cittadini & salute febbraio 2012

24

Upload: cittadini-salute

Post on 24-Mar-2016

215 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Magazine Cittadini & Salute Febbraio 2012

TRANSCRIPT

Page 1: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 2: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 3: Cittadini & Salute Febbraio 2012

EditorialeI medici governino, imprenditorialla Sanità!

di Angelo Nardi

È tanto, troppo tempo, che inSanità si ripete questo tema: ilpieno impiego della tecnica infor-matica e telematica produrrebbenel sistema amministrativo di curae tutela della salute un risparmiodi circa dieci miliardi. Si tradur-rebbe in un sistema per risparmiaresenza rinunciare ai servizi e senza ulteriori balzelli ai pazienti.La risposta è ovvia. Un sistema di questo tipo introdurrebbe cri-teri di trasparenza e leggibilità che danno fastidio ai baroni comeai manager. Come spiegare il motivo per cui una siringa in unluogo costa dieci volte di più della stessa siringa acquistata inun altro patrio territorio?

Si scrive. “La ricetta per intaccare la spesa pubblica sanita-ria (100 miliardi, il 7% del Pil nel 2011) è di sfruttare poten-zialità trascurate che permetterebbero di risparmiare oltre 5miliardi: telemedicina, fatturazione elettronica e ricetta elettro-nica … La telemedicina potrebbe evitare spese per 3 miliardiperché sposterebbe i costi dell’assistenza ospedaliera dove unagiornata di degenza costa mediamente 500 euro al territorio. Lecure domiciliari si aggirano attorno ai 50-70 euro. Nel 2010 legiornate di ricovero ospedaliero sono state 75 milioni e baste-rebbe una riduzione del 10% (la riduzione possibile per gli an-ziani è addirittura del 50%) per ottenere risultati sensibili sulpiano del contenimento economico”. Questo è solo un esempiotematizzato più volte. Poi esistono i farmaci. Le confezioni a far-maco unico, “la farmaceutica che costa circa 11 miliardi perquanto riguarda le specialità rimborsate dal servizio pubblico.La fatturazione elettronica permetterebbe di tagliare spese am-ministrative pari allo 0,23%, dunque circa 25 milioni”.

Sono documenti e dati semplicemente alla portata di tutti.Non occorre opera di intelligence per disporne, (in questonumero pubblichiamo quelli relativi l’assistenza ospedalieranel Lazio). Cosa deve succedere perché il governo della sanitàprenda i criteri di una qualsiasi azienda? Forse i professoridel governo dovrebbero occuparsi di Sanità e i medici go-vernare il paese dove ciascun problema è connesso ad altro,come in medicina, ma ci si ostina a curare un organo pervolta.

302●12

www.cittadiniesalute. i t

Un ticket per i ricoveri, è una proposta

La paziente denuncia e il medico non opera

Magnesio, salvacondotto contro l’ictus

Falsi invalidi, un costo da cancellare

IHG/ Disagio nel caregiver del paziente conDemenza di Alzheimer

Tutti i numeri della Sanità

Una legge sulla medicina per lo Sport

Palestra! Panacea da tutti i mali

Poche sigarette, fanno bene o fanno male?

Vademecum per ipertesi

Aspirinetta contro infarto

Risparmio globale, colpa anche del metanoe particolato

Una cura contro i furbetti

Cittadini & Salute

CCiittttaaddiinnii && SSaalluuttee

MMeennssiillee ddii iinnffoorrmmaazziioonnee SSoocciioo--SSaanniittaarriiaaEEddiittoorree e DDiirreettttoorree GGeenneerraallee Mario Dionisi DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee Angelo Nardi AArrtt DDiirreeccttoorr Antonella Cimaglia WWeebbmmaasstteerr Mariano Trissati RReeddaazziioonnee Via Galletti,1600012 Villanova di Guidonia (Rm) EE--mmaaiill:: [email protected] TTeell ee FFaaxx 0774 529498 - 0774 320278 SSttaammppaa Fotolito Moggio strada Galli, 5 Villa Adriana(Rm). Registrazione n. 31 del 29/06/2010 presso il Tribunale di Tivoli. Tutte le collaborazionisono considerate a titolo gratuito, salvo accordi scritti con l’editore. Tutto il materiale car-taceo e fotografico consegnato alla redazione, non verrà restituito. Chiuso il 06/02/2012

Sommario4

7

9

10

11

12

14

15

17

18

19

21

22

Page 4: Cittadini & Salute Febbraio 2012

02●12

4 www.cittadiniesalute. i t

Il ministro tiene a specificare: “il tic-ket è un’ipotesi”. Renato Balduzzi vuoleottimizzare le risorse a disposizione. Diceche il sistema sanitario nostrano è buonoe per dirlo cita l’Organizzazione mondialedella sanità, ma per fare interventi impor-tanti sul nostro sistema c’è bisogno dinuove risorse. E poi introduce anche con-cetti di equità non meglio specificati.Si limita a dire che una persona con una

malattia cronica con un livello medio altoè giusto che paghi il ticket. Il problema secondo il ministro, consi-

ste nell’equiparare il balzello in tutte le re-gioni italiane di modo che ce ne sia unoomologo per tutte.(Non si capisce bene sulla scorta del

concetto di equità perché una regione cheè in salute finanziaria debba far pagare ilticket ai suoi cittadini escludendo ogni cri-terio premiale tra chi ha lavorato in eco-nomia e chi ha lavorato con lassismo).Balduzzi annuncia anche una tassa spe-

ciale per gli alcolici e il cibo spazzatura.Tutto questo dovrebbe far parte del so-vracitato pacchetto della sanità che do-veva approvarsi tra Natale e Capodanno:sempre da intervista.

