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Nicola Corallini geometra cod. fisc. CRLNCL59A01D597Q - p.iva 00882510423 Via XXX Giugno n. 47 - 60024 Filottrano AN tel fax 071.722.01.73 [email protected] - [email protected] pag. 1/5 COMUNE DI FILOTTRANO PROVINCIA DI ANCONA RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Progetto per i lavori di riqualificazione del parcheggio a raso e opere di sistemazione correlate sull’area esterna di pertinenza della struttura sanitaria ex Ospedale Civile G. Gentiloni in Via Don Minzoni, proprietà dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Premessa Oggetto della presente è il progetto per i lavori di riqualificazione del parcheggio a raso e opere di sistemazione correlate sull’area esterna di pertinenza della struttura sanitaria ex Ospedale Civile G. Gentiloni in Via Don Minzoni, proprietà dell’AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE (ASUR). Il presente progetto è frutto dell’accordo programmatico tra il Comune di Filottrano e l’ASUR, dove si sono coniugate le esigenze dei due Enti in ordine alle necessità di miglioramento della fruibilità delle strutture esistenti, della riqualificazione degli spazi urbani e del grado dei servizi da offrire alla comunità. Inquadramento territoriale e urbanistico L’area è sita all’interno del complesso dell’Ex Ospedale Civile a ridosso del nucleo del centro storico. Nel PRG ha destinazione F3 di cui all’art. 42 delle NTA. Le zone F3 costituiscono l’insieme della ZTO F1 + F2. Le zone F1 comprendono le aree edificate o da edificare utilizzate per edifici costituenti attrezzature d’interesse comune (pubbliche e private) quali tra le altre le strutture sanitarie e assistenziali, ospedali, case di cura poliambulatori, consultori, case di riposo per anziani. Le zone F2 individuano le aree scoperte attrezzate o da attrezzare per gli usi previsti di aree verdi, giardini, boschi d’interesse urbano e territoriale, infrastrutture, parcheggi e simili. L’area è individuata al Catasto dei Terreni al foglio n. 33, particelle 2, 3, 150, 149, 907 e 909. Stato di fatto La superficie è adesso occupata in larga parte da parcheggi a raso con utilizzo sia dagli utenti e personale della struttura sanitaria ex Ospedale sia dai cittadini utenti del centro storico. Parte degli stalli sono regolamentati, in particolare, quelli materializzati con strisce posti sul fronte dell’edificio. Il resto dei

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Nicola Corallini geometra

cod. fisc. CRLNCL59A01D597Q - p.iva 00882510423

Via XXX Giugno n. 47 - 60024 Filottrano AN tel fax 071.722.01.73 [email protected] - [email protected]

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COMUNE DI FILOTTRANO PROVINCIA DI ANCONA

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

Progetto per i lavori di riqualificazione del parcheggio a raso e opere di sistemazione correlate sull’area esterna di pertinenza della struttura sanitaria ex Ospedale Civile G. Gentiloni in Via Don Minzoni, proprietà dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale

Premessa Oggetto della presente è il progetto per i lavori di riqualificazione del parcheggio a raso e opere di sistemazione correlate sull’area esterna di pertinenza della struttura sanitaria ex Ospedale Civile G. Gentiloni in Via Don Minzoni, proprietà dell’AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE (ASUR). Il presente progetto è frutto dell’accordo programmatico tra il Comune di Filottrano e l’ASUR, dove si sono coniugate le esigenze dei due Enti in ordine alle necessità di miglioramento della fruibilità delle strutture esistenti, della riqualificazione degli spazi urbani e del grado dei servizi da offrire alla comunità.

Inquadramento territoriale e urbanistico L’area è sita all’interno del complesso dell’Ex Ospedale Civile a ridosso del nucleo del centro storico. Nel PRG ha destinazione F3 di cui all’art. 42 delle NTA. Le zone F3 costituiscono l’insieme della ZTO F1 + F2. Le zone F1 comprendono le aree edificate o da edificare utilizzate per edifici costituenti attrezzature d’interesse comune (pubbliche e private) quali tra le altre le strutture sanitarie e assistenziali, ospedali, case di cura poliambulatori, consultori, case di riposo per anziani. Le zone F2 individuano le aree scoperte attrezzate o da attrezzare per gli usi previsti di aree verdi, giardini, boschi d’interesse urbano e territoriale, infrastrutture, parcheggi e simili. L’area è individuata al Catasto dei Terreni al foglio n. 33, particelle 2, 3, 150, 149, 907 e 909.

