cinghie piatte e trapezoidali
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Studio delle cinghie di trasmissione della potenzaTRANSCRIPT
Dispensa a cura del Prof. D. Piperis - ITIS “G. Marconi” - Corso Serale Progetto “Sirio” - Bari 1
ITIS “G. MARCONI” – BARI
CORSO SERALE PROGETTO SIRIO
A.S. 2009-2010
DISPENSA DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
N° 2
TRASMISSIONE DELLA POTENZA
CINGHIE PIATTE E TRAPEZOIDALI
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TRASMISSIONE CON CINGHIE
La flessibilità e la leggerezza delle cinghie sono sfruttate per trasmissioni tra alberi distanti tra loro
e comunque disposti.
I tipi di cinghie adoperati oggi sono le cinghie piatte, le cinghie trapezoidali e le cinghie dentate
(o sincrone). In figg. 1-2-3 sono rappresentati alcuni meccanismi di questo tipo:
Fig. 1 – Trasmissione con cinghia piatta.
Fig. 2 – Trasmissione con cinghia trapezoidale.
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1. CINGHIE PIATTE
La cinghia è un elemento elastico che trasmette la coppia da una puleggia motrice a una puleggia
condotta, sfruttando il fenomeno di attrito statico (in quanto la cinghia elastica non striscia sulla
puleggia). È una trasmissione spesso conveniente per vari motivi, offre buoni rendimenti (circa
0,98) è silenziosa, non richiede lubrificazioni o particolari manutenzioni (si sostituisce la cinghia
appena mostra segni di consumo), e in più costituisce anche un “giunto di sicurezza” che non
permette la trasmissione di azioni superiori ad una certa soglia (oltre la quale cessa la condizione di
aderenza).
Le cinghie piatte usate nelle moderne trasmissioni sono costituite da un nucleo di cotone a fibra
lunga ricoperto con gomma naturale (Hevaloid) o da un nucleo di fibra sintetica ad alta resistenza
ricoperto di gomma sintetica (Hevaflex). Rispetto alle cinghie di cuoio, un tempo molto usate e
delle quali hanno nel tempo preso il posto, queste cinghie hanno spessori molto ridotti. Sono
disponibili ad anello continuo in una certa gamma di sviluppi, ma possono essere anche
confezionate nello sviluppo desiderato mediante giunzione a caldo.
In una trasmissione con cinghia piatta (fig. 3) il momento motore Mt1 ha senso concorde con quello
della velocità ω1 per cui il ramo più teso della cinghia è il ramo conduttore. Dette T e t le tensioni
del ramo più teso e di quello meno teso, per l'equilibrio alla rotazione della puleggia motrice dovrà
essere:
Mt1 = (T – t)r
O1 O2
Puleggia
condotta
Puleggia
motrice
Ramo conduttore (teso)
Fig. 3 – Elementi caratteristici di una cinghia.
Mt2
1 2
2
1
T T
t t
Fp
I
Interasse
Ramo condotto (lento)
Angolo di
avvolgimento
Mt1
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Ma esprimendo il momento motore in funzione dello sforzo periferico si ha:
Mt1 = Fp· r
ed eguagliando le due espressioni di Mt1 si perviene alla seguente importante relazione:
Fp = T – t [1]
che è la forza periferica, che tende a far slittare la cinghia sulla periferia della puleggia. Lo
slittamento è impedito dall'aderenza che, nel caso delle cinghie piatte, coincide con l'attrito puro e
semplice ed è perciò misurata dal coefficiente d'attrito f tra cinghia e puleggia.