Sui quotidiani La Stampa e Avvenirenei primi giorni di gennaio sempre il mi-nistro ha tratteggiato il futuro della Sa-nità. Questi i contenuti: Estensione delnumero di farmacie e mano dura controgli sprechi, la ricetta del ministro perchéla cura della salute costi meno.Tredici miliardi sprecati dalla nostra

sanità. A dirlo è una ricerca da parte del-

l’associazione dell’ospedalità privata.Mentre sono 254 milioni di euro i danniaccertati dalla Corte dei Conti nell’ul-timo anno. Di questi, 130 sono i soldisprecati nel Lazio.Davanti a questi dati il ministro Bal-

duzzi in un’intervista nel quotidiano Av-venire dice che nel 2010 l’aumento dispesa è stato contenuto. Anche per leconsulenze. Certo c’è da fare anche da noi ed entro

fine giugno promette un dossier del mini-stero della salute per individuare ulteriorisprechi e promette mano dura laddove sidovessero trovare prezzi a rialzo.Sempre nell’intervista ad Avvenire il

ministro prospetta di aprire più farmacieabbassando la media di ogni punto ven-dita per numero di abitanti e in più con-sentire autentiche nuove aperture neicentri commerciali.Non fa scommesse sulla durata di que-

sto governo.Ma l’apripista Balduzzi l’ha concesso al

quotidiano più alto in materia di sanità: ilSole 24 Ore. Alla faccia del tecnico! Le an-ticipazioni e la logica della sua manovranon le scrive in un documento ufficialedel ministero ma in un’intervista

Con 23 miliardi di deficit di Asl e ospe-dali il prelievo di 2,08 milardi in addizio-nale Irpef appare ben poca cosa alministro della salute, Renato Balduzzi, inun’intervista sul Sole 24 Ore pubblicata l’8dicembre.Nell’intervista il ministro anticipa i con-

tenuti per un Patto della Salute che il go-verno dovrà concludere tra Natale eCapodanno. Il Patto deve consistere nel-l’introdurre dei ticket determinati sullacapacità di reddito, nel rivedere comple-tamente la logica degli acquisti da partedei centri di competenza sanitaria, tantoda saper riconoscere nuovi bisogni comequelli per la disabilità.In termini di acquisti improduttivi, co-

sti esagerati, dislivello nelle forniture tradiverse aziende sanitarie, il ministro pro-pone il concetto di appropriatezza dei ser-vizi e del costo adeguato come unicadiscriminante possibile per l’intero si-stema paese. Appropriatezza, che è nell’ordine del si-

stema dei criteri che il suo ministero deveapprontare. Sulla contestata manovra relativa all’ac-

quisizione dei farmaci di fascia C nella pa-rafarmacie, il ministro la inscrive in una

Cittadini & Salute

Attualità

Un ticket per i ricoveri, è una propostaLo ha detto il ministro della salute lanciando unasua grande riforma sul sistema sanitario.

Ce n'è per piangere, se non ci fosse la consola-zione della resistenza parlamentare e medica

Page 5: Cittadini & Salute Febbraio 2012

502●12

www.cittadiniesalute. i t

logica di liberlizzazione voluta soprat-tutto dai governi che l’hanno precedutoe che dà maggiori vantaggi al cittadino. D’altra parte - si dirà - viene intro-

dotto un principio di equità: “chi più hapiù paghi”. Ma la riduzione del tetto di36 mila euro di reddito indica che l’asti-cella è alta. Difficile avere un modello sanitario

come nella nostra tradizione: garantito,umanistico, universale. Balzelli ancheper le cure termali.

Non c’è super ticket di 10 euro per vi-site e analisi. Niente contributo sui ri-coveri ospedalieri. Si rafforza anchel’ipotesi della tassa sul cibo spazzaturaper finanziare Asl e ospedali. Il nuovoPatto per la salute è questo. Cervelloticoè il meccanismo di conteggio dei ticket. L’intendimento di Balduzzi è rimo-

dularli su più fasce di reddito e in rap-porto alla composizione del nucleofamiliare, tenendo conto del numerodei componenti della famiglia e della

presenza di anziani o persone non auto-sufficienti a carico. A dare questi parame-tri dovrebbe essere l’Isee, l’indicatoredella situazione economica del contri-buente. Altri tetti di reddito alle esenzioniper patologia sono in programma. Si vuole rendere compartecipato il paga-mento della prestazione. La conseguenza di tutto questo in-

trecciarsi di soggetti paganti sarà sicu-ramente la dislessia dei conti con nuovideficit e nuove scuri pronte a tagliare. La notizia che gli enti regione sono

contro il ticket sui ricoveri dovrebbepesare nella bilancia dei poteri reali. L’effetto sarebbe molta impopolarità

a riscontro di scarse entrate. E invece ci sono 8 miliardi di tagli alla

sanità inferti per il prossimo biennio dalleultime manovre! Jacopone da Todi

Cittadini & Salute

Un ticket per i ricoveri, è una propostaLo ha detto il ministro della salute lanciando unasua grande riforma sul sistema sanitario.

Ce n'è per piangere, se non ci fosse la consola-zione della resistenza parlamentare e medica

Page 6: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 7: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Cittadini & Salute 7www.cittadiniesalute. i t

Attualità

02●12

Era inevitabile. Ad ogni azione cor-risponde una reazione uguale e con-traria. Era quindi inevitabile che lapratica di denunciare i medici anche percause risibili avrebbe trovato un contrap-posto da parte medica. Succede così in unospedale di Roma che un medico si rifiutidi operare una paziente conosciuta peraver denunciato un collega.Serenamente il primario ha ammesso:

“non sono sereno nell’affrontare questointervento”. E così ha declinato. Ha pre-ferito non operare la paziente, non ur-gente, e le ha restituito i soldi della visita,effettuata in regime di intramoenia, dopoche questa le aveva detto di aver denun-ciato un altro medico. “La chirurgia deveessere affrontata con la mente libera e con

il giusto stato d’animo, e non con la pauradi essere denunciati. Altrimenti aumen-tano anche i rischi per il paziente” - hadetto il medico. Condizione che moltis-simi suoi colleghi si sentiranno di sotto-scrivere. A tutela del professionista lamedicina difensiva. La speciale tutela delmedico e del paziente consiste nella pre-scrizione di esami diagnostici o di misure-terapeutiche finalizzata ad assicurare lasalute del paziente, ma anche la garanziadelle responsabilità medico legali rispettoalle cure mediche. La medicina difensivaconsiste in uno strumento di tutela del pa-ziente. Ha un costo per lo Stato. Questo ècerto. Ma ogni garanzia ha un costo ed inqusto caso la spesa va a riscontro imme-diato della riuscita migliore della diagnosi.