Stato di fatto La superficie è adesso occupata in larga parte da parcheggi a raso con utilizzo sia dagli utenti e personale della struttura sanitaria ex Ospedale sia dai cittadini utenti del centro storico. Parte degli stalli sono regolamentati, in particolare, quelli materializzati con strisce posti sul fronte dell’edificio. Il resto dei

Nicola Corallini geometra

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parcheggi sono liberi senza stalli delimitati e posti su superficie in stabilizzato o terra battuta. Il resto della superficie scoperta è a verde e camminamenti. Oltre all’edificio principale sull’area oggetto dell’intervento insistono dei manufatti utilizzati dalla struttura sanitaria quali una tettoia di acciaio a protezione di posti auto e gruppo elettrogeno; dei box per il deposito dei gas medicali, centrale ossigeno e centrale endocavitaria. V’insiste anche un vecchio edificio in muratura Ex abitazione custode Ospedale (più recentemente già sede Avis) inutilizzato. Per questo edificio è stata accertata l’insussistenza dell’interesse culturale, giusta la delibera n. 111 del 07/11/2017 a parte della Commissione regionale per il patrimonio culturale delle Marche.

Compatibilità geologica e idrogeologica Dall’analisi di studi precedenti riferiti ad aree adiacenti, si evidenzia che le caratteristiche meccaniche e idrogeologiche del sito sono perfettamente compatibili con le ipotesi di progetto. L’area non ha vincoli del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) redatto ai sensi dell’art. 17 comma 6-ter della Legge 18 maggio 1989 n.183, come prescritto dall’art. 1 della Legge 3 agosto 1998 n. 267 e dall’art. 1 bis della Legge 11 dicembre 2000 n. 365, approvato dall’Autorità di Bacino Regionale con delibere n. 15/2001 e 42/2003.

Vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici L’area non ha vincoli del piano paesistico ambientale regionale (PPAR) approvato con Deliberazione Amministrativa n. 197 del 3.11.1989 di cui la Legge 8 agosto 1985, n.431 e LR 8 giugno 1987, n.26. Il PRG è già conformato al suddetto piano regionale. L’edificio ex Ospedale è sottoposto a tutela ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, poiché ricadente nella fattispecie di cui all’art. 10 comma 1 e dell’art. 12 comma 1 in quanto l’esecuzione risale a più di settanta anni. Con riferimento all’edificio ex abitazione custode Ospedale è stata accertata l’insussistenza dell’interesse culturale. Nell’area a verde all’interno del perimetro d’intervento sono presenti alcuni alberi tra le specie tutelate di cui all’art. 20 della LR 23 febbraio 2005, n. 6 e s.m.i: Pinus Halepensis, Pinus Pinea, Ilex aquifolium, Cupressus sempervirens. Alcuni esemplari sono ad alto fusto, così come considerati ai sensi dall’art. 2, comma 1, lett. a) : piante con fusto aventi diametro di almeno 15 centimetri a 1,30 metri da terra. Non sono presenti alberi secolari.

Descrizione dell’intervento I lavori previsti consistono principalmente in:

Razionalizzazione e adeguamento dimensionale della viabilità (pedonale e veicolare) e dei parcheggi;

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Sottoservizi e impianti necessari. L’opere riguardanti la viabilità nello specifico prevedono:

Formazione di cordonatura stradale perimetrale previo sbancamento e demolizione dell’edificio Ex abitazione custode;

Realizzazione di fondazione stradale con inerti misto granulometrico sulle porzioni ora in terra battuta/misto ghiaia o a verde previo sbancamento e/o scarifica;

Ricarico con stabilizzato misto granulometrico sulle porzioni in attualmente in stabilizzato/breccino previo livellamento;

Pavimentazione in conglomerato bituminoso; Segnaletica orizzontale e verticale; Sistemazioni a verde.