Per determinare le due tensioni T e t (e quindi il tiro della cinghia R necessaria ad assicurare
l’aderenza), l'equazione [1] non è sufficiente. L'altra equazione si ricava scrivendo le equazioni di
equilibrio alla traslazione verticale e orizzontale di un elemento di cinghia di lunghezza
infinitesima. Allo scopo (fig. 4), siano dR la forza normale infinitesima scambiata tra l’elemento
infinitesimo di cinghia e la superficie della puleggia (necessaria per sviluppare la forza d’attrito) e
dFc la forza centrifuga infinitesima:
dqvdd
Ad
dd
AadmdF cc
22
22 )4
()()2
)(2
(
dm = massa infinitesima
ac = accelerazione centripeta
= densità
A= area della sezione della cinghia
d= diametro della puleggia
q = massa lineica della cinghia
v = velocità periferica
Fig. 4 – Equilibrio di un concio infinitesimo di cinghia.
fdR
O1
T
d
1
t
t
dR
t+dt
dFc
dElemento
infinitesimo di
cinghia
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L’equazione di equilibrio tangenziale è:
e quella di equilibrio radiale è :
0)2
()()2
(
0)2
cos()2
cos()(
dsendtt
dtsendFdR
dt
ddttfdR
c
Nelle equazioni l’angolo d è molto piccolo per cui è lecito porre:
2)
2(
1)2
cos(
ddsen
d
che sostituite nelle equazioni sopra scritte e trascurando, nella seconda equazione, l’infinitesimo del
secondo ordine ( 02
d
dt ) forniscono:
dqvdRdFdRtd
fdRdt
c
2
da cui:
dqvtdR
fdRdt
)( 2
essendo il prodotto qv2 costante, possiamo farlo comparire nel differenziale di dt della prima
equazione: )( 2qvtddt , pertanto:
dqvtdR
fdRqvtd
)(
)(
2
2
sostituiamo il dR della seconda equazione nella prima, si ha:
dqvtfqvtd )()( 22
separiamo le variabili:
fdqvt
qvtd
)(
)(2
2
che integrata
02
22
2
)(
)(fd
qvt
qvtdqvT
qvt
fornisce la seguente importante relazione:
feqvt
qvT
2
2
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Fig. 5 – a) Angoli di scorrimento e aderenza. b) Andamento della tensione lungo l’arco di avvolgimento.
da cui:
feqvtqvT )( 22
che diventa:
)1()1( 22 ffff eqveteqvetT [2]
e che, per velocità minori di 10 m/s, può essere scritta nella sua forma più nota:
fetT
nella quale e = 2,718 è la base dei logaritmi naturali. Occorre precisare, tuttavia, che la tensione
nella cinghia non può variare seguendo l’equazione [2] per tutto l’arco di avvolgimento perché
se così fosse si otterrebbero valori di T e t non coerenti con l’equilibrio alla rotazione delle pulegge
(v. equazione [1]). La tensione varia quindi con la sopracitata legge esponenziale lungo un arco ’’
detto “di scorrimento” e rimane costante lungo il restante angolo ’ detto “di aderenza” (fig. 5).
.
L’aderenza si manifesta “sempre” sul lato entrante della cinghia (cui corrispondono
evidentemente i tiri più elevati e quindi le forze normali scambiate con la puleggia più elevate).
Pertanto al crescere della coppia trasmessa cresce l’ampiezza dell’arco di scorrimento rispetto a
quello di aderenza. Quindi la massima coppia trasmissibile sarà quella per cui l’arco di
scorrimento (") diventa pari a quello di avvolgimento (.
Dalle equazioni [1] e [2] si ricavano:
2
1qv
e
eFT
f
f
p
2
1
1qv
eFt
fp
[3]
Quindi l’effetto della forza centrifuga si traduce in un incremento della tensione indotta dallo sforzo
periferico.
