città informa 18-1

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Dopo sei anni di intensa attività, la Onlus “Croce Angolana” fa il punto della situazione, valutando gli obiettivi raggiunti con impegno dai suoi soci e volontari e le prossime im- portanti prospettive per migliorare ancora di più i servizi offerti e soddisfare le esigenze del territorio. Parlando col presidente dell’associazione, Mario Grilli, e con i suoi colla- boratori, ci si accorge subito di quanta passione ci sia nelle persone che hanno dato vita a questo grande progetto. Il presidente infatti, inizia col precisare che sono principalmente due le cose a cui tiene particolarmente: far conoscere alla cittadinanza intera quello che fa la Croce Angolana e ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la nascita di questa associazione. La Croce Angolana è una Onlus che si occupa di fornire servizi di trasporto, soccorso nelle emergenze ed assistenza alla cittadinanza di Città Sant’Angelo. Per quanto riguarda il servizio di trasporto, si tratta di un servizio di trasporto per anziani, disabili o bambini che devono recarsi in strutture di riabilitazione o in strutture sanitarie per visite o controlli medici. 1 XVIII C/0534/2010 rilasciata in data 02/11/2010 Croce Angolana Intervista al Presidente: “Aiutateci ad aiutare” Addio Fernando La villetta del volontariato Periodico d’Informazione e Cultura di Città S. Angelo L’autorità giudiziaria ha affidato al Comune una villa sequestrata e confiscata alla criminali- tà. Diventerà il quartier generale del volto bello del volontariato una villa in via dell’autostrada numero 3. Il via libera è arrivato dall’Anbsc, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. L’affidamento al Comune, avvenuto con il cambio delle serrature durante le festività na- talizie alla presenza del sindaco Gabriele Florin- di e di un gruppo di cara- binieri, polizia, guardia di finanza e polizia mu- nicipale, è il primo pas- so. L’obiettivo è, a questo punto, mettere la villetta a disposizione della col- lettività, trasformandola in un presidio del vo- lontariato. “La struttura sarà data in gestione ad associazioni attive del territorio - spiega il sinda- co Gabriele Florindi -. Abbiamo ricevuto diverse richieste di locali, in questi mesi. Attualmente però stiamo ancora compiendo una verifica del- lo stato di salute dell’edificio, ci sono interventi strutturali da effettuare e quindi la villetta non sarà fruibile in tempi brevi”. In posizione stra- tegica, tra il mare e la collina, vicino al centro commerciale e al deposito delle autostrade, l’e- dificio potrà ricoprire anche funzioni logistiche nelle situazioni di emergenza. L’abitazione del valore di circa 1milione e mezzo di euro, di pro- prietà di una famiglia rom sconosciuta al fisco, era stata sequestrata e confiscata il 28 novembre del 2011. La villetta di Città Sant’Angelo è ora inserita, sul sito dell’An- bsc, nella lista degli im- mobili sequestrati e in gestione dell’agenzia o consegnati ad enti pub- blici: sono 7 nella pro- vincia di Pescara (di cui 6 a Montesilvano: due appartamenti in condo- minio e due locali della sottocategoria box, garage, autorimessi; e due abitazioni in condominio destinati a Comune e Polizia di Stato), 5 nella provincia di Chieti, 20 dell’Aquila, 22 a Teramo. In Italia, in cima alle regioni dai beni confiscati e consegnati alle isti- tuzioni c’è la