Una diagnosi approfondita, scandagliatasecondo ogni possibile derivazione dellamalattia ipotizzata si pone come stru-mento di indagine necessaria messa a di-sposizione della tecnica di cui il mediconon può fare a meno. Questo a tutela anche di possibili con-

traccolpi futuri. Chiaramente non si puòprescindere da altri rimedi. Primo tra que-sti, il miglioramento del rapporto con il pa-ziente, la sua forte umanizzazione,evitando di essere burocratici, distaccati,freddamente conseguenziali col paziente. Ilmedico non deve mai rinunicare ad effet-tuare la vecchia visita. La velocità e la fre-nesia delle diagnosi e dei rimedi allamalattia non debbono, d’altra parte, far ri-chiedere al medico prestazioni in terminidi diagnosi in assi temporali impossibili:la manifestazione del male e immediata-mente la sua diagnosi e cura. La cura è ladiagnosi. Cecco Angiolieri

La paziente denuncia e il medico non operaLe denunce infondate per malasanità creanomedici meno sicuri. Rafforzare il versante delladiagnosi rende medici e pazienti più tranquilli

Page 8: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 9: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Verdure, noci e fagioli. Chi nemangia in grande quantità, quindifa incetta di magnesio, si proteggedal rischio di incorrere in un ictus.Specificamente scongiurato con questotipo di alimentazione è il rischio diavere l’ictus ischemico - quando lacausa determinante consiste in un coa-gulo di sangue.La ricerca è di tipo compilativo, rac-

cogli le risultanze di altri 14 studi. I casidi persone esaminate, in totale, quindisono 250 mila soggetti. Qualcosa di me-glio che un campione esaustivo. La sperimentazione li ha messi a con-

fronto tra chi ha assunto il magnesio informa di integratori o direttamente da-gli alimenti. In sostanza dalle risultanzeevidenziate nelle ricerche prese a mo-

dello per questa lettura sistemica delleanalisi, ogni cento milligrammi di ma-gnesio diminuiscono del nove per centole possibilità di attacco ischemico. Una relazione numerica che di per sé

non dice nulla, solo mette in relazioneun regime di corretta alimentazione conun problema che chi sa di avere informa di ereditarietà può avere modo diprevenire come forma di terapia av-versa anche attraverso la normale ali-mentazione. Tanto per dare una base orientativa

nei comportamenti alimentari, donne euomini con trent’anni suonati, fannobene a inserire nella loro dieta quoti-diana circa quattrocento milligrammi dimagnesio. D’altra parte è noto ad ognimedico che le vitamine B ed E sono ne-

cessarie per la salute generale di vasisanguigni. La vitamina B3 (o niacina)abbassa il colesterolo. La vitamina Epuò aiutare a prevenire i grumi, ridu-cendo il fabbisogno di ossigeno. In talsenso dosi quotidiane di magnesio, se-lenio e potassio proteggono dall'ictus. La dieta è quindi della massima im-

portanza e dovrebbe essere ben equili-brata: queste raccomandazioni sonomolto importanti nella prevenzionedella malattia. Quindi sulla base ali-mentare di tutela contro l’ictus vannoconsumati con regolarità i legumi. Sono fonte di energia. L’importanza

di una sana e corretta alimentazioneconsiste nelle proteine di origine vege-tale, fibra, vitamine, folati e mineralicome magnesio, calcio e potassio. La ca-renza di vitamina D è correlata ad unaumento di rischio di patologie cardio-vascolari. Brunetto Latini

Cittadini & Salute 902●12

www.cittadiniesalute. i t

Magnesio, salvacondotto contro l’ictusUna ricerca svedese dimostra che protegge dalrischio d’ictus. La nozione non è nuova. Nuovisono i termini dei suoi effetti migliorativi

RICERCA

Page 10: Cittadini & Salute Febbraio 2012

02●12www.cittadiniesalute. i t

Un cieco che riceveva una pen-sione per il suo stato di non vedentema che tutti sapevano essere solitoguidare l’automobile, fare passeg-giate in bicicletta.Una rapina alle spalle dei contri-

buenti fatta alla luce del giorno. Proba-bilmente una denuncia ha mosso l’Inpsdi Novara a convocare il soggetto che sispacciava per cieco negli uffici addu-cento motivazioni fittizie. L’uomo per l’occasione aveva indos-

sato nuovamente occhiali neri e ba-stone bianco. Si era fatto ancheaccompagnare da un amico per insce-nare meglio la parte dell’invalido. Succede il 10 gennaio.Una volta davanti al funzionario Inps

ha capito che però la sceneggiata era fi-nita. Evidentemente l’ente prima di con-vocare il falso invalido aveva fatto lesue verifiche. Posto davanti l’evidenza -che non poteva far a meno di vedere -l’uomo ha ammesso di non essere ciecoma solo perché ultimamente la sua vi-sta era migliorata.A Pavia il giorno successivo un’im-

piegata dell'Asl viene arrestata con l'ac-cusa di corruzione e truffa per aver

falsificato 135 pratiche di invalidità, conun danno per l’Inps di 1,3 milioni dieuro. Era addetta all’ufficio invalidi.L’accusa è di aver istruito false pratichedi rimborso per indennità di accompa-gnamento o per malattie inesistenti,emettendo i relativi ordini di paga-mento e percependo un compenso daibeneficiari della truffaSono casi balzati alle cronache, anche

con uso strumentale del mezzo comu-nicativo per dimostrare una maggioreattenzione verso gli sperperi della manopubblica. Sono due esempi diretti chefanno riflettere su un problema perce-pibile in tante evidenze meno eclatantiUna di queste è il fenomeno delle autocon l’assegnazione del portatore di han-dicap del guidatore. Una quantità di disagiati talmente

alta nelle grandi città da indurre qual-che automatico sospetto. Il numero deifalsi invalidi in Italia probabilmente as-sume delle proporzioni impressionanti. Un numero che onestamente è im-

possibile da ipotizzare, ma che comun-que rappresenta una diminuzione allepossibilità di erogare risorse da partedall’istituto di previdenza pubblica.

