni di CO2 dovute alla produzione locale di elettricità (t);

CO2AEV=emissioni di CO2 dovute alla produzione di energia elettrica verde certificata acquistata

dall’autorità locale

In Tabella 6 è riportato uno specchio riassuntivo delle fonti utilizzare per conoscere i valori di

emissione e di consumo elettrico utilizzato nella procedura “top-down”.

Tabella 6. Fonti consultate per il calcolo delle emissioni dei consumi con metodologia top-down

Gli indicatori statistici utilizzati nel metodo “top-down” (al fine di disgregare i dati nazionali e

ottenere quelli locali) sono riportati in Tabella 7. Il valore attribuito a ciascun indicatore è stato

ricavato dai dati ISTAT ad eccezione di quello relativo al settore dei trasporti per il quale si è fatto

ricorso ai dati forniti dall’ACI.

Settore Benzina Gasolio GPL Olio comb.

Energia elettrica

Gas naturale

Biomasse Rifiuti Carbone

Residenziale ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA TERNA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA Terziario ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA TERNA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA

Industria

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

TERNA

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

Bilancio energetico regionale ENEA

Agricoltura ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA TERNA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA Trasporto

urbano ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA ISPRA

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INDICATORI CONSIDERATI PER IL PROCESSO DI DISAGGREG AZIONE TOP-

DOWN

VETTORE

SETTORE

Residenziale Terziario Industria Agricoltura Trasporto

urbano

ENERGIA

ELETTRIC

A

Numero di

abitanti Numero di

unità attive

Numero di

addetti

Superficie

agricola utilizzata

Numero di

veicoli ALTRI

VETTORI

Superficie delle

abitazioni

Tabella 7. Indicatori per la disaggregazione dei consumi energetici e delle emissioni dei diversi settori/vettori

3.2 DATI DI CONSUMO

3.2.1 I consumi energetici del settore pubblico

Nella Tabella 8 sono riportati i consumi energetici del settore pubblico suddivisi per vettore

energetico. I dati sono stati forniti dal Comune di Qualiano:

CONSUMI EDIFICI PUBBLICI COMUNE DI QUALIANO

Vettore [MWh]

Energia elettrica 341

Gas Naturale 389

TOTALE 763

Tabella 8. Consumi per vettore energetico degli edifici pubblici di Qualiano. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

La Tabella 9 invece, riporta i consumi elettrici riconducibili agli edifici comunali suddivisi per

categoria d’uso. La maggior parte dei consumi elettrici (73%) è imputabile alla categoria edifici

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scolastici. La restante parte dei consumi elettrici è attribuita alla categoria “altro” all’interno della

quale troviamo il cimitero il quale copre da solo circa il 21% dei consumi elettrici dell’intero

patrimonio edilizio del Comune di Qualiano (73169 kWh).

EDIFICI PUBBLICI DEL COMUNE DI QUALIANO-ENERGIA ELE TTRICA (2010)

Destinazione d'uso (D.P.R. 26/08/1993 n°412) N° POD Consumi elettrici [kWh]

Consumo medio [kWh/POD]

E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili 0 0 0

E.2 Uffici e assimilabili 2 11940 5970

E.3 Ospedale, clinica o casa di cura e assimilabili 1 1491 1491

E.4 (1) Cinema, teatri, sale riunioni per congressi 0 0 0

E.4 (2) Mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto 2 4450 2225

E.5 Attività commerciali e assimilabili 0 0 0

E.6 (1) Piscina, sauna e assimilabili 0 0 0

E.6 (2) Palestra e assimilabili 0 0 0

E.7 Attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 11 249203 22655

E.8 Attività industriali ed artigianali e assimilabili 0 0 0

Altro 2 74379 37190

TOTALE 18 341463 18970

Tabella 9. Suddivisione degli edifici comunali per destinazione d'uso, numero di POD, consumi elettrici, consumo medio. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

Figura 14. Suddivisione degli edifici comunali per destinazione d'uso. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

0% 4% 0%

73%

22%

CONSUMI ELETTRICI PER DESTINAZIONE D'USOE.1 Edifici adibiti a residenza eassimilabiliE.2 Uffici e assimilabili

E.3 Ospedale, clinica o casa di cura eassimilabiliE.4 (1) Cinema,teatri, sale riunioniper congressiE.4 (2) Mostre, musei e biblioteche,luoghi di cultoE.5 Attività commerciali eassimilabiliE.6 (1) Piscina, sauna e assimilabili

E.6 (2) Palestra e assimilabili

E.7 Attività scolastiche a tutti i livellie assimilabiliE.8 Attività industriali ed artigianali eassimilabiliAltro

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Nel grafico in Figura 15, è riportata la distribuzione percentuale dei POD per ciascuna categoria di

edifici. Si denota la prevalenza di POD collegati ad edifici scolastici che costituiscono il 61% del

valore totale.

Figura 15. Numero di POD divisi per destinazione d'uso. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

I consumi di combustibile per gli edifici comunali nell’anno 2010, si riferiscono Nm3 di gas naturale

utilizzati per alimentare le caldaie installate negli 11 edifici scolastici (E.7). Anche la Casa comunale

e il centro per anziani sono (categorie E.1 ed E.2) sono alimentati da una caldaia a gas naturale ma

non è stato possibile reperire i relativi consumi. Per gli altri edifici invece non sono state trasmesse

informazioni sulla tecnologia di alimentazione utilizzata né il consumo.

0%

11%

0%

0%0%

61%

11%

NUMERO DI POD PER DESTINAZIONE D'USO

E.1 Edifici adibiti a residenza eassimilabiliE.2 Uffici e assimilabili

E.3 Ospedale, clinica o casa dicura e assimilabiliE.4 (1) Cinema,teatri, sale riunioniper congressiE.4 (2) Mostre, musei ebiblioteche, luoghi di cultoE.5 Attività commerciali eassimilabiliE.6 (1) Piscina, sauna eassimilabiliE.6 (2) Palestra e assimilabili

E.7 Attività scolastiche a tutti ilivelli e assimilabiliE.8 Attività industriali edartigianali e assimilabiliAltro

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EDIFICI PUBBLICI DEL COMUNE DI QUALIANO-GAS NATURAL E (2010)

Destinazione d'uso (D.P.R. 26/08/1993 n°412) N° EDIFICI

Consumi di GAS

NATURALE (Nm3 )

Consumo medio

[Nm3/edifici]

E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili 1 579 579 E.2 Uffici e assimilabili 1 4471 4471

E.3 Ospedale, clinica o casa di cura e assimilabili 0 0 0

E.4 (1) Cinema, teatri, sale riunioni per congressi 0 0 0

E.4 (2) Mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto 0 0 0

E.5 Attività commerciali e assimilabili 0 0 0

E.6 (1) Piscina, sauna e assimilabili 0 0 9 E.6 (2) Palestra e assimilabili 0 0 0

E.7 Attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 11 35786 3253

E.8 Attività industriali ed artigianali e assimilabili 0 0 0 Altro 0 0 0

TOTALE 13 40836 3141

Tabella 10 Suddivisione degli edifici comunali per destinazione d'uso, numero di edifici, consumi di gasolio, consumo medio. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

In Tabella 11 per l’anno BEI di riferimento (2010), è riportato l’elenco degli edifici più energivori

del Comune. E’ da notare che il 29% degli edifici comunali (6 edifici sui 21 totali), ha registrato un

consumo di energia superiore ai 20 MWh/anno. Tra questi rientra la Scuola Elementare e Materna

“Rione Principe” e il cimitero, a cui sono attribuiti i consumi elettrici maggiori, che in termini

percentuali si traducono rispettivamente nel 34,5% e nel 26% dei consumi elettrici totali degli edifici

pubblici.

EDIFICI CON CONSUMI ELETTRICI SUPERIORI A 20 MWh

Denominazione Indirizzo POD Consumi elettrici (kWh)

Scuola Elementare e Materna Rione Principe

Via Costantino IT001E87635296 97150

Cimitero Via Cimitero, 2 IT001E87644421 73179

Scuola Media S. Di Giacomo Via B. Croce IT001E80890376 36370

Scuola Materna Via Di Vittorio Via G. Di Vittorio

IT001E87642370 31000

Succ. Scuola Media S. Di Giacomo Via Macello IT001E80479351 21907

Scuola Media G. Verdi Silvio Pellico

32 IT001E87645863 21650

Tabella 11. Elenco edifici pubblici con consumi elettrici superiori a 20MWh. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

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Per quanto concerne i consumi di gasolio, in Tabella 12 è riportato l’elenco degli edifici del

patrimonio comunale che hanno registrato consumi superiori ai 4000 Nm3/anno incidendo per il 49%

sui consumi globali.

