come una neve fuori stagione

8/20/2019 Come Una Neve Fuori Stagione

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Una zanzara lo punse durante i saluti, quel “ciao” ne

risultò storpiato da un “AAAH” laddove sarebbe dovutatrovarsi una semplice “a”. Ivan appoggiò il telefono e

prese in mano il telecomando non prima di essersigrattato l avambraccio laddove l insetto emofago l avevacolpito. !artor" pensieri di morte verso quella immondacreatura finc#$ non provò a considerare l evento in unottica teologica. Il piccolo essere aveva bevuto il suosangue come eucarestia segno c#e riconosceva in lui unessere divino. Il suo divano ricoperto da un telo giallo,decisamente troppo giallo, divenne un trono dorato da cuicon un movimento ripetuto del suo pollice sulla

pulsantiera cercava, in quanto divinit%, di compiere ilmiracolo di far comparire sullo sc#ermo del televisore inuna sera d estate qualcosa di decente. &opo qualc#eminuto di frenetico zapping si rese conto c#e il miracolo

non sarebbe avvenuto, conseguentemente lui non era &ioe quella zanzara non era altro c#e una puttanasucc#iasangue. 'i alzò e ricercò quindi ritrovò la suaracc#etta elettrica fulmina insetti pronto a punirequell adoratrice di fasi dei. (ecuperò anc#e la bottiglia di

birra c#e aveva messo nel freezer per un rapidorinfrescarsi. !er un attimo gli sembrò di vedersidall esterno come il soggetto di un quadro. Illuminatosolo dallo sc#ermo televisivo, mezzo seduto e mezzosdraiato vestito solo di un bo)er bianco adornato da unarossa macc#ia di sugo con la bottiglia di birra nella manosinistra e la racc#etta nella destra. *essuna delle duemani era al momento libera per agire sul telecomando edil video irradiava le immagini del programma c#e

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stocasticamente era rimasto selezionato. Uomini c#e parlavano di calcio ad oltre un mese dalla fine delcampionato passato ed a pi di un mese dall inizio del

successivo.-uel esercizio di futile retorica lo stava annoiando mad altra parte non voleva lasciare l impugnatura della suaarma ne tanto meno la sua birra, forzatamente dovettesorbirsi alcuni minuti di cervellotici discorsi attorno alcalciomercato. Apprendendo c#e un determinatogiocatore avrebbe giocato la prossima stagione forse nellinter, molto probabilmente nel milan e quasi sicuramentenella uventus sent" un fastidioso ronzio. /osse la suaracc#etta a vuoto un paio di volte e, alla terza, finalmenteud" il rumore della folgore c#e inceneriva il sanguinariovolatile. 0ossanc#e stato provvisto di pensiero ediscernimento lo sfortunato insetto non avrebbe maicapito c#e la sua immolazione sul rogo fu decisa da uncontrasto eccessivamente duro durante una partita tra

colleg#i di un mese addietro. /arco ne usc" con unagamba rotta. Il suo capo di conseguenza costrinse icolleg#i a modificare il loro piano ferie. -uesta fu lacatena di eventi c#e portò Ivan a spendere il tempo dellesue serate impersonando un improbabile eus 2limpodelle zanzare invece di essere al mare con la sua famiglia.Ancora per quattro giorni,fino a 3enerd". *el frattempo ilcaldo, da masticato burlone qual 4, aveva decorato lafronte di Ivan con buffe perline di sudore. -uestiraggiunse il terrazzo in cerca di refrigerio e l%, inattesacome una neve fuori stagione, arrivò la morte.

