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1 Rapporto d’attività della Commissione delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche 2 0 0 5

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Page 1: Commissione delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche 2 … · 2 Indice Pagina 1. Prefazione del Presidente 3 2. Base legale 4 3. Compiti della Commissione 4

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Rapporto d’attività

della

Commissionedelle

denominazioni d’origine e delle

indicazioni geografiche

2 0 0 5

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Indice

Pagina1. Prefazione del Presidente 3

2. Base legale 4

3. Compiti della Commissione 4

4. Fascicoli presentati nel corso dell’anno oggetto del rapporto 4

5. Date delle sedute e fascicoli trattati 4

6. Fascicoli concernenti il formaggio 5 6.1 Vacherin fribourgeois (DOP) 56.2 Modifica dell’elenco degli obblighi del Vacherin Mont-d’Or (DOP) 6

7. Fascicoli concernenti i prodotti carnei 7 7.1 Bratwurst di vitello/Bratwurst di San Gallo (IGP) 7 7.2 Modifica degli elenchi degli obblighi del Saucisson vaudois (IGP)

e della Saucisse aux choux vaudoise (IGP) 8

8. Fascicolo concernente i prodotti vegetali 10 Modifica dell’elenco degli obblighi del Pane di segale vallesano (DOP) 10

9. Amministrazione/Organizzazione 11 9.1 Compiti futuri della Commissione 11 9.2 Parere in merito alla PA 2011 13 9.3 Personale 13

Allegati Allegato

Regolamento I Elenco dei membri IIParere della Commissione in merito alla PA 2011 III Stato dei lavori all’ 12 giugno 2006 IV

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1. Prefazione del Presidente

Forma e contenuto possono essere rinnovati anche in un rapporto d’attività. I rapporti degli anni scorsi erano strutturati secondo le tematiche, mentre il presente rapporto è articolato secondo i pro-dotti trattati. Tale mutamento ci è sembrato necessario se si considera che nel corso delle ultime sette edizioni gli ambiti tematici sono stati ampiamente trattati. Inoltre la Commissione, nell’arco di questo periodo, ha raggiunto l’unanimità per quel che riguarda i singoli temi. Il resoconto in funzione dei prodotti trattati permette inoltre una visione più approfondita nel lavoro svolto dalla Commissione.

Onde trattare gli affari correnti, la Commissione si è riunita tre volte. Nel corso di queste sedute si è discusso per la prima volta del contenuto di quattro fascicoli. Altri quattro fascicoli sono stati trattati per la seconda volta e un fascicolo è stato dibattuto per la terza volta prima di essere inviato, per decisione, all’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG).

In occasione di una seduta straordinaria sono state trattate le proposte del gruppo di lavoro interno relative alla futura attività della Commissione. L’esemplare lavoro preliminare svolto dal suddetto gruppo ha permesso di intavolare, in seno alla Commissione, una discussione ben strutturata e lun-gimirante. La Commissione ritiene prioritari i tre punti seguenti:

consolidare lo standard definito negli scorsi anni per le denominazioni di origine protette (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP) sotto forma di “best practice”;

appurare, coinvolgendo le cerchie interessate, in che misura sarebbe opportuno un marchio ri-conosciuto dallo Stato per i prodotti DOP/IGP;

presentare concretamente come la protezione dell’origine potrebbe venir introdotta nei negoziati per gli accordi di libero scambio.

Con grande soddisfazione abbiamo constatato che, nel frattempo, gli sforzi profusi dalle organizza-zioni di categoria con riconoscimento DOP hanno avuto un riscontro anche sul mercato. È stato in-fatti rilevato che le varietà di formaggio DOP spuntano prezzi del latte più elevati. Grazie a un posi-zionamento coerente e a una severa gestione dei quantitativi da parte delle organizzazioni preposte alle diverse varietà di formaggio è stato possibile differenziarsi dai prodotti standard.

Desidero, infine, rivolgere un sentito ringraziamento ai membri della Commissione per la proficua collaborazione a favore del riconoscimento e del valore della tutela dei prodotti DOP/IGP. Tengo altresì a ringraziare la segreteria nonché gli esperti dell’UFAG per l’ineccepibile disbrigo amministra-tivo degli affari e per il valido contributo fornito alla Commissione.

Curdin Foppa

Presidente della Commissione

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2. Base legale

Articolo 22 dell’ordinanza del 28 maggio 1997 sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati (ordinanza DOP/IGP, RS 910.12; RU 2001 143).

3. Compiti della Commissione

In virtù dell’articolo 22 dell’ordinanza DOP/IGP, la Commissione consiglia l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) nell’esecuzione della presente ordinanza. Consiglia le autorità competenti in merito alle misure di protezione delle denominazioni registrate.

4. Fascicoli presentati nel corso dell’anno oggetto del rapporto

Dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2005 l’UFAG ha ricevuto, per esame, i seguenti fascicoli:

Sauerkäse / Bloderkäse (DOP) Formaggio d’alpe bernese (DOP), modifica dell’elenco degli obblighiSaucisse aux choux vaudoise (IGP), modifica dell’elenco degli obblighi Saucisson vaudois (IGP), modifica dell’elenco degli obblighi

L’UFAG ha trasmesso i fascicoli alla Commissione per ulteriore disbrigo.

5. Date delle sedute e fascicoli trattati

Durante l’anno oggetto del rapporto, la Commissione si è riunita in tre date:

1° marzo 2005 7 giugno 2005 3 novembre 2005

Oltre a queste sedute, il 22 settembre 2005 si è tenuta una riunione straordinaria nella quale si è discusso sui possibili futuri compiti della Commissione.

Nel corso delle sedute ordinarie della Commissione si sono discussi per la prima volta i seguenti fascicoli:

Saucisse aux choux vaudoise (IGP), modifica dell’elenco degli obblighiSaucisson vaudois (IGP), modifica dell’elenco degli obblighiBratwurst di vitello di San Gallo (IGP)Pane di segale vallesano (DOP), modifica dell’elenco degli obblighi

I seguenti fascicoli sono stati discussi per la seconda volta:

Saucisse aux choux vaudoise (IGP), modifica dell’elenco degli obblighi Saucisson vaudois (IGP), modifica dell’elenco degli obblighiBratwurst di vitello di San Gallo (IGP)Vacherin Mont-d’Or (DOP), modifica dell’elenco degli obblighi

Il fascicolo relativo al Vacherin fribourgeois (DOP) è stato discusso per la terza volta. Inoltre l’UFAG ha trasmesso alla Commissione, per parere, due ricorsi.

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6. Fascicoli concernenti il formaggio

6.1 Vacherin fribourgeois (DOP)

La consultazione della Commissione in merito alla terza domanda relativa al Vacherin fribourgeois (DOP) si è svolta per scritto, in mancanza di tempo per un incontro. La Commissione aveva racco-mandato all’UFAG di registrare il Vacherin Fribourgeois, per principio, come prodotto DOP. Nel frat-tempo però il raggruppamento richiedente aveva completato l’elenco degli obblighi richiedendo che anche la battofugazione del latte venisse approvata. In occasione di un incontro resosi necessario a causa di tale richiesta si è stabilito quanto segue.