Sicilia, a quota 5515 gioielli tolti dalle mani della criminalità. Roberta Franchi Uomini come Fernando Fabbiani sono destinati a lasciare un vuoto. La sua assenza sarà ancora più pesante in questi anni difficili per la politica e la società. Pubblichiamo un suo commento sul ruolo della politica, estratto dall’articolo scritto per il periodico La Rinasci- ta quando, nel settembre 2011, gli esperimenti condotti tra il Cern di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso diedero al mondo intero l’illusione di aver trovato il modo di superare la velocità della luce. Oggi, in tempo di celebrazioni, sembra tutto faci- le, tutto scontato. Anche perché la notizia è caduta su un terreno particolarmente fertile dal punto di vista della curiosità dei lettori, anche abruzzesi: è infatti quasi impossibile ignorare la portata degli esperimenti attualmente in atto nel Laboratorio, dopo che le recenti scoperte sulla velocità dei neutri- ni che viaggiano da Ginevra al Gran Sasso hanno creato le condizioni per una possibile riscrittura dei fondamenti della fisica. Ma non era così nel 2006, quando l’idea ha avuto i suoi primi sviluppi, ed era invece palpabile, nella comunità abruzzese, la dif- fidenza suscitata dalla presenza di quegli impianti misteriosi nascosti nel cuore della montagna e pra- ticamente inaccessibili, e diffuso il timore che, per quanto riguardava l’Abruzzo, ad altro non potessero servire che a diffondere inquinamento da sostanze pericolose o peggio. Come pure erano forti le resi- stenze all’interno della cosiddetta “ricerca pura” a farsi contaminare dal contatto con la società, l’eco- nomia, le istituzioni. In quel contesto, pochi avreb- bero scommesso sulla riuscita di un’operazione che puntava non sulla mera coniugabilità di mondi ap- parentemente contrapposti o, al più, disgiunti, ma sulla capacità di generare sviluppo e opportunità per entrambi mettendoli in relazione attiva. E’ andata bene, e oggi siamo qui a constatare che una felice, ma tutt’altro che scontata intuizione di persone abi- tuate a prefiggersi, nella loro azione pubblica, solo il bene comune, ha restituito e restituirà ancora all’A- bruzzo un elevato quid pluris di conoscenza e compe- tenza, ponendo per una volta la nostra Regione alla ribalta internazionale delle buone prassi riuscite. La comunità abruzzese deve molto a quelle persone, al- lora presenti nelle istituzioni come nel Laboratorio. [...] La questione è il ruolo della Politica, quella con la P maiuscola, e delle Istituzioni, quelle che do- vrebbero tendere al bene comune. La Ricerca sa fare tesoro delle proprie intelligenze e costruisce risulta- ti nuovi su quelli raggiunti in precedenza da altri. Dovrebbero fare altrettanto le istituzioni, nazionali o locali che siano. Riconoscere e rivendicare la con- tinuità dell’azione amministrativa, quando essa si è mostrata veicolo positivo di servizi e di risultati al comune interesse accresce la credibilità dell’isti- tuzione regionale senza nulla togliere alla dialettica politica. Disconoscere quei risultati, o ometterne il riconoscimento, può solo insinuare il dubbio di una Regione perennemente ferma all’anno zero, e quindi incapace di farsi carico del suo ruolo. Il mondo cam- bia in fretta, la crisi sconvolge status e prospettive. Non è più tempo di visioni anguste e di parte: o finiremo per farci male da soli. Fernando Fabbiani continua a pag. 2