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II

6uned", ore nove e quarantacinque, Alba aveva gi%

gestito due c#iamate, per la terza doveva spendere un po pi di tempo. Aveva comunque gi% contattato il cliente per farsi spedire i log.Il bello 4 c#e per fare tutto ciò non aveva dovuto vestirsi,e neppure lavarsi la faccia. In attesa della mail siconcesse un sorso dalla sua tazza di t4 e armeggiò perrealizzare quello c#e a breve sarebbe stato il primo ointdella sua giornata. Alla seconda boccata un suonoannunciò l arrivo della mail e del carico di lavoro c#e nesarebbe derivato. 7on una mano mosse il mouse verso la

posta, con l altra il oint verso la bocca, assaporando cos"le gioie dell home working . 8en presto però il flusso dilavoro divenne turbinoso e nemmeno le amic#e muradomestic#e riuscirono ad alleviarne il peso. Il linguaggioaziendale imponeva di definirlo “problema di severit%

uno”, nel gergo delle maestranze era anc#e definito come“inculata senza sputo”. Un tecnico, difronte ad undispositivo c#e si rifiutava di rivelare i dati c#e recava ingrembo, aveva prosciugato le sue risorse e l avevac#iamata come guida. 8en presto dovette ricercaresupporto ad un livello superiore coinvolgendo un collegac#e probabilmente stava come lei seduto sul divano dicasa sua difronte al suo portatile in qualc#e parte dellalontana 7ina. !roprio durante la fase pi concitata diquella triangolazione comparve un istant message del suocapo. 9 ciao, domani puoi venire a lavorare in ufficio c#edovrei parlarti 9 . 7onsiderando c#e negli ultimi anni lecontinue ristrutturazioni aziendali avevano reso il postodi lavoro stabile come le fatidic#e foglie di Ungaretti,

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Alba non si sentiva del tutto tranquilla , quindi rispose ;o


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parte riguardo il titillatore vibrante, la sua applicazione ela relativa ricarica usb. 3enticinque minuti per unacompleta ricarica poi sarebbe stato suo, si alzò ma non

riusc" a rientrare in casa e a collegare il suo nuovo se)to@ alla porta usb del suo computer. Ad impedirglielo undito umano c#e, a poc#e decine di metri da lei aveva

premuto una piccola leva. -uesta aveva azionato unmeccanismo il cui fine era di far collidere una stecca dimetallo contro una capsula. 6a collisione provocò ladetonazione delle sostanze contenute nella capsula. I gas

prodotti dalla detonazione proiettarono un piccolo pezzodi metallo appuntito, dapprima attraverso un tubo striato,quindi in un volo destinato a terminare nella tempiasinistra del cranio di Alba, causando un foro da cui l auravitale usc" dal corpo mortale per unirsi al divino.

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III

9 &opo il semaforo accosta, devo prelevare9 9 ma c 4 una

banca proprio l% avanti 9 9 non si sa mai non vorrei c#evadano a vedere dove #o prelevato 9 9 secondo me tu sei

paranoico 9 9 sar% ma tu accosta c#e io prelevo qua.9/ario non aveva tutti i torti stava prendendo delle

precauzioni esagerate ma non si sentiva tranquillo.-ualcosa di irrazionale vagava nella sua mente l avrebbec#iamato un presentimento se fosse stato mentalmente

predisposto a credere ai presentimenti. !erciò quandoarrivò al Deed s#op per ritirare il “ groD it @ourself


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portafinestra c#e dava sul terrazzo aveva una di quelle prese d aria rotonde c#e spesso si vedevano alle finestrenei tardi anni settanta. /ic#ele sal" in piedi sulla sedia e

tolse il tappo in plastica, quindi si abbassò per raccogliereil tubo. !roprio in quel momento sent" un rumore, ebbe lasensazione di qualcosa c#e lo sfiorasse. !erse l equilibrioe cadde. Attese qualc#e attimo prima di rialzarsi, vollesincerarsi di non avere nulla di rotto, quindi cominciò aesaminare la scena per capire c#e cazzo fosse successo.?rovò dei calcinacci e ne individuò l origine. >ranocaduti dei calcinacci dal soffitto e lui si era spaventato.0anculo disse a mezza voce, si rialzò e fin" il lavoro.0orse se non fosse stato cos" preso dalla sua impresa nonsi sarebbe limitato ad un analisi superficialedell accaduto. Infatti aveva semplicemente ricostruitol evento non si era curato di ricercarne le cause. *onandò a prendere la scala e non vide la crepa nel soffittodel balcone da vicino, quindi non avrebbe mai saputo c#e

la causa di quel distacco di calcinacci era stato un proiettile d arma da fuoco diretto verso di lui.