BattofugazioneSulla base delle indicazioni della Stazione di ricerca, la battofugazione del latte prodotto da vacche alle quali non sono stati somministrati insilati e termizzato offre pochi vantaggi. L’unico vantaggio degno di nota è una riduzione del rischio della presenza di spore nel latte prodotto senza insilati che, occasionalmente, potrebbero generare una seconda fermentazione. Pertanto la Commissione ha raccomandato all’UFAG di respingere la richiesta concernente la battofugazione.

Termini transitoriFinora sono stati autorizzati termini transitori più lunghi di quelli previsti nell’ordinanza DOP/IGP sol-tanto per ammortizzare gli investimenti effettuati. Dato che fondamentalmente la termizzazione del latte non è contestata, gli investimenti in impianti di trattamento termico non vanno ammortizzati a breve termine.

Trattamento dei ricorsi concernenti l’area geograficaL’UFAG ha pubblicato la registrazione del Vacherin fribourgeois quale prodotto DOP l’8 luglio 2005 nel Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC). Contro l’area geografica definita (Cantone di Fri-burgo) le enclavi bernesi di Clavaleyres e Münchenwiler nel Cantone di Friburgo hanno inoltrato ri-corso all’UFAG. I due Comuni hanno ottenuto il sostegno del Canton Berna.

Dato che i suddetti Comuni si trovano nella stessa regione economica, la Commissione ha deciso all’unanimità, in occasione di un’ulteriore seduta, di raccomandare all’UFAG di accogliere tali ricorsi.

Il 22 dicembre 2005 l’UFAG ha deciso di iscrivere il Vacherin fribourgeois nel Registro delle denomi-nazioni d’origine.

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6.2 Modifica dell’elenco degli obblighi del Vacherin Mont-d’Or (DOP)

Termini transitori per il foraggiamento con insilatiNell’attuale elenco degli obblighi l’UFAG ha autorizzato una proroga del termine transitorio, fino al 30 aprile 2013, per il foraggiamento con insilato di granoturco (l’ordinanza DOP/IGP prevede un termine transitorio di cinque anni). In un secondo tempo il raggruppamento ha presentato una domanda chiedendo che pure il foraggiamento con insilato d’erba venisse autorizzato fino al 30 aprile 2008.

La richiesta di poter somministrare fino al 2008 insilato d’erba alle lattifere durante la produzione di Vacherin Mont-d’Or è stata respinta.

La richiesta di poter somministrare fino al 2008 insilato d’erba alle lattifere al di fuori del periodo di produzione è stata accolta.

La richiesta di poter somministrare fino al 2008 insilato d’erba agli altri bovini è stata accolta. Le latti-fere e gli altri bovini vanno tuttavia chiaramente divisi.

RappresentativitàIn occasione della prima seduta, la Commissione ha deciso all’unanimità di rinviare l’elenco degli obblighi al raggruppamento. Quest’ultimo deve innanzitutto provare la rappresentatività e far appro-vare le proposte di modifica dell’elenco degli obblighi dall’assemblea generale.

Nel corso di una seconda seduta la Commissione ha preso atto che la modifica proposta era stata approvata soltanto dalla presidenza. Pertanto la Commissione ha ritenuto che non fosse adempiuta la condizione della rappresentatività.

La Commissione ha precisato che in futuro entrerà nel merito di modifiche dell’elenco degli obblighi soltanto se la(e) modifica(che) da trattare è(sono) stata(e) previamente approvata(e) dall’assemblea generale competente.

La Commissione ha preso conoscenza con disappunto del fatto che evidentemente, diversi rag-gruppamenti applicano una strategia discutibile che prevede la presentazione di un’ordinaria do-manda di registrazione e, a registrazione avvenuta, l’inoltro di una domanda di modifica dell’elenco degli obblighi.

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7. Fascicoli concernenti i prodotti carnei

7.1 Bratwurst di vitello/Bratwurst di San Gallo (IGP)

Considerazioni generali Nella prima seduta concernente questa domanda si è rilevato che il fascicolo sottoposto alla Com-missione conteneva molti punti poco chiari e lacune. In occasione di colloqui preliminari, il raggrup-pamento era stato invitato a fornire la documentazione mancante entro la data della seduta. Il rag-gruppamento non ha dato seguito a

tale richiesta.

“Bratwurst di vitello di San Gallo” o “Bratwurst di San Gallo”In seno alla Commissione si è discusso se proteggere la denominazione “Bratwurst di vitello di San Gallo” o “Bratwurst di San Gallo”. Quantunque la percentuale di carne di vitello contenuta nella sal-siccia sia pari solo a circa il 30 per cento, l’ordinanza sulle derrate alimentari (ODerr) autorizza la denominazione “Bratwurst di vitello”. Per carne, l’ODerr intende tutta la carcassa dell’animale (inclusi il grasso, la cotenna, eccetera). Rispetto alla percentuale complessiva di carne contenuta nella sal-siccia, quella di carne di vitello secondo la definizione dell’ODerr è pari a circa il 50 per cento.

Tracciabilità storicaAl momento della seduta non erano disponibili indicazioni sufficienti in relazione alla tracciabilità sto-rica onde:

stabilire se il prodotto proviene dalla regione/località; appurare se la reputazione del prodotto è legata alla regione di provenienza; verificare gli influssi dell’uomo, e controllare le indicazioni delle fonti concernenti il territorio.

Monopolio di un nomeSi è rammentato alla Commissione che la protezione del Bratwurst di San Gallo comporterebbe il divieto di usare le denominazioni “Schüblig di San Gallo” e “Stumpen di San Gallo”. Il raggruppa-mento è stato reso attento sulla problematica, tuttavia non si è espresso.

RappresentativitàSecondo la Commissione, nel fascicolo il raggruppamento richiedente non ha fornito la prova della rappresentatività.

Area di poduzioneLa Commissione nutre dei dubbi per quel che riguarda la definizione dell’area di produzione. Molti membri della Commissione (ZH, AI, AR, TG e il Principato del Liechtenstein) ritengono che l’area designata sia troppo vasta. Per i consumatori anche il Cantone di Appenzello potrebbe entrare in considerazione quale luogo di produzione.

Esaltatori di sapiditàLe opinioni sono discordi per ciò che riguarda la questione relativa agli esaltatori di sapidità. Il fatto che in un manuale per macellai risalente a quarant’anni fa figuri l’uso di condimento in polvere è già da considerarsi una tradizione?

La Commissione tratterà nuovamente la domanda rivista in un prossimo futuro.

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7.2 Modifica degli elenchi degli obblighi del Saucisson vaudois (IGP) e dellaSaucisse aux choux vaudoise (IGP)

Sigillo quale segno distintivo di tracciabilitàIl raggruppamento richiedente aveva scelto, quale nuovo segno distintivo di tracciabilità, un sigillo e lo aveva utilizzato ancor prima di aver ricevuto la corrispettiva autorizzazione da parte dell’UFAG.

Utilizzo di stemmiLa Commissione non ha presentato alcuna proposta in relazione alla questione giuridica dell’utilizzo dello stemma del Canton Vaud sul sigillo.

Modifiche dell’elenco degli obblighi a breve termineLa Commissione è stupita del fatto che dopo così poco tempo dalla registrazione gli elenchi degli obblighi dei prodotti in questione siano nuovamente oggetto di proposte di modifica. La maggioranza dei membri ritiene che gli elenchi degli obblighi originari siano stati redatti a tavolino e pertanto non godono del sostegno della base.