Oltre alle sollecitazioni di trazione dovute alla T e alla forza centrifuga Fc esiste anche una
sollecitazione di flessione che è dovuta all’avvolgimento della cinghia sulla puleggia (fig. 6) :
"
T
t
'
a) b)
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s = spessore della cinghia
tensioni nella cinghia
Mf = momento flettente
E = modulo di elasticità longitudinale della cinghia
Jn = momento d’inerzia della sezione rispetto all’asse neutro
Ricordiamo l’equazione della curvatura della linea elastica:
sdsr
EJ
M
n
f
2
2
1
da cui si ha:
sd
EJM n
f
2
pertanto la tensione di flessione è:
d
sE
sd
sE
J
s
sd
EJ
J
sM
s
J
M
W
M
n
n
n
f
n
f
f
f
f
2
2
2
2
In definitiva, la tensione totale massima a cui è soggetta la cinghia è:
ammftd
sE
A
T max
Caratteristiche di alcune cinghie piatte:
s/2
r Asse neutro
Fig. 6 – Calcolo della tensione di avvolgimento.
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TIPI DI CINGHIE PIATTE R
(N/mm2)
amm
(N/mm2)
E
(N/mm2)
(Kg/m3)
(valori medi)
Cinghie di cuoio 2540 2,56 150250 1000
Cinghie a struttura composita in
laminati plastici e cuoio, gomma o
resine (inserto di laminato plastico e
coperture in cuoio, gomma o tessuto
gommato)
220225 2045 400600 1100
Cinghie a struttura composita in
gomma e tessili (inserto di uno o più
strati di cotone, rayon, nailon o
poliestere e coperture in gomma
naturale o sintetica)
2550 2,510 300500 1200
La forza R (tiro della cinghia) necessaria per mettere in tensione la cinghia in condizioni statiche,
può essere calcolata approssimativamente, come somma delle tensioni statiche di montaggio; la
tensione statica di montaggio S è uguale alla media delle due tensioni massima e minima che si
hanno in moto; quindi trascurando, in prima approssimazione, in entrambe le espressioni il termine
qv2 (per velocità minori di 10 m/s) si ha:
)1(2
1
2
f
f
pe
eF
tTS
1
12
f
f
pe
eFtTSR
Poiché l'aderenza deve essere garantita su entrambe le pulegge il valore di che vi compare è
quello minore 1.
Posto f = 0,28 e =140° si ha 21 f
e e conseguentemente si hanno i seguenti valori di
riferimento minimi affinché la trasmissione avvenga senza slittamento:
pFT 2 ; pFt
pFS 5,1 ; pFR 3
In pratica, per sicurezza, si aumentano questi valori assumendo:
pFT 5,2 ; pFt 5,1
pFS 2 ; pFR 4
La forza R è il carico che agisce sugli alberi di trasmissione.
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Anche il rapporto di trasmissione è influenzato dallo spessore della cinghia. Esso è dato dalla
seguente relazione che definisce il rapporto di trasmissione corretto ic:
sd
sd
sr
sr
ic
1
2
1
2
2
1
2
2
che, tuttavia, non fornisce l’effettivo rapporto di trasmissione poiché non tiene conto dello
slittamento elastico
teorico
realeteorico
s
2
22
che può raggiungere anche il valore del 15% in cinghie di
cuoio e ciò implica che la velocità della puleggia mossa è più piccola di quella calcolata
semplicemente tramite ic (vale a dire anche tenendo conto dello spessore della cinghia).
Vediamo alcune relazioni geometriche che legano tra loro angoli di avvolgimento, raggi e
interasse (fig. 7). Indichiamo con l’angolo che i raggi delle pulegge tracciati per i punti di
tangenza della cinghia (che delimitano gli angoli di avvolgimento), formano con il diametro
verticale:
senI
rr 12
La lunghezza della cinghia è uguale a:
I
ddddI
I
rrIrrrIrl
4
)()(57,12
)(2)()2(cos2)2(
2
1221
2
122121
1 2
T T
t t
I
O1 O2
Fig. 7 – Calcolo della lunghezza della cinghia.
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Il dimensionamento di una cinghia piatta consiste nel determinare l'area della sua sezione in modo
che resista a tutte le sollecitazioni prima elencate. Il dimensionamento che, però, si propone in
questa sede è quello tabellare perché è più affidabile in quanto basato su dati sperimentali.