CONSUMI DI GAS NATURALE SUPERIORE A 4000 Nm3

Denominazione Indirizzo PDR Consumo gas naturale (Nm3)

Scuoala Elementare e Materna Don Bosco

Via Leopardi 352504795186 7899

Scuola Media S. Di Giacomo Via B. Croce 352504776852 7638

Casa Comunale Piazza del

Popolo 352504763532 4471

Tabella 12. Elenco edifici con consumi di gasolio superiore ai 4000Nm3. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

3.2.2 I consumi degli Impianti di pubblica illuminazione

I dati relativi all’intero parco lampade di proprietà del Comune di Qualiano non sono stati forniti

dalla Pubblica Amministrazione. In Tabella 13 è riportato l’elenco dettagliato dei 1841 corpi

luminosi suddivisi per tipologia di lampade e potenza nominale delle stesse. Infine, per ciascuna

tipologia di lampada è indicato il numero di unità installate.

Tabella 13. Elenco parco lampade del Comune di Qualiano. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

Dalle bollette energetiche fornite dalla Pubblica Amministrazione è stato possibile risalire al numero

di POD attribuibili all’illuminazione pubblica e agli indirizzi di ubicazione degli stessi. Inoltre in

Tabella 14 sono riportati in corrispondenza di ciascun POD i relativi consumi elettrici nonché quello

totale.

Tipo di lampade Potenza nominale (W) Quantità Lampada a vapore di sodio 150 1253Lampada a mercurio 125 573Lampada Alogenuri metallici al quarzo 250 15Totale 1841

PARCO LAMPADE DEL COMUNE DI QUALIANO

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CONSUMI ELETTRICI DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA Indirizzo POD kWh

Palumbo Avv. A. 50 IT001E80584499 11000 Piazza Del Popolo 1 IT001E80648867 4530 Via Cubito 467 IT001E00220420 18086 Via Camaldoli 1 IT001E87648266 7378 Cda Ripuaria, 21 IT001E80566735 10764 S. Maria A Cubito, 177 IT001E87645379 50000 Trav. Campana Ii Snc IT001E87623372 5800 Santa Maria A Cubito Snc IT001E80545941 10910 Cda Salicelle Snc IT001E80179100 1300 Toscanini Snc IT001E87645269 43200 Pozzolaniello Snc IT001E80378512 8200 Silvio Pellico Snc IT001E87645861 25440 Cda Ripuaria Snc IT001E80468769 7000 Cda Ripuaria Snc IT001E80577318 11365 Cda Ripuaria 65 IT001E80565734 12000 Giovanni Falcone Snc IT001E80093535 24070 Campana Ant Cons Snc IT001E87645043 80000 Benedetto Croce 17 IT001E87613711 4366 Santa Maria A Cubito 61 IT001E87645378 11356 Oberdan G. Snc IT001E80503458 40000 S. Maria Delle Grazie Snc IT001E80438672 36000 Santa Maria A Cubito Snc IT001E80477692 10000 Palumbo Avv. A. 115 IT001E80173318 10000 Cda Ripuaria 3 IT001E80566079 10900 Cav. Vittorio Veneto Snc IT001E87647887 33890 Toscanini Snc IT001E87631241 26200 Campana 367 IT001E87645859 4280 Mameli Snc IT001E87643656 11000 Circumv. Esterna 40 IT001E80594940 4385 Leopardi G. Snc IT001E80526881 9996 Rione Principe Snc IT001E87643181 22475 Croce Benedetto 17 IT001E87613710 2434 Viale Europa Snc IT001E87644006 10910 S. Pellico Snc IT001E80526880 56559

Totale 635794

Tabella 14.Consumi elettrici della pubblica illuminazione del Comune di Qualiano. Fonte: Comune di Qualiano,

Elaborazione: Craveb

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42

Noti i consumi e la potenza elettrica totale del parco lampade è stato possibile ricavare la potenza

media delle lampade (kW/lampada) e il consumo medio annuo per lampada (kWh/anno lampada)

(Tabella 15).

POTENZE E CONSUMI PER LAMPADA

Anno di riferimento 2010 Totale Lampade 1841

Potenza installata totale [kW] 263.32

Consumo totale [kWh]/anno 635794

Potenza installata unitaria 143.03

Consumo unitario 345.35

Ore di funzionamento 2414.53

Ore di funzionamento standard 4200

Differenza ore di funzionamento -42.5%

Tabella 15. Elenco potenze e consumi del parco lampade. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazioni: Craveb

Inoltre, conoscendo i valori dei consumi totali e della potenza installata totale delle lampade, è stato

calcolato il numero di ore equivalente di funzionamento del parco lampade al 2010 pari a circa 2414

ore; tale valore, è stato successivamente confrontato con il numero standard di ore di esercizio annue

del parco lampade pubblico pari a 4200 (Tabella 1 dell’Allegato A della deliberazione ARG/elt

135/08 del 25/09/08), risultando inferiore del 42,5% come risulta dalla Figura 16.

Figura 16. Confronto dei consumi stimati con quelli forniti dalla A.P. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione:

Craveb

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

kWh/

anno

2010

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

consumi stimati

consumi forniti dalla A.M.

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43

3.2.3 I consumi del parco veicoli comunale

In merito al parco auto del Comune di Qualiano, l’Amministrazione Comunale ha fornito il numero

dei veicoli per ciascun settore, l’anno di immatricolazione delle vetture, il tipo di carburante ed i

consumi attribuiti annualmente, sintetizzati in Tabella 16.

COMPOSIZIONE E CONSUMI DEL PARCO VEICOLARE PER SETT ORE (2010)

Settore N° veicoli Benzina [l] Gasolio [l] Polizia municipale 3 1096 411

Affari 2 2962 879 Totale 2 4058 1290

Tabella 16.Composizione e consumi del parco veicolare suddiviso per settore al 2010. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

Dalla Figura 17 è possibile notare come i consumi di combustibile (benzina e gasolio) sono

essenzialmente da imputare a due settori: Polizia Municipale e Affari Generali. In particolare è

registrato un elevato consumo di benzina da parte di un auto di vecchia immatricolazione

appartenente al settore Affari Generali.

Figura 17. Consumi del parco veicolare del Comune di Qualiano per settore. Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

1 12 1Affari generali

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

Litr

i/ann

o

Polizia Municipale

CONSUMI E COMPOSIZIONE DEL PARCO VEICOLARE COMUNALE AL 2010

Gasolio

Benzina

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Noti gli anni di immatricolazione delle autovetture comunali è stato possibile suddividere il parco

veicolare secondo la Direttiva EURO (Figura 18).

Figura 18. Ripartizione del parco veicolare del Comune di Qualiano in base alla Direttiva "EURO". Fonte: Comune di Qualiano, Elaborazione: Craveb

3.2.4 I consumi del settore privato

Note le emissioni di CO2 rilasciate in atmosfera per i vari settori (vedi sezione 3.1.2.) è stato possibile

risalire ai relativi consumi energetici mediante l’utilizzo dei fattori di emissioni (Tabella 5). I fattori

impiegati nelle analisi del BEI sono quelli forniti dalle Linee Guida Europee che forniscono un valore

di emissione (tonnellate di CO2) per unità di energia primaria consumata (MWh) per ogni tipologia

di combustibile. Per quanto riguarda la biomassa, il fattore di emissione di CO2 viene fissato dalle

Linee guida europee pari a zero (Tabella 5). Tuttavia, l’uso di biomassa comporta emissioni di altri

gas serra come il CH4 e l’N2O per i quali è definito un fattore di conversione in CO2 equivalente.

Noto il valore delle emissioni di CO2 equivalente da biomassa è stato possibile effettuare il calcolo

dei relativi consumi energetici. Nel caso specifico della biomassa, il fattore di emissione di CO2

equivalente assume il valore di 0.330 (tCO2eq/MWh).

Nella Tabella 17 sono riportati i consumi energetici espressi in TEP suddivisi per vettore energetico

e per settore allo scopo di descrivere con maggiore completezza il profilo energetico del Comune di

Qualiano.

0

0.5

1

1.5

2

2.5

euro 2 euro 3 euro 4

PARCO VEICOLARE COMUNALE PER DIRETTIVA EURO

Polizia Municipale

Affari Generali

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45

È bene sottolineare, che, poiché la procedura si avvale di una disaggregazione effettuata sulla base

di dati statistici provinciali e nazionali, i risultati ottenuti su base comunale potrebbero essere affetti

da errori di stima.

CONSUMI ENERGETICI STIMATI CON LA DISAGGREGAZIONE I N TEP (2010)

Settori

Ben

zina

Gas

olio

GP

L

Olio

com

b.

