claudio campanile - a glimpse on my architecture
DESCRIPTION
Claudio Campanile's professional and academic portofolioTRANSCRIPT
claudio campanile a glimpse on my architecture
can a space live again because of new meanings?
The picture on the previous page are rearrangement of built/unbuilt projects by Plasma Studio (the originals are in the picture aside).
This review has been done during a competition in front of a client in China: the objective was to communicate our approach in 3 days.
Here as the whole portfolio, my personal research has focused on how to give a new meaning to a space – whatever it was – for bringing
it back to (a new and unexpected) life.
A last reflection is made at the end of this portfolio.
portfolio
with: Plasma Studio
The project is a pavilion to host an orchid exhibition in the North of Italy. The aim was to develop a modular construction system able to achieve high flexibility material organization and sustainability.
Orchidacee are well known for the many structural variations in their flowers to create unexpected ma-terial aggregations. Hence, the aim of the project becomes to allow the designer to capture the language of
geological and biological evolution at its microscopic scale: from cells/elements aggregation, to macro-scopic scale.
Therefore, the study has been lead by simplicity and visual ambiguity of material organization to a voxels web: a 3D honeybee made of tetra-hedrons and octahedrons. The in-spiration come from re-interpreting natural construction of geometric units. By exploring methods of
composing architecture flexibly, the designer takes advantage of the modularity for developing formal and/or spatial configuration of the larger structure.
Finally, each voxel can be only part of the structure or have an in-build system for orchids exhibition. Fur-ther in-depth studies are an oppor-tunity for understanding different sites’ potential: views, relationships, juxtapositions and visual ambiguity.
Orchid pavilion construction system: reinterpreting natural aggregations
with: Plasma Studio
Voxel ParanoidModular system for a fractal-like pavilion
Low
Unmbled
tetrahedron suspended (cork)octahedron vase
Space optimization: cell aggregation systems
Tetrahedron-octahedron honeycomb
Voxel definition and orchid holders
Voxel model
High
Assembling...
Lost in space
with: MDU Architetti
This competition proposal for the new town hall in Remseck Am Neckar (Stuttgart, Germany) has been developed through the ‘urban switch’ concept. This idea point at a direct connection to the electronic industry, where-as city is the subject. The focus was led to typologies, flows and spatial relationships. Literally ‘to switch’ means to allow a jiggling between two status. The project
is a simple articulation of three volumes wrapped with the same glazed curtain wall with extended mullions with the exception of the entrances. The vertical ele-ments work as a brise soleil at early morning and late afternoon hours, while the openings in be-tween are closed with a double glazed layer which encapsulates a dynamic blind against glare. As a result, the interior and the
exterior are directly connected and vice-versa. The project wants to be perceived from the exterior through urban voids and from the interior due to the views on the natural and urban context. As a result, the architectural language switches between enclosures.The intervention is 15.000m2 big within a 20K people town, how-ever, achieve that intimacy and naturalness which is required.
Populating a building as an everyday life theatre
with: MDU Architetti
Everyday Certaintiescommutatore urbano | urban switch
Site plan
Urban switch: from the interior to the city
5. from the public space to the internal setting out: a direct effect
1. 2. three functions = three buildings
3. Definition of buildings’ hierarchy 4. permeabilities and entrances
Site section
Public plaza directly connected to the river
Proposed design section
Functional section
STAGE
LINK CENTRAL D. FINANCE D.
URBAN D. FAMILY D.
ENTRANCE ENTRANCE
MAYOR DEPUTY
SHOWROOM
EVENTS
LIBRARY
LIBRARY
LIBRARY
BURGERSAAL
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in normativa UNI EN 15193 e utilizzando Daysim (software per la misura della Daylight Autonomy sviluppato da Chri-stopher Reinhart ed il suo team congiuntamente a ISE, Harvard University, MIT e NRC (Canada), basato sul mo-tore di raytrace inverso RADIANCE). Il calcolo tiene conto della presenza dei sistemi CTE per l’automazione dell’im-pianto. I risultati ottenuti da questi due metodi hanno re-stituito risultati identici per gli ambienti esposti a nord, ma leggermente differenti per quelli esposti a sud. L’i-dea è stata quella di ideare un terzo metodo da utilizzare come ago della bilancia. Dichiariamo brevemente che il risultato da esso ottenuto indicherà la soluzione suggerita dalla normativa UNI EN 15193. Questo ‘terzo metodo’ uti-lizza degli algoritmi genetici multi-obiettivo implementati in Grasshopper tramite Octopus. Da qui in avanti lo chia-meremo ‘metodo Octopus’.• Il metodo Octopus viene eseguito all’interno di un
vano di test (in figura) sia per l’orientamento a nord, sia per quello a sud. Nella fig. 1 abbiamo supposto la parete finestrata a destra. Il calcolo dell’illumina-mento avviene sul piano di lavoro: verranno inseriti i grafici dell’illuminamento in sovrapposizione: lo zero (0) coincide con il piano di lavoro.