Osservazioni relative a singole proposte di modifica:

Definizioni imprecise del diametro degli insaccatiIl raggruppamento ha proposto che gli insaccati in generale debbano avere un diametro di 50 - 65 millimetri.

L’espressione “in generale” disturba la Commissione. Secondo quest’ultima tale formulazione non è applicabile nella pratica in quanto non è controllabile. Inoltre, i budelli sono un prodotto naturale e dunque la loro dimensione non può essere standardizzata. Pertanto la Commissione ha proposto di adeguare la fascia in modo da renderla applicabile a tutti i budelli utilizzati.

Durata di ingrassoIl raggruppamento ha proposto di stralciare dall’elenco degli obblighi il passo che stabilisce che i suini al momento della macellazione devono avere un’età minima di 140 giorni e un peso di almeno 75 chilogrammi.

Secondo le affermazioni di produttori arti-gianali il presupposto per l’ottenimento di una buona qualità della materia prima è che i suini non siano stati ingrassati inten-sivamente e che presentino un peso minimo alla macellazione.

La Commissione ha pertanto proposto di respingere tale richiesta.

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Utilizzo del muso del suinoIl raggruppamento voleva che l’utilizzo del muso fosse consentito anche per la fabbricazione del Saucisson vaudois (per la Saucisse aux choux è già previsto nell’elenco degli obblighi).

La Commissione ha preso atto che le aziende artigianali sono piuttosto restie ad utilizzare il muso, mentre le aziende industriali sarebbero favorevoli.

La Commissione ritiene che sia più importante evitare che gli elenchi degli obblighi vengano modifi-cati a discrezione piuttosto che considerare situazioni economiche temporanee. Pertanto essa ha raccomandato all’UFAG di respingere tale proposta.

Aggiunta di nitrato di sodio al sale da cucinaIl raggruppamento aveva proposto che venisse consentita l’aggiunta di nitrato di sodio al sale da cucina. Tale aggiunta è gia autorizzata dalla legislazione UE. Il nitrato di sodio veniva già utilizzato in passato poi si è privilegiato il nitrato e i nitriti. Il fatto di aggiungere nitrato di sodio costituisce pertan-to una procedura tradizionale.

La Commissione ha accolto tale proposta.

Utilizzo di ulteriori antiossidantiIl raggruppamento proponeva di autorizzare antiossidanti supplementari, questo perché i piccoli fab-bricanti necessitano di miscele standard e non possono influire sulla composizione di additivi.

La Commissione ha accolto tale proposta.

Utilizzo di colture starter (ferments de maturation).Dato che evidentemente le colture starter sono indispensabili al fine di assicurare la qualità, la Commissione ha accolto tale proposta.

Miscela di segaturaIl raggruppamento auspicava che la miscela di segatura finora prescritta per l’affumicazione delle salsicce venisse soppressa dall’elenco degli obblighi.

La Commissione ha respinto tale proposta di modifica richiedendo la descrizione delle ripercussioni della miscela modificata di segatura sul prodotto. In occasione della prima seduta del 2006 era di-sponibile la seguente informazione: la durata di affumicazione è troppo breve perché influisca sul prodotto dal profilo organolettico; ha soprattutto un influsso sul colore del prodotto.

Sulla base di queste affermazioni, la Commissione si è dichiarata favorevole alla modifica dell’elenco degli obblighi.

Condizioni concernenti l’umiditàIl raggruppamento proponeva inoltre di sopprimere dall’elenco degli obblighi le condizioni concer-nenti l’umidità in fase di stoccaggio.

La Commissione ha accolto tale proposta.

Tracciabilità semplificataIl raggruppamento auspicava che le prescrizioni concernenti la tracciabilità venissero semplificate. In tal modo vi sarebbe stato un adeguamento alle norme dell’UE. L’attuale disciplinamento risale all’epoca in cui non si disponeva ancora di una banca dati sul traffico di animali.

Tale proposta di modifica ha incontrato forte opposizione in seno alla Commissione. La legislazione UE (pacchetto sull’igiene della carne) non è ancora stata introdotta nel diritto elvetico. Onde evitare una lacuna nella tracciabilità, la Commissione ha respinto tale proposta.

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8. Fascicolo concernente i prodotti vegetali

Modifica dell’elenco degli obblighi del Pane di segale vallesano (DOP)

Il raggruppamento richiedeva di poter designare come prodotti DOP anche pani piccoli del peso di 250 grammi, oltre a quelli di 500 grammi e di 1 chilogrammo.

Inoltre esso richiedeva che tutti i pani di segale vallesani in vendita fossero provvisti di un marchio conforme alle prescrizioni sulle derrate alimentari con la dicitura DOP al fine di meglio contrassegnarli.

Pani da 250 grammiAlcuni membri della Commissione ritengono che il peso non sia decisivo per le proprietà e le caratte-ristiche del pane di segale vallesano. Altri sono dell’opinione che vista la lunga conservabilità del pane di segale non sia necessaria una modifica in tal senso dell’elenco degli obblighi. Inoltre pani di piccole dimensioni non sono pratici per essere tagliati.

La Commissione ha ritenuto che mancava la prova della rappresentatività e che la domanda fosse mal motivata, pertanto non ha preso una decisione su questo punto.

Nuovo marchio di tracciabilitàPer la Commissione il motivo all’origine della domanda è chiaro. Infatti la vendita del pane in sacchetti di carta con marchio DOP, come avveniva finora, non offre sufficiente sicurezza. Pertanto si è già provveduto a introdurre il marchio di tracciabilità DOP proposto, esso è di colore rosso ed è integrato nel pane stesso.

È sorto l’interrogativo se per diverse pezzature sia opportuno utiliz-zare marchi di tracciabilità di dimensioni diverse. In tal modo sareb-be possibile controllare i quantitativi di materia prima impiegata. La Commissione ha accolto questa proposta a condizione che il rag-gruppamento possa provare la rappresentatività per questa modifi-ca dell’elenco degli obblighi.

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9. Amministrazione/Organizzazione

9.1 Compiti futuri della Commissione

L’idea di riflettere sui compiti futuri della Commissione è nata in occasione del seminario tenutosi il 13/14 maggio 2004 a Nottwil. La Commissione ha pertanto dedicato a questo tema una riunione straordinaria.

Un gruppo di lavoro ad hoc ha elaborato diverse proposte. Alcune di queste erano già confluite nel parere della Commissione relativo alla PA 2011 (v. l’allegato III).

Sono stati trattati i temi riportati di seguito.

1. L’UFAG è incaricato di consolidare per iscritto lo standard definito dalla Commissione negli scorsi anni per le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette sotto forma di “best practice”.

Dalla sua istituzione la Commissione ha sviluppato una certa prassi. Con l’uscita di alcuni membri vi è il rischio che le conoscenze acquisite si perdano. La filosofia della Commissione non può cambiare ogni due anni. Nella Svizzera tedesca, in Romandia e in Ticino si riscontrano atteggiamenti diversi nei confronti delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni di origine protette.

La Commissione ha accolto la proposta. L’UFAG ha indirizzato una lettera alla Commissione assicu-rando il suo sostegno su questo punto.