Ene

rgia

ele

ttric

a

Gas

nat

ural

e

Bio

mas

se

Rifi

uti

Car

bone

Tot

ale

Residenziale 0 49 1114 0 2325 1671 1235 0 0 6394

Terziario 0 3 202 0 1355 607 0 0 0 2168

Industria 0 76 45 318 529 869 10 0 66 1914 Agricoltura 0 135 31 0 23 0 0 0 0 189

Trasporto urbano 3033 3202 432 0 0 0 0 0 0 6667

TOTALE 3033 3466 1823 319 4232 3147 1245 0 66 17331

Tabella 17. Consumi energetici divisi per settore e vettore energetico al 2010. Fonte: ISPRA, Elaborazione: Craveb

3.2.5 I consumi di energia elettrica del settore pubblico e privato rilevati dal

distributore

Ad oggi non sono disponibili dati di consumo del distributore di energia elettrica del Comune di

Qualiano.

3.2.6 I consumi di gas naturale rilevati dal distributore

Al momento non sono disponibili i dati di consumo di gas naturale forniti dal distributore del Comune di Qualiano.

3.3 ANALISI DELLA PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA

La produzione locale di energia elettrica e/o termica può influire sul valore del fattore di emissione

per la valutazione delle emissioni associate al processo di produzione. Ad esempio, se il Comune

acquista energia elettrica verde certificata o soddisfa parte dei consumi elettrici mediante impianti

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46

fotovoltaici il fattore di emissione dell’energia elettrica risulterà differente rispetto a quello medio

nazionale e andrà ricalcolato scomputando tali consumi in modo da evidenziare i guadagni associati

in termini di emissioni di CO2. Analogamente, nel caso in cui nel Comune siano presenti impianti di

cogenerazione e/o impianti geotermici che soddisfano il carico termico del territorio il fattore di

emissione locale dovrà prendere in considerazione le emissioni di CO2 rilasciate da questi impianti

che risulterà differente da quelli per il gas o per altri tipi di combustibile. Per tale ragione, è stata

analizzata la produzione di energia nel Comune di Qualiano e valutata la possibilità di utilizzare

fattori di emissioni “corretti” rispetto a quelli medi nazionali indicati dalle linee guida JRC.

3.3.1 Produzione locale di energia elettrica

Dalle banche dati del GSE, gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile

presenti sul territorio sono riconducibili solo a quelli fotovoltaici. Dal sistema informativo geografico

“Atlasole” del GSE è possibile conoscere alcune caratteristiche degli impianti fotovoltaici installati

su territorio, anche su suoli privati, che usufruiscono degli incentivi statali. Il database restituisce in

modo interattivo il numero e la potenza degli impianti installati a livello regionale, provinciale e

comunale. Secondo i dati riportati dal GSE, al 2013 risultava installata una potenza complessiva pari

a 466.59 kW (Tabella 18).

POTENZA DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI INSTALLATA DAL 2010 AL 2013

Anno Potenza annua installata [kW/anno]

Potenza totale installata [kW]

2010 96.72 96.72 2011 158.11 254.83 2012 137.08 391.91 2013 74.68 466.59

TOTALE 466.59

Tabella 18. Potenza degli impianti fotovoltaici installata dall’anno 2008 al 2013. Fonte: Atlasole, Elaborazione Craveb

Al fine di stimare la produzione di energia elettrica da fotovoltaico è stato utilizzato il Photovoltaic

Geographical Information System (PVGIS) promosso dal Joint Research Center, Institute for Energy

and Trasport (IET); il simulatore restituisce, sulla base della potenza installata, l’energia elettrica

producibile dall’impianto fotovoltaico prendendo in esame le caratteristiche climatiche del Comune

(radiazione solare incidente, temperatura dell’aria esterna, altitudine e longitudine). I risultati

restituiti dal simulatore sono riportati in Figura 19.

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Figura 19 Stima della Produzione di Energia Elettrica degli impianti fotovoltaici. Elaborazione: PVGIS

Grazie alla presenza di impianti fotovoltaici al 2010, il fattore di emissione locale per l’energia

elettrica per l’anno BEI è risultato pari a 0.4814 (tCO2/MWh).

3.3.2 La produzione locale di energia termica

Nel Comune di Qualiano non risultano presenti impianti di produzione di energia termica, quali

impianti geotermici, termovalorizzatori ed impianti a biomassa per l’anno di riferimento BEI 2010.

3.4 BEI: L’INVENTARIO ENERGETICO-EMISSIVO DI BASE

3.4.1 I consumi energetici finali

La Tabella 19 riassume quanto esposto precedentemente riportando i dati di consumo per settore e

per vettore del Comune di Qualiano. I consumi del settore pubblico sono quelli forniti dalla pubblica

amministrazione.

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Per ciò che riguarda il settore privato, sono stati presi in considerazione i dati ottenuti mediante il

processo di disaggregazione “top-down” per tutti i vettori energetici.

Categoria

Consumi energetici finali (MWh)

Ben

zina

Gas

olio

GP

L

Olio

com

bust

ibile

Ene

rgia

ele

ttric

a

Gas

nat

ural

e

Bio

mas

se

Rifi

uti

Car

bone

Tot

ale

EDIFICI, IMPIANTI E INDUSTRIA Edifici e impianti comunali 0 0 0 0 341 389 0 0 0 730

Edifici residenziali 0 573 13109 0 26348 19265 14529 0 0 73824 Edifici e impianti del

terziario ( non comunale) 0 38 2378 4 15946 7145 0 0 0 25510

Illuminazione pubblica 0 0 0 0 636 0 0 0 0 636 Industria 0 897 527 3746 6224 10226 113 0 779 22512

Sub-totale edifici, impianti e industria 0 1508 16014 3750 49495 37025 14643 0 779 123213

TRASPORTI Parco veicolare comunale 37 13 0 0 0 0 0 0 0 50

Trasporto urbano 35650 37658 5078 0 0 0 0 0 0 78386

Sub-totale trasporti 35687 37671 5078 0 0 0 0 0 0 78436 Agricoltura 0 1593 359 0 266 0 0 0 0 2218 TOTALE 35687 40771 21451 3750 49761 37025 14643 0 779 203867

Tabella 19.Consumi di energia primaria stimati per categoria al 2010. Elaborazione: Craveb

Gli edifici del settore residenziale e dei trasporti urbani sono responsabili dei maggiori consumi di

energia primaria con una quota rispettivamente del 36%, e del 38%, seguiti dal terziario con il 12,5%

ed, infine, dall’industriale con una quota del 11%. Si sottolinea che i consumi del macro-settore

comunale (“Edifici e impianti comunali”, “Illuminazione pubblica comunale” e “Parco veicolare

comunale”) coprono una quota significativamente bassa, pari a circa il 0,6% dei consumi totali

(Figura18).

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Figura 18. Consumi energetici per settore economico al 2010. Fonte: ISPRA, Elaborazione: Craveb

Inoltre, analizzando i consumi per vettore energetico si nota come una quota considerevole è

imputabile a quello elettrico con il 24% (49761 MWh) dei consumi totali (a sua volta ripartito,

maggiormente, tra il settore residenziale (53%) e terziario (32%)); segue il consumo del gas naturale

con il 30%, il GPL con il 11%, la biomassa con il 7%, il gasolio con il 20%, la benzina con l’18%,

l’olio combustibile con il 2% ed il carbone con circa l’1%. (Figura 19).

Figura 19. Consumi energetici ripartiti per vettore al 2010. Fonte: ISPRA, Elaborazione: Craveb

3.4.2 Le emissioni totali

Nella Tabella 20 sono stati riportati i valori delle emissioni di CO2 calcolati a partire dai consumi

riportati in Tabella 19 utilizzando i fattori di emissione riportati in Tabella 5.

36%

13%

0%

11%

39%

CONSUMI ENERGETICI PER SETTORE-2010Edifici e impianticomunali

Edifici residenziali

Edifici e impianti delterziario ( noncomunale)Illuminazione pubblica

Industria

Parco veicolarecomunale

18%

20%

11%

2%

24%

7%

0%

CONSUMI ENERGETICI PER VETTORE-2010 Benzina

Gasolio

GPL

Olio combusibile

Energia elettrica

Gas naturale

Biomasse

Rifiuti

Carbone

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Il macro-settore di “edifici, impianti e industria” è responsabile dell’emissione di 36655 tonnellate

di CO2 pari al 64% delle emissioni totali. In particolare, il 34% delle emissioni proviene dal settore

degli edifici residenziali ed il 17% dal terziario; il settore dei trasporti rappresenta quello più

inquinante con il 34% delle emissioni totali (Figura 20).

Figura 20. Emissioni di CO2 per settore al 2010. Fonte: ISPRA, ACI, TERNA S.p.a, ISTAT ed ENEL. Elaborazione: Craveb

Categoria

EMISSIONI DI CO2 finali (t)

Ben

zina

Gas

olio

GP

L

Olio

com

b.