E allora la presidenza della XII Com-missione Igiene e Sanità del Senato hadeciso di avviare un’indagine conosci-tiva sulle problematiche relative all’ac-certamento dei presupposti sanitari insede di procedura per il riconoscimentodell’invalidità civile e delle indennità diaccompagnamento, con particolare ri-guardo alle persone affette da malattiecronico degenerative. Chiaramente perquestioni di protocollo, di concerta-zione tra diversi istituti dello Stato,deve essere d’accordo anche la Presi-denza della Commissione lavoro, C'è una parte di realtà sociale di cui i

giornali non parlano. Eppure sono Vip,Very invalid people. L’indagine, sempreammesso che si riesca a fare, deve riu-scire ad accertare le disfunzioni dei Pianistraordinari per gli invalidi. Quelle stesseindagini svolte dall’Inps. L’indagine do-vrebbe partire a metà febbraio. Dureràtre mesi. Le ultime manovre del governoBerlusconi hanno modificato i parame-tri per l’assegnazione dell’invalidità. Manovre in qualche modo recepite dal

regolamento interno dell’Inps, che ha de-terminato un irrigidimento delle proce-dure e conseguenti gravi disagi per lepersone con disabilità. Non sono man-cate le denunce. L’indagine della Com-missione Sanità è diventata un fattonecessario.Oderisi da Gubbio

Falsi invalidi, un costo da cancellareIniziano solo ora verifiche a tappeto sulle truffeoperate all’istituto di previdenza sociale

Cittadini & Salute10 www.cittadiniesalute. i t

Attualità

Page 11: Cittadini & Salute Febbraio 2012

1102●12

www.cittadiniesalute. i tCittadini & Salute

Alzheimer: una malattia “nascosta”, dall’esordio insidioso,spesso diagnosticata soltanto quando i sintomi hanno raggiuntouna rilevanza tale da incidere in modovisibilmente significa-tivo nella vita di tutti i giorni, non solo dei pazienti, ma anchedell’intero nucleo familiare. Tale forma di demenza si muove, infatti, su un duplice binario:

da una parte, si assiste nel malato ad un progressivo declino dellefunzioni cognitive superiori, in particolare legate alle capacitàmnestiche e al linguaggio; dall’altra, possono emergere disturbipsicocomportamentali di vario tipo, da disturbi alimentari o delciclo sonno/veglia, ad aggressività, depressione, allucinazioni econvinzioni deliranti.Così, il membro di una famiglia, che poteva esserne stato per

decenni la colonna portante, inizia nei primi tempi a mostraredefaillance verbali, ad “avere sulla punta della lingua” il nome diun figlio o di un fratello, che spesso nomina erroneamente, o asmarrire oggetti di uso comune, come chiavi o denaro, che eracerto di aver riposto al sicuro; talvolta, potrebbe accusare per-sone della famiglia o ipotetici estranei di averlo derubato. Parallelamente, il comportamento può mutare, possono ac-

centuarsi aspetti della personalità del singolo soggetto o al con-trario stravolgersi nel loro opposto: persone tendenzialmentescostanti o burbere possono divenire scontrose o addiritturaviolente, mentre altre estremamente educate, spesso anchemolto religiose e pie, possono manifestare aggressività verbale,uno sconcertante turpiloquio o un’imbarazzante disinibizione.

Simili mutamenti lasciano smarriti gli altri familiari, i quali ilpiù delle volte sentono il bisogno di figure di riferimento ingrado di aiutarli a “comprendere” e a “gestire” il loro caro nellungo percorso della malattia.L’Alzheimer, quindi, non solo va gradualmente ad inficiare

la qualità della vita di chi ne è affetto, danneggiandone pro-gressivamente le abilità e le competenze, ma coinvolge,spesso in maniera devastante, l’intera famiglia che, a ragione,è stata definita come la seconda vittima della Malattia. L’inesorabile declino cognitivo e i disturbi comportamen-

tali sono spesso così importantida rendere il malato irrico-noscibile agli occhi degli stessi familiari, che lo descrivonocome “un’altra persona”; il carico assistenziale va ad incom-bere in modo sempre più gravoso sul familiare responsabile,il caregiver.Alla luce delle complesse problematiche connesse ad una

simile patologia è necessario, quindi, offrire risposte artico-late, per venire incontro non solo alle molteplici e sempre piùpressanti necessità del paziente, ma anche ai bisogni del nu-cleo familiare che lo circonda e, ancor più, al membro chemaggiormente si dedica alle pratiche assistenziali, rive-stendo il ruolo di caregiver.Sicuramente un approccio integrato tra personale sanitario

ed equipe psicosociologica rappresenta la modalità più profi-cua con cui poter gestire le complesse necessità di una malat-tia totalizzante come l’Alzheimer.

Italian Hospital GroupCENTRALINO 0774 38.61 FAX 0774 38.61.04188, Via Tiburtina 00012 Guidonia (RM)www.italianhospitalgroup.it

Disagio nel caregiver del paziente conDemenza di Alzheimer:

conoscerlo per aiutare chi aiutaDott.ssa Giada Boccolini - Psicologa - Servizio di Assistenza Domiciliare Alzheimer Italian Hospital Group

Disegno realizzato da un malato di Alzheimer

Page 12: Cittadini & Salute Febbraio 2012

02●12

12 www.cittadiniesalute. i t

Prevenzione per evitare l’ospe-dale e ricoveri che rendano questaesperienza meno gravosa. Potrebbe essere sitentizzato in questo

modo lo sforzo della Regione Lazio perla sanità. Grande importanza la rive-stono anche le visite ambulatoriali especialistiche.La Sanità in numeri per il senso co-

mune significa essenzialmente presta-zioni ospedaliere. E su questo si concentra la nostra at-

tenzione sugli ultimi dati a disposizionerelativi al 2010 dove si sono registratinelle strutture ospedaliere del Lazio,667.739 dimissioni da regime ordinarioper un totale di quasi 6 milioni di gior-nate di degenza. La degenza media ordinaria è di poco

più di una settimana. I dimessi da re-gime ordinario provenienti da ProntoSoccorso sono circa il 48%. Nello stesso anno il numero di rico-

veri ripetuti entro i 30 giorni sono statiil 3,8% del totale, nelle dimissioni vo-lontarie si registra il 2,8% del totale. Me-dicina generale, Chirurgia generale, edOstetricia-ginecologia effettuano il 45%delle dimissioni in ordinario e il 27% inDay Hospital. L’attività di Day Hospital chirurgico

si concentra nelle specialità di chirurgiagenerale, ostetricia e ginecologia, orto-pedia e traumatologia, oculistica, otori-nolaringoiatria e dermatologia, chesvolgono l’80% del complesso delle pre-stazioni di Day Hospital chirurgico,

mentre circa il 50% delle prestazioni diDH medico sonoRelazione Sanitaria concentrata nelle