Le caratteristiche geometriche delle sedi viarie e parcheggi saranno conformi alle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” di cui il D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, al Decreto del ministero delle infrastrutture 22 aprile 2004, n. 67/s e al Decreto del ministero delle infrastrutture 19.04.2006. La demolizione dell’edificio Ex abitazione custode si rende necessaria, oltre che per adeguare la viabilità ai criteri di cui sopra, soprattutto per le precarie condizioni statiche in cui versa. Il fabbricato è particolarmente vetusto, inagibile e con un quadro fessurativo diffuso. Senza l’esecuzione di opere di consolidamento presenta un pericolo per la pubblica incolumità. La disponibilità di più posti auto e la migliore fruibilità dell’area avrà come effetto una maggiore affluenza di utenti. Tale condizione futura necessità di una maggiore tutela delle condizioni di sicurezza, che non sono garantibili senza la demolizione prevista. La pavimentazione sarà realizzata con uno monostrato in conglomerato bituminoso di tipo chiuso che assolve la funzione sia come binder sia come usura (binder chiuso) dello spessore di cm. 5 come da verifica e calcolo di cui la relazione di progetto. I posti auto, di larghezza non inferiore a m 3,20, riservanti alle persone con disabilità saranno nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50 così come previsto dal DM 236/1989 punto 8.2.3. (e DPR 24 luglio 1996, n. 503 art 11 comma 5): nuovi stalli n° 51; posti auto disabili n° 2. Nelle parti da trasformare attualmente a verde si prevede l’abbattimento di alcune essenze vegetali presenti. Queste sono costituite per lo più da cespugli di Laurus nobilis e siepi di Cupressus arizzonica oltre ad alcune specie protette (v. tavola grafica rilievo vegetazionale): un Pinus Halepensis e cinque Cupressus di cultivar varie. Per questi alberi si chiederà l’autorizzazione per l’abbattimento, ai sensi dell’art. 21 comma 2 lett. a) e b) non essendoci soluzioni tecniche alternative compatibili con i requisiti funzionali dello scopo dell’intervento, e ai sensi della lett. h) del medesimo articolo (alberi danneggiati). Le aree a verde saranno riqualificate con ricostituzione dei tappeti erbosi e la messa a dimora di nuovi alberi a compensazione come previsto all’art. 23 della LR 6/2005.

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Le opere riguardanti i sottoservizi prevedono: Regimentazione delle acque meteoriche mediante sistema di drenaggio con caditoie in ghisa su

pozzetti in cls prefabbricati e rete fognaria in PVC che sarà raccordata alla fognatura pubblica esistente;

Adeguamento dell’impianto d’illuminazione stradale con sostituzione dei pali non idonei e integrazione con nuovi;

Realizzazione di platea in cls predisposta all’installazione sia delle macchine impianto climatizzazione sia al riposizionamento box gas medicali.