Ene

rgia

ele

ttric

a

Gas

nat

ural

e

Bio

mas

se

Rifi

uti

Car

bone

Tot

ale

EDIFICI, IMPIANTI E INDUSTRIA

Edifici e impianti comunali 0 0 0 0 164 79 0 0 0 243

Edifici residenziali 0 153 2976 0 12684 3892 0 0 0 19704

Edifici e impianti del terziario ( non comunale)

0 10 540 1 7676 1443 0 0 0 9671

Illuminazione pubblica 0 0 0 0 306 0 0 0 0 306

Industria 0 239 120 1045 2996 2066 0 0 266 6732

34%

17%

1%

12%

35%

EMISSIONI DI CO 2 PER SETTORE-2010Edifici e impianti comunali

Edifici residenziali

Edifici e impianti del terziario (non comunale)Illuminazione pubblica

Industria

Parco veicolare comunale

Trasporto urbano

Agricoltura

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Sub-totale edifici, impianti e industria 0 403 3635 1046 23827 7479 0 0 266 36655

TRASPORTI

Parco veicolare comunale 9 3 0 0 0 0 0 0 0 13

Trasporto urbano 8877 10055 1153 0 0 129 0 0 0 20214

Sub-totale trasporti 8886 10058 1153 0 0 129 0 0 0 20226

Agricoltura 0 425 81 0 128 0 0 0 0 635

TOTALE 8886 10886 4869 1046 23955 7608 0 0 266 57517

Tabella 20. Emissioni di CO2 per settore. Fonte: ISPRA, ACI, TERNA S.p.a, ISTAT ed ENEA. Elaborazione: Craveb

Per ciò che riguarda la suddivisione delle emissioni di CO2 per vettore energetico (Figura 21), è

possibile notare che l’energia elettrica è responsabile quasi la metà delle emissioni totali rilasciate in

atmosfera nel comune.

Figura 21. Emissioni di CO2 per vettore al 2010. Fonte: ISPRA, ACI, TERNA S.p.a, ISTAT ed ENEA. Elaborazione: Craveb

Infine, è stata condotta un’analisi comparativa dei dati relativi ai valori di emissione pro-capite annui

per il Comune di Qualiano e di quelli medi della Regione Campania (Tabella 21); differenze

significative si registrano per i singoli settori: pubblica illuminazione, industriale e agricolo; tuttavia

il valore complessivo delle emissioni comunali differisce di meno del 20% (18%) rispetto a quello

regionale (Figura 22).

15%

19%

9%

2%

42%

EMISSIONI DI CO2 PER VETTORE-2010Benzina

Gasolio

GPL

Olio comb.

Energia elettrica

Gas naturale

Biomasse

Rifiuti

Carbone

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EMISSIONI CO2 COMUNALI CONFRONTATE CON VALORI PROVINCIALI (2010)

Settore Emissioni comunali annue [t]

Emissioni comunali pro-capite ISTAT

[t/ab]

Emissioni regionale pro-capite [t/ab]

Differenze (%)

Edifici e impianti comunali 243 0.010 n.d. Edifici residenziali 19704 0.797 0.830 -4

Edifici e impianti del terziario (non comunale)

9671 0.391 0.650 -66

Illuminazione pubblica comunale

306 0.012 0.030 -142

Industria 6732 0.272 0.660 -142 Parco veicolare comunale 13 0.001 n.d.

Trasporto urbano 20214 0.818 n.d. Trasporti 20226 0.818 0.470 43

Agricoltura 635 0.026 0.110 -328 TOTALE 57517 2.33 2.75 -18

Tabella 21. Confronto delle emissioni pro-capite del Comune di Qualiano con i dati medi regionali. Fonte: ISPRA, ACI, TERNA S.p.a, ISTAT ed ENEA. Elaborazione: Craveb

Figura 22. Confronto delle emissioni pro-capite del Comune di Qualiano con i dati medi regionali. Elaborazione: Craveb

0.000 0.500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000

Edifici residenziali

Edifici e impianti del terziario(non comunale)

Illuminazione pubblica comunale

Industria

Trasporti

Agricoltura

TOTALE

Emissioni regionale pro-capite [t/ab] Emissioni comunali pro-capite ISTAT [t/ab]

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4. DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO DI CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI AL 2020

4.1 SCENARIO BUSINESS AS USUAL E OBIETTIVO

MINIMO DEL PATTO DEI SINDACI

Il Patto dei Sindaci richiede alle autorità locali che intraprendono azioni di riduzione delle emissioni

di CO2 di quantificare tale riduzione rispetto all’anno di riferimento del BEI. È opportuno che le

azioni energetiche-emissive adottate al 2020 siano coerenti con la variazione della popolazione,

dell’edificato pubblico e privato e delle attività produttive nel territorio comunale.

Le Linee Guida del JRC per la redazione dei PAES indicano l’approccio da seguire in seguito ad un

incremento demografico rispetto all’anno BEI: si deve necessariamente valutare una riduzione del

20% delle emissioni di CO2 per abitante; viceversa, per incrementi della popolazione poco

significativi, la valutazione della riduzione di CO2 può essere condotta in termini assoluti prendendo

in esame comunque l’espansione urbanistica e la crescita demografica.

Nei paragrafi seguenti si riporta la “Vision” elaborata per il Comune di Qualiano per la riduzione

delle emissioni di CO2.

4.1.1 La valutazione degli incrementi delle emissioni al 2020

Nel Comune di Qualiano, la crescita demografica e l’incremento della superficie abitativa restano

costanti dal 2010. Dunque, è possibile denotare che sono costanti sia le emissioni che i consumi di

energia elettrica nei settori residenziale, dei trasporti e per l’illuminazione pubblica comunale, in

quanto dipendono dalla crescita demografica.

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4.1.2 Il calcolo dell’obiettivo di riduzione delle emissioni

Stimati l’andamento della popolazione e delle emissioni di CO2, per il Comune al 2020 in assenza di

azioni che limitino le emissioni, è stata formulata una “Vision” a lungo termine che prevede la

riduzione delle emissioni del 30% rispetto all’anno 2020 ovvero di circa 18330 tonnellate di CO2,

rispetto alle 17255 calcolate per l’anno BEI (Figura 23).

Figura 23. Trend delle emissioni di CO2 dal 2010 al 2020. Elaborazione: Craveb

Inoltre, lo stesso tipo di analisi è stata condotta con riferimento ai consumi pro-capite. Nel 2010 ad

un cittadino Qualianese sono state associate circa 2.33 t/ab di emissioni di CO2 all’anno; nel 2020,

se le azioni previste dal PAES fossero ignorate, allo stesso cittadino sarebbero imputate 2.29 t/ab di

CO2, mentre solo 1.63 t/ab se venisse raggiunto l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 30%

(Figura 24).

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Figura 24. Trend delle emissioni di CO2 pro-capite dal 2010 al 2020. Elaborazione: Craveb

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5. AZIONI DEL PAES

Sulla base del profilo energetico comunale del 2010 riportato nel BEI e dell’obiettivo di piano

dichiarato nel capitolo 4, è stata effettuata la pianificazione energetica del territorio individuando i

possibili interventi di risparmio e le risorse energetiche disponibili sul territorio. Al fine di assicurare

il successo di tale piano, nelle analisi eseguite è stata data particolare importanza all’informazione e

alla formazione dei cittadini perché essi possano diventare parte attiva del piano e contribuire alla

realizzazione delle azioni previste.

Le azioni definite nell’ambito del PAES di Qualiano sono volte a:

1. migliorare la qualità energetica ambientale dei sistemi esistenti;

2. incentivare l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile del territorio;

3. ridurre la mobilità privata incentivando quella pubblica e pedonale.

L’adesione al Patto dei Sindaci sottende l’impegno formale del Comune a raggiungere l’obiettivo di

riduzione di CO2 del 30% entro il 2020. Tale obiettivo si traduce nel caso specifico del Comune di

Qualiano nella riduzione delle emissioni di CO2 pari a 18330 t considerando anche il settore

produttivo e quello dell’agricoltura.

La redazione del PAES e la delineazione delle azioni sono state basate sulle seguenti ipotesi:

1. Impegno dell’Amministrazione Comunale ad attuare azioni di competenza diretta e a favorire

quelle del comparto privato;

2. Coinvolgimento dei cittadini nelle attività del PAES, attraverso attività di informazione e

promozione del PAES, e impegno a incentivare gli interventi di efficientamento energetico nel

settore residenziale e terziario;

3. Coinvolgimento dei soggetti operanti nel settore terziario non comunale e nei settori produttivi

attraverso l’informazione e la promozione di idee/progetti pilota che adottano nuove tecnologie ad

alta efficienza energetica;

4. Promozione della mobilità sostenibile, incentivando i cittadini e i turisti ad utilizzare i mezzi di

trasporto pubblico e/o i percorsi pedonali.