PROCEDIMENTO DI CALCOLO
Dati:
• La potenza da trasmettere N (kW)
• Il tipo e le caratteristiche del motore
• Il tipo e le caratteristiche della macchina utilizzatrice
• Le condizioni di servizio e dell'ambiente di lavoro
• Il rapporto di trasmissione 2
1
i
• L'interasse (che può essere un dato del problema oppure da assumere) (I)
Si calcolano nell’ordine:
La potenza di calcolo (Nc)
È data da: Nc = fs· ft ·N [kW]
dove: fs = fattore di servizio (tiene conto del tipo di motore e della macchina operatrice)
ft = fattore di trasmissione (tiene conto delle caratteristiche particolari della trasmissione)
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FATTORE DI TRASMISSIONE ft PER CINGHIE PIATTE
Trasmissione verticale o con angoli inferiori a 45° 1,2 1,3
Trasmissione incrociata o semincrociata 1,3 1,5
Rullo avvolgitore:
su tratto lento interno
su tratto lento esterno
su tratto teso interno
su tratto teso esterno
1
1,1
1,1
1,2
Presenza di olio o polvere 1,3
La potenza specifica di base della cinghia (ps)
Si fissa il diametro d1 della puleggia minore evitando, se possibile, i valori più bassi. Si calcolano
poi: 2
11
dv 12 did
Nella scelta del diametro tenere presente che la velocità periferica alla quale corrisponde la minima
sezione della cinghia (che si definisce velocità ottima) per le cinghie attuali è compresa tra 30 ÷ 40
m/s. In funzione di d e v, da tabelle fornite dal costruttore, si ricava la prestazione base ps (kW/cm)
del tipo di cinghia prescelto, cioè la potenza che la cinghia può trasmettere per ogni cm di larghezza
se l'angolo d'avvolgimento è di 180°.
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POTENZA SPECIFICA ps (kW/cm) TRASMISSIBILE DALLE CINGHIE IN
GOMMA O MATERIALI PLASTICI (TIPO HEVAFLEX) PER UN
ANGOLO DI AVVOLGIMENTO 1=180°
Diametro
puleggia
minore
(mm)
Velocità della cinghia (m/s)
5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60
Potenza specifica di base (kW/cm)
15
20
25
30
35
0,21
0,29
0,34
0,38
0,40
0,39
0,54
0,66
0,74
0,78
0,53
0,78
0,96
1,07
1,14
0,66
0,99
1,23
1,39
1,48
0,78
1,19
1,48
1,69
1,79
-
1,35
1,68
1,93
2,09
-
-
1,84
2,10
2,31
-
-
1,96
2,23
2,49
-
-
-
-2,28
2,63
-
-
-
2,26
2,71
-
-
-
-
2,70
-
-
-
-
2,63
La potenza specifica corretta (pc)
Mediante la formula:
I
dd
I
ddarcsen 1212
1 57180)2
(2180
si calcola l'angolo di avvolgimento, verificando che sia 1 140°. L'interasse I che lo deve garantire
è dato da relazioni del tipo:
I 2·d2 (per piccole variazioni di carico)
I 3· d2 (per medie e grandi variazioni di carico).
Da apposita tabella si ricava il fattore di avvolgimento fa1 coefficiente correttivo che tiene conto
dell’angolo di avvolgimento minore di 180°:
FATTORE DI AVVOLGIMENTO fa1 PER
TRASMISSIONI A CINGHIA
Angolo di
avvolg.
1
f
Angolo di
avvolg.