• Si recepiscono i dati di Daysim riguardo l’illumina-mento dato dalla luce naturale presente sulla griglia di calcolo considerata per le 8760 ore dell’anno. Vo-gliamo riportare due esempi (fig. 2-3) per due giorni/ore differenti, in modo da avere un’idea dell’anda-mento del grafico.
• Per ciascuna delle 8760 griglie eseguiamo quanto se-gue: l’illumimamento orario (luce naturale) dei punti della griglia in cui si eccede il livello di comfort (500 lx) viene riportato a tale valore (fig. 4). Ciò è neces-sario poiché da qui in avanti lavoreremo sulle medie mensili calcolate nel periodo di utilizzazione dell’uf-ficio (lun-ven, 8-18). Capiamo meglio con un esem-pio: se in un dato punto rileviamo in due orari diversi prima 800 lx e poi 200 lx, la media sarebbe 500 lx. In tal caso la media suggerirebbe che il comfort è sod-disfatto, commettendo un errore. Sottraendo le ecce-denze oltre i 500 lx e riportandole a tale valore viene quindi eliminato dalla media il sovra-illuminamento causato dalla luce naturale.
• Si esegue la media mensile degli illuminamenti dovu-ti alla luce naturale per ogni punto sul piano di lavoro nelle ore in cui l’ufficio è occupato dal personale (lun-ven, 8-18). Il grafico che ne deriva (fig. 5) descrive una situazione fittizia creata ad hoc, funzionale al calcolo energetico del fabbisogno di luce artificiale da inte-grare a quella naturale.
Fino a qui abbiamo elaborato i dati riguardanti la luce naturale: adesso introduciamo l’illuminazione artificiale facendo riferimento all’impianto descritto nella pagina precedente. Si nota che, per il metodo studiato, è di fonda-mentale importanza la presenza dei sensori di luminosità (sistemi CTE) con funzione di auto-regolazione. Tali siste-mi sono comunemente installati in edifici adibiti a uffici di dimensioni significative - come quello considerato. Pro-seguiamo di seguito con l’illustrazione del metodo:
piano di lavoro
comfort
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luce naturale
luce naturale
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luce naturale
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medialuce naturale
fig. 1 - vano di test: rappresenta un ufficio tipo
fig. 2 - illuminamento d’esempio a una certa ora di un certo giorno (1)
fig. 3 - illuminamento d’esempio a una certa ora di un certo giorno (2)
fig. 4- taglio dell’aliquota eccedente il livello di comfort (500 lux)
fig. 5 - media mensile nelle ore di occupazione (lun-ven 8-18)
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luce naturale
luce artificiale
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90% 45% 15% 50%
• Introduciamo in fig. 6 l’illuminazione artificiale al fine di sopperire al deficit di illuminamento di quella naturale (grafico azzurro). Eseguendo una semplice differenza risulta chiaro che la condizione di illumi-nazione ideale delle lampade è riportata dal grafico (giallo). Il problema risiede nel non conoscere i sin-goli valori di attenuazione che il sistema CTE associa alle file di lampade per ottenere le condizioni ideali, e quindi tale superficie.
• Per risolvere il problema utilizzeremo Octopus, im-plementazione di algoritmi genetici in Grasshopper. Il software procede per tentativi fig. 7-9) provando va-rie combinazioni dei valori di attenuazione e leggendo quanto il grafico ottenuto è si avvicina alla condizione ideale vista in precedenza. Il parametro che descrive questa convergenza è detto fitness. Dopo circa 5000 (corrispondono a 100 generazioni da 50 geni l’una) otteniamo un risultato sufficientemente prossimo a quello che stiamo cercando (fig. 10).
• Abbiamo fin qui descritto la procedura per cui si ri-cerca la curva di illuminamento che più si avvicina a quella ideale, utilizzando un solo parametro di fit-ness. Tuttavia la simulazione è stata condotta con un ulteriore secondo parametro di fitness: l’uniformità di illuminamento. Ciò è stato fatto al fine di rendere la situazione simulata simile a quella reale: imponendo che sul piano di lavoro fosse presente una buona uni-formità si ricalca il funzionamento reale dei sensori.