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5.1 FINANZIAMENTI E FORME DI INCENTIVI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI

Per l’attuazione delle azioni previste e descritte nella prossima sezione di questo è prioritario

attingere a fondi di finanziamento pubblico, non trascurando un possibile il ricorso a fonti private

come ad esempio il Project Financing. Sono infatti disponibili i bandi di finanziamento dell’Unione

Europea di seguito elencati:

� European Local ENergy Assistance facility (ELENA) Struttura che finanzia al 90%

l’assistenza tecnica tramite BEI (Banca Europea degli Investimenti). L’ampia gamma di

misure che possono beneficiare di tale sostegno finanziario comprendono: studi di fattibilità

e di mercato; strutturazione di programmi di investimento, business plan, audit energetici,

preparazione delle procedure d’appalto e degli accordi contrattuali e assegnazione della

gestione del programma di investimenti per il personale di nuova assunzione. Lo scopo è di

unire progetti locali in investimenti sistemici per un investimento complessivo di almeno 30

M€. ELENA è finanziato attraverso il Fondo europeo Energia Intelligente-Europa con un

budget annuale di 15 M€.

� Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica (EEEF) Innovativa partnership pubblico-

privato indirizzata verso misure di efficienza energetica e utilizzo di energia rinnovabile

negli stati membri dell’Unione Europea. L’EEEF prevede il cofinanziamento al 90% del

Servizio di Assistenza tecnica messo a disposizione dai Comuni dalla stessa Comunità

Europea ed il finanziamento (a tassi di mercato) di intervento per efficienza energetica,

energia rinnovabile di scala ridotta e progetti di trasporto urbano pulito in progetti di enti

municipali, locali e regionali e di società pubbliche e private operanti per conto dei suddetti

enti.

� Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR 2014-2020) L'obiettivo del FESR è di

contribuire al potenziamento della coesione economica e sociale, riducendo le disparità

regionali. Tale contributo viene erogato attraverso un sostegno allo sviluppo e

l'organizzazione strutturale delle economie regionali, anche per quanto riguarda la

riconversione delle regioni industriali in declino. Si tratta in particolare di finanziamenti

riguardanti investimenti che contribuiscono a creare posti di lavoro durevoli, investimenti

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nelle infrastrutture, misure di sostegno allo sviluppo regionale e locale, compresa l'assistenza

e i servizi alle imprese (con particolare riguardo verso le piccole e medie imprese) e, infine,

assistenza tecnica. Con tale programma è possibile attivare una progettualità dedicata, per

esempio, alla promozione dell'efficienza energetica e dei trasporti pubblici urbani non

inquinanti. Inoltre, i contributi del FESR possono essere utilizzati per creare fondi di

rotazione per gli investimenti in energia sostenibile.

� Joint European Support for Sustainable Investement in City Areas (JESSICA) Iniziativa

della Commissione Europea e della Banca Europea degli Investimenti, che promuove

investimenti sostenibili, crescita e occupazione nelle aree urbane. Si tratta di fondi di

sviluppo che selezionano e finanziano progetti di riqualificazione e sviluppo sostenibile e/o

progetti di efficientamento e risparmio energetico. Nata dalla necessità di moltiplicare le

fonti finanziarie, rappresenta un modo innovativo per realizzare operazioni finanziabili

attraverso Fondi del POR-FESR 2014/2020. Infatti, JESSICA non è fonte di risorse

addizionali per il gli Stati Membri, ma strumento alternativo di impiego più efficiente delle

dotazioni FESR dei Fondi Strutturali per il sostegno di progetti di trasformazione e

rigenerazione urbana.

� Joint Assistance to Support Projects in European Regions (JASPERS) Programma di

assistenza congiunta alla preparazione di progetti nelle regioni europee costituito su una

partnership tra la Commissione Europea, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e la

Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). Il suo obbiettivo è quello di

facilitare l’elaborazione e quindi la realizzazione di progetti di alta qualità, soprattutto in

tema di infrastrutture, mediante il cofinanziamento del Fondo di coesione e del Fondo

Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’iniziativa ha quindi lo scopo di ridurre il divario

regionale europeo in particolare quello tra Europa dei 12 e nuovi Stati membri, a cui il

programma si rivolge in maniera privilegiata. Inoltre, attraverso la consulenza delle banche

coinvolte, JASPER fornisce assistenza tecnica alle autorità nazionali e regionali, in tutte le

fasi del ciclo del progetto, per aiutarle a proporre progetti di qualità, ammissibili in tutti i

parametri agli aiuti comunitari, suscettibili di utilizzare efficacemente i fondi a disposizione

e attrarre ulteriori finanziamenti. In particolare, nell’ambito energetico, JASPER si struttura

attorno alla gestione delle energie alternative e rinnovabili nei trasporti europei.

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A livello nazionale, invece, sono al momento disponibili le seguenti forme di finanziamento per

i settori pubblico e privato.

� FONDO KYOTO - Ministero dell’Ambiente e Cassa Depositi e Prestiti Finanzia interventi

in attuazione del Protocollo internazionale che fissa le linee guida per la riduzione delle

emissioni responsabili del riscaldamento globale. Le modalità per l'erogazione dei

finanziamenti sono definite dal Ministero dell’Ambiente insieme al Ministero dello Sviluppo

Economico e il Fondo è gestito dalla Cassa depositi e prestiti (CDP) ed è rotativo. Il fondo

si rivolge a Enti pubblici (anche Associazioni e unioni di Enti), ESCo, istituti universitari e

di ricerca, cittadini, condomini, imprese private.

� Conto Termico (D.M. 28/12/12) Il decreto stabilisce le modalità di incentivazione per

interventi di incremento dell’efficienza energetica e di produzione di energia termica da fonti

rinnovabili (FER). Per gli edifici di proprietà di privati sono incentivati solamente interventi

che introducono l’uso di FER termiche, con un massimale annuo di incentivo pari a 700 M€,

mentre per quanto riguarda gli interventi su edifici di proprietà delle Pubbliche

Amministrazioni sono disponibili 200 M€ all’anno anche per interventi di efficientamento

energetico termico.

� La Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 prevede detrazioni fiscali del 65% per interventi di

riqualificazione energetica e del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia, prorogate fino

al 31/12/2014 con il DL 63 del 4/6/13. Con la Legge di stabilità del 2016, è riconfermata la

possibilità di beneficiare delle detrazioni per gli interventi di cui sopra e sfruttare l’Eco bonus

del 65% in una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES, spalmata su dieci rate annuali. L’importo

massimo da portare a detrazione ammonta a 100 mila euro.

� Strumento di agevolazione detto “Nuova Sabatini” o “Beni strumentali”, istituito dal D.L.

dall’art 2 del D.L. n. 69 del 2013(Del Fare), per accrescere la competitività del sistema

produttivo migliorando l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI).

Questa agevolazione è pensata esclusivamente per le PMI, operanti in ogni settore

produttivo, inclusi agricoltura e pesca, che realizzino investimenti (anche mediante

operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e

attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software

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e tecnologie digitali. Tra le spese ammissibili rientrano anche gli impianti fotovoltaici e altri

interventi relativi alle fonti energetiche rinnovabili.

5.2 SCHEDE DELLE AZIONI

Di seguito sono riportate le schede che descrivono le azioni previste per il Comune di Qualiano

nell’ambito del PAES. Tali azioni sono state individuate sulla base delle scelte pianificatorie

dell’Amministrazione Comunale, degli indirizzi di sviluppo individuati dall’Amministrazione stessa

e dalle strategie di intervento per ridurre le emissioni di CO2 nei settori del residenziale, del terziario

non comunale e industriale.

Le schede sono identificate con un codice alfanumerico per indicare il settore di intervento (Tabella

22), il vettore energetico utilizzato nell’intervento e la tipologia di intervento stesso; un esempio di

nomenclatura è riportato in Tabella 23.