1
f
180°
170°
160°
150°
140°
1,00
0,98
0,95
0,94
0,89
130°
120°
110°
100°
90°
0,86
0,82
0,78
0,74
0,69
La potenza specifica corretta è:
pc = f a 1 · ps
La larghezza della cinghia (b )
È data da:
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b = Nc /pc [cm]
che si arrotonda al valore unificato più prossimo ricavabile nella seguente tabella:
LARGHEZZE UNIFICATE DELLE CINGHIE PIATTE DI TRASMISSIONE E DELLE
RELATIVE PULEGGE (UNI 4921)
Larghezza
cinghia
(mm)
Larghezza puleggia
(mm)
Larghezza
cinghia
(mm)
Larghezza puleggia
(mm)
16
20
25
32
40
50
63
71
80
90
100
112
20
25
32
50
50
63
71
80
90
100
112
125
125
140
160
180
200
224
250
280
315
355
400
450
500
140
160
180
200
224
250
280
315
355
400
450
500
560
Sviluppo della cinghia (l) e interasse effettivo (Ieff)
La lunghezza sviluppata si calcola con la formula:
I
ddddIl
4
)()(57,12
2
1221
Tra i valori unificati si sceglie il valore le più prossimo a l. L'interasse effettivo si calcola usando
una delle seguenti formule:
2
)( llII e
eff
se le > l ;
2
)( e
eff
llII
se le < l
Apposite tabelle forniscono poi la larghezza minima delle pulegge bp in funzione della larghezza
della cinghia e della freccia f della bombatura delle pulegge.
Infine si proporziona la puleggia con le solite formule di proporzionamento reperibili dal manuale.
ESEMPIO DI CALCOLO
PROGETTO DI TRASMISSIONE CON CINGHIE PIATTE
Per comandare un compressore a pistone si utilizza un meccanismo a cinghia piatta tipo Hevaflex
che deve trasmettere la potenza di 5 kW al regime di 2850 giri/1'. La frequenza di rotazione del
compressore è di 950 giri/1'. La macchina motrice è un motore elettrico a c.a. trifase per cui è
previsto un funzionamento di 16 ore al giorno con carico allo spunto di 150% del pieno carico.
L’ambiente di lavoro è polveroso.
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SVOLGIMENTO
Potenza di calcolo (Nc)
Determiniamo i fattori di servizio e di trasmissione dalle tabelle sopra riportate:
fs = 1,2
ft = 1,1
La potenza di calcolo risulta:
Nc = fs· ft ·N=1,2· 1,1· 5=6,6 [kW]
Assunto un d1=100 mm risulta:
la velocità angolare:
=2··n1/60= 2··2850/60= 298,45 rad/s
la velocità periferica:
v=··d1/2=298,45·0,1/215 m/s
il rapporto di trasmissione:
i = n1/n2= 2850/950= 3
il diametro della puleggia maggiore:
d2= d1· i=100·3300 mm
Dalla tabella della potenza specifica di base risulta: ps=1,14 kW/cm.
Calcoliamo la potenza specifica corretta previa determinazione dell’interasse e dell’angolo di
avvolgimento:
I=2· d2=600 mm
1=180°-57°( d2- d1)/I = 180°-57°(300-100)/600 161°
il fattore di avvolgimento vale: f1=0,95.
La potenza specifica corretta risulta:
pc = f1 ps=0,95·1,14 = 1,083 kW/cm
La larghezza della cinghia:
b = Nc /pc = 6,6/1,083=6 cm=60 mm
Il valore unificato immediatamente superiore che si sceglie è: b= 63 mm (valore tabellare).
Lunghezza della cinghia:
mmI
ddddIl 1845
6004
)100300()100300(57,16002
4
)()(57,12
22
1221
Unificata poi la lunghezza della cinghia, si termina il progetto calcolando l’interasse effettivo e le
dimensioni della puleggia.
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R
2
N/ N/2
2
Nsen
2
fN
2
cos fN
Fig. 8 – Attrito fittizio tra cinghia
trapezoidale e puleggia.
