comitato di coordinamento mater 03 febbraio 2015 · convegno mater 2015. stato dell'arte e...
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Centro Studi MatER – Comitato di Coordinamento 03/02/2015
Comitato Coordinamento MatER @ Gruppo HERABologna – 03/02/2015
Comitato di Coordinamento MatER03 Febbraio 2015
Team MatER
Centro Studi MatER – Comitato di Coordinamento 03/02/2015 2
1. Comunicazioni del direttore
2. Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
3. Convegno MatER 2015
4. Revisione BREF WI
5. Varie ed eventuali
Ordine del Giorno
Centro Studi MatER – Comitato di Coordinamento 03/02/2015
NewsletterUscita la newsletter di Dicembre 2014Previste in uscita:• Marzo 2015• Giugno 2015
LinkedIn: 186 membri
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Comunicazioni
Twitter: quasi 600 followers(in dettaglio, le percentuali di followers in Europa)
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Comunicazioni
Panoramica accessi sito MatER 20/11/14 – 20/01/15:Più del 76% sono sessioni di nuovi utentiProvenienza geografica degli utenti:1. Italia (61%)2. Paesi Bassi (3,7%)3. Brasile4. Stati Uniti5. India
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Convegno MatER 2015
STATO DELL'ARTE E INNOVAZIONI PER LAGESTIONE DEI RIFIUTIDirezione Scientifica: prof. S. Consonni, Politecnico di Milano
25 – 26 Maggio 2015
Aula A Politecnico di Milano, sede di PiacenzaVia Scalabrini 76, PiacenzaTel. 0523 356886, 356879www.mater.polimi.it
25 Maggio 2015- Prevenzione dei rifiuti e recupero di materia
Key-note speaker: Paul Brunner, Vienna University of Technology
- Recupero di energiaKey-note speaker: Lenny van Klink, Rebel
26 Maggio 2015- Aspetti ambientali Key-note speaker: Giuseppe Tipaldo, Università di Torino- Aspetti economici
Key-note speaker: ?
Il Convegno è organizzato con il contributo di:
Il Centro Studi MatER (Materia & Energia da Rifiuti) è un progetto intrapreso da L.E.A.P. con il supporto scientifico dei Dipartimenti Energia e DICA del Politecnico di Milano e con il coordinamento di Federambiente
Il convegno è dedicato a tecnici, progettisti, ricercatori, amministratori e imprenditori che operano nel campo della prevenzione e gestione dei rifiuti.
Nel corso delle sessioni si farà il punto sulle tecniche di prevenzione e di recupero di materia teorizzate e messe in atto dai gestori e dalle
amministrazioni locali.Ci sarà inoltre occasione di aggiornamento sulle più moderne tecnologie di
recupero di energia dai rifiuti e sulle possibili evoluzioni future, portando esempi virtuosi di impianti di recupero energetico da rifiuti.
Saranno forniti esempi di corretta comunicazione circa gli aspetti ambientali della gestione dei rifiuti, avvalorati da una robusta base di dati e dalle
tecnologie a disposizione per il controllo delle emissioni. Infine, saranno valutati dal punto di vista economico le scelte legislative e gli
obiettivi europei.