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Page 1: Città Informa 18-1

Dopo sei anni di intensa attività, la Onlus “Croce Angolana” fa il punto della situazione, valutando gli obiettivi raggiunti con impegno dai suoi soci e volontari e le prossime im-portanti prospettive per migliorare ancora di più i servizi offerti e soddisfare le esigenze del territorio. Parlando col presidente dell’associazione, Mario Grilli, e con i suoi colla-boratori, ci si accorge subito di quanta passione ci sia nelle persone che hanno dato vita a questo grande progetto. Il presidente infatti, inizia col precisare che sono principalmente due le cose a cui tiene particolarmente: far conoscere alla cittadinanza intera quello che fa la Croce Angolana e ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la nascita di questa associazione. La Croce Angolana è una Onlus che si occupa di fornire servizi di trasporto, soccorso nelle emergenze ed assistenza alla cittadinanza di Città Sant’Angelo. Per quanto riguarda il servizio di trasporto, si tratta di un servizio di trasporto per anziani, disabili o bambini che devono recarsi in strutture di riabilitazione o in strutture sanitarie per visite o controlli medici.

1XVIII

C/0534/2010 rilasciata in data 02/11/2010

Croce AngolanaIntervista al Presidente: “Aiutateci ad aiutare”

Addio Fernando

La villetta del volontariato

Periodico d’Informazione e Cultura di Città S. Angelo

L’autorità giudiziaria ha affidato al Comune una villa sequestrata e confiscata alla criminali-tà. Diventerà il quartier generale del volto bello del volontariato una villa in via dell’autostrada numero 3. Il via libera è arrivato dall’Anbsc, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. L’affidamento al Comune, avvenuto con il cambio delle serrature durante le festività na-talizie alla presenza del sindaco Gabriele Florin-di e di un gruppo di cara-binieri, polizia, guardia di finanza e polizia mu-nicipale, è il primo pas-so. L’obiettivo è, a questo punto, mettere la villetta a disposizione della col-lettività, trasformandola in un presidio del vo-lontariato. “La struttura sarà data in gestione ad associazioni attive del territorio - spiega il sinda-co Gabriele Florindi -. Abbiamo ricevuto diverse richieste di locali, in questi mesi. Attualmente però stiamo ancora compiendo una verifica del-lo stato di salute dell’edificio, ci sono interventi strutturali da effettuare e quindi la villetta non

sarà fruibile in tempi brevi”. In posizione stra-tegica, tra il mare e la collina, vicino al centro commerciale e al deposito delle autostrade, l’e-dificio potrà ricoprire anche funzioni logistiche nelle situazioni di emergenza. L’abitazione del valore di circa 1milione e mezzo di euro, di pro-prietà di una famiglia rom sconosciuta al fisco, era stata sequestrata e confiscata il 28 novembre

del 2011. La villetta di Città Sant’Angelo è ora inserita, sul sito dell’An-bsc, nella lista degli im-mobili sequestrati e in gestione dell’agenzia o consegnati ad enti pub-blici: sono 7 nella pro-vincia di Pescara (di cui 6 a Montesilvano: due appartamenti in condo-minio e due locali della

sottocategoria box, garage, autorimessi; e due abitazioni in condominio destinati a Comune e Polizia di Stato), 5 nella provincia di Chieti, 20 dell’Aquila, 22 a Teramo. In Italia, in cima alle regioni dai beni confiscati e consegnati alle isti-tuzioni c’è la Sicilia, a quota 5515 gioielli tolti dalle mani della criminalità.

Roberta Franchi

Uomini come Fernando Fabbiani sono destinati a lasciare un vuoto. La sua assenza sarà ancora più pesante in questi anni difficili per la politica e la società. Pubblichiamo un suo commento sul ruolo della politica, estratto dall’articolo scritto per il periodico La Rinasci-ta quando, nel settembre 2011, gli esperimenti condotti tra il Cern di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso diedero al mondo intero l’illusione di aver trovato il modo di superare la velocità della luce.