2. CINGHIE TRAPEZOIDALI
La cinghia trapezoidale è un espediente per aumentare la massima forza trasmissibile. Infatti, essa
non poggia sulla puleggia con la sua superficie inferiore (cinghia piana) ma con le superfici laterali
che sono inclinate rispetto alla verticale di un angolo . Segue che se la pressione applicata in
verticale sarà pari a p, essa sulle superfici laterali diverrà pari a p/sin().Tuttavia tendono a
consumarsi in modo piuttosto veloce rispetto alle cinghie piane e pertanto vanno sostituite più
spesso; infatti, quando i loro fianchi sono del tutto consumati la cinghia di fatto giunge a toccare la
cava della puleggia e si comporterà come una cinghia piana (con rischio di strisciamento). Le
cinghie con sezione trapezoidali richiedono pulegge con una scanalatura opportuna che funge da
guida (fig. 8).
Il contatto avviene lungo i fianchi inclinati della gola in
questo modo il coefficiente di attrito equivalente risulta:
cos
'
fsen
ff
Infatti posto:
R = tiro della cinghia
N = reazione della puleggia sulla cinghia
f = coeff. d’aderenza tra cinghia e puleggia
= angolo di semiapertura della puleggia
scriviamo l’equazione di equilibrio radiale:
R=22
Nsen+2
2
cos fN
che semplificata dà:
R= Nsen + cosfN
da cui si ricava N:
cosfsen
RN
Adesso, per determinare la resistenza d’attrito
tangenziale moltiplichiamo ambo i membri
dell’equazione per f:
cosfsen
fRfN
poniamo:
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cos'
fsen
ff
e si ha:
fN = f'R
in definitiva per calcolare la resistenza d’attrito tangenziale (fN), occorre moltiplicare il tiro R per f'
(come per le cinghie piatte) il quale, pertanto, può essere considerato a tutti gli effetti un
coefficiente d’attrito (fittizio).
In questo modo risulta possibile trasmettere coppie molto elevate anche con precarichi
relativamente modesti della cinghia, per cui esso viene scelto in modo che risulti verificato il
seguente criterio: R=Fp.
Le cinghie trapezoidali sono in genere in gomma, con anima in tessuto e/o fili metallici.
Queste cinghie consentono elevati rapporti di trasmissione, notevole aderenza, mancanza di
vibrazioni, silenziosità, ingombri ridotti e non richiedono lubrificazione. Per potenze molto elevate
si utilizzano più cinghie in parallelo in pulegge a gole multiple.
Fatta queste precisazioni, per le cinghie trapezoidali si possono ripetere le stesse considerazioni
fatte per quelle piatte sia per quanto riguarda lo studio dinamico (tensioni, sforzo periferico ecc.)
che cinematico (rapporto di trasmissione, velocità, ecc.).
Il progetto con una trasmissione a cinghie trapezoidali si può eseguire sulla falsariga di quanto fatto
per le cinghie piatte.
ESEMPIO DI CALCOLO
PROGETTO DI TRASMISSIONE CON CINGHIE TRAPEZOIDALI
Mediante cinghie trapezoidali si vuole trasmettere il moto dall'albero secondario del cambio di
velocità all'albero del mandrino di una macchina utensile. L'interasse previsto è I = 600 mm. In
condizioni normali di funzionamento l'albero condotto ha una frequenza di rotazione n2 = 465
giri/min e una potenza utile N2 = 4,5 kW.
Sapendo che il rapporto di trasmissione è i = 2,22 e che il rendimento della trasmissione è η = 0,96,
calcolare:
• numero, sezione e lunghezza delle cinghie;
• dimensioni delle due pulegge.
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SVOLGIMENTO
Dai dati assegnati si ricavano subito le velocità angolari 2 e 1, la frequenza di rotazione n1 e la
potenza N1:
2 =2·π·n2/60 =2·π·465= 48,67 rad/s
1 =i · 2 = 2,22· 48,7 = 108,2 rad/s
n1 = i · n2 = 1032 giri/min
Potenza da trasmettere:
N1 = N2/η = 4,5/0,96= 4,7 [kW]
Potenza di calcolo (Nc)
Per servizio di 810 ore su macchina utensile si assume un fattore di servizio fs = 1,2.