Convegno MatER 2015
Manifesto
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Convegno MatER 2015
Sessioni1. Prevenzione dei rifiuti e recupero di materia2. Aspetti economici3. Recupero di energia4. Aspetti ambientali
Key lecturersSessione 1: Paul Brunner – Vienna University of TechnologySessione 2: da definireSessione 3: Lenny Van Klink – RebelgroupSessione 4: Giuseppe Tipaldo – Università di Torino
Politecnico di Milano, sede di Piacenza
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Convegno MatER 2015
Tariffe per i partecipanti:Standard: 250 € + IVA (sconto di 50€ per soci ATI, AIAT, GITISA)Soci MatER: 150 € + IVAStudenti: 50 € + IVAGiorno singolo: 150 € + IVA
È attiva una convenzione tra il Politecnico e l’Ordine degli Ingegneri diMilano: contatti in corso affinché l’Ordine riconosca dei CFP alconvegno (in tal caso è previsto uno sconto del 15% per gli iscrittiall’Ordine)
FORMULAZIONE DEFINITIVA DATE
Originale concordata: 25-26 maggio
Alternative:21-22 maggio / 4-5 giugno
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Convegno MatER 2015
Programma provvisorio
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Convegno MatER 2015
Programma provvisorio
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Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
Indicatore di sostenibilità ambientale ed economica di sistemi di gestione integrata di rifiuti urbani
● Il rapporto finale completo è a disposizione di tutti i soci nell’area riservata del sito LEAP
● Sul sito MatER è stata pubblicata una sintesi, a disposizione di tutti, analogamente ai precedenti progetti a tema
● Divulgazione scientifica articolo proposto alla rivista «Ecological Indicators»:
«Integrated municipal waste management systems: an indicatorto assess their environmental and economic sustainability» (L.Rigamonti, I.Sterpi, M.Grosso)
articolo proposto alla rivista «Ingegneria dell’Ambiente»: «Indicatore di sostenibilità ambientale ed economica di sistemi di gestione integrata di rifiuti urbani» (L.Rigamonti, I.Sterpi, M.Grosso)
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INTRODUZIONE
● Gli impianti TMB sono impianti di trattamento meccanico omeccanico-biologico finalizzati a: recuperare materiali da avviare a riciclo (plastica, carta, metalli); produrre un combustibile solido secondario (CSS) da avviare a
recupero energetico (in forni dedicati o in co-combustione incentrali a carbone e cementifici).
● La progettazione dell’impianto è influenzata dalle caratteristiche delRUR, dall’obiettivo principale del trattamento (recupero materiali oproduzione CSS) e dalle peculiarità del sistema di gestione dei rifiutilocale (raccolta differenziata, impiantistica già presente sulterritorio,…)
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
Il ruolo del TMB nei sistemi di gestione integrata dei rifiuti(Autori: L. Biganzoli – M. Grosso)
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Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
SCHEMI IMPIANTISTICI TMB: IMPIANTI A FLUSSO UNICO
BIOESSICCAZIONE
RUR
LINEA MECCANICA
Materiali recuperati:-metalli-plastica
CSS
Perdite di processo
La progettazione della linea meccanica dipende da quanto si vuole spingere sul recupero dei materiali e da quali caratteristiche deve avere il CSS prodotto (PCI, umidità, ceneri)
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STABILIZZAZIONE AEROBICA
RUR
LINEA MECCANICA
Materiali recuperati:-metalli-plastica-carta
CSS
Perdite di processo
Stabilizzato da avviare in discarica
VAGLIATURA
sottovaglio
sopravaglio
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
SCHEMI IMPIANTISTICI TMB: IMPIANTI A FLUSSO SEPARATO
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LINEA MECCANICA
Materiali recuperati:-metalli-plastica-carta-vetro
(CSS)
RD multimateriale(RUR)
• Sono gli impianti tipicamente utilizzati per la separazione dei materiali da avviare a riciclo in presenza di raccolta differenziata multimateriale. In tal caso prendono il nome di MaterialRecovery Facilities (MRF)
• Possono essere applicati anche al RUR, qualora vi sia una raccolta differenziata molto spinta dell’organico