Oggi, in tempo di celebrazioni, sembra tutto faci-le, tutto scontato. Anche perché la notizia è caduta su un terreno particolarmente fertile dal punto di vista della curiosità dei lettori, anche abruzzesi: è infatti quasi impossibile ignorare la portata degli esperimenti attualmente in atto nel Laboratorio, dopo che le recenti scoperte sulla velocità dei neutri-ni che viaggiano da Ginevra al Gran Sasso hanno creato le condizioni per una possibile riscrittura dei fondamenti della fisica. Ma non era così nel 2006, quando l’idea ha avuto i suoi primi sviluppi, ed era invece palpabile, nella comunità abruzzese, la dif-fidenza suscitata dalla presenza di quegli impianti misteriosi nascosti nel cuore della montagna e pra-ticamente inaccessibili, e diffuso il timore che, per quanto riguardava l’Abruzzo, ad altro non potessero servire che a diffondere inquinamento da sostanze pericolose o peggio. Come pure erano forti le resi-stenze all’interno della cosiddetta “ricerca pura” a farsi contaminare dal contatto con la società, l’eco-nomia, le istituzioni. In quel contesto, pochi avreb-bero scommesso sulla riuscita di un’operazione che puntava non sulla mera coniugabilità di mondi ap-parentemente contrapposti o, al più, disgiunti, ma sulla capacità di generare sviluppo e opportunità per entrambi mettendoli in relazione attiva. E’ andata bene, e oggi siamo qui a constatare che una felice, ma tutt’altro che scontata intuizione di persone abi-tuate a prefiggersi, nella loro azione pubblica, solo il bene comune, ha restituito e restituirà ancora all’A-bruzzo un elevato quid pluris di conoscenza e compe-tenza, ponendo per una volta la nostra Regione alla ribalta internazionale delle buone prassi riuscite. La comunità abruzzese deve molto a quelle persone, al-lora presenti nelle istituzioni come nel Laboratorio. [...] La questione è il ruolo della Politica, quella con la P maiuscola, e delle Istituzioni, quelle che do-vrebbero tendere al bene comune. La Ricerca sa fare tesoro delle proprie intelligenze e costruisce risulta-ti nuovi su quelli raggiunti in precedenza da altri. Dovrebbero fare altrettanto le istituzioni, nazionali o locali che siano. Riconoscere e rivendicare la con-tinuità dell’azione amministrativa, quando essa si è mostrata veicolo positivo di servizi e di risultati al comune interesse accresce la credibilità dell’isti-tuzione regionale senza nulla togliere alla dialettica politica. Disconoscere quei risultati, o ometterne il riconoscimento, può solo insinuare il dubbio di una Regione perennemente ferma all’anno zero, e quindi incapace di farsi carico del suo ruolo. Il mondo cam-bia in fretta, la crisi sconvolge status e prospettive. Non è più tempo di visioni anguste e di parte: o finiremo per farci male da soli.

Fernando Fabbiani

continua a pag. 2

Page 2: Città Informa 18-1

FrancescoDi Giampietro

Impara a rispettare l’ambiente con Linda

Lo scorso dicembre il Comune di Città Sant’Angelo, con il supporto della BCC Abruzzese di Cappel-le sul Tavo e dell’iper-mercato Iper di Città Sant’Angelo, ha pro-mosso la pubblicazio-

ne del libro in memoria di Francesco Di Giampietro, artista angolano che tanto influenzò e amò la vita del-la nostra città. La raccolta, dal titolo “Francesco Di Giampietro, dipingeva scrivendo in vernacolo” è stata edita da Ianieri Edizioni e raccoglie diverse delle maggiori opere dell’artista, dalle poesie alle rappresentazioni teatrali, e le molte opere pittoriche. L’ammini-strazione comunale, proseguendo la serie di pubblicazioni monotematiche su Eventi e Personaggi di pregio di Cit-tà Sant’Angelo, ha desiderato ricorda-re e far riscoprire a tutti i cittadini la figura di Francesco Di Giampietro. Il celebre Prof. angolano, dopo la forma-zione all’Accademia delle Belle Arti di Brera, frequentò gli ambienti artistici e culturali di Milano e Roma, per poi intraprendere la carriera da insegnante. Tornato nella città natale, il suo estro letterario e pittorico influenzò nume-rosi poeti dialettali angolani. Con il suo stile unico riusciva a raccontare in maniera ironica i personaggi e le scene quotidiane della vita di quel paese che amò profondamente. “E’ un dito pun-tato verso il cielo”, diceva riferendosi a quel campanile che ricorreva spesso nei suoi dipinti come simbolo dell’at-taccamento profondo alle sue radici.