2. L’UFAG istituisce un gruppo di contatto costituito da rappresentanti dell’UFAG e della Commis-sione con l’incarico di curare i contatti con organizzazioni estere che si occupano della protezione dell’origine e di raccogliere esperienze da Paesi confinanti.

Le opinioni su questo punto sono controverse.

La maggioranza vuole approfittare delle esperienze e del lavoro di „ORIGIN“ (Organisation for an International Geographical Indication Network) e dell’Istituto nazionale delle denominazioni d’origine (INAO) designando una o due persone facenti parte della Commissione disposte a mettersi in con-tatto con questi raggruppamenti un paio di volte all’anno.

Gli altri membri non condividono l’idea di fondo. Sostengono infatti che instaurare i contatti con uffici esteri al fine di ottenere le conoscenze necessarie è compito dei raggruppamenti. Ciò non può av-venire a livello sovrasettoriale. Tuttavia si sono dichiarati favorevoli a contatti a livello amministrativo. Secondo questi membri sarebbe una pretesa eccessiva imporre un tale compito alla Commissione.

3. L’UFAG è incaricato di informare regolarmente la Commissione sullo stato della lotta contro le frodi nell’ambito della sua attività.

La stampa ha scritto molto a tal proposito, tuttavia non in modo dettagliato. È emerso che vi sono contatti regolari tra i servizi di certificazione, i chimici cantonali e l’UFAG.

Non è chiaro se i prodotti DOP rientrano nel diritto pubblico o privato. Segnali provenienti dall’Istituto della Proprietà Intellettuale (IPI) fanno temere che rientrino nel diritto privato.

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4. La Commissione si esprime sull’organizzazione e la lotta contro le frodi, segnatamente nell’ambito della consultazione sulle modifiche di leggi e ordinanze.

La Commissione è concorde sul fatto che i pareri devono limitarsi alla tematica DOP/IGP. I lavori preliminari dovrebbero essere delegati a una sottocommissione.

5. L’UFAG è invitato a presentare una proposta su come introdurre la protezione dell’origine nei negoziati per gli accordi di libero scambio.

Sono stati individuati gli ambiti di competenza rispetto all’IPI (diritto pubblico o privato).

6. L’UFAG o il servizio competente, elabora un piano indicando le scadenze in relazione alla proce-dura da adottare nella lotta internazionale contro le frodi e al riconoscimento delle denominazioni d’origine svizzere a livello internazionale.

Si è rilevato che la Confederazione ha introdotto questa richiesta nel pacchetto agricolo PA 2011.

7. L’UFAG illustra in che modo le cerchie direttamente interessate possono far valere i propri inte-ressi nell’ambito del comitato misto Svizzera - UE.

Si teme che possano venir utilizzati due pesi e due misure (importazione di Gruyère francese/ espor-tazione di Emmentaler non conforme). La categoria auspica di poter maggiormente affermare il suo punto di vista.

8. L’UFAG chiarisce, in collaborazione con le cerchie interessate, in che misura sarebbe opportuno un marchio riconosciuto a livello statale per i prodotti DOP.

Per i consumatori un marchio riconosciuto a livello statale sarebbe opportuno. Ci sono dei raggrup-pamenti che non intendono utilizzare il marchio di qualità DOP/IGP. Nella Svizzera tedesca il mar-chio è meno noto che in Romandia, ciò causa confusioni. Molti consumatori pensano che si tratti di un marchio statale.

La Commissione ha preso atto del fatto che con l’attuale situazione giuridica, lo Stato non può ordi-nare l’obbligatorietà. La Commissione ha comunque insistito nel suggerire una corrispondente rac-comandazione all’UFAG.

9. L’UFAG valuta in che misura è opportuno e necessario coinvolgere la Commissione nell’elaborazione di nuove possibilità di designazione a livello statale.

L’UFAG è stato invitato a disciplinare in un elenco degli obblighi anche denominazioni quali ad e-sempio “di montagna”. In questo caso sarebbe opportuno consultare la Commissione. Anche per il termine “d’alpe” si potrebbe prendere in considerazione tale procedura.

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Allegato I

Geschäftsreglement

der

Kommission für Ursprungsbezeichnungen und geografische Angaben

Art. 1 Ziele und Aufgaben der Kommission

1 Die Kommission für Ursprungsbezeichnungen und geografische Angaben (Kommission) berät das Bundesamt für Landwirtschaft (Bundesamt) beim Vollzug der Verordnung vom 28. Mai 1997 über den Schutz von Ursprungsbezeichnungen und geografischen Angaben für landwirtschaftliche Er-zeugnisse und verarbeitete landwirtschaftliche Erzeugnisse (GUB/GGA-Verordnung; SR 910.12). 2 Ihr werden insbesondere folgende Aufgaben übertragen:

a) Sie nimmt Stellung zu Eintragungsgesuchen und Änderungen von Pflichtenheften; b) sie äussert sich zu Einsprachen; c) sie koordiniert und unterstützt Massnahmen zum Schutz von Kennzeichnungen.

3 Die Mitglieder können von der Kommission oder vom Bundesamt beauftragt werden, sich bei Strei-tfällen im Zusammenhang mit GUB/GGA als Vermittler zu engagieren.

Art. 2 Ernennung der Kommission

1 Die Kommission wird gestützt auf Artikel 22 der GUB/GGA-Verordnung durch das Eidgenössische Volkswirtschaftsdepartement (Departement) ernannt. 2 Die Mitglieder werden ad personam gewählt. 3 Stellvertretungen der Kommissionsmitglieder sind nicht erlaubt. 4 Die Kommission bestimmt durch Mehrheitsentscheid (einfaches Mehr) einen Vizepräsidenten.

Art. 3 Ernennung und Zusammensetzung der Kommission

1 Die Kommission setzt sich zusammen aus einem Präsidenten und fünfzehn Mitgliedern. 2 An den Sitzungen nimmt ein Vertreter der Eidgenössischen Kommission für die kontrollierte Ur-sprungsbezeichnung (Wein) teil. Er ist nicht stimmberechtigt. 3 Das Bundesamt nimmt an den Sitzungen von Amtes wegen in beratender Funktion teil. 4 Die Kommission kann zu den Sitzungen Experten sowie eidgenössische oder die betroffenen kan-tonalen Behörden einladen.

Art. 4 Aufgaben der Mitglieder

1 Die Mitglieder haben ihre Aufgabe, unter Berücksichtigung der Gesamtinteressen, nach bestem Wissen und Gewissen zu erfüllen. 2 Sie haben sich objektiv und unabhängig zu den der Kommission unterbreiteten Fragen zu äussern.

Art. 5 Sekretariat

Das Bundesamt (Sektion Qualitäts- und Absatzförderung) führt das Sekretariat.

Art. 6 Sitzungsvorbereitungen

1 Die Sitzungsunterlagen der Kommission werden durch das Sekretariat vorbereitet. 2 Dokumente für die Kommissionssitzungen werden grundsätzlich in einer Sprache abgefasst.