specialità di chirurgia generale, oncolo-gia, ematologia, medicina generale, pe-diatria, endocrinologia e neuropsichiatria infantile. Ma, sempre nel2010, il progressivo invecchiamento

della popolazione e l’aumento dellaquota di persone non autosufficientirendono l'assistenza domiciliare un ele-mento fondamentale dell'assistenza sa-nitaria distrettuale. Un quadro completo dell’attività

svolta dai CAD è pertanto indispensa-bile ai fini di una corretta stima del bi-

Cittadini & Salute

Attualità

Tutti i numeri della Sanità

Page 13: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Cittadini & Salute 1302●12

www.cittadiniesalute. i t

sogno e di un’adeguata pianificazionedegli interventi. Per rispondere a talenecessità la Regione Lazio, nel corsodell’anno 2010, ha avviato il nuovo si-stema informativo dell'assistenza do-miciliare (SIAD), che raccoglieinformazioni relative alle valutazioni edall’attività assistenziale erogata nell’am-bito dei piani di assistenza individuale.Il nuovo Sistema inoltre è in grado disoddisfare il debito informativo per ilmonitoraggio dell’assistenza domici-liare. I primi dati consolidati sarannodisponibili dell'anno 2011.Nell'anno 2010 sono stati attivati nel

Lazio complessivamente 12.659 piani diassistenza individuali. Di questi il 42% èstato concluso nel corso del 2010. Si precisa che non rientrano in questo

conteggio i dati riferiti all’assistenza do-miciliare occasionale. C'è un’ampia va-

riabilità tra ASL relativamente al nu-mero di piani di assistenza attivati e/oconclusi nel corso dell’anno.

Questi i numeri dai quali non si puòprescindere per una logica di go-verno, ma anche di ricezione dellevere necessità, nel sistema sanitariodel Lazio. Ciò affinché il dibattito non si ali-

menti con la demagogia ma si costrui-sca su nozioni certe. Brunetto Latini

Tutti i numeri della Sanità

Page 14: Cittadini & Salute Febbraio 2012

02●12

14 www.cittadiniesalute. i tCittadini & Salute

Attualità

Lo sport amatoriale è bello ma le tu-tele per la salute debbono esser pre-viste in modo puntuale. Ed è per questoche il 17 gennaio sono state formulate pro-poste di legge sulla promozione dell’atti-vità amatoriale. Il placet alla proposta dimodifica della legge regionale in materiadi medicina dello sport e tutela sanitariadelle attività sportive, è arrivato dall’ini-ziativa di Mario Brozzi (Lista Polverini).Anche l’opposizione con Giulia Rodano

e Francesco Carducci non hanno votatocontro, si sono astenuti. La medicina sportiva ancora non è di-

sciplinata da una normativa ad hoc. Nelcorso della seduta il consigliere Brozzi hasottolineato l’importanza di fare preven-zione: “Nel nostro paese è stata cancellataqualunque forma di sistema preventivo,con il conseguente aumento di patologiead alto impatto sociale. Lo sport può rap-presentare un sistema terapeutico pre-ventivo e uno strumento di conservazionedello stato di salute”.Giulia Rodano ha chiesto che nel testo

non vengano precisate le modalità con cuiattuare gli esami di controllo, che “vannolasciate agli organismi tecnici”. Enzo Fo-

schi, nel dichiarare delusione per i “con-sistenti tagli allo sport in sede di bilancio”,ha auspicato che la proposta di legge siaaccompagnata da adeguate risorse finan-ziarie. Anche Pier Ernesto Irmici, annun-ciando il voto favorevole del gruppo Pdl,ha auspicato ulteriori approfondimentisia in commissione sanità che in commis-sione bilancio. Mario Perilli, infine, hachiesto di precisare nel testo che il prov-vedimento riguarda l’intero territorio re-gionale e non solo i capoluoghi diprovincia.Essendo la pratica sportiva un compor-

tamento sempre più diffuso che acquisi-sce carattere sociale anche per leinnumerevoli indicazioni da parte dei me-dici di effettuare un minimo di attivitàginnica a tutte le età, la necessità di nor-mare questa branca della medicina di-venta un obbligo da parte degliamministatori della Sanità. Un argomento che sarà affrontato il 3

marzo a Saronno, in provincia di Varese,in occasione del convegno nazionale diMedicina dello Sport presso l`Istituto Pa-dre Monti di Via Legnani, 4. L’argomentospecificamente trattato sarà quello della

cosiddetta Idoneità. Con l’espressione chesignifica tutto e non significa niente ven-gono messi al riparo i gestori di associa-zioni sportive come i titolari di palestre,ma non i medici che nel firmare una ge-nerica “idoneità” dovrebbero specificarelimiti del sottetto in questione e indivi-duare i termini di un impegno agonisticoper il quale c’è bisogno di certificazionispecifiche. Questo solo uno degli argomenti di cui

dovrebbe occuparsi in modo specifico labranca della medicina che assume semprepiù carattere di necessaria prevenzionealle malattie. La Regione Lazio con la legge speci-

fica in materia vuole arrivare a realiz-zare un sistema informatizzato in gradodi registrare e comunicare a chi di do-vere ogni dato medico ritenuto rile-vante; il complessivo ripensamentodella visita medico-sportiva, con l’in-troduzione di nuovi ed irrinunciabilistrumenti diagnostici, quali l’ecocardio-colordoppler. L’obiettivo quindi consiste nell’arrivare

a un “Libretto sanitario sportivo telema-tico”. La grande missione, chiaramente,consiste nel promuovere l’esercizio effet-tivo dello sport. Il lavoro iniziato ha le caratteristiche

per configurarsi come modello da espor-tare anche all’esterno. Vanni Fucci

Una legge sulla medicina per lo SportIl problema è sentito nel Lazio, tanto che laRegione ha deciso di iniziare con una commissione specifica ricavata all’interno dellacommissione Cultura. Meglio iniziare subito!