Indice LENIAttraverso questa procedura è stato possibile valutare criticamente il contributo della luce naturale finalizzato al risparmio energetico. Concludiamo la parte che concerne l’illuminazione attraverso la valutazione dell’indice LENI (UNI EN 15193). Quest’ultimo è dovuto a varie aliquote:• Impianto acceso 1,9 kWh/m3anno• Impianto in standby 0,3 kWh/m3anno• Illuminazione di emergenza 1,7 kWh/m3annoPer quest’ultima è stato associato un consumo standard di 6kWh/m2anno. Riguardo il fabbisogno stimato per te-nere acceso l’impianto, vediamo che è molto basso. Ci possiamo ritenere soddisfatti, poiché questa è la voce che solitamente incide maggiormente negli edifici destinati a uffici.
#fabbisognicomplessivi
Riportiamo nella pagina seguente il totale dei fabbisogni previsti per il funzionamento dell’edificio. Essi si suddivi-dono trafabbisogni legati al progetto (climatizzazione, produzione acqua calda e illuminazione) fabbiosgni legati alla gestione (dispositivi elettrici ed elet-tronici installati).Nella lettura è opportuno distinguerli per ovvie ragioni legate al ruolo del progettista ed a quello dell’ente predi-sposto alla gestione della struttura.
fig. 6 - sovrapposizione dei due grafici per l’ottenimento del comfort
fig. 7 - Octopus: tentativo #1
fig. 8 - Octopus: tentativo #2
fig. 9 - Octopus indirizza la soluzione al problema
fig. 10 - Si ottiene una soluzione ragionevole al problema. Il valore di attenuazione corrisponde alla media delle tre file.cl
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desktop
test room: a typical office room electrical light and daylight overlay to get the comfort
sample illuminance level: a typical office room octopus: #1 attempt
sample illuminance level: a typical office room octopus: #2 attempt
cut of over illuminance level octopus try to come up with a solution
monthly average illuminance within working hours (8am-6pm, Mon-Fri)
a possible solution is got at the end of the process. The overall dimmer value is the average of single ones.
comfort
daylight
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daylightaverage
average
electrical
lights
SUN
+LIGH
TS
Energy saving exploiting daylight availability:A new method to evaluate Sun contribution.
[abstract] The more complex a project is, the more the desire to control it increases, due to the need to evaluate costs and benefits through simulation tools. The software environment shown in this page, thanks to its add-on architecture, tries to pursue that deepening which is necessary nowadays. Rhinoceros and Grasshopper have the extensibility which makes architects able to study forms, structures, acoustic behaviour, energy consumption, etc. as well as the illuminance comfort: the most relevant aspect in this study. The software described has been useful to evaluate running costs of the Municipality including heating, cooling, electrical devices and lighting system which is studied in deep in this article.The package actually used in this simulation includes Ladybug and Honeybee: two plug-ins developed by Mostapha Sadeghipour Roudsari. They connect the Radiance and Daysim engines to Grasshopper and the Rhinoceros 3D-environment.The building tested is a competition proposal for the New Town Hall in Remseck Am Neckar (Stuttgart, Germany).First of all, the simulation has been conducted designing the electric lightning system, and daylight availability has been evaluated afterwards. Since the gross building area measures 6000 m2, the lamp density is calculated on several test rooms and split between those exposed to the North and those exposed to the South.
The core study is the critical indagation of the daylight contribution necessary to satisfy the illuminance demand. First of all, two simulations have been run: the first one follows the Italian Regulation UNI EN 15193, the second one is based on Daysim (a simulation tool developed by Christopher Reinhart and his team with the collaboration of the Harvard University, the MIT and others). If these methodology give two equivalent results for the north-exposed offices, on the other hand the south-exposed rooms get slightly different values. The idea consists in developing a third method to use opposed to the others described before. Its name is ‘Octopus method’ (OM) due to the fact that it is based on Octopus, multi-objective evolutionary algortihm integrated within Grasshopper. The new feature the OM introduces is the annual illuminance data computation being different from Daysim. The latter just makes a multiplication between the illuminance deficiency and the required comfort level. The OM considers the comfort level throughout the year simulating the real illuminance distribution within the ambient of study and the effect of electric light system installed.In conclusion, the whole software environment allows designer to evaluate many aspects - included those which are within country regulations. Here it is shown just an application within the software in the case of Grasshopper reveals itself more convenient than conventional software solutions.
