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1 Cioran,l'ultima passione nell'autunno della vita IN LIBRERIA. Esce in Italia il libro di Friedgard Thoma, amante del filososo e saggista romeno L'amore a settant'anni, l'eros che si tramuta in amicizia, una raccolta epistolare che svela l'esuberanza del pensatore 10/03/2010 Emil Cioran, il grande filosofo e aforista di origine romena, che ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, come apolide Dopo l'edizione tedesca e quella rumena, esce ora anche in Italia, Per nulla al mondo. Un amore di Cioran, di Friedgard Thoma (edizioni l'Orecchio di Van Gogh, a cura di Massimo Carloni, 14 euro). Molti anni fa, senza sapere chi fosse, conobbi l'autrice di questo libro. Era l'8 aprile 1988. Cioran compiva 77 anni. Per non smentire il cliché, da buon italiano mi presentai a casa sua, nella famosa mansarda al sesto piano di Rue de l'Odéon 21, nel cuore del quartiere latino a Parigi, con pasta, pomodoro, parmigiano e una bottiglia di Recioto. Eravamo infatti d'accordo così: avremmo cucinato noi. Cioran e Simone, la sua compagna di una vita, ci accolsero calorosamente, non ci fu alcun bisogno di rompere il ghiaccio: era già intercorsa fra noi una fitta corrispondenza. In un batter d'occhio eravamo nella minuscola cucina a preparare la cena. In realtà, quella sera, inaspettatamente, non eravamo solo in quattro, ma c'era una quinta persona, una giovane signora tedesca, che Simone ci presentò come una carissima amica di Cioran. Si stabilì quasi subito che la lingua della serata sarebbe stata il

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Cioran,l'ultima passione nell'autunno della vita IN LIBRERIA. Esce in Italia il libro di Friedgard Thoma, amante del filososo e saggista romeno L'amore a settant'anni, l'eros che si tramuta in amicizia, una raccolta epistolare che svela l'esuberanza del pensatore 10/03/2010

Emil Cioran, il grande filosofo e aforista di origine romena, che ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, come apolide

Dopo l'edizione tedesca e quella rumena, esce ora anche in Italia, Per nulla al mondo. Un amore di Cioran, di Friedgard Thoma (edizioni l'Orecchio di Van Gogh, a cura di Massimo Carloni, 14 euro).Molti anni fa, senza sapere chi fosse, conobbi l'autrice di questo libro. Era l'8 aprile 1988. Cioran compiva 77 anni. Per non smentire il clich, da buon italiano mi presentai a casa sua, nella famosa mansarda al sesto piano di Rue de l'Odon 21, nel cuore del quartiere latino a Parigi, con pasta, pomodoro, parmigiano e una bottiglia di Recioto. Eravamo infatti d'accordo cos: avremmo cucinato noi. Cioran e Simone, la sua compagna di una vita, ci accolsero calorosamente, non ci fu alcun bisogno di rompere il ghiaccio: era gi intercorsa fra noi una fitta corrispondenza. In un batter d'occhio eravamo nella minuscola cucina a preparare la cena. In realt, quella sera, inaspettatamente, non eravamo solo in quattro, ma c'era una quinta persona, una giovane signora tedesca, che Simone ci present come una carissima amica di Cioran. Si stabil quasi subito che la lingua della serata sarebbe stata il tedesco.Dopo la cena e il Recioto che Cioran apprezz moltissimo, toccava il mio momento, il motivo per cui ero l. Avrei mostrato a Cioran, proiettandole sulla parete, le immagini dei luoghi della sua infanzia in Transilvania, che egli non vedeva da pi di cinquant'anni. Ero uno studente in Filosofia che si apprestava a discutere una tesi di laurea sul suo pensiero e per meglio documentarmi avevo deciso di fare un viaggio, l'estate precedente, nel suo paese d'origine, la