Page 15: Cittadini & Salute Febbraio 2012

1502●12

www.cittadiniesalute. i tCittadini & Salute

RICERCA

Un tempo la palestra, nella mi-gliore delle ipotesi, veniva consi-gliata per il post trauma. Nellastragrande maggioranza dei casi era unluogo frequentato da giovanotti bal-danzosi. Ora potrebbe definirsi un veroe proprio luogo di cura e prevenzionedella salute. E non ha controindicazioniperché il sistema di macchine proteggeda indesiderati effetti di sovraccarico.Dal 16 al 19 febbraio, ad Alexandria,

in Virginia, si svolgerà il congresso deipersonal trainer di tutto il mondo. Vo-gliono essere accreditati per curare gliacciacchi. La tendenza dell’anno vede inesercizi “basic” lo spunto dalla vecchiaginnastica correttiva ma con attrezzievoluti.Tra i grandi ritorni della vecchia pa-

lestra e la vecchia ginnastica propria-mente detta c’è la palla medica. Oggi lachiamano “dynamax”. Ha misure di-verse ma in sostanza svolge lo stessoruolo ed ha le stesse funzioni nel movi-mento del corpo. Promossi altri stru-menti nuovi e tradizionali percomprovata riuscita a livello di miglio-ramento dello stato fisico. Questi sonoil “bosu”, una pedanina a mezza luna

su cui saltellare, l’antichissima corda“power rope”, i tubi flessibili “resi-stence tube” in luogo dei pesi per uti-lizzare il fattore di resistenza comemotivo di trazione che induce il poten-ziamento muscolare. Il vantaggio con-siste in una maggiore elasticità senzadare la conseguenza di traumi. Uncorpo libero da acciacchi è il nuovo, red-ditizio, obiettivo degli allenatori.I movimenti del corpo sono studiati

nella ginnastica del terzo millennio indirezione di strategie antinfiammatorie.Modelli più avanzati parlano addirit-tura di influenze verso il sistema endo-crino: “metabolic training”. A questopunto l’allenamento di schiena-anche-caviglie-piedi sono dettagli che lanuova educazione fisica espleta congrande facilità.Altri esercizi, sono mirati ad allenare

lo “psoas”, muscolo interno dell’anca. Sitratta di un muscolo importante a cui laginnastica tradizionale arrivava solocon livelli di specializzazione agoni-stica. Agisce flettendo e ruotando la te-sta del femore. Si tratta di un sistema che funziona

molto per i ritrovati atleti della seconda

età perché garantisce un minore rischiodi traumi e una elasticità.Nel congresso di affrontano anche

aspetti sociali dell’allenamento. Tra que-sti, l’allenamento in coppia o in piccoligruppi per dividere la spesa ma ancheper verificare in tempo reale reazioni,problemi e benefici. Sempre negli Usasi profilano progetti di palestre al-l’aperto: i week-end trainer, allenamentimirati il fine settimana per compensarela pigrizia dei giorni feriali. Il futuro ve-drà un’esplosione del cosiddetto work-out, garantiscono gli esperti del fitness,quindi si uscirà dalle palestre in grup-petti per allenarsi nei parchi o nei giar-dini di quartiere.In materia si aprono anche disserta-

zioni critiche sui migliori approcci:”qual è l’allenamento giusto per dima-grire? Tutto basato sull’aerobico o ancheum mix di anaerobico? Oppure un con-densato di esercizi per puntare tutto al-l’intensità del movimento con tempi piùbrevi?”Sono questioni che le diverse disci-

pline presenti nello stesso contesto - lapalestra - affrontano con innovazioniche giungono dalla ricerca in grado diconfermare ipotesi e sperimentazioniche arrivano da uno o dall’altra scuola.Ma la battaglia culturale da vincere è

ancora un’altra: radicare la praticasportiva. Ulderico degli Uberti

Palestra! Panacea da tutti i maliCol sistema di macchine per la pesistica e peril lavoro cardiaco sono i luoghi di terapia preventiva più sicuri

Page 16: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 17: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Ancora è in discussione l’effettodellesigarette, se poche cinque al giorno.Secondo una ricerca anche una modica

quantità comporta problemi alla salute equesto perché malattie polmonari, can-cro e ictus sono affezioni che si accom-pagnano alla categoria dei fumatori e inquesta non si distingue chi ne fa parteper modiche quantità - secondo l’Istitutodi cardiologia del Policlinico Gemelli:

tutti i fumatori incalliti iniziano conqualche sigaretta.Se la pressione si riduce, categorie

meno difese e sempre più esposte come igiovani tendono a riprendere il vizio. La natura umana è fatta così. La pres-

sione non va mai allentata. Questo se-condo una versione, quella più canonica.Ma a riscattare l’abitudine di poche siga-rette al dì, arriva la ricerca del CNR.

Fumare poco aiuta ad avere i riflessi mne-monici più rapidi. In altre parole, si ricordameglio. Questo perché la nicotina è in gradodi espandere le capacità della cosiddetta“memoria al lavoro” o working-memory,sempre secondo la ricerca realizzata dal-l’Istituto di bio-immagini e fisiologia mo-lecolare del Consiglio nazionale dellericerche (Ibfm-Cne) di Milano-Segrate. Il confronto è tra due gruppi di persone

con le stesse caratteristiche: età, salute ecultura. L’indagine è stata presentata aWashington, al Congresso mondiale dellaSociety for Neuroscience. Piccarda Donati

RICERCA

1702●12

www.cittadiniesalute. i tCittadini & Salute

Poche sigarette, fanno bene o fanno male?Il caso Balotelli ripreso dal suo allenatore delManchester City Mancini riaccende la polemicasull’uso anche modico di sigarette sperando dispegnerne qualcuna

Page 18: Cittadini & Salute Febbraio 2012

02●12

18 www.cittadiniesalute. i t

In molti periodici vengono pubbli-cati dei veri e propri breviari per co-loro che, ipertesi, debbonoprendere le misure dalla loro insen-sibile patologia.Il primo consiglio di prendere la pil-

lola quotidiana la sera ha il doppio van-taggio ben noto: il momento di piccomassimo della pressione quando diprima mattina il soggetto è prossimo alrisveglio trova nell’assunzione recentedel farmaco un protettore più efficace.Il 40% di tutti gli infarti avvengono almattino tra le 6 e le 12. Si ritiene chequesta percentuale si possa abbassarecon questa semplice pratica serale.Altro consiglio: chi viene conosciuto

come soggetto iperteso è bene che al piùpresto faccia la prova con il misuratoredella pressione per tutto il giorno peravere un quadro chiaro della situa-zione. Diversamente, misurare la pres-sione in circostanze singole, è comecapire un film da pochi fotogrammi.