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IV

Immerso nell interregno tra il sonno e la veglia in

quell attimo in cui >uclide e Aristotele non #annoancora cominciato a misurare e ad escludere terziincomodi !rimo ancora non sapeva dove si trovasse. 6asua mente visualizzò le travi di legno del soffitto dellastanza dove si risvegliava da bambino. (itrovava lenodosit% e le crepe del legno c#e suggerivano altrettanteimmagini alla sua fantasia di infante. Una lumaca, unserpente e uno strano uccello con una folta corona di

piume, forse un casuario o forse una gallina con un topoadagiato sopra la sua testa. 8en presto l universorazionale rimise quelle immagini al loro posto almenoquattro decenni prima. !rimo era scomodamente piazzatosul sedile di un aereo prossimo all atterraggio in quel di/alpensa. 'tava tornando verso il luogo c#e usavac#iamare casa giusto perc#$ per essa pagava le tasse. >ra

partito mesi addietro con 'imona. !oi 'imona dovettetornare, il tempo c#e la sua professione era in grado diconcederle era finito. !rimo no, sentiva il vento soffiare ela voglia di seguirlo. 'apeva c#e quel bacio c#e siscambiarono prima c#e lei salisse sul ta)i c#e l avrebbe

portata all aeroporto sarebbe con tutta probabilit% stato illoro ultimo. 'apeva c#e 'imona non lo avrebbe aspettatoma non poteva fermasi. In fondo era anc#e giusto cos"non era lui ciò c#e lei cercava. Un paio di mesi dopoattraverso il traballante Difi di una pensione di 'aigonvide c#e 'imona aveva cambiato le sue informazioni

personali su 0aceboo< aggiungendo di essere fidanzataufficialmente con tal Augusto 3erderami. Anc#e lui erastato aperto al mondo, apertura c#e aveva trovato

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concretezza solo in un occasione, un occasione francesedi nome /onique. Il caso li pose uno accanto all altro inun minibus un giorno c#e il corpo di !rimo desiderava

mare. 0inirono a condividere una capannuccia su diun isola corallina godendo per alcuni giorni dellaspiaggia bianca, dei colori della barriera corallina e deireciproci corpi. Un mattino !rimo fu svegliato dallelabbra di /onique sulle sue, le sent" viaggiare sul suocorpo a cercarne il baricentro. Una volta ingerito il suo

petit de uner 6a donna si alzò. >ra gi% vestita e indoss ilsuo zaino gi% affardellato e disse a !rimo c#e dovevacontinuare il suo viaggio, da sola, e c#e la barca sarebbesalpata da li a cinque minuti. !rimo rimase sull isolaancora un paio di giorni, fin" la gan a e riprese anc#e luiil suo cammino. >d ora eccolo li attorno al nastro adattendere il proprio bagaglio, un ibrido zaino9trolle@acquistato in un negozio a 8angra arrivato o almeno losarebbe stato dopo un paio d ore di bus, metropolitana euna buona camminata. A poc#i metri da casa si fermò

per cercare le c#iavi, fu allora c#e si accorse di un bambino c#e lo osservava da dietro un automobile, cercòdi non guardarlo per non fargli capire c#e era statoscoperto e non rovinargli il suo gioco.7asa esisteva ancora, un po odorosa di polvere, qualc#eragnatela qua e la ma sostanzialmente integra. > integraera anc#e la scatoletta del buon ritorno laddove !rimoaveva lasciato qualcosina di buono da fumare contro il etleg e la malinconia. 0ece una doccia per togliersi di dossol odore di aeroporti e prima di gettarsi a letto per