Romania. L, a Sibiu, mi ero intrattenuto a lungo con suo fratello Aurel, visitando con lui la casa natale e ogni luogo a loro caro. A ogni diapositiva Cioran esplodeva in fragorosi versi di stupore. Esaurite le immagini da proiettare ci intrattenemmo ancora un po' scattando qualche fotografia. Poi Cioran e la sua giovane amica ci accompagnarono gi dai sei piani di scale. In strada ci salutammo e Cioran rimase a passeggiare con lei. Lei era Friedgard Thoma, amante-amica di Cioran, ma allora e per molti anni non ho saputo chi fosse.Solo nel 2002, un'amica romena mi disse che in Germania era uscito il libro di un'amante di Cioran. Immediatamente collegai i miei ricordi all'informazione e ben presto fu una certezza: Friedgard Thoma, autrice del libro Um nichts in der Welt. Eine Liebe von Cioran, era proprio l'amica di Cioran conosciuta quella sera d'aprile del 1988. Attraverso l'editore tedesco riuscii a entrare in contatto con lei, che si ricordava benissimo quella serata. Scoprire che Cioran ebbe questa passione senile, non mi stup, fu anzi la conferma che egli era la persona esuberante, che anch'io avevo conosciuto, diverso quindi da come i suoi cupi aforismi lasciano immaginare.L'espunzione dell'amore dall'intera sua opera mi era sempre sembrata una cosa strana. Mi si perdoni questo paragone che non c'entra nulla, ma la stessa cosa che provo nei confronti dell'assenza dell'amore fra uomo e donna nel Nuovo Testamento: nel Vangelo, il libro d'amore per eccellenza, mancano spunti sulla principale forma dell'amore umano. Non ho mai capito perch, ma la colpa in questo caso senz'altro mia. Il libro della Thoma invece ci racconta che Cioran, diversamente da come appare nella sua opera, era come tutti, s'innamorava, anche a 70 anni. una raccolta di lettere commentate con gli occhi di lei; la descrizione della rassegnata trasformazione dell'eros in un'amicizia, diversamente interessata, da parte dei due protagonisti; la cronaca della sapiente e discreta regia di quella meravigliosa donna che era Simone, la compagna di sempre di Cioran, che riusc a incanalare questa relazione su un buon binario a tensione controllata. Questo libro, come giusto che sia, non aggiunge n toglie nulla all'opera di Cioran, soltanto ce lo rende pi autentico. Ci provoca un effetto simile a quello dei suoi meravigliosi Cahiers (Quaderni 1957-1972 editi da Adelphi) un'opera di 1100 pagine, non destinata alla pubblicazione, ma edita postuma grazie alla volont e alla cura di Simone, dove assieme al pensatore spicca l'uomo nella sua quotidianit, illuminata d'ironia. Si pu affermare quindi che, solo grazie alle sue donne, abbiamo questi due libri, dove egli si manifesta senza censure. Si tratta forse di filosofia spiata dal buco della serratura? Se lo chiese Franco Volpi, quando nel 2002 recens per Repubblica il libro della Thoma, che usciva allora in Germania. La risposta che si diede rimane un punto fermo: Qui Cioran, scrisse Volpi, sotto la spinta della passione, esce allo scoperto. Mette in gioco tutto s stesso per avere partita vinta. Svela angoli remoti della sua psiche, risvolti sorprendenti del suo carattere... Attirato dalla sfida dell'eterno femminino, lascia che siano lumeggiati a giorno i fondali segreti del suo pensiero: un pensiero nudo di fronte allo sguardo femminile che lo penetra....Fa piacere, infatti, che l'autrice dedichi l'edizione italiana del suo libro, alla memoria di Volpi, un filosofo, un'intelligenza che ci stata strappata lo scorso anno, da un balordo destino che lo ha ucciso, in una bella giornata di sole, in bicicletta sui colli vicentini.