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
SCHEMI IMPIANTISTICI TMB: IMPIANTI DI TRATTAMENTO MECCANICO
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BILANCI DI MATERIA RILEVATI SU ALCUNI IMPIANTI TMBOsnabruck, D
(Cimpan e Wenzel, 2013)
Media 5 impianti spagnoli (Montejo
et al., 2013)
Ennigerloh, D (Cimpan e
Wenzel, 2013)
Wijster, NL (Cimpan e
Wenzel, 2013)
Barcellona (Navarotto e
Dominguez L., 2012)
Carta e cartone - 4% - - 2,4%Ferro 4% 2,1% 3% 2% 2,11%
Non ferrosi 1% 0,23% 0,6% - 0,12%Vetro - 1,4% - - 0,13%PET -
1,7%
-
8%
0,97%HDPE - - 0,56%
Film (LDPE) - - 2,96%Altre plastiche - 0,9% 0,6%
Tetra-pack - - - - 0,82%TOT recupero materiali 5% 9,4% 4,5% 10% 10,7%CSS/ frazioni a recupero energetico 54,4% - - 90% 6,38%Frazioni a trattamento biologico - 57% 40,9% - 60,65%
Scarti a discarica 12,9% 35% 50,9% - 22,18%
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
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Simulazione di possibili schemi impiantistici TMB a servizio di una realtà
caratterizzata da raccolta differenziata dell’organico molto spinta
(organico nel RUR circa 14%)
● TMB «classico»
● TMB «plastiche»
● TMB «plastiche e carta»
● TMB «senza scarti» (a discarica)
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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TMB «classico»
58,3%
1,0%58,3%
58,3%
Biostabilizzato20,3%
59,3%
60,2%
100%
Perdite di processo19,5%
100% Frazione fine39,8%
ILACERASACCHI BIOSTABILIZZAZIONEVAGLIO A
TAMBURO FINE
SEPARATORE MAGNETICO
SEPARATORE AMAGNETICO
CSS
Metalli non ferrosi
Metalli ferrosi
discarica
0,9%
TRITURATORE
PELLETTIZZATORE
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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TMB «plastiche»
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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TMB «plastiche e carta»
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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TMB «senza scarti»
1,0%Flusso 2D35,4%
73,8%
1,9%
73,8%
14,3%
12,4%
Frazione fine32,1%
55,8%
56,6%100%
Perdite di processo11.3%
100% 88,7%ILACERASACCHI BIOESSICCAZIONE VAGLIO A
TAMBURO FINE SEPARATORE MAGNETICO
SEPARATORE AMAGNETICO
ISEPARATORE BALISTICO
NIR per polimeri plastici
PETNIR per polimeri
plasticiLDPE
NIR per polimeri plasticiHDPE
CSS
Metalli non ferrosi
Metalli ferrosi
LDPE
PET
HDPE
0,8%
26,6%
Frazione pesante2,7%
Flusso 3D16,7%
8,8%
2,4%
TRITURATORE
PELLETTIZATORE
54,8%
73,8%
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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Considerazioni comparative: bilancio di materia
Flussi in uscita (%) TMB classico TMB plastiche TMB plastiche e carta
TMB senza scarti
CSS 58,3 41,7 27,4 73,8
Scarto a discarica 20,3 23,5 19,6 -
metalli ferrosi 0,9 0,9 0,9 0,8metalli non ferrosi 1,0 1,0 1,4 1,0
PET - 2,5 2,5 2,4HDPE - 1,9 1,9 1,9LDPE - 9,0 6,6 8,8carta - - 19,9 -
Totale dei materiali avviati a recupero 1,9 15,3 33,3 14,9
Perdite di processo 19,5 19,5 19,7 11,3
Consumi energetici (kWh/tRUR) 50,5 52,6 50,2 70,1
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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Considerazioni comparative: caratteristiche del CSS
Scenari impiantistici
Umidità (%) ceneri (%) PCI (kJ/kg)
TMB classico 17,4 10,4 17875
TMB plastiche 18,4 8,3 17572
TMB plastiche e carta
19,3 11,1 17190
TMB senza scarti 24,4 16,3 13312
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
UN CASO DI STUDIO
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UN CASO DI STUDIOConsiderazioni comparative: caratteristiche dei materiali recuperati
% TMB classico TMB plasticheTMB plastiche e
cartaTMB senza
scartiEff. di
recupero Purezza Eff. di recupero Purezza Eff. di
recupero Purezza Eff. di recupero Purezza
Rottami ferrosi 74,4 80 74,4 80 80 80 73,2 80
Rottami non
ferrosi61,9 90 61,9 90 89,8 90 60,9 90
PET - - 53,7 90 53,7 90 52,1 90HDPE - - 55,0 90 55,0 90 53,3 90LDPE - - 59,7 75 43,7 75 57,9 75Carta - - - - 56,4 80 - -
Efficienza di recupero: valutata sul quantitativo di materiale presente nel RUR in ingresso all’impiantoPurezza: indica la percentuale di materiale effettivamente avviabile a riciclo