C.D.A.

continua da pag. 1 Libri

Continuano le visite all’Ecocentro: l’inizia-tiva della Linda e dell’amministrazione co-munale, in collaborazione con le scuole, ha portato tantissimi bambini delle elementa-ri a Piano di Sacco per vedere da vicino il funzionamento della ricicleria comunale. “Vogliamo insegnare il rispetto dell’am-biente, ma anche dei rifiuti” spiega il pre-sidente della Linda Guido La Torre. Troppo spesso infatti i nostri vecchi oggetti vengo-no abbandonati, senza riflettere su quanti materiali preziosi possono essere recuperati o riutilizzati: ha meravigliato molti bambi-ni scoprire che i telefonini contengono oro, oppure come vengono prodotti i combu-stibili da rifiuto. Le scuole coinvolgeranno sul tema i genitori, anche in vista della fu-tura attivazione della raccolta differenziata porta a porta. Ai bambini sono stati presen-tati gli obiettivi europei sullo smaltimento rifiuti, per farli sentire parte di una comu-

nità più ampia, che non è solo l’Europa ma la Terra nel suo insieme. Tanta curiosità anche per le apparecchiature meccaniche in dotazione alla Linda, come ad esempio il “coccodrillo”, la macchina compattatrice. Marcello Bellante, direttore tecnico della Linda, ha presentato ai ragazzi le cinque ti-pologie di rifiuti trattate all’Ecocentro, mo-strandole nei container in cui sono stoccati in attesa di partire per i consorzi di recupe-ro. Monitor e televisori con tubo catodico, ad esempio, vanno a Frosinone, la carta a San Giovanni Teatino. “La nostra azienda fa parte di una serie di circuiti nazionali” ha chiarito Marcello “all’interno dei quali i rifiuti sono tracciati attentamente secon-do le indicazioni della comunità europea. Anche per questo oggi dobbiamo sentirci prima europei e poi italiani”.

Il trasporto viene offerto in forma privata o in convenzione su tutto il territorio, è program-mabile e si organizza in anticipo prendendo un appuntamento contattando direttamente la Croce Angolana. Il servizio di soccorso nelle emergenze invece, è offerto attraverso una convenzione a gettoni con il 118 di Pescara che, una volta contattato, smista le chiamate a seconda del codice d’emergenza, della necessità della presenza di un medico a bordo dell’ambulanza e del mezzo più vicino al luogo della chiamata. Infine, il servizio di assisten-za riguarda la presenza dei volontari e dei mezzi in occasione di manifestazioni sportive e di qualsiasi altro genere (feste, concerti musicali ecc.). Dietro tutti questi servizi ovviamente ci sono tantissime persone particolarmente sensibili impegnate in attività solidale di vo-lontariato. Ad oggi la Croce Angolana conta tre dipendenti (di cui due autisti), 50 volontari attivi e 300 soci sostenitori. Tra i volontari sono presenti anche 10 pensionati che hanno trovato un nobile modo per impegnare il loro tempo e sentirsi utili e vicini alla loro citta-dinanza. I soci sostenitori possono collaborare in maniera diversa a seconda della volontà e della disponibilità; il presidente Grilli infatti afferma: “anche solo versando il contributo annuale di 15 euro riescono a starci vicini e a far sentire il loro importantissimo contributo”. La Croce Angolana inoltre organizza corsi di primo soccorso per formare i propri volonta-ri. Attualmente sono state formate 250 persone con i 7 corsi di formazione tenuti fino ad ora. La coordinatrice Carla Leone ci riferisce: “A marzo partirà l’ottavo corso che stiamo già organizzando e per cui abbiamo iniziato a raccogliere adesioni”. Per tutti coloro che sono interessati ad iscriversi o per qualsiasi informazione è possibile dunque contattare la coordinatrice al numero 3397210671. A gestire tutto il personale, c’è il consiglio d’ammi-nistrazione, attualmente così composto: il presidente, Mario Grilli, il vice presidente, Luigi Chiarelli, 4 membri (Fabrizio Nerone, Antonio Bosica, Franco Sanità e Alessandro Paltera), Iole Mariani in rappresentanza del comune e la coordinatrice, Carla Leone. Altra novità, il prossimo acquisto di una terza autoambulanza di elevatissimo livello. Chiaramente, come ci conferma Grilli “questo ambizioso obiettivo, visti i costi del mezzo, sarà possibile solo grazie al preziosissimo aiuto delle persone che ci supportano e che ci tengo particolarmente a ringraziare”: tutti i collaboratori e i volontari per la loro disponibilità, i capi gruppo e i responsabili per il fondamentale aiuto nell’organizzazione degli impegni e per il loro forte spirito di solidarietà. Continua il presidente: “Mi sento di fare un doveroso ringraziamento anche a chi ci ha sempre sostenuto e supportato: l’ipermercato Iper, nella persona della di-rettrice Michela Bettoni, che da subito si è mostrata impegnatissima nel sostenere la nostra attività e particolarmente sensibile alle questioni di solidarietà, Andrea Valentinetti respon-sabile del Centro Commerciale Pescara Nord, ovviamente l’amministrazione comunale, con cui c’è una forte sintonia nelle collaborazioni, e il sindaco Gabriele Florindi, che ha fortissi-mamente voluto la realizzazione di questo ambizioso progetto con cui noi portiamo avanti anche il suo desiderio”. La Croce Angolana è ormai da anni un’importantissima risorsa del territorio di Città Sant’Angelo per tutta la cittadinanza e per questo invitiamo tutti coloro che sono interessati a collaborare o che semplicemente vogliono supportare il progetto a far emergere il loro spirito di solidarietà e dare il proprio contributo, proprio come recita lo slogan dell’associazione, “aiutateci ad aiutare”.