luned 26 aprile 2010UN AMORE DI CIORAN Uscito da poco per le edizioni l'Orecchio di Van Gogh, Per nulla al mondo. Un amore di Cioran, di Friedgard Thoma, a cura di Massimo Carloni. Il libro racconta, attraverso lettere e fotografie, il rapporto che ha legato l'autrice ed Emil Cioran, filosofo e scrittore rumeno, morto a Parigi nel 1995.Primi mesi del 1981, Friedgard Thoma, allora giovane insegnante tedesca di filosofia e letteratura, folgorata dalla lettura dei Sillogismi dellamarezza e, soprattutto da Linconveniente dessere nati, scrive una lettera dammirazione al settuagenario autore di quei taglienti aforismi, che al pari dun tonico rigenerante hanno rinvigorito il suo animo. Cioran le risponde a stretto giro di posta, invitandola, se mai dovesse passare dalle sue parti, a fargli visita a Parigi. Segue un convulso intreccio epistolare, che culminer in un romantico incontro parigino, tra boulevards, musei, ristoranti ed Hotel a buon mercato. Nel vecchio filosofo si risveglia una vorace sensualit, evidentemente mai del tutto sopita, unattrazione carnale verso una donna, che rappresenta per lui un inebriante quanto fatale miscuglio di fascino ed intelligenza. In una parola amore, senile, ma non per questo meno bruciante e coinvolgente. Costellato da tutti i sintomi del morbo sacro proustiano telefonate ossessive, versi di poesie, scenate di gelosia il rapporto sincanaler negli anni lungo i binari duna tenera ed affettuosa amicizia, grazie soprattutto alla saggezza tutta femminile di Friedgard, che coinvolger anche la compagna di Cioran, Simone Bou. La narrazione del crepuscolo di vita di Cioran, una delle menti pi lucide del secolo, lo seguir fin nella sua tomba, che tra laltro visiter in maniera surreale, ante mortem, accompagnato dalla stessa autrice.

Per nulla al mondo. Un amore di Cioran, di Friedgard Thomaa cura di Massimo Carlonitraduzione di Pierpaolo Trilliniedizioni l'Orecchio di Van GoghFriedgard ThomaPer nulla al mondo. Un amore di Cioran (a cura di M. Carloni)LOrecchio di Van Gogh 2010, Falconara Marittima AN

Per tutta la vita Cioran ha teorizzato la liberazione dalla vita e lo smascheramento delle illusioni. Secondo il pensatore rumeno, infatti, la vita intessuta di nulla e dolore e per luomo non c altra possibilit di salvezza, se non nella morte. Allinterno di questa tragica visione del mondo, caratterizzata da una infinita disperazione, Cioran ri-scopre, in tarda et, limprovviso battito del cuore, la magia dellamore, che riaccende desiderio e passione e che tramuta il vuoto dei giorni, in giorni degni di essere vissuti.A testimonianza di questo inedito / appassionato Cioran, meno nichilista, e anzi, ardente seduttore, il volume Per nulla al mondo, pubblicato in Germania nel 2001 e recentemente apparso anche in Italia presso leditore marchigiano LOrecchio di Van Gogh.Tra la fine di gennaio e linizio del febbraio 1981, il settantenne filosofo rumeno riceve una lettera dammirazione da parte di una giovane insegnante tedesca di filosofia e letteratura, Friedgard Thoma, affascinata dai suoi aforismi insolenti in grado di ravvivare il cuore. Cioran risponde e ringrazia la giovane lettrice, invitandola a fargli visita, qualora si fosse trovata a Parigi. Estasiata della missiva ricevuta, Friedgard Thoma, spedisce a Cioran una nuova lettera, allegando stavolta, con atteggiamento frivolo e vanitoso una sua foto, al fine di consentire al pensatore di Sibiu una delle pi grandi menti di Parigi, di figurarsi il volto dellammiratrice teutonica.Tra i due inizia cos un fitto scambio di lettere e telefonate, che sfocia in un incontro nella capitale francese presso lHotel St. Louis nel periodo pasquale del 1981. Cioran giunge allappuntamento con leggero anticipo. un uomo di costituzione fragile () che si guardava intorno vagando senza meta. Lei, conscia della propria bellezza e della propria giovinezza, sfoggia larma della seduzione per catturare lattenzione delluomo e del filosofo: cercai di apparire attraente, indossando un abito nero non troppo corto. La coppia passeggia tra i boulevards parigini parlando e scherzando. Insieme