01 EDIFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

02 SETTORE TERZIARIO NON COMUNALE

03 EDIFICI RESIDENZIALI

04 PUBBLICA ILLUMINAZIONE

05 SETTORE PRODUTTIVO (Industria e Agricoltura)

06 TRASPORTI PUBBLICI

07 TRASPORTI PRIVATI

08 SETTORE DELLA PIANIFICAZIONE

Tabella 22 Settore di intervento delle azioni previste dal PAES

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Settore di Riferimento

(Residenziale)

Vettore energetico

Numero intervent

o per tale

settore e vettore

energetico

Tipologia di intervento

01 EE 1 SOSTITUZIONE LAMPADE AD INCANDESCENZA

Tabella 23 Nomenclatura della scheda di intervento

Inoltre, in ciascuna scheda compare:

� L’indicazione della tipologia di azione secondo i criteri riportati in Tabella 24;

Tabella 24 Tipologie di azioni previste nel PAES

� la strategia sulla base del nuovo template del PAES (www.pattodeisindaci.eu) come riportato

in Tabella 25;

RED MC EFE EFT IFER SUR MOS

Riq

ual

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Mo

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Tabella 25 Strategie di intervento

� il responsabile che si occuperà dell’attuazione delle azioni;

Puntualeriferita alle azioni di cui si conosce l'entità dell'intervento oggetto dell'azione stessa

Statisticariferita alle azioni la cui entità è stimata in base a dati statistici

Stimata valutazione di massima basata sui consumi rilevati nel BEI

Azioni

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� due cruscotti riassuntivi che riportano rispettivamente la quota percentuale con cui tale

azione contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo del 30% di riduzione delle CO2 e la

quota di riduzione delle emissioni nel settore di riferimento, come nell’esempio riportato in

Figura 25;

Figura 25. Cruscotti riassuntivi che indicano l’incidenza dell’azione rispetto al raggiungimento dell’obiettivo e alla riduzione delle emissioni nel settore

� la sintesi qualitativa e quantitativa;

� il periodo di tempo in cui l’azione sarà conseguita, nelle schede tale intervallo sarà indicato

con dei colori accesi viceversa in grigio quelli in cui non ricade l’azione, secondo quanto

riportato in Figura 26;

Attuata In corso-Breve Medio-Lungo

2011-2015 2015-2017 2018-2020

Figura 26. Indicazione sul periodo di attuazione sulle schede di azione

� breve descrizione dell’azione;

� ambito di applicazione;

� grado di incidenza;

� costi stimati ;

� indicatori di monitoraggio;

� origine dell’azione;

� strumento di attuazione.

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5.2.1 Riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica nel settore terziario

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5.2.2 Riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici residenziali

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5.2.3 Interventi di efficientamento energetico del parco lampade per l’illuminazione pubblica

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5.2.4 Interventi nel settore produttivo

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5.2.5 Interventi nel settore della mobilità

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5.2.6 Interventi nel settore della pianificazione

RED MC EFE EFT IFER SUR MOS

08_INF_01 FORMAZIONE DEI TECNICI COMUNALI

Breve descrizioneL'Unità Tecnica responsabile del monitoraggio del PAES deve essere, almeno con cadenza annuale, aggiornata sulle nuove disposizioni di leggi e sulle nuove tecnologie in materia di efficienza energetica. L'Unità Tecnica deve sviluppare quelle competenze tecniche e normative che assicurano il successo del PAES, che consentono di effettuare un corretto monitaraggio e di, eventualmente, integrare o variare il PAES in corso d'opera in funzione delle nuove esigenze e/o opportunità.

Ambito di applicazione

Coinvolgimento degli stakelhoders locali

Costi

Strumento di attuazione

Formazione ed aggiornamento

Incarichi a professionisti esterni con competenze specifiche nel campo dell'energia.

Indicatori di monitoraggio

Numero incontri di formazione

Origine dell'azione

Autorità locale

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RED MC EFE EFT IFER SUR MOS

Normativa nazionale

Strumento di attuazione

Autorità locale

Numero di documenti e fatture nell'archivio digitale della Pubblica Amministrazione

Origine dell'azione

Indicatori di monitoraggio

Nessuno

Autorità locale

Costi

Ambito di applicazione

Con il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, la Pubblica Amministrazione deve gestire elettronicamente i flussi documentali con il fine di migliorare l’efficienza interna degli uffici attraverso l’eliminazione dei registri cartacei, la riduzione degli uffici di protocollo e la razionalizzazione dei flussi documentali. Inoltre, dal 31 marzo 2015 è esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo di emettere, trasmettere, gestire e conservare le fatture esclusivamente in formato elettronico, secondo il DM 55/2013. La digitalizzazione delle Amministrazioni evita la stampa di numerosi documenti riducendo i consumi di energia elettrica per l'utilizzo della stampante; infatti una stampante da ufficio può circa 63 kWhe/anno al quale corrispondono 48 kg di CO2 emessa in ambiente.

08_INF_02 DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTR AZIONE

Breve descrizione

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RED MC EFE EFT IFER SUR MOS

Audit Energetici

Strumento di attuazione

Autorità locale

Origine dell'azione

Trend dei consumi energetici

Indicatori di monitoraggio

Autorità locale/ Fondi europei

Costi

Settore edilizio comunale

Ambito di applicazione

La necessità sempre più urgente di efficientare dal punto di vista energetico il patrimonio edilizio scolastico esistente, comporta uno studio accurato preliminare per non sprecare preziose risorse. I risultati del BEI hanno evidenziato che gli edifici scolastici del Comune di Qualiano sono caratterizzati da elevati consumi a causa dell'obsolescenza del sistema edificio-impianto. Per tale ragione, si suggerisce all'AC di condurre Audit energetici su tali edifici al fine di conoscere le criticità e di conseguenza intervenire efficacemente su di esse e solo valle di questi studi infatti potranno essere effettuate delle proposte di efficientamento energetico mirate per ogni singolo edificio. Tali interventi potranno inculdere, ad esempio, la realizzazione di un cappotto termico, la sotituzione delle caldaie a gasolio con pompe di calore, la sostituzione dei terminali di scambio termico, l'installazione di pannelli fotovoltaici ecc.

Breve descrizione

08_PT_03 INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SU EDIFICI SCOLASTICI

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5.3 RISULTATI OTTENUTI

Per il Comune di Qualiano come previsto dal “Patto dei Sindaci”, l’obiettivo di riduzione entro il

2020 è del 30% delle emissioni quantificato in 18330 t CO2. L’attuazione delle azioni previste dal

PAES, secondo le analisi effettuate dovrebbe comportare una riduzione delle emissioni pari a 18529

t CO2 raggiungendo così l’obiettivo prefissato (Figura 27).

Figura 27 Percentuale obiettivo raggiungibile in seguito all’attuazione del PAES.

Le azioni indicate nel PAES contribuiscono in modo differente al raggiungimento dell’obiettivo di

riduzione delle emissioni; una sintesi dei vari contributi è riportata in Tabella 26. La sostituzione

delle lampadine ad incandescenza e l’installazione dei pannelli solari termici, in particolare, hanno

un’incidenza complessivamente di circa il 15% sul raggiungimento dell’obiettivo. L’installazione di

impianti fotovoltaici sugli edifici a 1-2 piani, inoltre, comporta una riduzione delle emissioni del

settore “residenziale privato” circa pari al 5.94%. Le altre azioni contemplate nello stesso settore

hanno invece, un effetto sulla riduzione delle emissioni in termini percentuali meno significativo. Va

inoltre fatto notare come le azioni inerenti al settore dei “trasporti privati”, quali il rinnovo del parco

autoveicolare e la realizzazione di percorsi ciclopedonali contribuiscano al raggiungimento

dell’obiettivo generale del 30% con un apporto di oltre il 50%. In Figura 28 sono riportate le

emissioni di CO2 all’anno 2020 in seguito all’attuazione delle azioni previste dal PAES (scenario a

completamento) a confronto con lo scenario tendenziale (scenario attuale) che considera la naturale

evoluzione del sistema energetico comunale in assenza di interventi di pianificazione.

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Tabella 26 Elenco delle azioni previste nell’ambito del PAES e corrispettivi risparmi di energia e riduzione di CO2 in seguito all’attuazione delle stesse.