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Art. 7 Vorgehen und Stellungnahme der Kommission

1 Die Kommission äussert sich grundsätzlich an ihren Sitzungen zu den ihr vorgelegten Fragen. 2 In folgenden Fällen können die Mitglieder um eine schriftliche Stellungnahme gebeten werden:

a) Wenn der Dringlichkeit halber eine Sitzung nicht mehr innert nützlicher Frist einberufen werden kann; oder

b) wenn die Geschäfte der Traktandenliste zu wenig zahlreich sind und die Durchführung einer ordentlichen Sitzung unverhältnismässig wäre.

3 Zur Abgabe von schriftlichen Stellungnahmen sind genügend lange Fristen zu gewähren.

Art. 8 Einladung und Traktandenliste

1 Die Kommission wird auf Antrag des Bundesamts, des Präsidenten oder mindestens 8 Mitgliedern durch das Sekretariat eingeladen. 2 Die Einladung enthält die Geschäfte, welche anlässlich der Sitzung behandelt werden sollen. Sie ist den Mitgliedern, zusammen mit den Sitzungsunterlagen, mindestens zwei Wochen im Voraus zuzustellen. Sonderfälle bleiben vorbehalten. 3 Die Kommission behandelt nur traktandierte Geschäfte. Auf weitere Geschäfte kann eingetreten werden, wenn die Mehrheit der anwesenden stimmberechtigten Mitglieder dem zustimmt.

Art. 9 Ablauf der Sitzungen

1 Der Präsident leitet die Sitzungen. Wenn der Präsident oder der Vizepräsident verhindert sind, be-stimmt die Kommission einen Tagespräsidenten. 2 Für jedes Eintragungsgesuch oder Gesuch um Änderung eines Pflichtenhefts (Dossier) bezeichnet der Präsident aus dem Kreis der Kommissionsmitglieder einen Berichterstatter. Der Berichterstatter darf weder ein direktes noch indirektes Interesse an dem betreffenden Geschäft haben. 3 Der Berichterstatter koordiniert die Vorbereitung des Dossiers und erläutert dieses dem Präsiden-ten sowie dem Vertreter des Bundesamts. 4 Der Präsident lässt das Dossier durch eine objektive Diskussion innerhalb der Kommission grün-dlich prüfen. Über das Resultat dieser Prüfung wird abgestimmt.

Art. 10 Ausstandsregeln

1 Die Mitglieder haben in den Ausstand zu treten, wenn sie

a) am zu behandelnden Geschäft ein persönliches Interesse haben; b) Vertreter und/oder Mitglied der Gesuch stellenden Gruppierung sind; c) aus anderen Gründen in der Angelegenheit befangen wären oder parteiisch entscheiden kön-

nten.2 Sie melden die Art ihres Interessenkonflikts spätestens am Anfang der Sitzung der Kommission.

Art. 11 Abstimmungsverfahren

1 Die Kommission ist nur beschlussfähig, wenn mindestens 10 stimmberechtigte Mitglieder (inkl. Vorsitzender) anwesend sind. 2 Mit Ausnahme des Präsidenten, oder bei dessen Abwesenheit des Vizepräsidenten, verfügen alle stimmberechtigten Mitglieder über eine Stimme. 3 Die Abstimmung erfolgt offen. 4 Entscheide werden mit dem absoluten Mehr der abgegebenen Stimmen gefällt. Bei Stimmenglei-chheit entscheidet der Vorsitzende mit Stichentscheid. 5 Wer sich im Ausstand befindet, stimmt nicht ab.

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3

Art. 12 Geschäftsbericht

Die Kommission verfasst zuhanden des Departements und des Bundesamts einen Geschäftsbe-richt.

Art. 13 Verpflichtung zur Einhaltung des Amtsgeheimnisses

1 Die Mitglieder der Kommission sind an das Amtsgeheimnis im Sinne von Artikel 320 des Schweize-rischen Strafgesetzbuches gebunden. Das Eidgenössische Volkswirtschaftsdepartement gilt als vorgesetzte Behörde im Sinne von Absatz 2 dieses Artikels. 2 Vorausgesetzt, es handelt sich nicht um allgemein bekannte Tatsachen, gelten die Mitteilungen an die Kommission als vertraulich. 3 Die Verhandlungen sowie das Protokoll haben vertraulichen Charakter und dürfen nicht bekannt gemacht werden. 4 Die Kommissionsmitglieder dürfen von den ihnen unter Amtsgeheimnis anvertrauten Informationen weder für sich noch für andere Gebrauch machen.

Art. 14 Mitteilungen an die Presse

Die Kommission kann, nach Rücksprache mit dem Bundesamt, Pressemitteilungen herausgeben.

Art. 15 Protokoll

1 Das Sekretariat fasst die Beschlüsse der Kommission in einem Beschlussprotokoll zusammen. Auf ausdrücklichen Wunsch hin können wörtliche Erklärungen in das Protokoll aufgenommen werden. 2 Die Protokolle sind dem Präsidenten und den Mitgliedern spätestens 4 Wochen nach der Sitzung zuzustellen und an der folgenden Sitzung zu genehmigen.

Art. 16 Vergütung an die Kommissionsmitglieder

Die an den Sitzungen teilnehmenden Kommissionsmitglieder haben Anspruch auf eine Vergütung gemäss Verordnung vom 12. Dezember 1996 über die Taggelder und Vergütungen der Mitglieder ausserparlamentarischer Kommissionen.

Art. 17 Tagungsort

Die Kommission tagt grundsätzlich in Bern.

Art. 18 Änderungen des Geschäftsreglements

1 Sämtliche Änderungen des vorliegenden Geschäftsreglements müssen mit Zweidrittels-Mehrheit der abgegebenen Stimmen genehmigt werden. 2 Auch das Bundesamt kann, nach Anhören des Präsidenten, Änderungen vornehmen.

Art. 19 Inkrafttreten

Das vorliegende Geschäftsreglement ersetzt dasjenige vom 17. April 1998 und tritt am 1. April 2001 in Kraft.

BUNDESAMT FÜR LANDWIRTSCHAFT Der Direktor

sig. Manfred Bötsch

Bern, 6. März 2001

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0

Allegato II

Membri

In data 31 dicembre 2005 la Commissione era composta dai seguenti membri:

Presidente

Foppa Curdin, Landquart

Membri con diritto di voto

Schmutz Anton, Bern (Vizepräsident) Barjolle Dominique, Lausanne Beltrami Rhea, Bern De Giorgi Giovanni, Bellinzona Eichenberger Isabelle, Cologny GE Fellay Nicolas, Bern Horber Balz, Zürich Jaques-Dufour Martine, Verbier Kohler Peter, Dr., Solothurn Lüthi Samuel, Bern Schmid Katrin, Langnau Thomas Luc, Lausanne Treboux Marc, Neuchâtel Vuffray Gérard, Le Séchey

Rappresentante della Commissione federale per il commercio dei vini (senza diritto di voto)

Hunziker Philippe, Zürich

Segretario / verbale

Brügger Gerhard, BLW

Rappresentanti dell’UFAG

Henchoz Jacques Pasche Isabelle, lic. iur., servizio giuridico

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1

Allegato III

Kommission für Ursprungsbezeichnungen und geografische Angaben (Kommission GUB/GGA)

Commission pour les appellations d’origine et les indications géographiques (Commission pour les AOP et les IGP)

Berne, le 15 décembre 2005

Monsieur le Conseiller fédéral Joseph Deiss Chef duDépartement fédéral de l’économie publique 3003 Berne

Prise de position PA 2011

Monsieur le Conseiller Fédéral,

La Commission fédérale pour les appellations d’origine et les indications géographiques (Commis-sion pour les AOP et les IGP) vous fait part de ses réflexions concernant la modification de la loi sur l’agriculture mise en consultation.