Claudia D’Angelo

Croce Angolana

Page 3: Città Informa 18-1

Madonna della Pace e il suo futuro

Indirizzo Sportivoallo Spaventa

I ben noti ponti che collegheranno Cit-tà Sant'Angelo a Montesilvano, previsti dall'Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Pescara, sono in procinto di nascere, per uno di questi è stata già po-sta la prima pietra. Ed è dunque arrivato anche il momento di decidere il futuro di una delle strade che più di ogni altra in questi anni ha assunto un’importan-za fondamentale: Via degli Ulivi. Parlia-mo del rettilineo che collega Madonna della Pace con la Lungofino e che nel corso del tempo, unitamente con la crescita dell'area commerciale di Mari-na, ha visto una aumento esponenziale del numero di automobilisti angolani che decidono di percorrerla per evitare il “giro lungo” dinnanzi a Iper. Ebbene, questa strada molto probabilmente ne-cessiterà di lavori che possano renderla più adeguata al numero di autovetture che quotidianamente la percorrono e che in vista della nascita di uno dei pon-ti – uno dei quali è all'altezza dell'uscita dell'Outlet Village – sicuramente è desti-nato ad aumentare. Lavori che certamen-te sono in previsione nel nuovo PRG ma che per essere eseguiti necessitano di in-genti risorse economiche che pare si ag-girino intorno al milione di euro. Ovvia-mente se il Governo centrale non dovesse aumentare la possibilità di spesa da parte delle Amministrazioni locali, tutti i lavo-ri migliorativi in tal senso non potranno essere eseguiti a discapito della nostra viabilità stradale, sempre più ingolfata. Ma tornando alle previsioni ottimistiche, Città Sant’Angelo continua a crescere e con essa anche la necessità di rivedere le sue necessità stradali, ecco perché il nuo-vo Piano Regolatore prevede la creazione di una sorta di circonvallazione a Ma-donna della Pace, ovvero il rifacimento di Via Torre Liquirizia, la strada che pas-sa dinnanzi le Scuole Elementari attual-

mente in costruzione, la quale va poi ad intersecarsi con Via degli Ulivi. In questo modo, se i lavori potranno essere esegui-ti, quelle che fino a oggi sono state due stradine secondarie potrebbero diventare

i punti focali di uno smistamento strada-le estremamente comodo per tutti gli an-golani e non solo e soprattutto un modo efficace per poter snellire il traffico stra-dale che attualmente transita sulla strada provinciale che interseca Madonna della Pace. Ma aldilà dei lavori più immediata-mente visibili sempre in zona Madonna della Pace ci sarebbero anche ulteriori in-terventi da effettuare, parlo del collettore fognario che da Città Sant’Angelo alta ar-riva fino a Marina per poi scaricarsi nel depuratore consortile di Montesilvano e che ormai da tempo ha raggiunto livelli critici di saturazione, soprattutto nel cor-so di ingenti piogge che puntualmente fanno da ulteriore carico provocando le ben visibili fuoriuscite dai tombini. Que-sta condotta è stata progettata e realizzata alla fine degli anni 70, per una cittadina di allora circa 8000 abitanti, oggi che Città Sant’Angelo di abitanti ne ha ben 15000 la rete è diventata inadeguata con-