Sdrammatizzando: un’altra ricercavede il gossip personale come unaforma per uscire da apprensioni an-siotiche. Gossip. Ossia parlare con in-tento liberatorio delle corna altrui per

liberarci di una responsabilità, il fatto disapere e di non aver fatto nulla. Unesempio di quello che secondo una ri-cerca californiana viene indicata comesoluzione allo stress. Quindi non sitratta di chiacchierare sulle malefatte diqualcuno con effetti denigratori.Non si parla nemmeno di confron-

tarsi sulle ultime novità dei vip. Maproprio il comportamento di esterna-zione appare ai ricercatori una valvoladi sfogo che aiuta ad alleggerire anchealtre contrizioni. Questo almeno secondo lo studio

molto light pubblicato sulla rivista suicomportamenti e sulla piscologia so-ciale. L’anti-stress consiste nel “trasmet-tere la nota di gossip” cancellandosentimenti negativi.

Il sale non incide in modo così im-portante per la tendenza all’iperten-sione. La dinamica che attiva unrapporto causa effetto tra ingresso disodio nell’organismo e aumento dellapressione è assai meno conseguenzialedi quanto è stato bandito in notiziari dimedicina. Più sale, per intenderci, nonsignifica necessariamente aumentodell’ipertensione.

Intendiamoci! È vero che assimilaresale implica maggiore ritenzione di li-quidi all’interno del sistema della circo-lazione arteriosa. Questo si deve anche a maggiore se-

crezione di ormoni antidiuretici o l’in-nalzamento eccessivo di zucchero nelsangue. Ma la scoperta della ricercavede anche nella maggiore estensionedei capillari il rimedio a questo scom-penso.Una nozione che nel confutare

un’antica convinzione è dettata per lopiù da una connessione causale di co-gnizioni: sale causa ritenzione di li-quidi quindi a discapito della fluidacircolazione. Anche altre ricerche sconfessano que-

sta convinzione perdurata finora. Unostudio compilativo di altre 167 ricerchearriva allo stesso risultato.La ricerca di pratiche distensive di

cardio regolatori naturali, quali unapasseggiata di un’ora a passo conti-nuato e costante, giocare a golf, fare unacorsetta molto lieve di intensità ma per-durata nel tempo di almeno mezzora sicaratterizzano come le misure più indi-cate per allontanare i più indesideratieffetti dell’ipertensione. Giova sempre ricordare che in Italia

ogni anno vengono registrati circa 190mila ictus. Piccarda Donati

Cittadini & Salute

Curiosità

Vademecum per ipertesiAssumere la pasticca di sera, prima di andare adormire, misurare la pressione nell’arco dell’in-tera giornata, liberarsi dai pesi della propria co-scienza parlando dei problemi ...

Page 19: Cittadini & Salute Febbraio 2012

1902●12

www.cittadiniesalute. i tCittadini & Salute

Altra questione antica nella curadella salute: le aspirine come me-todo preventivo contro l’infarto. Tuttidovrebbero sapere che in effetti riduconodel 10% il pericolo di attacco cardiaco,ma aumentano di quasi un terzo il rischiodi emorragia interna. Chi non ha esplicitiproblemi al cuore è bene si tenga a di-stanza da questa pratica dettata più daipocondria che da vera prevenzione me-dica. Detto questo, se lo consiglia il me-dico chi ha problemi cardiaci acclaratideve continuare a prendere l’aspirinetta.L’aspirinetta per i cardiopatici, sostiene

una ricerca, The Hearth, riduce, sì, del10% il rischio infarti. Ma avendo in sé ilrischio di emorragie annulla la percen-tuale benefica di prevenirli. Il metodo diricerca, consiste nel prendere un gruppodi volontari per la ricerca e si divide indue, a una metà si dà il farmaco mentrel’altra assume il sostituto inattivo.La sperimentazione è durata circa sei

anni. Quindi, prendere l’aspirinetta ognigiorno, o a giorni alterni, riduce il rischiodi infarto e ictus del 10%, principalmentea causa del calo di attacchi cardiaci nonfatali. Con Aspirina si intende acido acetilsa-

licilico: uno dei più antichi farmaci cono-sciuti. Ha funzioni antinfiammatorie edè anche un importante antipiretico: ab-bassa la febbre in malattie da raffredda-mento o infezioni batteriche. L’Aspirinameglio conosciuta come prevenzione diinfarti ed eventi cardiovascolari derivadalla sua funzione di antiaggreggantepiastrinica. In altri termini, si opponealla formazione di trombi e coaguli ingenerale. Ha avuto talmente successo,in tal senso, che si vorrebbe dare esclu-sivamente al medico l’onere di prescri-verla come farmaco.Questo anche perché non mancano gli

inconventi. L’acido acetilsalicilico fa maleall’apparato gastrico. Presa sconsidera-tamente l’aspirina è anche pericolosa peri reni, ne mina la funzionalità. Sono que-sti i motivi per cui le diverse case farma-ceutiche hanno specificato posologie edosaggi al fine di indicare l’esatta terapia. Con l’Aspirinetta e la Cardioaspirina il

principio attivo è di 100 milligrammi. Il farmaco viene utilizzato per contra-

stare l’azione di eventuali trombi e dun-que nei trattamenti d’urgenza qualefarmaco capace di evitare l’aggregazionepiastrinica con tutti i rischi correlati al

trattamento attentamente valutati daimedici e per questo per lo più sommini-strato in ambiente sanitariamente attrez-zato. In buona sostanza, l’aspirina non èun toccasana. Si tratta di un farmaco cheva assunto con attenzione. In assenza diuna cardiopatia con la speranza di te-nere lontano un infarto. Va detto che ilmedicinale non ha effetto sulle mortiper problemi cardiaci determinate dastress oncologici. Stesse conclusioni suArchives of Internal Medicine. Attenzione alle dosi giornaliere di aspi-

rina, prese in assenza di una cardiopatiacon la speranza di tenere lontano un in-farto. Detto questo le sue performancecurative rendono il famoso farmaco unsalvavita. Francesca da Polenta

Aspirinetta contro infartoL’attenzione verso usi inappropriati, ma le sue qualità curative per la prevenzione sono assimilabili a un salvavita. I dilemmi che la ricerca non scioglie si risolvono dal medico