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
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UN CASO DI STUDIOConclusioni e prospettive
Aggiornamento Progetti a Tema 2013-2014
● Un impianto TMB fortemente orientato al recupero dei materialiriciclabili può consentire di recuperare fino al 10-15% di metalli eplastiche
● Prospettive di ulteriore recupero di carta, cartone e poliaccoppiati abase cellulosica sono da verificare
● Il flusso di scarti a discarica si può assestare attorno al 20%● La produzione di CSS è molto variabile, in funzione delle sue
caratteristiche● Servono maggiori evidenze sperimentali sul RUR italiano
DA VALUTARE● Il possibile ruolo della digestione anaerobica nella fase di
stabilizzazione dell’organico sporco● La qualità ed effettiva riciclabilità dei materiali recuperati (progetto a
tema MatER 2015)
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Revisione BREF WI
Nell’ambito della collaborazione con Regione Lombardia, MatER èstato coinvolto nella discussione relativa alla revisione del BREF WI(Waste Incineration):
● Il processo di revisione del BREF WI è iniziato a maggio 2014.● Una prima formulazione delle BAT Conclusions (initial position) è stata
trasmessa il 20/06/2014 per raccogliere commenti.● La scadenza per la trasmissione dei commenti era il 12/09/2014. L’Italia
ha trasmesso i propri commenti in modo frammentato (prima quelli di ISPRA, poi quelli delle Regioni …).
● MatER è stato coinvolto nella discussione al Tavolo Termovalorizzatori della Regione Lombardia del 24/11/2014, prendendo l’impegno di formulare una proposta circa le BAT concernenti l’efficienza energetica da condividere a livello nazionale.
● Il 12/01/2015, in videoconferenza con il Ministero dell’Ambiente, è stata discussa tale proposta: si è deciso di portarla, con alcuni integrazioni, al Kick-Off Meeting del TWG (Technical Working Group) che si è tenuto all’EIPCC Bureau di Siviglia il 19-22 gennaio scorsi.
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L’initial position del 20/06/2014:● Al fine di massimizzare il recupero energetico, è BAT localizzare le nuove
installazioni in modo che l’uso del calore e/o del vapore prodotto in caldaia sia massimizzato;
● Per le nuove installazioni:
● Per le installazioni esistenti:
● Domanda elettrica dell’installazione < 0,15 MWh / t di MSW ….
Revisione BREF WI
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Proposta MatER:1) AEPLs (Associated Environmental
Performance Levels) in termini di soglie per l’indice R1;
2) soglie R1 differenziate in base al tipo di impianto (per RSU, pericolosi, etc.);
3) soglie R1 differenziate per installazioni nuove ed esistenti;
4) soglie R1 differenziate in base al tipo di recupero energetico effettuato dall’impianto:a) solo elettricità;b) solo calore;c) calore ed elettricità (CHP);
5) se i dati raccolti lo consentissero, soglie R1 in funzione della taglia dell’impianto (capacità termica di combustione). ( )
( )fw
ifP
EEEEE
CCFR+⋅
+−⋅=
97,01
Revisione BREF WI
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Revisione BREF WI
Riscontro al kick-off meeting di Siviglia:
● La proposta di MatER non è stata accolta (era sostenuta solo dall’Italia ed è stata fortemente avversata da tutti, anche dal CEWEP).
Conclusioni del TWG (Technical Working Group) :1) Istituzione di un TWG sub-group sulle questioni energetiche:
opportunità / possibilità di partecipazione per MatER ?2) Chiara definizione dei confini del sistema, dei termini da considerare e
della metodologia di calcolo degli AEPLs prima della formulazione dei questionari.
3) Eliminato il riferimento alle prestazioni su un intero anno d’esercizio.4) Raccogliere informazioni circa le prestazioni sia di progetto, sia
effettivamente conseguite.5) Raccogliere informazioni circa i consumi energetici degli impianti di
incenerimento (elettricità importata, combustibili ausiliari impiegati).6) Verificare il rispetto degli AEPLs durante il collaudo, per le nuove
installazioni e sulle prestazioni effettivamente conseguite per gli impianti esistenti.