Area Id. Azione Azione

Risparmio energetico

(MWh)FER

(MWh)Riduzione di CO2 (t)

% Riduzione sul settore

TERZIARIO 02_TH_EFF_01 Riqualificazione usi elettrici 1594.6 0 767.6 7.94

03_EE_01Sostituzione lampadine a

incandescenza (2011-2020) 3193 0 1537 7.64

03_EE_02 Sostituzione frigocongelatori 1409 0 678.4 3.37

03_EE_03 Condizionamento estivo in

classe A 90 0 43.4 0.22

03_EE_04

Installazione dispositivi di spegnimento automatico

televisori/decoder 542 0 260 1.3

03_FER_ 05 Installazione pannelli solari

termici 0 8192 1294.8 6.44

03_FER_06Installazione impianti

fotovoltaici (2011-2020) 0 632 304.3 1.51

03_FER_07

Installazione impianti fotovoltaici (2015-2020) edifici 1-2 piani (<20kW) 0 2481 1194.3 5.94

03_FER_08

Installazione impianti fotovoltaici (2015-2020) edifici con più di 2 piani 0 1611 775.4 3.85

03_TH_09 Sostituzione di Caldaie a

servizio di impianti autonomi 5794 0 915.8 6,04

03_TH_10 Sostituzione di Caldaie

centralizzate 1468 0 232.1 1.15

03_TH_11 Riqualificazione involucro_

Serramenti 1718 0 271.5 1.35

03_TH/FER_12Installazione di Pompe di

Calore 10834 996 405.8 2.02

04_EE_01 Sostituzione di componenti 103 0 49.4 15.61

04_EE_02

Sostituzione di componenti (lampade votive) 58.53 0 28.2 8.91

INDUSTRIA 05_EE_01 Risparmio negli usi elettrici 622.4 0 299.6 4.45

07_MOS/EFE_01 Rinnovo parco autoveicolare 17640 0 7969.2 38.19

07_MOS_02Realizzazione di percorsi

ciclopedonali 4957 0 1267.9 6.08

07_MOS_03Istituzione del servizio Pedi-

bus e Ciclo-bus 708 0 181.1 0.87

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

0.27

0.15

% obiettivo

4.19

SETTORE RESIDENZIALE

8.39

3.7

0.24

1.42

7.06

1.66

6.52

4.23

6,62

1.27

1.48

2.21

1.63

TRASPORTI PRIVATI

43.48

6.92

0.99

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Figura 28 Emissioni di CO2 al 2020 nello scenario in cui gli interventi previsti dal PAES non sono attuati (attuale) e nel caso di attuazione (A completamento).

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6. MONITORAGGIO

Il monitoraggio rappresenta un aspetto molto importante nel processo di attuazione del PAES, poiché

l’analisi dei risultati consente di quantificare l’efficacia delle azioni previste e di individuare nuovi

interventi per un continuo miglioramento del processo. Il monitoraggio dunque non si riduce al

semplice aggiornamento di dati e di informazioni, ma comprende anche un’attività di carattere

interpretativo volto a supportare le decisioni politiche da intraprendere durante l’attuazione del piano.

I firmatari del Patto sono tenuti a presentare una "Relazione di Attuazione" ogni due anni

successivamente alla presentazione del PAES "per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica"

(Fonte: Linee Guida per la redazione dei PAES. JRC). Tale Relazione di Attuazione deve includere

un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME).

Le autorità locali sono invitate a compilare tali inventari su base annuale o, se la stessa ritiene che

tali scadenze mettano troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, su intervalli temporali più

estesi. Il Patto dei Sindaci vincola le autorità locali ad elaborare un IME e presentarlo almeno entro

quattro anni dalla redazione del PAES, ovvero presentare alternativamente ogni due anni una

"Relazione d’Intervento" – senza IME" - (anni 2, 6, 10, 14…) e una "Relazione di Attuazione" – con

IME (anni 4, 8, 12, 16…). La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantitative sulle

misure messe in atto, i loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO2 e un’analisi del

processo di attuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto. La

Relazione d’Intervento contiene informazioni qualitative sull’attuazione del PAES oltre a comprende

un’analisi della situazione e delle misure qualitative, correttive e preventive.

6.1 RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’Amministrazione Comunale deve individuare l’Unità Tecnica Interna responsabile dell’attuazione

e del monitoraggio del PAES.

L’Unità tecnica deve verificare l’efficacia delle azioni messe in atto attraverso indagini e riscontri

sul campo; inoltre deve monitorare i dati di consumo e le relative emissioni di CO2 in modo costante.

L’attività di monitoraggio, cosi come già svolto per la redazione del BEI, prevede dunque la raccolta

dei dati relativi ai consumi:

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� elettrici e termici degli edifici comunali;

� del parco veicolare comunale e del trasporto pubblico;

� di gas naturale e di energia elettrica dell’intero territorio comunale.

Inoltre, l’Unità comunale può richiedere i dati relativi al consumo di energia elettrica al distributore

(Terna S.p.A.) annualmente per potere disporre dei consumi dei settori diversi da quello degli edifici

e impianti pubblici e aggiornare il database del PAES. Infine, per il monitoraggio dei consumi non

direttamente ascrivibili al Comune, l’unità tecnica può far riferimento alle banche dati nazionali

(ISPRA, ENEA, etc.).

Sulla base dei risultati del monitoraggio, l’Unità Tecnica dovrà interpretare gli andamenti di consumi

e verificare che le azioni attivate stiano producendo gli effetti previsti dal PAES; in caso contrario

dovrà procedere a modificare il PAES.

Infine, al fine di coinvolgere i cittadini nell’attività di monitoraggio, l’Unità Tecnica deve pubblicare

e pubblicizzare tramite eventi, convegni o altri mezzi di comunicazione i risultati ottenuti dalla fase

di monitoraggio.

6.2 LO STRUMENTO DI MONITORAGGIO: IL SOFTWARE CO20

Un supporto di particolare importanza per il processo di costruzione (valutazione ex-ante) e di

attuazione (valutazione ex-post) delle azioni del Piano per il Comune di Qualiano è costituito dal

software CO20, un’applicazione web sviluppata dalla società TerrAria sulla base di esperienze

maturate sia nello sviluppo di sistemi informativi ambientali (SIRENA, INEMAR, CENED…), sia

in termini progettuali ed attuativi.

L’applicativo CO20 è uno strumento ideale a supporto della pianificazione energetica locale, della

programmazione e del monitoraggio delle politiche comunali in tale ambito, realizzato come previsto

dal Patto dei Sindaci. All’Amministrazione Comunale sono state fornite le credenziali da inserire

nell’area riservata del sito “www.co20.it”, mediante le quali poter accedere al sistema e caricare i

propri dati specifici, potendo così:

1. costruire l’inventario base delle emissioni di CO2 (BEI) ed i successivi inventari di

aggiornamento (MEI) sia in termini di consumi energetici finali che di emissioni di CO2

dettagliati per anno, settore (residenziale, terziario pubblico e privato, illuminazione

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pubblica, industria non ETS, agricoltura, trasporto pubblico e privato) e vettore (combustibili

fossili e fonti rinnovabili);

2. visualizzare, attraverso grafici e tabelle, i consumi e le emissioni di CO2 del BEI e degli anni

successivi (assolute o procapite e conteggiando o meno il settore produttivo);

3. visualizzare, attraverso grafici e tabelle, la produzione di energia elettrica e termica locale

relativa all’anno di riferimento del BEI e agli anni successivi;

4. individuare l’obiettivo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 da raggiungere

attraverso il PAES;

5. inserire in apposite interfacce gli indicatori delle azioni al fine di stimare l’efficacia del PAES

in termini di riduzione delle emissioni di CO2, risparmio energetico e consumo di energia

proveniente da FER;

6. valutare ex-ante l’efficacia delle misure che si pensa di adottare all’interno del PAES;

7. rendicontare periodicamente la fattibilità delle azioni proposte ed il raggiungimento degli

obiettivi;

8. produrre in automatico le tabelle (in formato xls) e i grafici (in formato immagine) dei

consumi, delle emissioni, della produzione elettrica/termica;

9. produrre in automatico il report aggiornato a seguito della revisione delle Linee Guida

elaborate dal JRC (in formato xls) contenente i dati da inviare periodicamente alla

Commissione Europea;

10. verificare la quota di raggiungimento dell’obiettivo del PAES man mano che si introducono

le azioni attraverso appositi “cruscotti web”;

11. pubblicare sul proprio sito l’accesso pubblico all’applicativo in modo da permetterne la

visualizzazione ai propri cittadini (senza possibilità di modificarne i contenuti).

Nello schema presentato in Figura 29 è illustrato il flow-chart concettuale dello strumento

informatico che vede un’interfaccia web attraverso la quale è possibile:

� inserire dati regionali e comunali dei consumi/produzione energetici da un lato e dall’altro

inerenti le misure del PAES;

� integrare i dati locali di cui al punto precedente principalmente inerenti i consumi e la

produzione di FER del Comune, inteso come istituzione con i dati comunali stimati dalle

banche dati regionali e provinciali, secondo una logica di integrazione dei due approcci (top-

down quello regionale e bottom-up quello comunale);

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� visualizzare grafici e tabelle relativi al BEI e agli inventari successivi

(consumi/emissioni/produzione FER) e cruscotti dello stato di attuazione del PAES, e

produrre i report richiesti dall’UE.

Figura 29 Flow-chart concettuale del software CO20

Si precisa che, per quanto riguarda la valutazione degli effetti delle azioni, la metodologia

implementata all’interno del software CO20 stima i risparmi energetici sulla base degli algoritmi

sviluppati dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) per la quantificazione dei Titoli di

Efficienza Energetica (TEE), e per gli interventi non inclusi nei TEE si fa ricorso ad algoritmi

specifici utilizzati dalle Energy Saving COmpany (ESCO) nella stima dei benefici economici.