Il sistema di drenaggio è esteso a tutte le superfici impermeabili interessate dall’intervento. La fognatura pubblica di ricezione è costituita da condotta in cls del diametro di mm 400 con una pendenza rilevata > di 0,02 m/m. La portata delle acque meteoriche di picco risulta pari a 0,11 m3/sec per tutta l’area impermeabile che misura circa 0,5 ha ed è calcolata: Qm=( Ꝕ i S)/360 Qm=picco di portata= m3/sec Ꝕ =coeficente di afflusso=0.8 i=intensità critica di precipitazione =102 mm/h (curva pluviometrica Ancona) S= area interessata= ha 0.5 La tubazione da 400 mm garantisce una portata > di 0,11 m3/sec. con il 50% di riempimento. Le acque della piattaforma stradale sono drenate attraverso n° 8 caditoie in ghisa. L’estensione del nastro pavimentato e dei parcheggi misura circa 0,25 Ha con un Qm pari a 0,05 m3/sec (50 l/sec). La portata utile di una caditoia di mm 500x500 con un’area della superficie di scarico pari a circa 1400 cm2 è maggiore di 7 l/sec e verifica il drenaggio per la curva pluviometrica considerata. In relazione all’aspetto dell’invarianza idraulica di cui la L.R. 23 novembre 2011 n.22, art.10, comma 4 e Delibera di Giunta Regionale n. 53 del 27 gennaio 2014 che stabilisce criteri, modalità e indicazioni tecnico-operative per l’invarianza idraulica delle trasformazioni territoriali, si sono calcolate le superfici d’interveto ante e post operam (v. tavola grafica), il volume minimo di invaso e la portata ammissibile sul corpo recettore. Per l’operazione si è utilizzato il foglio di calcolo messo a disposizione dall’Autorità di Bacino della Regione Marche: Volume minimo d’invaso= 36,53 m3 Portata ammissibile sul corpo recettore= 15,44 l/sec La superficie fondiaria d’intervento è pari a mq. 7722 per cui l’intervento si configura, alla luce del DGR n. 53/2014 – Linee guida cap. B.3, come di modesta impermeabilizzazione potenziale. I criteri da applicare, nel caso di modesta impermeabilizzazione, sono il soddisfacimento dei requisiti del volume d’invaso e della portata ammissibile massima e contenere la luce di scarico nella sezione di 200 mm e il tirante idrico massimo entro il metro. Il volume d’invaso per la compensazione è soddisfatto in parte utilizzando l’80% del volume totale delle condotte fognarie (DGR n. 53/2014 – Linee guida cap. B.4) in parte utilizzando la depressione costituita dal piazzale in trincea rispetto al filo superiore del cordolo unitamente alla strozzatura delle caditoie mediante installazione dei sifoni con portata di circa 3,75 l/sec. L’immissione nel corpo recettore è < di 15,44 l/sec essendo quella massima pluviometrica di 110 l/sec.

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Il punto di collettamento della nuova rete di drenaggio alla fognatura pubblica esistente, ricade sul suolo della proprietà confinate (Fondazione il Chiostro) per permettere lo scarico delle caditoie posate nelle parte più a valle del parcheggio e pendenza minima della condotta di 0,015 m/m. Il CDA della Fondazione il Chiostro autorizza i lavori con giusta delibera di consiglio. L’impianto d’illuminazione esterna sarà derivato dal quadro elettrico illuminazione esistente, già installato all’interno dell’edificio ex Ospedale contenente le apparecchiature per il sezionamento, la protezione, il comando e il controllo dell’impianto d’illuminazione esterna esistente. La distribuzione sarà realizzata con cavidotti interrati costituiti da tubazioni flessibili corrugate in polietilene a doppia parete, poste in opera su scavo predisposto a una profondità minima di 60 cm dal piano stradale e dimensionata in conformità alla normativa vigente, in modo da garantire lo sfilaggio e il rinfilaggio dei conduttori. Nei punti di derivazione saranno installati pozzetti in cemento con coperchio carrabile. I conduttori posati nelle tubazioni saranno del tipo multipolare FG7OR non propaganti l’incendio conformi alla Norma CEI 20/22. La platea predisposta all’installazione sia delle macchine impianto climatizzazione sia al riposizionamento box gas medicali sarà realizzata il cls armato con giunti di contrazione. I dati geotecnici ricavati da un’indagine geologica – geotecnica eseguita per precedenti interventi evidenzia che le caratteristiche meccaniche del piano di fondazione sono compatibili con i carichi previsti. Nell’area è presente un pluviografo, installato a suo tempo dal Compartimento di Bologna dell'ex-Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale ora in carico alla Regione per il passaggio delle competenze. L’apparecchiatura e dismessa da molti anni e sarà rimossa a cura del Servizio Protezione Civile della Regione Marche.

Aspetto economico L’importo dei lavori è stato determinato con computo metrico e prezzi unitari riferiti al prezzario ufficiale in materia di lavori pubblici, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1596 del 28/12/2017, pubblicata sul supplemento n. 1 del BUR n. 3 del 11/01/2018. Per le voci mancanti il relativo prezzo è stato determinato mediante analisi. Filottrano, agosto 2018

Geom. Nicola Corallini