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recuperare il sonno perduto confezionò un cannonescaccia magone e si addormentò con lo strano pensieroin mente c#e non v era posto dove si sentisse cos"

spaesato come a casa sua. &orm" profondamente perdiverse ore e, quando si svegliò aveva fame. In casa nonc era nulla di commestibile ma non aveva proprio vogliadi uscire, pensò di cercare il numero di qualc#e pizzae)press, nel frattempo si confezionò il oint del risvegliocome c#ef Jeit# (ic#ards insegna. 'uonò il campanelloe si alzò per aprire accorgendosi solo allora di esserenudo. !rese un telo e lo avvolse attorno alla vita. Apr" la

porta e, inattesa come una neve fuori stagione, comparve'imona con in mano due pizze d asporto e appeso al

braccio un sacc#etto di plastica c#e dai suoirigonfiamenti lasciava intuire di contenere un paio di

bottiglie di birra.9 mi #anno detto c#e qualcuno quaaveva fame ; disse entrando. 7on un espressionefelicemente stupita dipinta sul volto !rimo le si fece

incontro con le braccia protese per accogliere le pizze edallungò la testa per darle un bacio di benvenuto. Ilmovimento fu forse un poco troppo brusco e il telo,

probabilmente avvolto con eccessiva disinvoltura,scivolò a terra. 'imona rispose al bacio poi, rivolgendo ilsuo sguardo ad una parte di !rimo c#e il fluire del sanguestava velocemente rinvigorendo disse ; c#e sei contentodi vedermi lo si capisce9. 6a pizza fredda fa piuttostosc#ifo ma entrami decisero c#e la loro voglia avrebbevalso il sacrificio e si gettarono sui rispettivi corpi

badando a soddisfare gli appetiti dell amore prima diquelli dello stomaco eccezion fatta per un piccoloaperitivo a base degli effluvi della vita risucc#iatidirettamente dalle loro fonti. I loro corpi non volevano

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saperne di separasi, rimasero teneramente interconnessianc#e dopo aver urlato i loro orgasmi, addiritturamangiarono ancora uniti. 'tavano appena incominciando

a raccontarsi di loro stessi quando il telefono di 'imonaemise un suono. 97azzo 4 tardissimoK9 disse 'imona e inun attimo fu gi% rivestita e pronta ad uscire. 8aciò !rimosulla guancia e lo salutò dicendo ; dimenticavo L'abato mi sposo 9 9 b#4 L possiamo vederci venerd"= ;fu l unica risposta c#e il cervello di !rimo riusc" a

partorire ; c#e stupido, !rimo, 3enerd"... 4 oggi K9 loribaciò e usc" di corsa. 9 .Una bottiglia di birra era ancoraintatta, la apr" e cominciò a berne qualc#e sorso tra untiro di gangia e un altro. In fondo pensò, anc#e a casa sua

poteva sentirsi a casa.

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*icola fu il pi lesto dei tre nell estrarre la c#iavetta e ad

inserirla nell apposito pertugio. 9 Andate, oggi offro io ;disse agli altri due. Miorgio si avvicinò alla pulsantiera edigitò il numero ventidue 9 c#e tanto 9 pensò ; il dodicicosta di pi ma fa sc#ifo uguale9 9Miorgio, tu c#e tienis


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capito dove avrebbero passato la serata prendendosi una pausa dal loro compito di servitori della legge dello stato per servire la legge del !artenio.