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in normativa UNI EN 15193 e utilizzando Daysim (software per la misura della Daylight Autonomy sviluppato da Chri-stopher Reinhart ed il suo team congiuntamente a ISE, Harvard University, MIT e NRC (Canada), basato sul mo-tore di raytrace inverso RADIANCE). Il calcolo tiene conto della presenza dei sistemi CTE per l’automazione dell’im-pianto. I risultati ottenuti da questi due metodi hanno re-stituito risultati identici per gli ambienti esposti a nord, ma leggermente differenti per quelli esposti a sud. L’i-dea è stata quella di ideare un terzo metodo da utilizzare come ago della bilancia. Dichiariamo brevemente che il risultato da esso ottenuto indicherà la soluzione suggerita dalla normativa UNI EN 15193. Questo ‘terzo metodo’ uti-lizza degli algoritmi genetici multi-obiettivo implementati in Grasshopper tramite Octopus. Da qui in avanti lo chia-meremo ‘metodo Octopus’.• Il metodo Octopus viene eseguito all’interno di un
vano di test (in figura) sia per l’orientamento a nord, sia per quello a sud. Nella fig. 1 abbiamo supposto la parete finestrata a destra. Il calcolo dell’illumina-mento avviene sul piano di lavoro: verranno inseriti i grafici dell’illuminamento in sovrapposizione: lo zero (0) coincide con il piano di lavoro.
• Si recepiscono i dati di Daysim riguardo l’illumina-mento dato dalla luce naturale presente sulla griglia di calcolo considerata per le 8760 ore dell’anno. Vo-gliamo riportare due esempi (fig. 2-3) per due giorni/ore differenti, in modo da avere un’idea dell’anda-mento del grafico.
• Per ciascuna delle 8760 griglie eseguiamo quanto se-gue: l’illumimamento orario (luce naturale) dei punti della griglia in cui si eccede il livello di comfort (500 lx) viene riportato a tale valore (fig. 4). Ciò è neces-sario poiché da qui in avanti lavoreremo sulle medie mensili calcolate nel periodo di utilizzazione dell’uf-ficio (lun-ven, 8-18). Capiamo meglio con un esem-pio: se in un dato punto rileviamo in due orari diversi prima 800 lx e poi 200 lx, la media sarebbe 500 lx. In tal caso la media suggerirebbe che il comfort è sod-disfatto, commettendo un errore. Sottraendo le ecce-denze oltre i 500 lx e riportandole a tale valore viene quindi eliminato dalla media il sovra-illuminamento causato dalla luce naturale.
• Si esegue la media mensile degli illuminamenti dovu-ti alla luce naturale per ogni punto sul piano di lavoro nelle ore in cui l’ufficio è occupato dal personale (lun-ven, 8-18). Il grafico che ne deriva (fig. 5) descrive una situazione fittizia creata ad hoc, funzionale al calcolo energetico del fabbisogno di luce artificiale da inte-grare a quella naturale.
Fino a qui abbiamo elaborato i dati riguardanti la luce naturale: adesso introduciamo l’illuminazione artificiale facendo riferimento all’impianto descritto nella pagina precedente. Si nota che, per il metodo studiato, è di fonda-mentale importanza la presenza dei sensori di luminosità (sistemi CTE) con funzione di auto-regolazione. Tali siste-mi sono comunemente installati in edifici adibiti a uffici di dimensioni significative - come quello considerato. Pro-seguiamo di seguito con l’illustrazione del metodo:
piano di lavoro
comfort
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luce naturale
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medialuce naturale
fig. 1 - vano di test: rappresenta un ufficio tipo
fig. 2 - illuminamento d’esempio a una certa ora di un certo giorno (1)
fig. 3 - illuminamento d’esempio a una certa ora di un certo giorno (2)
fig. 4- taglio dell’aliquota eccedente il livello di comfort (500 lux)
fig. 5 - media mensile nelle ore di occupazione (lun-ven 8-18)
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• Introduciamo in fig. 6 l’illuminazione artificiale al fine di sopperire al deficit di illuminamento di quella naturale (grafico azzurro). Eseguendo una semplice differenza risulta chiaro che la condizione di illumi-nazione ideale delle lampade è riportata dal grafico (giallo). Il problema risiede nel non conoscere i sin-goli valori di attenuazione che il sistema CTE associa alle file di lampade per ottenere le condizioni ideali, e quindi tale superficie.
• Per risolvere il problema utilizzeremo Octopus, im-plementazione di algoritmi genetici in Grasshopper. Il software procede per tentativi fig. 7-9) provando va-rie combinazioni dei valori di attenuazione e leggendo quanto il grafico ottenuto è si avvicina alla condizione ideale vista in precedenza. Il parametro che descrive questa convergenza è detto fitness. Dopo circa 5000 (corrispondono a 100 generazioni da 50 geni l’una) otteniamo un risultato sufficientemente prossimo a quello che stiamo cercando (fig. 10).
• Abbiamo fin qui descritto la procedura per cui si ri-cerca la curva di illuminamento che più si avvicina a quella ideale, utilizzando un solo parametro di fit-ness. Tuttavia la simulazione è stata condotta con un ulteriore secondo parametro di fitness: l’uniformità di illuminamento. Ciò è stato fatto al fine di rendere la situazione simulata simile a quella reale: imponendo che sul piano di lavoro fosse presente una buona uni-formità si ricalca il funzionamento reale dei sensori.
