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Dentro la bottiglia
Ci sarà una ragione per cui ogni famiglia spende in media dagli 80 ai 260 euro all’anno per
l’acquisto di acqua in bottiglia.
Ma qual è la differenza tra acqua potabile e minerale? La legge ammette quest’ultima definizione solo
per le acque che provengono da riserve sotterranee naturali.
A differenza dell’acqua di rubinetto, infatti, la minerale non può subire, in nessun caso,
alcun trattamento per diventare potabile. In altre parole, deve sgorgare già pura, cioè priva di
contaminazioni batteriche e pronta per essere confezionata in bottiglie di vetro o Pet, una plastica
sicura, che non contiene sostanze nocive. Le bollicine per renderla frizzante però sono ammesse. Ma
fa bene alla salute? La minerale, secondo la legge, affinché aiuti l’organismo a sopperire a eventuali
carenze,deve avere proprietà curative.
È bene che sia bevuta seguendo delle regole: la frizzante va servita a 7 °C in calici a stelo, invece la
minerale naturale a 10 °C in bicchieri bassi e, importante, la mano non deve toccare il
bicchiere per non trasmettere calore.
Aeroporto di Bologna: ore 7.15. Mi hanno preso. Non è stato facile, ma ho superato tutti i test. Così
mi ritrovo all’aeroporto di Bologna, pronto a partire per Silverstone. L’appuntamento è al terminal B, ai
banchi dove è segnalato il volo Alitalia. […] Al check-in, come sempre, mi aspetta Laura Dondona.
Straordinaria signora, che lavora per conto di un’agenzia di viaggi all’interno della Ferrari. È lei che
provvede a organizzare le trasferte, a trovare le camere negli alberghi, a prenotare i voli
intercontinentali (di linea), con sei - sette mesi di anticipo. E, soprattutto, a redigere un programma
minuzioso del week-end di gara, tutto contenuto in un preziosissimo taccuino da tenere
sempre nella tasca della tuta. C’è scritto tutto lì: orari e luoghi delle riunioni, appuntamenti
per gli spostamenti, numeri di telefono indispensabili, piantine per raggiungere circuiti e alberghi,
persino il tipo di abbigliamento da indossare. Insomma, una sorta di angelo custode che veglia
perché ciascuno possa pensare solo a far bene il proprio lavoro, senza altre preoccupazioni. E
Laura, alle 7, è già lì in aeroporto, con in mano le carte d’imbarco di tutti, così da non
far perdere tempo; c’è solo da consegnare il bagaglio, l’elegante sacca rossa numerata che fa parte
della dotazione di ogni partecipante alla trasferta.
I mari e la pesca
Una crisi senza precedenti sta attraversando i mari di tutto il mondo: dagli anni 70 ad oggi le flotte di pescherecci hanno incrementato la loro capacità di pesca in modo esagerato, spingendosi sempre
più al largo in parti degli oceani prima non ancora toccate.
Questa attività di pesca sconsiderata ha avuto come conseguenza prima il declino e negli ultimi anni il crollo degli stock di pesce; non solo, ma anche le dimensioni medie di molte specie sono
drammaticamente diminuite.
Alla fine del secolo scorso si pescavano merluzzi di oltre 90 chili di peso, mentre al giorno d'oggi raramente superano i 15 chili. Sempre meno pesce, sempre più piccolo. A questo punto il problema
non riguarda solo i cosiddetti "ecologisti", i vituperati ingenui amanti della natura, ma è diventato un problema planetario: il pesce è la fonte di nutrimento principale per milioni di persone in tutto il
mondo, e l'estinzione delle specie di pesce mangiabili significherebbe lo sterminio di intere popolazioni.
Si è pensato di correre ai ripari allevando le specie di pesce più utili e ri-immettendole in natura. Ma siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ... succede che i pesci nati in cattività non sono
capaci di cavarsela in natura, e muoiono prima di diventare grandi, incapaci di procurarsi il cibo e di difendersi dai predatori.
Completa il testo con le parole della lista. Attenzione: c'è uno spazio in più.alcuni - ben - caso - così - difficoltà - riguardo - per - sempre - solo - su
LE DONNE- stanno raggiungendo gli uomini nella carriera. Sono SEMPRE di più le donne manager, imprenditrici e libere professioniste e COSÌ gli uomini, battuti nelle loro sedi tradizionali, sfidano le loro compagne SU un terreno originariamente solo femminile: la cura dei figli.Gli uomini padri crescono. ALCUNI sono mariti difficili e disattenti, ma come padri si riscattano ---------- e accudiscono i figli come le madri. Non a CASO il Parlamento italiano ha provveduto a modificare la legge RIGUARDO ai congedi parentali, permettendo anche ai padri di assentarsi dal lavoro PER provvedere alla cura dei figli. La nuova legge prevede non SOLO congedi di parternità post-partum, ma anche permessi di sei-otto mesi per seguire il figlio in DIFFICOLTÀ . La legge ha raccolto un consenso generale, tuttavia sono molte le donne pronte a scommetere che BEN pochi uomini in carriera approfitteranno di questi congedi.
Con il pisolino si lavora meglio
Serve anche il pisolino, eccome! Migliora la produttività e il rendimento di impiegati, manager, operai e in genere di tutti coloro che lavorano. I neurologi hanno sottoposto 30 studenti a dei test, nessun dubbio sul risultato: i dieci che schiacciavano un pisolino di un’ora sono risultati di gran lunga più efficienti. In Italia i maggiori seguaci della pratica abitano a Catanzaro, dove il 50% delle persone non rinuncia mai all’appuntamento con la siesta. A seguire Bari con il 48% e Cagliari con il 45%. La città dove il pisolino è meno diffuso è Milano: i suoi affezionati sono appena il 20%.
Ma quanto deve durare una siesta ideale? “ Non meno di 20 minuti – risponde il dottor Lino Nobili specializzato in neurologia a Milano – e non più di 60 minuti, affinché l’organismo abbia un pieno recupero. Oltre l’ora, invece, ci si risveglia intontiti e l’effetto diventa dannoso invece che benefico. Un consiglio: dopo aver mangiato, attendere 10 minuti prima di addormentarsi, per prendere sonno in tempi brevi è meglio che la digestione sia avviata.”
Novità in aereo
State per partire per un viaggio in aereo? Non dimenticate di portare il sacchetto di plastica!
A partire dallo scorso novembre, nell’Unione Europea sono entrate in vigore, riguardo ai bagagli,
nuove misure di sicurezza che vi permetteranno di stare più tranquilli. Le restrizioni valgono solo per
la borsa che portate con voi in cabina: qui acqua, bevande, sciroppi, profumi, gel,
dentifricio, vanno messi prima in boccette da 100 grammi e poi imbustate in un sacchetto sigillato. La
busta di plastica, una sola per passeggero, non dovete tenerla in borsa ma in mano
perchè sia sempre visibile e a portata di controlli. Via libera, invece, a medicine e cibo per bambini
accompagnati dalla ricetta del medico. E ricordate che il personale addetto alla sicurezza può
chiedervi di assaggiare il latte in polvere o di spalmarvi una crema per dimostrare
che non contengano sostanze vietate o pericolose. Invece per la valigia che imbarcate nella stiva,
ossia quella che consegnate al check-in, non cambia nulla.