-uando nei secondi di recupero il morso del cobra siinfranse sul legno della traversa i tre, delusi da quellozero a zero casalingo, si ordinarono da bere e sitoccarono i bicc#ieri per un brindisi e *icolaricordandosi della recente scomparsa di un loro famoso

presidente disse 9a 'cibiliaK9 9 a 'cibilia K (isposero glialtri due senza sapere veramente perc#$. 9AspettateK9 erala voce del barista c#e raccolse un bicc#iere da dietro al

bancone e si avvicinò ai tre avventori ; a 'cibilia voglio brindare anc# io ; e un" il suo bicc#iere a quello dei treavventori. 9 0igaK -ui si brinda a 'cibila, cosa mi toccasentireK Avanti di questo passo brinderete anc#e per&emitaK9 9 perc#$ c#e c #ai contro &e /ita=9 9 lasciamo

perdere dai e fammi una scura 9 . 6uca si rivolse al nuovoavventore avendolo riconosciuto come l e) fidanzato

della sua e) collega 7ristina. 9 Io ti conosco, tu sei il figa,quello c#e stava con 7ristina 9 il figa non gli risposesubito, prima si volse in direzione di un tavolo ad unqualc#e metro di distanza e ad alta voce disse ; MigiKAvevo ragione io, sono della /adama K9 9 ?ranquillo,non siamo in servizio e non ci interessa c#e miscela ditabacco si fuma qua fuori 9 prosegu" 6uca conscio c#equella frase urlata era in effetti la comunicazione a tuttigli avventori della presenza della polizia nel locale. 6ucaera stato buon amico di 7ristina e lei gli aveva a suotempo confidato di quanto lo straordinario intuito del figal avesse pi volte instradata nelle indagini pi complicate.2ra era coinvolto nel caso dei due recenti strani omicidinel quartiere di *iguarda e non voleva perdersi questa

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occasione c#e il fato gli aveva servito. (iusc" acoinvolgere il figa in una lunga c#iacc#ierata c#e, amomento opportuno indirizzò verso i fatti di sangue. Il

figa sorrise sia perc#$ se lo aspettava sia perc#$ lui era in possesso di dettagli c#e la polizia non poteva sapere. Il pomeriggio di quello stesso giorno era stato invitato dalsuo amico /ic#ele per ammirare il suo nuovo impiantodi autoproduzione c#e aveva installato in casa. Mli avevaillustrato tutte le caratteristic#e tecnic#e e, arrivato altubo di areazione gli aveva raccontato un singolareaneddoto. (accontò infatti di aver quasi risc#iato la vita

per installarlo, un calcinaccio era caduto quando lui erasulla scala facendo un rumore della madonna ed eracaduto a terra . Il figa cap", dopo aver rivolto lo sguardoal soffitto del balcone da cui si era distaccato ilcalcinaccio c#e quelle di /ic#ele non erano esagerazionienfatic#e. Infatti nella crepa lasciata dai calcinacci cadutiaveva riconosciuto qualcosa di metallico probabilmente

un proiettile. Aveva deciso di non dire nulla a /ic#elec#e gi% di suo era fin troppo agitato. 9 Muarda, ne stavo

proprio riflettendo oggi, secondo m$ non c 4 una logica, idue ; disse due ma pensò tre 9 non c entravano niente tradi loro ; almeno, delle due vittime non sapeva nulla masapeva c#e /ic#ele con loro non aveva mai avuto nullada spartire tranne forse la luce del sole o l acquadell acquedotto. 9 'ono stati colpiti ; ed uno mancato, manon lo disse, 9 sul balcone con oggetti inusuali in mano ,secondo me dovete cercare qualcuno c#e abbia moltafantasia9 9 intendi deliri allucinatori o stati didissociazione =9 9 e perc#$ no un bambino , un bambinosolitario c#e si c#iude spesso un suo mondo immaginariofino a perdere il confine tra questo mondo e la realt% 9