Indice LENIAttraverso questa procedura è stato possibile valutare criticamente il contributo della luce naturale finalizzato al risparmio energetico. Concludiamo la parte che concerne l’illuminazione attraverso la valutazione dell’indice LENI (UNI EN 15193). Quest’ultimo è dovuto a varie aliquote:• Impianto acceso 1,9 kWh/m3anno• Impianto in standby 0,3 kWh/m3anno• Illuminazione di emergenza 1,7 kWh/m3annoPer quest’ultima è stato associato un consumo standard di 6kWh/m2anno. Riguardo il fabbisogno stimato per te-nere acceso l’impianto, vediamo che è molto basso. Ci possiamo ritenere soddisfatti, poiché questa è la voce che solitamente incide maggiormente negli edifici destinati a uffici.
#fabbisognicomplessivi
Riportiamo nella pagina seguente il totale dei fabbisogni previsti per il funzionamento dell’edificio. Essi si suddivi-dono trafabbisogni legati al progetto (climatizzazione, produzione acqua calda e illuminazione) fabbiosgni legati alla gestione (dispositivi elettrici ed elet-tronici installati).Nella lettura è opportuno distinguerli per ovvie ragioni legate al ruolo del progettista ed a quello dell’ente predi-sposto alla gestione della struttura.
fig. 6 - sovrapposizione dei due grafici per l’ottenimento del comfort
fig. 7 - Octopus: tentativo #1
fig. 8 - Octopus: tentativo #2
fig. 9 - Octopus indirizza la soluzione al problema
fig. 10 - Si ottiene una soluzione ragionevole al problema. Il valore di attenuazione corrisponde alla media delle tre file.cl
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test room: a typical office room electrical light and daylight overlay to get the comfort
sample illuminance level: a typical office room octopus: #1 attempt
sample illuminance level: a typical office room octopus: #2 attempt
cut of over illuminance level octopus try to come up with a solution
monthly average illuminance within working hours (8am-6pm, Mon-Fri)
a possible solution is got at the end of the process. The overall dimmer value is the average of single ones.
comfort
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lights
with: Plasma Studio, BLY developer company
This work is part of a winning wider masterplan designed by BLY, a Chinese developer com-pany, for the horticultural expo park in Zhengzhou, China. Plas-maStudio was asked to develop the main gate building.
The project was developed in two weeks, while main constraints comes from already established relationships: it is in between
a West-to-East main route, surrounded by gardens on the northern side and a pond on the southern one. Two main actors determined the design:
The project is characterised by being passed through a main route, while transversal distor-tions contaminate functional areas along this internal path. Therefore, five building sections
are studied and expose the sys-tem to forces; as a result, the cir-culation system generates more interesting links than an A to B path. Finally, two main clusters compose the building: the south one hosts events, interactive exhibitions and meeting rooms. On the other side, the north one houses the main space for the exhibition. Rhomboid skylight exposes it to diffused daylight.
A quick knot: linking forces
Wrapped Geometries A park gate, thus a route building 2.0
with: Plasma Studio, BLY developer company
100 2000 m
Concept phases
1. Volumetric requirements 3.Structure modularity
5. Rooftop elevation
2. Mass envelope
4. Programme separation 6. Ultimate dis-articulation and massing
Plans
7. People flows
+12.00 m
+6.00 m
+1.00 m
Entrance enclosure
Backside
Landscape and architecture take part of a whole project. The con-cept is a fluid sequence which run transversally through L’Aq-uila valley from the North to the South: the site stays in between.
Firstly, a series of paths pass through the area and skirt the existing oval market square; two main routes and other minor walks. The latter represents the
actual connections, while the major twos becomes the theatre.
Then, the building is an extension of the public space through its main entrance: it is entwined to a secondary path which goes up to the first floor. On the back, it lands down again and leads to the victim earthquake memorial of the city. The neuronal-like connections
form variety and links to the sur-rounding: the market square, the theatre, its interior, a suspended walk close to the trees, and the memorial.Moreover, the theatre has three different configurations thanks to a sliding stage: classical, outdoor and central. These three options are naturally connected to the route-concept and what contem-porary performance arts require.
Contemporary Performance Arts Theatre of L’Aquila - IT
with: MDU Architetti
Entwined UrbanitiesTwo accesses, multiple uses
Theatre multiple use possibilities Overall masterplan
Traditional
Curtain system
Backwards
Central
Public path crossing the building
Theatre multiple use
Designers for AfricaA low cost library for Mecké, Senegal
with: Emanuele Barili, Marco Di Domenico, Alberto Gramigni, Serena Nastasi, Lorenzo Perri for Help&Birh ONLUS
A New Reference
Mecké has 5.000 students amongst its 20.000 dwellers population. Neverthe-less, none of the schools has a library, nor a computer room.