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7. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE

La partecipazione congiunta dei cittadini e dell’Autorità locale alle attività previste dal PAES

incrementano le possibilità di successo e di fattibilità del piano. Per tale ragione è necessario

promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte sia ai cittadini che

all’Amministrazione Comunale.

L’informazione e il consenso della cittadinanza in merito alle azioni previste dal PAES sono gli unici

strumenti che possono essere utilizzati per attuare gli interventi previsti nel settore residenziale e del

terziario.

Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, invece, l’organizzazione di incontri e tavoli di lavoro

tra i vari uffici del Comune consentono la condivisione delle idee e la partecipazione di tutti gli

stakeholder al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni prefissato con il “Patto dei

Sindaci”.

L’attività di sensibilizzazione e di formazione correlata alla redazione del PAES di Qualiano si

attueranno attraverso:

• un corso di formazione per il responsabile del bilancio energetico comunale della durata di

40 ore indirizzato ai responsabili comunali per l’attuazione del PAES;

• Incontri informativi nelle scuole;

• Adesione a campagne per la sensibilizzazione su temi energetico-ambientali.

7.1 CORSO PER LA FORMAZIONE DEL RESPONSABILE DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE

IL D.Lgs. 115/2008, che ha attuato la direttiva 2006/32, ha precisato che “la responsabilità’

amministrativa, gestionale ed esecutiva dell’adozione degli obblighi di miglioramento dell’efficienza

energetica nel settore pubblico sono assegnati all’amministrazione pubblica proprietaria o

utilizzatrice del bene o servizio di cui ai medesimi articoli, nella persona del responsabile del

procedimento connesso all’attuazione degli obblighi ivi previsti”.

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Alla luce di tale disposizione è evidente l’importanza di un professionista tecnico qualificato in

materia di energia all’interno del personale amministrativo, che possa predisporre diagnosi

energetiche per gli edifici più energivori con il fine di individuare possibili interventi di

razionalizzazione dei consumi e di efficientamento energetico e /o la stipula di contratti con ESCO,

che garantiscono la riqualificazione degli impianti e la riduzione dei consumi in cambio del

pagamento di un canone fisso da parte dell’Amministrazione Comunale.

Nell’ambito della campagna di formazione e sensibilizzazione del PAES, sono stati dunque

organizzati, a cura di un Ente Accreditato, diversi incontri per la formazione di tale responsabile.

Il calendario degli incontri è riportato nella Tabella 27.

DATA

INCONTRO

NUMERO

ORE TEMATICHE TRATTATE

16/11/2015 8

Applicazione appropriata della legislazione e della normativa tecnica

in campo energetico e ambientale.

Prima parte (3 h):

• Presentazione degli argomenti e degli obiettivi del corso

• Dall' Energy Manager all’Esperto in Gestione dell'Energia:

definizione, ruolo e modalità di certificazione

Seconda parte (5 h):

• La legislazione primaria in campo energetico

• La normativa tecnica (UNI CEI EN, ISO) di riferimento per l’EGE

23/11/2015 8

Analisi del sistema energetico, dei processi, degli impianti e delle

tecnologie impiegati, della politica energetica dell'organizzazione;

diagnosi energetiche comprensive dell’individuazione di interventi

migliorativi anche in relazione all'impiego delle fonti energetiche

rinnovabili.

Prima parte (3 h):

• La diagnosi energetica nel settore civile: legislazione e normativa di

riferimento

• La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e le

norme UNI TS 11300

Seconda parte (5 h):

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• Le tecnologie per la efficienza energetica nel settore civile o

Centrali termiche e frigorifere o Impianti elettrici, termici e di

condizionamento/raffrescamento o Pompe di calore o Sistemi di

misura, controllo e monitoraggio o L' involucro edilizio o Gestione,

controllo ed automazione dei sistemi energetici in edilizia

• Caso studio

• Esercitazione

27/11/2015 8

Analisi del sistema energetico, dei processi, degli impianti e delle

tecnologie impiegate, della politica energetica dell'organizzazione;

diagnosi energetiche comprensive dell’individuazione di interventi

migliorativi anche in relazione all'impiego delle fonti energetiche

rinnovabili; ottimizzazione della conduzione e manutenzione degli

impianti; gestione e controllo dei sistemi energetici.

Prima parte (6 h):

• La diagnosi energetica nel settore industriale e nei trasporti:

legislazione e normativa di riferimento

• Le tecnologie di efficienza energetica nel settore industriale e nei

trasporti o Recuperi termici o Cogenerazione e trigenerazione o

Macchine elettriche o Sistemi di misura, controllo e monitoraggio o

Infrastrutture e reti di stabilimento o Gestione di mezzi di trasporto e

flotte

• Caso studio

• Esercitazione Seconda parte (2 h):

• Le Fonti Rinnovabili di Energia o Definizioni e caratteristiche o

Obiettivi e barriere allo sviluppo e tecnologie o Normativa di

riferimento e procedimenti autorizzativi

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30/11/2015 8

Analisi dei contratti di fornitura e cessione di energia; applicazione

appropriata della legislazione e della normativa tecnica in campo

energetico.

Prima parte (2 h):

• I mercati dell’energia elettrica e del gas

• Caso studio

• Esercitazione

Seconda parte (6 h):

• I sistemi di incentivazione per l'efficienza energetica o Le detrazioni

fiscali per interventi di efficienza energetica sugli immobili o I titoli

di efficienza energetica o Il Conto Termico

• Caso studio

• Esercitazione

2/12/2015 8

Definizione delle specifiche tecniche attinenti gli aspetti energetici

dei contratti per la realizzazione di interventi e/o la fornitura di beni e

servizi e la gestione di impianti; gestione di una contabilità energetica

analitica, valutazione dei risparmi ottenuti dai progetti di risparmio

energetico e relative misure; analisi tecnico-economica e di fattibilità

degli interventi e valutazione dei rischi; promozione dell'introduzione

e del mantenimento all' interno dell'organizzazione dei sistemi di

gestione dell'energia conformi alla UNI - CEI EN ISO 50001 ;

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promozione dell'introduzione di una Politica Energetica

dell'organizzazione

Prima parte (6 h):

• La normativa tecnica di riferimento per i Servizi Energetici

• Le ESCO

• La contrattualistica nel campo dell’efficienza energetica o L'

Energy Performance Contracting o Le metodologie di valutazione

economica dei progetti o Le modalità di finanziamento dei progetti

• La valutazione di rischio di progetti

• La valutazione e la misura degli interventi di efficienza energetica

• I Sistemi di Gestione dell'energia secondo UNI CEI EN ISO 50001

o Confronto tra Analisi energetica e Diagnosi energetica

• Caso studio

• Esercitazione

Seconda parte (2 h):

• Prova finale scritta

Tabella 27 Date di incontri e tematiche affrontate con un rappresentante del Comune per la formazione di un EGE

7.2 INCONTRI INFORMATIVI NELLE SCUOLE

Verranno organizzati incontri definiti sulla base delle specificità e delle esigenze

dell’Amministrazione Comunale nell’ambito del sistema scolastico (alunni e insegnanti); i contenuti

riguarderanno in generale:

- principi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica;

- principi di quantificazione delle emissioni di CO2 derivanti dalle attività antropiche;

- esempi di buone pratiche e tecnologie efficienti;

L’amministrazione qualianese si impegna inoltre ad effettuare programmi di formazione specifica

per alunni ed insegnanti sulle tematiche anche con tecniche ludiche e di approccio al gioco della

pianificazione energetica, dell’efficienza energetica in ambito domestico e scolastico, anche

attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative da sperimentare nella scuola ed in ambito familiare.

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7.3 ADESIONE A CAMPAGNE PER LA SENSIBILIZZAZIONE SU TEMI ENERGETICO-AMBIENTALI

Il Comune aderirà ad iniziative, nazionali ed internazionali, per la sensibilizzazione verso il

risparmio energetico e la sostenibilità ambientale sia per i cittadini, che per le imprese.

Tra le iniziative di cui l’Amministrazione si farà promotrice, si annovera il progetto Europeo,

finanziato nell’ambito del programma “Intelligent Energy Europe”, “European Enterprises’

ClimateCup” (EECC) , una competizione europea tra le piccole e medie imprese per il

risparmio energetico negli uffici. La gara in questione avviene tramite un software (Interactive

Energy Saving Account-iESA) dove le imprese partecipanti potranno inserire i propri consumi

energetici; l’”iESA” traccerà un profilo di consumo, calcolando anche le emissioni di CO2

derivanti, e fornirà consigli utili per il risparmio energetico.