RICERCA

Page 20: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 21: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Cittadini & Salute 2102●12

www.cittadiniesalute. i t

Metano e particolato. Sono loroad essere i responsabili, insieme al-l’ultra menzionata anidride carbo-nica, dei centesimi di grado cheogni anno aumentano nelle tempe-rature medie degli ecosistemi.Quindi, serie politiche di contrasto deb-bono guardare anche a questi altri duesoggetti di inquinamento. Attenuare ilriscaldamento globale è possibile. Arri-vare a questo obiettivo in tempi brevi,raggiungere risultati apprezzabili anchesulla base della esperienza diretta, sipuò. La ricerca è stata pubblicata su TheScience.La riduzione di anidride carbonica ri-

mane un elemento cruciale. Ottenere ilrientro dal dissesto climatico però èun’altra cosa. L’impegno sufficienteoggi consiste in aggredire questi due al-tri fattori di produzione e emissionenell’ambiente. Il metano utilizzato comeelemento per il riscaldamento e il parti-colato per lo più derivato da una dege-nerazione di rifiuti organiciabbandonati in discarica: sono questi iprossimi obiettivi delle campagne am-bientaliste.E se le temperature globali dell'aria

potrebbero aumentare per la presenza

di anidride carbonica dovuta ai combu-stibili fossili che intrappola il calore,nuovi dati indicano che questo valore èstato sovrastimato.È simile in ogni luogo della sfera ter-

restre il modo in cui la temperatura del-l’aria influenza la reimmissione di CO2nell’atmosfera da parte della Terra. Il ri-sultato - pari a 1,4 - è un valore pratica-mente immutabile e indipendente siadalla temperatura locale media, siadalle particolari condizioni dell’ecosi-stema. Ad attestarlo lo studio specificodi una grande ricerca sull’assorbimentodi anidride carbonica da parte dellepiante. La parte specifica della ricercanella quale si attesta un unico valore pertemperatura e CO2 è stato condotto dal-l’istituto di biogeochimica Max Planck ecoordinato da Miguel Mahecha.L’insieme della ricerca invece vuole

dimostrare il grande livello di assorbi-mento di anidride carbonica (123 ton-nellate) che le piante svolgono ognianno. Ma la scoperta più importante re-sta quella per cui la sensibilità dell’eco-sistema globale alla temperatura(indicata come Q10) è praticamente im-mutabile e ovunque sulla Terra è ugualea 1,4: per la prima volta il respiro della

Terra è stato misurato su scala globale.Le prime misure mai raccolte della fo-tosintesi e del ciclo del carbonio sonostate presentate a Torino il 6 luglio, nel-l’Euro Science Open Forum (Esof).La CO2 assorbita dalle piante sulla

Terra è stata misurata grazie alla colla-borazione fra 11 Paesi, coordinati dal-l’istituto di biogeochimica tedesco MaxPlanck, di Jena. Il grande polmonedella Terra è costituito sempre dalle fo-reste tropicali e dalla Savana. Le forestetropicali, che contribuiscono al 34% del-l’assorbimento totale della CO2 dall’at-mosfera. La savana contribuisce inveceil 26%, sebbene occupi una superficiedoppia rispetto a quella delle foreste. I nuovi dati indicano che le piogge in-

fluenzano la quantità di CO2 utilizzatadalle piante per la fotosintesi su oltre il40% delle terre con vegetazione. Questo non significa che in merito

alla produzione di anidride carbonicabisogna dormire sonni tranquilli e rece-dere dal tentativo di limitarne la pro-duzione ai paesi in forcing diindustrializzazione. I parametri di Kyoto dovrebbero es-

ser rispettati ancorché ripristinati. Ma lacorretta informazione e la vera scienzanon vanno mai d’accordo con la propa-ganda. Ubertino da Casale

Risparmio globale, colpa anche del metano e particolato Non deve essere incriminata solo l’anidride carbonica come principale causa del surriscaldamento del pianeta. Anche altre emissioni fanno la loro parte

Attualità

Page 22: Cittadini & Salute Febbraio 2012

Cittadini & Salute22 www.cittadiniesalute. i t02●12

Io l’ho visto il servizio sugli impiegati fannul-loni del Comune di Roma! L’ho visto e ne hoavuto orrore - a differenza del sindaco che il 28gennaio ancora dichiara di non averlo visionatopur essendo stato trasmesso il 26 gennaio.Un servizio così preciso e puntuale dove si ve-

dono gli impiegati timbrare anche per quelli chenon ci sono. Evidentemente questa è una praticaabituale! Gli altri che non la praticano avranno si-curamente denunciato il malcostume alla tra-smissione televisiva che si è decisa ad organizzareun servizio reso possibile solo con la complicitàdi una parte del personale del Comune di Romache evidentemente lavora e non ne può più deicolleghi furbetti.È un esempio delle “due italie” evidenziato con

la tragedia della nave Costa Concordia incaglia-tasi tra gli scogli dell’Isola del Giglio. È un cattivo esempio del nostro sistema che non

va sul quale i tedeschi operano il loro sarcasmosu Der Spiegel. Ammesso che questa impostazionedel problema sia corretto bisogna far leva sullaparte sana affinché curi la parte malata del paese.E con buona pace del nostro direttore che mette

il dito sui casi dei “finti ciechi” il problema nel

nostro paese consiste in quei funzionari delloStato che firmano di aver verificato la cecità di al-cune persone aprendo il viatico perché percepi-scano regolare pensione, in questo mododerubando la parte onesta del paese.Sono un ottimista! (Altrimenti non farei l’im-

prenditore in Sanità). Sono convinto che è arrivatoil momento in cui la parte onesta dell’Italia al-zando la testa dica all’altra Italia: “Adesso basta!”.E allora i lavativi, i furbetti, debbono essere cac-ciati via. La parte buona dell'Italia deve emen-darsi da quella cattiva oppure educarla in modoesemplare. Ma dovremmo anche stabilire criteri di in-

gresso in amministrazione pubblica in grado disaggiare l’attitudine al lavoro e alla serietà dellepersone a cui vengono affidati ruoli di responsa-bilità, come chi rilascia permessi o divieti: si met-tano soglie di sbarramento con il massimo deivoti, si pongano i candidati a lunghi test conesame da parte di psicologi... Si faccia tutto ilpossibile! Ma per sostenere responsabilità bisogna avere

senso di responsabilità! E questo bisogna dimo-strarlo prima di ottenere l’incarico.

Mario

Dionisi

Una cura contro i furbetti

Page 23: Cittadini & Salute Febbraio 2012
Page 24: Cittadini & Salute Febbraio 2012