The development of an easy-to-see pub-lic building can create a spot-area for this small town. The street is enlarged to create a small square shaded by some yucca trees.
The cluster is composed of three build-ings: the library, the hall and the office. The first articulates a porch and a mezzanine floor, which houses desks. Shelves are hanged by the two external walls on the sides. The other two build-ings open to the public square.
Materials are local wood, plaster and masonry.
with: Emanuele Barili, Marco Di Domenico, Alberto Gramigni, Serena Nastasi, Lorenzo Perri for Help&Birh ONLUS
17000
18000
19000
20000
21000
22000
23000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Per Capita Income
26600
26800
27000
27200
27400
27600
27800
28000
28200
28400
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Population
Productive Parochialism?or can a contemporary landmark be perceived as positive?
Parochialism, a di�use attitude in Italy. Somehow, the product of this practice has not harmed the cultural side of this little town - San Miniato.Data speaks quite well. Despite its small dimension, the city is culturally and economically alive: historical heritage, famous cultural and gastro-nomic events, relevant personalities between its dwellers.
5 ancient palaces
2 theatres 38 ancient churches
7 museums cultural events
Attached houseSan Miniato, Tuscany
A house in an eclectic town with a strong intimacy character. It reflects the lone wolf behaviour of its possible owner: a protected residence with a meditation room at the top floor.The research focused on the skin facade to help interior diffused daylight as well as to guarantee privacy.The terracotta bowl shown is a light catch-er for the performance purpose. Moreover, the gained essence of the house matches the context materiality.
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Per Capita Income
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Population
Productive Parochialism?or can a contemporary landmark be perceived as positive?
Parochialism, a di�use attitude in Italy. Somehow, the product of this practice has not harmed the cultural side of this little town - San Miniato.Data speaks quite well. Despite its small dimension, the city is culturally and economically alive: historical heritage, famous cultural and gastro-nomic events, relevant personalities between its dwellers.
5 ancient palaces
2 theatres 38 ancient churches
7 museums cultural events
la disposizione degli spazi interni ha seguito una composizione verticale con solai unici che ha portato l’arretramento della facciata della strada superiore al fine di creare un cavedio che si imposta come ingresso che supera il dislivello e fornisce l’illuminazione ai vani. esso, di larghezza ridotta, è stato affiancato ad un grande volume costituito da una parete frangisole che rappresenta il diaframma che permette il dialogo tra interno ed esterno.a ciascuna livello è stata poi assegnata la sua funzione: autorimessa e locali di servizio al piano inferiore, il volume della zona giorno al piano terra diviso da un’unica scatola centrale che racchiude i servizi al piano, e, al livello superiore,
1 vista assonometrica
2 progetto in scala 1:100Legenda: a piano semi interrato: 1 ingresso/disimpegno 4 bagno 10 autorimessa 11 lavanderia/servizio 12 locale tecnicob piano terra: 1 ingresso/disimpegno 2 soggiorno 3 cucina/pranzo 4 bagno 5 terrazzo 8 cavedioc piano primo: 1 disimpegno 4 bagno 6 camere padronale 7 camera dei figli 8 cavediod piano secondo: 5 terrazzo 8 cavedio 9 studioe piano coperturaf prospetto est g prospetto ovest h sezione longitudinale
3 vista prospettica
4 vista prospettica
1
2
4
la zona notte, la quale presenta le camere separate dai servizi. da qui si è proceduto con una sottrazione-addizione volumetrica che si è tradotta in un cavedio che illumina ed area i servizi, mentre, al piano superiore è stata introdotta una torretta, elemento ricorrente negli edifici dell’area. essa acquista così un carattere da pensatoio, diventando la piccola biblioteca-studio della casa, dando pure accesso alla terrazza panoramica che gode della vista sulla campagna circostante. questi volumi sono stati infine definiti da una pelle facciata-copertura-facciata che muta lungo il suo percorso avvolgente, lasciando ai particolari come gli infissi, i parapetti e la gronda interna al coronamento, il ruolo di filo conduttore.