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6uca rimase zitto pensò c#e stavolta il 0iga l avevasparata un po troppo grossa e della stessa opinionedoveva essere *icola c#e si intromise nella

conversazione a cui era stato fino ad allora alieno ;/aròK na creatura K 9 9 e# figaK Io a questa storia dellecreature innocenti non ci #o mai creduto pensate adesempio c#e ognuno di noi prima ancora di venire almondo #a preso a calci in pancia la propria madreK9.!i tardi sulla via di casa *icola volle togliersi unacuriosit% ; 6uca, c#i cazzo era quel tipo del bambinoassassino e dei calci in pancia 9 9 Il figa=Un tipo strano,qualc#e anno fa stava con una collega9 9 '", 7ristina9interruppe Miorgio 9 a# ; cap" *icola ; quella7ristina...c#e ...c#e 4 passata dal 0iga alla figaK9 9 'i, lei,ai tempi mi aveva raccontato c#e grazie al 0iga avevarisolto il caso >lg#at. > quello dello sizzer1= >ra statolui a far fare le analisi dal suo amico in universit% c#eaveva gi% capito tutto 9 9 sar% ma con sta storia della

creatura non ci siamo proprio ; 6uca annu" ma daqualc#e parte nella sua mente si era nascosto il dubbioc#e il 0iga potesse ancora avere ragione

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6uigi fece un solo passo fuori dalla porta della pensione

/iramare di (iccione quindi si fermò, si girò e diede un bacio a sua moglie ; mi raccomando ; disse lei appena la bocca fu libera 9stai attento, vai piano e se ti vien sonnofermati ; lui sorrise per quelle raccomandazioni c#eriteneva superflue ; e c#iamami appena arrivi 9 9 non ti

preoccupare, ci vediamo venerd"9 quindi si inginocc#iò per salutare !aolino ; perc#$ non resti con noi pap%=99perc#$ devo lavorare ancora qualc#e giorno poi torno99quando torni prendiamo il pedalò = 9 9 si, se il mare sar%calmo e sopratutto se non fai arrabbiare la mamma...ciaoti telefono domani 9. -uindici minuti dopo entrava alcasello diretto a casa. /algrado l impianto audio dellasua auto stesse riempendo l abitacolo delle urla c#e(obert !lant aveva registrato alcuni decenni prima le

palpebre di 6uigi denunciarono una certa pesantezza

all altezza di /odena e decise di fermarsi al primoautogrill per un caff4. 3isto l affollamento al bancodesistette dai suoi propositi e ripiegò su una coca dal

banco frigo pensando c#e l avrebbe comunque tenutosveglio. 7erto non come questa si scopr" a pensareosservando le dolci curve c#e la giovane donna in codaalla cassa davanti a lui ben poco faceva per celare. >rasolo poco pi di due ore c#e si era allontanato dalla suafamiglia e gi% guardava il mondo da una prospettivadifferente. 0inita l autostrada si concesse solo un piccolotratto di tangenziale, usc" a 7orvetto e si immise sullacirconvallazione. *on trascurò di ben osservare leragazze c#e sostavano ai bordi dei viali tanto per farsi unidea nel caso una di quelle sere avesse avuto voglia di

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investire qualc#e decina di euro nella compagnia di unadi loro. Arrivò a casa e scivolò a letto in poc#i istanti,fece la telefonata tranquillizzante da sotto le lenzuola

quindi si addormentò. Il sonno c#e aveva immaginatolungo e profondo fu invece interrotto da qualcosa. 7imise un po a capirlo ma a destarlo furono dei rumori. >racome se qualcuno stesse cercando di entrare in casa

passando dal balcone. 'i alzò, apr" la cassaforte e neestrasse la pistola. Aveva ragione, c era veramentequalcuno sul balcone. 9 vatteneK 9 gridò ; sono armato K 9alzò il braccio con la pistola e goffamente urtò contro iltavolo. !art" un colpo c#e fer" a morte il vaso dei gerani.&all esterno si sentirono grida in una lingua c#e 6uiginon conosceva e i rumori di una fuga disordinata. 6uirimase in piedi, tremante, non si capacitava di come

potesse essere successo, non teneva mai il colpo in canna.> questo sinceramente dic#iarò all agente di polizia c#estava compilando il verbale mentre un altro collega

raccolse bossolo e proiettile li c#iuse in un sacc#etto e licatalogò. 'ebbene pensava nessuno li avrebbe ric#iesti