gestionandosi già all’altezza di Madonna della Pace. Ecco dunque prospettarsi una duplice possibilità: realizzare una nuo-va condotta oppure interrompere quella esistente proprio a Madonna della Pace,

facendo convogliare le acque raccolte a quell’altezza direttamente nel depura-tore di Montesilvano mentre la restan-te parte del territorio continuerebbe ad utilizzare la vecchia condotta che in questo modo però sarebbe sufficiente. Dunque questa potrebbe essere una so-luzione più economica e meno invasiva rispetto alla costruzione di una nuova rete e in vista degli eventuali e necessari lavori di sistemazione di Via degli Ulivi si potrebbe approfittare per far attraver-sare questa strada dalla nuova condotta, senza la necessità di intervenire succes-sivamente con nuovo dispendio di ener-gie e soldi…come si dice “prendere due piccioni con una fava”.

Denia Di Giacomo

Mens sana in corpore sano. È proprio il caso di dirlo quando una delle scuo-le superiori più antiche d'Italia investe sullo sport come percorso di studi. L'i-stituto superiore di Città Sant'Angelo "Bertrando Spaventa", infatti, è tra le cento scuole d'Italia a cui il Miur, il Ministero dell'Istruzione, ha attribuito l'indirizzo sportivo tra i percorsi di stu-dio attivabili. Un'opportunità in più che, coniugando apprendimenti classi-ci con le discipline sportive, può attrar-re aspiranti atleti ma anche studenti col sogno del giornalismo sportivo.

R.F.

Page 4: Città Informa 18-1

Buongiorno, ho letto l’ultimo numero e sem-pre più confermate di essere un giornale di regime organo di informazione prezzolata. Invece di dare contro il sindaco perché du-rante i vari allagamenti nulla ha fatto se non quello di tenerci svegli per nulla, NON è stato possibile in nessuno dei casi trovare informazioni di sorta sullo stato del sistema Saline né sul sito del comune né chiamando vigili e comune. La verità è che non c’è nes-suna chiarezza e voi invece dite che... le co-municazioni arrivano nei modi e nei tempi giusti. Ma quando? Carlo Castellano

Non ci aspettiamo che le opinioni di Città Informa siano automaticamente condivise da tutti i lettori. D’altra par-te, anche Città Informa non sempre è d’accordo con lettere e segnalazioni che riceve: nel nostro piccolo però, e spazio permettendo, ospitiamo tutti e rispon-diamo con educazione. Nel merito della sua lettera, probabilmente le è sfuggito, sul Città Informa n. 6, il lungo articolo “Notte insonne sotto la pioggia”: rac-conta anche di chi, come lei, ha consi-derato sbagliata la decisione di evacuare e ha scelto di restare a casa. Se, come è possibile, non l’ha ricevuto, saremo lieti di recapitarle una copia. Come abbiamo già fatto in quel numero, però, dobbia-mo ricordare che obbedire alle ordinan-ze è un obbligo: Città Informa non può certo invitare i cittadini all’illegalità, e in ogni caso non ha alcuna intenzione di farlo. Per quanto riguarda le comunica-zioni via mail o sms, è un dato di fatto che Città Sant’Angelo è il primo Comu-ne della provincia ad utilizzare in que-sto modo i nuovi strumenti informatici. Chiaramente tutto si può migliorare, ma non crediamo sia opportuno - ammesso che sia possibile - chiedere al Comune di sostituirsi ad altri enti o alla stampa per produrre informazioni che non sono nella sua disponibilità.