Remarques générales

Les AOC et les IGP sont concernées par l’axe 3 : « Promouvoir la création de valeur ajoutée et le développement durable dans le milieu rural ». Dans cet axe, le DFE affiche son objectif : « Suite à la réduction du soutien dans les domaines où la concurrence est faible, la production et la transforma-tion se déplaceront vers les canaux promettant la création de valeurs plus élevées. En ce sens, il convient de promouvoir la commercialisation réussie des produits. ». En fonction de cette intention, les AOC et les IGP devraient logiquement se trouver au premier plan des préoccupations du législa-teur. Or, les améliorations concrètes apportées à la politique agricole dans ce domaine sont peu nombreuses et n’offrent pas une réelle perspective pour leur intégration forte en tant qu’outil de premier plan de la politique agricole. La réflexion sur le rôle potentiel des AOC et des IGP en tant qu’outil de développement territorial est absente des mesures proposées.

En page 108 de la consultation, il est indiqué que « des améliorations sont visées dans plusieurs domaines:

défense internationale des AOP-IGP, protection contre la tromperie en Suisse, définition et identification des produits AOP-IGP, constitution de groupements demandeurs, information active dans les régions les moins sensibilisées ».

La modification proposée de la Lagr répond au premier point. La Commission attend de prendre connaissance des améliorations substantielles dans les autres domaines afin que cette mesure es-sentielle de la politique agricole puisse déployer tous ses effets, au bénéfice des consommateurs et des producteurs.

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2

Dans ce sens, la Commission demande que des mesures contraignantes en matière de déclaration « AOC »-« IGP » soient prévue afin d’améliorer leur visibilité. En effet, nous faisons le constat que dans les magasins de détail, ni les déclaration « AOC » ou « IGP ». ni le sigle privé actuel ne sont utilisés de manière systématique, ce que nous déplorons vivement. Une mauvaise identification de ces produits par la grande distribution se fait au détriment des efforts accomplis en amont et com-promet la valorisation de ces productions.

Introduction des mentions « Montagne » et « Fermier »

La commission salue la proposition du DFE d’introduire une protection juridique pour les dénomina-tions « produit de montagne » et « produit fermier », qui est de nature à renforcer l’information des consommateurs et qui pourra rétablir dans certains cas la véracité de certaines allégations. La con-currence s’établira davantage que maintenant sur des bases loyales.

Cette mesure est susceptible d’avoir des conséquences sur la politique des AOC et des IGP, un grand nombre d’AOC et d’IGP sont situées en montagne et fabriquées à la ferme. Le DFE précise même que dans les zones de montagne, « outre les paiements directs en tant qu’instrument princi-pal, d’autres mesures sont destinées plus particulièrement aux producteurs de la région de monta-gne. Ces mesures comprennent notamment la protection des désignations d’origine (AOC/IGP) et la promotion des ventes, qui est importante pour les produits de montagne typiques permettant de réa-liser une valeur ajoutée élevée, ainsi que l’octroi d’aides à l’investissement aux producteurs et aux utilisateurs de lait (fromageries). ».

Les AOC et les IGP peuvent avoir recourir à plusieurs manières de se différencier en faisant recours à des mesures de protection prévues dans les bases légales (potentiellement déjà le cas entre les AOC-IGP et l’agriculture biologique).

La Commission incite le DFE à se placer du point de vue de la protection des consommateurs en établissant la définition de ces notions valorisantes dans une volonté de lutter contre la tromperie plutôt que par souci d’étendre les possibilités de promotion des produits agricoles. Dans ce sens, une compatibilité avec le droit alimentaire doit être recherchée.

Protection internationale des AOC et IGP (Art. 16bis )

Proposition du DFE: « Al. 1

L’al. 1 stipule que la Confédération soutient les interprofessions et les groupements de producteurs

ou de transformateurs dans la défense des appellations d’origine et des indications géographiques

suisses au niveau international.

Al. 2

Selon l’al. 2, la Confédération pourra prendre à sa charge une partie des frais découlant des procé-

dures engagées à l'étranger à la demande d'interprofessions ou de groupements de producteurs ou

de transformateurs pour défendre des appellations d'origine et des indications géographiques. Le

système du cofinancement suppose que les professionnels s’impliquent dans la défense de leur

appellation d’origine ou de leur indication géographique. »

Une aide efficace aux filières pour la protection des noms de leur produit à l’étranger est bienvenue. Les exemples d’usurpations sont nombreux (Gruyère en Argentine et en Australie, Swiss Cheese en Amérique du Nord, Saucisson vaudois au Québec, Raclette en Equateur).

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3

Les moyens de lutter contre ses usurpations sont actuellement quasiment nuls, alors que les ac-cords TRIPS exigent des Etats-membres de l’OMC qu’ils mettent en place les outils juridiques de protection des indications géographiques. L’investissement actif dans ces filières est justifié.

La compétence des représentations diplomatiques de la Suisse à l’étranger pourrait être impliquée de manière renforcée, et leurs actions mieux coordonnées au plan de la Confédération entre les départements concernés. Dans ce sens, l’article 16 bis tel que proposé prend tout son sens.

Promotion des ventes

La réduction des moyens pour la promotion des AOC et des IGP est proposée dans le texte de loi et précisée dans le commentaire de la loi sur l’agriculture. Il s’agit de réduire l’engagement de la Con-fédération à une participation de 50% (actuellement) à un tiers dans les moyens de la promotion, et de réduire de 40% à 20% sa participation dans les projets partiels liés à une AOC en particulier :

« La proposition prévoit une participation financière de 50% au maximum aux projets portant sur l’ensemble de l’agriculture, et une participation d’un tiers seulement à la communication d’une branche ou à des campagnes thématiques, telles que celles pour les produits bio ou les produits AOC/IGP. »

Ces mesures sont de nature à menacer très gravement les activités de communication de l’association suisse pour la promotion des AOC et des IGP et par là l’information qui est faite aux consommateurs suisses sur les signes AOC et IGP. Ce changement est inopportun à un moment où la Confédération se retire très largement du soutien des marchés, et libéralise le marché des contin-gents laitiers. La viabilité à long terme des produits AOC et IGP connaît une phase de transition cru-ciale que la Confédération peut légitimement soutenir. Il s’agit également de relever le défi d’une adoption plus importante de l’outil de protection des noms géographiques en Suisse alémanique. A noter que les filières AOC-IGP ne peuvent pas recevoir de soutien direct pour leurs actions de pro-motion et qu’il est donc essentiel que la communication de base sur les signes AOC-IGP continue à être soutenue à hauteur de 50% par la Confédération.

Nous sommes d’avis que les moyens de la communication doit avoir pour but de rapprocher les pro-ducteurs agricoles des marchés et des consommateurs, et que la coordination des mesures doit se faire aux niveaux régional, interrégional ou national sans exclure d’autres partenaires que l’agriculture (par exemple les acteurs des filières AOC et IGP peuvent être les entreprises en aval).