Pertanto:
Nc = fs · N1 = 1,2 · 4,7 = 5,64 kW
Sezione appropriata della cinghia
Dal grafico 1 seguente, per Nc = 5,64 kW ed n1 = 1032 giri/min, si rileva che la cinghia più adatta è
quella con sezione B (infatti il punto di intersezione rappresentativo dei due dati suddetti cade in
una zona che è più vicina al campo B; la scelta della cinghia di tipo B invece della A consentirà di
ridurre il numero di cinghie da utilizzare.
Grafico N. 1. - Potenza da trasmettere corretta (Nc) in Kw
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Diametri delle pulegge (d1; d2)
Dalla tabella 1, tra i diametri da preferire si sceglie: d1 = 160 mm
Il diametro primitivo d2 è:
d2 = i · d1 = 2,22 . 160 = 355 mm
che risulta un valore unificato.
L'angolo di avvolgimento vale:
1=180°-57°(d2 - d1)/I = 161° 28'= 2,817 rad
▪ Diametri primitivi consigliati.
▪▪ Diametri primitivi particolarmente raccomandati.
Lunghezza primitiva della cinghia (Lp)
Con l'interasse I = 600 mm previsto, la lunghezza primitiva della cinghia risulta:
mmI
ddddILp 2024
6004
)160355()160355(57,16002
4
)()(57,12
22
1221
Tabella 1. – Diametri primitivi delle pulegge (norme ISO R 459 e DIN 2211)
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che coincide col valore unificato Lp=2024 mm, come risulta dalla seguente tabella 2 valida per la
cinghia di tipo B.
Sempre dalla stessa tabella si ricava che la cinghia è catalogata con la sigla B 78 dove il numero 78
esprime all’incirca la lunghezza primitiva della medesima cinghia espressa in pollici.
Tabella 2. - Lunghezza primitiva Lp e lunghezza interna Li della cinghia tipo B
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo B (17x11)
Codice Descrizione Li Lp mm mm
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Calcolo della potenza trasmissibile da una cinghia peff
La potenza effettiva trasmissibile da una cinghia è uguale alla seguente formula:
peff = (pb + pd )·c·cL (kW)
dove:
pb = potenza base (o prestazione base) della cinghia
pd = potenza correttiva (o potenza addizionale)
c = coefficiente di correzione dell’angolo di avvolgimento
cL = coefficiente di correzione della lunghezza primitiva
La prestazione base (pb) della cinghia è la potenza che una cinghia può trasmettere nell’ipotesi di
meccanismo costituito da due pulegge uguali fra di loro di diametro d1 e, quindi, con angolo di
avvolgimento di 180°, e che trasmetta la potenza al regime di rotazione della puleggia conduttrice.
Dalle seguenti tabelle 3 e 4 si ricavano: pb 4,4 kW e pd = 0,42 kW
Tabella 3. - Prestazione base pb della cinghia tipo B
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge di acciaio
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I valori dei coefficienti correttivi si ricavano dalle seguenti tabelle 5 e 6:
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Tabella 5. - Fattore di correzione c per archi di contatto inferiori a 180°
c
Tabella 4. - Prestazione addizionale pd della cinghia tipo B
Rapporto di trasmissione
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Per:
1 = 161° 28' c = 0,96
Lp = 78 pollici cL = 0,97 (cinghia tipo B)
In definitiva la potenza effettiva trasmissibile da una cinghia nelle condizioni reali di
funzionamento è:
peff = (pb + pd )·c·cL = (4,4 + 0,42)0,96·0,97 = 4,5 kW
Numero di cinghie di progetto
Il numero di cinghie è dato dal rapporto seguente:
zc= Nc / peff = 5,64/4,5= 1,25
si adottano per sicurezza 2 cinghie sezione B.
Metodo del diametro equivalente
Allo stesso risultato si poteva arrivare consultando le tabelle del Manuale di meccanica (Zanichelli
editore) che considera il metodo del diametro equivalente.
Dalla tabella 8 dei valori di fb (a pag. 693 del Manuale ed. 1994) si ricava:
i = 2,22 fb = 1,12.