per l esame balistico visto c#e era evidente c#e l armaaveva sparato. 'i sbagliava, il magistrato di turno era ildottor 'angalli, uomo di una pignoleria insopportabilec#e dispose tutti le verific#e c#e ritenne necessario cosac#e ai poliziotti sembrò un inutile spreco di denaro

pubblico. 3entiquattro giorni dopo, alla consegna deireferti, dovettero ricredersi, il dottor 'angalli lesse larelazione tecnica e preparò un mandato di perquisizione

per la casa e la macc#ina, uno di sequestro per l arma euno di arresto per 6uigi. I proiettili erano compatibili conquelli di due recenti omicidi. -uattro giorni dopo 6uigi sitrovava nella sala colloqui del carcere di 2pera, ancora

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incredulo per quello c#e gli stava succedendo. 'uamoglie era venuto a trovarlo, c era anc#e !aolino. Almomento in cui la guardia comunicò la fine del tempo a

disposizione !aolino abbracciò suo pap% e gli dissequalcosa all orecc#io. 6uigi rimase ammutolito, non disse

pi una parola per tutto il giorno e non cenò. Attese pazientemente c#e i compagni di cella siaddormentassero e attorcigliò il suo lenzuolo. *e fissòun estremit% alla finestra e l altra la indossò come unacravatta quindi rapidamente piegò le ginocc#ia.

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Il pallone stava percorrendo l ultima parte della sua

parabola discendente difronte a paolo, non era nellacondizione di prendere dei risc#i era gi% a due mal occasione sembrava troppo g#iotta per nonapprofittarne. 7arlo era a uno e con questo facile tirosarebbe stato fuori e per una volta non sarebbe stato lui il

primo a uscire. Allungò il destro e colp". 7ommisel errore di lasciare il corpo eccessivamente arretrato e

prese la palla troppo di collo. Il pallone fini alto,altissimo, e lui fin" in porta dove non riusc" ad evitare c#ein breve tempo arrivassero i due gol c#e significavano lasua eliminazione. Il suo orgoglio ferito non gli permisedi stare a guardare i suoi compagni terminare il gioco,!aolo si inventò c#e doveva tornare a casa e salutò gliamici c#e in fondo proprio proprio amici non erano. &elresto lui aveva cose molto pi importanti da fare c#e

giocare a quello stupido gioco. 6ui era un super agentesegreto e la sua missione era difendere la citt% daiterroristi. 8en presto cap" c#e una nuova importantissimamissione lo aspettava. 6ungo il marciapiedi opposto alsuo vide un uomo c#e trascinava uno strano trolle@, tipouna cartella da scuola ma molto pi grande sopra il qualel occ#io attento del super agente segreto scorse il simbolodel pericolo radiazioni. >ra certamente un terrorista c#estava preparando una bomba atomica. 6o segu" badando

bene a non farsi individuare e scopr" dove il terroristaabitava. Avrebbe agito quella sera stessa. >ra infatti laserata del grande fratello e lui odiava quello stupido

programma mentre i suoi genitori non se perdevano una puntata. Al momento opportuno dic#iarò c#e si sarebbe

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visto un cartone in streaming in camera sua e lasciò pap%e mamma in salotto. *on andò in camera sua, bens" inquella dei suoi, apr" l armadio e spostò i vestiti aprendosi

la via verso la cassaforte e inser" la combinazione 1B11CFla data di nascita di suo pap% apr" e prese la pistola.-uindi sgattaiolò fuori dalla finestra e andò ad appostarsidifronte a casa del terrorista dove attese pazientel occasione propizia. Ad un certo punto si apr" il portone,intravide il terrorista, davanti a lui una donna... zia'imona= &i colpo il super agente segreto tornò a pensarecome un bambino. 'e mi vede e lo dice a mamma sononella cacca pensò. 6a missione avrebbe atteso un giorno

pi propizio e il super agente segreto rapidamente fugg"verso la sua cameretta.

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come una neve fuori stagione

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