3
architettura e composizione architettonica 1san miniato, pisa
studenteclaudio campanile
luogosan miniato (PI) italy
cronologiaa.a 2008-2009
dimensioni62,45 m2
promotore università di Pisa - facoltà di ingegneriadipartimento ingegneria civile
professoreantonello boschi
collaboratori alla didattica andrea bulleriferdinando cardellamassimiliano francesconi
partner comune di san miniato
a b c d e
f g f
1
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Key
a aerial view
b-f. proposed plans (basement level to top floor)
g. proposed south-east elevation
h. proposed north-west elevation
i. proposed section
l. sketches for the skinl
a
la disposizione degli spazi interni ha seguito una composizione verticale con solai unici che ha portato l’arretramento della facciata della strada superiore al fine di creare un cavedio che si imposta come ingresso che supera il dislivello e fornisce l’illuminazione ai vani. esso, di larghezza ridotta, è stato affiancato ad un grande volume costituito da una parete frangisole che rappresenta il diaframma che permette il dialogo tra interno ed esterno.a ciascuna livello è stata poi assegnata la sua funzione: autorimessa e locali di servizio al piano inferiore, il volume della zona giorno al piano terra diviso da un’unica scatola centrale che racchiude i servizi al piano, e, al livello superiore,
1 vista assonometrica
2 progetto in scala 1:100Legenda: a piano semi interrato: 1 ingresso/disimpegno 4 bagno 10 autorimessa 11 lavanderia/servizio 12 locale tecnicob piano terra: 1 ingresso/disimpegno 2 soggiorno 3 cucina/pranzo 4 bagno 5 terrazzo 8 cavedioc piano primo: 1 disimpegno 4 bagno 6 camere padronale 7 camera dei figli 8 cavediod piano secondo: 5 terrazzo 8 cavedio 9 studioe piano coperturaf prospetto est g prospetto ovest h sezione longitudinale
3 vista prospettica
4 vista prospettica
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la zona notte, la quale presenta le camere separate dai servizi. da qui si è proceduto con una sottrazione-addizione volumetrica che si è tradotta in un cavedio che illumina ed area i servizi, mentre, al piano superiore è stata introdotta una torretta, elemento ricorrente negli edifici dell’area. essa acquista così un carattere da pensatoio, diventando la piccola biblioteca-studio della casa, dando pure accesso alla terrazza panoramica che gode della vista sulla campagna circostante. questi volumi sono stati infine definiti da una pelle facciata-copertura-facciata che muta lungo il suo percorso avvolgente, lasciando ai particolari come gli infissi, i parapetti e la gronda interna al coronamento, il ruolo di filo conduttore.
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architettura e composizione architettonica 1san miniato, pisa
studenteclaudio campanile
luogosan miniato (PI) italy
cronologiaa.a 2008-2009
dimensioni62,45 m2
promotore università di Pisa - facoltà di ingegneriadipartimento ingegneria civile
professoreantonello boschi
collaboratori alla didattica andrea bulleriferdinando cardellamassimiliano francesconi
partner comune di san miniato
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la disposizione degli spazi interni ha seguito una composizione verticale con solai unici che ha portato l’arretramento della facciata della strada superiore al fine di creare un cavedio che si imposta come ingresso che supera il dislivello e fornisce l’illuminazione ai vani. esso, di larghezza ridotta, è stato affiancato ad un grande volume costituito da una parete frangisole che rappresenta il diaframma che permette il dialogo tra interno ed esterno.a ciascuna livello è stata poi assegnata la sua funzione: autorimessa e locali di servizio al piano inferiore, il volume della zona giorno al piano terra diviso da un’unica scatola centrale che racchiude i servizi al piano, e, al livello superiore,
1 vista assonometrica
2 progetto in scala 1:100Legenda: a piano semi interrato: 1 ingresso/disimpegno 4 bagno 10 autorimessa 11 lavanderia/servizio 12 locale tecnicob piano terra: 1 ingresso/disimpegno 2 soggiorno 3 cucina/pranzo 4 bagno 5 terrazzo 8 cavedioc piano primo: 1 disimpegno 4 bagno 6 camere padronale 7 camera dei figli 8 cavediod piano secondo: 5 terrazzo 8 cavedio 9 studioe piano coperturaf prospetto est g prospetto ovest h sezione longitudinale
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la zona notte, la quale presenta le camere separate dai servizi. da qui si è proceduto con una sottrazione-addizione volumetrica che si è tradotta in un cavedio che illumina ed area i servizi, mentre, al piano superiore è stata introdotta una torretta, elemento ricorrente negli edifici dell’area. essa acquista così un carattere da pensatoio, diventando la piccola biblioteca-studio della casa, dando pure accesso alla terrazza panoramica che gode della vista sulla campagna circostante. questi volumi sono stati infine definiti da una pelle facciata-copertura-facciata che muta lungo il suo percorso avvolgente, lasciando ai particolari come gli infissi, i parapetti e la gronda interna al coronamento, il ruolo di filo conduttore.