Il diametro equivalente risulta:
de = fb · d1 = 1,12 · 160 = 180 mm
Tabella 6. - Fattore di correzione cL in funzione del tipo e della lunghezza della cinghia
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Potenza nominale (o prestazione base)
La velocità periferica è: v = 1 · d1/2 =108,2 · 0,16/2 = 8,66 m/s
Dalla tabella 7, interpolando, si ricava la potenza nominale p1 (analogo a pb visto nel primo
metodo):
p1 = 3,116 kW
Il fattore correttivo che tiene conto dell’angolo di avvolgimento 1 si ricava dalla tabella 9
seguente: 33,0600
16035512
I
dd fa = 0,95
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Tabella 9. – Fattore di avvolgimento f
00,012
I
dd 0,17 0,33 0,50 0,67 0,83 1,00 1,17 1,33 1,50
f=1,00 0,98 0,95 0,92 0,89 0,86 0,82 0,78 0,74 0,69
Il fattore correttivo fe (analogo a cL visto nel primo metodo) che tiene conto della lunghezza della
cinghia nota la lunghezza primitiva della cinghia Lp = 2024 mm, si ricava dal grafico 2 seguente:
Lp = 2024 mm fe = 0,98
La potenza effettivamente trasmissibile da una cinghia è:
peff = fa ·fe ·p1 = 0,95· 0,98·3,116= 2,9 kW
Numero di cinghie (zc)
Il numero di cinghie necessario è:
zc= Nc / peff = 5,64/2,9 2
Si ottengono anche con questo metodo 2 cinghie di tipo B.
Grafico 2. – Fattore di correzione fe della lunghezza di una cinghie trapezoidale
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APPENDICE
TABELLE PER IL CALCOLO DELLE
CINGHIE TRAPEZOIDALI
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo Z (10x6)
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Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo A (13x8)
Codice Descrizione Li Lp mm mm
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Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo B (17x11)
Codice Descrizione Li Lp mm mm
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Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo C (22x14)
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Codice Descrizione Li Lp mm mm
Codice Descrizione Li Lp mm mm
Cinghia tipo D (32x19) Cinghia tipo E (40x25)
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Prestazione base pb della cinghia tipo A
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge d’acciaio
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Prestazione addizionale pd della cinghia tipo A
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Prestazione base pb della cinghia tipo B
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge d’acciaio
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Prestazione addizionale pd della cinghia tipo B
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Prestazione base pb della cinghia tipo C
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge d’acciaio
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Prestazione addizionale pd della cinghia tipo C
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Prestazione base pb della cinghia tipo D
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge d’acciaio
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Prestazione addizionale pd della cinghia tipo D
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Prestazione base pb della cinghia tipo E
Diametro primitivo della puleggia minore (mm)
Nu
me
ro d
i g
iri
al m
inu
to d
ella
pu
leg
gia
min
ore
Area in cui la velocità è superiore ai 30 m/s, e quindi bisogna impiegare pulegge d’acciaio
Dispensa a cura del Prof. D. Piperis - ITIS “G. Marconi” - Corso Serale Progetto “Sirio” - Bari 39
Prestazione addizionale pd della cinghia tipo E
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DIMENSIONAMENTO DELLE PULEGGE
Le pulegge per cinghie trapezoidali possono essere costruite:
1) con bussola conica di montaggio 2) monoblocco in ghisa o lega leggera
3) a gradini 4) a diametro regolabile
Le pulegge a diametro regolabile vengono utilizzate quando si ha la necessità di variare il rapporto
di trasmissione per individuare la velocità ottimale di lavoro, oppure per la messa in tensione della
cinghia quando l'interasse della trasmissione non può essere variato.
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Dimensioni delle pulegge:
La lunghezza delle pulegge (v. figura in alto) si ricava con la seguente formula:
in cui zc è il numero di cinghie di progetto.
Caratteristiche dimensionali delle pulegge
F = 2f +e = 2f + e(zc -1)