cenano alla mansarda di Rue de lOdeon, poi Cioran riaccompagna laffascinante Friedgard Thoma in hotel: Davanti allhotel Cioran mi baci la mano destra. Presa dallentusiasmo, lo abbracciai e sfiorai con le mie le sue guance.Per Cioran colpo di fulmine: improvviso, inaspettato, destabilizzante. Il deluso e distaccato pensatore del nulla, inciampa, suo malgrado, nella trappola dellEros: si innamora. Nonostante la tarda et, Cioran prova per la giovane donna una forte attrazione, anche e soprattutto fisica. Il desiderio di accarezzare un corpo, di possederlo, ancora forte, tanto da mettere a tacere il lucido pensiero nichilista. Si riaccende cos la speranza l dove per una vita intera cera stata solo angoscia e disperazione. Lei diventata talmente importante per me che mi chiedo come il nostro incontro finir. Vorrei rifugiarmi con Lei su unisola deserta, e piangere tutto il giorno, scrive in una lettera del 12 maggio 81, e ancora il 17 luglio: Lei diventata il centro della mia vita, la dea di uno che non crede in nulla, la pi grande felicit e sventura che mi sia capitata.Il profeta dellantiutopia e del regresso, colui che ha denunciato linsensatezza della vita e la nullit di tutto lesistente (dopo Schopenauer e Leopardi), viene colto da una passione ardente, struggente, in grado di attenuare il disagio per la vita e affievolire il sentimento della noia. La vita riacquista per il malinconico Cioran una nuova sembianza. Linferno del mondo si tramuta in attesa della persona amata: brama / pena damore. di certo un nuovo inferno, ma di diverso aspetto, di certo meno bruciante rispetto alla noia, al vuoto delle emozioni: Lei mi ha (provvisoriamente) guarito dalla noia. Il tempo che trascorso dalla sua comparsa stato talmente ricco, cos colmo di significato, imprevedibile, cos pieno di Lei, che le sono riconoscente per tutte le gioie e le scosse che sono legati al suo nome. (6 ottobre 1981).Negli anni, il feeling tra lavvenente giovane tedesca e il vecchio viandante rumeno-parigino si protrae, nonostante la differenza di et e la distanza. Si susseguono ancora lettere e telefonate, incontri tra Parigi e Colonia. Ovviamente, il trasporto fisico cede il passo progressivamente, ad una tenera, paterna amicizia, ad una complicit emotiva, grazie soprattutto allintelligenza e al garbo di Friedgard Thoma, che riesce a far rientrare nei giusti argini la travolgente libidine di Cioran. In una delle sue lettere leggiamo infatti: Lei mi ha trascinato nellimmediatezza inequivocabile duna relazione fisica, mentre io cercavo lerotica ambiguit della relazione intellettuale.Il ritratto che emerge da questo epistolario privato, non tradisce per nulla il Cioran ufficiale, filosofo del disinteresse e della rassegnazione, ma anzi mette in luce lumanit di Cioran, le debolezze di un uomo canuto e stanco, che ancora in tarda et desidera amare ed essere amato. Pi di ogni altra cosa il volume ricorda come lamore possa essere considerato la pi grande illusione in questo mondo e la forza pi potente, in grado di dare un senso alla vita. Ben lo sapeva Aldo Carotenuto: Una delle caratteristiche pi significative dellesperienza amorosa scrive lo psicanalista napoletano la sensazione di non poter opporre alcuna resistenza al turbine di emozioni che ci assale nel momento dellincontro con laltro. Sentiamo di doverci arrendere e lasciarci catturare dallaltra persona, come se fossimo in uno stato ipnotico, ove nulla possibile se non unadesione incondizionata a colui che amiamo. Lamato cerca nellamante un intenso turbamento, un legame che possiede la prerogativa di attivare risorse ed energie fino a quel momento inespresse (Il gioco delle passioni, p. 13).Ecco, Cioran, nellincontro con Friedgard Thoma avvinto dal demone dellAmore e si lascia trasportare nellestasi dello sguardo di Lei, sino al completo abbandono dei sensi. A dettare le regole di questo gioco, non mai la potenza dellintelletto, bens quella incontrastabile del cuore. Quando il cuore batte, infatti, il pensiero tace. Anche se il pensiero di un grande pensatore, anche se il pensiero del disilluso Cioran.