La Commission encourage les actions d’information des consommateurs, à défaut que ces actions soient de la compétence directe de l’OFAG. Nous proposons dès lors la modification de la loi dans le sens suivant :

Alinéa 3 Le Conseil fédéral fixe les critères pour la répartition des moyens. Il privilégie en particulier les ac-tions où la communication ou la diffusion d’informations aux consommateurs concerne des initiatives visant à rapprocher les producteurs agricoles des marchés et des consommateurs ainsi que la réalisation de mesures coordonnées au niveau de l’agriculture au niveau régional, in-terrégional ou national.

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4

Alinéa 4 Suppression. En effet, les contributions financières des cantons doivent continuer à pouvoir être prises en compte, dans le souci d’améliorer les synergies entre les mesures cantonales et les mesu-res fédérales plutôt que de couper certaines initiatives de tout moyen dans les premières phases de leur existence.

AOC viticoles

La Commission est favorable à ce que les AOC viticoles soient mieux définies. Il importe en effet à la Commission fédérale des AOC et des IGP que l’approche « AOC » soit crédible pour les con-sommateurs, y compris pour les AOC viticoles. A ce titre, les contrôles prévus pour les AOC viticoles devraient répondre à des exigences comparables à celles prévues pour les AOC non-viticoles, donc être effectués par des organismes accrédités, sans pour autant recourir un organisme de contrôle unique et centralisé.

Nous espérons que nos arguments retiennent votre attention et vous adressons, Monsieur le Con-seiller Fédéral, l’expression de nos respectueuses salutations.

Commission pour les AOP et les IGP Le Président

Curdin Foppa

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Gesuchs- In Kommission Konsultat. Gesuch verfügt Anzahl Art des Rekurse Art des Rekurse Art desdatum verabschiedet eingeleitet / publiziert am Einspra- Entscheids an Entscheids an Entscheids

am am chen REKO EVD REKO EVD BG BGDate de la Trainté par la Consultation Décision / Nombre Type de Recours Type de Recous Type dedemande Commission lancée demande publiée d'oppo- décision à la décision au décision

le le le sitions REKO DFE REKO DFE TF TFData della Licenziata alla Consultaz. Domanda N. Tipo di Ricorsi Tipo di Ricorsi Tipo di domanda Commissione avviata deliberata/pubbl. opposi- decisione alla decisione al decisione

in data in data in data zioni REKO EVD REKO EVD TF TF

Berner Alpkäse, Änderung PH / modification CdC / modifica EO CasAlp, INFORAMA Berner Oberland, 3702 Hondrich GUB/AOC/DOP 14.2.05 14.2.06 28.3.06

Büsciun da cavra Associazione Capra Ticino, c/o Signora Giulia Quadroni, Via Bollini 1, 6946 Ponte Capriasca GUB/AOC/DOP 30.10.02

Emmentaler GUB AbweisungEmmentaler AOC RejetEmmental DOC Opp. respinteL'Etivaz, Änderung PH / modification CdC / modifica EO

Coopérative des Producteurs de Fromages d’Alpages „L'Etivaz“, Monsieur Jean-François Bielmann, gérant, 1660 L'Etivaz GUB/AOC/DOP 11.7.00

11.3.04 30.11.01 22.3.02 17.11.04/24.1.05

Formaggio d'alpe Ticinese, Änderung PH Società ticinese di economia alpestre (STEA), c/o Monica Bellini, Via delle scuole 28a, 6963 Bregassona DOP/GUB 12.8.03

19.4.04 3.11.04 19.11.04 29.7.05

GUB/AOC/DOP AbweisungAOC RejetDOP Opp. respinte

Sauerkäse / Bloderkäse Verein Sauerkäse - Bloderkäse, Herr Reinhard Kobelt, Präsident, Toggenburgerstr. 20, 9652 Neu St. Johann GUB/AOC/DOP 20.6.05

Sbrinz, Änderung PH / modicication CdC / modifica EO Sbrinz Käse GmbH, Merkurstrasse 2, 6220 Sursee GUB/AOC/DOP 25.10.02 12.2.03 28.10.03

Tomme Vaudoise Interprofession Tomme Vaudoise (ITV), Rue Grenade 40, 1510 Moudon GUB/AOC/DOP 12.11.99

21.1.00 3.11.04

Vacherin Mont d'Or, Änderung PH / modification CdC / modifica EO Association du Vacherin Mont-d‘Or, Rue Grenade 40, 1510 Moudon GUB/AOC/DOP 30.3.04

26.11.04 3.11.04/7.6.05 1.7.05 5.1.06 1

6.2.02

4.6.99 12.7.01

am

le

in data

Schutz

Protection

Milchprodukte / Produits laitiers / Latticini

Sortenorganisation Emmentaler Switzerland, Kapellenstrasse 28, Postfach 6011, 3001 Bern 10.9.04

Nome della pratica

21.9.00 21.8.01

Stand der Arbeiten an den Dossiers GUB / GGA <> Dossiers AOC / IGP: état des travaux <> Stato delle pratiche DOC / IGP

am

le

in data

Dossiername Gesuchsteller

Requérant

Richiedente Protezione

Nom du dossier

443.11.039.11. / 15.11.01Raclette du Valais / Raclette Fédération laitière valaisanne, Monsieur Urs Guntern, Rue Ile Falcon 5, 3960 Sierre 2.7.97

26.7. / 5.8.02 62

50

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Gesuchs- In Kommission Konsultat. Gesuch verfügt Anzahl Art des Rekurse Art des Rekurse Art desdatum verabschiedet eingeleitet / publiziert am Einspra- Entscheids an Entscheids an Entscheids

am am chen REKO EVD REKO EVD BG BGDate de la Trainté par la Consultation Décision / Nombre Type de Recours Type de Recous Type dedemande Commission lancée demande publiée d'oppo- décision à la décision au décision

le le le sitions REKO DFE REKO DFE TF TFData della Licenziata alla Consultaz. Domanda N. Tipo di Ricorsi Tipo di Ricorsi Tipo di domanda Commissione avviata deliberata/pubbl. opposi- decisione alla decisione al decisione

in data in data in data zioni REKO EVD REKO EVD TF TF

am

le

in data

Schutz

Protection

Nome della pratica

am

le

in data

Dossiername Gesuchsteller

Requérant

Richiedente Protezione

Nom du dossier

Appenzeller Mostbröckli GGA/IGPAppenzeller Pantli GGA/IGP Appenzeller Siedwurst GGA/IGP

Boutefas Association charcuterie vaudoise AOC et IGP, c/o SanoVet, Pré au Compte 4, 1844 Villeneuve GUB/AOC/DOP 4.12.97 29.9.99 23.6.99 11. / 15.09.00 9

Saucisse neuchâteloise / Saucisson neuchâtelois GGA/IGP / Änderung PH modification CdC / modifica EO

Association Neuchâteloise des Maîtres Bouchers, M. René Margot, Président, Case postale 2012, Rue de la Serre 4, 2001 Neuchâtel GGA/IGP 16.1.06

St. Galler Kalbsbratwurst/Bratwurst IG St. Galler Kalbsbratwrst, c/o St. Galler Metzgermeisterverband, Rheinhof, 9465 Salez GGA/IGP 9.7.03 14.2.06