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architettura e composizione architettonica 1san miniato, pisa
studenteclaudio campanile
luogosan miniato (PI) italy
cronologiaa.a 2008-2009
dimensioni62,45 m2
promotore università di Pisa - facoltà di ingegneriadipartimento ingegneria civile
professoreantonello boschi
collaboratori alla didattica andrea bulleriferdinando cardellamassimiliano francesconi
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1 vista assonometrica
2 progetto in scala 1:100Legenda: a piano semi interrato: 1 ingresso/disimpegno 4 bagno 10 autorimessa 11 lavanderia/servizio 12 locale tecnicob piano terra: 1 ingresso/disimpegno 2 soggiorno 3 cucina/pranzo 4 bagno 5 terrazzo 8 cavedioc piano primo: 1 disimpegno 4 bagno 6 camere padronale 7 camera dei figli 8 cavediod piano secondo: 5 terrazzo 8 cavedio 9 studioe piano coperturaf prospetto est g prospetto ovest h sezione longitudinale
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architettura e composizione architettonica 1san miniato, pisa
studenteclaudio campanile
luogosan miniato (PI) italy
cronologiaa.a 2008-2009
dimensioni62,45 m2
promotore università di Pisa - facoltà di ingegneriadipartimento ingegneria civile
professoreantonello boschi
collaboratori alla didattica andrea bulleriferdinando cardellamassimiliano francesconi
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Massive Re-weavingLocal roots for a social housing graft
with: Lorenzo Greco, Francesco Spandre
Marblemateriality studyCarrara, Toscana
Urban Re-weaving
Despite its prosperous marble industry, the city of Carrara still needs several social hous-ing initiatives. Its caves are in hands of a few powerful people and the material is sold in far-east market rahter then used in situ.
The area is part of an urban renovation of an ancient suburb of the city where historical heritage and deterioration sadly meet. The project is literally an urban suture according to the streets which arrive to the site and suggesting three volumes.
A deeper study of the urban solids and build-ings height lead the overall massing through a z-gradient. Narrow streets create a interi-or-like exterior environment: facades as walls, streets as floor and the sky as ceiling.
Finally, marble is a local material, but rather expensive: a tone study focused on its grey scale in order to reveal its palette compo-sition. The result is a pigmented concrete panels skin. Therefore, low cost materials are preferred to reinvent new ways to linked historic urban fabrics and new.
with: Lorenzo Greco, Francesco Spandre
Back-light AttractionsMultitude expressed in personal backgrounds
#what A tensile structure exhibition for plastic arts is the research topic of this AA Politics of Fabrication encounter. Because of Cubans lack of raw materi-als, the aim is to experiment different potential of low cost resources as fabrics and ropes.
#where A darkish old staircase, a wooden door. Then, a glaring room open on to the tropical forest. The site, a one-hundred square meters room in the CUJAE - Polytechnic University José Antonio Echeverría - Plastic Art Department, is in the suburbs of Ha-vana.
#who The two polarities, people and multitude, have Hobbes and Spinoza as their putative fathers. Visitors are mean to be playing actors: the percep-tion of their different cultural back-grounds is the resource which opens new ways to live the exposition space.
#concept the project places its root in a shape capable to invite through curi-osity and, then, arouses minds to play physically with the space. This concept finds its intensiveness on studying two archetypes: route and transparency in back-light. The first one gives visitors an easy rule, the second one invites them to break it and to follow their instincts. Somehow, the minuet includ-ed in this page shows the concept (QR code). During the workshop, everybody had knowledge on it, but different meanings too: a childhood code be-tween friends, a way to offend other drivers while doing something against the street code or a stadium rhythm for supporters.
#actualization the system of screen made of rhomboid patterned fabric panels are organized to reveal sculp-tures in back-light due to the user’s point of view. Each screen comes from two base surfaces which define the main path for the plastic art exhibition. From this point towards, several sur-face offsets are created. It creates the possibility of several pattern typologies depending on the transparency needed and unconventional passages to be crossed through.
#cuba #politicsoffabrication #multitude #cujae #backlights #plurality #paolovirno #exhibition #transparency #tensilestructure
curiosity or make people have a need to do something: create an easy understandable rule.
common ground: studying possible flows, shaping a funnel as an entrance route as main rule.
what does it remind you of?
ambiguities: a view study attract towards the sensuality of backlight and sculpture silhouettes.
it creates a common ground: to not know its meaning for each person creates ambiguity
breaking the main route allowing dif-ferent possibilities of routing.
because of different human backgrounds (multitude) this generates plurality of actions
with: Ursula Mendo
Qualcosa quadra, qualcosa no.Something squares, something does not.
In Italian as in English, to square means that a picture is squarish. In other words, that something looks as it should be.
Despite the Mafia’s strong power in Locri (Calabria), the city shows another beautiful side of its being. It is that one
inhabitants want to look at and, in some ways, I tried to catch.
Even if I could find this beauty, I always perceived a presence which lived in the shadow. Everything was beautiful - a
squarish picture - and darkish at the same time.
The stronger the shadow was, the square the picture became.
can a space live again because of new meanings?
can a space live again because of new meanings?