Lettere al direttore Inviare le lettere a: “Città Informa”

Viale S. Martino, 70 - Città S. Angelo (Pe)www.cittainforma.net

Il Sindaco Gabriele Florindi ci scrive

Tip. Angolana Srl - Città S. Angelo (Pe)

1 XVIII

Stampa: Febbraio 2014

65013 Città S. Angelo/Pe - Viale Petruzzi, 60

E’ nata Gioia

Il 28 gennaio è nata Gioia. Tantissimi auguri al papà Simone, alla mamma Martina Andreoli, ai nonni Benito e Teresa Miseri, Quintino e Annarita An-dreoli, agli zii Alessandra, Antonello, Raffella, al cuginetto Leonardo ed alla bisnonna Laura.

E’ nata Rebecca

Lo scorso 18 gennaio è nata Rebecca. Alla neo mamma Federica Andreoli, al papà Giovanni, ai nonni Sergio e Fran-ca Andreoli, Vincenzo e Dina Di Lauro, agli zii Paolo e Manuela ed ai bisnonni Ines, Angelina e Giovanni gli auguri di tutta la redazione.

Cari concittadini,utilizzo questo spazio per fare chiarezza sulle voci che mi vorrebbero prossimo candidato alle regionali. Anche se forse darò una delusione a qualcuno, non ho alcuna intenzione di candidarmi alla Regione. Il motivo è molto semplice: ho già un ruolo istituzionale, e intendo portarlo a compimen-to. Ogni uomo politico deve restare fedele alla missione che i cittadini gli hanno affidato: perché questo sia possibile è necessario avere preparazione politica e un consenso popo-lare consolidato negli anni, che si ottiene restando sempre coerenti con le proprie azioni. La politica non può essere un mestiere, la politica è una missione. Cinque anni fa è iniziato il mio primo mandato da sindaco di Città Sant’Angelo. Una posizione a cui sono arrivato grazie al supporto e all’affetto di tanti, e dopo aver avuto il privilegio di partecipare alle amministrazioni di molti miei predecessori, per i quali non smetterò mai di provare profonda gratitudine. Una scuola di politica che è stata un’occasione unica per me di crescere, conoscere la società e i meccanismi delle amministrazioni

pubbliche. Negli ultimi mesi la politica italiana - sia quella nazionale sia quella locale - sta dimostrando che fare attività politica partendo da improvvisazione e inesperienza può essere altrettanto dannoso che fare attività politica in base a interessi personali e scarse qualità mora-li. Io ho intenzione di portare a termine il mio lavoro come sindaco di Città Sant’Angelo. Una decisione che ho preso assieme alla mia famiglia, e confrontandomi con il partito e la coalizio-ne. Presenterò la mia candidatura per il secondo mandato e chiederò, con umiltà, un giudizio agli elettori su questi cinque anni di amministrazione. In campagna elettorale spiegherò quello che ho fatto e quello che ho intenzione di fare. A sostenermi ci sarà una lista rinnovata per più del 70%: avrà così la possibilità di crescere una nuova classe dirigente, che amministrerà Città Sant’Angelo nei prossimi 10 anni. Penso che questi cinque anni saranno ricordati con favore per come abbiamo affrontato le emergenze, per gli investimenti sull’edilizia scolastica e la costruzione di nuove scuole, per la crescita del polo commerciale che ha portato – in contro-tendenza al resto della regione – alla nascita di nuove occasioni lavorative e infine per l’atten-zione rivolta alle aree industriali artigianali, dove aziende multinazionali stanno lavorando per trasferire le loro produzioni. Ma voglio ricordare anche le opere che fanno meno clamore: in particolare la cura del borgo, agevolata dai nuovi regolamenti, e la messa in sicurezza degli spazi dedicati al tempo libero, come gli impianti sportivi e il teatro comunale. Piccole antici-pazioni di quello che spero di riuscire a fare nel secondo mandato, se finalmente la situazione nazionale e internazionale vedrà alle spalle questa drammatica crisi e riuscirà a ripristinare quelle risorse senza le quali nessun vero investimento sul futuro è possibile.

Gabriele Florindi