Pain de seigle valaisan / Walliser Roggenbrot, Änderung PH / modification CdC / modifica EO

Association Pain de seigle Valaisan AOC, Maison du Paysan, Case postale 96, 1964 Châteauneuf-Conthey GUB/AOC/DOP 6.7.04 1.3.05 6.7.05 2./7.9.05

Poire à Botzi Union Fruitière Fribourgeoise, Secrétariat, c/o Service arboriculture, Grangeneuve, 1725 Posieux GUB/AOC/DOP 28.8.99 3.2.04 18.1.05 28.6./8.7.05 3

Absinthe Association Interprofessionnelle de l'Absinthe, c/o Distillerie BLACKMINT, Kübler & Wyss, Creux-aux-Loups 2, 2112 Môtiers GUB/AOC/DOP 12.5.06

Damassine Association Interprofessionnelle de la Damassine, Michel Juillard, Clos Gaspard, 2946 Miécourt / Alain Perret, Combe Bruguelin 27, 2900 Porrentruy GUB/AOC/DOP 10.7.02 3.2.04 1.6.04 28.6./8.7.05 11

Bois du Jura Association suisse pour l'AOC "bois du Jura", Monsieur Pierre Bonhôte, président, Av. des Portes-Rouges 19 2000 Neuchâtel GUB/AOC/DOP 17.11.04

Metzgermeisterverband Appenzellerland, Franz Fässler, Präsident, Metzgerei Weier, Rinkenbach 33, 9050 Appenzell

17.3.03 / 17.3.06

Spirituosen / Spiritueux / Bevande contenenti alcool di distillazione

Holz / Bois

Pflanzliche Produkte / Produits végétaux / Prodotti vegetali

Fleischprodukte / Produits carnés / Prodotti di carne

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Gesuchs- In Kommission Konsultat. Gesuch verfügt Anzahl Art des Rekurse Art des Rekurse Art desdatum verabschiedet eingeleitet / publiziert am Einspra- Entscheids an Entscheids an Entscheids

am am chen REKO EVD REKO EVD BG BGDate de la Trainté par la Consultation Décision / Nombre Type de Recours Type de Recous Type dedemande Commission lancée demande publiée d'oppo- décision à la décision au décision

le le le sitions REKO DFE REKO DFE TF TFData della Licenziata alla Consultaz. Domanda N. Tipo di Ricorsi Tipo di Ricorsi Tipo di domanda Commissione avviata deliberata/pubbl. opposi- decisione alla decisione al decisione

in data in data in data zioni REKO EVD REKO EVD TF TF

am

le

in data

Schutz

Protection

Nome della pratica

am

le

in data

Dossiername Gesuchsteller

Requérant

Richiedente Protezione

Nom du dossier

Verfügung Eintrag PH PHvom publiziert geändert geändert

am am amDécision Enregistr. CDC CDC

du publié modifié modifiéle le le

decisione Registraz. EDO EDOin data pubblicata modifif. modifif.

in data al alBerner Alpkäse / Hobelkäse GUB/AOC/DOC 26.3.04 2.4.04Formaggio d'Alpe Ticinese GUB/AOC/DOC 15.2.02 14.2.02 14.7.05Gruyère GUB/AOC/DOP 6.7.01 12.7.01L'Etivaz GUB/AOC/DOP 24.9.99 2.3.00 17.9.04Sbrinz GUB/AOC/DOP 20.12.01 24.4.02 24.9.04Tête de Moine GUB/AOC/DOP 19.1.01 8.5.01 16.7.03Vacherin fribourgeois AOC/GUB/DOP 22.12.05 28.2.06Vacherin Mont d'Or GUB/AOC/DOP 7.5.03 16.5.03

Bündnerfleisch GGAViande des Grisons IGPCarne secca dei Grigioni IGPSaucisse d'Ajoie GGA/IGP 23.7.02 7.11.02Saucisse aux choux Vaudoise GGA/IGP 11.9.00 11.10.04Saucisse neuchâteloise / Saucisson neuchâtelois GGA/IGP 14.2.03 6.6.03

Saucisson vaudois GGA/IGP 11.9.00 11.10.04Walliser Trockenfleisch GGAViande séchée du Valais IGPCarne secca del Vallese IPG

Cardon épineux genevois GUB/AOC/DOC 6.2.03 10.10.03Munder Safran GUB/AOC/DOP 8.3.04 2.7.04Pain de seigle valaisan GUB/AOC/DOPWalliser Roggenbrot GUBPane di segale vallesano DOPRheintaler Ribel GUB/AOC/DOP 7.8.00 14.8.00

Abricotine GUB/AOC/DOP 6.11.02 6.1.03

Eau-de-vie de poire du Valais GUB/AOC/DOP 7.11.01 21.12.01

Aktualisiert amMis à jour leAggiornata al

27.2.04

29.1.03

30.9.02

8.7.03

Association Cynara, c/o Union Maraîchère de Genève, 16, rue Blavignac, 1227 CarougeSafranzunft Mund, Daniel Jeitziner, Zunftmeister, 3903 Mund

Association Valaisanne des Maîtres Bouchers, Commission IGP, c/o Louis Fleury, C.P. 15, 3977 Granges

Association des Maîtres-Bouchers du District de Porrentruy, M. Henri-Paul Grédy, Grand-Rue 32, 2900 Porrentruy

29.9.00

Eingetragen im eidgenössischen Register / Inscrite au registre fédéral / Prodotti iscritti nel Registro federale

CasAlp, INFORAMA Berner Oberland, 3702 HondrichSocietà ticinese di economia alpestre (STEA), c/o Nadia Scalmanini, al matro, 6955 CagialloInterprofession du Gruyère, La Maison du Gruyère, Case postale 12, 1662 PringyCoopérative des Producteurs de Fromages d’Alpages „L'Etivaz“, Monsieur Jean-François Bielmann, gérant, 1660 L'Etivaz Sbrinz Käse GmbH, Merkurstrasse 2, 6220 Sursee

12.6.2006

Chambre Valaisanne d’Agriculture, Maison du Paysan, Case postale 96, 1964 Châteauneuf - Conthey

Chambre Valaisanne d’Agriculture, Maison du Paysan, Case postale 96, 1964 Châteauneuf - Conthey

Interprofession TÊTE DE MOINE, Rue de l'Envers 16, 2610 St-Imier

Association du Vacherin Mont-d‘Or, Rue Grenade 40, 1510 MoudonInterprofession du Vacherin Fribourgeois, Rue de la Condémine 56, Case postale 2175, 1630 Bulle 2

Verein Rheintaler Ribelmais, Rheinhof, 9465 Salez

Association charcuterie vaudoise AOC et IGP, c/o SanoVet, Pré au Compte 4, 1844 Villeneuve

Association Neuchâteloise des Maîtres Bouchers, M. René Margot, Prés a.i., Rue du Seyon 5a, 2000 Neuchâtel

Association charcuterie vaudoise AOC et IGP, c/o SanoVet, Pré au Compte 4, 1844 Villeneuve

14.10.02

Commission Pain de seigle valaisan AOC, c/o CVA, Case postale 96, 1964 Châteauneuf - Conthey 2.9.05

Verband Bündner Fleischfabrikaten VBF, Obere Gasse 24, Postfach 516, 7002 Chur 24.9.99